E zine giulius Anno 4 N° 2

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1 e-zine La prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 02 - Febbraio 2016 l’amico degli animali Angolo cane Segugio Maremmano Natale vincente con il cane Passeggini per can i L’esperto risponde L a pancreatite A colloquio con il veterinari o Alimentazione L’importanza dell’acqua nel cavallo

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E zine giulius Anno 4 N° 2

Transcript of E zine giulius Anno 4 N° 2

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e-zineLa prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 02 - Febbraio 2016

l’amico degli animali

Angolo caneSegugio Maremmano

Natale vincente con il canePasseggini per cani

L’esperto rispondeLa pancreatite

A colloquio con il veterinario

AlimentazioneL’importanza dell’acqua nel cavallo

Sommario..............................

l’amico degli animali

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Link esterni

LEGENDA

Alimentazione pag 4 - 6L’importanza dell’acqua nel cavallo

Salute animale pag 8 - 11La rottura del legamento del crociato del caneMisurare la temperatura nei piccoli animaliTetania puerperale o eclampsiaAvvelenamento da Metaldeide

Sanità animale pag 13 - 14Il tratto digerente alla nascita: un sistema complesso

Fitoterapia pag 16Moringa Oleifera: una pianta davvero speciale

L’esperto risponde pag 19 - 21La pancreatiteA colloquio con il veterinario

Angolo cane pag 23 - 26Segugio MaremmanoIl cane nel ‘900 artisticoNatale vincente con il canePasseggini per cani

Angolo gatto pag 30Gatto di Ceylon

Viaggiando pag 31Civita di Bagnoregio: la citta che muore

Qui Demas pag 32A carnevale... tutto i social vale?

L’angolo della lettura pag 33Poesia sul cane: “Questione di razza”

Pet quiz pag 34

Fitoterapia

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Salute animale

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Viaggiando

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ALimentAzione

l’IMPORTANZA DEll’ACQUANEl CAVAllO

L’acqua di bevanda è un “nutriente” fondamentale per l’animale, tale da non poter essere trascurato all’interno degli allevamenti. Spesso si tende a non dare suffi-ciente considerazione all’acqua di abbeverata usata per gli animali. Questo può

rivelarsi un grave errore: la qualità e la quantità d’acqua somministrata agli animali sono direttamente correlati con le performance produttive e riproduttive degli animali allevati. L’acqua fa parte del 98% delle molecole del corpo ed è necessaria per la regolamentazione della temperatura corporea, la crescita, riproduzione, lattazione, digestione, lubrificazione di giunture e vista, avendo cosi il potere di modificare la salute dell’animale e la produzione da esso effettuati. Basti pensare che in un animale adulto essa rappresenta il 60-70 % del peso corporeo. Il mantenimento del quantitativo di acqua necessario al corpo animale è determinato dagli apporti e dalle perdite di acqua; apporti costituiti da acqua di abbeverata e acqua contenuta negli alimenti, e perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione, evaporazione dalla super-ficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso le produzioni. Non essendo presenti nell’animale vere e proprie riserve di tale elemento, come avviene invece per altri prin-cipi nutritivi, quali zuccheri e grassi, l’acqua deve essere somministrata in dosi tali da non determinare carenze, che con il tempo diventano mortali per l’animale. Infatti, gli animali possono tollerare la mancanza di alimento per alcuni giorni senza sostanziali problemi, ma non possono fare altrettanto con l’acqua.

Clarita Cavallucci - Medico Veterinario Centro di Studio del Cavallo Sportivo (PERUGIA)

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ALimentAzione

Il loro organismo, infatti, non sopravvive alla perdita di acqua superiore al 10 -15 %, mentre può perdere tutto il grasso di deposito e fino a metà delle proteine. L’importanza dell’acqua, perciò, è legata al fatto che risulta essere un essenziale nutriente che deve essere approvvigionato dall’esterno, perché non è sintetizzato a sufficienza nel cor-po dell’animale per soddisfare i requisiti per mantenimento, la crescita, gravidanza e sport. Come detto prima, l’acqua partecipa a numerose reazioni, agendo da lubrifican-te per le articolazioni, serve a rammollire gli alimenti facilitando i processi di digestione e assorbimento delle sostanze nutritive contribuendo in finale, al corretto trasporto dei prodotti terminali della digestione.

L’acqua è un elemento essenziale per garantire il benessere degli animali allevati e favorire il raggiungimento delle migliori performance. L’organismo animale assume l’ac-qua di cui necessita da tre fonti: dall’acqua di bevanda, dall’acqua di costituzione degli alimenti e da quella cosiddetta metabolica, che si origina, in varia misura, nelle reazioni di ossidazione cui sono soggetti carboidrati, proteine e grassi.

Il mantenimento del bilancio idrico è determinato dalle perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione, evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respira-torie e attraverso la produzione di latte.

L’entità dei fabbisogni idrici degli animali è influenzata da molteplici fattori, quali:• le caratteristiche dell’animale (età, peso, attività, stadio fisiologico, stato sanitario);• il livello alimentare, la composizione della razione e il tipo di alimento;• la tecnica d’allevamento e le modalità di stabulazione;• il microclima dell’ambiente d’allevamento (temperatura, umidità, velocità dell’aria);• le caratteristiche dell’acqua.

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ALimentAzione

L’assunzione di liquidi è positivamente correlata all’ingestione di sostanza secca ed è legata quindi a tutti i fattori che condizionano quest’ultima azione. Il fabbisogno idrico è fortemente influenzato dalla composizione della razione: l’ingestione di alimenti ric-chi in acqua, ad esempio il latte da parte del puledro, riduce l’assunzione volontaria di acqua di bevanda. D’altra parte, il consumo d’acqua cresce all’aumentare della concentrazione salina e proteica della razione. In particolare, l’eccesso di un elemen-to minerale può essere in parte eliminato dall’organismo con l’aumento della diuresi che, a sua volta, provoca un aumento del consumo d’acqua. Inoltre i fabbisogni idrici aumentano con l’innalzamento della temperatura ambientale, in quanto l’acqua rappre-senta l’elemento fondamentale per la dispersione del calore; a parità di temperatura i consumi scendono con l’aumentare del grado di umidità. Anche le caratteristiche qua-litative dell’acqua di bevanda (salinità totale, durezza, pH, ecc.) possono influenzare in maniera significativa l’entità del consumo ed anche la temperatura dell’acqua di bevanda influenza l’entità dei fabbisogni idrici e le produzioni.

In linea generale non si dovrebbe somministrare ai cavalli acqua con temperatura in-feriore ai 15°C, mentre per gli esemplari più giovani è consigliabile una temperatura dell’acqua di circa 20-22°C. Le richieste idriche variano in funzione dello stato fisio-logico degli animali. Un soggetto che sta costruendo nuovi tessuti e sta aumentando di peso richiede maggiori quantità di acqua di uno in dimagrimento; lo stato di gravidanza comporta un maggiore fabbisogno idrico (aumento di peso della madre e del feto).

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Causa più comune della rottura del crociato è un trauma generalmente a causa di un violento movimento rotatorio del ginocchio. La rottura può essere completa o parziale. Un mancato intervento porta alla comparsa di fenomeni artrosici.

Teniamo presente come in sede articolare siano presenti varie strutture tra cui i legamenti crociati che servono alla stabilizzazione dell’articolazione stessa. Sono situati nell’articola-zione del ginocchio; in numero di due: craniale e caudale e sono posizionati a forma di una X, da qui il nome di “crociati”. Di questi due legamenti quello che più frequentemente si rompe è il crociato anteriore (craniale).

I cani maggiormente a rischio sono quelli di peso superiore ai 15 Kg, i cani anziani in sovrappeso e con alterazioni pregresse dell’articolazione del ginocchio. In numerosi casi si rompe assieme al legamento crociato anche il menisco mediale, che è una delle due strut-ture “cuscinetto” dell’articolazione del ginocchio. Nei cani di piccola taglia e nelle razze “Toy” si può associare anche la lussazione della rotula. Il sintomo principale è la zoppia. La diagnosi definitiva scaturisce da una visita veterinaria tramite anche l’esecuzione di esa-mi radiografici. La terapia in caso di rottura del legamento crociato anteriore è chirurgica.

A. C.

lA ROTTURA DEl lEGAMENTO CROCIATO NEl CANE

SALute AnimALe

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Nel cane e nel gatto adulto la temperatura corporea normale è pari a circa 38-38,2°C, mentre nei cuccioli è di circa 38,5 - 38,8°C. La temperatura va misu-rata preferibilmente al mattino od alla sera, lontano dai pasti e non immediata-

mente dopo una corsa od una passeggiata; al mattino di solito è più bassa rispetto alla sera. La misurazione è eseguita per via rettale mediante l’utilizzo di termometri prismatici simili a quelli utilizzati per bambini. Prima di usare il termometro è opportuno lubrificarlo con olio di vaselina, al limite quello d’oliva. Si deve sollevare la coda ed infilare il termo-metro nell’apertura anale avendo l’accortezza di tenerlo leggermente obliquo in modo che il bulbo sia a contatto con la parete del retto. Tenerlo in posizione per circa un minuto, estrarlo e leggere la temperatura.

A. C.

MISURARE lA TEMPERATURA NEI PICCOlI ANIMAlI

SALute AnimALe

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Entro le prime quattro settimane dopo il parto e con minor frequenza, al termine della gravidanza, prima del parto o nell’ultima fase dell’allattamento può verificarsi una caduta del livello del calcio ematico, che porta alla comparsa di crisi tetaniche e

fenomeni convulsivi, potenzialmente letali.

Questo evento patologico è segnalato più frequentemente nella cagna sia nella gatta, soprattutto se appartiene a razze di piccola taglia. Sono fattori predisponenti un’ecces-siva integrazione di calcio durante la gravidanza, un parto eccessivamente numeroso, un’alimentazione non corretta nel periodo precedente il parto e nella fase dell’allattamento. L’animale si presenta irrequieto, particolarmente nervoso, ha difficoltà alla deambulazione, che diventa rigida, compaiono tremori muscolari, tetania, febbre, convulsioni.

In caso di tetania puerperale sarà opportuno allontanare la madre dai cuccioli, che sa-ranno allattati artificialmente, applicare impacchi di acqua fredda all’animale colpito per abbassare la temperatura corporea dei pazienti con ipertermia, somministrare da parte del veterinario gluconato di calcio avendo cura, però, di tenere il cane sotto attenta osservazio-ne. Superata la fase critica, all’animale dovrà essere somministrato carbonato, lattato o gluconato di calcio per os sino al termine della lattazione ed adottato un adeguato regime alimentare, in cui il rapporto calcio:fosforo sia pari a 1:1 o 1,2:1.

A. Ciorba

TETANIA PUERPERAlE O EClAMPSIA

SALute AnimALe

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La metaldeide è una sostanza tossica che trova largo impiego nella lotta contro chioc-ciole e lumache e sotto forma solida come combustibile per fornelli da campo. Le esche sono generalmente sparse nell’ambiente frammiste a semi di riso, avena, soia e si pre-

sentano sotto forma di granuli di colore verde azzurro.

La metaldeide agisce principalmente nei confronti del sistema nervoso centrale, dell’ap-parato respiratorio e del fegato. La sintomatologia è contraddistinta dalla comparsa di convulsioni intermittenti o continue, febbre, salivazione abbondante, vomito, diarrea, disi-dratazione, profondo abbattimento.

L’animale colpito deve essere ricoverato presso una struttura veterinaria sino alla scom-parsa delle crisi convulsive, sottoposto a lavanda gastrica ed alla somministrazione di carbone attivo. Può essere opportuno intervenire con farmaci specifici per controllare le crisi convulsive ed attuare una terapia reidratante. La prognosi è in funzione della quantità di sostanza tossica ingerita e del tempo intercorso tra ingestione della sostanza e l’ intervento terapeutico da parte del veterinario

A. Ciorba

AVVElENAMENTODA METAlDEIDE

SALute AnimALe

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CuRioSità

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Un momento notevolmente critico della vita dell’animale è rappresentato dal passaggio dall’ambiente uterino al mondo esterno. Gli organi del neonato devono rapidamente divenire funzionanti, interagire perfettamente tra loro e modificazioni radicali coinvolgo-

no significativamente apparati come quello respiratorio e digerente. Durante lo sviluppo fetale il tratto gastroenterico ed il polmone non sono essenziali per la sopravvivenza del feto, dato che alle loro funzioni adempie la placenta.

Lo sviluppo dell’intestino nei mammiferi nel periodo prima della nascita dipende dal grado di precocità alla nascita: è così più tardivo nel topo, assai precoce nell’uomo, di grado interme-dio nel cane e nel gatto. Dopo che si sono formati gli organi, la tappa successiva è rappresen-tata nel feto dalla “comparsa” delle cellule specializzate che rivestono la parete dell’intestino e che sono deputate all’assimilazione dei principi nutritivi. L’ultima fase dello sviluppo è costituita dalla maturazione dell’intestino stesso, il quale è pronto per il suo futuro ruolo di fornitore di energia, nutrienti, ormoni, vitamine, ecc.

Durante le prime ore che seguono la nascita si verificano importanti mutamenti nella struttura e funzionalità intestinale: 1) le cellule dell’apparato digerente assorbono gli elementi fonda-mentali protettivi del colostro, 2) l’inizio della suzione stimola la proliferazione delle cellule intestinali, 3) il colostro porta alla sintesi di grandi quantità di proteine. In seguito a tali eventi l’intestino del cane raddoppia il proprio peso nelle 24 ore successive al parto.

Prof. A. Ciorba

Il TRATTO DIGERENTE AllA NASCITA: un sistema complesso

SAnità AnimALe

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è inoltre da sottolineare come a) sia elevato alla nascita, per poi diminuire con l’allattamento, l’assorbimento in rapporto al peso dell’animale di zuccheri e proteine, b) man mano che ci si avvicina allo svezzamento si modifichi radicalmente la struttura funzionale dell’intestino, che deve incaricarsi dei processi di assimilazione. è noto come lo sviluppo dell’intestino sia influenzato da fattori quali l’alimentazione, la presenza di proteine complesse ed ormoni, una precisa programmazione di sviluppo. Questo organo durante la gravidanza dimostra di avere una sua seppur ridotta attività, dato che il feto, ad un determinato momento dello sviluppo, acquisisce la capacità di deglutire ed elaborare il liquido amniotico.

Subito dopo la nascita l’ingestione della prima quantità di latte materno induce profonde ripercussioni sulla circolazione del sangue a livello intestinale, nel consumo di ossigeno, sulla capacità di mobilità e secrezione dell’apparato digerente. Ciò è in diretta relazione con la presenza di molecole biologicamente attive presenti nel colostro e nel latte. Ad esempio a differenza di altre specie animali, il cucciolo lattante sembra possedere minori capacità di modulare l’attività degli enzimi intestinali e quindi di assimilare alimenti non di origine lattea. Rispetto al cane adulto è anche modesta l’azione degli enzimi elaborati dal pancreas, parti-colarmente utili per la digestione dei grassi e questa funzione subisce profonde ripercussioni negative nel caso in cui l’animale sia affetto da diarrea.

Il tratto gastrointestinale alla nascita è sterile, ma colostro e latte apportano una serie di sostanze prive di potere nutritivo, ma in grado di influenzare la qualità della microflora che popola in condizioni normali l’apparato digerente. I microrganismi presenti nell’intestino sono soprattutto presenti nelle sue parti più distali (leggi colon). Con il modificarsi dell’alimentazione si hanno profondi cambiamenti anche a carico della microflora enterica, che è parimenti influenzata nella sua composizione dalla bile. Le conoscenze acquisite sui primi momenti di vita del sistema gastroenterico testimoniano della delicatezza di questo particolare periodo, di come sia fondamentale l’assunzione da parte del cucciolo del colostro e quale importanza rivesta una nutrizione bilanciata per il successivo sviluppo psicofisico dell’animale.

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èuna pianta tropicale (è resistente alla siccità e può svilupparsi in un’ampia varietà di terreni) le cui foglie possono essere mangiate dato che sono molto ricche in pro-teine, vitamine e sali minerali: infatti contengono un 25% in peso di proteine (più di

un uovo ed i doppio del latte di vacca), 4 volte la vitamina A rispetto ad una carota, 8 volte la vitamina C dell’arancia e 3 volte il potassio della banana. Nelle foglie si accu-mulano tutti quegli aminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre. I suoi componenti non sono modificati con la cottura. Questa pianta è usata per le sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.

A. Ciorba

MORINGA OlEIFERAUna pianta davvero speciale

FitoteRAPiA

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Come l’uomo anche cani e gatti richiedono una alimentazione bilanciata per cre-scere e mantenere un buono stato di salute. Proteine, lipidi ma anche carboidrati, fibra, minerali e vitamine sono nutrienti indispensabili per il loro quotidiano fab-

bisogno. Ci sono dei nutrienti poi considerati “essenziali” perché non possono essere sintetizzati dall’organismo e per questo è fondamentale che vengano somministrati con la dieta.

Diversi proprietari di cani e gatti preferiscono utilizzare del cibo casalingo a quello preconfezionato; alcuni fanno questa scelta perché l’animale lo preferisce oppure perché soffre di una patologia o più patologie associate che possono essere controllate meglio con la dieta casalinga, altri perché non si fidano degli alimenti commerciali o comunque desiderano scegliere personalmente gli ingredienti per la dieta del loro animale.

La cosa fondamentale è utilizzare una dieta integrata, bilanciata e possibilmente gradi-ta/appetibile per il nostro amico a quattro zampe. L’alimentazione casalinga ci permette di scegliere gli ingredienti, di “vederli”, ma estremamente difficile da integrare e bilancia-re se non particolarmente esperti. Necessita di tempo e soprattutto, per i cani e le taglie medio grandi, è più costosa di quella industriale.

è importante sapere che questa scelta deve essere fatta con criterio e tenendo conto del fatto che l’alimentazione casalinga deve essere ben formulata ed integrata altrimenti può provocare pericolose carenze od eccessi negli animali, non solo, la dieta deve essere seguita scrupolosamente nel tempo.

Si riscontra spesso invece che i proprietari hanno la tendenza a fare da soli le diete o ad apportare autonomamente delle modifiche alla prescrizione iniziale rischiando di rendere la dieta sbilanciata cosi come dimostra anche uno studio effettuato da Johnson et al nel 2015 (Evaluation of owner experiences and adherence to home-cooked diet recipes for dogs. J Small Anim Pract. 2015 Oct 23).

I proprietari a volte non si rendono conto del fatto che il “ il fai da te” o modifiche come la sostituzione di un olio con un altro o l’eliminazione del supplemento vitaminico o minerale dalla dieta possono seriamente compromettere la composizione nutrizionale di una razione e portare dei rischi per la salute del loro animale.

I cani e i gatti dovrebbero essere sottoposti a controlli veterinari regolari, a periodiche valutazioni della adeguatezza della dieta scelta e somministrata, soprattutto per chi segue una dieta casalinga a periodiche rivalutazioni della formulazione della dieta stessa.

lA DIETA CASAlINGA …IMPORTANTE SAPERE ChE…

Dr.ssa Debora Guidi, DVM - SNT, Scuola di Nutrizione Trainer www.scuolanutrizionetrainer.it – www.novafoods.com

L’eSPeRto RiSPonDe

La pancreatite è l’infiammazione di un’importante ghiandola, il pancreas, che è situato dal punto di vista anatomico nella cavità addominale a ridosso dell’intestino tenue e svolge due funzioni principali:

• produce il succo pancreatico, che interviene nel processo digestivo;• produce ormoni, quali, ad esempio, l’insulina e il glucagone, che servono a controllare i livelli di glucosio (un particolare tipo di zucchero) nel sangue e regolano i meccanismi grazie ai quali l’organismo assorbe e utilizza gli alimenti.

Una pancreatite può presentarsi in forma acuta o cronica, ma la sua frequenza nel cane e nel gatto non è ben nota.1. Nella maggior parte dei casi l’infiammazione del pancreas si manifesta in maniera idiopatica, nel senso che non si riesce ad individuarne la causa. Diversi sono i fattori di rischio che possono provocare l’insorgenza di una pancreatite come: traumi quali incidenti automobilistici; interventi chirurgici; anestesia; infezioni parassitarie causate ad esempio nel gatto da un particolare parassita il Toxoplasma; l’uso di determinate sostanze farmacolo-giche; disfunzioni ormonali; profondi squilibri nutrizionali. Non è stata dimostrata alcuna predisposizione di tipo genetico, anche se è noto che nello schnauzer nano sia più alta l’incidenza della pancreatite rispetto ad altre razze di cani. I fattori in grado di indurre infiammazione del pancreas provocano un grave danno a carico di questo organo, in quanto causano l’attivazione precoce e la fuoriuscita del succo pancreatico , ricco di par-ticolari sostanze dette enzimi, capaci di causare una sorta di autodigestione del tessuto e tale evento innesca il processo infiammatorio.

Il mio cane se l’è vista brutta, ha sofferto di un’infiammazione al pancreas come mi ha detto il mio veterinario che è riuscito a salvarlo. Ora lo tengo ancora sotto controllo, ma vorrei qualche informazione in più su questo problema.

Grazia G. (Reggio Calabria)

Prof. A Ciorba

lA PANCREATITE

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L’eSPeRto RiSPonDe

2. I segni clinici di pancreatite nel cane non sono specifici e risultano ancora più vaghi nel gatto. Nel cane i sintomi più comunemente riferiti sono rappresentati da: vomito, debo-lezza, dolorabilità addominale, febbre, diarrea, disidratazione. Nel gatto: abbattimento, disidratazione, perdita di appetito, abbassamento della temperatura corporea. In caso di ostruzione delle vie biliari può comparire una colorazione giallastra (ittero) delle mucose di occhi e bocca. Il vomito ed il dolore addominale, che rappresentano una costante di questa affezione nell’uomo, sono riportati solamente nel 35% dei cani e nel 25% dei gatti. Il vomito può essere sporadico e di modesta entità oppure frequente. Per una diagnosi di certezza è necessario sottoporre l’animale ad esami del sangue, radiografie e/o ecografie addominali.3. Per un trattamento di successo è importante ricorrere prontamente al consiglio del ve-terinario ed intervenire precocemente anche e soprattutto nei confronti delle gravi com-plicazioni che possono instaurarsi. Di particolare importanza è l’adozione di specifiche misure nutrizionali, in grado di ridurre l’attività del pancreas e nello stesso tempo di fornire una corretta quantità di principi nutritivi. Si dovrà alimentare per via orale cani e gatti che non vomitano, mentre a quelli che vomitano non dovrà essere somministrato niente per via orale. L’alimentazione può essere sospesa, senza gravi complicazioni, per alcuni giorni nei cani, ma nei gatti devono essere adottate adeguate strategie nutrizionali onde evitare l’insorgenza di problemi patologici a carico del fegato. è opportuno scegliere una dieta a basso contenuto in grassi. In questi casi molte volte si ricorre all’uso di diete particolari, presenti in commercio, altamente digeribili, con un adeguato contenuto proteico di alto valore biologico.

L’eSPeRto RiSPonDe

Ho una cagnetta meticcia, di 9 anni, in calore da ormai 20 giorni. Negli ultimi giorni però le sue perdite sono diventate quasi nere e non ne capisco il motivo. Grazie per l’attenzione. è un sintomo che potrebbe significare la presenza di

un’infezione a carico dell’utero. La cagna potrebbe avere febbre, bere di più in questo periodo. Credo proprio che sia opportuna una visita veterinaria urgente.

A cura di Alessandro Ciorba

A COllOQUIO CON IlVETERINARIO

Un mese fa, trovandomi a Mantova per lavoro, iniziai ad accudire una gattina selva-tica che passeggiava nel giardino del b&b in cui mi trovavo. La gattina era molto diffidente nei confronti degli esseri umani e si avvicinava soltanto a me. Quando

cercai di farla adottare, la persona a cui l’avevo affidata la liberò in giardino e la gattina scappò. La ritrovai in un campo incolto. Non aveva cercato ne’ cibo ne’ acqua e sembrava si stesse lasciando morire. L’ho poi affidata a un rifugio per animali da cui in seguito si e’ di nuovo allontanata. Vorrei riuscire a ritrovarla, ma non so come comportarmi.

Nella zona circostante ci sono dei campi vastissimi e lei potrebbe esser finita ovunque. La gatta aveva certamente un istinto più da felino abituato a vivere libero che in cattività. Ormai era nel suo DNA girovagare e procurarsi il cibo autonomamente Non è detto che possa ritornare anche verso il gattile magari proprio in cerca di alimento.

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AngoLo CAne

Il Segugio Maremmano, razza originaria della Maremma, utilizzata per la caccia al cinghiale. Cane di taglia media, di aspetto rustico, dal temperamento forte.

StandardOrigine: Italia.Altezza: maschio da 44 a 52 cm; femmina da 42 a 50 cm.Peso: da 13 a 23 kg.Tronco: robusto, con torace ben sviluppato nelle tre dimensioni, groppa di giusta lunghezza e larghezza.Testa e muso: brachicefala; non deve presentare rughe; pelle sempre ben aderente ai tessuti circostanti. Canna nasale leg-germente convessa o rettilinea. Labbra sottili e leggere, mai pendenti, con margini di colore nero. Occhi in posizione semi-laterale, di forma leggermente ovale, espressione vivace e at-tenta, rime palpebrali di pigmentazione nera. Orecchie con attaccatura larga, inserite sopra la linea degli occhi, piatte e ben aderenti alle guance, di forma triangolare.Tartufo: con margine ampio e narici ben aperte e grandi, di colore nero.Denti: regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero, chiusura degli incisivi a forbice.Collo: a tronco di cono, leggermente più corto della lunghezza totale della testa, asciutto, dotato di buona muscolatura, privo di giogaia.Pelle: aderente in tutte le parti del corpo.Arti: anteriori con ottimi muscoli lunghi e asciutti, gomiti ben aderenti al torace, avambraccio perpendicolare al terreno. Piede di forma ovale, unghie preferibilmente nere. Arti poste-riori ben angolati e in perfetto appiombo con regione tarsiana perpendicolare al terreno. Piede meno ovale dell’anteriore. Coscia muscolosa. Linea superiore del tronco rettilinea.Coda: ben inserita al livello della linea della groppa..Pelo: varietà a pelo raso e forte.Colori ammessi: fulvo dal carico allo slavato, nero-focato e tigrato. Può esserci la presenza di bianco, sui quattro arti, pie-de, carpo e tarso, sul collo, stella sul petto, lista sulla fronte e sulla punta della coda.

A. C.

SEGUGIO MAREMMANO

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AngoLo CAne

Come vi accennavo nel numero precedente il Novecento è stato un secolo tumultuo-so, percorso da passioni e soprattutto da guerre e sconvolgimenti sociali. Dopo aver parlato di Dix e Balla continuerei questo percorso con altri artisti. Eviden-

ziando altre peculiarità novecentesche. Infatti proprio in questa seconda parte l’uomo scopre la solitudine in una dimensione sospesa dal tempo e dalla realtà, forse un po’ a dimenticare gli orrori delle guerre. Parliamo di Carrà che partendo da questo principio di fondo rappresenta un cane affettuoso nella figura a sinistra. Le vesti richiamano molto Giotto ed anche l’uso dei colori, rosso della tunica ed il verde del pavimento. Tutto è in visione giometrica, quasi ad un richiamo egizio, traslato in qualche maniera ad una visiona quasi misticamente serena. A destra invece voglio porre l’attenzione su Rockwell che ha dipinto una meravigliosa scena. Ossia un bambino seduto che tiene in grembo il suo cane, che è raffigurato con “il mal di denti” in attesa nello studio veterinario. In questa scena principale a contorno del quadro troviamo altri quadrupedi di più razze differenti che lo guardano incuriositi. è importante porre l’attenzione su questo quadro perchè, grazie al crescente benessere, iniziano a diffondersi le cure anche per i cani. Anche se dobbiamo rammentare che le prime cure veterinarie risalgono addirittura al Medioevo. Nel prossimo numero analizzeremo altri aspetti di periodi ancora più vicini a noi, in questo viaggio artistico del cane.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

Il CANE NEl ‘900 ARTISTICO

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AngoLo CAne

New York, 125ma Strada ad Harlem, periodo natalizio 2015, protagonista Or-lando un labrador nero. Orlando salva il suo padrone non vedente caduto sulle rotaie della metropolitana Newyorkese. Senza alcun timore o incertezza il la-

brador scrutando Cecil, il suo amato padrone, scivolare sulle rotaie, mentre il metrò stava arrivando, incurante del pericolo, si getta per salvarlo. Riesce a riportarlo sulla banchina ed a porgli in salvo la vita. Parliamo del signor Cecil Williams di 61 anni. L’anno prossi-mo Orlando andrà in pensione dal suo ruolo di cane-guida perchè compirà 11 anni. Per la Legge americana è troppo vecchio per fare da guida e dunque l’assicurazione non potrà più pagare le spese per il suo mantenimento. L’uomo non ha le facoltà economiche di adottarlo e proprio per questo, l’incanto del Natale stupisce ancora. Infatti, in poche ore si sparge la notizia dell’accaduto, tramite il web e New York da il via ad una maxi colletta per non separare i due protagonisti della storia. è stato così che in un lasso ridot-to di tempo si raccolsero 100 mila dollari, tali da destinarsi alla scuola “Guilding Eyes for the blind”, dove Orlando è stato addestrato, per permettere al cane di restare con Cecil. Con le lacrime agli occhi l’uomo ringrazia tutti coloro che gli hanno permesso di poter adottare il glorioso quadrupede. Un lieto fine degno di uno splendido 2016!

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

NATAlE VINCENTE CON Il CANE

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AngoLo CAne

Una tendenza, come spesso avviene, partita dagli USA, ma che si sta diffondendo anche dalle nostre parti. Gli accessori per cani non finiscono mai di stupire anche per la genialità di nuovi prodotti, che imitano il mondo di noi umani. Ed ecco

comparire nei negozi per animali: il passeggino. Si tratta di trasportini molto simili a quelli utilizzati per i bebè: hanno un manubrio, un materassino all’interno, una capote, tre o quattro ruote a seconda delle esigenze.

I vantaggi del loro uso sono molteplici dato che consentono di far uscire il nostro piccolo amico a quattro zampe anche se ha problemi di deambulazione od è anziano con dif-ficoltà a muoversi. Per i gatti la possibilità di curiosare in sicurezza. Sia per cani sia per gatti la libera circolazione in supermercati e luoghi che non ne permetterebbero l’ac-cesso. Si possono trovare modelli per camminate in montagna o su asfalto. Per l’amico a quattro zampe timido è possibile acquistarne uno dotato di tendine per assicurare la privacy. Ed infine l’ultima novità: il passeggino estraibile e compatibile con il suv.

A. C.

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Abbiamo tutti a cuorela salute del nostro animale.

Artosalus è un alimento complementare che, grazie ai suoi pregiati ingredienti naturali, supporta il benessere delle articolazioni e delle cartilagini del cane.Usato quotidianamente, lo aiuterà a mantenerlo attivo e a vivere meglio.

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Nei mesi di gennaio e febbraio i nostri “ghepardi da salotto”, ossia gli amici gatti, sono particolarmente soggetti alla muta del pelo, un fenomeno ben conosciuto da tutti i proprietari e amanti dei felini. è comunque bene ricordarselo, anche per

far fronte alla perdita del pelo che essi distribuiranno un po’ ovunque nella nostra casa.

UNA SPAZZOLATA CHE NON FA MAI MALEPur essendo per antonomasia degli “specialisti” nella propria toelettatura (è risaputo che essi, solitamente, mal sopportano di essere lavati e preferiscono pensare autonomamente alla loro pulizia, leccandosi e pulendosi accuratamente), i gatti meritano di essere assistiti anche in questa loro attività di pulizia con opportune e periodiche spazzolature che li liberino del pelo in eccesso. Oltre ad un gesto di attenzione e di affetto nei loro confron-ti, infatti, dobbiamo ricordare che l’auto-grooming praticato dai gatti non è esente da rischi: può capitare che il pelo che essi inghiottono vada a formare i “famigerati” boli nello stomaco o nell’intestino.

OCCHI BENE APERTI: I BOLI POSSONO ESSERE PERICOLOSIMa cosa sono questi boli? E in cosa consiste la loro pericolosità? Un bolo è una piccola “matassa” di pelo che il gatto ingurgita durante la normale attività di pulizia, nelle fasi di muta, durante la socializzazione con altri gatti per lo scambio di odori e feromoni oppure per turbe comportamentali causate da noia, ansia o cambiamenti. Nella normalità, gli ammassi di pelo inghiottiti in piccola quantità vengono espulsi mediante le feci oppure, se raggiungono una certa grandezza a livello gastrico, tramite vomito. Ma nei casi più gravi, che sono anche quelli a cui bisogna prestare la massima attenzione, i boli di pelo portano a vere e proprie occlusioni intestinali.

SE Il GATTO PERDE Il PElO…

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ATTENZIONE AI SEGNALI E QUALCHE CONSIGLIO UTILEPer questo è fondamentale prestare attenzione a segnali anomali che possiamo riscon-trare nel nostro gatto, situazioni come rigurgiti saltuari, tosse, episodi di stitichezza e diminuzione dell’appetito che possono “avvertire” della presenza di questi boli. E, per prevenire il problema, come detto in precedenza è sempre consigliabile spazzolare e pettinare regolarmente l’animale in modo particolare durante questi mesi. Inoltre sarebbe consigliabile individuare ed eliminare possibili cause di stress: in situazioni di stress o di noia l’animale può essere portato a leccarsi in modo quasi ossessivo ed eccessivo. Se il nostro animale mostra segni di noia, cerchiamo di distrarlo, magari invitandolo a giocare più spesso.

MALTOFOS E MALTOVEG, DUE PREZIOSI AIUTI NATURALI…Ma quando ciò non dovesse bastare, sarà utile somministrare al proprio animale un pro-dotto che contribuisca a migliorare il transito intestinale, favorendo quindi la fuoriuscita naturale dei boli di pelo. A questo proposito la linea Orme Naturali offre Maltofos, un delizioso mangime complementare in pasta che, aggiunto al cibo o somministrato diretta-mente, favorirà l’eliminazione naturale dei boli di pelo inghiottiti e aiuterà a riequilibra-re la normale flora intestinale, aiutando l’animale nel mantenimento della regolarità delle funzioni gastroenteriche. Maltofos contiene selezionati ingredienti come vitamina C, FOS e la più alta concentrazione di malto, il quale agisce direttamente sulla cheratina del pelo facilitandone la digestione. Inoltre Orme Naturali ha di recente introdotto un’altra grande novità: si chiama Maltoveg ed è l’alternativa 100% vegetale contro i boli di pelo, senza proteine di origine animale e senza ogm.

…PER GATTI…MA NON SOLO!è importante sottolineare anche che Maltofos e Maltoveg non sono pensati esclusivamen-te per i gatti: la loro azione, infatti, sarà molto utile anche per altri animali dal pelo lungo come ad esempio conigli e furetti. Maltofos e Maltoveg sono disponibili in comodi tubetti: la loro alta appetibilità e la comodità di somministrazione li rendono una scelta valida per contribuire al benessere e all’energia degli amici animali.

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AngoLo gAtto

Il Gatto di Ceylon è razza naturale sviluppatasi spontaneamente nell’isola di Sri Lanka, scoperta da un italiano che, affascinato, ne portò alcuni esemplari in Italia. Elegante e grazioso, di taglia media, slanciato e agile, ma armoniosamente compatto, dal

carattere dolce e affettuoso, si dimostra disponibile sia con i componenti della famiglia sia con gli estranei.

StandardVarietà di coloreè allevato in tutte le colorazioni naturali. Sono banditi i mantelli con macchie bianche o tipo “siamese”. Classico è il mantello a ticking nero meglio conosciuto come “Manilla”.Paese d’origine: Sri Lanka - Italia.Categoria: Pelo Corto.Corporatura: media; slanciato e agile, ma armoniosamente compatto; collo forte e mu-scoloso.Testa: guance arrotondate e zigomi sporgenti; tartufo color mattone .Orecchie: abbastanza grandi, larghe alla base, portate alte sulla testa.Occhi: grandi, palpebre con bordo nero e pelo che ne segue il contorno chiaro. Il colore varia dal giallo al verde.Arti: moderatamente lunghi, con piedi piccoli e rotondi.Coda: relativamente corta. Mantello: pelo lucido, fine e setoso, privo di sottopelo, ben aderente al corpo.

A. C.

GATTO DI CEylON

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ViAggiAnDo

La cittadella di Civita di Bagnoregio è situata sulla vetta di un singolare colle e offre di sé uno spettacolo incomparabile a chi la osserva dai punti panoramici di Bagnoregio. Civita di Bagnoregio sorge su un terreno precario, in quanto situata su una platea

tufacea, rischia il crollo perché i vasti banchi d’argilla che la sorreggono sono soggetti a continua erosione. Ne sono testimonianza i maestosi “calanchi”, in parte ricoperti da una povera vegetazione, che si estendono per chilometri e che al tramonto danno all’intero paesaggio un aspetto lunare.

L’affascinante borgo di Civita di Bagnoregio, la cosidetta Civita che muore è un picco-lissimo centro dove il tempo sembra essersi fermato e dove si può giungere soltanto a piedi, percorrendo un ponte in cemento armato realizzato a vantaggio dei pochi cittadini rimasti e dei turisti che la visitano da tutto il mondo.

Il suggestivo borgo medievale, noto in tutto il mondo come “la città che muore” per il progressivo crollo delle pareti perimetrali ed il conseguente abbandono da parte della popolazione nel corso degli ultimi secoli regala un’atmosfera veramente surreale ed indimenticabile.

Oggi Civita è un luogo incantato, dove il tempo non sembra scorrere più. La totale assen-za di automobili rende l’atmosfera all’interno di Civita ancora più irreale.

Da gustare: La zona di Bagnoregio è nota per la lavorazione della carne suina: la lavo-razione del maiale è fatta artigianalmente e la carne si può acquistare in tutte le macel-lerie del paese. Rinomate le fettuccine al sugo di gricili: fettuccine con sugo fatto con le interiora di pollo.

Buona visita da Alessandro Ciorba

CIVITA DI BAGNOREGIOlA CITTà ChE MUORE

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Siamo talmente presi d’assalto dal marke-ting delle ricorrenze che non ci rendiamo conto di quando finisca il Natale e cominci

il carnevale. I panettoni fanno posto alle casta-gnole e i fuochi d’artificio ai coriandoli e stelle filanti. Foto di coloratissimi ed a volte improbabi-li costumi di carnevale invadono i social. Forse per il desiderio di sorridere, di sentirci bene in mezzo alla gente ed a quella che chiamiamo la nostra community di riferimento. In questo periodo dell’anno nascono due scuole di pen-siero opposte: è giusto che anche Fido e Micia abbiano il loro travestimento di carnevale? La loro foto oppure un selfie ? Più che l’involucro è

giusto che ci sia la sostanza (il gioco, l’interazione, e la stimolazione del nostro amico a 4 zampe). E per-ché no, va benissimo anche una mantellina colorata che ci porti diritti all’atmosfera della festa. Purtroppo i canali social vengono spesso utilizzati per apparire invece che per comunicare una sensazione. La nostra pagina è aperta ai commenti ed interazioni senza filtri perché desideriamo che gli amici degli animali si confrontino attraverso consigli e pareri che aiutino la convivenza con Fido e Micia. Dove siamo diretti? Seguiremo tutte le idee creative e perché no anche i

commenti negativi, ma costruttivi per migliorare ogni giorno. Cosa “bolle” in pentola per la nostra community? Un nuovo contest che parla di musica, colore, parole. Stimolerà la fantasia dei padroncini e ovviamente anche degli stessi animali! Siete curiosi? Ri-manete collegati alla nostra pagina FB e ricordate che “una gioia condi-visa è una gioia raddoppiata”.

Pamela Sales

A CARNEVAlE ...TUTTO Il SOCIAl VAlE ?

Qui DemAS

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L’AngoLo DeLLA LettuRA

Che cane buffo! “E dove l’hai trovato?”

Er vecchio me rispose: “è brutto assai,

ma nun me lascia mai: s’è affezionato”.

L’unica compagnia che m’è rimasta,

fra tanti amichi, è ‘sto lupetto nero:

nun è de razza, è vero,

ma m’è fedele e basta.

Io nun faccio questioni de colore:

l’azzioni bone e belle

vengheno su dar core

sotto qualunque pelle.

Trilussa

POESIA SUl CANE“Questione de razza”

PET QUIZ1)c 2)b 3)b 4)c 5)c

Le risposte corrette:

La immunodeficienza felina si trasmette attraverso :

Il cane tra energia soprattutto da :

La presenza di infestioni da anchilostomi nel cane si può evidenziare con un esame di :

Gli ascaridi nel cane si localizzano allo stadio adulto nel :

Gli acari nel cane nel cane possono provocare la comparsa di :

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urine

i carboidraiti

sangue

surrene

tumore

scolo nasale

i grassi

feci

milza

gastrite

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sangue di animale infetto

le vitamine

urine

tratto digerente

dermatite

Pet Quiz

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