Tra un passato difficile da spiegare e un futuro incerto da prevedere

Villa&Partners, Milano 21 Gennaio 2016

Gabriele Barbaresco

Area Studi Mediobanca

2

Domani ci sarà il sole! Ma alla fine, ha sempre piovuto

Fonte: IMF, Historical Forecasts Database (https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/data/changes.htm) e World Bank, “Global Economic

Prospects”, January 2016

World Bank (Jan. 2016): world real Gdp growth 2015 = 2,4%

4,73

4,48

4,17

3,86

3,29

Previsioni 2011 Previsioni 2012 Previsioni 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015

Previsioni var. % Pil 2015

Previsioni e revisioni della crescita del Pil mondiale nel 2015 (IMF, media delle previsioni di primavera e autunno di ciascun anno)

3

Tutto il mondo è paese? No, meglio così

Fonte: World Bank, “Global Economic Prospects”, January 2016

2,5

6,7 6,8

1,9

4,3

2,8

2,1

0,7

1,3

3,0

7,4

6,2

5,3

4,5

3,3

2,4

1,7 1,6

World South Asia East Asia Middle East and North Africa

Sub-Saharian Africa

Europe and Central Asia

USA Eurozona Latin America

Media 2013-2015 Media 2016-2018

Andamento del Pil per macro-aree: 2013-2015 vs 2016-2018

4

Alta crescita? Alto rischio e grande “distanza”

Fonte: Sace ,“Country Risk Map 2016” e World Bank, “Global Economic Prospects”, January 201

+7,4% +6,2%

+3,3%

+ 1,6%

+ 5,3%

+0,7%

+4,5%

+ 2,4%

+1,7%

Mappa mondiale del rischio di credito e della crescita attesa del Pil (media 2016-2018)

5

Siamo agganciati a un Frecciarossa o a un regionale?

10%

23%

33%

50%

17%

Italia Europa (esclusa Italia) Europa Americhe Resto del Mondo

Fonte: Area Studi Mediobanca

+1,7% / + 3,3%

+1,6% / + 2,4%

+5,3% / + 7,4%

Stima della ripartizione % del fatturato dei maggiori gruppi manifatturieri italiani (2014) e crescita attesa 2016-2018

6

Pessimisti: siamo ancora in crisi. Ottimisti: è finita la recessione

Fonte: nostre elaborazioni su dati Ameco Database, Commissione Europea e Istat

0,5

0,7

0,4

0,3

Ripresa 1999-2001 Ripresa 2005-2007 Ripresa 2009-2011 Ripresa 2015

1,0

6,5

4,9 4,3

7,0

8,6 9,0 8,3

6,9

5,6

100,0 99,0

93,5 95,1

95,7

93,0 91,4 91,0 91,7

93,1

94,4

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Gap sul 2007 in p.p. Pil italiano

Caduti nel pozzo: non se ne esce con un salto, ma passo passo … (Pil italiano=2007=100 e differenze in p.p. sul 2007)

… anche se i passi si fanno più faticosi (variazione media trimestrale del Pil nei primi tre trimestri)

7

Primo caveat: il Pil è nazionale, le grandi imprese globali

Italia 10%

Export 24%

Estero su estero 66%

Area Studi Mediobanca: “Annuario R&S” ,“Dati Cumulativi di 2055 imprese italiane”, edizione 2015 e “Multinational financial aggregates”, 2015 edition

12,9 15,3 15,7 15,3 14,5

8,3

-9,6

-3,2

-6,7

-0,1

2010 2011 2012 2013 2014

Imprese maggiori (attività mondiali)

Imprese maggiori (attività italiane)

-10,1

29,0

14,2

Home country Abroad Employees

Var. % (2013-2004)

Composizione % del fatturato dei grandi gruppi manifatturieri italiani (2014)

Roi dei grandi gruppi italiani: dati globali vs attività domestiche

Var. % dipendenti, multinazionali europee (2013-2004)

8

Secondo caveat: la forza lavoro e le forze lavoro

Area Studi Mediobanca: “Dati Cumulativi di 2055 imprese italiane”, edizione 2015

100,0 101,3

102,7 104,3

102,1 101,5 102,3 102,3 102,2 102,8

100,8 101,3 100,4

97,3 96,8 95,8 93,8 92,7

90,2

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Medie imprese Grandi imprese

100,0

102,8

105,5

108,3 109,1 110,0 110,8 112,7

114,1 115,4

101,0 99,4

100,8 99,6 100,2

102,5 102,6 105,0 104,3

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Medie imprese Grandi imprese

Colletti bianchi, 2005-2014 (n. indice, 2005=100, attività domestiche delle imprese italiane)

Tute blu, 2005-2014 (n. indice, 2005=100, attività domestiche delle imprese italiane)

9

Terzo caveat: settori su cui puntare e settori spuntati

33,6

26,8

21,7

17,5 15,2

12,9 8,7

6,0 4,4 4,3 4,0 1,9 1,8 1,3 1,0 0,7 0,6 0,0

-3,2 -6,5 -8,1

-12,0 -13,6 -15,3

-20,0 -21,9 -23,4

-24,1

-36,8 -38,7

Pelle e

cuoio

Impre

se d

i cost

ruzio

ne

Conse

rvie

ro

Local uti

liti

es

Bevande

Tra

sport

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Dolc

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Legno e

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stic

o

Tele

com

unic

azio

ni

Sta

mpa e

edit

ori

a

Pro

dott

i per

ediliz

ia

Area Studi Mediobanca: “Dati Cumulativi di 2055 imprese italiane”, edizione 2015

Variazione % del fatturato 2014-2008 (attività italiane)

10

Summing up: i problemi dell’Italia stanno a destra o a sinistra?

2,9

97,0

212,8

104,4

Grandi imprese Distretti e mid-corporate

Italia Germania

Fonte: Area Studi Mediobanca

Composizione del valore aggiunto manifatturiero italiano

Saldo export-import: Italia e Germania (€ mld)

Medio-grandi10,3

Medie imprese18,3

Piccole imprese50,0

Gruppi maggiori8,4

GI estere13,0

Sistemi del 4°

capitalismo

con l’indotto

40-50%

11

-0,4 -0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Tasso BCE sui prestiti alle banche Tasso BCE sui depositi delle banche

Euribor*

La cassetta degli arnesi è vuota: e se si fora un tubo?

Fonte: Centro Studi Confindustria, “Scenari Economici”, Dicembre 2015 ; nostre elaborazioni su Ameco Database, Commissione Europea

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

140,0

160,0

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Germany Spain France Italy United States

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

115,0

120,0

125,0

130,0

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Germany Spain France Italy United States

Tassi di interesse rasoterra nell’Eurozona: a mani nude contro la stagnazione?

Spesa pubblica: cala quella per investimenti, ma non quella corrente (in % del Pil, 2006=100)

Alcune variabili con cui fare i conti

Shock esogeni (geopoltica, mercati finanziari , debito,

petrolio e commodity ecc.)

Trend di lungo periodo: calo demografico e della

popolazione attiva, caduta della produttività, minori

investimenti (anche privati)

Esito della digital revolution: techno-opt vs techno-pex

Riduzione della ricchezza pro-capite e aumento delle

disuguaglianze (boost o freno allo sviluppo?)

Scacchiere del potere economico: riconoscimento della

Cina come “market economy”

Grazie per l’attenzione

gabriele.barbaresco@mediobanca.com

Area Studi Mediobanca

Milano – Foro Buonaparte, 10

www.mbres.it

Back-up slides

14

Aumenta la voglia di muoversi

Prima l’uovo o la gallina? I fatti creano fiducia, a quando il contrario?

Fonte: Banca d’Italia, L’economia italiana in breve, Dicembre 2015; Centro Studi Confindustria, Scenari Economici, Dicembre 2015

Aiscat, Informazioni mensili

-1

-0,8

-0,6

-0,4

-0,2

0

0,2

0,4

0,6

-8,0

-6,0

-4,0

-2,0

0,0

2,0

4,0

6,0

8,0

gen-13 mag-13 set-13 gen-14 mag-14 set-14 gen-15 mag-15 set-15

Traffico autostradale (sx) Pil var. congiunturale (dx)

Mercato dell’auto italiano: innescata la marcia La fiducia cresce ma fatica a tradursi in fatti: la produzione industriale italiana

Il greggio: quotazioni in ribasso e offerta abbondante

-1,0

-0,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

30

40

50

60

70

80

90

100

110

120

130

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Prezzo del Brent Offerta-Domanda mondiale (scala destra)

100

110

120

130

140

150

160

2011 2012 2013 2014 2015 2016

15

Il 2007: un ruzzolone, scendendo le scale. Per risalirle …

4,0

2,5

2,2 1,8

0,8

Anni '60 Anni '70 Anni '80 Anni '90 Anni '00

0,6 0,8

1,9 1,5

5,6

2,7

0,6

-0,5

1861-1876 1876-1900 1900-1913 1922-1940 1950-1970 1970-1992 1992-2013 2000-2013

Ricolfi L.,“L’enigma della crescita”, Oscar Mondadori, 2014, pag. 16 e Ciocca P., “Storia dell’IRI”, Vol. 6, Editori Laterza, 2014, pag. 291

22 Paesi OECD: tasso di crescita del Pil pro-capite reale - La “regola” del 4-3-2-2-1

Italia: tasso di crescita del Pil pro-capite reale

16

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2012

Percent per year

… dobbiamo sperare nella produttività: possiamo fidarci?

Elaborazioni e citazioni da Gordon R. J., “The turtle’s progress: Secular stagnation meets the headwinds”, in Baldwin R., Teulings C., “Secular

Stagnation: Facts, Causes and Cures, Voxeu.org, 2014

Productivity paradox:

“You can see computer age

everywhere but in the

productivity statistics”

(Robert Solow)

Il futuro: sarà verde o blu? Usa: tasso di crescita annuale della produttività (TFP) - (valore riferito al decennio precedente l’anno indicato)

17

Questione di opinioni: techno-pessimists vs techno-optimists

“The techo-optimists focus entirely on their hopes and dreams of unprecedented future

breakthroughs in technology that centre on the benefits of artificial intelligence, big data, small

robots, medical miracles, and driverless cars and trucks”

“Yet they are utterly unconvincing that the pace of technological change will be faster over the

next 25 years than over the last 40 years since 1972: the mainframe era, (…), the invention of

personal computer, (…), the invention of game-changing technologies in the retail sector including

ATM machine, barcode scanning (…), Amazon and e-commerce, wiki and the availability of free

information every where (…) I am dubious that the nirvana of artificial intelligence, big data,

robots, driverless cars and so on will match the achievements enumerated above of the last 40

years”

[Gordon R. J.(Northwestern University), “The turtle’s progress: Secular stagnation meets the

headwinds”, passim, Voxeu.org, 2014]

“ICT remains an area in which we have not seen the half of it, with the much-heralded ‘internet of

things’ touted as the next breakthrough (…) Combine the new materials with the three-dimensional

‘printing’ and you have mass-customization, a truly revolutionary concept in the history of

manufacturing the like of which was not seen since the Industrial Revolution”

“A area of progress few anticipated a decade ago is the use of ICT in the utilization rate of fixed

assets such as real estate and cars, as well human capital”

“The economy may be facing some headwinds, but the technological tailwind is more like a

tornado”

[Mokyr J.(Northwestern University), “Secular stagnation? Not in your life”, passim, Voxeu.org,

2014]

18

Questione di opinioni: techno-pessimists vs techno-optimists

“The techo-optimists focus entirely on their hopes and dreams of unprecedented future

breakthroughs in technology that centre on the benefits of artificial intelligence, big data, small

robots, medical miracles, and driverless cars and trucks”

“Yet they are utterly unconvincing that the pace of technological change will be faster over the

next 25 years than over the last 40 years since 1972: the mainframe era, (…), the invention of

personal computer, (…), the invention of game-changing technologies in the retail sector including

ATM machine, barcode scanning (…), Amazon and e-commerce, wiki and the availability of free

information every where (…) I am dubious that the nirvana of artificial intelligence, big data,

robots, driverless cars and so on will match the achievements enumerated above of the last 40

years”

[Gordon R. J.(Northwestern University), “The turtle’s progress: Secular stagnation meets the

headwinds”, passim, Voxeu.org, 2014]

“ICT remains an area in which we have not seen the half of it, with the much-heralded ‘internet of

things’ touted as the next breakthrough (…) Combine the new materials with the three-dimensional

‘printing’ and you have mass-customisation, a truly revolutionary concept in the history of

manufacturing the like of which was not seen since the Industrial Revolution”

“A area of progress few anticipated a decade ago is the use of ICT in the utilization rate of fixed

assets such as real estate and cars, as well human capital”

“The economy may be facing some headwinds, but the technological tailwinds is more like a

tornado”

[Mokyr J.(Northwestern University), “Secular stagnation? Not in your life”, passim, Voxeu.org,

2014]

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In cauda venenum: ma i manager hanno la coscienza a posto?

Elaborazioni e citazioni da Morieux Y., Tollmann P., “Six Smple Rules . How To Manage Complexity without Getting Complicated”, The Boston

Consulting Group , 2014 (edizione italiana a cura di Egea)

“La complicatezza è dannosa per l’efficienza e la produttività di

un’azienda”

“La complicatezza organizzativa (…) spiega come mai esistano

tanta insoddisfazione e disinteresse sul posto di lavoro. Secondo i

risultati di un sondaggio condotto da The Conference Board, la

percentuale di americani che dichiarano di essere soddisfatti sul

posto di lavoro è scesa dal 61% nel 1987 al 47% nel 2011

“Alcuni sostengono che la diminuzione del livello di

coinvolgimento sul posto di lavoro sia una delle cause del crollo

della produttività che affligge aziende, settori e società in molte

parti del mondo”

La “complicatezza” è aumentata più della “complessità”