System Integrator Magazine #02

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ATTUALITÀ DATASAT Le elettroniche per professionisti esigenti BTICINO MyHome Pro, il programma per diventare protagonisti della domotica B&W CT700: la proposta B&W per le sale cinema Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saver - Educational Ottobre 2014 02 PARTNER DI ® STUDIO MONITOR KRK Rokit: ancora più potenti gli speaker della terza generazione! ISSN 2384-9649 CANON Le nuove soluzioni per la videosorveglianza e il monitoraggio dei flussi ELAN I controller più veloci e potenti mai prodotti dal marchio statunitense AUDIO PRO Sennheiser LSP 500 Pro, il sistema audio wireless pronto all'uso CONFERENZE Le proposte Beyerdynamic per le sale congresso DIGITAL SIGNAGE Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen VIDEOPROIEZIONE Da Barco il primo videoproiettore HDBaseT Nave De Vero: a Marghera, un ambizioso progetto "green" RISPARMIO ENERGETICO MAGAZINE

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In questo numero: + Risparmio energetico: Nave de Vero, mezzo milione di metri cubi all’insegna del “green” * Digital signage: le soluzioni Datapath, Samsung e Gefen * Custom installation: le proposte B&W per sonorizzare le grandi sale cinema * Digital Audio: Datasat Digital Entertainment, le elettroniche per i professionisti * Attualità: il monitoraggio dei flussi ambientali secondo Canon * Audio professionale: Sennheiser LSP-500 Pro, un sistema audio wireless completo pronto all’uso

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ATTUALITÀDATASAT Le elettroniche per professionisti esigenti

BTICINO MyHome Pro,il programma per diventare protagonisti della domotica

B&W CT700: la proposta B&W per le sale cinema

Giugno 2014Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saver - Educational Ottobre 2014

02PARTNER DI

®

STUDIO MONITORKRK Rokit: ancora più potenti gli speaker della terza generazione!

ISSN 2384-9649

CANONLe nuove soluzioni per la videosorveglianzae il monitoraggio dei flussi

ELANI controller più veloci e potenti mai prodotti dal marchio statunitense

AUDIO PROSennheiser LSP 500 Pro,il sistema audio wireless pronto all'uso

CONFERENZELe proposte Beyerdynamicper le sale congresso

DIGITAL SIGNAGELe soluzioni di Datapath,Samsung e Gefen

VIDEOPROIEZIONEDa Barco il primovideoproiettore HDBaseT

Nave De Vero: a Marghera, un ambizioso progetto "green"RISPARMIO ENERGETICO

M A G A Z I N E

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Sottile come nessuna.Vantaggiosa come non mai.

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Air. LA RIVOLUZIONE SOTTILE DI BTICINO. Con soli 3,5 mm di spessore minimo, Axolute Air e Livinglight Air sono le uniche ultrasottili sul mercato. I tuoi clienti vogliono il massimo: scegli per loro il numero uno.

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/ 03 INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

Luxury Media Solutions s.r.l.

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Collaborano con System Integrator Magazine NICOLA DE BELLO, MARCO GALLONI,SARA POLETTO, ROBERTO PULITO, PAOLO RADICE, CARLO VINCENZI

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Su questo secondo numero di System Integrator Magazine, presentiamo un focus approfondito sul mondo del risparmio energetico, osservato però dal punto di vista delle aziende, come opportunità in grado di ridurre considerevolmente i costi di gestione imprenditoriale forse in modo più efficace di tante altre iniziative politico-economiche di cui si fa un gran parlare in questi ultimi tempi. Tra gli esempi che riportiamo, la spettacolare realizzazione del centro commerciale "Nave de Vero" di Marghera, dove un sapiente uso di tecnologie "green" permette un importante risparmio in termini energetici, oltre che una considerevole riduzione delle emissioni. Se le grandi industrie prendessero il centro commerciale veneto come riferimento per una rimodernizzazione dei propri sistemi, la richiesta di energia nel nostro paese calerebbe fortemente nel giro di pochi anni, a tutto vantaggio del sistema economico e dell'ambiente. Secondo Luca Zingale, direttore scentifico di Solarexpo - The Innovation Cloud, installare un impianto fotovoltaico è oggi molto conveniente per le piccole-medie imprese, che possono accedere a finanziamenti e ottenere un contributo pari all’ammontare degli interessi, beneficiando della garanzia del Fondo, fino all'80% del finanziamento (vedi pag. 64). Un'opportunità importante che consente di realizzare un investimento a costi molto bassi, con benefici effetti sul bilancio aziendale.Cambiando settore, ma restando sempre nell'ambito aziendale, su questa seconda edizione di System Integrator Magazine, presentiamo, tra l'altro, un'iniziativa firmata Canon e Discovery Reply, dedicata al monitoraggio dei flussi in luoghi aperti al pubblico. Si tratta di "Business Imaging Intelligence", una soluzione di video analisi e business intelligence che fornisce diverse informazioni di carattere quantitativo e qualitativo, riuscendo a offrire molteplici applicazioni utili per le diverse realtà commerciali, come il conteggio in tempo reale del flusso di persone che entrano ed escono da una determinata area o l’analisi dei flussi di persone rilevati in intervalli di tempo prestabiliti. Massimiliano Ceravolo, di Canon Italia, spiega nel dettaglio la nuova tecnologia ai lettori di System Integrator Magazine.Per finire, due parole su un'altra interessante iniziativa che apre le porte del web al mondo dell'installazione professionale, grazie a BTicino. Si tratta del portale MyHome Pro, il primo programma BTicino basato su piattaforma web che consente di diventare professionisti della domotica attraverso un percorso stimolante e impegnativo, progettato per premiare gli installatori più attivi con promozioni, premi, corsi, visibilità sul sito, ecc. Ne abbiamo parlato con Mattia Buletto, responsabile del nuovo progetto, che ci ha descritto nel dettaglio il funzionamento. Non mi resta che augurare a tutti buona lettura, dando appuntamento al prossimo mese di gennaio per il terzo numero di System Integrator [email protected]

ATTUALITÀ04 ExpoLe manifestazioni del settore

08 Training/FormazioneI corsi dei prossimi mesi

10 Training/FormazioneIl programma MyHome Pro di BTicino: a colloquio con Mattia Buletto

12 AziendeCanon Business Imaging Intelligence; a colloquio con Massimiliano Ceravolo

18 AziendePanasonic Smart Technology Show: le ultime novità

20 AziendeComm-tec: a colloquiocon Stefano Capitani

PRODOTTI24 NewsLe novità dal mercato

26 Bulding AutomationHsyco firma lo stabilmento “Co.Fa.A.V.” in provincia di Trento

30 Audio DistributionUn'installazione K-Array/Ecler

32 Audio ProSistema integrato wireless Sennheiser LSP-500 Pro

34 Custom Installation L'installazione dei display secondo Future Automation

36 Digital Audio Datasat: le elettronicheper i professionisti più esigenti

42 Studio Monitor KRK Rokit: la terza generazione

43 Building Automation I controller Elan Home System

44 Custom installation La serie CT 700 di B&W

46 Sistemi per conferenze Beyerdynamics Orbise Quinta

49 VideoproiezioneArriva il barco RLM-W14con HDbaseT

50 Automazione Le riceventi radio Clonix BFT

51 A/V DistributionAtlona presenta la matrice video AT-UHD-CLSO-612

TECNOLOGIA52 Digital Signage Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen

58 Risparmio energeticoSoluzioni e tecnologie

64 Risparmio energetico Le nuove frontiere del fotovoltaico: a colloquio con Luca Zingaledi Solarexpo

ALTRO CHE JOBS ACT...

Editoriale In questo numero...

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Attualità Expo - Sicurezza 2014 Pre-Show

L'innovazione tecnologica è di scena

Consente di gestire l’impianto di allarme in modo intuitivo grazie al menu guidato, con la possibilità di personalizzare le zone, le aree, i codici utenti e le uscite programmabili. La tastiera touchscreen da 5 pollici TM50 di Paradox (distribuita da Dias) permette di caricare fino a 32 planimetrie e foto a colori dei locali protetti e di visualizzare al loro interno ogni porta, finestra o rivelatore di movimento attivi, consentendo di vedere in tempo reale l’intero sistema su un unico schermo. Può essere impiegata anche per attivare e disattivare fino a otto dispositivi domestici. E' disponibile in 7 colori tramite la semplice sostituzione della cover.www.dias.it

La gamma di centrali per i sistemi di sicurezza XTREAM è improntata sulla facilità d'utilizzo in quanto interamente gestibile via web grazie al'app My AVS Alarm. Studiata con una particolare attenzione al risparmio energetico e proposta in un’ampia gamma di modelli per tutte le esigenze della sicurezza civile e industriale, nella versione XTREAM640 (con certificazione IMQ Grado 3 Classe II) è il siste-ma flessibile con la possibilità di una gestione completa dell’impianto da remoto. Oltre alle centinaia di funzioni di queste centrali, l’App My AVS Alarm è l'unica in commercio capace di fornire informazioni utili al monitoraggio del livello di comfort abitativo, grazie al dialogo con i dispositivi di rilevamento meteorologico della NETATMO®.www.avselectronics.com

Disponibile per barra DIN, il sistema integrato Protegé WX è espandibile fino a 512 zone e 32 aree; consente la gestione di 10.000 utenti ed è una soluzione avanzata per l’integrazione di antintrusione, controllo accessi e building automation. Il tutto gestito da un'interfaccia browser intuitiva, basata su una multipiattaforma che consente l'accesso al sistema da remoto, tramite smartphone, tablet o PC. Proprio come un modulo “plug and play”, Protegé WX non richiede l’installazione di alcun software di program-mazione e rappresenta una soluzione di “uso immediato” innovativa.www.hesa.com

Sette colori perun solo touchscreen

I numeri dell'integrazionee dell'antintrusione

Tra centinaia di funzioni

di Sara Poletto

Alla vigilia dell'edizione 2014, un'anteprima sui prodotti che alcune aziende presenteranno a Sicurezza, la Biennaleinternazionale di Security & Fire Prevention che avrà luogo dal 12 al 14 novembre a Fiera Milano (Rho)

DIAS

HESA

AVS ELECTRONICS

Ancora deve aprire i battenti e già Sicurezza 2014 registra numeri in crescita rispetto all'edizione precedente: +15% dello spazio espositivo e +50% degli exhibitor esteri (con un +60% di superficie occupata). Complice di questo trend lo sviluppo del settore in Italia (+1% nel 2013) e all’estero, che coinvolge luoghi pubblici, private abitazioni, esercizi commerciali, banche e persino città e centri abitati di ogni dimensione. La seccurity è, dunque, il core business della manifestazione e le aziende che scelgono di esporvi mettono in scena professionalità e innovazione tecnologica per garantire il funzionamento delle cosiddette “infrastrutture critiche” e dei loro utenti ma anche, più semplice-mente, la sicurezza domestica. La rassegna presentata in queste pagine è,

dunque, un'anteprima di quanto alcune aziende specializzate mostreranno nel corso di Sicurezza 2014, una vetrina sulle novità di prodotto e di sistema che il mercato aspetta di testare. E mentre si attende l'apertura di questa edizione, già sono sul banco le novità della prossima Biennale Internazionale Security & Fire Prevention: Fiera Milano ha infatti annunciato che dal 2015 Sicurezza, da trent’anni biennale negli anni pari, si terrà negli anni dispari, scelta questa fatta nell'ottica di un miglior posizionamento nel calendario internazionale. Appunta-mento 2015, dunque, dal 16 al 18 settembre con uno spazio sempre più ampio dedicato alla domotica, agli edifici intelligenti e alla cyber security. www.sicurezza.it

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www.simmagazine.it

Kult è la nuova gamma di interfacce utente e applicazioni web per il controllo dell’abitazione dal design innovativo e con una grafica molto intuitiva. Tra queste ETH - KTAST: un display TFT a colori touch screen 2,8”, con menù ad icone grafiche programmabili la rendono adatta al controllo dell’impianto, di luci, automazioni, scenari domotici e temporizzazioni. Garantisce anche il controllo della climatizzazione fino a 6 zone del sistema ETH di Kblue, con funzione termostato e cronotermostato, grazie ad una sonda di temperatura e di umidità integrate. E’ installabile a parete o in scatola da incasso 503. Inoltre, la tastiera multifunzione ETH-KTAST funziona da tastiera d’allarme del sistema antintrusione ETH-AL01 Kblue, per un’integrazione sempre più completa ed efficiente. www.kblue.it

Un innovativo sistema di controllo accessi progettato per gestire i passaggi pe-donali e carrabili dell’Expo 2015, in grado di mettere in atto sorveglianza, coman-do e regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari, dei parcheggi, dei padiglioni e delle altre infrastrutture del sito espositivo. Fulcro della piattaforma tecnologica Came è il nuovo tornello a tripode in acciaio Inox, in grado di gestire la grande complessità di dati e di variabili connesse alla lettura di tutti i tipi di titoli d’ingresso, all’elevato numero di periferiche e di visitatori. www.came.com

Due nuove linee dedicate alla protezione residenziale: Daitem e-square (nell'immagine), riservata alla rete degli Istallatori Partner Daitem, e Daitem e-nova per tutto il mercato della sicurezza. Totalmente senza fili, sono ca-ratterizzate da un design moderno e tecnologie innovative. Sono gestibili a distanza tramite la nuova APP che sarà presentata ufficialmente durante la manifestazione. Non è necessaria nessuna specifica configurazione IP perché è sufficiente il collegamento all’ADSL di casa, questo grazie a e-Daitem, il cloud a supporto che garantisce la connessione in qualunque situazione.www.daitem.it

Il lettore di impronte digitali tacto K33 utilizza un sensore ottico ad alta risoluzione, per garantire la massima precisione nel riconoscimento: può memorizzare 200 impronte, l'identi-ficazione richiede meno di 2 secondi e il tasso di errore è trascurabile. I dati memorizzati non permettono di riprodurre l'immagine delle impronte e non è possibile conoscere l'identità dell'utente. Riconosce anche le chiavi elettroniche di prossimità Securekey K30: contengono un codice univoco che viene comunicato tramite radio-frequenza, senza contatti elettrici, av-vicinandole al lettore. Tutte le opera-zioni hanno conferma acustica e sono segnalate tramite led. Due processori ARM a 32 bit provvedono all'elabora-zione dei dati. www.gesco.it

TORNELLO INTELLIGENTE

Protezione moderna senza fili Abitazioni sempre

sotto controllo

Apriti sesamo con le impronte digitali

CAME

DAITEM KBLUE

GESCO

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Nuovi moduli sensore termici per la S15D, la prima termoca-mera ad impiegare la tecnologia cavo video Dual Flexmount, di-sponibile per tutta la linea S15D aggiornata alla versione software MX-V4.2.1.43. La flessibilità dei cavi di collegamento video, l'assetto resistente alle intemperie e le dimensioni ridotte consentono di installare i due moduli sensore termici

L'occhio lungo del calore

MOBOTIX

Urmet Cloud è un sistema di videosorveglianza semplice da utilizzare, veloce da installare,

economico e sicuro, con il quale è possibile gestire una o più telecamere IP WiFi, installate

anche in luoghi diversi, senza l’ausilio di cavi e senza configurazioni di rete (nell'immagine,

la telecamera da esterno con risoluzione HD e funzione Night Vision. Plug & Play Wi-Fi). L’installazione delle

telecamere IP Urmet Cloud si effettua semplicemente seguendo le indicazioni che si trovano sulla guida inclusa nella confezione. È poi

sufficiente alimentarle e scegliere la connessione per collegarle: WiFi o cavo di rete. Ciascuna telecamera riconosce la rete in automatico ed è subito on line.

Si accede quindi al portale www.cloud.urmet.com, o più semplicemente si scarica l’App Urmet Cloud per registrare le telecamere.

Al termine di questi passaggi si possono già visualizzare gli ambienti che si è scelto di monitorare dal proprio smartphone, tablet o PC.

www.urmet.com

WV-SFV481 è la nuova telecamera intelligente da videosorveglianza a 360°, con risoluzione 4K ultra-elevata. Progettata per rispondere alle esigenze di sicurezza e protezione di luoghi esposti a maggiore rischio, come istituti bancari, punti vendita al dettaglio e reti della logistica, questa telecamera acquisisce un livello superiore di dettagli su un'area molto più ampia di quella raggiungibile con le tradizionali telecamere di sicurezza. Assicura colori brillanti e naturali e ottime

prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione (il sensore 1/1,7” raggiunge lo 0,05 lux in bianco e nero, con una

reale commutazione Day/Night), creando una solu-zione di videosorveglianza 24/7 idonea a qualsiasi esigenza. È la prima telecamera Day/Night 4K con visione a 360° con Auto Back Focus (ABF) – un dispositivo che si installa rapidamente e consente di risparmiare su costi e manutenzio-ne. Inoltre, essendo impermeabile e antivandalo,

può essere installata sia in interni che in esterni. http://business.panasonic.it/telecamere-

professionali/

Tra i dispositivi del sistema domotico Chorus per la sicurezza domestica ci sono i rilevatori gas e acqua: grazie ad appositi sensori rilevano fughe di gas, alla-gamenti, principi di incendio che vengono segnalati anche quando in casa non c’è nessuno. I rivelatori di gas (nell'immagine) verificano la presenza di sostanze pericolose (metano/GPL) e, in caso di allarme, permettono l'azionamento di un'elettrovalvola tramite un contatto di uscita. Provvisti di segnalazione ottica e acustica di allarme, sono predisposti alla remotizzazione del segnale tramite SMS. Il rivelatore d'acqua verifica la presenza d’acqua o altri liquidi attraverso uno o più sen-sori, connessi in radiofrequenza e, in caso di allarme, permette l'azionamento di una elettroval-vola tramite un contatto di uscita.provvisto di segnalazione ottica e acustica di allarme. www.gewiss.com

Monitorare gli spazi anche da remoto

Visione a 360 gradi

Sistemi domoticicontro i pericoli interni

Network camere ad alta risoluzione

URMET

PANASONIC

GEWISS

CANON

Otto nuovi modelli di network camera Full HD e da 1,3 MP che uniscono sviluppi nella progettazione hardware, come una migliore accuratezza PTRZ, robustezza e controllo avanzato, con le recenti capacità di analisi e di dual streaming. La nuova serie H (Full HD) comprende VB-H43 PTZ, VB-H630VE dome contro gli atti vandalici, VB-H630D dome fisso e VB-H730F fixed box (nell'immagine), mentre la serie M (da 1,3 MP) comprende VB- M42 PTZ, VB-M620VE dome contro gli atti vandalici, VB-M620D dome fisso e VB-M720F fixed box. Sono state concepite per un’ampia varietà di usi, tra cui la sorveglianza delle città, del traffico e il monitoraggio delle infrastrutture critiche, così come di ambienti interni, tra cui aeroporti e banche. Con la serie H e M è possibile monitorare una vastissima gamma di am-bienti, sia in interni che in esterni, offrendo un'elevata qualità d’immagine. www.canon.it

in qualsiasi posizione, fino ad un massimo di due metri di distanza da una singola unità di base S15D. Il vantaggio risiede nella capacità di rappresentare l'irraggiamento di calore emanato da veicoli e per-sone, allo scopo di rilevare con accuratezza anche i movimenti fino a 400 metri di distanza dalla telecamera persino nelle peggiori condizioni ambientali e di illu-minazione. Inoltre, è possibile installare su un'unica telecamera anche moduli sensore ottici. www.mobotix.com/it

Attualità Expo - Sicurezza 2014 Pre-Show

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/ 07 INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

È in programma a Verona il 28 e 29 ottobre la sesta edizione di Home and Building Mostra Convegno della Domotica e delle Building Technologies, l’appuntamento più atteso e specifico riservato agli specia-listi di sistemi e componenti per l’automazione domestica e degli edifici. Organizzata da EIOM, la due giorni scaligera e torna a Verona per fare il punto sullo stato dell’arte del settore, illustrare le novità della Domoti-ca, presentare nuovi prodotti e applicazioni e le più importanti soluzioni. Aggiornamenti nor-mativi, efficienza energetica, sviluppi tecnologici, soluzioni per domotica, smart home ed edificio intelligente, integrazione dei più diffusi standard di comunicazione, prospettive

DOMOTICA E BUILDING A VERONA, IL 28 E 29 OTTOBRE

IL SETTOREIN MOSTRA Gli appuntamenti dei prossimi mesi

da non perdere

OTTOBRE 20145/8PlasaLondra, UKwww.plasashow.com

13/16InfoComm MEA 2014Dubai Emiratiinfocomm-mea.com/

22/23Infocomm Trade ShowPhiladelphia - USA

28/29Home & Building VeronaItaliawww.expohb.eu.it

Attualità Expo - Le manifestazioni del settore

29/31Trade Show ISEMosca - Russia

NOVEMBRE 201404/08Energy Show Shangai - Cina

12/14Fiera SicurezzaMilano - Italia www.sicurezza.it

19/20SIEC 2014Milano - Italia www.sieconline.it.it

22/23Elettroexpo Verona - Italiawww.elettroexpo.it

GENNAIO 201529 GENNAIO / 01 FEBBRAIOKlimahouseBolzano - Italia ww.klimahouse.it

FEBBRAIO 201510/12ISEAmsterdamOlanda ww.iseurope.org

future ed opportunità concrete del settore, sono alcune delle tematiche che saranno trattate nelle due intense giornate, che sia per i temi affrontati che per la presenza di relatori particolarmente qualificati fanno di Home and Building la più autorevole manifestazione dedicata del settore. C’è quindi fermento intorno alla nuova edizione, che continua il suo cammino di crescita, a livello di espositori e visitatori, e anche per il 2014 prevede un’edizione ricca di iniziative e un fitto programma di convegni, dibat-titi, aggiornamenti, seminari e momenti di formazione, studiati con la collaborazione di impor-tanti partner e associazioni di riferimento, tra cui ricordiamo ANIPLA (Associazione Nazio-

nale Italiana per l’Automazione), CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), il Consorzio KNX Italia e altri ancora. I maggiori player del settore hanno già confermato la loro adesione all’appuntamento di Verona, che si preannuncia un evento imper-dibile; l’appuntamento si rivolge a tutti gli operatori di settore - quali progettisti, integratori di sistema, prescrittori, impiantisti, studi tecnici, distributori, archi-tetti, imprese edili, installatori qualificati e molti altri ancora. Home and Building vi aspetta a Veronafiere il 28 e 29 ottobre 2014 per la sua sesta edizione, in contemporanea con SAVE (Automazione, Strumentazione, Sensori), e MCM (Manutenzione Industriale e Asset Management).www.expohb.eu

SIEC 2014: APPUNTAMENTOAL MICO IL 19 E 20 NOVEMBRE

Nella sessione plenaria di apertura sono previsti interventi di relatori internazionali di grande rilievo: Godwin Demicoli, Regional Director Europe di InfoComm International, presenterà l’ultima

indagine sull’andamento del mercato globale e europeo; Mike Blackman, Managing Director di ISE esporrà esperienze e strategie di un evento fieristico in continua crescita; Krys Hogg, Chairman di CEDIA EMEA, parlerà della rivoluzione tecnologica nelle abitazioni. Carla Conca, Presidente di SIEC, interverrà infine sulle tematiche legate alla Prassi di Riferimento e alla futura certificazione, un percorso di valorizzazione e orientamento delle realtà professionali fortemente voluto dalla nostra associazione.Il pomeriggio del 19 novembre è prevista una prima sessione del Forum Video su un argomento oggi molto dibattuto circa le tecnologie per la video proiezione: “Laser, fosfori o lampade?”. Il Forum Video continuerà la mattina del 28 novembre con una sessione dal titolo “4K, 8K and Beyond” dedicata al futuro dell’Ultra High Definition nei settori cinema, conferencing, sicurezza e broadcast: dalla produzione dei contenuti alla loro riproduzione. Di tutto rilievo la partecipazione delle aziende all’area espositiva. Hanno già confermato la loro presenza importanti marchi e integratori che si distinguono per l’eccellenza dei loro servizi. Esporranno 3P Technologies, BenQ, Comm-Tec, Crestron, Epson, Essedi, Euromet, Exhibo, Extron, Kennel Digital Distribution, Integrated Systems Europe, Lightware, Lindy, Mediacom Digital Evolution, Prase Engineering, Satnet, SCM, Screenline, STS Engineering, Tagliabue Sistemi. La partecipazione è gratuita previa registrazione al link. www.sieconline.it

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08 / INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

Attualità Training - I corsi del periodo ottobre-dicembre 2014

I CORSI FINO A DICEMBRE 2014

CAMEwww.came.itLe attività di training hanno svolgimento presso la sede di Came Service a Dosson di Cassier, in provincia di Treviso. Per maggiori informazioni consultare l’area riservata agli installatori nel sito www.came.it10 Ottobre: Antintrusione13 Ottobre: Domotica di base14 Ottobre: Sistemi di domotica avanzata21 Ottobre: Normative03 Novembre: Domotica di base05 Novembre: Barriere - Chiusure Ind.li07 Novembre: Normative10 Novembre: Antintrusione14 Novembre: Sist. Controllo Accessi Veicolare21 Novembre: Normative24 Novembre: PS-One01 Dicembre: Antintrusione05 Dicembre: Normative09 Dicembre: Domotica di base

COMM-TECwww.comm-tec.it16 Ottobre - Onelan23 - 24 Ottobre/27-28 NovembreTraining tecnologie RTI e Home AutomationIl corso si divide in 2 giorni completi comprendenti.Primo giorno:Presentazione Aziende e panoramiche prodotti.Integration Design: installazione e configurazione apparati. Integration Design: Grafica e programmazione.Integration Design: programmazione e grafica APPSecondo giorno:Differenze dalla concorrenza e punti di forza di RTI.

Panoramica prodotti integrabili con RTIIntegration Design: interfacciamento verso terziTest di certificazione Dealer autorizzato.11 Dicembre RTI livello 2(approfondimento integrazione Konnex )12 Dicembre RTI livello 2B(approfondimento driver e comandi Tcp-Ip)

CRESTRONwww.crestron.eu06-07 ottobre Livello 415-16-17 Ottobre Livello 2 10-11 Novembre - Livello 112 Novembre - DMCD (Digital Media "Designer”)13-14 Novembre - DMCE (Digital Media “Engineer”)24-25 Novembre - Livello 301-02 Dicembre Livello 103 Dicembre - DMCD (Digital Media "Designer”)04 Dicembre - FRV (Fusion RoomView)15-16-17 Dicembre - Livello 2

INTERMARK SISTEMIwww.intermark.it07 Ottobre - Philips Dynalite Day08 Ottobre - Intermark Day21-22-23 OttobreAMX Programmer 1 (corso)24 Ottobre - AMX Programmer 1 (certificazione)04 Novembre - Philips Dynalite Day05 Novembre - Intermark Day

PIXEL ENGINEERINGwww.pixelengineering.it

Ricordiamo che l’azienda pixel Engineering, distributore tra gli altri dei marchi wyrestorm, elan, xantech, niles, organizza corsi e training su prodotti in funzione delle necessità dei propri rivenditori. I responsabili tecnici e commerciali dell’azienda sono disponibili per seguire personalmente i propri rivenditori prestando supporto e informazioni.Per informazioni: tel.: 0331/781872

VANTAGEwww.vantageitalia.it06-10 Ottobre (Corso di certificazione, 1 giornata hardware, 3 giornate software, 1 giornata formazione commerciale)3-7 Novembre (Corso di certificazione, 1 giornata hardware, 3 giornate software, 1 giornata formazione commerciale)

VIMARwww.vimar.comFrequentare i corsi di formazione proposti da Vimar Group consente di affacciarsi con sicurezza alle tecnologie dei sistemi integrati. Pensati per offrire la possibilità di ampliare le proprie conoscenze, arricchendole con le competenze tipiche dei moderni sistemi di home&building automation, videocitofonia e TVCC i corsi sono strutturati in modo da fornire nozioni teoriche, esercitazioni pratiche e competenze precise su questi sistemi e sul loro funzionamento.Corso avanzato By-me automazione e antintrusione. Nella pagina a fianco riportiamo l'elenco completo dei corsi organizzati da Vimar dedicati ai professionisti previsti per i prossimi mesi.

ABB: DALMINE APRELE PORTE AI GIOVANIDalmine (Bergamo), 29 settembre 2014 – Si chiamano rispettivamente” Electrical Engineer Day 2014” e “ITIS Day 2014” i due eventi che ABB Italia ha organizzato presso la sua Unità Operativa di Dalmine rispettivamente il 29 e 30 settembre. Il primo si è rivolto ai laureandi in ingegneria elettrotecnica e elettronica delle università di Milano, Torino, Brescia, Padova, Bergamo e Genova accompagnati dai loro docenti e prevede una presenza di circa 180 persone mentre il secondo ha interessato i diplomandi a indirizzo elettrotecnico ed elettronico degli istituti di Bergamo e Provincia con una presenza di circa 220 persone tra studenti e docenti.Nel fitto calendario di iniziative che in questi mesi l’Unità sta organizzando per consolidare le relazioni con i clienti, non potevano mancare momenti come questi, dedicati esclusivamente ai giovani. «Tra le varie iniziative che abbiamo preparato» dichiara Fabio Tagliaretti, responsabile della Divisione Italiana Power Products, «che

comprendono anche alcuni importanti eventi dedicati ai clienti, abbiamo colto l’occasione per fornire al mondo accademico e della scuola un’opportunità speciale per avvicinare gli studenti al mondo ABB. In questo modo potranno capire che cosa significa lavorare in un Gruppo come ABB, certificato “Top Employer Italia 2014” e quali prospettive si aprano per un giovane con le giuste competenze e motivazioni».«Offriamo ai ragazzi l’opportunità di conoscere da vicino un‘azienda leader mondiale nel campo dei sistemi energetici, la cui tecnologia sta contribuendo a costruire le smart grid del futuro grazie a prodotti, software e soluzioni applicati in ogni fase della catena dell‘energia» spiega Paolo Perani, responsabile Strategia e Business Development dell’Unità Operativa di Dalmine.Di particolare interesse la visita dello Smart Lab per l’attualità e il ruolo di punta che le reti intelligenti continuano ad assumere nella distribuzione elettrica di media tensione. Allestito con le più moderne tecnologie nel campo della comunicazione, nello Smart Lab è possibile simulare il comportamento dei sistemi di protezione e automazione per rilevare e selezionare i tratti di linea interessati da un guasto, riconfigurare la rete e convogliare i

flussi di energia, in una manciata di millisecondi, per garantire sempre la massima continuità di servizio. Queste due importanti giornate confermano una volta di più l’impegno di ABB Italia verso il mondo giovanile sia a livello accademico che a livello di istituti secondari. La Società vanta infatti importanti collaborazioni con primari atenei italiani come, ad esempio, quelli di Milano (SDA Bocconi, Politecnico), Bergamo, Padova e Genova. Tra il 2011 e il 2014 ABB Italia ha attivato 31 progetti di Ricerca e Sviluppo con varie università italiane,134 stage e dottorati presso le proprie sedi, ha incontrato studenti in oltre 60 eventi su tutto il territorio nazionale e assegnato 6 borse di studio su progetti innovativi di efficienza energetica.Ultima iniziativa in ordine di tempo, la recente adesione alla costituzione di un ITS (Istituto Tecnico Superiore) finalizzato alla formazione di giovani diplomati per la specializzazione nel campo della Meccatronica. Nel prossimo biennio, l’Istituto formerà 50 tecnici altamente qualificati realizzando 1.000 ore di formazione in aula presso le scuole aderenti alternati a stage nelle aziende. L’inizio dei corsi è previsto per ottobre presso due istituti tecnici di Milano e Bergamo. www.abb.com

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I CORSI VIMAR DEI PROSSIMI MESICORSO EASYTOOL PROFESSIONAL Programmare un impianto Domoticocon Easytool Professional. Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-Me attraverso i software Easy Draw ed Easy Tool Professional.

Inizio Durata Città Provincia25/11/2014 2 giorni Marostica VI10/12/2014 2 giorni Marostica VI

CORSO AVANZATO BY-ME AUTOMAZIONE E ANTINTRUSIONEProgrammare e gestire un impianto domotico. Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano approfondire la programmazione e gestione di un impianto domotico By-Me attraversola centrale.

Inizio Durata Città Provincia02/12/2014 2 giorni Marostica VI

CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLOControllare tramite Web ServerIl corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la configurazione e la supervisione da remoto di un impianto domotico By-Me tramite Web Server.

Inizio Durata Città Provincia27/11/2014 1 giorni Marostica VI

CORSO WELL-CONTACT PLUSProgrammare e gestire un impianto alberghiero attraverso il sistema Well Contact PlusIl corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e gestione di un impianto alberghiero attraverso sistema Well Contact Plus. La seconda giornata è dedicata in particolare alla programmazione e gestione dell’impianto con software di supervisione Well Contact Suite.

Inizio Durata Città Provincia28/10/2014 2 giorni Marostica VI

CORSO BASE BY-MECorso By-me Entry LevelIl corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si approcciano alla domotica per la prima volta.

Inizio Durata Città Provincia08/10/2014 1 giorni Campodarsego PD10/10/2014 1 giorni Milano MI24/10/2014 1 giorni Palermo PA25/10/2014 1 giorni Catania CT04/11/2014 1 giorni Campodarsego PD07/11/2014 1 giorni Torino TO07/11/2014 1 giorni Milano MI13/11/2014 1 giorni Pescara PE22/11/2014 1 giorni Palermo PA23/11/2014 1 giorni Catania CT03/12/2014 1 giorni Campodarsego PD05/12/2014 1 giorni Torino TO05/12/2014 1 giorni Milano MI12/12/2014 1 giorni Palermo PA13/12/2014 1 giorni Catania CT

CORSO BASE VIDEOCITOFONIACorso Videocitofonia Entry LevelIl corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla videocitofonia 2 Fili.

Inizio Durata Città Provincia10/10/2014 1 giorni Palermo PA11/10/2014 1 giorni Catania CT13/10/2014 1 giorni Casalnuovo di N. NA16/10/2014 1 giorni Milano MI

17/10/2014 1 giorni Torino TO24/10/2014 1 giorni Torino TO29/10/2014 1 giorni Campodarsego PD08/11/2014 1 giorni Palermo PA09/11/2014 1 giorni Catania CT21/11/2014 1 giorni Torino TO21/11/2014 1 giorni Milano MI25/11/2014 1 giorni Campodarsego PD05/12/2014 1 giorni Palermo PA06/12/2014 1 giorni Catania CT12/12/2014 1 giorni Milano MI19/12/2014 1 giorni Campodarsego PD

CORSO BASE TVCCCorso TVCC Entry LevelIl corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si approcciano per la prima volta ai sistemi di videosorveglianza.

Inizio Durata Città Provincia10/10/2014 1 giorni Torino TO10/10/2014 1 giorni Palermo PA11/10/2014 1 giorni Catania CT22/10/2014 1 giorni Campodarsego PD08/11/2014 1 giorni Palermo PA09/11/2014 1 giorni Catania CT10/11/2014 1 giorni Casalnuovo di N. NA14/11/2014 1 giorni Torino TO18/11/2014 1 giorni Campodarsego PD05/12/2014 1 giorni Palermo PA06/12/2014 1 giorni Catania CT12/12/2014 1 giorni Torino TO16/12/2014 1 giorni Campodarsego PD

CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIAProgrammare un impianto videocitofonico 2 fili e gestirlo con Save Prog.Il corso affronta la programmazione di un impianto di videocitofonia 2 fili attraverso la targa e successivamente la gestione avanzata con software Save Prog.

Inizio Durata Città Provincia23/10/2014 1 giorni Campodarsego PD26/11/2014 1 giorni Campodarsego PD02/12/2014 1 giorni Campodarsego PD

CORSO AVANZATO TVCCProgrammare e gestire un impianto TVCC analogicoIl corso affronta la programmazione di un impianto TVCC Analogico

Inizio Durata Città Provincia30/10/2014 1 giorni Campodarsego PD21/11/2014 1 giorni Campodarsego PD18/12/2014 1 giorni Campodarsego PD

CORSO AUTOMAZIONIConoscere e programmare un sistema di automazioniIl corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza e la programmazione di un sistema di automazioni Elvox.

Inizio Durata Città Provincia10/10/2014 1 giorni Palermo PA11/10/2014 1 giorni Catania CT21/10/2014 1 giorni Campodarsego PD08/11/2014 1 giorni Palermo PA09/11/2014 1 giorni Catania CT28/11/2014 1 giorni Torino TO28/11/2014 1 giorni Campodarsego PD05/12/2014 1 giorni Palermo PA06/12/2014 1 giorni Catania CT17/12/2014 1 giorni Campodarsego PD

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Professionisti si diventaMyHome Pro è il primo programma BTicino basato su piattaforma web che consente di diventare professionisti della domotica attraverso un percorso stimolante e impegnativo, progettato per premiare gli installatori più attivi con promozioni, premi, corsi, visibilità sul sito www.bticino.it, ecc. Abbiamo parlato con Mattia Buletto, responsabile del progetto, che ci ha spiegato cosa è e come funziona la nuova piattaforma e quali sono i vantaggi per i professionisti che aderiscono

di Luigi Nicolucci

Attualità Training - Il programma MyHome Pro di BTicino

"MyHome Pro è un progetto che si basa su una piattaforma web, perciò esiste una sorta di “selezione naturale"

"Uno degli obiettivi che mi sono posto relativamente a MyHome Pro è quello di semplificare l’accesso alle informazioni"

Luigi Nicolucci - Da cosa è nata l’idea che sta alla base del programma MyHome Pro?Mattia Buletto – Molto semplicemente è nata dal fatto che sempre più installatori elettrici stanno approcciando la tematica della domotica grazie al fatto che BTicino, ancora negli anni 2000, si è presentato con un prodotto pensato per l’installatore elettrico, che permettesse con semplicità di realizzare un arricchimento in chiave domotica dell’impianto base. Per fare questo percorso, l’installatore ha bisogno di essere informato, vivere, professionalmente parlando, un proprio percorso di crescita; in altre parole, dare la possibilità ai professionisti di fare formazione direttamente in cantiere o in ufficio, affiancando i tradizionali strumenti formativi che BTicino da sempre propone. Abbiamo notato che i nostri installatori sono sempre più portati ad utilizzare smartphone, PC, tablet e perché allora non sfruttare queste tecnologie per poterli supportare nel momento in cui devono fare autoformazione? Il punto di forza di MyHome e

A colloquio con... Mattia Buletto,

responsabile programma

MyHome Pro di BTicino

di BTicino è che tanti clienti si sono appassionati a questo prodotto e il sopraggiungere della passione porta a una continua ricerca e desiderio di approfondire. Secondo me è importante che un’azienda come BTicino possa offrire l’opportunità a un cliente di poter alimentare la propria passione, di arricchirsi professionalmente. Oggi BTicino, facente parte del gruppo Legrand, può contare su un’ampiezza di catalogo enorme, e uno degli obiettivi che mi sono posto relativamente a MyHome Pro è quello di semplificare l’accesso alle informazioni. Creare un programma di fidelizzazione come MyHome Pro, basato su una piattaforma web dove vengano forniti servizi, strumenti, ecc. vuol dire aiutare i nostri installatori a sapere che c’è un punto di riferimento dove è possibile trovare tutte le informazioni legate al mondo della domotica.

L.N. - A chi si rivolge nello specifico il programma MyHome Pro, ai vostri attuali partner oppure anche ad aziende non partner che vogliano avvicinarsi alla domotica di BTicino?

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M. B. - MyHome Pro si rivolge all’installatore elettrico; BTicino è un’azienda leader nel mercato elettrico che ha fatto la storia di questo settore e con la nascita nel 2001 del progetto MyHome ancora una volta ha portato un’innovazione importante sul mercato. MyHome Pro è un progetto che si basa su una piattaforma web, perciò esiste una sorta di “selezione naturale”; proprio per il fatto di essere accessibile sul web; MyHome Pro si rivolge quindi a quei professionisti più dinamici che già utilizzano internet per il proprio lavoro. L. N. - Formalmente esistono dei requisiti che bisogna possedere per aderire al programma?M. B. - Più che possedere requisiti specifici, è sufficiente loggarsi all’interno del sito professionisti BTicino. MyHome Pro è pensato per quei clienti che in BTicino sono identificati come installatori elettrici, i quali possono entrare nella piattaforma e partecipare alle diverse attività che il programma prevede. MyHome Pro è nato nel 2012 e grazie al confronto con i nostri installatori e al contatto con questi abbiamo cercato di evolverlo rendendolo una piattaforma sempre più dinamica, sempre più vicina alle esigenze dei clienti. Una novità che stiamo lanciando con questa release che è partita a giugno è il rilascio di una nuova App MyHome Pro: la piattaforma era inizialmente soltanto un’area web che rientrava all’interno degli strumenti web del sito professionisti di BTicino, ma adesso, proprio per garantire una fruibilità ancora più facile e diretta, abbiamo ricreato una piccola applicazione che permette di accedere all’area per vedere le novità ed essere informati a 360° sul mondo della domotica BTicino.

L. N. - Esiste anche un e-commerce attraverso l’app MyHome Pro? M. B. - No, oggi BTicino è un produttore che lavora attraverso una distribuzione di grossisti che sono presenti sul territorio e andare a creare un e-commerce non fa parte della natura dell’azienda; tuttavia posso svelarvi un’anteprima che si concretizzerà nelle prossime settimane: nel caso in cui l’installatore abbia la necessita impellente di doversi confrontare con qualcuno per risolvere un problema tecnico urgente, potrà direttamente, senza passare per il call-center, prenotarsi e richiedere un supporto che gli consentirà di essere ricontattato dai nostri tecnici ad orari consoni alle proprie esigenze. Nel caso invece l’installatore si trovi di fronte a un problema impellente, da risolvere subito quindi, e necessiti del supporto immediato dell’azienda, potrà effettuare una chiamata d’emergenza, naturalmente nel rispetto di determinate regole che abbiamo prefissato (ad esempio un numero massimo di chiamate nel corso dell’anno, ecc). In questo modo l’installatore bypassa la normale attesa riuscendo a comunicare direttamente con i tecnici. Questa è una nuova modalità di comunicazione: invece di utilizzare la via telefonica è possibile inviare la richiesta di supporto sfruttando l’app.

L.N. - Quali sono i tempi previsti per l’intervento dei vostri tecnici in caso di richiesta di assistenza? M. B. - Come dicevo poc’anzi, i tempi possono essere stabiliti in accordo con il cliente attraverso la prenotazione di un appuntamento, oppure, in un limitato numero di casi, è possibile avere una risposta di assistenza in tempi molto ristretti, inviando la richiesta tramite l’app.

L.N. - Come funziona la gestione dei “crediti” prevista sul sito; è possibile crearsi un piccolo portafoglio di crediti per avere maggiori servizi?M. B. - Il progetto MyHome Pro si basa su questa regola: noi come produttori riusciamo a ottenere il risultato migliore dal punto di vista di soddisfazione del cliente se il cliente finale, perciò l’end-user, contatta un installatore che ha quella passione, ha fatto quel percorso di crescita e sta seguendo la domotica con spirito costruttivo. Nell’area dedicata ai clienti finali del sito www.bticino.it diamo la possibilità al cliente finale di vedere qual è l’installatore più vicino alla zona di suo interesse; questi installatori sono visibili su una classifica che viene generata e aggiornata da MyHome Pro sulla base della formazione fatta e delle installazioni di prodotti realizzate. Riteniamo che questo modo di valutazione sia molto efficace perché unisce due aspetti svincolati che sono quello della formazione e dell’esperienza diretta realizzata dall’installatore attraverso le installazioni.Quindi il nostro obiettivo con MyHome Pro è quello di dare visibilità agli installatori che maggiormente si sono impegnati premiandoli con una vetrina importante come quella del sito BTicino e anche su Facebook.

L.N. - Possono rientrare anche i vostri installatori Alto Automation in questo programma, oppure sono in qualche modo al di sopra di tutto questo?M.B. - Gli installatori Alto Automation potremmo definirli un po’ i papà nobili della domotica, hanno partecipato al progetto My Home Pro, sono entrati nello spirito della gara. Quindi moltissimi installatori Alto Automation sono presenti anche nell’area MyHome Pro,

perché lavorano in entrambe le aree, anche se il programma non si rivolge direttamente a loro.

L.N. - Il programma MYHome Pro è già attivo?M.B. - Il programma MYHome Pro è partito il 15 aprile 2012, ogni anno abbiamo realizzato una release, già l’anno scorso avevamo fatto una release

grafica che presentava delle novità legate al concetto di puntare sempre più sull’arricchimento del sistema. Il nostro progetto, con la meccanica dei bonus, ha proprio l’obiettivo di incentivare l’installatore elettrico a installare funzioni diverse, a realizzare, appunto, un sistema e non limitarsi all’installazione dei singoli componenti.

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Una soluzione “intelligence”Business Imaging Intelligence è la nuova soluzione per la sicurezza e il monitoraggio dei flussi ambientali sviluppata da Canon congiuntamente a Discovery Reply. Abbina le caratteristiche delle videocamere di sicurezza Canon a quelle di uno strumento di analisi e raccolta di dati statistici. Massimiliano Ceravolo, Professional Imaging Director di Canon Italia, spiega ai lettori di System Integrator Magazine come è nata e come funziona la nuova tecnologia

di Luigi Nicolucci

Canon Italia, in partnership con Discovery Reply, società del gruppo Reply specializzata nel Digital Asset Management, annuncia una nuova soluzione destinata a rivoluzionare le modalità di monitoraggio degli ambienti, in

particolare in ambito GDO e Retail. Grazie alla grande esperienza acquisita nel mercato della videosorveglianza e delle Network Camera ad alta definizione, Canon è oggi in grado di offrire un’opportunità unica per analizzare aree ad alta densità di traffico, come ad esempio scuole, negozi, aeroporti, chiese, stadi, ospedali, banche e centri commerciali, aumentarne la sicurezza e studiare i comportamenti degli utenti.

UN’ANALISI DETTAGLIATA Proteggere beni e persone, monitorare e analizzare aree sensibili, prevenire crimini o incidenti sono esigenze che riguardano molte realtà; la possibilità di adottare una soluzione che garantisca la sicurezza e al contempo fornisca l’analisi dei flussi di persone e degli approcci comportamentali e di fruizione di questi ambienti è fondamentale per i responsabili delle attività. Canon Professional Imaging Group ha messo a punto una soluzione di video analisi e Business Intelligence specificatamente studiata per il settore retail e per tutti gli ambienti in cui si renda necessario monitorare l’affluenza di pubblico in grado di abbinare le caratteristiche di una videocamera di sicurezza a quelle di uno strumento destinato all’analisi video per la raccolta di dati statistici. Il sistema di video analisi e business intelligence fornisce diverse informazioni di carattere quantitativo e qualitativo e offre molteplici applicazioni utili per le diverse realtà commerciali, come il conteggio in tempo reale del flusso di persone che entrano ed escono da un’area specifica o l’analisi dei flussi di persone rilevati in determinati intervalli di tempo; il sistema è poi in grado di stimare il numero di persone presenti all’interno di uno spazio commerciale a partire dalla somma degli ingressi e uscite per tutti i varchi di accesso, nonché calcolare in tempo reale il numero di persone presenti in una delimitata area, reparto, vetrina, scaffale, e il loro tempo di permanenza; un altro dato interessante fornito dalla soluzione Canon

Attualità Soluzioni - Il monitoraggio dei flussi firmato Canon

è la stima della percentuale di occupazione di aree virtuali da parte di soggetti di interesse e per ciascuna area la segnalazione in caso di superamento di una certa soglia percentuale; è poi possibile effettuare una stima e una mappatura delle zone calde e zone fredde,ovvero le zone con maggiore o minore presenza di persone

in un determinato intervallo di tempo all’interno di aree virtuali; le strutture commerciali possono utilizzare queste informazioni per

analizzare in modo sistematico il livello di affollamento all’interno di un’area specifica piuttosto che per visualizzare su mappa grafica le aree con maggior presenza di persone in un intervallo temporale

stabilito; in questo modo sarà possibile ottimizzare anche le risorse dedicate ai singoli reparti, personale,

energia elettrica, climatizzazione e così via. Ma il sistema è anche in grado di restituire attraverso una dashboard

personalizzabile tutte le informazioni statistiche relative ai comportamenti delle persone all’interno di precise aree virtuali, offrendo analisi preziose ai fini delle strategie di marketing; i dati e le strategie messe a disposizione da Canon possono avere un forte impatto a livello di strategie di merchandising: capire quali sono i percorsi più battuti, analizzare come i clienti si avvicinano ai prodotti esposti, esaminare l’efficacia dei punti display, valutare

visivamente l’impatto delle attività promozionali, esposizioni, test di prodotto, può aiutare ad apportare le corrette modifiche al layout

di uno store e ottimizzare l’esperienza di acquisto. La soluzione Canon è un importante strumento potenzialmente utilizzabile anche ai fini della sicurezza, se implementata in base a queste specifiche è in grado di calcolare il percorso delle persone all’interno di aree virtuali, un movimento anomalo o improvviso di un singolo o di una folla potrebbe significare un pericolo e il sistema intelligente di Canon è in grado di garantire interventi tempestivi e risolutivi. Di tutto ciò abbiamo parlato con il responsabile italiano di questa nuova iniziativa: Massimiliano Ceravolo, Professional Imaging Director di Canon Italia, che ci ha spiegato nel dettaglio come funziona e quali sono le prospettive della nuova soluzione.

"Ci siamo resi conto che quello che stavamo progettando avrebbe potuto trovare delle applicazioni utili non solo al mondo del retailer"

"Professional Imaging Group nasce in Italia circa 12 mesi fa, e si sono completate le fasi di definizione della struttura a metà 2013"

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Luigi Nicolucci - Come nasce e da quale idea si è sviluppato il gruppo Professional Imaging?Massimiliano Ceravolo – Professional Imaging Group nasce in Italia circa 12 mesi fa, e si sono completate le fasi di definizioni della struttura alla fine del primo semestre 2013; Pro Imaging Group fa parte della strategia dell’Head Quarter di Canon di focalizzare maggiormente rispetto al passato quella che è la nostra offerta, capacità e competenza nell’ambito del mondo professionale e dell’imaging in generale, dedicando una struttura alla vendita di prodotti, soluzioni e servizi per un target B2B più allargato rispetto a quello che avevamo preso in considerazione negli anni precedenti. Il nostro pubblico di riferimento si è esteso e oggi non ci rivolgiamo più solo a fotografi, videomaker e case di produzione, ma raggiungiamo anche altre industry, dall’editoria al fashion, dal mondo dell’educational al government, polizie, municipalità, perché l’imaging oggi è veramente al centro della comunicazione di tanti enti e aziende. In altre parole, la richiesta di imaging è drasticamente aumentata, molte aziende si stanno dotando di quelli che sono i cosiddetti sistemi Mama - Media Asset Management - però si stanno rendendo anche conto, mentre implementano queste infrastrutture, che la realizzazione dei contenuti è altrettanto importante. Se si parla infatti di contenuti nell’ambito del multimediale, si deve per forza parlare di immagini video e di fotografia. Quindi, la domanda che un'azienda B2B

dovrebbe porsi quando affronta questi cambiamenti è se le scelte che sta facendo e le attrezzature che sta acquistando faranno parte o meno di un format valido, non solo oggi ma anche in futuro. Ed è proprio per aiutare le aziende in questa scelta che Canon ha creato la divisione Professional Imaging Group in Italia e contemporaneamente in altri 3 paesi europei (Francia, Regno Unito e Germania) con l'obiettivo di affiancare i clienti in scelte strutturali che siano adeguate non solo oggi e domani, ma anche negli anni a venire.Il nostro modello di vendita si basa su dealer o rivenditori certificati nell’ambito delle capacità professionali che sono in grado di mettere in campo, tanto nell’ambito foto-video che nel visual-communication, con un’espansione recente dei system integrator che possono trattare le nostre soluzioni. Il team Pro Imaging Group affianca al team di vendita un gruppo di business-consultant guidato da Franco Palleni che è stato inizialmente

A colloquio con... Massimiliano Ceravolo,

Professional Imaging Director

di Canon Italia

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impostato per "direttrici di offerta" ma che oggi si organizza per "industry di riferimento", individuate in base ad esigenze e priorità in termini di imaging: da qui stanno nascendo diverse idee e, nei prossimi mesi, di nuovi progetti che seguiranno il recente lancio di Business Imaging Intelligence. Questo gruppo, che nasce sotto la bandiera del professionale, conserva quindi una “tridimensionalità”, occupandosi del prodotto, del canale e dell’utente.

L.N. - A un anno dalla nascita di Professional Imaging Group qual è il vostro bilancio?M. C. - Il bilancio è estremamente positivo, perché insieme a Canon UK abbiamo portato i due migliori risultati europei, parlando di crescita sugli anni precedenti, quindi in termini di business realizzato; ottenere in un periodo di tempo così ristretto un risultato positivo per noi è un segnale che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta da seguire.

L.N. - Passiamo a parlare nello specifico della tecnologia Business Imaging Intelligence. Quando e da cosa ha avuto origine l’idea di proporre una soluzione se vogliamo inedita per Canon come la gestione analitica dei dati?M. C. - Business Imaging

indicatori che permettono poi al gestore dell’azienda di effettuare tutte le procedure del caso.

L.N. - Questo sistema può funzionare anche in concomitanza di tradizionali installazioni di videosorveglianza?M. C. - Assolutamente sì, il sistema lavora su uno stream video senza registrare immagini; quello che ritorna sono essenzialmente dati statistici. Al netto di alcune inquadrature che alcuni algoritmi richiedono, le camere che vengono utilizzate per la Business Intelligence possono essere comunque integrate in un tradizionale sistema di videosorveglianza. In questo momento c’è un forte impegno nella nostra corporation nell’espansione della gamma di network camera che abbiamo a disposizione e la spiccata tendenza nel venire incontro al più alto numero possibile di standard per poter operare senza limiti in qualsiasi assetto o infrastruttura già definita.

L.N. - Come funziona il monitoraggio degli ambienti e come vengono elaborati i dati acquisiti dalle videocamere?M. C. - Abbiamo un primo livello che è quello base (quello della videoanalitics): una tecnologia di base che

Intelligence nasce dalla lettura di un’esigenza riscontrata nel mercato retailer. L’esperienza derivata dalla conoscenza di questi mercati nel settore foto e video consumer ci ha permesso di capire la necessità che le grandi realtà hanno di parametrare l’efficienza della superficie del punto vendita, ossia della redditività al metro quadrato: ovvero quanto un metro quadrato della mia superficie mi porta in termini di fatturato e di profitto. I retailer si sono resi conto che il valore dello scontrino come unico strumento concreto di informazione non era più sufficiente per parametrare la circolazione del pubblico e monitorare il traffico di clienti in una determinata area del punto vendita. Abbiamo quindi interpretato questa esigenza e valutato cosa avevamo a disposizione per rispondere al mercato e abbiamo coinvolto un partner complementare alle capacità di Canon, allo spirito e alla voglia di innovazione dell’azienda. È così che abbiamo scelto Discovery Reply, guardando proprio a una concreta prospettiva di sviluppo.

L.N. - Quali sono le applicazioni di riferimento al quale la vostra soluzione si rivolge? M. C. - Siamo partiti dal retailer per tracciare quelle

che erano le richieste da fare a Reply, poi piano piano ci siamo resi conto, lavorando insieme a loro, che quello che stavamo progettando avrebbe potuto trovare delle applicazioni che non fossero utili soltanto al mondo del retailer, ma in tutti quegli spazi dove vi sia una forte pedonabilità, una esigenza di controllo di determinati assembramenti o di determinate funzionalità

con Reply, con le capacità di imaging delle nostre network camera perché non è soltanto l’elettronica la parte fondamentale di questa soluzione, ma anche tutta l’esperienza acquisita da Canon in 70 anni di attività nell’ambito dell’ottica. L.N. - L’aspetto della sicurezza può essere uno degli elementi determinanti per scegliere la vostra

I “NUMERI” DI CANON

Fondata nel 1937 per produrre fotocamere di altissimo livello, Canon, multinazionale giapponese con sede a Tokyo, è leader mondiale nella fornitura di innovative soluzioni di imaging per le aziende e i consumatori. Attualmente, l’azienda sviluppa, produce e vende un’ampia gamma di prodotti che spaziano dalle fotocamere compatte alle reflex digitali, dai dispositivi per radiografie agli obiettivi broadcast, dalle stampanti ai multifunzione di produzione, tutti coadiuvati da un’ampia gamma di servizi a valore aggiunto. Il marchio Canon è conosciuto e stimato in tutto il mondo da clienti, famiglie, aziende e settori industriali, confermato dal terzo posto nella classifica Interbrand nella graduatoria dei migliori marchi giapponesi per l’anno 2012. Il fatturato complessivo di Canon Inc. nel 2013 ammonta a circa 3.731,4 miliardi di yen, al quale Canon Europa

contribuisce per circa un terzo, vendendo in 116 paesi tra Europa, Medio Oriente e Africa. L’Azienda investe costantemente in Ricerca & Sviluppo, nel 2013 circa l’8% del fatturato, per fornire soluzioni all’avanguardia e servizi che soddisfino le esigenze dei propri clienti. Nel 2013 con 3.825 brevetti depositati si è classificata al terzo posto negli USA e negli ultimi 28 anni è sempre stata nelle prime cinque posizioni. A professionisti, appassionati di fotografia, professionisti della stampa, Canon consente di soddisfare ogni esigenza legata all’imaging. Ritiene, inoltre, che essere sensibili agli interessi della società e dell’ambiente sia parte integrante di una buona attività commerciale. Questo concetto è racchiuso nella filosofia Kyosei: “Vivere e lavorare assieme per il bene comune”. www.canon.it

Attualità Soluzioni - Il monitoraggio dei flussi firmato Canon

"Nei prossimi mesi è prevista la nascita di nuovi progetti, uno dei quali è stato appunto il Business Imaging Intelligence"

degli spazi; quindi abbiamo subito ampliato il numero dei prospect per la nostra soluzione: retailer sicuramente, ma anche il mondo congressuale, gli enti fiera, le aziende che organizzano convegni, ecc, ecc. Tutto questo per certificare con degli analitici nuovi dei numeri importanti. Analizzando queste singole prospettive, abbiamo allargato il target sfidandoci fin dall’inizio su strutture importanti come aeroporti, stazioni ferroviarie, dove un’efficienza di traffico pubblico può fare la differenza. Senza dimenticare che continueremo a coniugare la soluzione di video analitici, come stiamo proponendo

soluzione? In altre parole, quali sono le applicazione previste in termini di sicurezza per la Business Imaging Intelligence?M. C. - Partiamo con una soluzione standard che implementa 4-5 algoritmi ma customizzabile fino a 15 diverse funzionalità; una è proprio quella delle aree virtuali: si parametra una specifica area da mappare e si definisce che raggiunto un certo livello di affollamento scatterà un determinato allarme che viene poi interfacciato con quelli che sono gli standard dell’azienda. Se l’esigenza specifica è quella di andare a lavorare nella sicurezza in senso lato, questa soluzione può restituire quegli

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CHI È DISCOVERY REPLY

Discovery Reply è la società del gruppo Reply specializzata in soluzioni di Digital Asset Management, per la gestione dell’intero ciclo di vita degli asset digitali aziendali come video, immagini, audio, documenti grafica. Basate sulla piattaforma proprietaria di Digital Asset Management, Discovery Reply sviluppa applicazioni verticali per i broadcaster e per primarie aziende nei diversi settori industriali internazionali, fornendo modelli di gestione ed esperienze visuali innovative. Discovery Reply integra la propria offerta con servizi di Consulenza e System Integration nell’area della revisione e dell’ingegneria dei processi, degli aggiornamenti tecnologici, della selezione delle tecnologie e dei fornitori, nell’ambito della gestione, della produzione e della distribuzione dei contenuti digitali.www.discoveryreply.it

ci permette attraverso quattro algoritmi di ricevere alcune informazioni, in questo caso si tratta di informazioni grezze, informazioni di “area counting” (quante sagome ci sono in una determinata area, in quale lasso di tempo e con quali tempi di permanenza queste sagome restano in questa area, ecc); disponiamo poi di un algoritmo che è il cosiddetto “gate flow” cioè il monitoraggio dei flussi attraverso cancelli virtuali; abbiamo un algoritmo che si chiama “occupancy rate” che integra dal punto di vista statistico le funzioni di occupazione di un’area con un dato meno puntuale rispetto all’area counting ma più efficace nel momento in cui l’affollamento raggiunge una certa soglia; infine c’è l’algoritmo “Hot-zone”, in cui gli spazi vengono monitorati con un processo di similitudine verso la temperatura degli ambienti (viene data una temperatura più calda agli ambienti con più affollamento e una

temperatura più fredda agli ambienti con meno affollamento), in modo da avere una sorta di “heat map” che mostra visivamente quali sono le zone più frequentate di un’area selezionata. Questi quattro algoritmi creano dei dati grezzi; c’è poi un secondo livello di aggregazione del dato che è quello delle aree, in cui i dati ricavati da questi algoritmi vengono inseriti in tabelle OLAP (On-Line Analytical Processing).

L.N. - Il problema della privacy diventa primario quando si effettuano riprese in luoghi pubblici o aperti al pubblico; come si pone la vostra soluzione da questo punto di vista?M. C. - È bene sottolineare che la soluzione Business Imaging Intelligence produce solamente dati statistici senza alcuna necessità di registrazione video, l'analisi video avviene "in diretta streaming" e nessuna clip video viene registrata. Vengono prodotti solo dati numerici non

Sopra, la rappresentazione grafica dei dati rilevati dalla tecnologia Business Imaging Intelligence messa a punto da Canon Italia con la collaborazione di Discovery Reply.

associabili in alcun modo a persone fisiche. Tutto questo è chiarito fin dall’inizio nel rapporto che si stabilisce con il main contractor, tra Canon e l’azienda specifica o tra Discovery Reply e l’azienda specifica. Gli altri temi legati normalmente a quello che dice il legislatore sulle video riprese sono disciplinati da regole chiare, che dicono che nel caso in cui un utente entri in una superficie pubblica dove siano in atto registrazioni di immagini, questo deve essere avvisato della possibilità di ripresa. In ogni caso, riassumendo, la nostra soluzione tratta dati, non video, che sono anonimi e scindono dalla corrispondenza della

fisicità o della identità della persona, tanto che da questo punto di vista abbiamo deciso di non utilizzare algoritmi che identifichino le persone anche dal punto di vista demografico, proprio per evitare di dare preoccupazioni normative alle aziende.

L.N. - Questa scelta tuttavia non va a limitare i campi di utilizzo del sistema?M. C. - In realtà, abbiamo capito che questa più che essere una limitazione potrebbe apportare un vantaggio: un software molto orientato all’identificazione di figure umane ha dei limiti, mentre con la nostra soluzione noi tracciamo delle sagome, quindi nulla vieta di

estendere le funzionalità anche a un concetto di smart city, in cui le sagome che vogliamo tracciare non sono più sagome umane ma ad esempio essere veicoli (ad esempio automobili); quindi se da un lato potrebbe essere una limitazione poter fornire solo dati, allo stesso tempo potrebbe essere un vantaggio perché ci permette di utilizzare gli stessi algoritmi con i medesimi modelli di differenza che abbiamo descritto per applicazioni più verticali verso altri mercati.

L.N. - Come vi state muovendo per quanto riguarda la diffusione di questa tecnologia? Quali sono i canali e soprattutto

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avete già previsto la realizzazione di corsi per i system integrator che vogliano avvicinarsi a queste soluzioni? M. C. - La soluzione fin dall’inizio è stata definita e in accordo con Discovery Reply affinché entrambi si possa operare come main-contractor della stessa proposta. Entrambi proporremo al mercato la medesima offerta e gli stessi parametri operativi. I system integrator saranno ingaggiati da Canon Italia che interviene nella progettualità con il team “pre-sales” guidato da Franco Palleni. Siamo pronti ad affiancare nei progetti di una certa valenza il system integrator nella sua operazione di dialogo e di costruzione del business. L’esperienza dei primi

allestimenti ci aiuterà ad avere maggiore agilità nelle esecuzioni successive.

L.N. - È prevista una certificazione per i system integrator che vorranno utilizzare e proporre queste soluzioni?M. C. - Esiste un programma di certificazione europeo per il canale Visual Communication, in particolare parlando di network camera abbiamo già avviato il processo con una nuova politica di canale che è iniziata a gennaio di quest’anno; siamo partiti da una fase di intervista, reclutamento, selezione delle aziende anche con l’aiuto dei nostri clienti diretti, ovvero i distributori specializzati, verticalizzati nell’ambito della sicurezza e della

videosorveglianza. Questi hanno proposto una parte di system integrator, noi ne abbiamo contattati degli altri; attualmente abbiamo certificato 15 realtà sul territorio italiano, il nostro obiettivo è quello di arrivare entro la fine del 2014 a 40 unità totali, in modo da coprire con almeno due system integrator ogni regione italiana; queste realtà avranno accesso a condizioni particolari, ma non soltanto dal punto di vista economico: potranno richiedere un interlocutore diretto all’interno di Canon dal punto di vista commerciale, un interlocutore diretto Canon dal punto di vista progettuale (studio e fattibilità del progetto) oltre a una serie di altre operazioni di co-branding con le quali

La rappresentazione delle presenze nel tempo in un determinato punto dello store e quella dei flussi divisi per hot zone, una sorta di “heat map” che mostra visivamente le zone più frequentate di un’area selezionata.

supportiamo questo canale privilegiato. Bisogna però considerare che il canale system integrator ha una valenza straordinaria per noi, ma altrettanto importante è il canale che Canon Italia ha all’attivo da tanti anni che è quello che segue la parte di sviluppo del business office documentale; negli anni questo ci ha fornito la possibilità di maturare rapporti diretti e indiretti con imprese piccole, medie e grandi, quindi come Canon siamo già dentro queste aziende con progettualità importanti e le affiancheremo a quelle relative all’Imaging Communication. Tutto questo, senza disdegnare ovviamente le vendite che possono derivare dagli operatori appassionati del prodotto Canon, della qualità Canon, che pur non essendo certificati potrebbero voler proporre alla loro clientela la soluzione. Quindi anche il rivenditore non certificato che vorrà accedere tramite la distribuzione verrà contemplato nel programma. L.N. - Quando pensate di essere pronti a entrare sul mercato con la nuova soluzione?M. C. - Fin da subito, siamo già pronti.

L.N. - Sono previsti dei pacchetti studiati sulla base di diverse esigenze dei clienti? M. C. - Per ora partiamo sulla base di vendita progetto, ma ciò non esclude che si arrivi alla definizione di pacchetti diversi, attraverso i quali in maniera semplificata si possano fornire soluzioni ad hoc per determinate tipologie di aziende. Stiamo anche ipotizzando non solo di vendere questa soluzione ma anche di aprire un

capitolo nuovo nell’ambito del rental.

L.N. - I futuri sviluppi della soluzione?M. C. - Vendere la soluzione come servizio, poi la possibilità di archiviare i contenuti su un cloud, un repository unico, centralizzato e destinato al singolo cliente che apre una serie di importanti possibilità, non ultima quella di poter sostanzialmente concentrare in un unico punto di valore per il cliente dati provenienti da file multipli; da qui, ovviamente, la possibilità per noi di non limitarci a fornire degli analitycs a livello di traffico di una determinata zona, ma di avere una prospettiva molto più allargata grazie alla possibilità di fare cross-matching tra differenti installazioni. Infine, sempre relativamente ai futuri sviluppi della soluzione, una riflessione va fatta sulle capacità della parte ottica delle macchine che mettiamo in campo in questa operazione: oggi queste soluzioni sono tarate sulla prospettiva di una superficie a corto raggio da monitorare, ma con le capacità acquisite da Canon in campo ottico si può pensare in futuro a delle soluzioni con le quali sia possibile monitorare zone remote con zooming importanti che potrebbero aprire nuovi campi di applicazioni.

Attualità Soluzioni - Il monitoraggio dei flussi firmato Canon

Hanno fornito il proprio contributo all'intervista pubblicata su queste pagine Gaetano Torrisi, partner di Discovery Reply, Gianluca Codina e Franco Palleni di Canon Italia, ai quali va il nostro ringraziamento

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LAVORARE PER IL BENE COMUNE

Che il momento fosse importante, si è capito da subito, appena arrivati all’appuntamento per i media: a presenziare la conferenza indetta per il 18 settembre, infatti, vi era il neo Amministratore Delegato e Presidente, Enrico Deluchi, che ha brillantemente aperto il dibattito con un intervento piuttosto smart e informale; a fargli da spalla e a proseguire nella conferenza, poi, c’erano i responsabili di alcuni tra i reparti operativi più importanti di Canon Italia. Tra questi Teresa Esposito e Marco Di Lernia (rispettivamente Marketing Director B2B e B2C) e Michele Cutillo (Canon Business Services Director). È stato lo stesso Deluchi, nel suo discorso iniziale, a ripercorrere velocemente le tappe – ma soprattutto a ribadire lo spirito – che hanno portato Canon ad essere oggi un’azienda leader indiscussa nel digital imaging. Così si è parlato di “Kyosei”, ovvero la filosofia che guida il brand dalla sua nascita negli anni ’30, e degli sforzi che l’intero management effettua costantemente per rispettare la definizione del termine, ovvero “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Il brand nipponico dunque continua a perseguire l’obiettivo di contribuire alla prosperità globale e al benessere del genere umano, per garantirgli una continua crescita in termini di qualità della vita; e per fare questo dialoga non solo con i clienti ma anche con i governi, i paesi, nel pieno rispetto dell’ambiente. A tale proposito, lo stesso Presidente ha sottolineato quali siano – sul piano pratico – alcune scelte che l’azienda ha effettuato ormai da anni: oltre dunque a ricordarci lo sviluppo di componenti fatti il più possibile con plastiche riciclate, a dirci della massima severità nel non utilizzare materiali nocivi e a spiegarci della merce che per lo più arriva via nave da oltreoceano, Deluchi ha anche ironicamente dichiarato che il parco vetture aziendali a disposizione dei dipendenti che ne hanno diritto è esageratamente ristretto, per via delle limitazioni sull’emissione di CO2 che secondo la casa madre deve stare sotto una soglia estremamente bassa. Proseguendo, l’Amministratore Delegato ha sostanzialmente indicato ai presenti quale sarà la strada che Canon intende seguire per i prossimi anni: in linea di massima, cambierà il modo di comunicare, attraverso canali media completamente riprogettati, ma cambierà soprattutto l’interesse verso il mondo business e nel settore quindi B2B: nuove piattaforme di servizi e maggiori investimenti nel mercato industriale, che fino a oggi ha ricoperto per l’azienda giapponese poco più dell’11% del totale introiti. In merito al reparto R&D, Canon concentrerà la proprie risorse su progetti prioritari, accelerando la creazione di prodotti innovativi; mentre le attività di produzione trarranno vantaggio dall’ulteriore rafforzamento dei sistemi automatizzati e dalle tecnologie robotiche nell’ambito del proprio piano di ottimizzazione della produzione globale. Questa dunque è la Fase IV, che secondo il business plan dei vertici del marchio dovrebbe giungere a termine, portando i suoi frutti, proprio il prossimo anno.

In un appuntamento con gli operatori,lo scorso settembre l'AD e Presidente di Canon Italia Deluchi ha svelato quali saranno le prossime mosse per rivoluzionare il mondo dei servizi in ambito business

LE PARTNERSHIPA testimonianza della grande esigenza di cambiare e della voglia di dare al marchio una nuova immagine sempre più legata non solo ai prodotti ma anche alle soluzioni e all’adempimento di servizi innovativi, vanno ricordate alcune mosse strategiche che nel corso di quest’anno Canon ha stretto con altre aziende leader nei rispettivi settori.A parte la strategica alleanza con Discovery Reply, di cui abbiamo parlato nelle pagine precedenti, segnaliamo in primis l’acquisizione della società danese Milestone Systems A/S (leader mondiale nel software open source per la gestione video IP), che nel giro di poco tempo dovrebbe garantire a Canon di essere tra i protagonisti a livello mondiale nel mercato della videosorveglianza di rete. La videosorveglianza di rete è infatti per Canon un’importante area strategica, che rientra negli obiettivi di diversificazione dell’offerta rivolta al mercato business. L’integrazione di Milestone permetterà di cogliere le differenti opportunità che emergeranno nel settore, rafforzando significativamente la presenza di Canon.Ricordiamo poi il completo supporto per le network camera Canon - inclusa l’ultima serie ultra compatta Full HD - del software di gestione video Netavis Observer, che garantirà compatibilità anche ai prodotti futuri, con nuove ed avanzate funzionalità di analisi e di sorveglianza. Grazie alla collaborazione con Netavis miglioreranno la compatibilità e le prestazioni derivanti dall’integrazione delle due soluzioni, offrendo agli utenti maggiore flessibilità e adattabilità nell’utilizzo. La partnership europea consentirà inoltre alle due aziende di sviluppare offerte ad hoc per soddisfare le esigenze specifiche di alcuni segmenti verticali del mercato. Canon e Netavis forniranno un servizio di assistenza unificata che risponderà a quesiti hardware e software attraverso un unico Team. I clienti di Netavis che utilizzano la piattaforma Observer per la gestione video, potranno infine integrare le network camera Canon come estensione delle loro attuali soluzioni di videosorveglianza.Queste sono solo le prime mosse annunciate, ma dobbiamo aspettarci molto altro da un costruttore così dinamico e universalmente apprezzato. Da subito, intanto, è facile capire che la musica è cambiata: sul sito ufficiale un emblematico link riporta a sfide epocali, vissute attraverso adrenaliniche manifestazioni storiche piene di agonismo e carattere. “Come and see”, ci invitano. E dubitiamo che qualcuno possa non dar loro credito.

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Sicurezzain quattro tappeIn dieci giorni, attraverso un tour che ha toccato quattro città, Panasonic ha mostrato agli operatori le ultime novità in tema di sicurezza, tra cui l'NVR-WJNV300

di Paolo Radice

Una delle più importanti fiere in tema di security a livello mondiale è il celebre IFSEC di Londra, che all’inizio di ogni estate raduna i principali attori del settore inerente alla videosorveglianza, ai sistemi antintrusione,

ai servizi e alle tecnologie rivolte alla sicurezza degli edifici: system integrator, installatori, costruttori e distributori sono così chiamati a raccolta per sfruttare al massimo quest’opportunità d’incontro. Panasonic, che da qualche tempo ha deciso di puntare molto su questo ramo di prodotti (lo avevamo già anticipato in una nostra precedente intervista al Country Manager, Salvatore Palillo) ha naturalmente colto l’attimo e presentato al pubblico la sua nuova line-up 2014. Per chi all’IFSEC non è riuscito o non è potuto andare, il management italiano ha dunque presto organizzato uno speciale roadshow, sviluppato su quattro tappe in altrettante città (Firenze, Padova, Roma e Milano), che dal 2 all’11 settembre hanno soddisfatto le aspettative degli operatori italiani. Lo Smart Technology Show è stato dunque una ghiotta occasione per esporre le principali novità dell’azienda e mostrare ai visitatori gli ultimi apparecchi entrati in catalogo, passando attraverso 6 isole (o aree tematiche) che rappresentavano i singoli punti di forza dello sviluppo tecnologico dell’azienda. In particolare, è stato mostrato per la prima volta in Italia il nuovo NVR WJ-NV300, videoregistratore su disco di rete a 32 canali, così come le nuove telecamere IP SmartHD Serie 6 e Serie 3, il Face Server Software, le telecamere termiche con tecnologia Rain-Wash coating (anche questa già descritta nel nostro precedente numero), alcune soluzioni per il Retail, come le telecamere con visione a 360° e 104° di dimensioni contenute, e, per chiudere, il Sistema di Video Intercom.

IL NUOVO REGISTRATORE Il WJ-NV300 è un registratore multiformato H.264 e JPEG, che nella versione PAL permette di registrare da 9 telecamere IP (anche audio a 32kbps) e collegarne fino a 32. Facile da configurare e utilizzabile senza l’ausilio di un PC (basta un semplice mouse) grazie alla nuova interfaccia grafica, il WJ-NV300 supporta il formato video full HD (via HDMI) ed è estremamente flessibile: registra gli allarmi, invia le notifiche via e-mail, ha un controllo completo sulle telecamere (con pan/tilt, zoom, messa a fuoco, luminosità, posizione preselezionata). Ideale per istituti finanziari, per il retail e per l’area educational, la memoria da 64TB è abbastanza ampia per archiviare più di 50 giorni di registrazione video con qualità Full HD, proveniente da tutte le telecamere connesse al sistema, in RAID 5.Il registratore presenta anche una funzione di ricerca rapida, filtrata per ora/data, tipo di evento, numero della telecamera. Il software specifico, invece, permette la visualizzazione di immagini singole (spot) o fino a 32 riquadri in simultanea e fino a 8 client possono gestire e controllare il recorder.Accanto ad esso, Panasonic ha inoltre presentato l’EBL512, un innovativo sistema di protezione antincendio multisensore, capace di soddisfare le specifiche EN54 e in grado di gestire fino a 512 punti di allarme. Il prodotto, già disponibile in altri paesi europei, sarà lanciato ufficialmente sul mercato italiano a ottobre, nel corso del Forum di Prevenzione Incendi.

Attualità Aziende - Panasonic Smart Technology Show

Sopra e sotto, due immagini della tappa dello Smart Technology Show di Milano. La stanza adibita all'esposizione era all'interno della sede di Panasonic Italia; tanti i prodotti in mostra, collegati soprattutto al settore della videosorveglianza. Tra questi, le nuove telecamere IP della Serie 3.

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Da oltre un anno la divisione B2B Panasonic ha deciso di puntare su specifici mercati verticali, con prodotti realizzati ad hoc destinati alle aziende. Tra questi settori l'azienda presta particolare attenzione al mondo retail al quale fornisce soluzioni altamente tecnologiche (soprattutto in tema di videosorveglianza e sicurezza) al servizio delle esigenze particolari di punti vendita, supermercati, centri commerciali ecc… Nella videosorveglianza, il prodotto di punta è la telecamera con ottica fisheye da 3 megapixel, che integra prestazioni altamente avanzate in un’unica macchina dall’aspetto accattivante, caratteristica da non sottovalutare in un settore in cui il prodotto deve sapersi integrare perfettamente nel design dell’ambiente a disposizione.Recentemente, dunque, il frutto di questo solido know-how ha trovato ulteriori conferme con l’accordo stretto insieme a Billa, catena di supermercati austriaca operante in 10 paesi europei, facente parte del tedesco Rewe Group.

SCELTA MOTIVATASuccessivamente all’acquisto di uno spazio commerciale – in zona Sesto San Giovanni - da destinarsi all’apertura di un nuovo supermercato (compravendita avvenuta nella primavera del 2013) e contestualmente all’avvio dei lavori di ristrutturazione, il management Billa ha sentito forte la necessità di installare un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, che si discostasse dagli impianti già utilizzati in altri punti vendita (con prodotti di altri brand), a causa degli scarsi risultati ivi ottenuti. Così Panasonic (e nello specifico Luca Pari, Project Sales Developer

dell’azienda giapponese) ha avuto l’occasione di incontrare il Responsabile della Sicurezza Billa, Marco Garbagnati, e pianificare una soluzione pensata appositamente per il settore. Il primo approccio con il cliente è stato di mostrare dal vivo i più recenti e innovativi prodotti di videosorveglianza Panasonic, particolarmente adatti al settore del retail. A questo incontro è seguita la possibilità di far testare, in una reale situazione di punto vendita, le funzionalità e le prestazioni delle nuovissime telecamere con visione a 360° e con sistema di registrazione embedded. Il sistema così progettato ha rappresentato per Billa un’assoluta novità se paragonato alle “tradizionali” installazioni di videosorveglianza, attraverso il quale si è potuto notare un significativo miglioramento qualitativo delle immagini rispetto ai precedenti standard. Si è quindi iniziato con un impianto pilota su tutto il punto vendita (che ha visto la totale assistenza on site da parte di Panasonic, fino alla messa in posa finale), che è poi diventato un’installazione definitiva e attualmente in funzione.

LE SOLUZIONINel punto vendita Billa, come del resto nell’ambito retail in generale, il design e la forma hanno la stessa importanza delle prestazioni tecniche richieste ai prodotti scelti, e quindi entrambi gli aspetti devono essere tenuti in considerazione: è importante che le soluzioni si integrino nell’arredo e nel layout del negozio. I tecnici Panasonic hanno dunque analizzato le premesse per proporre un progetto su misura, che prevedesse di minimizzare il numero

totale delle telecamere utilizzando dei modelli che garantissero comunque la copertura completa del supermercato.“Le particolari esigenze del supermercato ci hanno portato ad optare per 16 telecamere, di cui 10 indoor con ottica “fisheye” da 360° - posizionate soprattutto negli incroci tra corsie - e 6 da esterno (5 con ottica da 104°, 1 da 360°) tutte con Standard IP 66 Antivandalo - collocate in modo da riprendere punti strategici quali ingresso, area carrelli, parcheggio, ecc” ha spiegato Marco Garbagnati.Oggi la registrazione di tutte le immagini catturate dalle camere di videosorveglianza viene garantita da un Network Video Recorder Panasonic da 16 canali video IP in High Definition (HD), mentre per la gestione e la visualizzazione delle immagini direttamente dal punto vendita è stata allestita una postazione con monitor e mouse.Nel dettaglio l’impianto risulta essere così composto:• n° 11 Telecamere 3 MPx ad ottica fish-eye 360° da interno/esterno• n° 5 Telecamere 1.3 MPx con ottica da 104° da esterno• n° 1 Registratore Digitale 16 chDal punto di vista tecnologico, la peculiarità dei modelli scelti da Billa sta nella loro capacità di simulare “a bordo” l’esistenza di più telecamere assieme. “A partire da un’unica telecamera installata, infatti - spiega Luca Pari di Panasonic – si possono ottenere 4 diverse “viste”, come se si avessero a disposizione 4 telecamere fisse ciascuna orientata su un diverso punto di ripresa. Inoltre, la medesima telecamera può anche essere programmata per ottenere delle viste “panoramiche” ossia a

180°. È inoltre possibile, utilizzando un software proprietario Panasonic, effettuare una navigazione virtuale nell’ambiente 3D, a partire dalla visione a 360°”.Trattandosi di un prodotto multi-view, per ogni singola telecamera sono state programmate 4 aree di visualizzazione secondo le esigenze del Direttore del Punto Vendita; così facendo le 10 telecamere sono in grado di simulare all’operatore la visione di 40 telecamere fisse. L’installazione ha coinvolto direttamente il personale Panasonic che, insieme al Direttore del Supermercato Billa e all’installatore ha definito quali viste programmare per ciascuna delle telecamere posizionate in interno che in esterni (ingresso, area carrelli, area parcheggio, etc…).

PROMESSE MANTENUTEIl test svolto a Sesto San Giovanni ha avuto esiti assolutamente positivi per Billa, che quindi ha scelto di procedere con l’installazione definitiva con prodotti Panasonic.Garbagnati ha così concluso: “Per Billa si è trattato non solo della prima implementazione di soluzioni di tipo 360° fisheye, ma anche della prima esperienza di installazione di un impianto di videsorveglianza a marchio Panasonic. La scelta ha del tutto soddisfatto le nostre aspettative ed esigenze di garantire la sicurezza del pdv, soprattutto in termini di versatilità del prodotto - che ha permesso ad esempio di usare la singola telecamera per riprendere più postazioni contemporaneamente - di qualità delle immagini, di efficienza della registrazione e di avanguardia della tecnologia alla base di tutto il sistema”.

Per Billala videosorveglianza

è Panasonic

CASE

STUDY

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Il segreto del nostro successoCon un portfolio prodotti di marchi ben affermati, Comm-Tec è uno dei punti di riferimento per tutti i professionisti del settore AVC residenziale e professionale

di Paolo Radice

Q uando si parla di “gruppo aziendale”, si tende spesso a pensare che dietro varie sedi localizzate in più Paesi ci sia un cervello centrale che comanda e controlla il tutto, stabilendo delle ferree linee guida.

Nel caso di Comm-Tec, solida realtà nel campo dell’audio/video distribution e dei sistemi di controllo (destinati sia al mercato residenziale che a quello industriale), questo concetto non calza proprio a dovere. La holding ha in effetti una casa madre in Germania e i marchi distribuiti da ognuna sono in gran parte

gli stessi, ma le sue sedi distaccate (in Italia, Francia e Spagna) godono di ampia autonomia e potere decisionale. Ciò che accomuna i vari distaccamenti sono sostanzialmente lo spirito e la competenza di base, nonché il servizio verso i clienti, considerati partner. Per scoprire meglio quali sono le chiavi del successo del distributore italiano, abbiamo dunque intervistato il General Manager di Comm-Tec Italia, Stefano Capitani, e dialogato con lui a proposito del futuro del settore AVC.

Attualità Aziende - Comm-Tec Italia

"Non siamo semplici distributori di materiali da rivendere sul nostro territorio. Ci rivolgiamo ai system integrator e intendiamo essere per loro sempre un punto di riferimento"

"Abbiamo un portafoglio prodotti molto variegato, di marchi di fascia medio-alta che indiscutibilmente vantano un solido background"

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A tu per tu con... Stefano Capitani,

General Manager di Comm-Tec Italia srl

System Integrator Magazine - Come distributori di materiale professionale, voi siete tra i leader sul nostro territorio. Quali sono i vostri punti di forza?Stefano Capitani – Ce ne sono diversi e insieme ci danno molte soddisfazioni. Innanzitutto abbiamo un portafoglio prodotti molto variegato, di marchi di fascia medio-alta che indiscutibilmente vantano un solido background, affidabilità e qualità. Poi, l’esclusività per il territorio italiano della loro distribuzione ci permette di avere una voce autorevole. Da ultimo, indicherei sicuramente la nostra capacità nel fornire costante supporto tecnico e commerciale, per proporre la migliore soluzione ai nostri clienti-partner.

SIM – Mi parli della vostra filosofia “Think Solutions”. S.C. – Mi aggancio a quanto appena detto sopra, ovvero alla nostra competenza nel progettare dei pacchetti completi cha favoriscano il raggiungimento dell’obiettivo richiesto dal committente. Inoltre, abbiamo cercato di mantenere un panorama prodotti che non si sovrapponessero tra loro, proprio per dare il meglio in ogni settore merceologico.

SIM – Che rapporti avete con la Holding europea? S.C. – Ottimi direi. Con la Germania c’è un dialogo aperto e diretto e loro

fungono da supervisori; ma nonostante questo, abbiamo mantenuto un’ampia autonomia nella possibilità di scelta di ulteriori brand da distribuire nel nostro Paese. Pensiamo per esempio a TV One: i primi siamo stati noi, poi loro sono venuti in seguito.

SIM – E con i costruttori? S.C. – Anche qui operiamo direttamente e costantemente. Puntiamo molto sulla nostra presenza senza altre intermediazioni e non ci piace essere dei semplici “box mover”, ovvero importatori di prodotti che poi rivendiamo. Teniamo molto alla nostra professionalità, che deve essere un valore aggiunto per chi ci contatta.

SIM – In che cosa pensate di essere differenti dagli altri vostri competitor? S.C. – Ribadisco che non siamo semplici distributori di materiali da rivendere sul nostro territorio. Ci rivolgiamo ai system integrator, essenzialmente, e intendiamo essere per loro sempre un punto di riferimento per il supporto, la consulenza, la gestione dei problemi. Con noi il professionista deve essere sicuro di aver trovato la soluzione alle proprie esigenze.

SIM – Passando adesso ad ipotetiche previsioni dell’immediato futuro che

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LA FORZA DEL GRUPPO

Il gruppo Comm-Tec è una realtà commerciale ben consolidata in tutto il centro Europa, con tre importanti sedi localizzate in Germania, Spagna e Italia, naturalmente; in più ha degli uffici di vendita in Olanda, Francia, Polonia, Svizzera e Repubblica Ceca che portano l’azienda a ricoprire, praticamente, la maggior parte delle aree europee con il mercato più in fermento. Da noi Comm-Tec ha sede a Faenza (RA) ed è distributore leader di apparecchiature e sistemi di comunicazione audiovisiva e impianti d’automazione (sia residenziale che industriale); fornisce, oltre alla vendita di prodotti, soluzioni complete nel mondo della communication technology, senza dimenticare i corsi di formazione e aggiornamento riservati ai propri dealer e clienti commerciali. La mission aziendale, in gran parte ribadita nello slogan stesso “think solutions” è incentrata sullo sviluppo e sull’offerta di una gamma di soluzioni video e di

controllo, cercando di accomodare al meglio le esigenze dei clienti e di aiutarli a potenziare il loro business. Il supporto tecnico continuo, l’assistenza alla progettazione e alla programmazione, nonché le informazioni e prodotti sempre all’avanguardia, sono i servizi che rafforzano il concetto. Chi si rivolge a Comm-Tec, inoltre, può sempre contare su un ricco programma di corsi e seminari di aggiornamento che contribuiscono a dare valore aggiunto nell'affidarsi al distributore. Tra i marchi distribuiti sul nostro territorio ricordiamo Barco, Chief, Gefen, Middle Atlantic, RTI, per offrire sempre le migliori scelte in tema di signal management, controllo a/v, presentazioni business, sistemi di montaggio.COMM-TEC Italia, via Proventa, 90 – Faenza (RA)www.comm-tec.it

Qui sopra e nella pagina precedente, in apertura, i locali della Comm-Tec di Faenza, distributoredi apparecchiature e sistemi di comunicazione audiovisiva e impianti di automazione.

Attualità Aziende - Comm-Tec Italia

ci aspetta: secondo lei, quali sono le potenzialità del mercato dell’integrazione? Ci sono margini di crescita, e a che livello? S.C. – Se parliamo di potenzialità, direi assolutamente ottime, dal momento che stiamo assistendo a una confluenza del mercato IT verso quello

dell’integrazione A/V e ora più che mai bisognerebbe insistere sull’acceleratore per spiegare i veri vantaggi della tecnologia già disponibile.

SIM – Ecco concordo con lei, quindi a questo punto mi sorge spontaneo chiederle se il mancato incremento sensibile dei

sistemi d’integrazione cui assistiamo (che dovrebbe appunto essere naturale), è dovuto solamente alla seria débacle del sistema finanziario occidentale o è questione di cultura e adattamento ai tempi che cambiano? S.C. – Purtroppo individuerei le ragioni in entrambi i punti che mi ha

citato. Ovvero, da una parte mancano i dovuti investimenti (che in questo periodo sono completamente assenti o arrivano a singhiozzo, vista la situazione economica delle aziende); dall’altra, il mercato italiano – e quindi chi lo guida – si deve adeguare ai tempi. Secondo me c’è una vera mancata consapevolezza di ciò che, nel mondo corporate, si potrebbe ottenere con i giusti mezzi. La tecnologia è già presente, bisogna solamente diffonderla e tutti ne trarrebbero vantaggio.

SIM – Come pensa che si potrebbe dare un maggiore slancio a tutto il settore? Da chi dovrebbe partire la spinta?S.C. – Tutti i principali attori della scena – costruttori, distributori, installatori, persino i media – devono cooperare per cambiare la cultura attualmente arretrata e indurre il cosiddetto utente finale (che può essere il privato così come l’amministratore delegato di una grande azienda) a fare il passo verso i sistemi d’integrazione. Ci vorrebbero più eventi, appuntamenti aperti a tutti, maggiore impegno nello spiegare e svelare queste

tecnologie a chi oggi non le conosce neanche.

SIM – A proposito di spiegazioni, mi dice come funziona il vostro servizio di formazione per i professionisti? S.C. – Comm-Tec Italia organizza periodicamente (e frequentemente, anche più appuntamenti al mese) corsi di approfondimento gratuiti, effettuati all’interno della sede stessa; a volte ci sono persino dei responsabili delle case costruttrici a presenziarli. A questi si aggiungono, poi, i corsi tecnici veri e propri, che terminano con il rilascio di una certificazione a tutti gli effetti, contribuendo a consolidare il know-how del system integrator.

SIM – E come è organizzato il servizio di assistenza post-vendita? S.C. – Noi forniamo assistenza in tre modalità ben distinte: quella telefonica, quella sul campo e il servizio di riparazione vero e proprio. Per quanto riguarda la prima (che assolve a circa il 70% dei problemi che ci vengono segnalati) abbiamo in sede un referente tecnico, che a orari di ufficio risponde a un preciso numero interno. Per i problemi che non

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MIDDLE ATLANTICMiddle Atlantic (dal 1979, USA) è un marchio della divisione AV di Legrand ed è specializzato nella produzione di rack e armadi per un’ampia gamma di applicazioni nel settore conference, broadcast, security e residential. Progettati e sviluppati negli Stati Uniti, sono quasi tutti a scorrimento e ruotabili, per una maggiore facilità di accesso e di installazione, con ripiani personalizzati per adeguarsi ai vari dispositivi utilizzati. Tutti i rack, inoltre, sono progettati con particolare attenzione alla gestione termica affinché le apparecchiature possano operare nelle migliori condizioni ambientali. Persino la gestione dei cavi, che solitamente impensierisce gli operatori, è stata studiata in modo che la messa in posa del cablaggio sia effettuata in modo efficiente e gestita con efficacia anche in un secondo tempo. Tra i modelli oggi in catalogo, prendiamo ad esempio la serie BGR, composta da armadi a profondità differenti (da 27” fino a 42”, passando per 32” e 38”) e altezze fino a quasi 83”. Questi rack consentono l’alloggiamento di elettroniche anche molto pesanti e grazie al sistema proprietario Lever Lock, permettono un facile controllo del cablaggio. Inoltre, sono a disposizione vari accessori, come le rotelle per lo spostamento e le ventole per un continuo raffreddamento dei sistemi stipati.

Nella foto in alto, il rack BGR-4532, uno dei più grandi della serie cui appartiene: misura 32" di profondità e 82" di altezza, ma si può scegliere tra varie misure intermedie. Qui sopra, invece, il modulo di raffreddamento specifico per la serie BGR.

Qui Sopra, i componenti del Barco ClickShare introdotto sul mercato a inizio anno: il sistema permette una condivisione dei documenti da più sorgenti nel corso di una riunione aziendale.

S.C. – Ora come ora abbiamo un sistema “misto”, cioè operiamo sia con personale diretto (nord Italia) che con agenti sul territorio (centro-sud). Stiamo tutt’ora potenziando il nostro network, visto che i marchi distribuiti aumentano con il passare dei mesi, così come i nostri partner.

SIM – Tornando un attimo sui vostri corsi: come stanno andando? Trovate un adeguato feedback presso gli installatori e operatori del settore? E i professionisti che ricevete vengono poi seguiti per ulteriori sviluppi?S.C. – Oltre le nostre aspettative, direi, nel senso che ultimamente abbiamo sempre assistito a un overbooking. La nostra sala corsi è a numero chiuso molto ristretto (abbiamo fatto questa scelta per offrire un servizio migliore) e già adesso stiamo pianificando le date di novembre e dicembre.

SIM – Avete un portfolio di brand molto nutrito e ben variegato. Ce ne sono altri in arrivo di cui ci può dare un’anteprima (senza far nomi, scaramanticamente?

S.C. – Per il momento non abbiamo intenzione di allargare ulteriormente il nostro portfolio di aziende; pensiamo, invece, a consolidare quello attuale, con marchi importanti e molto attivi dal punto di vista produttivo, che ogni pochissimo tempo introducono ricche novità dal punto di vista dell’innovazione.

SIM – Mi dice di quale marchio è veramente fiero di essere distributore ufficiale per il mercato italiano? E perché? S.C. – Gliene posso dire più di uno: TV One e Gefen, del gruppo Nortek, che insieme ci permettono di offrire la migliore soluzione ai nostri clienti interessati all’integrazione. A chi opera nel settore delle presentazioni e ha a che fare con il mondo corporate, invece, possiamo offrire la qualità e l’affidabilità di Barco, che con il suo nuovo ClickShare sembra aver veramente gettato le basi per un modo totalmente innovativo di gestire le riunioni e la condivisione dei documenti.

SIM – Il vostro prodotto di maggior successo?

S.C. – Sono costretto a ripetermi: Barco ClickShare e i TV One della serie Corio, entrambi leader nelle loro nicchie di riferimento.

SIM – Per chiudere, provi a convincermi nell’acquisto di un prodotto… Mi dia una solida motivazione.S.C. – Ammettiamo che lei sia un top manager di un’azienda e abbia bisogno di condividere dei documenti con alcuni suoi colleghi - ognuno dal proprio laptop - durante una riunione. Generalmente, l’architettura che permette questo tipo di scambi multimediali è complessa ed è necessario ricorrere alla presenza di un IT manager, per fare le cose seriamente. Con il Barco ClickShare, invece, è possibile farlo molto semplicemente, senza alcuna configurazione, grazie allo scambio bidirezionale di quattro sorgenti contemporaneamente.Non c’è nessun altro che lo fa oggi e solo questo meriterebbe un acquisto immediato.

riusciamo a risolvere al telefono, poi, concordiamo un intervento sul posto e nel giro di uno/due giorni sciogliamo la matassa. Altro discorso va fatto, infine, per la riparazione di prodotti danneggiati o guasti: qui ritiriamo la

merce e la spediamo generalmente direttamente al costruttore, con tempi che si allungano ma è naturale che questo avvenga.

SIM – E la vostra rete commerciale? Siete presenti in tutta Italia?

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024 / INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

Epson presenta il primo videoproiettore portatile per l'ufficio con connettività basata su codice QR[1]. Progettata per condividere all'istante i contenuti dai dispositivi mobili, l'innovativa funzionalità di lettura dei codici QR integrata nel videoproiettore 3LCD portatile EB-W28 di Epson assicura un'esperienza di proiezione interattiva ancora più coinvolgente. La connettività basata su codice QR è solo una delle funzioni di EB-W28, che si contraddistingue per la sua eccezionale flessibilità e facilità di connessione. Grazie all'ingresso HDMI compatibile con la tecnologia MHL, è anche possibile collegare via cavo uno smartphone o un tablet, per una scelta di opzioni di connettività ancora più ampia. Il nuovo videoproiettore EB-W28 consente di proiettare immagini di alta qualità e può essere posizionato in modo flessibile grazie alla correzione trapezoidale e allo zoom ottico, per presentazioni aziendali di forte impatto. La funzione Split Screen di cui è dotato permette di visualizzare contenuti provenienti da sorgenti diverse durante le riunioni, mentre l'aggiornamento del firmware e le funzioni di copia del menu OSD (On Screen Display) riducono i tempi di inattività, semplificando l'installazione di più videoproiettori. Progettato specificamente per l'uso in uffici e aziende di piccole dimensioni, EB-W28 è anche molto leggero (2,4 kg) e può essere spostato con facilità da una sala riunioni all'altra.www.epson.it

Prodotti News - Le novità dal mercato

Arriva la telecameraDome 1000 TVL

Un nuovo touchscreen

Presentazioni sempre più facili

Ultima nata nel ricco catalogo del marchio Elvox dedicato alla videosorveglianza è la telecamera

Dome 1000 VTL ad altissima risoluzione, per installazioni da parete e soffitto. Realizzata in un contenitore di alluminio sferico con grado di protezione IP66, questo nuovo prodotto consente una migliore definizione dell’immagine in bianco e nero in condizioni di

ripresa notturna. È dotata di obiettivo varifocale da 2,8 a 12 millimetri, di menu OSD per le regolazioni e attivazioni delle varie funzioni, di filtro IR

performante di tipo meccanico. Sono inoltre disponibili funzioni 2D DNR/3D DNR per la riduzione

digitale del rumore.www.elvox.com

TSD-2020 è il nuovo touchpanel Crestron progettato per essere abbinato al motore grafico DGE-2 o al videoprocessore DVPHD ed essere integrato con i sistemi DigitalMedia. TSD-2020 supporta Smart Graphics, una doppia finestra video HD, streaming H.264, browser web, audio feedback ed annotazione video real time permettendo di essere utilizzato come strumento di presentazione multimediale per sale riunioni o conferenze, anche incassato nel podio. L'unità dispone di uno stativo per l'installazione desktop oppure può essere installata a parete con un supporto Vesa.www.crestron.it

ELVOX

CRESTRON

EPSON

Progettata per rispondere alle esigenze di sicurezza e protezione di luoghi esposti a maggiore rischio, la WV-SFV481 4K a 360° acquisisce un livello superiore di dettagli su un’area molto più ampia di quella raggiungibile con le tradizionali telecamere di sicurezza. La telecamera è indicata sia per scopi di sicurezza che di marketing. Grazie a strumenti integrati di mappatura termica e conteggio, infatti, è possibile identificare le persone che si spostano o si fermano in una stanza; ciò risulta molto utile nei punti vendita per valutare l’efficacia delle promozioni. la WV-SFV481 assicura colori brillanti e naturali e offre alte prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione.business.panasonic.it

La domotica integrata di BTicino La telecamera intelligenteIl sistema domotico MyHome è sempre più aperto all'interazione con sistemi terzi. BTicino ha infat-

ti sviluppato una nuova piattaforma di integrazione denominata “Driver Manager”. La piattaforma, basata sul webserver F454 permette di utilizzare, senza alcuna modifica, i dispositivi MyHome per gestire e/o controllare prodotti e sistemi di aziende terze. Oggi ad esempio, tramite il sistema di termoregolazione a zone MyHome è possibile gestire sistemi VRV, VRF e di climatizzazione dei principali produttori presenti sul mercato come Mitsubishi Electric, Daikin, Hitachi o Samsung. “Driver Manager” consente il collegamewnto del sistema MyHome con sistemi terzi attraverso il caricamento di driver specifici, resi disponibili da BTicino, sviluppati e testati in collaborazione con i produttori dei dispositivi da gestire o controllare. Per il controllo dei sistemi di termoregolazione è possibile impiegare la nuova sonda con display che permette la misura ed il controllo della temperatura nella singola zona del sistema MyHome. Utilizzata con i driver d’integrazione, questa sonda funge da interfaccia utente per il controllo delle macchine VRV/VRF delle aziende terze.www.professionisti.bticino.it/my_home_domotica

BTICINO PANASONIC

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L'extender HDMI

Dite addio ai “vecchi” sistemi per conferenza. Con il nuovo Minto di Evoko, infatti, via Blueto-oth o via cavo sarà facile avviare una conferenza da qualsiasi dispositivo: tablet, laptop o smartphone, grazie ai quali è anche possibile gestirlo e configurarlo. Con i suoi quattro microfoni direzionali, inoltre, viene catturata solo la voce di chi parla, limitando così le distrazioni per chi ascolta e lasciando da parte le interferenze o le consuete eco d’am-biente. Ma non è tutto, perché anche in fase di riproduzione il nuovo sistema Evoko offre un audio di eccellente qualità, grazie alle costanti migliorie applicate nel settore dal marchio. C’è la possibilità di avviare il mute – con il LED che passa da azzurro a rosso – e il relatore è libero di parlare senza essere ascoltato; Minto, infine, funziona con batterie ricaricabili (con un’autonomia di 8 ore in modalità operativa e la base è in dotazione) ed è installabile persino a parete. Il design? Ovviamente all’avanguardia, a conferma delle grandi ambizioni del brand svedese.www.comm-tec.it

L'automazione sicura Una nuova era con Minto

ll GefenToolBox 4K Ultra HD ELR Extender HDMI utilizza la tecnologia HDBaseT® che permette di estendere i segnali HDMI fino a 150 metri utilizzando un cavo CAT-5e. Supporta risoluzioni fino a 4K Ultra HD con 7.1 canali audio, RS-232 e IR bidirezionale. Gli impulsi RS-232 e IR possono essere utilizzati per controllare sorgenti A\V poste vicino al trasmettitore e per inviare comandi ad un display o ad un'altro dispositivo posto in prossimità del ricevitore. La tecnologia Gefen POL (Power Over Line) permette al ricevitore di essere alimentato dal trasmettitore, usando lo stesso cavo che estende il segnale HDMI. Questa caratteristica elimina la necessità di un alimentatore esterno per il ricevitore e semplifica l'installazione.www.comm-tec.it

Came pensa alla sicurezza di tutti gli impianti di automazione con RIO System, l’innovativa serie di dispositivi wireless, basata su tecnologia transceiver, studiata per rispondere alle esigenze di chi deve mettere a norma cancelli e porte garage esistenti o automatizzarne di nuovi, in tempi rapidi e senza opere murarie invasive. Ideale per migliorare la sicurezza e valorizzare impianti esistenti, il nuovo sistema senza fili di Came si compone di una gamma completa di dispositivi quali fotocellule, profili di rilevazione dell’ostacolo e lampeggiatori di segnalazione del movimento, apparecchiature indispensabili in un impianto di automazione secondo le vigenti normative. Con il Sistema RIO non si rendono più necessari interventi strutturali, come ad esempio fori su colonne in marmo o in pietra per il passaggio dei cavi, contribuendo a preservare l’estetica del cancello e l’architettura del contesto in cui viene installato.Il cuore del sistema è RIO Control, un dispositivo che, abbinato al quadro comando dell’automazione, controlla e gestisce simultaneamente fino a 10 accessori wireless, con una portata radio di 30 metri, ed effettua l’autodiagnosi dei dispositivi di sicurezza prima di ogni manovra del cancello. Il lampeggiatore a LED ad alta luminosità, RIO Lux, offre la massima visibilità e consente, grazie al lampeggio asincrono, di catturare l’attenzione di chi sta attraversando il passaggio carraio. Grazie alla peculiarità del collegamento wireless, il punto di fissaggio del lampeggiatore non è condizionato da predisposizioni e può quindi essere installato in funzione delle esigenze di visibilità da parte dell’utente. RIO Edge, invece, in abbinamento a uno o due bordi sensibili fissati sulle ante del cancello, ha il compito di rilevare l’eventuale contatto del cancello con un ostacolo ed invertirne automaticamente il movimento.Il sistema viene completato dalla coppia di fotocellule wireless, RIO Cell, composta da ricevitore e trasmettitore che garantiscono la rilevazione dell’ostacolo su passaggi fino a 10 metri. RIO System è una soluzione innovativa estremamente flessibile, capace di integrarsi con qualsiasi sistema di automazione e con i relativi dispositivi di sicurezza esistenti.www.came.it

GEFEN

CAME EVOKO

www.simmagazine.it

NEC è sponsor tecnico della mostra "AZIMUT/H Continuità e Nuovo" presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. NEC partecipa a questo importante progetto mettendo a disposizione un’originale parete videowall com-posta da tre monitor da 46 pollici con cornice ultra-sottile, modello MultiSync® X464UN installati in orizzontale, in modo da formare una lunga striscia video sulla quale mandare in onda contenuti inerenti la mostra. Concepiti appositamente per questo tipo di applicazioni, i display da 46 pollici NEC si contraddistinguono per la cornice ultra-sottile: la distanza tra le immagini di due NEC MultiSync® X464UN installati l'uno accanto all'altro è, infatti, di soli 5,7 mm. www.nec.it

NECa Venezia

NEC

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di Paolo Radice

Grazie ai sistemi d’automazione integrati con il supervisore HSYCO, la sede di un importante consorzio agricolo trentino può vantare sicurezza ed efficienza ai massimi livelli

Produzione

Sopra, una foto dello stabilimento Co.F.A.V. di Caldonazzo (TN), scattata in una bella giornata di settembre quando il personale dipendente era in piena attività.

Prodotti Building Automation - HSYCO firma lo stabilimento “Co.Fa.A.V.” (TN)

L'automazione in un capannone industriale non è

cosa di tutti i giorni, se non altro per i molti fattori che interagiscono tra loro e i rigidi canoni di sicurezza da rispettare (sia per normative da seguire, sia per rendere la produzione efficiente ed aumentare di conseguenza i potenziali ritmi di vendita). Eppure, anche in ambienti di questo genere, un sistema d’integrazione tra i vari apparati (antintrusione, videosorveglianza, gestione

temperature in primis) si rende necessario proprio per agevolare il piano operativo di ogni reparto nonché la sua efficienza energetica. E l’occasione per noi di vederne uno da vicino – completamente automatizzato secondo le più moderne tecnologie a disposizione - ci è arrivata tramite una “vecchia” conoscenza, Giacca Costruzioni, di cui in passato abbiamo pubblicato altre realizzazioni nel campo residenziale sulla rivista HC.

I tecnici di Giacca, questa volta, ci hanno portato in Valsugana, a poche centinaia di metri dalle rive del Lago di Caldonazzo, area in cui risiede il magazzino Co.F.A.V. - Consorzio Frutticoltori Alta Valsugana s.c.a. – che vede nella raccolta delle mele di fine estate/inizio autunno la propria principale attività.Il Consorzio in questione è una realtà agricola molto importante e ben conosciuta nella zona, cui aderiscono circa 300 aziende e la cui produzione complessiva

CASE

STUDY

INSTALLATOREGiacca srl Costruzioni ElettricheVia Kempten, 34 - 38121 Trentowww.giaccasrl.ittel. 0461.960950Persona di riferimento:Mauro Giacca

di mele (per due terzi della qualità Golden) si aggira intorno alle 30 mila tonnellate annue. Noi siamo capitati proprio nel bel mezzo dell’attività di raccolta e abbiamo potuto così vedere la maggior parte dei reparti in funzione e alcuni di essi in preparazione per la stagione in arrivo (come gli ambienti destinati alle celle frigorifere). Il lavoro di Giacca, in realtà, è partito in sordina, con i tecnici che in primo acchito dovevano intervenire solamente

semplificata

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Qui sopra, due degli enormi compressori utilizzati per il sistema di conservazione della frutta. L'efficienza energetica totale sviluppata è di 30kW/h, con tre unità che lavorano in cascata. Nella stessa stanza, anche il grande serbatoio di azoto utilizzato per saturare l'atmosfera delle celle frigorifere.

Qui sopra, la centrale antincendio Notifier (Honeywell) controllata via modbus e situata nella stanza dei quadri elettrici principali.

Le schermate "rubate" dall'iPad configurato con il sistema HSYCO ci mostrano le possibilità di intervento sui vari impianti: sono quattro gli ambienti principali, visibili nell'immagine a sinistra.

nell’area uffici per realizzare un sistema di controllo e gestione principalmente sull’antintrusione e la videosorveglianza. Ma una volta entrati tra i corridoi del Consorzio, non hanno saputo resistere nel proporre la totale integrazione di tutti gli apparati industriali connessi, annuendo a un sistema di gestione a 360 gradi dell’azienda. Con il loro lavoro, in sostanza, oggi non soltanto i sistemi di videocitofonia VoIP, sorveglianza, antintrusione e antincendio sono stati integrati, ma il totale processo produttivo, compresi gli allarmi per i vari malfunzionamenti, sono controllabili e gestibili da un solo responsabile manutentore.

LO STABILIMENTOIl magazzino frutta di Caldonazzo oggetto della nostra visita è nato nel 1968 grazie all’accordo tra alcuni imprenditori del paese, che all’epoca fondarono una cooperativa allo scopo di commercializzare la frutta (essenzialmente mele, in piccola parte anche pere) coltivata localmente. Col passare del tempo lo

stabilimento ha naturalmente subito varie trasformazioni e lavori di ampliamento, per far posto all’incremento di materie prime in arrivo dai terreni circostanti, grazie anche all’aumento di agricoltori che hanno aderito alla cooperativa. Insieme al continuo bisogno di maggiore spazio in cui locare la frutta raccolta, il capannone ha ovviamente visto negli anni l’implementazione di nuove tecnologie; in particolare, trattandosi di un centro di stoccaggio e confezionamento delle mele,

grande attenzione è sempre stata data a sofisticati sistemi di conservazione della frutta, basati soprattutto sulla generazione di aria fredda. Questa necessità rappresenta tutt’ora il fattore di maggior consumo energetico della struttura e negli anni sono stati utilizzati diversi adattamenti: dall’ammoniaca, ai gas freon R22, R404 e R507, per finire (oggi e da qualche decennio a questa parte) a un sistema di tipo “misto” che prevede un abbassamento della temperatura a +1,5°C e una riduzione del valore di O2

L’utilizzo di HSYCO come server di controllo ha permesso di integrare i seguenti protocolli e dispositivi sotto un’unica interfaccia:• Bus MyHome• Bus Modbus (Idrosistemi, Analizzatori di rete)• Centrale Antintrusione Paradox • Seconda centrale Antintrusione Paradox (gestione allarmi tecnici)• Telecamere IP • Citofoni VoIP • Modem GSM bi-direzionale• Interfaccia contatti Ethernet Arteco• connessa a flussometro a impulsi per misurare l’aria compressa dei macchinari• comando pompe macchinari secondo schedulatore• Sistema antincendio Notifier (via Modbus)• Decoder Axis per visualizzazione pubblicità (in corso di realizzazione)• Videoproiettore Epson (tramite una tastiera esterna SNOM, via Ethernet vengono convertiti i comandi VoIP nei comandi seriali per il proiettore)

HSYCO CONTROLLA...

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Prodotti Building Automation - HSYCO firma lo stabilimento “Co.Fa.A.V.” (TN)

Sopra, l'impianto di videosorveglianza composto da telecamere IP interne e dai posti esterni videocitofonici, che sorvegliano l'area. Sotto, invece, il database contatti creato per l'invio semplificato di messaggi SMS di allerta.

Sopra e qui a fianco, al primo piano dell'area uffici c'è un'attrezzatissima sala riunioni, nella quale il videoproiettore Epson è comandabile tramite la tastiera esterna SNOM, collegata via Ethernet.

Giacca Srl Costruzioni Elettriche è un’azienda che offre flessibilità, competenza e qualità dei servizi tenendo sempre in considerazione gli aspetti innovativi del settore dell’illuminazione industriale e cercando le migliori soluzioni ecosostenibili per migliorare la qualità della vita. Il titolare Mauro Giacca denota un particolare amore per la professione e per il proprio territorio e, attraverso la sua azienda, è attivamente impegnato nella tutela e nel rispetto dell’ambiente. Lo staff qualificato di Giacca Costruzioni progetta e realizza impianti d’automazione e d’illuminazione sia civili che industriali, ma anche fotovoltaici e fornisce la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria nelle fasi successive. Tra i cantieri storicamente più importanti per l’azienda trentina, ricordiamo la ristrutturazione della Chiesa dell’Immacolata Concezione (Milano), i sistemi di sorveglianza e controllo nei punti vendita dei supermercati Poli (Trentino Alto Adige), l’illuminazione del parcheggio multipiano presso l’Ospedale Civile S. Chiara (Trento).

GIACCA COSTRUZIONI SRL L’AUTOMAZIONE AD HOC

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Qui a destra, altre schermate dell'impianto Co.F.A.V. relative al monitoraggio e controllo consumi energetici sull'intero arco dell'anno e alla gestione delle temperature stanza per stanza.

del controllo dei diversi sistemi di campo è altamente innovativa: l’accesso remoto viene effettuato tramite una connessione sicura con autenticazione con password a più livelli direttamente al server HSYCO, mentre l’interfaccia è identica a quella dell’accesso locale. La schermata di controllo riproduce la pianta in 2D delle varie sezioni della struttura, con localizzazione automatica della posizione utente e selezione automatica della pagina di controllo della zona interessata. L’elenco delle funzioni è molto lungo ma doveroso per capire le reali potenzialità messe in opera: • Illuminazione interna ed esterna tramite MyHome BTicino (su 200 punti luce)• Automazione 4 cancelli• Irrigazione (elettrovalvole controllate dal sistema di supervisione con attuatori MyHome: in corso di realizzazione)• Misurazione consumi elettricità (8 analizzatori di rete/conta impulsi)• Videocitofonia IP (4 unità)• Controllo clima (riscaldamento e condizionamento) tramite MyHome BTicino a 8 zone e Idrosistemi a 10 zone• Integrazione 2 centrali antintrusione Paradox• Videosorveglianza (3 telecamere IP)• Integrazione bidirezionale modem GSM Sierra FXT009 per invio allarmi, interrogazione di emergenza

del sistemaProduzione in sicurezzaRiepilogando, nel Consorzio di Caldonazzo i tecnici Giacca sono riusciti a integrare tutti i sistemi industriali e civili con l’ausilio del supervisore HSYCO, che si è potuto avvalere di un cablaggio completo su cavi Cat6 e reti separate protette da firewall, nonché poter contare su una copertura integrale dell’area con rete wireless (tramite access point esterni).A riprova di tutto quanto abbiamo visto, citiamo alcuni esempi pratici che rientrano nelle misure ordinarie di sicurezza: i posti esterni videocitofonici (ovvero le pulsantiere) 2N emettono annunci vocali per confermare l’inserimento dell’allarme antintrusione e antincendio; gli stati di allarme della centrale antincendio, poi, vengono inviati via GSM al manutentore e loggati sul server di HSYCO. Quest’ultimo, a sua volta, fa un “ping” dei server (4 in totale) di controllo delle celle frigo ogni ora.O ancora, un caso d’incendio, il manutentore può attivare manualmente le pompe delle torrette antincendio dall’interfaccia di controllo. E sono solo alcuni esempi, ai quali non vogliamo aggiungere altro, se non che, di fronte a impianti così, viene naturale usare l’espressione… “a regola d’arte”.

Home Systems Consulting S.p.A., fondata nel 2007 e con sede a Milanofiori, è una società d’ingegneria specializzata nello sviluppo di soluzioni avanzate per la home&building automation, basate sull’integrazione delle tecnologie disponibili sul mercato, per consentire il controllo facile – anche da remoto – di sistemi pur complessi.La sua più importante creatura è il supervisore HSYCO, un ambiente di sviluppo completo che consente il controllo integrato di KNX, Modbus, BACnet, Dali, DMX, Duemmegi Domino/Contatto, BTicino/Legrand MyHome, Arduino, Tridonic, Airzone, Daikin, Mitsubishi, Fcc Planterm, Messana Ray Magic, Giakoclima, Advantech, Atop, Arteco, Electrex, Elsner, Erco-Gener. HWGroup, IME, Legrand, Schneider Electric, Sierra Wireless, Socomec, Teleorigin, Enttec, Kissbox, Axis, Panasonic, Mobotix, Sony, Samsung, Vivotek, Aritech, Bentel, Bosch, El.Mo., Guardall, Honeywell Galaxy Dimension, Inim, Paradox, Tecnoalarm, T-Lab, Honeywell Notifier, Interlogix, Hephais SD3, Oikos Fragrances, Squeezebox, NetStreams, NuVo, Aton, AMX, Denon, Epson, Rotel, Yamaha, Atlona, Octava, Wyrestorm, Samsung Smart TV, irTrans, Power One, Carlo Gavazzi, Ekahau, HID, 2N, Snom, Teldat.HSYCO permette di gestire in locale e da remoto tutte le funzioni di automazione tramite un'unica interfaccia Web facile da utilizzare, personalizzabile ed accessibile da qualsiasi PC Windows, Mac e Linux, Smart TV, touchscreen, telefoni cellulari, smartphone e tablet iOS, Android o Windows 8, dando origine a una soluzione estremamente all’avanguardia; l’innovativa e potente funzionalità di sintesi vocale, inoltre, ne ha implementato la versatilità, rendendola unica. Il supervisore mette a disposizione un set completo di strumenti di configurazione Web-based che consente di creare le pagine dell’interfaccia di controllo in modo semplice e immediato, da PC o da qualsiasi dispositivo portatile abilitato. È anche disponibile, infine, un potente modulo di diagnostica che può essere utilizzato in modo facile, veloce e sicuro sia in locale che da remoto.

IL SUPER-SUPERVISOREall’1% (quando nella normale aria che respiriamo ce n’è più o meno il 20%). Giusto per avere un’idea dell’energia richiesta, attualmente nel magazzino vengono consumati all’incirca tre 3,5 milioni di kW/h, con picchi in ottobre che superano i 500 mila kW/h.

UN SISTEMA COMPLESSOIl progetto definitivo, alla fine, ha consentito il controllo di luci e loro automazione, la gestione dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento via modbus (con regolazioni di temperature dei vari ambienti e cronotermostati), la misurazione e rappresentazione grafica dei consumi (costantemente monitorati), la videosorveglianza, l’integrazione del sistema antintrusione, di quello antincendio, il servizio di videocitofonia IP, un servizio di messaggistica SMS per segnalazioni ai dipendenti/collaboratori e la totale supervisione tramite server HSYCO. Inoltre, l’interfaccia di controllo, che con HSYCO è web-based, permette ora un accesso facilmente agibile sia da locale che in remoto attraverso PC, Smart TV o dispositivi 3G mobile (nello specifico, un computer con sistema operativo Windows e un iPad sono i due elementi più comunemente usati dal responsabile interno).Entrando nei dettagli, osserviamo che l’integrazione

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di Paolo Radice

Nel cuore di Milano, a Piazza S. Babila, il Brian&Barry Building ristrutturato in primavera sfrutta la tecnologia K-array ed Ecler per portare la musica nei suoi 12 piani di tendenza chic

Un impianto

Qui sopra, un'inquadratura su alcuni degli Ecler Nest 106 installati a soffitto all'interno dell'edificio. In tutto ne sono stati posizionati ben 64.

Il Brian&Barry Building (BBB, foto sotto) è stato di recente completamente ristrutturato e propone il meglio della produzione "made in Italy" con una severa selezione su marchi stranieri. Al suo interno anche le proposte gastronomiche di Eataly.

Prodotti Audio Distribution - Un’installazione con K-Array / Ecler

M ilano conferma la propria leadership nell’essere

capitale del design e della moda in Italia. E a suggellare questa vocazione è stata l’inaugurazione, nello scorso mese di marzo, del Brian & Barry Building; un intero palazzo di più di 10 piani, ai quali si aggiunge un livello interrato, destinato a ridefinire il concetto di shopping nel centro del capoluogo lombardo.Il palazzo di via Durini 28 (proprio a ridosso di Piazza San Babila), progettato negli anni ‘50 dall’architetto Giovanni Muzio, con i lavori di ristrutturazione ha comunque mantenuto inalterato il proprio aspetto

esteriore; ora solo i giganteschi videowall sulle vetrate del primo piano lasciano trapelare il vero contenuto tecnologico presente all’interno della struttura.Il Brian&Barry Building offre dunque oggi una ricca varietà di boutique e griffe simbolo del gusto, del design, della cosmetica, della gioielleria: complessivamente seimila metri quadrati lordi, che vedono oltre 200 persone impiegate al suo interno per mettere in vendita “il meglio del made in Italy con il meglio di quanto viene prodotto nel resto del mondo”, come afferma l’amministratore delegato di BBB, Carlo Zaccardi.A fronte di tanta cura

nella selezione dei marchi da esporre, non poteva essere da meno la scelta sulle apparecchiature da inserire per dare voce ai 12 piani di questo nuovo tempio dello shopping.Molte le zone da coprire con l’impianto audio richiesto: spazi commerciali dedicati all’abbigliamento (Brian & Barry), al beauty (Sephora), alla gioielleria, alla ristorazione (Eataly e RossoPomodoro), così come la VIP Lounge all’ultimo piano, richiedono soluzioni personalizzate e, vista la collocazione, necessariamente in linea con le esigenze di design.La scelta è dunque ricaduta su due marchi professionali di grande

CASE

STUDYCOSTRUTTOREK-Array s.r.l.Via P. Romagnoli 17S. Piero a Sieve - 50037 www.k-array.com

Ecler Motors, 166-16808038 Barcelona, Spain

DISTRIBUTOREExhibo spavia L. Da Vinci, 6 - 20057 Vedano al Lambro (MB)tel. 039.49841www.exhibo.it

INSTALLATOREElemedia Sistemi Elettronici Integrati srlVia Valle Olona,1821052 Busto Arsizio Varese [email protected]

da 10 piani

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Qui sopra, uno dei 36 diffusori Vyper KV50 di K-array al piano abbigliamento. Questi speaker sono composti da 8 trasduttori da 1" al neodimio, inseriti in uno chassis di alluminio.

CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI IMPIEGATI

K-ARRAY KKS50 Tenuta in potenza: 300 watt (600 watt di picco)Impedenza: 32 - 8 Ohm selezionabileRisp. in frequenza: 60Hz - 1300Hz (±3dB)SPL (1W/1m): 92dB (SPL max: 117dB continui123dB di picco)Altoparlanti: 4 x driver da 4” al neodimio a lunga escursione con bobina da 1,5”Trasduttori: 8 driver da 1” Dimensioni: 110x200x500 mm

Ecler Nest 106 Tenuta in potenza: 60 watt RMS (120 watt di picco)Altoparlanti: woofer da 6,5” con tweeter coassiale orientabile di ±15ºRisp. in frequenza: 110Hz - 20kHz (-6dB)SPL (1 W/1 m): 93dBDimensioni: 330x230x197 mm

Ecler HZA4-120FTipo: amplificatore a 4 canali Configurazioni (su 100V): 4x120W – 2x120W + 1x240W - 2x240W – 1x120W + 1x360 W - 1x480W Risposta in frequenza: 30Hz – 55kHz (-3dB)Rapporto S/N: >90dBNote: 4 ingressi bilanciati – tensione di 100V in uscita ottenuta senza l’uso di trasformatori - raffreddamento per convezione per garantire la massima silenziosità – stand-by automatico – protezioni termica

prestigio: il made in Italy trova conferme con K-array; a condire il tutto, gli ispanici Ecler si amalgamano perfettamente con gli ambienti più raffinati.“Abbiamo scelto questi prodotti perché consideriamo la loro qualità un'eccellenza per la colonna sonora del nostro nuovo contenitore” ha commentato Cristiano De Lillo, General Manager del Brian&Barry Building. E muovendosi all’interno del palazzo, solo un occhio veramente attento può accorgersi delle decine di KV50 Vyper, installati sulle pareti che sono stati integrati alla perfezione con la merce esposta. Ben nascosti tra le scaffalature sono invece i sub KKS50, utilizzati per il rinforzo alle basse frequenze.Nell’area riservata all’abbigliamento per i giovani sono presenti invece alcune Kobra KK52 rinforzate da subwoofer

KMT12; questa soluzione è stata adottata per ottenere un adeguato “sound” in alcune situazioni, come ad esempio eventi o presentazioni di prodotti.Per gli ambienti dedicati alla ristorazione si è preferito ricorrere ad un'installazione a soffitto, senza però rinunciare ai requisiti di qualità e di potenza richiesti dal progetto. Ideali in questo caso i diffusori a due vie Ecler Nest 106, configurati a gruppi di quattro, che formano delle eleganti plafoniere disposte sul soffitto. Sempre per questioni di design sono state rimosse le griglie frontali; in questo modo il cluster acquista un aspetto moderno, dove viene mostrata tutta la tecnologia racchiusa in questi particolari diffusori.I diffusori K-array sono pilotati da un discreto numero di amplificatori finali KA10-10, con pre-set dedicato, capaci di pilotare carichi fino a 500W/ch, in classe D.Kobra (KK52 e KKS50 in questo caso) sono speaker ad alte prestazioni e bassissimo impatto visivo, perfetti per sonorizzare la maggior parte delle tipologie di ambienti. La ridotta distanza tra i centri acustici dei coni fornisce un’estrema coerenza nell'emissione sonora e permette la riproduzione

K-ARRAY

4 KK52 Kobra (diffusore acustico miniaturizzato)2 KMT12 (subwoofer 12”)36 KV 50 Vyper (diffusore acustico ultra-miniaturizzato) 22 KKS50 Kobra (subwoofer)9 KA10-10 (amplificatori a 4 canali)

ECLER

64 Nest 106 (diffusori a due vie)13 MIMO 88 (matrici digitali programmabili)14 WP-TOUCH (pannello digitale per il controllo remoto delle MIMO88)5 HZA4-120F (amplificatori multicanale)

IL SISTEMA NEL DETTAGLIO

di un'ampia gamma di frequenze riducendo al minimo le distorsioni. La linea di amplificatori KA permette di ottimizzare l'utilizzo dei sistemi Kobra, grazie ad una scelta di 16 diversi preset di equalizzazione. Ogni elemento Kobra può essere implementato insieme ad altri apparecchi in un unico line-array, sia in senso verticale, che in orizzontale ( 3D-array).I cluster di Nest sono poi pilotati dai nuovissimi finali modulari a 4 canali Ecler HZA4-120F, dotati di tecnologia Flexipower, che permette di combinare le uscite in potenza, sommandole tra loro per ottenere moduli di diversa potenza. Grazie ad essi è possibile, per esempio, ottenere 2x100W più 1x240W, oppure 2x240W, o anche 4x120W, sempre con tensione di uscita di 100 V.Tutti gli impianti distribuiti nei vari livelli del Brian&Barry Building, infine, sono gestiti da matrici digitali programmabili Ecler MIMO88, 13 unità in totale collegate a 14 pannelli WP-TOUCH per il controllo remoto delle funzioni.La progettazione e l’installazione dei diffusori e delle elettroniche audio sono state curate da Daniele Colzani, della Elemedia Sistemi Elettronici Integrati srl di Busto Arsizio.

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032 / INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

di Paolo Radice

COSTRUTTORE Sennheiser Electronic Gmbh (Germania)

DISTRIBUTOREExhibo,via Leonardoda Vinci, 620854 Vedano al Lambro MBwww.exhibo.it

Grazie alla connettività wireless nonché alle batterie da 6 ore di durata,i Sennheiser LSP 500 Pro permettono presentazioni e conferenze con audio di alta qualità senza il pensiero di cavi e installazioni

Prodotti Audio Pro - Sistema integrato wireless Sennheiser LSP-500 Pro

In aula si vasenza fili

L a scena potrebbe essere quella “solita” per un system

integrator già esperto in materia di eventi istituzionali: c’è una conferenza in programma e bisogna allestire l’impianto audio per dare voce al relatore; oppure, similarmente, serve collegare il laptop (da cui deve partire il

filmato di presentazione) con un amplificatore e un paio di diffusori di adeguate performance, per consentire ai partecipanti di ascoltare il discorso e l'eventuale sottofondo sonoro della presentazione al meglio. Ecco, dunque, di fronte a queste situazioni è necessario dotarsi di diversi apparecchi, nonché

prepararsi a passare del tempo per la dovuta configurazione e posa di collegamenti e cavi; non che sia impossibile, ma a volte i vincoli strutturali e il tempo pressano con veemenza sul lavoro dell’installatore, costringendolo ad operare con una sensibile dose di ansia e a faticare oltre misura. Sennheiser, in

questo senso, corre in aiuto dei system integrator e propone una soluzione che torna loro estremamente utile proprio quando si vuole semplificare il lavoro: i diffusori amplificati LSP 500 Pro, infatti, permettono un collegamento in tempi record senza cavi e rappresentano l’ideale negli impianti professionali e/o rental.

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Sopra, attraverso dei semplici schemi, possiamo capire meglio il funzionamento del sistema TeamConnect. Per una normale conferenza telefonica (scenario 1), l’unità centrale sarà collegata alle linee di rete; da qui si collegano fino a 8 microfoni e, con un computer e un tablet, si avvia il meeting. Se si vuole sfruttare la web-conference, invece (scenario 2), basterà collegare alla CU1 il Combox e, via USB, un pc portatile; il gioco è fatto. Se la web-conference si effettua tramite dispositivi mobile (scenario 3), allora al posto del pc metteremo – collegati con un normalissimo cavo audio con jack da 3,5mm – un tablet e uno smartphone. Niente ci impedisce, infine, di ricorrere a tutti i sistemi contemporaneamente (scenario 4), con tutti gli elementi collegati tra loro.

Gli LSP 500 Pro possono comunicare con qualsiasi dispositivo portatile (computer o mobile) attraverso Bluetooth o WLAN 802.11b/g: il riconoscimento è facile e pressoché immediato.

LSP 500 ProPotenza: 55 W continui;120 W di piccoAltoparlanti: woofer da 20,3cm di diametro; tweeter da 19 mm Risposta in frequenza: 65Hz – 18kHz (-10dB)SPL: 110dBNote: amplificatore in classe D; batterie ricaricabili agli ioni di Litio (14,4V e 4,4Ah, 6 ore di autonomia); file riproducibili via USB: mp3, wav, aac, flac; Bluetooth A2DP con aptX, WLAN IEEE 802.11b/gDimensioni (lxaxp): 290x550x320 mmPeso: 13,6 kg (senza ricevitore)

CARATTERISTICHEDICHIARATE

COLLEGAMENTI NO PROBLEMIl concetto "user-friendly" su cui questi speaker si basano è piuttosto semplice, trattandosi di modelli con batterie agli ioni di Litio integrate e connettività wireless, sia Bluetooth che Wi-Fi 802.11b/g; tramite i due protocolli di trasmissione senza fili, ci si può perciò connettere da qualsiasi sorgente (notebook o tablet, principalmente) e avviare la presentazione immediatamente.Gli LSP 500 Pro sono costruiti con robusti pannelli di legno lamellare e rivestimento in poliuretano e hanno configurazione a due vie, ovvero composti da un midwoofer da 8” di

diametro e un tweeter da 19 mm. Tra gli ingressi troviamo un USB 2.0, uno microfonico e uno di linea, affiancati da un’uscita audio ausiliaria.Ma non è tutto, in quanto Sennheiser fornisce di serie anche un'app per iPad che permette di gestire fino a 20 diffusori in wireless e di controllarli a distanza contemporaneamente. Ogni diffusore LSP 500 Pro è poi configurabile come master e connesso in modalità wireless agli altri; inoltre è compatibile con i microfoni senza fili Sennheiser serie Evolution 100, 300 e 500.Secondo Andrea Gottardo, Product Manager del marchio tedesco per l'importatore e distributore Exhibo S.p.A. “il diffusore

wireless LSP 500 Pro riesce a comprimere significativamente il tempo necessario per installare e rendere operativo qualsiasi sistema della P.A. In più l’applicazione specifica per i dispositivi mobili permetterà di utilizzare gli LSP 500 senza fili in tutti gli eventi, a prescindere dalla loro dimensione, come

congressi, meeting, serate di gala e conferenze stampa.” Grazie alle loro caratteristiche, dunque, questi diffusori Sennheiser si rivelano quasi indispensabili per gli impieghi temporanei ma soprattutto in quegli ambienti dall’architettura complessa che notoriamente sono un bel cruccio per ogni installatore.

www.simmagazine.it

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I n tema d’installazioni custom, Future Automation è leader

nelle soluzioni per maxischermi da integrare a parete. Nelle fiere di settore, infatti, non è difficile fermarsi a guardare gli eleganti e funzionali prodotti progettati dall’azienda d’oltre Manica - che giacciono all’interno di stand ben curati dal punto di vista del design e che ricreano

Occultare completamente alla vista un flat TV è possibile, grazie alle soluzioni Future Automation e ai suoi "Sliding Panel Mechanism"

Prodotti Custom Installation- Le soluzioni firmate Future Automation

“situazioni tipo” quali un comune salotto o una zona living persino di estrazione yachting – sempre piene di curiosi ed interessati, a conferma dell’unicità dei dispositivi presentati. Ai system integrator più attenti, dunque, non sarà certamente sfuggito il brand inglese e non vi è dubbio che magari abbiano già utilizzato uno dei pannelli motorizzati in qualche

installazione di rilievo, nel loro percorso professionale. Ve ne sono di tutti i tipi, che in sostanza offrono la soluzione giusta per ogni occasione: bracci particolarmente robusti in grado di supportare pesi oltre il quintale, carrelli motorizzati che spariscono all’interno di mobili o nel controsoffitto e persino pannelli a scomparsa da integrare in una parete.

Proprio di uno di questi parliamo, preso dal catalogo dei Moving Panel Mechanism, tra cui individuiamo nella famiglia di Sliding Panel Systems (SPS) i modelli ideali per chi ha bisogno di una soluzione da considerarsi effettivamente integrata nell’ambiente.

IL RIFERIMENTOCome afferma la stessa azienda, i bracci

COSTRUTTOREFuture Automation (UK)

DISTRIBUTOREGammalta srlVia Santa Maria, 19/2156126 Pisawww.gammalta.it

Scomparsa totale di Paolo Radice

In questa pagina e a destra, in alto: se si vuole nascondere completamente alla vista uno schermo, la soluzione Future Automation è l'ideale. Il display viene rivelato solamente al comando dell'utente.

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/ 035 INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

SPS800SAPeso max: 50 kg Dimensioni schermo: 37”-55”Opzioni controllo: RS-232, IRDimensioni (shipping): 800x1200x500 mmPeso (shipping): 60 kgNote: movimento meccanico con tre motori

CARATTERISTICHEDICHIARATE

meccanizzati SPS sono il riferimento in tema d’installazione a scomparsa e, dato un buon muro su cui intervenire con i lavori di messa in opera, l’effetto shocking sarà realmente provato. La tecnica qui utilizzata consiste nel tenere il tv in posizione arretrata rispetto alla superficie frontale; al comando dell’utente, la sezione di parete antistante lo schermo (delle stesse dimensioni di quest’ultimo) slitta all’indietro e si va a nascondere dietro una porzione di muro soprastante. A questo punto il televisore viene spostato in avanti, attraverso i bracci meccanici, e non lascia nulla del telaio che lo sorregge scoperto alla vista. Effettivamente, siamo di fronte al massimo in termini di efficacia, estetica e funzionalità, oltretutto coadiuvate dalla massima silenziosità in azione. I sistemi SPS, dunque, permettono la totale libertà di progettazione per quanto riguarda anche le pareti, mettendo a disposizione molti materiali e molteplici

Nei due schemi qui sopra, la sezione del telaio incastonato a parete per uno degli SPS di Future Automation.

A destra, due scatti che lasciano capire il "prima" e il "dopo". Con gli SPS non si vedono buchi o parti scoperte.

Disponibili in diverse misure, gli SPS hanno telai estremamente robusti e caoaci di sopportare fino a 120 kg di peso.

soluzioni di design. Tra le opzioni che arricchiscono l’offerta, troviamo inoltre la possibilità di renderli compatibili nel settore nautico (con speciali accorgimenti su materiali e finiture), bracci specifici per prodotti B&O o Loewe, nonché sistemi a due pannelli, sia orizzontali che verticali. Nel catalogo sono tre i modelli SPS che differiscono tra loro per la capacità di sostegno: il più piccolo (SPS800) è utilizzabile con tv fino a 55”; gli altri due, invece, possono gestire maxischermi esagerati fino anche a 80” e 120 kg di peso. Con gli SPS di Future Automation, dunque, l’integrazione è garantita.

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di Marco Galloni

I produttori di apparecchiature per home cinema, di solito,

ragionano con la testa dello spettatore, si mettono nei panni dell’«utente finale» per cercare di soddisfarne le esigenze, indovinarne i gusti, semplificargli la vita con dispositivi intuitivi e facili da usare. L’approccio di Datasat è diverso, diciamo pure opposto: l’azienda inglese pensa con la forma mentis dei professionisti della filiera del cinema, gli ingegneri

Se per voi l’home cinema è essenzialmente svago e disimpegno, allora smettete pure di leggere questo articolo. Qui si parla di Datasat, un’azienda inglese che produce elettroniche per professionisti molto esigenti. O comunque per gente che prende l’home cinema tremendamente sul serio...

Prodotti Digital Audio - Datasat Digital Entertainment

del suono impegnati nelle fasi di produzione e postproduzione, i progettisti dei sistemi di riproduzione, i gestori di sale pubbliche. Questo non significa che lo spettatore sia dimenticato o messo da parte, tutt’altro: solo che lo si chiama a uno sforzo di crescita, gli si chiede di abbandonare la comoda posizione di consumatore un po’ viziato per diventare un operatore più maturo, preparato e consapevole.

DALLA BORSA DI LONDRAA JURASSIC PARKIl gruppo Datasat – perché in realtà si tratta di tre distinte compagnie, la Datasat Communications (comunicazioni satellitari), la Datasat Technologies (reti wireless outdoor) e la Datasat Digital Entertainment – viene fondato nel 1987 da Phil Emmel, un signore inglese che aveva iniziato la carriera fornendo servizi tecnologici alla London Stock Exchange, la borsa valori di Londra. All’inizio degli anni

’90 il gruppo contribuisce alla nascita del dts e alla realizzazione del primo film codificato con l’innovativo formato audio, "Jurassic Park" (1993). Nel 2008, la dts vende la divisione cinema al gruppo Datasat e nasce così la Datasat Digital Entertainment. Questa pur sintetica storia aziendale fa capire meglio le parole che Giacomo Degl’Innocenti, amministratore delegato di Gammalta, la società che distribuisce Datasat in Italia, ha pronunciato durante la

conferenza di presentazione del nuovo marchio nella primavera scorsa (vedi SIM n.1, pag. 31): «I film prodotti dalle major cinematografiche vengono realizzati con queste apparecchiature e da questi ingegneri: utilizzare elettroniche Datasat è pertanto il modo migliore per decodificare e ascoltare le loro colonne sonore».La gamma Datasat home cinema consta di due linee di prodotti: la linea di punta Reference Series e la più abbordabile (ma

PRODUTTORE Datasat (UK)www.datasatdigital.com

DISTRIBUTOREGammalta,Via S. Maria 19/21, 56126 – Pisatel. 050 2201042www.gammalta.it

Dalla parte dei professionistidi Marco Galloni

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Progettato dagli ingegneri che hanno realizzato l'AP20, il Datasat RS20i è uno dei decoder/processori per home cinema più versatili in commercio. Ha 16 canali, ciascuno dei quali dotato di equalizzatore grafico a terzi d’ottava (31 bande), di equalizzatore parametrico a 3 bande e di filtri passa-basso, passa-alto e

SE 544 BANDE DI EQUALIZZAZIONE VI SEMBRAN POCHEpassa-banda. L’RS20i dispone di 20 locazioni di memoria nelle quali si possono immagazzinare livelli audio, configurazioni di ingresso/uscita ed equalizzazioni. Lanciato sul mercato nel 2012, il processore Datasat supporta il sistema di equalizzazione Dirac Live ed è compatibile con i più innovativi formati audio, inclusi il DTS Neo:X e l’Auro-3D.

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sempre tecnologicamente avanzatissima) Luxury Series. Della Reference Series, concepita per applicazioni hi-end, fanno parte il processore/decoder RS20i, l’amplificatore a 7 canali RA7300 e il finale stereofonico RA2400, mentre la Luxury Series comprende al momento solo il processore LS10. Impossibilitati ad analizzare nel dettaglio tutti i prodotti dell’azienda inglese (ci

Il Datasat LS10 (nella foto) è per il momento l’unico componente della Luxury Series: si tratta di un processore/decoder a 15 canali compatibile con Auro-3D, un innovativo formato sonoro che garantisce effetti surround tridimensionali. Ciascun canale dell’LS10 dispone di equalizzatore parametrico a 10 bande; il processore è inoltre dotato di bass management con filtri passa-basso e passa-alto per due subwoofer.

Il pannello posteriore del processore LS10: i 15 canali audio (vedi fila di connettori in basso) escono tutti su linee bilanciate, a testimonianza della natura professionale delle elettroniche Datasat. Numerosi anche i connettori digitali, che permettono di controllare l’LS10 via RS-232, Ethernet e dispositivi iOS e Android.

Figura 1: Posizioni del microfono di rilevamento del sistema Dirac Live Room Correction all’interno di una sala di grandi dimensioni: sono necessari 27 rilevamenti (contrassegnati dalle crocette rosse), ciascuno dei quali genera un «sample» che viene elaborato dai DSP dei processori Datasat; per sale di dimensioni più piccole sono sufficienti dai 9 ai 18 rilevamenti.

Prodotti Digital Audio - Datasat Digital Entertainment

limitiamo a una sintetica descrizione di due di essi, vedi box), preferiamo concentrarci sull’analisi di due tecnologie impiegate nei processori Datasat: si tratta del sistema di equalizzazione Dirac Live Room Correction e del formato audio surround Auro-3D.

EQUALIZZARE NEI DOMINI DELLA FREQUENZA E DEL TEMPOSviluppato dalla svedese

Dirac Research e disponibile sui processori Datasat AP20, RS20i e LS10, il Dirac Live Room Correction consente di equalizzare l’acustica ambientale in termini sia di risposta in frequenza sia di risposta all’impulso: ciò garantisce sensibili miglioramenti in termini di stabilità della scena sonora, chiarezza e intelligibilità dei dialoghi, profondità e precisione dei bassi. Il Dirac Live, che utilizza del rumore

rosa immesso nel sistema di amplificazione e poi ripreso attraverso un microfono di misura, richiede una previa, laboriosa procedura di rilevamento di cui Andy Tait, «director engineering» Datasat, ha dato dimostrazione durante la conferenza di presentazione organizzata da Gammalta. La procedura (vedi figura 1) consiste in numerose riprese microfoniche effettuate in diversi punti della sala: la zona da equalizzare è quella delimitata dal quadrato rosso. Per determinare la posizione del primo rilevamento microfonico occorre individuare la fila di poltrone che si trova a 1/4 (25%) della profondità della sala, misurata a partire dallo schermo: in questo caso si tratta della quarta fila di poltrone. Individuata la fila, si colloca il microfono sulla terza poltrona a partire dal corridoio di sinistra e si effettua un primo rilevamento. Poi si sposta il microfono di circa 1,8 metri verso destra, rimanendo sulla medesima fila, e si effettua un secondo rilevamento. Seguendo la stessa procedura si fa un terzo rilevamento, poi un quarto e così via: per ciascuna fila occorre effettuare almeno quattro rilevamenti microfonici.Fatto questo ci si sposta verso il centro della sala di uno spazio non superiore

a due file di poltrone e si ripetono le operazioni descritte, avendo cura di collocare il microfono in posizioni sfalsate rispetto a quelle della prima fila: il primo rilevamento si farà quindi sul secondo sedile (dal corridoio di sinistra) della sesta fila di poltrone, il secondo sul quarto sedile, eccetera. Si procede in modo analogo fino a raggiungere la fila di poltrone situata a 3/4 (75%) della profondità della sala, fila che definisce il limite posteriore dell’area di misura. La figura 1 si riferisce a una sala di grandi dimensioni, per la quale sono necessari 27 rilevamenti microfonici; per sale più piccole è sufficiente un minor numero di rilevamenti, tipicamente compreso tra 9 e 18. Ciascun rilevamento genera un «sample» che viene elaborato dai DSP Dirac Live Room Correction contenuti nei processori Datasat.

CURVE REALI E CURVE IDEALI Memorizzati tutti i sample, si passa alla fase di ottimizzazione. Il processore mostra una schermata iniziale del tipo visibile in figura 2: nella finestra superiore sono visualizzate la risposta in ampiezza media del sistema (in blu) e la curva ideale (in rosso), mentre la finestra inferiore rimane in un primo momento vuota.

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Fig. 2: La schermata iniziale del Dirac Live Room Correction: nella finestra superiore compaiono la risposta in ampiezza media del sistema (curva di colore blu), ottenuta elaborando i «sample» ripresi attraverso il microfono di misura, e la «curva target» (in rosso), vale a dire la risposta in frequenza ideale.

Fig. 3: Un’altra schermata del Dirac Live: premendo il pulsante «Edit target» è possibile intervenire graficamente sulla curva da equalizzare: basta fare click su ciascuno dei punti critici, quelli che distano maggiormente dalla curva ideale, e trascinarlo su una locazione più consona; con il doppio click si possono sia cancellare i punti sia crearne di nuovi.

Accreditato di un rapporto segnale/rumore superiore a 127 dB (pesato A, massima potenza), il Datasat RA7300 ha tutte le carte in regola per aspirare al titolo di amplificatore più silenzioso del mondo: «It just may be the industry’s quietest amplifier», così il costruttore inglese. Il merito di simili prestazioni è innanzitutto della configurazione interamente bilanciata, che riduce il rumore del 50% e raddoppia lo slew rate; poi della struttura modulare con alimentatori separati per ciascuno dei 7 canali, che minimizza crosstalk, rumore e distorsioni; quindi dei sensori termici che controllano le ventole, riducendone l’intervento allo stretto indispensabile. La potenza non manca al Datasat RA7300, accreditato di 7 x 300 watt RMS su 8 ohm e di 7 x 450 watt su 4 ohm.

L’AMPLIFICATORE PIÙ SILENZIOSO DEL MONDO

Premendo il pulsante «Edit target» si ha la possibilità di aggiustare graficamente la curva blu (figura 3): è sufficiente clickare sul punto che si intende modificare e trascinarlo verso il corrispondente punto ideale della curva rossa. È possibile anche intervenire in modo creativo, non si è rigidamente vincolati alla curva ideale: si può aggiungere qualche dB in gamma bassa, per esempio, oppure rendere più ripido o blando il roll-off in gamma alta. Alla fine del processo, del quale per brevità non riportiamo tutti i passaggi, basterà premere il pulsante «Optimize» e sulla finestra inferiore della schermata di controllo comparirà il risultato finale (figura 4): la curva reale ricalca praticamente alla lettera la curva ideale. Come anticipato, il Dirac permette anche di effettuare la correzione della risposta all’impulso, o equalizzazione temporale, allo scopo

di eliminare riflessioni, riverberi e problemi dovuti al disallineamento tra woofer, midrange e tweeter. Per effettuare la correzione temporale occorre selezionare la funzione «Impulse response», come mostrato in figura 5: nella finestra superiore compare una cattiva risposta all’impulso dovuta al disallineamento dei trasduttori e allo scarso controllo dei coni: premendo il pulsante «Optimize» si ottiene la correzione desiderata, che compare nella finestra inferiore.

AURO-3D, «LA VOCE DI DIO» Auro-3D, la seconda tecnologia di cui intendiamo parlare, è stata messa a punto dalla società belga Auro Technologies, fondata nel 2010 dai fratelli Wilfried e Guy Van Baelen e da Alfred Schefenacker. Si tratta di un nuovo formato surround basato sugli

standard 5.1/7.1 e con essi retrocompatibile. Alle tradizionali due dimensioni dei sistemi 5.1/7.1 (assi X e Y) l’Auro-3D ne aggiunge una terza verticale (asse Z). L’azienda dei fratelli Van Baelen parla di «approccio a tre strati» (layer), strati sonori

denominati «lower», «height» e «top» che generano un campo tridimensionale nel quale lo spettatore è completamente immerso, come si vede in figura 6: lo strato (o canale) «top», quello che si trova sopra la testa dello spettatore, è chiamato

«la voce di Dio», il che la dice lunga sulla capacità del sistema di generare intense suggestioni acustiche. L’Auro-3D supporta un numero di canali compreso tra i 9.1 e i 13.1. I formati 9.1, 10.1 e 11.1 si basano sullo standard 5.1 e sono

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Fig. 4: La fase finale del processo di equalizzazione Dirac Live Room Correction: premendo il pulsante «Optimize» si ottiene un’approssimazione pressoché perfetta della curva ideale; la coincidenza tra le curve blu e rossa viene visualizzata sulla finestra in basso.

Fig. 5: Correzione della risposta all’impulso, o equalizzazione temporale, effettuata mediante il sistema Dirac Live: per correggere la cattiva risposta visibile nella finestra superiore occorre selezionare la funzione «Impulse response» e poi premere il pulsante «Optimize»; il risultato è mostrato nella finestra inferiore.

Una rappresentazione grafica del sistema Auro-3D. Lo spettatore si trova immerso in un campo sonoro a tre strati (layer) denominati «lower», «height» e «top»: il primo strato («lower») è situato tra il mento e gli occhi dello spettatore, il secondo («height») tra gli occhi e la sommità della testa, mentre il terzo («top») si trova al di sopra della testa, a 90° rispetto al piano orizzontale definito dagli assi X e Y.

Questo rendering rappresenta una sala cinematografica dotata di sistema Auro-3D a 11.1 canali. Il formato Auro-3D prevede tre configurazioni basate sullo standard 5.1 (9.1, 10.1 e 11.1 canali) e due configurazioni su base 7.1: la 11.1b (7.1 + quattro canali «height») e la 13.1, ottenuta aggiungendo alla 11.1b un canale centrale «height» e un canale «top».

Una schermata dell’Auro-Matic Pro 3D, uno dei software che permettono di effettuare il «panning» e l’«upmix» all’interno del formato Auro-3D. La finestra che compare più o meno al centro della schermata mostra la configurazione impostata: 11.1 canali, una delle configurazioni basate sullo standard 5.1.

strutturati secondo il seguente schema: 9.1: 5.1 + quattro canali «height»10.1: 9.1 + canale «top» 11.1: 10.1 + canale centrale «height»I formati 11.1b e 13.1 sono invece basati sullo standard

7.1 secondo quest’altro schema:11.1b: 7.1 + quattro canali «height»13.1: 11.1b + canale centrale «height» + canale «top»L’Auro-3D, come sopra si accennava, è compatibile

con i formati surround standard, nel senso che grazie alla funzione «upmix» è possibile riprodurre in Auro-3D qualsiasi programma codificato in 5.1 o 7.1 canali. Per effettuare il «panning» e l’«upmix» è necessario usare dei

software specifici denominati Auro-3D Authoring Tools e Auro-Matic Pro 2D/3D (vedi figura 8). Datasat, e con questo concludiamo, si vanta di aver «fatto entrare per la prima volta in casa» l’Auro-3D, un formato concepito per

applicazioni professionali. In questo senso le elettroniche Datasat si confermano apparecchiature di confine, o meglio di interfaccia tra due mondi che di solito non comunicano granché: il mondo del professionale e quello dell’home cinema.

Prodotti Digital Audio - Datasat Digital Entertainment

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di Nicola De bello

Piccoli monitorcrescono

N on ha certo bisogno di presentazioni il

marchio statunitense KRK System, azienda fondata nel 1986 da Keith Klawitter, apprezzato ingegnere del suono e curatore di molte pellicole famose, tra cui "Brainstorm" e "The Door", che ha iniziato a costruire in proprio i monitor da studio da utilizzare come riferimento per le produzioni da lui curate; attività che si è via via sviluppata nel tempo fino a divenire un'importante realtà industriale. Ultima nata nell'ambito della produzione KRK è la terza generazione della serie Rokit Powered, declinata in tre modelli relativamente compatti, a cui si affianca il modello più grande RP10-3, destinato ad

La statunitense KRK può vantare un catalogo completo, tutto dedicato alla sonorizzazione professionale: la terza generazione della serie Rokit Poweredè formata da tre modelli compatti e potenti...

Prodotti Studio Monitor - KRK Rokit Powered

A sinistra il pannello posteriore del modello intermedio della linea: da notare gli ingressi bilanciati e sbilanciati e i tre potenziometri per la regolazione delle alte frequenze, basse frequenze e volume, quest'ultimo regolabile da -30 a +6dB.

I monitor Rokit della terza generazione sono dispinibili anche in bianco, per un look meno aggressivo, forse più adatto ad applicazioni multimediali. Da notare la grande porta reflex situata anteriormente che facilita ulteriormente l'installazione.

Rokit 5 G3: Prezzo: 159,00 euro (cadauna)Potenza: 50 W(classe A-B)Risposta in frequenza: 45 - 35.000 Hz Max SPL: 106 dBDimensioni (lxaxp): 18,5x28,2x23 cmPeso: 6,4 kg

Rokit 6 G3: Prezzo: 209,00 euro (cadauna)Potenza: 73 W(classe A-B)Risposta in frequenza: 38 - 35.000 Hz Max SPL: 107 dBDimensioni (lxaxp): 22,4x33x27,6 cmPeso: 8,8 kg

Rokit 8 G3: Prezzo: 259,00 euro (cadauna)Potenza: 100 W(classe A-B)Risposta in frequenza: 35 - 35.000 Hz Max SPL: 109 dBDimensioni (lxaxp): 27,5x39,4x29,8 cmPeso: 12 kg

CARATTERISTICHEDICHIARATE

COSTRUTTOREKRK System - USA

DISTRIBUTOREMPI ElectronicDJ Point via De Amicis 10, Cornaredo (MI) www.djpoint.net

ambienti più grandi. I tre modelli della serie Rokit, rispettivamente 5-6-8, sono dedicati a piccoli studi dove si vogliano implementare monitor compatti e non particolarmente costosi, senza tuttavia rinunciare a una fedeltà della riproduzione

assoluta, che non fa rimpiangere modelli più impegnativi come prezzo e installazione. Tutti i nuovi monitor adottano woofer di diversa grandezza con i caratteristici coni in fibra gialli e parapolvere neri e tweeter a cupola morbida. Sono

disponibili sia in versione attiva che passiva, con potenze diverse a seconda dei modelli: per gli attivi si va dai 50 W totali (30+20) del modello più piccolo, fino ai 100 W (75+25) del modello 8, passando per i 73 W totali del modello intermedio (6).

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di Paolo Radice

Appena introdotti sul mercato, i nuovi controller Elan sono destinati all’utilizzo anche commerciale e sono ancora più veloci e versatili

Più veloci, ora c’è Linux

L a notizia è di poche settimane fa, essendo stati presentati al

CEDIA di metà settembre. I nuovi controller gSC2 e gSC10 prodotti da Core Brands, cui appartiene il marchio Elan Home Systems, si preannunciano come le più veloci (grazie al sistema operativo Linux), più versatili (la compatibilità con device esterni è aumentata notevolmente) e più facilmente installabili centraline che siano mai state disponibili per Elan Home Systems e i suoi sistemi basati sulla piattaforma g!.I nuovi controller integrano la piena funzionalità che già è presente sulla serie HC del marchio americano e vantano

un’efficiente architettura hardware con la presenza on-board del processore Freescale IMX, sicuramente con performance migliorate che in precedenza. Inoltre, hanno ampliato sensibilmente la lista dei prodotti di terze parti con essi compatibili e adesso, per i system integrator, è ancora più facile creare e chiudere senza problemi un progetto di automazione complesso. Alimentati a 12V o tramite l’innovativa tecnologia PoE, sia il gSC2 che il gSC10 sono stati sviluppati per i mercati residenziale, commerciale “leggero”, hospitality e ambienti corporate. Possono agire come master o come extender a catena e sono

Prodotti Building Automation - I nuovi controller Elan Home Systems

abilitati al controllo di luci, clima, scuri, audio/video, antintrusione, videosorveglianza, irrigazione, piscina/spa e altro ancora. Il primo si presta ad essere il cervello ideale di un sistema non troppo variegato e permette un controllo diretto sugli apparecchi collegati grazie alle sue connessioni di ogni tipo. Il più grande gSC10, invece, offre veramente il massimo per via delle molteplici connessioni seriali, IR, RS-232 e praticamente non pone limiti al progetto d’integrazione. G1: DOVE TUTTO COMINCIA Per entrare nel mondo dell’automazione e iniziare

COSTRUTTOREElan Home Systems Stati Uniti

DISTRIBUTOREPixel Engineeringvia San Francesco, 421013 Gallarate (VA)tel. 0331.781872www.pixelengineering.it

bene, invece, ecco che il nuovo g1 (visibile qui sopra) potrebbe essere la giusta soluzione. Annunciato anch’esso al Cedia, il compatto processore/controller è stato progettato per ambienti di piccole dimensioni e con pochi sistemi da integrare tra loro, ma potrebbe risultare la migliore scelta nelle sale audio/video, nelle seconde case o come alternativa ai vari telecomandi universali. Accanto a un prezzo contenuto (non ancora ufficializzato in Italia, però), il g1 offre 3 uscite IR (1 ingresso) e un ingresso bidirezionale RS-232, oltre all’HDMI out e all’uscita audio. Per capire che cosa

GSC10Ingressi: 8 RS-232 (via RJ-45), 4 Elan Sense, 10 relay, USB, EthernetUscite IR: 10 jack da 3,5mm – 12V DC Alimentazione: 12V DC; PoE compatibile (48V DC) Note: Wi-Fi 802.11 b/g/nDimensioni (LxAxP): 432x57x356 mm

G1Ingressi: RS-232 (3,5 mm), Elan Sense (3,5 mm), IR, USB, EthernetUscite IR: 3 jack da 3,5mm – 12V DC Alimentazione: 12V DC; PoE compatibile (48V DC) Note: Wi-Fi 802.11 b/g/nDimensioni (LxAxP): 181x30x130 mm

CARATTERISTICHEDICHIARATE

può permettere è presto detto: gestire 16 zone col sistema antintrusione, 32 display, 24 device per il controllo luci (o 24 keypad Elan), 3 termostati, 3 telecamere IP, 16 gruppi di irrigazione su 256 zone. Infine, non manca di scheda Wi-Fi integrata e può essere alimentato anche via PoE. Alla faccia del “piccolo di casa”.

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A nche B&W, griffato produttore inglese di acustiche

d’eccellenza, è sbarcato nel mercato custom. In realtà lo ha fatto già da qualche tempo, prima con la serie CT800, ispirata al riferimento 800 Diamond, con prezzi e prestazioni parimenti elevati, e poi con questa CT700, più compatta, economica, ma soprattutto estremamente declinata, così da venire incontro a molte esigenze installative.

Si chiama CT700 ed è la serie che il noto marchio inglese B&W ha voluto dedicare alla realizzazione di piccoli cinema, privati o pubblici, che intendano dotarsi di un audio di livello assoluto

Prodotti Custom Installation - La serie CT700 di B&W

Due sono le caratteristiche estetiche e funzionali che balzano subito all’occhio. Da una parte la finitura nera, tipica dei prodotti professionali, estremamente robusta e “anonima”, e dall’altra la scarsa profondità di tutti i diffusori (appena 26,5cm), chiaramente progettati per essere inseriti all’interno di nicchie ricavate in ambiente, dietro uno schermo, o a parete. Anche il noto midrange in kevlar giallo, distintivo dei prodotti Bowers & Wilkins ha cambiato colore, diventando

blu scuro, una colorazione senza dubbio meno evidente e quindi molto più adatta alle esigenze delle sale cinema. Ma un'altra peculiarità importante (ma meno evidente) balza all’occhio: si tratta dell’efficienza dei diffusori, molto più alta

della media, che si attesta tra i 92 e i 94 dB, valore estremamente elevato, rispetto alla produzione B&W in particolare e alla media dei diffusori dinamici in generale. Ciò significa minore potenza necessaria per il pilotaggio, o vista da un altro punto di vista,

COSTRUTTORE B&W, UK

DISTRIBUTOREAudiogammavia P. Calvi 1620129 Milanowww.audiogamma.it

Custom d'eccellenza di Carlo Vincenzi

Il CT7.3LCRS è il top di gamma della serie CT700. I due woofer da 20 cm, abbinati a un mid in kevlar lo candidano ad essere un perfetto canale centrale, in grado di prestazioni davvero superiori. Perfetto anche per la riproduzione del canali anteriori, surdimensionato se sfruttato per gli effetti, anche per il suo ingombro, non certo modesto.

maggiore pressione sonora a parità di potenza, il che per gli effetti del cinema è una vera panacea.La gamma è costituita da 3 modelli di diffusori tutti adatti a fungere sia da canali principali che effetti o centrale, da 3 subwoofer passivi, e da un potente amplificatore esterno ad essi dedicato.Si chiama CT7.3LCRS il top di gamma, 92 dB di efficienza, con 2 woofer in carta/kevlar da 20 cm caricati in bass-reflex, 1 midrange FST da 16 cm in kevlar e un tweeter con cupola in seta da 2,5 cm comune a tutti i modelli. Due woofer in kevlar da

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CT7.3LCRSAltoparlanti: 2 woofer da 20cm; 1 mid in kevlar da 16 cm; 1 tweeter a cupola da 2,5cmRisposta in frequenza: 42 Hz-22 kHz (+/- 3dB)Efficienza: 92 dBDimensioni: 36x60,6x26,5 cmPeso: 21,5 KgPrezzo: 1500 euro/cad

CT7.4LCRSAltoparlanti: 2 mid/woofer in kevlar da 16,5cm; 1 tweeter a cupola da 2,5cmRisposta in frequenza: 49Hz-22kHz (+/- 3dB)Efficienza: 94 dBDimensioni: 34,3x44,4x26,5cmPeso: 15,75 KgPrezzo: 1.000 euro/cad

CT7.5LCRSAltoparlanti:1 mid/woofer in kevlar da 16,5cm; 1 tweeter a cupola da 2,5cmRisposta in frequenza: 55Hz-22kHz (+/- 3dB)Efficienza: 92 dBDimensioni: 30,5x44,4x26,5Peso: 11,6 KgPrezzo: 600 euro/cad

CTSW10/12/15Altoparlanti: driver da 25/32/38 cmPotenza massima: 1000WDimensioni:CTSW10: 36x34x26 cmCTSW12: 46,5x39,6x26 cmCTSW15: 55x55x26 cmPrezzi:CTSW10: 750 euroCTSW12: 1000 euroCTSW15: 1250 euro

Amplificatore SA1000Potenza: 1.000W RMSIngressi: 2xRCA, 1xLR, 3,5mm triggerUscite: 2xRCA, 1xLRRapporto S/N: >80dBDimensioni: 43x32,2x10 cmPeso: 6,5 kg

CARATTERISTICHEDICHIARATE

Sopra, il subwoofer CT-SW15, con driver da 38 cm, ma sono disponibili unità più piccole, con woofer da 32 e 25 cm. I subwoofer sono di tipo passivo, la sezione di amplificazione è separata (unità SA1000, nell'immagine in basso a sinistra).Sotto, uno schema che mette in evidenza tutte le dimensioni del modello CT7.4LCRS.

Molti modelli a disposizione della serie CT permettono di comporre la combinazione più giusta, nel rispetto sia delle dimensioni della sala, che del budget. Sopra, a sinistra, un'installazione realizzata con i diffusori completamente a scomparsa e, a destra, il cono in kevlar del modello CT7.4LCRS.

Sopra, il CT-7.4LCRS è il diffusore mediano della serie CT. Adatto senza problemi a sonorizzare anche ambienti di grosse dimensioni, può fungere sia da canale centrale che laterale o canali effetti. L’efficienza molto alta che lo contraddistingue (94 dB) gli permette performance importanti anche se pilotato da potenze relativamente modeste.

16,5 cm sempre in bass reflex e 1 tweeter per il CT7.4LCRS, con 94 dB di efficienza. Fanalino di coda - per così dire - il CT7.5LCRS, con un solo woofer in kevlar da 16,5 cm, tweeter da 2,5 cm ed efficienza di 92 dB. Tre - lo dicevamo - i subwoofer in cassa chiusa, che mantengono la stessa profondità degli altri diffusori, differenziadosi solo per il calibro del woofer: 38 cm nel CT SW15,

32 cm nel CT-SW12 e 25 cm, infine, per il CT-SW10. L’amplificatore per tutti è l’ASW-1000, capace di ben 1000 W e in grado di pilotare due unità alla volta, in modo da sonorizzare pienamente anche sale importanti con un solo amplificatore e due unità subwoofer. L'ASW-1000 è dotato di controlli di fase, livello, equalizzazione, trigger per l’accensione e power on/off automatico alla presenza/assenza del segnale.

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di Paolo Radice

Presentato ufficialmente all’InfoComm di Las Vegas, Orbis è il nuovo sistema cablato Beyerdynamic sviluppato per le grandi installazioni; si affianca a Quinta, uno dei sistemi wireless più venduti in ambito istituzionale

Due sistemi molto diplomatici

N on che abbia bisogno di presentazioni,

Beyerdynamic, che in novant’anni di storia, infatti, si è sempre messa in luce come una delle aziende più attente nella costruzione di sistemi per la registrazione e la riproduzione audio, legate soprattutto alla trasmissione/ricezione dei segnali. E in effetti, nelle grandi sale-auditorium o negli ambienti cattedratici utilizzati per gli appuntamenti di rito, non è difficile incappare in un microfono o in un paio di cuffie headset del marchio di Heilbronn. Questo sta a significare non soltanto una certa autorevolezza acquisita dopo decenni di innovazioni e creazioni oltre modo affidabili, quanto semmai a ribadire il consistente know-how, capace di soddisfare le esigenze più sofisticate, che l’azienda tedesca può vantare e mettere sul piatto per pilotare e gestire la comunicazione tra vari organi politici e istituzionali.Nel corso dell'estate, poi, Beyerdynamic ha presentato la sua ultima novità destinata proprio alle sale più dense e affollate di presenze, trovando la congiuntura tra design, versatilità e prestazioni. Orbis è

COSTRUTTOREBeyerdynamic Gmbh & Co. KG - Germaniawww.beyerdynamic.com

DISTRIBUTOREAdeo Group spavia della Zarga, 5038015 Lavis (TN)tel. 0461.248211www.adeoproav.it

Prodotti Sistemi per conferenze - Beyerdynamic Orbis e Quinta

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In apertura, un tavolo riunioni con parate di postazioni microfoniche MU31 (dedicate ai delegati) Quinta, sistema che ha avuto un enorme successo commerciale per Beyerdynamic.

In basso, foto di fruppo per i componenti del sistema Quinta: le tre postazioni microfoniche MU21, MU22 e MU23 (e relative aste a collo d'oca), vicino all'unità centrale CU.

CARATTERISTICHE DICHIARATE

ORBIS CU Risposta in frequenza: 20Hz-16kHzUscita audio: 1 XLR maschio 3 pin, 1 RCA; Alimentazione: 100-240V AC, alimentatore esternoTensione d’uscita: 48V DC Ingresso audio: RCALunghezza cavo max CU-MU: 80 mt (Cat5 S/UTP)Note: 2 RJ45 schermati per basi microfoniche; connessioni di controllo RS 232 D-Sub femmina 9 pinDimensioni (LxAxP): 194x73x184 mm

ORBIS MU 23 (Chairman Microphone Unit)Risposta in frequenza: 20Hz-15kHzRapporto S/N: 80dBTensione d’uscita: 48V DC Note: uscita cuffia 3,5 mm stereo, 2 RJ-45 (non per Ethernet, connettore XLRDimensioni (LxAxP): 135x42x140 mmPeso: 1,5 kg

QUINTA CU (unità centrale)Range di frequenze: 2400-2483,5MHz, 5150-5250MHz, 5725-5875MHzNumero di stream audio: 4 canali per sistema (max)Rapporto S/N: 80dB, tipico Risposta in frequenza: 70Hz-22kHz (-3dB)Ingressi di controllo: RS-232, USBDimensioni (LxAxP): 440x44x239 mmPeso: 3,2 kg

QUINTA MU 31 (Delegate Microphone Unit)Range utile: >100 mtBatteria: NiMh a 8 celle da 2080mAhImpedenza min.: 16 OhmNote: tempo di carica 2,5 ore, altoparlante integrato a due vieDimensioni (LxAxP): 300x82x96 mmPeso: 1,06 kg

dunque la nuova famiglia di prodotti per le audio conferenze, composta da unità centrale CU, microfoni MU23 e MU21 (rispettivamente per il presidente e il delegato) e le analoghe versioni da incasso MU43 e MU41.

VERSATILE E POTENTEIl nuovo sistema permette la connessione via bus digitale con le basi microfoniche tramite 2 connettori RJ45, capaci di viaggiare su 2 linee indipendenti o ad anello ridondante, gestendo fino a un massimo di 8 basi “chairman”, ovvero di presidenti dell’assemblea. Con Orbis possono essere connesse quindi 100 basi microfoniche (con connessione lineare, max 50 per linea), oppure 50 basi microfoniche con connessione ad anello; per comunicare tra loro, l’unità centrale e i microfoni utilizzano un cavo Cat5, attraverso cui passano sia i segnali audio non compressi che il voltaggio, senza alcun bisogno di configurazioni complicate. Una delle caratteristiche più importanti di Orbis è il basso consumo dei microfoni, che si attesta a meno di 1 W ciascuno

a ridotti livelli di volume, mentre la CU ha bisogno di solo 1,5W in stand-by. Da citare anche la spiccata ergonomia dei componenti e la qualità dei materiali utilizzati (pulsanti in morbido silicone retroilluminati da LED, pratico connettore cuffie, pannelli in vetro e struttura in acciaio inossidabile) che soddisfano le specifiche internazionali sui diritti delle persone diversamente abili.L’unità centrale, installabile anche su rack AV, è stata progettata per un utilizzo semplificato: la retroilluminazione del pannello frontale indica la modalità operativa (evitando di addentrarsi nei menu), mentre grazie alla possibilità di connettere ulteriori microfoni on-the-run, non è necessario interrompere la conferenza in corso. Tramite la porta RS-232 è possibile collegare e pilotare la CU da un’unità di controllo supervisore e la sua flessibilità di utilizzo trova riscontro nella possibilità di utilizzare un canale per una lingua straniera. Per merito della registrazione audio su scheda SD (1GB ogni 4 ore), inoltre, non serve ricorrere a dispositivi di

archiviazione esterni. I microfoni (sia delegato che chairman), infine, sono rifiniti con una speciale vernice di provenienza dal settore automotive, particolarmente resistente ai graffi; i raccordi flessibili a collo d’oca sono disponibili in quattro differenti lunghezze e facilmente sostituibili grazie al connettore XLR posto alla loro base, mentre la tecnologia proprietaria Scudio annulla il problema di interferenze con i telefoni cellulari in prossimità del microfono.

SPAZIO ALLA QUINTAMa c’è un altro protagonista di cui è necessario parlare, sempre a proposito di Beyerdynamic: il Quinta non rappresenta una novità (è nel catalogo del distributore da circa un anno), ma a differenza dell’Orbis è un sistema wireless (radio), nonché attualmente uno tra i più venduti nell’ambito istituzionale. Anche questo

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è composto da un’unità centrale (Quinta CU), da due basi microfoniche presidente (MU33 e MU23) e tre delegato (MU31, MU22, MU21). Coincidenza vuole che quello attualmente in produzione corrisponda alla quinta generazione di sistemi per conferenze di tipo wireless e grazie alle sue continue innovazioni tecnologiche, oggi soddisfa tutti i requisiti di sicurezza, affidabilità e stabilità operativa nelle trasmissioni audio necessari in certi ambienti. Quinta opera infatti in tribanda sulle frequenze di 2,4/5,2/5,8GHz (quest’ultima ISM, ad uso libero senza licenze), totalmente digitale (sia audio che controlli) ed ha una rice-trasmissione bidirezionale a 4 canali criptati a 128 bit, con ulteriore PIN inseribile a 24 cifre. La centrale può lavorare in due modalità: "Conference System", che gestisce fino a 150 basi microfoniche presidente/i più i delegati (tutti su un unico canale) con 4 basi in trasmissione contemporanea (per esempio, 1 presidente e 3 delegati); oppure "Podium Discussion", che con 9 centrali permette di gestire teoricamente fino a 36 basi microfoniche (utilizzando tutti i canali di tutte le bande, purché

Tutto è iniziato grazie all’ingegno di Eugen Beyer, che si prefisse il preciso scopo di creare una nuova linea di prodotti altamente tecnologici nel settore dell’elettronica audio professionale. Nel 1924 nacque così la Elektrotechnische Fabrik Eugen Beyer, che presto è diventata un riferimento a livello mondiale nel campo dei microfoni, delle cuffie e dei sistemi di audioconferenza. A distanza di 90 anni, dunque, oggi il marchio si è trasformato in “beyerdynamic GmbH & Co. KG” e gli eredi di Beyer sono tutt’ora legati alla tradizione e ai suoi stessi valori: progresso tecnologico, costante innovazione e standard di massima qualità continuano ad essere i punti chiave della produzione, che ancora avviene nella città di Heilbronn (Germania).Molti i prodotti che hanno calcato le pagine di storia della trasmissione

audio professionale; tra questi ricordiamo le DT48, cuffie dinamiche entrate in produzione nel 1937 e dismesse solo due anni fa (una carriera quindi di ben 75 anni!); o le ET1000, le prime cuffie elettrostatiche sviluppate e prodotte completamente in terra teutonica (1976); o ancora, nel 1996, il microfono da studio più piccolo al mondo MCE7; per finire con le T50P, le prime cuffie con tecnologia Tesla made in Germany, vincitrici di premi internazionali e siamo già arrivati al 2010. La gamma attuale comprende sistemi di conferenza e servizi d’interpretariato, microfoni per parlato e cantato, radiomicrofoni, cuffie audio, cuffie per commentatori TV e piloti; la maggior parte dei prodotti viene poi assemblata a mano da circa 180 operai altamente qualificati. E in azienda sottolineano: "Per noi, la ricerca della perfezione del suono è la naturale quintessenza”.

LA QUINTESSENZA DEL SUONO

I raccordi flessibili di Orbis e di Quinta sono disponibili in diverse misure e offrono connessioni XLR,

per la massima versatilità e affidabilità. Su Orbis, inoltre, la tecnologia Scudio risolve il problema di

interferenze con telefoni cellulari in prossimità.

Prodotti Sistemi per conferenze - Beyerdynamic Orbis e Quinta

liberi). La qualità trasmessa è ineccepibile, con audio campionato a 48kHz ed una larghezza di banda di 24kHz. Il sistema wireless Beyerdynamic adempie alle normative dell’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) e può essere dunque integrato in network aderenti lo standard IEEE 802.1 IT (AVB), potendo contare oltretutto su una trasmissione-ricezione digitale criptata, con modulazione DSSS (Direct Sequence Spread Spectrum), che garantisce un'alta immunità alle interferenze e agli ascolti non autorizzati. Per la configurazione si può intervenire da PC (il software per Windows

8 è in dotazione) o da sistemi di controllo di terze parti. Da citare, infine, alcune possibilità operative: il sistema offre la funzione Room Combining (si possono miscelare fino a 4 stanze, con una centrale per stanza), mentre le basi microfoniche dispongono del PTT e dell’opzione Override, con il controllo del livello di ascolto in cuffia visibile sul pannello frontale.

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www.simmagazine.it

INTEGRATORSYSTEM M A G A Z I N E

di Paolo Radice

Destinato ai grandi ambienti, ma non solo in ambito business, il nuovo proiettore Barco è il primo dell’azienda capace di trasportare segnali video 3D via HDBaseT

Integrato alla grande

Anche Barco ha ceduto e alla fine ha introdotto il suo

primo videoproiettore con l’innovativa, oltre che efficace tecnologia HDBaseT, quella che permette di trasmettere segnali audio/video non compressi (fino a 10,2Gbps), ethernet (100Mbps) e di energia elettrica (fino a 100W) attraverso un comune cavo di rete Cat5.Il modello in questione è un pezzo imponente di più di 30 kg di peso, facente parte della cosiddetta categoria "large venue" e pensato naturalmente per le installazioni fisse di piccola-media grandezza, ma la sua destinazione non è unicamente indirizzata verso il mercato business. Grazie alla potenza e resistenza all’utilizzo prolungato, infatti, Barco lo indica come modello ideale anche per le sale museali o per gli eventi tipici del settore

rental/staging, dove potrebbe costituire il nuovo fulcro della multimedialità dell’impianto.“Con il lancio del nuovo RLM-W14, non abbiamo soltanto ampliato la nostra offerta di proiettori a 3 chip DLP – che adesso conta modelli da 6.000 fino a 14.500 lumen – ma siamo anche andati incontro alla domanda di vpr più luminosi ad un costo ancora abbordabile” ha commentato Richard Marples, Strategic Market Director Venues & Hospitality di Barco. “Con le sue caratteristiche hardware, inoltre, l’RLM-W14 si adatta alla perfezione alle installazioni nei musei, teatri, hotel e sale conferenza, così come è ideale per il mercato del rental.”

BASTA UN CAVOSfruttando la tecnologia HDBaseT, il proiettore Barco elimina perciò il problema dei

Prodotti Videoproiezione - Arriva il Barco RLM-W14

cavi multipli, permettendo di far transitare il video attraverso un cavo Cat5/6 fino a 70 metri di distanza, stando a quanto assicurano i tecnici dell’azienda belga. E questo è soltanto il primo di una lunga serie di modelli che verranno da qui in avanti presentati sempre con tecnologia HDBaseT.Ma i pregi del nuovo RLM-W14 non si fermano certamente al transito dei segnali video. Infatti, al suo interno trovano posto 3 chip DLP da 0,96” ciascuno, che insieme generano 35 trilioni di colori e offrono immagini nitide e cristalline come pochi altri modelli riescono a fare. Non da meno è la modalità DICOM di cui si avvale (Digital Imaging and Communications in Medicine) sviluppata per i settori medicale ed educational, che assicura il massimo dettaglio e precisione

sulla scala dei grigi. Altrettanto rilevante è anche la tecnologia Active Stereo 3D, che rende compatibile questo proiettore con i segnali stereoscopici. Il telaio completamente riprogettato consente poi al vpr di minimizzare i consumi e contenere la rumorosità (che per trattarsi di un apparecchio di queste dimensioni e potenza, risulta piuttosto bassa); in più, è compatibile con altre lenti già commercializzate da Barco e permette pertanto ai possessori di altri videoproiettori del costruttore di non dover acquistarne di nuove. La dotazione non è ancora finita e include, inoltre, la tecnologia BarcoLink (che rende possibile il trasferimento di segnali a 60Hz tra processore video e proiettore attraverso un cavo BNC); per l’alimentazione, poi, nessun problema in ogni paese, grazie al sistema di voltaggio compreso tra 110V e 240V. Infine, con le applicazioni disponibili iOS e Android, è pratico e facile pilotare l’RLM-W14 in modalità wireless e con le impostazioni sulla posizione della lente memorizzabili, ritornare al formato voluto è un gioco da ragazzi.

COSTRUTTORE:Barco NV Belgiowww.barco.com

DISTRIBUTORE: COMM-TEC Italia s.r.l.Via Proventa, 90 Faenza (RA)www.comm-tec.it

RLM-W14Tipo: 3-chip DLP WUXGA (1920x1200)Rapporto di contrasto: 1.650:1 (standard); 2.400:1 (CE)Luminosità: 13500 ANSI Lumen (14500 center)Lampade: 2x465WAutonomia lampade: 2500 ore (max); 2000 ore (tipico)Lens Shift: verticale -70%, +130%; orizzontale ±30%Alimentazione: 90-240V (50-60Hz); consumo 1140W a 240V (<2W in stand-by)Ingressi: HDMI 1.3 HDCP, HDBaseT, 5 BNC, D-sub, component, HSDI/3G-HSDI/SDI, 3D Dual Link DVI, RS-232, 12V trigger, RJ-45Rumorosità: 46dB (A), normale; 42dB (A) ecoNote: funzione PiP, 3 anni garanzia standard, app iOS/Android, varie ottiche disponibili (fisse o con zoom)Dimensioni (lxaxp): 631x270x504 mmPeso: 33,5 kg

CARATTERISTICHETECNICHE

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di Manuela Carosi

Le nuove riceventi radio di Bft sono ispirate alla filosofia della massima apertura e grazie al protocollo di comunicazione U-Link possono operare con una vasta gamma di prodotti

Controllo senza limiti

L a versatilità dei prodotti rappresenta spesso l'arma in

più per competere in mercati dalla rapidissima evoluzione come quelli tecnologici. Ben lo sa Bft, l'azienda vicentina con oltre trent'anni d'attività nel campo dell'automazione, che ha da poco presentato due nuove riceventi radio appartenenti alla famiglia Clonix U-Link. Si tratta di apparecchi ad alto contenuto di tecnologia, capaci di assicurare un’elevata compatibilità con il mondo dell’automazione grazie alla loro interconnettività, come sottolineato dal claim: Mai più confini fra gli impianti. In particolare, le riceventi sono ispirate alla filosofia della massima apertura e possono operare non soltanto con tutti i prodotti Bft, compresi quelli meno recenti, ma anche con quelli di altri competitor, perché “sfruttano” tutte le potenzialità del protocollo di comunicazione U-Link. Quest'ultimo è il linguaggio, creato proprio da Bft, che permette di far interagire le automazioni e, sottolinea l'azienda, "creare un ecosistema tecnologico sicuro, affidabile e funzionale". Le nuove riceventi Bft lavorano su una frequenza di 433,92 Mhz e

consentono di gestire fino a 2048 telecomandi. I due modelli sono Clonix 2E AC U-Link, dotata di due uscite NO che permette la classica gestione di un impianto con comandi di Start, Open o Pedonale, e Clonix UNI AC U-Link, dotata di due uscite NO e una configurabile NO/NC che consentono di gestire anche comandi di Stop, tipicamente richiesti da impianti centralizzati e di domotica. Entrambi i prodotti montano a bordo tre slot U-Link, che consentono di installare diverse schede di espansione B-EBA e far comunicare quindi la ricevente con il mondo Bft – comprese le automazioni che non utilizzano il protocollo U-Link – e anche, come detto, con i prodotti di altre aziende presenti sul mercato. E ancora, grazie a queste schede di espansione B-EBA, le nuove riceventi radio comunicano anche con altre interfacce create da Bft, come Blue Entry, l’app che consente al proprio smartphone di interagire via Bluetooth con cancelli e accessi di casa, o come Magistro (vedi disegno qui a fianco), il sistema wireless di controllo accessi che utilizza tecnologia Cloud e il protocollo Z-Wave.

Prodotti Automazione - Le nuove riceventi radio Clonix di Bft

Le riceventi Clonix U-Link (sopra l'interno), comunicano anche con altre interfacce Bft, come Magistro,il sistema wireless di controllo accessi da remoto che utilizza tecnologia Cloud e il protocollo Z-Wave.

COSTRUTTORE/DISTRIBUTOREBFT, via Lago di Vico 36015 - Schio (VI)tel. 0445 696511

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di Paolo Radice

La nuova matrice video di Atlona sfrutta la tecnologia HDBaseT per la trasmissionedi segnali 4K e per alimentare anche trasmettitori e ricevitori situati in remoto

Potere all’HDBaseT

T ra i marchi di assoluto riferimento in tema di

distribuzione a/v, molti conosceranno senza dubbio Atlona, fervente azienda la cui distribuzione da qualche tempo ha visto un passaggio di consegne a favore di Genesis Technologies. Tanti sono i prodotti nel catalogo del marchio americano e tra questi ve ne sono alcuni già pronti per il trattamento dei segnali in 4K. Uno degli ultimi arrivati è lo scaler/switcher AT-UHD-CLSO-612, che oltre a disporre di funzionali ingressi/uscite video adatti a tutti gli utilizzi, fa uso della tecnologia HD-BaseT per inviare sia i dati che la tensione elettrica necessaria per alimentare eventuali trasmettitori/ricevitori collegati a distanza. LA SFIDA Il principale obiettivo dei tecnici Atlona, nel creare la nuova matrice, era quello di realizzare un apparecchio capace di risolvere i problemi di integrazione tra una moltitudine di dispositivi e sorgenti in un ambiente quale un’aula didattica o una sala riunioni di una certa importanza: videoregistratori, notebook, lettori DVD/Blu-ray, tablet, spesso complicano la vita al relatore che così necessita di grande preparazione, comunque

non sempre sufficiente a risolvere i problemi di collegamento.Con la soluzione progettata da Atlona, invece, tutto questo è possibile e facile, grazie soprattutto alla tecnologia HDBaseT che riesce a trasmettere anche a lunghe distanze, senza il bisogno di ripetitori o amplificatori di segnale.La AT-UHD-CLSO-612 è quanto di più avanzato ci possa essere oggi sul mercato in tema di AVC: questa infatti integra uno scaler/switcher per i segnali 4K, che così vengono gestiti e reinviati sul display prescelto alla risoluzione di 4096x2160@24/25/30Hz; la matrice, quindi, attraverso i due ingressi HDMI, due HDBaseT e due analogici a 15 pin, smista verso la destinazione voluta il miglior segnale oggi ottenibile da qualsiasi sorgente, fino a 70 metri di distanza per merito proprio dell’HDBaseT. Inoltre, grazie agli in/out audio analogici bilanciati, permette l’embedding e il de-embedding. La CLSO-612 facilita le operazioni di controllo tramite la selezione della sorgente, il controllo volume master/sub, livelli di linea ed EQ regolabili: tutte funzioni gestibili tramite IR, RS-232, IP o con i tasti situati sul pannello frontale.Da citare, inoltre, la tecnologia PoCC

Prodotti A/V Distribution - Atlona presenta la matrice video AT-UHD-CLSO-612

La nuova matrice AT-UHD-CLSO-612 integra uno scaler processore che rielabora ogni segnale in ingresso fino alla risoluzione di 4096x2160 pixel, a frequenze di 24/25/30Hz.

Lo schema illustra una delle possibilità operative della matrice Atlona: con l'integrazione di pochi ulteriori elementi - come un trasmettitore, un extender, un microfono wireless e un amplificatore audio - ci può essere una comunicazione verso il proiettore da più sorgenti.

COSTRUTTOREAtlona Inc. - USAwww.atlona.com

DISTRIBUTOREGenesis Technologies ItaliaVia dei Cedri ,21/B Melegnano (MI)www.genesistechnologies.it

(Power over Category Cable) che consente di alimentare un ricevitore HDBaseT collegato al display, a riprova della semplificazione dei componenti da utilizzare.

INTEGRAZIONE TOTALE Con il mix di architettura hardware e potenzialità software in dotazione,

in sostanza, la nuova matrice Atlona si presta perciò ad essere una delle migliori scelte per gli ambienti sopra citati. Ogni tipo di apparecchio audio/video può essere infatti gestito senza problemi da questo scaler, che a sua volta inoltra il miglior segnale verso la destinazione

più opportuna, molto probabilmenteun maxischermo (o videoproiettore) full HD, se non addirittura Ultra HD. Un unico apparecchio, tanti prodotti intorno ad esso facilmente pilotabili, su più ambienti e fino a 70 metri di distanza: potere dell’HDBaseT, potere di Atlona.

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Tecnologia Digital Signage- Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen

L'impiego del digital signage è in crescita in molti settori dell’industria e del terziario, in particolare nella vendita al dettaglio e nella distribuzione.

La Smart Signage TV rivoluziona le soluzioni di digital display destinate ad attività di ristorazione e agli ambienti SOHO (Sergio Ceresa - Samsung Elect. It.)

Punti di vistaSamsung, Datapath e Gefen propongono tre forme di digital signage alquanto diverse, che potremmo definire commerciale, artistico/creativa e hi-tech. Quest’ultima orientata decisamente verso il mondo dell’IPe delle matrici virtuali

I l digital signage può essere considerato come una trasposizione in chiave

tecnologica del motto fordiano «la pubblicità è l’anima del commercio». Non a caso, stando alle ricerche della IDC Insight Retails, una società statunitense che offre consulenze di carattere tecnologico a operatori del commercio e dell’IT, l’impiego del digital signage è in crescita in molti settori dell’industria e del terziario, in particolare nella vendita al dettaglio e nella distribuzione. Oltre la metà di chi opera in questi settori utilizza già la segnaletica digitale e circa un terzo sta considerando l’opportunità di farlo, come si vede in figura 1. Sempre secondo la IDC, alla fine del 2013 il fatturato mondiale del digital signage, in termini di apparecchiature, software, servizi e contenuti mediatici, era di circa 13,9 miliardi di dollari. Nei prossimi anni, prevede la società americana, il giro d’affari crescerà di un tasso compreso tra il 4,7% e il 5,6%, per raggiungere nel 2017 la non trascurabile cifra di 17,1 miliardi di dollari (figura 2).

«splitted», suddiviso cioè in due regioni: una è riservata ai contenuti TV, l’altra al digital signage. A loro volta queste due regioni sono frazionate in sottoporzioni, ciò che consente di visualizzare contemporaneamente i contenuti più diversi, dai banner promozionali ai menù di bar e ristoranti, dai programmi televisivi alle immagini. Grazie alla Smart Signage TV è così possibile diffondere le informazioni inerenti all’attività commerciale e nello stesso tempo intrattenere i clienti con programmi televisivi: «Fino a oggi» – dichiara

Sergio Ceresa, capo della sezione enterprise business di Samsung Electronics Italia – «i commercianti si sono dovuti accontentare di TV tradizionali per mostrare ai clienti informazioni chiave. Smart Signage TV rivoluziona le soluzioni di digital display destinate ad attività di ristorazione e agli ambienti SOHO». Il principale problema di questo «accontentarsi delle TV tradizionali», per usare le parole di Ceresa, sta nel fatto che i normali televisori non sono concepiti per gli usi intensivi richiesti in ambito professionale: la Smart Signage TV,

di Marco Galloni

SAMSUNG SMART SIGNAGE TV, DEDICATA AI SETTORI HORECA E SOHOTra quanti già usano il digital signage (vedi ancora figura 1) i commercianti al dettaglio prevalgono nettamente sugli operatori della distribuzione e del trasporto. Proprio ai dettaglianti è dedicata la Samsung Smart Signage TV, un’innovativa soluzione «tutto-in-uno» concepita per i mercati HORECA (hotel, ristoranti, caffè) e SOHO (Small Office Home Office). La Smart Signage TV, in estrema sintesi, è un display digitale

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Fig. 2 - Un altro grafico rilasciato dalla IDC Insight Retails: alla fine del 2013 il fatturato mondiale del digital signage era di circa 13,9 miliardi di dollari; per i prossimi anni si prevedere una crescita compresa tra il 4,7 e il 5,6 per cento; nel 2017 la cifra dovrebbe raggiungere, sempre secondo le stime della IDC, i 17,1 miliardi di dollari.

invece, è progettata per lavorare 16 ore al giorno per 7 giorni a settimana, e la sua affidabilità è comprovata dai tre anni di garanzia offerti dalla casa costruttrice. Le applicazioni della Smart Signage TV, in realtà, vanno oltre gli ambiti HORECA e SOHO: la Samsung può essere utilizzata nel settore medical/farmaceutico, per esempio, per informare e intrattenere i pazienti, offrire prodotti after-care e diffondere campagne di informazione e prevenzione; la Smart TV trova inoltre impiego nelle palestre e nei centri benessere, per intrattenere i clienti, illustrare tecniche e metodi di allenamento, promuovere pacchetti di servizi e vendere prodotti specialistici. Disponibile in due formati, con display da 40 o 48 pollici, la Smart Signage TV è offerta sotto forma di pacchetto chiavi in mano comprendente display a led con sintonizzatore TV, media player, interfaccia Wi-Fi, software di gestione, telecomando e accessori per il montaggio su tavolo o a parete. Per quanto riguarda le caratteristiche tecnico costruttive meritano menzione la risoluzione di 1920 x 1080 (Full HD), la presenza di connettori HDMI, USB, video

composito, RS-232 e audio coassiali, e la disponibilità di un banco di memoria da 256 MB. Tra i punti di forza della Smart Signage TV ci sono i software MagicInfo Express e MagicInfo Mobile. Facile da usare e nello stesso tempo potente, il MagicInfo Express dispone di oltre 200 template grazie ai quali è possibile creare presentazioni professionali complete di testi, video e immagini; con il MagicInfo Mobile si possono effettuare aggiornamenti rapidi e download di immagini da dispositivi mobili Android e iOS.

IL DIGITAL SIGNAGE ARTISTICO DI DATAPATHMa il digital signage non è soltanto pubblicità e informazioni commerciali. I Datapath x4 e dL8, per esempio, si prestano a impieghi più artistici, creativi. Il loro digital signage è un po’ la versione tecnologica degli antichi mosaici, con monitor e display utilizzati al posto delle tessere di vetro. Si tratta rispettivamente di un controller per display (x4) e di un distributore amplificato (dL8) capaci di pilotare videowall costituiti da un numero pressoché infinito di monitor. Ogni x4 può

Fig. 1 - Secondo la statunitense IDC Insight Retails oltre la metà degli operatori della distribuzione e del commercio già utilizza il digital signage, come si vede nelle prime due bande colorate a sinistra: il commercio al dettaglio prevale sulla distribuzione. Le proporzioni si invertono per quanto riguarda gli operatori che stanno valutando o pianificando di utilizzare la segnaletica digitale (seconda e terza coppia di bande colorate): in questo caso sono più gli operatori della distribuzione di quelli del commercio al dettaglio. Pari merito, infine, per quelli che né usano il digital signage né hanno in previsione di farlo (ultima coppia di bande colorate a destra).

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La Samsung Smart Signage TV è dotata di uno schermo a led da 40” o 48” «splitted», cioè suddiviso in due aree: un’area è riservata alla visualizzazione di programmi televisivi, l’altra alle presentazioni commerciali del digital signage. A differenza dei comuni televisori consumer, la Smart Signage TV è progettata per i ritmi intensivi delle applicazioni professionali: può lavorare 16 ore al giorno per 7 giorni alla settimana.

Il distributore amplificato Datapath dL8 (nella foto) è dotato di 8 uscite DVI che possono pilotare altrettanti controller x4, per un totale di 32 display in configurazione videowall; utilizzando più dL8 connessi in link è possibile pilotare un numero almeno teoricamente infinito di monitor.

infatti controllare quattro monitor, mentre un singolo dL8 pilota fino a otto x4, per un totale di 32 display. Dal momento che più unità dL8 possono essere collegate in link, ecco che il numero dei display e quindi le dimensioni del videowall possono diventare, almeno in teoria, grandi quanto si vuole. Vediamo nel dettaglio il Datapath x4, controller stand-alone dotato di ingressi DVI singoli o Dual-Link; per mezzo di un adattatore il dispositivo può accettare in ingresso anche il formato HDMI. Ciascuna delle sue quattro uscite fornisce segnali DVI o RGB e può riprodurre una regione arbitraria dell’immagine in ingresso; la risoluzione di uscita e il «frame rate» non devono essere riferiti al

Tecnologia Digital Signage- Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen

Il controller per videowall Datapath x4, qui nella versione compatta (235 x 175 x 44 mm): l’x4 accetta in ingresso segnali DVI singoli o Dual-Link e li distribuisce su quattro uscite DVI o RGB che pilotano altrettanti display; utilizzando uno specifico adattatore è possibile applicare al controller anche segnali in formato HDMI.

Il Datapath x4 è disponibile anche in versione rack 19” da una unità di altezza (nella foto sopras); le caratteristiche costruttive e funzionali sono identiche a quelle dell’x4 in formato compatto, con la differenza che la versione rack ha in più un pulsante che attiva la funzione «output framelock»: lo vediamo sul pannello anteriore, accanto ai led power, input e status.

L’immagine mostra alcuni esempi di digital signage creativo ottenuti pilotando con un Datapath dL8 otto controller x4; ciascun x4, lo ricordiamo, può controllare quattro display. Grazie alle funzioni di cui il dL8 e l’x4 dispongono è possibile ritagliare su misura la regione dei contenuti di ogni display, effettuare la rotazione di immagine e inserire l’effetto specchio (mirroring), impostare orientamenti multipli, modificare la risoluzione d’ingresso e realizzare la sovrapposizione d’immagine; in quest’ultimo caso l’intero contenuto o parti di esso possono essere replicati su uscite multiple.

RITAGLI, ROTAZIONI E SOVRAPPOSIZIONI

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Le Gefen EXT-HD2IRS-LAN-TX ed EXT-HD2IRS-LAN-RX vanno collegate secondo la classica configurazione sender/receiver, come si vede in questo schema: la sorgente ad alta risoluzione è connessa via HDMI all’interfaccia trasmittente EXT-HD2IRS-LAN-TX; le uscite di quest’ultima sono collegate alla rete LAN tramite un cavo di categoria 5e o superiore (tratto verde) e, tramite cavo RS-232, a un dispositivo di automazione; al termine della LAN l’unità EXT-HD2IRS-LAN-RX riceve i segnali e li assegna a un monitor HD e a un automatismo controllato via seriale.

Le interfacce Gefen EXT-HD2IRS-LAN-TX (a sinistra) ed EXT-HD2IRS-LAN-RX permettono di distribuire su rete LAN segnali video con risoluzione fino a 1080 Full HD e 1920 x 1200 (WUXGA), segnali audio digitali a 7.1 canali, dati USB e seriali RS-232, impulsi IR bidirezionali e altro ancora; unico requisito, una rete Gigabit con Jumbo Frame di almeno 8K.

all’equalizzatore dell’x4 è possibile superare i 20 metri; se poi ci si accontenta di risoluzioni più basse, i cavi possono anche essere più lunghi. Tra le caratteristiche costruttivo/funzionali del Datapath x4 sono inoltre da sottolineare la correzione dell’immagine (larghezza, altezza) per ogni tipo di display, la compatibilità con il sistema operativo Mac OS X 10.6, l’EDID programmabile, l’auto-detecting della risoluzione in ingresso e della risoluzione nativa dei monitor, e la configurazione

di uscita programmabile via PC; funzioni grafiche garantiscono un agevole controllo del ritaglio, della scalatura, della rotazione e del salto delle immagini. Il Datapath x4 è disponibile in due versioni, una di dimensioni compatte (235 x 175 x 44 mm) e l’altra in formato rack 19” 1U; quest’ultima ha le stesse funzioni della versione compatta, con in più un pulsante per il «framelock» di uscita. I Datapath x4 e dL8 sono coperti da una garanzia di tre anni.

GEFEN E IL DIGITALSIGNAGE SU IPA differenza della Smart Signage TV e dei Datapath x4 e dL8, l’extender Gefen EXT-HD2IRS-LAN non è un dispositivo specialistico, concepito esclusivamente per il digital signage. Il suo impiego si estende ben al di là della segnaletica digitale: si tratta infatti di un’interfaccia che consente di distribuire su rete LAN grandezze elettriche di diversa natura, come segnali video con risoluzione fino a 1080 Full HD e 1920 x 1200 (WUXGA), audio digitale a 7.1 canali, dati USB e seriali RS-232, impulsi IR bidirezionali e altro; l’interfaccia Gefen supporta inoltre le funzioni HDCP, Deep Color e Lip-Sync. Abbiamo detto «interfaccia», al singolare, ma è più corretto usare il plurale, perché il sistema Gefen è in realtà costituito da

PRODUTTORE Datapath Limited – UKDISTRIBUTORE AG Multivision,Via Plinio, 43 – 20129 Milanotel. 02/87166000 www.agmultivision.it

PRODUTTOREGefen, LLC – USADISTRIBUTORE:Comm-Tec,Via Proventa, 9048018 – Faenza (RA)tel. 0546/622.080 www.comm-tec.it

PRODUTTORESamsung Electronics CoreaDISTRIBUTORE Samsung Electronics Italia,Via C. Donat Cattin, 5 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) tel. 02/921891www.samsung.com/it

PRODUTTORI E DISTRIBUTORI

segnale in ingresso, dal momento che l’x4 effettua l’upscaling e la conversione di ogni porzione di immagine ritagliata. Le immagini fornite da ciascuna delle quattro uscite, inoltre, possono essere processate con l’effetto specchio o ruotate di 90, 180 o 270 gradi. Il Datapath x4 è dotato di un equalizzatore attivo che compensa le perdite di segnale provocate da cavi troppo lunghi: il segnale DVI ad alta risoluzione, normalmente, non può essere trasferito a oltre 5 metri di distanza, ma grazie

un’unità di trasmissione denominata EXT-HD2IRS-LAN-TX e dall’unità ricevente EXT-HD2IRS-LAN-RX; le due unità vanno collegate secondo la classica configurazione sender/

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Tecnologia Digital Signage- Le soluzioni di Datapath, Samsung e Gefen

Le interfacce Gefen EXT-HD2IRS-LAN-TX ed EXT-HD2IRS-LAN-RX possono essere configurate in modalità «unicast» o «multicast». Nella modalità unicast un’interfaccia trasmittente può comunicare con una sola unità ricevente alla volta; è possibile assegnare il segnale in molti modi diversi, ma in ogni caso vale la regola appena detta. Nella modalità multicast che vediamo illustrata nel disegno, invece, l’interfaccia trasmittente può comunicare con più unità riceventi contemporaneamente; il funzionamento del sistema, in questo caso, è simile a quello di una matrice HDMI. L’illustrazione mostra tre interfacce trasmittenti (S1, S2, S3) e due unità riceventi (R1, R2) connesse nello stesso network: l’unità S2 trasmette il segnale video (tratto rosso) ai ricevitori R1 e R2; i numeri blu identificano i canali video.

UNICAST & MULTICAST

receiver (vedi figura 3). Come unico requisito si esige una rete Gigabit con Jumbo Frame di almeno 8K, una LAN oggi abbastanza diffusa; nel caso una simile rete non sia disponibile è possibile ovviare mediante lo switch integrato nell’unità ricevente Gefen. Sono disponibili interfacce per segnali VGA, DVI e HDMI, il che permette di utilizzare le Gefen anche in veste di convertitori di formato, o adattatori di standard, come forse è meglio dire: una volta immesso il segnale su LAN, per esempio, si possono ricevere in DVI i contenuti trasmessi da un dispositivo VGA e pilotare monitor di standard diversi. I vantaggi della trasmissione di segnale proposta dalla Gefen (HD over IP, questo il nome)

sono evidenti: invece di utilizzare singoli cavi HDMI, DVI o VGA, che richiedono connessioni punto-punto e non consentono di utilizzare cablaggi pre-esistenti, la interfacce Gefen permettono di sfruttare la rete LAN aziendale, con notevoli risparmi di tempo e danaro. Dotate di interfaccia Web, le Gefen possono essere associate a un unico indirizzo IP, così da consentire la connessione di più trasmittenti e riceventi all’interno della stessa rete. A ogni EXT-HD2IRS-LAN-TX è possibile collegare numerose EXT-HD2IRS-LAN-RX, creando matrici virtuali che comprendono fino a 256 trasmittenti e oltre 65.000 riceventi (65.535, per l’esattezza); il numero complessivo di interfacce dipende dalla larghezza di banda

della rete e dalla quantità di porte disponibili sugli switch. Impostando sui trasmettitori diversi indirizzi IP è possibile controllare più personal computer attraverso una o più postazioni di lavoro (tastiera, mouse). Insomma: gli impieghi delle interfacce Gefen sono tanti, e vanno oltre l’ambito del digital signage in senso stretto. Luca Enea-Spilimbergo, regional manager di Gefen Europa, sottolinea alcuni importanti aspetti tecnici del sistema HD over IP dell’azienda per cui lavora. Per non superare i limiti della LAN, per esempio, i segnali vengono compressi in modo che un singolo flusso video non occupi più di 150 Mbps. Tale compressione, assicura Enea-Spilimbergo, non

produce alterazioni visibili a occhio nudo, e in ogni caso dalle unità trasmittenti è possibile selezionare due modalità che migliorano la fluidità dei movimenti (modalità video) e la qualità delle immagini (modalità picture). Il sistema Gefen, aggiunge Enea-Spilimbergo, è progettato per estensioni KVM (Keyboard, Video, Mouse) e ha un tempo di latenza molto contenuto: 15 – 20 mS, quando altri sistemi per la distribuzione del segnale video hanno ritardi medi di 500 mS. Il digital signage, insomma, non è solo commercio, pubblicità ed effetti speciali: è anche un settore in cui si possono raggiungere vette tecnologiche di insospettabile altezza.

Il disegno qui pubblicato illustra le doti di durata, affidabilità e tenuta della Samsung Smart Signage TV. I dati sono stati ottenuti sottoponendo la Smart TV a test comparativi con televisori Samsung di tipo consumer, rispetto ai quali la Smart ha una vita operativa due volte più lunga, una resistenza alle elevate temperature tre volte superiore, una tenuta alla visualizzazione di contenuti statici anch’essa tre volte superiore, una resistenza alla polvere di due volte maggiore e una tenuta all’uso prolungato di oltre il doppio delle ore.

LUNGA VITA ALLA SMART SIGNAGE TV

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Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention

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Progettazione integrataIl primo progetto italiano ufficialmente registrato LEED Italia 2009, oggi attestato al livello Gold; il nuovo Centro Servizi del Gruppo Credito Valtellinese di Milano raggiunge risultati ambientali importanti tra cuiun risparmio di circa 600.000 KWh e circa 120.000 euro l’anno sulla bolletta energeticadi Sara Poletto

Tecnologia Risparmio Energetico

Ha appena ottenuto il livello Gold nella certificazione LEED

Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni. Il Centro Servizi del Gruppo Credito Valtellinese di Milano in via Feltre si presenta oggi come un green building a tutti gli effetti, raggiungendo non solo un elevato standard di qualità architettonica ma anche una gestione sostenibile, volta al rispetto ambientale e al contenimento dei consumi energetici complessivi. A dimostrazione di questa sua vocazione ecologica, l'edificio è stato insignito del premio E.ON Energia Awards 2013 per la categoria “Efficienza negli edifici”; ha ottenuto la certificazione Valtellina Eco Energy, protocollo che premia le imprese locali che applicano i principi di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale in edilizia, ed ha ricevuto poche settimane fa dall'U.S. Green Building Council’s il riconoscimento Best of Building nella categoria "Best Regional Project: Europe". Frutto dell’ampliamento della struttura preesistente, il complesso si distribuisce su 20.000 mq complessivi, di cui circa 5.000 per uffici, 3.000 per sale formazione, 5.700 per parcheggio e 6.300 per spazi generali e di servizio. L’edificio, progettato dal team di Stelline Servizi Immobiliari

- Green building certificato

CASE

STUDY

nel segno dell'efficienza

(società del Gruppo Creval) in collaborazione con la società di consulenza Deerns Italia, ha l’obiettivo di accentrare in un'unica sede diverse attività del Gruppo, mettendo a disposizione ambienti nuovi ed efficienti. “Il Centro Servizi di Via Feltre è stato il primo progetto ad essere registrato per la certificazione LEED Italia ed uno dei primi a conseguire la

certificazione con un livello Oro", ha spiegato Giuseppe Dibari, Sustainability Director Deerns Italia. "Un risultato importante, frutto non solo delle scelte e soluzioni tecnologiche implementate nel progetto ma anche dell’approccio integrato da parte del team di progettazione, con un importante coinvolgimento degli utilizzatori finali.

Un aspetto interessante del progetto è la sua volontà di presentarsi come case-study e veicolo di diffusione della cultura della sostenibilità in edilizia”.

I NUMERI DEL RISPARMIO I risultati ambientali del Centro Servizi sono, dunque, il frutto di una progettazione integrata fra aspetti

architettonici, strutturali ed impiantistici. Tutto ciò consente di: - ridurre di almeno il 25% il fabbisogno di energia primaria rispetto ad un edificio standard delle stesse dimensioni, con un risparmio di circa 600.000 KWh e 120.000 € l’anno sulla bolletta energetica, ed evitando l’emissione di circa 300.000 kg di CO2;

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CENTRALE SMARTPermette di connettere in modo semplice un grande numero di reti DALI; il Digidim Router di Helvar è il cervello intelligente da cui si dipartono, poi, i rami di un sistema articolato ma flessibile. Si tratta, infatti, di un sistema scalabile, veloce da installare, da programmare e utilizzare. E’ efficiente e permette grossi risparmi intermini di consumi energetici e di gestione degli impianti ad uso professionale e commerciale. Viene fornito con una programmazione di base che permette l’utilizzo immediato del prodotto. Per le funzionalità più avanzate si possono invece utilizzare

L'edificio è costituito da due corpi collegati tra loro da uno spazio circolare che dalla hall si snoda per i tre piani fuori terra. La caratteristica principale è l’elevata quantità di luce che entra dalle grandi finestre, poste su entrambi i lati lunghi, che crea un collegamento immediato con l’esterno.

- ridurre del 40% il fabbisogno di acqua potabile, impiegando sistemi evoluti di irrigazione, una vasca per il recupero dell’acqua piovana e accessori idrosanitari a risparmio idrico;- massimizzare l’illuminazione naturale attraverso grandi superfici vetrate;- sviluppare sistemi

all’avanguardia di regolazione automatica dell’illuminazione naturale ed artificiale e della climatizzazione indoor in funzione delle variazioni climatiche esterne;- integrare in copertura un impianto fotovoltaico con una produzione annua di circa 42.000 KWh;- impiegare materiali da costruzione con almeno il 20% di contenuto riciclato e a “filiera corta”;- garantire che il 100% dell’energia elettrica acquistata sia certificata G.O. (Garanzia di Origine), ovvero sia prodotta da fonti rinnovabili.

LA LUCE AL CENTRO DELLA SCENALe scelte illuminotecniche sono state fatte in funzione dell’abbondanza di luce naturale esistente e della richiesta di ottenere sia un elevato comfort visivo negli spazi lavorativi che il massimo risparmio energetico. Sorgenti a basso consumo (T5 e LED) e apparecchi con elevati rendimenti sono stati abbinati ad un sistemadi gestione automatizzato che, in funzione delle condizioni esterne e della presenza degli utenti, permette una regolazione puntuale dei valori di illuminazione di tutto lo stabile, inclusi corridoi e spazi accessori. Ogni area viene gestita in modo differenziato, utilizzando la sola energia effettivamente necessaria. Allo stesso tempo, l’impianto è stato studiato per consentire la personalizzazione dei valori d’illuminamento da parte del singolo utente attraverso pulsantiere installate negli uffici. Il sistema di controllo della luce, curato dall'azienda Helvar, è intuitivo, efficiente e facilmente implementabile. Le singole sorgenti sono collegate tra loro tramite bus DALI, a loro volta connessi

software di programmazione in ambiente Window. Ogni router è in grado di gestire due reti DIGIDIM, ognuna delle quali a sua volta può contenere fino a 64 dispositivi. Per creare, poi, sistemi ancora più grandi i router possono essere

collegati tra loro tramite switch Ethernet standard. Questo consente di espandere il sistema e facilita altresì le attività di programmazione e monitoraggio del sistema.www.helvar.com

ad una rete più ampia i cui snodi sono costituiti da router DIGIDIM, che dialogano con il pannello centrale. Un sistema ramificato che consente un controllo centralizzato dell’intero impianto e la relativa

possibilità di variare gli scenari. I sensori di presenza e luminosità, installati in tutti gli ambienti, raccolgono le informazioni necessarie alla gestione automatica dell’impianto. Ancora più

sofisticato quanto previsto per l'auditorium e la sala consiglio, dove il sistema di illuminazione può, grazie alla componentistica Helvar, interfacciarsi con il sistema audio/video Crestron.

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Tecnologia Risparmio Energetico

Shopping a bordodella "Nave" greenUna struttura architettonica originale che trae spunto dalla storia portuale della città che la ospita: a Marghera è stato inaugurato Nave de Vero, un complesso commerciale realizzato con un'attenzione particolare alla riduzione dei consumi che utilizza impianti tecnologici di ultima generazionedi Sara Poletto

Una "nave" del volume di 500.000 metri cubi che ospita al suo

interno 55.000 metri quadri di superficie commerciale, con un ipermercato di 6.000 e gallerie per oltre 15.000; 120 unità commerciali, aree di ristorazione, uffici e 2.400 posti auto. La simbologia marittima domina Nave de Vero - il nuovo centro commerciale di Marghera (in provincia di Venezia)

- Un centro commerciale efficiente

inaugurato in primavera - a cominciare dal nome, quasi a voler ricordare la storia della città e del suo porto a chi si imbatte in questo complesso architettonico. L’edificio si presenta, infatti, come una grande nave, dal cui fianco emerge un vascello in vetro e acciaio che accoglie l’ingresso principale, composto da facciate vetrate a tutta altezza, racchiuse esternamente

da una struttura in acciaio “a canestro”. Sovrastano l'edificio grandi vele realizzate con pannelli fotovoltaici, primo elemento, ma è semplicemente il più visibile, di un percorso di efficienza e sostenibilità che si concluderà a fine anno con il perfezionamento della certificazione Breeam (con un livello atteso pari a Very Good). Si tratta di uno tra i più esigenti protocolli

di valutazione ambientale a livello internazionale che stabilisce uno standard di bioedilizia di alta qualità, i cui criteri utilizzati per valutare la performance ambientale di un edificio comprendono sia la fase di progettazione e realizzazione che "l'entrata in esercizio" dell'intera costruzione, e Nave de Vero è il primo edificio italiano in assoluto a potersene fregiare. Il progetto complessivo,

realizzato dallo studio di architettura londinese Design International in collaborazione con gi architetti italiani Milanese&Modena, ha un impatto forte, volendo valorizzare al massimo l'offerta commerciale attravesro giochi di trasparenze e luce naturale.Ciascun negozio e ristorante è pensato come un luogo d'incontro vivace di cui

CASE

STUDY

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FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTOLa sequenza di funzionamento dell’impianto è stata studiata per massimizzare l’efficienza in ogni stagione e con qualsiasi tipo di carico. In media stagione vengono fatti funzionare preferibilmente i gruppi ad aria per la loro efficienza; se è necessario più calore, è comunque sempre disponibile quello di recupero. Al crescere della temperatura esterna vengono preferiti i più efficienti gruppi raffreddati ad acqua di torre. Solo in piena estate intervengo, ad integrazione, i gruppi condensati ad aria. Inoltre, poiché per alcune utenze può essere necessaria acqua calda anche in estate, le due tipologie di macchine sono dotate di recupero di calore parziale. In inverno, invece, è possibile azionare il free-cooling e garantire così il raffrescamento delle gallerie. Al contrario, per il raffreddamento invernale dei negozi, che non possono contare sul free-cooling, è necessario mettere in funzione un’unità, dando la precedenza a quelle ad aria, efficienti alle basse temperature. Con una temperatura esterna di 5°C, infatti,la potenza richiesta per il riscaldamento viene coperta da sole due unità funzionanti in pompa di calore, lasciando la terza libera di lavorare come refrigeratore. Le caldaie a condensazione funzionano solo con temperature estremamente rigide, quando le pompe di calore non sono cioè energeticamente convenienti; il funzionamento delle caldaie e delle pompe di calore non è quindi mai contemporaneo.Infine, dati i bassi carichi paragonati alle potenze in gioco dell’intero centro commerciale e data la possibile contemporaneità nelle richiesta di acqua refrigerata ed acqua calda, si è deciso di dotare gli uffici di un’unità polivalente autonoma 4 tubi che è in grado di rispondere in modo più accurato e puntuale alla domanda degli stessi.

esaltare l'individualità, in una fruizione che vuole essere anche un'esperienza multisensoriale da raggiungere attraverso la cura dei dettagli e la scelta di finiture, materiali e dotazioni impiantistiche. Numerose le scelte costruttive operate, quindi, a garanzia della sostenibilità ambientale: dalla ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore ad alto rendimento, alla realizzazione di una vasca per il recupero dell’acqua piovana utilizzata per l’irrigazione delle aree verdi esterne e poi, ancora, un impianto fotovoltaico e pavimentazioni permeabili fotocatalitiche in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria; inoltre, le elevate prestazioni

energetiche hanno permesso di ottenere la classe A+. Strategica ai fini della certificazione è risultata la progettazione e la realizzazione dell’impianto di climatizzazione, che nei moderni edifici pesa per circa il 50% sia in termini di consumi energetici che di emissioni di CO2.

LE PRESTAZIONI DELL'EDIFICIOIl progetto di Manens-Tifs rappreswenta, dunque, una soluzione che vuole raggiungere la migliore prestazione energetica possibile con un consumo di acqua ridotto. L’ipermercato e il centro commerciale hanno impianti distinti e indipendenti. Il primo si compone di una centrale termica con caldaie a condensazione, gruppo

frigorifero raffreddato ad aria e centrali trattamento aria; il secondo di una centrale termo frigorifera composta da refrigeratori ad elevata efficienza. Nel dettaglio, l’impianto del centro commerciale è costituito da 3 refrigeratori con condensazione ad aria reversibili in pompa di calore

In apertura un'immagine dell'esterno di Nave de Vero, sopra le vele fotovoltaiche che sovrastano l'edificio e sotto un dettaglio dell'ingresso.

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Tecnologia Risparmio Energetico - Un centro commerciale efficiente

di tipo FOCS-N/ SL-CA4822 di Climaveneta (www.climaveneta.it)e 3 refrigeratori con condensazione ad acqua di torre a circuito aperto alimentata da acquedotto FOCS2-W/ CA, sempre Climaveneta. Tutti i chiller sono dimensionati per sopperire, in caso di avaria di uno di essi, ad un carico pari all’80% di quello di massimo progetto. L’impianto prevede, inoltre, 4 caldaie a condensazione alimentate a gas metano, in grado di fornire il 100% dei carichi termici invernali, come riserva completa alle pompe di calore. Particolare attenzione è stata data anche alla distribuzione dell’aria nella zona shopping del livello superiore del centro commerciale (generalmente realizzata mediante diffusori ad alta induzione del tipo ad ugello), con differenti

caratteristiche di lancio mediante l’introduzione di elementi ad effetto elicoidale, in funzione delle caratteristiche geometriche degli spazi serviti. Per il livello inferiore, invece, vengono utilizzati diffusori lineari adatti all’installazione in ambienti di altezza elevata. Progettazione impiantistica ed architettonica sono, dunque, andate di pari passo, in un'ottica di ottimizzazione del comfort termo-acustico e dei costi di costruzione ed energetici. A conferma di questo alcune scelte progettuali come, ad esempio, la copertura della galleria; questa è composta per un 50% da celle vetrate ad alta prestazione solare e per l'altro 50% da pannelli opachi con funzione di assorbimento acustico che, pur garantendo un’ottima quantità di luce naturale anche al piano terra, sono in

grado di ridurre notevolmente i carichi energetici solari. Anche l’illuminazione artificiale è stata progettata per ridurre ulteriormente i carichi interni della galleria; questo è possibile attraverso la tecnologia a LED e la regolazione dell’intensità luminosa in reazione alla quantità di luce naturale in ogni condizione della giornata, misurata dai sensori presenti all’interno. Parallelamente, la scelta della tipologia di centrale HVAC è derivata dalle previsioni di consumo energetico globale dell’edificio nelle varie opzioni analizzate, ottimizzando i componenti sulla base dell’analisi dei costi energetici nell’intero ciclo di vita LCCA e del minor impatto in termini di emissioni di CO2, prediligendo tecnologie capaci di sfruttare le fonti di energia rinnovabile.

In queste pagine, alcune immagini del centro commerciale Nave de Vero di Marghera. Gli esterni mettono in risalto la ricerca architettonica attorno alla simbologia marittima, come dimostrano, ad esempio, i pannelli fotovoltaici installati che sembrano vele. Negli interni, l'individualità di negozi e ristoranti viene esaltata da giochi di luce.

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www.simmagazine.itLe novità dal mercato

Info sempre a portatadi mano

Firstbox Plus di Emmeti è il sistema modulare per impianti termici ad alta-bassa temperatura, fonda-mentale nelle zone che necessitano di grandi portate d'acqua. Il vantaggio sta proprio nella possibilità di poter assemblare tra loro uno o più moduli in base alle necessità impiantistiche. Inoltre, il modulo collettore aperto, che funge da separatore idraulico, consente l'alimentazione dei moduli con generatori di calore dotati di circolatore e permette di evitare azioni di disturbo tra il circuito primario e quello secondario. www.emmeti.com

Con un'efficienza di conversione del 25,6%, le celle solari HIT® Panasonic (dimensioni: 143,7 cm quadrati) superano dello 0,6% il record mondiale precedentemente raggiunto dalle celle solari a base di silicio cristallino di superfici ridotte (cella: 4 cm2). Successo reso possibile dai più recenti progressi nel-la tecnologia di eterogiunzione della quale Panasonic detiene il brevetto, che consentono a queste celle di ottenere una maggiore efficienza di conversione e proprietà superiori ad alte temperature, ma anche dall'adozione di una struttura back contact che prevede l’installazione degli elettrodi sulla parte posteriore della cella, così da sfruttare la luce solare in modo più efficiente. www.eu-solar.panasonic.net

Sistema flessibile per soluzioni ad hoc

Risultato da record

Il patrimonio immobiliare pubblico del Belpaese è inefficiente: lo dimostra, ancora una vvolta, uno studio RSE-Enea basato sui dati Cresme. In Italia gli uffici pubblici sono oltre 13.500 e consumano 3,5 TWh, mentre le scuole sono circa 43mila con un consumo di 14,5 TWh; ma se si ipotizzasse la riqualificazione anche solo su di una parte di questi edifici il risparmio energetico sarebbe considerevole. L’ENEA stima, infatti, che con un intervento di quasi un miliardo e 700mila euro sugli uffici si otterrebbe una riduzione dei costi per il consumo di energia pari a 91 milioni di euro all’anno, mentre inve-stendo circa 6 miliardi e mezzo di euro sulle scuole si taglierebbe la bolletta energetica di 328 milioni di euro ogni anno. Un mercato dunque ampissimo, con grandi potenzialità di business, che richiede alta professionalità e operatori costantemente aggiornati sull’evoluzione di tecnologie e normative. E proprio per rilanciare gli investimenti in Italia, il Consiglio dei Ministri ha approvato a luglio lo stanziamento di 800 milioni di euro per promuovere la riqualifica-zione energetica degli immobili statali; inoltre, sempre in tema di

provvedimenti normativi sullo sviluppo e l’efficientamento energetico, il Decreto Legge 91/2014 prevede finanziamenti agevolati di circa 350 milioni di euro per l’efficienza energetica di scuole e Università. Lungo questa direttrice si muove la seconda edizione di Proenergy, l’evento professionale di informazione e formazione dedicato all’effi-cienza energetica e alle energie rinnovabili (Fiera del Levante, 27-29 novembre), che darà, quindi, spazio all’aggiornamento degli operatori sulle nuove tecnologie a disposizione e sulle direttive attualmente in vigore. La scelta di organizzare Proenergy a Bari non è del resto casuale: il capoluogo pugliese ha attivato una serie di interventi per riqualificare il territorio urbano e il patri-monio edilizio cittadino, privato e pubblico. Un esempio virtuoso da cui è certamente possibile prendere spunto. www.proenergybari.it

Un'applicazione, scaricabile gratuitamente su iPad da App Store, dedicata ai profes-sionisti del risparmio energetico firmata Clivet, azienda specializzata in sistemi di clima-tizzazione e trattamento aria basati sulla tecnologia della pompa di calore. ClivetAPP 2.0 è stata rinnovata sia nei contenuti che nella grafica, potenziandone le funzioni. Sono tre, in particolar modo, le sezioni ampliate e potenziate: quella denominata "Applicazioni", che raccoglie al suo interno app specifiche quali Hotel, Ospedali, Centri commerciali e cinema, Uffici, ecc, ciascuna con utili strumenti quali il video e gli schemi applicativi, nonché una serie di approfondimenti su case history; "Sistemi e prodotti", con schede prodotto, bollettini tecnici, manuali d'uso, listini; e la sezione "Gruppo Clivet", che presenta i valori aziendali e le tecnologie. www.clivet.com

Una nuova applicazione dedicata al comfort sostenibile nei settori industriale, commerciale e residenziale

IN FIERA

CLIVET

EMMETI PANASONIC

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Le nuove frontiere del fotovoltaicoA che punto è il mercato italiano e in che direzione si sta muovendo? Quali sono le opportunità per chi sceglie di investire nel fotovoltaico? Lo abbiamo chiesto a Luca Zingale, direttore scientifico di Solarexpo - The Innovation Cloud, la mostra-convegno internazionale dedicata all’integrazione delle tecnologie energetiche low carbon per edifici, reti e città intelligenti. Ecco il quadro che ci ha mostrato

di Sara Poletto

"L'edizione 2015 di Solarexpo-The Innovation Cloud si terrà dall'8 al 10 Aprile al MiCo - Fiera Milano Congressi e le novità saranno molte"

"Il trend attuale conferma lo spostamento, oserei dire il ritorno, del fotovoltaico italiano al mercato residenziale"

System Integrator Magazine - L’edizione 2014 di Solarexpo-The Innovation Cloud ha avuto oltre 14mila visitatori professionali e 6.000 partecipanti registrati ai 50 convegni. Cosa è emerso da quella edizione?Luca Zingale - Credo che la significativa affluenza di visitatori nell’edizione 2014, peraltro particolarmente profilati dal punto di vista professionale, sia un chiaro segnale della fiducia in un mercato in fase di ripresa. Tuttavia sappiamo che le aziende dovranno mantenere un forte orientamento verso l'estero, soprattutto in quei paesi con una domanda di energia rinnovabile in crescita. Nell'edizione 2014 abbiamo ricevuto, sia dagli espositori che dai visitatori, la conferma che il concept multi-tecnologico di Solarexpo-The Innovation Cloud riesce ancora ad anticipare le tendenze di mercato, oggi sempre più orientate verso l'integrazione di tutte le tecnologie energetiche innovative. Per questo nel 2015

A colloquio con... Luca Zingale,

direttore scientifico di Solarexpo-The Innovation Cloud

conserveremo il concetto di 'ibridazione tecnologica', ma con alcune novità.

SIM – Immaginiamo, dunque, che il fotovoltaico manterrà comunque un ruolo primario nell’evento. Quali sono oggi i numeri del fotovoltaico italiano?L.Z. – Sì, sarà sempre uno dei focus dell’evento. Nei primi cinque mesi del 2014 il nostro Paese ha installato 223 MW di nuova potenza, con oltre 24mila nuovi impianti. Un dato piuttosto basso

rispetto ad alcune previsioni sull’intero anno che stimavano in 1 GW la nuova potenza. Ma se consideriamo che questi ultimi mesi sono tra i primi senza Conto Energia, questo dato può essere letto anche come un segnale della solidità del mercato italiano. Anzi, potremmo dire che il dato sia

Tecnologia Risparmio Energetico - A colloquio con Luca Zingale

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I NUMERI DELL' EDIZIONE 2014

- 300 imprese, marchi internazionali e player istituzionali in rappresentanza di 26 Paesi europei ed extra europei;- 14.200 visitatori professionali;- 1.000 delegati e buyer esteri, provenienti da 61 Paesi;- 300 giornalisti accreditati;- 50 eventi convegnistici su stato dell’arte tecnologico, novità normative, business intelligence;- 400 relatori nazionali e internazionali intervenuti;- 6.000 partecipanti registrati agli eventi convegnistici.www.solarexpo.com

tendenzialmente in crescita, visto che nel 2013 il mercato degli impianti non incentivati aveva raggiunto nel complesso 300 MW. Una quota di oltre il 20% delle installazioni totali che nel 2013 è stata di 1,45 GW. Vorrei inoltre ricordare che oggi il fotovoltaico copre quasi l’8% della domanda elettrica nazionale, una quota inimmaginabile solo 5 o 6 anni fa.

SIM - Qual è il rapporto tra installazioni commerciali e residenziali e quale trend si registra?L.Z. – Per parlare solo di quest’ultimo periodo, possiamo dire che dei 24mila impianti realizzati, quasi il 90% è di piccola taglia piccola, soprattutto tra 3 e 6 kW di potenza, tipici dell’utenza domestica. Questo trend conferma lo spostamento, oserei dire il ritorno, del fotovoltaico italiano al mercato residenziale. Già nel 2013 la potenza installata era ascrivibile per il 39% al segmento 1-20 kWp.

SIM - Nell’attuale fase post-incentivi, come è cambiato il settore italiano del fotovoltaico? L.Z. – Il fotovoltaico italiano si sta reinventando, ma anche l’utenza sta cambiando. Finita la fase degli incentivi, oggi chi decide di fare un impianto non chiede più "quanto ci guadagno", ma piuttosto "quale sarà il mio risparmio?". Grazie al forte calo del prezzo degli impianti, oltre 40% in tre anni, e alla combinazione tra

poi la "Sabatini bis" grazie alla quale è possibile richiedere finanziamenti. Il beneficio consiste principalmente nella possibilità di ottenere un contributo pari all’ammontare degli interessi e beneficiare della garanzia del Fondo per le piccole e medie imprese, fino all'80% del finanziamento. Con queste agevolazioni, installare pannelli fotovoltaici resta ancora un ottimo investimento.

SIM - Come si muove invece il mercato europeo e mondiale del fotovoltaico? L.Z. – A livello mondiale l'installato fotovoltaico totale a fine 2013 aveva raggiunto 136,7 GW, con un incremento del 35% rispetto all'anno precedente, quasi il doppio di due anni prima. L'Asia e i Paesi emergenti hanno conquistato per la prima volta la leadership nella crescita del solare fotovoltaico mondiale. Sui 37 GW installati lo scorso anno, 10 sono stati realizzati in Europa, che comunque resta un mercato potenzialmente ancora molto importante.

SIM - Quali saranno le novità, di cui accennava all’inizio, della prossima edizione di Solarexpo-The Innovation Cloud che si terrà dall'8 al 10 Aprile 2015 a Fiera Milano Congressi?L.Z. – Riguardano molti aspetti. Partirei dalla location, che quest'anno sarà al MiCo - Fiera Milano Congressi, nel cuore di Milano, per passare alle soluzioni espositive pensate come veri e propri "vestiti sartoriali" cuciti su misura per ogni necessità delle aziende. E’ nuovo anche il focus tecnologico del programma dei convegni. Nella prossima edizione i percorsi tematici saranno quattro e si concentreranno sulle tecnologie elettriche e sulla loro dinamica di innovazione: rinnovabili elettriche, energy storage, reti intelligenti, smart technologies ed efficienza energetica negli edifici e nell’industria, ma anche mobilità elettrica e ibrida. Su queste tematiche si delineerà un intenso calendario di eventi convegnistici, seminariali e di formazione professionale.

bollette salate e una buona radiazione solare, in molte parti del Paese si è raggiunta la cosiddetta grid-parity. Oggi è quindi più conveniente produrre l'elettricità con il solare rispetto all'acquisto dalla rete, gravata dagli oneri di sistema. Per questo la parola d’ordine, sia per le imprese che per le famiglie, è "autoconsumo", ovvero l’uso dell’energia elettrica generata dal fotovoltaico quando viene prodotta. SIM - Ma ovviamente questo non è sempre possibile visto che il solare non produce di notte…L.Z. – Per questo diventerà sempre più utile abbinare al fotovoltaico una serie di tecnologie, come i sistemi di domotica, che gestiscono in modo intelligente i carichi elettrici, ad esempio per far prelevare al frigorifero più energia proprio quando l'impianto fotovoltaico sta producendo; oppure per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni potranno servire le pompe di calore elettriche, che consentono di risparmiare sul gas. E poi, sempre nell'ottica di una massimizzazione dell'autoconsumo, c’è grande attenzione verso le batterie e gli inverter integrati con sistemi di accumulo, i cosiddetti battery inverter, che permettono di stoccare l'energia dell'impianto che non si consuma sul momento, per poterla utilizzare per esempio di sera. Dal punto di vista economico, si attende per

questi componenti un calo dei prezzi tra il 30 e il 50% entro 3-4 anni, anche se già con i prezzi attuali l'investimento ha tempi di rientro accettabili. Non dimentichiamo, poi, che anche le batterie dei veicoli elettrici potranno fungere da accumulo.

SIM - Quali sono le nuove opportunità per il settore?L.Z. – Vorrei intanto segnalare che con la delibera del 12 dicembre 2013, l’Autorità ha completato una normativa che consente oggi ad un operatore che installa un impianto fotovoltaico sul tetto di un cliente di vendere direttamente a quest’ultimo l’elettricità solare prodotta. Parliamo dei Sistemi Efficienti di Utenza o SEU. In questo modo, invece di vendere un impianto fotovoltaico un'impresa del solare può vendere il kWh generato: l'impianto rimane di proprietà della ditta che lo ha installato, che si impegna contrattualmente a cedere al cliente l'energia prodotta dall’impianto fotovoltaico per un determinato periodo e a un prezzo bloccato, ovviamente inferiore a quello che il cliente pagherebbe comprandola dalla rete pubblica. Da non sottovalutare anche i vantaggi delle detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie, che fino al 31 dicembre 2014 saranno del 50% e nel 2015 del 40%, salvo nuove disposizioni nella Legge di Stabilità. Per le PMI che vogliono installare un impianto FV c’è

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1995

1999

2001

2007

2014

La nuova Serie 600.19 anni di innovazione.

Col tempo, tutto cambia. Questo è progresso.La nuova Serie 600 porta con se 19 anni di evo-luzioni ingegneristiche, compreso il nuovo twee-ter a doppia cupola in alluminio per alti eccezio-nalmente precisi. Ma una cosa non è cambiata: lanuova Serie 600 offre, incredibilmente, lo stessoprezzo di quando fu lanciata la prima serie nel 1995.

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