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25. Assorbimento atomico Analisi dei Medicinali AA 2005-06 Dr.ssa M. Agamennone 1 SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO INTERAZIONI TRA RADIAZIONI E MATERIA Quando una radiazione elettromagnetica interagisce con la materia, può verificarsi un trasferimento di energia dalla radiazione alla materia (eccitazione) cui segue la completa restituzione di energia sotto diverse forme (rilassamento). Assorbimento ed emissione di energia radiante da parte della materia A temperatura ambiente atomi e molecole si trovano nello stato fondamentale (minima energia). + E ASSORBIMENTO - E EMISSIONE Lo stato eccitato non è stabile e dura per tempi brevissimi, perché atomi e molecole tendono a ritornare quasi istantaneamente nello stato di partenza, restituendo all’ambiente l’energia assorbita. Quando vengono sollecitati da una opportuna quantità di energia (E), passano in uno stato eccitato a maggiore energia (assorbimento). Se tale restituzione avviene sotto forma di energia radiante, si parla più propriamente di emissione.

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25. Assorbimento atomico Analisi dei Medicinali AA 2005-06

Dr.ssa M. Agamennone 1

SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO

ATOMICO

INTERAZIONI TRA RADIAZIONI E MATERIA

Quando una radiazione elettromagnetica interagisce con la materia, può verificarsi un trasferimento di energia dalla radiazione alla materia (eccitazione) cui segue la completa restituzione di energia sotto diverse forme (rilassamento).

Assorbimento ed emissione di energia radiante da parte della materia

A temperatura ambiente atomi e molecole si trovano nello stato fondamentale (minima energia).

+ ∆E

ASSORBIMENTOASSORBIMENTO

- ∆E

EMISSIONEEMISSIONE

Lo stato eccitato non è stabile e dura per tempi brevissimi, perché atomi e molecole tendono a ritornare quasi istantaneamente nello stato di partenza, restituendo all’ambiente l’energia assorbita.

Quando vengono sollecitati da una opportuna quantitàdi energia (∆E), passano in uno stato eccitato a maggiore energia (assorbimento).

Se tale restituzione avviene sotto forma di energia radiante, si parla più propriamente di emissione.

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ASSORBIMENTO

L’assorbimento è l’acquisizione, da parte della materia, della energia di radiazioni elettromagnetiche.

• le radiofrequenze (cioè quelle a minore energia) riescono solo a interagire con lo spin

di alcuni nuclei;• le microonde inducono rotazione nelle molecole;

• le radiazioni IR amplificano le naturali oscillazioni dei legami molecolari;

• le radiazioni UV/visibile riescono a eccitare gli elettroni di valenza;

• i raggi X riescono addirittura ad estrarre gli elettroni più vicini al nucleo.

L’assorbimento avviene in tempi brevissimi (10-15 s) e, nella maggior parte dei casi èseguito immediatamente da una rapida (10-14 ÷ 10-7 s) riemissione dell’energiaassorbita sotto forma di calore, in seguito a urti con gli atomi o con le molecole vicini. Durante questo processo non viene prodotta energia radiante.

Le radiazioni elettromagnetiche coinvolte possono essere di vario tipo:

La tecnica di analisi è la “spettroscopia di assorbimento atomico e molecolare”.

ASSORBIMENTO ATOMICO

Gli atomi liberi, quando assorbono energia radiante, danno luogo solo a transizioni elettroniche, che sono quantizzate, e quindi si possono registrare spettri di righe.

Ogni atomo ha un caratteristico spettro di assorbimento, dovuto alla specifica distribuzione energetica degli orbitali.

In ogni spettro atomico si distinguono diverse serie di righe, secondo l’orbitale di partenza degli elettroni coinvolti nella transizione. Questo dipende dallo stato di eccitazione dell’atomo e dalla temperatura.

Spettro visibile Spettro di assorbimento atomico

Gli atomi allo stato libero non possono dare luogo a transizioni vibrazionali o rotazionali. Le transizioni nucleari necessitano di E maggiori (= frequenze maggiori).

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Serie principale(transizioni 3s → np (n = 3, 4, 5,…, ) ¥

Serie diffusa(transizioni 3p → nd (n = 3, 4, 5,…, ) ¥

Serie netta (o stretta)(transizioni 3p → ns (n = 4, 5, 6,…, ) ¥

Serie fondamentale (o di Bergmann)(transizioni 3d → nf (n = 4, 5, 6,…, ) ¥

UV vicino Visibile IR vicino

Lunghezza d’onda (nm)200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1800

19

9

10

1900

Spettro di assorbimento atomico del sodio (a 3000 K), registrato su lastra o pellicola fotografica.Lo spettro è stato “smontato” in quattro parti, che corrispondono ad altrettante serie di righe. Le serie di righe corrispondono ai diversi tipi di transizioni. L’area in grigio rappresenta la regione del continuo e le righe tratteggiate (numero 8, 12, 16 e 19) il limite di ciascuna serie. Le righe di ogni serie tendono ad infittirsi verso le lunghezze d’onda minori, al punto da non essere più rappresentabili.

864 3 2 1

12 11 10

16 15 14

3s0

0.5

1

1.5

2

2.5

3

3.5

4

4.5

5

E (eV)

13141516

12345678

91011

12

171819

3p

4p

5p6p

7p8p9p

3d

4d5d 4f

5f

4s

5s

6s

Diagramma semplificato dei livelli di energia dell’atomo di sodio. Le frecce colorate in rosso (intere) indicano le principali transizioni elettroniche che possono avvenire in seguito all’assorbimento di radiazioni di una determinata lunghezza d’onda. Le frecce marroni (tratteggiate) indicano il limite di ciascuna serie: a lunghezze d’onda minori di questa (cioè con radiazioni più energetiche), l’elettrone viene espulso e l’atomo si ionizza. Le transizioni danno origine, nello spettro di assorbimento a quattro serie di righe.

Serie diffusa:3p → nd, con n = 3, 4, 5, 6,…

Serie principale:3s → np, con n = 3, 4, 5, 6,…

Serie netta (o stretta):3p → ns, con n = 4, 5, 6,…Serie fondamentale (o di Bergmann):3d → nf, con n = 4, 5,…

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SPETTRO DI ASSORBIMENTO ATOMICO DELL’ATOMO DI H

Tutte le righe dello spettro sono doppie perché ogni elettrone può avere 2 stati di spin pressoché isoenergetici.

Spettroscopia di assorbimento

• Una sorgente di radiazioni

Il monocromatore suddivide la radiazione uscente dal campione nelle diverse componenti monocromatiche.

Sorgente Campione Monocromatore Rivelatore Sistema di elaborazione del segnale

• Un monocromatore• Un rivelatore

Quando il rivelatore è l’occhio umano o una lastra fotografica, gli strumenti che si basano su questo schema, sono detti spettroscopi.

Il dispositivo più semplice per la spettroscopia di assorbimento è costituito da:

La spettroscopia è la tecnica di separazione e rivelazione delle variazioni di energia subite dalla materia.

Il rivelatore raccoglie le radiazioni in uscita dal campione e consente di confrontarne l’intensità con quella delle radiazioni in ingresso (emesse dalla sorgente).

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interfaccia

StampanteTastiera

Chopper

Raggio campione pulsato

Sistema di atomizzazione

Elemento disperdente

Filtro

Video

DisplayMicroprocessore

Sorgente Comparto celle Monocromatore Rivelatore Sistema elaborazione segnali e presentazione

dati

Spettrofotometro per assorbimento atomico

SORGENTE

CAMPIONE

DETECTOR

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Nell’analisi quantitativa si lavora con una radiazione monocromatica, di cui si misura l’intensità in uscita dal campione e si confronta con quella in entrata.

Nell’analisi qualitativa, invece, l’intensità della radiazione in uscita viene confrontata con quella in entrata per tutte le lunghezze d’onda. Il tracciato che si ottiene mostra l’assorbimento del campione al variare della lunghezza d’onda: spettro di assorbimento.

La spettroscopia di assorbimento atomico può esser utilizzata sia per l’analisi qualitativa dei campioni sia per l’analisi quantitativa.

Spettroscopia di assorbimento

SORGENTI

L’assorbimento atomico è utilizzato quasi esclusivamente nell’analisi quantitativa, in cui non è richiesta la registrazione di spettri. Pertanto non è necessario che la lampada emetta in tutto il campo spettrale, anzi è indispensabile disporre di sorgenti che emettano spettri di righe. Infatti le sorgenti a spettro continuo forniscono bande passanti troppo ampie (dell’ordine di 0.1 nm, se il monocromatore è molto efficiente) rispetto alle bande di assorbimento atomico (0.002 nm). Di conseguenza, per evitare che l’energia assorbita dal campione sia, in percentuale troppo bassa rispetto a quella emessa dalla lampada (e quindi difficile da rilevare) è necessario usare radiazioni monocromatiche.

Le radiazioni della sorgente devono essere anche molto intense, per compensare le dispersioni di energia che si verificano nel sistema ottico (specchi e monocromatore). I tipi di sorgente più usati sono tre:

• Lampada a catodo cavo• Lampada a scarica elettrodica di gas• Lampada a scarica di radiofrequenza

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LAMPADE A CATODO CAVO(Hollow Cathode Lamp)

Sono le sorgenti più usate, anche se presentano qualche problema per l'analisi di metalli alcalini e di elementi molto volatili (come As, Se, Cd), che hanno vita molto breve e danno emissioni di bassa intensità.

L’emissione della radiazione eccitante è prodotta da un catodo cilindrico cavo, costituito dall’elemento da analizzare* o da una sua lega. Il bulbo della lampada, in vetro con una finestra di quarzo, è riempito di argon o di neon.

Gasinerte

* Queste lampade possone essere a singolo elemento o multielemento.

LAMPADE A CATODO CAVO

Quando viene applicata una opportuna differenza di potenziale agli elettrodi, il gas di riempimento si ionizza parzialmente; gli ioni positivi, accelerati dal campo elettrico, urtano il catodo e provocano l’espulsione degli atomi superficiali. Si formano, così, atomi vaporizzati che, eccitati dagli urti con il gas di riempimento, emettono energia radiante.

M0

Ar+

M0

Ar+

M* M*

M0

Espulsione Eccitazione Emissione

Catodo

Emissione di energia radiante in una lampada a catodo cavo.Un atomo di argon ionizzato estrae un atomo superficiale M0 dal catodo; l’atomo viene poi eccitato nell’urto con il gas di riempimento; l’atomo eccitato (M*) decade nello stato fondamentale emettendo un quanto di luce (hn).

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SISTEMI DI ATOMIZZAZIONE

Sfrutta una fiamma, alimentata a gas, in cui viene nebulizzata una soluzione del campione. Il dispositivo è costituito da un bruciatore a flusso laminare con premiscelatore.

La combustione e l'atomizzazione avvengono sulla testata del bruciatore.

Metodologie Speciali

in Analisi

Farmaceutica

a) Atomizzatore a fiamma

Il campione (in soluzione) viene aspirato nel nebulizzatore, trasformato in aerosol e immesso nella camera di premiscelazione, dove si mescola con il gas combustibile e con il comburente.

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IL CAMPIONE VIENE ASPIRATO ATTRAVERSO UN

CAPILLARE

IL CAMPIONE ASPIRATO VIENE VAPORIZZATO NELLA

FIAMMA

Tipi di fiamme consigliate per analisi di assorbimento atomicoTipi di fiamme consigliate per analisi di assorbimento atomico

Propano-aria

Acetilene-ossido di azoto

Acetilene-aria

Aria-idrogeno

Fr Ra

Cs Ba La. Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Pb At Rn

Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In I Xe

K Ca Sc Ti V Cr Mn Co Ni Zn Ga Ge Br Kr

Li Be Ne

Na Mg Al Si Cl Ar

H He

B C F

Fe Cu

Sn

Hg Tl Bi

As

P

N

Sb

Po

Se

S

O

Te

Th Pa

Ce Pr

U Np

Nd Pm

Pu Am

Sm Eu

Cm Bk

Gd Tb

Cf Es

Dy Ho

Fm Md

Er Tm

No Lr

Yb Lu

Ac

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Si tratta di un sistema interamente automatizzato, che consente di abbassare notevolmente (fino a 1000 volte) i limiti di rivelabilità tipici della spettrofotometriadi fiamma; inoltre consente di lavorare su aliquote molto piccole di campione, sia in soluzione sia allo stato solido.

b) Fornetto di grafite

1. rimozione del solvente o essiccamento del campione (se si tratta di un solido);

Metodologie Speciali

in Analisi

Farmaceutica

In genere il programma di riscaldamento prevede tre stadi successivi, di diversa durata, condotti a temperature crescenti:

2. incenerimento (pirolisi) del campione;

3. atomizzazione.

b) Fornetto di grafite

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Fenomeni che si verificano durante l’atomizzazione in una fiamma o in un fornetto di grafite di una soluzione contenente l’analita in forma ionica (M+) e un controione (A-).Nel tubo di grafite non avviene la fase di nebulizzazione.

M+ + A- (soluzione)

M+ + A- (aerosol)

MA (solido)

MA

MA (liquido)

MA (vapore)

M+ + e-

M A (gas). .

M * (gas).

∆E Nebulizzazione

∆E Desolvatazione

∆E Distruzione della matrice

∆E Fusione

∆E Vaporizzazione

∆E Atomizzazione

∆E Eccitazione

∆E Ionizzazione

interfaccia

StampanteTastiera

Chopper

Raggio campione pulsato

Sistema di atomizzazione

Elemento disperdente

Filtro

Video

DisplayMicroprocessore

Sorgente Comparto celle Monocromatore Rivelatore Sistema elaborazione segnali e presentazione

dati

Spettrofotometro per assorbimento atomico

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MONOCROMATORI

Reticolo di diffrazione

Prisma ottico

Sorgente di luce bianca

Campione di assorbimento

Prisma

Film o rivelatore

Spettro di assorbimento

Metodologie Speciali

in Analisi

Farmaceutica

a) Fototubi

MV

MA

Reostato

+-

fotocatodo

vetro

anodo

Finestra di quarzo

-

+e-

Fototubi. Il catodo è rivestito da materiale fotosensibile, che emette elettroni quando viene colpito da radiazioni elettromagnetiche. La pila mantiene una opportuna d.d.p. tra gli elettrodi. Quando una radiazione elettromagnetica colpisce il catodo, gli elettroni emessi vengono catturati dall’anodo e nel circuito fluisce una corrente elettrica la cui intensità è direttamente proporzionale all’intensità della radiazione che l’ha prodotta.

La radiazione elettromagnetica è sufficiente per produrre l’effetto fotoelettrico: emissione di elettroni dalla superficie di alcuni materiali (catodi).

I rivelatori trasformano l'energia radiante in un segnale elettrico.

RIVELATORI

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b) Fotomoltiplicatori

Gli elettroni emessi dal fotocatodovengono accelerati da un campo elettrico e quindi acquistano energia. Se colpiscono un’altra superficie elttronicamente attiva (dinodo) liberano un numero più grande di elettroni. Questi, a loro volta, colpiscono i dinodi successivi e il segnale si amplifica.La produzione a cascata di elettroni che si verifica prende il nome di effetto fotoelettrico secondario.

Sono una variante dei fototubi ma sono molto più sensibili.

La corrente in uscita dal fotomoltiplicatore, in realtà, è costituita da tre diverse componenti:1. La corrente residua del fotomoltiplicatore, cioè la corrente che fluisce nel rivelatore quando non è irraggiato;

Metodologie Speciali

in Analisi

Farmaceutica

SISTEMA DI LETTURA DEI SEGNALIIl sistema di lettura converte il segnale che proviene dal rivelatore in una forma che può essere usata dall’analista.

Inte

nsi

tàdi

cor

ren

te

Inte

nsi

tàdi

cor

ren

te

Tempo Tempo

Corrente prodotta dalla emissione della sorgente

Corrente prodotta dalla emissione del sistema di atomizzazione

Corrente residua del fotomoltiplicatore

2. La corrente dovuta alla emissione (di ampio spettro) del sistema di atomizzazione, che «accompagna» sempre la riga analitica;

3. La corrente dovuta alla emissione della sorgente (che è l'unica componente di interesse analitico ed è riconoscibile perché è pulsata).

Composizione del segnale in uscita dal fotomoltiplicatore nel caso di una lampada con emissione spettrale (a) in assenza e (b) in presenza di analita.

a b

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Metodologie Speciali

in Analisi

Farmaceutica

A

∆t

t1 t2TIn

ten

sità

del s

egn

ale

Tempo0

Lettura del segnale in uscita dal fotomoltiplicatore. Quando nella fiamma è presente l’analita, il segnale passa dal livello i1 che corrisponde al bianco, al livello i2. All’istante t1 il microprocessore comincia a integrare ripetutamente il segnale durante brevi intervalli di tempo (∆t, costante di tempo) e in questo modo misura l’area A calcolando poi l’altezza media del segnale (A/∆t). Alla fine del tempo di lettura, T (=t2-t1), il microprocessore comunica al sistema di elaborazione dei segnali il valore medio (i2) di tutte le n misure effettuate.

i2

i1

i2