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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine NOVEMBRE 2013 Numero 11 NOVEMBER 2013 Number 11 INTERNATIONAL COVER STORY KANNEGIESSER Soluzioni sostenibili più Energia più Vita Sustainable solutions for more Energy and more Life 11 -2013 LAUNDRY ECOTECHNOLOGY NORMATIVE/STANDARDS Etichette obbligatorie cosa bisogna sapere All you need to know about mandatory labeling FIERE/EXPO OVERVIEW A “Host” riflettori puntati sulle virtù del tessile The benefits of textiles grab the spotlight at “Host” Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine La Rivista più letta da 60 anni The most widely read magazine for the last 60 years Cover story pag. 8 PARTNER IN LAUNDRY TECHNOLOGY

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R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

NOVEMBRE 2013 Numero 11NOVEMBER 2013 Number 11

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C O V E R S T O R YKANNEGIESSERSoluzioni sostenibili più Energia più VitaSustainable solutions for more Energy and more Life

11 -2013

LAUNDRY

ECOTECHNOLOGY

NORMATIVE/STANDARDSEtichette obbligatoriecosa bisogna sapereAll you need to know aboutmandatory labeling

FIERE/EXPO OVERVIEWA “Host” riflettori puntatisulle virtù del tessileThe benefits of textilesgrab the spotlight at “Host”

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

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34 Manichini, stiracamicie topper e presseForm finishers, shirt finishers, toppers and presses ASSOSECCO

43 Parliamo anche di questo - Riflessioni in libertà per una categoria imprenditoriale che deve crescere e contare

44 La parola agli specialisti46 Il settore in pillole47 Alla TREVIL una domenica da incorniciare…

PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE50 Etichettatura obbligatoria54 Difetti/Defects54 Museo delle etichette/Label museum55 Se non sai domanda/Ask, If You Don’t Know

CONFARTIGIANATO59 La crisi aguzza l’ingegno - Nuove opportunità,

nuove consuetudini, nuovi mercati, ma nel rispettodelle regole

60 Formazione e aggiornamento per i pulisecco di Vicenza

61 Primo banco di prova per il Sistri. 62 ANAP, Giunti e Ministero dell’istruzione aprono le

porte della scuola all’artigianato63 Linee guida per l’apprendistato professionalizzante64 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI/MEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS’ ASSOCIATION

66 INDICE DEGLI INSERZIONISTI/ADVERTISERS’ DIRECTORY

NOVEMBRE 2013 Numero 11 - NOVEMBER 2013 Number 11

SOMMARIO/CONTENTS

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EDITORIAL/EDITORIALE6 Confirmed on Facebook: no future without artisan

shops and self-service7 Messaggio su Facebook conferma: non si capta

futuro senza botteghe artigiane e self serviceAZIENDE DI SUCCESSO/SUCCESS STORIES

8 L’Azienda del mese/Company of the monthEnergia per la vita - Con le soluzioni sostenibili Kannegiesser/Energy for life – Towards sustainable solutions with KannegiesserEVENTI/EVENTS

14 EXPOdetergo 2014, più presenze e più businessEXPOdetergo 2014, larger turnout and more business

17 Tessuto, unico futuro possibile per i ristoranti (e un mondo più pulito)Cloth, the way of the future for restaurants (and a cleaner world)

20 Host 2013: i numeri che sfidano la crisi Host 2013: stats that deny the crisis ASSOSISTEMA

22 Ambiente Lavoro 2013 - Assosistema: il DPI da eventualità a pre-requisitoIL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO/THE SECRET OF MY SUCCESS

25 Blue Jeans Lavanderie, trovare l’America in Veneto/Blue Jeans Lavanderie, America in Italy’s Veneto areaINFORMAZIONE COMMERCIALE

28 Schulthess presenta la nuova generazione di lavatrici „wmi“ SPECIALE/SPECIAL

30 Speciale lavanderie industriali oltre il pulito (trattamenti per la decontaminazione biologica) Beyond clean - industrial laundries special (organic cleaning treatments)

17

Communication is not complete, there is no mutual exchange of information, without effectively “getting it”.Especially in difficult times like these, fraught with uncertainty, stress, and lacking in clear perspectives.We are reminded of this by a message posted on a social network like Facebook, right after the last issue ofDETERGO came out.They are words that need to be taken seriously, because they come from a person who works at a dryclean-er’s. Not just a reader, but an industry professional. “In this magazine, the door is wide open to self-serviceat a time when we traditional drycleaners are battling courageously against unfair competition” is what wegather in words written, evidently, in the heat of the moment, and critical of a pro-self-service positionattributed to the magazine. It is here that understanding must take precedence over all else.Little does it matter, and even more importantly, there is no point in contradicting the reader of DETERGO,pointing out that in the same October issue ample space is devoted to businesses like their own, in variousnews items, columns and articles, which can be substantiated by any monthly reader.It is much more useful to grasp the deep feeling of distress conveyed by the reader’s words. Impressionsshared, in different ways, by the other colleagues/competitors mentioned. Until we finally “get it”. The existence of a malaise that a means of communication like DETERGO must absolutely own, analyzeand launch on the internet.It is hard to challenge a given fact: in the industry’s future, and in a society like ours - poorer and alsomore resourceful than in the past - self-service laundries will gain a greater foothold. But, once this truthhas been recognized, it is also important to “get” something else. That without the centuries-old resourcesof creativity and professionalism innate to a great artisan tradition like ours, the entire laundry and drycleaning market is inescapably destined to become even more impoverished. And also that, thumbingthrough the pages of DETERGO, one reads constantly about laundries able to weather the crisis thanks toan endless ability to innovate - in services, technology and marketing.Enough to make us actually hope for a future where customers, based on their needs, use both the dryclean-ers and the self-service laundries that are most convenient and cost-effective for them. Without ruling out that they might both be located in the same shop; because this is also part of a possiblefuture.It is a bumpy road, but a thrilling one, if you think about how many shops can continue to brighten its side-walks.Which is why “getting” what happens in your neighborhood, both commercially and culturally, mightimprove the journey.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L

Confirmed on Facebook: no future without artisan shopsand self-service

DD6DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Non si dà una comunicazione completa, passaggio reciproco di informazioni,senza l’atto di “captare”.Soprattutto in tempi difficili come questi che stiamo vivendo. Molto incerti, faticosi, privi di prospettive chiare.Ce lo ricorda il messaggio lanciato in un social network come Facebook, subi-to dopo l’uscita dello scorso numero di DETERGO.Sono parole di cui tenere particolarmente conto, perché giungono da qualcunoche lavora in una lavasecco. Non un semplice lettore, quindi, ma un addetto ailavori. “In questa rivista si tira troppo la volata ai self service, proprio nelmomento in cui noi delle lavasecco tradizionali siamo impegnati in una guer-ra strenua alla concorrenza sleale” è quanto si coglie in parole scritte eviden-temente a caldo, e ispirate da un atteggiamento critico verso un orientamen-to, pro-self service, attribuito alla rivista.È qui che l’esercizio di comprensione deve prevalere su ogni altro.Poco importa e, soprattutto, a nulla serve smentire il lettore di DETERGO, evidenziando che inquello stesso numero di ottobre si parla diffusamente anche di temi riguardanti attività come la sua, tramitevari reportage, rubriche e servizi. Verifica che può compiere qualsiasi lettore del mensile.Risulta invece molto più utile cogliere il profondo senso di disagio espresso da parole del genere. Magari condivise, in forme diverse, da altri colleghi-concorrenti di chi scrive. Fino a farci “captare”, per l’appunto, l’esistenza di un malessere che un mezzo di comunicazione comeDETERGO deve assolutamente fare proprio, analizzare, proporre in rete.Difficile contestare un dato di fatto: nel futuro del settore, e in una società come questa, più povera nonchépiù intraprendente rispetto al passato, il self service avrà un peso crescente. Ma, una volta riconosciuta que-sta verità, occorre “captare” qualcos’altro. Che, per esempio, l’intero mercato della lavanderia è destinatoineluttabilmente a immiserirsi, senza le secolari risorse di creatività e professionalità di una grande tradi-zione artigiana come la nostra. E che, proprio sfogliando le pagine di DETERGO, si ha continuamentenotizia di lavanderie in grado di resistere alla crisi grazie a un’inesausta capacità di innovarsi in servizi,tecnologia e marketing.Tanto da farci concretamente sperare in un futuro dove lo stesso cliente, a seconda dei propri bisogni, siserva sia della lavasecco che del self service per lui più comodi e convenienti. Senza escludere che trovil’una e l’altro dentro lo stesso negozio, perché anche questo è un domani possibile.È una strada difficile, ma anche appassionante, se si pensa a quante botteghe possono continuare ad abbel-lire i suoi marciapiedi.Ecco perché “captare” quanto accade nei propri dintorni, commerciali e culturali, può solo servire a percor-rerla meglio.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A L E

Da Facebook la conferma: non si capta futuro senza botteghe artigiane e self service

DD7VDETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Aziendedi successo

Successstories

di/by Stefano Ferrio

DD8DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Un domani migliore può essere costruito fin da oggi solo con l’impegno di tutti. In questa otti-ca, significativamente, il tema dell’Expo che si terrà a Milano nel 2015 sarà “NUTRIRE IL PIA-NETA, ENERGIA PER LA VITA”. Il richiamo non è solo al cibo ma anche, e soprattutto, all’am-biente e alle energie sostenibili. Ognuno può fare la propria parte fin da oggi: anche la lavanderia industriale, che può ottenereil contenimento dei propri costi in un’ottica di risparmio energetico e di riduzione delle emis-sioni inquinanti.

Nell’arco dell’ultimo decennio il settore delle lavanderie industriali ha vissuto una profonda tra-sformazione a livello produttivo e organizzativo. Gli indicatori di produttività pro-capite e con-sumo energetico per kg di biancheria prodotta hanno inesorabilmente accantonato logiche piùstrettamente legate alla misurazione della performance individuale o di linea.

Il risparmio energetico in particolare è ritenuto, alla luce dei prezzi di mercato, una variabilesulla quale concentrare lo sforzo economico di rinnovamento del parco macchine al fine diaumentarne l’impatto sul valore della produzione.

Il settore si evolve rapidamente verso un modello di industria in grado di abbassare le emis-sioni (certificati bianchi), in grado di capitalizzare al massimo l’energia pro-dotta e, per quanto possibile, riutilizzarla.

Diverse tecniche vengono utilizzate per ridurre i consumi dell’e-nergia necessaria allo svolgimento delle attività lavorative. Ilrisparmio può essere ottenuto sia modificando i processi ener-getici in modo che ci siano meno sprechi, sia trasformando l’e-nergia da una forma all’altra in modo più efficiente.

Kannegiesser offre da sempre soluzioni che, oltre ad essere alta-mente performanti ed affidabili nel tempo, sono concepite per unbasso consumo energetico ed impatto ambientale. Anni di ricerca hanno portato l’azienda allo sviluppo e alla commer-cializzazione di impianti in grado di ridurre al minimo i consumi e ditrasformare l’energia per i processi successivi.

a. RIDUZIONE DEGLI SPRECHI

Sistemi di lavaggio PowerTrans PLUSLa PowerTrans PLUS è disponibile con diversi processi dirisciacquo, adattati di volta in volta al rispettivo campo di appli-cazione e studiati in ogni dettaglio per ottenere una qualità dirisciacquo finora mai raggiunta: versione CFR con risciacquo incontrocorrente, versione SBR con risciacquo in bagno statico e ver-sione JET-P e/o JET-C con risciacquo nella pressa e/o nella centrifu-ga integrata

I moderni impianti di lavaggio PowerTrans PLUS JET sono in grado diridurre i consumi di acqua fino a 3 litri per kg biancheria. Di conseguenza ilvapore impiegato per il riscaldamento delle camere viene sensibilmenteridotto a parità di temperatura del bagno. Sistemi di stoccaggio chiusi per il riutilizzo delle acque garantiscono il man-tenimento della temperatura e un basso impatto per l’ambiente circostante,

KANNEGEnergia per la vita. Con le

Energy for life.Towards sustainable

Serbatoi di recupero tipo “Cockpit” “Cockpit” recovery tanks

Aziendedi successo

Successstories

DD9DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

A better tomorrow can be built today, but only with everyone working towards that goal. Withthis in mind, the theme chosen for the 2015 Milan Universal Exposition is FEEDING THEPLANET, ENERGY FOR LIFE, embracing not only food, but also, and above all, environmentalprotection and renewable energies. All sectors should contribute to this effort, and also indus-trial laundries can do their bit by making energy savings and reducing pollutant emissions,hence reducing their production costs.

Over the past few decades the industrial laundry sector has undergone a complex economictransformation in terms of organization and production. The indicators for production per capi-ta and energy consumption per kg of goods laundered have relentlessly supplanted rationalesmore closely related to individual and/or production line performance measurement.

In view of the market price trends, energy-saving measures are meant to be one of the mainvariables on which economic efforts such as modernizing the machine stock should befocused in order to maximize their positive effects on production related costs.

The sector moves quickly towards an industrial model capable of reducing polluting emissions(White Certificates) and of fully exploiting the produced energy by recovering and re-using thisenergy wherever possible.

Different technologies have been developed with the objective ofreducing the energy required for the various production process-es. Economies can be made both by optimizing energy manage-ment in order to limit energy wastage and by converting energyfrom one form in another in a more efficient way.

Since its beginnings Kannegiesser has provided solutionswhich, besides being highly efficient and reliable over time, are

designed for reducing consumption of energy resources and forpreventing pollution. Years of research and development enable

the company to offer a complete range of equipment capable tomaximize energy savings and to convert energy so that it can bere-used in the following working processes.

a. REDUCING WASTE

Continuos batch washing system PowerTrans PLUSThe PowerTrans PLUS is available with different rinse technolo-gies, i. e. version CFR with counter flow rinsing, version SBR

with standing bath rinsing and version JET-P and/or JET-C withrinsing in the extraction press or centrifuge, always depending on

the specific customer applications and fully developed for rinseperformances that could not be achieved until now.

The modern PowerTrans PLUS JET batch washers are capable toreduce water consumption to up to 3 liters per kg of goods laundered

hence substantially reducing the quantity of steam required for the heat-ing of the compartments at the same temperature. Closed storage systems for water recovery maintain the temperature at aconstant level and ensure a low impact on the surrounding environment,such as the “Cockpit” water recovery tanks with a significant energy and

GIESSERsoluzioni sostenibili Kannegiessersolutions with Kannegiesser

Serbatoi di recupero verticali tipo “Silo” Vertical “Silo” recovery tanks

DD10DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Aziendedi successo

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per esempio i serbatoi di recupero tipo“Cockpit” con alto potenziale di risparmio dienergia e acqua. L’esecuzione standard dellaPowerTrans prevede fino a due serbatoi direcupero, posizionati sotto la tramoggia dicarico per la massima ottimizzazione deglispazi. Oppure, come soluzione individuale, i serba-toi verticali, che assumono sempre piùimportanza, sia per l’estensione dei serbatoisulla singola lavacontinua che per sistemicentralizzati di gestione dell’acqua per tuttala lavanderia.

Sistemi di idroestrazione: Essiccatoi PowerDry.IILa crescita dei volumi di spugna nel settorealberghiero ha generato una richiesta sempremaggiore di essiccatoi in linea con i sistemidi lavaggio in continuo. Gli essiccatoi PowerDry. II nella versione ECO power sono la naturale evoluzione delconcetto di risparmio. L’aria riscaldata utilizzata per l’idroestrazione

viene ricircolata forzatamente da un flap(sistema EAC) in modo variabile all’interno deltamburo ed in funzione del ciclo di essicazio-ne (curva di temperatura). La velocità di rotazione del tamburo varia infunzione del processo di essiccazione: capibagnati richiedono velocità di rotazione piùalte, capi più asciutti necessitano velocità piùbasse. I capi devono sempre cadere trasver-salmente al tamburo per essere attraversatidall’aria calda.

Tali processi riducono sensibilmente il volu-me delle emissioni in atmosfera poiché granparte dell’aria calda, che normalmente vieneespulsa ad un primo passaggio nel tamburo,viene riutilizzata per passaggi successivi. Il

water saving potential. The standard versionof the PowerTrans is equipped with up to tworecovery tanks in a space-saving positionunderneath the loading chute. Additionally individual silo tank solutionsbecome more and more important, either asextension for a single batch washer or as acentral water management system for thecomplete laundry.

Water extraction systems: PowerDry.II dryer series

The growing quantities of terry cloth in thehotel sector generates an ever-increasingdemand for dryers in line with the continuousbatch washing system. The dryer series PowerDry.II in the ECO po -wer execution is the practical implementationof the energy conservation concept. Theheated air of the drying process is forciblytransferred to the recovery system by meansof a flap (EAC-system) and distributed in thedryer drum with automatic volume adaption of

the outgoing and the circulation air accordingto the drying cycle (temperature curve).The drum rotation speed is determined bythe drying process: wet material needs ahigher rotation speed whilst drier materialrequires a lower speed. The linen droppingcurve must always be transversal in order toensure that every single item can be reachedby the heated air.

This procedure considerably reduces the vol-ume of emissions into the atmosphere sincea large part of the heated air, which normallyis exhausted after the first run-through, willbe re-used for the following steps, thusreducing the exhaust volume by as much astwo-thirds. Modern monitoring devices such

Tecnologia ECO power Il Pacchetto ECO power-Technology The Package

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Successstories

DD11DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

volume di emissione viene ridotto fino a 2/3.Moderni dispositivi di monitoraggio, quali isensori ad infrarossi del sistema InfraTouchdel PowerDry.II, sono in grado di misurare latemperatura dei capi durante il processo evi-tando dispendiosi effetti di sovra-essiccazio-ne (overdrying).

I PLC di controllo si occupano di monitorarecostantemente le informazioni in arrivo daisensori ad infrarossi, le sonde di temperaturaaria ingresso/uscita ed i flap di ricircolo rego-lando la capacità calorica delle fonti energeti-che (bruciatore).

b. TRASFORMAZIONE DELL’ENERGIA

Nonostante i sistemi di recupero del calore,molta dell’energia prodotta non viene utilizza-ta. Solitamente questa energia viene veicola-ta all’esterno attraverso i fumi esausti dimangani, essiccatoi, tunnel di finissaggio eattraverso gli scarichi delle acque delle lava-continue e delle lavacentrifughe.

Kannegiesser ha sviluppato un sistema direcupero del calore (EMS) attraverso moderniimpianti di trasformazione che si possonoschematizzare come segue:

1) L’acqua di fine processo di lavaggio attra-verso uno scambiatore di calore riscalda l’ac-qua di rete che viene stoccata in un disposi-

as the infrared sensors of the PowerDry.IIInfraTouch system allow the exact determina-tion of linen temperature throughout the dry-ing cycle, thus avoiding overdrying with itsexpensive consequences.

The PLC control systems are constantlymonitoring the incoming information from theinfrared sensors, the inlet/outlet air tempera-ture probes and the recycling flap for anappropriate regulation of the heat capacity ofthe energy sources (burner).

b. ENERGY CONVERSION

Notwithstanding the individual heat recoverysystems, a lot of the energy produced by thedifferent machines is not used. Generally this energy is released to theatmosphere by the exhaust air of ironers, dry-ers and tunnelfinishers as well as by thewaste water of tunnelwashers and washer-extractors.

By employing modern energy conversiontechnologies Kannegiesser developed a heatrecovery system (EMS) with the followingcharacteristics:

1) At the end of the washing process thewaste water flows down a special drain pipeto a heat exchanger where the warmth of the

Sistema di gestione dell’energia EMScon scambiatore di calore a condensazioneEnergy Management System EMS withcondensation heat exchanger

drain water warms up the fresh water. The pre-warmed fresh water is then stored inthe above described “Silo” tank system.

2) he exhaust air produced during the ironingand finishing process (exhaust emission tem-perature 120° C) passes through a condensa-tion heat exchanger by which the heat of theexhaust air is transferred to the incomingfresh water, reducing the temperature of theexhaust air to about 70° C and increasing thetemperature of the outgoing water. The out-going warm water is conducted into the “Silo”tank system and there heats up the waterintended for the washing processes referredto in point 1) by means of a heat exchanger.

The return on investment of a system of thistype is estimated at 100% over a period ofabout 3 years of operation. We may thereforesay that, with the help of modern Kannegies -ser technologies, today it is possible to sub-stantially reduce the operating costs and thevolume of emissions into the atmosphere ofan industrial laundry whilst creating a betterworking environment.

In simple terms, it costs just a few cents perkg of laundered goods to get completeinvestment recovery and secure earnings forthe subsequent years with tangible benefitsfor everyone without waiting for the future toarrive: Energy for life – both for the laundryand the environment.

tivo di raccolta verticale chiamato serbatoiotipo “Silo” (come sopra descritto).

2) I fumi esausti generati dal processo di sti-ratura e finissaggio (temperatura di emissionedi circa 120° C) attraversano uno scambiato-re di calore che, per condensazione, cedecalore all’acqua fresca. La temperatura dei fumi in uscita viene ridot-ta a circa 70° C mentre la temperatura del-l’acqua in uscita viene aumentata. L’acquacalda in uscita viene veicolata al Silo Tankdove attraverso uno scambiatore di calorecede calore all’acqua destinata ai processi dilavaggio di cui al punto 1.

Il ritorno dell’investimento per un impianto diquesto genere si stima intorno ai 3 anni diesercizio. Possiamo quindi affermare che, grazie allatecnologia dei moderni impiantiKannegiesser, oggi è possibile abbassaresensibilmente i costi di esercizio e le emis-sioni in atmosfera di una lavanderia industria-le, migliorando contemporaneamente le con-dizioni degli ambienti di lavoro.

Pochi centesimi di euro per kg di biancheriaprodotto permettono il recupero completodell’investimento e un guadagno sicuro pergli anni successivi, con vantaggi tangibili pertutti senza attendere il futuro: energia per lavita sia della lavanderia sia dell’ambiente.

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EXPO Detergo S.r.l.Società Unipersonale - Società soggetta a direzione e coordinamentodi ASSOCIAZIONI FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI

Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano, ItalyTel. +39 02.39314120 - Fax +39 02.39315160 - [email protected]

FIERA MILANO S.p.A.Strada Statale del Sempione, 28 - 20017 Rho, Milano - Iwww.fieramilano.it

Tel. +39 02.4997.6215-6241 - Fax +39 [email protected]

www.expodetergo.comf ieramilano

3-6 Ottobre/October 2014

2014

Tunnel washers washing everything andcontinuously, washers that in the pastwould have been defined as “sciencefiction” and that have now become a fix-ture in rental laundries. Garment identifi-cation systems that can solve problemsconsidered as “dramatic until yesterday.Ironing boards with so much automationthat even untrained personnel could eas-ily use them. New frontiers of a textileindustry that discovers it has a futurethanks to the laundry sector. Self-service facilities that will be increas-ingly used by people from every walk oflife. Vitally important relationships for ourentire society with sectors such ashealthcare and tourism.These are just some of the reasons whythe 17th EXPOdetergo exhibition takingplace on October 3-6 2014 will comeinto its own as a not-to-be-missed event.

Lavacontinue che lavano tutto e sempre.Quelle che una volta avremmo definito“da fantascienza” e sono ormai presentinella realtà industriale di tutti i dì. Sistemi di identificazione dei capi ingrado di risolvere problemi giustamenteritenuti “drammatici” fino all’altro giorno.Tavoli da stiro così automatizzati che, inteoria, anche un principiante può utiliz-zarli con successo. Nuove frontiere di unsettore tessile che scopre di avere unFuturo grazie alle lavanderie. Strutture self service destinate a diven-tare sempre più frequentate da un’uma-nità di ogni reddito e provenienza.Relazioni di vitale importanza, per tuttala società in cui viviamo, con settori co -me la Sanità e il Turismo. Sono solo alcuni dei motivi per cui, dal 3al 6 ottobre 2014, si annuncia come as -solutamente imperdibile la diciassettesi-DD14

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EXPOdetergo 2014più presenze e più business

EVENTIEVENTS

di/by Stefano Ferrio

EXPOdetergo 2014, larger turnout andmore business

ma edizione di EXPOdetergo. Evento dasottolineare nel calendario a muro, e nel-l’agenda dell’i-pad, non solo da partedegli addetti ai lavori, ma anche dachiunque abbia a cuore un proprio futuroin settori industriali “inerenti” il grandein dotto della lavanderia, industriale e asecco. Con ambiti che spaziano dall’al-berghiero all’informatica, dalla sanità altessile, dall’ “horeca” all’alimentare.Risulta infatti importante sottolineare co -me, in un mondo sempre più globalizza-to e connesso, relazioni e analogie frasettori e filiere industriali, si moltiplichinocontinuamente. A differenza di un paiodi decenni fa, la crescita riguarda sistemiproduttivi, più che singoli comparti. A tale proposito, EXPOdetergo 2014aprirà nello stesso giorno in cui a Milanosi conclude BI-MU, grande fiera mondia-le delle macchine utensili. E, sempre a Milano, sarà seguita, il 16ottobre, da Viscom, expo’ dedicata allenuove frontiere della comunicazione visi-va. Collocata in modo significativo fratradizione e futuro della produzione in -dustriale. La stessa tradizione e lo stes-so futuro che caratterizzano in modoforte un settore come la lavanderia,industriale e a secco. Dove dai primi mangani di “secoli fa” sipassa, nel segno di una continuità diingegno e creatività, ai sofisticati sistemirobotici dei nostri giorni.Proprio perché si opera in un mondosempre più complesso e innovativo, og -gi risulta di primaria importanza quelcontatto diretto, con altri operatori e ad -detti ai lavori, garantiti solo “dal vivo diuna fiera”. Dimostrano di comprenderloquelle imprese che ormai in gran nume-ro, e in continuo aumento, stanno pro-gressivamente occupando tutti gli standdi EXPOdetergo 2014, regalandoci inanteprima il quadro di una manifestazio-ne felicemente partecipata, per la qualegià si profila il superamento delle cifrerecord toccate nella precedente edizionedel 2010.

An event that both trade professionalsbut also anyone interested in industrieslinked to the laundry sector should high-light on their wall calendar and in theiriPAD to-do-list application. EXPOdetergowill cover a variety of sectors includingthe hotel, IT, healthcare, textile, HORECAand food industries. This is only logicalconsidering the fact that, in an increas-ingly globalized and networked world,relationships and synergies betweensectors and industrial chains are multi-plying. Unlike a couple of decades ago,the bulk of growth is observed in produc-tion systems rather than single sectors.Because of this, EXPOdetergo 2014 willbe inaugurated on the same day whenthe world’s largest machine tool exhibi-tion, BI-MU, will come to a close. And,again in Milan, will be followed byViscom, opening on October 16, theexhibition dedicated to the new visualcommunication frontiers. EXPOdetergowill therefore be positioned between thetradition and future of industrial produc-tion. The same tradition and future thatquintessentially distinguish the sector ofretail and industrial laundries as well asdrycleaners’ and which transitioned fromthe first “primitive” ironers to today’ssophisticated robotized systems featur-ing the same ingenuity and creativity asin the past.And because of our increasingly morecomplex and innovative world, it is vitaltoday to have direct contact with theother trade professionals and insiders,something that only an exhibition canguarantee “live and in person”. DD15

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EVENTIEVENTSInternational 2014

Ambiente, Tecnologia e Qualità.

La proposta per ilfuturo

International ‘14Environment, Technology

and Quality. Proposal for the future

3/6 ottobre - 3/6 october

The importance of this new type ofapproach has already dawned on thosenumerous companies that are progres-sively occupying all of the exhibit spaceat EXPOdetergo 2014 as an unmistak-able sign of a very successful show thathas all the pre-requisites to exceed therecord figures posted in 2010. Check itout for yourself by visiting the exhibi-tion’s website www.expodetergo.comwhere, as of November, you can look upthe names of those who have alreadysigned up for the 2014 edition that willguarantee record breaking results out-performing those posted in the lastshow: 20,000 visitors and 250 exhibitorsfrom 65 countries.

EXPOdetergo International 2014already appears as a highly promis-ing exhibition in terms of bothattendance and business.

Per rendersene conto basta consultare ilsito della fiera, www.expodetergo.com,dove, da novembre sono consultabili inomi di quanti si sono già iscritti all’edi-zione 2014, facendo profilare numeri darecord, grazie a cui superare i felici risul-tati ottenuti nell’edizione scorsa: 20milavisitatori per 250 espositori provenientida 65 Paesi.

EXPOdetergo International 2014 giàsi profila più ricca. Di presenze, e di business.

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EVENTIEVENTS

Tessuto, unico futuro possibile per i ristoranti (e unmondo più pulito) di/by Stefano Ferrio

Ambiente: una fresca ricerca decreta il trionfodel tovagliato sull’inquinante monouso. Alla fiera milanese Host un pranzo organizzatoda Assofornitori ed EXPOdetergo per lanciarequesto importante messaggio

The environment: recently-released researchshows cloth table linens a winner over pollutingpaper. A luncheon hosted by Assofornitori andEXPOdetergo at Milan’s ‘Host’ trade showspreads this key message

Cloth, the way of the future for restaurants(and a cleaner world)

Tessuti eleganti, colorati, ecologicamen-te virtuosi. E apprezzati da tutti i com-mensali. Con la benedizione di un enteautorevole come Ambiente Italia, messosapientemente in gioco dal Consorziodelle Lavanderie Toscane.Per cui obbiettivo centrato, “Notata ladifferenza”.Notata alla grande.

Colorful and elegant, cloth is eco-friend-ly. And appreciated by everyone at thetable. Stamped with the approval of aprestigious source like Ambiente Italia,and expertly played by the TuscanLaunderers’ Consortium.Bottom line: bull’s eye, “the differencewas noticed”.Big time.

EVENTIEVENTS

Così si può felicemente sbandierare all’in-domani del pranzo-evento che co me tito-lo aveva per l’appunto “Notate la differen-za?”, organizzato alla fiera Host 2013all’interno dello stand di EXPOdetergo eAssofornitori.Un titolo riferito all’uso del tessuto nellaristorazione, oggi assolutamente indi-spensabile per garantire una “qualità”che non può limitarsi esclusivamente almenù. Obbiettivo condiviso, nel pranzodi Host, da un partner culturale di asso-luta eccellenza come Slow Food Milano,che ha patrocinato l’evento, inviandovi insua rappresentanza i soci FrancescoCorretto e Antiniska Pozzi.Ci vuole dell’altro per un pranzo perfetto.A cominciare da un servizio che, persoddisfare integralmente un bisogno irri-nunciabile di salute e pulizia, non puòessere certo il “monouso”, notoriamenteinquinante sia nei materiali utilizzati, chenell’”occupazione” così massiccia e con-tinuativa dello spazio delle discariche. Ci vogliono tovagliati intessuti con quan-to offre Madre Natura, e destinati alunga vita grazie al loro lavaggio e riciclocontinuo.Se dunque “Use & Re-use” è diventatouno degli imperativi categorici del convi-vere nel migliore dei modi, tutelandol’Ambiente Bene Comune, “Notate la dif-ferenza?” ha colto pienamente nelsegno. Gli invitati al pranzo se ne sonoaccorti sin dal primo momento, accomo-dandosi ai tavoli riccamente imbanditicon i preziosi tovagliati forniti da treaziende iscritte ad Assofornitori: Masa,Telerie Gloria e Tessiltorre. Altrettantofondamentale per la riuscita dell’eventoè stato il contributo garantito all’iniziativada altri quattro marchi: Biar, ChristeynsItalia, Imesa e Renzacci.Basi forti e partecipate, che hannogarantito sin dall’inizio il successo delpranzo, preparato dallo chef MicheleMauri, del ristorante La Piazzetta diOriggio (Varese): primo, secondo e des-sert serviti sfoggiando sfoglie raffinate,cotture a regola d’arte e inclinazione aesaltare sapori leggeri quanto genuini.Facile per tutti ricavare la morale dellafavola finale. Che consiste in un “man-giare bene” dove, all’indispensabilemaestria dello chef, vanno ad aggiunger-si fattori altrettanto necessari, a comin-ciare dall’ecologica qualità di un tova-gliato made in Italy, come quello offertodalle aziende di Assofornitori. Un concetto di “Bello” che si moltiplicain modo esponenziale alla luce dei dati

Now you can proudly spread the word inthe aftermath of the lunch-event entitled(appropriately) “Notice the difference?”,staged at Host 2013 in the EXPOdetergoand Assofornitori stand.The title refers to the use of cloth tablelinens in restaurants, a must nowadays inorder to ensure the kind of “quality” thatis not limited to the items on the menu.This goal is shared by a cultural partnerof undeniable excellence: Slow FoodMilano, sponsor of the Host luncheon,with the participation of Association rep-resentatives Francesco Corretto andAntiniska Pozzi.Many things combine to create the per-fect lunch-event. Starting with the tablelinens (a must to completely satisfy theneed for health and cleanliness), theycertainly cannot be the disposable kind,notorious polluters both in terms of thematerials used, and in the massive spacethey “occupy” in landfills. A better solu-tion are table linens made from nature’sbounty and crafted for long life, thanksto their continuous cycle of launderingand recycling.Therefore, if “Use & Re-use” hasbecome a categorical imperative for thebest possible manner of coexistence tosafeguard the environment for everyone,“Notice the difference?” was spot on.The guests themselves noticed rightaway as they sat at tables richly appoint-ed with the luxurious linens provided bythree Assofornitori member firms: Masa,Telerie Gloria and Tessiltorre. Equallynecessary for the success of the eventwere the contributions made by fourother brands: Biar, Christeyns Italia,Imesa and Renzacci.Tables set for success, the luncheon wasprepared by chef Michele Mauri, from LaPiazzetta di Origgio (Varese) Restaurant.The starter, main course and dessert fea-tured elegant puff pastries, cooked toperfection, with a flair for exalting thesimple, genuine flavors.The moral of this fable was easy foreveryone to understand. For a fine diningexperience, alongside the mastery of thechef, other equally critical factors comeinto play, starting with the environmentalquality of linens made in Italy, like thoseoffered by the members ofAssofornitori. A concept of “Beauty” thatgains exponentially in light of scientificdata — provided by Ambiente Italia inthe conclusions of a comparative studyof cloth and disposable napkins andtablecloths commissioned by the com-DD18

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EVENTIEVENTS

scientifici. Che sono quelli diffusi daAmbiente Italia a conclusione di unaricerca comparativa su tessile e monou-so commissionata dal sempre ammire-vole e attivissimo Consorzio delleLavanderie Toscane presieduto da PietroChirico.Molto esaurienti i dati diffusi da Ambien -te Italia sul cosiddetto “LCA”, acronimoche sta per le parole inglesi “Life CycleAssessment”. Un confronto quanto mailampante a favore del tessile, comedimostrato da queste cifre comparativeai danni del monouso. Rispetto al quale il tovagliato in tes-suto consente un risparmiodell’80% di risorse materiali nonrinnovabili, del 60% di risorse ener-getiche non rinnovabili, del 60% di

acqua, del 55% di emissioni di gasa effetto serra, e del 75% di rifiutiprodotti.Rilevante anche un altro dato formulatoda Ambiente Italia, e riguardante unasimulazione scientifica, coordinata,come tutto il progetto, dall’ingegnerRaffaele Tarchiani. In base a questasimulazione il confronto è stato fatto sul-l’impatto ambientale del servizio di risto-razione nel Comune di Firenze. In terminidi riscaldamento globale, un serviziointegralmente basato sull’uso del tessu-to significherebbe un risparmio di 3.600tonnellate di emissioni, pari a una gior-nata ecologica e mezza (senza mezzi ditrasporto circolanti), mentre la riduzionedei rifiuti prodotti sarebbe pari al 50%,con un risparmio per il gestore dei rifiuticalcolabile fra i 110mila e i 185mila euroall’anno, a fronte dei 340mila euro daspendere per uno smaltimento di solitovagliati in carta.L’auspicio è che, sulla scia di Firenze,tutta l’Italia possa brindare in tempi brevia un miglioramento così sostanziosodella propria qualità di vita. Ricordando che una prima, significativatappa è stata fatta a Host 2013, grazie alpranzo-evento “Notate la differenza?”.

mendable and actively-engaged TuscanLaunderers’ Consortium, presided overby Pietro Chirico.The data published by Ambiente Italia onLCA, “Life Cycle Assessment” is exhaus-tive. A comparison that clearly points tothe benefits of cloth, as shown by thesefigures condemning disposables - com-pared to which, cloth linens allow

an 80% saving in non-renewable resources,60% in terms of water,55% in greenhouse gas

emissions, and 75% in waste pro-duced.Another significant piece of data wasreleased by Ambiente Italia regarding ascientific simulation, coordinated - aswas the entire project - by RaffaeleTarchiani. Based on the simulation, acomparison was made on the environ-mental impact of table linens (cloth ordisposable) in the city of Florence. Interms of global warming, the use of tablelinens made entirely of cloth would meana savings of 3,600 tons of emissions, theequivalent of one and a half “eco-green”days (not including vehicles in circula-tion), with a 50% reduction in waste pro-duced, and waste management/disposalsavings calculated between 110,000 and185,000 Euros per year, versus the340,000 Euros it would cost to disposeof paper tablecloths and napkins.The hope is that, following the leadtaken by Florence, all of Italy can soontoast to a measurable improvement in itsquality of life. Keeping in mind that an initial, meaning-ful step forward was made at Host 2013,thanks to the “Notice the difference?”luncheon-event.

Il business dell’ospita-lità professionale nonconosce crisi. I risultati di Host 2013confermano la leader-

ship italiana del settore, con 133.000 visitatori professio-nali da 162 Paesi durante le cinque giornate della mani-festazione, che si è svolta presso i padiglioni di fieramila-no dal 18 al 22 ottobre 2013.Rispetto all’edizione 2011 il progresso è nell’ordine del7%, con un boom dei visitatori professionali stranieri paria 51.600 (+21%) a dimostrazione della rilevanza assuntadall’appuntamento biennale di fieramilano. La crescita dei visitatori professionali è costante e genera-lizzata da tutti i 162 Paesi, con picchi sia da Paesi ad altotasso di crescita come UAE (+141%) e Russia (+64%), siada Paesi storici, come Giappone (+24%) e Germania(+14%).Vincente l’idea di Fiera Milano dell’agenda l’Expo Match -ing Program, che ha permesso di organizzare 38.400 ap -puntamenti tra produttori, fornitori e catene della distri-buzione.“Segnali che confermano la leadership mondiale di Hostnel settore della ristorazione professionale”, dichiaraMichele Perini, Presidente di Fiera Milano Spa. “Da tutto il mondo si guarda a questa manifestazionecome un appuntamento irrinunciabile per costruire erafforzare opportunità di business. I risultati assumonoun valore rilevante anche per il sistema-Paese e invitanotutti a non abbandonarsi alla logica del declino. Per gli operatori Host rappresenta l’occasione per proiet-tarsi nei mercati globali, perché nell’arco di cinque gior-nate c’è la possibilità di entrare in contatto con tutti gliattori della filiera e far conoscere le eccellenze di questosettore. Il nostro impegno non si ferma all’evento: FieraMilano continua a essere partner delle imprese che vo -

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Host 2013: stats that deny the crisis

The business of professional hospitality has been largelyspared the economic crisis. The results of Host 2013 con-firm Italian leadership in the industry, with 133,000 pro-fessional visitors arriving from 162 countries during thefive days of the event, which was held at the fieramilanopavilions from Friday, 18 October to today.Compared with the 2011 edition, attendance registered arise of 7%, with a boom in international professional visi-tors to 51,600 (+21%) demonstrating the importance ofthe biennial appointment at fieramilano. The increase inprofessional visitors is constant and stretches across all 162countries, with peaks in countries with a high degree ofgrowth such as the UAE (+141%) and Russia (+64%), andhistoric nations, such as Japan (+24%) and Germany(+14%).Fiera Milano had a winning idea with its Expo MatchingProgram, which had a hand in organising 38,400 engage-ments between manufacturers, suppliers and retail.“Strong signals confirm the world leadership of Host in theprofessional catering industry,”noted Michele Perini,President of Fiera Milano S.p.A. “The entire world consid-ers this event a key engagement to build and reinforcebusiness opportunities. The results assume a relevant valuefor the country system and remind players not to fall preyto the mindset of decline. For Host operators, it representsan opportunity to project into the global markets, becausethe five days give attendees the ability to make contactwith all the industry players and recognise the excellenceof this industry. Our commitment does not end with thisevent: Fiera Milano continues to be a partner of companiesthat want to remain on the global markets.”

• 133mila presenze in cinque giorni di manifestazione (+7% sul 2011) • Il 38,7% sono internazionali (+21% rispetto all’edizione 2011) • Conferme a due cifre da USA (+28%), Russia (+64%), UAE (+141%), Giappone

(+24%), Germania (+14%) • 1.700 espositori presenti da 48 paesi (+6,5% con 350 new entry) dei quali 559 este-

ri (+16,5%)

• 133 thousand attended over the five days of the event (+7% compared to 2011)• 38.7% international attendees (+21% compared to 2011)• Double-digit confirmations from the US (+28%), Russia (+64%), UAE (+141%), Japan

(+24%), and Germany (+14%)• 1,700 exhibitors from 48 countries (+6.5% with 350 new entries), of which 559 inter-

national (+16.5%)

P A N O R A M A F I E R E / E X P O O V E R V I E W

Host 2013: i numeriche sfidano la crisi

gliono stare sui mercati globali”.Impressionante l’incremento degli espositori da Paesi sto-rici come Gran Bretagna (+33%), Paesi Bassi (+28%),Spagna (+19%), USA (+17%). Per la prima volta si sonoinoltre affacciate ad Host aziende provenienti da: Bah -rain, Israele, Kenya, Romania, Singapore, Slovacchia,Ungheria, Taiwan, Venezuela e Vietnam.

Oltre 400 gli eventi organizzati nel corso della manifesta-zione tra workshop, seminari e presentazioni degli chefpluristellati. Infine un ampio spazio è stato riservato allaformazione, nella convinzione che puntare sullo sviluppodel know-how sia la carta vincente per mantenere erafforzare la leadership italiana nel settore.La prossima edizione di Host si svolgerà dal 23 al 27ottobre 2015, in occasione dell’Esposizione Universale diMilano.

There was also a major increase in exhibitors from historiccountries such as Great Britain (+33%), the Netherlands(+28%), Spain (+19%), and the U.S. (+17%). For the firsttime, Host welcomed exhibiting companies from Bahrain,Israel, Kenya, Romania, Singapore, Slovakia, Hungary,Taiwan, Venezuela and Vietnam.More than 400 events were organised as part of the event,including workshops, seminars and demonstrations by five-star chefs. Finally, there was plenty of space allocated tothe issue of training, in the view that focusing on develop-ment and expertise is a winning strategy to maintain andreinforce Italian leadership in the industry.The next edition of Host will take place from 23 to 27October 2015,during the World Expo in Milan.

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intero, oltre che dalle cadute dall’alto,interventi di primo soccorso di emergen-za, segnalazione ed orientamento, e unprogramma tra i servizi offerti che com-prende anche la formazione e l’adde-stramento.

Ambiente Lavoro in questa edizione haregistrato la partecipazione di 14.000visitatori, 175 aziende in esposizione,185 appuntamenti professionali tra corsi,seminari e convegni, organizzati graziealla collaborazione scientifica di oltre 50partner tra istituzioni e associazioni. La riflessione sulla sicurezza e sulle ma -lattie professionali ha rappresentato iltema comune degli incontri, dando am -pio spazio alla discussione e al confron-to sull’applicazione del Testo UnicoD.Lgs. 81/08, sui sistemi di prevenzione,sulla gestione delle emergenze e sui si -stemi di gestione e certificazione, sullavalutazione di rischi infortuni, sulle re -sponsabilità del datore di lavoro, sullemalattie professionali e in particolare sultecnostress.

Grande affluenza di visitatori allo standdi Assosistema Safety in occasionedella 14° edizione di Ambiente Lavoro,il Salone dedicato alla sicurezza e allasalute nei luoghi di lavoro, organizzatoda BolognaFiere e Senaf, che si è tenutodal 16 al 18 ottobre 2013 in concomitan-za con SAIE presso i padiglioni del polofieristico di Bologna. L’Associazione hapartecipato alla manifestazione con 13aziende associate produttrici e distribu-trici di dispositivi di protezione individua-le che allo stand hanno esposto le no -vità di prodotto e le ultime tecnologie disettore. Dopo il Forum Sicurezza sul La -voro e il Forum Prevenzione Incendi,Assosistema Safety e le sue associatehanno registrato un altro significativosuccesso, a testimonianza dell’impegnoconcreto e condiviso nel mettere a di -sposizione degli operatori del settore leproprie competenze e il proprio knowhow. In occasione di Ambiente Lavoro,in particolare, la partecipazione delleaziende produttrici e distributrici di Dpiha trasmesso alla manifestazione uncontributo di esperienza completo,messo a disposizione dei visitatori (inprevalenza Rspp di grandi aziende italia-ne) che hanno visitato lo stand per te -stare di persona la qualità e la sicurezzadei prodotti. La vasta gamma dei dpiesposti, infatti, comprendeva la protezio-ne del capo, della vista, dell’udito, dellarespirazione, degli arti superiori e diquelli inferiori, del tronco e del corpo

Assosistema: il DPI da eventualità a pre-requisito

Ambiente Lavoro 2013

Terzo grande successo per Assosistema a Bologna per la manifestazione Ambiente Lavoro, dopoquelli registrati in occasione del Forum Sicurezza sul Lavoro lo scorso maggio a Roma e del ForumPrevenzione Incendi lo scorso settembre a Milano. L’Associazione ha partecipato con uno stand col-lettivo insieme a 13 aziende associate, produttrici e distributrici di Dpi, che hanno esposto le novitàdi prodotto e le ultime tecnologie di settore. Di rilevante importanza è l’intervento del Presidentedella Sezione Safety di Assosistema, Alberto Spasciani, al 3° Convegno Nazionale sugli SpaziConfinati, che si è tenuto in concomitanza con Ambiente Lavoro

ASSOSISTEMA

di Laura Lepri

ASSOSISTEMA

Ad inaugurare la manifestazione il 16ottobre è stato il convegno “Il DLgs.81/2008 nei Cantieri Temporanei o Mo -bili” organizzato dalla Regione EmiliaRomagna, INAIL, Coordinamento Tecni -co Interregionale della Prevenzione neiLuoghi di Lavoro, in cui si è fatto il punto

su ciò che, a cinque anni di distanzadall’emanazione del Decreto, ha funzio-nato e soprattutto su ciò che ancorabisogna fare per migliorare l’efficaciadella prevenzione degli infortuni e dellemalattie professionali nei cantieri checontinuano a rappresentare uno dei set-tori più critici. Come confermano i datiInail, presentati a inizio convegno, nel2012 sono stati indennizzati nel settorecostruzioni 43.729 infortuni di cui 135per morte, 3.828 sono permanenti e 786in rendita. Gli infortuni in cantiere sononel 25% dei casi dovuti a contusioni, nel24% a lussazioni e nel 23% a ferite, cheper lo più interessano gli arti superiori e

tiva del rischio. Quando siamo in mac-china indossiamo la cintura di sicurezzaappena ci mettiamo seduti e non dopoche si è verificato un incidente. Allo stesso modo, dovremmo considera-re il dispositivo di protezione individuale:un pre-requisito e non un’eventualità daconsiderare, se necessario. Nel lavoro, l’imprevisto può essere sem-pre dietro l’angolo e il lavoratore devees sere in condizione di poter salvaguar-dare in ogni momento la propria sicurez-za - ha detto Spasciani - In particolare, a proposito di spazi confi-nati, il DPR 177/2011 prevede solo che ildpi (l’autorespiratore) sia a disposizionedell’operatore all’esterno dello spazio.Mentre bisogna proteggere anche e so -prattutto il lavoratore che è all’internodello spazio confinato, non solo quelloesterno”. “Assosistema Safety è un’as-sociazione in costante crescita che ha lamissione di mettere a disposizione dellegislatore e dei formatori le propriecompetenze e di nobilitare la funzionalitàdei dpi nell’ambito normativo. Noi riteniamo che non sia l’aspetto buro-cratico in tema di sicurezza sul lavoro adover essere privilegiato ma tutte quelleattività necessarie affinché i lavoratorisiano in grado veramente di saper inter-venire in caso di pericolo. Occorre fare la cosa giusta e sapereesattamente come farla. L’Associazione è impegnata costante-

mente in quest’attività e dal lavorocomune di tutte le aziende associatecrede nasceranno sviluppi concreti e utiliper la salute e la sicurezza di tutti glioperatori coinvolti”, ha conclusoSpasciani.

Il prossimo appuntamento per AmbienteLavoro è la Convention che si terrà aModena il 14 e il 15 ottobre 2014.

le mani, ma sono numerose le lesioni alcranio, che in un caso su due si rivelanomortali. Tra le cause di infortunio le ca -dute dall’alto: osservando la distribuzio-ne di questa categoria di infortunio si ve -de come il 25,6% degli episodi si con-centrino nel comparto costruzioni controil 15,6% del settore manifatturiero eall’11% del settore logistica e magazzi-naggio.

Per questo l’attenzione sulla sicurezza incantiere deve rimanere alta ed essereprioritaria per tutti gli operatori coinvolti,dal ministero alle singole aziende. Una sfida che Ance, come confermaMichele Tritto, affronta quotidianamenteal fianco delle microimprese che ne co -stituiscono il tessuto associativo, offren-do loro assistenza per operare in sicu-rezza, e la quale vede protagonisti i 102comitati paritetici territoriali italiani che,come ha raccontato Giuseppe Morettidella Commissione Nazionale, nel 2012hanno effettuato 48.664 visite in cantie-re, assistito 22.696 imprese e visitato28.318 cantieri. Tre i focus tematici di Ambiente Lavoro:NoFire, Strade Sicure e Cantiere Sicuro.All’interno di quest’ultimo si sono affron-tati i rischi che caratterizzano alcuni am -biti lavorativi come i lavori in quota, leopere di bonifica con rischio chimico, gliambienti rumorosi e i lavori in spazi con-finati.

Di particolare interesse è stato l’interven-to di Alberto Spasciani, Presidente del -la Sezione Safety di Assosistema, inapertura dei lavori del 3° Convegno Na -zionale sugli Spazi Confinati.“È necessario adottare un nuovo ap -proccio nel settore della sicurezza sullavoro: il dpi deve essere indossato edutilizzato dal lavoratore a prescindere enon in funzione della percezione sogget-DD24

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ASSOSISTEMA

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North-east Italy, America.Or, Blue Jeans Lavanderiefrom Cavarzere.Which borders with thePolesine district and withTexas.Thanks to the thousandsof jeans that areprocessed and finishedeach day for leadingbrands from the North-East.It’s all because of thatdear old pumice stonefirst used by cowboys, aswell as cowhands in the North-East,for washing – “stone washing” –along stone-bed rivers that couldjust as easily be the Mississippi orthe nearby Adige River.Well, many people think that if theUnited States was to adopt its 51ststate from around the world, thechoice would fall on the Venetoregion.This land has an agricultural historythat was the dominion of theRuzante (Italian playwright fromthe area) “farmers”, the farmerswho cultivated it far and wide, andincluded the large estates borderingwith the Blue Jeans area. And whose post-industrial presentis populated by very Veneto“nerds”, a term used in the Statesfor a special category of very indi-

Veneto, America.O, anche, Blue Jeans Lavanderie diCavarzere.Dove si confina sia con il Polesineche con il Texas.Grazie alle migliaia di jeans ognigiorno trattati e rifiniti per conto deipiù prestigiosi marchi del Triveneto.Merito all’inizio della cara, vecchiapietra pomice con cui i cow boy, maanche i vaccari del Nordest d’Italia,si facevano il bucato – “stone wash”- lungo il sassoso corso di fiumi chepotevano indifferentemente essereil Mississippi o il più vicino Adige.D’altra parte, sono in molti a pen-sare che se gli USA dovessero adot-tare un cinquantunesimo stato ingiro per il mondo, sceglierebbero ilVeneto.Terra dove un passato agricolo eradominio dei ruzantiani “farmer”, deicontadini che, anche nei latifondiconfinanti con la Blue Jeans, la col-tivarono in lungo e in largo. E dove un presente post-industrialerisulta pieno zeppo di venetissimi“nerd”, definizione con cui negliStates si indica una particolare ca -tegoria di creativi, molto individuali-sti e intraprendenti.“Veneto, America” si conferma cosìun dato di fatto. Un’incontestabilerealtà. Che si può verificare a co -minciare dalla moda di tutti i giorni.E, in particolare, dai milioni e milio-

Blue JeansLavanderie, trovarel’America in VenetoBlue Jeans Lavanderie, America in Italy’s Veneto area

Le braghe di Denim blu spopolano da sempre nel Nordest di Italia, indossati da“farmer” che coltivano i campi come da“nerd” famosi per l’inesauribile creatività. A Cavarzere questa tradizione ha ispirato la nascita e la storia di un’azienda che oggitratta seimila capi al giorno per conto deipiù prestigiosi marchi del territorio

Blue denim jeans have always been a bighit in north-east Italy, worn by “farmers”in the fields or by “nerds” who are knownfor their inexhaustible creativity. In the town of Cavarzere this traditioninspired the birth and history of a companythat now processes 6,000 pairs of jeanseach day for leading brands in the area

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

di/by Stefano Ferrio

ni di jeans “made in Veneto” pro-dotti e venduti nell’ultimo mezzosecolo. Idealmente ereditati dai far-mer del passato, e utilizzati comeuna sorta di divisa esistenziale dainerd del terzo millennio.Ecco perché una visita alle BlueJeans Lavanderie di Cavarzere, pro-vincia di Venezia, significa un tuffoprofondo in quella terra, fisica eculturale nello stesso tempo, che sichiama “Veneto, America”. La stes-sa esportata in tutto il mondo damarche di jeans che, in un’areaidealmente compresa fra il campa-nile di San Marco, le Tofane di Cor -tina e le lande rodigine, hanno feli-cemente colonizzato intere genera-zioni di teenager, più relativi genito-ri e parenti. Marchi che hanno con-tribuito a scrivere la storia dei con-sumi di massa, esportando in ogniparte del mondo un abbigliamentocasual in grado di svariare dal lowcost per tutte le tasche all’artigia-nato di alta sartoria. Ma si tratta di una conquista plane-taria resa possibile anche grazie allesinergie perfezionate con la BlueJeans, la speciale lavanderia “terzi-sta” che i fratelli Giorgio e RobertoRossi hanno aperto una trentina dianni fa, mettendola a disposizionedi fabbriche vicine e lontane da cuiescono braghe bisognose di un deci-sivo passaggio finale. Alla Blue Jeans si ritrovano perciòtendenze che, dal vip-system alproletariato urbano, convivono cosìstrettamente solo in “Veneto, Ame -rica”. Questo straordinario risultatoè frutto di una gloriosa storia, ini-ziata all’alba degli anni ‘80 proprioda un bisogno crescente di “stonewash”, di pietra pomice con cui, inun colpo solo, lavare i blue jeanssbiancandoli quanto basta per intri-derli di “vissuto”. Ovvio che nellostabilimento di Cavarzere si comincia lavorare proprio da tecniche di“stone wash” che presuppongonoun intensivo uso dell’acqua. E che, nello stesso tempo, ci si de -dichi con certosina passione ad affi-nare la fondamentale conoscenza,in ogni dettaglio, del “denim”, il tes-suto in cotone più comunementeutilizzato per confezionare i jeans.Ciò implica periodici viaggi di studionegli States, dove affinare tecnichedi trattamento e lavaggio delle bra-

vidualistic, enterprising creativeminds.“Veneto, America” confirms a givenfact. Something that is undisputed-ly true. And this all begins witheveryday fashion. Especially withthe millions and millions of “Madein Veneto” jeans that have beenmanufactured and sold over thepast 50 years. Inherited from thefarmers of the past, and which thenerds of the third millennium useas a kind of existential uniform.This is why a trip to Blue JeansLavanderie in Cavarzere, in theprovince of Venice, means taking adeep dive, both physically and cul-turally, into a land that is called“Veneto, America”. The same landthat is exported worldwide bybrands of jeans which, in an areathat lies ideally inside the SanMarco bell tower, the Tofane inCortina and the Rovigo moors, havehappily colonized entire generationsof teenagers, along with their par-ents and relatives. Brands thathave helped write the history ofmass consumption, exporting casu-al clothing that can be either lowcost to suit all pockets or sartorialcraftsmanship in every corner ofthe world. Yet this planetary con-quest was also because of syner-gies with Blue Jeans, the special“subcontractor” laundry that broth-ers Giorgio and Roberto Rossiopened 30 or so years ago, workingfor the jeans factories far and nearthat needed that final, decisivestep. So at Blue Jeans, you can findtrends ranging from VIP to urbanproletariat, which can live togetherso closely only in “Veneto,America”. This extraordinary resultstems from a glorious history,which began in the early 80’s fromthe growing need for “stone wash-ing”, by using pumice stone towash jeans and whiten them justenough to give that “worn” lookwith a single stroke. Of course, theCavarzere-based laundry initiallyused these very same “stone wash”methods which required a largeamount of water. At the same time,it painstakingly devoted itself tofine-tuning its fundamental knowl-edge of every detail about “denim”,the most widely-used cotton fabricDD26

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Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

for jeans.This called for regular study trips tothe States, to perfect its washingmethods for jeans. In their ownway, these trousers had united notItaly but the Italians who had beengradually won over by their dailyuse whether for business lunches orfor chic dinners, accompanied by aglass of “spritz” (alcoholic aperitiffrom Veneto). All in keeping withVeneto way of life that is all aboutspending time with friends, beingsweetly ironical, and the pleasure ofeating pieces of panbiscotto and“soppressa” cold cuts while wearingjeans and sitting at the table of an“osteria” (informal eatery).It’s a new millennium, but atLavanderie in Cavarzere it’s gettingmore like “Veneto, America”. To the point of imagining a presentwhere Blue Jeans is set to becomean industrial powerhouse as the fig-ures show. This means optimizedproduction schedules, flexible staff,and highly automated machinery.Three factors that first of all “pro-duce” an average of 6,000 gar-ments a day, divided into thevarious phases of manufacture.With a focus on offering an all-encompassing service, whichincludes treatments that makejeans something to be flauntednot just worn. This explains the sandpaperingand grinding processes, whichare designed to give garments avintage look that exudes thepassing of time, or brushedstrokes of color that give thejeans their soft yet bright colorshades, and fundamental tomake someone fall in love with apair of jeans (and the person wear-ing them...).Blue Jeans Lavanderie owes its 30-year success story, which it hasshared with the brands that havemade the history of casual fashion,mainly to its sensitivity. An unfail-ing focus on the market and itsability to regularly grasp thoseever-shifting trends which are usedto inspire prototypes and samplesthat are always what customerswant.And who are fully satisfied.And all this only happens in“Veneto, America”.

ghe che ormai, a loro modo, uni-scono se non l’Italia, gli italiani,progressivamente conquistati dallaquotidianità di capi buoni sia per ipranzi d’affari che per le cene ga -lanti, con in mezzo uno spritz incompagnia. Il tutto secondo quellanaturale filosofia veneta che scandi-sce il trascorrere dei giorni nel se gnodella pacata convivialità, della dolceironia, del piacere di sbriciolarsi pan-biscotto e soppressa sui jeans infilatisotto la tavola dell’osteria.Per cui, cambia addirittura il millen-nio, ma nelle Lavanderie di Cavar -zere è sempre di più “Veneto, Ame -rica”. Fino a contemplare un pre-sente in cui Blue Jeans è aziendacaratterizzata dai numeri di un pos-sente trend industriale. Ovverotempi ottimizzati, personale flessibi-le e avanzata automazione di mac-chine. Tre fattori che innanzitutto“producono” una media di seimilacapi ogni giorno suddivisi fra le va -rie fasi di lavorazione. Con attenzio-ne sistematicamente rivolta a unservizio il più possibile integrale,comprensivo di trattamenti che ga -rantiscono la piena valorizzazione dijeans da sfoggiare, e non solo daindossare. Così si spiegano le ope-razioni di carteggio e smeriglio, ap -positamente realizzate per garantireai capi un effetto vintage intriso ditempo che passa, o quello spruzzoapplicato grazie a pennelli che do -nano alle braghe colorazioni tenuima vivide, essenziali per innamora-re qualcuno di un paio di jeans (edi chi li indossa...).A guidare da trent’anni la Blue JeansLavanderie sulla via di questo suc-cesso, condiviso con marche chehanno fatto la storia della modacasual, è soprattutto una sensibilità.

Un’attenzione indefessa verso il mer-cato e le sue incessanti trasforma-zioni, regolarmente captate nellostabilimento di Cavarzere per ispira-re prototipi e campionari sempreaggiornati ai bisogni dei clienti.Pienamente soddisfatti, questi ultimi.Come succede solo in “Veneto,America”. DD27

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Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

Robuste, delicate, parsimoniose ed

energeticamente efficientiLe lavatrici e asciugatrici Schulthess(con capacità di carico da 7 a 30 kg)garantiscono la massima qualità di puli-zia e hanno riguardo sia per il budgetche per l’ambiente. Nel confronto con imodelli precedenti, le macchine di nuovagenerazione risparmiano fino al 40% diacqua e al 20% di corrente, consenten-do quindi di abbattere rapidamente e inmodo durevole i costi di esercizio.

Semplici da usare e versate nelle lingue

Schulthess tiene molto alla semplicitàd’uso delle sue apparecchiature e adassicurare risultati ottimali di lavaggio easciugatura. Display intuitivo, tasti di se -lezione con pittogrammi, display graficoa due righe, testi in 25 lingue e spazio dimemoria abbastanza ampio da consenti-re una programmazione personalizzatasono garanzia di grande flessibilità.

Wet-Cleanriguardoso verso il bucato

Il procedimento Wet-Clean, espressa-mente sviluppato per le macchineSchulthess, rende possibile la pulitura el’impregnazione in lavatrice di articolitessili difficili come uniformi e abbiglia-mento da lavoro, cappotti, tute da sci,pantaloni, giacche, tailleur e tendaggi,ma anche indumenti antincendio e molti

A prima vista, le lavatrici wmi di Schult -hes s non rivelano alcuna diversità, maun esame più attento consente di indivi-duare alcune modifiche essenziali checonfermano la sapiente opera di perfe-zionamento interiore compiuta su questemacchine. Esse sono ora dotate di unamoderna interfaccia USB che semplificae velocizza il lavoro quotidiano di lavan-deria consentendo, per esempio, di cari-care rapidamente e facilmente i pro-grammi di lavaggio tramite una chiavettaUSB e di utilizzarli immediatamente. Una soluzione tecnologica che è integra-ta solo nelle macchine di Schulthess,sottolineandone la posizione d’avan-guardia in questo comparto industriale.DD28

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SCHULTHESS presenta la nuovagenerazione di lavatrici „wmi“

Informazione commerciale

Schulthess, azienda leader in Svizzeranel settore delle macchine per il lavaggioprofessionale, lancia la nuova generazio-ne di lavatrici Spirit industrial „wmi“ perattività commerciali e industriali, espres-sione di tecnologia intelligente e di otti-

mizzazione dei valori ambientali che con-corrono a rendere più efficiente qualsiasiimpiego professionale. Queste macchinesono ora dotate di un’interfaccia USB emolto più parsimoniose nei consumi elet-trici e idrici

Tecnologia innovativa per il lavaggioprofessionale: «wmi», la nuova generazione di lavatrici di Schulthess

altri articoli. Gli speciali programmi Wet-Clean delle lava-trici e asciugatrici Schulthess puliscono i tessuti con deli-catezza e li igienizzano alla perfezione. Grazie a questoprocedimento, valore e usabilità dei tessili vengono pre-servati più a lungo.

La disinfezione della biancheria resa facile

Perfetta igienicità e sterilizzazione della biancheria neisettori alberghiero e della ristorazione, come in ospedalio in case di riposo e di cura, sono oggi delle esigenzeassolute. Ovunque l’igiene assuma un ruolo cruciale, iprogrammi di disinfezione di Schulthess rappresentanouna scelta obbligata per la loro capacità di eliminaregermi e batteri attraverso un processo di lavaggio igieni-camente perfetto.

Efficienti anche nelle operazioni di finitura

Schulthess dispone di una vasta gamma di prodotti ausi-liari per finitura che completano l’offerta globale destinataal settore professionale e che le consentono di proporsicome unica fonte di fornitura. Alle lavatrici e asciugatricisi affianca un’ampia scelta di ergonomici accessori perlavanderia: dal collettore e dal carrello portabiancheria aitavoli di cernita e di deposito, fino ai cesti in metallo leg-gero, la disponibilità è totale. Anche nel settore dellamanganatura è possibile scegliere l’apparecchiatura idea-le per ogni singolo tipo di impiego, ad esempio lunghezzedi rullo da 1 a 2,5 metri. Inoltre, data la sua funzione dirappresentante esclusiva in Svizzera di prodotti per stira-tura VEIT, tramite Schulthess è possibile acquistare gliapparecchi necessari per una perfetta stiratura di qual-siasi prodotto tessile.

Ovviamente “Swiss Made”Schulthess privilegia da sempre la Svizzera come luogo di produzione. Le nostre macchine vengono sviluppate e fabbricate con grande dedizione e amorproprio nell’Oberland zurighese, distinguendosi per la loro robustezza e longevità.

Le lavatrici „wmi“ hanno riguardo sia per il tessuto che per l’ambiente

I programmi di lavaggio possono essere facilmente caricati sulla chiavetta USB e utilizzati subito

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• • • • IMESA

D2W: LA BARRIERA ASETTICA by IMESA“Contaminazione batteriologica incrociata”: un concettomolto discusso nelle lavanderie dedicate al trattamento deicapi ospedalieri, sia nel caso della lavanderia interna allastruttura, sia nel caso della lavanderia industriale che servapiù strutture ospedaliere. Chi ha a che fare con la lavan-deria ospedaliera sente nominare con una frequenza sem-pre maggiore la certificazione RABC e la normativa UNI EN14065:2004. La risposta dei produttori di lavanderia siidentifica con la “lavatrice a barriera asettica”, un prodottonato per risolvere il problema della contaminazione batte-rica dovuta al mescolarsi della biancheria sporca con labiancheria pulita. La barriera asettica IMESA, completa-mente in acciaio INOX, è una lavatrice dotata di due portecontrapposte per consentire il carico della biancheria spor-ca in una stanza e lo scarico della biancheria pulita nellastanza attigua. Con questa tecnologia è possibile separarecompletamente la biancheria contaminata e trattare labiancheria decontaminata in un ambiente asettico. La serie D2W IMESA è nata dal risultato di approfonditistudi di design, prestando una particolare attenzione all’a-spetto ergonomico e alla sicurezza. La separazione del cari-co e scarico della biancheria in due stanze diverse non èl’unico accorgimento, la lavatrice IMESA è dotata di piùcontrolli che impediscono l’apertura contemporanea delleporte o il posizionamento del cesto sul lato pulito quando ilprogramma non è andato a buon fine. Grazie al computerIM8, che equipaggia di serie la lavatrice D2W, ogni fase del

programma di lavaggio è perfettamente sotto controllo.Non solo, grazie alla presa USB sul fronte della lavatrice,temperatura e durata del lavaggio, più altri importantiparametri del programma di lavaggio, possono essere sca-ricati su chiavetta USB e archiviati in un computer e/ostampati. La lavatrice, inoltre, è teleassistita via GSM: ogniimprevisto viene immediatamente trasmesso al centro diassistenza tecnica incaricato e risolto nel brevissimo perio-do. -----------------------------------------------------------------D2W: ASEPTIC BARRIER by IMESA“Bacteriological cross contamination”: a concept much dis-cussed in laundries dedicated to the treatment of hospitallinen, both in the case of the laundry inside the structure,both in the case of industrial laundry that serves more hos-pitals. Everybody has to do with the medical laundry canconfirm that RABC Certification and UNI EN 14065:2004normative are subjects always more named. The laundrymanufacturers reacted to this problem with an innovativesolution: the “aseptic barrier washing machine”, a specialwasher suit to avoid the contamination of the clean linenbecause of the contact with the dirty one. IMESA asepticbarrier, which is completely in stainless steel AISI 304, iswashing machine equipped with two opposite doors whichallow to load the dirty linen in a room and to unload theclean linen in the next side room. Using this technology,the contaminated linen is isolated in a room and the decon-taminated linen is handled in an aseptic environment. The D2W IMESA series is the results of deep design stud-ies with a special look given to ergonomics and safety.

Speciale lavanderie industrialioltre il pulito (trattamenti per ladecontaminazione biologica)

Un “Pulito” sempre più integrale, dovuto nonsolo ai detergenti utilizzati, ma anche ai sistemiadottati, alla tutela dell’Ambiente oltre che delprodotto, a processi sempre più efficienti didecontaminazione biologica. È questo uno degli obbiettivi che oggi qualificano illavoro e la funzionalità delle lavanderie industriali. Ne diamo testimonianza in questo “Speciale”.speciale

Beyond clean - industrial laundries special (organic cleaning treatments)An even cleaner “Clean”, thanks not only to the detergents used but also to the systemsemployed, the eco-friendliness of the products and the increasingly efficient processes inorganic cleaning. This is one of the objectives that define the work and the capabilities of industrial laundries. Find out more in this “Special”.

special

Linen loading and unloading in separate rooms is not theonly special aspect, other controls make the IMESA wash-ing machine the most safe. Clean side door is locked untilthe dirty side door is open and during the washing pro-gram. The drum cannot position itself on the clean side ifthe program is stopped or interrupted. Thanks to the IM8computer, which equipped standard the D2W series, eachprogram step is under control. No only, using an USB stickthe main parameter of the washing program, such as thetemperature and the time, can be downloaded and archivein a computer and/or printed.

The washing machine is remote controlled by a GSM: anyunexpected error is immediately transmitted to the servicecenter in charge and solved in the shortest time.

• • • • RENZACCI

La Divisione ricerca e sviluppo della RENZACCI SPA ha dasempre attribuito notevole importanza allo sviluppo dellenuove tecnologie legate ai processi di igienizzazione edisinfezione durante l’esecuzione dei cicli di lavaggio.Ecco perché soprattutto nelle divisioni di macchinari per il

We take care of you

D2W:

Ci prendiamocuradi te!

www.imesa.it

settore ospedaliero, case di riposo, lavanderie e grandicomunità in genere nel corso degli oltre 45 anni di attivitàl’azienda ha fornito soluzioni, innovazioni tecnologiche erisposte in termini di personalizzazione delle tecniche di trat-tamento tali da contribuire alla crescita e allo sviluppo di unadelle parti più importanti dell’intera industria del lavaggio.Ed è proprio sulla base di questo successo e di questaimportante tradizione che la RENZACCI ha costruito le trenuove linee di macchinari attualmente proposte su scalamondiale, facendo delle innovative serie “HS” a supercen-trifuga e cesto sospeso, “LX“ ed LX E-Speed rispettivamen-te a centrifuga ottimizzata e extra centrifuga, con carroz-zeria a struttura monoblocco rinforzata, tre importantissi-mi punti di riferimento dell’industria del lavaggio.Queste tre serie infatti, disponibili in una vastissima e ric-chissima gamma di modelli e versioni che spaziano dai 9Kg (utilissimi per campionature o piccoli lotti per tratta-menti personalizzati a seconda del cliente) ai 120 Kg dicapacità, coniugano al meglio i tradizionali punti di eccel-lenza della produzione Renzacci sopra richiamati con l’inno-vazione tecnologica ed elettronica che consentono di effet-tuare le famose tecniche di “personal cleaning” che solouna macchina Renzacci può offrire oggi.Il risultato di questi importanti investimenti in ricerca e svi-luppo si concretizza in una serie di macchinari estrema-mente facili da utilizzare dotati di moltissimi vantaggi in piùrispetto alla media delle macchine oggi presenti sul merca-to, tra le quali vogliamo qui ricordare:• Le pratiche ed ultraprecise pompe dosatrici saponi, per

somministrare i prodotti chimici necessari nelle esattequantità e tempi richiesti dall’operatore.

• L’innovativo cesto con sistema “AQUAWAVE” per un’azio-ne pulente ottimale e personalizzata in funzione del capotrattato.

• La superiorità tecnologica del nuovo programmatoreelettronico I-touch®, con pressoché infinite possibilità diimpostare a piacere il numero di giri in fase di lavaggio edi centrifuga e di regolare qualsiasi tempo di pausa e disenso di rotazione del cesto.

• Una velocità di centrifuga potenziata ed un fattore g tra ipiùelevati nel mercato, a garanzia di una grande produt-tività e di un sensibile abbattimento nei costi di energia,dei tempi di asciugatura e di stiratura.

• Il nuovo sistema contalitri a misurazione bilanciata, perregolare con estrema precisione i livelli di bagno per trat-tare i capi e tessuti più delicati, personalizzando i livelli infunzione del tipo di articolo lavato.

• L’innovativo sistema di regolazione e monitoraggio conti-nuo delle temperature “ECO-MIX®”, per avere nella bottedi lavaggio sempre la temperatura desiderata per il trat-tamento dei capi, offrendo così un contributo importan-tissimo per evitare azioni di danneggiamento e/o cadutadi qualità nei risultati di lavaggio; con sensibile riduzionedegli sprechi e consumi di energia.

• L’ innovativa e superiore tecnica di progettazione a siste-ma inclinato “SENSOR RAIL®”, che conferisce ancora piùstabilità e permette risparmi di energia e tempo per ese-guire l’intero ciclo.

• Il rivoluzionario sistema antivibrazione a doppie sospen-sioni attive a bilanciamento di carico convergente incor-porato in tutte le macchine della serie HS.

• L’ampio oblò di carico extra large, per caricare anchevoluminosi capi come grandi coperte, piumoni matrimo-niali, coperture sfoderabili di divani e tendaggi in genere.

• Questo ampio oblò di carico unito ad un cesto a diame-tro maggiorato ed alettatura ottimizzata consente di ese-guire in modo straordinario sia i trattamenti sui capi piùdelicati sia efficaci lavori di campionatura e/o follatura deicapi

• L’Inverter elettronico a software avanzato per avereancora più stabilità, minori vibrazioni ed una maggiore

estrazione dell’acqua dagli indumenti grazie anche allamigliore e più uniforme distribuzione dei capi all’internodel cesto.

• Il notevole risparmio nei costi e nei tempi di stiratura,grazie all’ampissimo volume e diametro utile di funziona-mento del cesto, che offre la possibilità ai capi di dispor-si ed aprirsi in maniera ottimale.

-----------------------------------------------------------------The Renzacci’s research&development division has alwaysattributed a great importance to the new technologiesrelated to the igienization and disinfection during the wash-ing treatments.This is one of the most important reasons why in themachinery division addressed to hospitals, retirementhouses, laundries and communities during more than 45years of activity Renzacci Company has supplied solutions,technological innovations, personalisation of the treat-ments techniques and garments and textile ennobling tocontribute to the growth and development of one of themost important part of the whole washing industry.On the base of these results and important tradition,Renzacci built up the success of the three new lines ofmachineries world wide actually proposed, manufacturingthe innovative range of high spin soft mounted “HS”, “LX”and “LX E-Speed”, these last two respectively with opti-mised and extra spin extraction, provided with the housingfeaturing monoblock major sturdiness and reinforcedstructure, as three very important reference points in thewashing industry.These three ranges of washer extractor, available in a widerange of models and rich versions, from 9 Kg. (very usefulfor sampling or small lots for personalized treatments) to120 Kg. Load capacity combine at the best the traditionalexcellence points of the Renzacci production with the tech-nological and electronic innovation, which allow to effectthe famous techniques of “personal cleaning” that only aRenzacci machine can offer todayThe result of these important investments in research anddevelopment is realized in a range of machineries extreme-ly simple to use with much more advantages compared tothe other machines today present in the market, amongwhich we would like to underline:• Practical and very precise soap dosing pumps to supply

the necessary chemicals in the exact quantities andtimes required by the operator.

• The cut of the edge basket technology with “AQUAWAVE”system to optimize and personalize the cleaning actionaccording to the specific item treated.

• The technological superiority of new electronic program-

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mer i-touch® computer, with almost infinite possibilitiesto set the number of runs during wash and extractionand to adjust any pause and drum rotation.

• A powerful extraction speed and one of the most high Gfactor available in the market, which grants high produc-tivity and a remarkable energy saving costs, with reduc-tion of drying and ironing times.

• The new countliters system with balanced measuringsystem to adjust with extreme precision the bath level to

treat the most delicate garments and textile, personali-sing the levels based on the garments washed.

• The innovative regulation and continuous temperaturemonitoring system “Ecomix®” to have always in the drumthe necessary temperature for the treatment of the gar-ments, thus offering a very important contribution toavoid damaging and /or low quality in the washingresults with remarkable reduction of wastes and energyconsumption.

• The innovative and superior projecting technical at incli-ned system “sensor rail”, which allows stability energyand time saving to fulfil the complete cycle.

• The revolutionary anti vibration system with double acti-ve suspensions with load convergent balance built-in onHS machines.

• The Extra large loading door to load voluminous clothesas big blankets, double bed quilts, sofa covers and cur-tains.

• The extra large combined door loading with the oversizeddrum and optimised fins grant to carry out in an extraor-dinary way the treatments of the most delicate textile aswell as sampling and/or milling cycles.

• The electronic inverter with advanced software to obtainmuch more stability and less vibrations and the biggerextraction of the water from the garments with the betterand more regular distribution of the garments inside thedrum.

• The very large volume and diameter of the drum, thatoffers the possibility to the garments to place and openthemselves optimally, allows to reduce the big costs andironing time saving.

• • • • BARBANTI

Sono anni che riteniamo di fondamentale importanzache le lavanderie italiane si attrezzino con macchinariperformanti ad alta produttività. Ora come non mai,vista la difficile situazione economica nazionale ed inter-nazionale, si fa sempre più pressante l’esigenza di auto-mazione per consentire un risparmio di tempo con unaconseguente riduzione di costi.La nostra azienda ha sempre puntato sullo studio e rea-lizzazione di macchine innovative per ogni tipo di indu-mento e con i 40 anni di esperienza e ascoltando lenecessità dei clienti ha realizzato una gamma completacon manichini specifici in grado di garantire un’ottimaqualità ed un’elevata produttività giornaliera anche conpersonale non qualificato, data l’immediatezza diapprendimento e il facile utilizzo.Ad oggi possiamo vantare una gamma di macchine cheparte dai piccoli generatori di vapore, ai tavoli, topperelettronici, cabine, pressa pantaloni e manichini di cuine produciamo ben 8 versioni per stirare le camicie, e10 versioni per le giacche, ognuno con caratteristichedifferenti per riuscire a soddisfare tutte le esigenze. Nonbisogna necessariamente avere ingenti quantitativi permodernizzare la propria struttura, ogni utilizzatore puòessere consigliato sulla macchina più idonea alle proprieesigenze.Il nostro ultimo nato è il manichino mod.435 per cami-cie “semplice e compatto” ma ad alto rendimento; que-sta macchina è dotata di pannello di controllo touch-screen e dispone di uno speciale sistema di preriscalda-mento dell’aria brevettato, che consente sia un aumen-to della produttività, sia una notevole riduzione dei con-sumi energetici a vantaggio della redditività del cliente.Invitiamo coloro che sono interessati a modernizzare lapropria lavanderia senza impegno ad effettuare prove distiro direttamente con i propri capi presso la nostra salamostra, per rendersi conto di persona dei vantaggiprima di effettuare qualsiasi tipo acquisto.-------------------------------------------------------------For years we have been giving great importance to the

fact that Italian laundries and dry-cleaners should equipthemselves with performing, high productivitymachines. Now more than ever, considering today’snational and international critical economic situation,the need for automation has become more and moreimperative, with the purpose of saving time and conse-quently reducing costs.Our company has always invested in the design andproduction of innovative machines for all kinds of gar-ments; thanks to forty years of experience and paying

attention to customers’ needs, we have designed acomplete range of special form finishers, which ensureexcellent quality and high daily productivity even incase of unqualified staff, being immediately manage-able and user friendly.Today we can be proud of a variety of machines rang-ing from small steam generators to ironing tables, elec-tronic trouser toppers, cabinets, a trouser press and

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S P E C I A L E S P E C I A LManichini, stira camicie,

topper e presse Nella storia recente dello stiro, si leggono in modo

esemplare alcune delle trasformazioni più importantiavvenute nel settore della lavanderia. Cambiamenti

dovuti a macchine e tecnologie finalizzate a semplifica-re i processi, ottimizzare i ruoli del personale, differen-

ziare i servizi. Ne abbiamo ennesima riprova anchenelle pagine di questo nostro “Speciale”.

Form finishers, shirt finishers, toppers and presses

In the recent history of ironing you can read about some of the most exciting transformations

taking place in the laundry sector. Changes based on machines and technologies

crafted to simplify processes, optimize staff input, and differentiate services.

For ample proof of this, delve into the pages of this “Special”.

several form finishers, among which eight models arefor shirts and ten models are for jackets, each one withdifferent features, to cover any kind of need. It is notabsolutely necessary to have great volumes of gar-ments to modernize one’s plant: each customer can beadvised on the most suitable machine for his ownrequirements.Our latest creation is model 435 shirt finisher, an “easyand compact”, however high-performing machine. Thisshirt finisher is equipped with touchscreen control paneland with a special, patented device for the pre-heatingof air, which leads both to a production increase and toa significant reduction of energy costs, for the benefit ofcustomers’ profits.We would like to invite all customers interested inrenewing their plants to our showroom, where theycould freely carry out their finishing tests with their owngarments on our machines, in order to appreciate theiradvantages personally, before making any decision ontheir purchase.

• • • • FIMAS

Marchio leader a livello mondiale nel settore della lavan-deria, Fimas negli ultimi anni ha concentrato i proprisforzi sui quei macchinari che lavorando in modo auto-matico possono così ridurre i costi di mano d’operamantenendo però invariato il livello di qualità.I macchinari che Fimas va a presentare in questo nume-ro di Detergo non solo offrono la possibilità di ridurre ipropri costi in termini di tempo e mano d’opera mabensì fanno aumentare la qualità di stiratura dei capi. Cominciamo con la novità: manichino modello 379 spe-cifico per lo stiro di coprisedia. Dotato di una strutturain acciaio inox, studiata per calzare le varie tipologie dicoprisedia, grazie alla collaudata tecnologia di stiraturavaporizzazione iniziale (se necessaria), mix e potentesoffiaggio di aria calda- la speciale sagoma del sacco vaa gonfiarsi e quindi a tensionare totalmente i tessuti,rispettando e valorizzando la forma del coprisedia. Ilposizionamento dell’articolo da stirare è semplicissimo,grazie al movimento pneumatico del manichino versol’alto, con il bloccaggio automatico dei quattro lati e l’e-stensione automatica laterale fianchi, per ottenere unastiratura completa, perfetta ed uniforme.Manichino 296 per lo stiro pressato di camicie, total-

mente automatico, con una tecnologia all’avanguardiain ogni sua funzione e con una potenzialità produttivanotevole, (può infatti avere una resa effettiva di 50/55camicie all’ora). Il modello 296 è tuttavia una macchinamolto semplice nel suo utilizzo e molto versatile a fron-te della varietà di camicie esistenti oggi. Questa versa-tilità e funzionalità totali sono possibili grazie al mani-chino totalmente aspirante, alle piastre da stiro condimensioni notevoli, ai tensionatori laterali fianchi conregolazione della potenza di tensionamento e, soprat-tutto, con regolazione dell’ampiezza del tensionamentostesso. Inoltre il modello 296 prevede di serie la rego-lazione dell’altezza delle maniche (anche durante il ciclodi stiratura) attraverso un solo pratico joystick, pro-grammatore, con menù disponibile in varie lingue, dota-to di touch screen con possibilità di selezionare fino a 20cicli di stiratura, porta di ingresso USB per aggiornare ocaricare i programmi. L’operatore inoltre ha la possibi-lità di regolare il soffiaggio: una serie di comandi per-mettono di intervenire con vapore e soffiaggio sullacamicia ancora tensionata.Modello Fimas 380 Manichino girevole vaporizzante esoffiante, previsto per la stiratura di pantaloni, gonne,giacche, giubbotti e capispalla in genere.Questo modello è dotato di programmatore elettronicocon il quale è possibile impostare e memorizzare fino a10 programmi diversi di stiratura, molto facile da utiliz-zare e con la possibilità di intervenire anche manual-mente durante ed alla fine del ciclo di lavoro. Nelle varieversioni, senza caldaia - da allacciare ad impianto cen-tralizzato - o con caldaia - da 11 litri oppure da 20 litri,con potenze installate variabili, commisurate alle diver-se esigenze - è una macchina che permette una produ-zione oraria dai 50 ai 75 capi, in funzione delle varietipologie degli indumenti da stirare e dei relativi tessu-ti. Composta da 2 stazioni di lavoro (1 stiropantalone+1 capospalla, oppure con rispettivamente 2 stiropan-talone o 2 capospalla) può includere inoltre, comeoptional, uno speciale manichino per il tensionamentodel capospalla, riuscendo cosi a creare quella soluzioneche mancava nel mercato dello stiro ovvero la possibi-lità di avere, semplicemente ruotando la stazione di sti-ratura, due macchine complementari in una.In abbinamento ad un tavolo da stiro FIMAS 103 oppu-

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Modello serie 296 manichino per lo stiro pressato di camicieModel 296 dummy for shirts pressed ironing

re FIMAS 104 - aspirante e soffiante - il manichino gire-vole SERIE 380 rappresenta la dotazione base sufficien-te per equipaggiare il reparto stiro di una lavanderia.Modello Fimas 389 manichino stiracamicie solido e pocoingombrante, presenta alcune caratteristiche interes-santi, che garantiscono quel qualcosa di più rispetto aquanto offre oggi il mercato: altezza del corpo manichi-no e della struttura base della macchina accessibilemolto facilmente per calzare la camicia; regolazionedell’altezza della macchina, per poterla adeguare alleesigenze dell’operatore/operatrice; gruppo combinato -di serie - di pinze per stirare sia le maniche lunghe chele maniche corte delle camicie, senza lasciare la piegasui polsini; programmatore a logica programmabile (10programmi, 4 funzioni) con possibilità di selezionarecicli di stiratura.Il modello Fimas 389 può naturalmente stirare camiciecon manica lunga e con manica corta, semplicementevariando il programma di stiratura. Le pinze per lamanica lunga si posizionano per la tensione durante ilciclo di stiratura, e la pinza tonda permette di ottenereil polsino perfettamente stirato, senza piega. Per lamanica corta il sistema è similare, con una tensioneinterna delle pinze, che garantisce anche qui una finitu-ra perfetta. Su questo manichino si possono stirareanche T-shirt, maglioncini, polo ecc.Vi si può applicare inoltre lo scarico automatico dellecamicie stirate: è un meccanismo elettropneumatico,abbinato al programmatore elettronico, che permette disincronizzare i tempi del ciclo di stiratura con il movi-mento di sollevamento della camicia stirata a fine ciclo,e di dirottarla, con un apposito binario, regolabile in lun-ghezza, altezza e direzione, presso il punto raccolta deicapi stirati, o di immetterla su un trasportatore, auto-matizzato o manuale, laddove il punto di raccolta non èaffiancato al manichino stesso. Concepito inizialmenteper lo smistamento delle camicie stirate in confezione,questo accessorio si rivela particolarmente interessanteed utile anche nelle lavanderie e stirerie che movimen-tano volumi medio/alti di tali capi, in quanti permette diautomatizzare il processo di stiratura, eliminando tempimorti ed ottimizzando la produttività del reparto. Ilmanichino stiracamicie Fimas 389 è una macchinamolto semplice da utilizzare e con un’alta produttività:con un operatore di media esperienza si possono otte-nere tranquillamente fino a 50/60 capi/ora, se lavati asecco, e fino a 40 capi/ora se lavati ad acqua, dopoaverli passati alla centrifuga alta velocità.Manichino multifunzione Fimas 317 adatto per lo stiro dicamicie, giacche, camici e capispalla in genere, rappre-senta la soluzione del manichino che deve “stirarebene”, velocemente ed in maniera automatizzata qual-siasi capo lavato a secco o ad acqua.Pneumaticamente è possibile regolare sia l’altezza delcorpo manichino, che l’altezza delle pinze laterali per iltensionamento delle maniche. La pala anteriore riscal-data ed il soffiaggio potente di aria calda prima e fred-da poi a fine ciclo, garantiscono la necessaria energicafase di asciugatura che consente quindi la stiratura defi-nitiva degli indumenti. Un programmatore elettronicopermette l’impostazione di 10 diversi programmi di sti-ratura dando ampia possibilità di lavorare differentitipologie di indumenti senza perdere il ritmo di lavoro eproduttività. Il mercato oggi richiede sempre più econo-micità nel prezzo, produttività, facile uso e manutenzio-ne, bassi costi di gestione ed alta qualità di lavoro e dirisultato.Proprio in questa direzione, senza nulla tralasciare per

il resto della gamma, Fimas sta concentrando le proprieforze nel potenziamento dei manichini con nuove ver-sioni più potenti in grado di asciugare il capo appenauscito dal lavaggio e di stirarlo, nuovi accessori per unperfezionamento sempre più avanzato nello stiro e ver-sioni totalmente elettriche laddove un impianto vaporenon è previsto o non sia possibile.I modelli sopra descritti e tutti quelli prodotti da FIMASsono disponibili per test di utilizzo presso la nostraShow Room nello Stabilimento di Vigevano (Pv).-------------------------------------------------------------Leading brand worldwide in the field of laundry, Fimasin recent years has focused its efforts on thosemachines that work automatically so that to reducelabor costs while maintaining the same level of quality.The machinery that Fimas is going to introduce in thisissue of Detergo, not only offer the possibility to reducethe costs in terms of time and labor but rather theyincrease the quality of clothes finishing.Let’s start with the news: the dummy Fimas model 379suitable for finishing of chair covers. Equipped with astainless steel structure, designed to fit the varioustypes of chair covers, thanks to the proven technologyof finishing - initial steaming (if required), mixed andpowerful blowing of hot air - the special shape of thebag swells, well tensioning the fabric, respecting andenhancing the shape of the chair covers. The position-ing of the item to be finished is a very easy operation,thanks to the pneumatic movement of the dummyupwards, with the automatic locking of the four sidesand the automatic sides extension, to reach a completefinishing, perfect and uniform.Dummy 296 to the pressed finishing of shirts, fullyautomatic, with the latest technology in all its functionsand with a significant potential production (it may havean actual yield of 50/55 shirts per hour) the model 296is at the same time a very simple machine easy to useand very versatile for any variety of shirts in existencetoday. This total versatility and functionality are possi-ble thanks to the dummy completely vacuum, thanks tovery large pressing plates, thanks to side to side ten-sioners with adjustable tension power and, above all,thanks to adjustable tension amplitude. In addition, themodel 296 series provides height adjustment of thesleeve (even during the ironing phase) through only 1handy joystick, touch screen controller, with the abilityto change the working language, with the possibility toselect up till 50 programs for different pressing cycles,to enter a USB key to download program updates.The operator also has the ability to adjust the blowing:a series of commands allow to intervene with steam andblowing on the shirt still tensioned.Fimas Dummy Model 380, rotating steaming and blow-ing dummy, foressen for finishing of trousers, skirts,jackets, vests and jackets in general. This model isequipped with electronic programmer by which you canset and store up to 10 different programs of finishing,very easy to use and with the possibility to also inter-vene manually during and at the end of the cycle.In various versions, without boiler - to be connected tocentralized system - or boiler - 11 liters or 20 liters,with installed power variables in according with individ-ual needs - is a machine that allows a production ratefrom 50 to 75 pieces in function of the various types offabric to be finished. Consisting of 2 workstations (1 fortrousers finishing + 1 for coats finishing or, respective-ly, 2 trousres finishing + 2 coasts finishing) may alsoinclude, as an option, a special mannequin for tension-

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ing of the coats, so being able to create the solutionthat was missing in the market of ironing which is theability to have, simply by rotating the ironing station,two complementary machines in one.In combination with an ironing table FIMAS model 103or 104 - vacuum and blowing - the rotating dummyseries 380 is the basic equipment to be installed in theironing department of a laundry.Fimas dummy model 389, solid and compact, has someinteresting features, which guarantee something morethan what the market offers today: height of the bodymannequin and basic structure of the machine accessi-ble very easily to wear the shirt; adjustment of heightmachine, to be able to adapt to the needs of the oper-ator/worker; combined Group - standard - of clamps toiron both long-sleeved shirts and short-sleeved shirts,without leaving creases on the cuffs; programmablelogic controller (10 programs, 4 functions) with possibil-ity to select among different cycles of ironing.Fimas model 389 can of course finish both shirts withlong sleeves and short sleeves, simply by varying thefinishing program. The clamps are positioned for thelong sleeves during the cycle of finishing and the round-ed clamps allows to have the cuff fully finished withoutcreases. For short sleeve shirt system is similar, with aninternal tension of the clamps, which also ensures aperfect finishing. On this dummy T-shirts, sweaters,polo shirts etc. can be also finished. You can also applythe automatic unloader of finished shirts: it’s an elec-tropneumatic system, combined with the electroniccontroller, which allows to synchronize the timing of thecycle of finishing with the lifting movement of the end-finished shirt, and to move the shirt, with a specifictrack, adjustable in length, height and direction, at thepoint of collection of finished garments, or enter it on aconveyor, automated or manual, where the collectionpoint is not closed to the dummy. Initially designed forthe sorting of finished shirts in package, this accessoryis particularly interesting and useful in laundry and iron-ing facilities that handle medium/high volumes of thesegarments, as it allows to automate the process of fin-ishing, eliminating downtime and maximizing depart-ment productivity.

The dummy Fimas 389 for finishing of shirts is amachine very easy to use with high productivity: withan operator of average experience can be obtained eas-ily up to 50/60 pieces/hour, if dry cleaned, and up to 40pieces/hour when washed with water, after havingpassed them in the high-speed centrifugation.Multifunctions dummy Fimas 317, suitable for finishingof shirts, jackets, coats and outerwear in general, is thesolution of a dummy who must “finish well,” quickly andautomated any garment dry-cleaned or wash-cleaned.Pneumatically you can adjust both the height of bodyand of the side tension clamps of the sleeves.The heated front shovel and the powerful blowing of hotair first and cold air then, at the end of the cycle, pro-vide the necessary energetic process of drying and thusmaking the final and complete garments finishing. An electronic controller allows the setting of 10 differ-ent programs of finishing, giving opportunity to workdifferent types of garments without losing the pace ofwork and productivity.Today’s market requires more and more money in theeconomy, productivity, easy operation and mainte-nance, low running costs and high quality work andresults.In this direction, leaving no stone unturned for the restof the range, Fimas is concentrating its forces in theexpansion of the dummies with new more powerful ver-sions which can dry the garment just out of the wash-ing and finishing it, new accessories for a moreadvanced versions of the finishing systems and fullyelectric plants where steam system is not expected orpossible.The above mentioned models and all products are avail-able for testing at FIMAS premises in our showroom inVigevano (PV).

• • • • PONY

Anche nel nostro settore si sta diffondendo sempre dipiù la consapevolezza che il solo modo per assicurarsiun successo imprenditoriale, e non accontentarsi disopravvivere, è quello di raggiungere livelli produttivi ingrado di garantire competitività.Pony ha ben presente che questa è l’esigenza primariae da parecchi anni ha concentrato le proprie risorse nelpotenziamento di alcune linee di prodotto che possonopienamente rispondere alla domanda di macchinarievoluti, affidabili, di semplice utilizzo, che grazie ad ungiusto rapporto prezzo/qualità sono alla portata di tuttie possono portare “automatizzazione” anche nellerealtà medio-piccole.Considerando i capi più frequentemente trattati nelletinto-lavanderie ci rendiamo conto che è possibile pro-cessare un gran numero di capi con macchinari specifi-ci, oppure versatili, invertendo l’equazione che vuole laproduttività direttamente proporzionale alle ore di lavo-ro, con immediati benefici sui costi di produzione.Per i capi spalla ed i pantaloni, Pony offre un’ampiagamma di manichini e topper tradizionali o tensionati,che soddisfano le più svariate esigenze, anche per capilavati con il sistema Wet-cleaning. Citiamo ad esempio imodelli MG o FORMPLUS per i capi spalla in genere e laserie di topper MPT-D per pantaloni casual o classici. Ilmanichino 404 permette di stirare sia le camicie sia icapi spalla, rendendo interessante l’investimento anchecon un numero esiguo di camicie da trattare.La grande novità è rappresentata dal manichino stiracamicie EAGLE, con cui Pony raggiunge senza dubbio i

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Manichino 379 versione 32 per lo stiro di coprisediaDummy 379 version 32 to finish chair-covers

vertici in fatto di qualità, produttività, funzionalità, curadei dettagli, ma anche di risparmio energetico, grazie alsistema brevettato HARS, per il recupero dell’aria dalpressa-spalle. Anche la scelta dei componenti, inclusol’impianto pneumatico, è indirizzata ad una politica di“Energy saving”.Il manichino Eagle si distingue sul mercato grazie acaratteristiche innovative come la pala anteriore scorre-vole ed un nuovissimo sistema di pinzatura delle mani-che, per la perfetta finitura di maniche e fessini. ANGEL è la macchina più performante per lo stiro dellecamicie con sistema pressato. Ideale per grossi volumidi lavoro, coniuga prestazioni altamente professionalicon una estrema facilità d’uso.PANTAMASTER è una pressa in grado di stirare veloce-mente e con ottimi risultati tutti i tipi di pantaloni maanche di risolvere brillantemente la stiratura di moltialtri indumenti grazie all’ampiezza dei piani.Vi invitiamo a provare presso il nostro show-room lemacchine descritte. Vi convincerete che è possibileinstaurare anche nella vostra azienda un circolo virtu-oso che possiamo così sintetizzare: macchina innovati-va = più pezzi all’ora = meno costo al pezzo = migliorprezzo al cliente = maggior numero di pezzi = maggiorproduzione = maggior guadagno = più risorse da re-investire in innovazione.-------------------------------------------------------------Even in our business, operators are becoming awarethat the only way of being successful and not only sur-vive, is reaching such high levels of productivity as toguarantee competitiveness.PONY knows how this is becoming a priority, and formany years has been focusing in enhancing certainproduct lines, which can fully respond to the request forstate-of-the-art, reliable, easy-to-use machines thatcan be affordable for everyone thanks to their properquality/price ratio, thus bringing automation even tomedium/small businesses.If we take into consideration those garments that aremost frequently processed in laundry shops, we can seethat a large number of those can be processed by eitherdedicated or multi-finishing machines, thus reversingthe equation according to which productivity is directlyproportional to the working hours, with immediate ben-efits on production costs.For coats and pants, Pony offers a wide range of tradi-

tional or tensioning formers and toppers, satisfying themost varied requests, even those of wet cleaned gar-ments. For example, model MG or FORMPLUS for gen-eral outerwear and the MPT-D line for casual or classictrousers. The 404 Former allows to finish either shirtsor outerwear ,making the investment profitable evenwith a small number of shirts.EAGLE represents the latest innovation in terms of ten-sioning shirt finisher where Pony reaches the apex ofquality, productivity, functionality and energy saving,thanks to the patented H.A.R.S., an efficient system forthe recapture of air from the shoulder press. All compo-nents used, including the pneumatic system, are“Energy saving”.The Eagle unit features an innovative front sliding pad-dle and a brand new system of sleeve clamps for theperfect finish of sleeves and cuffs.ANGEL is the most performing shirt finisher featuring apressing system. Ideal for big volumes of work, com-bines highly professional performances with an extremeease of use.PANTAMASTER is an horizontal legger press for therapid, flawless pressing of trousers but also able to bril-liantly finish many different garments thanks to thewide width of the bucks.We invite you to try these machines at our showroom.You’ll soon be convinced how easy it is to build a “vir-tuous cycle” in your business, which can be summarizedas follows: innovative equipment = more pieces perhour = lower cost/piece ratio = lower price for the cus-tomer = higher number of garments in your laundry =higher production =higher income = more money toinvest in innovations.

• • • • SILC

La Silc propone da molti anni una serie di macchine spe-cifiche per lo stiro soffiato, manichini e topper, e unagamma completa di presse da stiro.Già alla fine degli anni 70, la SILC ha presentato ilTopper Tandem S/TP2, una macchina che permette adun solo operatore di stirare i pantaloni contemporanea-mente su due postazioni di lavoro. Questo modello èstato negli anni costantemente rinnovato ed aggiorna-to, seguendo le esigenze di un mercato sempre in movi-mento come quello della jeanseria. Ancora oggi è l’uni-

ca macchina esistente sul mercato in grado di stirarecon un solo operatore qualsiasi tipo di pantalone senzapiega, con una produzione vicina ai 2000 pezzi al gior-no.Negli ultimi due anni sono stati presentati vari nuovimodelli e aggiornamenti di modelli esistenti: nel 2012sono stati presentati nuovi manichini, mentre nel 2011è stata presentata la nuova serie di presse industriali. Parlando dei manichini, è stata presentato con unimmediato successo il modello S/MSA-E COMBI. Si trat-ta di una macchina autonoma combinata multi-stiro percamicie e non solo. Questo modello è composto da unospeciale manichino per lo stiro delle camicie, da unapressa manuale per stirare i colli ed i polsini delle cami-cie, e infine da un tavolo aspirante e soffiante con pianoriscaldato regolabile in altezza e posizionabile su piùlati. La caldaia incorporata nel manichino alimenta divapore tutto il gruppo. Novità finale inserita in questiultimi mesi è la gestione automatica dell’intera unità,mediante un microprocessore con programmi indipen-denti per le diverse macchine. Un supporto modernoche rende il lavoro con questo gruppo combinato di sti-ratura veloce dall’elevato risparmio energetico. Questo “gruppo combinato” si va ad affiancare ideal-mente alla macchina che la Silc ha realizzato per i pro-fessionisti della camicia. Una macchina specifica per lastiratura industriale di camicie: il modello S/MPC-3S.Questa macchina è il top che viene oggi proposto dalmercato internazionale per la stiratura delle camicienuove e di lavanderia. Si tratta di un’unità pneumaticacon il castello sagomato che si adatta automaticamentealla forma e taglia della camicia, con estensione e ten-sione della camicia in orizzontale e verticale. E’ dotatodi un microprocessore con 10 programmi di stiratura, diuna pala frontale a scomparsa riscaldata, e di pinzesagomate per il bloccaggio dei polsini delle maniche. � completa di pistola nebulizzatrice acqua e di fotocel-lula per la regolazione dell’altezza.Ideale completamento al lavoro di stiratura della cami-cia con questo manichino è la pressa da stiro colli e polsimod. S/ICP. Con questa pressa si provvede alla stiratu-ra dei colli e dei polsini prima di passare alla finituradella camicia sul manichino prescelto. Un altro importante manichino della gamma SILC è ilmodello S/MSG, una macchina specifica per la stiraturadi giacche, cappotti e camici. Questo modello è adattoper lo stiro di qualsiasi tessuto e taglia. � corredato diun dispositivo automatico di adeguamento dell’altezzadel busto al capo da stirare, e di un microprocessorecon 10 diversi programmi di lavoro. L’altro gruppo di macchine che completano le novitàintrodotte dalla SILC negli ultimi due anni è quello dellenuove presse da stiro pneumatiche. In occasione del-l’entrata in vigore della normativa EN10472-6 (normeche precisano le regole da osservare per la sicurezzadell’operatore), la SILC ha colto l’occasione per aggior-nare e rendere ancora migliore la sua gamma di pressepneumatiche con la nuova serie S/EIP.Le caratteristiche essenziali di queste nuove macchinesono:• Piano superiore riscaldato e vaporizzante - Piano infe-

riore riscaldato, aspirante e vaporizzante• Dispositivo di protezione “Salvamani” sul piano supe-

riore con chiusura a 2 pulsanti (come da NormativaEuropea EN10472-6)

• Avvicinamento dei piani senza chiusura automatica -Battitura dei piani

• Regolazioni della pressione dell’aria frontali (pressio-

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ne di schiacciamento, velocità chiusura piani e avvici-namento)

• Piano di appoggio maggioratoTutte queste novità ora di serie sulle presse SILC, offro-no un livello di prestazioni che sino a ieri erano esclusi-ve dei modelli “industriali” per confezioni (serie S/IP).Una nota importante e decisiva al successo di questinuovi prodotti è che è stato deciso di non cambiare ilprezzo di vendita.Per rispondere alle esigenze delle lavanderie industriali,e in particolare del settore della stiratura dei camici edelle divise del personale di ospedali, cliniche e alber-ghi, la SILC ha negli anni realizzato una gamma com-pleta di presse da stiro con piani lucidi riscaldati a vapo-re o elettricamente. Sono presse con forme tradizionali universali, formebacino e rettangolari (anche in versione maxi con pianilunghi 145 cm.). Sono macchine da stiro tradizionali,che assolvono in modo perfetto alle esigenze di finituradi alto livello richieste con sempre maggiore insistenzadagli economi di ospedali, e dai direttori d’albergo o dicliniche specialistiche. Sono macchine estremamenterobuste grazie all’utilizzo di una serie di affidabili com-ponenti pneumatici prodotti solo da aziende leader nelsettore mondiale. Prodotti che la Silc adotta sin dal1980. Una pneumatica semplice e affidabile è determi-nante per garantire durata ed efficienza quando si parla diuna attrezzatura che deve aspettarsi un servizio continuoanche in doppi turni di lavoro. La grande qualità costrut-tiva di queste macchine inoltre assicura anche un’elevatasilenziosità dei movimenti della macchina, con un livel-lo di rumorosità totale sempre inferiore a 75 db(A). Per i piani superiori lucidi di queste presse sono utiliz-zate lastre di acciaio inox AISI 304 con spessore di 5mm. Il piano viene successivamente lucidato a spec-chio. Questo rivestimento in acciaio inox garantisce unadurata senza fine, ed elimina i rischi di logoramento e didannose fuoriuscite di ruggine. -------------------------------------------------------------SILC has offered since many years a complete range ofmachine for the finishing with blow: form finishers, top-per and a complete series of ironing presses.During the 70s, SILC presented the TOPPER TANDEMS/TP2, a machine which ensures to one operator to fin-ish trousers on two working stations at the same time.During the years this unit has been developed continu-

ously, according with the needs of the sector of jeansmakers. Even today, this is the only machine present inthe market which can ensure to one operator to finishevery kind of trousers without crease with a productionof about 2000 pieces per day. In the last 2 years SILC has launched on to the marketseveral new models and new versions of existingmachines: in 2012 some new form finishers have beenpresented, while in 2011 it has been the time of a newseries of pneumatic presses.Starting from the form finishers, a machine which hasobtained an immediate success has been the modelS/MSA-E COMBI. This is a self-contained multi-finishingcombined machine for shirts and not only. This machineis composed of three different units: one form finisherfor shirts, one collar and cuff press with manual func-tioning and one ironing table with heated, vacuum andblowing board which can be adjusted both vertically andhorizontally. The machine is provided with a built-inelectric boiler which feeds the whole group. Themachine is completely automatic and it is provided witha microprocessor with independent programs for eachunit. A modern device which makes working with thismachine very easy, quick and effortless. A second important model for the finishing of shirts is amachine which has been designed by SILC specificallyfor the professionals of shirts: the form finisher modelS/MPC-3S. This is a machine specifically intended forthe industrial finishing of new and washed shirts. Thismachine is the “BEST CHOICE” available in the interna-tional market for this kind of service. S/MPC-3S is anautomatic unit equipped with a special shape structurewhich adapts automatically to the shape and size of theshirt, with stretching and tensioning both vertically andhorizontally. The machine is provided with a micro-processor with 10 finishing programs. A water spraygun and a photocell for the automatic positioning of theform are standard devices of this form finisher. Beside the form finisher we propose the collar and cuffpress S/ICP by means of which the collar and the cuff ofthe shirts are pressed before using the form finisher. Another important SILC form finisher is the model S/MSG,a unit specifically designed for finishing jackets, coats andovercoats of any size or material. The unit is equippedwith a microprocessor with 10 finishing programs andwith a automatic photocell-activated height finder.

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The second group of machines which has been renewedin the last year, is those of SILC pneumatic ironingpresses. In the occasion of entering in force of the newEuropean Normative EN10472-6 (concerning safetystandards), SILC has taken the opportunity to updateand improve its range of pneumatic presses. The maincharacteristics of the new presses are:• Heated and steaming upper buck - heated, vacuum

and steaming lower buck• “Safety guard” device on top buck with closing of bucks

by 2 push buttons (as per Normative EN10472-6)• Bucks approaching without automatic closing - bucks

beating• Three air pressure regulators in the front of the

machi ne (pressing pressure, closing speed andapproaching)

• Bigger support plateThese new features of the ironing presses ensure aquality of finishing that in the past was possible onlyusing the “industrial” presses for the garment industry(“S/IP” series). Another important factor is the price of these new

presses which is the same of the old series.To respond to the needs of the industrial laundries, andin particular of those specialized in the finishing of doc-tors and hospital staff uniforms, SILC manufactures acomplete range of ironing presses with steam or elec-tric heated polished top buck. These presses are avail-able with many bucks shapes: traditional universalshape, mushroom shape and rectangular shape (withbucks length up to 145 cm.). These machines areextremely solid and reliable; in manufacturing thesemodels SILC uses only components made by the mostimportant European companies.Great importance is given to the pneumatic componentsof these presses, because they are the key factor inguaranteeing efficiency and long-life of the machine.The high manufacturing quality of our presses assuresalso very low noise emissions: the total noise level isalways lower than 75 db(A). The top buck of these presses is made of stainless steelAISI 304 with thickness of 5 mm. The stainless steelguarantees endless life to the buck and eliminates therisks of rust and wear.

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• La categoria è parte integrante deiprogetti e delle iniziative che leAssociazioni mettono in atto perfare sistema ed individuare semprepiù efficienti strumenti per aumen-tare la redditività d’impresa.

• La categoria ha nelle Associazioniil partner ideale per affrontareogni questione in modo efficace.

Detto ciò, risponde a verità il con-cetto in base al quale l’appartenen-za ad un’Associazione consenteall’operatore di non sentirsi solo, difar parte di un universo imprendito-riale con regole condivise ed obiet-tivi da raggiungere.L’individualismo di noi italianiimpedisce troppo spesso agliimprenditori di unirsi per contareveramente, per essere ascoltati, pergridare alle Istituzioni (senza imba-razzi e senza incertezze!) la neces-sità di cambiamento e di attenzioneverso i settori produttivi.Aggiungo un sogno: la leale e con-creta sinergia tra le Associazionidei Produttori, dei Distributori edegli Operatori.Ne parliamo da tanto tempo, ma lesingole personalità tendono semprea prevalere ed hanno frenato unprocesso ormai inevitabile.È tempo di lottare insieme, unitiper la sopravvivenza del settoredella manutenzione dei tessili, mamettendo al primo posto la corret-tezza e la responsabilità di coloroche queste organizzazioni sonochiamati a rappresentare.

Gabriella Platè

ASSOSECCORiflessioni in libertà per una categoriaimprenditoriale che deve crescere e contare

DD43DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

PARLIAMOANCHE DIQUESTO

ASSOSECCO

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1 (Clara) Lavoro in negozio da sola, è unpo’ di tempo che sono preoccupata, per-ché il lavoro è diminuito, dormo poco,ho spesso dolori allo stomaco, mal ditesta, sono sempre nervosa, insomma hopaura di non far fronte a tutti gli impe-gni …. non voglio andare da uno specia-lista, posso prendere degli anti depressivio qualche cosa che mi faccia dormire?

Mi pare che si tratti di una situazione diansia, legata - da quanto dice - alle eccessivepreoccupazioni. Ovviamente non basta dor-mire di più (anche grazie ad un farmaco per-ché svanisca tutta la costellazione di sintomi- chiaramente legati all’ansia - che Lei de -scrive. È dunque opportuno ridurre l’ansia ingenerale, per poter avere maggiori capacità diaffrontare i problemi. Tuttavia mi sento didover suggerire che la terapia sia seguita dauno specialista in quanto i farmaci che ven-gono comunemente usati - gli ansiolitici -possono creare alla lunga dipendenza.Inoltre, le preoccupazioni protratte diventanouno stress tale da dare depressione e lo stareun po’ meglio con l’ansiolitico rischia difavorirne l’abuso e la dipendenza, certamentechimica, ma anche psicologica. Trovo piùopportuna una valutazione ponderata dirischi/benefici e delle reali possibilità di cam-biamento o dei mezzi - non necessariamentesolo farmacologici - con cui rinforzarsi oeventualmente difendersi nei confronti disituazioni non affrontabili, cosa che si fainsieme allo specialista.

2 (Massimo) È ricorrente, come per molti,la preoccupazione per i tempi che stiamovivendo: sono irascibile, scatto per nulla(anche se mi riprometto di non farlo),non ho voglia di stare in compagnianemmeno dei vecchi amici. Sono sempre

La parola agli specialisti

in movimento, anche se potrei alcunevolte farne a meno, è come se stessivivendo la preoccupazione e il non darloa vedere mi dà conflittualità. Cosa si puòfare?

Mi sembra evidente lo stato di “distress”, conqualche iniziale nota depressiva (il ritirosociale, il ridotto controllo dell’impulsività).Azzarderei che la rabbia che prova per la suaimpotenza di fronte a certe situazioni la stiacaricando come una molla. In prima battuta, per come si presenta, tente-rei di scaricare la molla/tensione interna conmisure “normali”, come - avendone il tempo- la pratica di uno sport che disperda energia(corsa, tennis, alcune arti marziali…). Per altre persone, con personalità diversedalla Sua, lo stesso risultato si può ottenerecon pratiche psicofisiche più “filosofiche” (learti marziali più “meditative”, come il tai chio l’aikido, o il trekking o lo yoga o il trainingautogeno…). Certamente la scelta dovrà diri-gersi verso qualcosa che sia gradito e non“sofferto”.

Se tale approccio non fosse possibile o dopo unmese circa se ne rilevasse l’inefficacia sarà ilcaso di appoggiarsi ad uno specialista che possaseguirla e valutare insieme a Lei le terapie far-macologiche e/o psicologiche più idonee.

Il dr. Leonardo Ghiringhelli, specialista in psichiatria, risponde ai pulitintoriche, aderendo al nostro invito, hanno trasmesso dei quesiti.L’obiettivo dell’iniziativa di Assosecco è collegata alla vicinanzadell’Associazione agli operatori anche per argomenti non strettamenterelativi alla manutenzione dei tessili.L’armonia dell’esistenza e l’equilibrio tra mente e corpo sono temi da nonsottovalutare ed Assosecco intende avere una visione a 360° della vita edell’attività svolta dai professionisti della detergenza.Per ovvii motivi abbiamo sostituito i nomi delle persone che ci hanno postodomande ed abbiamo omesso le città di provenienza.

ASSOSECCO3 (Antonia) ….. Non ho più la gioia di

portare avanti la mia attività, non hoparticolari problemi legati alla sferaaffettiva, mi pare di capire che sia inco-minciato il tutto da quando ci sono menocertezze di riuscita in campo lavorativo.Sono molto preoccupata, perché non hopiù l’entusiasmo. Ho ragione di prestareattenzione a questo malessere?

Certamente quanto riferisce sembra segnalareun incipiente disturbo depressivo. Lo specia-lista potrebbe valutare insieme a Lei qualesia la modalità più opportuna per far fronte aquesto stato d’animo, che potrebbe esseremagari di un supporto psicologico, nonnecessariamente rinforzato da farmaci. Al contrario il non fare nulla rischia di inne-scare una spirale discendente che finisce persfociare in una vera e propria depressione.

4 (Maria) C’è differenza tra quello che nelpassato si chiamava esaurimento nervo-so, e quello che ora si chiama ansia,depressione. Se sì quale è?

La dizione popolare “esaurimento nervoso”,scientificamente inesistente, nasce evidente-mente da uno degli aspetti più eclatanti delladepressione, ovvero la riduzione delle abitua-li capacità, quasi si esaurisse l’”energia vita-le” della persona. Ma in un certo modo intui-sce anche una verità non visibile, ovvero chenel cervello del depresso vi è effettivamenteuna riduzione di comunicazione fra le celluledi determinate linee funzionali, cosa che -oltre ad altro - si accompagna ad un veroesaurimento funzionale del neurotrasmettito-re (il “nastro trasportatore” delle comunica-zioni fra cellule nervose). Per cui dire che undepresso è “esaurito” è inesatto, ma rende l’i-dea. Il termine però non può assolutamenteessere applicato ad altri disturbi, come idisturbi d’ansia, i disturbi di personalità o lepsicosi (quelle che comunemente sono consi-derate “pazzia”), perché i meccanismi sonodifferenti e non riconducibili ad una “riduzio-ne” biochimica o di vitalità che sia.

5 (Fabio) Quale deve essere il comporta-mento di un imprenditore che ha alle suedipendenze una persona che penso abbiadei problemi di depressione? Devo farfinta di nulla, dò il consiglio di rivolgersial suo medico? Il suo comportamentocrea delle preoccupazioni, (l’ambiente èpiccolo siamo in pochi e ci conosciamoda molti anni) nessuno ne parla, ma èpalpabile che c’è qualche cosa che nonva.

È bello che il datore di lavoro si preoccupidello stato di salute dei collaboratori anchedal punto di vista non strettamente normativo

(cfr. Dlgs 82/08). Certamente trovo opportu-no consigliare di contattare un medico difiducia (spesso - ahimè! - manca la fiducianel Medico di Base). Ma attenzione, perchéle reazioni potrebbero non essere positive.Per esempio il collaboratore potrebbe sentirsi“scoperto” sul lavoro e non trovare più dun-que la forza di mascherare i suoi disturbi perpresentarsi al lavoro e dunque” lasciarsiandare” (cosa che peraltro, perdurando lostato depressivo, prima o poi succederebbecomunque). Oppure il datore di lavoro puòdivenire la figura protettiva cui appoggiarsi (enon tutti sono in grado di assumersi e reggereper lungo tempo questo ruolo), cosa che cer-tamente rischia di creare situazioni confusio-nali nella relazione con l’interessato e con glialtri. O, viceversa, il “padrone” diviene ilpersecutore che approfitta della debolezza delpovero dipendente. Suggerisco dunque diessere il più “asettico” possibile (per es.”vedo che negli ultimi tempi Lei è particolar-mente nervoso. Mi dica se dipende dal lavoroo se non preferisce magari parlarne con unmedico di Sua fiducia”). Il tono della voce,lo sguardo o l’eventuale sorriso di accompa-gnamento alla comunicazione dipendonopurtroppo solo dalla Sua conoscenza dellapersona e dalla Sua sensibilità nel valutarequale tipo di approccio sia più opportuno.Alla disperata si può velatamente indurre adare il messaggio un collega dell’interessato

Qualche notizia professionale su Leonardo Ghiringhelli

Nasce a Milano nel 1951, e qui si laurea a pieni voti nel 1976.Da subito si occupa di medicina del lavoro e di medicina di base,lavorando contemporaneamente come Medico di MedicinaGenerale ( c.d. “della mutua”) per 15 anni e come medico del lavo-ro del Servizio pubblico per 4 anni. Specialista dapprima inMedicina del Lavoro, in seguito si orienta verso il disturbo mentalee si specializza anche in psichiatria nel 1982, sempre a Milano.Nel frattempo continua la pratica medica (un po’ “hard core”) lavo-rando come medico del pronto soccorso dell’ ospedale di Melzo(MI) per 6 anni. Personalmente si è sottoposto ad una esperienza dipsicoterapia dinamica di gruppo per un paio d’anni ed in seguito apsicoterapia analitica individuale in due diverse tranches per untotale di 16 anni. Non escludendo qualche superficiale approfondi-mento di altre pratiche psicoterapiche come l’ipnosi, la respirazio-ne, i gruppi Balint… Dal 1987, oltre all’ attività privata, inizia alavorare come psichiatra del SSN presso vari ospedali (ivi compre-so l’ex “manicomio”) e, negli ultimi dieci anni, come responsabiledi una struttura psichiatrica territoriale. Attualmente in pensione dalSSN, continua la propria attività di medico del lavoro (c.d.“Medico Competente”) e di psichiatra.

venta interessante e propositiva: conil lavoro serio e costante, con l’impe-gno e la competenza possiamo riusci-re a rendere ancora più costruttivo ilrapporto tra il nostro settore e la cli -entela che negli anni è sempre piùesigente ed attenta.

RAPPORTI CON I FORNITORI:negli anni, grazie anche all’esperien-za maturata, il rapporto con i fornitoriè cambiato e notevolmente, tanto chegli attuali sono reduci da una attenta“scrematura”. È oramai superata laclassica e statica figura del venditorecosì come concepita negli anni passa-ti, oggi si richiede preparazione ecompetenza per un indispensabilerapporto di interazione fra domanda eofferta.

SERVIZI AGGIUNTIVI OFFERTIALLA CLIENTELA: per rendersiconto meglio dell’attività svolta nellanostra lavanderia e per una maggiorepraticità di chi legge, ho suddiviso iservizi offerti alla clientela in princi-pali ed aggiuntivi. Nei servizi princi-pali comprendo: lavaggio a secco, inacqua e stiratura di capi d’abbiglia-mento, con servizio rapido, bianche-ria, trapunte in lana, sintetiche e piu-moni, tendaggi e tappezzerie, tappeti,pelli e pellicce, accettazione e ricon-segna capi 24h su 24h per tutti i no -stri clienti con servizio di orario con-tinuato tutti i giorni.Nei servizi aggiuntivi comprendo:servizio di consulenze e perizie tecni-che, servizio di lavaggio e tinturascarpe in pelle, sartoria, restauro tap-peti persiani, vendita di prodotti pro-fessionali per l’igiene e la cura deitessili, servizio “on demand” perpresa e consegna a domicilio, lavag-gio e restauro poltrone e divani.

NOME: Laura Bravi

RAGIONE SOCIALE: Lavanderia Europa snc

CITTÀ: Macerata

FAMIGLIA: Coniugata, con una figlia

HOBBY: Lettura, Sport, Animali

DATA INIZIO ATTIVITÀ: 22 Dicembre 1995

RAPPORTI CON LA CLIENTELA:ho sempre cercato di focalizzare ilrapporto con la clientela su basi dicompetenze e professionalità. Nel quotidiano, oltre la cordialità e ladisponibilità, caratteristiche indispen-sabili quando si lavora a contatto conil pubblico, si mettono in gioco pre-parazione e cura dei dettagli con loscopo di soddisfare le varie e molte-plici richieste della clientela.Ovviamente incontriamo anche nelnostro “cammino quotidiano” coloroche hanno nei confronti delle lavan-derie dei preconcetti o sono semprecomunque insoddisfatti e allora è pro-prio in questi casi che la “sfida” di -DD46

DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

ASSOSECCO Il settore in pillole

Quattro chiacchierecon i nostri Associatipresentando ogni meseil profilo sintetico diun pulitintore

Pulitintolavanderie: dall’età del ferro a quelladell’oro

Domenica 6 ottobre 2013 Assosec -co è stata ospite dell’azienda Trevila Pozzo d’Adda, dove ha organizza-to un seminario formativo riguar-dante le importanti novità relativealla normativa che regola il settoredelle pulitintolavanderie, legge n°84 del 2006 e nomina del responsa-bile tecnico, nonché la dimostrazio-ne, dapprima teorica e poi pratica,delle moderne tecniche di stiraturapossibili, grazie agli innovativi mac-chinari della linea Trevistar.

La mattinata è iniziata con la rela-zione dell’Avv. Rosaria Limonciello,che ci ha spiegato in modo chiaro ediretto lo scopo pratico al quale siriferisce la legge di regolamentazio-ne delle pulitintolavanderie e cioè,che è possibile aprire una attività dilavanderia, previa frequentazione dicorsi formativi specifici. Non vorreidilungarmi oltre sull’argomento,trattato già ampiamente in passatodurante questi sette anni nei quali,di fatto, le regioni di tutta Italia nonsono riuscite a metter su neancheun accenno di scuola di formazioneper lavandai. Poiché non vi è limiteal peggio, con la legge di attuazionen° 25/2011 la Regione Marche hapensato bene di gettare ancora piùconfusione sull’argomento, impe-dendo di fatto l’apertura di nuoveattività di lavanderia, in quanto Ca -mere di Commercio e Comuni si so -no così ritrovati ad interpretarequesta “attuazione”, che di fattonon c’è stata, rimpallandosi leresponsabilità da un ufficio all’altro. DD47

DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

ASSOSECCOAlla TREVIL una domenica da incorniciare...

... grazie al partecipato seminario proposto da ASSOSECCO su tuttele novità normative introdotte dalla Legge 84/2006 sulle pulitinto-lavanderie. Iniziativa di largo successo, a giudicare dal dibattitovivissimo che ha acceso. Con successiva, e seguitissima, dimostra-zione tecnica. Ecco due interventi che raccontano quest’importantegiornata formativa

mento di questo scopo. La libertà dimercato fa solo del bene all’econo-mia, migliorando la qualità e cal-mierando i prezzi. Perciò risultanodel tutto inutili ed infondati queicavilli pretestuosi, forme latenti diprotezionismo che denotano solochiusura mentale e che ho avutomodo di riscontrare soprattutto alivello locale o comunale.Resterò dunque in attesa degli svi-luppi in merito a questa importantenovità, dato che l’argomento mi staparticolarmente a cuore e ne daròinformazione alla categoria sullarivista Detergo.Interessante e coinvolgente anchel’intervento dell’ingegner CorinnaMapelli, che all’interno dell’azienda

di famiglia svolge la funzione diricercatrice, anche grazie all’espe-rienza vissuta all’estero. L’azienda,oltre alla produzione di generatorielettrici di vapore e di attrezzatureper l’industria di abbigliamento, sirivolge anche al settore delle lavan-derie. La ricerca all’interno delnostro comparto si traduce nel tro-vare sistemi meccanici atti a snelli-re la fase di finissaggio, cioè dopo illavaggio ed a seconda del tessutoche sto trattando, qual’è la moda-lità più adatta per ottenere una sti-ratura ottimale, una “remise enforme” con minore tempo e perso-nale possibile, tale da tradursi inottimizzazione delle fasi di stiratura.Grazie alle “slide” esplicative,Corinna Mapelli ha saputo esporrein modo veramente diretto e piace-vole quali sono le problematicheche si presentano al momento dellastiratura, soprattutto nei capi più

Risultato: chi aveva l’intenzione diaprire o di rilevare un’attività dilavanderia veniva abbandonato a sestesso, non sapendo quale fonteautorevole ascoltare, in quanto gliimpiegati di turno negli uffici prepo-sti, davano la loro personale inter-pretazione sulle modalità di presen-tazione della SCIA, documento indi-spensabile di inizio attività.Era dunque questione di settimane,la firma dell’accordo all’interno dellaConferenza Stato- Regioni sullacreazione della prima scuola di for-mazione per lavandai. Grazie all’im-pegno della nostra associazione dicategoria Assosecco che nondimentichiamo, fa parte della pre-stigiosa Unione Confcommercio, laRegione Lombardia sarà la prima adistituire l’organismo didattico, cosìda adempiere ai requisiti richiestiall’interno della legge di regolamen-tazione, che sarà il volano con ilquale in seguito le altre regionipotranno allinearsi, affinché il setto-re delle pulitintolavanderie possafinalmente sopravvivere e svilup-parsi in maniera professionale edimprenditoriale. Un importanterisultato questo raggiunto, nono-stante l’approvazione della leggeche impone regole sì stringenti, maaltrettanto basilari per chi svolge unmestiere che prevede l’uso di mac-chinari e sostanze che richiedononon poche competenze, anche teo-riche, dove le istituzioni non hannosaputo andare oltre la questioneprettamente dottrinale. La politicarimane sempre troppo indietrorispetto alle problematiche ed aibisogni concreti del cittadino equando essa “entra” all’interno dialcune associazioni di categoria,certo non migliora la situazione,anzi trascina nell’abisso delle pole-miche sterili perfino coloro che nefanno parte, in quella logica infamedi strumentalizzazione delle perso-ne, talvolta semplici lavoratori,magari animati anche dalle piùnobili intenzioni.L’Avv. Limonciello, infine, ha ribadi-to un concetto fondamentale alquale, che ci piaccia o no, tutti dob-biamo sottostare e cioè: l’Europa siispira alla liberismo, all’apertura deimercati ed alla libera concorrenza,per cui metterà in campo tuttequelle iniziative atte al raggiungi-DD48

DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

ASSOSECCO

particolari, proponendo a secondadella problematica, il macchinariopiù specifico per risolverla: dallatavola da stiro aspirante a quellasoffiante e vaporizzante, dal topperper pantaloni, piuttosto che il mani-chino tradizionale, fino ad arrivareal manichino stiracamicie e a quellotensionato per capospalla.L’intervento ci ha guidato attraversola storia della lavanderia, partendodall’età del ferro, giocando con lasimilitudine al nostro ferro da stiro,fino ad arrivare all’età dell’oro, cioèi tempi moderni, dove attualmente,a causa del continuo aumento deicosti di gestione dovuti sì alla stret-ta monetaria imposta dall’Europa,ma anche al fatto che spesso, nellamaggior parte delle realtà di lavan-deria, non ci si è posti la problema-tica di sapere quanto ci costano lediverse fasi di lavorazione, ci ritro-viamo rosicchiati i nostri guadagnisenza neanche sapere come. Con laspiegazione che ci ha offerto l’inge-gnere abbiamo avuto la possibilitàdi dare una identità alle nostrerealtà, cioè di sapere in quale posi-zione ci troviamo, se pendiamo piùverso il ferro o verso l’oro. Questo ilpunto di partenza per porsi unobbiettivo ed avere chiaro davanti anoi il percorso da seguire per arri-vare al traguardo, grazie ai mezziindiscutibilmente validi creati appo-sitamente dalla Trevil. Personalmente, posso dire di avereottenuto risultati concreti, visto chesono oltre sei anni che utilizzoall’interno della mia lavanderia alcu-ni manichini Trevil, ma ogni parteci-pante ha potuto rendersi conto dipersona dell’efficienza di questimacchinari, visitando l’attrezzatissi-mo laboratorio allestito apposita-mente per dimostrare che i risultatidichiarati sono alla fine anche tan-gibili.

Laura Bravi

E nello showroom di Trevilsi scopre il futuro dellostiro

Con la presenza di un nutritonumero di operatori del settore, unincontro formativo nato dalla colla-borazione tra Assosecco e la TrevilS.r.l., azienda trentennale, con posi-

zione di eccellenza fra i primi dieciproduttori mondiali di sistemi di sti-ratura professionale.La mattinata è stata dedicata quasiinteramente ad un’ampia analisidelle controversie tra pulitintori eclienti, con relatore l’avvocato MariaRosaria Limonciello, alla quale hafatto seguito un vivace dibattito.In seguito, dopo breve ma esausti-va presentazione dellevarie tecniche di stiraturada parte dell’ingegnerCorinna Mapelli, si è passa-ti alla parte pratica dellagiornata.In uno showroom allestitoall’interno dello stabilimen-to era presente penso ilmeglio di tutta la produzio-ne Trevil, pronta per dimostrazionipratiche. Si è iniziato con lo stirotradizionale su tavoli aspiranti, sof-fianti, vaporizzanti, alla linea dimanichini tradizionali, ai più moder-ni manichini tensionati, ormai indi-spensabili per ottenere produttivitàed eccellenza nei risultati, special-mente dopo il lavaggio ad umido.La dimostrazione proseguiva con lastiratura delle camicie, con pressaper collo e polsini con relativa fini-tura a manichino tensionato, dotatodi particolari accorgimenti atti aprevenire aloni o segnature indeterminate zone. Infine, una mac-china, coperta da brevetto, che èl’insieme del topper per lo stirobacino e la pressa per la gamba delpantalone. In un unico ciclo vienecompletamente stirato il pantalone.La giornata è proseguita con la visi-ta dello stabilimento, iniziando daglistudi di progettazione, al repartolavorazione e stampa dei particola-ri, alla vera e propria linea di mon-taggio - assemblaggio dei vari com-ponenti. Si è potuto constatare,quanto anticipato in precedenza dalpresidente Ing. Felice Mapelli, lavalenza della componente innovati-va applicata sia in fase di progetta-zione sia nella realizzazione praticadei macchinari ed, in secondoluogo, la possibilità di intervenirenella produzione per creare perso-nalizzazioni per particolari esigenzedi lavorazione.Una giornata formativa veramentecompleta.

Franco Costamagna DD49DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

ASSOSECCO

La Gazzetta Ufficiale della UnioneEuropea del 18 ottobre 2011 hapubblicato il regolamento UE1007/2001 relativo alla denominazio-ne delle fibre tessili e della etichetta-tura di composizione fibrosa dei pro-dotti tessili che prevedeva la suaapplicazione a decorrere dall’8 mag-gio 2012.Regolamento N. 1007/2011 delParlamento Europeo e del Consigliodel 27 settembre 2011 relativa alle denominazioni del settore tessile e all’etichettatura e al contrassegno della composizione fibrosa…

Abroga le Direttive precedenti

Struttura della DirettivaTesto generale – regole per l’etichettaturaAllegato I Tabella denominazione fibre tessiliAllegato II Requisiti minimi per la domanda di nuova denominazione di

fibra tessileAllegato III Denominazioni “lana vergine”Allegato IV Disposizioni specialiAllegato V Prodotti senza obbligo di etichettaturaAllegato VI Prodotti a etichetta globaleAllegato VII Elementi di cui non si tiene conto nella composizioneAllegato VIII Metodo di analisi delle mischie binarie e ternarie

Chi è tenuto ad osservare la leggeTutti coloro che producono e commercializzano prodotti tessili dalle mate-rie prime al prodotto finito: produttore, importatore, commerciante all’in-grosso e al dettaglio, organizzazioni o singoli negozi che vendono al consu-matore finale.ResponsabilitàArt. 15: obblighi di etichettatura o contrassegno • il fabbricante garantisce la fornitura dell’etichetta contrassegno e l’esat-

tezza delle informazioni contenute• se il fabbricante non è stabilito nella Comunità Europea è l’importatore

che garantisce la fornitura dell’etichetta o contrassegno ed il suo conte-nuto

• il distributore è considerato fabbricante qualora immetta il prodotto aproprio nome o marchio di fabbrica, vi apponga l’etichetta o ne modifichiil contenuto

• il distributore garantisce che il prodotto rechi l’etichetta o il contrassegnoappropriato.

Chi è esonerato dall’osservare la legge• coloro che effettuano le lavorazioni di trasformazione per conto terzi, in

quanto il passaggio da un soggetto all’altro non contempla una commer-cializzazione, non verificandosi un passaggio di proprietà e quindi una

45a puntata

Etichettatura obbligatoria

Piccola guida del PulitintoreA cura dell’Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

DD50DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

1a parte

vendita (solo un temporaneo passaggio di possesso)• prodotti tessili confezionati su misura da sarti operanti in qualità di lavo-

ratori autonomi. EsclusioniLe disposizioni della direttiva non si applicano ai prodotti tessili che sono:1) in transito nel nostro paese sotto controllo doganale, ma destinati a

mercati esteri2) importati temporaneamente per effettuare lavorazioni 3) destinati alla vendita in paesi extra UE, per i quali devono essere rispet-

tate le norme in uso nel paese di destinazione. Cosa è un prodotto tessilePer prodotti tessili si intendono tutti i prodotti che in qualsiasi stato (greg-gio, semilavorato, confezionato, ecc.), singoli o incorporati in altri prodotti,siano costituiti da almeno l’80% in peso di fibre tessili.

NON sono fibre tessiliLe spalmature, le lamine, le stampe, gli accessori metallici applicati ai capie quindi non sono soggetti a rispettare le richieste dalla legge. I prodottidi finissaggio e gli ammorbidenti.

Errata Corretta

Definizione di fibra tessilePer fibra tessile si intende a) un elemento caratterizzato da flessibilità, finezza, elevato rapporto tra

lunghezza e larghezza; b) le lamelle flessibili o i tubi di larghezza apparente o superiori a 5 mm

comprese le lamelle tagliate a lamelle più lunghe o da film, fabbricati abase di sostanze che servono per ottenere le fibre di cui all’allegato I;la larghezza apparente è quella della lamella o del tubo in forma piega-ta, appiattita, schiacciata o torta o, nel caso di larghezza non uniforme,quella media.

Esempi di materiali particolari che vanno etichettati

80% cotone20% poliuretano

100% cotonespalmatura in poliuretano (20%)

Paillettes Nastro tipo rafia in viscosaritorto con cotone

DD52DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Etichettaturaobbligatoria

Le denominazioni delle fibre Possono essere indicate solo le 48 fibre indicate in tabella. Non possono essere indicati nomi diversi da quelli in tabella. � vietato l’impiego degli aggettivi, dei marchi, della denominazione di“seta” per indicare la forma e la presentazione particolare dei tessuti in filocontinuo ecc.Le fibre non ancora indicate nell’elenco sotto riportato possono esseredesignate con i termini “altre fibre” preceduti o seguiti dalla loro percen-tuale in peso.Le fibre distribuite per la vendita in Italia devono essere scritte in italianoper esteso e le fibre indicate per composizione devono essere in ordinedecrescente di percentuale.

Come esempio sotto:

Si possono aggiungere altre informazioni separatamente purché non pos-sano venir confuse con la denominazione delle fibre tessili indicate nelregolamento.

L’etichettatura prevista dalla presente legge consiste nel riportare l’indica-zione della ragione sociale o del marchio registrato del produttore o delfabbricante o dell’importatore o del commerciante (grossista o dettaglian-te) nonché la denominazione delle fibre con le percentuali elencate in ordi-ne decrescente.Etichette consentite• etichetta cucita• etichetta ricamata• etichetta stampata• impronta a rilievo• qualsiasi altra tecnologia di produzione purché sia durevole, facilmente

leggibile, visibile, accessibile e saldamente fissata.

1 Lana2 Alpaca, Lama, Cammello, Cashmere,

Mohair, Angora, Vigogna, Jack Guanaco, Cashgora, Castoro, Lontra preceduto o meno

dalla denominazione “Lana” o “Pelo”3 Pelo o Crine con o senza indicazione della

specie animale4 Seta5 Cotone6 Kapok7 Lino8 Juta9 Canapa10 Abace11 Alfa12 Cocco13 Ginestra14 Ramiè15 Sisal

16 Sun17 Henequen18 Magney19 Acetato20 Fibra Alginica21 Cupro22 Modal23 Proteica24 Tracetato25 Viscosa26 Fibra acrilica27 Clorofibra28 Fluorofibra29 Fibra modacrilica30 Poliammide o nylon31 Aramide32 Polliamide33 Lyocell34 Polilattide

35 Poliestere36 Fibra polietilenica37 Fibra polipropilenica38 Fibra poliureica39 Fibra pliuretanica40 Vinilal41 Fibra Trivinilica42 Fibra di gomma43 Elastam44 Vetrotessile45 Elastomultiestere46 Elastolefina47 Melammima48 Denominazione corrispondente alla materia

della quale le fibre sono composte esempio:- metallica- metallizzata- amianto- carta tessile, preceduta o meno dalla

parola “filo” o “fibra”

Etichetta errata Etichetta corretta

100% lambswool90% cotone10% lycra

100% bambù

100% lana (lambswool)90% cotone

10% elastan (lycra)100% viscosa (bambù)

Codice italiano1 WO Lana2 WP Alpaca2 WS Kashmir2 WL Lama2 WK Cammello2 WM Mohair2 WA Angora2 WG Vigogna2 WY Yak2 WU Guanaco2 WB Castoro2 WT Lontra3 HA Pelo4 SE Seta5 CO Cotone

Codice italiano6 KP Kapok7 LI Lino8 CA Canapa9 JU Juta10 AB Abaca11 AL Alfa12 CC Cocco13 GI Ginestra14 RA Ramiè15 SI Sisal16 SN Sunn17 HE Henequen18 MG Magney19 AC Acetato20 AG f. Alginica

Codice italiano21 CU Cupro22 MD Modale23 PR Proteica24 TA Triacetato25 VI Viscosa26 PC f. Acrilica27 CL Clorofibra28 FL Fluorofibra29 MA f. Modacilica30 PA Poliammide31 / Aramide32 / Poliimide33 / Lyocel34 PL Poliestere35 PE f. Polietilenica

Codice italiano36 PP Polipropilene37 PB f. Poliureica38 PU Poliuretano39 VY Vinilal40 TV Trivinilica41 EL f. di gomma42 EA Elastan43 GL Vetro tessile44 ME Metallo

ME MetallizzataME MetallicaAS AmiantoPI Carta tessile

Codice italiano UNI 9963 solo per le fibre chimiche

Fibra Abbreviazione Fibra AbbreviazioneAcetato CA Lyocel CLYFibra alginica ALG Poliestere PESCupro CUP Polietilenica PEModale CMD Polipropilenica PPProteica / Vinilal PVALTriacetato CTA Elastan ELViscosa CV Vetrotessile GFAcrilico PAN Metallo PFTEClorofibra CLF Metallizzata PFTEFluorofibra PTFE Metallica PFTEModacrilica MAC Lana verginePoliammide PA Altre fibreAramide AR Misto linoPoliimide PI Composizione non determinata

Codice Italiano IngleseWV Lana vergine Fleece woolAF Altre fibre Other fibresHL Misto lino Cotton linen unionTR Residui tessili o composizione Textile residues or unspecified composition

non determinataFI Carta tessile Paper

Il codice Europeo prevede in aggiunta altre diciture

DIFETTI DEFECTS

Accessorio che macchia nel lavaggioad acqua

Accessories that stain when wetcleaning

The blue fabric label has left a stain on the otherside and on the parts that it came into contactwith during washing

PreventionWhen there are any inserts or logos, or otherdark appliques on a light-colored garment, apreliminary test should be carried out to deter-mine color fastness to water treatments: a wetpiece of white cloth is placed over the appliqueand then ironed to check for any color bleeding.Advice• do not leave the garment to soak or leave it

wet in the tumbler afterwashing• remove the garment imme-

diately from the machineafter washing

• lay it flat to dry.

L’etichetta in panno colore blu ha rilasciato colo-re sotto e nelle zone circostanti, con le quali èvenuto a contatto durante il lavaggio.

PrevenzioneQuando si hanno inserti o stemmi, o altre appli-cazioni scure montate su un capo di colore chia-ro, è necessario effettuare una prova preliminaredi verifica della solidità del colore ai trattamentiad acqua: si sovrappone alla applicazione datestare un panno bianco bagnato su cui far scor-rere il ferro da stiro per verificare eventuali sca-riche di colore. Si consiglia • di non lasciare il capo in

ammollo o bagnato nel cestodopo il lavaggio

• di prelevare il capo immedia-tamente dalla macchina dopolavaggio

• di asciugarlo disteso.

MUSEODELLE ETICHETTE

LABEL MUSEUM

Il bamboo non è unadelle 48 fibre indicatein etichetta. Non si possono usaresimboli abbreviati epertanto si deve scri-vere:60% poliestere35% viscosa (bamboo)5% seta.

Bamboo is not one ofthe 48 fibers listed inthe label. Abbreviations cannotbe used and thereforenames must be writtenout in full:60% polyester35% viscose (bamboo)5% silk.

DD54DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Il Sig. Giorgio Grassellititolare della lavanderia“Servizi 3 Più” rispondedirettamente al quesito:ogni tanto su alcuni capisi rilevano delle macchiedi forma circolare edisposte in modo rego-lare e geometrico corri-spondenti ai fori del ce -sto, il difetto si definisce“TAMBURATO” dall’im-pronta dei fori del cesto;questo difetto è causatoda:1) il solvente non è sufficientemen-

te limpido o filtrato, quindi il tes-suto fa da filtro trattenendo leparti in sospensione e la rotazio-ne del cesto in centrifuga impri-me nel tessuto l’impronta dei foridel gesto. Il filtro è intasato

2) lo scarico botte o girante della

Mr. Giorgio Grasselli,owner of the “Servizi 3Più” laundry, answeredthis question himself:every so often somegarments have round-shaped stains that aredistributed evenly andgeometrically and thatcorrespond to the drumholes. This problem iscalled “TAMBURATO(DRUMMED)” from themark left by the drumholes; the causes are:

1) the solvent is not clear enough orhasn’t been sufficiently filtered,the fabric therefore acts as a filterby withholding the suspendedparts and drum rotation duringspin drying leaves drum holemarks on the fabric. The filter isclogged up

“SE NON SAIDOMANDA”

“ASK IF YOUDON’T KNOW”

L’Ing. Vit torio Cianci e il suo Staff di collaborato-ri saranno a vostra disposizione per rispondere atutte le domande che invierete via e-mail agliindirizzi indicati.

Eng. Vittorio Cianci and his Staff will be onhand to answer all your questions sent viaemail to the addresses indicated below.

(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali,

alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazionidei materiali e alle problematiche di manutenzione, allachimica tessile del lavaggio

• Domande riguardanti le controversie• Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del

lavaggio

L’ESPERTO RISPONDEI quesiti vanno inviati ae-mail: [email protected] a e-mail: [email protected]

Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta

THE EXPERT’S ANSWERQuestions can be sent [email protected] [email protected]

The most interesting questions and related answer will be published

(Clear answers to complex problems)• Questions regarding technical problems related to the

materials, defectiveness, toxicity, complaints, advanceinfo on materials and care problems, textile chemistryapplied to cleaning

• Questions concerning disputes• General information • Textile care and industrial chemistry issues affecting

washing

RISPOSTE ALLE DOMANDEPERVENUTE

ANSWERS TO QUESTIONSRECEIVED

Perché sui capi rimane l’impronta dei foridel cesto?

Why do tumble dryer marks remain on garments?

pompa della macchina per illavaggio a secco sono intasati ela pompa non esegue la sua fun-zione di evacuazione del solventedal cesto: quindi in centrifuga ilsolvente rimane tra il cesto e labotte e per forza centrifugarimuove tutta quella peluria chesi deposita all’interno della bottee si stampa sul tessuto per con-tatto intrecciandosi nella fibra;l’eliminazione del difetto è diffici-le, il filo del tessuto è impregna-to di piccole parti di fibra

3) tempo ridotto tra uscita botte(entrata serbatoio) e centrifuga.

Composizione e qualità del piu-maggio in relazione ai difettidopo lavaggio

I difetti che si possono originare nellavaggio non causati dallo stessoma dipendenti dal piumaggio sono:

• fuoriuscita piume• alonature • odore sgradevole. La fuoriuscita delle piume èdovuta a vari fattori:• mancanza del sacchetto con-

tenitore con impiumaggiodiretto

• qualità del materiale utilizza-to (poco battuto, non resina-to ecc.) che lascia fuoriusciredagli interspazi il piumaggio

• trapuntatura male eseguita• qualità scadente del piumag-

gio con numerose fibre dipiuma e fibre di piumino(chiamati tecnicamente altrielementi diversi dal piuminoe dalle piume).

Le alonature sono dovute allo spor-co presente nelle piume che puòraggiungere anche il 5-6% del peso.L’odore non è dovuto allo sporcoma al tipo di mangime con cui ven-gono allevate le oche e anatre (fari-na di pesce, alghe, ecc.).

2) the drum discharge or pumpimpeller in the dry cleaningmachine are clogged up and thepump is unable to clear the sol-vent from the tumbler: thereforeduring spin drying the solventremains between the tumblerand the drum and the power ofspin drying removes all the fluffthat builds up inside the drumand remains on the fabric wedg-ing itself in the fiber; this prob-lem is difficult to overcome, thefabric thread is impregnated withsmall parts of fiber

3) short time lapse between whenthe garments leave the drum(enter the tank) and spin drying.

Down composition and qualityand its relation to defects afterwashingWashing problems that can ariseand that are not caused by washingbut depend on the down are:• feather loss• ringed stains • unpleasant smell. Feather loss is caused by a numberof factors:• there is no bag containing the

feathers• quality of the material used (not

high density, not resin-coatedetc.) which causes feather lossfrom the interspaces

• badly stitched quilting• poor quality of the feathers with

many feather fibers and downfibers (technically called “otherthan down and feathers”).

The ringed stains are caused by thedirt in the feathers which can acco -unt for up to 5-6% of the weight.The smell is not caused by the dirtbut by the type of feed that wasused for the geese and ducks (fishflour, seaweed, etc.).

What is inkjet or digital printingand what problems can it give?Exactly as in traditional printers,tiny drops of the coloring solutionsare projected onto the fabric to cre-ate the design; the color is thenfixed. Many technologies are used toplace the small drops on the fabric.The parts of the machine are:• printing head: a number of noz-

zles or heads (more than 2,500)arranged in a small 11x 2 cm

“SE NON SAIDOMANDA”

“ASK IF YOUDON’T KNOW”

DD56DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

area that can project millions oftiny drops /sec

• printing machine: conveyor beltonto which the fabric to be print-ed has been glued and a carriagethat holds the printing heads onseveral lines and that moves overthe fabric from selvedge toselvedge, depositing the coloreddrops. After the carriage haspassed, the conveyor belt and theglued fabric move to the nextposition and at this point the car-riage passes over the fabric againin the opposite direction, stillprinting. When printing, 8 colorswith 2 or more heads per colorare generally used.

The main problem arising with aninkjet-printed garment is low colorfastness in terms of bleeding aswell as deterioration.

Why do curtains often shrinkafter wet cleaning?Most curtains are made of cotton orlinen. If a fabric has not been

Cosa è la stampa inkjet o digita-le e quali problemi può dare?Esattamente come nelle stampantitradizionali, piccolissime gocce disoluzione di coloranti sono proietta-te sul tessuto a formare il disegno;successivamente il colore viene fis-sato. Numerose le tecnologie perdisporre le piccole gocce sul tessutoLe parti della macchina sono:• testa di stampa: numero di

ugelli o testine (oltre 2.500) ordi-nato in una piccola area di 11x 2cm capace di proiettare milioni digoccioline/sec

• macchina da stampa: tappetomobile su cui è incollato il tessutoda stampare e un carrello su cuisono sistemate le teste di stampasu più linee e che si muove soprail tessuto da cimossa a cimossa,depositando le gocce colorate.Dopo il passaggio del carrello iltappeto e il tessuto incollatoavanzano fino alla successivaposizione di stampa e a questopunto il carrello ripassa in direzio-

machine-washed and only wet,before being sewn, it will not haverelaxed completely, and will main-tain its internal tension. The shrink-age, even if this is limited (1.5-2%), considering that the curtain is2.5 to 3 m long, causes it tobecome a clearly visible 5-6 cmshorter which this is not acceptable.If a curtain is made of polyester itwill not shrink when wet cleaned,but only when it is ironed at hightemperatures (dry heat).

Problems when washingmicrofiber fabrics

If the yarn fibers are fine, there is abig space between these and thedirt that gets wedged inside is diffi-cult to remove.Microfiber fabrics have low colorfastness when washed because alarger surface is exposed to the var-ious factors they are subjected to(soaps etc.) and as such deteriora-tion and color bleeding may occur.Microfiber fabrics have low pillingresistance causing fuzz formationon the surface.

QUESTIONS RECEIVED� What should you do to get reim-

bursed for a curtain that hasbeen damaged from washing?

� What do detergents contain?� Can you recognize the various

kinds of stains?� What should you look for when

buying a washing machine?

ne opposta. sempre stampando.In genere per la stampa si usano8 colori con 2 o più teste percolore.

Il difetto principale che può verifi-carsi su un capo stampato inkjet èuna bassa solidità del colore siacome scarica che come degrado.

Perché spesso le tende rientra-no al lavaggio ad acquaLa maggior parte delle tende sonoin cotone o lino. Se il tessuto non èstato sottoposto prima del montag-gio delle tende ad un lavaggio inlavatrice, ma solo bagnato, essonon è riuscito a rilassarsi completa-mente, conserverà delle tensioniinterne con conseguenti rientri che,se anche limitati in assoluto (1,5-2%), tenendo conto della lunghezzadella tenda da 2,5 a 3 m, provoca-no un accorciamento di 5-6 cm benvisibile e non accettabile.Se la tenda è in poliestere non puòrientrare al lavaggio ad acqua masolo con lo stiro ad alta temperatu-ra (calore secco).

Problemi di lavaggio con tessutiin microfibraSe le fibre componenti il filato sonosottili, vi è molto spazio tra fibra efibra e lo sporco che si è incuneatoè difficile da rimuovereIl tessuto in microfibra ha unabassa solidità del colore al lavaggioper la maggior superficie esposta aivari fattori cui viene sottoposto(saponi ecc.) e quindi possonomanifestarsi degrado o scariche dicolore.Il tessuto in microfibra ha unabassa resistenza al pilling e può darluogo a superfici pelose.

DOMANDE PERVENUTE � Quali sono le procedure da

seguire nel caso di risarcimentodi una tenda danneggiatasi nellavaggio?

� Cosa contengono i detergenti?� Si possono riconoscere a occhio

le varie tipologie di macchie?� Quali criteri nella scelta di una

macchina per lavare?

DD58DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856

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“SE NON SAIDOMANDA”

“ASK IF YOUDON’T KNOW”

DD59DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

La crisi aguzza l’ingegnoNuove opportunità,nuove consuetudini,nuovi mercati, ma nelrispetto delle regoleChe ci sia crisi è oramai furori di dubbio.Che le cose non possano migliorare nei pros-simi mesi, in particolare sul fronte dei consu-mi interni, è un secondo dato di fatto. Che gli imprenditori non si arrendano e valu-tino tutte le opportunità per sopravvivere eampliare, nel rispetto delle leggi e delle nor -me, il proprio mercato è un terzo assioma sucui voglio sviluppare alcune considerazioni.Prima considerazione: la crescita nelle grandicittà, come nella provincia, della presenza diextracomunitari, l’aumento dei single o dipersone che sono sole per motivi di trasferi-mento dettati dal lavoro, sono fenomeni che,sommati alla platea degli studenti delle cittàuniversitarie, hanno notevolmente aumentatola clientela delle cosiddette lavanderie a get-tone. Clientela che si è ulteriormente molti-plicata in conseguenza della forte crisi eco-nomica che ha avuto, tra le varie conseguen-ze, anche quella di un minor ricorso da partedelle famiglie al servizio delle lavanderie peril lavaggio ad acqua dei loro capi. Seconda considerazione. Ho avuto modo di sottolineare, proprio attra-verso le pagine di questa rivista, quanto siaimpellente per le lavanderie tradizionaliesplorare nuovi mercati, nuovi settori, nuoviservizi da offrire alla clientela o vecchi servi-zi da offrire con modalità diverse. È il caso delle aziende multi servizi, ciabatti-no, lavanderie, tappezzeria, piccola sartoria.Ma non solo. È ad esempio in continuaespansione la richiesta di lavaggio e manu-tenzione di borse e scarpe, attività assoluta-mente nuova per la quale alcuni nostri colle-ghi si stanno attrezzando per soddisfare larichiesta di questo servizio con una profes-sionalità davvero invidiabile.La diversificazione dei servizi e la mutazionedei consumi come possono incontrarsi e farfare business alle lavanderie tradizionali arti-giane?

L’idea me l’ha suggerita l’interessante in -chiesta di DETERGO dello scorso mese sullelavanderie a gettone. Ebbene, a quanto pare,anche la clientela di questo particolare servi-zio è in trasformazione. Sempre meno “self” e sempre più alla ricercadel “service”. E qui scatta il vantaggio competitivo di noiprofessionisti del pulito che ci permette diampliare il nostro mercato.E si perché noi pulitintori già sul mercatocon attività di lavanderia cosiddetta tradizio-nale, in base alla legge 22 febbraio 2006, n. 84 “Disciplina dell’attività professionale ditintolavanderia”, siamo autorizzati ad erogaretutti i servizi accessori – stiro, smacchiaturaetc. etc. -, quindi è per noi facile integrarealla nostra attività anche quella di lavanderiaself-service. Lavanderia tradizionale con ser-vizio self-service. Potrebbe essere questa una delle evoluzionidel nostro settore che ci permetterebbe diintercettare clienti con esigenze diverse matutti bisognosi di un servizio professionale,originale e al passo con i tempi. Difficile invece, se non addirittura impossibi-le, il contrario, cioè affiancare ad una attivitàdi self-service quella dei servizi accessorisopra accennati. I titolari delle lavanderie a gettone, infatti,per erogare qualsiasi servizio aggiuntivo,devono avere i requisiti previsti dalla citatalegge 84/2006: avere un responsabile tecnico,prima di tutto, perché per esercitare ancheuno solo dei servizi individuati dalla leggecome appartenenti all’attività di lavanderia ènecessario avere un responsabile tecnico inazienda, anzi in ogni sede operativa dell’a-zienda. Quindi guardiamo con attenzione ai muta-menti che avvengono interno a noi e cerchia-mo di cogliere tutte le opportunità di busi-ness che questi mutamenti ci offrono.

di VITO CARONE Presidente CONFARTIGIANATO ANIL

Formazione e aggiornamento peri pulisecco di Vicenza

Notizie dal Territorio

PROGRAMMA

LUNEDÌ 28 OTTOBRE - ore 20,00Sala delle Fraglie Centro Congressi Confartigia na toVicenza.Nuove etichette … Vecchi problemiApprofondimento tecnico sugli abiti da cerimonia condotto dalla dott.ssa Roberta Binotto LaboratorioRitex www.ecochemgroup.itLUNEDÌ 4 NOVEMBRE - ore 15,00Visita* all’impresa F2 a Schio dove avvengono le ope-razioni di tintoria e finissaggio orientati alla produzione della Bonotto spa “Fabbrica lenta”www.bonotto.biz/itLUNEDÌ 11 NOVEMBRE - ore 15,00Visita* all’impresa Usira Spose a Sandrigo che realizza sartorialmente abiti da sposa e cerimoniawww.usirasposa.com*Le visite aziendali sono previste con mezzi propricoordinando la partecipazione in funzione del numerodi adesioni e della provenienza dei partecipanti. LUNEDÌ 18 NOVEMBRE - ore 20,00Sala delle Fraglie Centro Congressi ConfartigianatoVicenza.Il digitale come strumento di servizio al cliente, seminario curato dal Gruppo ICT (Information,Communication, Technology) di ConfartigianatoVicenza.MERCOLEDÌ 4 DICEMBRE - ore 20,00Ditta S.B. ElettromeccanicaSovizzo via Artigianato, 11 Innovare la tradizione. Nuovi metodi di stiro.Seminario condotto da Davide e Christian Scalzotto

CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI FREQUENZA

**Gli attestati di frequenza verranno consegnati alleimprese intervenute ad almeno tre dei quattro incontri del programma Formazione in azienda e formazione in aula.

La Categoria Pulisecco di Vicenza rinnovaanche per quest’anno gli incontri di aggiorna-mento organizzati in cinque appuntamentisuddivisi tra formazione in azienda e in aula. Nelle due visite aziendali, precedute dallapreparazione teorica in aula, l’attenzione saràfocalizzata sulla tessitura con personalizza-zioni realizzata per i brand internazionali del -la moda e sulla confezione di abiti da ceri -mo nia. Nel programma di quest’anno è stato poi

introdotto il tema delDigitale e del WebMarketing, che non puòessere ignorato anche inuna logica di opportunitàdi promozione e di servi-zio ai clienti.L’ultimo appuntamento,come consuetudine è

dedicato alle dimostrazioni tecniche e allaconsegna degli attestati riservati ai titolarid’impresa che hanno partecipato agli incontri. Gli incontri sono gratuiti, con adesione allasegreteria di Confartigianato (tel. 0444 168305) Si parte con l’incontro dedicato a “Nuove eti-chette, vecchi problemi: approfondimentotecnico sugli abiti da cerimonia” condotto daRoberta Binotto Laboratorio Ritex; seguirà,la visita all’impresa F2 a Schio, dove si po -tranno seguire le operazioni di tintoria e fi -nissaggio orientate alla produzione della Bo -notto spa “Fabbrica lenta”. Altra visita previ-sta dal programma è all’impresa Usira Sposadi Sandrigo che realizza sartorialmente abitimatrimoniali e da cerimonia. Gli appuntamenti proseguiranno con una se -rata sul tema “Il Digitale come strumento diservizio al cliente” a cura del Gruppo ICT diConfartigianato Vicenza. L’ultimo incontro è previsto presso la S.B.Elettromeccanica di Sovizzo per un semina-rio su “Nuovi metodi di stiro” condotto daDavide e Christian Scalzotto.A chi parteciperà ad almeno tre degli appun-tamenti previsti verrà consegnato un attestatodi frequenza.

DD60DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Notizie Sindacali

Primo banco di prova per il SistriIl punto a una settimana dall’avvioDal 1° ottobre è operativo il Sistri. Tutto lascia pensare a una nuova falsa parten-za per il contestato sistema di tracciamentodei rifiuti pericolosi.È toccato alle imprese di autotrasporto e digestione di rifiuti pericolosi sperimentare perprime la ‘funzionalità’ del Sistri che, dopo treanni di continui rinvii, è partito ufficialmenteil 1° ottobre.La platea ridotta a circa 17.000 fruitori, con-tro i 50.000 previsti in un primo tempo, e i300.000 a regime, ha permesso di evitare ilcollasso del sistema che si era prodottodurante i test di funzionamento.

Ma il mancato crash della piat-taforma informatica è l’unicanota positiva della nuova fase.Tutto il resto è andato come alsolito, un caos infernale di inef-ficienze e malfunzionamenti aconferma che i rinvii non sonostati usati per risolvere i proble-mi denunciati daConfartigianato e dal mondo delle imprese.Gli autotrasportatori segnalano disfunzioni diogni genere: dalle chiavette usb e black boxche si confermano inadeguate e scarsamenteaffidabili, alle sim la cui riattivazione è risul-

sti giovani uno spaccato della realtà diversoda quello generalmente immaginato, che siaanche uno stimolo per pensare sbocchi pro-fessionali diversi da quelli usuali e che oggi,forse, non danno più quella possibilità di im -piego che potevano offrire un tempo.Un progetto ambizioso, presentato in antepri-ma dai vertici nazionali dell’ANAP in Quiri -nale, alla presenza del Presidente della Re -pubblica durante l’inaugurazione dell’annoscolastico. È una iniziativa interessante soprattutto in unmomento in cui l’orientamento, e il cosa faròda grande, è una delle domande più difficili acui un ragazzo, specialmente delle scuoleelementari e medie, non riesce a rispondereperché non ha più modelli validi cui riferirsi.Orientare bene significa anche ridurre ladispersione scolastica, non far entrare questiragazzi in strade in cui non trovano se stessie che portano a tassi di dispersione ancoraoggi altissimi nel nostro Paese.Fiducia in se stessi, la scoperta del propriotalento, un modello culturale da seguire, oltread un’opportunità futura di lavoro, sono lecaratteristiche del progetto “Vorrei fare l’arti-giano!”. D’altronde, non tutti i bambinisognano di fare l’esploratore.

Notizie Sindacali

tata in alcuni casi impossibile. Nel mirino finisce anche il servizio di assi-stenza tecnica del Sistri per i lunghi tempi dirisposta e le richieste inevase.Ma i problemi non si fermano qui. Gli auto-trasportatori denunciano la crescita esponen-ziale dei tempi per la gestione delle praticheburocratiche relative ai rifiuti da trasportare. Il trasporto di rifiuti pericolosi, da nicchia dimercato considerevole, rischia di trasformarsinell’esatto opposto.Anche i grandi Consorzi di recupero lancianol’allarme: l’avvio del Sistri minaccia di ridur-

re il flusso di rifiuti da avviare al riciclo.Le criticità del sistema sono state denunciateda Confartigianato il 7 ottobre al tavolo tec-nico insediato presso il Ministero dell’Am -biente. Prosegue intanto l’attività sul fronte parla-mentare per attenuare l’impatto del Sistrisulle imprese: per Confartigianato la priorità,come diciamo da tempo, è cancellare al piùpresto questo sistema che ha dato ampieprove di inaffidabilità, sostituendolo con unsistema più semplice, più veloce, più funzio-nale e meno oneroso per le imprese.

L’ANAP Confartigianato e la Giunti progettieducativi hanno lanciato una splendida ini-ziativa per portare l’artigianato nelle scuoleitalianeL’artigianato entra nelle scuole italiane peravvicinare i più giovani al lavoro manuale.Per farlo, l’ANAP (Associazione NazionaleAnziani Pensionati) Confartigianato ha sceltodi collaborare con la Giunti progetti educati-vi, il Ministero dell’Istruzione, dell’universitàe della ricerca e la Bosch per offrire ai ragaz-zi di quarta e quinta elementare e delle scuo-le medie un’occasione per iniziare a prendereconfidenza con il lavoro manuale e con quel-l’infinita galassia di mestieri che è l’artigia-nato.Il progetto “Vorrei fare l’artigiano!” coinvol-gerà 770 classi appartenenti a circa 300 isti-tuti scolastici di tutta Italia, grazie ad unvolume per bambini che spiega le tante sfu-mature dell’artigianato, oltre ad un concorsonazionale che premierà le migliori scuole ead un kit didattico consegnato ad ogni stu-dente delle classi coinvolte. Lo scopo del progetto è stimolare la curiositàdei ragazzi e portarli a conoscenza di mestie-ri anche molto curiosi, esempi che non hannoa disposizione tutti i giorni, per offrire a que-

ANAP, Giunti e Ministero dell’istruzione aprono le portedella scuola all’artigianato

DD62DETERGO NOVEMBRE-NOVEMBER 2013

Notizie Sindacali

Il 17 ottobre u.s., la Conferenza delle Regioni ha adottatodelle Linee Guida per la disciplina del contratto di apprendi-stato professionalizzante o contratto di mestiere (art. 4 d.lgs.167/2011):Le Linee guida adottate prendono in esame l’offerta formativapubblica per l’acquisizione di competenze di base e trasversaliin termini di durata, contenuti e modalità di realizzazione,nonché il Piano formativo individuale e la Registrazione dellaformazione.Le linee guida prevedono che l’offerta formativa pubblica siafinanziata nei limiti delle risorse disponibili ed è da intendersiobbligatoria nella misura in cui sia disciplinata come tale nel-l’ambito della regolamentazione regionale, anche attraverso-specifici accordi, e sia realmente disponibile per l’impresa eper l’apprendista, ovvero, in via sussidiaria e cedevole, siadefinita obbligatoria dalla disciplina contrattuale vigente. In tal caso, durata, contenuti e modalità di realizzazione sonostabiliti dalla contrattazione collettiva di riferimento.

La durata e i contenuti dell’offerta formativa pubblica sonodeterminati, per l’intero periodo di apprendistato, sulla basedel titolo di studio posseduto dall’apprendista al momentodell’assunzione:

❑ 120 ore, per gli apprendisti privi di titolo, in possesso dilicenza elementare e/o della sola licenza di scuola seconda-ria di I grado;

❑ 80 ore, per gli apprendisti in possesso di diploma di scuolasecondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzio-ne e formazione professionale;

❑ 40 ore, per gli apprendisti in possesso di laurea o titoloalmeno equivalente.

Tali durate possono essere ridotte per gli apprendisti cheabbiano già completato, in precedenti rapporti di apprendista-to, uno o più moduli formativi; la riduzione oraria del percor-so coincide con la durata dei moduli già completati. La formazione per l’acquisizione di competenze di base e tra-sversali deve, indicativamente, avere come oggetto una sele-zione tra le seguenti competenze:

1. Adottare comportamenti sicuri sul luogo di lavoro. 2. Organizzazione e qualità aziendale. 3. Relazione e comunicazione nell’ambito lavorativo.

4. Diritti e doveri del lavoratore e dell’impresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva.

5. Competenze di base e trasversali 6. Competenza digitale. 7. Competenze sociali e civiche. 8. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. 9. Elementi di base della professione/mestiere.

La formazione che deve essere svolta in ambienti adeguata-mente organizzati ed attrezzati, si realizza, di norma, nellafase iniziale del contratto di apprendistato e deve prevederemodalità di verifica degli apprendimenti.

La formazione può realizzarsi in FAD con modalità discipli-nate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento eBolzano.

Le imprese che non si avvalgono dell’offerta formativa pub-blica, per erogare direttamente la formazione finalizzataall’acquisizione delle competenze di base e trasversali devonodisporre di “standard minimi” necessari per esercitare le fun-zioni di soggetto formativo. Le imprese devono almeno disporre: • di luoghi idonei alla formazione, distinti da quelli normal-

mente destinati alla produzione di beni e servizi; • di risorse umane con adeguate capacità e competenze.

Inoltre le linee guida prevedono che il piano formativo indivi-duale è obbligatorio esclusivamente in relazione alla forma-zione per l’acquisizione delle competenze tecnico-professio-nali e specialistiche, e che l’impresa è tenuta a registrare sullibretto formativo del cittadino la formazione effettuata e laqualifica professionale eventualmente acquisita dall’apprendi-sta ai fini contrattuali.

In mancanza del libretto formativo del cittadino la registrazio-ne viene effettuata in un documento, che deve avere i contenu-ti minimi del modello di libretto formativo del cittadino di cuial decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del10 ottobre 2005 recante “Approvazione del modello di librettoformativo del cittadino”. Il documento deve prevedere leinformazioni personali dell’apprendista (cognome, nome,codice fiscale etc..) e la descrizione dei contenuti e delle atti-vità formative svolte in apprendistato. Resta salva la possibilità di utilizzare la modulistica adottatadal contratto collettivo applicato.

Linee guida per l’apprendistato professionalizzante

Elenco iscritti all’Associazione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

DALMON S.r.l.Via San Benedetto, 24 36016 THIENE VIELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.A.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLGIRBAU ITALIA S.r.l.Via delle Industrie, 29 e30020 MARCON VEILSA S.p.A.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.A.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVINDEMAC S.r.l.Zona Ind.le Campolungo63100 ASCOLI PICENOITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MILAVASTIR S.r.l.Contrada Motta87040 CASTROLIBERO CSMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.A.Via Morandi, 13 06012 CITT� DI CASTELLO PG

SKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.A.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

DistributoriDistributors

SETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIROIRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI CARLO S.n.c.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.A.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIMALAVASI S.r.l.Corso Genova, 5327029 VIGEVANO PV PONY S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

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BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MICLINERS S.r.l.Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BSDIM S.r.l. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520051 LIMBIATE MIECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBFALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RMRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTSURFCHIMICA S.r.l.Via Milano, 627029 PESCHIERA BORROMEO MI

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

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CORITEX S.n.c.Via Cà Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.A. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.A.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LC

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DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

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