Pratica mini p1 · Title: Pratica mini_p1 Created Date: 3/22/2018 2:06:33 PM
Prof.Alessandro BENZIA 1 Strategy “ Pratica della gestione d’impresa”
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Prof.Alessandro BENZIA1
Strategy
“Pratica della gestione d’impresa”
Prof.Alessandro BENZIA2
STRATEGY
Strategicanalysis
Strategicchoice
Strategyimplementation
Environmentalanalysis
Identifyingoptions
Evaluatingoptions
Stakeholderexpectations
Selecting a strategy
Resources and strategic capability
Planning andallocating resources
Organisationstructure
Managing strategicchange and culture
(Johnson and Scholes)
Prahalad & Hamel’s core competencies
Porters 5 forces
STEEP
Far & near environments
Grants Businessenvironment model
Fahey & Narayanan
Kotlers 4 levels
Industrylife cycles
Kuhn - AnalyzingcompetitorsTacit Knowledge
Grants 5 stage Framework
Kay - sources of advantageGrant - identifyingkey success factors
Substitutability Model- Grant
Peteraf’s superior resources
Classification of resources
Fit (Kay) vs
Stretch &leverage (Hamel & Prahalad)
Porters Value chain
SynergiesInnovationSustainability & Appropriability
Corporate Strategy
BCG MatrixStrategic recipes & Drift
Strategic space & groupsAnsoffs Matrix
Grants Key success factors
Porters Generic strategies
Mintzburg & WaltersDeliberate vs Emergent
Johnson & Scholes 3 tests
Rumelts 4 tests
4 E’s
Morgans 12 sources of power
Winstanley Power Matrix
Etzionis reasons for participation
Tacit Knowledge
Mental Models
Slatters turnarounds
Mandate analysis
Bounded rationality
Endgame strategies
Force fieldanalysis
Actor/Issue matrix
Hofstede Organisational vs National culture
Cultural Web
Organisational Learning
Strategic Drift
Strategic Rhetoric
Ashridge Purpose model
Networks & Alliances
Corporate Structures
Mechanistic vs Organic
Mintzbergs Diagrammes
WeberOrganisational systems
Strategy Process
Innovation
International
other stuff
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introduction
– Strategia
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introduction
Una moderna economia imprenditoriale non può fare a meno di un forte consenso sociale per quegli attori della vita economica che, oltre a rispettare le regole condividendone lo spirito informatore,producono fatti di buona gestione.
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introduction
Risultati di bilancio La gestione strategica Il contesto organizzativo
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Domanda
Per quale motivo in presenza delle stesse condizioni esterne o in condizioni molto simili,alcune imprese hanno successo e altre falliscono?
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Definizione
“è più un arte che una scienza”(Teece 1990)
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Definizione- elementi in comune
La definizione di obiettivi a lungo termine; Lo sviluppo di azioni miranti a orientare la
gestione delle imprese verso gli obiettivi;
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Definizione
In particolare,dalla definizione di ANDREWS emerge che :
La strategia è un assieme di decisioni che combinano le capacità e le risorse di un impresa con le opportunità dell’ambiente e di aggiungere valore non solo per gli azionisti ma anche per gli STAKEHOLDER.
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Definizione- decisioni strategiche
In genere le decisioni strategiche vengono prese poche volte nella storia di un impresa;
Hanno orizzonte di lungo periodo e una natura complessa;
Risorse notevoli; Forte impegno manageriale.
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Definizione
La strategia è allo stesso tempo criteri di decisione e azioni.
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Gestione strategica
Fissa gli obiettivi a lungo termine ; Individua le proprie forze e debolezze e le proprie
capacità di competere; Individua opportunità e minacce esterne; Decide le azioni per raggiungere gli obiettivi; Sceglie tra le varie opzioni che si presentano; Modifica i piani per quanto è necessario al fine di
adattarsi al cambiamento
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Profili diversi della strategia
Profilo psicologico; Profilo sociologico; Profilo politico; Profilo economico.
(Besanko,1996)
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LA GESTIONE STRATEGICA E’ UN PROCESSO CONTINUO DI ADATTAMENTO AL CONTESTO.
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Modello di gestione strategica
Fase 1 Analisi strategica-Definizione della mission-Analisi dell’ambiente competitivo esterno-Analisi dell’ambiente operativo interno
Fase 2Scelta della strategia
-Selezione della strategia
Fase 3 Realizzazione della strategia
-Progettazione di una struttura organizzativa
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A
mission
Ob.di lungo termine
Analisi est.Analisi int.
SWOT
Str.corporate
Str.business
Str.funzionali
Str.globali
Struttura organizzativa
Gestione cambiamento
Controllostrategico
Coord.
Analisistrategica
Scelta dellastrategia
Realiz.dellestrategie
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Cambiamento strategico
Crisi di risultati; Nuova leadership; Minaccia di takeover; Nuovi azionisti.
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Cenni storici – Anni ‘60
Chandler: fu il primo che usò concetti quali strategie e strutture organizzative.
Andrews:strategic fit (strategia come ricerca del miglior adattamento). Per Andrews l’ambiente crea costantemente minacce e opportunità.
Ansoff: strategia come legame tra prodotto/mercato,vantaggi competitivi,capacità e competenze interne,make or buy.
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Anni ’70/’80
Mintzberg e Waters:concetto delle strategie emergenti;
Quinn: strategia come sintesi di risultati non programmati;
Porter: competitive strategy,modello delle 5 forze;
McKinsey:quattro fasi della strategia di successo.
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Da Shareholder Value a Corporate Stakeholder
-capire le attese dei vari stakeholder;
-Individuare i criteri che usano per valutare l’operato del management;
-Tener conto delle attese degli stakeholder nel formulare strategie.
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Quali priorità e strumenti
Handy:collaboratori,clienti e in ultimo gli shareholder;
Doyle:clienti al primo posto in ultimo gli shareholder.
Kaplan e Norton: balance scorecard;
clienti,gestione interna,innovazione e risultati finanziari.
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Analisi del macroambiente
Macroambiente:
Per macroambiente si intende un campo di osservazione ampio che comprende anche il microambiente. E’costituito da diverse variabili distinte in quattro grandi gruppi riconducibili alla Politica,Economia,Società & Cultura e al Progresso Tecnologico.
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Opportunità:nascono opportunità quando una tendenza dell’ambiente(contesto nel quale l’impresa è inserita)crea il potenziale per costruire o rafforzare un vantaggio competitivo.
Minacce:sorgono quando le tendenze dell’ambiente esterno mettono in pericolo la redditività di un impresa.
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PEST analisi
Politica ; Economia; Società/cultura; Tecnologia.
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L’ uso dei modelli
La capacità di spiegare è anche capacità di prevedere.
“Un modello è un tentativo di illustrare le caratteristiche essenziali di un sistema in modo che sia semplice da capire e da applicare e che sia sufficientemente vicino alla realtà per dare risultati significativi”
(Thompson e Formby)
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Ambiente competitivo
L’analisi dell’ambiente competitivo Analisi di settore; Analisi dei concorrenti; Analisi della domanda; Segmentazione del mercato; Posizionamento dell’impresa rispetto ai
competitor.
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Stakeholder
Nel 1963, lo Stanfort Research Institute ha formulato il concetto di Stakeholder per indicare tutti coloro che hanno un interesse nell’attività di un’azienda e senza il cui appoggio un’organizzazione non è in grado di sopravvivere, includendo anche i gruppi non legati da un rapporto economico con l’impresa.
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Stakeholder
La definizione attualmente più utilizzata è quella di Freeman (1984) che:“Gli Stakeholder primari, ovvero gli Stakeholder in senso stretto, sono tutti quegli individui e gruppi ben identificabili da cui l’impresa dipende per la sua sopravvivenza: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori, e agenzie governative. In senso più ampio Stakeholder è ogni individuo ben identificabile che può influenzare o essere influenzato dall’attività dell’organizzazione in termini di prodotti, politiche e processi lavorativi. In questo più ampio significato, gruppi d’interesse pubblico, movimenti di protesta, comunità locali, enti di governo, associazioni imprenditoriali, concorrenti, sindacati e la stampa, sono tutti da considerare Stakeholder”.
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Stakeholder
Recentemente (Clarkson, 1995), il concetto di Stakeholder è stato esteso anche a tutti quei soggetti portatori di interessi potenziali per un’azienda, cioè persone o gruppi che hanno pretese, titoli di proprietà, diritti, o interessi, relativi ad un’impresa ed alle sue attività.
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Stakeholder
Esistono due differenti tipi di Stakeholders (Clarkson):- Gli Stakeholders primari sono quelli senza la cui continua partecipazione l’impresa non può sopravvivere come complesso funzionante; tipicamente gli azionisti, gli investitori, i dipendenti, i clienti e i fornitori, ma anche i governi e le comunità che forniscono le infrastrutture, i mercati, le leggi e i regolamenti.- Gli Stakeholders secondari comprendono coloro che non sono essenziali per la sopravvivenza di un’azienda o che esercitano un’influenza diretta sull’impresa stessa; sono compresi quindi individui e gruppi che, pur non avendo rapporti diretti con essa sono comunque influenzati dalle sue attività, come per esempio le generazioni future.
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Il successo di un’impresa, oggi, è quindi legato ai propri interlocutori sociali e dipende dalla qualità dei rapporti con i diversi gruppi di Stakeholders con i quali essa interagisce attraverso il reciproco mercato di beni e servizi o, in ogni modo, entra in contatto.
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In quest’ottica si configurano nuove finalità per le imprese che vogliono distinguersi e dare evidenza della loro presenza nel mercato. Sostanzialmente si comincia a ragionare in termini di profitto etico/economico come di un rapporto direttamente proporzionale. Quindi, più dimostriamo il nostro valore Etico, maggiori saranno i profitti. Oggi, non è possibile gestire efficacemente un’impresa se non si è in grado di conoscere e prevedere le legittime attese dei suoi interlocutori.
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“cinque forze”
-Struttura del settore / mercato-Strategia d’impresa
Porter nei primi anni ’80 fece una sintesi del pensiero dei vari ricercatori e propose una formulazione del modello che è considerato come un passaggio obbligato per una prima analisi del settore.
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Rivalità tra i concorrenti
Numero dei concorrenti e dimensioni; Ritmo di sviluppo; Caratteristiche del prodotto; Struttura dei costi; Barriere all’uscita; Rivali differenti; Capacità operativa;
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Risposta dei rivali
Se un potenziale entrante riesce a superare le barriere,resta sempre l’incognita di come le imprese esistenti potranno reagire
(Porter 1980)
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La risposta dei rivali
Hanno in precedenza risposto in modo aggressivo; Hanno risorse finanziarie adeguate per difendere la
loro posizione; Hanno relazioni consolidate con i fornitori o clienti; Sono in grado di ridurre i prezzi per difendere la loro
quota di mercato e l’hanno già fatto in passato; Devono sostenere,a causa di barriere all’uscita,costi
più alti per abbandonare il mercato rispetto a quelli da sostenere per difendersi.
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L’arena competitiva
Chi sono i nostri concorrenti? Quali sono i loro punti di forza e di
debolezza? Quali sono le strategie dei concorrenti? Quali potrebbero essere le loro risposte alle
nostre strategie?
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L’arena competitiva
L'ampiezza della gamma di prodotti e servizi considerati
I segmenti dei clienti L’orizzonte geografico Numero delle attività che compongono la
catena del valore.
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Le opportunità di mercato attualmente non servite da alcuna impresa
Cambiamenti della tecnologia,nei livelli dei prezzi e nelle condizioni dell’offerta che potrebbero allargare la cerchia dei prodotti sostitutivi;
I rischi di entrata delle imprese provenienti da altri mercati/settori
Prof.Alessandro BENZIA41
Sostituzione dal lato della domanda Sostituzione dal lato dell’offerta
Prof.Alessandro BENZIA42
Fattori chiave per il successo
Dopo aver costruito il profilo dei principali concorrenti,occorre fare un confronto tra loro e la nostra impresa.
Prof.Alessandro BENZIA43
Il profilo dei concorrenti
Che cosa fanno? Quali sono i punti di forza e di debolezza e i
loro vantaggi competitivi? Con quali vantaggi dei rivali l’impresa è in
concorrenza?
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ManagmentManagment
School CouncilSchool Council
Personal Dept.Personal Dept.
AdministrationAdministration
Class CouncilClass Council
Teaching StaffTeaching Staff
School BusSchool Bus
SchoolkidsSchoolkids
Disabled StudentsDisabled Students
ParentsParents
HelpersHelpers
Charity InstitutionCharity Institution
BankBank
CoordinatorSchool
Bus
CoordinatorSchool
Bus
Purchasing Dept.Purchasing Dept.
Ministry of HealthMinistry of Health
RegionRegion
Local Health Dept.Local Health Dept.
MechanicMechanic
Petrol StationPetrol Station
InsuranceInsurance
BankBank
BankBank
BankBank
Stakeholders
TownshipTownship
Hdq.Traffic PoliceHdq.Traffic Police
ProvincialAdministration
ProvincialAdministration
Local Education Dept.
Local Education Dept.
Dept.of Local Transport
Dept.of Local Transport
Craft UnionCraft Union
Ministry of Education
Ministry of Education