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F e d e r a z i o n e I t a l i a n a B i o t e c n o l o g i FIBio Magazine BIOTECNOLOGI E POLIZIA SCIENTIFICA INTERVISTA A DOMENICO PIAZZA MOSTRA DI DARWIN Aperiodico di informazione, Numero 2 THE FUTURE IS NANO

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magazine gratuito della federazione italiana dei biotecnologi

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F e d e r a z i o n e I t a l i a n a B i o t e c n o l o g i

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BIOTECNOLOGI EPOLIZIA SCIENTIFICA

INTERVISTA ADOMENICO PIAZZA

MOSTRA DI DARWIN

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2

THE FUTURE IS NANO

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DIRETTOREEDITORIALEFederazione Ita-liana Biotecno-

logi, sede ammin.:via Gianbattista

Ruoppolo n°105,scala C, 80128 Napoli;

sede legale: viaLeonardo Bianchi n°10,

80131 Napoli

REDATTORE CAPOMaria Vinciguerra

REDAZIONEVinciguerra M.(DISCOVERY), Ruo-

tolo G. (FIBIO-WORK IN PROGRESS,VITE PER LA SCIENZA),Catapano O.

(BIOTECH EVENTS), Ferraris R.(LA VOCE DEGLI STUDENTI,

MISCELLANEA)

IMPAGINAZIONE E GRAFICAAntonio Massa

IN COPERTINAScena tratta dal cartoon “Alice nel paese delle

meraviglie” , rivista e modificata (M. Vinciguerra)

[email protected]

Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative CommonsAttribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia.

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Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA.

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L’EDITORIALEdi Maria Vinciguerra p.4

DISCOVERYa cura di Maria Vinciguerra

THE FUTURE IS NANO p.5

LE NANOTECNOLOGIE : “A NEW FRONTIER “ p.8

FIBIO-WORK INPROGRESSa cura di Gianluca Ruotolo

I LAUREATI IN BIOTECNOLOGIE DEL VECCHIO ORDINA MENTO E GLI ESAMI DI STATO p.9

Co n c o r s i d i D i r e t t o r e T e c n i c od e l C o r p o d e l l a P o l i z i a S c i e n t i f i c a p.11

BIOTECHEVENTSa cura di Oriana Catapano

DARWIN 1809-2009: UNA MOSTRA DA NON PERDERE p.12

LA DUE GIORNI NAPOLETANA DEL PADRE DEL DNA p.13

L’INTERVISTAa cura diVirginia Brancato

INTERVISTA A DOMENICO PIAZZA : INGEGNERE A 360° p.14

VITEPERLASCIENZAa cura di Gianluca Ruotolo

UNA VITA DEDICATA ALLA CONOSCENZA p.16

LAVOCEDEGLISTUDENTIa cura di Roberta Ferraris

PASSAGGIO DAL NUOVO AL NUOVISSIMO ORDINAMENTO: DUBBI E PROSPETTIVE p.18

MISCELLANEAa cura di Roberta Ferraris p.19

SOMMARIO

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L’editoriale“The next Industrial Revolution is right around the corner. Fourth generation — molecular manufacturing — will radicallytransform the world, and the people, of the early 21st century. Whether that transformation will be peaceful and beneficial orhorrendously destructive is unknown. Although nanotechnology carries great promise, unwise or malicious use could seriously

threaten the survival of the human race…” (www.crnano.org)

Trentacinquemila anni fa: Homo sapiens sapiens. Ventimila anni fa: culto dei morti, arte primitiva.Arco,frecce e lampade ad olio. Addomesticamento animale e nascita dell’agricoltura. Rame, bronzo, imbar-cazioni e carri con ruote. Calendari. Stonehenge. Piramidi d’Egitto… duemila anni fa….addomestica-

mento del cavallo, alfabeto, remi, ferro. Teorema di Pitagora e atomi di Democrito. I cadaveri di Ecateo.Il pallottoliere, Ippocrate e la catapulta.Aristotele e la Terra rotonda, Euclide e la geometria,Archimede e Eu-reka, Eratostene e la circonferenza della Terra, Ipparco e la distanza della Luna. Cristo. Roma, l’Impero, ilCesare, la carta. “In natura, il vuoto, o qualsiasi cosa senza un significato e senza uno scopo è inconcepi-bile”(Tolomeo). La medicina di Galeno, l’algebra di Diofanto, la polvere da sparo, il tè. La caduta dell’im-pero romano…millecinquecento anni fa… l’architettura bizantina, Maometto. Geber e la scoperta dell’acidoacetico, la staffa e il collare per cavalli. Acciaio, lino, lana…il medioevo… la prima supernova, la forchetta,il mulino idraulico, la bussola, gli occhiali…il rinascimento… l’acido solforico e poi l’orologio, il cannonee la cupola del Brunelleschi, la stampa, le esplorazioni. La scoperta dell’America, la nascita della scienza, Leo-nardo da Vinci. Tartaglia e il ladro derubato, Copernico e la Terra che gira, la struttura del corpo umano diVesalio…il seicento…Galileo, il pendolo e la caduta dei corpi, Giordano Bruno e gli infiniti mondi, il tele-scopio e le lune di Giove, la circolazione del sangue, Keplero. Le coordinate cartesiane, la pressione atmo-sferica, Torricelli, Pascal, la calcolatrice, i globuli rossi, le cellule di Hooke. Le lune di Saturno, le leggi diBoyle, la nuova chimica, la gravitazione universale. Leibniz, Newton… il settecento... l’illuminismo, Linneo,il termometro, il parafulmine, le origini dei viventi, la macchina a vapore, il primo veicolo, la mongolfiera.L’auto e il battello a vapore. Le rane e le leggi di Coulomb, Galvani, Urano, “Nulla si crea e nulla si di-strugge” (Lavoisier), la rivoluzione industriale, il vaiolo, la vaccinazione… l’ottocento… la tecnologia. La piladi Volta, il primo asteroide di Piazzi, Avogadro, locomotive a vapore e battelli, Lamarck, Ampère,Ohm, ilprimo dinosauro, la stele di Rosetta, i motori elettrici, il telegrafo, la fotografia, la Luna e la gomma, i ferti-lizzanti chimici, la termodinamica e lo zero assoluto, Kelvin, la rivoltella, la nitroglicerina, Nettuno, Darwine la selezione naturale, il petrolio, il motore a scoppio. Germi patogeni, Pasteur, dinamite, Nobel, la velocitàdella luce. Magnetismo, ereditarietà, tabella di Mendelev. Mendel, il telefono, la lampadina. Edison, le lunedi Marte, i marziani, le cellule del cervello, Camillo Golgi…il novecento…Marconi, l’elettrone, Thomson,Becquerel e i Curiè. I sommergibili e i grattacieli, i quanti, l’atmosfera, il dirigibile, l’aeroplano. La relatività.I cromosomi sessuali. La struttura dell’atomo. La Grande Guerra. La deriva dei continenti, la Via Lattea e lealtre galassie. I razzi. La penicillina. Plutone. I radar. La scienza del comportamento, la bomba atomica. Ladoppia elica, i computers, Rita Levi Montalcini, l’altra faccia della Luna, la plastica e il laser. I quark. Rub-bia. I trapianti di cuore. Luria e Dulbecco. Il progetto genoma. Le stazioni spaziali. la clonazione. La vita suglialtri pianeti… Le NANOTECNOLOGIE.

Maria Vinciguerra

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Ognuno di noi si è trovato al-meno una volta nella sua vitadi fronte alla parola nano. Ilpensiero che di solito balzain mente è collegare questaparola ad una condizione pa-tologica definita nanismo, lacui espressione fenotipicapiù evidente è una riduzionedell’altezza delle personeche ne sono affette. Peraltri invece sarà stataimmediata l’associa-zione con la favola Di-sney di Biancaneve e isette nani e i nostri ri-cordi di bambini. Nellamente degli scienziati,tuttavia, il termine nanosuscita ben altri pen-sieri poiché si identificacon le Nanotecnologiee le Nanoscienze. Macosa descrivono preci-samente questi termini?Attualmente non esi-stono ancora delle defi-nizioni universalmenteaccettate sia per Nano-tecnologie che per Na-noscienze, ma ve nesono diverse simili traloro. La Royal Society& The Royal Academyof Engineering (UK) leha definite così: “Nano-science is the study of pheno-mena and manipulation ofmaterials at atomic, molecu-lar and macromolecular sca-les, where properties differ

significantly from those at alarger scale” e “Nanotechno-logy is the design, characte-risation, production andapplication of structures, de-vices and systems by control-ling shape and size atnanometre scale". Secondo ilNational Nanotechnology

Initiative le Nanotecnologiecostituiscono il punto di in-contro di discipline diversequali la fisica quantistica, lescienze dei materiali, la bio-logia molecolare e rappresen-

tano unar e a l t àormai af-f e r m a t an e lmondo dellaricerca. Essefanno riferimento ad un in-sieme di tecniche e processiche consentono la crea-zione e utilizzazione dimateriali, dispositivi esistemi con dimensioninanometriche. Già circa2400 anni fa, il filosofogreco Democrito avevaipotizzato che il nostromondo materiale fossecostituito da atomi madobbiamo aspettare Avo-gadro nel 1800 per poterassistere all’analisi diuna goccia di pioggia.Negli anni ’80 è stato poimesso a punto uno stru-mento, il microscopio ascansione ad effetto tun-nel, in grado non solo divisualizzare i singoliatomi di un cristallo, maanche di farli scivolareuno sull’altro.Da dove nasce l’idea diuna “Nanotecnologia”?Se impariamo a capire me-

glio i fenomeni che ognigiorno avvengono in natura,già possiamo prendere spuntoper applicazioni “nanotech”.La tecnica di adesione di unacozza è un esempio applica-

Discovery

THE FUTURE IS NANO

DiscoveryACURADIM.VINCIGUERRA

Discov

ery

ACURADI M.VINCIGUERRA

Come le nanotecnologie cambieranno la nostra vita

“Nanosc ience is the studyof phenomena and mani-pulat ion of mater ia ls atatomic , molecu lar and

macromolecu lar sca les ,where propert ies d i f fers ign i f i cant ly f rom thoseat a larger sca le” e “Na-notechnology is the de-s ign, character isat ion ,product ion and appl ica-t ion of structures , dev i -

ces and systems bycontro l l ing shape and s ize

at nanometre sca le”

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tivo utile: essa,quando vuole attac-carsi ad una roccia,apre la sua conchi-glia, spinge il piedesulla roccia, lo piegaper formare una ven-tosa e mediante pic-cole cannule iniettagoccioline adesive,le micelle, formandoun potente adesivosubacqueo. L’IstitutoFraunhofer (IFAM) di Bremasta effettuando ricerche suadesivi di mitilo modificatiche potrebbero servire a ren-dere la porcellana più deli-cata resistente allalavastoviglie. In una piccolazona di mare vicina alle Fi-lippine vive una spugna chia-mata “cesto di Venere”, chedeve il suo nome alla strut-tura del suo scheletro, costi-tuito da una trama di spicolesilicee traforate che formanoun reticolato ad angoli retti ein diagonale; questa spugnaviene studiata come modellobiologico per le fibre ottiche.In elettronica, il processodella litografia viene utiliz-zato per produrre la strutturadi un chip, in cui tutti gli ele-menti di commutazione sonoordinati in strati distinti. Perun chip moderno ad elevateprestazioni occorre preve-dere da 25 a 30 strati di que-sto tipo, che richiedonoognuno la propria mascheralitografica. La struttura dellamaschera viene proiettata sulwafer mediante il fascio diluce e il sistema lenticolaredel ripetitore, un apparecchiosimile ad un retroproiettore.

Ogni nuova maschera ag-giunge nuove funzionalità alchip, aumentandone la com-plessità. La tecnologiasol/gel permette di produrreun sol (una dispersione gene-ralmente colloidale) di com-posti solubili in cuigoccioline contenenti siliciosono in sospensione in unasoluzione conduttrice.Quando sono vaporizzate suuna placca e riscaldate la so-luzione evapora e le goccio-line di silicio si saldano eformano una rete. Questarete gelificata poi si solidi-fica e forma uno strato di ce-ramica dura. La placca restacosì protetta dalla corrosionee dai graffi. Essa consenteanche di fab-bricare com-p o n e n t iottici sofisti-cati come icavi di fibraottica. Que-sti sono soloa l c u n iesempi ched imo s t r a n ola natura tra-sversale diq u e s t ascienza che

presenta un ampio ventagliodi applicazioni, in cui è pos-sibile individuare almeno itre principali rami di svi-luppo nanotech: wet, dry ecomputational. Queste trearee sono fortemente interdi-pendenti ed i progressi in unasi riflettono immediatamentesulle altre, permettendo sem-pre maggiori progressi scien-tifici. Il campo diapplicazione della "wet na-notechnology" è lo sviluppodi conoscenze e tecnologieche permettono la manipola-zione di sistemi biologici chesi sviluppano in ambienteumido: acidi nucleici, mem-brane, enzimi ed altri compo-nenti cellulari, finalizzati

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Discovery

Nei laborator i d i r i cerca s ia pubbl ic i che pr ivat is t iamo ass is tendo a una vera e propr ia r ivo lu-

z ione sc ient i f i ca che cambierà la v i ta de l l ’uomo,seguendo la strada del le nanotecnolog ie in tut te

le sue forme, in pochi decenni , sarà poss ib i lecreare nuove strut ture b io log iche, creare nuovi

mater ia l i , con funz ional i tà mig l ior i d i que l le natu-ra l i e con dimens ion i s imi l i a quel le d i un atomo

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alla produzione di kit dia-gnostici, alla generazione diuna nuova classe di farmaci(nano-farmaci), in ambito te-rapeutico, ed i nanobiosen-sori. La“Drynanotechnology” ha comeoggetto dei suoi studi strut-ture di carbonio (quali i na-notubi ed i fullereni), disilicio e di altri materialiinorganici che trovano appli-cazione in campo elettronico,magnetico e ottico con unatrasversalità di utilizzo chelascia davvero spazio allafantasia dello scienziato.Uno degli obiettivi più ambi-ziosi del settore “dry” èquello di creare struttureinorganiche capaci di orga-nizzarsi ed assemblarsi inmodo del tutto autonomo,come accade per le struttureorganiche. La “Computatio-nal nanotechnology" hacome obiettivo lo sviluppo disistemi di progettazione e si-mulazione del comporta-mento di strutturenanometriche complesse. Neilaboratori di ricerca sia pub-blici che privati stiamo assi-stendo a una vera e propriarivoluzione scientifica checambierà la vita dell’uomo.Seguendo la strada delle na-notecnologie in tutte le sueforme, in pochi decenni, saràpossibile creare nuove strut-ture biologiche, nuovi mate-riali, con funzionalitàmigliori di quelle naturali econ dimensioni simili aquelle di un atomo. Se la na-notecnologia entrerà a farparte della nostra vita quoti-diana ci risulterà più grade-

vole notare che il rumore deimotori a scoppio sarà statosostituito da un ronzio di-screto e da una vibrazione si-mile a quella delle portestagne nell’Enterprise di StarTrek, l’odore di benzina saràsostituito dall’odore passeg-gero del metanolo utilizzatoper le celle a combustibile.Le vetrine dei caffè sarannomolto care perché avranno

svariate funzioni, come la re-sistenza alla sporcizia ed aigraffi, si scuriranno automa-ticamente quando la luce saràtroppo intensa. Le nanotec-nologie oltre ad introdurrenumerose innovazioni, per-metteranno a centinaia di im-prese europee di offrire infuturo decine di migliaia dinuovi posti di lavoro, connotevoli impatti positivi sul-l’economia continentale.Tuttavia come ogni rivolu-zione che si rispetti c’è sem-pre il rovescio dellamedaglia, rappresentato inquesto caso dalle “nanopato-

logie”, cioè le malattie chesono generate dall’ingressodi micro- e nano particelleall’interno dell’organismoumano. Queste ultime sono,infatti, in grado di penetrarenei tessuti e nelle cellule su-perando le naturali barrieredifensive dell’organismo einducendo degli effetti tos-sici che possono sfociare inmanifestazioni patologichequali tumori, stati infiamma-tori e allergici ed altro an-cora da definire. Oggi leNanotecnologie e le Nano-scienze rappresentano il fu-turo, come lo furono lebiotecnologie una decina dianni fa, ma è auspicabile chei nanoscienziati prendanopiena coscienza sia dei van-taggi che degli svantaggi diquesta scienza moderna edell’impatto che avrà sullavita dell’uomo e sull’am-biente.

[AntonioVarriale][FrancescoNetti]

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Discovery

BMBF-Programm IT-Forschung 2006 –Förderkonzept Nanoelektronik Mini-stero tedesco dell’Istruzione e dellaRicerca; Bonn, marzo 2002.Nanotechnologie erobert Märkte- Deut-sche Zukunftsoffensive für Nanote-chnologie Ministero tedescodell’Istruzione e della Ricerca Bonn,marzo 2004.Bachmann, G.Innovationsschub ausdem Nanokosmos: Analyse &Bewer-tung Zukünftiger Technologien (Band28) Centro tecnologico VDI per ilBMBF; 1998.Hartmann, U. Nanobiotechnologie –Eine Basistechnologie des 21.Jahrhun-derts ZPT, Saarbrücken, 2001.Werkstoffinnovationen für Industrieund Gesellschaft-WING Ministero tede-sco dell’Istruzione e della Ricerca;Bonn, ottobre 2003.

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Le applicazioni potenziali delle na-notecnologie sono letteralmente infi-nite e numerosiprodotti riconducibilial loroutilizzosonogiàdisponibili sulmercato:nanoparticelleper cosmeticioper coatings evernici, tessili tecnicie abbigliamento, articoli sportivi, maanche nanocompositi, “hard disks”con superfici nanostrutturate per re-gistrazione dati ad altissima densità,“chips” di memoria con dimensioniinferiori a 100 nm, dispositivi foto-nici, superfici autopulenti, sistemiperdiagnosticamedica basati, per esem-pio, sul principio “lab-on-chip”. Inambitomedicodiverse sono le appli-cazioni interessanti in fase di studio,come una nuova terapia anticancroche nel giro di un anno sarà speri-mentata su pazienti (The Times). Ilmedicinale da impiegarsi contro lecellule tumorali viene infatti affidatoa una nanoparticella in grado di col-pire solo lecellule interessateedi elu-dere l'intervento del sistemaimmunitario, ottimizzando la terapiae minimizzandogli effetti collaterali.La nanoparticella è stata battezzataBind 014 ed è stata progettata per ri-solvere tre dei principali probleminella somministrazione di un far-maco: localizzazione, rilascioecomeimpedireal sistema immunitariodi ri-conoscerlo come estraneo e quindieliminarlo. Bind 014 è formata daquattro elementi, il primo dei quali èil principio attivo - nel caso in que-stione, un farmaco chemioterapico -ricopertodaunpolimerobiodegrada-bile che si scioglie poco a poco nelcorsodidiversigiorni, assicurandounrilasciograduale.La«nanomolecola»farmacologica è a sua volta ricopertada uno strato di glicole polietilenico,che «nasconde» la particella al si-

stema immunitario; infine, alla su-perficie della nanoparticella sono at-taccati degli speciali enzimi in gradodi ancorarsi soloadellamolecole chesi trovano sulle cellule tumorali (nelcaso della prostata l'antigene Psma,presenteperò anchenelle cellulema-late in altri tumori solidi). Il vantag-gio è quindi quello di ottenere un'altadensità del farmaco nelle zone doveeffettivamente serve e bassa altrove,aumentando l'efficaciadella curae ri-ducendo gli effetti collaterali.Un altro studio si basa sull’utilizzodelle nanoparticelle come vettori diterapia genica tumorale. Una ricerca

condotta dal team guidato da Geor-gesVassaux,Ph.D., InstituteNationalde la Santé et de la RechercheMédi-cale (INSERM), pubblicata su Can-cer Research, ha permesso disviluppare nanoparticelle in grado ditrasportare geni antitumorali seletti-vamente alle cellule cancerose, la-sciando intatte le cellule sane. Ilvettore, costituitodananoparticelledidendrimeri di polipropienimine,forma complessi stabili con il DNA(PPIG3/DNA) che si desidera inse-rire nella cellula per forzarne la pro-duzione di una specifica proteina.Negli esperimenti condotti dal teamil gene reporterNIS (Na/I symporter)contenuto nelle nanoparticelle, unavolta inglobato dalle cellule cance-rose, si è rivelato in grado di forzare

queste ultime nella produzione dellaproteina reporterNIS nel topo, comeevidenziato dalle analisi di tomogra-fia computerizzata che hanno per-messo di confermare l’espressionedel transgene nelle cellule cancerosemanon inquelle sane.Utilizzando in-vece sequenze diDNAdi geni killer,geni cioè in grado di promuovere lamorte cellulare, e sfruttando la selet-tività intrinseca di questo nuovo tipodi vettore, sarà finalmente possibiledistruggere in maniera altamente se-lettiva le solecellule tumorali. «La te-rapia genica rivela un grandepotenziale nel realizzare trattamentitumorali sicuri ed efficaci: la verasfida è però rappresentata dalla capa-cità di bersagliare solo le cellule tu-morali. Con questa ricerca per laprima volta si è riusciti in questoobiettivo, colpendo il tumore in ma-niera selettiva» spiega AndreasSchatzlein,Ph.D.,UniversitàdiLon-dra, unodei ricercatori coinvolti nellostudio.

[Antonio Pezone]

Discovery

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LENANOTECNOLOGIE: “ANEWFRONTIER “

1.Nanotechnology: small science, bigdeal2.Museo virtuale delle nanotecnologie3.Nanotechnology and the next 50years, R. Smalley, 19954.Engines of Creation: The ComingEra of Nanotechnology, E. Drexler, An-chor Books, New York, 19865.Nanoscience and nanotechnologies:opportunities and uncertainties, TheRoyal Society & The Royal Academy ofEngineering, 20046.National Nanotechnology Initiative:past, present and future?, M.C. Roco,NNI, 20067.The economic development of nano-technology - An indicators based ana-lysis” - A. Hullmann, EuropeanCommission, DG Research, Nov 20068.ASSOBIOTEC.IT - Redazione (CS) -07/05/2009

Le potenziali applicazionidelle nanotecnologie in ambito medico

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I laureati in biotecnologie del vecchioordinamento e gl i Esami di StatoLa telenovela infinita

L’accesso dei laurea t i inb io tecnologie de l vecchioordinamento agl i Esami diSta to , per l ’ iscr iz ione al lasez ione A del l ’a lbo deiBio logi e /o degl i Agro-nomi, r imane finora la que-s t ione più annosaaff ronta ta da l la nos t ra as-sociazione, ed anche quellaper la quale abbiamo spesopiù energie in quest i anni .Le nost re bat tagl ie comin-c ia rono ci rca un anno emezzo dopo l ’emanazionedel DPR 328 del 5 giugno2001 e l ’u l t imo incont ro ,fa t to con i tecnic i de l Mi-n is te ro , è so lo de l 17 giu-gno scorso.Con l ’approvaz ione delDPR, sopra ci ta to , s i diedela poss ib i l i t à a i b io tecno-

logi , in possesso di unalaurea special is t ica (class idi laurea special is t ica 7/S,8/S e 9/S oggi lauree magi-s t ra l i LM-7, LM-8 e LM-9) , d i poter sos tenerel ’esame di s ta to per acce-dere a l le sez ioni A del -l ’a lbo dei b io logi ed , a ipossessor i d i laurea t r ien-nale , la possibi l i tà di potersos tenere l ’esame di s ta toper accedere al le sezioni Bdel lo s tesso a lbo . Perquanto concerne i b io tec-nologi del ramo agrar io s iprev ide la poss ib i l i t à d isostenere l’Esame di Statoanche per accedere al la se-z ione A del l ’a lbo degl iagronomi.Tale DPR venne a segui todel la r i forma univers i tar ia

f a t t ad a l l al e g g e5 0 9d e l1 9 9 9 ,nota come“3+2”, con la quale si is t i -tu i rono i cors i d i laureatr iennal i e quel l i di laureaspec ia l i s t ica d i dura tab iennale (ch iamat i laureemagis t ra l i in segui to a l lalegge 270 del 2004) . Vasot to l inea to che , pr imadel l ’emanazione del DPR328 del 5 giugno 2001, peri possessor i d i laurea inbio tecnologie (qualunquet ipo di laurea e qualunqueindir izzo) non c’era la pos-s ib i l i t à d i sos tenere a lcunEsame di Stato e quindi dipoter i sc r ivers i ad a lcunordine o albo. I l DPR, dun-que , mise f ine a ques tovuoto normat ivo nei con-f ront i de l la nos t ra profes-s ione.Lo s t rab ismo del leg is la -tore però nel formulare i lDPR fu davvero colossa lein quanto , pur prevedendoche per i possessor i d i unt i to lo accademico conse-gui to secondo l ’ord ina-mento previgente a l lalegge 509 del 1999 (vec-chio ord inamento) res ta -vano ina l te ra te leprocedure per l ’accessoagli Esami di Stato, non re-golamentò l ’accesso a ta l iesami per tu t te quel le lau-

Work inprogressACURADIG.RUOTOLO

F.I.Bio: work in progress

F.I.Bio:

worki

nprog

ress

ACURADI G.RUOTOLO

Il terzo da sinistra: Gianluca Ruotolo, segretario F.I.Bio

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ree is t i tu i te t ra la prece-dente r i forma e quel la del1999. Infat t i per le laureeconsegui te , an tecedente-mente a l la legge 509 del1999, res ta va l ido a i f in idel l’ammissione all’Esamedi Stato i l DPR 28 ottobre1982 n. 980 poi modificatocon DPR 26 maggio 1984n. 387. Tal i d ispos iz ionisono antecedent i a l l ' i s t i tu-zione del la Laurea in Bio-tecnologie , i s t i tu i ta inI ta l ia ne l 1994, e quindinon potevano prevedere las tessa come t i to lo idoneoai f ini del l 'accesso ai rela-t iv i Esami di Sta to . È fa-c i le capi re quindi che ib io tecnologi de l vecchioord inamento s i t rovano inuna spec ie d i “ te r ra d imezzo” , t ra la leggedel l ’84 e quel la del l ’99, incui non esis te normativa!A causa di ta le problemanormativo, le r ichieste deib io tecnologi “vecchio or-dinamento” per la par teci-paz ione agl i Esami diSta to sono s ta te r i f iu ta tedagl i uff ic i de l le Univer-s i tà . Dopo i pr imi r icors ia l TAR, che videro per-dent i d ivers i nos t r i co l le -ghi s ia in Campania che inSici l ia , questa enorme spe-requaz ione fu segnala tadal la F.I .Bio. al MIUR nel

Gennaio del 2004 e sanatada quest’ul t imo nel Consi-g l io de i Minis t r i de l 29Marzo 2006. In ta le occa-s ione , i l Minis t ro Let iz iaMorat t i approvò la r iformadel l ’accesso a l le profes-s ioni con i re la t iv i esamidi Sta to , rev is ionando difat to i l DPR 328 del 2001.La revis ione del DPR n.328 del 2001 che preve-deva, f inalmente, l ’ammis-s ione dei laurea t i inBiotecnologie del vecchioordinamento agl i Esami diSta to fu ogget to di r i l iev id i leg i t t imi tà , nonos tan tela na tura regolamentarede l provvedimento daparte del la Corte dei Contiin sede di regis t razione. Afronte d i ta l i r i l i ev i , i lsuccess ivo Governo Prodidecise di procedere alla re-v is ione del la mater iane l l ’ambi to de l la p iùampia r i forma del le pro-fessioni intel let tual i previ-s ta da l d isegno di leggepresenta to da l l ’a l lora Mi-nis tero del la Giust iz ia (C.Maste l la ) , approvato i l 1d icembre 2006 e mai an-da to in discuss ione per lacaduta de l lo s tesso Go-verno Prodi ne l gennaio2008. La F. I .Bio nel pe-r iodo tra i l dicembre 2006ed i l gennaio 2008 sol le -ci tò i l Governo a dare unasoluzione in svariate occa-s ioni incont rando i l mini -s t ro , l ’uff ic io lega le de lMIUR e i l d i re t tore gene-rale del MIUR ed anche fa-cendo presentarein te r rogaz ioni par lamen-tar i , s ia al la Camera che alSenato, r ivol te al minis t ro

Mussi , i l quale non ha mair i spos to nemmeno adun’ in te r rogaz ione fa t tafa re da l CNSU (Cons ig l ioNazionale Student i Uni -vers i tar i ) .Con l’arr ivo del nuovo Go-verno Ber lusconi , ne l -l ’apr i le de l 2008, late lenovela r icomincia e laF. I .Bio immedia tamenteso t topone a l neo-Minis t rode l MIUR, Mar ias te l laGelmini , la r ichiesta di re-v is ione del DPR 328 del2001. Lo scorso dicembreabbiamo incont ra to per lapr ima vol ta i tecnici del lasegreteria poli t ica del neo-Minis t ro chiedendo l ’ap-provazione del decreto del29 marzo 2006 e, lo scorso17 giugno s i è svol to unal t ro incontro tra una dele-gazione della F.I .Bio, i l dr.Roberto Borsa, consulentesc ien t i f ico del Minis te roed i l dr. Marco Romanocapo del la segreter ia pol i -t ica de l so t tosegre ta r io a lMIUR On. le GiuseppePizza . In ques to incont rola F. I .Bio . ha sot to l inea toper l ’ennes ima vol ta l ’ur-genza di modif ica del DPR328 del 5 giugno 2001 e itecnic i , de l la segre te r iadel Minis tero , s i sono im-pegnat i a s t i la re un emen-damento , basa to su l lenostre r ichieste , che per lapr ima metà di o t tobre do-vrebbe essere posto al l ’a t -tenzione del Governo.Speriamo questa vol ta chepossa essere messa la pa-ro la f ine a ques ta te leno-vela!

[Gianluca Ruotolo]

F.I.Bio: work in progress

Page 11: Orizzonti 02

Uno dei primi obiettivi della F.I.Bio è stato quello dipermettere al laureato in biotecnologie di ricoprirealcuni incarichi pubblici, tra cui il ruolo di direttoretecnico del corpo della Polizia Scientifica e i ruolitecnico-logistici (RTL) del corpo dei RIS (reparto in-vestigazioni scientifiche) dei Carabinieri.Negli anni 2001-2003, quando si sono laureati i primibiotecnologi, non era consentito a questi di parteci-pare né ai concorsi per Polizia Scientifica né tanto-meno a quelli per i RIS dei Carabinieri.Fu fatto notare ad entrambe le forze armate, che leLauree Specialistiche e Magistrali in biotecnologie,nonché i Diplomi di Laurea in Biotecnologie ante-cedenti al D.M. 509/99, forniscono competenze dibase molto confacenti ai profili dei ruoli di investi-gazione scientifica; essendo, tali competenze, pres-soché identiche a quelle fornite dalle Laureespecialistiche e Magistrali in Biologia (titolo neces-sario per partecipare ai concorsi per i ruoli sopraci-tati). Questa costatazione viene sia dall’ampiasovrapposizione dei settori scientifico-disciplinari siadal fatto che, ai sensi del DPR 328 del 5 Giugno2001, le Lauree in Biotecnologie rientrano tra i titoliidonei per l’ammissione all’Esame di Stato proprioper la sezione A dell’Albo dei Biologi.Dopo aver fatto notare tale anomalia, dei risultatisono stato ottenuti.Dal 2006 in poi, nei bandi di concorso emanati dal-l’Arma dei Carabinieri, per gli RTL dei RIS, com-pare la laurea in biotecnologie tra i requisiti per lapartecipazione, in affiancamento a quella di biolo-gia.Purtroppo la stessa solerzia non è stata usata dallaPolizia di Stato che, a tutt’oggi, dimentica costante-mente di inserire la nostra laurea come titolo di ac-cesso ai concorsi per i ruoli della Polizia Scientifica.Si ricorda che la Polizia di Stato è sotto l’egida delMinistero dell’Interno mentre l’Arma dei Carabinieriè sotto l’egida del Ministero della Difesa.La norma che individua quali classi di Laurea Spe-cialistica siano idonee per l'accesso ai ruoli di Diret-tori Tecnici della Polizia di Stato è l’articolo 2 delDecreto del Ministro dell'Interno del 6 febbraio 2004.Dalla tabella A, allegata a tale decreto, si evince, che

solo la laurea in Biologia (classe 6/S) costituisce re-quisito per la partecipazione ai concorsi per l'accessoal ruolo di direttore tecnico biologo, ma l’articolo 3dello stesso decreto recita quanto segue “Almenoogni tre anni dalla data di emanazione del presentedecreto, l'amministrazione dell'interno verifica lacongruità deititoli di studio universitari individuati a norma degliarticoli precedenti, alla luce anche delle eventualievoluzioni dell'ordinamento universitario”. Ebbenequesto aggiornamento, almeno triennale, imposto alMinistero dell’Interno dal suo stesso decreto, sem-bra finora non essere mai stato espletato.La F.I.Bio, in un primo momento, ha sollecitato ilMinistero dell’Interno ad assolvere a questo aggior-namento, evidenziando sia le peculiarità delle laureein biotecnologie sia le analogie tra queste e le laureein biologia. Non avendo avuto riscontro, ha fatto no-tare al Ministero dell’Interno che le lauree in Bio-tecnologie sono da diversi anni considerate titoliidonei per l’accesso ai concorsi nei ruoli tecnico-lo-gistici degli Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri nellespecialità investigazioni scientifiche – specializza-zione biologi. Da dicembre 2008, l’associazione è incontatto sia con la Segreteria Particolare del Mini-stro, sia con i tecnici del Ministero e resta in attesa diuna modifica del D.M. 06/02/2004, sperando cheelimini questa ormai sperequazione nei confronti deibiotecnologi già dai prossimi bandi

[Gianluca Ruotolo]

Concorsi di Direttore Tecnicodel Corpo della Polizia Scientifica

F.I.Bio: work in progress

Perché i laureati in Biotecnologie non possono parteciparvi?

Page 12: Orizzonti 02

In onore del bicentenario dellanascita del celebre scienziatonaturalista Charles Darwin,

padre della teoria dell’evoluzionedelle specie, le città di Roma (dal12 febbraio al 3 maggio 2009),Milano (dal 4 giugno al 25 otto-bre) e Bari (da novembre 2009 amarzo 2010), hanno ospitato oospiteranno la mostra itinerantedal titolo “Darwin 1809 – 2009″.L’evento è stato organizzato se-guendo l’esempio dellamostra allestita a NewYork dall’AmericanMuseum of Natural Hi-story, ossia ripercor-rendo la vita delloscienziato ingleseattraverso tutte le os-servazioni, i ragiona-menti e le ricercheche lo hanno progres-sivamente portato allaformulazione della ce-lebre teoria sull’evolu-zione naturale. L’edizioneitaliana, curata in prima per-sona da Niels Eldredge (responsa-bile della divisione invertebratidell'American Museum of Natu-ral History di New York), conl'aiuto di Ian Tattersall (uno deimassimi esperti al mondo di evo-luzione umana e direttore dellaHall of Human Evolution pressol'American Museum of NaturalHistory) e Telmo Pievani (asso-ciato di Filosofia della Scienzapresso l'Università degli studi diMilano Bicocca, filosofo dellabiologia ed esperto di teoria del-l'evoluzione), si differenzia daquella americana per la presenza

di molti elementi inediti. Tra que-sti i primi taccuini di Darwin, ri-masti nascosti per decenni dopo lasua morte e solo recentemente de-cifrati e pubblicati in edizione cri-tica, o una riproduzione fedele e agrandezza reale del suo studio aDown House.Attraverso i vari spazi espositivi siintrecciano tra loro i linguaggidella storia, del naturalismo, della

filoso-f i a

d e l l ascienza e delle

più recenti ricerche sperimentali,cosicché passeggiando tra la bio-grafia avventurosa del giovaneDarwin o spiando le sue com-plesse relazioni familiari, immer-gendosi nella cultura inglesedell'epoca e nei suoi conflitti e ri-percorrendo il famoso viaggio at-torno al mondo, si assisteesterrefatti alla nascita delle sue ri-voluzionarie idee.Darwin, studiando attentamente la

natura intutte les u ef o r m e ,dai bra-dipi gi-g a n t ifossili ai tordibeffeggiatori, dalleprimule ai bambini, comprese chele specie si trasformano nel corsodel tempo, che siamo tutti legatigli uni agli altri da una parentelagenealogica, che l’enorme diver-sità di forme di vita comparsesulla Terra deriva da processi na-

turali in atto da milioni di anni etuttora in corso. Non si limitò

a riconoscere il fatto empi-rico dell’evoluzione ma ne

dedusse una spiegazione coe-rente, che ancora oggi

rappresenta ilcuore degli studi

evoluzionistici ecostituisce il fon-

damento dellabiologia moderna, con-

sentendoci di deci-frare i nostri geni

e di combat-tere i virus, di comprendere le te-

stimonianze fossili e la ricchezzadella biodiversità sulla Terra. Lacosa che mi ha colpito di più? Lestanze e i corridoi strapieni di per-sone, di ogni età, a bocca spalan-cata. Nessuno è arrivato all’uscitasenza essersi stupito imparandoun’altra cosa della straordinaria epiù che probabile storia degli es-seri viventi!

[M.Vinciguerra]

DARWIN 1809-2009: UNAMOSTRA DA NON PERDERE

La storia degli esseri viventi attraverso la vita di un uomo

Biotec

heven

ts

ACURADI O.CATAPANO

Biotech Events

Biotech EventsACURADIO.CATAPANO

Page 13: Orizzonti 02

Biotech Events

Orizzonti biotecnologici 13

Giovedì 7 maggio alle 18,nella sala conferenze delCastello Giusso di Vico

Equense, James D. Watson, scopri-tore della doppia elica del DNA edirettore del progetto del GenomaUmano, è stato insignito del rico-noscimento per la sezione scienti-fica della XI edizione del premioCapo d’Orlando, l’annuale manife-stazione culturale a cura del MuseoMineralogico Campano- Fonda-zione Discepolo e dal Co-mune di Vico Equense, colpatrocinio della RegioneCampania e dell’Aziendadi Soggiorno di Vico. Ilpremio, intitolato a una lo-calità fossilifera di VicoEquense, è il primo ricono-scimento italiano attribuitoa uno dei pionieri dellascienza. Per l’edizione2009, patrocinata dall’uni-versità Federico II, in occa-sione del bicentenario della nascitadi Charles Darwin, è stato sceltocome filo conduttore il tema de«L’origine della vita e la sua evo-luzione». Prima della consegna delriconoscimento per la sezionescientifica, Watson ha tenuto unarelazione di poco più di un’ora sultema «Il mio genoma personale»,partendo dal suo personale legamecon la città di Napoli, ove venneper la prima volta nel 1951, da dot-torando, alla stazione zoologica A.Dohrn , per lavorare con i ricerca-tori italiani Dulbecco e Luria. Ri-percorrendo la sua vita di

scienziato e divulgatore, ha travoltoil pubblico in un’appassionanteracconto, condito di tanto in tantoda sagaci motti di spirito; ad esem-pio, ha raccontato di quando firmòla liberatoria per sequenziare epubblicare il suo genoma personale(che è stato reso disponibile in retenel 2007, dopo sei settimane di la-voro), ponendo l'unica condizionedi non voler conoscere le informa-zioni riguardanti i geni dell’Al-

zheimer, sostenendo di non volertrascorrere l’ultima parte della pro-pria vita a morire di preoccupa-zione, preferendo anzi viverenell’ignoranza e morire di qualco-s’altro! Il giorno 8 maggio Watsonè stato poi a Napoli, ove ha tenutouna conferenza nell’Aula Magnastorica della Federico II. Il rettoredell’Univer-sità, il prof.Trombetti, eil Prof.Franco Sal-vatore, pre-s i d e n t e

dell’Istituto di ricerca “CEINGE”,erano alcuni tra i mediatori dell’in-contro. Durante il suo discorso,nella splendida e stracolma aulaMagna federiciana, il nostro scien-ziato ha espresso grande affetto perla città di Napoli che frequentòmolte volte, sia per motivi scienti-fici (come già detto ebbe legami diricerca con gli italiani Renato Dul-becco e Salvador Luria, entrambipremi Nobel) che personali. Ha di-

chiarato, infatti, che il suolegame affettivo nei con-fronti della città di Napoli èdovuto anche e soprattuttoad una “comunanza di atteg-giamento culturale e com-portamentale”. Inutile direquale e quanto l’entusiasmodegli studenti dell’illustreateneo partenopeo, emozio-nati almeno quanto i loro do-centi. A chiusura delconvegno è stata inaugurata

una mostra autobiografica al museodi Paleontologia dell’ateneo, inLargo San Marcellino 10, compo-sta da sette pannelli che ripercor-rono le attivitàscientifico-divulgative di Watson

[Roberta Ferraris][Maria Vinciguerra]

LA DUE GIORNI NAPOLETANA DELPADRE DEL DNA

Dopo il Premio Capo d’Orlando la conferenza alla “Federico II”

Page 14: Orizzonti 02

L a s u a u l t i m a c r e a t u r a s in a s c o n d e d i e t r o l ’ a c r o -n i m o I T E R , p o k e r d i I n -n o v a r e , Te c n o l o g i e ,E s p e r i e n z e , R i c e r c h e .C la s se 1944 , i n i z i a i suo is t u d i a R a v e n n a p e r p o ic o n s e g u i r e l a l a u r e a i nIngegne r i a a Bo logna . Pe rt r ed i c i ann i l avo ra p re s sol a I B M d o v e a p p r o f o n d i -s c e l e t e c n o l o g i e q u a l iD a t a b a s e e D a t a C o m u n i -ca t i on . Ne l 1983 l a sc i a l aI B M p e r l a v o r a r e p r e s s oa l t r e i m p o r t a n t i a z i e n d en e l s e t t o r e d e i s e r v i z i epo i de l l e t e cno log i e avan -za t e . Ne l 1989 depos i t a i lm a r c h i o I T E R , v o l t o a l -l ’ a g g i o r n a m e n t o m a n a g e -r i a l e e a l l a d i f f u s i o n ed e l l a c o n o s c e n z a d e l l en u o v e t e c n o l o g i e e s o l u -z i o n i . D a a l l o r a n o n h as m e s s o d i p e r s e g u i r e c h eu n o b i e t t i v o : e s s e r e a t -t e n t o a l m o n d o c h e c a m -b i a e o rg a n i z z a r e e v e n t ipe r o ff r i r e un cos t an te ag -g io rnamen to su t ema t i chei n n o v a t i v e . A b b i a m o i n -c o n t r a t o l ’ i n g e g n e rP i a z z a a l t e r m i n e d e l l a“ d u e g i o r n i ” d e l B i o f o -r u m , m a n i f e s t a z i o n e c h es i è t e n u t a a l P a l a z z od e l l e S t e l l i n e a M i l a n o ,dove l a F IB io è s t a t a p r e -s e n t e p e r d i f f o n d e r e l asua mis s ione d i a f f e rmarel a p ro fe s s ione de l b io t ec -

n o l o g o a l i v e l l o n a z i o -n a l e . I l s u o e n t u s i a s m o el a s u a c u r i o s i t à c i a t t r a g -g o n o , m a s o p r a t t u t t o c is o r p r e n d e p i a c e v o l m e n t el a s u a c a p a c i t à d i g u a r -d a r e l o n t a n o e d i f a r l o a3 6 0 ° , r i g u a r d o a t e m i d e -l i c a t i m a d i g r a n d e a t t ua -l i t à q u a l i p o s s o n o e s s e r e

l e b i o t e c n o l o g i e e l a n e -c e s s i t à d i u n a m a g g i o r ecomun icaz ione t r a un ive r-s i t à e impresa . Dec id i amoc o s ì d i f i s s a r e u n a p p u n -t a m e n t o v i r t u a l e p e rs t r appa rg l i un ’ in t e rv i s t a .

Qu a l e è s t a t a l as c i n t i l l a c h e h af a t t o n a s c e re i n

L e i l a p a s s i o n e p e r l eB i o t e c n o l o g i e e d aquando se ne occupa?

Q u a l c h e a n n o f a è u s c i t o

un l i b ro in cu i s i r a ccon t ad i u n t o p o l i n o c h e u ng io rno non ha p iù t rova toi l suo pezze t t o d i fo rmag-g io ne l so l i t o pos to e s i èd o v u t o i n d u s t r i a r e p e rt rova re a l t ro fo rmagg io ina l t r i p o s t i … s c i n t i l l ap o c o p r o s a i c a m a m o l t ov e r a . N o i t u t t i d i I T E Rs i a m o c o n v i n t i c h e s el ’ I t a l i a i n pa r t i co l a r e nonr i e s c e a t r a s m e t t e r e i r i -s u l t a t i d e l l a r i c e r c a a l l ei m p r e s e , f a c c i a m o d e l l abuona r i ce rca ma … senzas b o c c h i c o n c r e t i . Q u e s t oce r ch i amo d i t r a sme t t e r l on e l s e t t o r e d e l l a g e s t i o n ed i d o c u m e n t i e i n f o r m a-z ion i da l 1990 (p r ima ed i -z i o n e d i O M AT ) e d a l2004 con biofo rum. I l s i tob io fo rum è s ta to acqu i s i tone l l ug l i o 2003 e l a p r imae d i z i o n e è d e l 2 0 0 4 . S u ls i t o , a l l a v o c e “ E d i z i o n iP r e c e d e n t i ” , s i p o s s o n oo t t e n e r e i n f o r m a z i o n i i nm e r i t o a l l e s e i e d i z i o n ip r eceden t i .

Co s a s i g n i f i c a p e rL e i l a p a ro l a B i o -t ecno log ia?

Una ve ra e p rop r i a r ivo lu -z i o n e : c i s o n o i f a n a t i c ip r o e c o n t r o ; c i s o n og r a n d i t e r r i t o r i i n e s p l o -r a t i c h e q u o t i d i a n a m e n t ed a n n o g r a n d i s o r p r e s e .

L’intervista

INTERVISTA A DOMENICO PIAZZA:INGEGNERE A 360°

Con la curiosità di un bambino si racconta chi pro-muove il dialogo tra scienza e impresa

L’inter

vista

ACURADIV.BRANCATO

Page 15: Orizzonti 02

C’è sop ra t t u t t o un mondoda s cop r i r e . L’ u l t ima pa -g i n a d i cope r t i n a de l l aGu id a -Ca t a l ogo d i b i o f o -r um 2009 vo r r ebbe s i n t e -t i z z a r e p r op r i o que s t o .Quando , v e r s o f i n e no -v emb r e , a nnunce r emoda t a e l uogo d i b i o f o r um2010 pubb l i c h e r emoanche que l l a pag ina .

Cosa rappresen tanoB io f o rum e Nano -f o rum e come na -

scono?

Ent rambi g l i even t i hannol ’ amb i z i one d i a i u t a r e l ar i c e r c a a t r ova r e sbocch iconc r e t i e d i g i ovan i ac ap i r e que s t i du e nuov imond i . La na s c i t a , c omed i c evo a l p r imo pun t o ,n a s c e da l f a t t o che a l t r is e t t o r i , i n cu i ope r i amo ,ne i p r im i ann i 2000 sonoen t r a t i i n f o r t e c r i s i equ ind i occo r r eva r i s i c a r ea l t rove . Persona lmente mip i ace r ebbe mo l to ope r a r ein camp i qua l i l a moda , i ld e s i gn e c c… ma r i t e ngoche b i o e nano t e cno l og i es i a no mo l t o p i ù v i c i n e aque s t i s e t t o r i B2B , com-p l e s s i , d ove g i à l a vo -r i amo da ann i .

Quali d i f f i c o l t à in -con t ra ne l l ' o rga-n i z zare un

even to , i l B i o f o rum, d ita l e por ta ta?

I n que s t i a nn i g l i “Spon -so r ” sono d i v en t a t i un aspe c i e i n v i a d i e s t i n -z i one . A l l ’ e s t e r o even t is u l t i p o d i que s t i s ono apagamen t o con quo t e d i

p a r e c ch i e c en t i n a i a d ieu r o . Quando ne l 2008abb i amo fa t t o a l cune se s -s i on i d e l convegno d iB io f o r um con i ng r e s s o apagamen to , i pa r t e c ipan t is ono s t a t i po che dec i n eed i con t enu t i e r ano s t a t idec i s i i n p i ena l i be r t à daa l cun i d e i magg i o r ie s p e r t i d e l s e t t o r e .Qu i nd i i n I t a l i a , P a e s epovero e poco inc l ine a l l et e cno l og i e ( 06 / 11 / 2008 ,The Gua rd i an : " I t a l i a , unpae s e t e cno fob i co " ) , oque s t i e v en t i s ono g r a -t u i t i o s ono r i t r ov i –spes so mol to qua l i f i ca t i –d i poch i s p e c i a l i s t i ( p e rnon d i r e “4 ga t t i ” ) . Lad i f f i c o l t à p r i n c i p a l e èdunque que l l a d i cop r i r e ic o s t i ; s ub i t o dopo que l l ad i p r opo r r e l a m ig l i o r equa l i t à pos s ib i l e .

Quali prospe t t i ve epropos te vede peri l B io forum 2010?

I n que s t o momen tos t i amo lavo rando a l 2010e – pe r l a dovu t a r i s e rva-t e z z a ve r s o i po s s i b i l ip a r t n e r s – p r e f e r i s co r i -manda re l a r i spos t a .

Ache pos to co l l o cai l nos t ro Paese ne lpanorama mon-

d i a l e de l l e B io t e cno l o -g i e?

Quì c i sono pe r sone e so -c i e t à con conoscenze spe -c i f i c h e mo l t o p i ùp ro f onde de l l e m i e equ i nd i i n g r ado d i d a r euna r i s po s t a b en p i ù do -cumen t a t a . L’ I t a l i a i n

ques t i u l t im i ann i è sce sad i a l cun i g r ad in i non so l -t a n t o ne l l e b i o t e cno l og i ema i n s en so gene r a l e ;pu r t r oppo abb i amo unafo r t e bu ro c r a z i a , un f o r -t i s s imo ind i v i dua l i smo ene s suna o poca concen -t r a z i one neg l i s f o r z i en eg l i ob i e t t i v i . G l i a l t r iP a e s i s ono mo l t o menoi nd i v i dua l i s t i e qu i nd icomp le s s i vamen t e p iù e f -f i c a c i i n s en so gene r a l e .R i t e ngo che abb i amo de ig i ovan i mo l t o i n gamba ,ma che i l s e t t o r e r i ch i edaanche - e f o r s e sop r a t -t u t t o - c ap i t a l i e t empo ;d i c ap i t a l i n e abb i amopoch i e s i s uo l d i r e che“ i l t empo è dena r o ” . I nogn i c a so ad un g i ovanei n c e r t o s e i n t r a p r ende r eque s t i s t ud i o meno sug -g e r i r e i d i p en s a r c i b ene ;ad uno che l i ha g i à sce l t id i r e i d i me t t e r e mo l to im-pegno , mo l t a co s t a n z a egua r d a r e bene anche a l l eoppo r t un i t à che o f f r el ’ e s t e r o . C r edo che pe rque l l i i n g r ado d i eme r -ge r e (g r az i e a l l ’ impegno ,a l l e c apa c i t à ed anche aun po ’ d i f o r t una ) c is i a no g r and i s odd i s f a -z ion i ed oppo r tun i t à s em-p r e magg i o r i . G r a z i e p e rl ’ a t t en z i one che mi ded i -c a t e e … ar r i v ede r c i aB io fo rum 2010 .

[Virginia Brancato]

Orizzonti biotecnologici 15

L’intervista

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James Dewey Watsonnasce a Chicago nel1928. Fra il 1943 ed il

1947 frequenta l’Universitàdi Chicago, ove si laurea inZoologia. Nel 1946, quandoè ancora uno studente, leggeil libretto Che cos’è la vitadi E. Schödinger, in cui l’au-tore, uno dei fondatori dellameccanica quantistica, teo-rizzava che l’elementochiave dell’ereditarietàfosse il trasferimento di in-formazioni genetiche informa molecolare da una ge-nerazione ad un'altra. Wat-son comincia così adinteressarsi ai problemi le-gati alla natura dei geni. Nel1948 comincia le ricercheper il suo Dottorato di Ri-cerca in Zoologia nell’Uni-versità dell’Indiana, nellaboratorio di SalvadorLuria, e conosce anche MaxDelbruck. Con loro comin-cia a collaborare. I due ge-netisti sono a capo di ungruppo di ricercatori, il"Phage group", che utilizzabatteriofagi per studi di ge-netica. In quest’ambientecomincia ad intuire che ilDNA possa essere il conte-nitore dei geni. Nel 1950consegue il Dottorato ed inseguito ha un incarico di ri-cerca a Copenhaghen. Ap-proda poi a Cambridge,dove conosce il giovane ri-cercatore Francis Crick e co-

mincia a collaborare col bio-logo Maurice Wilkins e ladott.ssa Rosalind Franklinper capire la struttura delDNA. Nell’aprile del 1953pubblica sul volume 171della rivista Nature un arti-colo scritto a quattro manicon Crick, dove suggerisceuna nuova struttura per ilDNA, diversa da quelle atripla elica proposte daCorey e Pauling (di cui ave-vano potuto visionare il la-voro prima dellapubblicazione) e da quella diFraser, evidenziandone i li-

miti. La struttura propostada Watson e Crick è innova-tiva: una doppia elica de-strorsa antiparallela, con ifosfati all’esterno che fun-gono da supporto (suggeritodalla Franklin) e le basi azo-tate all’interno, che effettuaun giro completo nello spa-zio di 34 Angstrom. L’elica

inol t repuò di-ventarepiù om e n ocompatta inbase al contenutod’acqua. Le basi sono unitea coppie di una purina (A oG) e una pirimidina (C o T)in maniera specifica, dimodo che sapendo la se-quenza di basi su una catenaè possibile determinare au-tomaticamente la sequenzasull’altra; in questo modo sispiega in maniera convin-

cente la regola di Chargaff(A + T = G + C) e si creauna struttura compatibile siacon i dati sperimentali del-l’epoca sia con la realtà ste-reochimica (questa è la partedel lavoro di cui si occupaWatson).Questo lavoro permette aglialtri ricercatori in meno di

Vite per la Scienza

UNA VITA DEDICATA ALLA CONOSCENZAStoria dell’uomo che ha rivoluzionato le scienze biomediche

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ACURADIGIANLUCARUOTOLO

ViteperlaScienzaACURADIGIANLUCA RUOTOLO

James Dewey Watson

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un decennio non solo di ve-rificare che la doppia elicasia la più comune strutturadel DNA, ma anche di ca-pire come questo materialegenetico venga copiato. Perquesto nel 1962, assieme aCrick e Wilkins, Watsonvince il Nobel per la Fisio-logia e la Medicina per la ri-soluzione della doppia elicadi DNA. L'esclusione dellaFranklin dal premio è do-vuta alla sua morte di can-cro nel 1958. Al terminedell’incarico a Cambridge,Watson trascorre due anni alCalifornia Institute of Tec-nology. Nel 1955 entra nel-l’Università di Harvard,divenendone docente nel1961. Nel 1968 diviene di-rettore del Cold Spring Har-bor Laboratory (CSHL) diNew York e nel 1976 si di-mette da Harvard per diri-gerlo a tempo pieno,improntando la ricerca versola virologia tumorale, da cuisono emerse le informazionialla base delle nostre attualiconoscenze su oncogeni ebasi molecolari del cancro.Nel 1988 è nominato vicedi-rettore per la ricerca sul pro-getto genoma umano(Human Genome ResearchProject) al National Instituteof Healt (NIH) e nel 1989ne diviene direttore. Si di-

mette dall’incarico dal NIHnel 1992 per dedicarsi alProgetto Genoma Umano,che lo vede impegnato inprima persona, non solonella ricerca dei finanzia-menti: infatti autorizza lamappatura del suo genomapersonale, che è disponibilesu internet dal 2007, così dapoter permettere a tutti i ri-cercatori del mondo di sa-pere come sia fatto escoprire eventuali muta-zioni. Nel 1994 diviene pre-sidente del CSHL di NewYork che nel 1998 istituiscein suo onore la “WatsonSchool Biological Scien-ces”. Oggi partecipa a dibat-titi pubblici e mantiene unruolo all'interno del CSHL.Il Professor Watson ha rice-vuto lauree honoris causa da32 Università ed è ancheautore di otto libri: La Bio-logia Molecolare del Gene(1965,1970,1976,1987), chefissò un nuovo standard sti-listico per i libri di testo; LaDoppia Elica (1968), cheracconta i retroscena dellasua scoperta ed è conside-rato il libro scientifico piùletto del XX secolo; La Sto-ria del DNA (1981); La Bio-logia Molecolare dellaCellula (1983,1989,1994); IlDNA ricombinante: unbreve corso (1983,1992),

che raccogliele tecniche at-traverso lequali l'inge-gneria geneticaha dato nuoveinformazionisul funziona-mento degli or-ganismi; LaPassione per il

DNA (2000); Geni, Ragazzeed un fisico di nomeGamow: dopo la DoppiaElica (2002) e DNA: Il se-greto della Vita (2003). Haricevuto svariati riconosci-menti oltre al Nobel, fra cui:il premio Eli Lilly per la bio-chimica nel 1960, la Presi-dential Medal of Freedomnel 1977, la Lomosov Medaldella Russian Academy ofScience nel 1995, il premiodella University CollegeLondon nel 2000, il titolo diCavaliere Onorario del Bri-tish Empire nel 2002. Wat-son è inoltre membroonorario di diverse associa-zioni, fra cui: la NationalAcademy of Science ameri-cana dal 1962, russa dal1989, ucraina dal 1995 edell’Indiana dal 2001; la Da-nish Academy of Arts andScience dal 1963; l’Ameri-can Philosophical Societydal 1977; la Oxford Univer-sity dal 1994; la Royal So-ciety di Londra dal 1981 e diEdinburgo dal 1999. E’ spo-sato con Elizabeth Lewis,dalla quale ha avuto duefigli: Rufus e Duncan.

[Roberta Ferraris]

Orizzonti biotecnologici 17

Vite per la Scienza

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A partire da Settembre 2008 lenuove matricole si sono imbat-tute nel "Nuovissimo Ordina-mento", una rivisitazione deldecreto ministeriale 509 del1999, che diede vita al 3+2. Nonè un cambio per gli studenti ita-liani, ma una “correzione” di al-cuni passaggi dei corsi di laureatriennali (3 anni), specialistici(+2 anni) e magistrali a ciclounico (le lauree come Medicinae Architettura).Ciò ha comportato la riorganiz-zazione degli esami (per la lau-rea triennale il tetto massimo èdi 20 esami, per la magistrale12) e una garanzia di “mobilità”per gli studenti che, se si trasfe-rissero da un Ateneo all’altro, sivedrebbero riconosciuti almenoil 50% dei crediti conseguiti. Suquesta linea si è mossa anche laFacoltà di Scienze Biotecnologi-che di Napoli, modificando inparte il piano di studio per chidal nuovo anno accademico fre-quenta la triennale (ad esempioil modulo di Genetica Medica eBiosicurezza costituirà esame aparte) e per chi si è iscritto allalaurea di secondo livello, chenon si troverà più a frequentarela Laurea Specialistica o L/S mala Laurea Magistrale o L/M.Questa rivoluzione ha gettato unpo’ di panico fra gli iscritti al se-condo anno del biennio, chesulle prime non sapevano chefare, ma poi è stato chiarito cheper loro il Piano di Studi sarebberimasto invariato e solo dietrorichiesta esplicita avrebbero po-tuto convertirlo da L/S a L/M.Cosa però è cambiato? Riassu-mendo, le novità sono:1. l’accorpamento di alcune di-scipline, come DiagnosticaAvanzata degli Additivi e deiResidui e Bioinformatica, che daesami a sè stanti confluiscono ri-spettivamente negli esami diScienze e Tecniche di Laborato-rio Biotecnologico e di Biotec-nologie Biomolecolari Avanzate;2. il rimaneggiamento dei crediti

per esami come Diagnostica In-tegrata (che passa dai 16 creditidella L/S agli 11 per la L/M), Fi-siopatologia della Riproduzionee dello Sviluppo (da 8 creditidella L/S ai 7 della L/M) e Dia-gnostica Avanzata degli Additivie dei Residui (da 4 crediti dellaL/S ai 3 della L/M);3. cambio nominale di alcuniesami, come Diagnostica Inte-

grata della L/S, che diventa allaL/M Diagnostica Integrata Avan-zata e Progettazione e Sintesi diFarmaci Biotecnologici, esamedel II anno II semestre della L/S,che diventa un esame del II annoI semestre della L/M dal titoloProgettazione e Sintesi di Bio-farmaci.Ma come percepiscono questenovità i ragazzi della L/M?Francesca, 24 anni: “Penso chela L/M rispetto alla triennaleformi gli studenti come biotecno-logi/ricercatori non solo sul pianoteorico. Rispetto alla specialisticac'è stato un riassetto dei creditidegli esami, ma senza grossicambi nei programmi. Trovosvantaggioso l'aumento degliesami integrati (rispetto allaL/S),sia in termini di carico (per-chè gli esami dei singoli modulidevono essere sostenuti insieme),sia nell'eventualità di poter svol-gere un periodo di studio al-l'estero (come l' Erasmus) poichéè difficilissimo trovare in univer-sità straniere esami che ci dianoun numero di crediti equivalenti ai

nostri”.Giovanna,25 anni,è dellos t e s s oa v v i s oma haun dub-b i o :”Non credoche ci siano so-stanziali differenze con la L/S:stessi esami, stessi programmi.Sono stati solo accorpati alcuniesami con altri che sono stati spo-stati da un semestre all’altro, cosìsulla carta è un esame in meno,ma nella realtà no! C’è stata ancheuna variazione sul numero di cre-diti. A livello organizzativo, nonso se sia meglio o peggio dellaL/S, forse c'è una migliore distri-buzione degli esami e relativicorsi da seguire, ma non capiscolo scopo del passaggio da L/S aL/M: quello di agevolare le matri-cole o è solo una presa in giro ?".Rosa, 23 anni, ha una sua idea:“Ho saputo dell’esistenza dellaL/M a Settembre, consultando ilsito della Facoltà. Ero perplessa,poiché non c’erano notizie precisesu natura e finalità del nuovocorso di laurea. Ho chiesto infor-mazioni sia in segreteria sia aimiei colleghi ed ho concluso chedovrebbe essere una modifica for-male del vecchio corso di laureaspecialistica, che ha portato unanuova matricola e un po' di confu-sione per chi si è laureato aMarzo, che non sa cosa sia. Direse La L/M sia meglio o peggio dilaurea specialistica non credoabbia senso, perchè non colgo trale due sostanziali differenze, maqualora ci fossero, chi di doverece le dovrebbe spiegare”. Quindisembra che tutto cambi affinchéniente cambi…solo il tempo cidirà se le cose stanno davverocosì.

[Roberta Ferraris]

PASSAGGIO DAL NUOVO AL NUOVISSIMOORDINAMENTO: DUBBI E PROSPETTIVEAlla ricerca delle differenze tra laurea specialistica e laurea magistrale

La Voce degli Studenti

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ACURADIR.FERRARIS

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I tumori cerebrali alla base dellapatologia potrebbero essere cor-relati a polimorfismi di un sin-golo nucleotide sul cromosoma9. È quanto emerge dallo studiopubblicato su Nature Geneticsdai ricercatori della Mayo Clinicdi Rochester, nel Minnesota(USA) e dell`Università della

California di San Francisco(USA). Questi pazienti hanno 1possibilità su 7000 di incorrerenel tumore rispetto ai wild type,che hanno 1 possibilità su10000. Tuttavia l’insorgenza diquesti tumori è collegata ancheallo stile di vita, all’ambiente ead altri fattori esterni.

IL GLIOBLASTOMA HA ORIGINE GENETICA?

Miscellanea

Dal mese di luglio è dispo-nibile sul sito della F.I.Biowww.biotecnologi.it un linkper rispondere ad un que-stionario anonimo rivolto atutti i soci. Rispondendo al

test , i soci potranno espri-mere un giudizio sulla Fede-razione, indicare qualiatt ività vorrebbero poten-ziare e quali cambiare.Spendendo solo pochissimi

minuti è possibile fornireuti l issimi suggerimenti econtribuire attivamente allescelte future dell’associa-zione.

QUESTIONARIO PER I SOCI

MiscellaneaACURADIR.FERRARIS

Miscel

lanea

ACURADIR.FERRARIS

Un bicchiere di latte a cola-zione limita l’appetito apranzo. Lo dimostra unostudio pubblicato sull`Ame-rican Journal of ClinicalNutrition condotto dai ricer-catori della School of Medi-cine and Pharmacology,University of Western Au-

stralia di Pert . Sosti tuiresucchi di frutta o tè con unatazza di latte scremato au-menta la sensazione di sa-zietà a lungo termine, grazieprobabilmente alle proteinedel latte, e ridimensiona ilpranzo. I bevitori di latteconsumano il 9% di cibo in

meno e porzioni più leggeredi circa 50 calorie. Il latte èun alimento sano perchécontiene calcio, vitamina D,ha pochi grassi e apportasolo 80 calorie per porzionee sazia di più.

LATTE A COLAZIONE? LA BILANCIA SORRIDE

Quest’anno la F.I.Bio ha par-tecipato alla sesta edizionedel Bioforum che si è tenutail 30 settembre ed il 1 ottobre2009 presso il palazzo delleStelline a Milano, a poca di-stanza dal celebre Cenacolodi Leonardo. Il Bioforum è

una mostra-convegno incen-trata sulle principali temati-che dell’innovazione chepermette di incontrare attoriimportanti delle industriefarmaceutiche, biotecnologi-che, agroalimentari e nonsolo, provenienti da Italia,

Francia, Svizzera, Porto-gallo, Germania, Ungheria,Spagna, U.K, Canada edU.S.A. In questa sede laF.I.Bio. ha presentato un po-ster che è servito a far cono-scere le sue iniziative alleaziende.

BIOFORUM ARRIVIAMO

Neurologi inglesi hanno indi-viduato un test della memoria,chiamato TYM, che è in gradodi riconoscere i segni dell`Al-zheimer nel 93% dei casi. Lasua efficacia è al centro di unostudio pubblicato sull`edizione

on line del British MedicalJournal. Bastano 5 minuti permisurare dieci abilità come co-piare una frase, fare calcoli otestare la fluidità verbale e sta-bilire in 9 casi su 10 se si è inpresenza di segnali di demenza

precoce. La semplicità è laforza di questo test cognitivoche può essere eseguito auto-nomamente dagli anziani, chesaranno opportunamente indi-rizzati in caso di un basso pun-teggio.

NUOVO TEST PER L ’ALZHEIMER

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