Thomas Pynchon, V. Come Postmoderno - La Stampa - 29.04.2013

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  • 7/30/2019 Thomas Pynchon, V. Come Postmoderno - La Stampa - 29.04.2013

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    E

    ra il 1963, e la scena lette-raria degli Stati Uniti re-gistr dapprima con stu-

    pore-o,sevolete,perples-sit - poi con un interessecrescente e crescenti dibattiti la na-scita di un romanzo la cui prima sor-presa si manifestava nel titolo, consi-stente in una sola lettera maiuscolaseguitada unpunto,V. Lautore, Tho-mas Pynchon, nato nel 1937 a GlenCove, Stato di New York, era irrag-giungibile e tale rimase, anche se ot-tenne una serie di premi prestigiosi.Ai pochi che lo raggiunsero, sempreper vie traverse, indirettamente, mecompreso che negli Stati Uniti mi

    trovavo, fece sapere che non avevanulladadire,echeleggessimoconat-tenzione il romanzo. Latitante, percos dire, rimasto, anche dopo lapubblicazione di altri romanzi chehanno lasciato il segno, da Lincantodel lotto 49, del 1966, a Larcobalenodella gravit, del1973.Neppure ora si affacciato, ora che sta per uscire (asettembre) il suo nuovo romanzo,

    Breeding Edge, che qualche mese do-po apparir in traduzioneitaliana.

    Del poco che si sa di lui, almenodue aspetti risultano assai indicati-

    vi. Uno la sua laurea in fi sica e in-gegneria alla Cornell, l'altro il suoaver frequentato, sempre alla Cor-nell, un corso tenu-to da Vladimir Na-

    bokov, un autore alquale stato non acaso avvicinato,mentre allargo-mento di laurea sipensa giustamenteconsiderando alcu-ni degli aspetti percos dire trasver-

    sali di V.: il princi-pio di entropia (se-conda legge dellatermodinamica); iltema metaforicodella paranoia, percui nulla legatoa qualcosa.

    V. liniziale di una donna che simoltiplica nella prima met del ro-manzo: originariamente, VictoriaWren, poi Veronica Manganese, e an-cora Vera Meroving. La straordinariaVictoria, nelle sue varie incarnazioni,

    domina la met del romanzo, quellache si snoda tra il 1880 e il 1943, e po-tremmo definire storica, se non fossechePynchonnoncredenellastoria,laquale ormai non esiste pi. Nel 1943Veronica termina il suo vertiginosopellegrinaggio, che si estende dal-lEgitto a Firenze, allAfrica colonialetedesca, con i genocidi che troveran-nounareplicainEuropa,epoi,dopoil1918,aMaltadovemori,uccisadaun

    bombardamento aereo italiano, dopoavere, per alcunianni, simpatizzatoperMussolini e il fascismo. Ma ormai di-

    ventata mentalmente e fisicamente fin-ta: una metafora dellentropia e del de-

    clinodella civilt.Uomini sono, invece, i protagonistidella seconda parte del romanzo, collo-cata negli anni Cinquanta, e fanno par-te di un gruppo simbolicamente defini-to Banda dei Morbosi nella brillantetraduzione italiana di Giuseppe Natale,pubblicata nel 1992 da Rizzoli e arric-chita da unasottile prefazione di GuidoAlmansi. Sono, in particolare, due, daicognomi chiaramente simbolici. Uno,Benny Profane, newyorchese, vienepresentato come schlemiel, termineebraico yiddish che significa, grosso

    modo, goffo, semplicione. ancheso-prannominato Yo-yo. Laltro HubertStencil, figura subordinata nella Ban-da,uninglesedimezzaet,ilcuicogno-me significa, in inglese stampino ocopia ciclostilata, un idealista para-noico, secondo la stringente definizionedi Almansi. Badate, se la paranoia diStencil paradossalmente gli consente

    di cogliere la realt in dissolvimento,Profane, incapace di andare, privo diautentica speranza, incarna proprio ilsensodi decenza dellastoriae dellinte-ra civiltcontemporanea.

    E allora: qual il rapporto tra realt

    e trasfigurazione fantastica? Spetta allettorefarelasuascelta,equistailsen-so del romanzo,il suoirresistibileporretutto in gioco, che ne ha fatto una dellepietre miliari del cosiddetto post-mo-derno, Quellodi V. il paesedellacoin-cidenza, governato dal ministero delmito, osserva a un certo punto Profa-ne, ed come se offrisse una definizio-ne, appunto, del post-moderno. Comeha osservato Tony Tanner, Pynchonracconta la parodia del romanzo ma,dovremmoaggiungere,la casualit bef-farda e insieme seria della condizione

    umana, incarnata dalla letteratura.Pensate ad alcuni titoli di studi criticisu Pynchon, da la voce dellambigui-ta lalabirintitenarrativa.Cos,co-me statosottolineatoda unaltrocriti-co americano, la chiave per scoprirelidentit di V. una fantasia paranoide,perchnon sappiamodavvero checosasiala realt.O, naturalmente, la storia.

    A cinquantannidalluscitadel roman-zo,sospettochein V. cisiamotuttiquanti.

    THOMASPYNCHON

    comepostmoderno

    Usciva 50anni fa il romanzocheconsacr loscrittoreaprendo la strada aunnuovo filone narrativo

    CLAUDIOGORLIER

    Le citazioniV. ha permeato

    limmaginarionon sololetterario. Per

    esempio, nelfumetto V for

    Vendetta diAlan Moore, ilprotagonista,

    V, in alcunevignette

    intentonella letturadel romanzo

    di Pynchon

    LE INCARNAZIONIDI VICTORIA

    V. linizialediunadonnache simoltiplicafinoadiventare

    mentalmentee fisicamentefintaIL SENSODELLASTORIA

    Qual ilrapportotrarealte trasfigurazionefantastica?Staallettorefare lasuascelta

    IrraggiungibileThomas Pynchon nato 76 anni faa Long Island.Scrittoresfuggente e

    misterioso, di luiesistono solopoche fotogiovanili.Il suo nuovoromanzo,Breeding Edge, atteso persettembre

    V.