periodico d’informazione del Club di Brescia · 1° Team Italiano, 15° Team assoluto, in...
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Matrimonio in casa
Panathlon
Panathlon InternationalPanathlon International
Giugno 2017 - numero 7
Club di Brescia
periodico d’informazione delperiodico d’informazione del
Club di Brescia
a pagina 14
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Flaminio Valseriati
Ascolta il vento .....
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Cantami o Diva,
del Pelide Achille ..
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Silvia Quilleri fra Garofalo e Gaoso; dietro Armellin, Faroni e il presidente Micheletti
Periodico di informazione del
Panathlon International
Club di BresciaPanathlon International
Club di Brescia
il Consiglio Direttivoeletto nell’Assemblea dei Soci
del 23 novembre 2015
Presidente : Angelo Micheletti
Past President :
Vice Presidente Vicario:
Vice Presidente:
Segretario :
Tesoriere :
Consiglieri :
Collegio Controllo Contabile
Presidente :
Membri effettivi:
Collegio Arbitrale
Presidente :
Membri effettivi:
Comitato di Redazione
il Consiglio Direttivo
Angelo Micheletti
Rodolfo [email protected]
www.panathlonbrescia.net
Andrea Damiani
Rodolfo Garofalo
Ottavio Dusi
Roberto Armellin
Cristian Ragnoli
Gabriele Ferri
Elio Franzoni
Giovanni Luvriti
Giorgio Reggiani
Sandro Sellari
Luciano Cancellerini
Roberto Capra
Alessandro Faglia
Giulio Giuliani
Luciano Manelli
Cesare Quaggiotti
Programma della giornata
Partenza : 07.02 Brescia Roma
10.45 arrivo alla stazione Termini
12.00 entrata in Senato; visita guidata
14.00 pranzo in locale caratteristico
Dalle 16.00 alle 17.30 : piazza Navona – Piazza del
Pantheon – Piazza del Parlamento
18.45 treno Roma Brescia
Arrivo a Brescia 22.30
Costi:Treno andata e ritorno, in prima classe, circa 100.00
Pranzo Trastevere ( ospiti ) 30.00
Taxi (andata in centro e ritorno alla stazione) circa 30.00
(prendendo l’autobus 3 euro)
Per potere entrare in Senato dobbiamo, oltre alla puntuali-
tà:
1) dare le generalità (nome, cognome e data di nascita)
2) per gli uomini obbligo di cravatta
3) comunicare - sarà compito mio - 3 giorni prima l'elenco
dei partecipanti.
Attendo commenti e conferme
Rodolfo Garofalo
17 luglio 2017
visita al Senato
17 luglio 2017
visita al Senato
l’aula del Senato della Repubblica
CC
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20 febbraio 2017
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Guidiamo Brescia verso
l’eccellenza
onviviale anomala, lunedì scorso 20 febbraio.
Entrando, come al solito, alla chetichella all’ora della cena,
stupore e meraviglia nei nostri confratelli: ci sono un’auto da
corsa e una moto nella sala ristorante!
“E’ un’auto studiata, disegnata, progettata dai miei studenti
della facoltà di ingegneria di Brescia” ci dice orgoglioso il prof. Marco
Gadola, “da 20 anni produciamo ingegneri automotive”
Perché diventare ingegnere automotive, proprio a Brescia?
“Brescia è il secondo polo italiano della filiera dell’auto” continua Gadola
“solo dopo Torino; 280 aziende, più di 20.000 addetti; il fatturato manufatturiero bresciano
dell’automotive è il 25% di quello lombardo.”
La sala mostra interesse.
“La nostra scuola, negli anni, ha sfornato giovani che velocemente hanno raggiunto posizioni di
successo: voglio citare, Riccardo Bonetti, da gennaio 2011 Ferrari Driver Academy;
Massimiliano Gatti, Automotive Business Unit Manager Dallara Automobili; Dario Armellin –
figlio del nostro Segretario Roberto - Direttore Tecnico Clearwater Racing Singapore e Esta
Motorsport; Andrea Candelpergher, Ferrari Gestione Sportiva, Responsabile trasmissioni F1 e
Riccardo Adami, Ferrari GES
Race”
La voce passa agli studenti che
hanno accompagnato Gadola.
“Nel 2013 da un piccolo gruppo di
studenti del Dipartimento di Inge-
gneria Meccanica e Industriale” ci
dice Alberto, faccia sorridente,
sguardo intelligente “che, grazie
all’appoggio del nostro Professore”
indica Gadola con un sorriso “e del
suo gruppo di lavoro, fonda il team
per partecipare agli eventi di For-
mula Student: nasce così UniBS
Motorsport .”
L’obiettivo è ambizioso: progettare e
costruire un’auto o una moto da
competizione partendo da zero, metterlo a punto e gareggiare in ambito internazionale, facendo
parte di un Team strutturato in modo professionale.
“Il nostro è un lavoro di squadra” ci dice Alberto “di quasi 80 studenti; la base è la passione; non
abbiamo alcun riconoscimento, dobbiamo lavorare dopo lo studio.”
Prof. Marco Gadola
progetto di auto fatto dagli studenti
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“Oltre la passione, ci legano il senso di appartenenza al gruppo, lo spirito competitivo, il rispetto
reciproco e dei ruoli definiti, l’apertura mentale”.
Questi ragazzi hanno costruito il bolide che c’è in sala, per farlo gareggiare in pista; nella formula
SAE.
“Cos’è la formula SAE”, chiedono dalla sala.
“E’ una competizione aperta alle Università di tutto il mondo che consiste nell’ideazione, proget-
tazione e realizzazione di una vettura monoposto.
Nasce in America nel 1981 sotto l’egida di SAE (Society of Automotive Engineers), si corre in
giro per il mondo. Partecipano 500 Team internazionali, ben 15 università italiane, più di 2000
studenti”
E i nostri hanno vinto varie volte; a Varano de Melegari nel 2014, in Austria
1° Team Italiano, 15° Team assoluto, in Michigan 1° Team Italiano 5° Team europeo, in Spagna
5° Team assoluto.
Al campionato MotoStudent, portando così alla fondazione del secondo team interno al progetto,
nel corso della propria
breve storia, Motorsport ha
visto nascere e gareggiare
ben 4 prototipi.
UniBS Motorsport sceglie
come vetrina di comunica-
zione il network
“Crossmediale”, ovvero la
possibilità di mettere in
connessione i mezzi di
comunicazione l’uno con
l’altro, grazie allo sviluppo e
alla diffusione di piattaforme
digitali.
L’obiettivo è coinvolgere
diversi target di pubblico e
massimizzare i risultati in termini di visibilità.
I canali di comunicazione scelti sono – oltre al sito web – i più diffusi social, Facebook , Instagram,
Twitter ecc.
Infine, la proficua collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia ha reso
UniBS Motorsport un “case study” applicativo per alcuni corsi riguardanti la comunicazione e le arti
grafiche.
“Dobbiamo ringraziare per il concreto supporto” conclude Gadola “la stampa bresciana e il Cus
provinciale”.
La parola, quindi, al nostro Ezio Luterotti del CUS - per 25 anni Vice presidente – che cita i
rettori Preti e Pecorelli definendoli “padri putativi di questa straordinaria iniziativa”.
Rodolfo Garofalo
20 marzo 2017
A
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Ascolta il vento, navigherai autonomo ………. “
volte, le grandi idee nascono dal caso.
Nel 1668 un monaco benedettino fran-
cese di nome Pierre Pérignon stava
compiendo esperimenti sul processo
di fermentazione dell’uva e si imbatté, per puro caso,
in questo vino zeppo di bollicine .
Alexander Fleming, medico scozzese, nel 1929
rimediò a una dimenticanza.
Infatti, si accorse che su un vetrino di coltura batterica
contaminato dalla muffa , la crescita dei batteri si
era interrotta.
Incuriosito volle approfondire la cosa e in-
ventò il primo antibiotico, uno dei mezzi più
potenti che abbiamo per curare le malattie!
E Homerus ?
La meravigliosa idea di Alessandro Gaoso
?
“Nove anni fa, stavo regatando alla
Centomiglia” ci dice il nostro Alessandro
“quando – dopo 16 ore di navigazione - mi
sono addormentato; svegliatomi ho verifi-
cato che nel dormiveglia il subconscio ave-
va governato lo scafo, consentendogli di
navigare “al buio” senza perdere la rotta né
l’orientamento”
Come è possibile ?
“Anche un cieco quindi ….... “
Ecco l’idea.
Ma partiamo dall’inizio.
Lunedì 20 marzo scorso, alla Cã Nöa, si parla di
vela, ma da un punto di vista (?!) un po’ particolare.
Il nostro Presidente Angelo Micheletti, dopo l’in-
no, ci presenta gli ospiti d’onore.
cont inua a pagina 6
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Luigi Bertanza, cieco assoluto, Alessandro
Malipiero, ipovedente , accompagnati da Sandra
Inverardi, Presidente della sezione provinciale
dell’U.I.C.I. di Brescia.
Presente anche Silvia Quilleri – figlia del grande
Sam – presidente della Fondazione ASM, avvocato
“non in tribunale, solo transazioni” , ci dice.
Prima dell’intervento degli ospiti, una buona cena;
d’al-
tron-
de come ci ammonivano i nostri padri, primum vivere
deinde philosophari.
Inizia Gaoso, con foto e filmati.
“Sembra impossibile” ci dice “ma anche i non vedenti
possono, senza alcun aiuto esterno o indicazione da
parte di terzi, cimentarsi nella navigazione. D’altronde è
come se un
qualunque
m a r i n a i o
veleggiasse costantemente durante tutta la notte“
La parola quindi a Luigi Bertanza.
“Ho partecipato a vari campionati per non vedenti di cui“ ci
racconta “ne ho vinti alcuni, inoltre ho partecipato ad altre
manifestazioni veliche tra cui nel 2002 il campionato del
mondo sul Garda” e aggiunge con orgoglio “Vinto”.
Grandi vittorie anche per Alessandro Malipiero, in Italia e al-
l’estero.
Molte le domande dalla sala.
“Non avete spiegato come fate a regatare, non potendo vedere”; chiede il nostro Cesare Quaggiotti e,
senza attendere la risposta lui - grande velista - ce l’ha spiegato.
“Vi offro la mia barca … “ dice Bruno Manenti,
e Gaoso, “l’accettiamo volentieri, i nostri cam-
pioni vanno su qualunque barca”.
“Noi veniamo sulla tua barca” , si inserisce an-
che Malipiero “tu però poi vieni sulla nostra ?”
“Io sono stato in barca con loro” ci dice Flaminio
“ho provato vera emozione avvicinandomi alla
boa, ero in dubbio, ho avuto la tentazione di tuf-
farmi; ma loro l’anno schivata con grande mae-
stria.”
Clotilde Micheletti, “andate anche a zonzo ?”
Gaoso, “si, certo é difficoltoso, ma ci sono stru-
continua da pagina 5
pagina 7
menti tecnologici – come il GPS
per le auto - che ci aiutano an-
che ad andar di notte. Ora per
giunta siamo riconoscibili in tut-
to il mondo, abbiamo la vela con
i colori marrone antico e bianco,
che danno il diritto di preceden-
za sulle altre imbarcazioni.”
Roberto Armellin: “li seguo da
molti anni, ho collaborato a scri-
vere le regole”, non faccio fatica
a credergli, ho pensato.
Poi ho chiesto: “c’è un regolamento mondiale ?”.
Mi hanno parlato di CIO e di CIP, non ho capito molto: solo che anche lì la politica ha messo i suoi
tentacoli.
“Quali orizzonti per Homerus ? “ qualcuno chiede dalla sala.
“Il prossimo obiettivo” aggiunge Gaoso “è l’ammissione della vela autonoma per non vedenti
alle Olimpiadi.”
Prosegue la serata con una pesca – per Gaoso a sorpresa – per un aiuto alle attività di Homerus.
Chi é stato chiamato a gestirla ?? ma Flaminio Valseriati, ça va sans dire.
Con l’aiuto di Francesca, la splendida
figlia di Mariuccia Damiani, con battu-
te, aneddoti e simpatici calembour.
Conclude la serata il Presidente
Micheletti che consegna attestati a
Malipiero e Bertanza e raccoglie la fir-
ma di Quilleri e Inverardi sulla Carta del
Fair Play.
Rodolfo Garofalo
8 aprile 2017
Il giorno 8 aprile u.s. finalmente, nella sede dell’istituto di via
Mons. Fossati, a San Polo, è stato presentato ufficialmente
il nuovo corso di studi superiori.
“Abbiamo costruito per questo Liceo, appositamente, un
orario flessibile” ci dice il dirigente scolastico Alessandro
Bianchi “che si sviluppa in relazione agli impegni sportivi
dei nostri futuri studenti”.
Importante è la convenzione con il Coni
regionale.
“Grazie a questa sinergia i ragazzi po-
tranno formarsi direttamente sul campo”
continua Bianchi “vivere da vicino l’espe-
rienza dello stage e stare a contatto con
esperti e grandi sportivi”.
Fra le autorità presenti anche il nostro
Presidente Angelo Micheletti.
All’ingresso dell’edificio è stata scoperta una stele in ricordo
della nostra, panathleta, Gabre Gabric che – dopo una vita
straordinaria dedicata allo sport - ci ha lasciato a fine del
2015.
Presente la figlia Lyana che visibilmente commossa ha detto
“Sono onorata di questo tributo ai miei genitori”.
Rodolfo Garofalo
Il liceo scientifico ad indirizzo sportivo intitolato a
Gabre Gabric Calvesi è realtà.
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28 aprile 2017
V
Una corsa che vale
enerdì scorso, 28 aprile, nella sala consiliare
del comune di Gavardo é stata presentata
alla stampa (presente la giovane e molto bra-
va Sabina Loda, del Giornale di Brescia) e
al pubblico la celebre gara juniores Brescia
– Monte Magno.
C’eravamo anche noi.
Non potevamo mancare;
il nostro Luciano
Manelli - panathleta da
lungo tempo - lo merita-
va.
Perché di Luciano - con Silvano Borra e Tino Del Pietro - è stata l’idea
iniziale di questa corsa, che quest’anno giunge alla 31 ma edizione; di
Luciano è la passione, l’impegno verso i giovani, e la costante
sponsorizzazione.
“Come spesso succede alle
opere d’arte” esordisce emo-
zionato Luciano “ che acqui-
siscono valore col passare
del tempo, anche questa
gara, con gli anni, ha assun-
to rilievo internazionale”.
Come in passato la gara par-
tirà da Brescia, neanche a dirlo dalla sede della concessiona-
ria Renault Manelli e arriverà a Monte Magno, dopo una fatico-
sa salita di 4 chilometri.
Padrona di casa l’avvenente Francesca Orlini, assessore allo
sport, moderatore e memoria storica – enciclopedica -
Angiolino Massolini.
Presente in forza il Panathlon di Bre-
scia, guidato dal presidente Angelo
Micheletti.
Si conclude la manifestazione con la
consegna di una targa a Gianni
Pozzani, presidente del comitato pro-
vinciale della FCI e membro del comi-
tato organizzatore.
Rodolfo Garofalo
La giornalista Sabina Loda
Angiolino Massolini
Luciano Manelli
l’Assessore Francesca Orlini
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ha fatta facile il sommo Omero a cantare le gesta di Achille, l’ha aiutato la Diva !!
Ma il nostro Aldo Bonfadini, non avendo una Dea che ne esaltasse le gesta, con il corag-
gio e l’entusiasmo che sono stati da sempre la cifra del suo carattere …… ha preso carta
e penna et voilà, “Una vita per lo sport e per la banca”.
134 pagine di testo e foto, lettura agevole, tutto d’un fiato.
A Mario Nicoliello, del Giornale di
Brescia che lo ha intervistato , ha rac-
contato 60 anni di vita, nello sport e nella
banca.
Campione completo nello sport, atletica, calcio; gran
signore nella vita.
Cantami o Diva del Pelide ….
L’
Aldo Bonfadini
I giornali hanno
spesso parlato
delle sue vittorie
pagina 11
8 maggio 2017
Artistica Brescia – la Ginnastica
dal divertimento all’agonismo
Q
continua a pagina 12
uando parliamo di ginnastica“ ci
dice Ester Puletti (Presidente di
Artistica Brescia) “è meglio
chiarire subito cosa intendiamo: la
parola ginnastica ha molte acce-
zioni, peraltro cambiate nel corso
della storia”.
E da qui, un po’ di storia.
Merito di avere introdotto la ginnastica a scuola va
a Girolamo Bagatta che per primo istituì i corsi
nel Liceo di Desenzano - oggi a lui intitolato - nel
1807. Nel 1869 venne fondata la federazione
Ginnastica d’Italia, nel 1881 quella internazionale e
nel 1896, durante la prima Olimpiade moderna, la ginnastica
era già presente. Non ne sarebbe mai più uscita diventando-
ne una delle discipline simbolo.
Disciplina solo maschile … (ahimè !!) …. le ragazze arriva-
rono dopo.
“E ora, parliamo di noi” riprende Ester. nostra società nasce
nel 2004 dall’esigenza di fare sport con professionalità ma
senza dimenticare l’aspetto educativo e ludico;” e, orgoglio-
samente continua “L’anno scorso abbiamo occupato intera-
mente il podio dei campionati italiani allievi in due categorie
d’età diverse.
Dopo molti anni di esperienza nel settore abbiamo creato un nostro
gruppo di lavoro che porta avanti un programma innovativo e ambizio-
so: conciliare lo sport di alto livello con una vita <normale>.
Nel 2008 abbiamo cambiato sede acquistando la palestra dove ci
alleniamo.
E’ stata una decisione un pò folle ma che ci ha permesso di fare un
grande salto di qualità.
Il successo che abbiamo ottenuto in campo agonistico e gli oltre mille
tesserati che abbiamo oramai da qualche anno ci fanno sperare in un
grande futuro ricco di soddisfazioni agonistiche e umane”.
Ve lo auguriamo.
Si conclude la serata con consegna di attestati a Caterina Romano e Manuele Berettera.
Rodolfo Garofalo e Franco Vollono
Il prefetto
Valerio Valenti
ha lasciato
Brescia
B
il Sindaco Del Bono e Angelo Micheletti
Vollono e Micheletti
stata inaugurata la
Club House voluta dal
Rugby Brescia.
Presenti, oltre alla
presidente Montanarini il sindaco Emilio
Del Bono e don Claudio Paganini.
Il nostro Club era rappresentato dal
presidente Angelo Micheletti, dal vice
presidente
Rodolfo Garofalo e da Franco Vollono.
“il Rugby Brescia attendeva questo momento
dal 1928” interviene la presidente Montanarini
“ ora, grazie all’Amministrazione comunale
che ha preso a cuore il progetto della società
abbiamo potuto realizzare una struttura
cruciale per la vita del nostro Club”.
Del Bono, felice di questo assist, sorridendo a
40 denti, conclude : ”la Club House è il
segno tangibile della nostra vicinanza a que-
sta società, così come al rugby stesso e allo
sport”.
Applausi.
RG
27 maggio 2017
La casa del Rugby
E’
16 giugno 2016
Sarà stata l’afa (38 gradi), sarà stata la dura reprimenda del Governatore Fabiano Gerevini, ma la
mia visita a Crema è iniziata piuttosto male.
Pane al pane.
Forse l’amico Fabiano ha ragione a lamentarsi del nostro Club, “non partecipate … non
comunicate … “, fino al pugno nello stomaco finale
“ non è il caso di Brescia, intendiamoci, ma
come mi piace aprire nuovi Club, se non funziona-
no, posso anche chiuderli”.
Un po’ forte.
Poi, però, tornano i sorrisi.
L’occasione del mio viaggio a Crema - su incari-
co del nostro presidente Angelo Micheletti - è la
conviviale del Club che festeggia 55 anni dalla
sua fondazione; l’occasione è così significativa
che partecipa persino il presidente internazionale
Pier Zappelli.
A Crema arriva anche il nostro Franco Vollono.
Prima della riunione Fabiano ci porta a visitare
un centro sportivo straordinario che, in linea con
gli
scopi e i valori del Panathlon favorisce la convi-
venza sportiva fra abili e disabili (il direttore del
centro ci ha detto che non si deve dire “diversamente
abile” per non evidenziare la diversità).
Splendido e rarissimo esempio di intelligente inve-
stimento di soldi pubblici.
Gerevini poi, anche per attutire la durezza dell’in-
tervento iniziale, ci offre un dolce della pasticceria
più famosa e premiata di Crema.
Infine la serata.
Il parterre è importante; oltre ai soci del Club cremasco
e Gerevini, ex presidente per molti anni ora Governato-
re dell’Area 2 , il già citato presidente internazionale
Festa al Club Panathlon di Crema
il Presidente internazionale Pier Zappelli
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nel campo sportivo
continua a pagina 15
Zappelli e il nostro amico Oreste Perri, ora
presidente regionale del Coni.
Interviene anche il presidente della locale squa-
dra di Basket, Donarini, premiato – e molto
applaudito – per aver rinunciato, sulla maglia, al
nome degli sponsor.
“La nostra maglietta” ci dice orgoglioso
Donarini “ ha un cuore stilizzato e un urlo contro
la violenza sulle donne: alle parole, però seguo-
no i fatti, per ogni canestro realizzato doniamo
10 euro a un ente che aiuta le donne con questo
problema”.
Bravissimi.
“Per questa meritoria iniziativa” aggiunge
Gerevini “ hanno avuto il premio Fair Play con-
ferito dal Comitato Internazionale del Fair Play,
su segnalazione del Panathlon International .
Appassionante l’intervento del grande Oreste,
“Non sono del Panathlon, mi sento del
Panathlon” e
aggiunge, come un mantra, “dobbiamo insegna-
re ai giovani …. Dobbiamo aiutare i giovani ….”.
Qualcosa anche per noi non giovani: “non dob-
biamo essere i migliori …. ma essere migliori.”
Applausometro in tilt.
Conclude il gran capo Zappelli che ci illu-
stra cosa sta facendo, al suo livello, per far
conoscere il Panathlon nelle grandi istituzio-
ni internazionali.
Rodolfo Garofalo
Oreste Perri con Gerevini e Contardi
il presidente Donarini mostra la maglietta
Matrimonio in casa
Panathlon
Si sono sposati il 2 maggio scorso nella chiesa di San Antonino a Mompiano il
nostro tesoriere (campione ciclista) Cristian Ragnoli e l’avvocato/tennista
Francesca Armaroli.
In gran spolvero lui, radiosa e bellissima lei.
Cerimonia commovente, lacrime e sorrisi.
Ad Andrea Damiani il compito – da padre premuroso e preoccupato - del
pensiero augurale.
I ragazzi sono complementari, i caratteri sono diversi.
Francesca ha un gran carattere, come tutte le ragazze intelligenti.
Pertanto per una buona riuscita, attenzione, amorevole attenzione.
Ammonimento serio ma – come sempre - di gran giudizio.
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Da parte dei soci del
Club di Brescia
“cento anni felici”