Think Green -Project work - 3°F a.s. 2014

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think Green Green, be Efficient Efficient, this is the Future Future 3° F_ Aboutara B. Chaimaa Amministratore Delegato project work scolastico 3F E.S.Co. energy service company Maranello, 8 Maggio 2014 Istituto A. Ferrari Maranello (MO)

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think GreenGreen, be EfficientEfficient, this is the FutureFuture

3° F_ Aboutara B. Chaimaa Amministratore Delegato

project work scolastico

3F E.S.Co.energy service company

Maranello, 8 Maggio 2014

Istituto A. Ferrari

Maranello (MO)

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Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha intensificato gli sforzi per favorire una politica energetica più attenta alle tematiche ambientali, mostrandosi pronta ad assumere un ruolo guida su scala mondiale nella lotta al cambiamento climatico. La Direttiva comunitaria 28 del 2009 ha individuato nella corretta informazione uno degli strumenti fondamentali per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che l’Unione Europea si è data per il 2020, contenuti nel Pacchetto Clima Energia:

+ 20% di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali di energia

- 20% di consumi di energia attraverso l'efficienza energetica

- 20% di emissioni in atmosfera 

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Il criterio di ripartizione: non tiene conto delle specificità e potenzialità delle FER,

fortemente dipendenti dalla geomorfologia del territorio. E’ aritmetico sul PIL e discrimina

solo in base alla ricchezza, tiene conto dei diversi punti di

partenza ma, per Paesi ove la potenzialità delle FER è stata già ben sfruttata (in Italia idro e geo) ciò risulta essere uno svantaggio (analogamente a ciò che avviene per la riduzione della CO2 ove il

nostro Paese ha maggiori difficoltà perchè già da tempo si

è dotato di un parco termoelettrico con efficienza

complessiva seconda solo al Lussemburgo e che permette di

avere un’intensità energetica seconda solo all’Irlanda).

Una proposta equilibrata dovrebbe prendere in

considerazione il potenziale massimo nazionale solo delle

FER “mature”(a grandi linee idro, geo, eolico e solare termico),

valutarne il differenziale col livello già raggiunto da ciascun Paese

ed incentivare l’avvicinamento al potenziale massimo (per l’Italia idro e geo ben sfruttate, basso potenziale per eolico mentre si

potrebbe fare decisamente di più con il solare termico).

fonte: GSE

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Produzione lorda di energia elettrica nell’UE15 nel 2010

Produzione UE 15: 601.108 GWh Fonte IEA – Dati provvisori

Nel 2010 con i suoi 77 TWh, l’Italia si conferma al 5° posto tra i paesi dell’UE-15 per produzione lorda di energia elettrica rinnovabile, dopo la Germania, la Svezia, la Spagna e la Francia. L’aumento della produzione rinnovabile in Italia, che passa dai 69 TWh del 2009 ai 77 del 2010 (+12% circa), è trainato dalla produzione idraulica (66% della produzione da FER) ed è legato alle favorevoli condizioni di idraulicità registrate nell’anno.

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Produzione lorda di energia elettrica da FER nell’UE15 per fonte nel 2010

Analizzando la composizione del mix di produzione rinnovabile dei paesi dell’Europa dei 15, è possibile

verificare che in Austria, Svezia e Francia la produzione da fonte idraulica nel 2010 si attesta su

percentuali pari o superiori all’80%. L’eolico è molto diffuso in Danimarca e Irlanda ove

rappresenta rispettivamente il 64% e 78% della produzione rinnovabile.

La Spagna e la Germania si attestano su percentuali pari a 45%

e 36%, pur essendo i paesi con maggior produzione da fonte eolica

in termini assoluti. Le bioenergie presentano il peso

maggiore nel mix di produzione rinnovabile di Belgio (63%), Olanda

(63%), Regno Unito (46%) e Finlandia (45%). Germania e Spagna superano i 7 TWh di

produzione da fonte solare, mentre il geotermico è rilevante solo in

Italia con oltre 5 TWh. La produzione da maree e moto

ondoso è presente solo in Francia con 0,5 TWh.

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La crescita della produzione da fonti rinnovabili riduce la dipendenza energetica. Al momento quella Italiana è dell’85,4%, oltre trenta punti più alta della media europea (54%).

La Germania, ad esempio, ha una dipendenza del 60,9%, la Francia del 51,2% e il Regno Unito addirittura del 26,1%.

l’Italia figura tra i più importanti importatori di gas naturale, il quarto a livello mondiale dopo Usa, Giappone e Germania. In Europa è il Paese con la maggiore produzione di energia elettrica da gas naturale.

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Carbone: 3,5 €c/kWh (+2,5 €c/kWh di tassa sulla CO2) (EWEA - Wind Energy the facts 2009, pag 18, pdf 21/32)

Gas: 4,6 €c/kWh (+1,1 €c/kWh di tassa sulla CO2) (EWEA - Wind Energy the facts 2009, pag 18, pdf 21/32)

Nucleare: 2,5-5,5 €c/kWh (medio 4 €c/kWh) (WEC - The role of nuclear power in Europe 2007, pag 62, pdf 73/134)

Eolico: 6-7 €c/kWh (EWEA - Wind Energy the facts 2009, pag 18, pdf 21/32)

Fotovoltaico: 11-17 €c/kWh (EPIA - Solar Generation 6 2011, pag 32)

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Una partenza lampo che ha visto già la presentazione di 605 domande a fronte di circa 60 milioni di euro richiesti. Prima richiesta dalla Calabria e relativa ad un impianto fotovoltaico nella provincia di Vibo Valentia.Le domande relative al Fondo Kyoto per l’ambiente possono essere presentate attraverso il sito internet della Cassa depositi e prestiti entro e non oltre il 14 luglio 2012. A disposizione 600 milioni di euro equamente divisi in tre cicli da 200 milioni ciascuno. La formula ricordiamo è di un prestito a tasso agevolato (0,50%) per interventi di: installazione di impianti rinnovabili (eolico, fotovoltaico, termico, idroelettrico, solare termico) di piccola taglia; usi finali (involucro degli edifici e infissi; teleriscaldamento da impianti a gas naturale, biomassa, biocombustibili, biogas; geotermia; cogenerazione); sostituzione di motori elettrici industriali; gestione forestale sostenibile; ricerca e sviluppo tecnologie innovative; interventi sui cicli produttivi di aziende agroforestali.

fondo per Kyoto

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La rete elettrica dovrà funzionare come una Internet of energy, dove ogni dispositivo di

utilizzo ed ogni sistema di microgenerazione dovrà essere in grado di comunicare e

trasmettere dati, ricevere e reagire in tempo reale ad eventi e stimoli che arrivino da altri

dispositivi o dalla rete elettrica stessa. Occorre una rete energetica disseminata di

sensori, attuatori, nodi di comunicazione, sistemi di controllo e monitoraggio.

Sperimentazione di aree intelligenti ad accumulo e scambio di energia autoprodotta. La rete urbana potrebbe, nel medio termine, essere gestita a livello di isole energeticamente autosufficienti, pressoché indipendenti dalla rete elettrica e ad essa connesse solo per i casi di deficit interno, a beneficio della stabilità di rete e con sgravio di carico soprattutto nelle fasce di picco.

smart future

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“Le reti elettriche devono essere ammodernate per soddisfare la domanda crescente dovuta ad un profondo cambiamento dell’insieme della catena di valore e dei mix energetici, ma anche alla moltiplicazione delle applicazioni e delle tecnologie che dipendono dall’elettricità come fonte di energia (pompe di calore, veicoli elettrici, idrogeno e celle a combustibile …). È anche urgente estendere e ammodernare le reti per trasportare e bilanciare l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, che dovrebbe più che raddoppiare nel periodo 2007-2020”fonte: documento dell’Autorità DCO 34-11, che cita la comunicazione, del 17-9-2010, della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, ecc.: “Priorità per le infrastrutture energetiche per il 2020 e oltre. Piano per una rete energetica europea integrata”

Produzione Trasmissione Distribuzione

G

15 kV

380 kV

150 kV

20 kV

400 V

smart grid

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La città del mondo sono sempre più intelligenti. Consapevoli che la partita contro il cambiamento climatico e l’inquinamento si gioca soprattutto in ambiente urbano, le amministrazioni cittadine puntano sempre più spesso sulla sostenibilità. L’ultima conferma arriva dal rapporto Smart Cities nel mondo, pubblicato da Cittalia, il centro di ricerche dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).Il documento raccoglie una serie di buone pratiche messe in atto da importanti città di diversi Paesi per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita degli abitanti. Si va dalle politiche in materia di mobilità sostenibile a misure di risparmio energetico, da iniziative per promuovere le fonti rinnovabili a progetti per il consumo critico.

fonte: http://www.greenstyle.it/smart-city-ecco-le-citta-piu-sostenibili-del-mondo-8269.html

smart cities

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Grazie per

l’attenzione

project work scolastico

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