Post on 17-May-2015
description
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
EE--MarketingMarketing
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Un poUn po’’ di storiadi storia
● 1948 Norbert Wiener : Cybernetics or Control and
Communication in the Animal and the Machine;
• due persone che conversano attraverso una linea telefonica, con interferenze che permettono loro di sentire solamente deiframmenti della conversazione. Per potere conoscere il livello
di comprensione di ciascuna delle due persone, secondoWeiner, occorre calcolare l’entropia del messaggio, vale a dire determinare la quantità di informazione veicolata nelmessaggio stesso rispetto a tutti i messaggi previsti.
• Gli studi furono utilizzati per il puntamento della contraerea.
• Si sviluppa l’interesse militare per i sistemi di comunicazione.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Un poUn po’’ di storiadi storia
● Herbert George Wells: The Brain Organization of the Modern World del 1937; ebbe l’idea di una grande mente globale grazie ai microfilm
● Vannevar Bush: As We May Think del 1945, descrisse una macchina immaginaria chiamata Memex che era in grado di migliorare la memoria umana, consentendo a tutti gli utenti di archiviare e richiamare i dati tramite meccanismi di associazione del tutto simili a quelli che oggi vengono denominati “ipertesti”. Nasce la partnership esercito-università;
● Theodor Holm Nelson fu fondatore nel 1960 del progetto Xanadu, con lo scopo di realizzare una rete di computer connessi ed equipaggiati con un’interfaccia utente di facile comprensione. L’ipertesto è una griglia in espansione capace di raccogliere in un unico sistema tutti gli scritti della letteratura mondiale
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
I sistemi di network di comunicazione I sistemi di network di comunicazione
secondo secondo BaranBaran (1964)(1964)
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
ARPAnetARPAnet DARPA e TCP/IPDARPA e TCP/IP● Il 29 ottobre del 1969 alle ore 22:30, fu stabilita la prima connessione di
ARPAnet tra la UCLA e lo Stanford Research Institute a cui si aggiunserol’Università dello Utah e la Università di Santa Barbara, in un network a quattronodi.
● ARPA viene rinominata DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency) nel marzo del 1972. Nel 1972 Robert Kahn e nel 1973 Vinton Cerf iniziarono a lavorare al protocollo TCP/IP
● L’insieme di protocolli TCP/IP consente la comunicazione anche tra computer che adottano linguaggi diversi. Il Transmission Control Protocol (TCP) regola ilflusso dei pacchetti dall’origine al punto d’arrivo, risolvendo eventuali errori ditrasmissione; l’Internet Protocol (IP), invece, definisce il modo in cui i dativengono suddivisi in pacchetti con i rispettivi indirizzi di destinazione.
● Nel 1975 avviene la prima comunicazione mediante protocollo TCP/IP tra la Stanford University e lo University College di Londra e nel 1983 ARPAnetadotta il protocollo TCP/IP.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Nascita del World Wide Web Nascita del World Wide Web -- WWWWWWo Tim Berners-Lee al CERN (Conseil Européen pour la Recherce Nucléaire) di
Ginevra Tim Berners-Lee;
o 1980 -Enquire: il primo software ad utilizzare l’ipertesto funzionando tramite associazioni tra oggetti ed anticipando il World Wide Web seguendo l’idea di Vannevar Bush (1945);
o 1989 - scrisse una proposta di ricerca per un «grande database basato su collegamenti ipertestuali» su cui cominciò a lavorare utilizzando un computer NeXT Cube che divenne il primo server Web della storia. Creò un linguaggio denominato HyperText Markup Language (HTML);
o sistema di collegamento ipertestuale di pagine Web distribuite su molteplici server Internet, fu chiamato WorldWideWeb e prese ufficialmente vita il giorno di natale del 1990 quando Berners-Lee finì di mettere a punto, tutti gli strumenti necessari: un browser, un Web editor, un Web server e le prime pagine Web che descrivevano il progetto;
o 6 agosto del 1991, Berners-Lee scrisse sul newsgroup di alt.hypertext
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Sistema di indirizzamento URLSistema di indirizzamento URL
http:// www.unipa.it/ index.html
tipo server nome host nome file
categoria di appartenenza del server ricercato
nome simbolico dell'host
nome e posizione del file richesto
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Guerra dei browserGuerra dei browser
2%
20%
38%
59%
64%
72%
70%
75%
59%
40%
35%
27%
28%
5%
3%
1%
1%
1%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
1995
1996
1997
1998
1999
2000
Internet Explorer Netscape Altri
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Principi che regolano la Principi che regolano la ““societsocietàà delldell’’ informazioneinformazione””
● Legge di Grosch (1950): «Il beneficio economico è la radice quadrata della velocità; per fare una elaborazione 10 volte più economica bisogna farla 100 volte più veloce»;
● Legge di Moore (1965), formulata da Gordon Moore, ex CEO della Intel, ha avuto due enunciazioni.
1. «Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi»;
2. «Il costo di una fabbrica di chip raddoppia da una generazione all’altra»;
● Legge di Metcalfe, formulata da Robert Metcalfe, fondatore di 3Com, afferma che: «l’utilità e il valore di una rete sono pari a n2-n dove n è il numero degli utenti»;
● Legge di Gilder, afferma: «L’ampiezza della banda disponibile raddoppia ogni 12 mesi a parità di costo»,
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
o Legge di Coase, premio Nobel per l’economia nel 1991, affermava (1937): «La dimensione di un’impresa cresce o diminuisce in funzione del paragone tra l’efficienza del mercato e l’efficienza interna».
o Se il mercato accresce la propria efficienza, l’impresa tenderebbe a ridurre la propria complessità e dimensione, eliminando le attività frutto dell’inefficienza del mercato, per dedicarsi alle proprie attivitàcaratterizzanti
o Ma lo stesso Coase nota come le invenzioni tendono invece a far crescere la dimensione dell’azienda.
o Ci si trova dunque in una situazione paradossale, con forze che da un lato spingono ad un ridimensionamento dell’azienda per la maggiore efficienza dei mercati e dall’altro premono in senso contrario.
o La soluzione è il modello reticolare.
Principi che regolano la Principi che regolano la ““societsocietàà delldell’’ informazioneinformazione””
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Statistiche sulla popolazione e utilizzo di InternetStatistiche sulla popolazione e utilizzo di Internet
Areageografica
Popolazione 2008(1)
UtentiInternet al
31.12.2000(2)
UtentiInternet al 30.6.2008(3)
% popolazione (penetrazio
ne)
% utilizzo
sul totale mondiale
% crescita utilizzo
2000-2008
Africa 955.206.348 4.514.400 51.065.630 5,35 3,50 1031,17
Asia 3.776.181.949 114.304.000 573.538.257 15,19 39,32 401,77
Europa 800.401.065 105.096.093 384.633.765 48,06 26,37 265,98
MedioOriente
197.090.443 3.284.800 41.939.200 21,28 2,88 1176,77
NordAmerica
337.167.248 108.096.800 248.241.969 73,63 17,02 129,65
America Latina
576.091.673 18.068.919 139.009.209 24,13 9,53 669,33
Oceania 33.981.562 7.620.480 20.204.331 59.46 1,39 165,13
Totale 6.676.120.288 360.985.492 1.458.632.361 21,85 100,00 304,07
Statistiche sulla popolazione e utilizzo di InternetStatistiche sulla popolazione e utilizzo di Internet
Areageografica
Popolazione 2008(1)
UtentiInternet al
31.12.2000(2)
UtentiInternet al 30.6.2008(3)
% popolazione (penetrazio
ne)
% utilizzo
sul totale mondiale
% crescita utilizzo
2000-2008
Africa 955.206.348 4.514.400 51.065.630 5,35 3,50 1031,17
Asia 3.776.181.949 114.304.000 573.538.257 15,19 39,32 401,77
Europa 800.401.065 105.096.093 384.633.765 48,06 26,37 265,98
MedioOriente
197.090.443 3.284.800 41.939.200 21,28 2,88 1176,77
NordAmerica
337.167.248 108.096.800 248.241.969 73,63 17,02 129,65
America Latina
576.091.673 18.068.919 139.009.209 24,13 9,53 669,33
Oceania 33.981.562 7.620.480 20.204.331 59.46 1,39 165,13
Totale 6.676.120.288 360.985.492 1.458.632.361 21,85 100,00 304,07
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Investimenti pubblicitari per mezzo nei paesi avanzati Investimenti pubblicitari per mezzo nei paesi avanzati (dati Nielsen 2007)(dati Nielsen 2007)
3,5%0,3%
3,1%
2,6%
18,3%
13,4%
58,8%
Tv Periodici Quotidiani Radio
Affissioni Cinema Internet
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Suddivisione degli investimenti pubblicitari in ItaliaSuddivisione degli investimenti pubblicitari in Italia
32,4%55,3%
0,1%0,5%2,6%
3,5%
5,7%TV
STAMPA
RADIO
INTERNET
AFFISSIONI
CINEMA
CARDS
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
ΔΔΔΔΔΔΔΔ % degli investimenti pubblicitari in Internet % degli investimenti pubblicitari in Internet
sullsull’’anno precedente anni 2003anno precedente anni 2003--20062006
34,8%
32,3%
45,9%
28,8%37,1%
13,4%26,8%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
Mondo Nord
America
Europa Asia e
Pacifico
America
latina
Africa Medio
oriente
2003 vs 2004 2004 vs 2005 2005 vs 2006
Fonte:Nielsen, 2007
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
INTERNET ECONOMYINTERNET ECONOMY
1. infrastrutture fisiche (ICT): imprese che forniscono l’hardware e le attrezzature per la connessione alla rete;
2. infrastrutture di business: imprese che producono software per facilitare le transazioni on-line e società di consulenza Web;
3. intermediari: imprese che collegano acquirenti e venditori nel commercio online fornendo mercati virtuali (es. eBay);
4. commercio: imprese che vendono beni o servizi direttamente ai consumatori (B2C) o ad altre imprese (B2B).
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
EE--BUSINESS ed EBUSINESS ed E--COMMERCECOMMERCE
● E-BUSINESS: modalità di gestione integrata dei
processi e degli strumenti informatici dell’impresa
per la creazione ed il trasferimento di valore
● E-COMMERCE: sottosistema dell’e-business che
permette ai clienti di acquistare i beni e servizi
prodotti dall’impresa mediante transazioni on-line
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Quando Quando èè ee--Commerce?Commerce?
Fase pre-vendita Fase di vendita Fase post-vendita
Informazioni sull’offerta
Piazzamento dell’ordine
Servizio clienti
Comparazione dei prezzi
Fatturazione Gestione della garanzia
Negoziazione PagamentoSpedizione
Amministrazione dei crediti
Gestione dei resi
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Definizioni OCSE
● Senso ampio«[…] la vendita o l’acquisto di beni o servizi, tra imprese, famiglie, individui, governi ed altre organizzazioni
pubbliche o private, condotta attraverso network di computer collegati. I beni e servizi vengono ordinati attraverso quei
network ma il pagamento e la spedizione del bene o servizio possono essere condotte sia on-line che off-line».
● Senso stretto :«[…] la vendita o l’acquisto di beni o servizi, tra imprese, famiglie, individui, governi ed altre organizzazioni
pubbliche o private condotta attraverso Internet. I beni e servizi vengono ordinati attraverso Internet ma il pagamento e la spedizione del bene o servizio possono essere condotte sia
on-line che off-line»
Quando Quando èè ee--Commerce?Commerce?
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di business definizioneModello di business definizione
• «il modo in cui pianifichi di fare soldi».
Lewis (2000)
un modello di business un modello di business èè la descrizione del modo in cui la descrizione del modo in cui
ll’’impresa crea valore per i clienti, ricavandone profitto impresa crea valore per i clienti, ricavandone profitto
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di business definizioneModello di business definizione
««ll’’architettura per il prodotto, il servizio architettura per il prodotto, il servizio ed il flusso informativoed il flusso informativo»»
TimmersTimmers (1998)(1998)
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di business Modello di business ≠≠≠≠≠≠≠≠ StrategiaStrategia(secondo alcuni)(secondo alcuni)
o Il modello di business presta maggiore attenzione ai clienti e alle modalità di trasferimento del valore;
o la strategia pone maggiore enfasi su problematiche quali la remunerazione degli stakeholder e le modalitàdi gestione della competizione nel settore.
o Per Ward e Peppard (2002) un modello di business
può essere considerato come l’insieme di processi e
strutture organizzative occorrenti per
implementare le strategie dell’impresa.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
ee--BUSINESS BUSINESS
(EB)
(EC)
Commercio
elettronico
Informazione
digitale
(ID)
Cooperazione
elettronica
(CE)
E-BUSINESS
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
EE--Marketing ed Internet MarketingMarketing ed Internet Marketing
o per essere effettivamente “elettronico” è necessario
che:
o si intenda operare utilizzando le reti di
comunicazione digitali;
o ci sia scambio di informazioni attraverso i nuovi
mezzi;
o le comunicazioni digitali siano interiorizzate ed
integrate dalle varie funzioni dell’impresa e non
solamente limitate alla comunicazione tra due
terminali.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Elementi di un modello di business Elementi di un modello di business secondo secondo TimmersTimmers (2008)(2008)
● strategia competitiva: come ci si pone nei confronti dei concorrenti;
● proposizione di valore: le unicità del prodotto rispetto agli altri sul mercato;
● mercato: il segmento ed il cliente target;
● posizione dell’impresa: nei vari network dell’ambiente in cui essa opera, sia nel settore che nella supply chain;
● ricavi: sistemi mediante i quali si pensa di conseguire ricavi soddisfacenti;
● sostenibilità: il modo in cui si intendono mantenere i vantaggi competitivi su cui si basa il modello di business nel tempo;
● risorse e le strutture necessarie: quali ad esempio nuovi canali di distribuzione, componenti di alta qualità, IT, competenze specifiche dei lavoratori ecc.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
I falsi miti dellI falsi miti dell’’ee--businessbusiness
● il vantaggio del first mover fosse difficilmente erodibile, ciò ha causato la corsa ad entrare nel mondo digitale senza averne le capacitàmanageriali;
● il consumatore fosse impaziente di acquistare via Internet anziché nel mercato reale;
● il consumatore on-line fosse più attento ai messaggi pubblicitari;
● il mercato virtuale avrebbe sostituito il mercato reale.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di crescita di NOLAN Modello di crescita di NOLAN (Gibson e (Gibson e NolanNolan, 1974), 1974)
1. Iniziazione: dopo l’acquisizione del primo computer ed un lento incremento del budget annuale in informatica;
2. Contagio: crescente aumento del budget in informatica dell’azienda;
3. Controllo: andamento decrescente degli aumenti del budget annuale in informatica;
4. Integrazione: ritorno al lento incremento del budget in informatica.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di Modello di GalliersGalliers e Sutherland e Sutherland (1989, 1991 e 2003)(1989, 1991 e 2003)
● Ad hocracy: forma di management riluttante alla pianificazione delle azioni da compiere, che si dedica semplicemente alla soluzione di problemi contingenti, senza una visione d’insieme dell’operare dell’impresa. Manca dunque un piano per l’adozione dell’IT che entra in azienda in base alla sola iniziativa del dipendente utente della tecnologia;
● inizio dai fondamentali: inizia la ricerca delle esigenze di IT all’interno dell’azienda e l’IT comincia ad avere impatto sull’organizzazione;
● dittatura centralizzata: vengono prese decisioni di tipo top-down circa l’adozione di IT in tutta l’impresa, vengono assegnate mansioni specifiche al riguardo;
● dialettica democratica e cooperazione: avviene l’integrazione, la coordinazione ed il controllo delle varie funzioni e cambia la cultura aziendale verso la delega delle decisioni e la dialettica per la cooperazione;
● opportunità imprenditoriale: si agisce per la costruzione di nuove opportunità di business, utilizzando le nuove possibilità offerte dai nuovi strumenti elettronici;
● relazioni integrate ed armoniche: tutto funziona perfettamente e l’IT è integrata in maniera ottimale con la struttura organizzativa e gestionale dell’impresa.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di evoluzione di Modello di evoluzione di EarlEarl (2000)(2000)
Completa adozione dei
modelli di business
Ridefinizione organizzativa
Raggiungimento di capacità chiave
Compravendita
on-line
Intranet
aziendale
Homepage aziendale
Fonte: adattamento da Earl (2000)
1.
COMUNICAZIONE
ESTERNA
2.
COMUNICAZIONE
INTERNA
3.
E-COMMERCE
4.
E-BUSINESS
6.
TRASFORMAZIONE
5.
E-ENTERPRISE
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di Modello di McKayMcKay, Marshall e , Marshall e PranantoPrananto(2000) 1(2000) 1aa vers.vers.
Fonte: elaborazione da McKay, Marshall e Prananto, 2000
1.
NESSUNA
PRESENZA
2.
PRESENZA
ON-LINE
SPERIMENTALE
3.
PRESENZA
ON-LINE
INTERATTIVA
4.
E-COMMERCE
6.
INTEGRAZIONE
ESTERNA5.
INTEGRAZIONE
INTERNA
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello Modello SOGSOG--ee ((StagesStages Of Of GrowthGrowth forfor ee--business), business), PranantoPrananto, , McKayMcKay e Marshall (2001)e Marshall (2001)
Fonte: adattamento da Prananto, McKay e Marshall (2001)
NESSUNA
PRESENZA
PRESENZA
ON-LINE
SPERIMENTALE
PRESENZA
ON-LINE
INTERATTIVA
E-COMMERCE
AD
HOCRACY
INIZIO
DAI
FONDAMENTALI
DITTATURA
CENTRALIZZATA
DIALETTICA
DEMOCRATICA E
COOPERAZIONE
ORGANIZZAZIONE
INTEGRATA
IMPRESA
ESTESA
basso
alto
basso
MA
TU
RIT
A' D
EL
L' E
-BU
SIN
ES
S
MA
TU
RIT
A'
DE
LL
' IC
T
MA
TU
RIT
A' D
EL
L'
E-C
OM
ME
RC
E
Integrazione col modello di Galliers e Sutherland
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Classificazione dei modelli di Internet business Classificazione dei modelli di Internet business di di TimmersTimmers
sing
ola
funz
ione
funz
ioni
mul
tipl
e
GR
AD
O D
I IN
TE
GR
AZ
ION
E F
UN
ZIO
NA
LE
GRADO DI INNOVAZIONE altobasso
e-shop
e-procurement
e-mall
aste on-line
trust services
information borkerage
value chain service provider
comunità virtuali
collaboration platform
marketplace
value chain integrator
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Tre termini da ricordareTre termini da ricordare
1.1. BricksBricks & & clicksclicks (mattoni e clic) (mattoni e clic)
2.2. bricksbricks & & mortarmortar (mattoni e malta)(mattoni e malta)
3.3. Dot.comDot.com (punto (punto comcom))
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
ExtendedExtended EnterpriseEnterprise--SCMSCM e Internete Internet
AziendaFORNITORI DISTRIBUTORI CONSUMATORI
ERP
CRM
SCM
ExtranetIntranet Extranet Internet
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
SCM SCM ≠≠≠≠≠≠≠≠ EEEE
● il SCM non ha l’integrazione come presupposto ma solamentecome finalità.
● l’EE è il fine del SCM ma non è il SCM. Il rapporto tra EE e SCM è analogo a quello tra sistema e strumento;
● EE è la considerazione unitaria, dal punto di vista sia strategico che operativo, di entità giuridico-organizzativedifferenti;
● la gestione della supply chain si occupa della funzionalitàoperativa, mentre le strategie vengono decise a livello di extended enterprise;
● si può anche parlare di «extended-enterprise supply chain»(Yao et al., 2000).
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di e-business per EE -Kalakota e Robinson (1999)
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Livelli di inclusione di Internet nella strategia di impresaLivelli di inclusione di Internet nella strategia di impresa
1. livello di core business: l’impresa opera esclusivamente on-line e la strategia generale e quella di Internet marketing coincidono;
2. livello strategico: l’impresa opera sia on-line che off-line, le strategie di Internet marketing devono essere coerenti con le strategie di marketing tradizionale;
3. livello tattico: Internet è visto dal management dell’impresa solo come un ulteriore canale di distribuzione e/o comunicazione, l’Internet marketing
è relegato alla mera gestione tattica.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Caratteristiche dell'Internet MarketingCaratteristiche dell'Internet Marketing((PridePride & & FerrelFerrel))
� indirizzabilità: capacità dell’impresa di identificare i clienti prima che questi facciano un acquisto grazie alla registrazione;
� memoria: facoltà di accesso dell’impresa a database che contengono la storia dei singoli clienti;
� controllo: si riferisce all’empowerment dell’utente che, con Internet, può scegliere e governare le informazioni che vuole ottenere dal mezzo;
� accessibilità: capacità di reperire informazioni grazie ad Internet, diminuendo le asimmetrie informative, la competizione è divenuta piùforte;
� digitalizzazione: risulta nella capacità dell’impresa di riprodurre un prodotto (musica, film, libri ecc.), o alcune sue caratteristiche, in forma digitale;
� interattività: la facoltà che permette ai clienti di esprimere i propri bisogni e desideri direttamente all’impresa.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Caratteristiche dell'Internet Marketing(Caffey et al.)
o il marketing diventa “su misura” per l’individuo, non più
marketing “di massa” ma “personalizzazione di massa”;
o il cliente da target diventa partner, (prosumer);
o i clienti possono essere raggruppati in comunità secondo il
modo di pensare e di agire nel mondo virtuale anziché con
segmentazioni definite a priori;
o l’ottica è prevalentemente pull: il cliente decide
consapevolmente di visitare un particolare sito Web, a
seconda di ciò che sta cercando .
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Logistica in entrata Produzione Logistica in uscita Marketing e Vendite Servizio post-vendita
-Accesso del cliente alla
progettazione del
prodotto
- Integrazione con il
sistema di previsione dei
clienti
Fonte: Adattamento da Porter, 2001
- Amministrazione self-service del personale e dei benefit
- Formazione on-line
- Report elettronico dei tempi e dei costi del personale
Sviluppo della tecnologia
Infrastruttura dell'impresa
- Sistemi distribuiti web-based finanziari ed ERP
- Relazioni on-line con gli investitori
Gestione delle risorse umane
- Diffusione
nell'impresa di dati di
inventario in tempo
reale
- Feed-back in tempo
reale da parte dei clienti
attraverso indagini
online e tracking delle
risposte alle promozioni
- Accesso interno ed
esterno in tempo reale
alle informazioni sui ai
cataloghji di prodotti,
alla fissazione dinamica
del prezzo, alla
presenza in stock
- Supporto online dei
rappresentati del
servizio alla clientela
attraverso l'e-mail
response management
-Self service dei clienti
via web
- Accesso in tempo
reale agli account dei
clienti, allo storico degli
ordini , all'
aggiornamento degli
ordini e al management
del servizio
- Connessione con i fornitori per i sistemi di inventario e previsione
- Pagamenti automatizzati
- Progettazione collaborativa dei prodotti attraverso diverse aree e diverse catene del valore
- Archivi di conoscenza accessibili da ogni parte dell'organizzazione
- Possibilità di accesso online in temponreale della Ricerca e Sviluppo alle informazioni sulle vendite ed i servizi
- Aprrovvigionamento diretto ed indiretto attraverso mercati, aste ed incontri online tra venditore e compratore
- Trasferimento di conoscenza e informazioni basato su internet
- Programmazione in
tempo reale,
spedizioni, gestione
del magazzino
gestione e
pianificazione della
domanda attraverso
l'azienda ed i fornitori
- Scambio di
informazioni,
programmazione e
decisioni integrati per
la produzione interna
- Informazioni in
tempo reale per la
forza vendita e gli
intermediari riguardo
le disponibilità di
prodotti
- Transazioni in tempo
reale di ordini impartiti
dal consumatore finale o
da partner di canale
- Gestione integrata del
canale, incluso lo
scambio di informazioni
- Canali di vendita
online
Approvvigionamenti
- Pianificazione della domanda basata su Internet con possibilità di conoscere le disponibilità in tempo reale
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Applicazione all'Internet Marketing della Applicazione all'Internet Marketing della
matrice di matrice di AnsoffAnsoff
nuov
o
c)
Sviluppo del mercato
d)
Sviluppo differenziato
esis
tent
e
a)
Penetrazione del mercato
b)
Sviluppo del prodotto
esistente nuovo
Fonte: Ansoff, 2007
Mer
cato
Prodotto
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Applicazione all'Internet Marketing della Applicazione all'Internet Marketing della
matrice di matrice di AnsoffAnsoffa) Prodotti e mercati già esistenti: Internet come mezzo di comunicazione
addizionale rispetto a quelli già utilizzati, consente all’impresa la possibilitàdi indirizzare la propria offerta verso specifici segmenti di mercato non facilmente raggiungibili con i media tradizionali;
b) Prodotti nuovi in mercati già esistenti: l’integrazione di Internet con la funzione di ricerca e sviluppo e con la funzione di produzione agevola lo sviluppo di nuovi prodotti, mediante la collaborazione con i clienti e l’integrazione con i fornitori;
c) La diffusione globale di Internet: consente l’abbattimento delle barriere geografiche e politiche e ne fa lo strumento ideale per raggiungere nuovi mercati con prodotti già esistenti;
d) In mercati nuovi con prodotti nuovi e differenziati: Internet consente di gestire la personalizzazione dei prodotti, grazie alla interattività, fornendo un vantaggio competitivo utile per l’ingresso in un nuovo mercato.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Le 7 dimensioni di base per l'interfaccia del sito Le 7 dimensioni di base per l'interfaccia del sito
WebWeb-- RayportRayport e e JaworskyJaworsky (2001)(2001)
1. Contesto: layout e modalità di visualizzazione, trade-off tra esperienzialità e funzionalità dell’interfaccia;
2. Contenuto: insieme degli elementi che contribuiscono alla trasmissione delle informazioni. È, in altre parole, tutto ciò di cui tratta il sito Web, sotto i seguenti tre aspetti:
i. mix dell’offerta: formato da prodotti, informazioni e servizi;
ii.mix degli elementi estetici: determinato dalle varie tipologie comunicative operate dall’impresa per agire emotivamente sul target;
iii.mix multimediale: è composto dai diversi sistemi di codifica del messaggio attraverso diversi tipologie mediatiche.
3. Comunità: forum, chat e blog connessi al sito;
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
4. Personalizzazione: capacità, della pagina Web, di rispondere alle esigenze ed alle aspettative di utenti-consumatori diversi, grazie all’instaurarsi di rapporti personali con gli utenti;
5. Comunicazione: scambio di informazioni tra utente e sito Web, cioè la modalità di dialogo con gli utenti;
6. Connessione: facoltà di collegamento, in entrata ed in uscita, del sito ad altre pagine Web, in modo da definire un network di informazioni e di esperienze in cui coinvolgere l’utente-consumatore;
7. Commercio: capacità di portare a termine transazioni on-line.
Le 7 dimensioni di base per l'interfaccia del sito Le 7 dimensioni di base per l'interfaccia del sito
WebWeb-- RayportRayport e e JaworskyJaworsky (2001)(2001)
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Il concetto di valore per l'utente/consumatore onIl concetto di valore per l'utente/consumatore on--lineline
Valore(Woodruff,
1997)
«La preferenza percepita dal cliente e la sua valutazione delle performance e degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti, che possono facilitarlo o bloccarlo nel raggiungimento dei propri scopi nelle varie situazioni d’uso»
Valore(Holdbrook,
1994)
«Esperienza di preferenza interattiva e relativistica»
Usabilità(ISO, 1997)
UCD
«Il livello di possibilità di utilizzo di un prodotto da parte di uno specifico utente al fine di raggiungere scopi specifici in maniera efficace, efficiente e soddisfacente in uno specifico contesto d’uso»
Valore(Woodruff,
1997)
«La preferenza percepita dal cliente e la sua valutazione delle performance e degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti, che possono facilitarlo o bloccarlo nel raggiungimento dei propri scopi nelle varie situazioni d’uso»
Valore(Holdbrook,
1994)
«Esperienza di preferenza interattiva e relativistica»
Usabilità(ISO, 1997)
UCD
«Il livello di possibilità di utilizzo di un prodotto da parte di uno specifico utente al fine di raggiungere scopi specifici in maniera efficace, efficiente e soddisfacente in uno specifico contesto d’uso»
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello Modello QualifyQualify toto ConvertConvert
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
WEB 2.0WEB 2.0
• Cosa non è:
• una nuova tecnologia;
• una nuova infrastruttura di
comunicazione;
• un nuovo hardware;
• un nuovo software.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
WEB 2.0WEB 2.0• “Il Web. 2.0 è l’evoluzione del World Wide Web da una
serie interconnessa di pagine Web statiche, ad un
ambiente globale in cui i contenuti non sono “offerti”
agli utenti, ma “generati” dagli utenti, all’interno di
schemi predefiniti. Il nuovo Web è dunque
caratterizzato da utenti-sviluppatori che generano,
utilizzano e condividono il contenuto della Rete”
• «il 2.0 non rappresenta qualcosa di nuovo ma piuttosto
la più completa realizzazione del vero potenziale della
piattaforma Web».
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Tim Tim BernersBerners Lee non concordaLee non concorda
«il Web 2.0 è solo una forma di gergo, che
nessuno sa nemmeno cosa significhi. Se
intendi il Web 2.0 come blog e wiki,
allora è persone con persone. Ma questo
è quella che dovrebbe essere l’essenza
del Web (1.0)»
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
I siti WEB 2.0 secondo Nielsen/I siti WEB 2.0 secondo Nielsen/NetRatingsNetRatings
1. Giant: sono i tre siti simbolo del Web 2.0, Wikipedia, MySpace e YouTube, in Italia raggiungono i 7mil.ni di utenti.
2. Community: è la categoria più visitata in Italia, con circa otto milioni di utenti e include comunità virtuali di incontro e socializzazione come Facebook e Linkedin.
3. Blog: hanno 4,4 milioni di utenti in Italia, tra i più famosi: Blogger, Xanga.com e Splinder.
4. Niche: sono siti (come Digg o Flisxter) dedicati a particolari tematiche, in cui gli utenti possono proporre notizie e collegamenti, che sono poi promossi in prima pagina in base ad un sistema di elencazione non gerarchico e stabilito in base alla valutazione degli altri utenti.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
I siti WEB 2.0 secondo Nielsen/I siti WEB 2.0 secondo Nielsen/NetRatingsNetRatings
5. Photosite: sono siti (come Flickr) dove si possono caricare e condividere con altri utenti le proprie foto.
6. Portal: sono siti in cui gruppi di persone creano mailing list tramite cui scambiare messaggi su specifici argomenti (es. Google Groups o Yahoo
Groups).
7. Video: sono siti per la condivisione e lo scambio di filmati (es. Google
video, Metacafe, Libero video).
8. Knowledge: sono pagine Web dove è possibile trovare informazioni e risposte su molti argomenti, vere e proprie enciclopedie o dizionari online ad accesso libero e costruite grazie ad user generated content (UGC) (es. Wiktionary, Yahoo Answers, Answers.com).
9. Virtual Life: sono siti in cui è possibile creare vite parallele virtuali. Non raggiungono numeri di utenti molto ampi, ma sono quelli in cui gli utenti spendono più ore e a cui sono più fedeli una volta entrati nel meccanismo di gioco (es. Second Life, Habbo).
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Gerarchia di Gerarchia di OO’’ReillyReilly (2006) (2006) o livello 0: comprende quelle applicazioni che possono essere
sfruttate sia on-line che off-line (es. MapQuest, GoogleMaps ecc.);
o livello 1: sono applicazioni che possono esistere anche al di fuori della Rete ma che traggono diversi vantaggi dall’utilizzo on-line (es. Google Docs, Slideshare ecc.);
o livello 2: include quelle applicazioni che esistono anche off-line ma hanno notevoli benefici solo on-line. Ad esempio i programmi di condivisione delle foto come Flickr, on-line sono utili per cercare foto di altri utenti, funzione che non potrebbero mai avere off-line;
o livello 3: sono applicazioni che possono esistere solamente on-line e che traggono particolare beneficio, anche in termini di qualità del contenuto, dalla crescita del numero di utenti (es. Wikipedia, eBay, Facebook ecc.)
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Caratteristiche comuni del WEB 2.0Caratteristiche comuni del WEB 2.0
�Approccio Web Service
�Beta perpetuo� La Rete deve dunque essere:
�scalabile;
� modulare;
�estensibile.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Alcuni terminiAlcuni termini
o Scalabilità: facoltà di un sistema di aumentare o diminuire di scala, cioè aumentare o diminuire le proprie prestazioni se a tale sistema vengono fornitenuove risorse senza colli di bottiglia;
o Modularità: il modulo è un componente di un sistema che opera indipendentemente dalleoperazioni di altri componenti;
o Estensibilità: principio di progettazione di un sistema dove l’implementazione considera la crescitafutura del sistema.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Traffico sui siti Traffico sui siti WikipediaWikipedia, , YouTubeYouTube e e MySpaceMySpace in UEin UE
3435363738394041424344
Germania GranBretagna
Francia Spagna Italia
%
0
2.0004.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
Ute
nti
% sul totale del paese Utenti
Fonte:- Nielsen//NetRatings, 2007, “Custom Analytics, Home & work data, applicazioni incluse”.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
UtentiUtenti deidei social network in Italiasocial network in Italia
Fa
ceb
oo
k
Yo
uT
ub
e
Lib
ero
Com
mun
ity
Vir
gilio
Com
mun
ity
My
spa
ce
Net
log
Bad
oo
Leo
nard
o C
omm
unity
Lin
kedl
n
hi5
-1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
9.000.000
10.000.000
Fonte:Aegis media expert /Isobar su dati Nielsen Net Rating, 2008
N utenti
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Evoluzione delle relazioni tra utenti delle Evoluzione delle relazioni tra utenti delle
community oncommunity on--lineline
Fonte: Adattamento da Kozinets, 1999
Evoluzione dell'intensità relazionale nel tempo
Scambio di informazioni
culturali e
comportamentali
Scambio di
informazioni
personali
Adozione di norme
culturali
Coesione
culturale
Relazioni
comunitarie
durature
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
PotenzialitPotenzialitàà di marketing delle comunitdi marketing delle comunitàà virtualivirtuali
o fonte di informazioni;
o sostegno alle politiche di marketing “virale”;
o maggiore sensazione di sicurezza sul contenuto del messaggio;
o utili ai fini della implementazione di politiche di marketing
relazionale;
o fonte di ricavi indiretti: possono veicolare messaggi promozionali a target selezionabili in maniera accurata;
o fonte di nuovi clienti: predisposizione favorevole del partecipante verso gli altri associati e verso la società che promuove la piattaforma della community.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modelli di business e driver di successo nei Modelli di business e driver di successo nei social networksocial network
Modello di
business
Variabili di successoImportanza della variabile relativo:
0=nessuno 4=alto
Numero
utenti
Propensione
a pagareFiducia
Pubblicitario 4 1 1
Ad abbonamento 2 4 2
Basato sulla
transazione3 2 4
Modello di
business
Variabili di successoImportanza della variabile relativo:
0=nessuno 4=alto
Numero
utenti
Propensione
a pagareFiducia
Pubblicitario 4 1 1
Ad abbonamento 2 4 2
Basato sulla
transazione3 2 4
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
La LONG TAIL di Chris Anderson (2006)La LONG TAIL di Chris Anderson (2006)
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Allungamento della coda per i prodotti digitaliAllungamento della coda per i prodotti digitali
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
La long La long tailtail del social del social networkingnetworking
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Classificazione storica dei modelli di comportamento del Classificazione storica dei modelli di comportamento del
consumatore di consumatore di MullenMullen e e JohnsonJohnson (1990) (1990)
1) modelli indifferenziati: consistenti nella elencazione di variabili che influenzano i comportamenti come il modello AIDA del 1898 , DAGMAR (1961);
2) modelli unilineari: oltre ad elencare i fattori critici del comportamento del consumatore ne esaminano le relazioni ma secondo un ottica unidirezionale (ICABS 1a versione);
3) modelli cibernetici: sebbene contemplino una direzione di flusso del processo prevedono delle eccezioni (ICABS 2a
versione).
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello ICABSModello ICABS
INFORMATION COGNITION AFFECT BEHAVIOUR SATISFACTION
1 2 3 4 5
1a versione
INFORMATION COGNITION AFFECT BEHAVIOUR SATISFACTION
Processo decisionale
1 2 3 4
1 (b)
2 a versione- rielborazione secondo Hirschman e Holbrook, 1986
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Metafore del consumo di Metafore del consumo di HoltHolt- consumo esperienziale: interpretazione del consumo quale fenomeno psicologico basato sulle reazioni soggettive; - consumo come integrazione: a differenza del consumo esperienziale, è un azione “strumentale” del consumatore per facilitare a se stesso l’uso simbolico desiderato dell’oggetto; - consumo ludico: l’uso degli oggetti di consumo quali risorse per instaurare una relazione interattiva con altri consumatori (comprare un evento sportivo in pay-per-view
per vederlo con gli amici);- consumo come classificazione: a differenza del consumo come integrazione mira a costruire una identità ed una appartenenza percepita dagli altri, piuttosto che da se stessi.
Azioni autoteliche Azioni strumentali
SCOPO DELL'AZIONE
Azi
on
i co
n
l'o
gg
etto
Azi
on
i in
terp
erso
na
li
ST
RU
TT
UR
A D
EL
L'A
ZIO
NE
CONSUMO
ESPERIENZIALE
CONSUMO COME
INTEGRAZIONE
CONSUMO
LUDICO
CONSUMO COME
CLASSIFICAZIONE
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Confronto tra approccio utilitaristico ed Confronto tra approccio utilitaristico ed
esperienzialeesperienziale
Approccio utilitaristico
Approccio esperienziale
Utilità del prodotto/servizio
Modalità e qualitàdell’esperienza
Homo oeconomicus Homo ludens
Bisogno Piacere
Benefici e attributi Esperienza olistica di consumo
Finalità Relazioni
Approccio utilitaristico
Approccio esperienziale
Utilità del prodotto/servizio
Modalità e qualitàdell’esperienza
Homo oeconomicus Homo ludens
Bisogno Piacere
Benefici e attributi Esperienza olistica di consumo
Finalità Relazioni
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Gli 8 fattori del Flusso di Gli 8 fattori del Flusso di CsikszentmihalyiCsikszentmihalyi
1. livello di difficoltà compatibile con l’abilità
dell’individuo;
2. chiarezza dell’oggetto;
3. rapidità del feedback (interattività);
4. attenzione;
5. concentrazione;
6. sensazione di controllo;
7. perdita di autocoscienza;
8. distorsione del tempo.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
TradeTrade--offoff capacitcapacitàà--sfida per lsfida per l’’ottenimento dello ottenimento dello
stato di flussostato di flusso
ANSIA
NOIA
ANSIA
NOIA
SFIDE
CAPACITA'
FLUSSO
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
I MACROI MACRO--ANTECEDENTI DEL FLUSSOANTECEDENTI DEL FLUSSO
o “aspetti di contesto”: cioè gli aspetti interattivi e di flessibilità dell’ambiente digitale;
o “aspetti di controllo”: definiti come la proporzione tra capacità e difficoltà dei goal da raggiungere;
o “aspetti di processo”: cioè il livello di coinvolgimento, la tipologia di motivazione o la percezione dei benefici ed il tipo di ricerca.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Modello di comportamento in ambiente Modello di comportamento in ambiente
digitale e flussodigitale e flusso
Fonte: adattamento da Moore ed al., 2005
AMBIENTE
(PRESENZA)
CONTROLLI
COMPORTAMENTALI
AMBIENTE (TELEPRESENZA)
PERCEZIONI MOTIVAZIONI ATTIVITA'
FLUSSO USCITA
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Bisogni e motivazioni dell'utente digitale e flusso
Motivazioni
Bisogni
Ricerca Comunicazione Shopping Navigazione
Ricerca X X X
Cognitivi X X X
Ricreativi X X
Sociali X
Unici onuovi
X X X X
Motivazioni
Bisogni
Ricerca Comunicazione Shopping Navigazione
Ricerca X X X
Cognitivi X X X
Ricreativi X X
Sociali X
Unici onuovi
X X X X
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Critiche al paradigma del flusso in ambiente digitaleCritiche al paradigma del flusso in ambiente digitale
• non tiene conto della natura complessa del comportamento
dell’individuo in ambiente virtuale (Sheehan, 2002): il flusso è
essenzialmente uno strumento mono-dimensionale. L’utente non
forma il proprio stato di flusso in un singolo sito Web, ma nel
complesso di siti oggetto della sua navigazione on-line, dunque
l’impresa non è in grado di controllare il flusso attraverso la sua
azione;
� il flusso ha carattere di eccezionalità: ovvero non è comunemente
ottenuto dall’individuo ma avviene quando concorrono diversi fattori,
molti dei quali di tipo soggettivo ed estemporaneo;
� il livello di sfida deve essere crescente: al riguardo Csikszentmihalyi
(1990) sostiene che per ottenere il flusso l’individuo deve essere
“stimolato al massimo”, dunque la difficoltà di navigazione dovrebbe
essere crescente, mentre nella realtà essa decresce col progredire
dell’esperienza come navigatore .
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Set mentali (psicologia motivazionale)Set mentali (psicologia motivazionale)
• Corrisponde ad un orientamento cognitivo specifico, provvisto di caratteristiche speciali ed irripetibili.
• Ciascun set mentale si collega a differenti soggetti di pensiero e a diversi schemi di processo delle informazioni
• Può essere orientato agli obiettivi (goal-oriented) oppure all’esperienza (experiential consumers).
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Set mentali: consumatori goal Set mentali: consumatori goal orientedoriented
• deliberativo: qualora prevalga un orientamento cognitivo nel quale il consumatore è dedito alla raccolta ed alla elaborazione di informazioni;
• implementativo: implica un orientamento cognitivo votato all’azione, che si attua successivamente alla decisione, al fine di agevolare l’azione necessaria al conseguimento dell’obiettivo.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
MSFI (Mind Set MSFI (Mind Set FoundationFoundation and and InfluenceInfluence) )
Fonte: adattamento da Dholakia e Bagozzi, 2002
Obiettivi
Esperienze
Emozioni
Obiettivi
modificati
imp
lem
en
tativ
o
de
libe
rativ
o
es
plo
rativ
o
ca
teg
oria
siti
pe
rma
ne
nz
a
rice
rca
info
Valutazione
esperienza
Emozione
modificata
Valutazione
di oggetti
specifici
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di
BordenBorden (1964)(1964)
• Pianificazione del prodotto:– offerta di linee di prodotto, qualità, design ecc.;
– mercati in cui vendere il prodotto;
– innovazione del prodotto.
• Prezzo:– livello di prezzo;
– prezzi specifici;
– politiche di prezzo (listino, prezzi variabili, mantenimento del prezzo ecc.);
– margini (per l’impresa e per la distribuzione).
• Brand:– selezione dei marchi;
– politica di marca (individuale o a ombrello);
– scelta tra private label o senza marca.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di
BordenBorden (1964)(1964)
• Canali di distribuzione:
– canali da utilizzare dalla fabbrica al consumatore;
– grado di selettività di grossisti e dettaglianti;
– sforzi per ottenere la collaborazione della distribuzione.
• Vendita personale:
– utilizzo della vendita personale e metodi da adottare verso: imprese,
grossisti e dettaglianti.
• Pubblicità:
– ammontare della spesa pubblicitaria;
– immagine desiderata a livello di prodotto e di corporate;
– mix pubblicitario: verso ed attraverso la distribuzione e verso i
consumatori.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di
BordenBorden (1964)(1964)
• Promozioni:
– compiti di speciali piani di vendita o strumenti diretti a, o
attraverso la distribuzione;
– promozioni dirette ai consumatori ed alla forza vendita.
• Packaging:
– creazione della confezione e dell’etichetta.
• Esposizione:
– importanza dell’esposizione nella vendita;
– metodi da adottare per assicurarsi una buona esposizione.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di Origini del Marketing Mix: I 12 elementi di
BordenBorden (1964)(1964)
• Servizio:
– fornire il servizio richiesto.
• Trattamento fisico:
– immagazzinamento;
– trasporto;
– inventario.
• Rilevazione ed analisi dei fatti:
– uso di fatti e informazioni nelle operazioni di marketing.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Le 4 P di McCarthy e i 12 elementi del Le 4 P di McCarthy e i 12 elementi del
marketing mix di marketing mix di BordenBorden
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
• «[...] un prodotto può avere molti gusti, odori ed aspetti diversi; la
confezione può essere di diverse forme, colori o materiali, i mezzi
pubblicitari possono essere i giornali, le riviste, la radio, la televisione, i
cartelloni, e così via; si possono utilizzare diversi tipi di venditori e
distributori e uno o più venditori possono essere assegnati ad un’area per
intensificare la copertura. Si possono caricare prezzi diversi; gli sconti ed i
margini possono essere cambiati, si può aumentare la qualità dei venditori
o della distribuzione, l’intensità degli sforzi di vendita può essere variata
da una località ad un’altra; il credito ed altre considerazioni finanziarie
possono essere aggiustate, e così via. Per ciascuna di queste variabili di
marketing esistono molti possibili valori o variazioni. Dunque il numero
dei marketing mix possibili è assai ampio e non bisogna stupirsi che i
manager commettano degli errori nella selezione del mix più
efficace».McCarthy 1964
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Due approcci di fondo in ambito digitaleDue approcci di fondo in ambito digitale(G. Dominici, (G. Dominici, FromFrom Marketing Mix Marketing Mix toto EE--Marketing Mix: a Marketing Mix: a LiteratureLiteratureOverviewOverview and and ClassificationClassification, International Journal of Business and , International Journal of Business and
Management, Vol.4, No.9, 2009)Management, Vol.4, No.9, 2009)
• Conservatori
• Revisionisti
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Conservatori: ProdottoConservatori: Prodotto
• Coinvolgimento del consumatore in relazioni a lungo termine e nel processo di sviluppo del prodotto (prosumership)
• “Prodotto virtuale”, ridefinizione continua e puntuale dell’offerta di prodotti secondo le preferenze della domanda.
• Informazioni fornite da Internet ai consumatori che creano l’insieme di attributi dell’extended product. E’ utile dividere i prodotti in due categorie:
– “search” (ricerca): caratterizzati dalla possibilità di ottenere
informazioni complete sulle loro caratteristiche rilevanti prima
dell’acquisto;
– “experience”: per i quali non è possibile o è troppo costoso ottenere le
informazioni necessarie senza l’esperienza derivante dal contatto
diretto con il prodotto.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Conservatori: PrezzoConservatori: Prezzo
• riduzione delle asimmetrie informative per il consumatore;
• possibilità di modificare i prezzi in tempo reale per l’impresa;
• diffusione degli agenti intelligenti che rendono possibile la comparazione automatica e personalizzabile di caratteristiche e prezzi;
• ciò potrebbe portare a forti competizioni di prezzo ed alla conseguente riduzione dei margini. Per evitare tale occorrenza è importante dirigere la comunicazione on-line sugli aspetti qualitativi e sugli attributi di differenziazione del prodotto anziché sul prezzo;
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Conservatori: distribuzioneConservatori: distribuzione
• l’acquisto di beni a basso rischio ed acquisto frequente (come i convenience ed i preference) può essere adatto al canale on-line perchè evita code e perdite di tempo al compratore;
• la “banalità” dei prodotti in oggetto spesso non giustifica la concentrazione necessaria all’espletamento di una transazione on-line da parte del consumatore;
• I prodotti shopping richiedono spesso un coinvolgimento esperienziale e sensoriale che, in alcuni casi, non li rende adatti al canale on-line;
• quando prevale la componente informativa e razionale, possono essere commercializzati on-line con successo.
• I prodotti specialty sono invece quelli più adatti al commercio attraverso Internet.
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Conservativi: ComunicazioneConservativi: Comunicazione
• Vale quanto detto sui paradigmi
• comunicativi reticolari del WEB
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Revisionisti: 3C Revisionisti: 3C ((PrandelliPrandelli e Verona, 2006)e Verona, 2006)
Content Communitysito e piattaforma web piattaforma
di interazionecapacità relazionale
Commerceinclude le 4P
Fonte: adattamento da Prandelli e Verona, 2006
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Revisionisti: 3 Revisionisti: 3 C+IC+I(Pastore e (Pastore e VernuccioVernuccio, 2004), 2004)
Fonte: Pastore e Vernuccio, 2004
CONTESTO OFF LINE
4P
CONTESTO ON LINE
4P
Contenuto Interfaccia
Connettività Comunità
Processo di
Contestualizzazione
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
RevisionistiRevisionisti: 4 P+P: 4 P+P22 CC22 SS33
((KalyanamKalyanam e e McIntyreMcIntyre, 2002), 2002)
Elementi Base Elementi situazionali
4P
E-Marketing
Mix
Personalizzazione
PrivacyP2
Customer Service Community
C2
Sito Sconti e promozioni
on-line
Sicurezza S3
Sov
rapp
osiz
ione
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Revisionisti: 8PRevisionisti: 8P((EE--centercenter of National Taiwan University of Science and Technology, 1999)of National Taiwan University of Science and Technology, 1999)
Fonte: adattamento da E-center of National Taiwan University of Science and Technology, 1999
Ambiente sociale
Ambiente legislativoAmbiente politico
Ambiente economico
PromozionePunto vendita
Prodotto Prezzo
Precisione Push e Pull
PersonalizzazionePagamento
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Revisionisti: 4 S di Revisionisti: 4 S di ConstantinidesConstantinides, 2002, 2002
• Scopo: ha rilevanza sia strategica che operativa, il processo decisione riguardo lo scopo avviene in quattro ambiti:– obiettivi strategici ed operativi dell’impresa nel mercato virtuale;
– definizione del mercato, inclusa la misurazione del potenziale di mercato, l’identificazione e classificazione dei potenziali concorrenti e l’individuazione dei visitatori e dei clienti del sito Web;
– grado di maturità dell’azienda per l’e-commerce;
– ruolo strategico dell’e-commerce per l’organizzazione aziendale.
• Sito: l’interfaccia tra il consumatore e l’impresa e fonte primaria per l’approccio esperienziale;
prof. Gandolfo DOMINICITecnica della
comunicazione d’impresa
Laurea Specialistica in Scienze economico-aziendali
Indirizzo gestione d’impresa
Revisionisti: 4 S di Revisionisti: 4 S di ConstantinidesConstantinides, 2002, 2002
• Sinergia: processo integrativo necessario alla realizzazione degli obiettivi, comprende vari aspetti che possono essere divisi in tre categorie:– Front office: comunicazione d’impresa e strategie di distribuzione;
– Back office, include l’integrazione:• del servizio fisico per l’e-commerce nei processi organizzativi aziendali;
• dei processi ed i sistemi di interazione e transazione on-line con le applicazioni legacy;
• dell’operatività on-line nel sistema di creazione del valore dell’impresa.
– Terzi: il successo nel mercato virtuale richiede spesso la cooperazione con altre imprese on-line che possono contribuire alla creazione del valore per il cliente.
• Sistema: concerne la gestione della piattaforma, del Web-server e dei sistemi di sicurezza e raccolta dei dati attraverso il sito Web.