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lino IT. TORINO, 23 Aprile 1905 N. 17. LA STAMPA . sk . Ippiea » Atletica - Scherma ainnutl.t - Cassia - Tini - Podismo Qiuoshi Sportivi - Varietà « . Automobilismo - Ciclismo alpinismo - Hrsostatlea Itooto - Canottaggio - Yachting C7G1T3 1 SPORTIVA €see ogni Domenica in 16 pagina illustrato. (Conta corrente cella Posta). =——•= *' i . i i DIRETTORI: NINO Q. OS/M/ E AVV. OESARE QORIA-GATTI REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA ABBOflAJWHflTl | DIREZIONE E ft]fl|flI|«ISTRflZlO|lE * INSERZIONI Axxrxo ' e ®* 0 tero 10 I TOPINO - piazza Solferino, 20 - TORINO t P" trattative rivolgersi presso Do "omero ) Estero .. ' 15 | ARRRTR «" CE ° T - 2 0 | ^ TBUHPONO U-S» ^ | l-Amministrastone del Giornale inumi •» i iji""! imi ii il in i iiiiiiii i IILUIU m i in «niimiiimminiiniiiiimiiim ti 11 iiiim 1111 iMiiiiij^iiiiiiiiiiiiiiiiiiEiaiiiiiisiiiiiiiEinjEiiii •«»ii»>«iiin«»»M«i»««»M»Mti»ttwnn»n»fNiiinfmMm»>»»«Kimim» It'yaeht italiano " JWagdalen „ del sig. Tonietti, trionfatore delle regate di Gannes. Ha vinto il premio del Ministro della Marina. (16 miglia in ore 2 9'), e il premio dell'Yacht Club di Francia (24 miglia in ore 2 13").

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lino IT. TORINO, 23 Aprile 1905 N. 17.

LA STAMPA . sk .

Ippiea » Atletica - S c h e r m a a i n n u t l . t - Cassia - Tini - Podismo

Qiuoshi Sportivi - Varietà

« .

A u t o m o b i l i s m o - Ciclismo alpinismo - Hrsostatlea

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SPORTIVA €see ogni Domenica in 16 pagina illustrato. (Conta corrente cella Posta).

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(16 miglia in ore 2 9'), e il premio dell'Yacht Club di Francia (24 miglia in ore 2 13").

9 0 KILGMETRI NELL'ORA gu ignare/ al pare òes princes (12 Aprile) ha

battuto il RECORD MONDIALE DELL'ORA su Pneumatici

allenato da Bertin con motocicletta munita di Pneus D l . V L O I » co-prendo la fenomenale distanza di 8 9 Km. 9©4L metri in 1 ora e battendo il precedente Record di oltre 2 Kilometri.

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Artisticamente questo torneo è ben riuscito perchè, fra i concorrenti, si contarono i migliori dilettanti italiani : Jarach, Onesti, Massara, Lava-relio, Fortina, Ghirimoldi, Gardella, Bonaveggi, Ceccherini, ecc ; numericamente, non fu come si era sperato (42 tra seniores e juniores). Tuttavia tal cosa non dà diritto a dir non riuscito il torneo, inquantochè da qualche anno a questa parte, questo numero è stato l'ideale sufficiente di ogni Comitato organizzatore.

L'unica parte attiva di questa riunione scher-mistica fu certamente quella di alcuni concor-

renti non t r o p p o esperti nel maneg-gio delle armi. Ac-canto a buoni ele-menti, si sono ve-duti individui che forse avevano 6 me-si di scherma ; e a q u e s t i p r e c o c i acquistatoli di glo-ria, non sappiamo se la palma per caso toccata riesca più di danno che di in-coraggiamento.

Il Jarach , già considerato a priori come il vincitore, non ismentl l'atte-sa ; Onesti, Gardei-

Luigi Massara, ten. 1" Bersaglieri, 'ffi Lavarello, ecc., Fot. Fiorino - Torino. Ararono come l'al-

tezza del loro nome ce Io aveva fatto supporre. Una vera rivelazione si mostrò il tenente Massara del 1" Bersaglieri, che da un anno, sotto l'abile direzione del maestro Gallanzi, ha fatto progressi straordinari, e speriamo clie il brillante esito riportato in questo torneo gli sia di sprone a continuare il lavoro cominciato con tanta passione ed intelligenza.

Bene fecero pure il Ghirimoldi, il Machi, il Fortina ed il Ferretti.

Alla grande accademia tenutasi al Casino Mu-nicipale, si registrarono dei buoni assalti, e della buona scherma.

Il maestro Tiberini, sempre pieno di brio, tirò col maestro Lentini di Genova, ed il maestro Gal-lanzi dell'Accademia Militare di Torino col maestro francese Lissard dei Dragoni di Nizza.

L'assalto fu impressionante, e sebbene tirasse contro un avversario fort'ssimo, e per giunta anche mancino, il Gallanzi ci dimostrò di fare sempre parte, anche al giorno d'oggi, di quel gruppo di celebrità che in tutti i tornei si disputano il primo posto.

Non mai disgiunta l'arte dalla cortesia, l'as-salto terminò trascinando l'eletto pubblico a fra-gorosi applausi.

L'Unione Sanremese può essere soddisfatta di questo suo primo slancio ; ed il maestro Marazzo, che con tanta sapienza insegna in questa fiorente società, saprà dar vita, uel prossimo anno spor-tivo, all'idea ventilata di un grande torneo inter-nazionale fra maestri e dilettanti; e la Francia, così a contatto colla bella S. Remo, concorrerà certamente alla sicura riuscita.

Per la Corsa del Cenisio AlVAutomobil Club di Torino si sta finalmente

elaborando il programma della grandiosa mani-festazione annuale del Cenisio, e speriamo che al più presto ne siano resi noti i dettagli.

La cosa è utile per quanto ormai si sappia che questa è prova classica del motorismo in Italia, che trova nel pieno successo dei prece-denti esperimenti una garanzia di piena e sempre crescente riuscita.

La conformazione del nostro paese circondato e percorso da montagne, dà a questa prova di salita un carattere spiccato di utilità e di prati-cità, specialmente per le vetture destinate al nostro paese o al nostro simili, e spinge a ci-mentarvisi marche estere e nazionali.

Quest'anno la corsa assumerà importanza ancor maggiore per il largo intervento delle macchine estere già preannunciate, e pel rifiorire dell'in-dustria nazionale che certamente sarà tutta rap-presentata a questa corsa (almeno quella che aspira ad un primato che non sia soltanto sul listino di borsa).

L'Automobile Club di Torino — elio conti-nuando le tradizioni della Stampa Sportiva, prima ideatrice e iniziatrice di questa riunione — sta provvedendo all'organizzazione di questa impor-tante prova internazionale, per corrispondere alla sua cresciuta importanza ha deciso di aumentare la cifra dei premi (che supererà le L. 5000 in contanti) e di riformare alcuni regolamenti delle varie coppe per renderne più facile l'assegnazione.

Così la Coppa Berteaux sarà data al turista che farà il miglior tempo ; la Coppa Principe Amedeo

GhaoflTeup cerea posto Desiderio Ghirardo Solavagg one, Chauffeur

meccanico di anni 24, cerca posto in casa particolare avendo già servito in Francia ed in Torino, Abitante Via Nizza, 31.

rimarrà al record di velocità; la Coppa Nazionale alla prima delle vetture italiane; la Coppa Stampa Sportiva alla prima motocicletta sotto i 50 chi-logrammi.

La data fissata è pel 16 luglio, e già si an-nuncia l'intervento dei graditi ospiti Reali e Principeschi che lo presenziarono l'anno scorso. E forse altri.

U n q u a d r o p r e z i o s o È quello in cui con idea geniale l'operosa Di-

rezione dell'Automobile Club di Milano presenta raccolte le numerose e ricche coppe che costitui-scono una parte dei premi dell'importante con-corso di turismo organizzato da quell'Automobile Club pel 13-14-15 maggio p. v.

Già la Stampa Sportiva ha dato per esteso il programma di questa seria prova, e per quanto noi non siamo fra gli entusiasti delle prove turi-stiche, riconosciamo ben volentieri che la prati-cità a cui è inspirato il programma di questa riunione, la rende veramente interessante.

E infatti lajgo interesse essa ha suscitato fra i nostri ehauffeurs, di cui si spera numeroso l'inter-vento, mentre è attivo anche quello dei ehauffeurs esteri, a cui l'egregio presidente cav. Massoni è andato a porgere personalmente l'invito.

Le categorie ben divise e numerose, e i premi ricchi e copiosi promettono glorie e compenso per tutti; quindi ecco uno dei casi in cui l'au-mento dei partecipanti accrescerà interesse alla prova e valore alla vittoria, senza diminuire la chance, dei singoli competitori.

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del 1905.

I^e ultime giornate di corse a Napoli IL DERBY REALE — LE COR SE I 3ST INGHILTERRA.

Le due ultime giornate di corse al galoppo a Napoli non furono senza interesse.

11 « Premio di due anni » dotato di 5000 lire lia radunato sei concorrenti: la corsa però non fu senza incidenti: uno di essi (Chitet di sir Ro-land) rimase al polo; un altro (Fanfulla) disarcionò il suo fantino; tra i quattro rimasti in corsa la vittoria toccò a Oimabue (da Melanion e Cisce) del signor Tesio, che anche questo anno, come per il passato, si pre-senta coi due anni molto avanti nel lavoro.

Il risultato nel « Premio Capodi-chino » (L. 3000; fu alquanto diverso, poiché portò alla vittoria Fanfulla (da Garrick e Miss Fofò) del trainer Th. Rook, che non si rifiutò più alla partenza.

Bertina, che ha disputato forse troppe corse a Napoli, è stata bat-tuta nel « Premio del Jokey Club » da Ushanga, la quale ha con questa vittoria e con quella nel « Premio Campo di Marte» (L. 8000) dimo-strato come la causa della sua scon-atta nel « Premio del Commercio » si debba ricercare nella cattiva tat-tica di corsa seguita dal suo fantino Spencer. Queste vittorie di Ushanga (nel 1904 non si poteva certamente considerare la cavalla di Sir Roland come tra le migliori della sna gene-razione) contro Bertina, che aveva dimostrato di essere una tra le ottime puledre e comparse in pubblico, non suonerebbero ad onore della gene-razione del 1902, a meno che non si pensi che l'abilità di D. Reiff abbia saputo trarre profitto da Ushanga, di risorse... latenti.

Il signor Sineo si è limitato, dopo l'insuccesso di Artemia, a far correre a Napoli Logistilla, la quale ha potuto vincere una corsa sui 1000 m., e Grande Maitresse, la quale, dopo essere stata bat-tuta in due corse, ha vinto in bello stile il « Premio Principe Ottajano » (L. 4000, m. 3200), dimostrando così una forma assai diversa da quella dell'anno scorso, quando i suoi mezzi non gli hanno per-messo di figurare oltre i 2000 metri.

* *

In complessò la riunione di Napoli, favorita nelle sue tre prime giornate dal bel tempo, è riuscita molto bene, e di essa devono essere stati soddisfatti gli organizzatori.

Colla giornata di domani, 24, incomincierà la grande riunione romana, le cui prove hanno radunato un buon numero di iscrizioni.

La riunione di Roma, oltre che per le altre corse , assume un grande interesse pel suo « Derby ». Questa classica prova, riservata ai puledri ed alle puledre di tre anni, promette di riuscire molto interessante, sia pel numero dei partenti che per la qualità dei concorrenti.

Molto probabilmente vi saranno rappresentate

almeno dieci scuderie, di cui tre metteranno in lotta due o più concorrenti.

Non siamo in grado di conoscere l'ultimo for-fait del « Derby » che sarà dichiarato martedì, ma dalle voci che corrono, a cui del resto bisogna dare poco peso, pare quasi certo clic i concor-renti saranno i seguenti: Ohiaramonte (Bartlett) dei fratelli Bocconi, Flfer (Chapman) del conte Ravaschieri, Sansovino (Hemming) del principe Debella, Kuru (Spencer), Jambo (Newman) di Sir Rlioland, Voltai(Jacobs. della Rizza Gerbido, Astolfo (Wright) di R. Sineo, La Quercia (God-dard) della Razza Casi-lina , Onorio (Emery), Campidoglio (Layton), Ulpiano (X...) del prin-

cipe Doria, Rugiada (Manchester), Guy (Dewey) della Razza Volta, Bertina (Salutini) di Sir Harbert.

Il campo è numeroso: di tutti, due soli non hanno corso nel 1905: Astolfo (da Garrick e An-gelica), un prodotto della Razza Carmignano e La Quercia (da The Cellaler e Oak Leof); anzi il primo non ha corso neppure a due anni.

Tra gli altri, dopo le riunioni di Pisa, Firenze, Napoli, la scelta non può essere del tutto difficile. Due puledri s'impon-gono : Onorio e Rugiada, e tra questi due certamente dovrà decidersi la sorte alle Capannelle.

Benché la puledra della Razza Volta uon si sia incontrata nell'annata con Onorio, pur tuttavia bisogna am-mettere che il puledro del principe Doria ha dimostrato, nelle sue corse del 1905, una gran superiorità su tutti i suoi concorrenti, e che quindi molto probabilmente il 27 aprile potrà battere a Roma anche Ru-giada, la quale a due anni si è di-mostrata la migliore della sua gene-razione.

Dopo queste due scuderie, la sola temibile sembra essere ia Sir Rho-land, a meno che La Quercia (bi-sogna ricordare a questo proposito le buone corse fornite dal compagno di scuderia King David) non ci faccia assistere a qualche sorpresa. Di questo parere del resto si mostra pure il beeting, al quale offre Onorio ad 1 '/a: Rugiada al ' / , , Kuru al 5/,, La Quercia e Bertina a B/, ; tutti gli altri vengono offerti a quote va-rianti da "/, al 20/i-

* * *

Molto probabilmente, visto il buon successo riportato nelle due prime giornate, un Comitato speciale sta raccogliendo fondi per or-ganizzare una seconda riunione (due giornate), che molto probabilmente avrà luogo dopo la metà di maggio.

Il Comitato non dovrebbe però dimenticare che appunto di quei giorni si svolge la grande riunione indetta dalla Società Lombarda.

* * *

Ciononostante che gran parte dei trainers sia occupata nel preparare i loro cavalli per le pros-

La Roseraie montata dal ten. Merello, vincitore del premio Dei Gentlemen-Ridere. Fot. Abeniacar - Napoli.

I Gentlemen rientrano nel Pesage. (Fotografie Abeniacar - Napoli). Alle corse di Napoli. — Nelle Tribune.

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L'arrivo del Grand National. — Kirkland montato da Mason ha trionfato con tre lunghezze di vantaggio su Mapper Sandy, montato da Woodland.

La corsa del Grand National a Li erpool. La sfilata dei concorrenti davanti a Re Edoardo VII.

Questo steeple si disputa da molti anni ; accade spesso, consultando gli annuari, di trovare tra i partenti di diversi anni gli stessi cavalli. Sono i cavalli in genere di sei anni ed oltre che ten-tano la sorte in questo cross-country !

Quest'anno la corsa è riuscita molto interes-sante, terminando con un arrivo emozionante, poiché dopo molto i 7200 m. i due primi arri-vati hanno passato il traguardo separati da tre lunghezze.

La vittoria è toccata finalmente a Kirkland del signor M. F. Bibby, il quale da tre anni di-sputava la corsa, riuscendo ad occupare il quarto posto nel 1903, ed il secondo nel 1904. Il vinci-tore è, come molti dei concorrenti, di origine au-straliana; questi cavalli si dimostrano ottimi sal-tatori, e così resistenti, da dare, anche dopo un lungo percorso, una buona punta di velocità.

S. M. Edoardo III che non manca mai a Liver-pool nel giorno in cui si disputa questo steeple, (che vinse nel 1900 con Ambusch II), aveva com-

sime grandi prove in piano, anche in Inghil-terra si ebbero parecchie interessantissime corse.

Mentre da noi tra quattro giorni la sorte del « Derby » sarà decisa, nella Grande Bre-tagna la classica prova non avrà il suo epilogo che alla fine di maggio. Prima, però, si corre-ranno lepoules fra i tre anni, le « M i l l e » e i e « Duemila Guinee ». Quest'ultima corsa questo anno, come forse certamente anche il Derby, assumerà per gli inglesi un'importanza tutta speciale. Essi vedranno i loro puledri in lotta colle scuderie straniere, o per essere più esatti, colle scuderie francesi !...

Il grande allevatore di Jardy, il signor Edmondo Blanc, il quale in questi ultimi anni ha tentato invano la sorte nel « Derby », è deciso a ritornarvi quest'anno con più potenti munizioni...

Prima però tenterà la fortuna nelle « Due mila Guinee » (8 maggio).

L'onore di rappresentare le scuderie fran-cesi in queste grandi prove spetterà a Jardy (un Flying Fox), il quale del resto conosce assai bene le piste iuglesi, per avervi battuto, l'anno scorso, parecchi promettenti « due anni ».

perato, per disputare la prova, Moifaa, il vinci-tore di questo steeple nel 1904.

Il cavallo che non aveva potuto usufruire della monta del fantino della scuderia Reale, si è rifiutato ad un ostacolo; Moifaa era par-tito favorito. Del resto la corsa non è stata senza incidenti. Record Reign II trovò la morte saltando la riviera, e molti altri con-correnti, tra cui il vecchio Bucheron, caddero ad altri ostacoli. Una sola volta la corsa fu vinta da scuderie straniere. La Francia la vinse nel 1866... e d'allora in poi nessun altro cavallo estero si è piazzato.

Quest'anno il secondo posto fu occupato da Napper Sandy, montato da Percy Woodland, il primo fantino della scuderia Ruddock, ed

uno dei migliori della Francia. Ma neanche Woodland... ha potuto giungere

primo... E. M. Kirkland, da Kirkham e N. de Periyonuis , appartenente a F. Bibby. — Kirkland e un cavallo d'origine austra-

liana, aveva più volte disputata la prova del Grand National, ed era giunto quarto nel 1903 e secondo nel 1904.

* * *

Se si dovesse disputare una corsa classica, uso Derby, anche nelle corse ad ostacoli, gli inglesi, senza preoccuparsi di creare una grande prova, potrebbero servirsi del « Grande steeple Nazio-nale di Liverpool ». Si aumenterebbe così ancora il prestigio della corsa, ma non si favorirebbe certamente il migliore steeple-chaser. I 7200 metri della corsa sono terribili !

Qualora il puledro del signor Blanc vincesse questa corsa, avrebbe nel Derby (è del resto il favorito nel beeting) una chance di primo ordine, ed i proprietari inglesi avrebbero ancora una volta a rimpiangere d'avere, per un milioncino, lasciato emigrare in Francia il più grande stallone.

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a quella numerosa congerie di fatti vissuti un alito di poesia fine e delicata. A Monaco, quasi a picco sul mare, Alberto I ha fatto costrurre un palazzo ove seppe, con intelletto ed alacrità pari suo, raccogliere delle collezioni inestimabili, esem-plari unici di specie irreperibili, documenti im-pareggiabili della sua vita di sportsman.

Questo desiderio nobilissimo di radunare quante maggiori conoscenze scientifiche sono possibili e a totale beneficio dello sport, questo preferire disagi e pericoli ad una vita di agiatezza e di

Sportsmen e scienziato Alberto di Monaco, Principe fortu-

nato, non curandosi della fatalità inesorabile delle cose, trovò nel ri-goglio eterno delia natura primave- ' rile, che lo circonda colle più dolci e soavi seduzioni, il primo allettamento allo sport. | ""*

Uomo di mare, cacciatore, chauf-feur, alpinista, areonauta dapprima S. A. S. il Principe Alberto I di Mo-naco divenne delio sport munifico mecenate, scrittore ragguardevole scienziato ed accademico. Intrepido yachtsman, egli ha fatto sventolare il suo piccolo vessillo sotto l'equatore j come al Circolo polare, audace espio- 1

ratore sul piccolo veliero VHirondelle scrutò i fondi del mare alle isole' Azzorre, dando notevole impulso agli studi di oceanografia; su d'un ma-gnifico battello, di cui il Principe stesso diede il disegno e ch'ebbe per battesimo il nome di Principessa Alice, portò tutto un materiale scien-tifico degno di arredare un'aula uni-versitaria; poi, solcando il Mediter-raneo, le Canarie, egli riuscì a sondare il mare fino a 12.000 metri di pro-fondità.

Orbene, parrebbe che tali meriti e successi avrebbero potuto indurre il Principe Alberto ad essere sazio di tale vita così piena d'azione feconda, ed invece egli non tardò a farsi inizia-tore del meeting di Monaco, nel quale i canotti automobili debbono per gara di sveltezza dimostrare le loro qua-lità nautiche ; chauffeur, suole percorrere più volte il tragitto Monaco-Parigi; cacciatore appas-sionato, nei parchi del suo castello di Marchais indice Je più nobili gare e partite di caccia; al-pinista, scese i ghiacciai dello Spitzberg, e Santos Dumont trova in S. A. il suo protettore spiegato e pieno d'entusiasmo.

Che più ? Il Principe Alberto di Monaco si rac-coglie nel suo studio, in quell'angolo di terra be-nedetta, il salone delle rose, come fu detto, com-pendia il frutto delle sue ricerche e delle sue escursioni. La Carriera d'un navigatore è il titolo d'un libro che il Principe diede alle stampe, im-primendo a tutta quella messe di notizie scienti-fiche il suo pensiero nobilmente filosofico e dando

S. A. 8. Alberto I, Principe di Monaco. Il Principe sul suo yacht.

Le regate di JWonaeo

Il Principe di Monaco conduce i suoi invitati a bordo della e Princesse Alice ».

ignavia, per l'ideale della scienza, induce a tras-curare ogni commento melanconico su quella pal-lida luce che irradia attorno al trono del giovane Principe della Costa Azzurra.

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Il meeting di Monaco non è stato quest'anno favorito completamente dal tempo, per cui si ebbero parecchie gare rimandate, alcune anche sop-presse; ma quelle disputatesi diedero uu risultato soddisfacente.

Le gare furono iniziate il giorno 9 aprile, ma fu solo il 12 che si eb-bero i risultati delle prime prove di resistenza. Il sole è assente, non piove, e il mare si mantiene calmo, per cui il pubblico spera di assistere a gare interessanti.

La prima prova è riservata ai ca-notti cruisers della terza serie (12 metri di lunghezza con cilindratura massima di 7 litri 500). Al segnale della partenza, che è data alle ore 9,30, si presentano Fiat X, Fefé I, il Berliet V, il Tetu, V Elise, il De-lahaye I e il Chantier d'Antibo. Il percorso è Monaco-Nizza-Antibo-Monaco-Mentone-Monaco.

Fiat parte in testa, seguito da Fefé e [da Elise, poi vengono Delahaye, ecc. Tutti marciano a grande velocità e presto spariscono alla vista degli spettatori che stanno sulla banchina.

I voti che hanno accompagnato la piccola e bianca imbarcazione della Fiat quando è partita erano infiniti. E quando alle 11,30 sulla la-vagna delle corse si vide scritto Fiat marcia in testa e alle 12,6 uu colpo di cannone ha salutato la vittoria della nostra bandiera e il canotto è passato sotto la terrazza, e, dopo

entrato nel porto, si è avvicinato alla banchina, quanti evviva vivaci ed infiniti non lo hanno accolto !

Si noti che la Fiat ha battuto Tetu, arrivato 6 minuti dopo, il quale ha il motore del famoso cruiser Vas-y, che l'anno scorso vinse quasi tutte le corse. << Andando di questo passo fra un paio di anni le automobili italiane vinceranno tutte le corse» hanno scritto i colleghi francesi.

Ecco il risultato della corsa: 1" Fiat-, 2» Tetu-, 3° Delahaye-, 4» Berliet. Il cielo si rischiara per la partenza dei canotti

della 3' serie dei racers (da 12 a 18 metri). I concorrenti sono Pi-Ouit IV e Dubonnet. De-

vono compiere un percorso di 100 km. attorno ad

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Il Principe di Monaco in motocicletta.

1' 8" 4/5, e che corrisponde ad dna velocità media di 52 km. e 320 m. all'ora, ciò che costituisce la più grande velocità finora mai raggiunta.

Fra i primi arrivati delle tre serie si disputa la finale. Ecco l'esito d6lle serie:

I» Serie (canotti di 8 metri) — 1» La Rapière (Panhard di 100 HP), percorrendo il miglio in 2'31" e il chilometro in 1' 16"; 2° Madrioto (Re-nault 80 HP), miglio in 2' 52", km. in 1' 27".

II» Serie (canotti da 8 a 12 metri) — 1° C. G. V. (120 HP), miglio in 3' 3" 3/5, chilometro in 1' 24" 4/5; 2° Fiat X (cruiser - Fiat 24 HP), miglio in 3' 29" 2, 5, chilometro in 1' 48".

IIIa Serie (canotti oltre 12 metri) — 1° Le Du-bonnet (15 metri - Delahaye 400 HP), miglio in 2' 30", chilometro in 1' 8" 4/5 ; 2" Dietrich (m. 12,40), miglio in 2' 8", chilometro in 1' 42".

Finale — 1° Le Dubonnet, 2" La Rapière. Chiudendo la cronaca delle otto giornate sportive

di Monaco, noi ci dobbiamo rallegrare dei risultati ottenuti dall'industria italiana. 11 secondo meeting di Monaco insegnò molte cose, e fra l'altro come sia sbagliato applicare sopra uno scafo leggero dei motori potenti.

Se noi confrontiamo i risultati ottenuti dalla Fiat nella corsa di 100 km., in cui giunse prima con un motore di 24 I1P, e quelli ottenuti dal canotto Dubonnet nella corsa del miglio (dotato di un motore di 400 cavalli), ben chiaramente pos-

La « Princesse Alice » l'yacht di S. A. S. Alberto I".

1. Panhard-Levassor, 4 ore 22'54"; 2. La Ra-pière, 5 ore 14'8"; 3. Palaisoto II, 5 ore 32'55"; 4. Madrioto, 5 ore 46'01"; 5. Tetu, 6 ore 04'57"; 6. Pi-Ouit IV, 6 ore 25'46"; 7. Delahaye I, 6 ore 53'39"; 8. Elise, 7 ore 35'08".

La 6a giornata ci segnalò un altro grave inci-dente.

Il canotto che porta il nome di Panard-Le-vassor, campione del mare, che aveva già gua-dagnato il giorno precedente la corsa dei 200 chi-lometri, è colato a picco poco dopo la partenza della corsa handicap dei racers. I suoi tre uomini di equipaggio, fra cui c'era il conte di Vogue, ex-ufficiale di marina, furono salvati in grazia dei gilets di salvataggio che avevano avuto la precau-zione di indossare.

La catastrofe, a prima vista, parve inesplica-bile, perchè il mare era assolutamente calmo. Ma poi gli intenditori dovettero persuadersi che il disastro dipendeva da una circostanza comune a

cità acquisita, non poteva resistere.

La catastrofe del Panhard Levassor interruppe la corsa dei racers a scapito del ca-notto Madrioto, che pareva dovesse vincere.

Invece l'handicap dei cruisers si compì regolar-mente, ed eccovene il risul-tato:

1" Le Nogentais (motore Richard-Brasière) in ore 1,48' 38", 2° Elise, 3° Mets-y-en II, 4° Delahaye V, 5° Delahaye I.

Ed eccoci al 16 aprile, la settima giornata del meeting, destinata alla corsa del miglio e alla Coppa del Principe di Monaco.

Riuscì vittorioso il canotto Dubonnet, sistema Delahaye, lungo 15 metri e dotato di motore della forza di 400 HP. Ha coperto il chilometro in

Il Principe alpinista.

siamo rilevare come più pratico sia il risultato dato dal canotto italiano di quello ottenuto dal francese. Il nuovo sport nautico deve darci l'in-dirizzo per la scelta dello scafo e del motore da preferirsi in un canotto da turismo ; ma scafo e motore devono andare perfettamente d'accordo nelle proporzioni. E su questo importante argo-mento torneremo quanto prima. V . €1.

un pentagono compreso fra Monaco e il Capo Martin.

Le macelline francesi hanno ricevuta una dura lezione da quelle inglesi, italiane e svizzere.

11 14 aprile si ebbe la 5a giornata, che segnò il clou della riunione, col campionato del Mediter-raneo.

Questa prova era libera ai racers ed ai cruisers di ogni dimensione. La distanza da percorrersi di 200 chilometri nella rada di Monaco, cioè 16 volte il giro d'un pentagono di 12,500 metri. Ecco il tempo impiegato dai concorrenti:

quasi tutti i canotti-automo-bili, e cioè che il vero guscio non è in rapporto alla forza dei relativi motori. Il Pan-hard-Levassor, per 1890 chi-logrammi di peso totale, mo-tore compreso, aveva un guscio che pesava soltanto 350 chilogrammi. Questo gu-scio, sotto la pressione del-l'acqua che aumenta in ra-gione del quadrato della velo-

Durante il meeting dei Canotti Automobili di n

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Questi due grandi rami in cui si biforca l'al-bero rigoglioso della moderna industria ciclistica sono rivolti a due diverse categorie di compratori: la prima dà la marca di lusso alla clientela ricca, la seconda produce la bicicletta omonima che cerca le borse modeste.

Ma fra queste grandi correnti, che evidente-mente hanno entrambe pregi e difetti (e cioè troppo cara la prima, non abbastanza accurata e omogenea la seconda), vi era il posto per una terza linea direttrice, che a sua volta mette capo ad un suo pubblico tutto speciale, che finora ri-maneva incerto fra le due e qualche volta nel dubbio si asteneva. E cioè il pubblico medio; quello che può spendere alcune centinaia di lire, ma che è abbastanza competente per capire che le macchine di serie diffìcilmente rispondono a tutte le esigenze del ciclismo, essendo facile che qualcuna delle diverse parti — costruite a mi-gliaia in stabilimenti diversi — non siano perfette o siano perfettamente fra di loro collegate.

Ecco come ad un industriale intelligente e in-traprendente è nata l'idea di fondere i vantaggi delle due correnti; della prima avere la lavora-zione accurata di tutti i pezzi — costruiti, pro-vati e montati in un solo stabilimento, sotto una unica direzione — e della seconda avere la con-venienza dei prezzi.

Non avendo un precedente tirocinio da compen-sare — nè da coprire le spese necessarie adope-rando una marca famosa — e potendo con un nuovo grandioso e modernissimo impianto appro-fittare dell'esperienza e degli ultimi miglioramenti ottenuti dall'industria meccanica, pur adoperando materiale eccellente e imponendosi una costru-zione accuratissima, si può giungere a dare un tipo nuovo di macchina che sta fra quella di lusso e quella di serie e che risponde all'ideale di tutta quella classe media di compratori che non vuol superare le 200 lire di spesa, pur esi-gendo una buona bicicletta originale..

L'idea, tradotta in una macchina che abbiamo potuto ammirare e riconoscere ottima sotto ogni aspetto, è dell'egregio amico Eugenio Paschetta, di Torino, il noto importatore delle Wanderer e

stampato e lavorato cogli stessi procedimenti del pedaliere. I freni poi sono semplicemente stupendi e, come lo dimostrano le incisioni, funzionano per mezzo di una leva rovesciata e con trasmissione flessibile all'interno del manubrio; applicazione questa di non poco vantaggio, perchè viene così ad essere eliminato l'inconveniente delle lunghe leve esterne facili a sregistrarsi, e perchè lasciano completamente libero il manubrio in modo che viene ad essere comoda e possibile l'applicazione di campanello, portabagaglio, ecc. Come rappre-sentante generale per l'Italia, il Paschetta può applicare alle sue Lux i mozzi a ruota libera od a cambio di velocità Wanderer, sui quali è inu-tile tessere un elogio qualsiasi, siccome sono di già sufficientemente conosciuti ed apprezzati.

Si tratta quindi di una felicissima costruzione e di un'ottima idea, che segna un indirizzo nuovo ed utile, che noi abbiamo creduto conveniente segnalare ai numerosi cortesi lettori della stampa Sportiva.

Non è questa la prima volta che non rispar-miamo parole di lode all'egregio signor Paschetta, e ci compiacciamo che la sua operosa sittività ci costringa a doverci ripetere, e, a titolo di antici-pazione, diremo pure che ci consta che le officine, sempre accrescentisi, del signor Paschetta, stanno per essere trasportate in una vasta e ampia su-perficie di 10,000 mq., acquistata alle porte di To-rino, su cui deve sorgere un grandioso stabili-mento, che, colla costruzione dei cicli Lux, darà sviluppo a quella delle vetturette Lux, un nuovo e riuscito tipo di vetturetta popolare, a cui non può mancare fortuna e successo. N. C.

NEL COMMERCIO SPORTIVO La Società di Alessio.

In questi ultimi tempi, con uno slancio nuovo e impulsivo, i capitali affluiscono alle industrie auto-mobilistiche. Ecco una notizia che sarà certamente accolta con favore da quanti conoscono l 'attività e lo slancio del noto Alessio di Torino, che ha saputo qui creare il più grande garage e il più importante emporio della nuova industria automobilistica che

nostro giornale o all'indirizzo delle Manifatture Martini/ (via Pietro Micca, Torino) una descri-zione del sistema di réclame suggerito, che deve essere originale e pratico, indicandone il modo di funzionamento e possibilmente il prezzo.

La proposta deve essere firmata e contenere l'indirizzo del proponente.

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Come si può trovare del nuoVo nell'industria ciclistica L U X — L U X - L U X

Fare del nuovo nel campo dell'industria cicli-stica è certamente uno dei problemi più difficili di questi nostri tempi, in cui l'automobilismo è passato in prima fila e la sua industria richiama a sè cosi larga attenzione, simpatia e capitali, mentre la bicicletta, pur essendo entrata nel campo delle cose utili e pratiche di bisogno giornaliero, è un po' scomparsa dall'orizzonte.

Ma ormai non è più la moda sportiva che detta legge alla costruzione del ciclo, ma solamente la legge comune della concorrenza commerciale.

L'organizzazione dell'industria ciclistica è ora così definitivamente stabilita: da una parte le grandi fabbriche di nomi ben noti che, sopra vissute al primo pullulare di questa nuova industria, trovano per la qualità affermata del loro prodotto quel largo esito sul mercato internazionale che giustifica e sostiene l'impianto e la vita dei gran-diosi stabilimenti, dall'altro campo invece vi sono i meccanici che acquistano le serie e le varie parti della macchina alle fonti di produzione più con-venienti, e facendo già entrare nel prezzo della macchina il compenso per l'opera loro di mon-taggio, possono offrire biciclette a prezzi mode-stissimi e trovare al tempo stesso convenienza a sostenere la loro piccola officina.

coraggioso industriale, che, con sì brillanti suc-cessi, è venuto affermandosi sia nel campo cicli-stico, che su quello motociclistico e automobili-stico. La macchina da lui studiata e che ora lancia sul mercato è la Lux, una bicicletta elegantis-sima come linea, ottima come funzionamento, sicura come materiale e accurata come costru-zione.

I perni, coni e calotte sono di acciaio forgiato, e dopò un'accuratissima lavorazione ai torni, vengono temperati con un procedimento speciale, che permette di poter dare la più ampia garanzia sulla loro bontà: indi ogni pezzo viene con mac-chine della più alta precisione rettificato in modo che scompariscono i più lievi difetti che possono prodursi nell'operazione di tempera. Le pedivelle del movimento centrale poi sono un vero capo-lavoro di precisione e di costruzione meccanica"; esse sono vuote all'interno della loro parte supe-riore in modo da formare una calotta, cosi detta in termine ciclistico, la quale calotta viene a coprire le parti meccaniche del pedaliere riparan-dolo cosi completamente dalla polvere. Lo sterzo pure, a differenza di quasi tutte le macchine costruite per ottenere oggi il buon mercato, è composto di materiale sceltissimo, e cioè acciaio

va dalla carrozzeria di ultimo modello alle più sva-riate e apprezzate marche di vetture, a tutto il grande corredo di accessori occorrenti sia alle macchine che ai chau/feurs.

Or bene, sotto gli auspici del noto banchiere com-mendatore Pol lone si è costituita una Società ano-nima con il capitale di L. 1.250.000, di cui è diret-tore il sig. Marcello Alessio, e vice-direttore il suo valido antico coadiutore sig. Bertolino, e che conta nel suo consiglio d 'amministrazione personalità co-nosciute come il cav. Ferdinando Bocca, il cav. Piero Pariani, il cav. Z . Sacerdote, il sig. Camillo Deilaehà e il sig. Vittorio Rol la di Genova. Sindaci : cav. Fa-solo, conte Gazzelli di Rossana e avv. Guido Pogg io .

Alla nnova Società che sorge sotto auspici cosi favorevoli di lavoro e di nomi conosciuti non può mancare il successo.

31 concorso jYiartiny per una proposta ori-ginalo di réclame, (£ . 500 di premio). Il 30 aprile si chiude il concorso lanciato dalla

Ditta Manifatture Martiny, sotto il patrocinio del nostro giornale, por trovare un'originale ed efficace réclame al suo rinomato pneumatico Le Gaulois (per gli automobili, vetture, biciclette, ecc.).

Già parecchi sono i concorrenti a cui fa gola il bel premio di L. 500, e che sarà assegnato dalla Giurìa — di cui fanno parte il senatore conte Roberto Biscaretti di Ruftia, comin. Jacopo Gelli, lo scul-tore A. Rubino, il cav. F. Martiny e il cav. Nino G. Cairn i.

Il concorso è libero a tutti. Basta inviare al

Bicicletta « L u x » per uomo. Bicicletta « Lux » per signora.

Notiziario Sportivo A U T O M O B I L I S M O

L A MOSTRA DEL CICLO E DEL-L ' A U T O IN MILANO. — Il Ministero dei lavori pubblici ha concesso che tutte le merci provenienti dall'estero e dirette alla Mostra giungano in franchigia do-ganale e fruiscano per il trasporto su tutte le reti ferroviarie e le linee della Navigazione Generale della concessione speciale A. B., e abbiano quindi gratuito il viaggio di ritorno. Per gli espositori sono pure accordate speciali facilitazioni con un ribasso proporzionale sulla per-correnza.

Per tutte le operazioni di trasporto e di dogana, e per le domande degli stam-pati, il Comitato della Mostra invita gli espositori a rivolgersi direttamente alla Ditta Gondrand di Milano.

Ai giardini pubblici procedono alacre-mente i lavori costruttivi degli edifici della prossima Mostra, e in settimana sarà posto il tetto. Gli uffici del Comi-tato, che ora sono in via Quintino Sella, n. 5, saranno colà traslocati il 1» maggio.

La Commissione dei festeggiamenti, presieduta dal marchese di Soragna, tiene frequenti sedute e ha proposto che il Gymkhana automobilistico, indetto dall 'Automobile Club di Milano, sia te-nuto nel recinto della Mostra.

^ UNA NUOVA LINEA AUTOMOBILI-STICA. — Si è inaugurata la linea au-tomobilistica internazionale fra Gravel-lona e Locamo , che attraversa otto paesi.

LE ELIMINATORIE INGLESI PER L A GORDON-BENNETT. — Le prove eliminatorie inglesi per la Coppa Gordon-Bennett avranno luogo il 30 maggio in-vece del 25.

eieusMe CORSE REGIONALI A REGGIO E-

MILIA. — Al velodromo ebbero luogo varie corse ciclistiche regionali.

I Corsa Seggio (di velocità), metri 700. Iscritti 14. Presentatisi 9. Arrivano: 1. Polesi Vittorio di Reggio ; 2. Augusti Giuseppe; 3. Appiotti nob. Camillo di Bologna (caduto in batteria); 4. Mae-strini Vico di Parma.

II Corsa Emilia di mezzo fondo. Iscritti 12. Partono 7. Arrivano : 1. Bonvicini Armando di Regg io ; 2. Basi Ettore di San Donnino ; 3. Michele Arduini di Mo-dena; 4. « Cleto » di Parma.

I l i Corsa di Resistenza, la più impor-tante (giri 23 di pista), metri 9,500. Ar-

rivano: 1. Maestrini Vico di Parma; 2. Appiotti nob. Camillo ; 3. Augusti Giuseppe ; 4. Remondini Luigi ; 5. Ettore Busi.

Corsa assai interessante, il 2. (Appiotti) arrivò primo al traguardo, ma in seguito a reclami fu classificato 2.

CORSE A NOVI LIGURE. — La scorsa settimana ebbero luogo le corse ciclistiche reggimentali fra i sottufficiali del 63° reg-gimento fanteria.

Erano inscritti 14 concorrenti. Ecco l'itinerario: Novi, Pozzolo Formigaro, Tortona, Villalvernia, Cassano, Novi.

Giunsero: 1. sergente Simorcangeli Giovanni, ore 1,35 (medaglia d'oro); 2. furiere Vita Achille, ore 1,36 (medaglia d'argento); 3. furiere Augero Giovanni, ore 1.38 (medaglia d'argento); 4. furiere Fazi Filippo, ore 1,41 (med. di bronzo).

Facevano parte della Giuria al tra-guardo il maggiore Zocca cav. Aroldo ed i capitani signori Oipriani Ettore e Saliva Secondo.

CONVEGNO CICLO-ALPINO A RIE-TI. — Il 13 e 14 agosto avrà luogo un convegno regionale ciclo-alpino, fra la

Umbria, il Lazio, le Marche e gli Abruzzi. Vi prenderà parte la Sezione romana del-VAudax Italiano, che farà una gita al Monte Terminillo (m. 2240). Presidente onorario del Comitato ordinatore è il principe Lodovico Potenziani.

NUOVI TRIONFI DI K R A M E R . — Al Velodromo d'Inverno accorse dome-nica un pubblico assai numeroso per assistere al match fra l 'americano Kramer e il campione francese Jacquelin.

L'americano trionfò assai facilmente. Eccovi i risultati:

Premio Zimmerman. — Finale : 1. Friol; 2. Poulain.

Match Kramer-Jacquelin. Prima prova: 1. Kramer per due lunghezze. Seconda prova: 1. Kramer per due lunghezze e mezza.

Match Fossier-Rigal, con triciclo a pe-trolio. •— Prima prova : 1. Rigai. Seconda prora: 1. Fossier. Terza prova: 1. Rigai.

Match Darragon-Simar (bic., km. 10).— Darragon vince le due prove.

Corsa Handicap (bicicl.), un terzo di miglio. —1 . Poulain (5m. ) ; 2. Jacquelin (5); 3. Bader (15) ; 4. Ingold (20).

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ippica IL CONCORSO IPPICO DI FOSSANO.

— Al grande concorso ippico che si sta preparando per le feste patronali (prima domenica di maggio) assisterà la prin-cipessa Laetitia, la quale destinò pure un ricco premio.

Il concorso ippico è fissato per il 9 maggio, e si dividerà in due parti. La prima comprenderà tre categorie per uf-ficiali e gentlemen; la seconda la Gim-Ichana-racers.

ALPINISMO L A P R I M A ASCENSIONE DEL 1905

A L « DENT DU MIDI ». — La prima ascensione del 1905 alla « Dent du Midi » è stata compiuta felicemente dal capi, tano Broch e dalla signorina Bulow-Erano accompagnati da due guide.

CANOTTl-AUTOMOBILI LE R E G A T E DEI CANOTTI AUTO-

MOBILI SUL GARDA. - Nella sala del palazzo Benamati a Maderno, sul lago di Garda, ebbe luogo la prima adunanza generale del Comitato locale perle corse di canotti automobili nel 7 e 8 settembre.

Presiedeva il conte senatore Federico f e t t o n i , la cui relazione trovò larghis-sima eco in quelle dei delegati, i quali assicurarono che la sottoscrizione per il gran premio del Baldo raggiungerà le 20,000 lire. In tal modo le due giornate di corse di canotti sai lago, dotate già della Coppa del Duca degli Abruzzi, su-pererebbero anche, per importanza eco-nomica, le giornate di Monaco.

Il programma consterebbe di due grandi prove: una per i racers sull'itinerario Desenzano-Riva e viceversa, e l'altra per i o-niserssul percorso Desenzano Sirmione-Lazise - Bardolino - Garda - Salò-Sirmione-Desenzano.

A presidente del Comitato speciale per le regate sul Garda venne nominato il conte Vincenzo Bettoni, sindaco di Brescia. GINNASTICA

GLI I T A L I A N I A L CONCORSO DI BORDEAUX. — Venne eletto quale rap-presentante italiano nella Giurìa del con-corso internazionale di Bordeaux (20 e 23 aprile) il cav. Alberti, presidente della Mediolanum di Milano.

Quattro società italiane andranno a

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I ginnasti saranno accompagnati dal senatore Todaro e dall'on. Sanarelli. B I L I A R D O _ L A COPPA D'ONORE A L BIG LI AR-DO. — La vittoria del Circolo Dora e Borgo Dora. —• La seconda gara annuale per la Coppa del bigliardo è terminata con una nuova vittoria del Circolo Dora e Borgo Dora, il quale colla coppia Ar-drizzo-Derossi si è assicurato anche questo anno il possesBo, fino al 1906, della Coppa d'onore.

Le gare durarono oltre due settimane fra le dodici coppie inscritte dai circoli concorr- nti. Fu elim nato fin dal primo girone il Circolo Centrale, pur contando giocatori distintissimi, come l'Ottonello, il Calliano ed il Gallino. Al secondo gi-rone parteciparono il Circolo Dora con tre coppie, il Vanchiglia ed il Porta Susa con una coppia ciascuno.

Nella gara decisiva si disputarono il primo posto tre sole coppie, restando vincitori Ardrizzo-Derossi su Vigitello-Lovera del Circolo Porta Susa, e Ma-gnone-Bocca, del Circolo Vanchiglia.

Con questa vittoria il Circolo Dora e Borgo Dora resta detentore della Coppa per un anno, e se vincerà la gara anche

nel 1906, rimarrà definitivamente pro-prietario dell'artistico oggetto in argento massiccio, istituito lo scorso anno per iniziativa dei circoli cittadini, e che, per il raggiungimento del suo scopo, sarebbe bene che potesse essere ancora a lungo disputato. e a x o T T a G G i o

LA CORSA A T T R A V E R S O L 'ATLAN-TICO. — La grande regata di yachts attraverso l 'Atlantico, indetta su pro-posta dell'imperatore Guglielmo, il quale ha offerto la Coppa di premio, è fissata per il 16 maggio prossimo. Il tragitto sarà compreso fra questi punti estremi: l'isola di Sandy Hook, nella racla di New York, ed il capo Lisard nell'Inghil-terra meridionale.

Fra gli yachts che vi prenderanno parte vi è il Valhalla, del conte Craw-ford, di grandi proporzioni e con un equipaggio di circa cento uomini. In caso di mare tempestoso e di venti forti, questo è ritenuto essere il veliero con migliori probabilità di vittoria; invece, se i venti saranno leggeri ed il mare calmo, i giudizi propendono a favore dell 'yacht americano Atlantic, apparte-nente al sig. Wilson Marshall, di New York.

Si stanno facendo preparativi per far

seguire le vicende delle regate da tre piroscafi con apparecchi radio - telegra-fici, per poter avere in America ed in Inghilterra accurate notizie quotidiane.

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LA CHIUSURA DELLA CACCIA. — Vicino a Roma: un poco in aumento i pizzardoni in questi ultimi giorni. Spa-riti le pizzarde e i girardelli. Ieri, 10, qualche quaglia a mare.

Nel rimanente d'Italia : Proseguono ad uccidersi anitre presso

Chioggia, ma non in quella quantità che ogni anno si riscontra.

Nelle valli sotto Verona discreti car-nieri di beccaccini.

A Fuceccbio e Torre del Lago, buon ripasso di selvatici.

Al lago Trasimeno (Umbria), si sono avute buone giornate, tanto a beccac-cini che ad anitre. Pochi voltolini.

A Napoli seguitano gli uccelli di pa-dule ad essere la risorsa di quei bravi Nembrot. Si è vista entrare con qualche quaglia.

A Foggia il ripasso volge al suo ter-mine.

Anche in Sicilia sono segnalate le prime quaglie.

S g H E R M f l GARE DI SCHERMA A MODENA. —

Alla sede della società di ginnastica e scherma del Panaro si svolsero alcune importantissime gare di spada fra i di-lettanti di detta società.

Apri la bella serata una gara (poule) di spada.

Il primo premio fu vinto brillantemente dal sig. Ravà; il secondo da Dallari e il tei zo da Giovanardi F.

Vi fu poi la gara di classifica per la targa Kìrchhoffer che fu davvero il clou della riunione. Tale importantissimo as-salto fu svolto dai signori E. Giovanardi e Umberto Dallari, i quali furono felicis-simi nelle loro azioni.

Tale gara segnò una splendida vittoria del noto dilettante Umberto Dallari.

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e i e u s M o I VOLONTARI CICLISTI DI TO-

RINO. — Domenica scorsa ebbe luogo la prima adunanza dei ciclisti volontari al poligono del Martinetto, dove sabato 22 avranno principio le istruzioni sotto la direzione del capitano Goretta, coman-dante del battaglione.

Al convegno ili Milano del prossimo maggio una squadra, che si spera forte di 100 ciclisti, sarà inviata e indosserà una speciale divisa ideata dal capitano Goretta.

I VOLONTARI CICLISTI AUTOMO-BILISTI DI PALERMO A MILANO. — Per la festa turistica della Nazione, in-detta dal Touring-Club Italiano pel 27-28 maggio prossimo, sono giunte adesioni numerosissime da tutta l'Italia. Fra le più significative vi ha quella della Se-zione Volontari ciclisti-automobilisti di Palermo, la quale ha inscritto un intero reparto, che interverrà armato e parte-ciperà alla sfilata e alla gara di tiro collettivo dei volontari, con cui verrà inaugurato solennemente il nuovo Poli-gono della Società milanese di tiro.

Ai volontari palermitani saranno riser-bate certamenze accoglienze festose.

C A N O T T A G G I O LA SOCIETÀ DI SPORTS NAUTICI

« FRANCESCO QUERINI » ha domenica scorsa inaugurato solennemente la sua stagione sportiva. Numerosissime imbar-cazioni e un vaporino speciale che por-tava gli invitati e la stampa, si diressero fin dal mattino alla vicina Mestre, dove ebbe luogo un banchetto.

Il benemerito presidente conte Piero Foscari offri infine lo champagne, inneg-giando con indovinate parole alla prospe-rità del sodalizio. Parlarono il Sindaco di Mestre ed altri applauditissimi. Verso sera si effettuò il ritorno nell'ordine più

S M d L T I A R T I S T I C I - M I N U T E R I E

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ITALO DE BERNARDI iimntore del distintivo del T . C. I .

MILANO - Via Pesce, 29 - MILANO

perfetto. Questa prima gita non poteva svolgersi meglio per ordine, cordialità ed allegria, e ne va tributata lode agli organizzatori ed alla presidenza tutta. G I N N A S T I C A - CONFERENZA DOTT. PROF. MONTI — Ci scrivono da Asti, 16:

Oggi alle 14,30, provenienti da Torino, arrivarono, ospiti graditi, il dottore pro-fessore Giuseppe Monti, il signor Savio Ernesto ed il geom. Bertolè Lodovico della Società Ginnastica di Torino. Fu-rono ricevuti alla stazione dai signori cap. Dompè, geom. Maiocco, prof. Ricci, rag. Reggiani, Morando, Marchia, Fan-tino ed altri, tutti dell'Unione Sportiva « Forza e Coraggio », e dal vostro corri-spondente. Il presidente dell' Unione slg. Umberto Gastaldi, per indisposizione, non potè intervenire, scusando la forzata assenza.

Il prof. Monti, alle ore 16, al nostro massimo, davanti a numeroso pubblico ed elegante, tra cui, giova notarlo, pa-recchi professori delle nostre scuole se-condarie, trattò assai bene dell' Educa-zione fisica, dimostrando come la macchina uomo necessiti altamente dell'armonia delle funzioni. Parecchi e ripetuti furono gli applausi che più volte lo interrup-pero, e grande fu quello che coronò la fine della ben tenuta conferenza.

Al prof. Monti poi nel locale del Co-mizio Agrario, gentilmente concesso, fu offerto un vermouth d'onore. Il professore inneggiò alla Società astese, ed a lui rispose il cav. Dompè, inneggiando al-l'oratore forbito.

Si discusse e si stabili l'orario-pro-gramma delle gare che si svolgeranno tra noi, in occasione del convegno gin-nastico, il 30 aprile, e di cui il Monti è direttore tecnico,

Fu poscia offerto ai tre simpatici to-rinesi un pranzo al Ristorante dello Scalo,

e dopo aver brindato alla buo-na riuscita del prossimo con-vegno, alle ore 22 i cari ospiti ripartirono per Torino, la-sciando di loro grato ricordo.

Il m m m m m Medaglie e distintivi per Società ||

FER£°CHWA BISL m RICQSTITOE-NTEDELSAN GUE

NQGRA-UMBRA (Porgente A n g e l i c a )

ACQUA MINERALE DA TAVOLA

SCHERMII IL CIRCOLO DI SCHER-

MA. — Biasini ha dato sabato scorso la sua solita annuale accademia di saggio dei mi -gliori allievi e dilettanti. Essa si svolse nella magnifica sala della Fenice dinanzi ad un pubblico fino e numeroso. Ap-plauditi tutti gli assalti sia della squadra giovanetti come della anziani. Degni in parti-colare di lode i due bambini Gianucotti e Vitorto, ed i si-Mario Levi e Icopinich Luigi, questi due ultimi veramente buoni e ben promettenti dilet-tanti. Una lode sincera agli organizzatori della bella festa d'armi ed al maestro Biasini infaticabile istruttore. T I R O

GARA DI TIRO A L L A PI-STOLA ALLA BRIGATA FERROVIERI DEL GENIO.

— Al Poligono del Martinetto ha avuto luogo la gara annuale di tiro alla pisto-la tra gli ufficiali e sottufficiali della Brigata del genio ferrovieri.

La medaglia d'oro fu assegnata al te-nente Lusiana, e quelle d'argento al te-nente Gonella e al capitano De Fenizio.

Nella gara fra i sottufficiali il furiere Burzio ebbe la medaglia d'oro ed il ser-gente Moni la medaglia d'argento.

Furono distribuite pure medaglie di bronzo nelle due gare.

Assistevano il colonnello Fassini, co-mandante la Brigata, e tutti gli ufficiali superiori.

N E C R O L O G I O LA MORTE DELL'INVENTORE DEL

TRENO-AUTOMOBILE. — E' morto im-provvisamente il colonnello Renard, di-rettore del parco aereostatico militare francese, ed inventore del famoso treno automobile.

Corrispondenza Rieti, G. Fiordeponti. Grazie. — San

Michele Extra (Verona). Delle feste di Verona parlammo a suo tempo; ripassi bene la collezione. A Verona siamo prov-visti di corrispondente.

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