TDA Informatica SDK

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SOLUZIONI GESTIONALI PER LE AZIENDE SDK Software Development Kit

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il mio software preferito

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SOLUZIONI GESTIONALI PER LE AZIENDE

SDKSoftware Development Kit

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SDKSoftware Development Kit

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Personalizzare Trend TNGE’ FACILE!!! L’ SDK (Software Development Kit) Vi permetterà di personalizzare TrendTNG in base alle Vostre esigenze..

//TDAINFORMATICA/ ERP/ TRENDTNG /SDK

SDKL’ SDK di TrendTNG è composto da un’ insieme di strumenti utilizza-bili a vari livelli di competenza.Si inizia da un livello molto semplice come ad esempio dall’ editor visuale dei report o dai Wizard per impostare le validation rule fino ad arrivare alla modalità sviluppo per aggiungere oggetti nei form, programmare eventi, compilare programmi personalizzati e così via.L’ ambiente di sviluppo è totalmente integrato in TrendTNG e non necessita di nessun strumento esterno.E’ utilizzabile da tutti i terminali collegati al gestionale mediante l’ ausilio di password appositamente abilitate.L’ SDK Vi permette di personalizzare TrendTNG mantenendo in ogni caso la compatibilità con le release future di Trend essendo esso un sottoinsieme del gestionale stesso.Il codice scritto nell’ SDK, infatti, non modifica gli eseguibili di TrendTNG ma viene interpretato ed eseguito in run-time.

Esempio di modifica di un report attraverso l’ editor grafico dei report

Questo documento rappresenta una sintesi molto abbrevia-ta del manuale TrendTNG SDK ed è stato scritto sia per ren-dere note le potenzialità di programmabilità dell’ applicativo che per introdurre l’ utente alla programmazione di TrendTNG.

In questo documento tratteremo i seguenti capitoli :

Modalità sviluppoValidation Rule – Integrità referenzialeEditor grafico di reportCommand WindowCompilatoreEditor tabelleModalità di aggiornamentoIntegrazione di TrendTNG con altri linguaggi di sviluppo. Per una più esauriente spiegazione degli argomenti esposti Vi rimandiamo al manuale TrendTNG SDK.

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La modalità sviluppo: E’ facile ed intuitivo implementare personalizzazioni

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La modalità sviluppo è uno dei tool messi a disposizione per la programmazione di TrendTNG.La modalità sviluppo è stata costruita per rendere più agevole e immediato il compito di eseguire personalizzazioni al gestionale.Nel momento in cui si abilita la modalità sviluppo, infatti, TrendTNG si pone in modalità programmazione e, per eseguire variazioni all’ interfaccia, aggiun-gere nuovi controlli o elementi occorre semplicemente richiamare l’ applicativo con le consuete metodologie di accesso utilizzate nell’ ambito gestionale (ad esempio potete selezionare l’ applicativo che intendete modificare dal relativo menù o dalla propria toolbar). Quando si è in modalità sviluppo, ogni oggetto dell’ applicativo viene visualizzato con un opportuno selettore che ne consente la modifica. Ogni modifica apportata attraverso la modalità svi-luppo può essere abilitata solo a certi utenti o a certi gruppi utenti; questo viene spesso utilizzato nella programmazione della sicurezza della base dati, si può ad esempio volere che certi utilizzatori non possano modificare il campo prezzo nei listini prezzi oppure, ad esempio, si può desiderare di inibire la visualizzazione dei campi relativi alla banca di appoggio del cliente e così via.La modalità sviluppo può essere associata ad un data dictionary ed ogni utente, a sua volta, può essere associato al datadictionary principale dell’ azienda o ad un proprio datadictionary. Questo Vi permette, ad esempio, di programmare le interfacce grafiche, i menu’ e i messaggi di errore in base alla lingua dell’ utente connesso a Trend.La sintassi utilizzata nella programmazione di TrendTNG è tipica dei più moderni linguaggi di programmazione ad oggetti.Ogni oggetto ha delle proprietà (che ne modificano l’ aspetto grafico) e degli eventi (routine che vengono eseguite ad esempio alla pressione del click del mouse sull’ oggetto stesso).Esistono oggetti, chiamati contenitori, che a loro volta possono contenere altri oggetti come ad esempio gli oggetti Pageframe o Grid.A titolo esemplificativo riportiamo alcuni esempi di implementazione e/o modifica dell’ interfaccia grafica dell’ applicativo.

Supponiamo di voler colorare in verde lo sfondo della descrizione in anagrafica prodotti e di rendere il carattere in grassetto.

Dopo aver abilitato la modalità sviluppo ed aver eseguito l’ applicativo che intendiamo modificare, in questo caso selezioniamo il menù Magazzino – Pro-dotti – Prodotti, clicchiamo con il tasto destro del mouse sull’ oggetto indicante la descrizione dell’ articolo (a questo punto abbiamo selezionato l’ oggetto che intendiamo variare, è anche possibile selezionare più oggetti tenendo premuto il tasto CTRL).Apriamo ora l’ editor, l’ editor può anche essere aperto direttamente dalla maschera che stiamo modificando (cliccando con il tasto destro del mouse sull’ oggetto “Ges_prod.Ges_prod” raffigurato nell’ immagine sottostante, in questo caso Trend provvederà ad aprire direttamente la routine desiderata senza farla selezionare all’ utente.

Esempio di modalità sviluppo e di selezione degli oggetti

All’ apertura dell’ editor della modalità sviluppo modifichiamo le proprietà dell’ og-getto selezionato ed in particolare inseriamo le istruzioni : .Backcolor = RGB(0,255,0).FontBold = .T.Backcolor e’ la proprietà che permette di modificare i colori di sfondo dell’ ogget-to.Backcolor richiede un valore numerico indicante il colore desiderato, per il verde e’ 65280, in questo caso abbiamo utilizzato la funzione RGB che ritorna il colore passando come parametro la gradazione, da 0 a 255, di rosso, verde e blu.FontBold, invece, imposta il carattere in grassetto se settato a .T. che stà per TRUE (vero).Maggiori e più dettagliate informazioni riguardo le funzioni, proprieta’ o metodi sono da ricercare nel manuale dell’ SDK fornito con TrendTNG all’ interno del quale sono presenti anche diversi esempi pratici.

Esempio di interfaccia modificata attraverso la modalità sviluppo

Nel momento in cui l’ utente disabilita la modalità sviluppo Trend si pone in modalità operativa e rieseguendo l’ applicativo vengono elaborate automaticamente le implementazioni eseguite.Come notiamo dall’ illustrazione a fianco lo sfondo della descrizione e’ di colore verde ed il carattere e’ in grassetto.

Code

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Attraverso la modalità sviluppo oltre a modificare le proprietà degli oggetti già esistenti nell’ applicativo vi è anche la facoltà di aggiungerne di nuovi. I nuovi oggetti possono essere inseriti in oggetti di tipo contenitore come ad es: Form, Pageframe, Grid ecc. Ad ogni oggetto possono essere impostate sia le proprietà che gli eventi. Se ad esempio aggiungiamo un nuovo bottone in una maschera, probabilmente, si desidererà che esso esegua qualcosa come il lancio di un report o di un form contenente delle informazioni.

CREIAMO NUOVI OGGETTI NELL’ INTERFACCIA. PUOI AGGIUNGERE NUOVI OGGETTI CON POCHE LINEE DI CODICE.

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Esempio di creazione di una nuova pagina nell’ anagrafica prodotti e di un oggetto TextBox che referenzia un nuovo campo dell’ anagrafica prodotti.

Come per il primo esempio abilitiamo innanzi tutto la modalità sviluppo e selezioniamo l’ applicativo di gestione dell’ anagrafica prodotti dal menù Ma-gazzino – Prodotti – Prodotti.Clicchiamo con il tasto destro sull’ oggetto pageframe per selezionarlo ed apriamo l’ editor cliccando sulla label “ges_prod.ges_prod”.All’ interno dell’ editor inseriamo la seguente istruzione :

Thisform.PAGEFRAME1.ADDOBJECT(“ext_page”,”page”)AddObject, come nella maggior parte dei linguaggi di programmazione ad oggetti, e’ il metodo che permette di aggiungere un oggetto ad un conteni-tore. In questo caso l’ oggetto contenitore è l’ oggetto pageframe1, quello gia’ presente in anagrafica prodotti. I parametri che si devono passare al comando AddObject sono il nome del nuovo oggetto ed il tipo; in questo caso creere-mo una nuova pagina (tipo “Page”) chiamata ext_page.Appena viene creato un nuovo elemento abbiamo la possibilità di assegnare delle proprietà ed eventi. In questo caso desideriamo inserire il titolo della pagina referenzionado l’ oggetto creato.

Thisform.pageframe1.ext_page.caption=”NOTE”Attraverso questo commando assegniamo alla proprietà caption il valore “NOTE” percui a video, nel titolo della pagina apparirà la label “NOTE”. A questo punto dopo aver creato una nuova pagina ed avergli assegnato il titolo inseriremo all’ interno di essa un nuovo oggetto (textbox) che avrà come sorgente dati un nuovo campo aggiunto nella tabella dell’ anagrafica prodotti.L’ istruzione per aggiungere un nuovo oggetto già la conosciamo, percui inse-riamo la seguente linea di codice :Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ADDOBJECT(“ext_text1”,”tng_textbox”)Ora abbiamo creato un nuovo oggetto di tipo TextBox chiamato ext_text1, a questo punto indichiamo la sorgente dati, da che tabella e da che campo della tabella, desideriamo prelevare le informazione per la relativa visualizzazione e/o modifica.

Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_text1.controlsource=”ges_prod.ext_note”L’ istruzione controlsource assegna la sorgente dati che in questo caso e’ data dalla tabella ges_prod (tabella dell’ anagrafica prodotti) e dal campo (ext_note) aggiunto, come vedremo più avanti, attraverso l’ editor delle tabelle.Occorre notare che la gestione del blocco dei record, la gestione del salvatag-gio delle modifiche e tutto ciò che concerne la gestione del dato è completa-mente automatica, l’ utente non si deve preoccupare di nulla, è il motore dell’ applicativo che eseguirà queste funzioni per Voi..Attraverso queste altre linee di codice posizioneremo l’ oggetto nella zona desiderata dello schermo:

Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_text1.top=50Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_text1.left=100Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_text1.width=200

Top indica la posizione dall’ alto (in pixel), left la posizione dell’ oggetto dalla sinistra (in pixel) e width la dimensione dell’ oggetto (sempre in pixel).Inseriamo ora la tooltip dell’ oggetto (la tooltip e’ il messaggio che appare all’ utente se si posiziona con il puntatore del mouse sull’ oggetto stesso).

Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_text1.tooltiptext=”Inserisci le note ag-giuntive del prodotto”

Per completare il tutto, inseriamo la scritta a video che precede il nuovo cam-po aggiunto per indicare all’ utente a cosa si riferisce l’ oggetto, in questo caso inseriremo una label con scritto “Note aggiuntive: “.

Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ADDOBJECT(“ext_label1”,”tng_label”)Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_label1.caption=”Note aggiuntive :”Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_label1.top=50Thisform.PAGEFRAME1.ext_page.ext_label1.left=5

Le istruzioni utilizzate sono sempre quelle già viste per la creazione dell’ og-getto textbox, ma in questo caso inseriamo un oggetto label (tng_label)..

Nell’ immagine sottostante mostriamo il risultato ottenuto con l’ inserimento di queste linee di codice all’ interno della modalità sviluppo.

Esempio di inserimento nell’ anagrafica prodotti di un nuovo tab e di due oggetti.

Oltre all’ inserimento degli oggetti predefiniti di TrendTNG è possibile inserire altri oggetti Custom oppure oggetti ActiveX, nonche’ referenziare dll e cosi via. Nell’ ambiente di sviluppo di TrendTNG si possono utilizzare una grande varietà di istruzioni suddivise in proprietà, metodi, funzioni o procedure.

Code

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SICUREZZA DEI DATIVALIDATION RULE - INTEGRITA’ REFERENZIALE

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INTEGRITA’ REFERENZIALEAnche l’ integrità referenziale e’ totalmente pro-grammabile dall’ utente attraverso l’ SDK di TrendT-NG.Le principali regole vengono gia’ fornite e quindi preprogrammate, esse possono essere ampliate e/o disattivate in base alle esigenze dell’ utente.Anche nelle regole di integrità referenziale possono essere programmati degli script post-esecutivi.Se ad esempio volessimo impostare una regola di integrità referenziale sui vettori in riferimento alla tabella clienti si potrebbe definire che, nel caso in cui venga eliminato un vettore, l’ utente venga av-visato che il vettore è associato ad ‘n’ clienti e, nel caso in cui l’ utente proceda nell’ eliminazione, esso sia automaticamente disassociato dai clienti ai quali era legato.

Interfaccia dell’ editor delle validation rule

VALIDATION RULELe validation rule permettono di programmare i campi che si desidera rendere obbligatori.E’ possibile creare una validation rule attraverso il Wizard disponibile nella modalità sviluppo oppure dalla gestione delle validation rule.Ogni validation rule può essere obbligatoria oppure facoltativa.La validation rule obbligatoria non permette all’ utente di chiudere l’ interfaccia finchè non ha inserito il dato; la validation rule facoltati-va, invece, avvisa l’ utente ma, esso, ha la facoltà di continuare anche senza compilare il dato richiesto.La creazione di una validation rule attraverso il Wizard è estremamente semplice, infatti, l’ utente dopo aver attivato la modalità sviluppo deve semplicemente richiamare la procedura gestionale all’ interno della quale desidera creare la regola di validazione del dato, a que-sto punto si seleziona il campo desiderato e si seguono le indicazioni della procedura guidata che creerà automaticamente la regola di validazione.

Esempio di creazione guidata (wizard) di una validation rule

L’ utente ha la facoltà di personalizzare i messaggi di avviso che saranno visualizzati all’ operatore e di creare script che saranno eseguiti automatica-mente al verificarsi di un evento di validation rule.Supponiamo ad esempio che all’ interno di un’azienda si desideri impostare un fido minimo di 10.000 Euro per cliente, si può impostare una validation rule che non accetti valori di fido superiori all’ importo suddet-to e, nel caso in cui un utente imposti un fido superio-re la validation rule inibisca l’ inserimento di tale dato.Lo script post-esecutivo della validation rule è to-talmente programmabile in base alle esigenze dell’ utente, percui, in questo caso si potrebbe definire che solo certi utenti o gruppi utente hanno la facol-tà, ad esempio, di impostare valori di fido superiori.

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EDITOR GRAFICO DI REPORT PERSONALIZZA LA REPORTISTICA DI TRENDTNG.

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EDITOR GRAFICO DI REPORTTrendTNG viene fornito con un editor grafico di report.L’ editor visuale dei report viene utilizzato per per-sonalizzare o creare tutta la reportistica di stampa dei documenti come ad esempio conferme d’ ordi-ne clienti, fornitori, DdT, fatture pro-forma, fatture differite e cosi via.Oltre che per la personalizzazione di tutta la mo-dulistica l’ editor visuale può essere utilizzato per la modifica di tutte le stampe elaborate da TrendTNG. Solo su alcuni report (a stretto carattere contabile) come ad esempio registri bollati, registri IVA ecc. è stata distattivata la possibilità di modifica onde evitare che l’ utente possa eliminare involontaria-mente dei campi che risultano obbligatori dalla vigente normativa fiscale.Questa applicazione permette la personalizzazio-ne del layout di stampa e quindi dei dati e/o calcoli all’ interno della stampa stessa. Esempio di definizione di una relazione con il drag & drop

Ogni modifica effettuata ad un report non modifica l’ eseguibile di TrendTNG ma è contenuta in un sottostrato dell’ applicativo stesso; questo permette all’ utente di effettuare gli aggiornamenti al gestionale senza intaccare le personalizzazioni che l’ utente ha apportato alla propria reportistica. In qualsiasi momento l’ utente è inoltre in grado, attraverso una semplice interfaccia di ripristinare il report standard del gestionale e/o di richiamare un proprio report precedentemente salvato.L’ editor dei report di TrendTNG è del tipo “Band Report”, in esso l’ utente attraverso dei semplici Drag&Drop può inserire campi del databa-se, oggetti grafici quali linee rettangoli, immagini eccetera.L’ utente può definire in modo molto semplice dei gruppi ed i relativi campi o oggetti grafici dell’ header e/o del footer del gruppo.Possono essere anche definiti dei “gruppi a cascata” e formule automatiche come somma, media, valore massimo, valore minimo, varianza e cosi via che resettano o meno i propri valori automaticamente al cambio del o dei gruppi selezionati dall’ utente.L’ utente ha anche la facoltà di inserire funzioni composte o programmi (realizzati ad esempio con il compilatore fornito con TrendTNG) che restituiscono dei valori, ricavati da elaborazioni complesse, da inserire nel report.

Esempio di modifica di un report standard e di inserimento di campi relazionati

Ogni report ha un proprio data environment (am-biente dati) dove l’ utente ha la possibilità di ag-giungere le tabelle dalle quali deve reperire le informazioni; all’ interno del data environment l’ utente può stabilire le relazioni attraverso un sem-plice Drag&Drop del campo che collega la tabella origine con la tabella figlia.Nell’ editor grafico dei report sono definibili le con-dizioni di stampa come ad esempio stampa solo se …., sono definibili gli allargamenti dinamici dei campi in base al contenuto, sono definibili le varie proprietà degli oggetti del report come ad esempio il colore, il tipo di font, la dimensione e cosi via.Nella figura a fianco viene illustrata la modifica di un report standard dell’ applicativo. All’ interno di questo report sono state rimosse delle informazio-ni non necessarie all’ azienda, mentre sono state inserite altre informazioni ricavate da altre tabelle relazionate attraverso il drag&drop dei campi.

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COMMAND WINDOW OTTIENI LE INFORMAZIONI CHE TI SERVONO

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COMMAND WINDOW (Finestra Comandi)La command window, chiamata anche finestra comandi, consente all’ utente di TrendTNG di inserire e/o eseguire comandi diretti senza il bisogno di creare routine e compilarle. All’ interno della command window, ad esempio, si possono eseguire query, procedure, lanciare report, esportare i dati nei più diffusi tipi di file. Attraver-so la command window ad esempio si possono impostare relazioni temporanee tra tabelle per ottenere report o fogli Excel dei dati necessari all’ operatore.Spesso la command window viene utilizzata per ottenere informazioni estempo-ranee o per eseguire manutenzioni agli archivi come ad esempio la sostituzione di campi in maniera massima e determinata da certe condizioni. La command win-dow supporta anche la sintassi SQL, attraverso la quale, ad esempio, si possono impostare SELECT secondo lo standard del liguaggio SQL. La command window e’ fornita anche di un generatore di espressioni che facilita l’ utente nel creare espres-sioni complesse e permette, ad esempio, di selezionare i campi delle tabelle attra-verso un semplice click del mouse.Nel seguente esempio inseriremo un comando sql nella command window per ottenere una visualizzazione di tutte le linee dei movimenti di magazzino con co-dice DDT.

Esempio di utilizzo dell’ editor di espressioniL’ istruzione da inserire nella command window è la seguente :SELECT * FROM MOV_MAGL WHERE MOV_MAGL.CODICE=’DDT’

Esempio di risultato a video di un’ istruzione sql

Supponiamo ora di voler visualizzare anche la ragione sociale del cliente. Per ottenere questo risultato inseriamo nel comando la inner join relativa.SELECT * FROM MOV_MAGL inner join clienti on mov_magl.codfocl=clienti.codice WHERE MOV_MAGL.CODICE=’DDT’Inserendo l’ istruzione * dopo select indichiamo al linguaggio di voler estrapolare tutti i campi da tutte le tabelle relazionate. L’ utente ha però, come avviene normalmente, anche la facoltà di indicare i campi che desidera estrarre.La selezione dei campi puo’ avvenire attraverso l’ editor di espressioni che si attiva cliccando con il tasto destro sulla command window.Il risultato dell’ espressione creata sarà il seguente:SELECT Mov_magl.data, Mov_magl.numero, Mov_magl.codfocl, Clienti.rag_soc, Mov_magl.cod_pro, Mov_magl.des_pro, Mov_magl.unm, Mov_magl.qta, Mov_magl.prezzo FROM MOV_MAGL inner join clienti on mov_magl.codfocl=clienti.codice WHERE MOV_MAGL.CODICE=’DDT’

Esempio di risultato a video di un’ istruzione sql con inner join tra tabelle

La tabella mov_magl contiene i dati relativi alle linee dei movimenti di magazzino, mentre la tabella clienti contiene i dati anagrafici dei clienti.Supponiamo ora di voler esportare in excel il risultato della query introduciamo nella command window la seguente istruzione :Export to c:\elcli.xls type xlsTrendTNG provvederà, in questo caso, a generare un file chiamato elcli.xls nella radice del disco c: nel formato Excel.

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COMPILATORE INTEGRATO

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COMPILATOREAttraverso il compilatore integrato in TrendTNG l’ utente può creare e compilare programmi persona-lizzati . I programmi possono essere elaborati dagli eventi degli oggetti inseriti dall’ utente oppure ela-borati dagli oggetti standard dell’ applicativo per personalizzare le funzionalità tipiche di esso.Attraverso il compilatore, inoltre, si possono creare routine che vengono elaborate dagli elementi inse-riti nell’ editor dei report nel caso in cui sia necessa-rio eseguire delle elaborazioni complesse.Nel compilatore possono essere utilizzati tutti i co-mandi e le funzioni già disponibili nel linguaggio di programmazione; l’ utente, inoltre, può crearsi anche un proprio set di librerie comandi e funzioni personalizzate richiamabile, oltre che dal compi-latore stesso, anche dai propri oggetti inseriti, ad esempio, nei form dell’ applicativo.Il linguaggio di programmazione è corredato da una vasta serie di comandi per semplificare l’ acces-so in lettura/scrittura alle tabelle del gestionale, da una vasta serie di funzioni matematiche, dai classici costrutti come If then, do case, do while, for next ecc. oltre che dalla classica sintassi SQL per l’ esecu-zione di select ecc.

Esempio di routine creata attraverso l’ editor di codice e compilatore integrato

AGGIORNAMENTO ALLE NUOVE RELEASE DI TRENDTNG

L’ aggiornamento alle nuove release di TrendTNG avviene in modo trasparente alle implementazioni eseguite dall’ utente. I nuovi campi, le modifiche dimensionali di essi, le nuove tabelle o indici creati e/o modificati vengono aggiornati e mante-nuti in modo automatico dalle routine di aggiornamento alle nuove versioni del software. E’ dato sapere che l’ utente non è neanche obbligato ad aggiornare le infra-release dell’ applicativo; ovvero può aggiornarsi direttamente all’ ultima ver-sione senza aver caricato prima gli aggiornamenti delle release precedenti.Anche tutte le routine create con l’ SDK non necessitano di reinstallazione o ri-compilazione in quanto esse vengono interpretate in run-time.La stessa cosa avviene per i report personalizzati. Qualsiasi report modificato con-tinua a funzionare in base alle implementazioni effettuate su di esso.Questo meccanismo di upgrade è fondamentale in quanto consente di persona-lizzare il software in base alle proprie esigenze senza, in ogni caso, compromette-re la possibilità di aggiornarsi in relazione sia alle nuove normative fiscali che alle nuove funzionalità introdotte con gli aggiornamenti.

INTEGRAZIONE DI TRENDTNG CON ALTRI LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE

Oltre all’ utilizzo dell’ SDK integrato, l’ utente può interagire con i dati di TrendTNG sfruttando altri ambienti di sviluppo.Nel manuale dell’ SDK ci sono vari esempi su come accedere alla base dati del gestionale dai linguaggi di programmazione Visual Basic e Access. E’ presente anche una sezione che illustra come colloquiare, all’ occorrenza, con informazioni presenti su altri database come ad esempio SQL SERVER e come, viceversa, collegare tabelle del gestionale in questi database.L’ accesso alla base dati di TrendTNG è comunque garantito dalla presenza, nel setup dell’ applicativo, dei driver ODBC e OLEDB che rappresentano una garanzia di collegamento verso la maggior parte degli ambienti di sviluppo e/o database presenti nel mondo Windows.

TRENDTNG e il WEBIn TrendTNG è presente il modulo Trend2net che permette di pubblicare la base dati di Trend in in-ternet. In questo modulo è già implementata la gestione ordini, la visualizzazione dei documenti emessi e/o ricevuti (anche in pdf ), la situazione contabile (estratti conto, sospesi, partite aperte), la gestione del catalogo dei prodotti commercia-lizzati (catalogo con classificazione ad albero ed immagini), la gestione del carrello, la situazione provvigionale ecc.La cosa interessante di Trend2net è che, anche se ampliamente parametrizzabile, viene fornito con i sorgenti ASP per consentire all’ azienda di persona-lizzarlo a proprio piacimento.Insieme a Trend2net viene anche fornita una li-breria (dll) per velocizzare lo sviluppo WEB dell’ applicativo. Attraverso questa libreria l’ utente, con poche linee di codice, ha la facoltà di estrarre in-formazioni dal database di TrendTNG e formattarle graficamente in base alle proprie esigenze grafiche e di contenuto.Per accedere alla base dati si possono in ogni caso sfruttare i driver ODBC e OLEDB di TrendTNG, que-sto consente di utilizzare la maggior parte dei lin-guaggi di programmazione per il WEB.Se si utilizza PHP, invece, sono presenti istruzioni native per l’ accesso alla base dati di TrendTNG.

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EDITOR DATABASE PERSONALIZZA LA TUA BASE DATI

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EDITOR DATABASE

In TrendTNG sono presenti degli strumenti visuali o tramite linee di codice che permettono la modifica e/o l’ integra-zione delle tabelle,degli indici o delle relazioni tra le tabelle stesse.Occorre evidenziare che la modifica alla struttura (inseri-mento di nuovi campi, inserimento di nuove tabelle e/o indici o relazioni, ridimensionamento dei campi esistenti ecc.) non compromette i futuri aggiornamenti di Trend.Il sistema di aggiornamento di Trend, infatti, è trasparente verso le implementazioni o personalizzazioni eseguite sull’ applicativo; Questo mantiene inalterate le implementazio-ni introdotte e aggiorna automaticamente il database con le nuove funzionalità senza alcun intervento manuale da parte degli operatori per reinserire e/o ripristinare le mo-difiche apportate.Attraverso l’ editor di tabelle è possibile inserire nuovi cam-pi, modificare le dimensioni dei campi già esistenti, inserire nuove tabelle e indici in modo molto semplice e senza par-ticolari conoscenze sulla gestione dei database relazionali.A corredo delle funzionalità visuali di gestione dei data-base sono presenti un set di istruzioni che permettono la modifica del database da linea di codice.Queste istruzioni, rivolte prevalentemente ai rivenditori, permettono di creare moduli autoinstallanti, che, all’ oc-correnza e in base alle richieste dei clienti possono essere installati senza dover intervenire manualmente sulla strut-tura delle tabelle.

Esempio di visualizzazione/modifica di una struttura di una tabella dall’ editor grafico.

Di seguito riportiamo alcuni esempi di istruzioni utilizzate per la modifica della struttura delle tabelle.

ALTER TABLE clienti ADD COLUMN ext_categ C(10)Con questo commando si aggiunge nella tabella clienti il nuovo campo ext_categ di tipo Carattere e dimensionato a 10.

INDEX ON ext_categ TAG ext_idcatCon il comando index on si crea un indice; ext_categ rappresenta l’ espessione, in questo caso l’ espressione è un unico campo, e dopo il comando tag si specifica il nome dell’ indice.

ALTER TABLE ges_prod ALTER COLUMN descrizion C(150)Attraverso questo commando si allarga la descrizione dell’ articolo che, nello standard è di 50 caratteri, per portarlo a 150 caratteri.

CREATE TABLE ext_catcli (codice C(10),descrizion C(100))Il comando create table viene utilizzato per creare la struttura di una nuova tabella. In questo caso è stata creata la tabella che contiene la descrizione delle categorie clienti aggiunte come campo nella tabella clienti.Nell’ immagine raffigurata in questa pagina viene visualizzata la struttura della tabella clienti dall’ editor grafico delle tabelle.Come notiamo e’ stato inserito nella tabella clienti il campo ext_categ di tipo carattere e dimensionato a 10 caratteri.Si nota anche che nel campo e’ stato creato un indice di tipo ascendente. Tutte le modifiche effettuate attraverso le istruzioni possono essere in ogni caso effettuate dall’ editor grafico delle tabelle; logicamente, come già spiegato, l’ uso delle istruzioni è necessario nel caso in cui l’ utente deve creare procedure di autoconfigurazione o routine che, a seconda dei casi, debbano modificare le strutture in relazione a certi parametri richiesti.

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