Area Marketing-Prodotto-Mercato...1. Il Marketing, disciplina del mercato Termine inglese...
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Università degli Studi di Napoli Parthenope
Area Marketing-Prodotto-Mercato
(Capitolo VII)
Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
Sommario:
1. Il Marketing, disciplina del mercato
2. Il Marketing: : la sua evoluzione concettuale e manageriale
3. Il Marketing come processo
4. Alcune criticità nella gestione del marketing
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1. Il Marketing, disciplina del mercato
Termine inglese (“to market” significa commercializzare).
Questa disciplina si basa su sei pilastri concettuali:
1. l’oggetto
2. l’obiettivo
3. il contenuto
4. l’esercizio
5. l’ambito
6. lo stile
1. Rapporto tra impresa e mercato
2. Dominio di una ASA
3. Concetti, principi e tecniche
4. Tramite la gestione del mercato
5. Lo scambio di mercato
6. Modalità di “lettura” del mercato
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Il marketing è pertanto definibile come “un processo
attraverso il quale l’impresa studia il mercato o i mercati
che reputa interessanti, analizza le tendenze della
domanda e la corrispondente situazione concorrenziale,
individua l’esistenza di opportunità di business, orienta
la produzione in funzione dei diversi gruppi di clienti di
riferimento, crea la domanda per i nuovi prodotti e
provvede a collocare questi ultimi presso gli sbocchi
prescelti”.
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2. Il Marketing e la sua evoluzioneNel corso degli ultimi decenni si sono registrati vari
orientamenti di marketing:
-al prodotto: focalizzazione eccessiva sulla qualità del prodotto
perdendo di vista i bisogni (“miopia”di marketing).
-alla vendita: vendere a tutti costi attraverso un’azione
aggressiva di promozione e vendita.
-al marketing: l’impresa anticipa i cambiamenti perché studia
continuamente il mercato.
-al cliente: l’impresa crea prodotti “su misura” per i propri clienti.
-alla relazione: il rapporto con i clienti non deve essere più “spot”
ma deve durare ed estendersi nel lungo termine
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Tale varietà di orientamenti dipende dal fatto che nel
corso del tempo si sono avute più condizioni di mercato:
1. Eccesso di domanda sull’offerta.
2. Eccesso di offerta sulla domanda.
3. Interazione reciproca ed evolutiva fra domanda e
offerta.
Ciò ha inoltre portato ad un arricchimento degli studi di
marketing (es. MKTG Management, MKTG istituzionale,
MKTG strategico, MKTG operativo ecc…)
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3. Il Marketing come processo
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Fasi tipiche di tale processo sono:
• Analisi delle opportunità di mercato;
• Ricerca e selezione dei mercati obiettivo;
• Sviluppo delle strategie di marketing;
• Pianificazione delle azioni di marketing;
• Organizzazione, attuazione e controllo dell’azione di
marketing
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Analisi delle opportunità di mercato:
La matrice “SWOT”
Minacce(analisi ambientale)
Es.: tendenze salutiste
Opportunità
(analisi ambientale)Es.: aumento dei pasti consumati fuori casa
Punti di debolezza(analisi interna)
es.: front line non motivato
Punti di forza(analisi interna)
es.: brand awareness
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Ricerca e selezione dei mercati obiettivo
� E’ necessario definire lo spazio all’interno del quale scambiare i propri prodotti con i consumatori e dove competere con le altre imprese.
� Le imprese ricorrono sempre più alla segmentazione del mercato
� Questa è genericamente definibile come la scomposizione di un tutto in N sottoinsiemi
� La segmentazione può essere “macro” o “micro”
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La segmentazione di mercato
� Segmentare significa suddividere il mercato in gruppi
distinti e omogenei di consumatori-clienti
� E’ un processo creativo e iterativo, il cui scopo è quello
di dare una rappresentazione quanto più possibile chiara
ed efficace dei clienti in modo da poterli soddisfare, e
contemporaneamente offrire all’impresa un vantaggio
competitivo.
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Obiettivi della segmentazione
1. Analizzare meglio le caratteristiche dei consumatori e
sviluppare strategie e politiche di mktg più efficaci con il
minimo costo.
2. Per ricercare nuove possibilità:
� identificando nuovi bisogni o nuovi mercati ai quali
rivolgersi con un’offerta innovativa;
� identificando nuovi bisogni o nuovi mercati che
possono essere soddisfatti con l’attuale prodotto
dell’impresa.
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La macro-segmentazione
� Per definire a quale mercato si rivolge l’impresa, bisogna definire l’area d’affari, ovvero:
� Gruppo di clienti servito (chi?)� Funzioni d’uso/bisogni soddisfatti (che cosa?)� Tecnologia impiegata (come?)
La definizione di un AREA D’AFFARI va fatta
in termini di MERCATO e non di prodotto
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La micro-segmentazione
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- Geografici: stato, regione, provincia, città, quartiere
- Demografici: età, sesso, dimensione della famiglia, livello del
reddito, istruzione, religione, nazionalità, tipo di occupazione
- Psicografici: Classe sociale di appartenenza; stile di vita
adottato; personalità.
- Comportamentali: conoscenza del prodotto, atteggiamento verso
il prodotto, uso del prodotto.
Essa non si riferisce alle area di mercato ma ai consumatori (tra
loro diversi) che le compongono. Criteri per tale tipo di
segmentazione sono:
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Un segmento per poter diventare “target group”
(mercato obiettivo) deve soddisfare 4 requisiti:
1.Misurabilità
2.Accessibilità
3.Importanza
4.Praticabilità
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� Marketing indifferenziato: consiste nel trattare il mercato nel suo insieme ponendo l’accento sui bisogni in comune piuttosto che sulle caratteristiche che li rendono diversi (Ford T)
� Marketing differenziato: l’impresa si rivolge in egualmisura a tutto il mercato ma con prodotti adattati ai bisogni specifici di ciascun segmento (GeneralMotors)
� Marketing concentrato: l’impresa si specializza in un segmento e rinuncia così a coprire la totalità del mercato
La scelta strategica del mercato
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Il concetto di “nicchia”
Essa è una caratteristica speciale di un business, improntata a
relatività rispetto a un mercato generico di riferimento e capace di
rendere tale business per il consumatore originale, privo di
alternative ed a forte valore aggiunto.
Partendo da ciò si avranno pertanto:
- Strategie di nicchia;
- Offerte di nicchia;
- Nicchie di mercato;
- Imprese di nicchia
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MARKETING DI
NICCHIA
MARKETING
CONCENTRATO
MARKETING
DIFFERENZIATO
MARKETING
INDIFFERENZIATO
Le scelte di approccio al mercato
Grado di differenziazione dell’offertaBasso Elevato
Segm
enta
zio
ne d
ella d
om
anda
Un solo
segmento
Tutto il
mercato
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Il posizionamento del prodotto/marca
� Definisce il modo in cui l’impresa vorrebbe essere percepita dal mercato, cioè individua la posizione più efficace per attirare il proprio target. � Le questioni che è necessario affrontare nella scelta del posizionamento sono le seguenti:1. Quali sono quelle caratteristiche distintive di un prodotto o di una marca in grado di suscitare una reazione favorevole da partedegli acquirenti?2. Come sono viste le diverse marche o imprese concorrenti rispetto a queste caratteristiche distintive?3. Qual è la migliore posizione da occupare nel segmento, tenendo conto delle aspettative dei clienti potenziali e delle posizioni già occupate dalla concorrenza?
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La product offering
Tale concetto indica “l’insieme integrato e coerente delle
componenti della prestazione offerta dall’impresa alla porzione di
domanda target, nelle componenti percepite dal consumatore”.
Esso quindi identifica:
� Il prodotto
� La customer service
� La marca e l’immagine
� Alcune forme di comunicazione
� Merchandising
� Condizioni di pagamento
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4. Alcune criticità nella gestione del
marketing
� Il problema della fedeltà alla marca;
� Il prodotto e la marca;
� Il rapporto fra industria e distribuzione;
� Il ruolo multidimensionale del prezzo.
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La fedeltà alla marca
� La soddisfazione del cliente è condizione necessaria ma non sufficiente perché il consumatore resti fedele;
� La fedeltà alla marca dipende anche dalle condizioni distributive del prodotto;
� Occorre continuamente monitorare la product offeringdei concorrenti;
� Parte più o meno grande della redditività aziendale è legata alla fedeltà.
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Prodotto e marca
I consumatori non comprano prodotti ma marche. Una
marca infatti:
• consente di individuare più facilmente il prodotto;
• garantisce il consumatore;
• costruisce una personalità al prodotto e la comunica al
consumatore
Il prodotto pertanto diviene un “paniere” di attributi (core
benefit + servizi necessari + servizi aggiuntivi).
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L’innovazione del prodotto è un’attività dell’area
marketing che risulta fondamentale per apportare valore
all’impresa stessa ed ai suoi clienti. Questo processo si
compone di sei fasi:
1. Generazione delle idee
2. Screening economico e tecnico di fattibilità
3. Pianificazione del progetto
4. Sviluppo del prodotto (concept)
5. Test
6. Lancio
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Il rapporto tra industria e distribuzione
1. Le imprese industriali necessitano di punti vendita (canali di
marketing) sul territorio
2. Tali canali sono a loro volta altre imprese complesse (grande
distribuzione) o semplici (negozi indipendenti o affiliati)
3. I fabbricanti devono pertanto sviluppare contemporaneamente
politiche di “Trade Marketing” (rivolte ad una impresa distributiva)
oppure di “Consumer Marketing” (rivolte al consumatore finale).
4. La gestione del trade può essere contrattuale, conflittuale o
collaborativa
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� Canale di distribuzione: l’insieme di passaggi di
natura materiale e immateriale che collegano la fase
della produzione con quella del consumo. Esso può
essere:
1. Diretto
2. Indiretto ad uno stadio
3. Indiretto a due stadi
4. Lungo (tre stadi)
� Lunghezza del canale: numero di intermediari
commerciali che formano lo stadio della distribuzione.
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La lunghezza dei canali di distribuzione
Canale diretto Canale lungoCanale corto
Consumatore Consumatore Consumatore
Produttore ProduttoreProduttore
Dettagliante Dettagliante
Grossista
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P PP
c c c c c
Assenza di intermediari
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P PP
c c c c c
D
Presenza di un intermediario
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Il ruolo multidimensionale del prezzo
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� Il prezzo esprime, in termini quantitativi, il valore del
prodotto che l’impresa offre alla propria clientela.
� Il prezzo è una grandezza quantitativa, oggettiva,
esatta, certa;
� Il valore è una grandezza soggettiva, che emerge
nella mente del consumatore dalla considerazione
congiunta di elementi funzionali e psicologici del
prodotto
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� Il prezzo influenza direttamente il livello della domanda e
determina di conseguenza il livello di attività.
� Il prezzo influenza la percezione globale del prodotto o della
marca e contribuisce al posizionamento della marca.
� Gli orientamenti per la fissazione del prezzo possono essere:
1. Alla domanda
2. Alla struttura dei costi di produzione
3. Al mercato ed alla clientela
4. Alla concorrenza