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INVESTIRE IN SALUTE l’importanza della prevenzione ASSIDIM Al centro dell’assistenza sanitaria integrativa Un progetto per la tutela della salute promosso da ASSIDIM

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INVESTIRE IN SALUTEl’importanza della prevenzione

ASSIDIMAl centro dell’assistenza sanitaria integrativa

Un progetto per la tutela della salute promosso da ASSIDIM

ESAMI UTILI PER UNA CORRETTA PREVENZIONE

APPARATO GENITALE MASCHILE - screening relativoCUORE - screening cardiaco DENTI - screening dentario INTESTINO - screening del colon retto OCCHI - screening della vista ORECCHIE - screening dell’uditoOSSA - screening su osteoporosi PELLE - screening cutaneo PRESSIONE SANGUIGNA - monitoraggio omonimo PROSTATA - screening del carcinoma della prostata SANGUE - esami sanguigniSENO - screening mammografico UTERO/OVAIE - screening ginecologico

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pag 6pag 7 pag 8pag 9pag 10 pag 11pag 12 pag 13 pag 14 pag 15 pag 16pag 17 pag 18

ESAMI PER FASCIA DI ETA’ E SESSO

Femmina 0 - 10 Femmina 11 - 20 Femmina 21 - 30 Femmina 31 - 40 Femmina 41 - 50 Femmina 51 - 60 Femmina 60 e oltre

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Maschio 0 - 10 Maschio 11 - 20 Maschio 21 - 30 Maschio 31 - 40 Maschio 41 - 50 Maschio 51 - 60 Maschio 60 e oltre

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sanitari

www.assidim.it

ASSIDIM

PRESSIONE SANGUIGNA

PELLE

INTESTINO

ORECCHIE / OCCHI

CUORE

OSSA

SANGUE

DENTI

PROSTATA

VIVERE IN SALUTE pag 4

VIVERE IN SALUTE

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Il valore della propria salute si percepisce pienamente soltanto quando essa viene meno. Solo allora si comprende quanto sia piacevole e gratificante poter contare su un corpo e una mente sani e affidabili.

Quando manca la salute si perdono serenità e opportunità di svago, di vacanza e di lavoro.

La malattia ha dunque un costo esistenziale fatto di malessere, dolore, preoccupazioni e un costo sociale ed economico, misurabile in ore lavorative perse.

Uno studio commissionato da Farmindustria nel 2014 ha evidenziato come, spendendo un solo euro per le vaccinazioni, il Sistema Sanitario Nazionale ne risparmi 24 di costi ospedalieri che avrebbe dovuto sostenere per la cura delle stesse patologie. Allo stesso modo, secondo uno studio del 2015 promosso da Federanziani, sottoporsi regolarmente agli esami di screening consigliati consentirebbe allo stesso Servizio Sanitario Nazionale di risparmiare ogni anno 19 miliardi di euro.

Queste cifre mettono in evidenza la necessità di affrontare il tema della salute e della prevenzione in maniera razionale e mirata secondo sesso e fasce di età, consapevoli del fatto che ciascun lavoratore rappresenta per la propria azienda un patrimonio insostituibile di conoscenze, competenze e relazioni: prendersi cura della sua salute è un atto di lungimiranza strategica.

ASSIDIM, fondata nel 1981, iscritta all'Anagrafe dei fondi sanitari integrativi presso il Ministero della Salute, è un'associazione indipendente senza scopo di lucro che garantisce assistenza economica e in natura in caso di malattia, infortunio, invalidità, non autosufficienza e decesso.

ASSIDIM investe risorse ed energie per richiamare l'attenzione sul valore della prevenzione, nella consapevolezza che la salute sia un bene insostituibile per il singolo e una risorsa essenziale per la vita delle aziende.

Possono associarsi ad ASSIDIM imprese pubbliche e private, studi professionali, enti non profit, associazioni, casse e fondi.

Per approfondimenti è possibile contattare ASSIDIM: telefono 028056207 dalle ore 9.30 alle 12.30, email [email protected]

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La prevenzioneNegli ultimi anni è stato definitivamente chiarito che il corpo umano, per non andare incontro a problemi e malattie, deve essere trattato con cura. È necessario prestare attenzione allo stile di vita, all'alimentazione, alla riduzione dei comportamenti che possono rappresentare fattori di rischio, come il fumo di sigaretta, l’abuso di alcolici e il consumo di cibi troppo grassi o zuccherini.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito che abitudini alimentari corrette, basate sul concetto di piramide alimentare, unite ad una moderata ma costante attività fisica di tipo aerobico, rappresentano una importantissima chiave per mantenersi in salute a lungo. Ma la prevenzione così intesa, non sempre è sufficiente garanzia di salute.

La cosiddetta “prevenzione secondaria”Per introdurre il concetto di prevenzione secondaria, facciamo un esempio pratico: quando arriva il momento di fare il tagliando all’automobile, tutti noi accettiamo il disagio di portare la vettura dal meccanico e magari lasciarla lì per uno o due giorni perché pensiamo che sia utile e prudente verificarne il buon funzionamento. Nessuno di noi, infatti, vorrebbe trovarsi piantato in asso durante un viaggio, con il rischio di dover chiamare il carro attrezzi e pagare un conto molto salato per una riparazione importante.

Con il nostro corpo possiamo fare la stessa cosa: alcuni esami mirati, eseguiti nei giusti tempi e nei giusti modi, ci consentono di controllare se siamo davvero in salute ed eventualmente riparare tempestivamente piccoli guasti quando questi ancora non rischiano di compromettere il funzionamento della “macchina umana”.

Quanti sono gli esami utili per effettuare una corretta prevenzione?In totale sono 13. La maggior parte di questi, tra l’altro, non provoca particolari disagi perché sono esami definiti di “imaging”, cioè ecografie, radiografie, tomografie. Solo una minoranza di questi necessita di strumenti che devono indagare il corpo dall’interno, come le endoscopie. Le moderne tecniche utilizzate e la preparazione agli esami riducono infatti gran parte dei fastidi possibili e dei disagi fisici e psicologici.

Quando comincia una corretta prevenzione?La medicina preventiva ha stabilito, sulla base di studi e indagini di tipo statistico, quali sono le visite mediche indispensabili per salvaguardare la propria salute ed anche il momento giusto della vita in cui eseguire questi controlli. Per sommi capi possiamo dire che ogni decade di vita ha i suoi esami. Per comprendere al meglio quando questi devono essere fatti, ASSIDIM ha realizzato il disco della salute.

Una sorta di “disco orario” - declinato sia al maschile che al femminile che suggerisce per decadi quali esami effettuare. Il disco, pratico e di facile utilizzo, serve anche per attuare una sana abitudine: redigere, conservando gli esiti, un diario della salute in grado di farci vedere se, nel tempo, la nostra “macchina umana” ha conservato la sua affidabilità.

È necessario sottoporsi a questi esami anche se ci si sente in perfetta salute e si conduce una vita sana.

Lo è perché le malattie, nelle primissime fasi del loro sviluppo, difficilmente danno sintomi.Intendiamoci: sentirsi in salute è un ottimo segno, ma per essere sicuri di stare bene, bisogna fare un controllo ogni tanto confrontandosi con il medico di riferimento. Lo scopo è semplice: intercettare disturbi o malattie - se ci sono - quando sono ancora trattabili con il minimo disagio e le più alte probabilità di guarigione assoluta.

APPARATO GENITALE MASCHILE

CHIOgni uomo.

DOVELo specialista di riferimento per la valutazione dell’apparato riproduttore maschile è l’andrologo o l’urologo. Anche le visite filtro dal pediatra di libera scelta, tuttavia, possono servire ad individuare problemi in fasi precedenti.

COMELa visita è soprattutto clinica: il medico esamina, anche con una palpazione, l’apparato riproduttore maschile. In casi dubbi può svolgere un approfondimento ecografico per controllare che le dimensioni dei testicoli siano nella norma così come il loro posizionamento.

COSALa funzionalità dell’apparato riproduttore maschile, sia per ciò che riguarda l’anatomia del pene che il posizionamento dei testicoli e il loro corretto sviluppo.

PERCHÉTrascurare la salute dell’apparato riproduttore può dare problemi di infertilità. Inoltre il mancato sviluppo dei caratteri maschili, che può essere corretto con opportune terapie, limita un corretto sviluppo psicologico ed affettivo.

"I problemi che possono suggerire la necessità di effettuare questo controllo sono: la mancata discesa del testicolo nella sacca scrotale, dolore testicolare, mancanza di sviluppo dell’intero apparato riproduttore e, più in generale, dei tratti maschili".

QUANDOLa prima visita dovrebbe essere effettuata verso il termine dello sviluppo, cioè attorno al diciottesimo anno di età. Prima di questo momento della vita il ricorso ad una visita specialistica è indicato solo in caso di problemi evidenti. In seguito le visite andranno concordate con lo specialista di riferimento, ben sapendo che più passa il tempo e maggiori sono i rischi di problemi di tipo tumorale ai testicoli, ragione per cui alle visite farà seguito quasi sempre un controllo ecografico, così come fanno le donne dal ginecologo.

"I ragazzi non eseguono volentieri queste visite: meno del 5% del totale dei diciottenni

ha effettuato un controllo di questo genere. Un tempo la visita di leva militare consentiva

di intercettare le malformazioni e costituiva una sorta di screening di stato. Oggi,

venendo meno l’obbligo della leva militare, il problema è assai diffuso e si fa molta

fatica ad alimentare una cultura della prevenzione declinata al maschile".

"Tra i problemi che possono essere risolti con un adeguato controllo ci sono anche quelli della virilità, del corretto scorrimento della pelle del prepuzio sul pene e l’ingrossamento dei vasi sanguigni del testicolo, il varicocele".

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CHIBambini e adulti, indipendentemente dal sesso di appartenenza.

CUORE

DOVEIl medico di riferimento può senz’altro riconoscere ed anche diagnosticare le anomalie del battito cardiaco, i problemi di ipertensione e prescrivere le analisi che servono per accertare eventuali problemi cardiaci. Dopodiché è il medico cardiologo, lo specialista di riferimento. Anche tra i cardiologi, comunque, ci sono diverse specializzazioni: se, per esempio, il problema evidenziato riguarda l’alterazione del ritmo del battito, è bene consultare l’aritmologo.

COMEL’esame principale che consente di valutare il funzionamento del cuore è l’elettrocardiogramma. Questo può essere eseguito a riposo o sotto sforzo, per far risaltare eventuali anomalie che si verificano solo in condizioni di stress fisico e psicologico. L’ecocardiogramma, invece, è un esame per immagini che consente di valutare forma e dimensioni del cuore. L’ecocolordoppler, infine, mira a valutare se il flusso del sangue nel cuore è regolare. Questo esame in genere è riservato agli sportivi, anche se amatoriali. Nella popolazione generale ha, infatti, un valore diagnostico e quindi rappresenta, insieme ad altri, un test di secondo livello che non è più di solo controllo.

COSAIl cuore, il più importante muscolo del corpo umano. Durante l’infanzia un controllo serve a verificare l’eventuale presenza di difetti congeniti. Le visite in periodo adolescenziale e giovanile servono a verificare che la crescita del muscolo cardiaco avvenga in maniera corretta. Nella maturità, i controlli cardiologici servono ad individuare possibili alterazioni del battito dovute all’invecchiamento fisiologico. I controlli cardiaci, inoltre, servono anche per valutare la salute dei vasi sanguigni collegati al muscolo: le coronarie.

PERCHÉQuesti esami servono per individuare problemi cardiaci, sia congeniti che acquisiti. E ad impostare le terapie, farmacologiche o di altro genere, che possono consentire una vita attiva.

QUANDOLa prima visita può essere effettuata nel primo anno di età, addirittura appena dopo la nascita. In seguito sarà necessario sottoporsi ad un controllo per il rinnovo delle autorizzazioni alla pratica sportiva, specie se agonistica. I pazienti che hanno familiarità per malattie cardiache, che sono ipertesi o hanno livelli di colesterolo molto alti, dovrebbero eseguire controlli regolari a partire dai 40 anni di età. Gli altri, a partire dai 50. In seguito sarà lo specialista ad indicare tempi e modi dei controlli successivi.

"L’epidemiologia delle malattie cardiache mostra numeri altissimi: il 35% del totale

dei decessi è da attribuire a problemi cardiocircolatori. Tra uomini e donne adulti

la cifra sfiora i 360 mila casi all’anno di eventi acuti e 50 mila morti improvvise.

In genere gli uomini tendono ad avere più spesso problemi cardiaci, ma è nelle donne che

l’evento acuto determina una maggiore mortalità. Eppure è possibile prevenire gran parte

degli eventi acuti, attraverso uno stile di vita che preveda l’astensione dal fumo,

attività aerobica regolare e un’alimentazione povera di grassi e zuccheri e ricca di

verdure e frutta".

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono: facile affaticabilità, mancanza di fiato dopo sforzi minimi, perdita di coscienza. Nell’adulto vanno invece valutati i dolori al petto dopo o durante uno sforzo,la facile affaticabilità, la percezione di alterazioni del battito, sia nel normale ritmo che nella frequenza".

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DENTI

CHIOgni uomo e ogni donna.

DOVELo specialista di riferimento per la valutazione di denti è il dentista.

Per i problemi di occlusione può essere necessaria la visita di un ortodonzista.

COMELa visita dentistica è quasi esclusivamente clinica. Solo in casi dubbi si procede ad effettuare approfondimenti radiografici o a prendere le “impronte” dentarie, per verificare se ci sono problemi di occlusione e stabilire come procedere per la loro correzione.

COSAI denti, ma non solo. Il controllo deve essere allargato anche all’occlusione dentaria, che deve essere corretta e agli eventuali problemi gengivali.

PERCHÉTrascurare un buon allineamento dentario può portare, in età adulta, a problemi di

malocclusione con conseguenze a livello cervicale e posturale. Una cattiva occulsione, inoltre, favorisce il bruxismo, cioè il digrignamento notturno e non solo. In seguito

sarà lo specialista a programmare un calendario di visite nel corso dello sviluppo. Le carie, se trascurate, possono portare ad infezioni locali ed anche generalizzate, molto dolorose e persino, in casi estremi, pericolose per la salute.

QUANDOLa prima visita può già essere effettuata al compimento del primo anno di età, prima ancora che

siano interamente cresciuti i denti da latte. In seguito vanno concordati controlli annuali, per verificare la crescita dei denti da latte, la sostituzione con quelli permanenti e il loro buon

allineamento. In caso di malocclusione, infatti, bisogna intervenire quando le ossa sono ancora mobili e quindi eventuali problemi possono essere risolti in maniera meno invasiva e più rapida.

"Molti bambini - e non solo - hanno paura del dentista. Questa diffidenza può essere facilmente superata iniziando i controlli da piccoli, senza drammatizzare la visita e insegnando da subito le regole per una corretta igiene orale".

"Un quinto dei bambini italiani ha problemi dentali. Questi dipendono dalla scarsa igiene (mediamente la metà dei bambini si lavano i denti una sola volta al giorno) e, a seguire, da difetti di occlusione. Anche la scarsa mineralizzazione dei denti è un problema: il 40% dei bambini ha denti fragili, dovuti ad una scarsa integrazione di fluoro nella prima infanzia".

"I problemi dei denti da latte dei bambini non devono essere sottovalutati: possono comunque portare a carie e quindi a dolore ed infiammazioni dolorose. A scopo preventivo, i dentisti procedono a sigillare le cavità dentarie dei piccoli per evitare danni".

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CHIOgni donna e ogni uomo, indipendentemente dal proprio stato di salute.

INTESTINO

COMELo screening del colon retto avviene con due controlli incrociati. Il primo consiste nel prelievo di un frammento di feci da portare in laboratorio per rilevare la presenza del cosiddetto "sangue occulto", cioè tracce di sangue che possono essere determinate dalla presenza - nell'ipotesi peggiore - di una malattia tumorale. Va però specificato che la presenza di sangue occulto può dipendere anche da altre cause: banalmente una patologia emorroidaria, polipi benigni possono dare sanguinamento e quindi causare alloro volta un “falso positivo”.

DOVELo specialista di riferimento per la valutazione della salute intestinale è il gastroenterologo.

COSAIl colon è una parte dell'intestino deputata all'assorbimento di alcune sostanze nutritive. L'intestino retto è la parte terminale dell'intestino stesso. Entrambi si trovano nella cavità addominale.

PERCHÉQuesti esami servono per la diagnosi precoce dei tumori che possono aggredire il tratto intestinale del colon/retto. Quest’ultimo è un tumore prevalentemente maschile, ma anche le donne ne soffrono perché abitudini lavorative, alimentari e di vita quotidiana sono sempre più simili tra i sessi. La diagnosi delle lesioni pre cancerose consente di eliminare i rischi grazie a interventi poco invasivi, conservando la piena integrità del tessuto intestinale ed anche le sue funzioni. Al contrario, interventi tardivi, oltre a non garantire il pieno recupero della salute, richiedono il posizionamento di deviazioni con un grave disagio fisico e psicologico.

QUANDOLa ricerca del sangue occulto nelle feci dovrebbe essere eseguita, a partire dai cinquant'anni di età, anche annualmente. La colonscopia in genere si esegue ogni cinque anni, sempre a partire dai 50 anni di età. Se non esiste familiarità per tumori del tratto colon/retto l’esame può essere ripetuto con cadenza quinquennale. Eventuali cambiamenti di questo schema di controllo sono prescritti dal medico specialista, sulla base di una valutazione clinica che varia da persona a persona.

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono: alterazioni e perdita della normale regolarità intestinale con o senza dimagrimento".

"Molte persone rifiutano di sottoporsi alla colonscopia per timore del

dolore e per imbarazzo. La sedazione consente di non avere fastidi durante l'esecuzione

dell'esame, motivo per cui l’aspetto più fastidioso del problema non dovrebbe sussistere. Inoltre è da specificare che le dimensioni delle sonde endoscopiche e la flessibilità

del cavo di collegamento consentono di avere disagi limitati e ampiamente tollerabili anche senza sedazione. Può

permanere un senso di tensione addominale dopo l’esame, ma non si tratta di un fastidio invalidante. Va invece

sottolineato che la sedazione richiede la presenza di un accompagnatore: non è prudente per sé e gli altri,

guidare dopo una sedazione, per quanto blanda. Un’altra forma di disagio può essere legata

alla preparazione, che si effettua con una dieta priva di scorie e lassativi a partire da tre giorni prima dell’esame".

"Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati

quasi 60.000 nuovi casi di tumore del colon retto,

di cui oltre 33 mila tra gli uomini e poco più di 25 mila tra le donne".

Il reperimento di sangue occulto necessita sempre di un esame di approfondimento, la colonscopia. La colonscopia, oggi, si esegue con metodiche poco invasive e spesso viene praticata una leggera sedazione. Il vantaggio della colonscopia è quello di poter vedere istantaneamente la zona da esaminare e - nel caso - di poter procedere immediatamente al prelievo di eventuali tessuti sospetti così come all'asportazione, indolore, di piccoli polipi ed eventuali lesioni precancerose. La durata è variabile: se non vi sono problemi di sorta e la struttura intestinale consente di manovrare agevolmente lo strumento, la visita può durare anche meno di dieci minuti. Se è necessario procedere a rimozioni di tessuto o piccoli polipi, la durata è, ovviamente, maggiore ma raramente al di sopra della mezz’ora. È, questo, il tempo richiesto dall’esame vero e proprio: se prendiamo in considerazione anche la sedazione e il recupero dalla stessa, il paziente potrebbe dover rimanere in Ospedale anche un paio d’ore.

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OCCHI

CHIOgni bambino, indipendentemente dal sesso di appartenenza. E ogni individuo nel corso della vita.

COMELo screening visivo avviene con la somministrazione di alcuni test che servono a determinare se il bambino ha una buona acutezza visiva, se è in grado di riconoscere bene forme e colori, se la vista è correttamente sviluppata in entrambi gli occhi. È importante sapere che questi test, non invasivi, vengono posti al bambino sotto forma di gioco. Solo quando è il caso di controllare il fondo dell’occhio, diviene necessario somministrare gocce di collirio che provocano un transitorio annebbiamento della vista. È importante allora spiegare al piccolo che questa situazione si risolverà in fretta e che si tratta di una pratica assolutamente normale.

COSAGli occhi. La visita non mira solo ad individuare problemi di rifrazione, ma anche eventuali problemi alla palpebra, alla congiuntiva - cioè le mucose che circondano e proteggono l’occhio - e ai dotti lacrimali, che specialmente nei bambini possono essere ostruiti e causare problemi.

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono:

arrossamento e lacrimazione frequente degli occhi del bambino; la tendenza

a rivolgere un lato del viso quando deve guardare, ad esempio,

lo schermo televisivo; la presenza di frequenti mal di testa

non altrimenti spiegabili".

"Tra i problemi della vista più diffusi in etàinfantile ricordiamo l’ipermetropia, che tende

a risolversi spontaneamente con la crescitae che non sempre ha bisogno di essere poi

corretta con occhiali da vista, e l’ambliopia,cioè la cosiddetta sindrome dell’occhio pigro.

Questa colpisce fino al 3% dei bambini ma,se individuata in tempo, può essere curata

con successo".

DOVELo specialista di riferimento per la valutazione della vista dei bambini è l’ortottico, che spesso agisce in collaborazione con l’oculista. In genere il primo esegue una valutazione diagnostica e può dare indicazioni per eventuali esercizi di riabilitazione visiva. Il secondo invece è specializzato nella cura - anche chirurgica - dei difetti che impediscono una buona acutezza visiva, compresi quelli di rifrazione.

QUANDOLa prima visita può già essere effettuata in età prescolare, giunti ai tre/quattro anni. In seguito si

consiglia un secondo controllo, anche quando la prima visita non ha evidenziato nulla di particolare, alla vigilia della prima elementare. In seguito sarà lo specialista ad indicare, caso per caso, se e quando eseguire eventuali accertamenti.

"Anche se il bambino non sa ancora leggere,i test per l’acutezza visiva possono essere eseguiti comunque e risultano attendibili. Gli esami elaborati per i bambini, infatti, si concentrano più su forme e colori e non sulettere o numeri".

PERCHÉQuesti esami servono per individuare problemi della vista del bambino. I bambini sviluppano il

proprio sistema visivo nei primi dieci, dodici anni di vita e pertanto alcuni difetti della vista possono essere corretti, se diagnosticati precocemente. Al contrario, trascurare questi problemi può

compromettere la loro capacità visiva in età adulta. Lo strabismo, il cosiddetto occhio pigro o la ptosi palpebrale - un abbassamento della palpebra che ostacola una corretta

visone - l’ipermetropia, la miopia ed altri difetti, se non sono trattati per tempo, possono rendere inutilizzabile l’immagine ottenuta da

quell’occhio, da parte del cervello. Ciò determina - da un punto di vista pratico - una sorta di cecità che, purtroppo, non è recuperabile.

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CHIOgni bambino, indipendentemente dal sesso di appartenenza. E ogni adulto, nel corso della vita.

ORECCHIE

COMELo screening uditivo nel bambino viene generalmente eseguito attraverso un test molto ben tollerato: una sonda morbida viene applicata all’orecchio ed emette un rumore a bassa frequenza.L’esame mira a valutare la risposta, cioè l’eco, della parte interna dell’orecchio, per verificare se il suono giunge correttamente ai centri nervosi deputati al suo riconoscimento. Nell’adulto si procede con un test audiometrico: al paziente vengono fatte indossare delle cuffie e gli verrà chiesto di premere un pulsante non appena ha percezione del rumore che lo specialista invierà dalla sua postazione.

COSALe orecchie. La visita mira a individuare eventuali problemi alla nascita così come, nel tempo, una eventuale perdita della funzione uditiva.

PERCHÉQuesti esami servono per individuare problemi dell’udito del bambino. Prima si effettua una corretta diagnosi di deficit uditivo, più semplice diventa poi intervenire con

riabilitazioni checonsentiranno comunque una crescita intellettuale, con piena realizzazione da un punto di vista scolastico e professionale. Oggi è anche possibile

intervenire, in caso di sordità profonda congenita, con l’impianto del cosiddetto “orecchio bionico”. Si tratta di “impianti cocleari” che sostituiscono, di fatto, l’orecchio e

consentono al cervello di riconoscere i messaggi sonori.

QUANDOLa prima visita può essere effettuata nel primo anno di età, addirittura dopo la nascita. In seguito

i controlli possono partire dal sessantesimo anno, e verranno ripetuti secondo il giudizio dello specialista, nel caso venga individuato un eventuale deficit.

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo, nel bambino, sono: mancanza di risposta agli stimoli uditivi e mancato apprendimento delle prime forme di linguaggio. Nell’adulto sono: percezione di ronzii e fischi, difficoltà nel seguire i discorsi, senso di ovattamento dell’udito, sensazione di smarrimento in contesti rumorosi".

"In genere la persona che ha un calo dell’udito non se ne rende conto: è importante allora che i familiari prestino attenzione ad alcuni “segnali” che possono aiutare a comprendere il problema: il volume della TV troppo alto è uno di questi. Nei pazienti in età più avanzata si assiste spesso ad un isolamento che viene erroneamente scambiato per un sintomo depressivo".

"La sordità profonda congenita è, fortunatamente, un problema abbastanza raro: riguarda circa 800 neonati ogni anno. La perdita dell’udito come fatto fisiologico legato all’età è invece estremamente diffusa: riguarda il 50% circa delle persone che hanno raggiunto i 75 anni di età".

DOVELo specialista di riferimento per la valutazione dell'udito, in età pediatrica, è l’otorinolaringoiatra con specializzazione in audiologia. In seguito potranno occuparsi dell’eventuale problema anche i neuropsichiatri infantili e i logopedisti.

Per gli adulti è indicata la visita audiologica presso i centri specializzati.

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OSSA

CHIOgni donna e ogni uomo a partire dai 65 anni di età. Inoltre il controllo è consigliato alle donne che sono entrate in menopausa prima dei 45 anni e a tutti coloro che sono in cura per lunghi periodi con farmaci cortisonici o soffrono di disturbi nutrizionali.

DOVELo specialista di riferimento per il controllo della densità ossea è il reumatologo. Ortopedici e traumatologi sono più

spesso coinvolti quando la frattura è già avvenuta.

COMELo screening della salute delle ossa viene effettuato attraverso un esame di tipo radiografico, chiamato DEXA, cioè densitometria ossea con raggi X. Questo esame viene effettuato sul radio - osso del polso - calcagno, colonna vertebrale e femore.

COSALa fragilità ossea può portare ad un maggiore rischio di fratture, anche spontanee.

PERCHÉQuesto esame viene effettuato per comprendere quale sia il rischio di frattura

spontanea o in caso di caduta accidentale nei pazienti al di sopra dei 65 anni di età. Il naturale indebolimento dell’osso, infatti, aumenta il rischio di fratture che risultano

anche più difficili da curare e possono costringere così a lunghi periodi di immobilità e disabilità. Intercettare quindi la scarsa densità ossea quando si può ancora intervenire

riduce notevolmente questo tipo di rischio.

QUANDOL’esame viene effettuato, di norma, a partire dai 65 anni di età e ripetuto ogni due anni.

Nei soggetti a rischio, invece, il controllo può essere ripetuto annualmente.

«L’esame non è doloroso e non è invasivo. Consente, come risultato, di valutare il rischio fratture nei dieci anni successivi e di impostare terapie per il consolidamento delle ossa. Queste vengono decisedallo specialista sulla base delle condizioni di salute generale".

"L’aumento della aspettativa di vita nella popolazione generale è un fatto positivo, ma gli anni guadagnati devono essere vissuti al meglio. Le ossa fragili, aumentando il rischio di fratture, possono incidere negativamente sulla qualità della vita: ciò può e deve essere evitato. L’indebolimento delle ossa riguarda il 15% della popolazione femminile al di sopra dei 50 anni, il 30% al di sopra dei 60 e il 45% delle over 75. Negli uomini, il problema è meno frequente: riguarda il 15% della popolazione maschile al di sopra dei 65 anni".

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CHIDonne e uomini, indipendentemente dal proprio stato di salute.

PELLE

DOVEIl medico di riferimento dovrebbe essere in grado di eseguire un primo controllo e stabilire se è

il caso di procedere ad un accertamento specialistico, se trova una lesione sospetta. Viceversa è possibile rivolgersi direttamente al dermatologo, per ottenere subito un parere specializzato.

COMEL’indagine della pelle viene effettuata attraverso una visita specialistica dermatologica. Nei casi sospetti, per effettuare una valutazione più approfondita, lo specialista può decidere di usare il dermatoscopio, uno strumento non invasivo che consente di vedere nel dettaglio la forma e la struttura delle cellule che formano la lesione sulla pelle. C’è un vantaggio non trascurabile nel rivolgersi sempre allo stesso centro, quando si fa la visita: è possibile ottenere una mappatura dei nei. Si tratta di un file dedicato nel quale sono riportate, di visita in visita, le eventuali modificazioni dei nei o delle macchie cutanee precedentemente individuate. Ciò rende più semplice seguirne l'evoluzione, nel corso del tempo.

COSALa pelle è l’organo più esteso del corpo umano.

PERCHÉTra le lesioni della pelle più pericolose ci sono i melanomi. Sono i tumori cutanei meno diffusi, tra i

tanti che possono colpire la cute delle persone, ma sono anche i più difficili da curare, se non vengono diagnosticati precocemente. Va però chiarito che un melanoma riconosciuto nelle prime fasi dello sviluppo ha altissime possibilità di essere curato definitivamente.

QUANDOUn primo controllo può essere effettuato a partire dai 20 anni di età, eventualmente prima se il ragazzo o la ragazza hanno una pelle molto ricca di nei o altre macchie cutanee. Successivamente gli esami possono essere ripetuti una volta ogni due anni o annualmente, se lo specialista lo ritiene necessario.

"Molte persone rifiutano di eseguire questogenere di controllo perché, di fatto, devonodenudarsi di fronte al medico e consentirglidi vedere anche le parti intime del corpo, allaricerca di eventuali lesioni nascoste. Si trattadi una possibile fonte di imbarazzo che peròdeve essere superata, considerando che sitratta di una visita molto importante permantenere la pelle - e non solo - in salute".

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono: trasformazione della forma o del colore di eventuali nei già presenti, così come la comparsa di nuovi sulcorpo".

"Il melanoma colpisce ogni anno circa 6000 persone e rappresenta, nel totale dei tumori, circa il 2% del totale. Sono considerati fattori di rischio per melanoma la pelle molto chiara, la presenza di nei multipli e la tendenza a scottarsi facilmente, durante l’esposizione al sole".

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CHIDonne e uomini, indipendentemente dal proprio stato di salute.

PRESSIONE SANGUIGNA

DOVEIl medico di di riferimento può eseguire senza problemi questo controllo. Quando i valori

risultano alterati in maniera costante e significativa è necessario rivolgersi al cardiologo per esami più approfonditi.

COMEIl rilevamento della pressione va effettuato con l'apposito apparecchio, lo sfigmomanometro. Può essere eseguito anche in farmacia e persino a casa propria.

COSALa pressione sanguigna rappresenta il funzionamento del sistema idraulico del nostro corpo.

PERCHÉUna ipertensione costante determina, nel lungo periodo, danni al sistema cardiovascolare,

come accadrebbe ad una pompa idraulica che lavora costantemente al di sopra del suo limite di tolleranza. Alla lunga ne possono risentire gli occhi, i reni e soprattutto i vasi sanguigni cerebrali. L'ipertensione è spesso asintomatica, ragione per cui il problema viene intercettato casualmente.

QUANDOIl controllo di routine può essere effettuato, nel paziente sano, annualmente. Solo se diverse valutazioni ravvicinate nell'arco di pochi giorni indicano una ipertensione costante è necessario effettuare una misurazione lungo le 24 ore, tramite uno sfigmomanometro automatico, che viene posizionato in ambulatorio. Persone che hanno casi di ipertensione in famiglia, che sono in sovrappeso, fumatori, che hanno uno stile di vita sedentario sono più a rischio ipertensione.

"Dal dottore si può presentare la cosiddetta“ipertensione da camice bianco”, dovuta allapreoccupazione e alla tensione nervosa. Un buon modo di misurare la pressione è quello di farlo seduti, dopo circa dieci minuti di rilassamento. In genere il primo valore non è indicativo in quanto sempre troppo alto: fa fede la seconda o la terza misurazione, da effettuare a distanza di qualche minuto l’una dall’altra. I valori ottimali sono inferiori ai 120 di massima e agli 80 di minima. Attorno ai 20 anni i valori di pressione sono in genere ottimali, nella popolazione sana. Questi saranno i valori di riferimento che gli espertiraccomandano di mantenere costanti per ilresto della vita".

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono: nervosismo immotivato, mal di testa al risveglio, sangue dal naso, palpitazioni, rossore costante del viso".

"L’ipertensione riguarda il 33% degli uomini e il 31% delle donne italiane. Si tratta però di un disturbo ancora sottostimato: solo un iperteso su quattro conosce la sua condizione e, quindi, segue i trattamenti proposti dal medico".

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CHIOgni uomo, indipendentemente dal proprio stato di salute.

PROSTATA

COMELa salute della prostata si controlla attraverso due esami, incrociati tra loro. Il primo è un prelievo sanguigno che mira ad individuare nel sangue la quantità di PSA. Questa sigla sta per Antigene Prostatico Specifico e non è indicativo, di per sé, di tumore della prostata. L’esame evidenzia solo che frammenti di cellule prostatiche sono presenti nel sangue e che il sistema immunitario ne ha riconosciuto la presenza. Ciò, tuttavia, può dipendere da vari fattori, come infiammazioni o infezioni. Alti livelli di PSA sono rilevabili addirittura dopo un rapporto sessuale.

DOVEIl medico specialista per il controllo della salute della prostata è l’urologo o, in alternativa, l’andrologo.

COSALa prostata è una ghiandola che serve a produrre parte del liquido seminale. È posizionata di fronte all’intestino retto.

PERCHÉIl controllo della prostata serve ad individuare due possibili problemi. Il primo è benigno: si tratta dell’ipertrofia prostatica, ovvero dell’aumento delle dimensioni della prostata, dovuto a cause ormonali. Il secondo problema è purtroppo maligno e si tratta del carcinoma della prostata, un tumore molto diffuso tra la popolazione maschile. A questo proposito va sottolineato un fatto importantissimo: se il tumore della prostata viene diagnosticato nelle sue fasi iniziali (fatto altamente probabile se si eseguono correttamente gli esami e le visite di controllo), l’intervento di rimozione del tumore può - quasi sempre - avvenire con tecniche mini invasive. Ciò consente tempi di ricovero minimi (due, tre giorni), assicura il mantenimento della virilità e consente di conservare la capacità di trattenere le urine. Questi risultati non possono invece essere garantiti quando il tumore viene diagnosticato in fasi più avanzate: l’intervento è più invasivo, il recupero più lento e il paziente può perdere - in parte o totalmente - la propria capacità erettile e la normale continenza urinaria.

QUANDOIn assenza di sintomi particolari, questo esame va effettuato a partire dai 50 anni. Se in famiglia ci sono stati altri casi di tumore della prostata, il controllo dovrebbe essere eseguito a partire dai 45 anni. In seguito, la visita va ripetuta ogni anno o comunque seguendo la periodicità indicata dal medico che ha eseguito la visita.

«Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono: continuo stimolo ad urinare unito alla sensazione di mancatosvuotamento totale della vescica, in assenza di infezione alle vie urinarie".

"Molti uomini rifiutano di sottoporsiall’ispezione rettale per motivi puramente

psicologici. Questo esame, in effetti, puògenerare un certo imbarazzo. Tuttavia

è bene precisare che non si tratta di un esame doloroso nel senso stretto del termine e

- soprattutto - è un controllo rapido: la visita, infatti, dura pochi minuti. Per questo non

richiede alcuna sedazione e non lascia fastidi rilevanti, dopo l’esecuzione".

"Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati

36 mila nuovi casi di tumore della prostata. Un uomo su

sette, nel corso della vita, rischia statisticamente diessere affetto da questo

problema di salute".

Dato che tale esame non è completamente attendibile, insieme al controllo del PSA viene eseguito un esame clinico: l’ispezione rettale. Consiste nella palpazione diretta della prostata, per via rettale: il medico può verificare, sulla base di questa semplice manovra, se le dimensioni della ghiandola sono nella norma ed - eventualmente - riconoscere al tatto l’eventuale presenza di noduli sospetti. A questo esame può seguire, se necessaria, una ulteriore indagine di tipo ecografico.

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QUANDOIn mancanza di una necessità stringente, l’esame del sangue può essere fatto a 20 anni, al termine dello sviluppo. I valori di riferimento, se corretti, dovranno essere mantenuti costanti nel corso della vita. In seguito, se non ci sono problemi, l’esame può essere ripetuto ogni 5 anni. Dopo i 40 anni, ogni tre e dopo i 50, ogni due. L’esame va ripetuto annualmente dopo i 60 anni. Eventuali variazioni a questo schema dipendono dal giud del medico curante.

COMEL’esame del sangue si esegue unicamente attraverso un prelievo. Le siringhe tradizionali sono oggi sempre più spesso sostituite da ”farfalline”, meno invasive e meglio tollerate da chi ha la fobia degli aghi.

DOVELa figura di riferimento per la valutazione dei valori ematici è il medico curante, che è in grado di interpretare i valori. Viceversa - in determinate situazioni - potrà essere uno specialista ad avere prescritto l’accertamento: sarà quindi lui a dover valutare gli esiti dell’esame stesso.

"La paura dei prelievi ha un nome scientifico: si chiama belonefobia

o achimofobia. Ne soffre circa il 10% della popolazione generale che, infatti,

rifiuta di eseguire gli accertamenti medici per timore del prelievo. Si tratta di un

problema non trascurabile, chepuò essere risolto applicando sul punto di

prelievo pomate anestetiche ed eseguendo esercizi

di respirazione e rilassamento".

"Fino a circa 10 anni fa l’idea di poterintercettare le malattie grazie ad analisi del sangue annuali e ad ogni età era molto diffusa. Oggi non è più così e infatti le indicazioni sono meno rigide. Va detto che l’esame del sangue è sempre consigliato prima di programmare una gravidanza e ogni volta che si sospetta con ragione di poter essere stati esposti ad una infezione di tipo virale, come per le epatiti o il virus HIV".

SANGUE

CHIOgni individuo, indipendentemente dal ses so.

COSAIl sangue. Al di là degli esami specifici che possono essere prescritti per accertamenti, lo screening per la salute generale deve tenere conto di alcuni elementi contenuti nel sangue stesso che sono indice di buona salute generale. L’esame si chiama emocromo. Tra i valori fondamentali da analizzare c’è la conta dei globuli rossi e bianchi e l’analisi della loro struttura; la quantità di ferro circolante (sideremia) e le riserve dello stesso (ferritina); la quantità di colesterolo totale e quello nel rapporto tra quello “buono” (LDL) e quello “cattivo” (HDL). Altri valori importanti sono i trigliceridi, cioè i grassi, e la glicemia, cioè gli zuccheri. All’esame del sangue può essere abbinato quello delle urine, per verificare la funzionalità renale. Altri esami del sangue possono servire per valutare la salute del fegato e quella della tiroide.

"Eventuali sintomi che possono suggerire questo controllo sono:

debolezza non spiegabile con i ritmi di vita abituali, dolori articolari spontanei,

presenza di lividi non riconducibilia traumi o urti, difficoltà a guarire

da infezioni di tipo batterico o virale".

PERCHÉGli esami del sangue sono la cartina al tornasole della salute generale. Le alterazioni nella formula dell’emocromo, infatti, aiutano il medico a stabilire se e quali sono eventuali altri esami, più approfonditi. Gli esami del sangue sono anche indicati per controllare eventuali effetti collaterali di alcune terapie.

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CHIOgni donna. Indipendentemente dallo stato di salute.

SENO

COMELo screening della mammella avviene in tre fasi: il medico esegue una valutazione clinica tastando il seno per verificare la presenza di eventuali noduli. Alla visita segue una valutazione ecografica, che è utile per accertare - una volta scoperto un nodulo - se questo è benigno (come nel caso del fibroadenoma) o sospetto. Periodicamente la donna dovrebbe sottoporsi poi ad una mammografia: un esame di tipo radiologico che consente di vedere i tessuti interni del seno con una maggiore definizione rispetto all’ecografia.

COSAIl seno. Ed anche le parti adiacenti, perché le ghiandole del seno si estendono anche sotto il cavo ascellare.

PERCHÉQuesti esami servono per individuare la presenza di noduli che possono essere di tipo benigno o, purtroppo, maligno. L’accuratezza di questi esami consente di identificare noduli sospetti quando sono di dimensioni talmente ridotte - pochi millimetri - da non essere rilevabili al tatto.

QUANDOLa prima visita può già essere effettuata con il completamento dello sviluppo. Spesso si esegue contestualmente alla visita ginecologica. Lo screening vero e proprio dovrebbe iniziare dopo i 30 anni di età, con una visita annuale e la ripetizione della mammografia ogni due anni. La ripetizione degli esami dipende comunque dalla valutazione del medico.

"Eventuali sintomi che possono suggerirequesto controllo sono: cambiamenti delvolume del seno, perdite dal capezzolo, la scoperta di noduli. Il dolore al senonormalmente non è associato a problemigravi, ma non deve essere trascurato, specie se non compare nel periodo mestruale".

"Gli esami per lo screening del seno nonsono invasivi, tuttavia la mammografia

può risultare fastidiosa perché l’apparecchiatura comprime il seno

al fine di avere un’immagine attendibile delle strutture interne".

"Sottoporsi ad esami regolari di valutazionedella salute del seno consente di individuarefino al 25% di tumori maligni della mammella, prima che diano manifestazioni cliniche. La scoperta di noduli maligni di piccole dimensioni consente di effettuare interventi meno invasivi, di diminuire o evitare trattamenti chemioterapici e di migliorare la prognosi delle donne che contraggono questo problema."

DOVELo specialista di riferimento per la valutazione del seno è il senologo. Spesso, però, una valutazione della salute del seno viene fatta dal ginecologo contestualmente al controllo ginecologico.

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UTERO / OVAIE

CHIDonne, indipendentemente dal proprio stato di salute.

COMELa modalità con cui si esamina la salute del collo dell’utero è la visita ginecologica, con o senza colposcopia, ovvero la visione diretta del collo dell’utero attraverso uno strumento visivo chiamato appunto colposcopio. A questa può essere associata una ecografia, che può essere sia interna che esterna. Attraverso l’ecografia è possibile esaminare la salute delle ovaie e infatti questi due esami sono, quasi sempre, abbinati. Un esame importante, che riguarda l’utero è il PAP Test. Consiste nel prelievo di alcune cellule delle mucose della cervice uterina che vengono poi esaminate al microscopio. Questi esami possono essere imbarazzanti e fastidiosi, ma non dolorosi. Nell’insieme consentono di valutare se vi sono eventuali lesioni - definite pre cancerose - che, nonostante il nome, non indicano la presenza di una malattia. Queste però devono essere opportunamente trattate per evitare che possano, nel tempo, dare origine a problemi più seri.

COSAL’utero è un muscolo nel quale avviene la gestazione e si compie la gravidanza. Il collo dell’utero può essere, più di altre zone, soggetto a problemi tumorali.Le ovaie sono la parte dove si sviluppano gli ovuli che possono poi essere fecondati durante la riproduzione.

PERCHÉQuesto esame mira, nella popolazione femminile sessualmente attiva, a individuare precocemente eventuali tumori del collo dell’utero. Si tratta di una malattia che colpisce, ogni anno, 3500 donne. I tumori ovarici, invece, non hanno una correlazione diretta con il virus HPV e, con ogni probabilità, dipendono da una alterazione genetica. Va poi sottolineato che anche problemi minori, come cisti ovariche o fibromi uterini, devono essere opportunamente diagnosticati perché possono essere un ostacolo alla gravidanza. Pertanto una valutazione di questo genere è altamente raccomandata quando una donna decide di avere un bambino.

QUANDOUn primo controllo può essere effettuato a partire dai 20 anni di età. Successivamente gli esami possono essere ripetuti una volta ogni tre anni, come suggerito dall’Istituto Superiore di Sanità o con cadenze più ravvicinate, se lo specialista lo ritiene necessario.

"Gli stili di vita che possono favorire la comparsa di problemi dell’utero e alle ovaie sono i rapporti sessuali non protetti con diversi partner, il fumo di sigaretta, una alimentazione povera di verdure, l’obesità. Un fattore di rischio particolare è rappresentato dal contagio da Papilloma Virus o virus HPV, che rappresenta la causa principale di sviluppo di tumori all’utero e verso il quale, oggi, è disponibile una vaccinazione.".

"È stato calcolato che sottoporsiregolarmente a questi esami consente diintercettare precocemente il 35% dei casi

di tumore alla cervice uterina e delle ovaie. Gli specialisti affermano che eseguire

questo esame prima dei 20 anni non è particolarmente utile, ma sottolineano

come, tra un controllo e l’altro, non debbano passare più di cinque anni".

"La prima visita ginecologica dovrebbe essere effettuata con la comparsa della

prima mestruazione, il menarca. Questa valutazione, imbarazzante per la giovane,

può avvenire anche se la ragazza non ha ancora avuto rapporti sessuali, senza

provocare traumi: i ginecologi possiedono strumenti appositi per valutare lo stato di

salute delle parti intime anche nelle ragazze non sessualmente attive".

DOVELo specialista di riferimento è il medico ginecologo.

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Prof. FABRIZIO PREGLIASCO

Professore Aggregato del Dipartimeno di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano

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"Dato che il virus HPV, cioè il Papilloma Virus,costituisce uno dei fattori di rischio più importanti per questa malattia, è stato messo a punto un vaccino, oggi raccomandato a tutte le adolescenti tra gli 11 e i 12 anni di età, che protegge da questa infezione. Il contagio, va ricordato, avviene solo per via sessuale attraverso rapporti non protetti. Purtroppo il virus HPV è estremamente diffuso tra la popolazione generale: ben tre donne su quattro, statisticamente, hanno contratto l’infezione. Ad ogni modo solo una minima percentuale di donne positive aquesto virus sviluppa poi un tumore dellacervice uterina.".

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IL DISCO DELLA SALUTEUn progetto per la tutela della salute promosso da ASSIDIM

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