SPECIFICHE TECNICHE E DOCUMENTI DI BASE - Gare di RFI · 71+004 della linea Napoli Battipaglia in...
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R E T E F E R R O V I A R I A I T A L I A N A
D I R E Z I O N E I N V E S T I M E N T I
P R O G R A M M A S O P P R E S S I O N E P . L .
E R I S A N A M E N T O A C U S T I C O
A L L E G A T O N ° 2
Alla Convenzione con … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … …
… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … …
… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … per
l’affidamento dei servizi di ingegneria relativi alla redazione della Progettazione Definitiva
e all’eventuale redazione della Progettazione Esecutiva, compresa l’attività di
coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, di un sottovia veicolare al km
71+004 della linea Napoli Battipaglia in comune di Battipaglia (SA
SPECIFICHE TECNICHE E
DOCUMENTI DI BASE
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CRITERI GENERALI DELLA PROGETTAZIONE
• Il Progetto Definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto
delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabilite nel
progetto preliminare e contiene tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle
prescritte autorizzazioni ed approvazioni, nonché della dichiarazione della pubblica
utilità.
• Il Progetto Esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, modificato ed
integrato dalle eventuali prescrizioni scaturite in fase di approvazione o dalle
eventuali osservazioni formulate in fase di dichiarazione della pubblica utilità,
determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare ed il relativo costo previsto e deve
essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia
identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo;
L’Affidatario del servizio dovrà dimostrare che l'attività da lui sviluppata nell’ambito della
progettazione è stata informata al principio di minimizzare gli effetti negativi sull'ambiente
sia dell'attività operative che dell'opera finita e massimizzare la manutenibilità e durabilità
dell’opera e dei materiali.
Le prestazioni verranno eseguite secondo le seguenti Fasi:
FASE 1
RILIEVI TOPOGRAFICI
Deve essere acquisita la cartografia più aggiornata della zona dell’intervento, fornita su
supporto riproducibile di elevata qualità e, qualora disponibile, anche su supporto
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informatico leggibile da Autocad.
Deve essere eseguito un rilievo celerimetrico di dettaglio ed un rilievo di sezioni
trasversali alla sede stradale per la rappresentazione in scala 1:200 dell’area di
intervento. La pianificazione del rilievo dovrà essere predisposta sulla base delle
indicazioni desumibili dagli allegati grafici forniti da RFI, secondo le specifiche di seguito
riportate.
I punti su cui stazionare con la strumentazione topografica di rilievo vanno scelti in modo
tale da poterne definire le coordinate plano-altimetriche ed essere reciprocamente visibili.
I punti di stazione devono essere materializzati sul terreno tramite un tondino di ferro
infisso in modo che ne sporgano circa 5 cm e verniciato in colore intenso in modo da
facilitarne il riconoscimento e in corrispondenza di manufatti esistenti, o su roccia, tramite
centrini metallici murati, ovvero tramite chiodi sparati se trattasi di manufatti in
calcestruzzo.
Per ogni punto di stazione va redatta una apposita monografia che riporti anche le
informazioni idonee a rintracciarne la posizione e uno schizzo planimetrico con le
distanze da almeno tre punti particolari ben riconoscibili sul terreno.
Di ogni punto di stazione vanno determinate le coordinate plano-altimetriche,
collegandole a punti di coordinate note.
I punti da rilevare vanno scelti in modo da:
• registrare ogni variazione dell'andamento altimetrico del terreno che superi un
numero di centimetri pari a N/10 con N uguale al denominatore della scala di
restituzione;
• poter posizionare ogni manufatto o rete infrastrutturale presente, le linee di confine
tra proprietà differenti, le diverse colture e le essenze naturali arboree isolate o in
gruppo (in particolare, nelle aree ad uso ferroviario vanno rilevati tutti i punti idonei a
definire l'andamento degli assi dei binari, la posizione della punta scambi e di ogni
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altro particolare che sarà concordato con RFI).
Per ognuno dei punti rilevati vanno registrati su apposito supporto (quaderno di
campagna, nastro magnetico) i valori delle grandezze relative, idonee alla
determinazione della posizione plano-altimetrica rispetto al punto di stazione.
La restituzione cartografica deve avvenire dopo aver trasformato le coordinate polari in
coordinate di un riferimento orientato in modo assoluto.
Il piano quotato così ottenuto va disegnato su un supporto indeformabile e trasformato in
curve di livello avendo l'accortezza di conservare, a disegno ultimato, l'indicazione grafica
di tutti i punti rilevati.
La densità dei punti quotati in cartografia deve essere di almeno 100 punti quotati in
media per ettaro dove la pendenza del terreno non permetta la rappresentazione per
curve di livello. In cartografia vanno anche riportati i sottoservizi di superficie e gli
eventuali manufatti di servizio.
Il rilievo trasversale del terreno deve avere estensione pari a quella prevedibile per il
corpo stradale e prolungato opportunamente su ciascun lato.
I punti da rilevare dovranno essere in numero tale da rappresentare tutte le accidentalità
del terreno, compatibilmente con la scala del disegno.
Per tutti i punti di stazione dovrà essere redatto un apposito stralcio planimetrico
contenente tutte le informazioni sufficienti a permettere di rintracciarne la posizione sul
terreno.
Per ognuno dei punti progressivamente collimati vanno registrati su apposito supporto
(cartaceo o magnetico) le grandezze idonee a permettere la determinazione della
posizione plano-altimetrica rispetto al punto di stazione.
Le sezioni trasversali, numerate progressivamente, vanno disegnate in scala non
inferiore ad 1:100, secondo le convenzioni correnti, riferendole ad un sistema cartesiano.
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Tutti gli elaborati cartografici del rilievo dovranno essere consegnati oltre che su supporto
indeformabile anche su supporto informatico in formato DWG tridimensionale compreso
di simbologia e vestizione.
Il rilevamento dei dati relativi potrà essere registrato automaticamente su supporto
informatico anziché sui libretti di campagna. In tal caso l'Appaltatore dovrà consegnare,
oltre agli originali dei supporti magnetici utilizzati in campagna, anche un tabulato dal
quale risulti l'uscita bruta dei dati registrati, i dati riordinati con le osservazioni fatte da
ciascuna stazione, le medie degli s.q.m.; dovrà inoltre essere fornita una legenda per
l'interpretazione dei dati corredata dalle informazioni occorrenti per la lettura del supporto
stesso.
Dovranno essere consegnati:
• il disegno, su supporto indeformabile del piano quotato;
• una copia elioriproducibile e due copie eliografiche;
• copia dei calcoli svolti per la determinare le distanze e le quote dei punti, compresi
quelli di stazione;
• i libretti di campagna o i file di registrazione dei dati unitamente alle specifiche per la
loro lettura;
• gli originali delle monografie dei punti di stazione e degli eventuali vertici di
poligonale o IGM utilizzati contenenti tutte le informazioni occorrenti per rintracciare il
punto.
RILEVAZIONE DEI SOTTOSERVIZI INTERFERENTI CON LE OPERE DA REALIZZARE
ED INDIVIDUAZIONE DEGLI ENTI GESTORI
Si considera interferenza la presenza, nella zona dei lavori delle reti di servizi quali:
impianti della ferrovia, viabilità, acque superficiali, elettrodotti, metanodotti, oleodotti,
acquedotti, fognature, gasdotti, linee telefoniche, ecc.
Le interferenze devono essere individuate acquisendo tutte le informazioni disponibili
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presso i locali uffici delle Ferrovie e presso i gestori dei servizi. In ogni caso dovrà essere
sempre effettuata la ricognizione in sito per verificare le informazioni raccolte e per
individuare situazioni non segnalate.
I tracciati delle reti dei servizi devono essere individuati con la maggior precisione
possibile, anche utilizzando il rilievo topografico.
A tale scopo se sarà richiesto da RFI si dovrà provvedere alla picchettazione dell’area
interessata dai lavori.
INDAGINI PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI
Le modalità operative per la Redazione del piano di caratterizzazione dei terreni,
finalizzata al riutilizzo delle terre e rocce da scavo, sono le seguenti:
• predisposizione piano di indagini mediante raccolta di informazioni su eventuali
attività pregresse che si siano svolte sui siti di intervento, su eventuali punti di
stoccaggio di materiali inquinanti etc. o di possibili inquinamenti provenienti da zone
limitrofe e successiva predisposizione della relazione sul Modello Concettuale di Sito
e del Piano di Indagini, contente le indicazioni sulle modalità operative in sito, il piano
dei campionamenti e della analisi di laboratorio;
• a seguito di approvazione del piano di indagini da parte della Committenza, verranno
effettuati i prelievi dei campioni nei sondaggi eseguiti.
Sondaggi
I sondaggi devono essere realizzati con una sonda meccanica a rotazione, senza l’uso di
fluidi di perforazione ed a carotaggio continuo, del diametro di 131 mm Il campionamento
del terreno deve essere effettuato avendo cura di procedere con basse velocità di
rotazione del campionatore per evitare fenomeni di surriscaldamento del terreno.
Tutta l’attrezzatura di perforazione deve essere lavata con idropulitrice a vapore prima
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dell’inizio delle indagini, tra un sondaggio e l’altro e prima di lasciare il sito, avendo cura
di non causare eventuali contaminazioni. Le carote, riposte in apposite cassette
catalogatrici sigillate, devono essere conservate al riparo da agenti meteorici e fonti
inquinanti e rimanere a disposizione per ulteriori futuri rilievi.
Tutte le operazioni di perforazione devono essere coordinate da un geologo che deve
anche redigere la stratigrafia intercettata segnalando la presenza di livelli contaminati.
I campioni di suolo provenienti dai sondaggi vengono estratti per battitura del carotiere e,
per ciascun sondaggio, vengono prelevati i campioni alle previste profondità.
Ciascun campione deve essere etichettato con il numero del sondaggio, la profondità e la
data di prelievo e deve essere inviato al laboratorio insieme alla documentazione di
trasmissione utilizzando contenitori refrigerati (4°C) entro 24 ore dal campionamento.
Per ciascun sondaggio/scavo deve essere compilata una scheda tecnica sulla quale
vanno riportati almeno i seguenti dati:
• data di realizzazione del sondaggio/scavo e del prelievo dei campioni;
• nome dell’operatore in campo;
• sigla identificativa del sondaggio/scavo;
• quota assoluta del p.c. riferita a caposaldo e coordinate x e y riferite al sistema
metrico Gauss-Boaga;
• descrizione stratigrafica;
• profondità di rinvenimento della falda e profondità del livello statico dal p.c.;
• profondità e quota assoluta di ogni livello;
• descrizione geotecnica del terreno:
• colore;
• presenza di alterazioni di sostanze organiche e torbe;
• classificazione granulometrica visiva di dettaglio;
• descrizione dei terreni di riporto e/o dei rifiuti, qualora presenti;
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• elementi relativi ai campionamenti (quote di campionamento, ecc.);
• specifiche riguardanti l’eventuale completamento del sondaggio a piezometro.
FASE 2 – PROGETTO DEFINITIVO
RELAZIONE DESCRITTIVA
La relazione fornisce i chiarimenti atti a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità
dell’intervento, il rispetto del prescritto livello qualitativo, dei conseguenti costi e dei
benefici attesi. In particolare la relazione:
• descrive i criteri utilizzati per le scelte progettuali, le caratteristiche prestazionali e
descrittive dei materiali prescelti nonché i criteri di progettazione delle strutture e
degli impianti, in particolare per quanto riguarda la sicurezza, la funzionalità e
l’economia di gestione;
• contiene l’indicazione di tutti gli aspetti riguardanti la topografia, la geologia,
l’idrologia e l’ambiente, che sono stati esaminati e risolti in sede di progettazione
attraverso indagini e studi specialistici;
• riferisce in merito alla idoneità delle reti esterne di energia elettrica, acqua potabile,
acquedotto, fognature, telefono, metano, ecc.., a soddisfare le esigenze connesse
all’esercizio dei lavori da realizzare ed in merito alla verifica sulle interferenze delle
reti aeree e sotterranee con la nuova volumetria;
• indica gli ulteriori eventuali problemi che condizionano la successiva progettazione
esecutiva;
• individua le eventuali opere di abbellimento artistico o di valorizzazione
architettonica, raccordandole alle scelte progettuali descritte;
RELAZIONE GEOTECNICA
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In essa dovranno essere contenuti:
• i lineamenti geologici generali;
• il commento dei risultati ottenuti dalle indagini e dalle prove di laboratorio;
• la caratterizzazione geotecnica dei terreni a livello di ammasso, sintetizzata nella
quantificazione dei parametri caratteristici necessari per la progettazione, desunti
dalle indagini eseguite;
• l’esame dei problemi geotecnici connessi con la realizzazione dell’opera;
• le scelte di soluzioni progettuali;
• la determinazione del coefficiente di sicurezza da adottare per ogni tipologia di
verifica eseguita, anche in relazione al tipo di opera da realizzare;
• le calcolazioni geotecniche per il dimensionamento e la verifica delle fondazioni e di
tutte le opere strutturali interagenti col terreno;
• le verifiche di stabilità dei rilevati;
• il dimensionamento di eventuali opere di consolidamento o provvedimenti da
adottare necessari per riportare il coefficiente di sicurezza nei limiti stabiliti in
precedenza;
• il calcolo dei cedimenti delle opere strutturali e delle opere in terra e il loro decorso
nel tempo;
• i provvedimenti da adottare per i casi nei quali è necessario accelerare la
consolidazione dei terreni e le calcolazioni relative per il dimensionamento degli
interventi.
RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA
Dovrà provvedersi, con l’ausilio di dati di letteratura e di rilievi, indagini e misurazioni
dirette sul territorio, ad uno studio approfondito del reticolo idrografico superficiale e della
sua interazione con le opere, ed al dimensionamento idraulico dei manufatti di
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attraversamento e di difesa. Le risultanze delle analisi effettuate saranno riportate in una
relazione idraulica che dovrà in particolare comprendere:
• individuazione dei bacini imbriferi dei corsi d’acqua interessati dall’opera e
determinazione dei parametri geometrici ed idraulici (area, lunghezza dell’asta
principale, quota media, coefficiente di deflusso, ecc.), raccolti in tabelle per
maggiore chiarezza;
• studio geomorfologico dei bacini, valutazione dello stadio evolutivo e individuazione
di aree di instabilità (coni di deiezione, meandri, ecc.) e di esondazione;
• raccolta ed elaborazione statistica dei dati idrologici di portata e di precipitazione;
• esposizione dei criteri di scelta dei modelli per la determinazione delle portate di
progetto e indicazione e giustificazione dei parametri quantitativi utilizzati;
• valutazione della portata di progetto per ciascuna sezione di controllo, con
l’indicazione del tempo di ritorno e dei criteri che ne hanno determinato la scelta (il
livello di rischio accettabile e commisurato all’importanza dell’opera che deve essere
difesa e al tipo di danno che si verificherebbe in conseguenza del superamento della
portata di progetto)
• dimensionamento idraulico dei manufatti;
• dimensionamento di manufatti (canali di gronda, tombini, ecc.) preposti
all’allontanamento delle acque meteoriche delle opere da realizzarsi;
• analisi della situazione a valle degli attraversamenti, per evidenziare la presenza di
eventuali ostacoli al libero deflusso della portata di progetto e determinazione
dell’altezza idrica di progetto mediante integrazione del profilo di rigurgito indotto
dall’ostacolo;
• definizione delle eventuali alterazioni di consistenza e/o tipologia delle falde
presenti, che si possono verificare sia in conseguenza della realizzazione dell’opera
sia durante l’esecuzione della stessa, con l’individuazione delle modalità costruttive
atte ad annullare o minimizzare tale modifiche.
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RELAZIONI SPECIALISTICHE
Ove la progettazione implichi la soluzione di questioni specialistiche, queste formano
oggetto di apposite relazioni che definiscono le problematiche e indicano le soluzioni da
adottare in sede di progettazione esecutiva.
CALCOLI PRELIMINARI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI
I calcoli preliminari delle strutture devono consentire il dimensionamento ad un livello di
definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano apprezzabili
differenze sia dal punto di vista tecnico che economico.
I calcoli preliminari degli impianti, al fine di una idonea valutazione economica, devono
consentire il dimensionamento e l’individuazione delle caratteristiche delle reti e delle
apparecchiature principali, nonché la definizione degli eventuali volumi tecnici necessari.
ELABORATI GRAFICI
Gli elaborati grafici descrivono le principali caratteristiche dell’intervento da realizzare;
essi individuano le caratteristiche delle fondazioni e sono redatti nelle opportune scale.
L’elenco minimo degli elaborati grafici del progetto definitivo consiste in:
• Stralcio dello strumento urbanistico generale o attuativo in scala non inferiore ad
1:5.000 con l’esatta indicazione dell’area interessata dal lavori;
• Planimetria d’insieme in scala non inferiore a 1:500, comprendente il piano quotato
con le indicazioni delle curve di livello dell’area interessata al lavoro, delle strade,
della posizione, sagome e distacchi delle eventuali costruzioni;
• Planimetria in scala non inferiore a 1:200, corredata da due o più sezioni atte ad
illustrare tutti i profili significativi del lavoro, in scala non inferiore a 1:500/1:50, anche
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in relazione al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti, prima e dopo la
realizzazione. Tutte le quote altimetriche relative sia al piano di campagna originario
sia alla sistemazione del terreno dopo la realizzazione del lavoro vanno riferite ad un
caposaldo fisso. La planimetria è integrata con una tabella riassuntiva di tutti gli
elementi geometrici del progetto;
• Almeno due sezioni, trasversale e longitudinale, per ciascun manufatto, nella scala
non inferiore a 1:200/1:100. In tali sezioni è indicato l’andamento del terreno prima e
dopo la realizzazione del lavoro, lungo le sezioni stesse, fino ai confini ed alle strade
limitrofe. Tutte le quote altimetriche sono riferite allo stesso caposaldo di cui al punto
precedente;
• Tutti i prospetti dell’opera, a semplice contorno, nella scala non inferiore a
1:200/1:100;
• Elaborati grafici nella diversa scala prescritta da normative specifiche e comunque
non inferiore a 1:200/1:100/1:50 atti ad illustrare il progetto strutturale nei suoi aspetti
fondamentali, in particolare per quanto riguarda le fondazioni, con l’indicazione delle
dimensioni previste dei singoli elementi in modo da poterne determinare il costo
relativo;
• Schemi funzionali e dimensionamento di massima dei singoli impianti, sia interni che
esterni alle opere da realizzare, in scala non inferiore a 1:200/1:100/1:50;
PIANO PARTICELLARE D’ESPROPRIO
Il piano parcellare d’esproprio è finalizzato all’attivazione della procedura espropriativa
mediante la dichiarazione di pubblica utilità necessaria per l’acquisizione degli immobili
interessati dalle opere previste nell'intervento.
La redazione di tali elaborati dovrà essere eseguita sulla scorta di mappe catastali
aggiornate con le indicazioni delle seguenti tipologie:
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• La sede ferroviaria;
• L’opera d’arte da realizzare;
• Le superfici da espropriare, occupare temporaneamente e/o asservire per deviazioni
di strade, corsi d'acqua e servizi pubblici;
• Relitti;
• Strade pubbliche;
• Corsi d'acqua;
• Demolizioni di fabbricati.
Nell’ambito di tale attività andranno condotte tutte le verifiche relativamente alle eventuali
modifiche che la realizzazione delle opere produrrà agli accessi, pedonali e carrabili, delle
proprietà private, individuando in ogni caso le soluzioni da adottare qualora fosse
impossibile mantenere la situazione esistente.
Si dovrà inoltre accertare per ogni componente la ditta catastale, il rispettivo indirizzo
(luogo di residenza o domicilio) provvedendo qualora si ritenesse necessario, effettuare
ulteriori e approfondite ricerche anche presso la Conservatoria dei RR.II.
Sulle mappe catastali vanno, altresì indicate eventuali zone di rispetto o da sottoporre a
vincolo in relazione a specifiche normative od a esigenze connesse alla tipologia
dell’opera.
ELENCO DITTE
L'elenco conterrà le ditte che in catasto, secondo le ultime variazioni, risultino proprietarie
degli immobili da espropriare, asservire ed occupare temporaneamente; l'elenco sarà
corredato con l'indicazione, oltre che di tutti i dati catastali, anche delle superfici
interessate, riferite ad ogni particella.
Per ogni ditta andrà indicata l'indennità d’esproprio, di occupazione temporanea e di
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asservimento spettante, determinata in base alle leggi vigenti in materia al momento.
Qualora si tratti d’immobili condominiali gli accertamenti sulla proprietà andranno estesi ai
proprietari delle singole porzioni di proprietà individuale anche mediante accertamenti
presso gli amministratori condominiali.
STIMA DELLE ESPROPRIAZIONI E RELAZIONE GIUSTIFICATIVA DEGLI ESPROPRI
Dovendo pervenire, sulla base degli elaborati di esproprio redatti con il progetto definitivo,
alla dichiarazione della pubblica utilità, la stima delle espropriazioni e la relazione
giustificativa dei valori unitari applicati, così come i rimanenti elaborati espropriativi
devono essere prodotti in modo completo ed esaustivo.
La relazione giustificativa degli espropri e degli asservimenti dovrà documentare i valori
unitari adottati in funzione delle leggi vigenti e i criteri adottati per la determinazione delle
indennità anche sulla base delle destinazioni urbanistiche delle aree che verranno
documentate con i certificati di destinazione d'uso.
RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE
Per ciascuna delle interferenze su cui si rende necessario intervenire devono essere
concordati in maniera definitiva con gli enti gestori la soluzione da adottare (spostamento
temporaneo o definitivo), i tempi richiesti dall’intervento e gli oneri economici.
Nel progetto vanno riportate le soluzioni concordate con gli Enti erogatori del servizio
intercettato, tutti i provvedimenti e le opere connesse saranno descritte nei seguenti
elaborati:
• relazione generale contenente, lo studio specifico delle interferenze delle opere con i
servizi, comprensivo dei necessari calcoli statici;
• planimetria riportante i sottoservizi rilevati sia di superficie che interrati e gli eventuali
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manufatti di servizio (ante operam);
• planimetria generale per la individuazione delle interferenze con l’indicazione di tutte
le opere necessarie;
• profili, piante e sezioni delle opere di attraversamento e/o deviazione con la
rappresentazione dell’asse del tracciato e della rete del servizio (prima e dopo
l’intervento nel caso di deviazione), e degli accessi per ispezioni;
• particolari costruttivi.
ANALISI CHIMICHE E REDAZIONE DEL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE
Devono essere analizzati, presso laboratori certificati, tutti i campioni prelevati per la
ricerca dei seguenti analiti:
• Metalli pesanti: Arsenico, Cadmio, Cromo totale, Cromo esavalente, Berillio; Rame,
Cobalto, Mercurio, Nichel, Piombo, Selenio, Zinco, Stagno;
• Idrocarburi: Idrocarburi policiclici aromatici;
• PCB;
Bisognerà successivamente effettuare la caratterizzazione dei terreni di scavo interessati
dalla realizzazione delle opere oggetto della presente convenzione, mediante valutazione
dei risultati ottenuti dalle analisi di laboratorio, verificando l’eventuale superamento delle
CSC (Concentrazioni Soglia di Contaminazione) nei terreni di scavo medesimi.
Infine saranno redatti, sulla base delle indagini eseguite e dei risultati ottenuti, gli
elaborati inerenti la gestione delle terre e rocce da scavo, includenti il bilancio definitivo
tra scavi e riporti, la definizione quali-quantitativa dei materiali di scavo al fine di
determinarne il destino finale, l’elenco delle discariche autorizzate presso le quali
potranno essere conferiti i materiali prodotti dagli scavi, nel caso in cui non fossero idonei
al riutilizzo nell’ambito del medesimo progetto e l’elenco delle cave esistenti presso cui
saranno eventualmente reperiti i materiali necessari alla realizzazione delle opere.
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Nel caso in cui le risultanze delle indagini necessarie rilevino la possibilità di un riutilizzo
dei materiali di scavo nell’ambito del progetto stesso, andrà prodotta apposita documen-
tazione attestante il possesso dei requisiti di cui al comma 1 dell’art. 186 del D.Lgs. n°152
del 3.04.2006, così come modificato dal D.Lgs. 4/2008, art. 2, comma 23 e dalla Legge
n.2 del 02/01/09, il progetto definitivo di riutilizzo, nonché il rispetto delle tempistiche di
cui al citato D.Lgs., relative all’eventuale deposito in attesa del previsto riutilizzo;
STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO
Lo studio di compatibilità idraulico, finalizzato all’ottenimento del parere da parte della
competente Autorità di Bacino, verifica l'ammissibilità degli interventi progettuali
considerando le interferenze che questi hanno con i dissesti idraulici presenti e le
possibili alterazioni del regime idraulico che le nuove destinazioni o trasformazioni d’uso
del suolo possono venire a determinare.
Nella valutazione vengono verificate le variazioni della permeabilità e della risposta
idrologica dell’area interessata conseguenti alle previste mutate caratteristiche territoriali
e vengono individuate idonee misure compensative, come nel caso di zone non a rischio
di inquinamento della falda, il reperimento di nuove superfici atte a favorire l'infiltrazione
delle acque o la realizzazione di nuovi volumi di invaso, finalizzate a non modificare il
grado di permeabilità del suolo e le modalità di risposta del territorio agli eventi meteorici.
Viene quindi definita la variazione dei contributi specifici delle singole aree prodotte dalle
trasformazioni dell’uso del suolo e verificata la capacità della rete drenante di sopportare i
nuovi apporti. Lo studio di compatibilità prevede altresì la realizzazione di interventi di
mitigazione del rischio, indicandone l’efficacia in termini di riduzione del pericolo.
OTTENIMENTO DELLE AUTORIZZAZIONI, PARERI E BENESTARE
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Per gli interventi in oggetto l’Affidatario dovrà ottenere, per il tramite del C.O.
Soppressione P.L. di Napoli, le autorizzazioni e i benestare necessari.
FASE 3 – PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE GENERALE
La relazione generale del progetto esecutivo descrive in dettaglio, anche attraverso
specifici riferimenti agli elaborati grafici e alle prescrizioni del capitolato speciale
d’appalto, i criteri utilizzati per le scelte progettuali esecutive, per i particolari costruttivi e
per il conseguimento e la verifica dei prescritti livelli di sicurezza e qualitativi. Nel caso in
cui il progetto prevede l’impiego di componenti prefabbricati, la relazione precisa le carat-
teristiche illustrate negli elaborati grafici e le prescrizioni del capitolato speciale d’appalto
riguardanti le modalità di presentazione e di approvazione dei componenti da utilizzare.
In appendice alla relazione generale dovranno essere riportati i documenti richiesti dalle
vigenti norme di legge per quanto riguarda il piano di sicurezza dei cantieri (piano di
sicurezza e fascicolo con le informazioni utili ai fini della protezione e prevenzione dai
rischi per i lavoratori).
RELAZIONI SPECIALISTICHE
Saranno da prevedersi relazioni aggiuntive se nella redazione del progetto esecutivo è
stato necessario affrontare e risolvere problemi specialistici non individuati
compiutamente in precedenza.
Esse comprendono:
• l’indicazione delle norme di riferimento;
• la giustificazione delle scelte tipologiche adottate per le opere;
• la specificazione della qualità e delle caratteristiche meccaniche dei materiali e delle
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modalità di esecuzione;
• l’analisi dei carichi per i quali le strutture sono state dimensionate e la
determinazione dello stato di sollecitazione, per tutti gli elementi della struttura, per le
diverse combinazioni di carico previste;
• le verifiche degli elementi delle strutture;
• il quadro di dettaglio delle caratteristiche meccaniche dei terreni interessati da
ciascuna opera.
Dovranno inoltre essere indicate le teorie scientifiche di riferimento ed essere
dettagliatamente esposti i modelli utilizzati e i criteri che ne hanno giustificato la scelta; va
indicato il software eventualmente usato, esponendo i criteri di base ai quali è stato
qualificato e dimostrando che sia stato applicato nei limiti del suo campo di validità.
ELABORATI GRAFICI
Gli elaborati grafici esecutivi devono essere redatti in scala non inferiore al doppio di
quelle del progetto definitivo, o comunque in modo da consentire all'esecutore una sicura
interpretazione ed esecuzione dei lavori in ogni loro elemento.
L’elenco minimo degli elaborati grafici del progetto esecutivo consiste in:
• planimetria di progetto e di tracciato;
• prospetti, piante, sezioni longitudinali e trasversali;
• carpenterie di tutte le opere d’arte sia principali che secondarie;
• piante, sezioni, profili per le opere di drenaggio e smaltimento delle acque;
• eventuali viabilità provvisorie o alternative.
• elaborati grafici delle strutture in c.a. e c.a.p. in cui saranno indicati singolarmente
tutti i ferri di armatura, con le misure parziali, le sezioni, i tracciati quotati delle
armature ed i relativi particolari ed indicata l'incidenza di armatura per mc di
calcestruzzo, risultante dal computo metrico di dettaglio;
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• piante, sezioni ed eventuali schemi di funzionamento dei particolari costruttivi;
• viabilità di cantiere;
• bonifica ordigni bellici predisposta sulla base delle verifiche con le autorità militari da
definire nelle fasi precedenti;
• opere provvisionali;
• elementi complementari dell’opera (giunti, appoggi, parapetti, impermeabilizzazione,
messa a terra ecc.);
• inserimento nell’opera stessa delle attrezzature tecnologiche di linea (pali, portali,
ecc.) in scala di dettaglio;
• nel caso siano previste opere di protezione in alveo, dovranno essere forniti elaborati
in scala adeguate con piante, sezioni e particolari di tutti gli interventi.
Qualora per la realizzazione dell’opera fossero necessarie fasi intermedie, si dovranno
descrivere dettagliatamente le fasi stesse e tenerle in considerazione nella redazione dei
computi metrici estimativi. Infine in questa fase, dovranno essere comunque prodotti tutti
quegli elaborati ritenuti necessari per definire gli aspetti di dettaglio dei lavori ed anche
quelli eventualmente richiesti in sede di verifica ed approvazione della fase precedente.
In tutti gli elaborati grafici esecutivi deve essere riportata l'indicazione dei materiali e delle
lavorazioni con riferimento alle specifiche voci di Tariffa.
CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI
I calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti sono eseguiti nell’osservanza delle
rispettive normative vigenti e delle prescrizioni tecniche.
I calcoli strutturali devono consentire la definizione ed il dimensionamento delle strutture
in ogni loro aspetto generale e particolare, identificando ogni elemento per forma,
tipologia, qualità e dimensioni, in modo che sia possibile una esatta valutazione
quantitativa ed economica ed escludere la necessità di variazioni in corso di esecuzione.
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I calcoli degli impianti devono permettere di stabilire e dimensionare tutte le apparecchia-
ture, condutture, canalizzazioni e qualsiasi altro elemento necessario per la funzionalità
dell’impianto stesso, con riferimento alle condizioni di pieno esercizio, legate alla destina-
zione specifica dell’intervento ed al rispetto della normativa tecnica vigente in materia.
La progettazione esecutiva delle strutture e degli impianti va effettuata unitamente alla
progettazione esecutiva delle opere civili al fine di prevedere esattamente ingombri,
passaggi, cavedi, sedi, attraversamenti e simili e di ottimizzare le fasi di realizzazione.
I calcoli esecutivi di strutture ed impianti eseguiti con l’utilizzo di programmi informatici
vanno accompagnati da una relazione illustrativa dei criteri e modalità di calcolo che ne
consentano l’agevole lettura e verificabilità.
Per tutte le strutture in cemento armato o cemento armato precompresso vanno indicati
singolarmente tutti i ferri di armatura, con tutte le misure parziali, le sezioni nonché i
tracciati quotati delle armature per la precompressione ed i relativi particolari.
Conseguentemente per ogni elemento dovrà essere indicata l’incidenza di armatura per
metro cubo di calcestruzzo.
Per le strutture metalliche vanno indicati tutti i profili ed i particolari relativi ai collegamenti,
completi nella forma e spessore delle piastre, del numero e posizione di chiodi e bulloni,
dello spessore, tipo, posizione e lunghezza delle saldature;
La relazione di calcolo delle strutture comprende:
• l’indicazione delle norme di riferimento;
• la giustificazione delle scelte tipologiche adottate per le opere;
• la specificazione della qualità e delle caratteristiche meccaniche dei materiali e delle
modalità di esecuzione;
• l’analisi dei carichi per i quali le strutture sono state dimensionate e la
determinazione dello stato di sollecitazione, per tutti gli elementi della struttura, per le
diverse combinazioni di carico previste;
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• le verifiche degli elementi delle strutture;
• il quadro di dettaglio delle caratteristiche meccaniche dei terreni interessati da
ciascuna opera.
Dovranno inoltre essere indicate le teorie scientifiche di riferimento ed essere
dettagliatamente esposti i modelli utilizzati e i criteri che ne hanno giustificato la scelta; va
indicato il software eventualmente usato, esponendo i criteri di base ai quali è stato
qualificato e dimostrando che sia stato applicato nei limiti del suo campo di validità.
Il progetto esecutivo deve essere completo di tutti i particolari esecutivi di tutte le opere
integrative.
PIANI DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - CANTIERIZZAZIONE
Per la redazione dei Piani di Sicurezza si dovrà tener contro, tra l’altro, dei rischi e delle
misure di prevenzione relativi alle aree ferroviarie acquisendo il documento di valutazione
dei rischi fatta dal responsabile di RFI.
Si richiama il rispetto puntuale di quanto previsto dalla legislazione in merito ed in
particolare dalle prescrizioni contenute nel suddetto Art. 91 del D.Lgs. 81/08.
L’area di cantiere, che deve essere contigua o coincidente con aree in cui verranno
ubicate le opere definitive, deve essere congruente con la programmazione delle fasi di
lavoro con l’ottica di ridurre al minimo gli interventi provvisori sul territorio.
Gli accessi al cantiere devono essere agevoli, preferibilmente ubicati sulla viabilità minore
o secondaria, bisognerà prevedere, infine, il master plan del cantiere, in scala opportuna,
con le lavorazioni previste nelle varie parti dell’impianto.
FASCICOLO DELL'OPERA, CRONOPROGRAMMA E STIMA DELLA SICUREZZA
Si richiama il rispetto puntuale di quanto previsto dalla legislazione in merito ed in
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particolare dalle prescrizioni contenute nel predetto Art. 91 del D.Lgs. 81/08.
ELENCO NUOVI PREZZI E ANALISI
Qualora sia necessario eseguire lavorazioni o impiegare materiali per i quali non esistano
i corrispondenti prezzi nelle Tariffe di seguito richiamate, i nuovi prezzi verranno
determinati mediante ragguaglio con lavorazioni e/o materiali consimili rilevate dalle
tariffe, oppure, quando sia impossibile in tutto o in parte l’assimilazione, ricavandoli
totalmente o parzialmente da nuove analisi. Per tali nuove lavorazioni e/o materiali
dovranno essere fornite anche le relative specifiche tecniche.
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO E QUADRO ECONOMICO
Il computo metrico estimativo dei lavori, articolato secondo il cronoprogramma dei lavori,
deve essere redatto applicando alle quantità di lavoro delle varie categorie di opere,
dedotti dagli elaborati grafici del progetto esecutivo, i prezzi unitari rilevati dalle tariffe
delle Ferrovie.
Il computo metrico estimativo è finalizzato alla determinazione del costo di tutte le opere
ed impianti, materiali compresi. Il tutto ad un livello di completezza e precisione idonei a
costituire riferimento economico per l’appalto nella fase di realizzazione del progetto.
Dovrà, inoltre, essere valutato il costo dei vari interventi provvisori per garantire la
continuità dell’esercizio ferroviario nelle varie fasi realizzative degli impianti progettati.
Nel quadro economico confluiscono il risultato del computo metrico estimativo dei lavori,
l’accantonamento degli imprevisti in misura non superiore al 10% per eventuali lavori in
economia, l’importo dei costi di acquisizione o di espropriazione di aree o immobili, come
da piano particellare allegato al progetto, e quanto altro concorre alla determinazione del
costo dei lavori.
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SCHEMA DI CONTRATTO, ELENCO E DESCRIZIONE DEI PREZZI A CORPO E
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
Lo schema di contratto contiene le clausole dirette a regolare il rapporto tra stazione
appaltante e impresa, in relazione alle caratteristiche dell'intervento.
Allo schema di contratto è allegato il capitolato speciale d’appalto, che riguarda le
prescrizioni tecniche da applicare all’oggetto del singolo contratto. Il capitolato speciale
d'appalto è diviso in due parti, l’una contenente la descrizione delle lavorazioni e l’altra la
specificazione delle prescrizioni tecniche.
Per gli interventi, il cui corrispettivo è previsto a corpo, il capitolato speciale d'appalto
indica, per ogni gruppo delle lavorazioni complessive dell’intervento ritenute omogenee,
anche dal punto di vista temporale, la descrizione, il relativo importo e la sua aliquota
percentuale riferita all'ammontare complessivo dell’intervento. Tali importi e le correlate
aliquote sono dedotti in sede di progetto esecutivo dal computo metrico estimativo.
FASE 4
EDITING FINALE
L'Affidatario dovrà consegnare la documentazione finale, anche su supporti informatici
utilizzabili in ambiente Windows e in accordo alle seguenti prescrizioni:
• gli elaborati descrittivi (testi e le relazioni) leggibili dal software Word;
• le tabelle utilizzabili con il software Excel;
• i tabulati di calcolo in formato ASCII;
• gli elaborati grafici utilizzabile con il software Autocad e in formato PDF;
• le immagini, acquisite con scanner, nei formati più diffusi per l’archiviazione
elettronica.
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L’uso di formati differenti da quelli indicati dovrà ricevere l'approvazione delle Ferrovie.
Tutti gli elaborati descrittivi (Relazioni Generali, Relazioni di Calcolo, Relazioni
Specialistiche, Piani di Sicurezza, etc.) dovranno essere stampati fronte e retro ed avere
le pagine numerate. Tutti gli elaborati progettuali dovranno essere firmati dal progettista,
dall’estensore materiale e dal responsabile del progetto e controfirmati dalla persona che
ha eseguito la verifica.
DOCUMENTAZIONE FORNITA DA R.F.I.
• PROGETTO PRELIMINARE DEL SOTTOVIA AL KM 71+004, SOSTITUIVO DEL PL. AL KM
71+119 DELLA LINEA NAPOLI – BATTIPAGLIA, IN COMUNE DI BATTIPAGLIA (SA).
• INDAGINI GEOGNOSTICHE E PROVE DI LABORATORIO;
• DELIBERA DEL COMUNE DI BATTIPAGLIA N. 78 DEL 16 APRILE 2011.
Descrizione Un. MisSottovia al km 71+004
Quantitàtotali
IG.GG.C.2001 .A Compenso impianto cantiere di perforazione. Una tantum a corpo cad 1 1
IG.GG.C.2002 A Attrezzaggio ed installazione della postazione: compenso base cad 2 2
IG.GG.P.2002 A Sondaggio geognostico a carotaggio continuo: profondità 0-20 m m 10 10
IG.GG.P.2003 A Cassette catalogatrici: munite di scomparti cad 2 2
IG.GG.P.2007 A Prelievo di campioni rimaneggiati cad 4 4
BA.DE.B.0102 BAnalisi chimiche di laboratorio, atte alla determinazione di tutti i parametri della tabella 3 art.5 del D.M. 03/08/2005
cad 4 4
VA 2 Relazione terre e rocce da scavo cad 1 1
voce tariffa
PROGRAMMA DI INDAGINI PER CARATTERIZZAZIONE
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NORMATIVA DI PROGETTAZIONE
Nella progettazione delle opere oggetto dell’incarico si dovranno rispettare, oltre le
disposizioni di legge obbligatorie (leggi, decreti, ecc...) e quelle di carattere generale
dettate dalla regola d’arte emanate da enti qualificati (istruzioni, raccomandazioni), anche
le seguenti specifiche normative:
1971 Norme tecniche per gli attraversamenti e parallelismi di condotte di liquidi e gas
con linee ferroviarie e con binari di raccordo approvate con D. M. n. 2445 del
23.02.1971;
1972 Circolare Servizio Lavori e Costruzioni n° 216/4-6 e n° 173 del 9/5/1972 - Norme
tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali
convoglianti gas, liquidi con ferrovie ed altre linee di trasporto
1974 Prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti
dall'Azienda Autonoma delle FS (Legge 26.04.1974 n.191 pubblicata sulla G.U.
n.134 del 24.05.1974)
1977 Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini
geotecniche - Associazione Geotecnica Italiana
1977 Raccomandazioni sui pali di fondazione - Associazione Geotecnica Italiana
1980 Raccomandazioni sui pali di fondazione - Associazione Geotecnica Italiana
1980 D. P. R. n° 753 del 11 luglio 1980 - "Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e
regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di Trasporto"
1981 Istruzione 44a: Criteri generali e prescrizioni tecniche per la progettazione e il
collaudo di cavalcavia e passerelle pedonali sovrastanti la sede ferroviaria
1982 Istruzione 44f: Verifica a fatica dei ponti ferroviari metallici
1986 Istruzioni per i servizi di vigilanza e la protezione cantieri (edizione 1986 e
successive modifiche ed integrazioni);
1986 Capitolato Tecnico TT 239 edizione 1986/ter “Norme tecniche per l’impianto di
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cavi di telecomunicazioni interrati ferroviari”;
1990 S.OC.S/3870 - Sagome – Profili minimi degli ostacoli
1992 Istruzione 44d: Impalcati ferroviari realizzati con travi in acciaio incorporate nel
calcestruzzo (valida solo come particolari costruttivi)
1994 Istruzione 44c: Visite di controllo ai ponti, alle gallerie, ed alle altre opere d'arte del
corpo stradale. Frequenza, modalità e verbalizzazioni
1996 Istruzioni sui livelli vibrazionali accettabili
1997 Istruzione 44b delle Ferrovie "Istruzione Tecniche per manufatti sotto binario da
costruire in zona sismica" - (14/11/96)
1997 Norma Tecnica "Sovraccarichi per il calcolo dei ponti ferroviari - Istruzioni per la
progettazione, l'esecuzione e il collaudo" (gennaio 1997)
2004 RFI DINIC MA OC 00 000 B “Prescrizioni Tecniche per la Progettazione
Esecutiva" (settembre 2004).
Tutti gli obblighi ed oneri derivanti dall'osservanza di leggi, capitolati e regolamenti
innanzi richiamati, nonché dalle disposizioni emanate o che si emanassero dalle
competenti autorità che hanno giurisdizione sui luoghi dove si debbono eseguire i lavori,
sono compresi e compensati dal corrispettivo dell’affidamento. Qualora le Norme, i
Regolamenti, le Istruzioni, i Capitolati, ecc. richiamati stabiliscano per uno stesso oggetto
prescrizioni diverse, sono da applicarsi quelle più restrittive.
TARIFFE PER LA COMPILAZIONE DELLE PERIZIE DI SPESA
Per la computazione si farà riferimento alle tariffe di seguito elencate e con le prescrizioni
che verranno eventualmente fornite nel corso della prestazione.
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1.Opere Civili
TARIFFE EDIZIONE DESCRIZIONE ESTREMI DI DEPOSITO
BA 2010 Tariffa Base n. 3/12131 del 04.08.2010
FA 2010 Fabbricati civili e industriali n. 3/12130 del 04.08.2010
GC 2010 Gallerie di nuova costruzione n. 3/12139 del 04.08.2010
DC 2010 Difesa e consolidamento del corpo stradale n. 3/12299 del 05.08.2010
GR 2010 Consolidamento gallerie n. 3/12301 del 05.08.2010
PM 2010 Opere metalliche per ponti n. 3/12294 del 05.08.2010
AM 2010 Armamento n. 3/12142 del 04.08.2010
IG 2010 Indagini geognostiche n. 3/12296 del 05.08.2010
IT 2010 Impianti speciali n. 3/12136 del 04.08.2010
OM 2010 Manutenzione ordinaria delle opere civili n. 3/12138 del 04.08.2010
2.Impianti Tecnologici
ES 2010 Costruzione e rinnovo delle sottostazioni elettriche di conversione n. 3/12135 del 04.08.2010
EC 2010 Costruzione, rinnovo e potenziamento delle condutture di contatto n. 3/12313 del 05.08.2010
EI 2010 Impianti di illuminazione e forza motrice n. 3/12318 del 05.08.2010
TC 2010 Impianti di cavi per telecomunicazioni n. 3/12297 del 05.08.2010
SB 2010 Impianti di blocco automatico a correnti codificate n. 3/12134 del 04.08.2010
LP 2010 Costruzione, rinnovo delle linee primarie n. 3/12317 del 05.08.2010
SS 2010 Impianti di sicurezza e segnalamento n. 3/12137 del 04.08.2010
MO 2010 “Tariffa dei prezzi per manutenzione
ordinaria agli impianti tecnologici” n. 3/12298 del 05.08.2010
TARIFFE EDIZIONE DESCRIZIONE ESTREMI DI DEPOSITO
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Tariffe inerenti le prestazioni rese dai dipendenti delle FS in conto terzi, approvate con
Delibera dell’Amministratore Straordinario n. 199/AS del 25/07/1989, Atto Rep n. 22429-
Racc. 4921 registrato presso l’Ufficio del Pubblico Registro di Roma - Atti Pubblici – il
4/8/1989 al n. 42688 Serie IB. - Aggiornamento 1997.
Nei caso in cui nelle tariffe sopra indicate sia riscontrata la presenza di più voci similari
sarà applicata quella che risulterà meno onerosa per RFI.
Letto, confermato e sottoscritto.
Roma,
PER R.F.I. S.p.A. PER L’AFFIDATARIO