Problema dell’erosione superficiale - Gesdimont Home Marasino... · 3.2 L’ADATTAMENTO AL CLIMA...
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Problema dell’erosione superficiale
3.2 L’ADATTAMENTO AL CLIMA ED AL TERRENO
LE SCELTE DEI PORTINNESTI
portinnesti ibridi americani
(V.Riparia, V.Rupestris, V.Berlandieri),
portinnesti ibridi americani complessi,
ed ibridi euro americani
LE SCELTE DEI VITIGNI
(Vitis vinifera o vite europea)
LE SCELTE DELLE FORME
DI ALLEVAMENTO
(per ottimizzare la radiazione
solare e quindi l’attività
fotosintetica e gestire al meglio
le potenzialità produttive della
vite)
1. Densità di piantagione correlato con i sistemi di potatura
2. Clima e condizioni ambientali
• siccità, freddo invernali : forma basse
• elevata piovosità: pergola (Nord Italia)
3. Possibilità di irrigazione
4. Meccanizzazione
1. Condizioni pedoclimatiche del terreno:
• Siccità, umidità, compattezza, salsedine,acidità, carenze
minerali,clorosi ferrica
2. Ai parassiti
• fillossera , nematodi,cocciniglie, marciumi radicali
3. Vigoria impressa in funzione della qualità
• Ecosistema naturale (terroir)
• Obiettivo enologico da realizzare ( spumanti, bianchi secchi o aromatici, o rossi
da tavola o da invecchiamento, ecc)
• I vitigni italiano di ciascuna provincia sono stati classificati (normativa CEE):
1. Varietà raccomandate (vini di qualità)
2. Varietà autorizzate (di qualità inferiore)
% di intercettazione della radiazione solare
rispetto a quella massima del suolo
0
20
40
60
80
100
120
A M G L A S O N
MESI
%
E-O
NO-SE
N-S
Foglie
distese
Fioritura
InvaiaturaVendemmia
Orientamento
Produzione ceppo (Kg)
76543210
Zu
cch
eri (
°B
rix)
28
26
24
22
20
18
16
Orientamento
N-S
***
Rsq = 0,1415
E-O
n.s.
Rsq = 0,0040
L’orientamento dei filari influenza direttamente la
quantità di energia radiante intercettata dalla pianta
Nell’area del Centro-Nord Italia l’orientamento Est-Ovest
favorisce una maggiore intercettazione dell’energia solare
ORIENTAMENTO DEI FILARI
-1,20
-0,40
0,40
1,20
Floreale
Frutta secca
Tostato
Acidità
Astringenza
Persistenza
Frutta rossaFrutta fresca
Vegetale secco
Speziato
Fenolico
Amaro
Struttura
E-O N-S
Orientamento
nseo
Me
an
ZU
CC
HE
RI
24,2
24,0
23,8
23,6
23,4
23,2
23,0
22,8
ANNO
1997
1998
1999
La maggiore intercettazione favorisce una
migliore maturazione delle uve
Il diverso orientamento dei filari influenza le
caratteristiche del prodotto
Densità d’Impianto
Pendenza del terreno
Forma di Allevamento
Livelli di
meccanizzazione
Obbiettivi
Quanti-Qualitativi
Costi d’Impianto
Fertilità dell’ambiente
di coltivazione
(Suolo e Clima)
Densità di impianto
Densità d’impianto
La scelta della densità d’impianto
rappresenta una scelta cruciale.
Con questo parametro ci si riferisce a
due variabili combinate: la distanza sulla
fila e la distanza tra le file.
La distanza sulla fila influenza
soprattutto la qualità delle uve,
La distanza tra le file, se risulta essere
sufficientemente ampia da escludere
fenomeni di competizione radicale e di
ombreggiamento, influisce soprattutto
sulla produzione/ha.
Distanza tra le file
5000
62508333
4545
5681
7575
5
7
9
11
13
15
17
19
0,4 0,6 0,8 1 1,2
Distanza sulla fila
t/h
a
2 2,2
Distanza tra le file
5000
6250
8333
4545
5681
7575
22
22,4
22,8
23,2
23,6
24
24,4
0,4 0,6 0,8 1 1,2
Distanza sulla fila
Zu
cc
he
ri (
°Bri
x)
2 2,2
-0,80
-0,40
0,00
0,40
Floreale
Frutta rossa
Frutta secca
Tostato
Acidità
Astringenza
Persistenza
Frutta fresca
Vegetale verde
Vegetale secco
Speziato
Fenolico
Amaro
Struttura
Alta densità Bassa Densità
Produzione ceppo (Kg)
76543210
Zu
cch
eri
(°B
rix)
28
26
24
22
20
18
16
DENSITÀ
7500 Ceppi/ha
Sig. **
Rsq = 0,0355
5000 Ceppi/ha
Sig. *
Rsq = 0,0282
3333 Ceppi/ha
Sig. ***
Rsq = 0,1663
23,3
23,35
23,4
23,45
23,5
23,55
23,6
3333(3m) 5000(2m) 7500(1,33)Densità d'impianto
°Brix
4
5
6
7
8
9
10
11 tProduzione /ha
ZUCCHERI
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
2,2
2,4
3333(3m) 5000(2m) 7500(1,33)
Densità d'impianto
Kg
4
5
6
7
8
9
10
11 t
Produzione /ha
Produzione/Ceppo
140ru110r
Pro
du
zio
ne
/ce
pp
o (
Kg
)
2,6
2,4
2,2
2,0
1,8
1,6
1,4
1,2
1,0
DENSITÀ
3333
5000
7500
140ru110r
Zu
cch
eri(°
Brix)
24,2
24,0
23,8
23,6
23,4
23,2
23,0
DENSITÀ
3333
5000
7500
140ru110r
Vig
ore
(L
eg
no
di p
ota
tura
Kg
)
,7
,6
,5
,4
,3
,2
DENSITÀ
3333
5000
7500
Densità di impianto
Guyot Mezzo Archetto Archetto
Guyot doppio Cordone speronato
Principali forme di allevamento a spalliera
Lo spazio di manovra delle macchine deve essere tale, da permettere anche a
macchinari dotati di strutture che avvolgono i fi lari di muoversi, senza dover
compiere numerose manovre (fi g. 6). Sono da prevedere i seguenti spazi di manovra:
• per trattori normali con macchinari portati almeno 5-6 m;
• per trattori snodati 4-5 m;
• negli impianti con il percorso accorciato di un metro ogni due fi lari, tra i 4 e 5 m;
• più corta è la distanza tra i filari, più largo deve essere lo spazio di manovra.
Nell’acquisto di macchinari portati occorre fare attenzione che questi siano
sufficientemente corti e compatti. L’area di manovra deve essere piana e priva di
dislivelli.
•I portinnesti della vite
Scelta del Portinnesto
Caratteristiche
chimico-fisiche
del suolo
Clima Vitigno Densità
d’impianto
Obbiettivo
enologico
Lunghezza
del ciclo
vegetativo
Vigore
indotto
Efficienza
nell’assorbimento
degli elementi
nutritivi
Adattamento
ai terreni
calcarei
Adattamento
ai terreni siccitosi
e compatti
Caratteristiche generali
1103 Paulsen - V. berlandieri x V. rupestris
Caratteristiche colturali
• Resistenza al calcare attivo: elevata (19%)
• Resistenza alla compattezza: buona
• Resistenza alla siccità: buona
• Resistenza alla salinità: elevata
• Assorbimento K: scarso
• Assorbimento Mg: elevato
• Apice del germoglio (alla fioritura):
aracnoideo, bianco-rosato
• Foglie adulte: reniforme, bollosa con
bordi talvolta revoluti. Seno peziolare a U
aperto
• Germogli: glabri, angolosi, violacei,
sottili con nodi scuri setolosi
• Apparato radicale: piuttosto
approfondito
• Vigore: forte
• Fenologia: tardiva
• Sesso: maschile
Origine genetica dei portinnesti
VINIFERA
BERLANDIERI
RIPARIA RUPESTRIS
41 B
Fercal
Kober 5BB
SO 4
420 A
161-49 C
1103 P
110 R
140 Ru
3309 C
101.14
Elevata vigoria,
ottima resistenza
alla siccità e al
calcare
Buona affinità
di innesto,
buona
resistenza alla
siccità e al
calcare e elevata
vigoria
Vigore moderato, per terreni di buona
fertilità. Scarsa resistenza alla siccità
ma anche ai ristagni, alla compattezza
del suolo e al calcare attivo
Notevole
resistenza al
calcare attivo e
buona alla siccità
Suoli calcareiProfondità del
suolo
Regime
idricoCategorie di suoli
Suoli acidi e
suoli neutri Poco clorosanti(<10% calcare attivo)
Clorosanti(10-20% calcare attivo)
Molto clorosanti(>20% calcare attivo)
Sabbiosi, grossolani (con
scheletro), ciottolosi
3309, 110 RSuoli secchi
(predisposti alla
siccità)Argillo-calcarei
Sabbie calcaree
110 R, 1103 P, 140 Ru 110 R, 1103 P, 140 Ru 140 Ru
Sabbiosi, grossolani (con
scheletro), ciottolosi
Limo-sabbiosi
101-14, Fercal
Suoli
superficiali
(fino a 40 cm) Suoli umidi a
primavera
Argillo-calcarei 101-14, 1103 P 1103 P Fercal
Sabbiosi, grossolani (con
scheletro), ciottolosi,
scistosi
101-14, 3309,
SO4, 110 RSuoli secchi
(predisposti alla
siccità) Argillo-calcarei
Sabbie calcaree
101-14, 3309, SO4, 420A,
41 B, 110 R
Fercal, SO4, 420A, 110 R,
140 Ru, 41 B
Fercal, 140 Ru
Sabbiosi, grossolani (con
scheletro), ciottolosi,
scistosi
Sabbio-limosi
Riparia, 101-14,
3309, 420A
Suoli ben drenati
Argillo-calcarei
Sabbie calcaree
101-14, 3309, 420A, SO4, 41
B, 161-49
Fercal, 161-49, SO4, 420A,
41 B
Fercal, 41 B
Limo-sabbiosi
Argillosi
101-14, Fercal
Suoli
mediamente
profondi
(fino a 80 cm)
Suoli umidi a
primaveraArgillo-calcarei 101-14, 1103 P 1103 P Fercal
Sabbiosi, grossolani (con
scheletro), ciottolosi
Limo-sabbiosi
Riparia, 101-14,
3309, 420A
Suoli ben drenatiSabbie calcaree
Limo-calcarei
Argillo-calcarei
101-14, 3309, 420A, 41 B Fercal, 420A, 41 B Fercal, 41 BSuoli profondi
(>80 cm)
Suoli umidi a
primavera
Argillo-limosi
Argillo-limosi calcarei
Suoli inadatti a produzioni di qualità
Portinnesto Affinità
di
innesto
Vigore Suoli Resistenza
alla siccità
Resistenza
al
salmastro
Resistenza al
calcare attivo
Resistenza al
ristagno Precocità indotta Note
V. riparia x V. rupestris
3309 C Scarsa Poco
vigoroso
Profondi e ben
drenati Scarsa Sensibile Bassa (11 %) Sensibile Precoce
Assorbimento di P scarso, K da scarso a medio,
Mg medio.
101-14 Media Poco
vigoroso
Freschi ed
argillosi Scarsa Resistente Bassa (10%) Tollerante Precoce
Assorbimento K scarso, variabile per il Mg. In
suoli sabbiosi o limosi sensibile a carenza di B.
V. berlandieri x V. rupestris
110 R Buona Elevato Poco fertili e
poco profondi Buona Buona (17%) Sensibile Tardivo
Scarso assorbimento del Mg quindi attente
concimazioni in K su suoli poveri in Mg
1103 P Buona Elevato
Profondi,
argillosi,
freschi
Buona Buona Buona (17%) Tollerante Tardivo Elevato assorbimento di P e Mg, difficile per K
in suoli argillosi.
140 Ru Buona Elevato Poco fertili e
profondi Elevata Ottima (40%) Sensibile Tardivo Scarso assorbimento di K su suoli argillosi
V. berlandieri x V. riparia
125 AA Buona Elevato Poco fertili e
poco profondi Scarsa Bassa Bassa Sensibile Tardivo Sensibile alla carenza di Mg
Teleki 5C Media Medio Profondi e
freschi Scarsa Bassa Bassa Sensibile Precoce Sensibile alla carenza di Mg
K 5BB Buona Elevato Argillosi,
calcarei Scarsa Bassa Buona (20%) Tollerante Tardivo Medio assorbimento di K e Mg
SO4 Buona Elevato Profondi, umidi Media Nulla Buona (20%) Tollerante Tardivo
Scarso assorbimento del Mg; Molto efficiente
nell’assorbimento del K (sconsigliato per i
vitigni sensibili al disseccamento del rachide)
420A Media Poco
vigoroso
Argillo-limosi,
ben drenati Media Bassa Buona (20%) Sensibile Precoce Non adatto al reimpianto.
161-49 C Media Poco
vigoroso
Profondi,
freschi Media Nulla Elevata (25%) Tollerante Medio Efficiente per il K
V. riparia x (V. cordifolia x V. rupestris)
4453 Buona Buono Argillo-limosi,
ben drenati Elevata Bassa
Molto bassa
(<4%) Sensibile Medio
Molto efficiente nell’assorbimento del K
(sconsigliato per i vitigni sensibili al
disseccamento del rachide)
V. vinifera x V. berlandieri
41B Scarsa Discreto Fortemente
calcarei
Media Nulla Ottima (40%) Sensibile Precoce
Scarso assorbimento di K: in suoli molto
argilloso esige un ottimo livello di K
Altri incroci
Gravesac Media Buono
Acidi, sabbiosi
o sabbio-
ciotolosi
Elevata Buona(15%) Tollerante Precoce Adatto a terreni subacidi
Fercal Scarsa Poco
vigoroso
Argilloso
calcarei Media Ottima (50%) Tollerante Medio Scarso assorbimento di Mg e Ca.
•La concimazione
Finalità delle concimazioni
•Mantenere o portare ad un livello ottimale le dotazioni del
terreno per la sostanza organica e gli elementi minerali
(macro e micro)
•Soddisfare il fabbisogno nutritivo della vite, in misura da
poterne controllare la vigoria e la qualità della produzione
•Evitare gli eccessi che possono provocare perdite e quindi
inquinamento ambientale
Analisi fogliare
Analisi uva
Analisi
suolo
Analisi visiva dello
stato vegeto-produttivo
chioma
sintomatologie
LE ANALISI DIAGNOSTICHE DELLO STATO NUTRIZIONALE
FERTILIZZARE: migliorare la fertilità agronomica quindi
l’abitabilità nei confronti della specie coltivata.
CONCIMARE: conservare e stabilizzare il potenziale
nutritivo del suolo.
S.O.
NPK, s.o.
Tipo Concimazione
•IMPIANTO
RESTITUZIONE
•EMERGENZA
(Fogliare)
Aumenta la naturale
fertilità del terreno fino ai
livelli sufficienti per una
durata normale del vigneto
Integrazione per affrontare
il comportamento vegeto-
produttivo della pianta
Sopperire carenze minerali
e microelementi
(Carenze)
Scopo In base a
Terreno
Produzioni
Annata/Clima
/Terreno
Epoca
NON CAMPIONARE SUI
BORDI
8 - 10 SUB CAMPIONI
PER ETTARO
SE NECESSARIO
SUDDIVIDERE
L’APPEZZAMENTO
5 - 40 CM ORIZZONTE
SUPERFICIALE
40 - 80 CM ORIZZONTE
PROFONDO
PER SCELTA PORTINNESTO
E
CALCOLI CONCIMAZIONE DI FONDO
PER SCELTA PORTINNESTO
E
DECISIONE PROFONDITA’ SCASSO
S
E
P
A
R
A
R
E
0 - 5 CM ELIMINARE
EVENTUALE COTICA
TRIVELLA O VANGA
SECCHIO
PRELIEVO DEL CAMPIONE DA ANALIZZARE
EPOCA DI CAMPIONAMENTO
lontano da lavorazioni (2 mesi)
CAMPIONE
Analisi del suolo: stato del substrato colturale
Idoneo Non idoneo
“Correzione” Limiti sufficienza
Concimazione di utilizzo/mantenimento
+
Concimazione di Impianto
Livelli sufficienza
SO
1 - 1.5 - 2 %
argillosi
P2O5
20 - 50 ppm
K2O
140 - 200 ppm
32 30 28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4
600
560
520
480 440
400
360
320 280
240
200
160
120
80
40
0
Capacità di scambio cationico - CSC - (meq / 100 g)
Pota
ssio
sca
mbia
bil
e K
2O
ppm
Molto povero
Poco dotato
Normalmente
dotato
Ben dotato Ricco
Esempio: K2O scambiabile 90 ppm
CSC 15 meq/100g
Giudizio: poco dotato
INTERPRETAZIONE DELLA DISPONIBILITÀ
DI POTASSIO SCAMBIABILE
32 30 28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4
600
560
520
480
440
400
360
320
280
240
200
160
120
80
40
0
Capacità di scambio cationico - CSC - (meq / 100 g)
Pota
ssio
sca
mbia
bil
e -
K2O
ppm
CALCOLO DELLE UNITA’ FERTILIZZANTI POTASSICHE (kg di
K2O) DA SOMMINISTRARE
Valore iniziale 90 ppm
Valore da raggiungere
220 ppm
Deficit da
integrare 130 ppm
220 gr/t - 90 gr/t = 130 gr/t integrazione
130 gr/t * 7200 t/ha = 936 Kg/ha fabbisogno di potassio per raggiungere la soglia obbiettivo
32282420161284
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Capacità di scambio cationico - CSC - (meq / 100 g)
Fosf
oro
as
sim
ilab
ile
- P
2O
5
ppm
Poco dotato
Normalmente
dotato
Ben dotato
Esempio: P2O5 assimilabile 32 ppm
CSC 14 meq/100g
Giudizio: ben dotato
INTERPRETAZIONE DELLA
DISPONIBILITÀ DI FOSFORO
ASSIMILABILE
32
28
24
20
16
12
8
4
600
560
520
480
440
400
360
320
280
240
200
160
120
80
40
0
Mag
nes
io
scam
bia
bil
e -
MgO
ppm
Capacità di scambio cationico - CSC - (meq / 100 g)
Ricco
Normalmente
dotato
Poco dotato
Esempio: MgO scambiabile 420 ppm
CSC 18 meq/100g
Giudizio: ricco
INTERPRETAZIONE DELLA DISPONIBILITÀ DI
MAGNESIO SCAMBIABILE