Piano della Performance 2015-2017 - AUSL.RE.IT · 2018. 6. 26. · Il Piano della Performance e la...

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Piano della Performance 2015-2017 Delibera n. 68 del 30 Marzo 2015

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  • Piano della Performance 2015-2017

    Delibera n. 68 del 30 Marzo 2015

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    Piano della Performance

    2015-2017

    Delibera n° 68 del 30 marzo 2015

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    Indice

    Executive summary pag. 3

    1. Premessa pag. 4

    2. Identità dell’Azienda Sanitaria di Reggio Emilia pag. 5 2.1 Chi siamo pag. 5 2.2 Cosa facciamo pag. 6 2.3 Analisi del contesto pag. 7 2.4 Il personale pag. 13 2.5 I dati economici pag. 16 2.6 Come operiamo pag. 21

    3. Gli impegni strategici, gli obiettivi aziendali e le dimensioni della performance pag. 33

    3.1 Albero della performance pag. 33 3.2 Obiettivi aziendali pag. 34 3.3 Temi strategici e principali obiettivi pag. 35 3.4 Coerenza tra il ciclo della performance e il ciclo della

    programmazione economico-finanziaria pag. 39 3.5 Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi pag. 42 3.6 Le dimensioni della performance pag. 43

    4. La misurazione e valutazione della performance pag. 44 4.1 Sviluppo delle risorse umane e partecipazione alla gestione

    Operativa pag. 44 4.2 Sistema di valutazione delle competenze e sviluppo

    Professionale pag. 45

    5. Collegamento con Trasparenza e Integrità pag. 46 5.1 Integrazione con il Piano triennale di prevenzione della pag. 46

    Corruzione 5.2 Integrazione con il Programma triennale per la trasparenza

    e l’integrità pag. 51

    6. Gli indicatori di risultato pag. 53 6.1 Indicatori riferiti agli obiettivi strategici e operativi pag. 53 6.2 Indicatori riferiti alle dimensioni della performance pag. 58

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    Executive summary

    Il Piano della Performance è un documento programmatico triennale introdotto dal D.Lgs. 150/2009 e previsto per tutte le amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, ivi comprese le amministrazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Il Piano definisce gli elementi fondamentali su cui si basa la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance che trova esplicitazione nel documento «Relazione sulla performance», che evidenzia a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i risultati raggiunti.

    Gli adempimenti previsti dalla legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e dal D.Lgs. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” richiedono un efficace coordinamento applicativo tra i diversi strumenti e l’integrazione con il ciclo di gestione della performance.

    L’Azienda Usl di Reggio Emilia con Delibera n°11 del 29/01/2014 aveva adottato il Piano della Performance 2013-2016, redatto secondo le indicazioni della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche esplicitate nella Delibera 112/2010, che ne delineava le finalità e la struttura, e nella Delibera 6/2013 Linee guida relative al ciclo di gestione della performance per l’annualità 2013.

    Il presente piano, a validità 2015-2017 è redatto tenendo conto, oltreché della normativa nazionale in materia, anche di quanto introdotto dalla Delibera n°1/2014 dell’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.)1 della Regione Emilia-Romagna. Il documento si sviluppa quindi secondo l’indice di seguito riportato, ponendo particolare attenzione agli obiettivi aziendali che vengono sviluppati a partire dalla definizione dei temi strategici e dalla declinazione degli obiettivi strategici in obiettivi operativi, nell’ambito della coerenza tra il ciclo della performance e il ciclo della programmazione economico-finanziaria. Gli indicatori di risultato vengono rappresentati sia in riferimento agli obiettivi strategici aziendali, declinati e monitorati per ciascuna unità operativa che contribuisce al loro raggiungimento, sia in riferimento alle sezioni e paragrafi del Bilancio di missione che possono rispondere alle dimensioni di performance previste dallo schema indicato nella Delibera 1/2014 dell’OIV regionale.

    La Direzione dell’Azienda Usl di Reggio Emilia ha individuato quali priorità strategiche i seguenti temi che costituiscono il riferimento dell’agire professionale ai diversi livelli organizzativi:

    1. COMUNICAZIONE 2. INTEGRAZIONE SOCIO - SANITARIA 3. INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO 4. SICUREZZA 5. APPROPRIATEZZA 6. ETICA

    1 L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) unico per le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Regionale e per l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente (ARPA) della Regione Emilia-Romagna è stato previsto con Legge Regionale 20 dicembre 2013 n. 26, art. 6 che sostituisce l'art. 49 della L.R. n. 43/2001 e ne individua compiti e funzioni: a) valutazione della correttezza metodologica dei sistemi di misurazione e valutazione delle attività e delle prestazioni; b) promozione e attestazione della trasparenza e dell'integrità; c) monitoraggio del funzionamento complessivo del sistema dei controlli interni; d) esercizio delle funzioni attribuite agli organismi di cui all'art. 14 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. L'OIV è composto da un collegio di tre esperti esterni, nominati dalla Giunta regionale.

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    1. Premessa

    La programmazione dell’Azienda Usl di Reggio Emilia discende da indicazioni nazionali, a partire dal Piano sanitario nazionale e dalle leggi di indirizzo per il Servizio Sanitario Nazionale, regionali (piano sanitario regionale, linee di programmazione che definiscono annualmente l’assegnazione del finanziamento e gli obiettivi per le aziende sanitarie, delibere di indirizzo su ambiti specifici) e dalla partecipazione degli enti locali alla programmazione sanitaria e socio-sanitaria in relazione alla lettura dei bisogni di salute della popolazione del territorio di riferimento dell’Azienda sanitaria. Il Piano della Performance vuole essere uno strumento a supporto della gestione dell’Azienda. Per tale motivo può subire modifiche, integrazioni o essere rivisto nell’arco temporale di vigenza.

    Viene utilizzato sia all’interno dell’Azienda per orientare l’attività della dirigenza in tutte le sue articolazioni organizzative nel perseguimento delle priorità strategiche condivise, sia nei rapporti con i diversi portatori di interessi per rappresentare le priorità individuate, e la conseguente assunzione di responsabilità nel raggiungimento degli obiettivi definiti e nella loro rendicontazione.

    La Regione Emilia-Romagna all’art.6 della Legge 29/2004 di riforma del Servizio sanitario regionale, in attuazione delle nuove competenze introdotte con la riforma del titolo V della Costituzione, ha definito gli strumenti per il governo delle aziende sanitarie2, introducendo un nuovo documento di rendicontazione, il Bilancio di missione. Si tratta di un documento che per l’Azienda Usl di Reggio Emilia vede la partecipazione fattiva di oltre cento professionisti e la ricerca di un linguaggio di immediata intelligibilità; si inserisce nel ciclo della performance consentendo la valutazione per la ri-programmazione. Esso costituisce per la nostra azienda il principale documento di rendicontazione della performance aziendale. Contribuisce a diffondere la cultura della rendicontazione e della trasparenza dell´azione istituzionale, rispondendo alle necessità informative dei principali stakeholder3: la Regione che conferisce il mandato, assegna le risorse e deve garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini e gli Enti Locali che hanno un ruolo di indirizzo e di verifica dei risultati ottenuti.

    La delibera n°1/2014 dell’OIV stabilisce che il Bilancio di missione, accompagnato da una nota integrativa sintetica a cura della Direzione Aziendale, andranno a comporre la Relazione sulla performance prevista dal D.Lgs. 150/2009.

    Tutti i documenti aziendali formalizzati, tra cui i documenti di programmazione e di rendicontazione, l’atto aziendale e l’assetto organizzativo, la carta dei servizi, il Piano della Performance, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, il Piano triennale di prevenzione della corruzione, in attuazione del principio della trasparenza della pubblica amministrazione, sono disponibili sul sito internet aziendale www.ausl.re.it. Il Piano della Performance e la Relazione sulla Performance, in particolare, sono pubblicati in Amministrazione trasparente, sezione Performance.

    2 Art.6 comma 1 della Legge regionale 29/2004 “il piano programmatico, il bilancio pluriennale di previsione, il bilancio

    economico preventivo ed il bilancio di esercizio sottoposto a revisione contabile costituiscono gli strumenti della programmazione economico-finanziaria per il governo delle Aziende sanitarie. Gli strumenti contabili documentano l’impegno delle risorse relative ai livelli essenziali di assistenza. Il bilancio di missione, presentato unitamente al bilancio di esercizio, rende conto del perseguimento degli obiettivi di salute assegnati alle Aziende sanitarie dalla Regione e dalle Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie.” 3 Stakeholder: qualsiasi individuo o gruppo di individui che possono influenzare o essere influenzati dall’ottenimento degli obiettivi da parte dell’organizzazione stessa. Gli stakeholder possono essere sia interni che esterni rispetto ai confini di ogni singola organizzazione e possono essere portatori di diritti e di interessi. Definizione tratta dalla Delibera CiVIT 89/2010 - Indirizzi in materia di parametri e modelli di riferimento del Sistema di

    misurazione e valutazione della performance.

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    2. Identità dell’Azienda Sanitaria di Reggio Emilia 4

    2.1 Chi siamo

    L'Azienda Usl di Reggio Emilia si è costituita il 1° Luglio 1994, come risultato della fusione di sei Unità Sanitarie Locali (Usl) della Provincia (Delibera della Giunta Regionale n.2450 del 07.06.1994 e successivo decreto del Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 568 del 23.06.1994). Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1-bis, del D. Lgs. n. 502/92 come modificato dal D. Lgs. n. 229/1999, l’Azienda Usl di Reggio Emilia gode di personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale tale per cui l’organizzazione e il funzionamento sono disciplinati con atto di diritto privato, nel rispetto dei principi e dei criteri stabiliti con la legge regionale n. 29 del 23/12/2004. La sede legale dell’Azienda Usl è a Reggio Emilia in via Amendola n. 2. Il legale rappresentante dell’Azienda Usl di Reggio Emilia è il Direttore Generale protempore. Il patrimonio dell’Azienda Usl di Reggio Emilia è costituito da tutti i beni mobili ed immobili ad essa appartenenti come risultanti a libro degli inventari. L’azienda Usl dispone del proprio patrimonio secondo il regime della proprietà privata, ferme restando le disposizioni di cui al D.lgs. 502/92 e s.m.i. - art. 5 ed alla Legge Regionale 29/2004, art. 6, comma 3. L'Azienda Usl ha come territorio di competenza la provincia di Reggio Emilia che è sita circa al centro della regione Emilia Romagna e rappresenta una delle zone più industrializzate d'Italia. Comprende un territorio suddiviso in 45 comuni con una popolazione residente al 01.01.2013 di 535.869 abitanti distribuiti in 2292,89 Kmq di superficie che si presenta per il 74% pianeggiante, per il 20% collinare e per il restante 6% circa montana. Figura 1. La provincia di Reggio Emilia

    La provincia di Reggio Emilia confina a est con la provincia di Modena, a ovest con Parma, a nord con Mantova e a sud con Lucca e Massa Carrara.

    4 Per maggior dettaglio sulle informazioni inerenti questo paragrafo si rimanda all’atto aziendale 2009, alla carta dei

    servizi 2011, al bilancio di missione 2013, al bilancio di esercizio 2013 nel sito www.ausl.re.it.

    45 comuni

    6 distretti

    Castelnovo ne’ Monti

    Scandiano

    Correggio

    Montecchio

    Guastalla

    Reggio Emilia

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    2.2 Cosa facciamo

    Il mandato istituzionale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia si inserisce nel contesto legislativo della Regione Emilia-Romagna all’interno del più ampio quadro normativo nazionale.

    La missione strategica dell’Azienda Usl di Reggio Emilia è dare risposta ai bisogni e alle aspettative di salute dei cittadini, assicurando interventi di promozione della salute, di prevenzione e cura efficaci, accessibili con tempestività e senza barriere di cultura, lingua e condizioni socio-economiche, nel rispetto della persona ed in condizioni di sicurezza, utilizzando con efficienza le risorse disponibili.

    La visione strategica dell’Azienda Usl di Reggio Emilia è migliorare l’offerta dei servizi per la salute attraverso lo sviluppo di alleanze e sinergie sia all’interno dell’organizzazione, valorizzando il capitale dei professionisti e il loro impegno nel fornire prestazioni di eccellenza, sia all’esterno, con le altre Aziende Sanitarie del territorio provinciale e dell’Area Vasta Emilia Nord5, con le istituzioni e i soggetti sociali locali secondo gli indirizzi della Conferenza Sociale e Sanitaria Territoriale (CTSS)6.

    I valori fondanti l’azione dell’Azienda Usl di Reggio Emilia sono: • equità, come uguaglianza di opportunità di accesso e trattamento e come diversità, quale riconoscimento e valorizzazione delle differenze (di genere, di età, fisica, religiosa, sociale e culturale). Eguaglianza e diversità non sono interscambiabili ma interdipendenti: non c’è uguaglianza di opportunità se le differenze non sono riconosciute e valorizzate; • solidarietà, come impegno alla reciprocità, garanzia di pari opportunità e rispetto delle diversità; • rispetto e valorizzazione della persona, come soggetto informato e consapevole che prende parte attivamente al proprio progetto di salute; • appropriatezza: “fare bene le cose giuste, alla persona giusta, al momento giusto”, come condizione di efficacia e di efficienza; • continuità della cura, integrazione dei percorsi e servizi; • sicurezza delle prestazioni, da un punto di vista clinico, organizzativo, strutturale e ambientale; • efficienza gestionale, come dovere sociale nella gestione di risorse pubbliche; • sostenibilità nelle scelte sanitarie, nel rispetto dei principi di tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza all’interno della società civile; • attitudine a rendere conto dell’utilizzo e della gestione delle risorse affidate nell’ambito delle proprie responsabilità, e dei risultati ottenuti. Questi valori guidano una pratica professionale, a tutti i livelli, orientata al cittadino/fruitore, sia esso esterno o interno.

    5 L’Area Vasta Emilia Nord è l’Associazione volontaria delle 7 Aziende Sanitarie pubbliche presenti nelle Provincie di

    Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena: Azienda Usl di Piacenza, Azienda Usl e Azienda Ospedaliera di Parma, Azienda Usl e Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, Azienda Usl e Azienda Ospedaliera di Modena. Ha la finalità di favorire processi di aggregazione (es. acquisti centralizzati di Area Vasta) e integrazione in ambito amministrativo-gestionale e clinico-assistenziale per contribuire all’omogeneizzazione dell’offerta assistenziale sui migliori standard qualitativi. 6 La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria è un organismo di governo delle politiche per la salute e il benessere

    sociale che garantisce il coordinamento delle politiche sociali, sanitarie e socio-sanitarie per il livello provinciale ed il raccordo tra il livello regionale e quello distrettuale. Riunisce tutti i 45 Sindaci del territorio e la Presidente della Provincia, che presiede la Conferenza; i Direttori Generali dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliera sono invitati permanenti.

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    2.3 Analisi del contesto7

    I dati dettagliati sono rendicontati nella sezione 1 del bilancio di missione dell’Azienda Usl di riferimento che affronta il contesto di riferimento attraverso un set di indicatori condivisa a livello regionale (si veda Dossier 107-2005 dell’Agenzia Sanitaria e Sociale della Regione Emilia-Romagna, parte II struttura del documento).

    2.3.1 Contesto socio-demografico

    Popolazione

    La crescita annuale della popolazione, assai rilevante dopo il 2000, mostra una tendenza alla riduzione, che è iniziata con la crisi economica e che nel 2013 ha registrato l’incremento più basso: 535.869 residenti al 01/01/2013 (+0,35% sul 2012 ).

    Andamento del numero di residenti in provincia di Reggio Emilia dal 01/01/1993 al 01/01/2013

    Residenti in provincia di Reggio Emilia per genere e classe di età al 01/01/2013

    I maschi sono più numerosi nelle classi giovanili-adulte, mentre le donne lo sono tra gli anziani. Reggio Emilia è la provincia più “giovane” dell’Emilia – Romagna e gli ultrasessantacinquenni rappresentano il 10,4% della popolazione (in regione tale proporzione è pari a 11,9%).

    7 Si rimanda per approfondimenti al bilancio di missione 2013, nel sito www.ausl.re.it

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    Proporzione di stranieri residenti in provincia di Reggio Emilia, Emilia-Romagna e Italia

    Negli anni considerati la proporzione di stranieri residenti rispetto al totale della popolazione è sempre nettamente più elevata a Reggio Emilia rispetto a Italia e Emilia-Romagna. Nel 2012 i residenti stranieri in provincia di Reggio Emilia erano 65.688, 31.504 maschi e 34.184 femmine. La classe di età più numerosa è in entrambi i generi quella dei giovani adulti (25-44 anni), ma i giovani (0-24 anni) sono presenti in numero molto rilevante. Nel tempo sono aumentate le fasce di età 45-64 e >65 anni, soprattutto nelle donne. Condizioni socio-economiche

    L'associazione tra condizioni socio-economiche e salute di una popolazione è stata ampiamente dimostrata. La provincia di Reggio Emilia è stata caratterizzata per molti anni da elevati tassi di occupazione, superiori a quelli regionali, e da una disoccupazione sostanzialmente fisiologica. La situazione di piena occupazione si è protratta al 2008, benché negli ultimi mesi di quell’anno già si avvertissero i primi segni della crisi, che è poi esplosa nel 2009 e 2010 modificando parzialmente il florido quadro economico reggiano. Nei maschi il tasso di occupazione si è ridotto dal 2008 al 2013 di 9 punti percentuali, mentre nelle femmine la riduzione è inferiore. La disoccupazione è più che triplicata sia nei maschi che nelle femmine. Ben peggiore è la situazione per i più giovani. Nel 2013 tra le persone che cercavano lavoro nella classe di età 15-24 anni il 33% in Emilia-Romagna e il 26% a Reggio Emilia risultava disoccupata. Nel 2013 a Reggio Emilia il reddito medio pro-capite, tra i più bassi nel 2012, si colloca nella media delle altre province (escludendo Bologna), mentre la spesa per consumi delle famiglie, in relazione alla popolazione, è la più bassa.

    2.3.2 Contesto dei “bisogni” di salute

    Osservazioni epidemiologiche

    Mortalità

    La mortalità, generale e per causa specifica, è un indicatore robusto, benché incompleto, dello stato di salute di una popolazione.

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    Fino al 2011 la mortalità generale era in costante riduzione da un decennio in relazione al miglioramento delle condizioni di vita e delle prestazioni di prevenzione, diagnosi e terapia offerte dalle strutture sanitarie. Nel 2012 si osserva un netto incremento in entrambi i sessi sia a Reggio Emilia che in regione. Il migliore andamento della mortalità generale nei maschi trova un riscontro nella mortalità per le cause principali: i maschi mostrano la maggior riduzione nella mortalità per malattie dell’apparato cardiocircolatorio, dove la riduzione è sensibilmente maggiore di quella delle femmine.

    Mortalità per tutte le cause in provincia di Reggio Emilia e in Emilia-Romagna, per genere e anno

    Tumori

    Di seguito i tumori più frequenti per genere (esclusi i tumori cutanei non melanomatosi, malattie mieloproliferative e sindromi mielodisplastiche) nel periodo 2006-2010, valori percentuali per gruppi di patologia oncologica.

    Il tumore della prostata e quello della mammella si confermano rispettivamente la sede più frequente nei maschi e nelle femmine.

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    Diabete

    Al 31/12/2011 i soggetti diabetici residenti erano 28.770, con una prevalenza pari al 5,6% rispetto alla totalità della popolazione residente e pari al 6,8% rispetto alla popolazione adulta (di età ≥ 18 anni). I maschi costituiscono il 54% dei diabetici e l’età mediana è 72 anni per le femmine e 67 anni per i maschi. Il diabete maggiormente frequente è di tipo 2 (91,6% dei casi).

    Ambiente

    Il benzene, come pure gli altri idrocarburi aromatici monitorati, non rappresenta da anni un inquinante che desti preoccupazione e le sue concentrazioni medie annuali risultano ben al di sotto della metà del limite normativo. Anche il monossido di carbonio non rappresenta un problema e le concentrazioni attuali, maggiori nei mesi invernali, risultano ai limiti della quantificazione strumentale. Rispetto al 2012 il biossido di azoto ha evidenziato un netto miglioramento (-10% circa a livello provinciale) con pieno rispetto dei valori limite. Permangono due criticità: particolato PM10 nei mesi invernali, per il numero di superamenti giornalieri nella stazione di Viale Timavo a Reggio Emilia e ozono nel periodo estivo. L’ozono, che raggiunge le massime concentrazioni tra maggio e agosto, nel 2013 ha superato 62 volte (69 nel 2012 e 89 nel 2011), il limite del valore bersaglio per la salute umana di 120 μg/m3 (25 superamenti consentiti). Esso rappresenta la maggior criticità per la pianura padana nel 2013. È dimostrata l’associazione tra alcuni indicatori di inquinamento atmosferico, in particolare i livelli giornalieri di PM10 e PM2.5, e aumento della mortalità, dei ricoveri ospedalieri, di altri eventi sanitari acuti e cronici, di giornate di lavoro perse, ecc.

    Stili di vita

    I dati sugli stili di vita a Reggio Emilia non si discostano significativamente da quelli medi regionali. Nel bilancio di missione viene affrontata la descrizione delle caratteristiche dei soggetti che presentano comportamenti a maggior rischio o scorretti, perché è a loro che occorre rivolgere le iniziative di promozione della salute. Si tratta in particolare:

    - dei soggetti sovrappeso o obesi nella popolazione generale e nei bambini; - dell’attività fisica, che insieme con l’alimentazione, oltre ad avere numerosi effetti benefici

    per la salute, è un importante determinante per il controllo e la prevenzione dell’eccesso ponderale;

    - dell’uso e abuso di alcol, con il crescente fenomeno dei consumatori binge (consumo di 5 o più unità alcooliche negli uomini e 4 o più unità alcooliche nelle donne in un’unica occasione almeno una volta negli ultimi 30 giorni);

    - dell’abitudine al fumo.

    Sicurezza

    L’aspetto della sicurezza viene affrontato attraverso i seguenti indicatori: incidenti stradali, infortuni sul lavoro e infortuni domestici. Per quanto riguarda il numero di incidenti stradali in provincia di Reggio Emilia si osserva un calo dal 1998 al 2012 del 38%, il numero dei decessi mostra un trend in calo dalla fine degli anni ’90, ma con una numerosità oscillante in relazione alla variabilità legata ai piccoli numeri e il numero dei feriti è nettamente inferiore rispetto ai primi anni del secolo (-48% dal 2001 al 2012). Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, questi risultano in calo sia a livello regionale che in modo particolare a Reggio Emilia. Il dato sugli incidenti domestici nella provincia di Reggio Emilia, pari al 4%, é sovrapponibile al dato regionale.

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    2.3.3 Contesto istituzionale

    Gli obiettivi dell’Azienda Usl di Reggio Emilia si inseriscono nell’ambito degli indirizzi e orientamenti nazionali (Piano Sanitario Nazionale, leggi, raccomandazioni, linee guida, ecc..) e regionali (Piano Sociale e Sanitario Regionale, leggi regionali, circolari, raccomandazioni, linee guida, ecc..), derivano da indicazioni regionali per ambiti specifici (es. Piano regionale della prevenzione) e da scelte di livello locale condivise nella Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria nell’ambito della programmazione sanitaria e socio-sanitaria provinciale. È rilevante a livello locale l’attenzione costante alla partecipazione alla programmazione da parte dei principali stakeholder, in particolare Enti Locali e Provincia, nel loro ruolo di lettura dei bisogni sociali e socio-sanitari della popolazione del territorio. Ogni anno la Regione Emilia-Romagna con le Linee di programmazione e finanziamento alle Aziende sanitarie stabilisce gli obiettivi che sono da perseguire a garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza nell’ambito del finanziamento stabilito e assegnato.

    2.3.4 Sistema di offerta

    Il contesto di offerta provinciale vede la presenza di:

    − Azienda Ospedaliera IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Arcispedale Santa Maria Nuova, dotata complessivamente di 907 posti letto al 31/12/2013; è IRCCS in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia. L’Azienda Ospedaliera è anche ospedale di riferimento per il distretto di Reggio Emilia. Con l’Azienda Ospedaliera viene stipulato, negli ambiti della funzione di committenza, un accordo di fornitura con la definizione di rapporti economici, azioni e obiettivi concertati tra le due Aziende sanitarie pubbliche per una appropriata allocazione e gestione delle risorse, in particolare per quanto attiene il sistema di assistenza ospedaliera in rete provinciale.

    − Presidio Ospedaliero AUSL che comprende 5 ospedali, uno in ogni distretto. Gli stabilimenti sono: Ospedale San Sebastiano di Correggio, Ospedale C. Magati di Scandiano, Ospedale E. Franchini di Montecchio, Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, Ospedale Civile di Guastalla. I posti letto direttamente gestiti dall’Azienda Usl di Reggio Emilia al 31/12/2013 sono 723.

    − Due case di cura private accreditate: Salus Hospital e Casa di Cura Villa Verde, con complessivi 273 posti letti autorizzati. Anche con queste l’Azienda Usl stipula accordi di fornitura annuali.

    A livello provinciale i posti letto (pubblici e privati) per 1.000 abitanti sono 3,55, nel rispetto dello standard di riferimento definito dal Decreto Legge 95/2012, cosiddetta “Spending review”, convertito nella Legge 135/2012, che prevede su base regionale 3,7 posti letto per 1.000 abitanti e recepito nell’Intesa Stato-Regioni del 10/07/2014 (Patto per la salute 2014-2016). La rete dei servizi sanitari e socio-sanitari in provincia comprende oltre ai 6 Ospedali pubblici e 2 strutture private accreditate, anche:

    - 23 Nuclei di Cure Primarie - 8 Case della Salute8 - 12 poliambulatori - 8 SerT

    8 Case della Salute: strutture di erogazione di servizi sanitari, sociosanitari e socio assistenziali, in applicazione della

    delibera di Giunta regionale 291/2010. Si rimanda al sito della Regione Emilia-Romagna per approfondimenti.

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    - 14 strutture psichiatriche - 7 Centri di Salute Mentale (CSM) - 26 Consultori salute donna - 34 Centri residenziali e semiresidenziali per disabili - 90 strutture per anziani.

    Le strutture per disabili e per anziani sono nella maggioranza gestite dal privato sociale/terzo settore e per la restante quota da pubblico, rappresentato da ASP (Agenzia per i servizi alla persona), Comuni e AUSL. Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale ai 12 poliambulatori pubblici si affianca l’offerta del privato accreditato convenzionato nonché un’offerta non convenzionata. Sono inoltre presenti nel territorio provinciale 122 farmacie convenzionate e 9 unità farmaceutiche aziendali per la distribuzione diretta dei farmaci e altri beni sanitari, situate una c/o ogni ospedale del presidio aziendale, 2 presso l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia e 2 presso servizi territoriali del Distretto di Reggio Emilia.

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    2.4 Il personale

    L’Azienda Usl di Reggio Emilia rappresenta una delle principali aziende della provincia per numero di occupati (3.992 dipendenti al 31/12/2013).

    Personale dipendente per ruolo e genere al 31/12/2013

    Ruolo Maschi Femmine Totale % Maschi % Femmine

    Sanitario 706 2.036 2.742 25,7 74,3

    Professionale 7 1 8 87,5 12,5

    Tecnico 195 488 683 28,6 71,4

    Amministrativo 74 485 559 13,2 86,8

    Totale 982 3.010 3.992 24,6 75,4

    Nel ruolo sanitario rientra il personale medico, veterinario, sanitario (es. farmacisti, biologi, psicologi, fisici sanitari, chimici), delle professioni sanitarie (es. professioni infermieristiche-ostetriche, della riabilitazione, tecniche sanitarie, della prevenzione). Il ruolo professionale nell’Azienda Usl di Reggio Emilia è costituito solo da ingegneri. Nel ruolo amministrativo rientrano i coadiutori, gli assistenti, i collaboratori e i dirigenti amministrativi. Del ruolo tecnico fanno parte gli operatori socio-sanitari, gli operatori tecnici e il restante personale tecnico non sanitario non ricompreso nei ruoli amministrativo e professionale.

    Il personale dipendente è costituito per il 75% da donne. La fascia d’età più rappresentata è quella 45-54 anni, che corrisponde al 39% del totale dei dipendenti, seguita dalla fascia d’età 36-44 anni, pari al 27% del totale e da 55-64 anni (21%), mentre la fascia d’età più giovane rappresenta il 13% del totale. Questi dati evidenziano il progressivo invecchiamento del personale, tanto da spostare al terzo posto dal 2012 la fascia d’età 55-64 anni che nel 2011 era costituita da coloro che rientravano nella fascia d’età più giovane ≤35 anni. Il 45% di tutto il personale dipendente è occupato nei 5 ospedali dell’Azienda, il 18% nelle cure primarie, il 15% afferisce al Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, in cui rientra anche l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG).

    Al 31/12/2013 hanno inoltre un rapporto di convenzione con l’Azienda Usl di Reggio Emilia 335 medici di medicina generale, 88 pediatri di libera scelta, 111 medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), 147 specialisti ambulatoriali.

    Il personale dipendente è di seguito rappresentato per categoria e genere al 31/12/2013

    La categoria “Altro personale” comprende tutto il personale del ruolo tecnico non sanitario e non già descritto in altre voci. Si tratta quindi di periti, geometri, operatori CED, elettricisti, magazzinieri, autisti, operatori di centralino e portineria, operatori tecnici di cucina, imbianchini, idraulici, operatori tecnici di farmacia, fattorini.

  • 14

    Il personale infermieristico rappresenta il 39% di tutto il personale dipendente, seguito da medici e veterinari (15%). Il personale OTA/OSS costituisce l’8,7% di tutto il personale dipendente e il personale della riabilitazione il 7%.

    Tasso di assenteismo del personale dipendente per ruolo e genere al 31/12/2013

    Maschi Femmine

    Ruolo Tasso di

    presenza

    Tasso di

    assenza

    Tasso di

    malattia

    Tasso di

    presenza

    Tasso di

    assenza

    Tasso di

    malattia

    Sanitario 0,83 0,17 0,02 0,78 0,22 0,03

    Professionale 0,84 0,16 0,01 0,07 0,93 0,01

    Tecnico 0,80 0,20 0,06 0,77 0,23 0,06

    Amministrativo 0,83 0,17 0,03 0,79 0,21 0,04

    Totale 0,83 0,17 0,03 0,78 0,22 0,04

    Tasso di presenza: giorni di presenza sui giorni lavorativi dovuti da ciascun dipendente al 31/12/2013. Tasso di assenza: è il complemento a 1 del tasso di presenza. Non comprende le ferie e si riferisce alle assenze, oltreché per malattia, ivi comprese le gravi patologie (es. patologie tumorali o degenerative), anche per permessi, aspettative, maternità, legge 104/92. Il tasso di malattia è un di cui del tasso di assenza.

    La differenza del tasso di assenza tra i due generi, superiore nel personale femminile, è determinata dall’incidenza delle assenze per maternità e congedi parentali. L’andamento delle limitazioni e inidoneità dal 2009 al 2012 è sostanzialmente costante, mentre nel 2013 si osserva un calo generale del numero di lavoratori con limitazioni attive, più deciso per il personale infermieristico e tecnico. Anche per il personale OTA/OSS si registra un calo in termini assoluti, ma non ugualmente in percentuale per una maggiore riduzione del totale di questi addetti.

    L’esito favorevole del quadro annuale è dovuto alla riduzione del rischio movimentazione pazienti.

  • 15

    È questo il risultato ottenuto attraverso un forte investimento in formazione del personale, l’adeguamento degli ambienti di lavoro, l’introduzione di ausili e tecnologie e l’adozione di un sistema di gestione per muovere in sicurezza i pazienti. Il metodo SpoSo-Poletti introdotto da alcuni anni consente infatti di determinare il carico di lavoro di ogni operatore nei reparti ospedalieri e cerca di assegnare il personale con problematiche muscolo-scheletriche ad attività adeguate alla propria condizione fisica. Per quanto riguarda il turn-over del personale dipendente, nell’anno 2013, si sono osservati 41 pensionamenti, 17 dimissioni volontarie e 33 trasferimenti ad altre Aziende per un totale di 91 uscite. La quota più rilevante di uscite riguarda il personale infermieristico (33%) seguito dai dirigenti medici e veterinari (22%). I pensionamenti, che rappresentano il principale motivo di uscita in tutte le categorie professionali, sono stati in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Il personale dipendente in entrata è rappresentato nel 2013 da 48 unità, 29 per concorso pubblico, 6 attraverso il Centro per l’Impiego e 13 per trasferimento da altre Aziende. Dei 48 assunti a tempo indeterminato 11 sono medici, 13 infermieri e 12 amministrativi. Questi ultimi sono assunzioni dedicate agli adempimenti e procedure per l’apertura del magazzino farmaceutico di Area Vasta Emilia Nord, espressamente autorizzate in deroga dalla Regione.

  • 16

    2.5 I dati economici

    L’Azienda Usl di Reggio Emilia gestisce un bilancio di oltre 900 milioni di euro e rappresenta una delle principali aziende della provincia per gli effetti economici che produce sul territorio. L’equilibrio economico-finanziario costituisce vincolo e obiettivo sia per il Servizio Sanitario Regionale che per le singole Aziende Sanitarie. Si riporta di seguito la sintesi del conto economico aziendale del triennio 2011-2013.

    CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013

    1) Contributi in conto esercizio 849.940.961 864.593.995 839.634.753 2) Rettifica contributi c/esercizio per destinazione ad investimenti 4.857.391- 10.821.895- 3) Utilizzo fondi per quote inutilizzate contributi vincolati di esercizi precedenti 17.545.794 4.647.798 4) Ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria 34.516.261 34.516.585 36.710.109 5) Concorsi, recuperi e rimborsi 38.811.962 43.648.546 75.950.436 6) Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (Ticket) 8.637.453 8.473.524 9.888.900 7) Quota contributi in c/capitale imputata nell'eserc izio 3.016.910 4.400.140 4.989.454 8) Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni9) Altri ricavi e proventi 718.818 660.181 805.276

    TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) 935.642.365 968.981.374 961.804.829 B) COSTI DELLA PRODUZIONE

    1) Acquisti di beni 106.371.906 112.668.746 151.572.965 2) Acquisti di servizi sanitari 550.388.328 546.164.225 543.175.558 3) Acquisto di serviz i non sanitari 39.015.334 42.137.605 38.754.371 4) Manutenzione e riparazione 7.081.672 7.817.803 7.255.778 5) Godimento di beni di terzi 4.023.097 3.620.615 3.002.958 6) Costo del personale dipendente 193.266.017 191.946.970 189.653.634 7) Oneri divers i di gestione 1.686.911 1.618.727 1.857.231 8) Ammortamenti 13.334.425 13.256.835 12.687.633 9) Svalutazione delle immobilizzazioni e dei crediti 1.800.000 1.800.000 500.000

    10) Variazione delle rimanenze 1.223.510 1.561.875- 9.141.881- 11) Accantonamenti 6.091.126 29.993.962 10.255.944

    TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) 924.282.326 949.463.613 949.574.192 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE 11.360.039 19.517.761 12.230.637

    C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 4.083.653- 3.236.568- 3.234.889- D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE - - - E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 2.460.557 2.018.342- 4.885.768

    RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 9.736.943 14.262.851 13.881.516 IMPOSTE 14.159.275 14.234.750 13.878.324 UTILE O PERDITA D'ESERCIZIO 4.422.332- 28.101 3.192

  • 17

    Si riporta di seguito il piano investimenti per il triennio 2015-2017.

    Scheda di rilevazione degli Investimenti in corso di realizzazione oppure con progettazione approvata/piano fornitura approvato posta a base di gara

    Gli investimenti di importo superiore a 500.000 euro, ad eccezione degli interventi di manutenzione straordinaria che possono essere rappresentati in modo aggregato, devono essere esposti dettagliatamente, uno per ogni riga)

    (1) (2) descrizione intervento (3) tipologia

    (4)

    valore complessivo

    dell'investimento (5)

    data inizio

    lavori

    (mese anno)

    investimento da

    realizzare

    nell'anno 2015

    investimento da

    realizzare

    nell'anno 2016

    investimento da

    realizzare

    nell'anno 2017

    investimento da

    realizzare negli

    anni successivi

    totale

    investimento da

    realizzare

    contributo

    conto/capitale mutui (6) alienazioni (7)

    contributi

    in conto

    esercizio (8)

    altre forme di

    finanziamento (9)

    donazioni e

    contributi da altri

    soggetti

    totale

    finanziamenti

    dedicati

    note

    2013/1

    Montecchio Emilia: Appalto integrato di progettazione ed

    esecuzione dei lavori di Riassetto della struttura ospedaliera “E.

    Franchini di Montecchio” (aggiornato con perizia n. 3), al netto

    quota comune parcheggi. OP

    31.527 02/05

    5.382 3.370 8.752 3.158 75 3.318 2.201 8.752

    Alienazione n.3 + n.9 + n.5(parziale) + n.16 Nota RER PG

    2010/301496 del 03/12/2010+ Plusvalenze da reinvestire + Penali da

    recuperare sui SAL

    2013/2

    Correggio: Riassetto della struttura ospedaliera di Correggio per

    la formazione di un centro per la riabilitazione post-

    acuta(aggiornato con perizia n. 10). OP33.173 03/03

    6.060 6.060 3.552 1.559 949 6.060 Alienazione n.8 (parziale) + n.10 + n.13 + n.5 (parziale) +

    Plusvalenze da reinvestire

    2013/3

    Guastalla: Adeguamento delle strutture esistenti alle norme di

    accreditamento pronto socorso, rianimazione, cardiologia

    degenza di medicina e chirurgia dell'Ospedale Civile di Guastalla

    (aggiornato con perizia n. 2). OP

    15.090 11/06

    2.852 4.221 7.073 3.313 3.760 7.073

    Alienazione n.1 DGR 926/2012 + n.15 DGR 319/2012 + n.18 DGR

    319/2012 + n.19 DGR 319/2012 + n.20 DGR 319/2012 + n.21 DGR 319

    19/03/2012 + n.4 + n.5(parziale) + n.6 + n.8 (parziale)

    2013/4

    Castelnovo né Monti: Adeguamento delle strutture esistenti alle

    norme di accreditamento: pediatria, ostetricia, blocco parto,

    medicina, ortopedia, chirugia, day hospital, riabilitazione.

    Ristrutturazione e riorganizzazione del piano dei poliambulatori. OP

    12.090 10/06

    1.166 1.166 830 336 1.166 Alienazioni n.11 - n.12 - n.14

    2013/7

    Reggio Emilia: Acquisto e ristrutturazione edificio Attività

    Territoriali Puianello - importo ristrutturazione. OP 2.610 07/11 1.001 1.001 650 351 1.001 Intervento L.8 finanz.DAL n. 263/2009.

    2013/8

    Sostituzione di n.8 impianti elevatori e servizio pluriennale di

    assistenza e manutenzione full risk presso varie sedi dell’Azienda

    USL di Reggio Emilia. IMP650 01/13

    434 434 434 434

    2013/20

    Realizzazione Casa della Salute Distretto di Reggio Emilia zona

    ovest OP 2.000 01/15 2.000 2.000 2.000 2.000 Intervento AP. 15 - DAL n. 277/2010

    2013/21

    Realizzazione Casa della Salute Distretto di Reggio Emilia zona

    nord OP 2.000 01/15 2.000 2.000 2.000 2.000 Intervento AP. 14 - DAL n. 277/2010

    2013/9

    “Riqualificazione tecnologica, fornitura e servizio pluriennale di

    gestione e manutenzione degli impianti di distribuzione e

    stoccaggio gas medicali delle strutture ospedaliere dell’Azienda

    USL di Reggio Emilia IMP 253

    01/13

    253 253 253 253

    2013/10

    Interventi di manutenzione straordinaria eseguiti nell'ambito

    del'appalto di "Servizi di gestione e conduzione degli impianti e

    manutenzione degli immobili dell’az. USL di R.E." IMP 4.636

    2015

    4.636 4.636 4.636 4.636

    tec

    no

    logi

    e

    bio

    med

    ich

    e

    2013/11 Attrezxature sanitarie 4.651 2.500 2.151 4.651 4.651 4.651

    2013/12 Attrezzature informatiche 1.100 550 550 1.100 1.100 1.100

    2013/13 Software e licenze 1.140 570 570 1.140 1.140 1.140

    2013/14 Impianti informatici e telematici 560 280 280 560 560 560

    2013/15 Mobili e arredi 900 600 300 900 900 900

    2013/16 Attrezzature non sanitarie 100 50 50 100 100 100

    112.480 - 30.334 11.492 - - 41.826 4.650 - 10.853 19.855 4.267 2.201 41.826

    rimborso rate mutui accesi (parte capitale) 80.000 3.414 3.563 3.719 50.344 61.040

    192.480 - 33.748 15.055 3.719 50.344 102.866 4.650 - 10.853 19.855 4.267 2.201 41.826

    LEGENDA

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

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    9

    Gli interventi vanno elencanti per macrounità di appartenenza (lavori, interventi di manutenzione straordinaria, tecnologie biomediche,…)

    Ogni intervento è identificato da un codice numerico composto dall'anno in cui per la prima volta l'intervento appare nel Piano Investimenti e da un numero progressivo. Tale codice rimarrà inalterato fino al complemento dell'intervento e non potrà essere più utilizzato per altro intervento. La numerazione progressiva degli interventi comincia dalla SCHEDA 1. Quindi a partire dal Piano

    Investimenti triennale 2013-2015 tutti gli interventi avranno come primo elemento 2013 (anno inserimento) e il numero progressivo. ES. 2013/21. Questa tipologia di intervento deve conservare la sua unicità. Esempio: se l'intervento è comprensivo di opere edili/impianti/tecnologie prevale, in linea generale per la sua definizione (titolo), la parte economica maggiore.

    Gli interventi di importo superiore a 500.000 euro vanno indicati uno per riga con una descrizione idonea ad identificare l'intervento. Se l'intervento è oggetto di contributo statale o regionale, va tassitavamente individuato con il titolo previsto dalla relativa delibera regionale ed esplictamente riportato anche se di importo inferiore a 500.000 euro. Vanno inoltre indicati nella nota il

    Programma di finanziamento e il n° dell' intervento. Se l'intervento è di importo inferiore a 500.000 e non oggetto di finanziamenti stato/regione può essere riepilogato cumulativamente.

    Il valore complessivo dell'investimento: per le immobilizzazioni in corso di realizzazione deve essere indicato il valore totale dell'investimento, comprensivo sia dei lavori già realizzati (anno 2013 e precedenti) che dei lavori ancora da realizzare (anno 2013 e seguenti); per le immobilizzazioni in corso di progettazione questo valore coinciderà con il valore degli investimenti ancora da

    realizzare (anno 2013 e seguenti).

    Solamente per gli interventi relativi alle macrounità lavori e manutezione straordinaria va indicata la tipologia prevalente opere edili (OP), impianti (IMP).

    Indicare nella nota la Delibera regionale di autorizzazione al mutuo

    Nella nota va riportato il numero progressivo che qualifica l'alienazione immobiliare posta a finanziamento dell'intervento (SCHEDA 4). Va altresì citata, qualora l'alienazione sia già autorizzata, la relativa DGR di autorizzazione all'alienazione del bene immobiliare.

    Tra le fonti che assicurano la copertura finanziaria possono essere previsti i contributi in conto esercizio secondo modalità ed importi concordati con i competenti Servizi regionali. Non sono previsti, fino a diversa disposizione, tra le fonti che assicurano la copertura finanziaria gli ammortamenti non sterilizzati.

    Qualora tra le fonti vengano indicate Altre modalità di finanziamento, le stesse devono essere preventivamente concordate con i competenti Servizi regionali, che devono disporre delle informazioni necessarie per una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e di analisi costi/benefici.

    totale interventi

    TOTALE

    lavo

    ri

    Man

    ute

    nzi

    on

    i

    stra

    ord

    inar

    ie

    tec

    no

    logi

    e

    info

    rmat

    ich

    e

    ben

    i eco

    no

    mal

    i,

    altr

    o

  • 18

    Scheda di rilevazione degli Investimenti in corso di progettazione

    Gli investimenti di importo superiore a 500.000 euro devono essere esposti dettagliatamente, uno per ogni riga.

    (1) identificazione intervento (2)

    descrizione intervento (3) tipologia

    (4)

    valore complessivo

    dell'investimento

    investimento da realizzare

    nell'anno 2015

    investimento da realizzare

    nell'anno 2016

    investimento da realizzare

    nell'anno 2017

    investimento da realizzare

    negli anni successivi

    totale investimento da

    realizzare

    contributo conto/capitale

    mutui (5) alienazioni

    (6)

    contributi in conto

    esercizio (7)

    altre forme di finanziamento

    (8)

    donazioni e contributi da altri

    soggetti

    totale finanziamenti

    dedicati note

    2013/18

    Scandiano: Realizzazione Casa della Salute Castellarano.

    2.001 1.888

    1.888

    1.403 390 95

    1.888

    Intervento M.5 finanziamento DAL n. 29/2010. ALIENAZIONE IMMOBILIARE n. 17

    2013/19

    Ristrutturazione sede del distretto e servizi territoriali a Castelnovo né Monti

    2.992 1.268 1.650

    2.918 2.918 2.918

    Intervento AP.17 bis DAL 159/2014

    2013/22 Realizzazione di residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza - Azienda Usl di Reggio Emilia

    6.000 500 4.000 1.500 6.000 6.000 6.000 DAL n. 1823/2013

    2013/25

    Reggio Emilia: Lavori di Manutenzione straordinaria presso la struttura di via delle Ortolane per la

    realizzazione del nuovo Centro di Odontoiatria e Otorinolaringoiatria

    724 692

    692 692 692

    Intervento AP.17 ter DAL 159/2014; Programma Regionale Odontoiatria determina RER n.5627 del 28/04/2014

    2014/1

    Lavori di adeguamento antincendio e ristrutturazione poliambulatori ai fini inserimento sede CUP (1^ stralcio

    piano rialzato) 550 - 550

    550 550 550

    - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

    - - - - - -

    - -

    12.267 4.348 6.200 1.500 - 12.048 11.013 - 390 645 - - 12.048

    LEGENDA

    1

    2

    3

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    Solamente per gli interventi relativi alle macrounità lavori e manutezione straordinaria va indicata la tipologia prevalente opere edili (OP), impianti (IMP)

    Gli interventi vanno elencanti per macrounità di appartenenza (lavori, interventi di manutenzione straordinaria, tecnologie biomediche,…)

    Ogni intervento è identificato da un codice numerico composto dall' Anno in cui per la prima volta l'intervento appare nel Piano Investimenti, e da un numero progressivo. Il primo numero progressivo utile per la SCHEDA 2 sarà quello successivo al numero che identifica l'ultimo intervento della SChEDA 1. Tale

    codice rimarrà inalterato fino al compleamento dell'intervento e non potrà essere più utilizzato per altro intervento.

    Gli interventi di importo superiore 500.000 euro vanno indicati uno per riga con una descrizione idonea ad identificare l'intervento. Se l'intervento è oggetto di contributo statale o regionale, va tassitavamente individuato con il titolo previsto dalla relativa delibera regionale ed esplictamente riportato anche se di

    importo inferiore a 500.000 euro. Vanno inoltre indicati nella nota il Programma di finanziamento e il n° dell' intervento. Se l'intervento è di importo inferiore a 500.000 e non oggetto fi inanziamenti stato/regione può essere riepilogato cumulativamente.

    totale

    ben

    i e

    cono

    mal

    i, M

    anu

    tenz

    ioni

    st

    raor

    din

    arie

    indicando le fonti che assicurano la copertura finanziaria. Tra le fonti che assicurano la copertura finanziaria possono essere previsti i contributi in conto esercizio secondo modalità ed importi concordati con i competenti Servizi regionali. Non sono previsti, fino a diversa disposizione, tra le fonti che assicurano la

    copertura finanziaria gli ammortamenti non sterilizzati.

    qualora tra le fonti vengano indicate Altre modalità di finanziamento, le stesse devono essere preventivamente concordate con i competenti Servizi regionali, che devono disporre delle informazioni necessarie per una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e di analisi costi/benefici.

    tec

    nolo

    gie

    bio

    me

    dich

    e

    tecn

    olog

    ie

    info

    rmat

    iche

    Indicare nella nota la Delibera regionale di autorizzazione al mutuo

    Nella nota va riportato il numero progressivo che qualifica l'alienazione immobiliare posta a finanziamento dell'intervento (SCHEDA 4). Va altresì citata, qualora l'alienazione sia già autorizzata, la relativa DGR di autorizzazione all'alienazione del bene immobiliare.

  • 19

    Scheda rilevazione programmazione interventi

    (1)

    identificazion

    e intervento

    (2)

    descrizione intervento (3) tipologia

    (4)

    valore

    complessivo

    dell'investiment

    o

    contributo

    conto/capital

    e

    mutui (5) alienazioni

    (6)

    contributi

    in conto

    esercizio

    (7)

    altre forme di

    finanziamento

    (8)

    donazioni e

    contributi da altri

    soggetti

    Previsione

    inizio - fine

    lavori (mese-

    anno)

    note

    2013/23

    Realizzazione Casa della Salute Distretto di

    Reggio Emilia zona sud-est 2.000 2.000

    Intervento AP. 13 - DAL n. 277/2010

    2013/24 Realizzazione Casa della Salute a Casalgrande 1.100 1.100

    Intervento AP. 16 - DAL n. 277/2010

    2013/27

    2013/54

    2013/55

    2013/56

    2013/58

    2013/59

    2013/60

    2013/61

    2013/62

    2013/63

    2013/64

    2013/65

    2013/662013/67

    2013/68

    2013/69

    2013/70

    2013/712013/72

    2013/73

    2013/74

    2013/75

    2013/762013/77

    3.100 3.100 - - - -

    LEGENDA

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    8

    Indicare nella nota la Delibera regionale di autorizzazione al mutuo

    Nella nota va riportato il numero progressivo che qualifica l'alienazione immobiliare posta a finanziamento dell'intervento (SCHEDA 4). Va altresì citata, qualora l'alienazione sia già autorizzata, la relativa

    DGR di autorizzazione all'alienazione del bene immobiliare.

    Indicare le fonti che assicurano l'eventale copertura finanziaria. Tra le fonti che assicurano la copertura finanziaria possono essere previsti i contributi in conto esercizio secondo modalità ed importi

    concordati con i competenti Servizi regionali. Non sono previsti, fino a diversa disposizione, tra le fonti che assicurano la copertura finanziaria gli ammortamenti non sterilizzati.

    qualora tra le fonti vengano indicate Altre modalità di finanziamento, le stesse devono essere preventivamente concordate con i competenti Servizi regionali, che devono disporre delle informazioni

    necessarie per una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e di analisi costi/benefici.

    Gli interventi vanno elencanti per macrounità di appartenenza (lavori, interventi di manutenzione straordinaria, tecnologie biomediche,…)

    Ogni intervento è identificato da un codice numerico composto dall' Anno in cui per la prima volta l'intervento appare nel Piano Investimenti, e da un numero progressivo. Il primo numero progressivo

    utile per la SCHEDA 3 sarà quello successivo al numero che identifica l'ultimo intervento della SChEDA 3. Tale codice rimarrà inalterato fino al compleamento dell'intervento e non potrà essere più

    utilizzato per altro intervento.

    Gli interventi di importo superiore 500.000 euro vanno indicati uno per riga con una descrizione idonea ad identificare l'intervento. Se l'intervento è oggetto di contributo statale o regionale, va

    tassitavamente individuato con il titolo previsto dalla relativa delibera regionale ed esplictamente riportato anche se di importo inferiore a 500.000 euro. Vanno inoltre indicati nella nota il Programma di

    finanziamento e il n° dell' intervento. Se l'intervento è di importo inferiore a 500.000 e non oggetto fi inanziamenti stato/regione può essere riepilogato cumulativamente.Solamente per gli interventi relativi alle macrounità lavori e manutezione straordinaria va indicata la tipologia prevalente opere edili (OP), impianti (IMP)

    totale

    eventuale parziale copertura finanziaria intervento

    lavo

    ri

    Man

    ute

    nzi

    on

    i

    stra

    ord

    inar

    ie

    te

    cno

    logi

    e

    bio

    med

    ich

    e

    tec

    no

    logi

    e

    info

    rmat

    ich

    e

    ben

    i

    eco

    no

    mal

    i,

    altr

    o

  • 20

    Scheda di rilevazione delle alienazioni patrimoniali

    ALIENAZIONI POSTE A FINANZIAMENTO DEL PIANO INVESTIMENTI

    2015 2016 2017 2018 anni successivi

    valore bilancio presunto realizzo valore bilancio presunto realizzo valore bilancio presunto realizzo valore bilancio presunto realizzo valore bilancio presunto realizzo

    1

    Reggio Emilia: Caseificio "Giovanni Regis"

    di Canali - (quota parte AUSL 50% del

    totale) 9 340 DGR n. 926 - 02/07/2012

    2

    Reggio Emilia: Padiglione Esquirol Area S.

    Lazzaro 533 1.615

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    3

    Reggio Emilia: Terreno Agricola Area S.

    Lazzaro 8 1.430

    4

    Reggio Emilia: Podere San Raffaele -

    fabbricati rurali e terreno - (quota parte

    AUSL 50% del totale) 140 851

    5

    Reggio Emili: Padiglione Guicciardi - Area

    San Lazzaro 716 3.800

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    6

    Reggio Emilia: Ex Orto - Area San Lazzaro

    61 170

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    7

    Reggio Emilia: Padiglione Scuolette ex Biffi -

    Area San Lazzaro 125 950

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    8

    Reggio Emilia: Ex Porcilaia- Area San

    Lazzaro 239 962

    9

    Reggio Emilia: Padiglione Donaggio - Area

    San Lazzaro 316 1.065

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    10

    Reggio Emilia: Padiglione Ex Villa Marchi -

    Area San Lazzaro 94 780

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    11

    Reggio Emilia: Ex Obitorio - Area San

    Lazzaro 21 65

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    12

    Reggio Emilia: Ex dopolavoro CRAL - Area

    San Lazzaro 56 365

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    13

    Reggio Emilia: Ex portineria Villa Marchi -

    Area San Lazzaro 23 75

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    14

    Reggio Emilia: Ex Centrale termica - Area

    San Lazzaro 36 400

    Perizia asserverata anno 2005, valore da

    ridurre del 30%-40% circa per andamento

    mercato immobiliare

    15

    Reggio Emilia: Appartamento Piazza

    Vallisneri 33 135 DGR 319 - 19/03/2012

    16

    Montecchio: Immobile eredità Bedini

    (quota Az. Usl 5/100) 9 23 Nota RER PG 2010/301496 del 03/12/2010

    17

    Scandiano: Poliambulatori siti in Via Roma

    Castellarano 256 390

    A finanziamento Quadro economico

    realizzazione Casa della salute Castellarano

    18

    Reggio Emilia: Appartamento Piazza

    Vallisneri 45 185 DGR 319 - 19/03/2012

    19 Reggio Emilia: Negozi Piazza Vallisneri 35 118 DGR 319 - 19/03/2012

    20

    Reggio Emilia: appartamento Via Martri

    della Bettola - eredità Panciroli - (quota Az.

    Usl 50%) 29 46 DGR 319 - 19/03/2012

    21

    Vezzano Sul Crostolo: Abitazione civile Via

    Signano - eredità Panciroli (quota Az. Usl

    50%) 24 43 DGR 319 - 19/03/2012

    184 890 1.783 8.168 841 4.750 - - - -

    (importi in migliaia di euro)

    Note (DGR autorizzazione alienazione) N.progressivo descrizione immobilizzazione

  • 21

    2.6 Come operiamo

    2.6.1 L’organizzazione9

    Gli organi aziendali

    Sono organi dell’Azienda Usl di Reggio Emilia il Direttore Generale, cui spetta la responsabilità complessiva della gestione, il Collegio Sindacale e il Collegio di Direzione, le cui rispettive funzioni sono declinate nell’Atto aziendale del 2009.

    Direzione Generale

    La Direzione Generale è composta dal Direttore Generale, responsabile della gestione complessiva, dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sanitario e dal Direttore delle attività socio-sanitarie. Alla Direzione Generale compete la programmazione, la definizione delle politiche e degli indirizzi aziendali, l’emanazione di direttive e linee-guida, la valutazione dei risultati conseguiti. Per le proprie attività si avvale di alcune funzioni di staff, tra cui la Direzione Strategica10.

    9 Si rimanda all’atto aziendale 2009 e al bilancio di missione 2013, nel sito www.ausl.re.it

    10 La Direzione Strategica dell’Azienda USL di Reggio Emilia, istituita con Delibera del Direttore Generale nel 2010, si propone di realizzare concretamente i principi di collegialità, nell’esercizio delle funzioni di alta direzione aziendale, quale presupposto per consentire la realizzazione di un contesto operativo informato a logiche di condivisa responsabilizzazione. È costituita dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo, dal Direttore delle attività socio-sanitarie, dal Direttore infermieristico e tecnico aziendale, dal Direttore del Dipartimento Amministrativo, dal Direttore sviluppo risorse umane, dal Direttore del presidio ospedaliero aziendale, dal Direttore del programma aziendale cure primarie, dal Coordinatore del collegio direzioni distrettuali, dal Direttore dello staff programmazione e controllo, dal Direttore dello staff comunicazione, dal Direttore dello staff sicurezza e conformità strutturale, dal responsabile relazioni sindacali, dal responsabile accountability e performance.

  • 22

    Collegio di Direzione

    La Legge Regionale n. 29/2004 prevede che il Collegio di Direzione assuma il ruolo di organo dell’Azienda Usl attribuendo pertanto al medesimo una rilevanza del tutto peculiare finalizzata all’esercizio di specifiche funzioni di concorso al governo del sistema. Nel merito specifico trattasi di compiti di elaborazione e proposta nei confronti del Direttore Generale per le attività di formazione, di ricerca e innovazione, gestione integrata del rischio, monitoraggio della libera professione, valutazione dei tempi di attesa, organizzazione e sviluppo dei servizi. Il Collegio di Direzione, la cui composizione e il cui funzionamento sono disciplinati dallì’Atto aziendale e da un apposito regolamento, è presieduto dal Direttore Sanitario, alle riunioni è prevista la partecipazione, in qualità di invitato, del Direttore Generale. Ne fanno parte il Direttore amministrativo e il Direttore delle attività socio-sanitarie.

    Collegio Sindacale

    Le competenze del Collegio Sindacale sono esplicitate all’art. 40 e segg. della Legge Regionale n. 50/94. La funzione del Collegio si estrinseca in una azione di vigilanza riguardo al rispetto da parte dell’Azienda delle regole di buon governo, nonché delle norme vigenti disciplinanti la garanzia della legittimità procedurale e la tenuta della contabilità, in ciò ricomprendendo tutte le disposizioni disciplinanti la corretta compilazione dei libri previsti, nonché la scrupolosa annotazione delle registrazioni.

    2.6.2 Le strutture organizzative

    Per strutture organizzative si intendono le articolazioni aziendali che aggregano risorse umane, tecnologie e strutture in relazione a precisi obiettivi e risultati aziendali. La loro individuazione è funzionale all’efficacia, alla efficienza, alla produttività ed alla economicità dell’Azienda. Le strutture possono essere complesse o semplici in relazione alla rispondenza, in un quadro complessivo, ad almeno uno dei seguenti criteri: a) la rilevanza strategica dell’azione svolta rispetto al governo complessivo (servizi o linee di controllo), agli obiettivi aziendali, alla domanda di servizi, alla qualità richiesta dei servizi offerti; b) la complessità delle relazioni organizzative necessarie (intersettorialità), nonché della multiprofessionalità e multidisciplinarietà richiesta per l’efficacia e l’efficienza dell’offerta; c) la visibilità esterna e le necessarie interfacce organizzative interistituzionali richieste; d) il mix di prodotti/servizi offerti definibili nella dimensione qualitativa, nella specificità tecnica (disciplinare) e nell’innovatività; e) la quantità di risorse assorbite (budget) e da gestire e produzione di entrate proprie; f) la complessità (in relazione anche alla storia) dell’articolazione interna; g) il livello di responsabilità e autonomia che viene richiesto come condizione per il successo organizzativo.

    Nell’ambito della configurazione organizzativa sono comprese tra le strutture complesse le Direzioni delle macrostrutture aziendali, dei Dipartimenti e dei Programmi a valenza aziendale. Sono altresì strutture complesse a valenza aziendale le unità organizzative preposte alle funzioni di Staff e la Direzione Infermieristica e Tecnica aziendale. La definizione delle strutture in cui si articola l’organizzazione dipartimentale e della relativa formalizzazione dei livelli di complessità viene effettuata dalla Direzione Aziendale con specifico provvedimento, su proposta della Direzione Sanitaria e previo parere del Collegio di Direzione, sentite le Organizzazioni Sindacali, motivandone le scelte in relazione ai criteri sopracitati. In sede di definizione delle posizioni, di cui alle norme contrattuali, sono graduati i livelli di complessità organizzativo-gestionale, potendosi in tal modo identificare più classi di strutture

  • 23

    complesse e strutture semplici. L’assegnazione degli incarichi di direzione delle strutture complesse e delle responsabilità delle strutture semplici avviene nel rispetto della normativa in atto e dei contratti collettivi di lavoro. L’Azienda Usl mediante l’assegnazione degli incarichi e delle responsabilità intende perseguire gli obiettivi previsti dalla pianificazione nazionale e regionale e dalla propria programmazione dando concreta attuazione alle scelte organizzative effettuate.

    Per l’assegnazione degli incarichi, nel rispetto della normativa, l’Azienda si attiene ai seguenti criteri: • capacità dimostrata di management con particolare attenzione alla gestione delle risorse professionali, alla relazione con l’utenza, alla capacità di comunicazione e aggregazione intorno agli obiettivi aziendali; • riconosciuta sensibilità alle strategie dell’umanizzazione e all’ascolto e tutela del cittadino/beneficiario dei servizi; • attenzione al proprio aggiornamento e sviluppo professionale documentato oltre che dalla partecipazione ad eventuali corsi previsti per la posizione, da attività di formazione, aggiornamento e stage di natura tecnica e gestionale; • curriculum professionale sia tecnico che di tipo direzionale con le relative valutazioni di merito.

    2.6.3 L’articolazione organizzativa

    L’Azienda Usl di Reggio Emilia è articolata in 6 distretti e gestisce un presidio ospedaliero che comprende 5 ospedali, uno in ogni distretto, con l’eccezione del Distretto di Reggio Emilia dove è presente l’Azienda Ospedaliera IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova. Il Distretto è l’articolazione territoriale dell’Azienda Usl cui è affidato il compito di assicurare alla popolazione residente la disponibilità, secondo criteri di equità, accessibilità ed appropriatezza, dei servizi di tipo sanitario e sociale ad alta integrazione sanitaria. Il Distretto svolge un ruolo cruciale nella rilevazione dei bisogni di salute della popolazione, nella pianificazione e valutazione dell’offerta di servizi, nella realizzazione delle attività di promozione della salute, di prevenzione delle malattie e delle disabilità e nell’integrazione tra attività sanitarie e sociali. Il Distretto è inoltre impegnato nella realizzazione di progetti in collaborazione con Comuni, Provincia e Volontariato per favorire l’adozione di comportamenti sani, al fine di prevenire le malattie ed aiutare le persone ad affrontare i problemi di salute. L’Azienda Usl di Reggio Emilia è organizzata in Dipartimenti ospedalieri e territoriali.

    I Dipartimenti ospedalieri sono strutture organizzative che, all’interno di ciascun ospedale dell’Azienda Usl, aggregano i reparti per ambiti omogenei: dipartimento di area chirurgica e dipartimento di area internistica. Presso l’Ospedale di Correggio, a prevalente funzione riabilitativa, è attivo un Dipartimento di Riabilitazione a valenza aziendale. Nell’atto aziendale del 2009 i Dipartimenti ospedalieri erano 10, ma nel corso di questi anni vi è stata una progressiva riduzione, nel perseguimento della razionalizzazione, che ha portato agli attuali 5. I Dipartimenti ospedalieri perseguono l’integrazione con le strutture ed i servizi sanitari del territorio per assicurare la continuità assistenziale nei confronti del cittadino.

    Nel corso di questi anni, l’Azienda Usl e l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia hanno consolidato forme di integrazione in rete, mediante percorsi clinico-assistenziali condivisi, a garanzia di elevati livelli di qualità delle prestazioni, di continuità della cura, di semplificazione dei percorsi di accesso

  • 24

    e sviluppo di forme alternative al ricovero. In quest’ottica hanno attivato tre dipartimenti interaziendali: Il Dipartimento di Emergenza-Urgenza, il Dipartimento di Diagnostica per immagini e Medicina di laboratorio, il Dipartimento farmaceutico. I Dipartimenti territoriali aggregano servizi omogenei per tipologia di utenza o per affinità di metodologie operative, che assicurano livelli qualitativi uniformi delle prestazioni sull’intera area provinciale. Essi sono:

    - il Dipartimento di Sanità Pubblica che si occupa dell’assistenza sanitaria collettiva, con lo scopo di promuovere e migliorare la salute, il benessere dei cittadini e la qualità della vita, di prevenire gli infortuni e le malattie connesse ai rischi negli ambienti di vita e di lavoro, di garantire la sicurezza alimentare, la sanità ed il benessere animale. Le principali articolazioni organizzative sono declinate nella tabella a pag. 32;

    - il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche che comprende: i servizi psichiatrici per adulti (Centri di Salute Mentale, Centri Diurni e Day Hospital, Strutture residenziali, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Servizio di Salute Mentale in Carcere), servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, i servizi per le dipendenze patologiche (ambulatori Ser.T, Centro Doppia Diagnosi, Centro Diurno, Ser.T in Carcere), l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare, il Centro Autismo (sia di 2° livello che di 3° livello);

    - il Dipartimento Farmaceutico (divenuto interaziendale nel 2014) che garantisce il corretto funzionamento dell’assistenza farmaceutica convenzionata attraverso l’attività di controllo e vigilanza sulle farmacie aperte al pubblico e garantisce la fornitura diretta dei farmaci nel rispetto delle norme della L.405/2001. Il Dipartimento farmaceutico si occupa inoltre di assistenza integrativa e protesica in collaborazione con altri servizi aziendali e della gestione dei service della ossigeno e ventilo terapia domiciliari e della nutrizione artificiale domiciliare;

    - i Dipartimenti di Cure Primarie (uno per ogni distretto) che hanno il compito di rispondere in modo integrato ai bisogni primari di salute della popolazione attraverso l’assistenza da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, l’assistenza specialistica ambulatoriale, l’assistenza domiciliare, l’assistenza consultoriale e di pediatria di comunità, l’assistenza sanitaria in strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, il centro per i disturbi cognitivi, l’assistenza sanitaria in carcere, l’hospice. I Dipartimenti di Cure Primarie sono organizzati in Nuclei di Cure Primarie.

    Infine, è presente un Dipartimento amministrativo che comprende i seguenti servizi: gestione risorse economiche e finanziarie, gestione economica del personale (interaziendale AUSL e Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia), gestione giuridica del personale, affari generali, attività tecniche e patrimonio, logistico alberghiero (interaziendale AUSL e Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia), legale e delle Assicurazioni (interaziendale AUSL Reggio Emilia e Modena) e il servizio tecnologie informatiche e telematiche (interaziendale per le Aziende USL e Ospedaliere di Reggio Emilia e Modena). È inoltre attivo il dipartimento interaziendale acquisti per le sette Aziende dell’Area Vasta Emilia Nord.

  • 25

    Strumento fondamentale del governo clinico11 sono i programmi che hanno la funzione di programmazione a valenza aziendale o provinciale negli ambiti di specifica competenza, integrando tra loro più strutture complesse (ospedaliere o territoriali) e/o funzioni ad elevata complessità e/o ad assorbimento rilevante di risorse. I programmi rappresentano uno strumento a supporto dell’integrazione, laddove scelte organizzative determinate dalla complessità dei problemi di salute e della molteplicità di risorse da attivare, richiedono garanzie di omogeneità dei percorsi. Si riporta di seguito, per singolo distretto, una sintesi delle strutture sanitarie e socio-sanitarie presenti nei comuni afferenti ai territori distrettuali, tratte dal bilancio di missione 2013 dove sono rappresentate in forma di mappe territoriali.

    11 Per Governo Clinico si intende un approccio integrato per l’ammodernamento del Servizio Sanitario Nazionale che pone al centro della programmazione e gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini e valorizza il ruolo e la responsabilità dei medici e degli altri operatori sanitari per la promozione della qualità. Definizione tratta dal sito del Ministero della Salute.

    L’Azienda Usl di Reggio Emilia ha adottato da tempo il modello dell’albero di Chambers.

  • 26

    DISTRETTO DI REGGIO EMILIA

    Reggio Emilia è il distretto più popoloso in un territorio caratterizzato per l’88% da pianura e per il restante 12% da collina, dove è massima la densità abitativa con 491 residenti per kmq (a Reggio Emilia si raggiungono 747 residenti per kmq). Conta una popolazione al 01/01/2013 di 228.087 abitanti, di cui 44.669 con età ≥ 65 anni. Oltre al Comune di Reggio Emilia sono presenti due unioni dei comuni: Terre Matildiche e Terre di Mezzo.

    Strutture territoriali

    Comuni del Distretto Co

    nsul

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    Reggio Emilia 4 1 5 3 2 6 2 14 1 8 7 2 36

    Bagnolo in Piano 1 1 1 2

    Castelnovo Sotto 1 1 1 1 1 1 1 2

    Cadelbosco Sopra 1 1 2

    Quattro Castella 1 1 1 1 1 1 3

    Vezzano sul Crostolo 1 1 2

    Albinea 1 1 1 1 1 2

    Nel Distretto di Reggio Emilia 38 farmacie offrono il servizio Farmacup e 15 medicine di gruppo o in rete offrono il Medicup.

    Nel Distretto di Reggio Emilia è presente l’Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria nuova, IRCCS in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia e le strutture private accreditate Salus Hospital e Casa di cura Villa Verde. Si tratta di strutture che erogano sia degenza ospedaliera che specialistica ambulatoriale, integrando l’offerta pubblica provinciale. Sono inoltre presenti nel territorio distrettuale l’Hospice Casa Madonna dell’Uliveto, uno dei due hospice della provincia (l’altro è inserito nella struttura ospedaliera di Guastalla), e la Residenza Sanitaria Riabilitativa di Albinea.

    Hospice Casa Madonna dell’Uliveto

    Sito in un edificio antico sulle colline reggiane, è nato grazie alla collaborazione tra Azienda Usl di Reggio Emilia e Cooperativa sociale ONLUS Madonna dell'Uliveto. È dotato di 12 posti letto con assistenza infermieristica e assistenza medica fornita da medici di medicina generale esperti in cure palliative. La struttura è accreditata con il Servizio Sanitario Regionale che consente il ricovero gratuito dei pazienti con onere a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

    Residenza Sanitaria Riabilitativa di Albinea

    Struttura afferente al dipartimento aziendale di riabilitazione, comprende 40 posti letto ospedalieri per lungodegenza-riabilitazione estensiva e 10 posti letto extraospedalieri dedicati a soggetti a bassa responsività dopo grave cerebrolesione acquisita. Nel 2013 si è proceduto ad una riduzione di 4 posti letto di degenza ordinaria. La programmazione prevede il trasferimento di posti letto di RRF (recupero e rieducazione funzionale) all’Ospedale di Correggio e l’attivazione di una struttura intermedia residenziale per GRAD (persone con gravi cerebrolesioni acquisite) con un modulo dedicato a pazienti con SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e a pazienti ventilati.

  • 27

    DISTRETTO DI CASTELNOVO NE’ MONTI

    Si tratta del distretto più ampio con un’estensione di 775 Kmq, caratterizzato da un territorio prevalentemente montano (87% montagna e 13% collina). In provincia la popolazione supera i 50.000 abitanti in tutti i distretti ad eccezione di Castelnovo Monti che conta 34.292 abitanti al 01/01/2013, di cui 9.384 con età ≥ 65 anni. È il distretto con la più bassa densità abitativa della provincia con 43 residenti per kmq, con la più alta proporzione di anziani e la più bassa proporzione nella fascia d’età 0-14 anni, continuando a rappresentare il distretto “più anziano” della provincia.

    Strutture territoriali

    Comuni del Distretto Cons

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    Castelnovo ne’ Monti 1 1 1 1 1 2 1 1 2 1 1 3

    Vetto 1 1

    Casina 1 1 1 1

    Carpineti 1 1 1 1 1

    Ramiseto 1 1

    Collagna 1

    Busana 1 2

    Ligonchio 1

    Villa Minozzo 1 1 1 1 1 2

    Toano 1 1 3

    Nel Distretto di Castelnovo ne’ Monti 14 farmacie offrono il servizio Farmacup.

    In questo distretto insiste l’Ospedale S. Anna che, assieme all’Ospedale di Montecchio e a quello di Scandiano, costituisce l’area sud – montana del presidio ospedaliero dell’Azienda Usl di Reggio Emilia. L’Ospedale di Castelnovo Monti presenta peculiarità organizzative legate alla collocazione montana e a una lunga storia di gestione integrata di strutture e servizi con l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, declinata negli accordi di fornitura tra le due aziende sanitarie pubbliche della provincia. Obiettivo fondamentale è fornire servizi e prestazioni di qualità, in sicurezza per pazienti ed operatori, garantendo l’acquisizione ed il mantenimento di professionalità e competenze cliniche appropriate ed adeguate alle esigenze e ai bisogni della popolazione locale. In quest’ottica si è consolidata, in particolare per le discipline di area chirurgica e materno-infantile, una integrazione operativa con l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia anche attraverso la rotazione dei professionisti sulle due strutture. Questa collaborazione ha consentito di attivare in questo ospedale funzioni specialistiche non presenti in analoghi presidi montani e/o in altri ospedali distrettuali (cardiologia, UTIC e rianimazione, riabilitazione cardiologica, urologia, neurochirurgia del rachide).

  • 28

    DISTRETTO DI CORREGGIO

    Il Distretto di Correggio è caratterizzato interamente da territorio di pianura. Conta una popolazione di 56.829 abitanti al 01/01/2013, di cui 10.983 con età ≥ 65 anni, con una densità abitativa di 307 residenti per kmq. Ha registrato dal 2000 al 2011 una crescita della popolazione del 23,7%, dovuta principalmente al fenomeno migratorio e alla ripresa della natalità ad esso strettamente correlata.

    Strutture territoriali

    Comuni del Distretto Co

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    Correggio 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 5

    San Martino in Rio 1 1 1

    Fabbrico 1 1 1 1 1 1 1 1 1

    Campagnola Emilia 1 1 1

    Rolo 1 1

    Rio Saliceto 1 1 1

    Nel Distretto di Correggio 9 farmacie offrono il servizio Farmacup.

    In questo distretto è presente l’Ospedale S. Sebastiano che assieme all’Ospedale di Guastalla costituisce l’area nord del presidio ospedaliero dell’Azienda Usl di Reggio Emilia. L’Ospedale di Correggio è una struttura a prevalente funzione riabilitativa, caratterizzata da un dipartimento riabilitativo a valenza aziendale. Dispone di numerosi servizi in ambito riabilitativo: oltre alle degenze, ambulatori diagnostici, fisiatrici, neurologici e di logopedia, palestre riabilitative, idroterapia con piscine, un laboratorio per l’analisi del cammino, un appartamento riabilitativo, spazi dedicati alla socializzazione e alla terapia occupazionale. Il reparto di neuroriabilitazione accoglie pazienti della provincia di Reggio Emilia e di altre province della regione Emilia-Romagna con gravi cerebrolesioni acquisite e rappresenta il riferimento per l’Area Vasta Emilia Nord. È inoltre presente un reparto di riabilitazione respiratoria, riferimento per tutta la provincia. Dal 2013 è stata rafforzata l’offerta con l’istituzione di un ulteriore posto letto di Day hospital riabilitativo. Nell’Ospedale di Correggio sono presenti attività chirurgiche e ortopediche ambulatoriali che prevedono integrazioni e sin