SM PREVIEW 2014

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Collezioni BRIDAL 2014 ANTONIO RIVA Il tratto dell'eleganza RENATO BALESTRA Ambasciatore di stile ANNO 5 N° 4 | 2014 WWW.SPOSIMAGAZINE.IT

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Le collezioni bridal 2014, ma anche interviste e le ultime tendenze in fatto di moda, food&wine, viaggi e all’arredamento. Vi presentiamo il quinto numero di Sposi Magazine.

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Collezioni BRIDAL 2014

ANTONIO RIVAIl tratto dell'eleganza

RENATO BALESTRAAmbasciatore di stile

ANNO 5 N° 4 | 2014WWW.SPOSIMAGAZINE.IT

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CONTENT SSPOSI MAGAZINE V EDITION

INTERVIEW

INTERVIEW

INTERVIEW

ANTONIO RIVA

Bridal | her

148

92

43

58

walkajustIt’ s not

mariage56

81

Bridal | him139

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Eaude

“I DO” IN A SWIMSUIT

Chi veste

INTERVIEW

RENATOBALESTRA

la sposa?

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jewels

CONTENT S

INTERVIEW

VINCENT BILLECI

Fashion177

358

HOME

Check-in

ANGELO GARINI

401

298 CHIARA MACI

INTERVIEW

168

387

GIOVANNI VITALE INTERVIEW

195wishlist

INTERVIEW

215

Wedding party319

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Abiti che raccontano la tradizione, che sorprendono nelle forme, che tratteggiano i contorni

di una donna elegante e raffinata. Abiti senza tempo, belli e preziosi come delle opere

d’arte. Antonio Riva, da vent’anni indiscusso protagonista delle passerelle di tutto il mon-

do dedicate alla sposa, svela alla nostra redazione quelle che, secondo lui, sono le nuove

tendenze per il 2014, mostrando una collezione che attinge a piene mani dagli Anni Cin-

quanta, composta da abiti dai volumi strutturati, con gonne ampie e strascichi lunghi. E ci racconta perché

il velo è un accessorio che non deve mancare mai.

Le sue spose non hanno tempo

né spazio. I suoi abiti sono figli di

una modernità che nasce dagli

insegnamenti del passato, capi ogni

volta ricercati e preziosi. Lo stilista apre ai

lettori di Sposi Magazine le porte del suo atelier e li conduce lì dove il suo tratto prende forma. La forma

dell’eleganza.

ANTONIO

RIVAil tratto dell’ eleganza

di P

aola

Pizz

o

58 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

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“Mi sono ispirato agli anni

Cinquanta. Ho dato forma ad

una collezione che si muove in

direzione di abiti ampi, le cui

forme ricordano quelli da ballo.

Si tratta di capi che si sviluppano

su volumi diversi, le gonne si

ampliano e gli strascichi si allun-

gano, pur mantenendo la pulizia

delle forme. Una collezione che,

comunque, non perde mai di vi-

sta quelle caratteristiche, come la

semplicità, che sono prerogativa

di tutte le mie creazioni”.

“In questi ultimi tempi si avverte,

come non mai, una gran voglia

di tornare alle origini. Perché

secondo me c’è una gran voglia

di tornare alle origini. Arriviamo

da un periodo in cui il minimal ha

dominato, caratterizzato da spose

che all’altare si sono presentate

prive di qualsivoglia infrastruttu-

ra. Adesso, invece, le donne desi-

derano qualcosa in più: sono alla

ricerca di quei dettagli in grado di

farle sognare in quello che, anco-

ra oggi, è sentito e vissuto come

un giorno diverso dagli altri”.

01.

02.

03.

COSA DEVE ASPETTARSI LA SPOSA CHE QUEST’ANNOSCEGLIE DI INDOSSARE UNO DEI SUOI ABITI?

PERCHÉ UN RITORNO AGLI ANNI CINQUANTA?

I TESSUTI SU CUI HA PUNTATO?“Sono preziosi. Ho optato per organza e mikado. Proprio

quest’ultimo è nobile e pesante, due caratteristiche che per-

mettono di realizzare abiti particolarmente strutturati”.

>Mo

del

li K

atia

e F

iore

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>>

SPOSIMAGAZINE 59

INTERVIEW

Page 6: SM PREVIEW 2014

SI NOTA UNA CERTA TENDENZA AD ACCORCIARE GLI ORLI, ANCHE LEI HA DATO UN TAGLIO ALLE GONNE?“No, anzi. Come dicevo, ho aumen-

tato i volumi e allungato gli strascichi.

L’abito resta rigorosamente lungo, così

come quasi impone la tradizione del

matrimonio celebrato in chiesa”.

“La sposa che si rivolge a noi è quella

che, insieme al proprio partner, orga-

nizza matrimoni curati in ogni detta-

glio. Chi opta per una cerimonia reli-

giosa, poi, lo fa perché lo sente davvero.

In questo caso, si tratta di una donna

che non vuole né deve trascurare due

elementi essenziali: l’abito e il velo”.

IL MATRIMONIO IN CHIESA, DUNQUE, NON PERDE IL SUO APPEAL?

IL VELO CONTA COSÌ TANTO?“Un abito senza velo è come un quadro

senza cornice. Si tratta di un elemento

che completa l’immagine, oltre ad ave-

re un forte significato religioso”.

04.

05.

06.

>Mo

del

lo V

anes

sa

60 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

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MI VIENE DA PENSARE, A QUESTO PUNTO, CHE NELLA SUA LINEA ACCONCIATURE E ALTRI TIPI DI DETTAGLI SI RIDUCONO AL MINIMO. SBAGLIO?“Io sono per la semplicità assoluta.

In questa nuova collezione tutto si

riduce al minimo, perché la ragazza

deve restare se stessa anche mentre

indossa il suo abito da sposa”.

IL MATRIMONIO, DUNQUE, RESISTE ALLA CRISI DI QUESTI ULTIMI ANNI?“In un certo senso. C’è, però, un approccio diverso al costo.

Adesso la sposa guarda al prezzo dell’abito ed è per questo che

abbiamo rivisto ed ottimizzato i costi di produzione e vendita.

Ciononostante, la qualità resta quella dell’alta sartoria che da

sempre è al centro della nostra produzione”.

IMMAGINO CHE LA TRADIZIONE TORNI ANCHE NELLA SCELTA DEI COLORI…“Quest’anno abbiamo optato per

il bianco latte, un colore non ottico

e molto caldo. Una sfumatura che

piace molto alle nostre clienti e che

perciò abbiamo proposto nella colle-

zione 2014, è quella del color cipria:

una nuance impalpabile che, però,

conferisce una nota di freschezza

all’abito”.

07.

08.

09.

>Mo

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>Mo

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Ven

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SPOSIMAGAZINE 61

INTERVIEW

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Dovrete sedurlo ogni giorno, perchè la passione non deve mancare mai.

Non importa se il vostro fidanzamento è durato due mesi o dieci anni, la prima notte di nozze non

si può sbagliare. In tutti i sensi. Mentre gli uomini piombano nella loro ansia da prestazione,

per le donne l’errore non è concesso nella scelta della lingerie da indossare. Il colore è il primo dettaglio da cui partire

per creare la mise più giusta. La palette, come da tradizione, spazia dal bianco al nero, passando attraverso le diverse

tonalità di avorio e cipria. Tutto dipende da che tocco vorrete dare alla serata. Per chi desidera non perdere quell’alone

di purezza che si è messa su con l’abito da sposa, il bianco è la nuance giusta: estremamente delicato, conferisce alla sposa quel tocco di

sexy Lolita. Il nero, al contrario, è per chi vuole stupire il partner e trascorrere con lui ore di puro divertimento: della serie, per annoiarci

con i conti di fine mese c’è ancora tempo.

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Perl

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di Paola Pizzo

72 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 9: SM PREVIEW 2014

SexNIGHT

and the

Effetto vedo non vedo,

trasparenze sensuali

e chic, invece, sono

garantite a coloro

che opteranno per

leggere sottovesti o

ridottissimi baby doll.

Va benissimo, però,

anche tutta la gamma

di reggiseni e slip in

coordinato. In questo

caso, il consiglio è di

optare per completi più

particolari, con qualche

lavorazione o in tessuti

pregiati.

Qualsiasi sia il

vostro stile, però,

solo una cosa non

dovrete dimenticare.

Una chiccosissima,

smaliziata, e perché no

divertente, giarrettiera.

E per la prima notte di nozze scegliete la mise più giusta per svelargli che sposa sarete.

E poi c’è il nude

look di colori come

cipria e avorio,

scelta perfetta per

le donne che non

amano i fronzoli

e vogliono essere

le protagoniste

assolute, in

grado di sedurre

il loro uomo a

prescindere da

ciò che indossano.

Deciso il colore,

bisogna stabilire

cosa indossare.

E anche in questo

caso c’è solo

l’imbarazzo della

scelta. Per chi ci

tiene a definire

la silhouette –

anche se, in linea

di massima, lo

sposo conosce

alla perfezione il

corpo dell’amata

– il consiglio è di

puntare su body,

corpetti e bustini.

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>La

Perl

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SPOSIMAGAZINE 73

BRIDALHER

Page 10: SM PREVIEW 2014

c’è

Hanno un piglio decisamente più sbarazzino, ma non per questo

mancano di eleganza. E probabilmente, sono la soluzione migliore

per chi decide di non sposarsi in chiesa, o magari convola a nozze

per la seconda volta. Certo, restano anche la scelta più azzeccata

per tutte quelle donne che non temono di osare e hanno nelle loro

corde una certa autoironia (e un pizzico di sicurezza in più) che si traduce in

sfrontatezza e voglia di sorprendere. A tutte queste future spose, le collezioni

2014 propongono gli abiti corti. I tessuti preziosi riducono il loro spazio di

azione, gli orli si accorciano anche fin sopra il ginocchio e protagoniste diventano

le forme inusuali, i tagli inaspettati e le applicazioni più ricercate.

Perchè, però, non mostrarle?

Il 2014 è l’anno degli orli che si accorciano,

di abiti pregiati ed eleganti ma nello

stesso tempo inaspettatamente sexy.

oltre leGambe di più

Ammaliante,

seducente e

anche un po'

eccentrica, è

la donna che

indossa uno

degli abiti più

corti della linea

firmata Lusan

Mandongus.

E ad essere

scoperta è anche

la schiena...

>Ab

ito d

i Lus

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and

ong

us

di P

aola

Pizz

o

122 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 11: SM PREVIEW 2014

Gioca tutto sul vedo

e non vedo la donna

di David Fielden, per

un look al limite tra il

castigato e il malizioso.

La maison, infatti,

affida tutto alla scelta

del pizzo sangallo: da

un lato, il tessuto è

adattato ad un abito

corto al ginocchio, che

copre le spalle e il collo

e si contraddistingue

per le sue forme

rigorose; dall’altro,

però, è lasciato intatto

nella sua consistenza,

così da celare appena le

gambe della sposa.

>Ab

ito d

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ield

en |

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po

saita

lia

>>

SPOSIMAGAZINE 123

BRIDALHER

Page 12: SM PREVIEW 2014

Tra le proposte più

gettonate di questa

stagione ci sono,

certamente, gli abiti

corti davanti e lunghi

sul retro. Lo stilista

Giuseppe Papini

opta per un modello

dalla forma semplice,

che alla vista appare

leggero da indossare.

Il corpetto è a forma

di cuore e la vita è

delineata da una

semplicissima fascia di

tessuto ton sur ton.

Da lì, poi, si apre una

gonna molto morbida,

che lascia le gambe

scoperte davanti e il cui

orlo è bordato in pizzo.

>Ab

ito d

i Giu

sep

pe

Pap

ini |

Sì S

po

saita

lia

124 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 13: SM PREVIEW 2014

Divertente, elegante,

fuori dagli schemi.

È la sposa che sceglie

di vestire gli abiti della

stilista parigina

Suzanne Ermann.

I suoi vestiti corti al

di sopra del ginocchio

sono di un bianco

splendente e le loro

linee rette vengono

spezzate da insoliti e

stravaganti riccioli di

tulle. A dare quell’irre-

sistibile tocco bon ton

ci pensano i lun-

ghissimi guanti velati

che coprono quasi tutto

il braccio. Il risultato

è un effetto optical,

ma decisamente

ammaliante. Très chic.

>Abito di Suzanne Ermann

>>

SPOSIMAGAZINE 125

BRIDALHER

Page 14: SM PREVIEW 2014

wa lkajust Che non sarà una semplice passeggiata (o una passeggiata

semplice, scegliete voi il senso) lo sapete tutte. Non cadere

mentre attraverserete la navata non è un’impresa da poco. E

soprattutto non lo sarà non inciampare durante il percorso

della vostra nuova vita in due. Le cose, però, si affrontano un

passo alla volta e allora, per cominciare, facciamo il primo:

approfittiamo di questo spazio per scegliere la scarpa giusta

per le vostre nozze! Tutto dipende dal carattere, da quanto

vorrete essere estrose o, al contrario, semplici.

It’ s notSpopolano, ad esempio, le scarpe impreziosite da applicazio-

ni di strass, Swarovski, piccole gemme che ricordano i cri-

stalli: è il caso delle preziose collezioni firmate Greymer. La

maison propone sandali importanti per le loro forme quasi

barocche, accompagnate da applicazioni che danno luce alla

calzatura.

>Menbur | Zalando

>Men

bur |

Zal

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>Menbur | Zalando

>Serrese

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di Paola Pizzo

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130 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 15: SM PREVIEW 2014

wa lkRicami, Swarovski e applicazioni ton sur ton smorzano i calmi toni del bianco. Ampia la scelta per chi non sa decidersi tra open toe e décolleté, scarpe con plateau o senza.

Cristalli e Swarovski,

però, si fanno spazio

tra i pizzi e i tulle delle

scarpe firmate Serrese.

Caratteristica di diver-

si modelli pensati per

la sposa, quest’anno, è

il ricamo. Può impre-

ziosire tessuti velati

che al piede conferi-

scono un effetto nude

look, come nel caso

di Nando Muzi; può

essere realizzato nello

stesso tessuto della

scarpa, per un allure

decisamente più classi-

ca e bon ton, si pensi

a Menbur; o, ancora,

può essere il risultato

di un effetto ottico

che nasce da una

pregiata pelle traforata

a dovere, come nella

proposta dei

Fratelli Rossetti.

Decisamente roman-

tica, poi, tutta la serie

di scarpe monocromo,

che affidano l’esercizio

dell’estro all’applica-

zione di fiocchi e fiori

ton sur ton. Anche in

questo caso maestra è

la collezione Menbur,

ma non è affatto da

meno l’elegantissima

scarpa disegnata da

Pura Lopez.

Tra le decine di

proposte di maison e

designer comunque

non temete, troverete

tutte una risposta

agli eterni dilemmi

delle fortunate in

procinto di scegliere

le loro scarpe: open

toe o décolleté? Con

plateau o senza? Tacco

a spillo o kitten heel?

Non vi resta solo che

chiedere!

>Gre

ymer

>Greymer

>Nando Muzi

>Fratelli Rossetti | Zalando

>Menbur | Zalando

>Pura Lopez | Zalando

SPOSIMAGAZINE 131

BRIDALHER

Page 16: SM PREVIEW 2014

feetFunNy

Nell’era dell’unconventional, dove

sorprendere è diventato un diktat e non

passare inosservati anche, c’è una tendenza

che comincia a spopolare tra le fanciulle in

procinto di raggiungere l’altare: sotto l’abito,

a sorpresa, indossare un paio di scarpe

originali, che possano attirare l’attenzione e

far parlare le invitate per la stravaganza di

colori e forme.

Ecco, così, che accanto ai modelli nelle tinte

più disparate e lontane dal bianco, fanno la

loro comparsa le scarpe in cui la pacatezza

del colore per eccellenza delle spose è

smorzata da disegni, stampe e applicazioni

quanto mai azzardate. Basti pensare, ad

esempio, a due modelli della linea Iron First:

nelle “Digi Skull”, ad esempio, i protagonisti

sono dei teschi optical, composti da una serie

di coloratissime micro paillettes; l’unicità

delle “Distant Memory”, invece, sta nelle

borchie applicate su tutta la scarpa, un’open

toe con plateau e con dei teschi stampati

sulla pelle.

Per chi vuole essere particolare ma non

spingersi così oltre, è possibile virare verso

un altro modello eccentrico però dai toni

più sobri: quello di Jean Michael Cazabat.

La scarpa, rigorosamente in pelle bianca, è

caratterizzata dalla presenza di una serie di

applicazioni in metallo dorato. Sembrano

quasi parti di una normalissima zip.

Quest'anno, però, si respira anche un'aria

retrò, che si traduce in scarpe dal taglio

decisamente vintage. E, per i tempi di oggi,

abbastanza inusuali.

È il caso, ad esempio, del modello "Nakama"

di Chie Mihara: un paio di mocassini con

tacco basso e quadrato, resi più eleganti e

femminili dall'applicazione di un fiocco in

punta. Da non sottovalutare, infine, neppure

i modelli con tacco d'Orsay: lasciano scoperti

entrambi i lati del piede o solo uno, nella

maggior parte dei casi quello interno. Lodi

ne propone un paio impreziosito da alcuni

eleganti Swarovski.

FunNyfeet

>Jean Michael Cazabat | Zalando

>Iro

n Fi

rst |

Zal

ando

>Iro

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Zal

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Zal

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>Chie Mihara

di Paola Pizzo

Sotto l'abito, a sorpresa, compaiono scarpe quanto mai azzardate, con disegni, stampe e applicazioni decisamente originali. Ne abbiamo scelti alcuni modelli per voi, insieme al team di Zalando.

134 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 17: SM PREVIEW 2014

“I DO” SWIMSUIT

IN A

Lingerie bella ma

scomoda? Tulle

ingombranti

e gonne così

pesanti da far

sentire caldo ad un esquime-

se? Se decidete di sposarvi

al mare, tutto questo sarà

soltanto un brutto spaurac-

chio. Soprattutto se avrete il

coraggio di farlo in bikini!

Per le spose meno tradizio-

naliste e – ammettiamolo

– con dei fisici scolpiti come

un’opera d’arte, belli da moz-

zare il fiato, arriva una nuova

proposta: il bridal bikini.

Negli Stati Uniti è di gran

tendenza già da qualche

tempo, ma sono sempre di

più le maison che propongo-

no collezioni di costumi da

bagno interamente dedicate

alle spose. È il caso, ad

esempio, dell’italianissima

Emamò, azienda nata nel

2001, capitanata dal diretto-

re creativo Emanuela Corvo.

Il look di base è, naturalmen-

te, total white. Un bianco

puro protagonista di tessuti

pregiati come la mussola, i

pizzi e il macramè.

Fondamentali, però,

diventano i dettagli:

pietre e Swarovski sono

applicati soprattutto

sulla parte superiore dei

costumi. E da padrone,

inevitabilmente, la fanno

anche i modelli proposti:

si va dal due pezzi a

fascia fino al più ridotto

bikini, anche se non

mancano gli interi che,

lasciando strategicamen-

te scoperti diversi punti

del busto, diventano i

modelli più eleganti e

sexy.

Si chiamano Bridal Bikini e sono la soluzione per tutte quelle spose che tengono più all’abbronzatura

che all’abito bianco!

> E

mam

ò

> E

mam

ò

> E

mam

ò

di P

aola

Pizz

o

SPOSIMAGAZINE 81

BRIDALHER

Page 18: SM PREVIEW 2014

Si può giocare con i tessuti, le nuance o il nodo della

cravatta, ma il tight e lo smoking restano quegli intra-

montabili classici che hanno il potere di trasformare

ogni sposo in uno stupendo principe azzurro. Il

loro stile senza tempo fa capolino nelle collezioni

disegnate dalle maggiori maison del settore. E ognuna, a suo

modo, li rivede da prospettive sempre nuove.

Le linee seguono la

figura e la delineano

con decisione.

I colori variano

dal grigio al nero,

passando per un

blu che può essere

cina o notte. Il vero

protagonista degli

abiti firmati

Pal Zileri, però,

è il tessuto: la maison

opta per lane dalle

finezze elevate

con tocchi leggeri

di calandratura,

lane viscosa

per lucentezze

tridimensionali e

sete naturalmente

brillanti.

Il risultato è un uomo

decisamente bello

da vedere, lo sposo

che tutte vorremmo

trovare all’altare.

Gli abiti hanno fit sofisticati, che seguono le linee del corpo e si sviluppano su tagli inediti. I veri protagonisti diventano i tessuti.

STILE

TEMPO

SENZA

>Abito di Pal Zileri

di M

arco

Maz

zola

142 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 19: SM PREVIEW 2014

Ha una personalità

forte l’uomo che

indossa gli

abiti realizzati

dalla maison

Luciano Soprani.

L’atelier punta

tutto su un fit

sofisticato, dove

le proporzioni

accompagnano le

linee del corpo e i

tagli decisamente

inediti svelano la

ricerca stilistica

che sta alla base

della collezione.

>Ab

ito d

i Luc

iano

Sop

rani

>>

SPOSIMAGAZINE 143

BRIDALHIM

Page 20: SM PREVIEW 2014

Elegante e ricercato,

ma con un tocco

moderno che lo

rende irresistibile.

È l’uomo che nel

giorno delle sue

nozze sceglie di

indossare un capo

Lebole. L’azienda

propone completi

a tre pezzi, che

giocano tutto sul

contrasto tra il taglio

classico delle forme

e l’accostamento

di nuance anche

assai diverse tra

loro. Così, la giacca

del tight si colora

di nero, mentre il

pantalone è proposto

in grigio e per il

gilet si predilige

un bianco sporco

rigorosamente en

pendant con la

camicia e la cravatta.

>Ab

ito d

i Leb

ole

144 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 21: SM PREVIEW 2014

Linee

unconventional per

lo sposo pensato

da Carlo Pignatelli.

I netti contrasti

di colore, i tagli

delle giacche dal

piglio moderno

e i dettagli così

ricercati disegnano

i contorni di un

uomo sofisticato e

alla moda, che per

il suo look guarda al

futuro, rinnovando

la tradizione.

>Ab

ito d

i Car

lo P

igna

telli

>>

SPOSIMAGAZINE 145

BRIDALHIM

Page 22: SM PREVIEW 2014

Il colore a servizio

dell’eleganza e del

glamour firmato

Renato Balestra.

La vera novità della

collezione sposo

dello stilista è la

palette di nuance

impiegata nella

realizzazione degli

abiti. I toni dei blu

sfumano da quello

polveroso al blu

aperto, arrivando fino

all’intramontabile

blu Balestra, e si

accompagnano a

grigi cangianti

e grigi medi che

creano quella

giusta sfumatura,

per arrivare poi

al classico ed

intramontabile nero.

Il fascino è quello

del dandy, di un

uomo attento ad

ogni dettaglio: dal

fazzoletto che sbuca

fuori dal taschino,

al bastone con

l’impugnatura color

argento e un cilindro

poggiato sulla testa.

Archetipo pensa

proprio a tutto

quando disegna

il suo sposo,

contemporaneo per

la voglia di osare e

così magicamente

d’altri tempi per

l’immagine finale

che ne viene fuori.

>Ab

ito d

i Arc

heti

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| Sì S

po

saita

lia

>Ab

ito d

i Ren

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Bal

estr

a

146 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 23: SM PREVIEW 2014

Igioielli in un matrimonio sono prerogativa della sposa?

Niente di più sbagliato! Anche lo sposo vuole essere

impeccabile nel gran giorno. Basta seguire alcune

semplici regole di bon ton e scegliere accessori semplici,

che esaltino lo stile e diano un tocco glamour al futuro

marito. Promossi per lo sposo, di sicuro, i gemelli, che spesso

vengono regalati dalla sposa, dalla madre oppure rappresentano

un’eredità di famiglia, che viene tramandata di padre in figlio.

Si tratta di due “bottoni” che vengono accoppiati per allacciare

i polsini della camicia. Veri e propri gioielli che dall’Ottocento a

ora rimangono tra i pochi ornamenti concessi all’uomo.

Di solito, i gemelli da polso vanno abbinati al modello della

camicia indossata ed è preferibile che siano piccoli, raffinati e

che non siano smaltati, ma che abbiano possibilmente lo stesso

colore dell’orologio. Per chi indossa una camicia stile classico e

non è abituato a portare gemelli, esistono anche i copribottone,

che danno un tocco di eleganza alla camicia. Promosso come

gioiello per lo sposo anche l’orologio da polso, mentre quello da

taschino è ammesso soltanto se si tratta di un gioiello di famiglia.

L’orologio da polso è di solito il regalo classico che la sposa fa allo

sposo. Per questo motivo, così come la sposa porterà l’anello di

“PREZIOSO”UNO

SPOSO

fidanzamento, dovrà essere indossato il giorno delle nozze. Ma

come deve essere lo stile dell’orologio? Discreto ed elegante, in

metallo oppure in oro bianco. Molto raffinati si presentano anche

i cinturini in pelle che esaltano il pregio del quadrante, qualora

sia di particolare valore.

Simpatica anche la soluzione dell’orologio da taschino. Se ben

portato, infatti, dona un tocco di eleganza retrò, ma l’abbi-

gliamento deve esserne all’altezza, molto raffinato o spiritoso, ma

sempre elegante.

Chi non intende rinunciare alla tradizionale cravatta per il

gran giorno, può indossare un esclusivo fermacravatta oppure,

in alternativa, lo sposo che decide di indossare lo stravagante

plastron, cioè una cravatta più larga, può portare una spilla in

oro bianco con perla a goccia.

Bandito qualsiasi tipo di piercing, braccialetto, collana e anello

per lo sposo che vuole avere un look impeccabile e di classe.

Per finire, la fede nuziale, prezioso gioiello da portare per tutta la

vita al proprio anulare, ma soprattutto simbolo dell’amore eterno

tra i due innamorati, rappresenta l’ultimo gioiello da incorporare

al look finale dello sposo.

Quelli giusti, se indossati senza eccessi, sono concessi anche a Lui. Stiamo parlando dei gioielli per il grande giorno.

>Salvini

>Salvini

>Salvatore Ferragamo

di Ann

a Clar

a Muc

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208 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 24: SM PREVIEW 2014

di Marco Mazzola

REN

ATO

BALESTRA

AMBASCIATOREDI STILE“Stupire è facile, rinnovarsi nella tradizione è un’ impresa”.

Così lo stilista ci racconta la sua moda. E sullo sposo non ha alcun dubbio: “Anche lui deve essere in perfetta sintonia con l’atmosfera della cerimonia.

Se vuole sorprendere non deve strafare”.

148 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 25: SM PREVIEW 2014

Assolutamente no. Non era previsto se non per scom-

messa, appunto, e come tale non prevedeva alcuna

lungimiranza. Volevo soltanto vincerla e fermarmi là.

Essendo comunque una persona ambiziosa, non inizio

mai una cosa che so di non poter portare a termine e

adoro dedicarmi con entusiasmo a quello che faccio,

per farlo sempre meglio. Così, quando capii che con

la moda potevo andare avanti e non fermarmi ad una

semplice scommessa, mi sono buttato senza indugio.

L’arte, sicuramente. In qualsiasi forma: dall’architettu-

ra alla pittura, dalla scultura alla musica. Soprattutto

la musica. Il mio sogno era diventare concertista, tant’è

che ho studiato pianoforte per moltissimi anni.

Qualcosa si è aggiunto, certo. C’è più coscienza della

storia e dell’arte, più raffinatezza. Oggi non si finisce

mai di raffinare qualcosa con i mezzi di cui si dispone.

Poter viaggiare ovunque si voglia è un gran bene nonché

interminabile fonte d’ispirazione. Andare in Oriente, in

Sud America, esplorare posti diversi, le loro culture, la

loro vita e, appunto, la loro arte. Tutti questi elemen-

ti diventano nozioni per imparare nuove cose e nuovi

modi di vedere. La mia conoscenza prima era pretta-

mente di natura “accademica”, per così dire, e non di

vita vissuta e sensazioni. Ecco, oggi il modo di ispirarmi

è sicuramente più completo.

Strano pensare che il suo primo abito fu realizzato così, quasi per scommessa. Avrebbe mai sospet-tato che la sua firma sarebbe diventata un grande classico della moda?

Mantiene da sempre le stesse fonti di ispirazione?

Qualcosa, oggi, la ispira particolarmente?

˜

˜

˜

˜

È arduo “difendersi” in questi tempi dove l’unico diktat imposto dai trend sembra quello di dover per forza stupire con soluzioni tra le più disparate?

È la cosa più difficile. Stupire è facile, rinnovarsi nella tradizione è un’impresa. Fare qualcosa di nuovo senza stravolgere il classico è

difficile, ma è quello che mi soddisfa di più. Ogni collezione non deve rivoluzionarsi di volta in volta passando da uno stile ad un altro.

Bastano alle volte alcune variazioni ben pensate, piccole rielaborazioni e rivisitazioni. >>

SPOSIMAGAZINE 149

INTERVIEW

Page 26: SM PREVIEW 2014

Lo sposo ideale è esattamente come la sposa ideale,

occorre capire il tipo di cerimonia che si vuole creare.

I matrimoni possono essere di diversi tipi, tra i più

disparati: fastosi, fiabeschi o semplici. Mai lanciarsi a

priori in imprese titaniche, poiché il rischio di non otte-

nere ciò che si desidera è dietro l’angolo. Bisognerebbe

piuttosto partire da un’idea o una fonte d’ispirazione

molto semplice e su questa creare tutto ciò che ren-

derebbe personale ed originale la cerimonia in base al

proprio modo d’essere. Una volta deciso il mood della

cerimonia si possono scegliere tutte le altre cose, se-

guendo piccole e semplici regole: non sarebbe carino

presentarsi con un vestito molto pomposo in un conte-

sto semplice, così come non sarebbe opportuno un ve-

stito semplice in un contesto molto curato ed elaborato.

Anche la figura dello sposo, quindi, deve essere in per-

fetta sintonia con l’atmosfera della cerimonia.

Potrebbe descriverci lo sposo ideale secondo Renato Balestra?

˜150 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 27: SM PREVIEW 2014

Quali sono le pecche di stile degli sposi di oggi?

Se ne vedono di tutti i colori. Vogliamo parlare dello

smoking? Lo smoking è l’abito da sera per eccellenza, e

non è per nulla adatto ad un matrimonio, è sbagliatis-

simo! Stesso discorso vale per il tight: a meno che non

sia un matrimonio molto, molto sontuoso, evitiamolo o

preferiamo un mezzo tight, sempre a patto che l’atmo-

sfera del matrimonio lo permetta.

L’abito bianco per l’uomo, poi, supera davvero qual-

siasi immaginazione! Ho visto addirittura sposi con

accessori in pelliccia. Incommentabili.

Lo sposo, certe volte, compie l’errore di mettersi in

testa di voler strafare per non essere da meno rispetto

alla sposa, rovinando tutto con lustrini inutili. Se

l’uomo vuole stupire non deve strafare. Molto meglio

un abito semplice, dal taglio classico, elegante e magari

di colore blu scuro.

Basta giocare con un bell’accessorio, come la cravatta

o il panciotto dal colore differente, con una trama non

invasiva per spezzare. Si può ricorrere anche ai tessuti

nuovi, più moderni.

Poi ricordiamoci che il matrimonio deve essere un

evento allegro: tutti questi neri e grigi, così piatti, fanno

sembrare l’evento quasi un funerale, non conferiscono

un aspetto da festa. Il nero, ad ogni modo, potrebbe

anche andare, a patto che sia accostato ad una cravatta

di colore diverso, o damascata nei toni del grigio perla

o del bianco. ˜

Per me, ovviamente, in blu. Un bel blu scuro, quasi

nero per essere precisi.

Lascerei il nero che tutto sommato allo sposo si può

perdonare, ma preferirei un blu per dare luce e non

dare un tono pesante alla cerimonia.

A questo punto possiamo azzardare un’ipotesi in merito alla sua risposta, ma vogliamo comunque porle la domanda: sposo in nero o in blu?

SPOSIMAGAZINE 151

INTERVIEW

Page 28: SM PREVIEW 2014

La parola chiave è colore. E non c’è stagione che tenga.

Le maison, quest’anno, hanno fatto a gara di fantasia

per portare in passerella (e nei negozi) collezioni niente

affatto noiose, che stupiscono per la scelta di nuance e

grafiche, ma soprattutto che sembrano creare un legame

tra i mesi freddi e quelli caldi.

color

techni life inAbiti che farebbero invidia a Monet,

Picasso nel suo periodo cubista e anche Mirò. I tessuti di quest’anno

diventano tele per fare da sfondo ad un’incredibile palette colori.

>Just Cavalli

>Lau

ra B

iag

iott

i

>Kriz

ia

>Aig

ner

>Aig

ner

>Aig

ner

di P

aola

Pizz

o

180 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 29: SM PREVIEW 2014

Torna negli armadi,

dunque, ancora una

volta, la tendenza

al color-blocking,

mentre le stampe

di capi e accessori

scivolano dall’optical

fino al tribale, in un

gioco di eccessi assai

piacevole.

Nei mesi invernali

la protagonista è una

palette di nuance che

sfuma dal bordeaux

intenso al fucsia, ma

che lascia spesso il

campo al blu elettrico,

al profondo e scuro

verde bosco e al rosso.

L’estate, neanche a

dirlo, sancisce il vero

tripudio di colori.

Accesi, però.

Così, nelle

collezioni

dominano il

giallo canarino,

l’arancione, il

rosa e, ancora,

il turchese e il

verde.

Per la serie “non

farsi mancare

mai nulla”,

quest’anno i

colori si fondono

con le stampe,

dando vita ad

una confusione

di simboli, motivi

patchwork,

grafiche geo-

metriche e

optical, figure

tribali.

>Guc

ci

>Aig

ner

>Bur

ber

ry >Missoni

>Mas

sim

o R

ebec

chi

>Aig

ner

>Mis

soni

SPOSIMAGAZINE 181

FASHION

Page 30: SM PREVIEW 2014

Cominciamo proprio dall’inizio: chi è Vincent Billeci?Un ragazzo con le idee chiare su cosa avrebbe voluto fare nella sua vita già da quando era bambino: lo stilista. Quando ho terminato l’Accademia di Belle Arti, a Palermo, ho sentito il bisogno di raccontare le meraviglie della mia città e dare forma alla mia personale visione della Sicilia, nell’unico modo che conoscevo. Così, con la Spring/Summer 2013 è iniziato ufficialmente il mio percorso nel mondo della moda.

" Vi presentiamo Vincent Billeci, uno dei nuovi talenti della moda italiana. Eclettico ed esteta, attinge a piene mani dalla

tradizione siciliana per poi, però, destrutturarla e darle un taglio decisamente unconventional".

In effetti, osservando le tue creazioni sembra di assistere al trionfo della sicilianità...Se non fossi nato in Sicilia, il mio modo di approcciarmi alla moda sarebbe stato diverso. La mia terra è sicuramente il punto centrale da cui parte tutto: i ricordi d’infanzia, i suoni e gli odori emergono naturalmente ogni volta che mi accingo a progettare. Si mescolano alle suggestioni più recenti, all’arte contemporanea e all’esperienza per poi contaminare il mio immaginario.

"È L’IDEATORE DI DUE BORSE DESTINATE

A SEGNARE I PROSSIMI TREND: LA SILVERCOWBAG E LA

ROSALIEBAG.CONTESE DA

MOLTISSIME DONNE DEL JETSET NOSTRANO,

ENTRAMBE NASCONO DAL SUO PROFONDO

LEGAME CON LA FEDE E LA SIMBOLOGIA DELLA

SUA TERRA"

>Rosaliebag

>Silvercowbag

di Paola Pizzo

182 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 31: SM PREVIEW 2014

Per questa stagione fredda hai lanciato sul mercato un accessorio da capogiro,

la Rosaliebag. Bellissima. Dove hai preso l’idea?

Solitamente mi capita di disegnare gli accessori della collezione quando questa

è per metà realizzata. Nella Fall/Winter 13-14 non avevo le idee chiare su quale accessorio potesse esprimere al meglio il concept della collezione. Così, in uno dei tanti pomeriggi palermitani, mi sono

recato al santuario di Santa Rosalia, a Montepellegrino. Non appena mi sono

inginocchiato sulla bara della Santa, il mio sguardo è stato rapito dai grandi boccioli di rosa che ne impreziosiscono il capo. Lì

ho subito capito che quello sarebbe stato il tratto distintivo della mia borsa.

Quali altri soggetti sono al centro della tua collezione di accessori?

In collezione è presente la Silvercowbag, una clutch da portare a mano e a cui sono molto legato perché mi ha fatto conoscere

al grande pubblico. Anche questa è nata in un modo inaspettato. Qualche tempo fa,

entrando in una bottega, insieme a delle

Hai mai pensato di disegnare abiti da sposa? Non ho mai pensato di disegnare abiti da sposa, però mi piacerebbe che la sposa Vincent fosse minimale nelle forme ed essenziale nelle decorazioni. Credo che utilizzerei ricercati pizzi e macramè, mantenendo la silhouette abbastanza lineare.

Chiudiamo con un paio di dritte per lo sposo e le invitate. Il consiglio che posso dare allo sposo è quello di scegliere colori e silhouette abbastanza classiche, magari giocando su piccoli dettagli. Agli invitati, invece, suggerisco di optare per abiti che permettano loro di essere a proprio agio.

classiche forme votive, mi sono trovato davanti alla statua di una mucca. L’anziana artigiana mi raccontò che nell’antichità, e ancora oggi in alcune zone dell’entroterra siculo, questa scultura viene donata dai credenti a Dio come segno di devozione. Un profondo legame con la fede che ho voluto fosse subito mio.

Passiamo agli abiti: la leggerezza dei tessuti, da un lato; e la prepotenza dei colori, dall'altro. Cosa ti ha ispirato? Il mood della collezione attinge e prende forma dai miei ricordi legati all’infanzia, quelli delle fabbriche di Murano, fatte di vetri leggeri e soffiati, e delle bancarelle delle feste siciliane piene di dolci colorati e caramelle gommose.

SPOSIMAGAZINE 183

INTERVIEW

Page 32: SM PREVIEW 2014

CAMBIA

Adatta per gli outfit di ogni

momento della giornata,

quest’anno è indispensabile

avere almeno un capo in pelle

nel proprio armadio.

Total look per le più audaci, dettagli di stile per chi non vuole rinunciare a stare al passo con la moda ma senza

strafare. È arrivato il momento di cambiare… pelle. Proprio così, perché questo materiale è uno dei principali

protagonisti delle collezioni portate in passerella dalle maggiori maison dell’alta moda internazionale.

>Burberry

>Bur

ber

ry

>Bur

ber

ry

>Sal

vato

re F

erra

gam

o

di P

aola

Pizz

o

188 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 33: SM PREVIEW 2014

CAMBIA Non resta,

dunque, che

rivedere il

guardaroba

e portare un

po’ di novità

nell’armadio.

Spazio a biker

jacket, gonne

anni Settanta

possibilmente

bordeaux, abiti

e pantaloni

dalla silhouette

slim.

Adattata per completi da

ufficio, outfit da aperitivo,

mise per un pomeriggio di

shopping con le amiche

o per un appuntamento

con il proprio uomo, la

pelle non è mai stata tanto

versatile e perfetta per ogni

momento della giornata.

Se Burberry e Aigner la

propongono in versione

animalier, Krizia opta

invece per un look più

sbarazzino, fatto di colori

chiari e trasparenze.

Ferragamo, invece, sceglie

di smorzare il rigore del

nero lavorando una pelle

lucida che torna nei

cappotti come negli

accessori.

>Jus

t C

aval

li

>Salvatore Ferragamo>Aigner

>Kriz

ia

>Kriz

ia

SPOSIMAGAZINE 189

FASHION

Page 34: SM PREVIEW 2014

È un uomo attento ad ogni dettaglio quello che va in scena in questo 2014.

Armato di borse over size, indossa senza esitare scarpe che sfumano dal

maculato (Burberry ne offre un’ampia scelta) al giallo fluo di Rodolphe

Menudier. Gli accessori, infatti, sono la sua arma vincente: al collo si

alternano maxi sciarpe e cravatte ton sur ton o a fantasia, come quelle pro-

poste dalla maison Ferragamo; ed è un gran sfoggio anche di occhiali dalle

montature decise, di estrosi porta iPad e iPhone e di giacche e cappotti dai

tagli più disparati.

MAN’SIn mano borse oversize e ai piedi scarpe maculate. L’uomo quest’anno osa, soprattutto negli accessori.

ATTITUDE

>Burberry

>Sal

vato

re F

erra

gam

o

>Salvatore Ferragamo

>Burberry

>Burberry

>Burberry

>Rodolphe Menudier

di M

arco

Maz

zola

>>

192 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 35: SM PREVIEW 2014

L’estro non viene a

mancare neppure

quando si parla dei

colori. I tessuti si

dipingono di rosso

Burgundy, di beige,

verde militare e blu.

Non mancano, natu-

ralmente, le pennel-

late di nero e, per chi

ha una forma fisica

da invidiare, ottima

la scelta del grigio, so-

prattutto se sfumato

nel più chiaro color

ghiaccio.

>Bur

ber

ry

>Burberry

>Roberto Cavalli

>Jo

hn R

ichm

ond

>Sal

vato

re F

erra

gam

o

>Salvatore Ferragamo

>Salvatore Ferragamo

194 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 36: SM PREVIEW 2014

jewelslovelyUn paio di pendenti o

una parure? E i bracciali?

Nel giorno del sì ecco cosa

indossare per non sbagliare.

Qual è il gioiello

giusto per il giorno

del matrimonio? La

domanda è naturale

per tutte, la risposta

forse un po’ meno. Tra i tanti pre-

parativi, nella frenetica corsa a che

tutto sia perfetto, c’è anche questo

dettaglio (non proprio di poco

conto) a cui la sposa deve necessa-

riamente pensare. E lo deve fare

considerando l’abito che indosserà e

il tipo di acconciatura che sceglierà

per i suoi capelli. Qualche dritta,

allora, non guasta mai.

>Salvini Collezione Atelier

>Stroili

>Stroili >Stroili

>Stu

dio

tri

ple

V ©

Car

tier

di Flavia Perricone

204 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 37: SM PREVIEW 2014

Per la sposa che vuole

apparire semplice,

il consiglio è di non

indossare più anelli o

bracciali vistosi, così da

lasciare alla fede il ruolo

di unica protagonista.

Meglio, dunque,

impreziosire il viso o il

collo. La domanda è: un

filo di perle stile bon ton

o un paio di orecchini

chandelier decisamente

più vistosi? Un punto

luce, un collier, un

pendente o una parure?

Una delle nuove

tendenze è quella

di far indossare alla

sposa il gioiello. C’è un

indiscusso ritorno ai

monili semplici, piccoli,

discreti, ma veri.

Molto dipende

dall’acconciatura

della sposa e dalla

scollatura dell’abito.

Gli orecchini sono

un accessorio da non

sottovalutare. Piccoli

o grandi poco importa,

ciò che conta è che ci

siano: perle, pendenti

e orecchini bottone,

vanno tutti benissimo,

soprattutto se abbinati

ad una pettinatura

raccolta perchè

doneranno luce e

raffinatezza al viso.

È il caso di quelli

proposti da Salvini

o da Swarovski:

pendenti super

brillanti che ingen-

tiliscono il viso.

Nella scelta dei gioielli dovrete tener conto dell’acconciatura e della scollatura dell’abito.

>Salvini Collezione Infinity

>Stroili

>Str

oili

>Stroili

>Swarovski

>Sal

vini

| C

olle

zio

ne A

telie

r

>V. Wulveryck © Cartier

>>

SPOSIMAGAZINE 205

JEWELS

Page 38: SM PREVIEW 2014

Sceglieteli, però,

montati con pietre

colorate da abbinare

alla tonalità del vestito o

degli altri accessori.

Un bel collier, non

troppo vistoso,

arricchisce un abito

molto scollato riem-

piendolo e richiamando

l’attenzione verso

un collo sottile ma

attraente allo stesso

tempo. Sicuramente

un gioiello che non

passa inosservato è

consigliato per quelle

spose sofisticate e appa-

riscenti.

Non dimenticate che la fede resta l’anello più importante e gli altri dovranno fare solo da cornice.

Con uno scollo totale o quasi,

troveranno spazio catenine

medio-lunghe in oro bianco o

giallo con preziosi pendenti,

come quelle Swarovski,

arricchite da punti luce

per esaltare ancora di più il

decolleté. Per la sposa che

non sa rinunciare agli anelli

nemmeno nel giorno del

matrimonio, il consiglio è

di indossare dei modelli in

oro bianco e brillanti, come i

solitari di Cartier e Stroili o

i trilogy di Salvini. L’anello

più importante, infatti, deve

restare la fede e gli altri

dovranno fare soltanto da

cornice. .

>Str

oili

>Stroili

>Studio Triple V © Cartier

>K. Riou © Cartier >Stroili

>Swarovski

206 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 39: SM PREVIEW 2014

perlefiordiPassepartout

di eleganza, le perle sono

il gioiello perfetto per le spose che non

vogliono passare inosservate ma

senza rinunciare alla loro

semplicità.

A Si dice che le perle, se regalate, portino lacrime. Un detto

impietoso, che non rende giustizia ad una pietra dal fascino

unico e inimitabile e che in realtà fa solo sorridere e gioire chi

la indossa.

Una delle pietre più preziose che la natura possa offrire, la

perla regala luce e si presta perfettamente ad ogni montatura: su anelli,

bracciali, orecchini e collane. Un gioiello semplice, chic ed elegante in

tutte le sue inclinazioni, le perle sono perfette in ogni loro forma e colore.

E sia che si tratti di perle di fiume, d'allevamento, rosa o bianche, non ha

importanza: sono il candore e la perfezione di questo raffinato gioiello a

renderlo un passepartout di eleganza.

Protagonista del maggior numero di matrimoni, sono sempre di più le

spose che decidono di impreziosire il proprio abito nuziale con un collier

di perle, un pendente o un paio di orecchini. Una scelta spontanea per la

sposa che non vuole passare inosservata mantenendo, però, un tocco di

semplicità. Con la sua forma sferica, infatti, la perla esalta la bellezza e la

forma del volto, soprattutto se l’acconciatura del grande giorno prevede

che i capelli siano tenuti raccolti, illumina il colore della pelle senza

appesantire ed è abbinata al colore dell’abito.

Le perle, però, possono andare anche sul vestito o addirittura sulle scarpe!

Abiti che segnano il punto vita con un filo di perle, perle nell’acconciatura

e nel velo. Dunque, basta con i pregiudizi e i luoghi comuni: le perle, oggi,

portano solo felicità e gioia.

>Stroili

>Str

oili

>Stroili

di F

lavia

Per

ricon

e

200 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 40: SM PREVIEW 2014

GUESTSPARKLING

Dai brillanti alle soluzioni in acciaio, vi sveliamo come impreziosire l’outfit di un’invitata perfetta.

Anche le invitate dovranno preoccuparsi del proprio aspetto nel giorno più bello dei

propri amici e parenti. Superata la fase “Cosa devo indossare?”, piccole e grandi

dovranno concentrarsi su quel dettaglio che non deve mai essere trascurato o sotto-

valutato: i gioielli. Un monile, non importa se semplicissimo o più sofisticato, sarà in

grado di impreziosire, e a volte stravolgere, lo stile di un abito che non si indossava più

da tempo e che era stato relegato in un angolo dell’armadio.

>Salvini Collezione Multicolor

>Salvatore Ferragamo

>Stroili

>Louis Vuitton | Collezione Lockit

di F

lavia

Per

ricon

e

210 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 41: SM PREVIEW 2014

Un unico consiglio alle

signore, però, è d’obbligo:

non agghindatevi troppo,

la semplicità viene sempre

premiata. Inoltre, rischiereste

di essere guardate più della

sposa e questo non deve

assolutamente accadere.

Il rischio, scegliendo di

indossare troppi gioielli,

infatti, è di appesantire il

viso e il decolleté, creando

non poca confusione in chi

guarda. Meglio, dunque,

concentrarsi anche su unico

dettaglio, ma che verrà di

certo notato e apprezzato.

Così, c’è chi punta sui gioielli

in acciaio, come quelli

della linea Louis Vuitton e

Salvatore Ferragamo: anelli

semplici, ma di un’ eleganza

sopraffina, utili anche per

altre occasioni importanti.

Adattabili a qualsiasi stile,

costituiscono un piccolo

tocco di eleganza non

invasiva. Per chi, invece,

mira ad uno stile più da

Lolita, Pandora propone i

suoi bracciali coloratissimi

in argento Sterling o in oro

puro 14 carati, in pelle o

tessuto, per creare e dare

forma alla fantasia. Salvini

pensa a coloro che non

riescono a rinunciare al

classico gioiello prezioso.

Il brand opta per una linea

di anelli assolutamente

originale, un gioiello di valore

che, puntando sui colori, non

rinuncia ad essere prezioso

ma senza per questo risultare

noioso. Ecco, così, il tris di

anelli pieni zeppi di pietre

colorate, il Black Wawe in

oro e diamanti bianchi e neri.

Cromatismo, quest'ultimo,

che torna anche negli anelli

Stroili.

Per uno stile tutt’altro che

formale, una libellula al collo

è la proposta di Rebecca.

Un tocco di leggerezza per

raffinare l'immagine con

originalità.

>Salvini Collezione Charade

>Salvini Collezione Paraiba

>Salvini Collezione Montmartre

>Pandora

>Rebecca Collezione N.14

>Rebecca | Collezione Soleil

>Stroili

>Stroili

SPOSIMAGAZINE 211

JEWELS

Page 42: SM PREVIEW 2014

MODE RNtimes

Cade

il ta

bù de

l clas

sico.

Mod

erni

signi

fica a

derir

e a ci

ò che

si è

appe

na

com

piut

o men

tre an

cora

si co

mpi

e.

Uno sguardo avanti, al futuro. Un soffermarsi al presente, al contemporaneo e continuo evolversi di forme e materia. Scegliere la

lista di doni a cui gli invitati potranno attingere per renderti ancor più felice nel giorno delle nozze è solo scegliere un punto di

vista. È un dito puntato verso qualcosa, una scelta di campo per circondarti di cose belle, utili, funzionali e di rilievo. Cade il

tabù del classico, la casa si tinge di nuovo: modernità significa aderire a ciò che si è appena compiuto mentre ancora si compie,

manifestare tendenze, gusti del mondo, i tuoi. Il bianco rigoroso e le linee squadrate di un servizio Villeroy & Boch, il colore

allegro ma d’effetto delle ceramiche quotidiane realizzate da Villa d’Este, l’acciaio dal design funzionale di Alessi. Dalla colazione al pranzo,

dal tè alla cena formale, ogni elemento contribuisce ad arricchire la tua casa, fornire uno spunto ai tuoi ospiti e parlare di te, di ciò che ti piace.

Un design che guarda al classico, che cerca il passato per reinterpretarlo e renderlo attuale e vivo, come Gan-Rugs, per esempio, azienda

spagnola (con rivenditori autorizzati anche in Italia) produttrice di stupendi tappeti di design: i colori, le lavorazioni e l'integrazione

armoniosa delle forme rendono questi rettangoli intessuti adatti agli ambienti più moderni, intrecci di fili e lavorazioni differenti creano

l’effetto patchwork degli antichi pavimenti mediterranei, come nel modello “Siracusa”, opera d’arte contemporanea ai tuoi piedi. Un animo

mediterraneo che ritorna reinterpretato in un’esclusiva collezione di tele fra cui scegliere, per esempio, un capezzale neutro per le coppie

>Calligaris | Omnia Glass

di Antonella Giovinco

224 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 43: SM PREVIEW 2014

MODE RNlaiche: sono i quadri nati dall’estro antropologico di Francesco Bondì,

siciliano di origine e d'orgoglio (www.fbondi.it). Le Edicole Volitive

sono l’opera d’arte che impreziosisce la tua casa senza appesantirla, il

capezzale inedito che non pensavi di avere. Nicchie dei santi vuote

che sono segno della festa: interessante l’idea di accostarne due, diverse

ma complementari. Con esse - o in un ambiente diverso della casa - un

altro oggetto perfetto per una lista nozze moderna sono gli specchi “Per

Grazia Ricevuta” di OJI, celebrano la tradizione degli ex voto, intreccio

di credenze religiose e folklore che ancora oggi trova suggestive estrin-

secazioni. La serie è composta da un pezzo più grande, che rivisita il

disegno del classico cuore in argento col bordo intarsiato, e quattro

sagome più piccole, che possono essere sfruttate come singoli elementi

riflettenti o accostate per ottenere effetti decorativi.

Una lista di nozze può essere fatta di pezzi che si ricompongono tra le

mura della tua nuova casa, ora che ti fai uno con la tua metà, e che si

completano in un convivio, specie con la tavola dei tuoi sogni. Riunisci

chi ami attorno ad un tavolo moderno, ad esempio, come l’Omnia Glass

di Calligaris (storico brand che nel 2013 ha festeggiato il suo novantesimo

compleanno): quadrato, versatile, col piano in vetro temprato e il

basamento in legno; un effetto ottico di sospensione mostra il piano leg-

germente sollevato rispetto alla struttura. E anche i tuoi ospiti potranno

sentirsi ad un metro da terra, quando sono a casa tua.

>Villa d'Este >Gan-Rugs | Siracusa

>Alessi | Graves Ph. Giacomo Giannini

>Villeroy & Boch | Modern Grace

SPOSIMAGAZINE 225

WISH LIST

Page 44: SM PREVIEW 2014

Angelo Garini

ARCHITETTOECCO COME TI

IL MATRIMONIOIl minimalismo e l'estrema essenzialità non fanno proprio per lui. Angelo Garini è una delle firme indiscusse nel mondo dell'ideazione e organizzazione di matrimoni. Un architetto - wedding planner romantico, dall'allure ottocentesca.

di M

arco

Maz

zola

298 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 45: SM PREVIEW 2014

Angelo Garini

La tua professione oggi rispecchia ciò che ti aspettavi quando hai iniziato?Ho iniziato ad occuparmi di matrimoni per caso, su richiesta di una mia cliente a cui avevo appena ultimato la casa e la cui figlia si sposava di lì a qualche mese, quindi non avevo aspet-tative, ma ho accolto la richiesta con piacere e come una nuova sfida. In fondo, allestire eventi e occuparmi della sceno-grafia della tavola o della decorazione floreale è da sempre parte del mio percorso personale. Quando poi ho affiancato alla mia attività di architetto quella di progettista di eventi, ho desiderato creare eventi nei luoghi più belli che potessi imma-ginare. Oggi posso dire dunque, di aver realizzato moltissimi di quei desideri: Venezia, Capri, Palermo, i laghi, la Costa Azzurra, Parigi, Ibiza sono solo alcuni dei posti nei quali ho avuto l’onore di porre la mia firma.

Inizi la carriera come architetto, adesso sei un afferma-to wedding planner: quali le differenze e le similitudini tra queste due professioni?In realtà resto un architetto che, oltre ad occuparsi dello spa-zio della vita, cioè la casa e i luoghi della convivialità e del-lo stare bene, si occupa dello studio degli eventi. Non sono quindi due professioni diverse, bensì la stessa che si orienta in campi di azione diversi.

Già da diversi anni la figura del wedding planner si è affermata anche in Italia. Cosa è cambiato da allora? È vero, la figura del wedding planner si sta diffondendo in ma-niera esponenziale e, purtroppo, ma è doveroso dirlo, l’offerta è oggi decisamente superiore alla domanda. C’è molta im-provvisazione e altrettanta confusione. Non esiste un ricono-scimento ufficiale di questa professione, sebbene l’Associa-zione Wedding Planner ci stia lavorando da tempo e quindi chiunque può svolgere questo lavoro senza alcuna prepara-zione specifica. Basti dire che mi capita spesso di trovare siti di “wedding planner” che usano le mie foto per promuovere la loro attività, il che non ha bisogno di alcun commento.

Cosa rende unico e inconfondibile un matrimonio fir-mato Garini?La differenza sta nel fatto che il wedding planner è colui che si occupa di organizzare il matrimonio, fornendo e coordinan-do servizi, fornitori, prodotti e accompagna gli sposi in tutte le scelte proponendo ciò che di meglio il mercato possa offrire. Io mi occupo, invece, del progetto di “messa in scena” dell’e-vento, partendo dallo studio dello spazio e valorizzandone le caratteristiche. Tutto ciò che disegno è realizzato in esclusiva da un team di persone che fa parte della mia struttura e che mi segue in qualunque parte del mondo. Non scelgo tra ciò che già c’è, ma progetto e realizzo qualcosa di assolutamen-te unico.

"Tutto ciò che realizzo è in esclusiva. Non scelgo tra ciò che già c'è, ma progetto qualcosa di unico"

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SPOSIMAGAZINE 299

INTERVIEW

Page 46: SM PREVIEW 2014

E la clientela, è cambiata? Non è tanto la clientela che cambia, quanto il mio desiderio di rinnovarmi ad ogni nuovo incarico. Dico sempre che il mio primo concorrente sono io stesso, perché devo cercare di cre-are situazioni nuove che possano proseguire quel percorso di creatività e ricerca iniziato ormai qualche anno fa.La mia clientela è fatta di persone che hanno sicuramente uno spiccato gusto per il bello, che desiderano l’unicità, ma che non devono stupire e sorprendere nessuno, amano quindi immergersi in situazioni raffinate ma dove tutto è in perfetto equilibrio e senza eccessi.

Quali soluzioni stilistiche vengono richieste più spesso?Ogni evento è una storia a sé e non ci sono quindi richieste che vanno per la maggiore, c’è però un dettaglio che ricorre spesso nei miei allestimenti e che gli sposi richiedono sempre, al punto che ormai lo considero un po’ la mia cifra stilistica.Si tratta di una serie di candelabri in legno tornito, realizzati su modello di alcuni acquistati da un antiquario a Parigi, accom-pagnati da bobeche in cristallo a gocce.

Quali sono i nuovi trend per la scenografia nuziale che vedremo durante il 2014?Ripeto sempre che il matrimonio è un evento di tradizione e come tale va trattato, esistono quindi delle tendenze, molto lente, che si diffondono tra gli sposi. Un esempio per tutti, la durata e il numero di portate del pranzo nuziale. Oggi anche al sud la richiesta degli sposi è quella di abbreviare questo mo-mento a favore del cocktail aperitivo e della festa post torta. Ogni anno, poi, mi piace proporre una nuova palette colori per gli allestimenti floreali. La prossima sarà arancio e rosa.

Potresti descriverci quelli che, secondo te, sono gli stili migliori nella scelta delle scenografie?Amo molto la storia e in particolare il periodo che va dal Ba-rocco al Neoclassico. Mi riferisco, quindi, molto spesso a quelle epoche per trovare ispirazione; ma anche il periodo rinasci-mentale, epoca degli eventi organizzati da Leonardo da Vinci per Ludovico il Moro, ha tanto da insegnare. Allo stesso tem-po, però, mi piacciono molto allestimenti di gusto romantico e quindi realizzati facendo uso di porcellane e rose quasi sfatte, come si faceva nell’800. Sicuramente il minimalismo e l’estre-ma essenzialità non fanno per me.

E se non volessimo restare sul classico, quali opzioni?Propongo atmosfere campestri, da “festa in borgo”, con la realizzazione di momenti in cui si esprime, tramite la presenza di personaggi in costume, lo spirito del posto; oppure atmosfere rarefatte, che riportano alla mente ambienti newyorkesi carat-terizzati da colori e luci soffuse.

Hai mai avuto a che fare con degli sposi siciliani? Cosa ti piace e cosa no della nostra Isola?Certo che sì. Ho realizzato alcuni eventi tra cui ricordo con grandissimo piacere un matrimonio svoltosi a Bagheria, nell' in-cantevole cornice di Villa Palagonia. La cerimonia ha avuto luo-go nella cappella della villa e il ricevimento si è svolto nei saloni. Le tovaglie erano tutte antiche e facevano parte del corredo di famiglia. In un’altra occasione, invece, ho realizzato un ma-trimonio a Mondello, la cerimonia si è svolta nella Cappella Pa-latina, il ricevimento a casa della sposa, in giardino, dove tutti sedevano ad un unico tavolo intorno alla piscina. Esperienze splendide e ricordi cari, persone davvero speciali con le quali sono ancora in contatto. Mi piace lavorare nel sud Italia e in Sicilia ho sempre trovato una calorosissima accoglienza. Poi, la mia collaboratrice più fidata è siciliana, che altro dire quindi…

Angelo Garini

300 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 47: SM PREVIEW 2014

HIT ECHNella lista nozze compaiono tv di ultima generazione, reflex e persino le console per videogiochi: roba da riuscire a coinvolgere persino Lui.Indispensabili, però, anche gli accessori per agevolare la vita di cuochi alle prime armi.

Se dici lista nozze pensi subito agli sposi in giro tra cristalli e ninnoli eleganti, ma se aggiungi hi-tech ecco venire alla mente

cristalli… di tutt’altro genere: gli Lcd, per esempio, tra l’altro ormai quasi del tutto soppiantati da Led e Smart tv, in grado

di connettersi a Internet e a tutti i dispositivi mobili, dal pc al tablet, fino al cellulare.

Nell’era della tecnologia social, come si può pensare di prescindere da una casa 2.0? Ed ecco allora entrare in lista nozze

oggetti hi-tech che spaziano dai mega tv agli home-cinema, dall’impianto stereo professionale al set di videocamera e

fotocamera (magari reflex) digitale. Roba da riuscire a coinvolgere persino il lui della coppia nell’organizzazione del

matrimonio, senza far venir meno l’interesse di lei, che non mancherà di scegliere una serie di piccoli prodotti di elettronica

e grandi elettrodomestici anche per la cucina e il benessere personale.

Molte grandi catene di settore offrono anche la possibilità di aprire la lista nozze on-line previa registrazione al sito dello store, chiedendo

di scegliere username e password: il primo servirà agli invitati per consultare la lista e scegliere il regalo (o la quota libera con cui con-

tribuire all'acquisto), mentre con la seconda gli sposi potranno accedere e monitorare l'andamento della lista comodamente da casa.

Tipicamente la coppia sceglie una serie di prodotti di cui ha bisogno per la nuova casa: gli elettrodomestici sono ormai indispensabili e

rappresentano una percentuale importante del budget da investire quando si dà inizio a una convivenza; per questo molte coppie lasciano

che siano gli invitati alle nozze a regalarli, risparmiando così su una spesa necessaria. È anche vero che, al giorno d'oggi, sempre più spesso

le coppie che si sposano hanno già una convivenza alle spalle, quindi hanno già tutto (o quasi) ciò che serve per la vita insieme. Per questo

motivo non è raro che, piuttosto che su frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie, la scelta dei regali ricada su prodotti di tecnologia che gli sposi

desiderano avere. Anche se non mancano le coppie che pensano di mettere in lista i climatizzatori o i navigatori e, perché no, persino

la console per i videogiochi. Divertimento e relax, ma anche funzionalità creativa: d’altronde cucinare, si sa, non sempre è così facile...

Ecco perché le future spose ritengono sia indispensabile pensare a una lista nozze ricca di "accessori" che possano agevolare la loro vita

di cuoche esperte o alle prime armi! Così sfilano davanti agli occhi gli ultimi ritrovati tecnologici per impastare, frullare, tostare, tritare,

mixare in modo semplice e veloce. Perché anche preparare una guacamole per uno stuzzicante aperitivo, accompagnare il salmone con

una deliziosa crema di basilico e concludere la cena con una cremosa mousse al cioccolato diventa molto più semplice a farsi che a dirsi,

se la tecnologia è dalla vostra parte. E con le nuove e modernissime macchinette per l’espresso, tra extra-funzioni e iper-design, nessuno

potrà dire che non sapete fare nemmeno un caffè. Certo che sì, ma rigorosamente con un click.

MANIA

>De' Longhi

>De' Longhi

>Braun

di Antonella Giovinco

238 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 48: SM PREVIEW 2014

CHIARA maciil tuo talento per la scrittura è nato prima o dopo la passione per la cucina?Per la scrittura è nato davvero da piccolissima. Volevo fare la giornalista, leggevo Oriana Fallaci ogni

giorno e il mio primissimo libro “Piccole poesie” risale al ‘90-91, avevo 7 o 8 anni. La cucina, invece,

non è stata una scoperta, era la normalità in casa. Mia madre cucinava e cucina sempre. Quindi

noi tre figli siamo cresciuti con l’amore per la tavola. E dal semplice amore è nata, poi, la voglia di

sperimentare.

Dai tomoni di diritto ai tomini alla piastra: il salto dalla laurea in legge ai fornelli era meditato? Giurisprudenza è stata la scelta “condizionata”. Volevo fare Scienze della comunicazione per

diventare giornalista, ma agli occhi della mia famiglia non era una professione molto sicura. Da lì,

legge. I tomoni di diritto, per quanto affascinanti fossero, però, non sono mai stati la mia passione.

Volevo scrivere, non cucinare. Niente di meditato, quindi.

©Alberto Zanetti

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ti

di Antonella Giovinco

Tacchi a spillo, capelli lisci, bionda naturale e finta castana. Timida, simpatica, buffa. Furba, sensuale,

emotiva. Si descrive così, Chiara Maci, nel suo food blog che in poco tempo ne ha fatto una vera e

propria star del settore: giurato in programmi tv dedicati alla cucina su La7 e La5, ma soprattutto

attivissima su Internet e social network dove, giorno per giorno, ha conquistato sempre più ammiratori

e svelato poco a poco tratti inediti del suo carattere. Nata negli anni Ottanta in Campania da papà

pugliese e mamma emiliana, oggi - archiviata la laurea in Giurisprudenza - lavora come consulente per

le aziende food e ha scritto il suo primo libro di ricette con la sorella Angela (con cui gestisce Sorelle

in Pentola).

358 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 49: SM PREVIEW 2014

E se il matrimonio fosse un piatto, quale sarebbe?Sarebbe il piatto preferito degli sposi, è troppo soggettivo. Il mio

sarebbe un piatto bianco provenzale, con uno spaghettone al

dente, pomodori datterini, melanzane e ricotta di bufala. Ecco, mi

è già venuta voglia.

Dallo schermo di un pc a quello televisivo: prima con “Cuochi e Fiamme", poi con “The Chef". Com’è stato il primo impatto con le telecamere?Pessimo! Nelle prime due edizioni di "Cuochi e Fiamme" non ho

mai parlato. Ero tremendamente imbarazzata dalle telecamere e

mi vergognavo ogni volta mi veniva rivolta una domanda. Ma ci si

abitua anche a quello. Oggi mi sento più “confident”, ma se devo

essere sincera il mio futuro è scrivere, non lavorare in tv.

A chi ti vede troppo bella per mettersi ai fornelli, rispondi con il tuo libro “Pomodori verdi fritti e sentimenti al vapore". Ricette per dare gusto agli alti e bassi della vita: Ci racconti un aneddoto e un abbinamento mood/food?Il mio licenziamento, momento topico. Quando ho dato la lettera

di dimissioni mi sono tremate le gambe, ho preso per l’ultima

volta il treno da Rogoredo e ho mangiato un cupcake ipercalorico

per tirarmi su di morale. I grassi, che cosa meravigliosa in alcuni

momenti della vita.

Infine uno sguardo alla Sicilia: ci sei stata di recente, c’è qualcosa di quest’Isola che porti nel cuore? Il mio amico e collega nel programma "The Chef", Filippo La

Mantia, da bravo siciliano, orgoglioso della sua terra, mi ha

fatto conoscere San Vito Lo Capo e me ne sono innamorata.

Esattamente come la zona del Trapanese. Quello che porto nel

cuore della Sicilia è la gente. L’accento, il sorriso, la solarità,

l’odore nell’aria di pane e panelle e di arancine fritte. Qualcuno ci

ha scritto un libro “Siciliani si nasce” e forse aveva ragione...

Campana “emigrata” a Bologna: ti senti più una donna del Sud o del Nord?Mi sento donna del Sud totalmente. Dalle scelte degli ingredienti,

ai valori familiari, ai gusti in fatto di uomini! Ma il Nord, se

vogliamo dividere l’Italia in due, mi ha dato e mi ha offerto quello

che non avrei potuto cercare altrove: le strutture, l’organizzazione, il

metodo, la disciplina e il rigore lavorativo di cui sono quasi maniaca.

Poi con una madre bolognese, un padre pugliese e me campana, il

mix è stato perfetto.

Il blog che ti ha reso famosa è “Sorelle in Pentola". e l’altra Maci?Mia sorella cucina da ancora prima di me. Lei era quella più vocata

ai fornelli, io ero quella più “donna manager” fino al momento del

licenziamento, quando ho capito di aver voglia di rivoluzionare la

mia vita.

se la buona cucina è un “vizio” di famiglia, quanto è stata importante la tradizione enogastronomica familiare?La mia famiglia non è stata importante, è stata fondamentale, è

indispensabile. Senza la cultura culinaria che si è sempre respirata

in casa Maci, mai avrei fatto questo lavoro. E ancora oggi, prima

di parlare di cibo, mi consulto con mio padre e mia madre, i veri

maestri in questo settore.

da bimba quali erano i tuoi capricci a tavola?Capricci? Vivevo di mais in scatola, mozzarella di bufala e

cioccolato. Ero la disperazione di mia madre.

a proposito di “voglie", Sei in attesa di Bianca e da quando l’aspetti sei ancora più radiosa: che mamma sarai?Sono felice come mai prima d’ora. Dopo le nausee e momenti di

down, dal quarto mese ho scoperto che davvero la gravidanza

cambia tutto: cambia il rapporto con il proprio corpo, il carattere,

i lineamenti del viso, ma soprattutto mette per la prima volta

un’altra persona al centro della tua vita. E tu perdi di importanza.

Ed è bellissimo. Che mamma sarò non so dirlo ora, ma ho fatto una

promessa a Bianca: non mi vedrà mai triste. Le voglie? Ormai è

risaputo (ride, ndr), mangio spaghettoni al pomodoro dal secondo

mese, come se non ci fosse un domani.

In tanti si chiedono se sei single o in coppia, ma tu pensi mai al giorno del tuo matrimonio?Ci penso spesso. E penso che vorrei tutta la mia famiglia accanto,

vorrei mio padre emozionato mentre mi accompagna all’altare

e vorrei avere gli occhi lucidi di gioia nel guardare l’uomo che mi

aspetta lì, nel luogo della promessa. Ma ahimè ci vuole fortuna a

incontrare l’uomo giusto e io lo sto ancora cercando.

Com’è il tuo cuore ora? E qual è il vero piatto dell’amore?Il mio cuore è pieno di gioia e il piatto dell’amore sarà la prima

pappa che cucinerò a Bianca, la persona che mi ha già cambiato la

vita.

Quale potrebbe essere il menu perfetto per un matrimonio?Odio i matrimoni infiniti con menu anni '80: preferisco un

matrimonio con menu semplice e che rispecchi gli sposi. Il giorno

delle mie nozze, ad esempio, vorrei tanti piccoli stand, come in

un mercatino di Natale, e in ognuno prodotti tipici campani ed

emiliani. In fondo sarebbe la mia vita.

©A

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ti

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INTERVIEW

Page 50: SM PREVIEW 2014

di Angela Abbate

Distese di finissima sabbia e mari dalle acque cristalline. Un viaggio di nozze indimenticabile può essere in un’isola da sogno, magari italiana. Per non

sbagliare, affidatevi al parere di altri viaggiatori, quelli di casa su Tripadvisor.UN

TUFFODOVEL ’ ACQUA È PIÙ BLU

Paradisi incontaminati dove la natura mantiene intatto il suo fascino, luoghi incantevoli per il relax del corpo e dell'anima. È Tripadvisor,

il più grande sito di recensioni di viaggio al mondo, a stilare annualmente la classifica delle migliori spiagge in Italia, in Europa e a livello

mondiale sulla base dei commenti che milioni di viaggiatori lasciano sul portale.

Eccovi le mete italiane da non perdere per un viaggio di nozze indimenticabile, che non ha niente a che invidiare ai noti paradisi tropicali.

Si trova proprio nel Belpaese, infatti, e in Sicilia in particolare, quella che è stata incoronata dai navigatori del portale come il litorale

più bello a livello mondiale. Si tratta della spiaggia dei Conigli, incastonata nel meraviglioso arcipelago delle isole Pelagie, sull’isola di

Lampedusa (Agrigento). La spiaggia rappresenta una meta apprezzata non solo dai viaggiatori internazionali, ma anche dalle tartarughe

marine caretta caretta che ogni anno vengono a deporre le loro uova nella sua finissima sabbia. Per questo motivo la spiaggia dei Conigli,

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usa

396 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 51: SM PREVIEW 2014

così come l’intera isola, sono state dichiarate riserva naturale

per preservarne la bellezza incontaminata. I viaggiatori l’hanno

incoronata come la più bella in assoluto grazie al suo mare

cristallino e alla sabbia bianchissima. Un paradiso per gli occhi

e per il cuore.

Si trovano in Sardegna, invece, ben cinque delle migliori spiagge

italiane. Al secondo posto della classifica c'è, infatti, la spiaggia

della Pelosa, a Stintino, in provincia di Sassari, di fronte all’isola

Piana e all’Asinara. Il litorale domina il paesaggio con il candore

del suo arenile e la trasparenza delle sue acque, con sfumature

cromatiche che vanno dal turchese all’azzurro. Sempre in

Sardegna Cala Mariolu, nel golfo di Orosei, a Baunei, nella

provincia dell’Ogliastra: il suo nome è legato alla foca monaca,

chiamata dai pescatori “mariolu” (ladra) in quanto rubava il

pescato dalle reti. Le acque sono limpide, la sabbia è mista a

sassolini tondi di colore rosa. E ancora nell’isola si trovano la

spiaggia di Tuerredda, nel comune di Teulada, in provincia

di Cagliari, al quinto posto della classifica, circondata dalla

Per tuffarvi in un mare in contaminato al di fuori dei confini nazionali, in Spagna c’è la Playa de las Catedrales, a Ribadeo, nella Galizia

(seconda posizione nella top 10 delle spiagge europee). La fama di questa spiaggia è dovuta a particolari conformazioni rocciose e ad

archi naturali che riecheggiano quelli delle cattedrali gotiche, da cui il nome appunto, alti fino a 10 metri, particolarmente suggestivi

durante la bassa marea che consente di passeggiare in spiaggia e soffermarsi nelle grotte che la costellano e lungo i Faraglioni. Se c’è

alta marea si può imboccare un sentiero panoramico che cinge tutta la spiaggia per una bella passeggiata. In Galles, invece, c’è Rhossili

Bay, a Swansea, nel Regno Unito, dove una scogliera verdeggiante cala a picco sul mare e su una spiaggia lunghissima, mentre i surfisti

coraggiosi sfidano le onde dell’oceano. Quarto posto nella top dei lidi d’Europa di Tripadvisor è una delle spiagge più frequentate di

Formentera, nelle Baleari, in Spagna, paradiso di vacanzieri e della movida vip, Playa de ses Illetes. La sabbia è soffice e chiara, il litorale è

lungo circa 500 metri ed è quasi completamente circondato dal mare. Le distese di posidonia sui fondali di questo tratto marino sono state

dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e sono meta per appassionati sub di tutto il mondo. E tornando in Inghilterra non può

mancare una visita alla spiaggia di Woolacombe, nei pressi di Devon, un lungo litorale di sabbia piatta, perfetta per lunghe camminate

e per fare giocare i bambini nelle piccole piscine naturali create dalla roccia. La posizione e la vista incantevole sulla baia da Mortehue

è sbalorditiva. Nella stessa nazione, in Cornovaglia, a St. Ives, l’appuntamento è a Porthminster Beach, una spiaggia ideale per famiglie

con sabbia bianca, acque poco profonde e cristalline protette dalle onde atlantiche dal porto. Numerosi i servizi offerti nelle vicinanze e

i luoghi di ristoro come ristoranti e pub.

In Grecia, una tappa è alla spiaggia di Elafonissi, una delle più belle e famose della nazione, nelle vicinanze di Chania: il mare è trasparente

e la sabbia ha riflessi rosa. Si trova nella parte sud-occidentale dell’isola, a circa un’ora d’auto da Paleochora ed è formata da una serie di

insenature spettacolari. Altra meta da non perdere, sempre in Grecia, è la spiaggia di St Pauls Bay, a Rodi. Un luogo da cartolina: una

baia che è un gioiellino, pace immensa e, di contorno, una piccola chiesetta bianca per matrimoni da favola. In Turchia, invece, domina

la delicata spiaggia di Iztuzu, a Dalyan, una distesa di finissimi granelli di sabbia che incornicia l’acqua limpida e cristallina del mare che

l’ha levigata nei secoli.

vegetazione verdeggiante della macchia mediterranea e con

un isolotto antistante a qualche centinaia di metri dalla riva;

Cala Brandinchi, a San Teodoro, in provincia di Olbia-Tempio

(ottavo posto in classifica), che vanta un litorale di sabbia

chiara finissima, circondato da dune e pinete e bagnato da un

mare turchese, trasparente e dal fondale basso. La spiaggia ha

un aspetto esotico per i colori che la contraddistinguono e per

questo è nota anche col soprannome di Tahiti; e Cala Goloritze, a

Baunei, in provincia di Ogliastra, al decimo posto della classifica,

assolutamente unica nel suo genere, perché formata da una

miriade di sassolini bianchi e con la temperatura dell’acqua un

po’ più fredda delle altre cale a causa della presenza di numerose

correnti di acqua ghiacciata provenienti dal vicino fiume.

Tra le spiagge top d’Italia c’è, al quarto posto, la baia del

Silenzio, a Sestri Levante, in provincia di Genova, un luogo

magico abbracciato da una scia di case colorate che si riflettono

nell’acqua del mare. Sesto posto per la spiaggia di San Vito Lo

Capo, in provincia di Trapani, in Sicilia, racchiusa in una piccola

baia compresa tra la splendida riserva naturale dello Zingaro e la

riserva del monte Cofano, un litorale bellissimo, lungo e molto

largo, di finissima sabbia bianca, punteggiato da palme e bagnato

da un mare turchese, limpido e trasparente. La spiaggia di Tropea,

in provincia di Vibo Valentia, in Calabria (settima posizione),

oltre ad un mare cristallino vanta anche fondali stupendi che

cambiano aspetto faunistico in pochi metri, quindi per i sub è

una tappa obbligata. Infine la spiaggia del Fornillo, a Positano, in

provincia di Salerno, è incastonata come un gioiello prezioso fra

la costa di Amalfi e di Sorrento, fra il Parco dei Monti Lattari e la

Riserva Marina di Punta Campanella. Già dimora di Clavel, ha

ispirato artisti, poeti e fotografi di tutto il mondo.

In giro per il mondo

SPOSIMAGAZINE 397

CHECK-IN

Page 52: SM PREVIEW 2014

Strani, anzi stranissimi. Ma assolutamente da provare. Sono alcuni

degli hotel più bizzarri costruiti in giro per il mondo. Luoghi per

chi è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, per chi vuole stupirsi

e stupire il partner, forse un po’ meno adatti a chi pensando alle

proprie vacanze punta tutto sul comfort e sul lusso.strani

Ice HotelJukkasjärvi, Kiruna (Lapponia svedese)Per soggiornarvi avete a disposizione appena 4 mesi all’anno, perché poi si scioglie. Questo hotel, infatti, è realizzato interamente con ghiaccio e all’interno la temperatura è di -15°. Il lato positivo, per i suoi proprietari, è che ogni anno possono dargli forme nuove.

+

Hotel Luna SaladaSalar Uyuni, sud-ovest della Bolivia (Sud America)Si tratta di una struttura costruita interamente con blocchi di sale, così come parte dei mobili (divani e letti) che si trovano all’interno delle sue stanze. Chi vi alloggia potrà godere della vista del deserto di Uyuni e visitare le celebri miniere di sale della zona.Luna Salada

Ice

di Paola Pizzo

398 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 53: SM PREVIEW 2014

Kolarbyn Eco-Lodge

Sul lago di Skärsjön, vicino

Göteborg (Svezia)

Dodici stanze che sem-

brano più delle tane di ani-

mali. È la caratteristica di

questo hotel, perfetto per

chi vuole recuperare il suo

rapporto con la natura:

niente doccia o acqua

corrente, perché ci si lava

nel torrente; la luce è solo

quella delle candele e di

notte si dorme sotto delle

coperte di pelo.

Kakslauttanen HotelSaariselkä (Lapponia finlandese)È il posto giusto per osservare l’aurora boreale, ma senza morire dal freddo. Questo villaggio di igloo in vetro termico vi permetterà di non perdere il contatto con la fredda e innevata natura finlandese, garantendovi temperature confortevoli nonostante le rigide condizioni atmosferiche del posto.

Igloo, botti in legno e stanze che

sembrano delle tane. Ecco dove

trascorrere delle vacanze fuori dal

comune.

De Vrowe van Stavoren HotelStavoren, in Olanda (Paesi Bassi)Se siete degli amanti del vino, è il posto giusto per voi. Quest’hotel, infatti, è stato ricavato da quattro enormi vecchie botti in rovere di Beaujolais che all’interno sono arredate con materiali riciclati.

De

Vro

we

van

Stav

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Kolarbyn Eco-Lodge

Kakslauttanen

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CHECK-IN

Page 54: SM PREVIEW 2014

Spazioal COLORE

Le pareti si tingono di nuance sgargianti. Sempre più padroni di casa liberano l’estro e le

stanze diventano piccoli capolavori d’arte.

>Calligaris

di Sabrina Raccuglia

410 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 55: SM PREVIEW 2014

per i più estrosi, anche il viola. L’importante è non esagerare. Creare ambienti tutti di un colore molto acceso potrebbe porta-

re soltanto tanta confusione e quindi anche i mobili più costosi e alla moda a lungo andare potrebbero stancare. A volte basta

veramente poco per fare della propria casa un capolavoro. Il segreto è quello di “spezzare” le tinte mantenendo lo stesso stile

nella scelta dei mobili. In un ambiente arredato in stile moderno con mobili bianchi e tortora, abbinare un tappeto rosso o a

fantasie geometriche è la mossa giusta per dare un tocco di colore. Stessa cosa per le tende o i quadri o i cuscini da mettere sui

divani: in questi ultimi mesi vanno sempre più di moda quelli patchwork, ricavati con ritagli di varie stoffe.

Anche le pareti vengono ricoperte di colori spesso sgargianti. Nei negozi di ferramenta sono sempre più ampie le gamme di

nuance, con innumerevoli sfumature.

Esplode il colore in casa. Gli

elettrodomestici, i divani, le

cucine, le tende e i tappeti si

coprono di tinte travolgenti

per non passare di certo inos-

servati. Sono sempre di più,

infatti, i padroni di casa che

decidono di liberare il pro-

prio estro creando ambien-

ti che rispecchiano la loro personalità. Le grandi

aziende produttrici di mobili per la casa creano col-

lezioni estrose e soprattutto variopinte. L’esigenza

del colore probabilmente nasce dopo tanti anni in

cui lo stile moderno e le tinte tenui hanno fatto la

parte del leone nel campo dell’arredamento. Adesso

c’è voglia di spezzare la monotonia dei colori neutri

e di rinnovare gli ambienti di casa. Molto richieste le

diverse sfumature di rosso, arancione, nero, verde e,

>Cal

ligar

is

>Viva | Dolceamaro

>>

SPOSIMAGAZINE 411

HOME

Page 56: SM PREVIEW 2014

Molto richieste le diverse sfumature di rosso, arancione e verde. Ed ogni colore ha un suo effetto sull’umore.

Mescolando le varie tinte è possibile anche

creare colori unici che sarà quasi impossibi-

le riprodurre. Il blu, ad esempio, è il colore

che più sprigiona il senso di relax e che ben

si abbina al giallo o al bianco. Il rosa, in ogni

sua sfumatura e tonalità, è un colore di gran

moda e decisamente giovane e glamour se

abbinato al grigio o al nero. Il verde, il gial-

lo e l’arancione più acidi sono molto attuali

quando accostati a mobili in rovere moro,

miele o naturale. Se poste a contrasto su fon-

do bianco o molto scuro, poi, queste tonalità

spiccano ancora di più, mentre un arreda-

mento bianco o in tinta neutra si presta ad

ogni tipo di accostamento, soprattutto se lo

spazio a disposizione non è molto

(i colori più scuri tendono a rimpic-

ciolire gli ambienti, ndr). Nello sce-

gliere le tinte sia per le pareti che

per i mobili, valutare attentamente

anche l’esposizione della casa alla

luce solare: in un ambiente poco

luminoso è meglio scegliere nuance

più chiare, mentre quelle più scure

si potranno azzardare in stanze che

dispongono di luce naturale.

>Calligaris

412 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 57: SM PREVIEW 2014

Tanti oggetti, apparentemente secondari

in casa, possono rendere più semplice

la vita di tutti i giorni. Poi se riprendono

l’arredamento dell' abitazione e sono di

alto design, tanto di guadagnato perché,

si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.

Quante volte è capitato di perdere tra

le mura domestiche le chiavi di casa o

della macchina e di impiegare preziosissimi minuti a cercarle?

Per i più sbadati vanno di gran moda i molto essenziali

svuotatasche, che riprendono il rigoroso stile minimal che

l’azienda Minotti ha proposto in tonalità sia chiare che scure.

Anche un bel vaso in casa può rendere più allegro l’ambiente.

Quelli in stile moderno sono spessissimo in tinta unita, meglio

se sgargiante, oppure di materiali trasparenti come quelli

realizzati da Calligaris. Sicuramente attireranno l’attenzione

di chi guarda e i regali floreali avranno un posto assicurato.Tr sJolieè

Impossibile dimenticare i centro tavola che,

spesso, rappresentano un tocco in più per

completare l’arredamento del salotto e della

cucina. Anche in questo caso, la parola d'ordine

è essenzialità. Quelli della Schiavon, ad esempio,

sono realizzati rigorosamente in materiali

metallici.

Vasi, svuotatasche, centro tavola. Piccoli oggetti apparentemente secondari, ma che ci aiutano nella vita di ogni giorno.

>Schiavon | Indonesia

>Calligaris | Flavour

>Calligaris | Millie

>Calligaris | Margo

>Minotti | Raymond

>Cal

ligar

is |

Dre

am

>Calligaris

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In

La cucina perfetta? È quella più confortevole e

che soprattutto rappresenta la personalità di

chi la vive. Perché, si sa, questo luogo della casa

è da sempre il cuore di un'abitazione e, secondo

diversi studi, la stanza più “vissuta” da tutti i

componenti della famiglia.

Gli architetti lo sanno bene. Se si deve scegliere una stanza

a cui destinare più spazio in casa si predilige la cucina, che

negli open space ingloba anche il salotto formando una

“living room” dai contorni più a stelle e strisce.

L’importante è che la cucina, oltre ad avere tutti i comfort

per una preparazione dei pasti veloce e pratica, sia bella da

vedere e quindi anche alla moda.

cucina conpiù gusto

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Per risparmiare spazio, gli elettrodomestici sono rigorosamente

ad incasso e diventano un tutt’uno con pensili e piani di lavoro.

Impossibile rinunciare alla lavastoviglie, sbaglia chi pensa che sia

un lusso avercela: se ne trovano, infatti, di tutti i prezzi.

In una cucina che si rispetti è assai importante la luminosità,

meglio se naturale. Le finestre sono molto ampie e permettono

ai raggi del sole di entrare, risparmiando diversi euro in bolletta

sull’energia elettrica.

Tante le tendenze che arrivano da oltreoceano. Gli americani,

infatti, in materia di cucine sono sempre stati all’avanguardia:

dilagano le “isole”, banconi per la colazione posti al centro della

stanza; al posto delle sedie compaiono i più pratici sgabelli; ci si

sbizzarrisce anche con la scelta dei pavimenti, particolarissimo e

decisamente optical quello a scacchi.

Unico comune denominatore di tutte le cucine che vanno di

moda in questo periodo è il colore, rigorosamente neutro. Le

tonalità più scelte sono il grigio, il tortora, il bianco ed il nero. I

tocchi di colore possono essere dati dai complementi di arredo,

come tavoli, lampadari, tende e tappeti. Accostando piccoli

elementi in tinte forti quali rosso, blu, verde e arancione alle

tonalità neutre il rischio di sbagliare è veramente basso.

gusto Le case produttrici di arredamento in questi anni hanno proposto innumerevoli stili per accontentare i gusti di tutti

i clienti. La parola d’ordine anche in questo caso è praticità. I materiali devono essere facili da pulire e soprattutto

devono favorire l’igiene. Forse è per questo che al momento vanno per la maggiore i metalli, che fanno la parte del

leone nel caso di case in stile minimal. Anche se la classicità e la versatilità del legno sono difficili da dimenticare.

La parola d’ordine è praticità. Gli elettrodomestici sono ad incasso, gli sgabelli prendono il posto delle sedie e al centro delle stanze compaiono le isole.

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Il dettaglio fa la differenza, nella moda come nell’arredamento.

Oggetti colorati e dalle forme più strane

per completare l’arredamento della casa

e soprattutto regalare all’ambiente un

tocco di personalità.

Perché, si sa, la casa deve

sempre esprimere l’estro

di tutti i componenti

della famiglia che

la vivono quotidia-

namente. Forse è

proprio per questo

motivo che le

aziende produttrici di

complementi di arredo

da qualche anno a questa

parte propongono sempre più

quadri, orologi, divani e sedie

assai particolari, per spezzare

l’arredamento minimale che

spopola un po' ovunque. Per

completare una stanza, quindi,

a volte basta veramente poco

perché fondamentale è non

esagerare.

>Minotti | Denny Pouf

>Calligaris | Factory

>Giorgetti | Hug di Rossella Pugliatti

>Gio

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ti |

Dia

na d

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>Minotti | White

>Minotti | Owens armchair

>Calligaris | Seven

di Sabrina Raccuglia

434 SPOSIMAGAZINE | V EDIZIONE

Page 61: SM PREVIEW 2014

Orologi, sedie, letti e tavoliniparticolari sono la mossa giusta per stupire.

Sempre più belli,

funzionali e divertenti

sono gli orologi. Addio

a quelli tradizionali, in

commercio se ne trovano

di adatti per la cucina

o la living room. Da

quelli più scherzosi che

riprendono le forme di

animali o piante a quelli

che ricordano motivi

astratti, come alcuni

quadri del ‘900. Non ci

sono limiti alla fantasia.

Se poi la creatività

diventa anche

funzionale, tanto di

guadagnato. È proprio

il caso dei divani con la

chaise longue. Vengono

riempiti di cuscini,

foulard e spesso peluche

se in casa ci sono i più

piccoli.

Un mini paradiso del

relax dopo il pranzo o la

cena. Anche le sedute

diventano super colorate.

Se, per assurdo, per i

tavoli vanno fortissimi i

materiali trasparenti, per

le sedie le tonalità più

sgargianti sono sovrane.

Via quindi di turchese,

arancione, celeste, fucsia

per le sedie che di certo

in cucina non passano

inosservate, una

soluzione perfetta nel caso

in cui l’intero arredamento

della stanza abbia colori

rigorosamente neutri

come il bianco, il nero e le

varie tonalità del tortora.

Il vantaggio è che queste

sedute potranno essere

rivestite con tessuti diversi

per cambiare continua-

mente aspetto.

L’estro incontra la praticità

anche per quanto riguarda

il letto. Quelli matrimoniali

più scelti sono quelli con il

cassettone sotto. Un doppio

ripiano che permette di

riporre la biancheria del

cambio stagione o le coperte.

Una manna dal cielo per

gli spazi sempre più ridotti

degli appartamenti di città.

Le testate sono in stile moderno, come le forme del letto, rigorosamente

geometriche. Colori sgargianti combinati o in tinta unita quindi per

le testate che diventano il centro della camera da letto. Un tocco di

colore non può mai far male all’ambiente da vivere. L’importante è

non esagerare. I colori forti, soprattutto se accostati in maniera audace,

possono finire per stancare. E poi è risaputo che il “troppo storpia”.

>Alessi | Firenze Ph. Elena Datrino

>Giorgetti | Minerva di Carlo Colombo

>Giorgetti | Solemyidae di Rossella Pugliatti

>Minotti | Dalton

>Cal

ligar

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Cla

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>Calligaris | Match

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