Detergo Magazine Dicembre 2015

68
Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine INTERNATIONAL COVER STORY Grandi soluzioni Christeyns sia per il bianco che per il secco The great solutions developed by Christeyns for both laundering and dry-cleaning COMUNICAZIONE/COMMUNICATIONS 12/2015 Il nuovo corso di Detergo in gennaio il primo numero A revamped Detergo magazine first issue in January MATERIALI/MATERIALS Meglio tessile o monouso? Ecco cosa dice la scienza Is fabric better than disposables? The verdict of science Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine Dicembre 2015 / Numero 12 December 2015 / Number 12 Cover Story pag. 8

description

Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial laundry and dry cleaning magazine. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature. www.detergo.eu

Transcript of Detergo Magazine Dicembre 2015

Page 1: Detergo Magazine Dicembre 2015

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

INTE

RNAT

IONA

L

COVER STORYGrandi soluzioni Christeynssia per il bianco che per il seccoThe great solutions developed by Christeynsfor both laundering and dry-cleaning

COMUNICAZIONE/COMMUNICATIONS

12/2015

Il nuovo corso di Detergoin gennaio il primo numeroA revamped Detergo magazinefirst issue in January

MATERIALI/MATERIALSMeglio tessile o monouso?Ecco cosa dice la scienzaIs fabric better than disposables?The verdict of science

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

Dicembre 2015 / Numero 12December 2015 / Number 12

Cover Story pag. 8

Page 2: Detergo Magazine Dicembre 2015

World’s No.1Commercial Laundry

Manufacturer

Page 3: Detergo Magazine Dicembre 2015

*La distribuzione dei nostri prodotti IPSO è a cura del nostro partner uffi ciale, Rotondi.

BENVENUTI

La nostra nuova sede e la showroom con

prodotti all’avanguardia aprono i battenti a

Brescia, ItaliaVenite a visitare la showroom di Alliance Laundry Systems,

ora aperta a Brescia, Lombardia. Leader indiscussi a livello

mondiale nel settore della lavanderia, i nostri sistemi offrono

i risultati migliori, contribuendo ad accrescere il vostro

successo.

Vi aspettiamo con piacere per mostrarvi i nostri marchi:

Primus, Speed Queen, UniMac e IPSO*, la scelta migliore

nel settore della lavanderia commerciale. La nostra nuova

esposizione in Italia, le nostre soluzioni complete per

lavanderie automatiche e in sede, sono personalizzate

in modo da soddisfare ogni segmento di utenza.

Alliance Laundry Italy S.R.L.Via Triumplina No. 73

25123 Brescia

ITALIA

Tel: +39 030 20 91 006

www.alliancelaundry.com

Page 4: Detergo Magazine Dicembre 2015
Page 5: Detergo Magazine Dicembre 2015

IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSOTHE SECRET OF MY SUCCESS

36 Pulisecco Pastore una missione di famigliaPastore Cleaners a family missionASSOSECCO

41 Cosa vorrei trovare sotto l’albero di natale … per la categoria

42 Incontro di aggiornamento professionale e consegna della “Carta Etica del pulitintore”

43 Emissioni inquinanti: autorizzazione in Regione LombardiaPICCOLA GUIDA DEL PULITINTOREWET AND DRY CLEANERS’ GUIDE

46 Le fibre tessili e l’etichetta di composizioneTextile fibers and the composition labelCONFARTIGIANATO

55 Immissioni in atmosfera, nessuna nuova norma56 Confartigianato ANIL di Terni in Assemblea56 Imbullonati e IMU & TASI57 Attivo il servizio di conciliazione per le

controversie sulle bollette elettriche e del gas58 Galletti risponde a rete imprese sul SISTRI60 POS o non POS. Pagheremo per essere controllati

CNA 61 400 presenti all’evento di CNA Pisa dedicato alle

lavanderie64 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILIMEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS' ASSOCIATION

66 INDICE DEGLI INSERZIONISTIADVERTISERS' DIRECTORY

DICEMBRE 2015 Numero 12 / DECEMBER 2015 Number 12

SOMMARIO/CONTENTS

EDITORIALEDITORIALE

6 The triumph of textiles and the new direction of Detergo

7 Il trionfo del tessile e il nuovo corso di DetergoAZIENDE DI SUCCESSOSUCCESS STORIES

8 L’Azienda del mese/Company of the monthChristeyns, la Chimica Leggera che rivoluziona le lavanderieChristeyns, Cool Chemistry a laundry game-changerEVENTI/EVENTS

14 Anno nuovo.... Rivista nuova - Da gennaio Detergo cambia lookNew year... New magazine - January brings a new look to DetergoCONVEGNO/CONFERENCE

18 Usare il tessuto a tavola - Per la scienza è un dovereUsing table linen - A must for scienceASSOSISTEMA

24 Assosistema, rinnovo organi direttivi per il biennio 2015-2017FIERE/TRADE SHOWS

26 Padiglione Italia a Dubai un successo da replicareItaly Pavilion in Dubai a success worth repeating

31 150mila visitatori, il 40% internazionali, Host2015 consacra Milano capitale dell’ospitalitàMore than 150,000 visitors, 40% of whom came from abroad, Host2015 made Milan the capital of hospitality

26

8 21

36

Page 6: Detergo Magazine Dicembre 2015

Life and mathematics do not always gohand in hand. Otherwise we would beliving inside a perfectly predictable andunchangeable theory, and not in the hecticdaily life we all know so well, that is some-times rocked by nightmares in front of ourvery eyes, like the November 13 attacks inParis.As a result, we are particularly happywhen, “everything falls into place” as wesay, that is, when there is a virtuous paral-lelism between efforts and the results theygive. This is what Italian institutions canpride themselves on after Expo 2015 inMilan, which closed amidst rivers of cham-pagne, but not so - still speaking about Italy- when the local government of Rome is for-ced to call for early elections because of itspolitical failure. In our own little world, weat DETERGO, EXPOdetergo Internationaland Assofornitori have a reason to behappy because it is all finally comingtogether after a long uphill climb.As reported in this issue of the magazine,everything has fallen into place after our“Notice the difference?” campaign which

DDE D I T O R I A LThe triumph of textilesand the new direction of DETERGO

DD6DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

kicked off more than two years ago in sup-port of textiles in restaurants and in thehospitality industry. Less than one monthafter the event at Host, with BenedettaParodi as the endorser – thanks to the meri-torious support of Masa, Parotex andTessiltorre – Florence was the venue for aconference that has been covered in depthin the following pages, with the presenta-tion to the public of a comparative surveyby Ambiente Italia on the life cycle of fabricversus paper table linen in the tourist sec-tor. To use a sports expression that sums itup very well, textile beats paper 12-0, bea-ting it hands down in all the comparisonsthat were made. As was stated in Florence,the institutions can no longer fail to ignorethis “covering”, if they really want to settlethis age-old issue by rewarding those whopollute less.The year 2015 has ended in a really bigway. Moreover a new, important editorialplan for DETERGO will enter into effect inJanuary 2016 with the first issue of a maga-zine whose graphics and layout have beengiven a radical makeover. One month from now you can browse throu-gh it and see what you think.One more reason therefore to wish DETERGO, and its readers, a very happyChristmas and New Year.

Stefano Ferrio

Page 7: Detergo Magazine Dicembre 2015

La vita e la matematica non sempre vannod'accordo. Sennò vivremmo dentro un teore-ma, perfettamente previsto e immutabile, enon nella quotidiana baraonda che tutticonosciamo molto bene, ogni tanto scossada incubi a occhi aperti, come gli attentatidello scorso 13 novembre a Parigi.Non a caso, esprimiamo particolare soddi-sfazione tutte le volte che, come si usa dire,“i conti tornano”, ovvero esiste un paralleli-smo virtuoso tra uno sforzo prodotto e unrisultato ottenuto. Possono sbandierarla leistituzioni italiane all'indomani dell'Expo diMilano, conclusa tra fiumi di champagne, enon altrettanto, per restare in Italia, ilComune di Roma, costretto dal suo falli-mento politico ad anticipare le elezioni. Nel nostro piccolo, anche noi di DETER-GO, EXPOdetergo International e Asso -fornitori abbiamo ragione di compiacerciper conti che finalmente tornano dopo sva-riate battaglie.Come si apprende da questo numero dellarivista, tornano i conti di “Notate la diffe-renza?”, la campagna istituzionale ormailanciata da oltre due anni a favore del tessilenella ristorazione e nell'accoglienza. A nemmeno un mese dall'evento proposto aHost, con Benedetta Parodi testimonial -grazie al meritorio sostegno di Masa,Parotex e Tessiltorre – si è tenuto a Firenzeil convegno di cui diamo ampia notizia nelle

pagine seguenti,culminato con lapresentazione alpubblico dellaricerca curata daAmbiente Italiasulla compara-zione dei cicli divita di tessuto ecarta nell'indot-to turistico. Per usare un'esauriente terminologia sporti-va, il tessile vince 12-0 sul monouso, sbara-gliandolo in tutte le comparazioni testate.Come già si è detto a Firenze, si tratta di un“cappotto” su cui le istituzioni non possonopiù chiudere gli occhi, se davvero intendonomettere ordine nell'annosa vicenda premian-do chi inquina di meno.Un gran finale di 2015, dunque. E per di piùaccompagnato, nella storia di DETERGO,dalla presentazione di un nuovo e importan-te piano editoriale, in vigore da gennaio2016, in concomitanza con la pubblicazionedel primo numero di una rivista che abbia-mo deciso di sottoporre a un radicale resty-ling nella grafica e nella struttura. A voi, fra un mese, la possibilità concreta disfogliarla e iniziare a valutarla.Una ragione di più per fare a DETERGO, e ai suoi lettori, i migliori auguri di buonefeste e buon anno nuovo.

DDE D I T O R I A L E

Il trionfo del tessilee il nuovo corso di DETERGO

di Stefano Ferrio

Page 8: Detergo Magazine Dicembre 2015

di/by Stefano Ferrio

Christeyns manda un segnale rivoluzionarioal mondo della lavanderia. Ma nello stesso tempo ben accetto anche daun mondo dove nessuno può più sottrarsi aprecisi doveri. E’ infatti un messaggio di sole quattro, chia-rissime lettere: “cool”. Cool come CoolChemistry, una filosofia, prima ancora cheuna nuova linea varata da un’azienda che èleader mondiale nella produzione di detersiviper la lavanderia, sia ad acqua che a secco. “Cool”. Solo così può essere il nostro futuro,“cool”. Inteso come più fresco, più mite, più

sano. Stop al surriscaldamento del pianeta, stop alle violenze, stop allemalattie causate dall’inquinamento. E, visto che ognuno deve fare la sua parte in questa direzione, dallacasa madre in Belgio e dalle altre sedi sparse per il mondo, Christeynsha varato da un anno a questa parte la “Cool Chemistry”, la ChimicaLeggera, destinata a cambiare radicalmente faccia al settore del lavag-gio, sia industriale che artigianale. Un risultato ottenuto – è molto importante sottolinearlo – solo a compi-mento di lunghi e minuziosi processi di ricerca, compiuti anche grazie apartnership prestigiose con altri soggetti interessati al medesimo fine.Non è un caso che per la campagna di lancio di Cool Chemistry sianostati scelti volti di donna spigliati,accattivanti, ancora una volta “leg-geri”. Nel segno di una Bellezza cherimanda sia al bianco dei capilavati alla perfezione, che allapurezza di un Ambiente da tutelaresoprattutto se si parla di lavanderia.Per ottenere questo obbiettivo, chesta imponendo Cool Chemistry nellelavanderie industriali utilizzate daisettori della sanità e del turismo, Christeyns ha realizzato una lineabasata su quattro, irrinunciabili principi:• Massime performance di lavaggio a bassa temperatura, anche a 40gradi.• Livelli di eccellenza assoluta nella rimozione delle macchie.• Processi chimici con ph neutro, e quindi ecocompatibile.• Massima longevità possibile garantita al tessuto dalla leggerezza deltrattamento.

Impianti ad acqua e a secco accolgono con successo la nuova linea di prodotti, la cui elevata eco-compatibilità si traduce in lavaggi

che eliminano lo sporco a temperature più basse, utilizzando ph neutri, e garantendo longevità ai tessuti

AZIENDE DI SUCCESSO

SUCCESSFULCOMPANIES

Christeyns, la Chimica LeggeraChristeyns, Cool Chemistry

Page 9: Detergo Magazine Dicembre 2015

Christeyns sends a game-changing messageto the world of laundering. One that alsobodes well in a world compelled to complywith certain standards. This is the subtextbehind the word “cool”. Cool, as in CoolChemistry – first and foremost, a philosophy– that has also spawned a new line launchedby a global leader in the production of laun-dry detergents for both wet and dry clea-ning.“Cool”. A sure way to make our future“cool”. In the sense of fresher, kinder, healthier.Putting a stop to global warming, violence,and disease-causing pollution. And, sinceeveryone must do their part to achieve theseends, from its headquarters in Belgium andits other branches around the world, about ayear ago Christeyns launched “CoolChemistry”, designed to radically change theface of the laundering industry, from indu-strial plants to mom-and-pop storefronts. Anoutcome achieved – and this is important –only after lengthy, meticulous R&D, accomplished in part through presti-gious partnerships with other entities interested in the same goal. It is no coincidence that the faces of the women who appear in the CoolChemistry launch campaign are confident, striking and, of course, totally“cool”. Based on a kind of wholesome beauty that calls to mind the bril-liant white of perfectly-laundered linens and the purity of an environmentworth protecting, especially when talking about laundries.With Cool Chemistry, Christeyns has enabled the industrial laundriesused by the healthcare and tourism industries to achieve these goals bycreating a line based on four fundamental principles:• Maximum cleaning performance at low temperatures, even at 40° C.• Excellent stain removal capability. • pH-neutral processes, therefore, eco-friendly.• Extremely gentle on fabrics, thus ensuring extended textile lifetime.Translated into Christeyns products, these fundamentals have led to thecreation of two custom-crafted lines for healthcare and hospitality. Bothsectors benefit from the advantages of Cool Care, a highly innovativedetergent that performs at low temperatures because its cleaning poweris based on enzyme action. For the hospitality sector, its cleansing actionis complemented by a bleaching agent, called Cool Brite; generated on

Wet and dry cleaning systems successfully implement the new line of highly eco-friendly products that remove stains, are pH-neutral and ensure fabric longevity

AZIENDE DI SUCCESSO

SUCCESSFULCOMPANIES

che rivoluziona le lavanderiea laundry game-changer

Page 10: Detergo Magazine Dicembre 2015

Tradotte in prodotti Christeyns, premesse del genere hanno dato vita alinee espressamente concepite per la sanità e l’accoglienza. In entrambii settori vale l’eccellenza di Cool Care, detergente dall’impatto fortemen-te innovativo perché lava a bassa temperatura, e perché il suo funziona-mento si basa sull’azione di enzimi. La sua azione nell’accoglienza sicompleta con un candeggiante, battezzato Cool Brite, totalmente gene-rato in sito, con positive ricadute di tipo ecologico, e ideato anche pergarantire quel bianco spettacolare richiesto dall’utenza a lenzuola etovaglie. Alle strutturesanitarie è invece desti-nato un disinfettantecome Cool Asepsis,totalmente inodore, edotato di tutte le piùaccreditate certificazio-ni.Spostandoci più specificamente al settore del secco, la Cool Chemistrydi Christeyns propone HiGlo. Anche in questo caso si tratta di un sol-vente potente, sicuro, ecologico, ben accolto dalle aziende che produ-cono macchine. Ovvero un’autentica alternativa al percloroetilene.Grazie a queste virtù, in Paesi europei come l’Olanda, HiGlo spopolaormai da un anno nel lavaggio a secco. In Italia, la sua diffusione èappena iniziata, ma il tam tam è in piena azione, forte di un’eco desti-nata a portarlo nelle lavanderie a secco di tutta la penisola. Tanto dapoter già annunciare che il 2016 sarà nel nostro Paese l’anno di HiGlo.Vale per HiGlo quanto già detto a proposito di Cool Care e Cool Brite:massima durata dei capi, consumi ridotti, costante tutela dell’Ambiente.Che sono poi gli stessi obbiettivi di cui, in un’intervista rilasciata aDetergo un anno fa, parlava Livio Bassan, amministratore delegato diChristeyns Italia, ritenendoli condizione indispensabile nello sviluppo deidetersivi in generale, utilizzati tanto dai grandi complessi industriali che

dai negozi e laboratori artigiani.In coerenza con queste premesse,HiGlo è tanto per cominciare un“idrocarburo modificato” che giànella sua definizione dà ragione diuna congenita adattabilità.Come è inevitabile, trattandosi dilavaggio a secco, sin dalla sualunga gestazione in laboratoriscientifici della massima affidabi-lità, HiGlo è stato progettato, rea-

lizzato e testato avendo come competitor e punto di riferimento quel per-cloroetilene che per decenni ha fatto, da leader incontrastato, la storiadel lavaggio a secco. Ma anche oggi in cui il suo primato non è piùinattaccabile come un tempo, è noto che di percloroetilene si continua afare largo uso, sbandierandone un’indubbia efficacia nell’eliminare losporco. Parlatene con qualsiasi artigiano della lavanderia, e vi dirà cheper certi trattamenti si affida tuttora al percloro.E’ lo stesso lavandaio a cui Christeyns oggi propone il suo HiGlo altret-tanto potente, ma anche più ecologico e adattato ai tempi. Danilo Villa,che in seno a Christeyns Italia si occupa della commercializzazione diHiGlo, sintetizza così la sua genesi e i suoi punti di forza: “Diciotto mesidi test non sono certo pochi – racconta – ma tanti sono alla fine risultatinecessari per dotare questo nuovo detergente della massima competiti-vità possibile sui nostri mercati”.Tradotto in dati concreti, ciò significa che stiamo parlando di un solven-te di grande efficacia contro quelle macchie grasse da sempre appan-naggio specifico del percloro, come ad esempio i famosi “capospalla”sul cui perfetto lavaggio le gloriose “pulisecco” fondano buona partedel proprio prestigio. Ma a ciò abbina un’alta competitività con gli idro-DD10

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

AZIENDE DI SUCCESSO

SUCCESSFULCOMPANIES

Page 11: Detergo Magazine Dicembre 2015

site, it is eco-friendly and also designed to ensure the spectacular whiteusers demand of sheets and tablecloths. Cool Asepsis, a disinfectantcrafted for the healthcare sector, is entirely odor-free and comes with allthe most accredited certifications.Produced specifically for the dry cleaning industry, Cool Chemistry byChristeyns now includes HiGlo, a powerful solvent that is safe, eco-friendly and widely accepted by manu-facturers for use in their machines. In other words, a real alternative toperc.Thanks to these fine qualities, inEuropean countries like Holland HiGlohas been a dry cleaning smash hit formore than a year. Distribution has justbegun in Italy, but the word-of-mouthdrumbeat is spreading fast, and isbound to increase its popularity withdry cleaners across the nation. Certainly enough for us to predict that2016 will be the year of HiGlo in Italy.HiGlo brings the same advantages as Cool Care and Cool Brite —maximum fabric longevity, water and energy savings and ongoing envi-ronmental stewardship. These are also the same objectives cited by LivioBassan, CEO of Christeyns Italia, in an interview with Detergo a yearago. They are considered essential to the development of detergents ingeneral, used by everyone from large industrial operations toartisan–style cleaners.Consistent with these ideals, HiGlo is a “modified hydrocarbon” which,by definition, makes a case for its inherent adaptability.Inevitably, since HiGlo is a dry cleaning solvent, from its inception anddevelopment in the best labs, HiGlo was engineered, created and testedagainst perc, its direct competitor and industry standard that for decadeshas been the uncontested front-runner in dry cleaning. But even today,with its leadership position no longer guaranteed, it is well known thatperc continues to enjoy widespread use, enthusiastically broadcasting itsefficacy in removing soil. Ask any dry cleaning professional and you willfind that they still use perc for certain processes.These are the same cleaners to whomChristeyns now offers HiGlo, equally power-ful but more eco-friendly and in sync with thetimes. Danilo Villa, Christeyns Italia salesmanager for HiGlo, sums up its origins andstrengths: “Eighteen months of tests are a lot- he remarks – but that is what it took toimbue this new detergent with the characteri-stics needed to be highly competitive in ourmarkets”.In concrete terms, we are talking about ahighly efficient solvent that removes those grease stains that have tradi-tionally been the domain of perc - like the perfect clean on overcoats -upon which dry cleaners base a good part of their prestige. But, it alsocompetes well with simple hydrocarbons in treating non-greasy stains,revealing a complete action immediately identifiable as a quality trait ofHiGlo.Other strengths are also inherent to the product - for example, compatibi-lity with multi-solvent machines, total compliance with all currently requi-red European certifications, and the safety aspect of being free of carci-nogenic or mutagenic side effects. Not to mention the fact that it is com-pletely odorless and leaves no marks or halos of any kind.HiGlo masterfully passes even the most complicated tests. After 25 washcycles of the same overcoat (the kind of garment whose cleaning posesmore difficulties than the norm), the felting effect stops at 0.5%, compa- DD11

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

AZIENDE DI SUCCESSO

SUCCESSFULCOMPANIES

Page 12: Detergo Magazine Dicembre 2015

carburi semplici nel trattamento delle macchie magre, rivelando così isegni di una completezza subito riconosciuta come tratto qualitativo diHiGlo.Su tali presupposti, il prodotto lanciato da Christeyns innesta poi altripunti di forza: ad esempio la compatibilità con le macchine che funzio-nano a multi-solventi, il totale rispetto di tutte le certificazioni oggi richie-ste in Europa, una sicurezza che significa assenza di effetti collateralicancerogeni o mutageni. Per non parlare del fatto che è completamenteinodore, non lascia segni o aloni di alcun genere.HiGlo supera magistralmente anche test fra i più complessi. Dopo 25cicli di lavaggio del medesimo capospalla, tipo di abito il cui lavaggiopone più problemi della norma, l’effetto di infeltrimento si ferma allo0,5%, a fronte di un massimo valore tollerabile posto a 2. Inoltre, sulfronte della sicurezza, possiede un flashpoint tale da farlo classificare intutta Europa come “non infiammabile”.I margini di espansione di HiGlo in un mercato come l’Italia vanno con-siderati ragguardevoli, e riguardano tutto l’indotto delle macchine aidrocarburi utilizzate al momento da circa 400 aziende, ma destinate adiffondersi ulteriormente. I tempi di questa espansione dipendono anchedalla qualità dei prodotti impiegati per alimentarle e, proprio con taleconsapevolezza, Christeyns ha specificamente rivolto ai costruttori dimacchine parte fondamentale della promozione di HiGlo. Ricevendofinora risposte solo positive, a partire da quelle maturate sul campo, conle tre lavanderie a secco, due in Umbria e una in Sicilia, da cui HiGloha iniziato la conquista del mercato italiano.Per rendere tutto ciò ancora più agevole, sia nel trattamento ad acquache nel secco, la Chimica Leggera trova la sua completezza nel sistemaoperativo Laundry Dashboard, pannello di controllo Christeyns chemonitora costantemente funzionamento e resa di ogni singola macchinadi una lavanderia. A garanzia di una rivoluzione davvero totale.

AZIENDE DI SUCCESSO

SUCCESSFULCOMPANIES

“Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione” si legge nel sitodella Christeyns. Parole del filosofo tedesco Georg Wilhelm FriedrichHegel, illuminanti sulla storia e la mission di questo gruppo, leader mon-diale in prodotti e servizi per lavanderie Un successo di fronte a cui ci si può chiedere come fa una società belga aconduzione famigliare a sopravvivere da oltre mezzo secolo in mezzo aigiganti internazionali della chimica? Due fattori hanno un ruolo fonda-mentale: creatività e innovazione, alimentate dalla passione.Determinazione, impegno costante e investimenti in settori nevralgici comeRicerca e Sviluppo, a cui si aggiungono dipendenti di alto livello hannoconsentito a Christeyns di trasformarsi dall’azienda locale fondata nel 1946in un moderno protagonista europeo del mercato globale. Nel corso degli anni l’obbiettivo è stato sempre quello di offrire valoreaggiunto ai clienti. Centrato grazie alla passione e alla capacità di conside-rare ogni aspetto dell’attività di una lavanderia dei nostri giorni, per trova-re soluzioni sempre innovative. Un team di assistenza di grande competen-za ed esperienza garantisce inoltre una fornitura di servizi flessibile e perso-nalizzata.

DD12DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Page 13: Detergo Magazine Dicembre 2015

red to a maximum tolerable value of 2.Furthermore, with regard to safety, ithas a flashpoint sufficient to classify itacross Europe as “non-flammable”.A market like Italy’s offers HiGlo consi-derable margins for growth across theentire network of hydrocarbon-operatedmachines currently in use by about 400firms, but that number is set to grow.Timing of this expansion project alsodepends on the quality of products

used to operate those machines and, armed precisely with this under-standing, Christeyns specifically targeted a good portion of its HiGlopromotion toward machine manufacturers. The response has been positi-ve so far, starting with field tests at three dry cleaners, two in Umbriaand one in Sicily, with whom HiGlo began its efforts to win over theItalian market.To make all of this even easier, Cool Chemistry includes a LaundryDashboard operating system for both water wash and dry cleaning. The Christeyns control panel constantly monitors the functioning andyield of each and every machine on the floor. Ensuring a 360° revolution.

AZIENDE DI SUCCESSO

SUCCESSFULCOMPANIES

“Nothing great in the world has ever been accomplished without passion”, reads Christeyns’ website in quoting the words of the German philosopher Georg Wilhelm Friedrich Hegel that speak volumes aboutthe history and mission of the group, a world’s leader in products and services for laundries. Its huge success makes one wonder how a Belgian, family-run company has managed to survive for over50 years surrounded by international chemical giants. The two key ingredients in the success story ofChristeyns have been creativity and innovation, both driven by passion. Determination, ongoing com-mitment to investments in critical areas such as research and development, teamed with high-caliberstaff, have made it possible for Christeyns to develop from a local company founded in 1946 to amodern European key player in the global market.Over the years, the company's objective has remained that of offering added value to its clients. The objective was met as a result of the passion and focus on even the smallest details in all of the ope-rations of a modern laundry, the quest for the most innovative solutions, an expert and attentive custo-mer service and the capability to deliver flexible and customized services.

CHRISTEYNS ITALIA srl Via Aldo Moro, 30

20060 Pessano con Bornago MI• T + 39 02 99765200 • www.christeyns.com

Page 14: Detergo Magazine Dicembre 2015

2016, new graphics, new maga-zine.Ready to launch and soon to be inyour hands.Even before it begins, 2016 isalready a “historic” year forDetergo.As well as being the final editionof 2015, the issue you are read-ing is one for the yearbooks. It isthe last Detergo you will see withthis graphic design, one that hasserved us well for many years.As of January 2016, the monthlytrade journal that for more than sixdecades has been the undis-putable leader in Italy and theworld for the “Laundering and DryCleaning Products and Services”sector gets a complete make-over.Totally revamped in its language

2016, nuova grafica, nuovo gior-nale.Quest’ultimo è sulla rampa di lan-cio che lo porterà prestissimo nellevostre mani.2016: come avete già compreso,ancora prima di incominciare, èun anno già “storico” per Detergo.Questo che infatti state sfogliandoè un numero da annali, oltre aessere l’ultimo del 2015. Si trattadell’ultimo Detergo che vedeteimpaginato con questa grafica,peraltro apprezzata per tanti anni.Da gennaio 2016, il mensile cheda oltre sei decenni è leader indi-scusso, in Italia e nel mondo, nelsettore “Prodotti e servizi per lalavanderia” cambia completamen-te look. Aggiorna dunque radical-mente il proprio linguaggio, pre-DD14

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

EVENTIEVENTS

Anno nuovo.... Rivista nuovaDa gennaio Detergo cambia look

Dal primo numero del 2016 il nostro mensile si presenta con unalinea grafica radicalmente rinnovata, studiata in perfetta sintonia con le evoluzioni di settore e mercato della lavanderia(sf)

Starting with the first issue of 2016 ourmonthly magazine will have a dramati-cally revamped graphic appearance,designed to reflect the changing times inthe laundry and dry cleaning marketand industry(sf)

New year... New magazineJanuary brings a new look to Detergo

Page 15: Detergo Magazine Dicembre 2015

sentandosi nella nuova veste chela giovane grafica milanese ElenaGhezzi ha realizzato per il nostroglorioso magazine: nuovo logo,nuove testate, nuovi segni, nuovaimpaginazione di servizi e rubri-che. Il tutto finalizzato a un prodot-to editoriale che si presenti ricco,fluido e godibile. Con inevitabili epositive ricadute anche nei conte-nuti della rivista che, pur riservan-

and style with a new graphicdesign that young Milanese graph-ic artist Elena Ghezzi, has createdfor our fabulous magazine. A new logo, new features, andnew layouts for articles and fea-tured columns, all designed tobring you an editorial product thatis substantial, agile and enjoyable.With an expected and positiveimpact on the contents as well.

DD15DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

EVENTIEVENTS

Page 16: Detergo Magazine Dicembre 2015

You will begin to see these editori-al changes in the next issue, butwe can already reveal that thecontent will also be updated and“modernized”.Thus, it will be a Detergo craftedfor consumption by advertisers andreaders, based on a style that islighter and more appealing, inorder to broaden the readership ofa monthly magazine that hasalways aspired to fully representthe industry and its market.

Given the radical changes to thismarket in recent years (promptlyreported on the pages of Detergo),advertising must also adapt to thetimes in the quickest and most pro-ductive manner. Then again, it is a goal that res-onates with the new managementof EXPOdetergo International andAssofornitori, the former presidedover by Livio Bassan, with boardmembers Giuseppe Conti andAlessandro Rolli assigned to work,respectively, with the magazineand the trade show; and the latterentrusted to the presidency ofFelice Mapelli.

doci di iniziare a presentarli dalprossimo numero, possiamo giàanticipare saranno a loro voltaaggiornati e opportunamente “rin-frescati”.Sarà perciò un Detergo redatto auso e consumo di inserzionisti elettori, basato su una linea più leg-gera e attrattiva, in modo da allar-gare sempre di più la base di unmensile che da sempre aspira aessere integralmente rappresentati-vo di un settore e del suo mercato.

Ecco, di fronte alle profonde tra-sformazioni che questo stesso mer-cato ha conosciuto negli ultimianni, puntualmente raccontatesulle colonne di Detergo, la pubbli-cità non può che adeguarsi aitempi nel modo più rapido e frutti-fero. E’ d’altra parte un obbiettivoin perfetta sintonia con la nuovadirigenza di EXPOdetergoInternational e Assofornitori, laprima ora presieduta da LivioBassan, con Giuseppe Conti eAlessandro Rolli consiglieri delega-ti rispettivamente per la rivista e lafiera, e la seconda affidata allapresidenza di Felice Mapelli. DD16

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

EVENTIEVENTS

Page 17: Detergo Magazine Dicembre 2015

It is a question that suits Detergo’s advertisers to a tee, as well as anyone who might be interested in riding the virtual wave of a monthly magazine that, starting in January 2016, will be so new and appealing. We invite all of our partners to contact us right now, without obligation, to find out more about our new advertising rates, advertising options, and reserved space for company messages. Don't miss getting on the train before it leaves the station!Tel. +39 02 39314120 Email: [email protected]

Do you want to beon track with the new Detergo?

E’ una domanda che calza a pennello, da rivolgere agli inserzionisti di Detergo, ma anche a chiunquefosse interessato a cavalcare l’onda virtuosa di un mensile che da gennaio 2016 si presenterà così nuovoe attrattivo. Tutti nostri interlocutori che invitiamo sin d’ora a contattare in assoluta libertà la redazione perapprofondire eventuali quesiti riguardanti nuove tariffe pubblicitarie, opportunità inserzionistiche, spaziriservati alla comunicazione di impresa. In fondo, non è male salire in carrozza prima che il treno parta.Tel. +39 02 39314120 Email: [email protected]

Ti interessail nuovo corsodi Detergo?

Speaking of the new Detergo,which we truly cannot wait tounveil in January 2016, the keyword here is “young”. Because theprofessional in charge of therestyling is young, and the spirit ofthe magazine intends to be youngbecause, if it has been the leadingpublication for more than sixtyyears, that is thanks to an editorialpolicy consistently mindful of andreceptive to every sign of positiveinnovation from the marketplace.So as to tell the story and give itcontext in a deep legacy and glo-rious history.

A proposito del nuovo Detergo,che davvero non vediamo l’ora dimettere nelle vostre mani a partireda gennaio 2016, è importantesottolineare la parola “giovane”.Perché giovane è la professionistache ne ha curato il restyling, e gio-vane vuole e deve essere l’animadi una rivista che, se è leader indi-scutibile da oltre sessant’anni, lodeve a una politica editoriale dasempre attenta a recepire dal mer-cato ogni segnale di positivanovità. Così da raccontarlo e collocarlo inuna lunga e gloriosa storia.

EVENTIEVENTS

Page 18: Detergo Magazine Dicembre 2015

Un convegno che ha lasciato esitiimportanti questo intitolato “Au -mento della carta nel turismo enella ristorazione, bene o male?”,proposto a Firenze, nella saladegli affreschi del consiglio re -gionale, da Consorzio Lavande -rie Toscane, Confesercenti e As -sosistema.

Sono risultati positivi per la loroconcretezza, sia in fatto di paroleche di numeri.DD18

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

The Florence conference on “Ismore paper in the tourist indus-try and restaurants a good or abad thing?”, in the fresco roomof the Regional Council organ-ized by Consorzio LavanderieToscane, Confesercenti andAssosistema generated someinteresting results.And they were concrete resultstoo because of what was saidand the figures that were pre-sented.Even if the figures, which arealways at the center of every dis-cussion, do not always reflect thereal situation. The conferencerevolved around a long anddetailed report on the results ofan “LCA comparative survey onthe use of table linen versuspaper tablecloths and napkins in

CONFERENCE

CONVEGNO Usare il tessuto a tavolaPer la scienza è un dovereUsing table linen A must for sciencedi/by Stefano Ferrio

Lo rivela la ricerca svolta da Ambiente Italiasulla comparazione con il monouso nellaristorazione, pubblicata in questo numero diDetergo. I risultati sono stati resi pubblici aFirenze, nel corso di un incontro promosso daConsorzio Lavanderie Toscane, Confesercentie Assosistema, il cui direttore generale invitale istituzioni a soluzioni politiche coerenti conquesti dati. Anche perché i ristoratori conte-stano le attuali imposte, che non tengonoaffatto conto della maggiore virtuosità deltessile.

The results of a survey carried out byAmbiente Italia regarding the use of dispos-able tablecloths and napkins are publishedin this issue of Detergo. The results weremade public at a recent meeting in Florenceorganized by Consorzio Lavanderie Toscane,Confesercenti and Assosistema, whose man-aging director invited the authorities to takepolitical action because of the figures. Alsobecause restaurant owners are protestingagainst taxes that do consider the positiveaspects of table linen at all.

Page 19: Detergo Magazine Dicembre 2015

Partendo pure da questi ultimiche, pur trovandosi al centro diogni dibattito, non sempre si rin-vengono nella realtà, l’attenzioneprincipale del convegno è statacatturata dalla lunga e dettaglia-ta relazione sui risultati dellaricerca “LCA comparativo tratovagliato tessile e in carta nelsettore risto-alberghiero”, svoltada un’autorevole società di con-sulenza come Ambiente Italia,per conto del Consorzio Lavan -derie Toscane. Dove LCA è acro-nimo delle parole inglesi “LifeCycle Assessment”, valutazionedel ciclo di vita.Vista l’importanza del lavoro, cu -rato dal ricercatore AndreaMoretto, e presentato al pubblicodalla sua collega Orsola Bolo -gnani, è impegno di DETERGOpubblicarlo integralmente siaqui di seguito, sulle pagine diquesto numero della rivista, chesul sito, ma già in sintesi si puòestrapolare il suo dato saliente,ovvero la schiacciante superio-rità del tessile rispetto al monou-so in carta sul tema cruciale del-l’impatto ambientale.Comparando un dato medio didurata come i 94 lavaggi di untovagliato in tessuto con l’impat-to ambientale di 94 tovagliatimonouso, il tessuto si dimostrapiù virtuoso della carta in tutti iparametri presi in esame. Ilrisparmio è un dato costante perquanto riguarda risorse rinnova-bili e non rinnovabili, consumod’acqua, riscaldamento globale,assottigliamento della fascia d’o-zono, acidificazione, eutrofizza-

restaurants and hotels”, carriedout by the authoritative consult-ing company Ambiente Italia, forConsorzio Lavanderie Toscane.The acronym LCA stands for“Life Cycle Assessment”.

Given the importance of the sur-vey, which was carried out by theresearcher Andrea Moretto, andpresented to the public by hiscolleague Orsola Bolognani,DETERGO has decided to pub-lish the full report in the follow-ing pages of this issue as well ason its website. Briefly however, afact that stands out is the surpris-ing advantages of using textilesover disposable paper due to theimpact of the latter on the envi-ronment.If the lifespan of table linen,which is 94 washes, is comparedto the environmental impact of94 disposable tablecloths andnapkins, fabric outperformspaper for all the aspects thatwere considered. Benefits were found in terms ofrenewable and non-renewableresources, water consumption,global warming, ozone layerdepletion, acidification, eutrophi-cation, hazardous and non-haz-ardous waste.Obviously, based on such irre -futable figures, the speechesduring the conference were verystrong and offered food forthought. The message was imme-diately conveyed by PatriziaFerri, secretary general ofAssosistema, stating that: “With DD19

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

CONFERENCE

CONVEGNO

Page 20: Detergo Magazine Dicembre 2015

these figures and especially inorder to safeguard the environ-ment, the government needs toadopt a well-defined economicpolicy and strategy where thesignificant role played by theItalian tourist industry fordomestic demand should bereconsidered”. Speaking on this matter wasAssosistema whose revenues –according to the figures thatwere presented in Florence –amount to 4,200 million Eurosper year, with 35,000 employees,93% on permanent contracts and65% of whom are women, withan average of 25 employees percompany, making it the fifthindustrial sector according toISTAT figures. A sector with 2 million con-sumers a day for the productsand services that are offered bythe Assosistema member compa-nies.“During the recession, thesecompanies – Patrizia Ferri point-ed out – implemented a radicalchange in the company model.One of the fundamental changesinvolved energy and had posi-tive spinoffs on the environment.Compared to 10 years ago, ourcompanies use 30% less gas,30% less electricity and 60%less water”.Considering the fact that thesecompanies treat and supply tex-tiles to the main economic sec-tors in our country such as thehealth and tourist sectors, this issomething that the governmentis required to take account of. We at DETERGO, as the promot-ers of the “Notice the differ-ence?” campaign for Assoforni -tori and EXPOdetergo in supportof using table linen in hotels andrestaurants, are fully aware ofthis. A virtuous yet expensive

zione, rifiuti pericolosi e non.E’ quanto meno ovvio che, sullabase di dati così inoppugnabili,gli interventi succedutisi duranteil convegno siano stati ficcanti edensi di riflessioni. Lo ha fattointendere subito Patrizia Ferri,segretario generale di Assosi s te -ma, dichiarando che: “Davanti anumeri del genere e, soprattuttoper la salvaguardia dell’Ambien -te, occorre chiarire un orienta-mento politico e una valutazionestrategica da parte di chi ci go -verna, con implicazioni riguar-danti la politica economica, nellequale va riconsiderata una do -manda interna dove il turismo hapeso così rilevante”. La voce isti-tuzionale proviene in questo ca -so da un Assosistema che – datiemersi sempre a Firenze - fattura4.200 milioni di euro all’anno, edà lavoro a 35mila dipendenti,dei quali il 93% a tempo indeter-minato e il 65% donne, con unamedia di 25 per azienda, che nefa il quinto settore produttivosecondo i parametri dell’Istat. Un indotto che dà ragione di duemilioni di consumatori al dì per iprodotti e i servizi offerti dalleaziende di Assosistema.“Sono imprese – ha rilevato Pa -trizia Ferri – che in questi anni didura crisi si sono impegnate perun mutamento radicale delmodello aziendale. E uno deicambiamenti fondamentali èavvenuto sul piano delle scelteenergetiche, con ricadute virtuo-se per l’ambiente. Rispetto a die -ci anni fa le nostre aziende con-sumano il 30% di gas in meno, il30% di energia elettrica in me -no, e il 60% di acqua in meno”.Considerando che si tratta diaziende deputate a trattare e afornire materiali tessili a settoriportanti del Paese come la sanitàe il turismo, è ovvio che la rispo-DD20

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

CONFERENCE

CONVEGNO

Page 21: Detergo Magazine Dicembre 2015

sta delle istituzioni sia quantomeno obbligata. Bene lo sappiamo noi di DETER -GO, promotori per conto diAssofornitori ed EXPOdetergoInternational della campagna“Notate la differenza?”, a favoredell’uso del tessile in alberghi eristoranti. Una scelta virtuosa,quanto costosa, a fronte dellaquale occorrono compensazionie incentivi con i quali rendereconvenente, oltre che opportuna,la scelta del tessuto a scapito diun monouso “sulla carta” moltopiù pratico ed economico.In un quadro del genere la ri cer -ca diventa autentico fiore all’oc-chiello per il Consorzio Lavan -derie Toscane, così come ribaditodal presidente Roberto Bini, con ilpieno sostegno di Confe sercenti,ente per il quale è brevementeintervenuto a Firenze il presiden-te regionale Nico Gron chi.A coronamento del successocolto dal convegno, sono infinegiunte importanti e significativevoci di addetti ai lavori. A comin-ciare da Livio Giannotti, direttoredi Quadrifoglio, azienda che aFirenze si occupa di serviziambientali. “Per quanto riguardala ristorazione – ha spiegatoGiannotti – si tratta di 1743 eser-cizi di ristorazione, che produco-no 40 milioni di coperti annui,ricorrendo a tre tipologie di uti-lizzo: tessuto, carta, misto.

decision that needs compensa-tion and incentives in order tomake table linen, instead of themuch more practical and cheap-er disposable “paper”, moreand appropriate.Given this situation, research istruly important for ConsorzioLavanderie Toscane, as its CEORoberto Bini pointed out, withthe full support of Confesercenti,the association that was repre-sented in Florence with a briefspeech by its regional CEO NicoGronchi.Also contributing to the successof the conference were importantspeeches by representativesfrom the trade. Starting with LivioGiannotti, who runs Quadrifo -glio, a company that provideswaste disposal services inFlorence. “As far as restaurantsare concerned –Giannottiexplained – we are talking about1,743 restaurants that use 40 mil-lion tablecloths and napkinseach year and divided into threetypes: fabric, paper, mixed. The annual quantity is 2,333 tonsof table linen, and 1,911 tons ofpaper table covers and napkins,and if we consider waste, the lat-ter account for 50% of waste dis-posal expenses. These are the very figures thatmake this survey truly impor-tant”.Last, two speeches by restaurant DD21

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

CONFERENCE

CONVEGNO

Page 22: Detergo Magazine Dicembre 2015

owners. Esmeralda Giampaoli, the newly-elected regional president of restaurant andhotel owners (Fiepet), said: “It’s a good thingto reconvert together in order to generateeconomic spinoffs for our business. However, it is important to point out that thisis not just a matter of fees, but of staff as well,because washing table linen is somethingvery specific that should be done daily bysomeone who can offer a reliable service,while also doing other things. This is demanding for companies with a veryhigh turnover, where planning thereforebecomes very difficult”.“On a final note - Esmeralda Giampaoliended - we have to deal with cultures andeating habits that differ from ours. When customers are foreigners and practi-cally use only disposable tablecloths in theircountry, they turn up their nose when theysee a charge for table linen”.A very important, much-appreciated closingspeech came from restaurant owner AldoBorsano, whose menu and service offer thefinest Made in Italy, tradition. “Resources,recycling and savings – Borsano pointed out– must be environmentally sustainable notunsustainable. At the moment there is no differencebetween the fee charged for disposabletable covers in a tiny fast food eatery and thetable linen used by leading businesses whichare also paying for businesses that are a fargreater burden on environmental sustainabil-ity. The 18,000 Euros in environmental taxes Ipay each year is equal to hiring two appren-tices”.“Long life to the Italian Style – said Borsanoprovocatively – or the alternative is fastfood”. He received a roaring applause, becauseeveryone agreed. But this very conference at Florence is areminder that actions speak louder thanwords.

La quantità annua è pari a 2.333 tonnellate ditessuto, e 1911 di carta, in un quadro globaledove, per quanto riguarda i rifiuti, il 50%della spesa riguarda il loro smaltimento.Sono cifre di riferimento che danno ragionedell’importanza assunta da questa ricerca”.Infine, la parola a due rappresentanti dellaristorazione. Esme ral da Giampaoli, neopresi-dente re gionale degli Esercenti pubblici eturistici (Fiepet), ha detto: “Bene fare un per-corso condiviso di riconversione con ritorninella gestione economica dell’esercizio. Ma èimportante sottolineare che non è solo unproblema di tariffe, ma anche di personale,perché la movimentazione del tovagliato tes-sile è una funzione ben precisa, che va quoti-dianamente seguita da qualcuno capace dioccuparsene in modo affidabile, pur svolgen-do altre mansioni. Ciò diventa impegnativo inaziende caratterizzate da un turnover moltoelevato, e soggette quindi a notevoli difficoltàdi programmazione”.“Infine – ha concluso Esmeralda Giampaoli –occorre fare i conti con abitudini, culturali ealimentari, diverse da quelle italiane. Quando il cliente è straniero, abituato all’usopraticamente esclusivo del monouso nel pro-prio Paese, storce il naso davanti al prezzodel coperto in tessuto”.In chiusura, molto significativo, e apprezzato,è giunto l’intervento del ristoratore AldoBorsano, il cui esercizio è all’insegna dellamigliore tradizione Made in Italy, vuoi neimenù come nel servizio. “L’uso delle risorse,il riuso e il risparmio – ha precisato Borsano -devono preludere a sostenibilità e non ainsostenibilità ambientale. In questo momento non c’è differenziazionedi tariffa fra il monouso utilizzato nello spaziominimo di un fast food e il tessuto di cui siservono aziende di eccellenza che paganoanche per chi pesa molto di più sulla sosteni-bilità ambientale. I miei 18mila euro annui intasse ambientali equivalgono a due contrattiper apprendisti”.“W lo Stile Italiano – ha concluso provocato-riamente Borsano - oppure tutti al fast food”.Applausi scroscianti perché, a parole, sonotutti con lui. Ma proprio questo convegno diFirenze ci ricorda che ora è il momento dipassare ai fatti.

Page 23: Detergo Magazine Dicembre 2015

Estratto del documentoredatto da Ambiente Italia“LCA comparativo tra tovagliato tessile e in carta, nel settore risto-alberghiero.”I risultati

DD23DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

CONFERENCE

CONVEGNO

Page 24: Detergo Magazine Dicembre 2015

ola (Petrini Srl), Ravaglia Mauro(Linea Sterile Spa), RecalcatiSandro (Lombarda Industriale Srl),Righi Enea (Servizi Italia Spa) eSpadini Sandro (Spadini Srl). Oltre ai consiglieri eletti oggi, nelConsiglio Direttivo di Assosistemaentrano di diritto anche i Presi -denti delle sezioni di Assosistemaeletti il 17 novembre 2015: Di Pietro Giorgio (Sogesi Spa),Lucca Cesare (Cartelli SegnalatoriSrl), Mei Silvano (Servizi ItaliaSpa), Paoletti Egidio (Alsco ItaliaSrl), Vierin Virgilio (Lip Sas).La Delegazione della Piccola In -dustria di Assosistema ha, inoltre,riconfermato, Romano Mosca telli

L’Assemblea dei Soci ha eletto il3 dicembre 2015 a Roma il nuovoConsiglio Direttivo che guideràl’Associazione nel prossimo bien-nio 2015-2017. Questi i nuovi eletti: Chiari Marco(Chima Florence Spa), Confalo -nieri Andrea (Hotel Service Srl),D’Alba Lorenzo (Lavit Scarl), DiBenedetto Francesco (Alfa Ser -vice Srl – Ecowash), Di Nitto Gio -vanni (Steritalia Srl), FerragutiMaurizio (Nivea Spa), FidelibusAngelo (Colim Sc), Morini Angelo(Servizi Ospedalieri Spa), Moschel -la Mario Felice (American LaundryOspedaliera Spa), Nardi SchultzeEmiliano (Sogesi Spa), Petrini Pa -DD24

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Assosistema, rinnovoorgani direttivi per ilbiennio 2015-2017

di Laura Lepri

Page 25: Detergo Magazine Dicembre 2015

(Dpi Srl) alla Presidenza per ilbiennio 2015-2017.“Al Consiglio Direttivo eletto oggie ai Presidenti di Sezione neo-eletti – ha commentato MaurizioGenesini, Presidente di Asso -sistema - chiederò un forte soste-gno. Occorre condividere e prati-care una linea di indirizzo per ilmercato e sul mercato e tornare adiffondere una cultura di impresaincentrata su modelli di svilupposostenibili. La crescita economica, sociale ecivile del Paese è certamente undovere della politica ma anchenostro. Un’organizzazione cheadotta una politica e una strategiasostenibili, monitorando e rispon-

dendo alle attese economiche,ambientali e sociali, coglie inpieno l’obiettivo di conseguire unvantaggio competitivo e di massi-mizzare i ritorni di lungo periodo. L’attività dell’Associazione nelprossimo anno dovrà incentrarsiproprio su questo: sulla definizio-ne di indicatori di sostenibilitàeconomica ed ambientale e sullacomunicazione attraverso un pro-cesso trasparente di reportisticasull’impegno sociale delle impre-se associate da divulgare ai citta-dini e agli stakeholder comuni alleimprese del nostro settore. Abbiamo bisogno di nuove ener-gie, di nuovi progetti e di nuoviorizzonti temporali”.

DD25DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Page 26: Detergo Magazine Dicembre 2015

On board with the idea are the six businesses that worked Gulf Laundrex 2015 as a team.

To repeat the feat they need to iden-tify trade shows in favorably locatedemerging countries, with feasiblecertification requirements. A searchthat could possibly includeEXPOdetergo International in thequest for international partners.

First, Laundrex Dubai, followedimmediately by Texcare Asia inShanghai. Thus, 2015 draws to aclose with a recap of two Asiantrade shows that also impacted anItalian market represented at both.While we save a look back at theChinese exhibition (heldNovember 27-29) for the nextissue of Detergo, when we willalso have some official data todigest, the event in Dubai (heldNovember 2-4), will go down as afirst approach with a promisingoutcome. It was the first ever trade showdedicated to the laundering indus-try to be held on the Arabianpeninsula and feedback fromItalian participants was extremelyencouraging. The positive messageis based on the experience of anItaly pavilion custom-designed as awindow on Italy’s finest that havemade history in the “laundry anddry-cleaning machines and prod-ucts” industry. Good publicity forEXPOdetergo International, Italy’sleading global trade show slatedto open the doors on its next edi-

Prima Laundrex Dubai e, a strettogiro, Texcare Asia a Shanghai. Il2015 si chiude con i bilanci didue fiere asiatiche che hannoavuto riflessi interessanti anche perun mercato italiano rappresentatoin entrambe. Mentre sull’expo cine-se, svoltasi fra il 25 e il 27 novem-bre scorsi, torneremo nel prossimonumero di Detergo, a fronte anchedi qualche dato ufficiale, la mani-festazione di Dubai, che ha avuto

FIERETRADE SHOWS

Padiglione Italia a Dubaiun successo da replicare

Italy Pavilion in Dubai a success worth repeating

di/by Stefano Ferrio

Lo sostengono le sei aziende che al Gulf Laundrex 2015 hannosperimentato l’esperienza di fare squadra. Per bissarla occorre individuareexpo in Paesi emergenti, geografi-camente attraenti, praticabili quan-to a certificazioni richieste. Un girod’orizzonte che può riguardareanche EXPOdetergo Internationalnell’eventuale ricerca di partnerinternazionali.

Page 27: Detergo Magazine Dicembre 2015

luogo dal 2 al 4 novembre scorsi,va invece in archivio come unaprima volta dai confortanti risultati.Mai, prima di quest’anno, nellapenisola araba si era dato luogoa una fiera dedicata all’indottodella lavanderia e i riscontri daparte italiana sono decisamenteincoraggianti. Il bilancio di segnopositivo trova concreto alimentonell’esperienza di un padiglioneItalia appositamente assemblatocome finestra di un’esportazionedi quelle migliori tradizioni Madein Italy che hanno notoriamenteuna loro storia nel settore “prodottie macchine per la lavanderia”. Un bel richiamo ad EXPOdetergoInternational, alla fiera italianaleader mondiale del settore prossi-ma edizione nell’ottobre 2018.Infatti il padiglione ha raggruppa-to nella medesima casa espositivasei brand nazionali come A13,Battistella, Bergparma, ConfIndustries, Imesa e Rampi.“Al giorno d’oggi giova più chemai uscire dai confini nazionali –racconta Giuseppe Conti, titolaredi A13, azienda milanese cheopera nel campo degli accessori –e quanto ho visto a Dubai mi haulteriormente incoraggiato.Osservando da un punto di vistaeconomico il planisfero terrestre,non è difficile individuare Paesiemergenti, attrattivi, geografica-mente significativi. Le loro fiere diriferimento conquistano inevitabil-mente l’interesse di aziende inespansione commerciale comeA13”.“L’importante è, come accaduto aDubai, puntare su un’area cheabbia fondate prospettive di cre-scita – continua Daniele Battistella,titolare dell’omonima aziendavicentina che produce macchineper lo stiro – perché solo dove c’è

tion in October 2018. The Italypavilion hosted six nationalbrands: A13, Battistella,Bergparma, Conf Industries, Imesaand Rampi in a shared exhibitspace.“Nowadays, moving outside thedomestic arena makes more sensethan ever – states Giuseppe Conti,

owner of A13, a Milanese firmthat produces accessories – andeverything I saw in Dubai wasdoubly encouraging. Surveying thefield from an economic standpoint,it is not too hard to find appeal-ing, geographically viable emerg-ing countries. Their industry tradeshows naturally attract the atten-tion of growth-oriented businesseslike A13”.

“What matters, as was the casewith Dubai, is investing in an areathat offers a well-founded opportu-nity for growth – continues DanieleBattistella, owner of the Vicenza-based Battistella, known for its fin-ishing machines – because newup- and downstream industries canonly thrive in a terrain where thereis development and a real, ongo-ing need for new machines”.“But, we also need to consider the DD27

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

FIERETRADE SHOWS

Page 28: Detergo Magazine Dicembre 2015

fact that development does not justmean factories – specifies DarioBosis, sales manager of Brescia-based Conf Industries, exporter oflogistics systems around the world.– Laundries themselves are struc-turally linked to key sectors likehealthcare and tourism in a coun-try’s economy. Just look at theinvestments North African countrieslike Morocco and Algeria are mak-ing in hospitals and hotel complex-es”.“Of course – continues CarloMiotto, sales manager of Treviso-based Imesa, manufacturer of laun-dering machines – an experiencelike Dubai also teaches us thatgreater effort must go into cultivat-ing relationships within an indus-try, even among companies that,yes, are competitors but investedin markets that, with the financialcrisis behind us, no longer offerunconditional growth margins tojust anyone. Expansion and mar-keting choices must be driven by aplan to differentiate Italian-madeproducts so that each companycan define the areas in which it ismost appropriate to promote itsproducts, without colliding with theothers from its own country”.“In the process of outlining a trade

show program and choosing onecountry over another, we also lookat the country’s regulations – statesPaola Rossetti, owner of theParma-based Bergparma, special-ized in dry-cleaning machinery. –At Bergparma we focus on coun-tries where European CE markingis sufficient; it is authoritative andself-contained. Let’s not makethings complicated for ourselves inmarkets that place too heavy a

sviluppo nascono nuovi indotti, neiquali c’è un reale e continuo biso-gno di macchine nuove”.“Si tenga però in considerazioneanche il fatto che sviluppo nonsignifica solo fabbriche – precisaDario Bosis, direttore commercialedella bresciana Conf Industries,che esporta in tutto il mondo siste-mi di logistica. – La stessa lavan-deria è strutturalmente connessa

con settori chiave di un’economianazionale come la sanità e il turi-smo. Lo possiamo dire vedendoquanto si investe in ospedali ecomplessi alberghieri in Paesi nor-dafricani come Marocco eAlgeria”.

“Di sicuro – incalza Carlo Miotto,direttore commerciale della trevi-giana Imesa, che produce macchi-ne per lavanderia – un’esperienzacome Dubai ci dimostra che algiorno d’oggi devono essere colti-vate con maggiore cura le relazio-ni all’interno di un settore, anchefra aziende che restano sì concor-renti, ma proiettate su mercati che,dopo la crisi appena finita, nonregalano più margini incondizio-DD28

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

FIERETRADE SHOWS

Page 29: Detergo Magazine Dicembre 2015

nati di crescita più o meno achiunque. Bisogna invece operaredelle scelte di espansione e dimarketing tese a differenziare l’of-ferta Made in Italy, in modo cheogni azienda individui le aree incui meglio diffondere il proprioprodotto, senza entrare in collisio-ne con le altre del proprio Paese”.“Nel momento di definire un pro-gramma fieristico, per scegliere unPaese piuttosto che un altro, guar-diamo anche alle normative – rile-va Paola Rossetti, titolare dellaparmigiana Bergparma, specializ-zata in macchine per il lavaggio asecco. - Per quanto riguardaBergparma privilegiamo Paesi incui va bene solo la certificazioneCE, quella europea, che per altroè di per sé autorevole e autosuffi-ciente. Non andiamo a complicar-ci in mercati troppo onerosi quan-to a certificati e dazi”.Una preziosa ultima parola arriva

burden on imports in terms of certi-fication and customs duties andtariffs”.Valuable concluding comments on

DD29DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

FIERETRADE SHOWS

Page 30: Detergo Magazine Dicembre 2015

sul tema da Francesca Rampi, tito-lare dell’omonima azienda manto-vana che produce detersivi:“Dubai è stata un’esperienza posi-tiva, anche per come ha consentitoa noi italiani di migliorare lenostre relazioni. La replichereisenz’altro, prestando magari atten-zione a fiere che si svolgono inPaesi che hanno più storia, e quin-di più saperi, nell’ambito dellalavanderia”.Ascoltando le voci dei protagoni-sti, Gulf Laundrex rappresentaquindi un esperimento da ripeteresulla strada di una valorizzazionedel Made in Italy con ricadutepositive per tutti. Elemento di cuitenere conto anche il giorno in cuiavviare un confronto per individua-re nel mondo partner fieristici perEXPOdetergo International.

the topic come from FrancescaRampi, owner of Mantua-baseddetergent manufacturer Rampi:“Dubai was a positive experience,even in terms of the way itallowed us Italians to grow ourown relationships. I would do itagain, perhaps focusing on showsthat take place in countries thathave a longer history, and there-fore more experience, in the fieldof laundering”.Based on the words of the players,Gulf Laundrex is an experimentworth repeating on the roadtoward maximizing the potential ofItalian goods while creating a pos-itive impact all around. Anotherfactor to keep in mind when itcomes to identifying trade showpartners around the world forEXPOdetergo International.

FIERETRADE SHOWS

Page 31: Detergo Magazine Dicembre 2015

On 27 October in Fieramilano, thecurtain closed on a show thatmarked an important step in theevolution HostMilano. All of thepredictions made on the eve ofthe show had to be increased,with growth of 13.5% in terms ofthe presence of professional visi-tors, up to 150,968. And, most ofall, there was an exponentialincrease in terms of professionalsfrom abroad – 60,383 from 172countries, 40% of the total, andwith growth of 17%.With top results from the U.S.,which saw an impressive 77.16% DD31

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

E’ calato il sipario, il 27 ottobre,su un’edizione che segna un pas-saggio chiave nell’evoluzione diHostMilano: riviste al rialzo tuttele previsioni della vigilia, con unincremento del 13,5% nelle pre-senze di visitatori professionali, aquota 150.968. E, soprattutto,con un aumento esponenziale deiprofessionisti esteri: 60.383 pre-senze da 172 Paesi, il 40% deltotale e in crescita del 17%.Da primato l’exploit degli USA, dadove i visitatori aumentano addi-rittura del 77,16%: una confermaeclatante della crescente autore-

FIEREEXHIBITIONS

150mila visitatori, il 40% internazionali,Host2015 consacraMilano capitale dell’ospitalitàMore than 150,000 visitors, 40% of whomcame from abroad, Host2015 made Milanthe capital of hospitality

L’elevata internazio-nalità è ormai un fattoacquisito per la mani-festazione leadermondiale nell’ospita-lità professionale, chequest’anno ha gestitoafflussi record nel-l’impegnativa situa-zione logistica posta da EXPO. Cinque giorni all’insegna di atmosfe-ra internazionale e Made in Italy frainnovazioni, campionati, show-cooking e degustazioni.

The great international natureof the event is a given now forthis leading worldwide exhibi-tion for the professional hos-pitality industry, which thisyear had to contend withrecord attendance numbersgiven the challenging logisti-cal situation brought on by

EXPO. Five days characterized by anatmosphere that was both internationaland “Made in Italy,” with innovations,championships, cooking demonstrationsand tastings.

Page 32: Detergo Magazine Dicembre 2015

increase in visitors, there’s unmis-takable confirmation of the grow-ing prestige of HostMilano onAmerican markets. This fact hadalready been underscored by par-ticipation in the show by the U.S.Commercial Service and theresulting boom in Americanexhibitors (+26%). Professionalsfrom China were also drawn tothe show and their numbers grewby more than one-third – +35.8%– despite a slowdown in thecountry’s GDP, which this yearwill grow “only” by about 7%.Compared to traditional markets,Host2015 serves as an indicatorthat there is a comeback takingplace. Visitors from Spain (+26%)were up by one-fourth whileFrance (+21.21%) was up by one-fifth and Germany (+13.95%) sawdouble-digit growth.“More than being an on-goingprocess, now the internationaliza-tion of Host can be said to be afact, which can be seen in thesize, numbers and quality – saysFiera Milano CEO CorradoPeraboni –. And that’s not all.Host also reflects the new geopo-litical scenario, opening itself upto markets like Iran, Africa andCuba. The increase of 13.5% interms of visitors was due to vari-ous factors – the focus on sup-porting companies in all waysover the long-term, the greatcommitment to scouting abroad –thanks as well to the collaborationwith ITA-ICE – and to the synergywith the city and what it repre-sents for ‘Made in Italy.’ This isthe successful path taken byHost, and it will also lead us toworking to accelerate the interna-tionalization of other exhibitions.”The logistics of having the showtake place during the final days ofEXPO, which saw an especiallylarge number of visitors, were

volezza di HostMilano sui mercatiamericani, già sottolineata dal-l’accreditamento della manifesta-zione da parte del Dipartimentodel Commercio degli Stati Uniti(US Commercial Service) e dalconseguente boom di espositori astelle e strisce (+26%).Un’attrattiva in forte crescitaanche per i professionals dallaCina, che crescono di oltre unterzo +35,8%, nonostante il ral-lentamento del PIL del Paese,che quest’anno crescerà “solo”del 7% circa. Rispetto ai mercatitradizionali, Host2015 si traducein un indicatore della ripresa inatto: aumentano di un quarto ivisitatori dalla Spagna (+26%) edi un quinto dalla Francia(+21,21%) e crescono a doppiacifra anche dalla Germania(+13,95%).

“Più che un processo, l’interna-zionalizzazione di Host è ormai unfatto acquisito, che sta nelledimensioni, nei numeri e nellaqualità – commenta l’amministra-tore delegato di Fiera Milano,Corrado Peraboni –. Non solo.Host riflette il nuovo scenariogeopolitico e apre a mercati comeIran, Africa e Cuba. All’aumentodel 13,5% dei visitatori hannocontribuito diversi fattori: la foca-lizzazione nel supportare le azien-de a tutto campo e a lungo termi-ne, il grande impegno nello scou-ting all’estero, anche grazie allacollaborazione con Agenzia ICE, ela sinergia con la città e con quel-lo che rappresenta per il Made inDD32

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

FIEREEXHIBITIONS

Page 33: Detergo Magazine Dicembre 2015

Italy. Una strada intrapresa consuccesso da Host, e che ci vedràimpegnati per accelerare l’inter-nazionalizzazione anche dellealtre manifestazioni.”Ed è anche stata un successo lagestione logistica connessa allacontemporaneità con le giornatefinali di EXPO, che si sono con-fermate ad altissima affluenza dipubblico: “In costante coordina-mento con le Forze dell’Ordine,con l’efficace collaborazione ditutti i soggetti deputati al traspor-to pubblico, e grazie alle tecnolo-gie di cui è dotata, Fiera Milanoha gestito un numero elevatissi-mo di persone e mezzi con lamassima flessibilità ed efficienza,confermando la consolidata com-petenza nei grandi eventi,” haaggiunto Peraboni.L’evoluzione di Host2015 come

also successfully managed. “Weworked constantly with lawenforcement officials and effec-tively collaborated with everyonefrom the public transport depart-ment, and thanks to the technolo-gies we have, Fiera Milano wasable to manage a great number ofpeople and means of transporta-tion in a highly flexible and effi-cient way, confirming our estab-lished expertise in holding largeevents,” added Peraboni.The evolution of Host2015 as anever more global platform - whereit’s not just about offering a“taste” of a product as much asabout high-level international net-working and creating a foundationfor wider-ranging business - wasseen as a positive developmentby exhibitors who used this as astrategic advantage.

FIEREEXHIBITIONS

PeV

med

ia.c

om

Soluzioni Avanzate per i l Mondo del le Lavander ie

Lavasecco 1 ORA S.r.l.Sede Amministrativa: Via Roma, 108 - 10070 Cafasse (To) - Italy

T: +39 0123 417 973 – F: +39 0123 417 [email protected] – www.lavasecco1ora.it

BATTITAPPETO

CENTRIFUGHE

LAVAGGIO TA

PPETI

TOTAL PACKAGING

Page 34: Detergo Magazine Dicembre 2015

For example, Chiara Roncagli,brand manager of Angelo Po,says: “The show has becomemuch more ‘institutional’ withmany more dealers and distribu-tors from all over the world thatwe only see at Host.”Ennio Parentini, commercialdirector of Italmill adds: “In short,Host is providing us with excellentstimuli. Here, visitors are moreinternational and, most of all,more curious and looking to thetrends beyond just products.” The coffee industry has come outof this edition demonstrating it isstill on top: “For us, Host is themain trade show – says LeonardoMazzieri from the marketingdepartment at Nuova Simonelli –It’s the occasion for presentingnew products and where we meetour customers and potential cus-tomers from all over the world.”Foreign exhibitors also expressedsatisfaction. Laia Umbert,Marketing Manager for SouthernEurope for Manitowoc, says that“…Host is the most importanttrade fair we participate in, andthe people who come to ourstand are highly qualified and veryprofessional.”The large delegation of foreignbuyers who attended are proofthat Host2015 is the key to open-ing the doors to the most dynam-ic markets today, such as theMiddle East and Far East orEastern Europa, or even the mar-kets of tomorrow, like SouthAmerica, Maghreb and Africa.“There’s strong demand for Italianstyle – says Andrej, a buyer froma company in Doha (Qatar) thatrepresents many prestigiousbrands in the UAE – For example,we are discovering traditionalMediterranean products. And thisis the best place to find the styleand the technologies to manufac-

piattaforma sempre più globale,dove non tanto proporre l’“assag-gio” del proprio prodotto quantofare networking internazionale aimassimi livelli e gettare le basi diun business più ampio, è stataaccolta con favore dagli esposito-ri, che ne hanno fatto un fattorestrategico. Dice per esempioChiara Roncagli, brand managerdi Angelo Po: “La manifestazioneè diventata molto più ‘istituziona-le’, con molti più dealer e distri-butori da tutto il mondo cheincontriamo solo a Host”.Aggiunge Ennio Parentini, diretto-re commerciale di Italmill: “In unafrase, Host ci sta fornendo degliottimi stimoli. Qui il visitatore èpiù internazionale e, soprattutto,più curioso e alla ricerca di ten-denze oltre che prodotti”.Esce rafforzata da questa edizio-ne anche la leadership nel mondocaffè: “Per noi Host è la fiera diriferimento – afferma LeonardoMazzieri, area marketing di NuovaSimonelli. – È l’appuntamentodove presentiamo i nuovi prodottie dove incontriamo i nostri clientie potenziali da tutto il mondo”.Soddisfatti anche gli espositoriesteri. Laia Umbert, ResponsabileMarketing Sud Europa diManitowoc, concorda che“…Host è la fiera più importantetra quelle a cui partecipiamo e ilpubblico che stiamo incontrandoal nostro stand è qualificato emolto professionale”.Le folte delegazioni di buyer inter-nazionali attestano che Host2015è la chiave che apre le porte deimercati oggi più dinamici, come ilMedio ed Estremo Oriente o l’EstEuropa, ma anche di quelli didomani, come Sudamerica,Maghreb e Africa.“C’è molta voglia di stile italiano–dice Andrej, buyer di una societàdi Doha (Qatar) che ha la rappre-DD34

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

FIEREEXHIBITIONS

Page 35: Detergo Magazine Dicembre 2015

sentanza di molti prestigiosi mar-chi occidentali negli Emirati –. Adesempio, stiamo scoprendo i pro-dotti tradizionali mediterranei. Equi è il luogo migliore per trovarequesto stile e le tecnologie perprodurli”.Gli operatori cinesi sono presentiin forze. Dice Mr. Liu, la cui azien-da di Pechino si è evoluta daimportatore di caffè torrefatto atitolare di catene di caffetterie:“Abbiamo oltre 30 store nelleprincipali città, con cui rispondia-mo a una crescente domanda dicaffè di qualità. Soprattutto giova-ni e studenti ricercano la colazio-ne all’occidentale, amano pas-seggiare con un ‘cappuccino’ inmano e sanno riconoscere unbuon caffè. Qui troviamo sia lemacchine sia le materie prime perle nostre esigenze di gammamedio-alta e, inoltre, impariamodagli italiani la cultura del caffè”.Host2015 è stata anche vivaciz-zata da oltre 400 eventi fra semi-nari e workshop, gare, campiona-ti, show-cooking e degustazioni. Ilcomasco Gianni Cocco è statoincoronato “Migliore baristad’Italia”, mentre il campionatomondiale di pasticceria ha fattoregistrare a sorpresa la vittoria delGiappone. Medaglia d’argentoper l’agguerrita Nazionale azzurra.Stabilito a Host2015 anche ilGuinness Record per il maggiornumero di gusti diversi di gelatoal cioccolato, oltre 120.Appuntamento nel 2017, quandoHostMilano celebrerà l’edizionenumero 40, in Fieramilano a Rhoda venerdì 20 a martedì 24 otto-bre.

Per informazioni aggiornate su Host2015:www.host.fieramilano.it,@HostMilano, #Host2015

ture them.”There was a great number ofChinese professionals. Mr. Liu,whose company in Beijing hasevolved from importing roastedcoffee to owning a chain of coffeeshops, says: “We have more than30 stores in major cities, and weare responding to the growingdemand for quality coffee. Ourtypical customer is a young stu-dent and their preferred way toeat out is with a ‘Western-style’breakfast. They love to walkaround with a cappuccino inhand, and they know how torecognise good coffee. Here wefind the machines, the mid-to-high level ingredients forour needs and we learnabout coffee culturefrom Italians.”Host2015 was made allthe more exciting thanksto more than 400 events,including seminars,workshops, competi-tions, championships,cooking shows and tastings.Gianni Cocco from the Comoarea was crowned the “BestBarista in Italy” while the WorldPastry Championship saw a sur-prise victory from Japan. The silver medal went to a verydetermined Italian team.Host2015 also marked a GuinnessWorld Record for the greatestnumber of types of chocolategelato flavours – more than 120.The appointment for 2017, whenHostMilano will celebrate its 40thedition, is to be held atFieramilano in Rho from Friday, 20October, to Tuesday, 24 October.

For updated information on Host2015:

www.host.fieramilano.it,@HostMilano, #Host2015 DD35

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

FIEREEXHIBITIONS

Page 36: Detergo Magazine Dicembre 2015

DD36DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

Pulisecco Pastoreuna missione di famiglia

Pastore Cleaners a family mission

di/by Stefano Ferrio

Servizi a misura di cliente, cura certosina nellalotta alle macchie, trattamenti con accortidosaggi di secco e acqua, eccellenza nellostiro. Così il signor Roberto, assieme allamoglie Vittoriana, manda avanti il negozio ere-ditato dai genitori. Con rigore artigianale.

Personalized customer service, utmost atten-tion to stain-removal, calibrated treatmentsusing wet and dry cleaning, superior ironingquality. This is how Roberto and his wifeVittoriana manage the shop they inherited fromhis parents. With meticulous craftsmanship.

Stains, the perennial, obstinateenemies of clean. Not all peopleand - even less - all machines,have the winning formula when itcomes to stains.Without wandering too far offtopic, even the detectives inthose American TV programs likeCSI work day and night to findthem, analyze them and catalogthem, when all it takes is a trip tothe cleaners to find out everythingyou want to know about theinherent features, history, andsimilarity of one stain to another.And, above all, to identify theweaknesses that will lead to theirdestruction (exactly the oppositeof the conservative aims of ateam of scientific investigators).Naturally, it takes a certain kind ofcleaners. Where, first and fore-most, the incomparable addedvalue is ‘experience’. Informedmemory. And therefore, thehuman component. Fully capableof meeting these requirements isPastore Cleaners which, locatednear the Padua hospital, for morethan half a century has been flaw-lessly removing the stains from

Le macchie, eterne e irriducibilinemiche del pulito. Non tutti gliuomini e - ancora meno - tutte lemacchine, hanno partita vinta conle macchie.Senza spingerci troppo lontano,fino ai detective di quei telefilmamericani tipo CSI, che passanogiorni e notti a cercarle, analizzar-le e catalogarle, basta passare inuna lavanderia per avere ognipossibile conoscenza sulla loronatura, la loro storia, le loro affi-nità con altre macchie. E, soprat-tutto, per individuare i punti debo-li che consentono un’azionedistruttiva specularmente contra-ria a quella conservativa di cui sioccupa una squadra scientifica.A patto, ovvio, che sia una lavan-deria di un certo tipo. Nella qualeinnanzitutto, l’impagabile valoreaggiunto si chiami esperienza.

Page 37: Detergo Magazine Dicembre 2015

E quindi memoria consapevole. Equindi fattore umano. A corri-spondere perfettamente a questirequisiti è la pulisecco Pastoreche, nei pressi dell’ospedale diPadova, da oltre mezzo secolosmacchia alla perfezione guarda-roba e tessuti di clienti quantomeno affezionati, vista la ricono-scenza provata verso artigianicosì competenti e preziosi.Quando inizia a raccontare delsuo negozio, l’attuale titolare,Roberto Pastore, tratteggia subitoun quadro coerente con le osser-vazioni appena fatte. “Parlare dimacchie, e di sporco in genere,mi viene quanto meno naturale.Infatti sono nato assieme a que-sto negozio - racconta – e cioè inun 1964 davvero fatidico per miamamma, Maria Bellucco, che inquello stesso periodo metteva almondo me e avviava l’attività,assieme a mio padre Benito. Per cui ho respirato sin dall’infan-zia una certa aria, ho visto in chemodo i miei si conquistavano laloro clientela, e mi sono trovatonelle condizioni di provarci a miavolta”.Quel che si dice un “imprinting”.Grazie al quale la storia del nego-zio continua anche oggi che agestirlo è il signor Roberto, assie-me alla moglie Vittoriana. Di cop-pia in coppia, dunque. “La lezionefondamentale che ho appresovedendo mamma e papà al lavorotutti i giorni – chiarisce Pastore –riguarda la lotta allo sporco. Che, in buona parte dei casi, disicuro nei più delicati, noi artigianieliminiamo grazie a delle cono-scenze specifiche, e in base aprecise regole deontologiche neiconfronti del cliente. Che, nonappena ci porta quel determinatocapo, non va illuso, ma resoedotto sulla situazione, e su comesi pensa di risolverla. Ciò si realiz- DD37

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

the wardrobes and fabrics of its(affectionately loyal) customers,considering their gratitude forsuch competent and treasuredartisans.As he begins to describe hisshop, the current owner, RobertoPastore, immediately paints a pic-ture consistent with the remarksmade above. “Talking aboutstains, and soil in general, comesquite naturally to me. Indeed, Iwas born at the same time thisshop was established - he contin-ues – that is, in 1964, a fatefulevent for my mother, MariaBellucco who, at the same time Icame into the world, had justopened this business, with thehelp of my father, Benito. So, eversince I was a child, this has beenmy environment; I saw how myparents won the trust of their cus-tomers and then it was my turn tofollow in their footsteps”.A successful “imprinting”. Thanks to which the story of theshop continues to this day.Managing it are Roberto, and hiswife, Vittoriana. From one coupleto another. “The most basic les-son I learned watching my motherand father at work every day – explains Pastore – has to dowith the war on soil. Which, in agood many cases, and certainly inthe most delicate ones, we arti-sans eliminate by using specificskills, and based on very strictethical rules with regard to ourcustomers. As soon as they bringin a garment, they should not bemisled, but made aware of the sit-uation and how we think it can beresolved. We start with an initial,thorough check, a sort of diagno-sis that takes place in front of thecustomer. A similar review will bemade at the time the item ispicked up, in order to check theresults together, prior to payment

Page 38: Detergo Magazine Dicembre 2015

for services”.As expected, at this point theconversation delves into one ofthe most critical problem areasfor artisan cleaners still active inthe business. “I know – confessesPastore – that the reason they allcome back to my shop is trust.Here, they place their garments inthe hands of someone whoknows how to identify the kind ofstain, knows how to choose theproper technique, and stays con-stantly updated on the new fab-rics and materials used in cloth-ing. You tell me in what kind ofautomatic dry-cleaners they willfind the answer to removing thesoil that has crept into the trim ona fur coat, or that has damaged apolyurethane jacket?”.A question that, aside from justimagining what the answer mightbe, leads to the next point: “Ofcourse, it’s clear that in a shoplike this, we strive to maintainrates consistent with the qualityguaranteed to our customers, aswell as with the delivery times andour working methods. We don’t conceal the fact thatexcessive use of water erodes theintegrity and the luster of a coat.It is important to weigh the typesof treatment. The same as it iseasy to remind the customer ofthe difficulties of eliminating bloodor red wine residue, which mustbe meticulously spot cleanedbefore cleaning. All things considered, it is rightand reasonable that, for this kindof quality, you will spend morehere than at a self-service clean-ers”.“Of course, the times have totallychanged – concludes this crafts-man who, in terms of passion andskills, bears a certain resemblanceto a “macchiaiolo” painter ofother times. - Today, the averageDD38

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

za a partire da un primo, accuratocontrollo, una sorta di diagnosisvolta davanti al cliente stesso.Analogo check si eseguirà almomento del ritiro, per appurareassieme i risultati ottenuti primadel pagamento”.Come prevedibile, il dialogo aquesto punto si addentra in unadelle problematiche più cogentiper le pulisecco artigianali rimastesulla breccia. “Io so – spiegaPastore a questo riguardo – chetutti tornano nel mio negozio sullabase della fiducia. Qui infatti met-tono i loro capi nelle mani di qual-cuno che individua il tipo di mac-chia, sa come dosare le tecnichedi trattamento, si aggiorna conti-nuamente sui nuovi tessuti e inuovi materiali dell’abbigliamento.Mi dica lei in quale lavanderiaautomatica trovano soluzioni perlo sporco che si insinua nella fini-tura di una pelliccia, o che intac-ca un giubbotto in poliuretano?”.Una domanda che, oltre a lascia-re immaginare la risposta, fa pre-vedere il passo successivo:“Certo, è ovvio che in un negoziocome questo ci battiamo pertariffe coerenti con la qualitàgarantita al cliente, nonché con itempi e i modi della lavorazione.Non nascondiamoci, ad esempio,che un uso eccessivo dell’acquacorrode l’integrità e la lucentezzadi un capospalla. Occorre dosarei tipi di trattamento. Così come èfacile rammentare al cliente le dif-ficoltà di eliminare residui di san-gue o di vino rosso, che sono dasmacchiare rigorosamente primadel trattamento. Una volta ricor-dato tutto ciò, è giusto e ragione-vole che, a fronte della qualità,qui si spenda di più rispetto aquando si va al self service”.“Certo, i tempi sono radicalmentecambiati - conclude questo arti-giano, che quanto a passione e

Page 39: Detergo Magazine Dicembre 2015

conoscenze, rievoca la figura diun pittore “macchiaiolo” d’altritempi -. Oggi il cliente medio, inproporzione, spende meno investiario rispetto ai suoi genitori eai suoi nonni, per cui, quandoviene in tintoria, tende psicologi-camente a non superare unacerta cifra per riavere pulito uncapo pagato 50,00 Euro, e non200,00 Euro. Una ragione di piùper far scattare il dialogo, la tra-sparenza del servizio e, in ultimaquanto rivelatrice analisi, il gustoimpagabile di un lavoro eseguitoa regola d’arte”.Garantito da chi, a cinquant’annidall’apertura del negozio di fami-glia, oggi serve i nipoti dei primiclienti. Con prezioso servizio distiratura da anni a cura di un’abi-lissima signora Sonia. Nel segnodi una missione generazionale.

customer spends proportionatelyless on clothing than their parentsand grandparents did so, whenthey come to the cleaners, psy-chologically they tend to resistspending more than a certainamount to clean a garment forwhich they paid 50, and not 200,Euros. The transparency of ourservice, one more good reason tohave the discussion, and a final,revealing analysis — the pricelesspleasure of a professional job per-formed beautifully”. Ensured by those who, fifty yearsafter the opening of the familystore, today are serving thegrandchildren of their first cus-tomers. Including the sought-afterironing services provided foryears by the highly-skilled Sonia.The signature of a mission hand-ed down for generations.

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

Page 40: Detergo Magazine Dicembre 2015

P E R U N A I N F O R M A Z I O N E C O M P L E TA

Abbonarsi a DETERGO conviene sempre; oggi più che mai, con questa rinnovata offerta.

Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione del Tessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua

redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa

ON LINE GRATISPer ricevere DETERGO in forma gratuita inviare una e-mail contenente dati anagrafici dell’azienda,

comunicando l’intenzione di voler ricevere in forma gratuita la rivista in formato elettronico, Inviare richiesta a: [email protected]

CARTACEOPer chi si abbona, DETERGO offre un abbonamento a prezzi super scontati

Abbonamento per 11 numeri € 32,00 anziché € 42,00 - Abbonamento per 22 numeri € 54,00 anziché € 84,00

(Per chi è già abbonato, l’abbonamento sottoscritto avrà inizio al termine dell’abbonamento corrente.L’abbonamento alla rivista decorre dalla data della sottoscrizione)

Queste le modalità di pagamento: EXPO DETERGO S.R.L. Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano

BPER - MILANO AGENZIA 10 - IT72 A 05387 01609 000001560855

ba b o n a t i a

P E R U N A I N F O R M A Z I O N E C O M P L E TA

Page 41: Detergo Magazine Dicembre 2015

ad operatori professionalmente prepa-rati ed in grado di “fare la differenza”in azienda, perché edotti dei principiche regolano la moderna imprendito-ria. Ben diverso è stato l’esordio deipulitintori meno giovani (o diversa-mente giovani, come amo definirmi!),perché la nostra preparazione profes-sionale era rappresentata solo dal-l’impegno e da un po’ di sconsideratocoraggio: potevamo affrontare qual-siasi sfida, ma senza avere la cono-scenza globale dei vari aspetti delnostro settore. Ed a volte siamoincorsi in errori di valutazione o inscelte sbagliate, perché ci mancavanole basi cognitive.La conoscenza, il sapere, permette diessere più sicuri, più abili, riducendoil rischio di errori che ci possonocostare cari (sbagliare acquisti, errarein strategie, ecc.).Scusate, ma un settore evoluto e pre-parato può affrontare il futuro con unbagaglio ben diverso rispetto al nostro.Vorrei che la ricerca da parte di chi-mici, ingegneri strumentali, tecniciportasse a nuove scoperte. Infatti,negli ultimi anni non abbiamo assisti-to a grandi novità per quanto riguardala parte meccanica e chimica nellepulitintolavanderie.Vorrei che fosse semplificata la buro-crazia, anche se temo che i nostriburocrati sono ben lontani dal venirciincontro in tal senso, perché in questomodo fanno pesare il senso del loropotere (forse solo velleitario, ma sem-pre seccante …)Vorrei che la pressione fiscale nonfosse così opprimente!Vorrei … ma forse ho già esagerato!Tanta serenità e salute per voi e levostre famiglie: questo è quello chemi sento di augurare a tutto il settore,dal profondo del cuore. DD41

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

ASSOSECCO

Sono lontani gli anni in cui da bambi-na avevo dei sogni che speravo si rea-lizzassero in concomitanza con l’arri-vo del Natale. Non sognavo grandicose e neppure tante, la mia filosofiaè sempre stata quella di restare con ipiedi a terra, forse per ridurre al mini-mo il rischio d’inutili delusioni.Questa concretezza si è consolidatacon il trascorrere degli anni.Il breve preambolo è importante perintrodurre alcuni concetti che vorreicondividere considerato l’approssi-marsi del periodo natalizio, perché inqualità di Presidente di Assosecco misento la responsabilità di fare pro-grammi che possano essere utili per ilcomparto. Non sono più in età di letterina perBabbo Natale, ma qualche “miracolo”da concretizzare non sarebbe una cat-tiva idea.La prima cosa, la più importante cheauspico è che ogni artigiano, ogniimprenditore possa prendere coscien-za della professionalità che esprimenell’attività svolta in tintoria.Ciò significherebbe essere imprendi-tori di se stessi nel significato piùampio del termine (in parole povere… far quadrare il bilancio), prestarela dovuta attenzione verso le proble-matiche ambientali, la sicurezza sullavoro, il rapporto con i dipendenti, lacura del cliente, il dialogo con i forni-tori, ecc.Vorrei che finalmente i corsi di forma-zione partissero per determinare quelsalto di qualità necessario per modifi-care la considerazione del pulitintoreda parte dell’opinione pubblica.La formazione strutturata e gestitacon intelligenza e sensibilità, condocenti professionali e competenti eprogrammi elaborati con l’esperienzadelle Associazioni, darebbero origine

Cosa vorrei trovaresotto l’albero di Natale… per la categoria

di Gabriella Platè

Page 42: Detergo Magazine Dicembre 2015

DD42DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

sile, ma è necessario acquisire nozio-ni e competenze che ci qualifichinooperatori in continua evoluzioneimprenditoriale.Saper attrarre il cliente, comunicarein modo semplice ed esaustivo, com-prendere che si comunica non solocon le parole, ma con la mimica fac-ciale, la gestualità, la postura, il tonoed il volume della voce, ecc, sonoelementi che ci aiutano a megliogestire l’interazione con l’utente.La dott.ssa Castelli ha confermatoche nella comunicazione le paroleincidono solo per il 7% del totale,infatti “l’aspetto esteriore, le scelte diabbigliamento, i gesti, la posizioneche si assume nello spazio, il tipo divicinanza fisica che si propone, iltono della voce, ecc. sono i principalielementi informativi valutati dall’in-terlocutore per decidere se una perso-na è piacevole o meno”.L’imprenditore e l’impresa “comuni-cano” non solo attraverso le parole,ma anche per mezzo dell’immagine,dell’associazione di appartenenza odelle scelte effettuate. Il pulitintorepuò promuovere azioni rivolte a favo-rire nell’opinione pubblica un giudi-zio positivo sull’impresa, attraverso:pubbliche relazioni, promozione diservizi, direct marketing, personalselling e pubblicità.Donata Castelli, fortemente apprezza-ta dai presenti per l’eccellente capa-cità di interagire con il pubblico e lasignorilità dei modi, si è addentratanegli strumenti della comunicazione edel marketing passando in rassegna

Domenica 22 Novembre abbiamosperimentato una nuova formula dicorso di aggiornamento, invece diessere ospitati da laboratori di colle-ghi o da aziende fornitrici abbiamooptato per un asettico, ma piacevole efunzionale hotel facilmente raggiun-gibile all’uscita dell’autostrada A4(qualche chilometro fuori Milano).I partecipanti hanno dichiarato di avergradito la sede, quindi, in futuro,potremmo ancora optare (alternando-ci) per questa soluzione.Certamente la sede è importante, ma lacosa fondamentale sono senza dubbiogli interventi dei relatori ed i temi chevengono affrontati ed approfonditi.Siamo partiti con un titolo ambizioso“come contrastare la concorrenza” alquale abbiamo aggiunto un significa-tivo “la carta etica del pulitintore: unostrumento per distinguerci”.Ebbene, il nostro obiettivo era difavorire un confronto su alcune tema-tiche e contribuire ad una presa dicoscienza dell’operatore su alcuniaspetti della professione che magarigià garantisce, ma in modo naturale edettato dall’esperienza senza che que-sti siano razionalizzati per ottenererisultati tangibili. Abbiamo chiesto aiuto alla dottoressaDonata Castelli che è intervenuta illu-strando il rapporto (complesso edarticolato) tra comunicazione, marke-ting, etica e pubblicità.Come ormai ben sappiamo, non pos-siamo solo svolgere in modo profes-sionale la nostra attività, quindi esse-re dei tecnici della manutenzione tes-

ASSOSECCO Incontro di aggiornamentoprofessionale e consegnadella “Carta Etica del pulitintore”

Donata Castelli

Page 43: Detergo Magazine Dicembre 2015

DD43DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

tutta una serie di esempi generici cheil pulitintore può personalizzare inbase alle caratteristiche della suaazienda. Le domande sono statemolte e così pure le esperienze condi-vise con i colleghi.Naturalmente si è trattato solo di una“prima puntata” di un intervento cheandrà necessariamente approfonditocon successivi elementi sempre piùlegati alla realtà del settore.

Al collega Franco Pirocchi è statoaffidato il difficile compito di parlaredei “segreti per sbaragliare la concor-renza”. Il dott. Pirocchi che, oltre adessere pulitintore di successo, è unpersonaggio che ci piace definirecome “tuttologo” avendo una culturavasta ed un’avvincente eloquenza, siè concentrato in quest’occasione sul-l’assistenza integrativa.Si tratta di un concetto troppo spessobanalizzato o addirittura dimenticatoche, al contrario, può fare la differen-za in un’impresa, perché garantiscesolidità e sicurezza in caso di avver-sità.L’imprenditore che si preoccupa persé e la sua famiglia è una persona chesaprà affrontare in modo proattivoqualsiasi esperienza aziendale e per-sonale, avendo la forza e la lungimi-ranza di poter contrastare anche laconcorrenza sleale che si limita a fareuna battaglia sul prezzo, ma che allafine non potrà vincere la contesa.Anche in questo caso il tempo adisposizione non ha consentito di

completare i tanti argomenti indiscussione che potranno essere ripre-si in altre occasioni.Spazio è stato lasciato alla consegnadella “Carta Etica del pulitintore”riservata ai Soci presenti. Si tratta diun documento realizzato su carta per-gamenata che evidenzia le eccellenzedel pulitintore e conferma agli occhidella clientela il valore professionaledell’esercizio.La Carta Etica del pulitintore è stataconsegnata in un gradevole espositorein plexiglass, affinché possa essereposizionata in evidenza sul tavolo diricevimento e di consegna dei capiper rendere edotti i clienti sugli aspet-ti nei quali si articola la professionedel pulitintore.Per Assosecco la “Carta Etica” vuoleessere il riconoscimento dei pulitinto-ri più preparati e motivati, attenti alladeontologia professionale, alla soste-nibilità, alla difesa dell’ambiente, alrispetto delle esigenze del cliente. Il pulitintore moderno, quindi, che èin grado di esaltare la capacità diconfronto con “l’altro”, per conosce-re, capire, condividere, soddisfare leattese della clientela.La Carta Etica vuole essere un contri-buto affinché ciò avvenga. Non vuoleessere uno strumento asettico chedetta regole, ma un primo passo perattuare quei principi che l’imprendi-tore della pulitintolavanderia devecondividere.Si tratta di una “mission” cheAssosecco ha deciso di intraprendereper aiutare l’evoluzione del settore inquesti anni così inquieti, ma ricchi dipotenzialità.

Gabriella Platè

ASSOSECCO

Franco Pirocchi

La consegna dellacarta Etica

Page 44: Detergo Magazine Dicembre 2015

(circa la metà) rispetto al dato di unaventina di anni orsono.L’autorizzazione in via generale (san-cita proprio dalla DGR 20138) è sca-duta, ma abbiamo ricevuto completegaranzie dalla Regione affinché siaconcesso alle imprese di continuare adoperare in attesa di avere la nuovadelibera che definisce il rinnovo auto-rizzativo decennale, i cicli produttivi ela gestione dei solventi utilizzati.Vi aggiorneremo sugli sviluppi dellaquestione.

ASSOSECCO è stata chiamata dallaD.G. Ambiente, Energia e SviluppoSostenibile a comporre il tavolo dilavoro legato all’aggiornamento dellaDGR 20138 Regione Lombardia.Al momento si sono svolti 2 incontririchiesti dai Funzionari regionali e daARPA per comprendere come si è evo-luto il settore della pulitintolavanderiain questi anni.Alla Regione risulta che il numerodegli esercizi in attività è attualmentedi 3.971 unità, cifra fortemente ridotta

ASSOSECCO Emissioni inquinanti:autorizzazione in Regione Lombardia

DD44DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Page 45: Detergo Magazine Dicembre 2015

Via San Massimo, 94 - SedrianoTel. 02 90.36.43.59 - www.dbgservice.it

PULITURA SPECIALIZZATABORSE e SCARPE

V.le Enrico Fermi, 31 - 31010 - Asolo (TV)Tel: +39.0423.952981 - FAX: +39.0423.521948

mail: [email protected]

LAVATRICI WET CLEANINGESSICCATORI ECOLOGICI

A CAMERA CHIUSANEGOZI LAVASECCO

CHIAVI IN MANOCONVOGLIATORI

DISPONIBILITA’ DIMACCHINE USATEMACCHINE US

Nordest- 31010 - Asolo (TV)V.le Enrico Fermi, 31 -FAX: +39.0423.52194Tel: +39.0423.952981 - Festwash.commail: info@nord mh.sh

Ques to è lo spaz io che t i o f f r iamo, ad un cos to eccez ionale

Riser vato a : Vendi tor i , R ivend i tor i , Agent i eLaborator i c/ ter z i per lavander ia

Formato moduli: base 90 mm x h 63 mmMateriale da pubblicare: pdf alta definizione

Prenotaz ione spaz i entro i l g iorno 28 de l meseprecedenteper informazion i : in [email protected]

Costi: € 1.000,00 x 11 uscite€ 600,00 x 6 uscite

Condizioni di pagamento: riba 60 gg. data fattura

Questo spaz ioè l ibero per la

tuapubbl i c i tà

Page 46: Detergo Magazine Dicembre 2015

DD46DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Per gli operatori del settore tessileabbigliamento l’etichetta di compo-sizione è uno strumento fondamen-tale di comunicazione lungo lafiliera, nonché un obbligo di legge.La legge che impone l’obbligato-rietà dell’etichetta di composizioneè un Regolamento Europeo, il n.1007/2011, che stabilisce inmaniera dettagliata come debba-no essere riportate le informazioni. In questo articolo oltre a riportarele principali regole stabilite dallalegge cercheremo di scoprire qual-cosa in più sulla natura e il com-portamento di alcune fibre tessili.

• Quante fibre tessiliesistono?

Molte, anche se la maggior partedei capi di abbigliamento è costi-tuita da un numero ridotto di fibre.Innanzitutto le fibre tessili si distin-guono in base al fatto che sianocompletamente naturali (fibre natu-rali) o che in qualche misura sianostate modificate dall’uomo (fibreman-made). Tra le fibre naturali èpossibile fare una ulteriore distin-zione tra quelle di origine animale(ad esempio lana, cashmere,angora, alpaca, seta,..) e quelle

Piccola Guida del PulitintoreP G PA cura di ecochem s.r.l. e RITEX Centro Ricerche e Prove Tessili

By ecochem s.r.l. and RITEX Textiles Research and TestingWET & DRY CLEANER GUIDE

Le fibre tessili e l’etichetta di composizioneTextile fibers and the composition label

di/by Roberta Binotto, Chimico Chemist (*)

For apparel industry textile profes-sionals, the composition label is anessential means of communicationthroughout the supply chain, aswell as a legal requirement.The law requiring fiber composi-tion labels is Regulation EU no.1007/2011, which lays out indetail how information must bereported.In this article, in addition to outlin-ing the main rules established bythe law, we will also take a closerlook at the nature and behavior ofsome textile fibers.

• How many textilefibers are there?

Many, even though most garmentscontain a limited number of fibers.First of all, textile fibers are cate-gorized as completely natural (nat-ural fibers) or in some way modi-fied by man (man-made fibers).Among the natural fibers, a furtherdistinction can be drawn betweenthose of animal origin (for exam-ple: wool, cashmere, angora,alpaca, silk...) and those of plantor vegetable origin (cotton, linen,hemp...).

Page 47: Detergo Magazine Dicembre 2015

A further distinction can also bemade among the man-made fibers:fibers produced from natural rawmaterials (for example: woodpulp, milk proteins…) are calledartificial, while those made entirelyfrom synthetic raw materials(derived from petroleum), aretermed synthetic.

Following is an overview of theprimary textile fibers.

• What do the fiberslook like

under a microscope?There is quite a difference in the DD47

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

P G P

di derivazione vegetale (cotone,lino, canapa,..).Anche tra le fibre man-made èpossibile fare una distinzione: lefibre che vengono prodotte a parti-re da materie prime naturali (adesempio la polpa del legno, leproteine del latte,…) si diconoartificiali, mentre quelle prodottetotalmente da materie prime di sin-tesi (derivati del petrolio), si defini-scono sintetiche.A seguire una panoramica delleprincipali fibre tessili esistenti.

• Come si presentanole fibre

al microscopio?C’ è molta diversità nel modo di

Lana merinos - Merino wool Cotone - Cotton

NATURALI/NATURAL CHIMICHE/CHEMICAL

LANA/WOOL ORGANICHE/ORGANIC

ACETATO/ACETATE

ALGINICA/ALGINATE

CUPRO/CUPRO

GOMMA/RUBBER

LYOCELL/LYOCELL

MODAL/MODAL

TRIACETATO/TRIACETATE

VISCOSA/VISCOSE

ARTIFICIALI/ARTIFICIALDa polimeri naturali/From natural polymers

SINTETICHE/SYNTHETICDa polimeri sintetici/From synthetic polymers

INORGANICHE/INORGANIC

CARBONIO/CARBON

VETRO/GLASS

METALLICA/METALLIC

CERAMICA/CERAMIC

COTONE/COTTON

LINO/LINEN

SETA/SILK

CANAPA/HEMP

RAMIE’/RAMIE

JUTA/JUTE

CACHEMIRE/CASHMERE

ANGORA/ANGORA

� �

� �

ACRILICA/ACRYLIC

ARAMIDICA/ARAMID

CLOROFIBRA/CHLOROFIBER

GOMMA/RUBBER

FLUOROFIBRA/FLUOROFIBER

MODACRILICA/MODACRYLIC

POLIAMMIDICA/POLYAMIDE

POLIESTERE/POLYESTER

POLIETILENICA/POLYETHYLENE

POLIIMMIDE/POLYMIDE

POLIPROPILENICA/PROPILENE

ELASTAN/ELASTANE

ELASTOMULTIESTERE/ELASTOMULTIESTER

ELASTOLEFINA/ELASTOLEFIN

MELAMINA/MELAMINE

Page 48: Detergo Magazine Dicembre 2015

appearance of the various textilefibers, to the extent that some ofthem can be distinguished by sim-ply viewing them through a micro-scope. This is true of the naturalfibers, which have very distincttraits. The section and fineness can alsobe specific to each fiber. The following image offers aninteresting comparison of somenatural fibers (note that the fiberon the far right is not natural).

• Natural fibers A comparison of the coarse woolfiber on the left with the cashmerefiber in the middle highlights twokey concepts that are then reflect-ed in the macroscopic behavior ofthe wool: the fineness of the fiberand the shape of the cuticle, thatis: the scales that cover the shaft ofthe fiber. That cashmere fiber is perceivedas very soft to the touch is due tothe fact that it is thinner than astrand of “regular” wool, and alsobecause the cuticle or scales (a

presentarsi delle varie fibre tessili,tanto che alcune di esse si posso-no distinguere proprio per sempli-ce visione al microscopio. E’ il caso delle fibre naturali, chehanno un aspetto del tutto peculia-re. Anche la sezione e la finezzapossono essere caratteristiche spe-cifiche di ogni fibra.Nell’immagine a seguire è interes-sante confrontare alcune fibre natu-rali fra loro (si noti che la fibra diestrema destra non è naturale).

• Le fibre naturaliE’ interessante confrontare la fibradi lana grossolana di sinistra(coarse wool) con la fibra di cash-mere al centro, per sottolinearedue concetti importanti che poi siripercuotono sul comportamentomacroscopico della lana: la finez-za e la forma delle scagliette, cioèdelle lamelle che ricoprono ilcorpo della fibra. Il fatto che la fibra di cashmere siapercepita come molto morbida altatto è proprio dovuto al fatto cheessa è più sottile rispetto ad unaDD48

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

P G P

Page 49: Detergo Magazine Dicembre 2015

source of rough hand feel) oncashmere are less jagged than onregular wool and have a typicalglass-shaped structure. The scales are responsible for thephenomenon of felting typicallyassociated with water-washing ofwool. The friction between fibersduring washing can cause thescales to lift up and become inter-locked; the end result is felting,producing a rougher and smallermaterial, definitely inferior to theoriginal. There are some types ofmachine-washable wool(Superwash, Total Easy Care) thathave undergone a process ofsmoothing and/or coating of thescales; this treatment prevents thecuticle from lifting and causing thematerial to felt. Now let’s take a look at silk fiber:it is a filament secreted by aninsect (Bombyx Mori) to build thecocoon in which it will transforminto a moth. It is a continuousfiber, thinner than cashmere, andthis makes silk fabric very soft andallows it to drape well. Despite itsfineness, silk is still a very strongfiber and, when it is dry, silk fabrichas good tensile strength andresists tearing and abrasion.

Now we will observe the cellulose-based fibers: under the micro-scope, cotton can be identified by

lana “normale”, e anche al fattoche le scagliette, sicuramente fontedi ruvidezza al tatto, nel cashmeresono meno frastagliate rispetto aduna lana normale, e mostrano latipica forma a bicchierino. E’ interessante sottolineare cheproprio le scagliette sono leresponsabili del fenomeno tipica-mente associato al lavaggio inacqua della lana: l’infeltrimento.L’azione di sfregamento che si svi-luppa sulle fibre durante il lavag-gio può portare all’apertura dellescaglie ed, per incastro reciproco,al blocco delle fibre le une sullealtre; il risultato complessivo è unmateriale infeltrito, cioè rigido,ruvido e di dimensioni decisamen-te inferiori rispetto all’originale.Esistono tuttavia in commercio lanelavabili in lavatrice (Superwash,Total Easy Care) che hanno subitoun processo di levigatura e/o rico-pertura delle scagliette, trattamen-to che previene l’apertura dellascaglia e quindi il successivo infel-trimento del materiale. Si passi ora ad osservare la fibradi seta: essa è il filamento secretoda un insetto (il Bombyx Mori) percostruire il bozzolo in cui si trasfor-merà in farfalla. E’ una fibra conti-nua, molto sottile, più del cashme-re, e per questo il tessuto in setarisulta molto morbido e drappeg-giante. Nonostante la sua finezzala seta è tuttavia una fibra tenace,e il tessuto in seta, a secco, ha unabuona resistenza alla trazione, allalacerazione e all’abrasione. Si osservino ora le fibre a basecellulosica: il cotone si riconosce almicroscopio per le tipiche convolu-zioni a nastro attorcigliato e lafibra di lino (immagine a lato),

P G P

DD49DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Page 50: Detergo Magazine Dicembre 2015

con la sua sezione tendenzialmen-te regolare, si riconosce per i“tagli” trasversali, spesso incrocia-ti, in corrispondenza a piccolirigonfiamenti della fibra. Se si passa ad osservare la fibradi poliestere all’estrema destra sinota come la sua sezione sia per-fettamente regolare: ciò è dovutoal fatto che la fibra viene prodottaper estrusione di una massa liqui-da o fusa attraverso una filiera, icui fori hanno dimensione fissa.L’aspetto della fibra di poliestereclassica è identico a quello di tuttele fibre sintetiche e di molte artifi-ciali, proprio perché vengono tutteprodotte per estrusione da unafiliera (poliammide, acrilico, aceta-to, polipropilene,…).La caratteristica fondamentaledelle fibre di poliestere è la lorotenacità, caratteristica che permet-te di ottenere tessuti con prestazio-ni di resistenza elevate.

• Perché così tantefibre diverse?

Fibre naturali e fibre man-madepossiedono caratteristiche moltodifferenti, che sapientementemescolate permettono di ottenere

P G Pits typical twisted ribbon appear-ance, and linen fiber (alongside),with its uniform section, can be rec-ognized by the “cut marks” thatoften cross over one another wheretiny bulges occur in the fiber. Moving on to polyester fiber, onthe far right, its section is perfectlyuniform. This is due to the fact that the fiberis produced by extrusion of a liq-uid or molten mass through a spin-neret with holes of a fixed size.The appearance of classic poly-ester fiber is identical to that of allsynthetic fibers and many artificialones, too, precisely because theyare all extruded through a spin-neret (polyamide, acrylic, acetate,polypropylene…).The basic characteristic of poly-ester fibers is their tenacity (tensilestrength), a feature that makes itpossible to obtain very strong fab-rics.

• Why so many different fibers?

Natural fibers and man-madefibers possess very different char-acteristics that, when skillfullyblended, make it possible to

FIBRE NATURALI/NATURAL FIBERS---------------------------------------------Mano morbida e caldaSoft, warm handFacilità di assorbimento dell’umiditàEasily absorb moistureRidotto accumulo di carica elettrostaticaLimited accumulation of staticPotere coibente (tener caldo)Insulating power (maintain warmth)Confort sensorialeSensory comfort

FIBRE MAN MADE/MAN MADE FIBERS---------------------------------------------------Resistenza meccanica alla rotturaMechanical resistance to breakingResistenza all’abrasioneResistance to abrasionResistenza all’invecchiamento Resistance to agingFacilità di asciugatura o manutenzioneQuick drying and easy careConfort termofisiologico – prestazioni tecnicheThermophysiological comfort – technical performance

Page 51: Detergo Magazine Dicembre 2015

P G Ptessuti con ottime prestazioni in ter-mini di estetica, confort e funzio-nalità.Quando si cercano proprietà diconfort sensoriale la scelta tende aricadere su fibre naturali ma se sidesidera conferire al tessuto pro-prietà di resistenza alla rottura,all’abrasione o se si necessita dicostruire capi ad elevata presta-zione tecnica si devono utilizzarefibre sintetiche. Nella tabella alato vengono messi in evidenza ivantaggi delle fibre natutrali e sin-tetiche.Veniamo ora al modo in cui lefibre devono essere riportate nel-l’etichetta di composizione

• Come si etichetta un capo

di abbigliamento?Come già anticipato la legge diriferimento in tutta Europa per l’eti-chettatura dei tessili è ilRegolamento (EU ) n.1007/2011.Esso afferma alcuni obblighi fon-damentali.1. Tessile è un prodotto costituitoalmeno dall’80% di fibre tessili.Quindi un capo in pelle con unpiccolo inserto in tessuto non èteoricamente soggetto all’obbligodi etichettatura.2. Nell’etichetta di composizionedevono essere riportate solo lefibre tessili, indicate per esteso, inordine decrescente. E’ vietato l’usodi codici di abbreviazione. Si notiche spalmature, accessori, stampe,elastici… non devono essere con-teggiati nel calcolo della composi-zione perché non si tratta di fibretessili.3. Non si possono utilizzare nomidi fibre diversi rispetto a quelli

obtain fabrics with excellent per-formance in terms of beauty, com-fort and functionality.When the desired property is sen-sory comfort, the choice tends tofall on natural fibers but if youwant the fabric to be strong andresistant to breaking and abrasion,or if the need is to create high per-formance technical garments, theanswer lies in synthetic fibers. The following table illustrates theadvantages of natural and synthet-ic fibers.Now we come to how fibers mustbe reported on the compositionlabel

• How is an article ofclothing labeled?

As indicated above, the Europeanreference law for labeling fabricsis Regulation (EU) no.1007/2011.It states some basic requirements.1. A textile is a product composedat least 80% of textile fibers. Thus, a leather garment with asmall fabric insert is not, theoreti-cally, subject to the labelingrequirement.2. The composition label must indi-cate only the textile fibers, writtenout in full, and listed in decreasingorder. Use of abbreviations is pro-hibited. Note that coatings, acces-sories, printed elements, elastic…do not need to be included in thecomposition because they are nottextile fibers.3. Names of fibers that are differ-ent from those cited in Annex 1 ofthe Regulation may not be used.This means it is possible to use theword cashmere but not the wordbamboo, as many manufacturerswould, instead, like to do. DD51

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Page 52: Detergo Magazine Dicembre 2015

This is because the wording bam-boo does not appear on the list ofallowed fibers. Along the same lines, it is not pos-sible to use commercial brandnames of fibers (like Coolmax® fora particular type of polyester) butonly the generic name of the fiber. Commercial wording can be usedin a location separate from thecomposition.4. A 3% tolerance is allowed inlabel declarations, that is: a gar-ment labeled 50% wool and 50%acrylic may actually contain 47%to 53% wool or acrylic.5. A major innovation in regulationno.1007/2011, introduced toplease consumers sensitive to thisissue, is the requirement to indi-cate whether the item contains ani-mal products, different from thefibers, using the following word-ing: “Contains non-textile parts ofanimal origin”. For example, aleather label on a pair of pants ormother of pearl buttons on a jacketmust be indicated using the word-ing above. 6. Not all textiles are required tocarry a composition label. The regulation allows for someproducts to be exempt from therequirement, as in the example ofoven mitts; and for others, like dishtowels, a global label is sufficient.

citati nel regolamento, all’allegatoI. Questo significa che è possibileusare la parola cashmere ma nonè possibile, ad esempio, usare laparola bamboo, come invece moltiproduttori vorrebbero. Questo per-ché la dicitura bamboo non rientranell’elenco delle fibre permesse.Ugualmente non è possibile utiliz-zare marchi commerciali dellefibre (ad esempio Coolmax®) perun tipo particolare di poliestere)ma solo il nome generico dellafibra. Le diciture commerciali pos-sono tuttavia essere riportate in unpunto separato rispetto alla com-posizione.4. Rispetto a quanto dichiarato inetichetta è ammessa una tolleran-za del 3%, cioè se un capo èdichiarato 50% lana e 50% acrili-co è possibile riscontrare effettiva-mente dal 47% al 53% di lana, odi acrilico.5. Una importante novità del rego-lamento n.1007/2011, introdottaper favorire i consumatori partico-larmente sensibili al riguardo, èl’obbligo di indicare se nel caposiano presenti elementi di origineanimale, diversi dalle fibre, me -diante la dicitura “Contiene partinon tessili di origine animale”. Ad esempio la presenza di unaetichetta in pelle nel pantalone odi bottoni in madreperla nellagiacca deve essere evidenziatariportando la suddetta dicitura. 6. Non tutti i tessili devono recareuna etichetta di composizione. Il regolamento prevede che alcuniprodotti siano esenti dall’obbligo,come ad esempio i guanti daforno, e che per altri sia sufficienteun’etichettatura globale, ad esem-pio i canovacci. DD52

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

P G P

Page 53: Detergo Magazine Dicembre 2015

Soluzione/AnswerA

Poliestere/Polyester15%A

Cotone/Cotton85%

Poliestere/Polyester100%

-------------------------Thermocool®

Poliestere/Polyester80%

Elastan/Elastane20%

Cotone/Cotton85%

Poliestere/Polyester15%

Thermocool100%

Poliestere/Polyester78%

Elastan/Elastane15%

Poliuretano/Polyurethane7%

CO 85%

PL 15%

1. Pantalone uomo composto dacotone e poliestere

1. Men’s trousers made of cottonand polyester

Poliestere/Polyester100%

Poliestere/Polyester82%

Elastan/Elastane18%

3. Giacca in poliestere cavo(Thermocool) con proprietà di

tenuta del calore3. Jacket in hollow polyester(Thermocool®) with thermal

insulation properties

2. Tessuto di poliestere82%+elastan 18% ricoperto di

poliuretano (7% in peso)2. Polyester fabric 82% + elastane 18% coated with

polyuretane (7% by weight)

Soluzione/AnswerB

Soluzione/AnswerC

• Chi controlla che l’etichetta sia corretta?

Se da un lato il regolamento diriferimento è unico per tutta laComunità Europea, il controllo delrispetto delle sue disposizioni èdemandato alle autorità nazionali.Gli enti preposti a farlo sono leCamere di Commercio, la PoliziaMunicipale e la Guardia diFinanza. Il controllo può esserevisivo, mediante il quale vienevalutata l’etichetta dal punto divista formale, o effettivo, vienecioè prelevato un capo dal merca-to e mediante controlli di laborato-rio ne viene verificata la composi-zione fibrosa.

Per terminare un piccolo esercizioper il lettore: quale è la corretta …A, B o C?

• Who checks to see ifthe label is correct?

Even though the regulation appliesacross the European Community,surveillance to see if its provisionshave been respected falls tonational authorities. The relevant authorities are theChambers of Commerce,Municipal Police and Tax Squad.Surveillance checks can be visual,during which the label is formallyobserved, or tangible, where agarment is collected from the mar-ket and its fiber composition veri-fied through laboratory tests.

We end with a small test for thereader: which is correct … A, B or C?

P G P

Page 54: Detergo Magazine Dicembre 2015

Risposte corrette:

1. B (il nome delle fibre deve essere riportato per esteso e in ordine decrescente)

2. A e C (entrambe esatte perché è accettata una tolleranza del 3% rispetto a quan-to dichiarato). La B è errata in quanto le spalmature non sono fibre tessili e nondevono essere conteggiate.

3. A e C (è fatto divieto di utilizzare i nomi commerciali in etichetta di composizio-ne; la dicitura Thermocool può essere tuttavia riportata, ma separatamente rispettoalla composizione)

LaboratorioCentro Ricerche e Prove TessiliVia Maglio di Sopra, 336073 Cornedo Vicentino VicenzaTel. 0445 446393Fax: 0445 459042e-mail: [email protected]

ecochem s.r.l.Via L. L. Zamenhof, 223600 VicenzaTel. 0444 911888Fax: 0444 911903e-mail: [email protected]

(**) D.ssa Roberta Binotto,• Laureata in Chimica nel ’97 presso l’Università di Padova, da anni si occupa in Ritex di analisi e ricerca su materialidel settore tessile abbigliamento e accessori.• Tiene corsi di formazione alle aziende in merito a qualità, etichettatura e sicurezza del prodotto tessile. • E’ attualmente responsabile dell’area Mercati Internazionali, unità di Ritex che fornisce consulenza alle aziende inmerito ai requisiti dei diversi mercati di vendita, con estensione al mercato mondiale.

(**) Dr. Roberta Binotto• Received her degree in chemistry in 1997 from the University of Padua; for years at Ritex she has conducted research and analysis of materials used in the apparel textile and accessories industry.• She leads corporate training courses focused on the quality, labeling and safety of textile products. • She currently manages the International Markets area, a Ritex unit that provides counseling services to businesses on the requirements of different markets, with global market reach.

Correct answers:

1. B (the name of the fiber must be written out in full and listed in decreasing order)

2. A and C (both are correct because a 3% tolerance from stated amounts isallowed). B is incorrect because coatings are not textile fibers and are not counted.

3. A and C (the use of commercial names on composition labels is prohibited; thewording Thermocool can still be indicated, but separately from the composition)

P G P

Page 55: Detergo Magazine Dicembre 2015

Ogni giorno ci svegliamo per andaread alzare la serranda della nostra atti-vità, e speriamo in una buona giornata.Speriamo di vedere tanti buoni clientie, soprattutto, speriamo che non siauna di quelle giornate nella quali sia -mo chiamati ad assolvere a uno deitantissimi adempimenti burocraticiche, al pari del pagamento di tasse etributi, tanto incupiscono la nostravita.Ogni tanto, nei buchi concessi dal la -voro, pause che ci auguriamo non cisiano ma capitano, usiamo il nostrotempo per aggiornarci leggendo iquotidiani anche se, molto più spesso,prediligiamo le riviste di settore, nellequali speriamo di trovare notizie utiliper la nostra attività, magari fatte ap -posta per ricordarci, appunto, adem-pimenti in scadenza.Vorremo però trovarli scritti, questimemorandum, in maniera chiara, enon redatti in maniera da creare inuti-li allarmismi. Nei giorni scorsi, peresempio, allarmati da una notizia nontroppo limpida che avevano letto sullamodifica di una norma (e più che maise si tratta di norme, proprio la chia-rezza dovrebbe essere d’obbligo),diversi colleghi mi hanno chiamatoper chiedere come avrebbero dovutocomportarsi.Come prima cosa, tengo a rammenta-re a tutti che le nostre associazionisono pronte a rispondere alla doman-de per togliere qualsiasi dubbio. Poi aggiungo a voi tutti, come ho giàdetto di persona a chi mi ha chiama-to, che non risulta nessuna novità inmateria di adempimenti per le immis-

sioni in atmosfera. Le lavanderie asecco, come noto, sono soggette alledisposizioni relative all'inquinamentodell'aria contenute nel Testo UnicoAmbientale, ovvero il decreto n.152/2006, che all'articolo 272 le hainfatti classificate come scarsamenterilevanti agli effetti dell'inquinamentoatmosferico e pertanto autorizzabili"in via generale" alle emissioni diCOV - Composti Organici Volatili-essendo classificato come tale il per-cloroetilene che viene utilizzato datutte le lavanderie a secco a ciclochiuso.Sempre il medesimo decreto ha postoun limite di validità di 10 anni alleautorizzazioni di carattere generale,ed è quindi richiesto alle aziende dipresentare il rinnovo dell'adesioneall'autorizzazione generale entro 10anni dalla presentazione della primarichiesta. Pertanto, chi ha in scadenzal'autorizzazione (cioè si avvia ad ave -re da 10 anni la certificazione previ-sta), deve richiederne il rinnovo.L’eventuale prolungamento delladurata dell'autorizzazione in questio-ne, con conseguente ri-calendarizza-zione delle scadenze per il rinnovod'adesione, è competenza delle Re -gioni e delle Province Autonome, acui vi suggerisco di rivolgervi peravere le precise indicazioni.Attenzione, perché trascorso il termi-ne, qualunque esso sia, le aziende chenon hanno richiesto il rinnovo nonsono più autorizzate alle emissioni inatmosfera. Tutto ciò però è già stabi-lito nel testo in vigore, e non è fruttodi alcuna nuova norma.

DD55DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Immissioni in atmosfera, nessuna nuova norma

di Vito Carone PresidenteConfartigianato ANIL

Page 56: Detergo Magazine Dicembre 2015

Notizie dal Territorio

Notizie Confederali

Confartigianato ANIL di Terni in Assemblea

Ci sarà anche spazio per fare il punto della situa-zione sulla richiesta di Legge Regionale di settore,avanzata da Confartigianato Imprese Terni, propo-sta che si trova al vaglio delle competenti commis-sioni.Su richiesta del Presidente provinciale di categoriaGiancarlo Ciavattini, si parlerà anche dell’annosaproblematica sul mancato ritiro dei capi. L’ufficiolegislativo di Confartigianato Imprese Terni, conl’occasione presenterà una relazione.Infine si parlerà di rifiuti e di energia, con il sup-porto dello sportello energia di ConfartigianatoImprese Terni, che grazie al CENPI, sta facendogià risparmiare molti euro alle imprese del settore.

Dalla Legge di Stabilità c’è una (mezza) buonanotizia per le aziende di lavanderia. Il Governo ha infatti previsto che con la nuovadisciplina per la determinazione della rendita cata-stale degli immobili classificati nei gruppi catastaliD ed E, gli imbullonati usciranno dalla renditacatastale. In sostanza, mentre fino a quest’anno imacchinari imbullonati contribuiranno a determina-re la rendita catastale dell’immobile a destinazionespeciale in cui insistono e, quindi, a partecipareall’imponibile IMU e TASI, sembra che dal 2016gli stessi saranno esclusi.Quindi i macchinari a percloro, ma anche le mac-chine ad idrocarburi e siliconi oltre a quelle adacqua di certe dimensioni dovrebbero rientrare in

Lunedì 14 dicembre 2015 presso la sede provin-ciale di Confartigianato Imprese Terni, la categoriadelle lavanderie si troverà riunita in un incontro dilavoro e confronto.Nel corso dell’incontro saranno molti gli argomentiin trattazione, tutti interessanti, che gli associati delsettore si troveranno a decidere per far si che que-sto appuntamento, giunto alla seconda edizione, siasempre più attrattivo per le imprese del settore.Prima di tutto i consueti auguri ed un bilancio difine anno per tutto il settore.Come primo argomento, verranno presentate lebozze di programma, relative al convegno di cate-goria, programmato per il mese di marzo 2016.

Imbullonati e IMU & TASIquesta tipologia con un risparmio consistente per leaziende. Sarebbe una novità assoluta dopo anni eanni di crescita dell’imposizione fiscale soprattuttosui beni immobili.

Page 57: Detergo Magazine Dicembre 2015

Attivo il servizio di conciliazione per le controversie sulle bollette elettriche e del gas

DD57DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Arriva una buona notizia per gliimprenditori spesso alle prese con idisservizi delle società che eroganogas ed elettricità. È infatti attivo ilServizio Conciliazione Clienti istitui-to dall’Autorità per l’Energia Elet -trica e il Gas e gestito dall’Acquiren -te Unico. Uno strumento per facilitare la solu-zione delle controversie tra i venditorie distributori e i clienti finali, comeappunto, gli artigiani e le piccoleimprese.Il servizio consente di risparmiaretempo e denaro per gestire le vertenzee si svolge su una piattaforma Inter -net dove un conciliatore esperto aiutagli utenti a risolvere i loro problemi.I consumatori, siano essi cittadini oimprenditori, si confrontano on linecon le aziende di energia elettrica egas e il conciliatore si occupa dimediare e trovare soluzione alle con-troversie.Un ruolo fondamentale in questonuovo servizio viene svolto dalleAssociazioni di Confartigianato chepossono raccogliere e rappresentare iproblemi delle imprese associate,curando la pratica di conciliazioneper conto degli imprenditori, i qualidevono affrontare ogni giorno proble-mi non da poco sul fronte delle forni-ture di energia elettrica e gas.Confartigianato lo denuncia da sem-pre: alle preoccupazioni per l’altocosto dell’energia si aggiungonoquelle per i disservizi, la scarsa chia-

rezza delle bollette, gli errori nellafatturazione dei consumi, le interru-zioni nell’erogazione.Basti dire che, secondo una rilevazio-ne di Confartigianato, il 41% dellefamiglie italiane si dichiara insoddi-sfatto della trasparenza delle bolletteelettriche e il 39% dei consumatori ècritico sulle informazioni riguardantiil servizio. Confartigianato si batteogni giorno per avere un mercato del-l’energia elettrica e del gas efficienteil che significa bollette meno care,qualità delle forniture, trasparenzadelle offerte. L’impresa deve poter scegliere dicambiare fornitore in tempi rapidi esenza paura di “ritorsioni” da partedel fornitore uscente, non deve piùricevere fatture di conguaglio tantoingenti da minare la stabilità econo-mica dell’impresa stessa, non devepiù incappare in contratti non richie-sti e con clausole al limite delladenuncia per contratto ingannevole.L’obiettivo finale, insomma, è quellodi vedere finalmente rispettati i dirittidei consumatori e non essere costrettia far valere le proprie ragioni ricor-rendo al servizio di conciliazione.

Page 58: Detergo Magazine Dicembre 2015

DD58DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Gara Sistri poco trasparente? Nienteaffatto, si stanno applicando tutte leregole del Codice degli appalti.Manca una “seria riflessione” sullanecessità di rivedere la normativa?Falso, il Ministero sta vagliando tuttigli spunti emersi in occasione deitavoli di confronto tenutisi negli ulti-mi anni. Preoccupazione per quantoavverrà a gennaio? Comprensibile,ma le sanzioni devono esserci inqualsiasi settore per garantirne laregolamentazione: il legislatore saràgarante di un apparato che non diven-ti “vessatorio” per i destinatari dellestesse. È intorno a questi tre punti chesi sviluppa la risposta del ministrodell’Ambiente, Gian Luca Galletti,alla lettera datata 7 ottobre a firmadel presidente di Rete Imprese Italia,Carlo Sangalli, con la quale venivanoavanzati tutti i dubbi e le perplessitàrispetto all’avvio del Sistri a pienoregime dal primo gennaio del prossi-mo anno con tanto di sanzioni opera-tive. Risposta datata 14 ottobre, cioèuna settimana dopo, e che la nostraredazione ha avuto modo di leggeresoltanto dopo aver registrato ledichiarazioni rilasciate dallo stessoministro Galletti a margine del tagliodel nastro che ha dato il via all’edi-zione 2015 di Ecomondo. Sia nella sua risposta scritta che inquella rilasciata al microfono di Ri -cicla, comunque, è sembrato mancareun approccio concreto alla vi cenda ealle sue conseguenze pratiche. Il primo punto su cui si consuma lasostanziale divergenza di prospettive

è quella sulla trasparenza del bando,che sarà anche a norma di legge, mache a differenza di quanto accade disolito alla pubblicazione delle lineeguida per le manifestazioni d’interes-se (risalenti ormai allo scorso giugno)non ha reso pubblici i criteri con cuiverranno assegnati i punteggi. Si sa solo che a vincere sarà l’offertatecnologica più vantaggiosa, primaancora che quella più economica, mala stragrande maggioranza dei detta-gli e delle specifiche sono affidatealle lettere d’invito che solo in questigiorni (pare) starebbero raggiungendole imprese (o i gruppi) selezionaticome idonee dalla Consip – la societàministeriale che si è occupata di redi-gere e gestire la gara d’appalto – traquelle che hanno manifestato interes-se. Gli utenti obbligati che risultanoall’anagrafe Sistri sono circa 76mila,ma arrivano a 300mila iscritti effetti-vi. Un parco iscritti che ha garantitonel 2014 un incasso di 19 milioni dieuro di contributi. Viene da chiedersidunque come possa, la concessione,arrivare a valere 260 milioni di euroin sette anni avvalendosi delle soleiscrizioni e contributi annuali, consi-derato che nel documento viene chia-rito esplicitamente che quella valuta-zione non è da considerarsi una based’asta e che la remunerazione delconcessionario dovrà venire da unadetrazione sui contributi stessi.Detrazione il cui importo, manco adirlo, non è pubblico ma che saràdefinito nel contratto tra Ministero evincitore della gara sulla base dei det-

Notizie Confederali

Galletti risponde a reteimprese sul SISTRI

Page 59: Detergo Magazine Dicembre 2015

tagli contenuti nella lettera d’invito.Un punto sul quale le PMI sonomolto sensibili perché significa che èsugli utenti che l’eventuale nuovoconcessionario dovrà recuperare ilproprio investimento, e di recente nonè mancata una apertura del Ministeroad estendere la platea di categoriesoggette all’obbligo di tracciabilitàinformatica dei rifiuti.I punti sui quali, poi, negli scorsi annisi sono maggiormente scontrate (maanche incontrate) le opinioni di ope-ratori e Ministero sono la necessità dirivedere la normativa e quella diaggiornare la tecnologia del sistemaper renderlo utilizzabile ed efficace.Due punti sui quali Galletti si dice“stupito”: la sintesi dei confrontiavuti in sede ministeriale sarebbe alsuo vaglio. E però ancora una voltac’è una discronia tra parole ed azioni:pur volendo accogliere in buona fedele affermazioni vergate dalla firmadel primo inquilino di via CristoforoColombo, resta da capire come sipensa di far convergere queste buoneintenzioni con la scadenza del primogennaio 2016. Affidare la concessio-ne del Sistri entro quella data signifi-cherebbe già di per sé registrare unvero e proprio record assoluto nell’as-segnazione di un bando pubblico inItalia, ma se anche così fosse non cisarebbero i tempi né per il tantodiscusso ed agognato aggiornamentodella tecnologia (il sistema dipendeancora dalle black box e dai tokenusb che da quasi due anni Gallettidefinisce strumenti obsoleti) e nétanto meno per l’ancora più chiac-chierata revisione normativa.Normativa che ci conduce all’ultimopunto: quello sulle sanzioni. La conclusione del ministro sottoli-nea quasi con toni paternalistici lanecessità di un regime sanzionatorioper garantire la legalità e il rispettodelle regole, e sono tanto più necessa-rie in un sistema complesso com’èquello del Sistri. Peccato che tutte le

contraddizioni di cui sopra rischianodi rendere un percorso a ostacoli lanormale attività quotidiana delleimprese, che poi è il motivo alla basedi tutti quei tavoli di confronto tenuti-si da cinque anni a questa parte. Dire di tener conto di quei confronti epoi indicare come inevitabile l’avviodelle sanzioni operative senza chealcuna riforma intervenga suona unpo’ come una presa in giro. Nella conclusione si legge che “illegislatore continuerà a farsi garante”affinché l’apparato sanzionatorio nonsi riveli vessatorio per i destinatari,vale a dire per chi è soggetto all’ob-bligo del Sistri. Peccato, però, chequello stesso legislatore non abbiamolto tempo per intervenire e che luicome esponente del Governo nonsarebbe nella posizione di affrancarsidalle responsabilità decisionali da unaparte e di garanzia dall’altra. Nella lettera del 7 ottobre, infine, sichiedeva una sospensione dei contri-buti Sistri ed il mantenimento delregime cartaceo; richiesta condivisadalle società pubbliche della RegioneCampania che neppure hanno avutorisposta alla loro missiva (nonostantein quel caso, dato l’allargamentoeccezionale agli rsu dell’obbligoSistri, la conseguenza dello stallooperativo sarebbe addirittura il bloccodella raccolta ed una riedizione del-l’emergenza rifiuti). Alla nuova scadenza mancano menodi due mesi, ma a nessuna di questerichieste è stata data risposta – nep-pure negativa – lasciando aperta ogniipotesi immaginabile. Ipotesi su cui,come se non bastasse, pende l’ulterio-re interrogativo posto dal ricorso alTar della Selex Sema che potenzial-mente potrebbe invalidare la gara,oltre a lasciare il sistema senza ungestore al primo gennaio. Galletti non si è espresso su nessunadi queste concrete difficoltà: leimprese dovranno accontentarsi deisuoi “cordiali saluti”. DD59

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Page 60: Detergo Magazine Dicembre 2015

acquisti di lieve entità, ma anche dicommissioni massime che dovrebbe-ro raggiungere i 7 millesimi per lacarte di debito e un centesimo perquelle di credito. Ma attenzione se, esolo se, i gestori delle carte di paga-mento non dovessero definire entro il1 aprile 2016 le regole e le misurecontrattuali, anche di trasparenza, perregolare i micropagamenti e le com-missioni che devono essere stretta-mente correlati e proporzionali aicosti effettivamente sostenuti dai pre-statori dei servizi di pagamento. Si ripresenta una totale assenza digaranzie per le imprese di avere unimpatto zero per dotarsi ed utilizzareil mezzo di pagamento elettronico. Se la lotta all’evasione non potrà pre-scindere da questo nuovo obbligo, siaquantomeno riconosciuto, ai soggettiinteressati, il diritto a veder neutraliz-zare completamente e nell’immedia-to, i costi per le transazioni a mezzoPOS. Ci si augura che i firmatari diquesta proposta presentino un emen-damento con l’espressa previsione diun credito d’imposta. Cosi si che sipotrà avere il duplice risultato di pre-miare il professionista o l’artigianoche, in adempimento della normativa,abbia provveduto a dotarsi degli stru-menti elettronici di pagamento, etutelare anche il consumatore e frui-tore del servizio nel caso in cui siveda negata la legittima possibilità diprocedere al pagamento mediantestrumenti elettronici.

Lascia veramenteammutoliti moltiimprenditori la notiziache l’Onore vole SergioBoccadutri, responsabi-le innovazione delPartito Democratico incommissione Bilancioalla Camera ha presen-tato un emendamentoalla legge di Stabilità

che mira a cancellare il tetto dei 30euro sotto il quale si potevano rifiutarei pagamenti digitali, introduce sanzioniper chi non rispetta la norma. (n.d.r. almomento della stampa).E’ una proposta che dimostra unavolta di più come la Politica abbia acuore solo banche e assicurazioniinventandosi ogni mese un nuovomodo di far pagare agli imprenditoriil relativo costo. Ora con la scusa di aumentare il con-trollo sulla evasione, si introduce unsistema assurdo che vede i controllati(artigiani, professionisti e partire Iva)pagare le banche per farsi controllare. Come già avvenuto in precedenza suproposte di legge in questo ambito,gli emendamenti firmati dai deputatidel PD sono molto precisi sulla tem-pistica e nelle regole che gli impren-ditori dovranno adottare ma nonaltrettanto sulle agevolazioni. Si ipo-tizza di tagliare la commissione finaleper i micropagamenti (fino a 5 euro)in modo da incentivare l’accettazionedi pagamenti con carta anche perDD60

DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

Notizie Confederali

POS o non POS.Pagheremo per essere controllati

Page 61: Detergo Magazine Dicembre 2015

DD61DETERGO 2015 DICEMBRE-DECEMBER

contemporanea, una commissio-ne tecnica di esperti ha commen-tato le problematiche dei tessuti,tutti diversi tra loro: dell’ etichettadi manutenzione, di come sareb-be opportuno sottoporlo a tratta-mento di pulitura (o manutenzionenel caso di tessuti preziosi o anti-chi: anche di questo si è parlato)o di come stirarlo.“Oggi le aziende di moda – haspiegato Minello Palomba -immettono sul mercato abiti adalta tecnologia, fibre che si adat-tano alla temperatura corporea,tessuti che si fanno vedere albuio, abiti che trasmettono al pro-prio medico in tempo reale il fun-zionamento del nostro corpo.Questo per ciò che riguarda latecnologia senza tralasciare que-gli abiti con forme accentuate chestilizzano al meglio il corpo fem-minile componendo sempre di piùvere e proprie opere d’arte. Ilpubblico è sempre più affascinatodalla moda e le lavanderie devo-no pensare sempre più a giornatedi formazione che indicano lorocome ‘detergere’ questa nuova

400 presenti all’evento di CNA Pisadedicato alle lavanderie

Palomba CNA Lavanderie: abiti al sicuro e puliti con professionisti aggiornatidai segreti del mestiere, alle tecnologie green più efficaci

I capi di vestiario più delicati,quelli alla moda, oppure tessutiantichi e quelli con materiali hi-tech: tutti sono al sicuro se affida-ti alle cure dei professionisti delsettore lavanderie. Questo il mes-saggio che ha fatto da filo con-duttore all’evento “Incontro conla Moda” che ha avuto un notevo-le successo fra gli operatori delsettore tinto-lavanderie, con quasi400 presenti alla giornata formati-va che CNA Pisa ha organizzatoal B&B Hotel di Ospedalettodomenica 29 novembre. Dai tra-bocchetti delle etichette, ai nuovitessuti; dai detersivi più innovati-vi, ai macchinari e apparecchi chegarantiscono i migliori risultati:questi gli ingredienti di una gior-nata di formazione condita dalritmo dello spettacolo a renderepiù intensa la partecipazione.Minello Palomba presidente CNAUnione servizi alla Comunità diPisa ha commentato con entusia-smo il successo dell’evento: “rin-grazio tutti partecipanti, i relatorie naturalmente gli espositori e glisponsor e la coordinatrice nazio-nale CNA del settore, AntonellaGrasso. Abbiamo dimostratocome si può dedicare una giorna-ta alla formazione professionale eall’aggiornamento divertendosi erendendo più avvincente e con-vincente il contenuto tecnico.Abbiamo spaziato dalle nuovetecnologie green, ai prodottinuovi, ai trabochetti nelle etichet-te”. Durante la giornata hanno sfi-lato oltre 40 capi, fra abiti e capi-spalla, in pedana al centro delsalone, indossati da modelle emodelli. Per ogni singolo abito,con l’aiuto di slide proiettate in

Page 62: Detergo Magazine Dicembre 2015

colori, accessori, stampe, tuttelavorazioni che completano ilcapo e che vengono eseguitedopo che il capo è stato cucito”. “L’alta tecnologia usata oggi dallelavanderie – puntualizza MarcelloBertini, coordinatore CNA Servizialla Comunità di Pisa - sia in ter-mini di prodotti che di macchine,sono elementi prettamente pro-fessionali che implicano uno sfor-zo economico, ma consentonotranquillità lavorativa con enormiriduzioni di emissioni e smalti-menti ambientali. Insomma i clienti possono pas-seggiare nel verde anche nellelavanderie”.

moda mantenendo inalterata laforma, i colori e gli accessori. Ilconsumatore può stare tranquilloe acquistare con fiducia la nuovamoda confidando nei tecnici delladetergenza che penseranno loro aindividuare il giusto trattamento.Le etichette di manutenzioneapplicate sui capi di abbigliamen-to sono indicazioni utili per il con-sumatore, ma il tecnico delladetergenza ha un compito benpiù preciso e attento e non develimitarsi solo alle fibre del tessuto.Deve prendere in considerazione

COMPRAR BENE ...... COL MOUSE

CONVIENE

www.assofornitori.com

Page 63: Detergo Magazine Dicembre 2015

AUGURISEASON’S GREETINGS

da/fromDETERGO MAGAZINE

ASSOFORNITORIEXPOdetergo International 2018

Page 64: Detergo Magazine Dicembre 2015

Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

MACCHINARIMACHINERY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

ELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.A.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGIRBAU ITALIA S.r.l.Via delle Industrie, 29 e30020 MARCON VEGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.A.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.A.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVINDEMAC S.r.l.Zona Ind.le Campolungo63100 ASCOLI PICENOITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MIMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMETALPROGETTI S.P.A.via A. Morettini, 5306128 Perugia PG MIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.A.Via Morandi, 13 06012 CITTà DI CASTELLO PG

SKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.A.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOZETOLINK S.r.l.Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

DistributoriDistributors

SETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIROIRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI S.r.l.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MOBATTISTELLA BG. S.R.L.Via Bessica 21936028 ROSSANO VENETO VIDUE EFFE S.p.A.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIMACPI S.p.A. Pressing DivisionVia Piantada, 9/d25036 PALAZZOLO SULL’OGLIO BSPONY S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

DistributoriDistributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/SANKOSHA S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

DETERGENTS, SOLVENTS, AUXILIARIES, ETC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHRISTEYNS ITALIAVia Aldo Moro, 3020060 PESSANO CON MORNAGO MICLINERS S.r.l.Via Brusaporto, 35 24068 SERIATE BGDIM S.r.l. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520812 LIMBIATE MBECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBRAMPI S.r.l.Via Europa 21-2346047 PORTO MANTOVANO MNSURFCHIMICA S.r.l.Via Milano, 6/620068 PESCHIERA BORROMEO MITINTOLAV S.r.l.Via Massimo D'Antona, 7 10028 TROFARELLO TO

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

CORITEX S.n.c.Via C� Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.A. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE CO

Members to the Textile Care Suppliers’ Association

Page 65: Detergo Magazine Dicembre 2015

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Direttore responsabile: Stefano FerrioComitato di redazione: Livio Bassan, Giuseppe Conti, Paolo Fumagalli, Laura Lepri, Felice Mapelli, Marco Mallegni, Luciano Miotto, Maurizio Paleari, Gabriella Platè, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Alessandro Rolli, Giovanni Salvati, Marco Sancassani e Giancarlo VezzoliDirettore Generale: Ugo SalaSi ringraziano i signori: Livio Bassan, Roberta Binotto, Vito Carone, Antonella Grasso, Laura Lepri, Roberto Pastore, Gabriella Platè, Danilo VillaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità: EXPO DETERGO S.R.L. • Società Unipersonale • Società soggetta a direzione e coordinamento di ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILIVia Angelo Masina, 9 • I • 20158 MilanoTel +39 02 39314120 • Fax 0039 02 39315160 • E-mail: [email protected] • www.detergo.euc.f. e p. IVA 07158770151Progetto grafico e impaginazione: STRIKE/Milano • e-mail: [email protected]: Presscolor • MilanoLa riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00) • Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Expo Detergo SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo bonificoBPER BANCA • MILANO AGENZIA 10 • IT 72 A 05387 01609 000001560855 • Bic : BPMOIT22XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 11.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 25967Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

MASA S.p.A. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 - Loc. Bolladello21050 CAIRATE VANOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VATELERIE GLORIA S.r.l.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo20855 LESMO MBTESSILTORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MITESSITURA PEREGO S.r.l.Via Milano, 23/A24034 CISANO BERGAMASCO BG

DistributoriDistributors

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

INFORMATICAINFORMATION TECHNOLOGY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

ABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MI

ACCESSORIACCESSORIES

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANO MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCCONF INDUSTRIES S.R.L.Via Casaglia 44/a25039 TRAVAGLIATO BSNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RMSCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Expo Detergo s.r.l.con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) ven-gono utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connessocon l’attività editoriale della Expo Detergo s.r.l.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Expo Detergo s.r.l. con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160� di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Expo Detergo s.r.l.;� di modificare i dati come sopra specificati;� di cancellare nell’archivio i suoi dati

FIRMA .............................................................................

www.assofornitori.com

Page 66: Detergo Magazine Dicembre 2015

ALLIANCE LAUNDRY ITALY 2a di copertina - 3ASSOFORNITORI 64 - 65BARBANTI 3a di copertina CHRISTEYNS ITALIA 1a di copertina - 8CATINET 33CONSORZIO UNIMATIC 45D.B.G. SERVICE 45DEMA 45ILSA 39ITALSEC 45LAVASECCO 1 ORA 33MASA 4a di copertinaNORDEST WASH 45

INDICE DEGLI INSERZIONISTIADVERTISERS’ DIRECTORY

Page 67: Detergo Magazine Dicembre 2015
Page 68: Detergo Magazine Dicembre 2015

I tessuti Masa. Qualità e durata in primo piano.

Il tempo è il giudice più severo per garantire la qualità di un prodotto. Lo sappiamo bene noi della Masa che, per la produzione della nostra tovaglieria e dei nostri coordinati per camera e bagno, utilizziamo solo filati altamente selezionati. Inoltre, gli elevati standard tecnologici di produzione - e il costante controllo qualitativo su tutte le fasi di confezionamento - ci consentono di ottenere un prodotto finito che unisce a un design moderno ed esclusivo carratteristiche di resistenza e di durata senza paragoni. Solo in questo modo possiamo essere sicuri che i nostri prodotti, anche dopo ripetuti lavaggi industriali, mantengano inalterata la loro qualità e la loro bellezza originali.

THE MASA FABRICS. LONG-LASTING PRODUCTS GIVING PROMINENCE TO QUALITY. Time is the severest judge to guarantee product quality. Masa, who is well aware of it, uses only highly selected yarns to manufacture its own table linen as well as bathroom and bedroom sets. Moreover, high technological production standards and the constant quality control on all packaging phases allow us to realise a finished product that can combine a modern and exclusive design with matchless wearability and durability features. Only in doing so, we can be sure that our products can keep their original quality and beauty unaltered even after repeated industrial washing processes.

Masa S.p.A Industrie Tessili - Via Mestre 37 - 21050 Bolladello di Cairate (VA) ItalyTel. +39 0331 310145 Fax +39 0331 311325 E-mail: [email protected] www.masa.it

Azienda con Sistema QualitàUNI EN ISO 9001:2000 - Certificato N. 247