Il ruolo del Terapista Occupazionale all’interno
dell’equipe riabilitativaFontanellato, 2 Marzo 2019
TO Sara Bosetti
4° Corso della Scuola Superiore SIRN
Centro Cardinal Ferrari - S. Stefano Riabilitazione
Un’attività o un gruppo di attività che sia eseguita con una certa consistenza e regolarità, che sia strutturata, che abbia valore e sia significativa a livello individuale e culturale.
Polatajko et al.; Enabling Occupation II; CAOT pubblications; 2007
OCCUPAZIONE
+ AUTONOMIA E PARTECIPAZIONE
BADL come setting terapeutico
ASPETTI COGNITIVI:
Memoria, attenzione, funzioni esecutive (pianificazione e organizzazione in sequenze, problem-solving), pensiero astratto o concreto, comprensione del linguaggio, consapevolezza, analisi delle informazioni sensoriali
ASPETTI MOTORI:
Postura, movimento, forza, equilibrio, coordinazione, motricità fine e grossolana, coinvolgimento arto plegico
ASPETTI SENSORIALI PERCETTIVI:
Tattili, vestibolari, propriocettivi, visivi, uditivi, olfattivi, gustativi
ASPETTI EMOTIVI:
Autostima, fiducia in se stessi, concetto di sè, tolleranza alla frustrazione, autocontrollo
• regole comuni
• obiettivi condivisi
• setting differenti
A CHI SI RIVOLGE?
• Patologie neuromuscolari (PCI; EMI)• Disabilità cognitiva• Disturbi del comportamento• Deficit sensoriali• Disturbi di natura congenita ed acquisita.
REA
CH
AN
D G
RA
SP
• Abilità senso-motorie 15 sett in utero
• Stringere 4 mesi
• Adattamento della mano all’oggetto 6 mesi
• Mov. Anticipatori da 8 mesi
• Controllo della forza da 4 anni
RE
LE
AS
E
• Rilascio intenzionale 5/6 mesi
• Getta a terra 10/11 mesi
• Rilascio controllato dell’oggetto 1 anno
MA
NIP
UL
AT
ION
• Manipolazione con 2 mani, una stabilizza l’altra esplora 8 mesi
• Opposizione pollice, selettività di movimenti delle dita 10/12 mesi
• Presa di precisione 12 mesi
• Manipolazione intrinseca da 7/8 anni
POSTURAL CONTROL
SVILUPPO TIPICO DEGLI AAss NEL BAMBINODa «Improving hand function in children with CP», A.Eliasson,2008
Ferrari A., Cioni G., Le forme spastiche della paralisi cerebrale infantile, 2005, ed. SpringerFerrari, Benedetti, Mori, Alboresi; L’arto superiore nella paralisi cerebrale infantile, 2016; ed. Piccinin
PATTERN DELLA MANIPOLAZIONE NELL’EMIPLEGIA
1. MANO INTEGRATA2. MANO SEMI FUNZIONALE3. MANO SINERGICA4. MANO PRIGIONIERA5. MANO ESCLUSA
IL TRATTAMENTO DEL BAMBINO EMIPLEGICO
CIMTConstraint Induced Movement Therapy
HABITHand Arm Bimanual Intensive Therapy
23 (10/15aa); MACS I-II-IIITest: AHA + CHEQ + B&BPre; post; 3 months post
Affected hand use AHAPre 25%; post 93%; 3 months post 86%
A multy site study of functional outcomes following a themed approach to hand arm bimanual intensive therapy for children with hemiplegia; Dido G. et al.; Developmental medicine & child neurology; 2012
Brain plasticity following intensive bimanual therapy in children with Hemiplegia; MayaWeinstein et al.; Neural Plasticity; 2015
IL TRATTAMENTO DEL BAMBINO EMIPLEGICO
CIMTConstraint Induced Movement Therapy
HABITHand Arm Bimanual Intensive Therapy
Magic campJungle explorer
RISULTATIAffected hand *
The Effect of Bimanual Training with or Without Constraint on Hand Functions in Children with Unilateral Cerebral Palsy: A Non-Randomized Clinical TrialD.Green et al., Developmental medicine and child neurology; 2017
17 UCP(6-11aa)
9 HYBRIDCIMT + HABIT
8 BIMANUAL HABIT
50h HABIT10H CIMT
60h HABIT
Less aff. hand *
++ AHA++ JTTHF
++ AHA++ JTTHF
++ AHA+ JTTHF
++ AHA++ JTTHF
* pre; post; 3 months post
Noval, I., McIntyre, S., Morgan, C., Campbell, L., Dark, L., Morton, N., Stumbles, E., Wilson, S., Goldsmith, S. (2013) A systematic review of interventions for children with cerebral palsy: state of the evidence. Developmental Medicine and Child Neurology, 55, 885-910.
D.Green et al; A multi site study of functional outcomes following a themed approach to hand arm bimanual intensive therapy for children with unilateral cerebral palsy (2012); Developmental medicine and child neurology;
Fedrizzi E. et al. (2011); GIPCI; Il training bimanuale per i bambini con emiplegia; Giornale italiano di medicina riabilitativa; 25(2/3): 110-14
Gordon, A. M., Schneider, J., Chinnan, A., & Charles, J. R. (2007). Efficacy of a hand-arm bimanual intensive therapy (HABIT) in children with hemiplegic cerebral palsy: a randomized control trial. Developmental Medicine & Child Neurology, 49, 830–838.
Charles, J. R., & Gordon, A. M. (2006). Development of hand-arm bimanual intensive training (HABIT) for improving bimanual coordination in children with hemiplegic cerebral palsy. Developmental Medicine & Child Neurology, 48, 931–936.
«Un approccio centrato sul cliente, basato sulla
Performance e la risoluzione di problemi, che permette
l’acquisizione di abilità attraverso un processo che utilizza
strategie e scoperte guidate»
(Polatajko & Mandich, 2004)
APPROCCIO CO-OPCognitive Orientation Occupational Performance Approach
•PCI (diplegia) in nata prematura (29° sett), 12 aa•Ricovero 1 mese ca c/o neonatologia «G.Fiore» (Pisa) per distress respiratorio post-natale.•Successiva presa in carico riabilitativa su territorio di residenza e c/o Ist. Stella Maris di Pisa per sviluppo psicomotorio
•Ricovero c/o Centro Cardinal Ferrari in regime di DayHospital 1 v/sett (2016) per trattamento neuro-motorio post-tossina AAII.
FKTIK
PSMNPSORT
CASE REPORT
D. visivi
D. percettivi
Disprassia
Sincinesie
Schema corporeo
D. Attentivi
Necessita di aiuto nelle AVQ
Abilità mnesiche
Apprendimento
Fluidità di linguaggio
Risorse motorie
Ottima compliance
Molto motivata all’acquisizione di
autonomie
LE 7 CARATTERISTICHE CHIAVE
1
SCOPI SCELTI DAL CLIENTE
2
ANALISI DINAMICA
DELLA PERFORMANCE
3
USO DI STRATEGIE COGNITIVE
4
SCOPERTA
GUIDATA
5
PRINCIPI DI ENABLING
6
COINVOLGIMENTO
CARE GIVER
7
FORMAT INTERVENTO
Mandich, Polatajko, Zilberbrant; A cognitive perspective on intervention;
In a. Eliasson, P. Bunter (Eds) Improving hand function in children with cerebral palsy,
2008,London, UK.
ALTRI APPROCCI IN TO
Integrazione sensoriale, AyresDifficoltà nella raccolta ed elaborazione delle informazioni sensorialiIl bambino e l'integrazione sensoriale; AnnaJeanAyres A cura di Filippo Muratori e Giulia Campatelli. Giovanni Fioriti Editore 2012, Psichiatria e Psicologia dell’Età Evolutiva
Metodo SAS, Sviluppo Abilità SocialiDifficoltà nella comprensione e rispetto delle regole (autismo)SUPSI, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento sanità
L’INVIO IN TO
Quando alla PIC emerge necessità per b. e care giver di:
-rinforzare autonomie nelle BADL
-rinforzare funzioni esecutive e bimanualità
-individuare ausili ed adattamenti per le ADL
-addestramento care giver
CURA DI SE’ abbigliamento
PCI, forma atassica,6aa
PCI, forma diplegica, 4aa «Improving hand function in children with CP», A.Eliasson,2008
Caso Clinico: Gabriele
• 9 anni
• PCI
• Tetraplegia antigravitaria verticale
PIC Multidisciplinare
Trattamento 5v/sett.
Equipe riabilitativa: TO – FT – PSM – EDU – NPS – ORT – LOGO
T.O. Cantelli Sabrina
Modelli di riferimento
Scopi scelti dal Cliente
Analisi Dinamica
della
Performance
Uso di Strategie Cognitive
Scoperta Guidata
Principi di
Enabling
Coinvolgimento
Care-giverIndicazioni e
materiale
- PACS- COPM- PQRS
Training Cliente:- osservazione della performance
- scomposizione del compito- identificazione di ausili e strategie
- ripetizione della performance- ruolo del gioco
Training Care-giver
- COPM- PQRS
4 Obiettivi
Acquisizione dell'abilità
Strategie
Generalizzazione
Trasferimento
• CMOP-E (Polatajko et al. 2007)
• CO-OP (Missiuna et al.2001)
PIC e Colloquio iniziale
Obiettivi scelti dal cliente PACS
Dailyquotidianamente
Monthlymensilmente
Weeklysettimanalmente
Yearlyannualmente
Sì
No
Lavarsi il viso Lavarsi le mani Lavarsi I denti
Indossare abiti Mangiare / Bere
MOTIVAZIONE DEL CLIENTE
Obiettivi scelti dal care-giver COPM
Tempo 1: 6/02/2017
Tempo 2: 11/03/2017
PIC e Colloquio iniziale
GASGoal Attainment Scaling
1. Identificare gli obiettivi (goals)
2. Pesare gli obiettivi (W = peso = Importanza x Difficoltà)
3. Definire l’outcome atteso
4. Misurare il livello di partenza (scoring baseline)
5. Misurare il raggiungimento dell’obiettivo
-2 -1 0 +1 +2
Totalmente dipendente
Necessita di sostanzioso aiuto fisico e materiale
predisposto in attività di IGIENE AL LAVANDINO
Raggiungere autonomia con
materiale predisposto, rinforzo cognitivo e
minimo aiuto fisico in attività di IGIENE AL
LAVANDINO
Raggiungere autonomia con
materiale predisposto e saltuario rinforzo verbale in attività di
IGIENE AL LAVANDINO
Raggiungere autonomia con
strategie in attività di IGIENE AL
LAVANDINO
Totalmente dipendente
Necessita di rinforzo cognitivo e
sostanzioso aiuto fisico in attività di
VESTIZIONE PARTE SUPERIORE
Raggiungere autonomia con
strategie, rinforzo cognitivo e minimo
aiuto fisico in attività di VESTIZIONE PARTE
SUPERIORE
Raggiungere autonomia con
materiale predisposto e rinforzo cognitivo in
attività di VESTIZIONE PARTE
SUPERIORE
Raggiungere autonomia con
strategie in attività di VESTIZIONE PARTE
SUPERIORE
Totalmente dipendente
Necessita di rinforzo cognitivo e
sostanzioso aiuto fisico in attività di SVESTIZIONE
PARTE SUPERIORE
Raggiungere autonomia con
strategie, rinforzo cognitivo e minimo
aiuto fisico in attività di SVESTIZIONE PARTE
SUPERIORE
Raggiungere autonomia con
materiale predisposto e rinforzo cognitivo in
attività di SVESTIZIONE
PARTE SUPERIORE
Raggiungere autonomia con
strategie in attività di SVESTIZIONE
PARTE SUPERIORE
Totalmente dipendente
E' in grado di usare forchetta e cucchiaio
ma necessita di sostanzioso aiuto per
tagliare gli alimenti con strategie e ausili
Raggiungere autonomia con
strategie e ausili nell'uso delle posate
(minimo aiuto per l'uso del coltello)
Raggiungere autonomia con
strategie e ausili nell'uso di posate e
coltello
Raggiungere autonomia con
strategie nell'uso di posate e coltello
Totalmente dipendente
E' in grado di portare il bicchiere alla bocca
ma necessita di sostanzioso aiuto per aprire una bottiglia e versare l'acqua in un
bicchiere
Raggiungere autonomia con strategie e minimo aiuto fisico nell'aprire una bottiglia, versare
l'acqua in un bicchiere e bere
Raggiungere autonomia con
strategie e rinforzo verbale nell'aprire una
bottiglia, versare l'acqua in un bicchiere
e bere
Raggiungere autonomia con
strategie nell'aprire una bottiglia, versare
l'acqua in un bicchiere e bere
Importanza/Difficoltà
0 = per niente importante/difficile
1 = non molto importante/difficile
2 = molto importante/difficile
3 = estremamente importante/difficile
Goals Importanza Difficoltà W (IxD) WSq Baseline WxBase Achieved WxAch
1. Autonomia con materiale predisposto, rinforzo cognitivo e minimo aiuto fisico in attività di IGIENE AL LAVANDINO (d5100, d5102, d5201)
3 2 6 36 -2 -12 +1 6
2. Autonomia con strategie, rinforzo cognitivo e minimo aiuto fisico in attività di VESTIZIONE PARTE SUPERIORE (d5400)
3 3 9 81 -2 -18 0 0
3. Autonomia con strategie, rinforzo cognitivo e minimo aiuto fisico in attività di SVESTIZIONE PARTE SUPERIORE (d5401)
3 3 9 81 -2 -18 0 0
4. Autonomia con strategie e ausili nell'uso delle posate (minimo aiuto per l'uso del coltello) (d550)
2 2 4 16 -2 -8 -1 -4
5. Autonomia con strategie e minimo aiuto fisico nell'aprire una bottiglia, versare l'acqua in un bicchiere e bere (d560)
2 2 4 16 -1 -4 0 0
Somme 32 230 -60 2
Baseline Achieved Change
22,2 50,9 28,7
CONCLUSIONI
E' fondamentale garantire la continuità delpercorso terapeutico riabilitativo, attraverso:
Coinvolgimento del care-giver rientro a domicilio
Coinvolgimento del territorio rientro a scuola
StrumentiEsempi praticiIndicazioni precise
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