Bergamo Coldiretti

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MENSILE D’ MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA INFORMAZIONE AGRICOLA E E CULTURA RURALE CULTURA RURALE MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE Anno LXIII - n.ro 1 Gennaio 2012 Appello ai sindaci per salvare il made in Italy Aperte le iscrizioni all’Oscar Green Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

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Mensile di coltura rurale della Coldiretti di Bergamo -gennaio 2012

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MENSILE D’MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLAINFORMAZIONE AGRICOLA E E CULTURA RURALECULTURA RURALEMENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALEAnno LXIII - n.ro 1

Gennaio 2012

Appello ai sindaci per salvare il made in ItalyAperte le iscrizioni all’Oscar Green

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EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileLorenzo Cusimano

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroGiacomo Tomaselli, Giuseppe ParoGualtiero Baresi, Roberto PizzagalliCatello Vitaglione, Bruno Redaelli

Grafi caStudio Grafi co L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

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Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno LXIII - n.ro 1Gennaio 2012

EDITORIALEIl valore dell’identità 04PRIMO PIANO“Road map” contro i tagli della Pac 05

ATTUALITÀ SINDACALELa Coldiretti scrive ai sindaci per scongiurare la “patrimoniale agricola” 10

ATTUALITÀ SINDACALEGiovanni Benedetti è il nuovo Direttore regionale 11

ATTUALITÀ SINDACALEOscar Green 2012: riparte l’avventura. Iniziativa di Giovani Impresa 12

ATTUALITÀ SINDACALELa Benedizione del Vescovo per tutti gli associati della Coldiretti 13

ATTUALITÀ SINDACALEIl Ringraziamento sul territorio 14

ATTUALITÀ SINDACALEIl nuovo anno inizia in salita per il mondo agricolo 06ATTUALITÀ SINDACALEAppello alle istituzioni: salviamo il Made in Italy 08

Le notizie di Coldiretti Bergamo

si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

IMPRESA VERDEIncentivi alle imprese per la sicurezza sul lavoro 16

IMPRESA VERDEIl Decreto “Proroghe” riapre la possibilità di presentare le variazioni catastali 18IMPRESA VERDEUtilizzo del contante limitato a Euro 1.000 20

IMPRESA VERDEGestione dei rifi utiSistri: nuovi termini inizio operatività 21

IMPRESA VERDEAggiornata la banca dati catastale dei terreni agricoli 22

IMPRESA VERDEIntroduzione dell’IMU 24

VITA ASSOCIATIVAImprenditori agricoli a confronto: viaggio studio nella provincia di Asti 30

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IL VALORE DELL’IDENTITÀ di Alberto Brivio, Presidente Coldiretti Bergamo

un momento storico, qual è quello che stiamo vivendo, fatto di scenari in continua evoluzione e orizzonti sempre più rarefatti, la Coldiretti è quotidianamente impegnata nel realizzare una politica sindacale all’avanguardia, per

rispondere ai bisogni delle imprese agricole associate e per promuovere e valorizzare l’agricoltura italiana, facendone un settore di primo piano nel contesto economico e sociale del nostro Paese. Il fulcro della nostra azione è nel progetto per la costruzione di una fi liera agricola tutta Italiana, un’intuizione che sta aprendo nuove opportunità per gli imprenditori agricoli e che si sta rafforzando nelle sue varie articolazioni, disegnando nuove prospettive per le aziende alle prese con la fase di grande diffi coltà che sta caratterizzando l’economia mondiale.Il nuovo anno e il mandato da presidente che mi avete affi dato sono iniziati all’insegna dell’impegno serrato, un impegno che per la verità è la continuazione del grande lavoro svolto da chi mi ha preceduto.Nelle scorse settimane ci siamo rivolti ai sindaci dei comuni della nostra provincia perché sostenessero la nostra difesa del patrimonio agroalimentare Made in Italy, preso di mira e danneggiato dalle tante imitazioni realizzate nelle varie parti del mondo e purtroppo a volte anche in casa nostra, e per chiedere loro la riduzione dell’aliquota dell’IMU,

Inla nuova tassa che rischia di diventare una vera e propria “patrimoniale agricola”. Abbiamo mosso i primi passi, ma il commino è lungo e impegnativo come le sfi de che ci attendono, dove l’effi cacia del nostro agire sarà moltiplicato dal numero e dalla passione che contraddistingue noi associati.È questo lo spirito che sta alla base del Tesseramento 2012 che è iniziato proprio in questi giorni. Aderire alla Coldiretti vuol dire dare più forza alla Coldiretti, la più grande Organizzazione agricola a livello europeo. Ogni anno migliaia di uomini, donne, giovani e anziani fanno questa scelta ed è proprio questo attaccamento, che ormai si rinnova da oltre 60 anni, uno dei nostri patrimoni più importanti. Questo perché il Tesseramento non è un atto scontato o obbligatorio. Tesserarsi alla Coldiretti è un

segno di condivisione non solo delle idee, delle proposte e dei progetti ma anche dei valori che hanno fatto la storia dell’agricoltura italiana. Valori che ancora oggi sono fondamentali e sono un tutt’uno con i servizi che ogni giorno eroghiamo, un connubio fatto di professionalità e attenzione ai bisogni delle imprese che rappresenta il nostro biglietto da visita. Tesserarsi alla Coldiretti non è una scelta di opportunità o convenienza, ma nei principi che essa stessa incarna, una scelta di identità, la stessa che i nostri padri ci hanno tramandato quando raggiunta la libertà fondarono la Coldiretti.

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congiurare il taglio di 1,4 miliardi di euro

all’agricoltura italiana e superare le troppe

contraddizioni nella proposta di riforma della

politica agricola presentata dalla Commissio-

ne Europea. È questo l’obiettivo della Coldi-

retti che è impegnata in una “road map” di incontri con i

principali protagonisti del negoziato.

Dopo aver raggiunto l’obiettivo di una posizione comune a

livello nazionale, stiamo cercando alleanze in Europa nella

convinzione che la riforma della Politica agricola comune

debba rappresentare l’occasione per una forte legittima-

zione della spesa verso l’agricoltura risolvendo i problemi

strutturali di volatilità dei prezzi e del ridotto potere nego-

ziale lungo la fi liera.

Occorre evitare che all’accoppiamento dei prezzi alla

produzione che aveva causato una rendita di posizione a

valle della fi liera si sostituisca una nuova forma di accoppia-

mento alla superfi cie che rappresenterebbe una nuova ed

incomprensibile rendita fondiaria. Questo è il principio che

deve guidare le modifi che alla proposta della Commissione

Europea. Per l’interesse della nostra agricoltura bisogna

superare nel negoziato le criticità che riguardano, in partico-

lare, l’insostenibile taglio delle risorse disponibili, l’applica-

zione del “greening” e la defi nizione di agricoltore attivo,

ma anche le misure per controllare la volatilità dei prezzi

agricoli nonché la necessità di rafforzare le organizzazioni

dei produttori. La proposta della Commissione individua

la fi gura dell’agricoltore attivo al quale destinare le risorse

della Politica agricola comune, in base ai fi nanziamenti che

già prende e non per quello che fa e per come lo fa e ciò

oltre ad essere iniquo è inaccettabile.

Per Coldiretti e per l’intera fi liera agricola italiana l’agricolto-

re attivo non può, invece, che essere quello professionale,

cioè quello che lavora e vive di agricoltura e che sarebbe

spinto all’abbandono dalla riduzione del sostegno.

Per questo occorre lasciare gli stati membri liberi di adotta-

re una defi nizione adeguata.

È da rivedere anche la proposta di destinare il 30 per cento

delle risorse al greening (“rinverdimento”) perché esclude

la maggior parte delle colture virtuose in termini sosteni-

bilità del territorio e di cattura di CO2, ampiamente diffuse

nell’agricoltura italiana come olivo, vite e alberi da frutta,

che sono la base della dieta mediterranea.

In pratica un olivicoltore italiano non prenderebbe i paga-

menti “verdi”, mentre i prati della regina d’Inghilterra sì.

“ROAD MAP” CONTRO I TAGLI DELLA PAC di Lorenzo Cusimano, Direttore Coldiretti Bergamo

S

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Per il mondo agricolo il nuovo anno inizia all’insegna della pre-occupazione. A sottolineare l’inquie-tudine che serpeggia nel settore è la Coldiretti di Bergamo, che ha rilevato segnali di apprensione tra i propri as-sociati.

“Purtroppo negli ultimi tempi - spiega il presidente provinciale Alberto Bri-vio - le imprese si sono trovate a fare i conti con molti elementi negativi, che si stanno abbattendo sulle imprese agricole in modo insostenibile, a par-tire dall’introduzione dell’IMU prevista nel decreto “Salva Italia”. Sappiamo che in questa fase diffi cile tutti devono fare la propria parte, ma riteniamo giusto che la terra coltivata da una impresa agricola debba avere un trattamento fi scale ben diverso da quello riservato a chi la detiene per fi ni speculativi o hobbistici. Se l’impo-stazione non verrà rivista, la manovra avrà un impatto pesante su terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fi enili fi no alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi, andando a tassare quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione. Si tratta di una stortura che deve asso-lutamente essere corretta. Occorre differenziare la tassazione tra chi di agricoltura vive e chi la fa a tempo perso”.In provincia di Bergamo si stima che mediamente le aziende si troveranno quintuplicata la somma che pagavano in passato. Se a questo si aggiunge la rideterminazione delle aliquote con-tributive di coltivatori diretti, mezzadri

e coloni, con ulteriori oneri, per molti sarà un vero e proprio salasso.“Non vogliamo sottrarci ai nostri dove-ri - precisa Brivio - ma sono indispen-sabili misure eque che favoriscano la crescita e queste misure per ora non ci sono. L’agricoltura produce beni

primari ed è un fattore chiave per lo sviluppo del Paese. È inoltre fonda-mentale per la difesa del suolo e il pre-sidio del territorio, creando un valore aggiunto importante anche per altri settori, come ad esempio il turismo, il commercio e l’indotto in generale. Per non parlare della sua strategicità dal punto di vista dell’approvvigionamento alimentare. Al fi ne di evitare una forte penalizzazione per un’attività che sta richiamando l’interesse dei giovani, salvaguardando importanti aspetti

IL NUOVO ANNO INIZIA IN SALITA

PER IL MONDO AGRICOLO“Con questa manovra non si coltiva lo sviluppo”

di Annamaria Fortini

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culturali e i prodotti tipici, ci auguriamo che i sindaci sappiano farsi interpreti delle esigenze dell’agricoltura”.Il settore agricolo deve fare i conti anche con il nuovo record raggiunto in questi giorni dalla benzina e l’aumento delle tariffe energetiche.“Questi rincari - prosegue Brivio - avranno un effetto valanga sui consu-matori e metteranno in crisi anche i produttori agricoli. Avranno infatti un doppio effetto negativo: ridurranno il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e faranno aumentare i costi nella fase produttiva. Il caro carburan-te e il costo dell’energia si rifl ettono in tutta la fi liera, con gravi ripercussioni soprattutto per quelle attività agrico-le che necessitano di riscaldamento come le serre e l’essicazione dei fo-raggi, ma anche la trasformazione e la conservazione degli alimenti. È assur-do che un litro di benzina verde costi il 70 % in più di un litro di buon latte acquistato presso i nostri distributori

self service”. Resta molta alta anche la preoccupazione per la riforma del catasto che si teme andrà a colpire ulteriormente le aziende agricole. “Fortunatamente - conclude Brivio - è stata smentita l’ipotesi di una tassa sul vino che avrebbe arrecato un danno incalcolabile a un comparto dell’agri-coltura bergamasca che ultimamente è molto cresciuto dal punto di vista

qualitativo e che a livello nazionale svolge un ruolo da traino per il Made in Italy nel mondo dove nel 2011 ha realizzato un aumento del 14 per cento nelle esportazioni. L’agricoltura può portare sviluppo e occupazione a patto che venga sostenuta e non stretta tra balzelli e prelievi iniqui. La Coldiretti sta assicurando la massima collaborazione nel cercare di indivi-duare eventuali misure a costo zero da mettere a disposizione per il rilancio della competitività del settore. Per assurdo però, è da un anno che siamo in attesa dell’applicazione della legge sull’etichettatura per dare maggiore competitività alle nostre produzioni. Confi diamo nella cosiddetta “fase 2” o ”della crescita” che vedrà impegnato il Governo Monti nell’ individuare le azio-ni a favore delle imprese per il rilancio economico del nostro Paese, a partire dal preannunciato provvedimento per semplifi care norme e procedure a cari-co delle imprese agricole”.

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APPELLO ALLE ISTITUZIONI:

SALVIAMO IL MADE IN ITALY

Alla mobilitazione in difesa dell’agroalimentare del nostro Paese ha già aderito la CCIAA

Dopo l’approvazione da parte della Giunta della Camera di Commercio di Bergamo dell’Ordine del Giorno a sostegno del vero Made in Italy, la Coldiretti invita tutti i sindaci dei comuni della provincia a pronun-ciarsi nello stesso modo e aderire così alla mobilitazione che si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale. Rivolge lo stesso appello al Presidente della Provincia affi nché un’altra autorevole voce si schieri contro quelle iniziative che fi nanziano e sostengono all’estero attività di commercializzazione di pro-dotti agroalimentari con nomi italiani, realizzati però con materie prime stra-niere, con grave danno per l’agricoltu-ra del nostro Paese e i suoi primati.“La nostra azione - spiega il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio - ha l’obiettivo di porre fi ne all’utilizzo improprio di risorse pub-bliche destinate non alla promozione del Made in Italy autentico, bensì alla produzione e distribuzione di prodotti alimentari realizzati all’estero, presen-tati come italiani, ma che nulla hanno a che fare con la nostra agricoltura”. La denuncia della Coldiretti riguarda l’operato della Simest, la “Società Italiana per le Imprese all’Estero” con-trollata del ministero dello Sviluppo, che sostiene investimenti in attività di delocalizzazione che oltre a costituire occasioni di concorrenza sleale ai prodotti e ai produttori italiani, sot-traggono anche opportunità di lavoro ed occupazione al sistema Italia.

“Con il progetto per la costruzione di una fi liera tutta agricola e tutta italiana - evidenzia Brivio - da tempo la Coldi-retti è impegnata in un progetto di tu-tela e valorizzazione del vero Made in Italy agroalimentare. Troviamo incom-prensibile che in un momento di grave crisi in cui si è alla ricerca di azioni e risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale, il Made in Italy agroalimentare, che rappresenta oltre il 16 per cento del Pil nazionale ed è una straordinaria leva competitiva e di sviluppo del Paese, subisca attac-chi di questo genere”. Era già accaduto nel caso dell’azienda casearia Lactitalia, con successive dichiarazioni del Ministro per le politiche agricole all’epoca in ca-

rica, con la promessa della defi nizione di criteri di fi nanziamento dei progetti all’estero in grado di scongiurare appropriazioni indebite delle denomi-nazioni protette e impropri richiami all’origine italiana (il cosiddetto Ita-lian sounding, che “ruba” all’eco-nomia nazionale oltre 60 miliardi

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La Coldiretti è impegnata in un progetto di tutela e valorizzazione

del vero Made in Italy agroalimentare

di euro all’anno!). Ora si sta verifi cando un secondo caso di pari gravità: il Gruppo Parmacotto con il supporto di Simest ha già avviato negli Stati Uniti un progetto che ha portato all’aper-tura di un punto vendita monomarca a New York e prevede di strutturare una vera e propria catena di locali caratterizzati dall’offerta di prodotti Italian sounding. Nei punti vendita già aperti in diversi Stati, nell’Unione Europea e negli Stati Uniti, dedicati alla salumeria tradizionale italiana, si vendono alimenti realizzati con in-gredienti e materie prime non italiane

confezionati sul posto con etichette e marchi che evocano prodotti tipici del-la gastronomia italiana e delle nostre specialità regionali. “Ciò che vogliamo contrastare - sot-tolinea il direttore della Coldiretti di Bergamo Lorenzo Cusimano - è

un’azione sleale nei confronti dei no-stri agricoltori che con il loro lavoro hanno saputo costruire un patrimonio che tutto il mondo ci invidia, ma è an-che un affronto al Paese che in questo momento di diffi coltà deve puntare sulle sue eccellenze e non svilirle. La diffusione di prodotti che traggono in inganno circa la vera origine geografi ca realizza un evidente danno all’immagine della produzione agro-alimentare nazionale ed è un raggiro per i consumatori che non vengono messi in condizione di scegliere in modo consapevole. Già diversi sindaci hanno sostenuto la nostra campagna facendo approvare Il nostro Ordine del Giorno, ci aspettiamo che il loro nu-mero aumenti in modo da dare forza e incisività alla battaglia che abbiamo intrapreso per sostenere la nostra economia e il nostro territorio”.

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La Coldiretti di Bergamo scrive ai sindaci per scongiurare la “patrimoniale agricola”

CHIESTA LA RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE ORDINARIE PER I VERI AGRICOLTORI

Riservare la giusta sen-sibilità alle problematiche in cui versa il settore agricolo nell’applicazione dell’aliquota dell’Imposta municipale unica (Imu) prevista sia per i fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo sia per i terreni agricoli. È quanto ha chiesto la Coldiretti di Bergamo in una lettera inviata ai sindaci della provin-cia, invitandoli ad applicare la facoltà che la legge assegna loro di ridurre la nuova tassa che ha eliminato ogni agevolazione sui fabbricati rurali e an-nullato le riduzioni d’imposta sui terre-ni agricoli previste per gli imprenditori agricoli che conducono direttamente il fondo.“Ci rendiamo conto dei grandi sacrifi ci imposti ai cittadini italiani - scrivono nella lettera il presidente e il direttore della Coldiretti bergamasca Alberto Brivio e Lorenzo Cusimano - e che, in mancanza di tempo e con la neces-sità improcrastinabile di reperire risor-se, si siano colpiti patrimonialmente quei beni conosciuti o conoscibili ma, nel caso degli agricoltori, ci troviamo di fronte a una mazzata duplice in quanto essi scontano oltre a tutti gli

aumenti previsti per i cittadini anche questa sorta di patrimoniale agricola”.Di fatto con l’Imu è stata stravolta la disciplina precedente e si andrà a pe-sare sulle tasche degli agricoltori con aumenti percentuali ben più alti di chi detiene terreni per fi ni speculativi.“Ad essere colpiti dalla nuova imposta saranno le stalle, i fi enili, le cascine e i capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi - sottolineano Brivio e Cusimano - in pratica verranno tas-sati quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione per le imprese agricole. Il bene terra, se utilizzato come fattore della produzione in un’impresa agrico-la, deve avere un trattamento fi scale ben diverso da quello riservato a fondi agricoli speculativi o per fi ni hobbistici. Se non si interverrà il settore subirà una vera e propria ingiustizia, in un momento in cui si sta già confron-tando con una congiuntura tutt’altro che favorevole e costi di produzione che lievitano ogni giorno. Questo pe-sante macigno che si chiede alle vere imprese agricole di sopportare mette a repentaglio non solo il loro futuro ma anche il loro ruolo di presidio e

salvaguardia dell’ambiente, con gravi contraccolpi per l’intera economia e il territorio della provincia. Ci auguriamo che i sindaci comprendano la gravi-tà della situazione e sappiano farsi interpreti delle esigenze del mondo agricolo”. L’intervento richiesto dalla Coldiretti di Bergamo è volto a scongiurare la scomparsa di un tessuto di imprese che crea occupazione, garantisce il mantenimento di delicati equilibri idrogeologici e la produzione di un patrimonio di prodotti tipici che tutto il mondo ci invidia.“L’Imu avrà un impatto differenziato - spiega il presidente della Coldiretti bergamasca tutti dovranno pagare per i fabbricati rurali mentre per quanto riguarda i terreni la situazione varia nelle diverse zone della provincia. Riguardo a quest’ultimo aspetto solo le aree svantaggiate non saranno toc-cate dall’imposta mentre per la quasi totalità del territorio si calcola che mediamente le aziende si troveranno quintuplicata la somma che pagavano in passato. In alcuni casi addirittura si passerà dai 400 euro ai quasi 10.000 euro di imposta. Un vero e proprio salasso! Abbiamo allo stesso tempo voluto richiamare alla stessa sensibi-lità tutti i sindaci anche per rilanciare l’importanza di aderire al nostro ordine del giorno in difesa del Made in Italy, perché il primo passo per garantire un futuro al settore è quello di salvaguar-dare la competitività e il valore delle nostre produzioni dalle contraffazioni, soprattutto quelle incomprensibil-mente promosse dalla stato italiano, un’azione a “costo zero” che richiede solo regole certe e giuste”.

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Cambio al vertice

della Coldiretti Lombardia:

GIOVANNI BENEDETTI è il nuovo Direttore regionale

Cambio al vertice della Coldiretti Lombardia. Nello scorso mese di dicembre, nella sede dell’associazione in via Filzi 27, a Milano, alla presenza del segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo, si è tenuto il passaggio di consegne fra Eugenio Torchio e il nuovo Direttore regio-nale Giovanni Benedetti, eletto all’unanimità dal Consi-glio della Federazione.Torchio ha lasciato dopo 6 anni (in precedenza era stato di-rettore della Federazione di Alessandria e della Federazio-ne regionale del Piemonte) per ricoprire il nuovo incarico di responsabile nazionale per i rapporti con l’Expo. Benedetti ha assunto la direzione della Federazione Coldiretti della Lombardia dopo aver gestito, dal 2007 al 2011, la Federa-zione provinciale di Mantova.“Si tratta di un avvicendamento fra due fi gure di valore che hanno già dimostrato le loro capacità - spiega Coldiretti - e che anche nei nuovi incarichi loro affi dati giocheranno un ruolo strategico nello sviluppo della Filiera agricola italiana e nella difesa delle aziende a favore dello sviluppo econo-mico dei nostri territori. “Ringrazio per la fi ducia che mi è stata accordata e garan-tisco tutto il mio impegno per il compito che mi è stato affi dato in una regione così importante e complessa come la Lombardia” ha detto Giovanni Benedetti. “La nostra forza - ha spiegato Eugenio Torchio - è nella coesione e

nella capacità che abbiamo di dare slancio al progetto della Filiera agricola italiana, un progetto vincente che tocca a noi realizzare”.Mentre il segretario generale Enzo Gesmundo ha concluso ricordando come la Coldiretti sia una forza sociale che ha nella coerenza uno dei suoi principi guida: “La nostra li-nea è quella dell’Italia del buonsenso e della respon-sabilità”.

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Sono aperte le iscrizioni alla 6° edizione dell’OSCAR GREEN, il premio per l’innovazione pro-mosso dai Giovani della Coldiretti.

Sul sito internet www.oscargreen.it, oltre al formu-lario di iscrizione, è possibile trovare il regolamento del Premio 2012 che, rispetto a quello della passata

edizione, è stato leggermente modifi cato.

Ormai il Premio Oscar Green è un appuntamen-to consolidato e atteso da tutto il territorio in

quanto dà risalto e riconosce l’innovazione e l’impegno che, anche in questo momento dif-

fi cile del nostro Paese, le imprese agricole

italiane mettono con entusiasmo dedizione e respon-sabilità nelle loro attività imprenditoriali.

Quest’anno possono partecipare al concorso tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o asso-ciati che hanno compiuto massimo 40 anni. Solo per la categoria IN-FILIERA si possono candidare anche imprenditori con un’età superiore.Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni rivolgersi alla segreteria di Giovani Impresa Bergamo.

Annamaria Fortini Tel. 035/4524125 E-mail: [email protected]

Oscar Green 2012: riparte l’avventura

Iniziativa di Giovani Impresa

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La Benedizionedel Vescovo per tutti gli associati della Coldiretti

Una Benedizione da

portare a tutti gli associati.

È il prezioso dono che Monsignor

Francesco Beschi, Vescovo di

Bergamo, ha affidato alla delega-

zione della Coldiretti bergamasca

che lo ha incontrato nella

sede della Curia in Città Alta

in occasione del tradizionale

scambio di auguri per il Natale.

Durante il cordiale colloquio,

Monsignor Francesco Beschi

ha sottolineato l’importanza del

settore agricolo e ha voluto ap-

profondire alcuni aspetti legati

al consumo del territorio, al

ritorno dei giovani e alle pro-

spettive di alcuni comparti. Hanno

preso parte all’incontro insieme al

consigliere ecclesiastico Don Fran-

cesco Poli il presidente e il direttore

della Federazione Alberto Brivio e

Lorenzo Cusimano, il vicedirettore

Gualtiero Baresi, il delegato di

Giovani Impresa Fabio Bonzi, i diri-

genti Fabrizio Fumagalli e Giorgio

Piovanelli e la responsabile delle

relazioni esterne Annamaria Forti-

ni. Per conoscere ancora più appro-

fonditamente la realtà agricola

provinciale, Monsignor Beschi

ha espresso il desiderio di visi-

tare alcune imprese e ha invi-

tato la Coldiretti a proseguire

la propria importante attività

con uno sguardo rivolto al

futuro, al fine di costruire nuo-

ve opportunità che sappiano

andare oltre questo momento

di crisi.

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A Corna Imagna e a Bergamo presso il Santuario della Madonna della Castagna A Corna Imagna e a Bergamo presso il Santuario della Madonna della Castagna

Il Ringraziamento sul territorioIl Ringraziamento sul territorio In occasione della giorna-ta zonale del Ringraziamento organiz-zata dalla Coldiretti per le valli Imagna e Brembana si è concluso il concorso “Agricoltura in montagna” con la premiazione che ha visto protagonisti gli alunni delle scuole elementari delle due valli. L’iniziativa, promossa dalla Coldiretti in collaborazione con il co-

mune di Corna Imagna, la Comunità Montana, la Parrocchia e la Coopera-tiva Agricola “Il tesoro della bruna” si proponeva di raccogliere testimo-nianze e storie della realtà contadina tramite una poesia, un disegno o altro lavoro artistico per sensibilizzare i bambini sul tema dell’agricoltura oltre che per stimolare la creatività e lo spi-rito artistico dei partecipanti. Per avvi-cinare le nuove generazioni al mondo agricolo, sono state inoltre distribuite ai partecipanti 500 buste di sementi offerte dal Consorzio Agrario di Ber-gamo. Uno degli obiettivi dell’iniziativa era anche quello di invitare i bambini a passare più tempo all’aria aperta.Alla premiazione hanno partecipato più di 70 bambini e il primo premio è andato in ex equo alle classi 3a e 4a delle scuola primaria di Serina, che hanno presentato rispettivamente un acrostico e una raccolta di poesie.La Giornata del Ringraziamento per la zona della Media Pianura si è in-vece tenuta presso il santuario della Madonna della Castagna a Bergamo e ha visto la partecipazione di circa 200 trattori. Queste manifestazioni, che potrebbero per alcuni versi sembrare superate dal progresso del XXI se-colo, mai come oggi invece rifl ettono

il bisogno di riscoprire valori persi che però possiamo recuperare in maniera semplice, senza doverci inventare niente di nuovo, riscoprendo nella memoria i momenti di aggregazione veri, ravvivando la consapevolezza che il lavoro dei nostri antenati ci ha portato benessere e prosperità. I par-tecipanti alla Giornata si sono radunati presso l’azienda Fratelli Tomaselli di Valbrembo, dove sono stati rifocillati e riscaldati da un ricco buffet. Hanno quindi percorso le vie di Valbrembo, Paladina e di Bergamo per poi arrivare al Santuario per la Santa Celebrazione presieduta da Monsignor Lino Belot-ti. Sono stati premiati con quadretti Il Vescovo, il Parroco e Lino Gritti per il profi cuo lavoro profuso. Una pergame-na è stata invece donata a tutti i parte-cipanti.

Il Ringraziamento sul territorio

IL FORMAGGIO

Questo è il nostro formaggioe si può fare anche a maggio.É buono, morbido e filante,ed è prezioso come un diamante. Tanto banale può sembrare,ma è un alimento da apprezzare. È molto faticoso da faree spesso non lo riusciamo a gustare …dicono che il colesterolo faccia alzare!!Ma a noi poco importaperché ci piace mangiarne poco per volta.(Jurgen , Lorenzo, Cristian 4^ Primaria Serina)

A Corna Imagna e a Bergamo presso il Santuario della Madonna della Castagna

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Acrostico della classe 3^Scuola Primaria di Serina

L’ come LAVOROA come ALLEVAMENTOG come GREGGER come RICOTTAI come IMPORTANZAC come CAMPANACCIO come OVINIL come LATTET come TALEGGIOU come UOVAR come RADICCHIOA come AGNELLI

I come INSIEMEN come NOI

M come MIGLIOREREMO O come OVUNQUEN come NASCANOT come TANTI A come AGRICOLTORIG come GENEROSIN come NELL’A come ALLEVARE ANIMALI IN MONTAGNA.

Insegnante referente: Carrara Luisa

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INCENTIVI ALLE IMPRESE

PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

Con nota del 28 dicembre 2011 INAIL ha aperto un bando con l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavo-ro in base ai rischi documentati dalle valutazioni aziendali. Si tratta di un contributo in conto capi-tale pari al 50% delle spese sostenute, indirizzato a tutte le imprese di tutti i settori produttivi iscritte alla CCIAA (anche ditte individuali). Il bando rien-tra nel regime De Minimis. Tale regime prevede un contributo pari a 7.500 euro nei tre esercizi fi nanziari per aziende a produzione agricola primaria e di 200.000 euro per tutte le altre aziende. Le aziende che effettua-no trasformazione e vendita professio-nale, gli agriturismi, contoterzismo e altre attività connesse rientrano nella categoria di aziende con la soglia De Minimis di 200.000 euro. In relazione alle singole domande presentate il contributo minimo è di 5.000 euro e quello massimo di 100.000 euro. Sono ammessi a contributo progetti di

investimento e progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsa-bilità sociale. Nel contributo sono am-messe sia le spese di realizzazione del progetto che spese tecniche. È possibile presentare un solo proget-to per unità produttiva. Potranno accedere solo le aziende che raggiungeranno un punteggio soglia determinato sulla base di alcuni para-metri relativi all’impresa, al progetto e all’effi cacia dell’intervento.La richiesta dovrà essere predisposta on line sul portale INAIL entro le ore 18 del 7 marzo 2012 e successivamente inviata secondo indicazioni INAIL di cui siamo ancora in attesa. Successiva-mente INAIL pubblicherà l’elenco delle azienda ammesse. Nella graduatoria non sono previsti scorrimenti dei no-minativi e gli eventuali contributi non assegnati saranno destinati a fi nanzia-menti futuri. Dall’ammissione al pagamento l’azien-da dovrà realizzare e rendicontare il progetto entro 12 mesi. A rendicon-tazione ultimata e con esito positivo

dell’analisi della documentazione da parte di INAIL, l’Istituto predispor-rà l’erogazione del contributo e ad erogazione avvenuta effettuerà dei controlli a campione presso le aziende benefi ciarie. Tutta la documentazione amministrativa, tecnica e contabile relativa al progetto realizzato dovrà es-sere conservata separatamente per 5 anni e i beni oggetto del fi nanziamento dovranno essere conservati per alme-no 2 anni dalla erogazione del saldo di contributo. Tutti i movimenti fi nanziari relativi alla realizzazione del progetto dovranno essere effettuati tramite bo-nifi co bancario o postale per garantire la tracciabilità dei pagamenti.

BANDO DELL’INAIL

Per informazioni dettagliate contattare l’uffi cio tecnico presso

la sede provinciale di Coldiretti Bergamo i sigg.

Giuseppe Paro - tel. 035 [email protected]

Laura Guarneri - tel. 035 4524134 [email protected]

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Il Decreto “Proroghe” Il Decreto “Proroghe” riapre la possibilità di presentare riapre la possibilità di presentare le variazioni catastalile variazioni catastali È stato pubblicato in Gazzetta Uffi ciale il De-creto Legge n. 216/2011 cosiddetto “Decreto Proroghe” contenente alcuni differimenti di termini di scadenza “...necessari per garantire effi cienza ed effi cacia all’azione am-ministrativa”.

Variazioni catastali fabbricati ruraliProroga al 31.3.2012In merito alla variazione della categoria catastale dei fab-bricati rurale (A/6 per i fabbricati a destinazione abitativa e D/10 per i fabbricati strumentali all’attività agricola) il cui termine di presentazione iniziale era fi ssato per lo scorso 30.9, termine che il decreto “Salva Italia” ne ha disposto una proroga al 28.12, il decreto in esame ha ulteriormente prorogato al 31.3.2012 il termine entro il quale presentare le domande di variazione. Pertanto è ancora possibile pre-sentare le domande di variazione delle categorie catastali. Si ribadisce l’importanza di tale variazione al fi ne di evitare eventuali controversie relativamente all’Ici dovuta fi no al 31/12/2011.

Partite Iva inattiveProroga al 31.3.2012È inoltre prorogato al 31.3.2012 il termine entro il quale pro-cedere alla comunicazione di avvenuta cessata attività delle posizioni Iva inattive da tempo, ossia la revoca d’uffi cio delle partite Iva relative a contribuenti che, per 3 anni consecutivi, risultano:- Non aver esercitato l’attività d’impresa/lavoro autonomo;

- Non aver presentato la dichiarazione Iva ancorché sia obbligato ad adempimento.

Ciò premesso, considerato che la norma fa riferimento a “soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale”, non sono quindi interessati da tale casistica i sog-getti esonerati da tale adempimento quali per esempio le aziende agricole che operano in regime di esonero. Si ricorda che la mancata tempestiva presentazione della dichiarazione di cessazione di attività (entro 30 giorni come previsto dall’art. 35 DPR 633/72) è soggetta a sanzione di euro 516. La norma inizialmente introdotta dal DL 98/2011 prevede la possibilità di sanare volontariamente tali posi-zione effettuando il versamento di euro 129,00 utilizzando il “modello F24 - versamenti con elementi identifi cativi”, Tipo “R”, elementi identifi cativi “n° partita Iva”, codice tributo “8110”, anno di riferimento “anno di cessata attività”. Tale importo non è compensabile con eventuali crediti disponibi-li. Qualora ne ricorrano le condizioni, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere alla cancellazione d’uffi cio della posizione Iva, irrogando una sanzione da 516 euro fi no ad un massi-mo di 2.065 euro.

Utilizzo VoucherProroga al 31.12.2012È prorogata al 31.12.2012 la possibilità di utilizzare i co-siddetti “Voucher” per i lavoratori titolari di un contratto a tempo parziale (part-time) e per i percettori di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito (disoccupa-zione ordinaria, mobilità, trattamenti speciali di disoccupa-zioni edili).

Il Decreto “Proroghe” riapre la possibilità di presentare le variazioni catastali

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Variato il tasso

legale degli interessi:

cambia il calcolo

del ravvedimento

operoso

Dal 1° gennaio 2012 è cambiata nuovamente la misura degli interessi legali. Dopo appena un anno dall’aumento di mezzo punto percentuale, la misura degli interessi legali è aumentata di un ulteriore punto, infatti la misura del saggio degli in-teressi legali previsto dall’ar-ticolo 1284 del Codice civile è fi ssata ora al 2,5% in ragione d’anno in base al DM 12 dicembre 2011.

La nuova misura si applicherà per tutte le operazioni che fanno riferimento agli interes-si legali.Aumenta per esempio il costo del ravvedimento “sprint” (en-tro 15 giorni), “ breve“ (entro 30 giorni) o “lungo” (oltre 30 giorni), in caso di omessi o tardivi versamenti del 2012.

La variazione del tasso di interesse comporta anche l’aggiornamento della tabella di calcolo del valore dei titoli e al del valore dell’usufrutto.

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Utilizzo del contante limitato a Euro 1.000

Il cosiddetto decreto “Salva Italia” (art. 12, comma 1, DL n. 201/2011) ha ulteriormente ridotto il limite al di sopra del quale non è ammessa la trasferibilità di denaro contante e dei titoli al portatore già ritoccato dall’entrata in vigore del DL 138/2011 “Manovra di Ferragosto” dello scorso 13 agosto.

Dal 6 dicembre 2011 non è più possi-bile effettuare pagamenti tra soggetti diversi in un’unica soluzione in contan-te di importo pari o superiore a euro 1.000.

La limitazione riguarda anche quei pagamenti inferiori al limite artifi ciosa-mente frazionati il cui valore importo complessivo dell’operazione supera la soglia imposta dal DL n. 201/2011.

Tale disposizione pertanto pre-vede:

- Non è più possibile ef-fettuare pagamenti tra-mite denaro contante, libretto di deposito bancario o postale al portatore, e titoli al portatore fra soggetti diversi per importi pari o superiore a 1.000 euro;- Gli assegni bancari, posta-li e circolari e i vaglia postali e cambiari emessi per importi pari o superiore a euro 1.000 devono indi-care il nome o la ragione sociale del benefi ciario e la clausola di non tra-sferibilità. È possibile richiedere agli istituti di credito il rilascio di assegni bancari, postali e circolari e i vaglia postali e cambiari senza la clausola di non trasferibilità previo pagamento dell’imposta di bollo nella misura di 1,50 euro per singolo assegno/vaglia;

- I libretti di deposito bancari o postali al portatore do-

vranno avere un saldo inferio-re a euro 1.000.

Qualora alla data del 6.12.2011 il saldo

fosse superiore, sarà neces-sario entro il 31.3.2012 prov-vedere alla ridu-zione del saldo

ad una somma inferiore a 1.000

euro o procedere alla loro estinzione.

Il non rispetto delle norme di cui sopra prevede l’irrogazione di sanzioni nella misura dell’1% al 40% dell’importo trasferito (se inferiore a euro 50.000) e comunque non inferiore a euro 3.000. Qualora le somme tra-sferite siano superiori a euro 50.000 la sanzione sarà nella misura dal 5% al 40% dell’importo trasferito con un mi-nimo di euro 3.000.

I soggetti interessati al rispetto degli obblighi antiriciclaggio devono comuni-care alle ragionerie dello Stato territo-rialmente competente entro 30 giorni le infrazioni circa l’uso del contante delle quali ne sono venuti a conoscen-za (20121 - Milano, Via Tarchetti n. 6).

Si ritiene di particolare im-portante porre l’attenzione ai pagamenti di canoni d’affi tto effettuati mediante il versa-mento in libretti al portatore e il pagamento dello stipendio a dipendenti o al prelievo da parte

dei soci.

Non è piùpossibile effettuare

pagamenti in contante di importo

pari o superiore a 1.000 euro

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale del 29 dicembre il decreto legge cosiddetto “milleproroghe” (Decreto Legge 29 dicembre 2011, n.216). Il provvedimento, proroga ulteriormente le scadenze relative all’inizio dell’operati-vità del Sistri. Il SISTRI è il nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifi uti, nato con lo scopo di informatizzare a livello nazionale la fi liera dei rifi uti speciali (pericolosi e non pericolosi) e dei rifi uti urbani.Il Decreto Legge sposta al 2 aprile 2012 la data di avvio dell’operatività del sistema per le imprese che occupano più di 10 addetti.Tutte le altre imprese che occupano meno di 10 addetti e producono più di 100 kg anno di rifi uti pericolosi inizieranno non prima del giugno 2012 (la data preci-sa verrà stabilita con successivo Decreto). Infi ne è prorogato al 2 luglio 2012 il regime di esonero dall’iscrizione previsto dall’articolo 39, comma 9, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n.205 per le imprese agricole che conferiscono fi no a 100 kg. l’anno di propri rifi uti a circuiti organizzati di raccolta. Ad oggi quindi val-gono le norme relative al D.Lgs. 22/97 e succ. mod. e int. che prevedono la tenuta del Registro di Carico e Scarico, la gestione dei trasporti di rifi uti con il Formulario ed infi ne presentazione alla Camera di Commercio entro il 30 aprile 2012 del M.U.D. (Modello Unico di Dichiarazione Ambien-tale). Gli Uffi ci Zona e della Sede di Bergamo sono disponibili per ogni eventuale approfondimento sull’argomento. Catello Vitaglione 035 4524131 - [email protected]

Gestione dei rifiutiSistri: nuovi termini inizio operativitàPer il MUD resta invariata la data del 30 aprile 2012 per la consegna della documentazione alla Camera di Commercio

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Contro i ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione arriva “SbloccaCrediti”

Unioncamere Lombardia, UniCredit e Anci Lombardia hanno rilanciato “Sbloccacrediti”, il fondo regionale varato un anno fa per aiutare le micro e le piccole imprese lombarde che vantano crediti scaduti verso i Comuni lombardi che non sono in condizione di onorare gli impegni contrattuali per i vincoli posti dal patto di Stabilità. La particolarità del fondo rotativo “SbloccaCrediti sta nel fatto che le imprese lombarde hanno la possibilità di vedersi anticipati dalla Banca, senza alcun costo (né per spese bancarie né per

interessi) i crediti scaduti nei confronti dei Comuni che hanno diffi coltà a rispettare le scadenze dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi. Le modalità di utilizzo sono molto semplici: basta recarsi presso una delle oltre 560 agenzie di UniCredit in Lombardia e presentare una semplice domanda di accesso al fondo. Sarà la Banca stessa ad attivare i contatti con il Comune debitore e a svolgere tutti gli adempimenti necessari, senza costi per l’impresa e senza alcun obbligo di diventare correntisti della Banca.

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Aggiornata la banca dati catastale dei terreni agricoli È stato pubblicato in Gazzetta Uffi ciale del 30 dicembre 2011 n. 303, il comunicato del Direttore dell’Agenzia del Territorio con il quale è stato reso noto l’elenco di comuni nei quali è stata completata l’operazio-ne di aggiornamento della banca dati catastale dei terreni agricoli a seguito delle dichiarazioni presentate nell’an-no 2011 agli organismi pagatori dai soggetti interessati all’erogazione dei contributi agricoli e messe a disposizio-ne dall’Agea. I nuovi redditi dominicale ed agrario dei terreni in oggetto delle variazioni colturali producono effetto fi scale dal 1° gennaio dell’anno stesso in cui viene presentata la dichiarazione.

Gli elenchi delle particelle interessate dall’aggiornamento, ovvero di ogni porzione di particella a diversa coltura, indicanti la qualità catastale, la classe, la superfi cie ed i redditi dominicale ed agrario, sono consultabili per i sessanta giorni successivi alla pubblicazione del comunicato, presso ciascun comune interessato, le sedi dei competenti uffi -ci provinciali dell’Agenzia del Territorio, nonché sullo sito della stessa Agenzia (www.agenziadelterritorio.gov.it).Il contribuente può contestare le nuove rendite presentando ricorso alla Com-missione tributaria provinciale entro il termine di 120 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del comunicato

medesimo nella Gazzetta Uffi ciale.I paesi della provincia di Bergamo interessati sono:ADRARA SAN ROCCO ALBINO ANTEGNATEARDESIO AVERARA AVIATICO AZZONE BRANZI BRUMANO CAMERATA CORNELLO CAPRINO BERGAMASCO CARONA CASTIONE DELLA PRESOLANA

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CLUSONE COLERE COLOGNO AL S. CORNALBA COSTA V. IMAGNA COSTA VOLPINO CUSIO DOSSENA ENDINE GAIANO FONTENO FOPPOLO FORESTO SPARSO FUIPIANO V. IMAGNAGANDELLINO

GANDINO GANDOSSO GAVERINA TERME GEROSA GORNO GROMO LOVERE MEZZOLDO MORENGO OLTRE IL COLLE OLTRESSENDA ALTAONORE PARRE PREDORE PREMOLO RANZANICO RIVA DI SOLTO

ROGNO RONCOBELLO ROVETTA SAN GIOVANNI BIANCO SAN PELLEGRINO TERME S. BRIGIDA SARNICO SCHILPARIO SERINA SOLTO COLLINA SOVERE TALEGGIO TAVERNOLA BERG. VALBONDIONEVALGOGLIO

Comunicazione Pec

In merito alla comunicazione della casella di Posta Elettro-nica Certifi cata da parte delle società al Registro Imprese, si ricorda che il termine è scadu-to lo scorso 30 novembre ma a seguito dell’invito da parte del Ministero a non sanzio-nare eventuali comunicazioni anche successive a tale data, la Camera di Commercio di Bergamo ha deciso di accetta-re senza sanzioni le pratiche trasmesse entro il prossimo 31.1.2012. Pertanto qualora non si fosse adempiuto a trasmettere l’indirizzo di Posta elettronica entro lo scorso 30 novembre, è possibile provvedere a tale adempimento entro fi ne mese senza incorrere in sanzione.

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Introduzione dell’IMU

a cura di Roberto Pizzagalli

Sulla Gazzetta Uffi ciale del 6 dicembre 2011 è stato pubblicato il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici.La manovra economica contiene diver-se disposizioni di natura fi scale. Tra queste, si ritiene necessario evi-denziare i contenuti essenziali dell’an-ticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria, così come delineata a seguito della loro approvazione, in prima lettura da parte della Camera dei deputati.

Art. 13Anticipazione sperimentale dell’IMULa norma anticipa l’applicazione della nuova imposta municipale propria (IMU) la quale - come previsto dal decreto le-gislativo n. 23 del 2011 (artt. 8 e 9) - so-stituisce l’Irpef e le relative addizionali sui redditi fondiari, con riferimento ai beni non locati, e l’ICI.L’applicazione a regime dell’imposta municipale propria è fi ssata al 2015 e la nuova imposta costituisce una sorta di “ibrido”, la cui disciplina è fi ssata dagli articoli 8 e 9 (compresi i richiami alle disposizioni riguardanti l’ICI) del decre-to legislativo 14 marzo 2011, n. 23, in quanto compatibili, ed alle norme del decreto medesimo.Il comma 2 dell’art. 8 del citato decreto legislativo n. 23 del 2011 stabilisce che il presupposto dell’imposta municipale propria è il possesso di immobili, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, ivi compresa

l’abitazione principale e le pertinenze della stessa. Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivi-bile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e ri-siede anagrafi camente. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classifi cate nel-le categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità per-tinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abi-tativo. Al momento non è contemplato il concetto di abitazione concessa in uso gratuito che quindi viene considerata “seconda casa”.La base imponibile dell’Imposta mu-nicipale propria è costituita dal valore dell’immobile determinato ai sensi dell’articolo 5, commi 1, 3, 5 e 6 del citato D.Lgs. n. 504 del 1992, e dal de-creto in commento ed è determinata, come meglio specifi cato di seguito, al pari dell’ICI, applicando un moltiplica-tore (differenziato in base alle tipologie di beni ed alle categorie catastali) alle rendite catastali.La norma prevede un’aliquota base dell’imposta pari al 7,6 per mille ed una revisione dei coeffi cienti moltiplicatori per tutte le categorie di immobili assog-gettati all’IMU.I comuni, con deliberazione del con-siglio comunale adottata ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono mo-difi care, in aumento o in diminuzione, l’aliquota di base sino a 0,3 punti per-centuali.

L’aliquota è ridotta allo 0,4 per cento per l’abitazione principale e per le re-lative pertinenze, con la possibilità di riduzione da parte dei Comuni fi no a 0,2 punti percentuali.L’aliquota è parimenti ridotta allo 0,2 per cento per i fabbricati rurali ad uso strumentale, con “manovrabilità” (esclu-sivamente al ribasso) dell’aliquota fi no allo 0,1 per cento. I Comuni possono, inoltre, ridurre l’aliquota fi no allo 0,4 per cento nel caso di immobili non produt-tivi di reddito fondiario ai sensi dell’ar-ticolo 43 del TUIR, ovvero nel caso di immobili posseduti dai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società, ovvero nel caso di immobili locati.Dall’imposta dovuta per l’unità immo-biliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fi no a con-correnza del suo ammontare, euro 200 rapportate al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l’unità immobiliare è adibita ad abita-zione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si veri-fi ca (e non in base al possesso).Si segnala che in sede di conversione è stato previsto un ulteriore innalzamento - per il 2012 e il 2013 - della detrazione “prima casa” pari a 50 euro per ogni fi glio di età non superiore ai 26 anni, purché residente e dimorante nell’im-mobile adibito ad abitazione principale, e fi no ad un massimo di detrazione complessiva pari a 400 euro (nulla importa se il fi glio non è fi scalmente a carico).

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L’aliquota è parimenti ridotta allo 0,2 per cento

per i fabbricati rurali ad uso strumentale

I Comuni possono stabilire che l’im-porto di euro 200 può, inoltre, essere elevato (a regime), fi no a concorren-za dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio. In tal caso il Comune che ha adottato detta delibe-razione non può stabilire un’aliquota superiore a quella ordinaria per le unità immobiliari tenute a disposizione.La suddetta detrazione “prima casa” si applica alle unità immobiliari di cui

all’articolo 8, comma 4, del decreto legi-slativo n. 504 del 1992 (cooperative edi-lizie a proprietà indivisa e alloggi IACP).L’aliquota ridotta per l’abitazione prin-cipale e per le relative pertinenze e la detrazione si applicano anche alle fatti-specie di cui all’articolo 6, comma 3-bis del suddetto decreto legislativo n. 504 del 1992 (soggetti separati) e i Comuni possono prevedere che queste si appli-chino anche ai soggetti di cui all’articolo

3, comma 56, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 (il riferimento è all’unità im-mobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata).

Terreni agricoliPer i terreni agricoli, il valore è costi-

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tuito da quello ottenuto applicando all’ammontare del reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gen-naio dell’anno di imposizione, rivalutato del 25 per cento ai sensi dell’articolo 3, comma 51, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, un moltiplicatore origina-riamente fi ssato dal decreto in esame a 120.Tale incremento - e l’aliquota d’imposta maggiore rispetto all’attuale ICI - da una parte rappresenta l’assorbimento del mancato gettito IRPEF sui redditi do-minicali dei terreni medesimi, dall’altra una rivalutazione della rendita ai soli fi ni della nuova imposta.In proposito, si pone in evidenza che, a seguito dell’azione svolta dalla Coldiret-ti, è stato approvato un emendamento che differenzia la misura del moltiplica-tore in relazione alla qualifi ca soggettiva del possessore, tenendo conto sia dell’esigenza posta dal Governo dell’in-varianza del gettito che del suddetto “assorbimento” dell’IRPEF sui redditi dominicali nella nuova imposta.Nella attuale formulazione, pertanto, il suddetto moltiplicatore è pari a 130, ridotto a 110 per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.L’IMU sostituisce il precedente regime che prevedeva:a) il versamento dell’imposta sul

reddito (con le aliquote marginali) calcolata su una base imponibile determinata applicando alla rendita catastale la rivalutazione dell’80 per cento;

b) il versamento dell’imposta ai fi ni ICI determinata applicando alla rendita catastale (dominicale) la rivalutazio-ne del 25% e il coeffi ciente pari a 75. L’aliquota d’imposta applicata sulla base imponibile così determinata è pari al 5 per mille (con facoltà per i Comuni di variare la suddetta per determinate categorie di beni e/o soggetti).

Si fa presente che nella nuova discipli-na, sono fatte salve le attuali esenzioni per i terreni montani, mentre viene eliminato qualsiasi riferimento alle suddette franchigie di cui all’art. 9 del decreto ICI (riduzioni d’imposta a favore di CD e IAP).

Fabbricati ruraliIn generale, per i fabbricati iscritti in ca-tasto, il valore è costituito da quello ot-tenuto applicando all’ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalu-tate del 5 per cento ai sensi dell’articolo 3, comma 48, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, i seguenti moltiplicatori:160 per i fabbricati classifi cati o classi-fi cabili nei gruppi catastali A, con esclu-sione di A/10, e nelle categorie catastali C/2, C/6, C/7;140 per i fabbricati classifi cati o clas-sifi cabili nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4, C/5;80 per i fabbricati classifi cati o classifi -cabili nella categoria catastale A/10 e D/5;60 per i fabbricati classifi cati o classifi -cabili nel gruppo catastale D, ad ecce-zione della categoria D/5 (a decorrere dal 1° gennaio 2013 il moltiplicatore sarà pari a 65);55 per i fabbricati classifi cati o classifi -cabili nella categoria C/1.Il comma 8 dell’art. 13 in commento istituisce una aliquota ridotta (0,2 per cento) per i fabbricati strumentali agri-coli che, in coordinato disposto con l’abrogazione dell’art. 23, comma 1-bis, del DL n. 207 del 2008, determina uno specifi co obbligo di assoggettamento all’imposta anche dei fabbricati in paro-la, precedentemente esclusi dall’ICI.Inoltre, si prevede l’assoggettamento ad IMU anche per i fabbricati ad uso abi-tativo. Per gli immobili prima abitazione l’aliquota è dello 0,4 per cento con un abbattimento fi no a 200 euro (eleva-bile a 400, al ricorrere delle condizioni innanzi illustrate, relative alla presenza nell’immobile di fi gli di età non superio-re a 26 anni).Con riferimento ai fabbricati per i quali è stata presentata la domanda di varia-

zione di categoria catastale A/6, classe “R”, senza attribuzione della rendita nonché per i fabbricati strumentali non accatastati (anch’essi senza ren-dita), per i quali era stato evidenziato il dubbio circa l’applicabilità delle nuove misure, in sede di conversione è stata introdotta una specifi ca previsione. I nuovi commi da 14-bis a 14-quater, infatti, dispongono in materia di ruralità degli immobili.In particolare, viene stabilito che le domande di variazione della categoria catastale presentate (ai sensi dell’art. 7, comma 2-bis, del DL n. 70 del 2011) fi no alla data di entrata in vigore della legge di conversione producono gli effetti previsti in relazione al riconoscimento di ruralità, fermo restando il classa-mento originario degli immobili rurali ad uso abitativo. Si demanda, inoltre, a un decreto del Ministro dell’economia e delle fi nanze, da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, la determinazione delle modalità di inserimento negli atti cata-stali della sussistenza del requisito di ruralità. Il comma 14-ter stabilisce, inoltre, che i fabbricati rurali iscritti al catasto terreni devono essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012, con le modalità previste dal re-golamento in materia di automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle conservatorie dei registri immobiliari (decreto del Ministro delle fi nanze 19 aprile 1994, n. 701), altrimenti saranno i funzionari dell’Agenzia del Territorio ad attivarsi applicando anche una sanzione fi no a 2.066 euro. Sono esclusi da tale obbligo dichiara-tivo i fabbricati che non costituiscono oggetto di inventariazione (articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro delle

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fi nanze del 2 gennaio 1998, n, 28), ov-vero:a) manufatti con superfi cie coperta

inferiore a 8 mq.;b) serre adibite alla coltivazione e pro-

tezione delle piante sul suolo natu-rale;

c) vasche per l’acquacoltura o di accu-mulo per l’irrigazione dei terreni;

d) manufatti isolati privi di copertura;e) tettoie, porcili, pollai, casotti, conci-

maie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 m., purché di volu-metria inferiore a 150 mc.;

f) manufatti precari, privi di fondazio-ne, non stabilmente infi ssi al suolo.

Il comma 14-quater dispone, infi ne, nel-le more della suddetta presentazione della dichiarazione di aggiornamento catastale, l’imposta municipale propria viene corrisposta, a titolo di acconto e salvo conguaglio, sulla base della rendita delle unità similari già iscritte in catasto.In caso di mancato rispetto dell’obbligo di dichiarazione, gli uffi ci provinciali dell’Agenzia del territorio provvedono,

con oneri a carico dell’interessato, alla iscrizione in catasto dell’immobile non accatastato ovvero alla verifi ca del classamento delle unità immobiliari segnalate, notifi cando le risultanze del classamento e la relativa rendita (cfr. articolo 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311).L’aliquota da applicare ai fabbricati “strumentali/abitativi”, ossia quelli che sono concessi in uso a dipendenti dell’impresa agricola [art. 9, comma 3-bis, lettera f), DL n. 557 del 1993] è quella ridotta (0,2 per cento) prevista per gli immobili strumentali, seppur applicando il moltiplicatore appropriato, in funzione della categoria catastale di appartenenza.Si segnala, infi ne, che sullo specifi co argomento (fabbricati rurali), l’originaria formulazione dell’articolo 13 contene-va, al comma 21, la proroga al 31 marzo 2012 dei termini per l’attribuzione delle categorie catastali A/6 e D/10 a favore dei fabbricati aventi le caratteristiche fi scali di ruralità, di cui all’art. 7, comma 2-bis, del DL n. 70 del 2011.

La soppressione del citato comma 21, nonché dell’art. 7, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater dei n. 70 del 2011, operata in sede di conversione del decreto in commento, in uno con l’inserimento della previsione di una iscrizione “a re-gime” al catasto edilizio urbano di tutti gli immobili aventi le caratteristiche di ruralità che attualmente risultano iscrit-ti, senza rendita, al catasto terreni, e di un decreto ministeriale che stabilirà le modalità per l’inserimento negli atti ca-tastali della sussistenza del requisito di ruralità, porta a ritenere che:la nuova “scadenza” al 30 novembre 2012 per l’assolvimento delle procedu-re catastali sia legata esclusivamente al suddetto obbligo di nuova “iscrizione”;non sarà più necessario procedere alla variazione della categoria catastale per gli immobili già iscritti (è possibile co-munque una riaperturadi tale termine al 31.3.2012 con il decreto “proroghe”); il decreto dovrà, verosimilmente, limi-tarsi a stabilire una procedura per la “formalizzazione” della sussistenza del requisito di ruralità;

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quest’ultimo dovrebbe avere, così come previsto fi no all’entrata in vigore delle (abrogate) disposizioni contenute nel DL n. 70 del 2011, natura esclusivamente “sostanziale”. Tale interpretazione dovrà essere, tuttavia, confermata dai provvedi-menti di attuazione e dalla prassi ministe-riale. In sintesi si riportano le modalità di calcolo del nuovo tributo:

IMMOBILEIMMOBILE BASE IMPONIBILEBASE IMPONIBILE ALIQUOTA % ALIQUOTA %

Terreni agricoliTerreni agricoli Reddito dominicale * 1,25 * 130Reddito dominicale * 1,25 * 130 0,760,76

Terreni agricoli condotti da coltivatori diretti Terreni agricoli condotti da coltivatori diretti e Imprenditori agricoli professionalie Imprenditori agricoli professionali

Reddito dominicale * 1,25 * 110Reddito dominicale * 1,25 * 110 0,760,76

Aree edifi cabiliAree edifi cabili Prezzo di mercatoPrezzo di mercato 0,760,76

Fabbricati rurali strumentali e fabbricati Fabbricati rurali strumentali e fabbricati utilizzati da dipendenti agricoliutilizzati da dipendenti agricoli

Rendita catastale * 1,05 * 60Rendita catastale * 1,05 * 60 0,20,2

Abitazione principale ruraleAbitazione principale rurale Rendita catastale * 1,05 * 160Rendita catastale * 1,05 * 160 0,40,4

Abitazione ruraleAbitazione rurale Rendita catastale * 1,05 * 160Rendita catastale * 1,05 * 160 0,760,76

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Standard 5.2 introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acquaLo Standard si applica a tutte le super-fi ci dell’azienda che riceve i premi per i Pagamenti Diretti (Pac), per le indennità previste dal PSR e dai pagamenti previ-sti dai programmi di ristrutturazione e conversione vigneti, sono escluse le su-perfi ci a olivo e a pascolo permanente.Al fi ne di proteggere le acque superfi -ciali e di falda dall’inquinamento deri-vante dalle attività agricole, è prevista la presenza di una fascia tampone lungo i corsi idrici superfi ciali (fi umi, torrenti, canali), nel caso questa non fosse pre-sente l’agricoltore la deve costituire.

Sono esclusi:- Scoline e Fossi Collettori

(fossi di raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture prive di acqua propria e de-stinate alla raccolta di acqua meteorica;

- Adduttori d’acqua per l’irrigazione corpi idrici desti-nati all’irrigazione;

- Pensili il fondo del fosso è superiore al campo coltivato;

- Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che deter-minano una barriera tra il campo e l’acqua.

La Fascia Tampone è costituita da una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata, oppure arbustiva od arborea, spontanea od impiantata, di larghezza variabile da 3 a 5 metri a secondo dello “Stato Complessivo Attuale” del corpo idrico.

Stato Complessivo Attuale “scarso” o “cattivo” la fascia tampone deve esse-re larga 5m.Stato Complessivo Attuale “suffi cien-te” o “buono” la fascia tampone deve

essere larga 3m.Nel caso in cui il corpo idrico avesse una classifi cazione in base allo “Stato Complessivo Attuale” come “ELEVATO” in assenza di fascia preesistente, la lar-ghezza della fascia da costituire dovrà essere di 5 metri.

La larghezza della fascia è misurata a partire dal Ciglio di Sponda al netto del-la superfi cie occupata eventualmente da strade.

ImpegniAll’interno della Fascia Tampone è vie-tato effettuare lavorazioni, salvo quelle propedeutiche alla capacità fi ltrante della fascia stessa.

Devono essere rispettate le distanze relative alle utilizzazioni dei fertilizzanti inorganici in particolare ai concimi azo-tati, dei letami dei materiali assimilati ai letami, degli ammendanti organici e dei liquami per le Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) per quelle non vulnerabili.Per quanto riguarda i frutteti e/o i vi-gneti inerbiti di produzione integrata (Mis. 214 del PSR 2007/2013) la larghez-za della fascia può essere di soli 3 metri a condizione che lo “Stato Complessivo Attuale” sia classifi cato come Buono o Elevato.Gli impianti arborei produttivi preesi-stenti, alla data di entrata in vigore del

presente Standard, sono considerati parte integrante della Fascia Tampone.

DerogheÈ possibile la deroga:- per particelle agricole ricadenti in

aree montane;- terreni stabilmente inerbiti per l’inte-

ro anno solare;- colture autunno-vernine, seminate

prima del 1° gennaio 2012 (deroga applicabile solo per il primo anno).

Standard 2.2 avvicendamento del-le coltureLo standard prevedeva per dimostrare il mantenimento del livello di sostanza organica, l’eseguire delle analisi del

terreno, con la modifi ca in-trodotta dal quest’anno può essere dimostrato, invece, con l’adozione di idonee tecniche agronomiche e colturali atte a mantenere un livello minimo di sostanza organica nel terreno:- si deve aver presentato la comunicazione nitrati;- apportare un quantitativo di azoto organico pari almeno a 170 kg/ha/anno di azoto per il mais e, di almeno 150 kg/ha/anno di azoto per le altre col-

ture (orzo, frumento, avena ….);- effettuare operazioni di sovescio,

letamazione o altri interventi di ferti-lizzazione organica.

Atto A4 protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati proveniente da fonti agricole.

Per le Regioni Lombardia, Emilia Roma-gna, Piemonte e Veneto è prevista la deroga sul limite di apporto di azoto per l’utilizzo di effl uenti su terreni in Zona Vulnerabile ai Nitrati passando dai 170 kg/ha/anno ai 250 kg/ha/anno.

CONDIZIONALITÀ 2012Con il 2012 la normativa sulla Condizionalità è stata aggiornata apportando delle modifiche ed introducendo un

nuovo Standard così come previsto dalla riforma dell’Health Check nel 2008. Le novità introdotte sono relative all’”Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua” (Standard 5.2),

la modifica dello Standard 2.2 “Avvicendamento delle colture” e dell’Atto A4 “Protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati proveniente da fonti agricole”.

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Imprenditori agricoli a confronto: viaggio studio nella provincia di Asti

Confrontarsi con altre realtà per cogliere nuovi spunti impren-ditoriali e ampliare i propri orizzonti produttivi. Con questo spirito un gruppo di im-prenditori agricoli nei giorni scorsi ha partecipato al viaggio studio nella pro-vincia di Asti promosso da Giovani Im-presa Coldiretti Bergamo.“Con questa iniziativa - spie-ga il delegato di Giovani impresa Coldiretti Bergamo Fabio Bonzi - abbiamo voluto capire in prima per-sona come altri imprenditori agricoli stanno cogliendo le opportunità legate alla fi liera agricola tutta italiana che la Coldiretti sta costruendo giorno dopo giorno e come l’attività agricola si sta evol-vendo interessando sempre nuovi ambiti. Conoscere altre esperienze è sempre molto stimolante e spesso porta a idee e a progetti al-ternativi”. La visita, organizzata in col-laborazione con la Coldiretti di Asti, ha interessato tre aziende: l’allevamento biologico di capre Agrilanga a Vesime, una realtà che produce diversi formaggi

tra cui anche la pregiata Robiola di Roc-caverano D.O.P.; l’agriturismo San De-siderio di Merlo Aurelio a Monastero Bormida, un esempio virtuoso di multi-funzionalità che oltre ad offrire una ri-storazione di qualità e accoglienti strut-ture per il soggiorno, ha un allevamento di suini, un allevamento di bovini della

tipica razza Piemontese, un impianto di biogas che produce energia dai rifi uti organici e il punto vendita di Campagna Amica in cui si possono trovare tutti i prodotti aziendali e quelli dl altri agricol-tori del territorio; l’azienda vitivinicola Mario Torelli di Bubbio, un’impresa fa-

miliare che vanta una lunga tradizione e produce in modo biologico il tipico Moscato DOC che esporta in tutto il mondo. “In questo momento di crisi - evidenzia Bonzi - è importante avere una mentalità aperta per trovare sem-pre nuove strade e porsi sul mercato in modo dinamico, differenziandosi dagli

altri e magari trasformando in tipicità quelle che appa-rentemente sono debolezze. L’innovazione è un fattore importante per un settore in profonda trasformazione come quello agricolo, soprat-tutto quando interessa non solo i prodotti e i processi produttivi, ma anche le stra-tegie dell’organizzazione e il posizionamento delle impre-se rispetto al mercato. Guar-darsi intorno e dialogare con gli altri è fondamentale per

stare al passo con i tempi e guardare al futuro con nuove prospettive”.I partecipanti al viaggio hanno molto apprezzato la disponibilità del direttore della Coldiretti di Asti Antonio Ciotta e alle sue collaboratrici Sara Mazzolo e Chiara Franco.

A scuola di agricolturaGli allievi della prima A della scuola media di Mozzani-ca hanno incontrato nei giorni scorsi il presidente della sezione della Coldiretti di Mozzanica Luigi Fossati e la responsabile delle Relazioni Esterne della Coldiretti An-namaria Fortini per conoscere più approfonditamente il settore agricolo provinciale.Molto attenti e interessati, grazie anche al lavoro di preparazione svolto dalla professoressa Anna Tirloni, i ragazzi hanno seguito con molta curiosità la lezione e hanno posto molte domande sui vari aspetti del setto-re agricolo, dimostrando di comprenderne pienamente il ruolo e l’importanza.

INIZIATIVA PROMOSSA DA GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI BERGAMO

La professoressa Anna TirloniLa professoressa Anna Tirlonie il Presidente Luigi Fossatie il Presidente Luigi FossatiLa professoressa Anna Tirlonie il Presidente Luigi Fossati

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