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17 CNETO Centro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera 03 I Il padiglione materno infantile a misura di neonato dell’ospedale San Martino di Belluno / Le nuove frontiere della prefabbricazione: il Miami Valley Hospital Heart and Orthopedic Center di Dayton, USA / Un ospedale aperto alla città: il Nuovo Policlinico si svela ai milanesi / Il reparto High Care, nuova tendenza negli ospedali per acuti / L’adeguamento antisismico dell’ospedale che migliora le prestazioni energetiche / La Healthcare Information and Management Systems Society propone un modello europeo per lo sviluppo dei sistemi informativi sanitari Il padiglione Materno Infantile dell’Ospedale San Martino di Belluno (Progetto: Lenzi Consultant) Organizzazione, tecnologia, architettura VAI AL SITO DELLA RIVISTA PER IL NUMERO COMPLETO

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17CNETOCentro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera

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I Il padiglione materno infantile a misura di neonato dell’ospedale San Martino di Belluno / Le nuove frontiere della prefabbricazione: il Miami Valley Hospital Heart and Orthopedic Center di Dayton, USA / Un ospedale aperto alla città: il Nuovo Policlinico si svela ai milanesi / Il reparto High Care, nuova tendenza negli ospedali per acuti / L’adeguamento antisismico dell’ospedale che migliora le prestazioni energetiche / La Healthcare Information and Management Systems Society propone un modello europeo per lo sviluppo dei sistemi informativi sanitari

Il padiglione Materno Infantile dell’Ospedale San Martino di Belluno(Progetto: Lenzi Consultant)

Organizzazione, tecnologia, architettura

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Nel secolo scorso, uno dei temi dominanti e più dibattuti nell’ambito della progettazio-ne ospedaliera è stato quello relativo “all’umanizzazione dello spazio”: ciò ha portato a realizzare ospedali conce-piti come “macchine efficienti rivolte alla diagnosi e cura del paziente”, ma anche carat-terizzate dal buon livello di comfort alberghiero.In questi ultimi anni, la riflessio-ne sul progetto ha fatto un salto di scala, spostando l’attenzione sull’ambiente; e questo a mag-gior ragione, trattando di strut-ture così impattanti (dal punto di vista insediativo, architettoni-co, logistico, energetico, ecc.).Oggi, la nuova sfida che ci ve-de impegnati, è quella di por-tare avanti una progettazione sostenibile. Se ne parla da un

po’ di tempo, ma sicuramente il nuovo Decreto sui criteri am-bientali minimi (CAM) che de-vono necessariamente orienta-re tutti i lavori di ristrutturazione e le nuove costruzioni afferenti alle Pubbliche Amministrazio-ni, costituisce un riferimento in-derogabile, sancito peraltro nel nuovo Codice Appalti (D.lgs. 50/2016). Al progetto, oggi, si chiede un maggiore impegno verso l’assicurazione del cor-retto inserimento naturalistico e paesaggistico; la garanzia di elevate prestazioni in termini di risparmio idrico, illuminazione naturale, approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili; si chiede l’attestazione dell’in-dice di prestazione energetica globale almeno alla classe A3, lo studio delle aree verdi e il mantenimento della permeabi-

lità dei suoli. Si impone l’utiliz-zo di materiali non dannosi per l’ozono, rinnovabili e il cui ap-provvigionamento deve avve-nire in un raggio chilometrico limitato; ci si concentra su tutto il ciclo di vita dei materiali, at-traverso l’uso di materia recu-perata o riciclata pari almeno al 15% e prestando attenzione alla possibilità di sottoporre gli edifici, a fine vita, a demolizio-ne selettiva (garantendo rici-clabilità o riutilizzo.)Una bella sfida a cui sono chiamati progettisti e Pubbli-che Amministrazioni, che de-vono concorrere, insieme, nel creare le condizioni favorevoli per cui tutto questo sia rea-lizzabile e non rimanga solo sulla carta.

Margherita Carabillò

Il padiglione Materno Infantile dell’Ospedale San Martino di Belluno (Progetto: Lenzi Consultant)

17CNETOCentro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera

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I Il padiglione materno infantile a misura di neonato dell’ospedale San Martino di Belluno / Le nuove frontiere della prefabbricazione: il Miami Valley Hospital Heart and Orthopedic Center di Dayton, USA / Un ospedale aperto alla città: il Nuovo Policlinico si svela ai milanesi / Il reparto High Care, nuova tendenza negli ospedali per acuti / L’adeguamento antisismico dell’ospedale che migliora le prestazioni energetiche / La Healthcare Information and Management Systems Society propone un modello europeo per lo sviluppo dei sistemi informativi sanitari

Il padiglione Materno Infantile dell’Ospedale San Martino di Belluno(Progetto: Lenzi Consultant)

Organizzazione, tecnologia, architettura

Istituto Neurologico “Carlo Besta” - MilanoBlocco Operatorio ISO 5

Centro di Terapia Intensiva - Karlsruhe

Ospedale Regionale “U. Parini” - AostaLaboratorio di Analisi

Clinica Materno-infantile - Fuerth

Clinica Universitaria di Infettologia - Duesseldorf

Cover_progetSanit_03_17.indd 1-2 11/07/17 09:25

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Direttore Scientifico Margherita Carabillò

Direttore Editoriale Nicola Miglino

Redazione Roberto Guccione

Comitato scientificoStefano Capolongo, Margherita Carabillò, Albert de Pineda, Eric de Roodenbeke, Gilles Dussault, Tiziana Ferrante, Giuseppe Manara, Maurizio Mauri, Paolo Pettinelli, Walter Ricciardi, Aymeric Zublena

Comitato di redazioneArchitettura: Cristina DonatiNuove tendenze: Stefano CareraImpiantistica: Simone Cappelletti

Information Technoloy: Fabrizio Massimo FerraraOrganizzazione e management: Federico LegaServizi e facility management: Maurizio Pedrini

Hanno collaborato a questo numero:E. Adduci, L. Baldessin, S. Capizzi, S. Carera, A. Crugliano, S. Di Turi, F. M. Ferrara, A. Gelmetti, I. Iacoponi, M. Innorta, A. Laurenti, P. Locatelli, F. Lega, M. Pedrini, F. Ruggiero, E. Sini

Coordinamento Stampa & Produzione Walter Castiglione (Responsabile rivista) [email protected] Tel. 02 88184.222

PubblicitàMassimiliano Donati (responsabile vendite)[email protected] Tel. 02 88184.368

TrafficoDonatella Tardini (Responsabile) [email protected] Tel. 02 88184.292Stefania Bruno [email protected] Tel. 02 88184.261

Abbonamenti Tel. 02 88184.233 | Fax 02 56561173e-mail: [email protected] copia singola: euro 2,50(Presso l’Editore, fiere, manifestazioni)2016: abbonamento annuale Italia euro 30,00abbonamento annuale Europa euro 60,00

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Testata Associata

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Tutti gli articoli pubblicati su Progettare per la sani-tà sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con stru-menti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale infor-mativo e promozionale. Le modalità di trattamen-to saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs 196/03. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A, Via Spadolini 7, 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiorna-mento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazionedi cui all’art. 7 D.Lgs 196/03.

La sfida della progettazione sostenibile

3EDITORIALE

luglio 2017Progettare

per la Sanità

Sommario di luglio

PRESIDIO OSPEDALIERO SAN MARTINO DI BELLUNO UN PADIGLIONE MATERNO INFANTILE A MISURA DI BAMBINOColori caldi e spazi progettati dalla prospettiva dei piccoli pazienti. L’umanizzazione ha guidato l’ampliamento dell’area Materno Infantile dell’Ospedale San Martino di Belluno

di Irene Iacoponi

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IL NUOVO POLICLINICO SI SVELA AI MILANESISarà il primo ospedale pubblico italiano autofinanziato con fondi propri. La Fondazione Ca’ Granda Ospedale Policlinico ha presentato il progetto definitivo del nuovo ospedale, che si concluderà nel 2022

di Roberto Guccione

LE NUOVE FRONTIERE DELLA PREFABBRICAZIONELa progettazione ‘olistica’ e i software di modellazione BIM permettono un uso esteso e molto efficiente della prefabbricazione modulare, riducendo i costi e i tempi di costruzione. L’esperienza del Miami Valley Hospital Heart and Orthopedic Center

di Stefano Carera

6 20

Progettare per la Sanità

4SOMMARIO

luglio 2017

58I PROGETTI IN GRANDE FORMATO DELLE ARCHITETTURE DI QUESTO NUMERO

Cadolto Italia www.cadolto.com IV cop.Copma www.copma.it 25

Gavazzi Tessuti Tecnici www.gavazzispa.it II cop.Haier Italia www.haiercondizionatori.it III cop.

Getinge www.getinge.com 1

Le aziende presenti in questo numero

RUBRICHE

Normativa commentata 56Notizie 54

IL REPARTO HIGH CARE, NUOVA TENDENZA NEGLI OSPEDALI PER ACUTIIl reparto High Care multi specialistico garantisce l’assistenza più idonea ai pazienti gravi ad alta instabilità clinica che non richiedono terapie intensive. Può affiancare il pronto soccorso e la recovery room chirurgica, migliorandone l’efficienza

di Federico Lega

26

METODI E MODELLI PER MIGLIORARE IL PERCORSO DI CURA DELLE MACULOPATIECon l’invecchiamento della popolazione cresce la diffusione delle patologie della macula, l’area della retina dove si crea la visione. Il progetto MacuNext ha misurato l’efficienza organizzativa della rete italiana di ambulatori specializzati e avviato un percorso di miglioramento continuo

di Ludovico Baldessin e Enrico Adduci

30

L’INNOVAZIONE IN ONCOLOGIA È IN RETEIl modello della rete oncologica territoriale permetteal paziente di ottenere il massimo beneficio dalle terapie più innovative, a partire dall’immunoterapia oncologica. L’esperienza della Regione Toscana

di Roberto Guccione

34

A LEZIONE PER PREVENIRE IL RISCHIO D’INCENDIO NEGLI OSPEDALIPresso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, a Roma, è attiva la prima Fire School Hospital d’Italia. Valentina Osti, direttrice tecnica, spiega gli obiettivi e i programmi dei corsi

di Maurizio Pedrini

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QUALI MODELLI DI RIFERIMENTO PER I SISTEMI INFORMATIVI SANITARINel variegato contesto dell’informatizzazione dei processi sanitari, l’adozione di modelli di riferimento per guidare lo sviluppo dei progetti è una necessità. La Healthcare Information and Management Systems Society (HIMSS) ha adattato al sistema europeo il modello EMRAM

di Fabrizio Massimo Ferrara, Andrea Gelmetti, Paolo Locatelli, Elena Sini

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IL RETROFIT ANTISISMICO CHE MIGLIORA LE PRESTAZIONI ENERGETICHEUn kit strutturale completo, applicabile all’esterno di edifici ospedalieri esistenti, consentirà l’adeguamento alla normativa antisismica e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli ospedali meno recenti

di Francesco Ruggiero e Silvia Di Turi

36

Progettare per la Sanità

5SOMMARIO

luglio 2017

di Fabrizio Massimo Ferrara, Andrea Gelmetti, Paolo Locatelli, Elena Sini

Quali modelli di riferimento per i sistemi informativi sanitari

seppur esistenti nel sistema, sono registrate in procedure e archivi diversi non accessibili in modo unitario.

Fattori che, vale la pena sottolineare, sono causa oltre che di rischi per il paziente anche di costi per l’azienda dal punto di vista assicurativo.

b. la rilevanza dei costi - di investimento e di gestione - del siste-ma informativo, costi che in un ospedale di dimensioni medio-grandi assommano a vari milioni di Euro l’anno;

c. il contributo del sistema informativo per l’efficienza e la tempe-stività dei processi assistenziali e – di conseguenza – l’impatto in termini di costi indiretti sulle prestazioni erogate, di risorse (umane, tecniche, logistiche) necessarie e di appropriatezza delle attività eseguite; si pensi, ad esempio, alla ripetizione di esami non significativi clinicamente, ma effettuata solo perché i risultati precedenti non sono disponibili perché eseguiti nel cor-so di un diverso episodio assistenziale e quindi registrati in un settore diverso del sistema.

Anche per ragioni storiche (il concetto di “azienda sanitaria” con la conseguente sensibilità verso un governo integrato della struttura è relativamente recente, si può dire che risalga alla riforma del 1994), i

Nel variegato contesto dell’informatizzazione dei processi sanitari, l’adozione di modelli di riferimento per guidare lo sviluppo dei progetti è una necessità. La Healthcare Information and Management Systems Society (HIMSS) ha adattato al sistema europeo il modello EMRAM

I sistemi informativi sanitari sono ancora troppo spesso considerati come meri strumenti tecnologici a supporto di attività più o meno frammentate e settoriali nell’ambito dell’azienda. Per la pervasivi-tà ormai raggiunta in tutti i settori clinici e organizzativi, il sistema informativo deve invece costituire uno strumento di governo per l’intera struttura, di rilevanza strategica, mediante il quale influire sulla qualità, la sicurezza e l’economicità dei processi clinici e or-ganizzativi, financo sulla fattibilità degli stessi.Solo a titolo di esempio si possono citare:a. le implicazioni in termini di rischio clinico che derivano dalle ca-

ratteristiche del sistema informativo, ad esempio: █ la frammentazione del supporto a processi inter- e intra-set-toriali, con la conseguente necessità di re-imputare manual-mente informazioni, e il parallelo rischio di errore;

█ la auto-consistenza del supporto informatico ai processi supportati, in modo da evitare la necessità di co-presenza di comunicazioni verbali e/o cartacee oltre a quanto fornito dal sistema;

█ la non disponibilità al posto e al momento giusto di tutte le informazioni che sarebbero necessarie per la qualità e la si-curezza della decisione e dell’atto medico, informazioni che,

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luglio 2017

Figura 1

sistemi informativi sanitari sono in gran parte caratterizzati da un no-tevole livello di frammentazione, articolati secondo “isole” funzionali e tecnologiche, individualmente dedicate al supporto delle attività di specifici settori (clinici e/o organizzativi), molto spesso indipendenti fra loro sia sotto il profilo funzionale che informativo. Si pensi ad esempio alla continua e perdurante difficoltà di im-plementare - anche all’interno di una singola azienda - una “car-tella clinica elettronica completa”, che consenta al medico e agli altri care-giver coinvolti sia di disporre in formato digitale di tutte

le informazioni cliniche del paziente sia di effettuare con continui-tà, efficienza e sicurezza (e senza trascrizioni manuali) il processo organizzativo e assistenziale che si evolve attraverso i vari settori dell’organizzazione.La figura 1 mostra i risultati di una indagine recentemente condotta dal Laboratorio sui Sistemi Informativi Sanitari dell’ALTEMS (l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Uni-versità Cattolica del S. Cuore) sulle caratteristiche dei sistemi infor-mativi sanitari di 113 presidi ospedalieri in Italia, da cui è evidente

sia la parzialità del supporto informati-co sia il livello di frammentazione e se-parazione esistente fra i diversi settori clinico-organizzativi.Una tale frammentazione può costituire un ostacolo agli obiettivi di evolvere - sia per ragioni di cliniche sia economi-che - il sistema sanitario verso modelli di organizzazione orientati all’intensità di cura, con una sempre maggiore articolazione del percorso in episodi distinti, che peraltro devono (dovreb-bero) essere fra loro sinergici e colla-boranti in un continuum assistenziale e organizzativo unitario.Queste implicazioni, già di per sé si-gnificative all’interno della singola or-ganizzazione sanitaria, tenderanno a Figura 2

L’evoluzione del contesto e delle esigenze

Aumento del numero di episodi assistenziali• anche di diversa natura• anche distribuiti sul territorio fra diversi attori

• frammentazione enon disponibilitàdelle informazioni

• separazionedelle attività

Rischi

?

HomeCare

Ambulatorio

APA/PAC

Casa della Salute Telemedicina

DayService Emergenza

Ricovero DaySurgery

DayHospital

MMG

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divenire sempre più rilevanti con la crescente importanza delle reti territoriali, deputate a gestire il percorso assistenziale del paziente mediante la collaborazione di attori diversi (ospedale, ambulatorio, medico, struttura privata, financo il paziente stesso), con la conse-guente necessità di consentire la condivisione di informazioni e la continuità del supporto informatico anche fra contesti organizzativi e tecnologici diversi (figura 2).Un supporto informatico integrato e omogeneo è quindi indispen-sabile per assicurare la continuità del percorso assistenziale al paziente e la sua efficienza, sia dal punto di vista clinico che eco-nomico.Il Fascicolo Sanitario Elettronico, in fase di costruzione nell’ambito di varie Regioni, può fornire un contri-buto, ma non può rappresentare - da solo - la risposta a questa esigenza. Per il suo stesso scopo di integrare do-cumenti clinici, infatti, il FSE è senz’al-tro utile ai fini della raccolta e della con-sultazione di informazioni, ma non può costituire la piattaforma per il supporto operativo dei processi - organizzativi e clinici - nell’ambito del percorso assi-stenziale del paziente tanto all’interno delle singole strutture sanitarie che sul territorio, nella collaborazione dei vari care-giver coinvolti.Sono i sistemi informativi - sia all’inter-no delle singole aziende che fra azien-de diverse – che devono evolversi per essere in grado di cooperare (anche

facendo leva sui FSE regionali e sulla loro futura interoperabilità a livello nazionale), seguendo i vari momenti del processo di cura del paziente, assicurando la continuità dello stesso, condividendo informazioni e facilitando la collaborazione dei diversi attori coin-volti nell’espletamento delle varie attività (figura 3).Oltre che dalle diversità delle soluzioni esistenti, questo obiettivo, già di per sé non banale, è ulteriormente influenzato dalla moltepli-cità delle aziende coinvolte, ognuna con le proprie caratteristiche e strategie. In figura 4 sono schematizzati i risultati di un’indagine condotta all’inizio di quest’anno dall’Osservatorio Innovazione Di-gitale in Sanità del Politecnico di Milano su quali aree siano consi-derate di maggiore priorità ed espansione nell’ambito dei sistemi informativi sanitari nelle diverse aziende.In un contesto così molteplice e variegato, sia in termini di esigen-ze sia di soluzioni esistenti, si possono individuare due obiettivi:a. da una parte la valutazione “dell’outcome” dei progetti di infor-

matizzazione, in un quadro multi-dimensionale che tenga con-to di tutte le peculiarità delle organizzazioni sanitarie, inclusi gli aspetti inerenti la sicurezza e la salute del paziente, gli aspetti etici e normativi, l’impatto organizzativo, i vincoli economici, ec-cetera, secondo l’approccio tipico dell’Health Technology As-sessment;

b. da un’altra parte l’individuazione di strategie evolutive che, nel rispetto delle priorità, delle esigenze e delle soluzioni individua-li, facilitino la sinergia delle diverse iniziative verso l’obiettivo di collaborazione e di integrazione nell’interesse del paziente e del sistema sanitario nel suo complesso.

Uno strumento indispensabile per il raggiungimento di questi obiettivi è individuabile nell’utilizzo di modelli di riferimento - per la

Figura 3

Continuità e sinergia del percorso assistenziale

Continuità assistenziale• Percorsi

• Dati condivisi• Collaborazione• Comunicazioni

• Telemedicina e monitoraggio• Allarmi

• Intelligent pathways

Paziente - care-giver

Hospice – RSACasa della Salute

Associazione

MMG

Ospedale

Figura 4

Indagine  condotta  dall’Osservatorio  Innovazione  Digitale  in  Sanità  del  Politecnico  di  Milano  sulle  aree  di  maggiore  priorità  nei  sistemi  informativi  sanitari

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valutazione, il benchmarking e l’evoluzione – che siano basati su indicatori oggettivi e misurabili delle caratteristiche dei sistemi, ma che siano al tempo stesso indipendenti dalle specifiche soluzioni implementative e possano quindi essere condivisi dalle singole aziende e dalle istituzioni per la rappresentazione dell’esistente e la definizione di road-map evolutive sinergiche.

LA HIMSS (HEALTHCARE INFORMATION AND MANAGEMENT SYSTEMS SOCIETY) E IL SUO EMRAM (ELECTRONIC MEDICAL RECORD ADOPTION MODEL)Un interessante strumento per valutare il livello di avanzamento nell’in-troduzione di tecnologie digitali nella gestione dei processi di cura del-le strutture sanitarie, in particolare negli ospedali per acuti, è l’EMRAM proposto da HIMSS. HIMSS è un’organizzazione non a scopo di lucro, impegnata a livello internazionale nel sostenere il migliora-mento della salute e dell’assistenza sanitaria mediate dall’impiego ottimale di tecnologie informatiche (IT). Fondata nel 1961, HIMSS ha la sua sede principale a Chicago con uffici nel resto degli USA, in Europa e in Asia. Le attività di HIMSS comprendono trasferimento di know-how, sviluppo e aggiornamento professionale, creazione di comunità e leadership di pensiero, iniziative di ricerca, attività di as-

sessment, campagne mediatiche, eventi e tutto ciò che consente di promuovere la cultura della sanità “digitalizzata” ai fini del migliora-mento di prevenzione, accesso, sicurezza e qualità delle cure.Il modello EMRAM, trasferito dal contesto nordamericano a quel-lo europeo grazie al lavoro fatto da HIMSS Analytics Europe, è a 8 livelli (vedi Figura 5) e pone ai livelli più alti (Stage 6 e 7) gli

Figura 5: Descrizione dell’EMR Adoption Model di HIMSS Analytics Europe

Figura 6: Tabella dei posizionamenti dei vari ospedali europei secondo la scala EMRAM

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ospedali che più si avvicinano al paperless e all’eccellenza nella qualità di cure grazie all’uso di sistemi intelligenti a supporto del-le decisioni cliniche, alla continuità e disponibilità dei dati clinici in formato digitale e più in generale all’uso massivo di strumenti informatici.Nel 2016 è stata fatta un’analisi su 1.462 ospedali per acuti in Eu-ropa proprio sulla base dell’EMRAM, riassunta nelle tabelle della Figura 6 e 7. Circa il 21% è risultato essere ancora a Livello 1 o inferiore e solo circa il 55% raggiunge almeno il Livello 2, mentre la media europea si attesta sul valore di 3,1. Questo significa che la maggioranza degli ospedali europei ancora fa fatica a condividere efficacemente le informazioni sanitarie dei pazienti all’interno delle proprie strutture (senza parlare del problema dell’apertura verso altre strutture sanitarie esterne).Verso la auspicabile (e necessaria) visione multi-dimensionale del sistema informativo, tale da tener conto di tutti gli aspetti e di tutte le implicazioni del processo di informatizzazione, un altro aspet-to molto importante da tenere in considerazione è la cosiddetta convergenza tra IT e IC (Ingegneria Clinica) che negli Stati Uniti ha dato origine a una iniziativa congiunta di Association for the Advancement of Medical Instrumentation (AAMI), American Colle-ge of Clinical Engineering (ACCE) e dalla stessa HIMSS, portando il personale dei due dipartimenti (IT e IC) a confrontarsi e condivi-dere conoscenze ed esperienze.

È evidente che questa convergenza, che per molti aspetti appa-re come inevitabile, deve affrontare degli ostacoli piuttosto im-pegnativi che derivano principalmente da una contrapposizione che si potrebbe definire di tipo “culturale”. Infatti, da un lato c’è il mondo dell’IC che è sostanzialmente paziente-centrico e quindi focalizzato sulla sicurezza del paziente, con grande attenzione sulle innovazioni tecnologiche e con una struttura organizzata per rispondere in tempi molto stretti (anche pochi minuti); dall’altro c’è il mondo dell’IT che è sostanzialmente si-stema-centrico e quindi con enfasi sull’integrità e disponibilità dei dati e dei processi, sulle regole e i ruoli e con una struttura organizzata per rispondere in ore/giorni. Nonostante queste dif-ficoltà di comunicazione che certamente permangono, è ormai universalmente riconosciuta, in un ambiente altamente intercon-nesso, la necessità che le tecnologie biomedicali siano approc-ciate utilizzando l’expertise di entrambi i mondi, cercando di co-ordinare gli sforzi e le competenze al fine di trovare le soluzioni implementative ottimali. In questo senso gli aspetti connessi a un’adeguata formazione del personale sono fondamentali: è quindi auspicabile un cross-training tra il personale dei due servizi, IC e IT, al fine di individuare le competenze e risorse che si sovrappongo e contestualmente le eventuali lacune di co-noscenza presenti e, laddove necessario, colmarle riallineando competenze e risorse.

Figura 7: La media del livello EMRAM degli ospedali europei per Paese

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Nell’ambito delle iniziative di HIMSS Europe, un ruolo significativo è svolto dalle comunità nazionali, che rappresentano la contestua-lizzazione a livello locale della mission di HIMSS, identificandosi nel territorio come l’elemento di congiunzione con lo scenario eu-ropeo e internazionale della sanità digitale. Le comunità riuniscono i professionisti, prevalentemente dal mondo IT, che operano a vario titolo nella sanità pubblica e privata con l’obiettivo di condividere idee innovative, discutere i trend di sviluppo nonché le sfide ed eventuali soluzioni tecnologiche e organizzative. Queste comunità, di carattere spontaneo, stanno crescendo in tut-ta Europa sia in dimensione sia nel ruolo esercitato nel contesto nazionale in cui operano, abilitando quindi nuove modalità di colla-borazione e di sviluppo della sanità digitale; HIMSS agisce sempli-cemente come elemento facilitatore. Seguendo quindi esperienze consolidate come quelle delle comunità già attive, quali la Nordic che riunisce i paesi del nord Europa, la DACH (Germania, Austria e Svizzera), nonché le comunità spagnola e francese, anche l’Ita-lia ha recentemente portato a battesimo la propria HIMSS Italian Community. Il primo evento ufficiale della comunità si è svolto lo scorso 16 mar-zo presso il Politecnico di Milano grazie all’attiva e proficua colla-borazione con l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico che, insieme ad altri attori della sanità digitale italiana ha, in maniera partecipata e collabora-tiva, reso possibile l’evento e la nascita della comunità. All’incontro hanno partecipato oltre 100 persone, prevalentemente professio-nisti IT provenienti sia dal mondo della domanda sia dell’offerta, quali i vendor delle principali soluzioni tecnologiche presenti nel mercato, italiano e non solo. L’incontro ha visto la partecipazione attiva anche di medici e pro-fessionisti delle direzioni sanitarie di ospedali pubblici e privati, le associazioni di categoria come AIIC (Associazione Italiana In-gegneri Clinici) e AISIS (Associazione Italiana Sistemi Informativi

Sanitari) e referenti di alcune Regioni italiane. L’iniziativa ha inol-tre avuto il patrocinio dal Ministero della Salute per il tramite della “Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica”.La partecipazione alla comunità di tutti gli attori del contesto di riferimento, non esclusivamente IT, è particolarmente importante per i promotori della comunità stessa ed è stato uno degli elementi di valore dell’incontro, nonché di differenziazione. In questo senso si è voluta definire anche la missione della HIMSS Italian Commu-nity, come appunto la creazione di una piattaforma di scambio per tutti coloro che ambiscono a fornire migliori servizi sanitari attra-verso l’applicazione di soluzioni digitali. La comunità permette ai suoi membri di accedere a un network nazionale e internazionale, composto dai principali leader della salute digitale, e di rimanere costantemente aggiornati sulle più recenti innovazioni digitali nel campo della salute.Una delle prime azioni della comunità è stata quella di istituire un comitato guida della HIMSS Italian Community, formato da esperti della salute digitale che su base volontaria coordinano e guida-no la comunità. I membri del comitato contribuiscono significati-vamente a identificare i temi più rilevanti e pertinenti da discutere in seno alla comunità e a promuoverne le attività, invitando nuovi validi membri a farne parte.La comunità vuole stimolare la collaborazione e l’interazione spon-tanea tra i membri, volta a indirizzare i temi di lavoro e discussione; la base delle attività è il confronto delle esperienze (benchmarking) dei partecipanti alla comunità e il desiderio di diffondere buone pratiche e soluzioni innovative, in ottica di miglioramento continuo; il network HIMSS permette di estendere il confronto a un contesto internazionale e di partecipare a eventi europei e globali.Durante la giornata di lancio della comunità si sono pertanto condi-visi i temi oggetto di interesse e confronto per la comunità italiana, temi sui quali si sono aperte le candidature spontanee per l’identi-

La HIMSS Italian Community a Malta per eHealth Week 2017L’appuntamento annuale della sanità digitale organizzato dalla Commissione Europea ha visto la prima partecipazione ufficiale della comunità italiana di HIMSS, nata lo scorso marzo

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ficazione delle migliori pratiche italiane da poter presentare in oc-casione della eHealth Week 2017, evento che annualmente HIMSS organizza con la Commissione Europea sui temi della sanità digitale (www.ehealthweek.org) e che si è svolto lo scorso maggio a Malta in corrispondenza del semestre di presidenza maltese (figura 8).

FOCUS SU PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI SANITARIA livello italiano l’attenzione è stata posta sui temi di privacy e riser-vatezza dei dati sanitari, interesse ulteriormente stimolato anche dal recente regolamento europeo sul tema EU General Data Pro-tection Regulation.La gestione digitale del consenso dei pazienti, le cartelle cliniche elettroniche e l’indice di chiusura sono stati gli argomenti sui quali la comunità ha focalizzato prioritariamente la propria attenzione, e le esperienze più significative e mature sono state oggetto di presentazione nella sessione dedicata alla comunità nell’agenda dell’evento europeo. Si sono distinti particolarmente i progetti relativi a esperienze matu-rare in Lombardia, Veneto e Lazio che hanno rappresentato anche la collaborazione efficace, su temi di indirizzo e sviluppo, promossi dalle regioni in sinergia con le strutture pubbliche e private dei ter-ritori di riferimento. Infatti la sessione italiana: “Italian Community Session: Patient Data and the GDPR - How should I manage the Data” alla eHealth Week 2017 ha compreso i seguenti interventi:

█ EHRs digital index and manual: how to ensure completeness, integrity and legal value of clinical documents, a cura di Istituto Clinico Humanitas e Lombardia Informatica

█ MyHealthMyData, a cura di Ospedale Pediatrico Bambin Gesù █ Eco – Pharmacy, a cura di Consorzio Arsenàl

L’efficacia della collaborazione fin qui attuata e l’entusiasmo di questi primi mesi di attività stanno stimolando ulteriori sviluppi del-le iniziative promosse dalla Comunità. Il patrocinio della HIMSS Italian Community e la partecipazione dei rappresentanti del Comitato ai principali eventi nazionali sui temi oggetto di interesse della Comunità sta permettendo di ampliare la platea degli interlocutori coinvolti, estendendo ulteriormente il network, diffondendo linee guida e buone pratiche stimolando al contempo collaborazione e confronto.La HIMSS Italian Community contribuirà nei prossimi anni, insieme alle iniziative di analisi e comunicazione dei centri di ricerca univer-sitari e delle associazioni già esistenti, a rispondere all’esigenza di modelli di riferimento per l’evoluzione e la collaborazione dei siste-mi informativi sanitari. Per ottenere modelli realmente applicabili e applicati è necessaria la collaborazione di ricercatori, professionisti

che presidiano le tecnologie – informatiche e d’ingegneria clinica - nelle aziende sanitarie, associazioni e istituzioni regionali e nazio-nali, aprendosi a un confronto ampio a livello nazionale e interna-zionale. Gli obiettivi della HIMSS Italian Community vanno proprio in questa direzione.

Gli autori ringraziano Clemente Capasso -HIMSS Analytics Europe- per la collaborazione prestata

Figura 8

FABRIZIO MASSIMO FERRARADocente di Informatica presso il Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Aziende e dei Servizi Sanitari e Coordinatore del “Laboratorio sui sistemi informativi sanitari” presso l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica del Sacro CuoreANDREA GELMETTI, Direttore Sistemi Informativi IRCCS Policlinico San MatteoPAOLO LOCATELLI, Responsabile scientifico Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di MilanoELENA SINI, Direttore Sistemi Informativi IRCCS Istituto Clinico Humanitas e membro HIMSS Europe Governing Council

Gli autori

52INFORMATICA

luglio 2017