Sacrosanctum Concilium
-
Upload
vincenzo-cremone -
Category
Spiritual
-
view
928 -
download
2
Transcript of Sacrosanctum Concilium
La Costituzione Conciliare
Sulla Sacra Liturgia
Sacrosanctum Concilium
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
La costituzione Sacrosanctum
Concilium è il primo frutto del
concilio Vaticano II, l’unico
documento nella storia dei
concili che tratta della liturgia
nella sua globalità in
prospettiva teologica e
pastorale, la magna charta del
rinnovamento liturgico della
chiesa cattolica. Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
• Venne approvata il 4 dicembre 1963 con 2147 placet e
soltanto 4 non placet.
• La benevola accoglienza dei padri conciliari fu data grazie al
Movimento Liturgico, nato agli inizi del novecento, che
reclamava un'adeguata riforma.
• L'interesse dei padri conciliari fu posto sul problema
strettamente pastorale, in particolare l'estensione della lingua
parlata e l’autonomia concessa alle singole Conferenze
Episcopali di apportare altre riforme.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
La discussione e l’approvazione della Costituzione
SC furono come il preludio che anticipò e spianò la
strada ai grandi temi che il Concilio avrebbe
affrontato. La SC racchiude, infatti, la Dei Verbum e
offre la genuina natura e missione della Chiesa non
inferiore alla Lumen Gentium, che inserisce nel
mistero pasquale di Cristo il fondamento della
nostra fede.Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Prima del Concilio Vaticano II la celebrazione della S. Messa,
detta in latino, aveva allontanato i fedeli; il popolo cristiano in
realtà assisteva alla celebrazione perché non capiva. Mentre il
prete bisbigliava la messa, i fedeli si organizzavano magari
recitando il rosario!
La partecipazione era passiva!
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
La S. Messa prima La S. Messa oggi
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
I padri conciliari capirono
che prima di tutto era
necessario eliminare quel
distacco deleterio tra la
liturgia e il popolo
cristiano per favorire una
partecipazione attiva dei
fedeli.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Scopo della riforma liturgica
non è stato principalmente
quello di cambiare i riti e i
testi, quanto invece quello di
rinnovare la mentalità e porre
al centro della vita cristiana e
della pastorale la celebrazione
del Mistero Pasquale.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Vincenzo Cremone
Che cos’è la liturgiaLa liturgia è la celebrazione delMistero di Cristo e in particolaredel suo Mistero pasquale. Inessa, mediante l'eserciziodell'ufficio sacerdotale di GesùCristo, con segni si manifesta esi realizza la santificazione degliuomini e viene esercitato dalCorpo mistico di Cristo, cioè dalcapo e dalle membra, il cultopubblico dovuto a Dio. Compendio CCC, 218
Sacrosanctum Concilium
Vincenzo Cremone
Liturgia
culto pubblico dovuto a Dio
Celebrazione del Mistero pasquale
mediante l'esercizio dell'ufficio sacerdotale di Gesù Cristo
con segni realizza la
santificazione degli uomini
esercitato dal Corpo mistico di Cristo
Corpo mistico
Capo - Cristo
Corpo - Chiesa
Sacrosanctum Concilium
Alla liturgia viene restituito ilposto che le compete nellaChiesa: quello di non esserel’unico ma il primo. La liturgiapotrà risultare culmen et fonssolo dopo averla propostanella sua vera natura, cioè allaluce del mistero di Cristo edella Chiesa, dopo avernecompresa la funzione cheoccupa nella vita della Chiesa(SC 2).
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
«La liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della
chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta
la sua energia. Il lavoro apostolico, infatti, è ordinato a
che tutti, diventati figli di Dio mediante la fede e il
battesimo, si riuniscano in assemblea, lodino Dio nella
chiesa, prendano parte al sacrificio e alla mensa del
Signore». (SC 10)
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
La Costituzione conciliare sulla Sacra Liturgia consta di:
• Proemio
• Capito 1 – Principi Generali per la riforma e la Promozione della Sacra Liturgia
• Capitolo 2 – Il Mistero Eucaristico
• Capitolo 3 – Gli altri sacramenti ed i sacramentali
• Capitolo 4 – L’Ufficio divino
• Capitolo 5 – L’anno liturgico
• Capitolo 6 – La musica sacra
• Capitolo 7 – L’arte sacra e la sacra suppellettile
• Appendice – Dichiarazione del Concilio Vaticano II circa la riforma del calendario
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Vincenzo Cremone
«Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno
di più la vita cristiana tra i fedeli; di meglio adattare
alle esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che
sono soggette a mutamenti; di favorire ciò che può
contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo; di
rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della
Chiesa» (SC 1).
Sacrosanctum Concilium
Il primo capitolo della SC chiarisce subito la natura e l’importanza della
Liturgia, tramite la quale «si attua l’opera della nostra Redenzione» (2).
La Liturgia si trova al centro dell’agire della Chiesa. Non si parla di
concetti astratti ma di «azione ecclesiale e partecipativa dell’opera
salvifica» del Risorto che è vivo e presente tra noi specialmente nella
celebrazione eucaristica. Egli è sempre presente, «soprattutto sotto le
specie eucaristiche. È presente con la sua virtù nei Sacramenti […]. È
presente nella Sua Parola […]. È presente quando la Chiesa prega e
loda, Lui che ha promesso: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
là sono io, in mezzo a loro” (Mt 18,20)». (7)Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Perché la Liturgia possa con somma efficacia essere per noi sorgente di grazia (10) è però necessario che tutti i cristiani «ci si accostino con retta disposizione d’animo, conformino la loro mente alle parole che pronunciano e cooperino con la grazia divina per non riceverla invano». (11) Ma per ottenere ciò è pure necessario promuovere la partecipazione attiva di tutti con un’adeguata e previa educazione alla Liturgia. (14)
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Da notare bene l’espressione
“partecipazione attiva”,
ritorna ben undici volte
nella Costituzione sulla Liturgia.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Finalmente la Chiesa permise che ogni nazionecelebrasse nella sua lingua piuttosto che inlatino (36), riformò il Messale, valorizzò iministeri laicali (lettori, accoliti, ministranti,cantori, organisti) (29; cfr. LG 30-33) e ristabilì ildiaconato permanente, ammettendovi ancheuomini sposati (cfr. LG 29).
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Il capitolo secondo tratta esplicitamente della celebrazione eucaristica, culmen et fons della vita ecclesiale, dove Cristo continua ancor oggi e sempre ad offrire se stesso per la nostra salvezza, rendendo la celebrazione un luogo educativo per la nostra vita cristiana.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
«La celebrazione della Messa, in quanto azione di Cristo e del Popolo di Dio, costituisce il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale e per i singoli fedeli» (PNMR 1).
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
• Non sarà mai abbastanza l’impegno per riscoprire il valore del dono che il Signore Gesù fa di sé nell’eucaristia. Egli si fa pane spezzato per insegnarci a divenire noi stessi pane spezzato. Ma si deve esserne consapevoli, consci cioè che Egli è e deve essere il centro della nostra vita e del nostro agire.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Nel cap. terzo la SC affronta gli altri Sacramentied i sacramentali.
Ribadisce ancora il tema della formazioneliturgica mediante un’opportuna catechesiordinata appunto alla corretta e fruttuosapartecipazione alla vita liturgica ecclesiale,perché i cristiani si sentano introdotti in quellavita mistica propria del loro stato.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
• Il Capitolo 4 è dedicato all’Ufficio divino, la preghiera cristiana che scandisce la giornata, raccomandandone la recita non solo ai chierici, ma anche ai laici, i quali sono fortemente invitati a recitarlo sia in gruppo che da soli (SC 100).
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
• Capitolo 5 – L’anno liturgico
• Capitolo 6 – La musica sacra
• Capitolo 7 – L’arte sacra e la sacra suppellettile
Questi argomenti avranno una trattazione a parte.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
C’è ancora molto da fare e del resto una riforma di tale portata richiede
tempo per entrare nelle coscienze di tutti e permeare il comune sentire della
Chiesa. Poiché è sul “fare” che si gioca la riscoperta della Liturgia da parte di
tutti i fedeli, considerato che sul piano dottrinale e teorico le idee sono ormai
ben chiare. Ma parliamo qui d’un “fare” consapevole, che presuppone un
“essere” consapevole, cosciente della dignità sacerdotale, regale e profetica
che a tutti è data nel Battesimo. Bisogna cioè comprendere con l’intelletto e
con il cuore, richiamando a noi stessi le nostre forze intellettuali, morali,
spirituali, affettive, che la Liturgia è il luogo ed il momento della vita mistica
cristiana per eccellenza.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Ricominciare dalla Liturgia èun imperativo insito nellanatura stessa della Chiesa,poiché una celebrazioneautentica presuppone unannuncio forte dell’evangeloe una coerente testimonianzadi vita, nella profondaconvinzione che il futuro dellaRiforma liturgica si gioca sulterreno della formazione.
Vincenzo Cremone
Sacrosanctum Concilium
Fonti
• Sacrosanctum Concilium; in Documenti del Concilio Vaticano II
• Valerio Ciarocchi, Uno sguardo d’insieme alla Sacrosanctum Conciliumnell’anno della fede; in Voce Francescana gennaio-marzo 2013
• Rinaldo Falsini, Sacrosanctum Concilium: le linee strutturali
• Felice di Molfetta, La Sacrosanctum Concilium: frutto maturo di una storia più che centenaria; Convegno Ecclesiale di Caltanisetta -7 gennaio 2009
Vincenzo Cremone
La nostra parrocchia sarà capace di trasmettere con l’azione liturgica ciò a cuicrede e far trasparire l’amore che ha per il suo Signore e per i fratelli?
Vincenzo Cremone