Ultima Pagina, Alice Munro Come Philip Roth - La Rapubblica 21.06.2013

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    NON SCRIVO PIALICE MUNROCOME PHILIP ROTH

    Leditor dellautrice canadese:

    Non ricevo nulla dallanno scorso

    NADIA FUSINI

    LAUTRICE

    Alice Munro nata nel 1931in CanadaEsce oraun Meridianocon i suoiracconti

    appena uscito il Meridiano che Mondadori dedica a Alice Munro, do-ve Marisa Caramella con perizia e gusto raccoglie i suoi racconti mi-gliori, quando arriva la notizia che la scrittrice canadese ha annun-ciato che no, lei non scriver pi. E difatti da pi di un anno al suo edi-tor non arriva niente. Laveva gi detto altre volte, viene da pensaredistinto a chi ama i racconti della Munro. Lultima volta in una re-cente intervista: Non che non abbia amato la scrittura, aveva det-to, ma forse quando si arriva alla mia et non vuoi pi essere sola co-me uno scrittore deve essere. E aveva aggiunto: Smetto per quellastrana idea di essere pi normale.

    Laveva gi detto e non lha fatto. Il che non significa che menta. Alcontrario. Ogni autentico scrittore insieme alla gioia di scrivere, haanche limpulso contrario a ta-

    cere. Quando lo vince, perchlo trascina una volont prepo-tente e ostinata di mettersi allaprova: provare a dire, provare aesprimere il proprio mondo in-teriore. Ora evidentemente Ali-ce stanca. Ha ottantuno anni.

    Vuole semplicemente vivere.Chiss. Meno di un anno fa an-che Philip Roth ha preso la stes-sa strada, quella del silenzio.

    Ci eravamo abituati alla vocedella Munroe, una voce che si eracostruita negli anni con tenacia.Riconoscibile e tutta sua. Di unoscrittore di racconti, si sa, il mo-do pi semplice di lodarlo direche somiglia a Cechov. Di unoscrittore realista il modo miglio-re per promuoverlo quello didire che ricorda Flaubert. In Ita-lia, come nel pi vasto mondodelle recensioni, comprese lecolleghe Cynthia Ozick e Anto-nia Byatt, di Alice Munro hannodetto: come Cechov, comeMaupassant. Ma sono scorcia-

    toie. Alice Munro non somiglian alluno n allaltro. N serveevocare Faulkner e la sua conteadi Yoknapatawpha a lei Faulk-ner non piace. Volendo cono-scerla attraverso il paragone, co-me spesso si fa con le cose nuo-ve, serve di pi evocare CarsonMcCullers, Katherine Anne Por-

    ter, Eudora Welty, Flannery O-Connor scrittici regionaliche dichiara di leggere e ammi-rare. Anche se c una tonalit dimiseria e di sventura tutta pro-pria al paese in cui lei, Alice, vive.

    La geografia importante, co-me ormai da tempo la critica ac-cademica ci segnala. Munro

    Ultimapagina

    Pi normale

    Alla mia et non vuoipi essere sola comeuno scrittore deve essere quella strana idea

    di essere pi normale

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    RIPRODUZIONERISERVATA

    I precedenti

    JUAN RULFO(1917-1986)Dopo Lapianura infiammee PedroPramo, nonsonopi usciti suoiromanzi

    J.D. SALINGER(1919-2010)Lautore del libro cultoIl giovane Holdendal 65 non pubblic altro

    IMREKERTSZ(1929). Loscorso annoil premioNobelmagiaroha dichiaratodi non volerpi scrivere

    PHILIPH ROTH(1939). Dopo 26 libridi grande successoha annunciato il suoaddio alla narrativa

    Lomaggio

    UN SITO PER LUIGI EINAUDITUTTA LA SUA OPERA ONLINE

    TUTTA lopera del grande economista da oggi consultabilenel sito www.luigieinaudi.it, che ne raccoglie le oltre 30.000pagine, tra articoli, saggi, interventi parlamentari e relazionida governatore della Banca dItalia. La ricerca pu essere fat-ta su base cronologica o bibliografica e per parole-chiave.Lunico modo per celebrare oggi Einaudi divulgarne lope-

    ra attraverso la rete, dice Mario Lupo, presidente della Fon-dazione che ha presentato a Roma il progetto. Molto citato neldibattito pubblico ma poco presente nelle universit e in li-breria, Einaudi pu essere conosciuto ora attraverso il sito,che anche frutto di un intelligente investimento di denaropubblico. Non sarebbe stato possibile realizzarlo senza i 150mila euro della provincia di Cuneo. La ricerca per parole-chia-ve degli scritti del presidente pu offrire pi di uno spunto. Haprovato a farla il nipote Roberto Einaudi, che ha digitato cri-si economica" (494 articoli), crisi finanziaria (230 articoli),crisi valutaria (4 articoli) e crisi morale (208 articoli).

    Quasi a conferma, ha aggiunto, che per il nonno il proble-ma economico sempre conseguenza di una crisi morale.

    canadese, e questo conta. Non

    per un orgoglio nazionalista, sucui peraltro la sua fama anchecresciuta, perch il suo paese vo-leva, fortemente voleva una let-teratura canadese, e insieme aMargaret Atwood e MargaretLaurence, per citare una voltatanto solo donne scrittrici, Mun-

    ro stata anche la mascotte di

    unemancipazione culturale epolitica.Ma non per questo che con-

    ta la geografia: sono essenziali leatmosfere, i paesaggi naturali eumani e cio, il materialedelle sue trame. In un raccontoche porta proprio il titoloMate-

    riale, la stessa protagonista adirci di che si tratta: tutta la vi-ta che non ho un soldo. La gentedice che i soldi non sono impor-tanti, se c la salute, ma quando

    mancano tutte due? Bronco-polmonite cronica da quandoavevo tre anni. Febbre reumati-ca a dodici. A sedici anni mi sonosposata la prima volta, mio ma-rito morto in un incidente ta-gliando alberi. Tre aborti. Ho lu-tero distrutto. Mi vanno via trepacchi di assorbenti al mese. Hosposato un allevatore della Valle,e la mandria s ammalata di feb-bre bovina. Siamo andati in rovi-

    na. Lui era quello morto di maleai reni. Sfido io. Sfido io che ho inervi a pezzi. Anche in tradu-zione e questa la traduzioneperfetta di Susanna Basso nonpu non balzare allorecchio chenon Cechov, n Flaubert, nFaulkner.

    Chi allora Alice Munro? una scrittrice nata in Canada,scrive in lingua inglese, ha un ta-

    lento che si esprime al meglionella forma breve. Ha un talentounico e proprio: un realismoniente affatto magico, piuttostocrudo, che induce il lettore a cre-dere di avvicinare la verarealt, quando tocca una sogliaminima, dove la vita si confondecon la non-vita. Che cosa hodetto? Vita? Volevo dire MorteChiedo scusa. Nel lapsus delpersonaggio di Una cosa che vo-levo dirti la vita e la morte siconfondono in un medesimo to-no vitale acuto, monotono, in-sistente e segnato da una dolcez-za calcolata, crudele.

    C del sadismo e del maso-chismo in ogni racconto: que-sta la chiave estetica di AliceMunro. Ha cominciato cos con iprimi racconti confinati nel tem-po e nello spazio di una depres-

    sione storica e geografica e men-tale, quella degli anni del dopo-guerra in unarea rurale strettatra Toronto e il lago Huron. Co-micia da l quando da ragazzinastrana qual si mette a scrivere.Mi sembrava, confessa che ledonne potessero scrivere solodei freaks, degli emarginati. Equesto fa e impara a farlo sempremeglio, raffinando con acribia la

    sua macchina narrativa. unalavoratrice, Alice Munro. me-todica. Meticolosa. Diventa viavia sempre pi brava nella stes-sa cosa. Addirittura trasforma ilrischio della ripetizione nel do-no della variazione, e nel vantag-gio di soddisfare lassuefazionedei suoi lettori affezionati. Sem-pre pi affezionati alla stessacosa: a questa domanda re-gressiva, come i suoi ambienti, isuoi sentimenti, la sua tecnica,che noi abbocchiamo. Tutti noiche come lei siamo cresciuti aimargini: perch tutti siamo sta-ti bambini, strani, tristi e abbia-mo avuto una madre e un padreche si sono ammalati e sonomorti. Tutti abbiamo avuto unromanzo famigliare.

    Al suo personale mondo dimemorie Alice Munro ha attinto

    a piene mani. S forse dissecca-ta la fonte della sua fantasia e im-maginazione? Ha forse detto tut-to? Chiss. In unintervista diqualche tempo fa, lei stessa asottolineare il paradosso: hascritto contro tutto e tutti, le fi-glie, la casa, il decoro borgheseE ora, ora che non deve combat-tere, che non sottrae il tempo elattenzione a nessuno, ora per

    lappunto si prende la libert dismettere.