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Anno XI Numero 8 Mensile in A.P. 70% - C.P.O. Vicenza Settembre 2009 The show must go on Passano gli anni, cambiano i tempi, ma lo spettacolo continua: un’altra stagione di musica, la centesima

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Anno XI - Numero 8 Settembre 2009

coordinamento editorialeGiovanni CostantinicollaboratoriFilippo LovatoPaolo MeneghiniAndrea ScarparifotoLuca Zanon

per le altre foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolodella Società del Quartetto di VicenzaDirettore Resp.: Matteo SalinEditore: Società del Quartetto di VicenzaRedazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza - Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546http//:www.quartettovicenza.orgemail:[email protected] iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977Impaginazione: VitoCatozzo & d.G.C.Stampa: Tipografia Pavansu carta Cyclus offset da 90 g/mqTiratura 3000 copie

Per questo numero si ringrazia:Filippo Gamba, Francesca Vidal, Marco Scilironi, Edoardo Saccozza

Paolo PigatopresidenteRiccardo De Fonzovice presidentePiergiorgio Meneghinidirettore artisticoAntonino ManganotesoriereconsiglieriDonata Folco Zambelli CattaneoPaolo CaoduroFabio PupilloLuca Trivellatorevisori dei contiAntonio Dal MasoLorenzo MarcanteDavide PellizzaroorganizzazioneAdriana CristiniGiovanna ReghellinamministrazioneSandro Pupilloaffari generaliGiovanni Costantiniprogetti e comunicazioneMaria Carolina di Valmaranarelazioni esterneufficio stampaPaolo Meneghini Tro

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Ouverture

Un secolo fa… 4

MusicaMese

100 anni di concerti 5

Echi

Passione ed eleganza 10

Note informative

Dalla segreteria… alla sala 11

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taDal gregoriano all’inglese, come lanostra copertina di questo ‘nuovo’Musicare. Dalle presidenze ‘culturali’,

come quella del fondatore Fogazzaro, o‘nobili’, come quella del compianto Roi, finoalle presidenze ‘imprenditoriali’ degli ultimianni: Trivellato, Caoduro, Pigato. Vecchi enuovi amici della Società del Quartetto convecchi e nuovi linguaggi, sempre per condi-videre e parlare di musica a Vicenza, per Vi-cenza.L’album che vi proponiamo di sfogliare oggiracconta della perdita di due grandi amici esostenitori del passato lontano e recentedella nostra associazione, Fatima Terzo eGiuseppe Roi, ai quali dedichiamo il futuro,rappresentato da una nuova Stagione di con-certi - la centesima - che vi presentiamo.E, ancora, vi raccontiamo di giovani musici-sti costretti a lasciare l’Italia per inseguireall’estero la possibilità di vivere di musica.Emigrazione, immigrazione, crisi economicae dei finanziamenti alla cultura: sforzi e sa-crifici per difficoltà che si fanno sentire fortianche nella nostra realtà.Ma eccoci a proporre un altro anno di musi-ca alla città, convinti come non mai che pro-prio nella cultura, nell’arte e nella musica,sta la ricetta di un futuro migliore. Lo spet-tacolo continua. ●

Giovanni Costantini

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Un secolo fa l’Europa non aveva ancoraconosciuto la Grande Guerra e l’Italianon aveva ancora conquistato la Libia.

Ma il Giappone si era annesso la Corea. Gliitaliani, in compenso, continuavano a emigrare.Un secolo fa Sidney Sonnino si dimise dallacarica di Presidente del Consiglio dei Ministridel Regno. Gli succedette Luigi Luzzatti. Un secolo fa Winston Churchill divenne mini-stro dell’interno di Sua Maestà Giorgio V e lanazionale italiana di calcio disputò la suaprima partita: gli azzurri batterono la Francia6 a 2. Ma, un secolo fa, la maglia della nazio-nale era bianca e la squadra più forte d’Italiaera la Pro Vercelli. Un secolo fa i tennisti gioca-vano con i calzoni lunghi. Un secolo fa, mentre Adolf Hitler dipingevaall’acquerello, Benito Mussolini era socialista,faceva il giornalista e conviveva con donna Ra-chele. Un secolo fa Carlo Galetti vinse la se-conda edizione del Giro d’Italia e Octave La-pize l’ottava del Tour de France. Un secolo fa ilpapa si chiamava Pio X e a Fatima non era an-cora apparsa la Madonna. Un secolo fa Stalin era in prigione in Siberia. Ilpresidente degli Stati Uniti, un secolo fa, eraWilliam Taft e capitava che si addormentasseall’improvviso, anche durante le cerimoniepubbliche, perché soffriva di apnea ostruttivanotturna. Un secolo fa Proust non aveva anco-ra pubblicato (a sue spese) “Du côté de chezSwann” e Stravinskij non aveva ancora scate-nato il putiferio componendo “Le Sacre duprintemps”; Schönberg era vicino all’atonalitàma ancora distante dalla dodecafonia. Un secolo fa Jim Joyce e Gabriele D’Annunzioavevano bisogno di soldi. D’Annunzio riparò“in volontario esilio” a Parigi, mentre i credito-ri gli sequestravano la villa. Joyce scrisse daTrieste al fratello. L’Ulysses, forse, non era an-cora nei suoi pensieri. Un secolo fa Pirandelloscriveva commedie in dialetto siciliano. Unsecolo fa Gustav Mahler, ferito dal tradimentodella moglie Alma, si rivolse a Sigmund Freud.Un secolo fa Antoni Gaudí sorvegliava lacostruzione della Sagrada Familia. Un secolofa moriva, per davvero, Mark Twain, tredici

anni dopo che la sua dipartita era stata annun-ciata da un giornale (all’apprendere il fattol’interessato dichiarò: “La notizia è esagera-ta”). Un secolo fa Puccini completò “La fan-ciulla del West” e Gustav Klimt partecipò allaBiennale di Venezia. Un secolo fa nasceva Aki-ra Kurosawa e non sapeva che sarebbe diventa-to l’“imperatore” del cinema. Ma il cinema, unsecolo fa, c’era già. Invece, un secolo fa, nonc’era il telefono e l’elettricità per uso domesticoera prerogativa di pochi. Un secolo fa le donne eleganti vestivano abiti aclessidra dalle tinte spente, con la vita stretta daun busto e una gonna lunga fino a terra. Ma aParigi qualcosa stava cambiando. Un secolo fal’abbronzatura non era chic. Un secolo fa passòla cometa di Halley, ma non portò sciagure. In Veneto, un secolo fa, si poteva morire di pel-lagra, ma di AIDS non era ancora morto nessu-no. Un secolo fa era sindaco di Vicenza Riccar-do Delle Mole. Vicenza, un secolo fa, avevacirca 53.000 abitanti, meno della metà di quelliche ha adesso. Un secolo fa sul soffitto del Tea-tro Olimpico non c’erano ancora il cielo e lenuvole. Un secolo fa il mondo era molto diversoda quello di oggi. E forse neanche Antonio Fo-gazzaro, Filippo Sacchi e tutti quelli che fonda-rono la Società del Quartetto di Vicenza avreb-bero scommesso che una piccola associazionemusicale di una città di provincia avrebbe fe-steggiato un secolo di vita. Ma per tutto un secolo, mentre gli eventi cam-biavano la forma del mondo, i vicentini conti-nuavano a rinnovare l’abbonamento e ad assi-stere ai concerti, lo Stato e i privati a offrirecontributi. E anche se sono scoppiate due guerre mondialie due bombe atomiche, anche se l’uomo è an-dato sulla luna e le Torri Gemelle sono crollatea terra, gli amanti della musica classica hannocontinuato a rinnovare l’abbonamento e adassistere ai concerti, lo Stato e i privati a offrirecontributi. Continuiamo così. Perché è provato: ci sonopiccoli gesti che fanno la storia. ●

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I l “carnet” del centenario èdiviso in due parti: unastagione di 11 concerti al

Teatro Comunale, fruibile an-che con la vantaggiosa formu-la dell’abbonamento e cherientra nel calendario deglispettacoli 2009/10 del TeatroComunale Città di Vicenza;una serie di 10 concerti straor-dinari (l’elenco completo èconsultabile nelle pagine diquesto numero) ideati apposi-tamente per la storica ricorren-za.Si inizia i primi giorni di otto-bre (il 2 al “Comu-nale” ed il 4 al-l’Olimpico) conle “Notti trasfigu-rate” di SalvatoreAccardo. La co-stante presenza aVicenza del ce-lebre violinistanapoletano, chedura dal 2002,si arricchiscequest’anno diuna nuova pun-tata nel segnodel Novecentoeuropeo (De-bussy, Chaus-son, Kodály eSchönberg) e conun fugace sguar-do al Settecentodi Mozart (Quin-tetto in sol mi-nore).

Ci piace immaginare una grande torta con 100candeline accese, una per ogni anno dellaSocietà del Quartetto di Vicenza.

E ci piace immaginare di poterle spegnere - idealmente- assieme a tutti coloro che amano la grande musica,assieme al pubblico che segue le nostre iniziative,assieme agli oltre duecento artisti, provenienti daquattro continenti, che suoneranno per noi in questaparticolarissima stagione.Il linguaggio che meglio conosciamo è quello musicalee pertanto nessuno si sorprenderà se per celebrare iprimi 100 anni della Società del Quartetto abbiamoprogrammato una serie di concerti (per il momentosono una ventina, ai quali si aggiungeranno - da gen-naio 2010 - quelli della domenica pomeriggio) cheavranno luogo al Teatro Comunale, al Teatro Olimpico ealla Basilica di San Felice.Un cenno a parte merita l’evento del 20 gennaio 2010quando, al Palazzo delle Opere Sociali di Piazza Duo-mo, riproporremo - nello stesso giorno e luogo e con ilmedesimo programma - quel concerto inaugurale del1910 dal quale tutto ebbe inizio.

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Oltre 200 artisti per la stagione del grande anniversario

100 anni di concertiGloriosi quartetti, ensemble vocali, orchestre e pianisti da 4 continenti

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Faranno compagnia ad Accar-do, come di consueto, alcunifra i migliori archetti italiani inattività: i violini di Laura Gornae Laura Marzadori, le viole diSimonide Braconi e FrancescoFiore, i violoncelli di RoccoFilippini e Cecilia Radic.

Il pianoforte sarà l’indiscussoprotagonista dei concerti diottobre quando, a distanza disoli dieci giorni, saranno discena due fra i più acclamatipianisti del momento.Il 9 ottobre (al Teatro Comu-nale) arriva l’attesissimo Kry-stian Zimerman dopo che nelmarzo scorso l’artista polaccoaveva dato forfait all’ultimomomento per motivi di salute.Il programma dovrebbe aprirsi(il condizionale è d’obbligocon Zimerman, che è solito co-municarlo solo qualche giornoprima) con la Partita in dominore di Bach e comprende-re la Sonata op. 111 di Bee-thoven, gli Intermezzi op. 119di Brahms per terminare conle Variazioni su un tema popo-lare polacco di Szymanowski.Lunedì 19 ottobre i riflettoridel Teatro Olimpico si accen-deranno su Radu Lupu cheproporrà pagine di Janacek(“In the mist”), Beethoven (laceleberrima “Appassionata”) eSchubert (Sonata in si bem.minore).

Prosegue la felice tradizioneche ha visto sfilare a Vicenzatutti i più rinomati Quartettidel Novecento, dall’Amadeusal Budapest, dal Kolisch al-l’Italiano, dal Vegh al Juilliard.Nella stagione 2009/10 sarà lavolta del Quartetto Panocha (il3 novembre), del Michelange-lo String Quartet (il 24 febbra-io, con un programma incen-trato su autori russi) ed infinedel giovane Quartetto di Cre-mona, nato artisticamente sot-

to la guida di Salvatore Accar-do: per loro, un affascinante pro-gramma fra Bartók e Borodin.Sempre in ambito prettamentecameristico non è da perderel’esibizione del Trio di Parma(nel 2010 il gruppo festeggia i20 anni di attività), che il 27gennaio, insie,e alla voce diSandro Cappelletto, proporràun concerto dedicato al “Gior-no della Memoria”, e l’appun-tamento con le Sonate per vio-loncello e pianoforte di Bee-thoven (il 4 febbraio, secondoconcerto dell’integrale) ad ope-ra di Enrico Bronzi e FilippoGamba.

Il repertorio vocale, altro “pun-to forte” della programmazio-ne della Società del Quartetto,vivrà alcuni intensi momenti,seppure molto diversi gli unidagli altri.Il 4 marzo Marcello Nardis (gio-vane “promessa” italiana dellaquale la critica dice un granbene) sarà al Comunale, conl’accompagnamento diAndrea Bacchetti al pianofor-te, per presentare il raffinatorepertorio liederistico di Schu-mann (Liederkreis op. 24 eDichterliebe op. 48).Il 19 dicembre (alla Basilica diSan Felice) la Schola San Roc-co di Francesco Erle, con l’Ar-chicembalo Ensemble, ci ac-compagnerà nell’atmosfera na-talizia con un programma daltitolo “Choral Fireworks: Pre-ghiere dell’Avvento” (Mozart,Bach, Händel, Mendelssohn).E sempre a San Felice, lunedì29 marzo, si terrà uno degliappuntamenti più attesi dellastagione con le 6 voci sopraffi-ne dei King’s Singers, indi-scussi maestri del repertorio “acappella”.In maggio (data da definire) ar-riverà a Vicenza la voce (omeglio, le voci) di Bobby McFerrin, poliedrico artista new-

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yorkese vincitore di ben 10“Grammy Award” che si è fat-to conoscere ed apprezzare inambito jazzistico, in quellopop e ultimamente anche inquello classico (ha studiato di-rezione d’orchestra con Bern-stein, Ozawa e Meier).

Passando alle orchestre, ricor-diamo l’appuntamento con losplendore barocco dell’Ensem-ble Zefiro (il 4 dicembre alComunale) con il violino diGiuliano Carmignola chiama-to a svolgere il ruolo di “gueststar” in una serata di “Di-vertimenti per archi e fiati fraMozart e Haydn”. C’è poi ilgraditissimo ritorno dell’Or-chestra da Camera di Manto-va, che l’8 gennaio 2010 sipresenterà con i solisti Gio-vanni Angeleri (violino) e An-gela Hewitt, considerata unadelle più apprezzate interpretibachiane del pianoforte.Ed infine quella “CappellaAndrea Barca” voluta, ideata ediretta da András Schiff che aVicenza si esibisce in esclusi-va nazionale. Sabato 1 e do-menica 2 maggio Schiff e lasua orchestra proporranno Mo-zart (Ouverture dal FlautoMagico, Concerto per piano-forte e orchestra in si bem.maggiore), Schubert (Sinfonia“La Grande”), Haydn (Sinfo-nia n. 102) e Brahms (Concer-to per pianoforte e orchestra n.

1 op. 15 e Variazioni su un te-ma di Haydn op. 56a). L’“O-maggio” di Schiff al Palladiocomprende anche il concertodi venerdì 30 aprile (anchequesto, come quelli già ricor-dati, al Teatro Olimpico) concapolavori cameristici diDvorák, Bartók e Schubert.

Anche la chitarra, strumentoche solo in tempi relativamen-te recenti si è conquistato la“dignità” necessaria per entra-re nelle sale da concerto “clas-siche”, sarà presente nel car-tellone del decennale.Dopo Segovia, Bream, Yepes,Diaz, Ghiglia e Lagoya, la So-

cietà del Quartetto ha il piace-re di ospitare la chitarra diManuel Barrueco (il 4 marzo)che si presenterà al Comunalecon il Cuarteto Latino Ameri-cano d’archi.Ma quella dell’artista cubanonon sarà l’unica chitarra in pro-gramma perché il 23 novem-bre (sempre al Comunale) ab-biamo preparato una “seratad’onore” per Franco Cerri, ilgrande musicista e didatta mi-lanese che a dispetto degli 83anni compiuti continua imper-territo a divulgare e a “fare” ilsuo jazz.●

Paolo Meneghini

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Resterà una figura indimenticabile nella storiadella Società del Quartetto. Questa la certezzache accompagna la perdita, in ordine di tempo

dopo quella della dott.ssa Fatima Terzo, di un altro gran-de “amico” della nostra associazione, il marchese Giu-seppe ‘Boso’Roi.Sangue nobile, cuore grande ed intelligenza sopraffina,il marchese Roi ha saputo firmare come pochi altri lun-ghe pagine della storia della Società del Quartetto, dellaquale è stato presidente, consigliere e sostenitore: in unaparola, appassionato.Lo ricorda precisamente Cesare Galla nel raccontare lastoria anche lontana del sodalizio vicentino. “Gli anniCinquanta videro una crescita molto rapida dell’attivitàdel Quartetto, presieduto prima da Angelo Lampertico epoi, a partire dalla metà del decennio, dal nemmenotrentenne Giuseppe Roi, che avrebbe guidato il sodali-zio fino ai primi anni ‘60, partecipando poi alla sua vita(come consigliere) fino al ‘70. Non è privo di significa-to annotare come quella presidenza (Giuseppe “Boso”Roi) abbia rappresentato l’ultimo aspetto di una presen-za “familiare” che si è snodata lungo gran parte dellavita del Quartetto: Antonio Fogazzaro, tra i fondatoridel sodalizio e suo primo presidente, era bisnonno diGiuseppe Roi, il cui nonno, on. Giuseppe, fu presidentenegli anni immediatamente precedenti la Grande Guer-ra. Infine, un contributo importante fu dato anche - inqualità di consigliere - da Antonio Roi, che di Giuseppeera lo zio.”La presidenza di Boso Roi coincise, inoltre, con uno deiperiodi “d’oro” dell’Associazione, contrassegnato dallapresenza di molte “star” internazionali dell’epoca:Kempff, Grumiaux, Clara Haskil, Isaac Stern, Geza An-da, Friedrich Gulda, Rubinstein, Milstein, Pierre Four-nier, Szeryng...La fusione della “sua” gloriosa associazione con la piùgiovane “Amici della Musica” aveva riavvicinato unsempre grintoso Boso Roi alle sorti della cultura musi-cale cittadina. Era così tornato ad affacciarsi ai concertivicentini del rinnovato sodalizio, sempre con la discre-zione e l’eleganza che lo contraddistinguevano. La sto-ria degli ultimi anni è fatta di altro sostegno, o megliosempre dello stesso ma sotto altre forme, grazie allaFondazione Giuseppe Roi Onlus.Passione ed “eleganza” sono sicuramente stati il massimodenominatore comune tra Giuseppe Roi e Fatima Terzo:sentimenti che ispirano l’arte e chi per essa opera.●

La Stagione Conertistica2009/10 della Società del Quartetto di Vicenza sarà dedicataagli “amici” FatimaTerzo e Giuseppe Roi.

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Passione ed eleganzaDopo la dottoressa Terzo ci ha lasciati anche il marchese Roi

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Dalla segreteria… alla salaBiglietti, abbonamenti e informazioni per la Stagione al via

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Libreria Galla 1880– Libreria Librarsi

– Libreria Traverso– Liceo “Pigafetta” – Liceo “Lioy”

– Scuola Media “M

affei” – Scuola Media “Giuriolo”

Istituto “Fogazzaro” – Istituto “Montagna” – Conservatorio di M

usica “Pedrollo” –Biblioteca B

ertoliana “Palazzo Costantini” – Teatro Olimpico

Ufficio informazioni turistiche – H

otel Cristina–

Hotel Castello

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ori - HotelPalladio…

Biblioteche e luoghi culturali dei principali centri urbani della provincia di Vicenza…

agli abbonati alla stagione concertisticadella Società del Quartetto di Vicenza

ed ai principali enti musicali italiani

arriva per spedizione in abbonamento postale…

Musicare

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