Conclusioni e Prospettive per il 2010 Stefania Vasselli Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali...

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Conclusioni e Prospettive per il Conclusioni e Prospettive per il 2010 2010 Stefania Vasselli Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali La sorveglianza dei comportamenti connessi alla salute (PASSI) nel 2009 e la programmazione per l’anno 2010 Roma, 17-18 dicembre 2009

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Conclusioni e Prospettive per il 2010Conclusioni e Prospettive per il 2010

Stefania Vasselli

Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali

La sorveglianza dei comportamenti connessi alla salute (PASSI) nel 2009 e la programmazione per l’anno 2010

Roma, 17-18 dicembre 2009

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Public Health SurveillanceOngoing, systematic collection, analysis, and interpretation of health-related data essential to the planning, implementation, and evaluation of public health practice, closely integrated with the timely dissemination of these data to those responsible for prevention and control.

WHO

Purposes

• Assess public health status

• Define public health priorities

• Evaluate programs

• Stimulate research

Core Public Health Functions Assessment Policy development Assurance Advocacy Empowerment

Information Action

Cos’è la sorveglianza e perché Cos’è la sorveglianza e perché realizzarlarealizzarla

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Perché la sorveglianza sui FRCPerché la sorveglianza sui FRC

Importanza degli aspetti comportamentali

Conoscenza

Comprensione

Controllo

Intervento

TEMPO come variabile fondamentale

AZIONE come ispirazione

PASSI

OKkio, HBSC, GYTS

Passi d’Argento

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PASSI: Stato dell’artePASSI: Stato dell’arte

Dicembre 2009: si conclude la fase di sperimentazione

Gennaio 2010: inizia la fase di implementazione con un secondo progetto finanziato per 2 anni dal CCM che prevede:

Sostegno a Regioni e ASL per il funzionamento del sistema

Integrazione nei programmi istituzionali di prevenzione

Sviluppo delle attività di comunicazione dei dati

Networking Assistenza tecnica agli

operatori

Valorizzazione degli staff

Riorientamento del coordinamento

nazionale

Valutazione dello stato di

salute del sistema

Gestione database e

sistema informativo Ripianificazione

della formazione

Supporto istituzionale

centrale

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1. Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE)

2. Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy

3. Riconoscere le sorveglianze come una “prestazione” del sevizio sanitario nazionale (LEA)

4. Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS)

5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali)

Verso l’istituzionalizzazioneVerso l’istituzionalizzazione

La spinta verso l’istituzionalizzazione

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Prevenire e contrastare le malattie croniche è una sfida possibile se si adotta come strategia di azione la “salute in tutte le politiche”

Attraverso interventi trasversali e intersettoriali, con il coinvolgimento e la responsabilità di tutti i soggetti della società civile

Il ruolo dei sistemi sanitari è quello di guidare questo processo:

promuovendo politiche integrate per modificare i determinanti sociali attivando processi di consapevolezza e di empowerment per scelte di

vita salutari a livello individuale e collettivo valutando e facendo emergere l’impatto sulla salute delle politiche non

sanitarie sviluppando la sorveglianza (su malattie, fattori di rischio, programmi)

L’approccio innovativo alla salute e il cambiamento culturale

1.1. Rispondere al mandato sovranazionaleRispondere al mandato sovranazionale

Obiettivo 6 del Piano d’Azione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il contrasto alle malattie non trasmissibili.Sintesi in: http://www.ccm-network.it/documenti_Ccm/prg_area2/GS_Action_plan_2008-2013.pdf

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1.1. La risposta italianaLa risposta italiana

1. Sorveglianza sindromica. Sperimentazione di un sistema basato sugli accessi in pronto soccorso

2. Attivazione di un sistema di rilevazione rapida della mortalità e messa a punto di un modello di studio dei fattori di rischio della mortalità associata alle ondate di calore

3. Infortuni mortali sul lavoro: la condivisione sul territorio nazionale del patrimonio informativo dei dipartimenti di prevenzione delle asl

4. Progetto cuore: Osservatorio cardiovascolare. (Health Examination Survey, condotto da ISS)

5. Sorveglianza delle malattie trasmissibili: adozione di una piattaforma tecnologica in ambiente web e revisione del sistema

6. Inquinamento atmosferico e salute: sorveglianza epidemiologica ed interventi di prevenzione

7. Sistema di sorveglianza ed allerta ai confini del paese

8. Sorveglianza dello stato immunitario contro la poliomelite della popolazione italiana di età compresa tra zero e quattordici anni

9. Sorveglianza e controllo degli eventi biologici inattesi in occasione delle Olimpiadi invernali, Torino 2006

10. Piano per la sorveglianza delle esposizioni ad agenti pericolosi e delle sindromi associate, basato sul contributo dei centri antiveleni

Progetti sostenuti dal Ccm che implicano attività di sorveglianza di popolazione

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1.1. La risposta italianaLa risposta italiana

Progetti sostenuti dal Ccm che implicano attività di sorveglianza di popolazione

11. Lavoro e salute: un sistema informativo integrato per la sorveglianza degli infortuni da lavoro

12. Sorveglianza epidemiologica delle malattie prevenibili con vaccinazioni

13. Sorveglianza di laboratorio delle malattie prevenibili con vaccinazioni

14. Sorveglianza epidemiologica dell'influenza e delle infezioni respiratorie acute febbrili

15. Potenziamento della rete di sorveglianza virologica dell'influenza umana e di alcuni laboratori del network per l'implementazione della diagnostica delle polmoniti virali

16. Sorveglianza della paralisi flaccida acuta

17. Sorveglianza della tubercolosi e delle resistenze ai farmaci antitubercolari

18. Sorveglianze speciali di: antibioticoresistenza, epatiti virali acute, infezioni da enterobatteri, legionellosi; parte epidemiologica

19. Sorveglianza di laboratorio di infezioni batteriche (da batteri antibioticoresistenti, enterobatteri patogeni, legionelle) e di infezioni da virus respiratori

20. Sperimentazione di un sistema di sorveglianza di popolazione sui progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia

21. Supporto ed implementazione delle attività di sorveglianza e prevenzione degli incidenti domestici e stradali

22. Sviluppo operativo del piano nazionale di sorveglianza e prevenzione incidenti stradali: formazione del personale e assistenza all'avvio dei piani regionali

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1.1. La risposta italianaLa risposta italiana

Progetti sostenuti dal Ccm che implicano attività di sorveglianza di popolazione 23. Sorveglianza delle malattie batteriche invasive

24. Miglioramento della sorveglianza delle tossinfezioni alimentari

25. Sistema di sorveglianza delle patologie correlate al lavoro attraverso le segnalazioni dirette ai dipartimenti di prevenzione delle asl

26. Programma integrato di sorveglianza dell'infezione da hiv

27. Programma integrato di sorveglianza e controllo delle infezioni sessualmente trasmesse (ist) e sindromi correlate con l'hiv

28. Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni

29. Sorveglianza e monitoraggio della patologia oncologica. La rete dei registri tumori in Italia

30. Salute e qualità della vita in Italia nella terza età. Costruzione del modello di indagine periodica nazionale nelle persone con più di 64 anni in Italia

31. Studio delle cause di mortalità e morbilità materna e messa a punto di modelli di sorveglianza della mortalità materna

32. Sorveglianza e prevenzione delle patologie tiroidee in Italia: potenziamento delle attività del registro nazionale degli ipotiroidei congeniti

33. Sorveglianza dell'antibiotico-resistenza in comunità, nelle infezioni trasmesse dagli alimenti e in quelle di origine zoonosica

34. Sorveglianza mirata (risk based surveillance) e delle capacità diagnostiche per le malattie da vettori in Italia

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1. Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE)

2. Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy

3. Riconoscere le sorveglianze come una “prestazione” del sevizio sanitario nazionale (LEA)

4. Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS)

5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali)

Verso l’istituzionalizzazioneVerso l’istituzionalizzazione

La spinta verso l’istituzionalizzazione

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Background

La sorveglianza è presente nella gran parte dei documenti di strategia degli organismi sanitari internazionali, come guida indispensabile dei programmi di salute pubblica, sia nel campo delle malattie trasmissibili, sia in quello delle malattie non trasmissibili (malattie croniche, incidenti, fattori di rischio).

Non esistono confini ben definiti tra attività di sorveglianza e registri di patologia che possono rientrare, come un caso particolare, della sorveglianza di sanità pubblica.

Tutti i sistemi che pongono sotto sorveglianza eventi correlati alla salute, trattano, per definizione, dati sensibili.

Per questo motivo devono essere giustificati sul piano etico, gli addetti devono tener conto della natura confidenziale dei dati e le procedure devono essere legali, cioè aderenti al dettato della normativa vigente.

Per le sorveglianze sussistono, in genere, gli stessi problemi presenti nella base legale dei registri di patologia, tranne quelli per cui sono previste procedure semplificate.

E’ auspicabile che, con apposito atto legislativo, sia individuato anche per le sorveglianze, al pari dei registri, un iter procedurale in grado di garantire la tutela della salute collettiva, che richiede l’attività di sorveglianza, ed il rispetto della privacy dei cittadini nella attuazione della sorveglianza stessa.

2.2. Normare le sorveglianzeNormare le sorveglianze

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Problema

Trattamento dei dati personali in tre momenti

campionamento intervista input dei dati

2.2. Normare le sorveglianzeNormare le sorveglianze

Programma Nazionale Ricerca Sanitaria, previsto dall’art. 12-bis del Decreto Lvo n.502

Sistan: Studio progettuale

2009 Nuovo articolato di legge (rif. Ddl n.1249, Articolo 8) su registri e sorveglianze da inserire in una iniziativa legislativa di interesse nazionale Accordo Stato-Regioni che definisca ed aggiorni l’elenco di sorveglianze e registri.Decreto ministeriale che istituisca le sorveglianze (e i registri) in deroga alle previsioni di cui al Dlg. 30 giugno 2003, n. 196 Inserimento nel Programma statistico nazionale 2010-2013

Possibili soluzioni

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1. Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE)

2. Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy

3. Riconoscere le sorveglianze come una “prestazione” del sevizio sanitario nazionale (LEA)

4. Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS)

5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali)

Verso l’istituzionalizzazioneVerso l’istituzionalizzazione

La spinta verso l’istituzionalizzazione

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I Programmi inclusi tra i Nuovi LEA della Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica

1. Perseguono obiettivi di salute della collettività, attraverso o il controllo di rischi ambientali, infettivi, occupazionali, comportamentali e l’aumento delle difese della popolazione.

2. Sono misurati in termini di proporzione di popolazione target coperta

3. Sono attivamente offerti in virtù di previsione normativa, rilevazione di bisogni di salute locali, richiesta di istituzioni

4. Solida documentazione scientifica, riguardo l’efficacia

5. Possono richiedere la collaborazione di varie strutture della ASL o altri soggetti attivi della comunità.

Rendere la sorveglianza una garanzia e un Rendere la sorveglianza una garanzia e un diritto del sistema salutediritto del sistema salute

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Schema logico

Aree di intervento

Programmi, Interventi

Prestazioni, Azioni

Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica

Componenti del Programma

Rendere la sorveglianza una garanzia e un Rendere la sorveglianza una garanzia e un diritto del sistema salutediritto del sistema salute

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A Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali.

B Tutela della salute e della sicurezza negli ambienti aperti e confinati

C Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

D Igiene e Sicurezza degli alimenti e tutela dei consumatori.

E Vigilanza e controllo degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, igiene urbana veterinaria.

F Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, incluso la promozione di stili di vita sani e gli screening oncologici

G Sorveglianza e prevenzione nutrizionale

H Valutazione medico legale degli stati di disabilità e per finalità pubbliche.

Aree di intervento

Rendere la sorveglianza una garanzia e un Rendere la sorveglianza una garanzia e un diritto del sistema salutediritto del sistema salute

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1. Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE)

2. Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy

3. Riconoscere le sorveglianze come una “prestazione” del sevizio sanitario nazionale (LEA)

4. Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS)

5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali)

Verso l’istituzionalizzazioneVerso l’istituzionalizzazione

La spinta verso l’istituzionalizzazione

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

La sorveglianza in Guadagnare salute

Uno degli strumenti operativi “codificati” a priori dal programma:

1. Piattaforma nazionale su alimentazione, attività fisica e tabagismo

2. Protocolli di intesa

3. Sorveglianza

4. Comunicazione

Un punto di forza nella implementazione del programma

Possibilità di “monitorare” i temi di GS in termini di: Prevalenza, andamenti dei 4 fattori di rischio Individuazione di gruppi di popolazione vulnerabili per condizioni socio-economiche svantaggiate o compresenza di fattori di rischio Percezione dei cittadini, attenzione e consigli degli operatori sanitari: elementi importanti nel sostenere il cambiamento degli stili di vita

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

La sorveglianza in Guadagnare salute

Una criticità da affrontare

E’ forte, e ancora insoddisfatto, il bisogno di valutazione del programma per:

Monitorare il processo nel suo complesso prima ancora dei risultati

Costruire un “sistema valutativo informativo” in grado di rispondere

all’esigenza di “accountability” del programma

Promuovere una logica e un metodo valutativo comuni, in tutte le azioni

e i progetti promossi dal programma, per misurane l’impatto e l’efficacia

Assicurare rigore e omogeneità rendicontativa ai diversi progetti

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

La sorveglianza in Guadagnare salute

Un elemento forte di prospettiva

La sorveglianza è funzionale a tutto ciò che serve al programma per continuare

Favorire la costruzione di sinergie a livello centrale e locale

Rafforzare il ruolo e la partecipazione delle Regioni

Realizzare e orientare efficacemente la comunicazione (tra informazione

e modifica degli stili di vita)

Sviluppare e garantire la valutazione del processo e dei risultati

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

PNP 2010-2012. La sorveglianza tra gli obiettiviOBIETTIVI

GENERALI DI SALUTE

SOTTOBIETTIVI LINEE DI SUPPORTO LINEE DI INTERVENTO

Sorveglianza di patologie, determinanti e rischi per la salute

Promuovere le pratiche di provata efficaciaImplementare i sistemi di sorveglianzaRealizzare profili di salute

Rendere fruibili network che favoriscano e sostengano lo sviluppo del PNP, anche in termini di formazione Individuare e diffondere le attività di prevenzione di dimostrata efficacia. Favorire il processo di eliminazione delle pratiche inefficaci o dannose.Favorire l’implementazione di PASSI, PASSI d’Argento e OKkio alla salute ed il loro raccordo con gli altri sistemi informativiComunicare e diffondere i dati derivanti dai profili di salute

Rendere fruibili network regionali che favoriscano e sostengano lo sviluppo del PNP, anche in termini di formazione Produrre e rendere disponibili in maniera integrata basi datiAnalizzare i bisogni e i rischi della popolazione, definire e riadeguare le priorità, gli obiettivi ed i relativi interventi sanitari, ambientali e sociali, valutare l’impatto sulla salute degli interventi realizzatiRealizzare la sorveglianza di popolazione coerentemente con le indicazioni nazionaliMigliorare e consolidare le attività di comunicazione dei risultati raggiunti

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

PNP 2010-2012. La sorveglianza tra i prerequisiti

i. la continuità delle attività del Piano nazionale della prevenzione 2005-2007 e successive proroghe, in termini di completamento degli obiettivi non ancora raggiunti e di consolidamento/estensione di quelli raggiunti;

ii. lo sviluppo di un congruo numero delle linee di intervento previste dal Piano nazionale della prevenzione 2010-2012;

iii. il coinvolgimento, per ciascuna delle linee di intervento di cui al precedente punto ii, di una quota significativa del target potenziale, fatta salva l’inclusione dell’intervento nei LEA o in altri atti di pianificazione nazionale o regionale;

iv. la messa a regime con le risorse del PNP delle attività di sorveglianza previste dal Piano nazionale della prevenzione 2010-2012, in quanto strumento essenziale di conoscenza ad uso del monitoraggio, della valutazione e della riprogrammazione del Piano.

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

PNP 2010-2012 - La sorveglianza come strumento di monitoraggio e valutazione

La valutazione ai fini della certificazione annuale del Piano, a cura del CCM con il supporto tecnico del CNESPS, si articola essenzialmente in due fasi:

valutazione propedeutica: viene effettuata ex-ante, sui documenti di progetto, prima della esecuzione dei piani regionali. E’ finalizzata ad una valutazione metodologica e contenutistica dei progetti presentati;

valutazione certificativa: viene effettuata in corso d’opera (annualmente). E’ finalizzata a monitorare il processo di svolgimento dei piani regionali e lo stato di avanzamento nella attuazione degli interventi programmati rispetto agli obiettivi e al piano di valutazione definiti in ciascun piano.

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4.4. Riconoscere le sorveglianze come parte Riconoscere le sorveglianze come parte integrante delle strategie nazionaliintegrante delle strategie nazionali

PNP 2010-2012 - La sorveglianza come linea di supporto centrale

Funzioni della stewardship Linea di supporto centrale

• Esercitare influenza sugli interlocutori (azioni di indirizzo)

• Garantire la realizzazione delle politiche (strumenti per realizzare la programmazione)

I 2.1 Favorire la messa a regime di PASSI, PASSI d’argento e OKkio alla salute ed il loro raccordo con gli altri sistemi informativi

• Stabilire e mantenere collaborazioni e partnership

I 3.1 Sviluppo del network italiano per la Evidence Based Prevention (EBP)

Garantire la responsabilità (accountability, informare; responsabilizzare gli operatori)

I 4.1 Comunicare e diffondere i dati derivanti dai profili di salute

Gestione basata sulla conoscenza

Piano operativo per l’attuazione delle linee di supporto centrali

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1. Rispondere al mandato sovranazionale (OMS, UE)

2. Fornire un base legale alle sorveglianze, coerente con la normativa sulla privacy

3. Riconoscere le sorveglianze come una “prestazione” del sevizio sanitario nazionale (LEA)

4. Includere le sorveglianze nelle strategie nazionali (PNP, GS)

5. Vincolare specifiche risorse alla realizzazione delle sorveglianze (Interfaccia, Piano operativo delle azioni centrali)

Verso l’istituzionalizzazioneVerso l’istituzionalizzazione

La spinta verso l’istituzionalizzazione

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Piano attività CCM anno 2008 Programma “Sostegno interfaccia CCM-Regioni”

Stanziamento: 5.000.000,00 Euro Tre aree prioritarie:1. Programmazione e sviluppo dei Piani regionali di prevenzione2. Sostegno alla applicazione del Regolamento REACH sul territorio

nazionale3. Sviluppo dei sistemi di sorveglianza PASSI e OKkio alla salute

5. Vincolare risorse specifiche5. Vincolare risorse specifiche

Consolidamento, estensione, manutenzione dei sistemi attraverso: sviluppo di strutture stabili di coordinamento formazione agli operatori e ai “nodi decisionali” comunicazione estesa e capillare dei risultati, attraverso piani organizzati

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Obiettivo generale

Divulgare a livello aziendale i risultati della sorveglianza PASSI e sostenere il loro utilizzo per la programmazione socio-sanitaria

Obiettivo specifico 2

Aumentare le iniziative atte a divulgare i risultati a livello aziendale

Obiettivo specifico 1

Aumentare le conoscenze e le abilità del personale delle Aziende ULSS, coordinatori aziendali e intervistatori, su strumenti e metodi della comunicazione dei risultati e sulla redazione di rapporti aziendali

Risultato atteso 1

Struttura regionale di supporto

Risultato atteso 2

Piano di comunicazione e progetti operativi

Durata: 18 mesiRisorse: 100.000 Euro

5. Vincolare risorse specifiche5. Vincolare risorse specificheProgramma “Sostegno interfaccia CCM-Regioni”Regione Veneto

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Obiettivo generale

Potenziamento della sorveglianza, con l'attivazione di PASSI in tutte le Aziende sanitarie e l'avvio di PASSI d'Argento. Ripetizione dell'Indagine OKKIO e completamento delle indagini HBSC e GYTS al fine di consolidare l'impianto dello studio a livello regionale per la trasformazione della sorveglianza in una indagine stabile su comportamenti e stili di vita di bambini e adolescenti

Programma “Sostegno interfaccia CCM-Regioni”Regione Calabria

Obiettivo specifico 1Tavolo tecnico di coordinamento regionale sui sistemi di sorveglianza

Obiettivo specifico 2Formazione/informazione personale dirigenziale delle strutture operative e dello staff direzionale

Obiettivo specifico 3Formazione specifica agli operatori coinvolti nei sistemi di sorveglianza

Obiettivo specifico 4Comunicazione e divulgazione dei risultati

Obiettivo specifico 5Organizzazione, gestione e manutenzione dei sistemi di sorveglianzaDurata: 18 mesi

Risorse: 100.547 Euro

5. Vincolare risorse specifiche5. Vincolare risorse specifiche

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azione centrale finanziamento

• Azione operativamente a carico solo del Ministero

Azione isorisorse realizzata mediante le risorse interne del Ministero

• Azione operativamente a carico del Ministero e di altri Enti che conferiscono risorse umane

Azione isorisorse realizzata mediante le risorse interne del Ministero e degli Enti coinvolti

• azione che necessita di apporti operativi esterni, già definiti da un progetto in corso

Azione di tipo progettuale già finanziata, che non necessita di ulteriore finanziamento, realizzata anche mediante le risorse interne del Ministero

• Azione che necessita di un apporto una-tantum (progetto pilota. Sperimentazione ecc)

Azione di tipo progettuale da affidare per l’attuazione al CCM

• Azione che necessita di apporti operativi di uno o più dei seguenti attori:

–ministero–servizi regionali–enti tecnici centrali

Azione da finanziare parzialmente coi fondi:

– risorse interne del Ministero– risorse interne delle Regioni– Fondi (parte indistinta) del

PNP -gestiti da regione capofila-

5. Vincolare risorse specifiche5. Vincolare risorse specifiche

PNP 2010-2102 - Piano operativo per l’attuazione delle linee di supporto centrali

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1. Per decollare le sorveglianze hanno bisogno, almeno all’inizio, di identificarsi

- Qual è il bisogno informativo effettivo?

- Chi può soddisfare questo bisogno, al di là di interessi “di categoria”?

Le tappe verso il successoLe tappe verso il successo

Le sorveglianze attuali rispondono adeguatamente alla duplice esigenza di colmare il vuoto informativo, indirizzando l’informazione alla programmazione, e di ri-orientare le attività dei servizi, ritagliandone un ruolo attivo (produttori e utilizzatori dei dati)

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2. Ma poi occorre fare un salto di qualità: da chi siamo a cosa facciamo per contribuire, attraverso la sorveglianza, ad affrontare i problemi di salute prioritari

Le tappe verso il successoLe tappe verso il successo

La risposta sta nelle sfide che oggi siamo chiamati a giocare

Integrazione

Comunicazione “multi-target”

Coordinamento e direzione strategica

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Grazie e buon lavoro!!!

[email protected]

C’è ancora tanto da fare!!!C’è ancora tanto da fare!!!