Cloud Computing: definizioni e prospettive

5
2010 Anno 8 (N. 1 e 2/2010)

description

Articolo estratto da "Informatica & Documentazione" (Inforav) - Anno 8, 2010

Transcript of Cloud Computing: definizioni e prospettive

Page 1: Cloud Computing: definizioni e prospettive

2010

Anno 8 (N. 1 e 2/2010)

Page 2: Cloud Computing: definizioni e prospettive

CLOUD COMPUTING: DEFINIZIONI E PROSPETTIVE 39

CLOUD COMPUTING: DEFINIZIONI E PROSPETTIVE

ROBERTO GALOPPINI

"If we spoke a different language, we would perceive a somewhat different world"

Ludwig Wittgenstein

L'espressione “cloud computing” è utiliz-

zata per significare paradigmi di computazio-

ne estremamente variegati, al punto da essere

considerata da alcuni un'espressione così ge-

nerica da non significare nulla, come sottoli-

neò lo stesso Larry Ellison, amministratore

delegato della Oracle Corporation, nel set-

tembre 20081:

“The interesting thing about cloud com-

puting is that we've redefined cloud compu-

ting to include everything that we already do.

I can't think of anything that isn't cloud com-

puting with all of these announcements”.

A quasi due anni di distanza il NIST - l'A-

genzia Federale statunitense che collabora con

l'industria per sviluppare e applicare tecnolo-

gie, misure e standard - per promuovere l'uso

efficace e sicuro delle tecnologie cloud ha

elaborato una definizione che abbraccia tutti i

differenti significati di questa espressione:

“Il cloud computing è un modello per

consentire un accesso economico ad un in-

sieme di risorse di calcolo configurabili ed

accedibili via rete in base alle proprie esigen-

ze (ad esempio, le reti, server, storage, appli-

1

http://news.cnet.com/8301-13953_3-10052188-80.html

cazioni e servizi) che possano essere rapida-

mente richieste o rilasciate con un minimo

sforzo gestionale e mediante una limitata inte-

razione con il fornitore di servizi. Il modello

cloud promuove la disponibilità ed è caratte-

rizzato da cinque caratteristiche, tre modelli

di servizio, e quattro modelli di distribuzio-

ne.”.

La definizione del NIST, nello schema (v.

Fig. 1) è arricchita da ulteriori caratteristiche

considerate comuni a molte soluzioni del

mondo cloud, e può essere utile per districarsi

nel panorama dell'offerta e capire dove un de-

terminato player si sta posizionando.

Se guardiamo però al cloud dalla pro-

spettiva del potenziale utilizzatore, è utile

fare qualche considerazione in merito alle

principali differenze che il paradigma cloud

sta introducendo.

Ad esempio, mentre nel caso dell'hosting

esistono migliaia di fornitori, che consentono

di affittare le loro macchine e fatturano su ba-

se annuale, nel caso di infrastrutture cloud so-

no pochissimi i soggetti che sono in grado di

affrontare investimenti multimilionari neces-

sari (Amazon, Google, IBM, Microsoft e pochi

altri), e di fornire soluzioni scalabili e flessibi-

li da fatturare in base al consumo.

ROBERTO GALOPPINI

Laureato in scienze dell’informazione, esperto di open source commerciale, è membro

dell'advisory board di alcune importanti realtà del panorama internazionale e vice-presidente

del CDTI Roma.

Svolge attività di consulenza per Enti ed Organizzazioni in materia di valutazione per l'a-

dozione di tecnologie open source per offrire prodotti o servizi a cittadini ed imprese.

http://sosopensource.com/

Page 3: Cloud Computing: definizioni e prospettive

40 ROBERTO GALOPPINI

Se da una parte la “nuvola” promette la

diminuizione dei costi (e di convertire CA-

PEX in OPEX), e la possibilità di dimensiona-

re i propri bisogni strada facendo, dall'altra

occorre valutare opportunamente i rischi as-

sociati alla perdita di controllo sui dati, come

ha fatto ad esempio recentemente2 l'agenzia

europea ENISA. Infatti oltre agli evidenti

problemi che la perdita di privacy potrebbe

comportare (sottrazione, duplicazione ed uti-

lizzo illecito dei dati) – e per le quali è bene

dirlo né le leggi di oltre oceano (Electronic

2

http://www.enisa.europa.eu/act/rm/files/deliverables/cl

oud-computing-risk-

assessment/at_download/fullReport

Communications Privacy Act, Stored Com-

munications Act, ecc.) né le nostre (Dlg

196/2003) sono attualmente “pronte” - esisto-

no criticità meno ovvie ma non per questo

meno pericolose.

Ad esempio un ente o una impresa italiana

che volesse spostare parte dei propri dati sulla

nuvola dovrebbe essere certa di farlo garan-

tendosi la possibilità di poter tornare indietro

o spostarli su un'altra nuvola (lock-in), cono-

scere il livello di granularità con cui può con-

tinuare a gestire le proprie applicazio-

ni/servizi, piuttosto che la localizzazione dei

dati (si pensi ad esempio ad una richiesta del-

la magistratura cui sia difficile dar seguito per

motivi territoriali).

Figura 1 - (Peter Mell, NIST, http://www.slideshare.net/govloop/cloud-computing-white-paper)

Page 4: Cloud Computing: definizioni e prospettive

CLOUD COMPUTING: DEFINIZIONI E PROSPETTIVE 41

In riferimento al “cloud lock-in”, purtrop-

po nonostante i numerosi sforzi messi in cam-

po da organizzazioni no profit da alcuni ven-

dor, attualmente non esiste alcuno standard di

riferimento. Infatti operazioni come Delta-

Cloud, la Free Cloud Alliance, Open Cloud

Manifesto, Open Data Protocol, Open Web

Foundation sono tutti tentativi di aggregare

idee ed intelligenze attorno ad un approccio

realmente aperto, ma lo scarso successo che

tali organizzazioni hanno presso i leader di

mercato del cloud rende difficile sperare in

una rapida soluzione.

Molte sono le motivazioni che possono

indurre una PMI ad abracciare la “nuvola”,

come mostra lo studio3 di seguito riportato

(vedi Fig. 2), ed il mercato europeo in genera-

le ed italiano in particolare sta muovendo ora

i primi passi.

Per un'analisi ed un confronto dei con-

tratti di offerta di servizi dei principali

player del settore si raccomanda un interes-

sante studio4 svolto da ricercatori dell'univer-

sità Queen Mary di Londra, appena pubblica-

to. L'analisi comparativa analizza ben 30 di-

3

http://www.enisa.europa.eu/act/rm/files/deliverables/cl

oud-computing-sme-survey/at_download/fullReport

4

http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=16

62374

Figura 2

Page 5: Cloud Computing: definizioni e prospettive

42 ROBERTO GALOPPINI

versi fornitori di servizi, con un particolare

focus sugli aspetti legali di tali offerte.

La nuvola è anche lo spazio in cui l'open

source ha trovato una seconda giovinezza,

come dimostra la velocità con cui sono nate

start-up specializzate su infrastrutture open

negli ultimi due anni.

Graziano Obertelli, una delle tante menti

italiane prestate alla ricerca scientifica statuni-

tense, è il cofondatore di Eucalyptus, un'a-

zienda specializzata in soluzioni per il “priva-

te cloud”. Nel corso dell'evento organizzato il

13 ottobre 2010 dal CDTI Roma, in collabo-

razione con il Corriere delle Comunicazioni,

Obertelli ha spiegato come tali tecnologie li-

bere possano essere utilizzate già oggi per

creare infrastrutture 'ibride', in grado di utiliz-

zare la “nuvola pubblica” di Amazon in ma-

niera del tutto trasparente (grazie alla capacità

di Eucalyptus di emulare gli Amazon web ser-

vices).

Siamo solo all'inizio del viaggio nella nu-

vola, pubblica o privata che sia.