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Corso di Sociologia della comunicazione Prof. Giovanni Ciofalo a.a. 2017-2018

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Corso di Sociologia della comunicazione

Prof. Giovanni Ciofalo

a.a. 2017-2018

Gli elementi della comunicazione

Le origini degli elementi

Who Says What In

What channel To Whom

With what effects?

Harold D. Lasswell 1902 - 1978 The Structure and Functions of Communication in Society, Harper, New York, 1948

La formula delle 5 W di Lasswell, oltre ad individuare alcuni degli elementi principali di un processo comunicativo, accredita la seguente

equazione:

un messaggio veicolato da un mass medium può essere assimilato ad un messaggio veicolato da una

persona nei confronti di un’altra

Le origini degli elementi

Giornali Cinema Radio

persona emittente “chi” comunicante = = =

1 - Chi dice la fonte che produce il messaggio

2 - Che cosa il messaggio

3 - Attraverso il canale quale canale

4 - A chi il ricevente

5 - Con quale l’effetto effetto

H.D. Lasswell, 1948

Gli elementi della comunicazione

Modello 5 W di Lasswell

Interesse esclusivo per il contenuto

della comunicazione

Elevato potere attribuito alla comunicazione di massa

Assenza di feedback

La comunicazione come persuasione (politica)

Gli elementi della comunicazione

Gli elementi della comunicazione

secondo McQuail

Chi comunica con chi?

Perché si comunica?

Come avviene la comunicazione?

Su quali temi?

Quali sono le conseguenze?

Domande Ambiti di ricerca

Emittenti e riceventi

Funzioni e scopi

Canali, linguaggi, codici

Contenuti, riferimenti, tipi di informazione

Intenzionalità, feedback

Diversamente da Lasswell, McQuail da risalto al valore relazionale del processo comunicativo.

Reciprocità tra mittente e ricevente

(ogni discorso va inquadrato

entro questa relazione)

Finalità della

comunicazione

Centralità del feedback

Gli elementi della comunicazione

A ciascun elemento del processo comunicativo viene associata una particolare funzione:

Queste funzioni non sono mai presenti allo stato puro in un messaggio. Esiste sempre una funzione prevalente rispetto alle altre.

Gli elementi della comunicazione

secondo Jakobson

Mittenteemotiva

Contestoreferenziale

Contattofatica

Messaggiopoetica

Codicemeta-linguistica

Destinatarioconativa

Esprime l'atteggiamento dell'emittente riguardo ciò

di cui sta parlando

Le funzioni della comunicazione:

la funzione emotiva

Il disegno realizzato da un

bambino riflette,

con un certo livello di

precisione, il suo stato

d’animo

La funzione richiede “controllo” da parte del mittente, che deve sapersi esprimere e parlare di sé Si traduce in elementi formali quali le interiezioni e l’intonazione.

Le funzioni della comunicazione:

la funzione emotiva

Es. "Sono stanco. Non ce la faccio più!"

"Come sei elegante!" "Che angoscia!"

Evidenzia il fatto che un messaggio parla di qualcosa ed è relativa al rapporto tra il messaggio e il mondo

Si basa sul referente in quanto oggetto del discorso e assolve lo scopo di fornire informazioni su una determinata realtà

Le funzioni della comunicazione:

la funzione referenziale

Riguarda l'organizzazione interna del messaggio, il modo in cui esso è realizzato e strutturato

Prevale nei messaggi poetici, in cui viene dedicata la massima attenzione alla struttura formale e all'organizzazione interna

Le funzioni della comunicazione:

la funzione poetica

Es. Spot pubblicitari e promozionali, filastrocche, formazioni rimate

Esprime in un

messaggio l'impegno a

garantire il contatto

con il destinatario

Si basa sul canale e

assicura la continuità

dell’attenzione del

ricevente

Le funzioni della comunicazione:

la funzione fàtica

Un classico esempio di messaggio con funzione fàtica è la formula «Pronto?» che si dice rispondendo al telefono

Riguarda la presenza all'interno del messaggio di

elementi orientati a definire il codice stesso

Prevale in tutte quelle situazioni nelle quali vengono

forniti chiarimenti e definizioni di termini, parole e

grammatica di una lingua

Es.

prescrizioni di grammatica

definizioni dei vocabolari

Le funzioni della comunicazione:

la funzione meta-linguistica

Si basa sul destinatario,

su cui opera un’imposizione

di comportamento

Le funzioni della comunicazione:

la funzione conativa

Deriva dal latino conari (tentare,

Provare)

Determina effetti che non si

limitano alla pura comprensione

linguistica

Es. Ordini, consigli, preghiere e

suppliche. Imperativo e vocativo:

“Fai presto!”“Alzati!"“Su,usciamo!"

In senso generale, identifica il produttore

del messaggio (mittente)

Gli elementi della comunicazione:

la fonte

Nodi problematici:

• intenzionalità comunicativa

• competenza e abilità

• credibilità della fonte/rapporto con il canale

• livelli di efficacia nella costruzione del messaggio

Gli elementi della comunicazione:

la fonte

Importante (1) La coincidenza tra immagine concepita dall’emittente prima della codifica e della trasmissione, e immagine ricostruita a seguito della decodifica del messaggio, è solo ipotetica.

Gli elementi della comunicazione:

la fonte

Quando dal semplice scambio di informazioni tra apparati meccanici o elettronici si passa a considerare una situazione comunicativa più complessa, che prevede l’interazione di un soggetto con un testo o di più soggetti fra di loro, si tende a identificare la fonte dell’informazione con l’emittente del messaggio

Gli elementi della comunicazione:

la fonte Importante (2)

In senso generale,

è il mezzo fisico attraverso il quale si svolge

l’atto comunicativo.

Gli elementi della comunicazione:

il canale

"Il medium è il messaggio“

Ogni medium influisce anzitutto sul contenuto del messaggio che veicola, poi anche sul pensiero, sulla cultura e sulla società in virtù delle sue intrinseche caratteristiche, tecniche e tecnologiche.

Gli elementi della comunicazione:

il canale

Nodi problematici:

Immediatezza

rapidità nel passaggio di

informazione

Capacità

quantità di informazione trasmessa in un

dato tempo

Gli elementi della comunicazione:

il canale

Canali

complementari

Canale principale

Canale accessorio

Gli elementi della comunicazione:

il canale

CANALE

L’alba dell’Apocalisse Nel Fedro di Platone (274 d-275 b): Thot-Ermes, fierissimo di aver inventato le lettere

dell'alfabeto, sostiene che esse renderanno più saggi gli egiziani e miglioreranno la loro memoria. Platone pone in bocca a Thamus, "re di tutto l'Egitto", la seguente risposta:

"O ingegnosissimo Theuth“, disse il dio e sovrano Thamus, "un uomo ha la capacità di generare le arti; ma la capacità di giudicare della loro utilità o dannosità per coloro che ne fanno uso appartiene a un altro; e ora tu, che sei il padre delle lettere, ti sei lasciato condurre dall'affetto ad attribuire loro un potere opposto a quello che hanno in realtà. Questa invenzione, infatti, produrrà l'oblio nelle menti di coloro che ne apprenderanno l'uso, perché non eserciteranno la memoria. La fiducia nella scrittura, prodotta da caratteri esteriori che non sono parte di loro, scoraggerà l'uso della memoria che è dentro di loro. Tu hai inventato un elisir non della memoria, bensì del richiamare alla memoria; e offri ai tuoi allievi l'apparenza della saggezza, non la saggezza vera, poiché essi leggeranno molte cose senza istruzione e quindi sembreranno conoscere molte cose, mentre sono per lo più gente ignorante con cui è difficile andare d'accordo; infatti non sono saggi, ma solo apparentemente tali"

Gli elementi della comunicazione:

il canale

Generalmente,

il messaggio

rappresenta il

contenuto

della

comunicazione

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Deve essere inserito in un contesto.

Nonostante derivi dall’iniziale intenzione dell’emittente, può essere modificato dall’intervento di altri elementi:

canale attenzione

distanza tra E e R motivazioni

rumore intensità relativa

feedback valori

cultura

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Nodi problematici: strutturazione/codificazione del messaggio distinzione tra segno, segnale e messaggio livelli di efficacia

L’identificazione del segnale emanato dall’emittente non implica automaticamente la corretta interpretazione del

messaggio da parte del ricevente

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Livelli di efficacia L’identificazione del segnale emanato dall’emittente non comprende automaticamente la corretta interpretazione del messaggio da parte del ricevente Decodifica aberrante

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Semantica etimologia greca semeinein (significare, indicare con un segno) sistema di regole per mettere in relazione i simboli verbali con gli aspetti della realtà studia i significati delle parole in base ai diversi rapporti che le legano fra loro nel sistema di una lingua

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

La comunicazione si serve di segni: parole, immagini, gesti, suoni, oggetti, tutti elementi sensibili (cioè percepibili attraverso i sensi, soprattutto la vista e l'udito) in grado di esprimere significati Ogni segno realizza l'unione di un significante (l'elemento sensibile) e di un significato (una cosa concreta, un contenuto concettuale, ecc.)

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Un segno può avere più di un significato: denotativo – significato principale (o corrente o

diretto) connotativo –significato secondario, aggiunto

L'attribuzione di un "significato secondo" ai segni è assai frequente. Tutti noi usiamo spesso dei segni fortemente connotati

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Ogni parola ha un significato preciso che indica

l’oggetto a cui si riferisce.

Questa capacità è fissata in modo inequivocabile dal codice della lingua che, ovviamente, varia da una lingua ad un’altra

Molte parole, però, assumono anche significati che vanno oltre quello oggettivo.

In questo caso si dice che hanno valore connotativo

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

EÉ il significato denotativo, così chiamato perché denota (cioè indica) qualcosa.

Leone Animale dei felini, fulvo, col capo grosso, coperto nei maschi da lungo pelo, formante giubba o criniera. Simbolo della forza e del coraggio (Quell’uomo si è battuto come un leone) Aver avuto un ruolo preminente (Ha fatto la parte del leone)

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Facciamo un esempio comunissimo:

la parola "cane" denota comunemente un animale a

tutti noto (significato corrente o primario); ma se io

dico: "Quel cantante è un cane", attribuisco alla parola

"cane" una connotazione - in questo caso negativa -

ovvero un significato aggiunto, diverso da quello

corrente o primario: il senso della frase, così, è che il

cantante da me indicato canta "come un cane", cioè

canta male o malissimo. Il processo di significazione,

con questo artificio retorico (uso della connotazione),

implica un giudizio di valore: la forma retorica della

comunicazione le attribuisce una sostanza ideologica.

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Deriva dal latino signalis, che deriva a sua volta dal sostantivo signum. Presuppone una forte strutturazione e la produzione di qualcosa che il ricevente sia in grado di vedere e/o di sentire. Ha un grado zero di connotazione, in quanto equivale all’ordine di fare qualcosa. Nonostante sia caratterizzato da immediatezza necessita comunque di una decodifica.

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio e il segnale

Il simbolo esprime

una relazione tra un

certo segno e il

significato attribuito

a questo segno,

relazione di tipo

arbitrario, generale e

convenzionale

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio e il simbolo

La parola simbolo deriva dal latino symbolum e dal greco súmbolon, (sym-, "insieme"e -ballo "getto"), che significa

mettere insieme due parti dis tinte.

Nella lingua corrente della Grecia antica, il termine simbolo aveva il significato di “tessera di riconoscimento” o “tessera

ospitale”, secondo l’usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città spezzavano una tessera, di solito

di terracotta, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza, da cui anche il significato di “patto” o di “accordo” che il termine greco

assume per traslato. Il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l’esistenza dell’accordo.

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio e il simbolo

Il linguaggio umano presenta anche un’altra

caratteristica:

la doppia articolazione

1. a livello dei fonemi

(suoni linguisticamente rilevanti)

2. a livello dei morfemi

(unità minimali di significato)

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Fonemi

Per descrivere il significante /cane/ posso scomporlo in

elementi (in suoni) più piccoli. Avrò così: /c/ + /a/ + /n/ +

/e/

Questi suoni elementari vengono chiamati fonemi

I fonemi possono essere a loro volta scomposti in elementi

ancora più semplici, che chiamiamo “tratti distintivi”

Un tratto distintivo per un fonema è, per esempio, l’essere sordo o sonoro, l’essere nasale o non nasale

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Morfemi

La morfologia studia la struttura interna delle parole e i

principi che ne governano la formazione

I morfemi sono l'unità funzionale più piccola nella decomposizione di una parola

Esistono parole (semplici) che non sono scomponibili in

pezzi dotati di significato: es. qui, io, se, per, analisi, città,

bar.

E parole (complesse) che, invece, possono essere

scomposte in più parti: Ver-o, Ver-i.

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Fonologia dal greco (fonsuono e logos studio) è un sistema di

regole che riguardano la pronuncia

Studia i suoni linguistici e la loro funzione nella formazione delle parole

Sintassi dal greco syntaxis: ordinamento, è un sistema di regole per mettere in relazione i simboli verbali tra loro

Analizza i vari elementi che costituiscono una proposizione

o un periodo, studiando quali funzioni svolgono e i rapporti che li legano.

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Sistema generalmente

condiviso per l’organizzazione

dei segni

Livello di arbitrarietà/controllabilità

ad esempio:

digitale/analogico, codici

ristretti/codici elaborati

trasferimento/trasformazione

problema della decodifica e

della costruzione di senso

Gli elementi della comunicazione:

il codice

Il codice ristretto è, al contrario, povero e conciso (in quanto presuppone un elevato numero di valori condivisi). Ha un lessico limitato e una sintassi semplice. È diretto, preferendo il parlato alla mediazione dello scritto. Tende ad essere abbondante, ripetitivo (ridondanza) e, quindi, piuttosto prevedibile.

Il codice elaborato è ricco e complesso. Ha un lessico esteso e una sintassi spesso complicata. Tende ad esplicitare e dettagliare i contenuti dei messaggi, preferibilmente all'interno di una cornice altamente formalizzata. Privilegia lo scritto rispetto al parlato. Si rende scarsamente prevedibile in virtù della propria stessa complessità.

Gli elementi della comunicazione:

il messaggio

Destinatario del processo di comunicazione: su di esso agiscono la decodifica del testo,

i pregiudizi, i preconcetti, gli stereotipi e le esperienze precedentemente acquisite

IMPORTANTE Accettando l’idea di una comunicazione paritaria, basata dunque sul fondamentale concetto di feedback positivo, la distinzione tra emittente e ricevente è puramente arbitraria.

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

Ricevente come massa: inedita entità collettiva figlia

dell’organizzazione industriale e dell’incremento

demografico da esso provocato

“non si fonda sulla personalità dei suoi membri, ma solo su quelle parti che accomunano l’uno a tutti gli altri ed

equivalgono alle forme più primitive e infime dell’evoluzione organica”

G. Simmel

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

L’idea di “massa” originariamente connota un

aggregato in cui l’individualità sparisce.

Nei processi storici di questo secolo il termine non ha la

connotazione prevalentemente negativa che assume in

relazione ai processi comunicativi derivanti dallo

sviluppo dei media destinati ai molti: appunto i mass

media.

Con lo sviluppo dei nuovi media si pone il problema del

loro potere nei confronti delle masse.

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

Il processo di comunicazione di

massa disegna una relazione

sostanzialmente asimmetrica:

l’emittente dispone di maggiore

prestigio, potere, risorse, abilità

e autorità rispetto al ricevente

Questa asimmetria può essere

compensata attraverso: il

Pluralismo, la facilità di accesso

ai media

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

Scipio Sighele (1868-1913)

– La folla criminale (1891), in tutte le folle vi sono dei capi e dei seguaci, ipnotizzatori e ipnotizzati: solo la suggestione spiega perché i secondi seguano ciecamente i primi

– Tra le forme di suggestione anche gli organi di stampa: i giornalisti capaci di svolgere un’attività performativa sulle folle

Gustav Le Bon (1841-1913)

– Psicologia delle folle (1895): fattore razziale come elemento determinante nella gerarchia delle civiltà. Diseguaglianze degli individui irriducibili: capacità da parte delle élites naturalmente superiori di manipolare in modo strumentale le forze irrazionali che animano la massa

– Anima della folla: essere autonomo rispetto agli individui che la compongono

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

Il concetto di pubblico originariamente si riferisce a collettività che si sedimentano intorno a una causa, un progetto, un’opinione E’ legato alla nascita del giornale e alla formazione della sfera dell’opinione pubblica “borghese” Il pubblico delle comunicazioni di massa non è un’entità Indifferenziata, ma può essere analiticamente segmentato e contestualizzato

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

Nell’epoca delle tecnologie

sempre più pervasive e

personali sono gli individui,

con i loro gusti, valori,

desideri, i “nuovi”

protagonisti del processo

di fruizione

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

L’individuo sociale è una categoria che indica:

La pluralità sociale dell’individuo

L’individualità del processo sociale

Massa

Pubblico

Pubblici

Individui

Individuo sociale

Evoluzione del concetto di pubblico

Gli elementi della comunicazione:

il ricevente

E’ la situazione

nella quale, di fatto, si situa la comunicazione

E’ l’oggetto, l’argomento, il problema cui ci si

riferisce nel messaggio

Importante Cambiando il contesto, il messaggio può assumere

un diverso significato

Gli elementi della comunicazione:

il contesto

Così come l’icona di una matita, in un contesto di una storia splatter, anziché essere un semplice strumento

per disegnare, può diventare l’arma con cui l’assassino cava un occhio alla sua vittima,

la frase “quest’operazione non è facile” può avere significati diversi se il contesto è un’aula in cui si

insegna matematica oppure uno sportello di una banca

Gli elementi della comunicazione:

il contesto