Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni ... · in qualsiasi momento e senza dovere...

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Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive

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    Premessa

    Per lavorare con la LIM importante conoscere le risorse digitali messe a disposizione, i Learning Objects e le Open Educational Resources.

    Le lezioni che vengono create con i LO e le OER sono modulari, cio composte da elementi che sono indipendenti tra loro e possono essere ricombinati anche in altre circostanze e per altri utilizzi.

    In questo modo si favorisce lo scambio tra docenti e istituzioni formative, che possono trarre spunti e riutilizzare materiali didattici creati da altri.

    Queste risorse sono raccolte nelle repository, dei magazzini virtuali, ovvero dei database che conservano gli oggetti e le loro informazioni.

    Ma le risorse digitali per la didattica si possono trovare ovunque in rete, per questo motivo importante saper fare delle ricerche mirate ed efficaci, attraverso i motori di ricerca o le web directory.

    I materiali digitali reperiti devono poi essere usati in modo da soddisfare gli obiettivi didattici che il docente si preposto, e per arrivare allo scopo, vengono indicate delle strategie metodologiche utili a una didattica innovativa e le modalit e le tecniche espositive funzionali.

    Si scelto di dare dimostrazione degli strumenti e delle funzioni principali per gli esercizi e le attivit proposti, attraverso le immagini del software della Promethean Active Primary, nella consapevolezza che tali strumenti e funzioni sono universali per tutti i software LIM, potrebbero cambiare soltanto le icone e la posizione degli strumenti, ma non la loro essenza.

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    Disclaimer

    Certipass ha predisposto questo documento per lapprofondimento delle materie relative alla Cultura Digitale e al migliore utilizzo del personal computer, in base agli standard e ai riferimenti Comunitari vigenti in materia; data la complessit e la vastit dellargomento, peraltro, come editore, Certipass non fornisce garanzie riguardo la completezza delle informazioni contenute; non potr, inoltre, essere considerata responsabile per eventuali errori, omissioni, perdite o danni eventualmente arrecati a causa di tali informazioni, ovvero istruzioni ovvero consigli contenuti nella pubblicazione ed eventualmente utilizzate anche da terzi.

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    Linsegnamento non solo un freddo passaggio di informazioni, ma una relazione tra due esseri umani, in cui uno assetato di conoscenza e laltro votato a trasmettere

    tutto il proprio sapere, umano ed intellettuale.

    RUDOLF STEINE

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    Sommario

    1. LEARNING OBJECT .....................................................................................................................................................................6

    1.1. Definizioni.............................................................................................................................................................................6

    1.2. Utilizzo dei LO......................................................................................................................................................................6

    1.3. I repository............................................................................................................................................................................8

    1.4. Open Educational Resources...........................................................................................................................................8

    2. RICERCA DELLE RISORSE DIGITALI....................................................................................................................................11

    2.1. Le tecniche di ricerca........................................................................................................................................................11

    2.2. Cosa sono i motori di ricerca........................................................................................................................................14

    3. DIDATTICA INNOVATIVA: STRATEGIE..............................................................................................................................26

    3.1. Strategia recettiva..............................................................................................................................................................26

    3.2. Strategia direttiva.............................................................................................................................................................28

    3.3. Strategia a scoperta guidata.........................................................................................................................................30

    3.4. Strategia collaborativa.....................................................................................................................................................32

    4. COME UTILIZZARE I MATERIALI CON LA LIM: MODALIT E TECNICHE ESPOSITIVE....................................35

    4.1. Composizione grafica: principi base..........................................................................................................................35

    4.2. Attivit funzionali agli scopi didattici........................................................................................................................37

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    1. LEARNING OBJECTNella didattica odierna, sia quella tradizionale sia quella informatizzata e telematica, si parla sempre pi spesso di Learning Object (LO), oggetti per lapprendimento. Darne una definizione unica e univoca non semplice, dato che, a partire dal 1994, anno della prima definizione, numerose altre si sono succedute nel corso degli anni.

    Innanzitutto possiamo individuare i LO come appartenenti allo schema di programmazione object oriented, usata nel settore informatico, dove i contenuti sono considerati componenti, ovvero objects, indipendenti luno dallaltro e quindi riusabili in diversi contesti a seconda delle necessit.

    Il termine Learning riporta per alla sfera della didattica e dellapprendimento; perci li possiamo inserire in quel nuovo modo di fare didattica attraverso lutilizzo di tecnologie infotelematiche.

    Lidea di base dunque che si possono creare piccoli contenuti, strutturati in blocchi indipendenti dal contesto e dagli altri blocchi. In questo modo ogni LO pu essere utilizzato in modi ogni volta differenti, in attivit diverse, ricombinati, spostati o eliminati.

    Sono elementi digitali, nascono pensati per una loro fruizione e un loro utilizzo attraverso strumenti informatici, quali computer o LIM. Vengono inseriti in appositi repository, magazzini virtuali in Rete, che raccolgono e organizzano i diversi LO e li mettono a disposizione di altri utenti.

    1.1. DefinizioniTra le definizioni che ne sono state date, due sono le pi accreditate e autorevoli in ambito internazionale.

    La definizione che ne d lLTSC (Learning Technology Standard Commette) ogni entit digitale o non digitale che pu essere utilizzata, riutilizzata o indicata come riferimento durante lapprendimento supportato dalle nuove tecnologie. (...)

    Esempi di learning object possono includere contenuti multimediali, contenuti educativi, obiettivi dapprendimento, software per la didattica e strumenti per la didattica e persone, organizzazioni, o eventi a cui si fa riferimento durante lapprendimento supportato dalle nuove tecnologie1

    La definizione che ne d David Wiley ogni risorsa digitale che pu essere riutilizzata per supportare lapprendimento1. Quindi Wiley intende qualsiasi contenuto pu essere erogato attraverso la rete, come immagini, video o audio, testi, animazioni, piccole applicazioni, pagine web complesse. Sostanzialmente questa definizione rispetto alla precedente restringe il campo dei LO eliminando lidea che i LO possano essere non digitali e non si possano riutilizzare. Infine non vengono semplicemente utilizzati durante linsegnamento ma diventano risorse indispensabili per supportare lapprendimento.

    1.2. Utilizzo dei LOGradualmente diverse istituzioni, che si occupano di istruzione e formazione, sono passate dallerogazione del materiale didattico in modo monolitico a una erogazione basata appunto sui Learning Object. Questo vuol dire passare da un approccio per cui una singola lezione era immaginata e progettata come ununit a s stante, come un unico blocco che non poteva essere utilizzato in modo diverso da come era stato progettato, a un approccio in cui il materiale didattico di una lezione creato da diversi blocchi, ognuno autonomo e indipendente dal contesto, perci riadattabile a esigenze diverse.

    Il LO una risorsa didattica che si pu erogare a distanza, con diversi formati, utilizzabile allinfinito, in

    1 Federica Bianchi, Learning Object, tesi discussa da Federica Bianchi, presso lUniversit degli Studi di Torino (relatore prof. Alessandro Perissinotto).

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    percorsi di apprendimento personalizzati in base alle esigenze, con specifici obiettivi didattici.

    Il contenuto dei LO deve avere determinate caratteristiche:

    Modulare, autonomo e trasportabile allinterno di ambienti e applicazioni diverse;

    Non sequenziale, quindi utilizzabile in momenti e posizioni diversi

    Multimediale e interattivo;

    Accessibile a pi utenti e adattabile a utenti con diverse esigenze;

    Semplificato, cio deve contenere elementi il pi diretti possibile;

    Informativo, pratico o integrato, ovvero il contenuto deve dare solo informazioni nel primo caso, nel secondo deve essere altamente interattivo per favorire lapprendimento attraverso la pratica (giochi, simulazioni, test, ecc.), nel terzo caso la combinazione dei primi due.

    Raffigurazione schematica dei Learning Objects.Caratteristiche dei Learning Objects.

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    1.3. I repositoryUn repository un deposito di oggetti, nello specifico Learning Objects. Si tratta di database che memorizzano gli oggetti comprensivi di contenuto e metadati, ovvero quelle informazioni che servono per spiegare attraverso parole chiave il contenuto e lobiettivo formativo del LO stesso. I metadati servono per organizzare e suddividere i LO e per essere trovati facilmente quando ricercati o richiamati. Spesso i repository memorizzano al loro interno solo i metadati, in modo da contenere, e restituire, solamente gli indirizzi ipertestuali che rimandano al LO relativo, che pu essere collocato ovunque nella rete.

    La maggior parte dei repository funziona come un portale web al quale si accede per la ricerca; ma il termine indica anche le piattaforme integrate, dove sono archiviati i LO in sistemi pi complessi.

    Di seguito un elenco di banche dati e portali di accesso a risorse didattiche.

    CAREO, Campus Alberta Repository of Educational Objects. Canadese, raccoglie materiali didattici per diverse discipline, per insegnanti ed educatori. www.careo.org

    Edutopia. Progetto creato dalla George Lucas Educational Foundation, del celebre regista George Lucas, per favorire laccesso e la distribuzione di risorse tecnologiche innovative per listruzione. www.edutopia.org

    Europeana. Biblioteca digitale europea contenente materiale audio-visivo proveniente da tutti i Paesi europei. www.europeana.eu

    Learner Resources. Distribuzione di unampia collezione di video didattici e altri materiali, nellambito delliniziativa della Annenberg Media Foundation, allo scopo di migliorare la scuola e la didattica attraverso luso delle tecnologie. www.learner.org

    MERLOT. Portale che raccoglie materiale didattico online creato e messo a disposizione da chi e per chi si registra al sito. Lobiettivo quello di creare una comunit di insegnanti e professionisti che condividano i materiali e le proposte didattiche, migliorando lefficacia dellinsegnamento. www.merlot.org

    OER Commons. Open Educational Resource, progetto che ha preso avvio nel 2002 con lo scopo di creare uno spazio di condivisione di materiali ed esperienze didattiche. www.oercommons.org

    Open Course Ware. il primo, e tra i pi interessanti, progetto di creazione di un archivio per contenuti didattici. stato voluto e creato dal MIT di Boston, che ha reso disponibili gratuitamente, purch lutilizzo non abbia fini commerciali, i propri materiali didattici. Altre importanti universit hanno poi seguito lesempio. www.ocw.mit.edu

    Winsconsin Online Resource Center. una biblioteca digitale che contiene Learning Objects creati da centinaia di autori e utilizzabili liberamente. www.wisc-online.com

    1.4. Open Educational ResourcesRecentemente, accanto al termine Learning Object, ha preso piede la definizione Open Educational Resources (OER), ovvero le risorse educative aperte. Le OER hanno acquisito importanza a livello internazionale soprattutto a seguito di grandi iniziative di condivisione e messa a disposizione di risorse, volute e create da prestigiose universit.

    Importante laggettivo aperte per queste risorse, che indica che sono disponibili gratuitamente, con la possibilit di ri-usarle e adattarle alle proprie esigenze.

    Learning Object e OER si sono sviluppati principalmente in ambito anglosassone, perci si trovano soprattutto in lingua inglese, sebbene negli ultimi anni, di pari passo con la diffusione della LIM nelle scuole, si sono

    http://www.careo.orghttp:// www.edutopia.orghttp:// www.edutopia.orghttp://www.europeana.euhttp://www.learner.org http://www.merlot.orghttp:// www.oercommons.org http:// www.ocw.mit.eduhttp://www.wisc-online.com

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    create possibilit anche in Italia. Pi avanti presente un elenco dettagliato.

    Un docente che stia cercando delle risorse didattiche online da utilizzare con la LIM, dovr innanzitutto mettersi nellottica che, per sviluppare le sue lezioni in modo efficace, difficilmente trover del materiale che pu utilizzare esattamente com. Dovr piuttosto ri-usarlo, ovvero adattarlo alle sue esigenze e alle esigenze specifiche della classe. Per questo importante trovare delle risorse che consentano di essere modificate.

    In questottica, la licenza duso dei materiali non una fattore secondario, sebbene spesso non venga tenuta in considerazione. Lo standard attualmente che gestisce le licenze duso per le OER la Creative Commons (CC). La Creative Commons mette a disposizione dellautore unampia gamma di possibilit, consentendo di creare una licenza componibile dallautore stesso. In questo modo possibile scegliere quali diritti lasciare agli utilizzatori. La CC mette a disposizione sei tipi di licenze, dalla pi aperta, che consente a terzi di distribuire, modificare, ottimizzare e utilizzare anche a fini commerciali lopera di un autore, alla pi restrittiva, che consente a terzi soltanto di scaricare e condividere lopera. Per maggiori informazioni https://creativecommons.org/licenses/

    Quindi nel momento in cui si deve cercare una risorsa da ri-utilizzare importante avere presente lutilizzo consentito per quella risorsa e regolarsi eventualmente di conseguenza e consapevolmente.

    Una volta scelte le risorse didattiche linsegnante potr adattarle al contesto specifico della classe, sia prima della lezione, a casa, in fase di preparazione, sia in classe coinvolgendo gli studenti nella modifica: per esempio per aggiungere sottotitoli a video reperiti su Youtube, o la modifica di una voce su Wikipedia.

    1.4.1. Elenco di raccolte di contenuti didattici in lingua italiana Agenzia Nazionale per lAutonomia Scolastica (Indire), che si occupa anche di innovazione tecnologica,

    specificamente per la LIM, insieme allANSAS, ha creato il portale Scuola Digitale. www.scuola-digitale.it/lavagna

    GOLD. La banca dati delle pratiche didattiche, contenente non solo materiali ma anche buone pratiche e progetti. Il sito non pi aggiornato perch il progetto concluso, ma ci che stato gi caricato rimane disponibile. www.gold.indire.it/gold2/

    Rai Educational. Il portale della Rai per leducazione, mette a disposizione tantissimi video utilizzabili a scopo didattico ed educativo. I video di Rai Educational sono soggetti a un copyright restrittivo, infatti possibile visualizzarli liberamente solo dal portale www.cultura.rai.it/

    Siti, portali, blog, social network, offrono immense possibilit, sono gestiti da insegnanti singoli o gruppi di insegnanti afferenti alla stessa scuola, da associazioni, o Enti. Pubblicano in rete i loro materiali didattici e li rendono disponibili.

    Proporre un elenco di questi impossibile, per si possono ritrovare in rete facendo delle ricerche adeguate. Alcuni siti si propongono di raccogliere i diversi link che poi portano alle relative risorse digitali. Se ne citano due come esempi:

    www.atuttascuola.it

    www.docenti.skuola.net

    Unaltra alternativa sono i materiali creati dalle diverse case editrici, che hanno iniziato a proporre contenuti digitali da tempo. Sono per contenuti a pagamento e non sono liberamente distribuibili. Per fare alcuni esempi:

    www.online.scuola.zanichelli.it/ideelim/

    https://creativecommons.org/licenses/.https://creativecommons.org/licenses/.http://www.scuola-digitale.it/lavagna http://www.scuola-digitale.it/lavagna http://www.gold.indire.it/gold2/.http://www.cultura.rai.it/http://www.atuttascuola.ithttp://www.docenti.skuola.nethttp://www.online.scuola.zanichelli.it/ideelim/

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    www.giuntiscuola.it/lavitascolastica/materiali-didattici/In-classe-con-la-LIM/

    www.erickson.it/Pagine/Promo-LIM.aspx

    Infine ricordiamo che ogni software LIM, dai produttori delle lavagne, che quindi accompagnano la lavagna acquistata, hanno a corredo una sezione di risorse multimediali e digitali, utilizzabili per preparare le lezioni. Inoltre, alcune case produttrici mettono a disposizione ulteriori risorse sul loro sito:

    http://www1.prometheanplanet.com/it/server.php?show=nav.16272

    www.exchange.smarttech.com/index.html?lang=it_it

    http://www.giuntiscuola.it/lavitascolastica/materiali-didattici/In-classe-con-la-LIM/http://www.erickson.it/Pagine/Promo-LIM.aspxhttp://www1.prometheanplanet.com/it/server.php?show=nav.16272http://www.exchange.smarttech.com/index.html?lang=it_it

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    2. RICERCA DELLE RISORSE DIGITALIPer reperire le risorse digitali sul web utile sapersi muovere con sicurezza nel campo delle ricerche online, ovvero bisogna imparare a ricercare efficacemente ci che interessa, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione.

    Gli ultimi dati statistici sulla mole dei dati condivisi sono stati pubblicati da DOMO, in una maniera molto curiosa.

    Ci dicono cosa viene caricato in Internet ogni minuto.

    Ecco di seguito lelenco:

    Il mobile Web si arricchisce di 217 nuovi utenti.

    Gli utenti Web di YouTube caricano sulla piattaforma 48 ore di nuovi video.

    Si spediscono oltre 204 milioni di messaggi di posta elettronica.

    Sul motore di ricerca di Google vengono immesse oltre 2 milioni di nuove query.

    Gli utenti di Facebook condividono 684.478 nuovi contenuti.

    I consumatori spendono 272.070 dollari nello shopping online sui siti di e-commerce.

    Gli utenti di Twitter inviano oltre 100.000 nuovi tweet.

    Apple riceve circa 47.000 richieste di download di app.

    I brand e le organizzazioni che hanno una fan page di Facebook ricevono 34.722 nuovi Mi piace.

    I blogger che hanno un blog su Tumblr pubblicano 27.778 post.

    Gli utenti di Instagram condividono oltre 3.600 nuove foto.

    Gli utenti di Flickr pubblicano 3.125 nuove fotografie.

    Gli utenti web di FourSquare fanno 2.083 check-in.

    Vengono messi online 571 nuovi siti web.

    Gli utenti di WordPress pubblicano 347 nuovi post sui loro blog.

    Nelle prossime pagine si vedranno quali strumenti e quali regole utilizzare per districarsi al meglio tra questa enorme mole di informazioni.

    2.1. Le tecniche di ricerca

    2.1.1. Che cos una queryLetteralmente, significa richiesta, domanda, interrogazione. In informatica, un elemento strettamente connesso a un altro: i database.

    Prima di spiegare cosa una query, vediamo, quindi, cosa sia un database.

    Un database un archivio di dati strutturati, di dati, cio, organizzati in modo tale da facilitarne la consultazione. Possiamo paragonare il database a una biblioteca. Se si vuole cercare un libro in biblioteca, ci si rivolge al bibliotecario che ha una mappa contenente lindicazione dei codici dei libri, sistemati per stanze, scaffali e ripiani. Va a prendere il libro che serve, incrociando i dati in suo possesso. Nel libro, poi,

    https://www.domo.com/company

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    lindice dice dove trovare largomento che interessa.

    Allo stesso modo, in un database, le informazioni sono organizzate in una struttura logica che permette di accedere con facilit a ogni dato. Con la piccola differenza che, in questo caso, si parla di dati disponibili in Rete.

    Non un caso, quindi, se molti motori di ricerca universitari o di biblioteche virtuali (definiti OPAC) utilizzano proprio un sistema di questo genere.

    Il modo per accedere a questi dati la query.

    In pratica, molto semplice: si compone una query ogni volta che si inseriscono una serie di parole nel campo di ricerca di un qualsiasi motore di ricerca.

    Inserendo, ad esempio, a cosa serve una query, ogni parola (che si definisce chiave) sar come un filtro per tutte le pagine web che il motore di ricerca ha nel suo database. In pochissimo tempo, restituir lelenco delle pagine filtrate (in cui, in sostanza, ci sono le parole ricercate). Nel caso specifico, Google trova circa 294.000 pagine, in 0,34 secondi, che contengono la query a cosa serve una query.

    Esempio di compilazione e invio di una query in Google

    2.1.2. Come raffinare la ricerca sul WebUna recente ricerca certifica che tre studenti americani su quattro non sa utilizzare gli strumenti disponibili per fare correttamente e, quindi, ottimizzare le ricerche online.

    Hack College (uno storico sito americano per studenti), partendo da questo dato, ha pubblicato un post interessante da cui prendere spunto per mettere assieme tutte le indicazioni necessarie.

    Un punto fondamentale, subito, allinizio: per fare una ricerca perfetta si deve sapere bene cosa si cerca.

    Se si sa, quindi, che si vuole cercare un certo tipo di documento (un PDF o un doc, una jpeg o una png) bene indicarlo, inserendo lestensione nella nostra ricerca. Scrivi cos: filetype:pdf.

    Se si conosce anche il titolo o, almeno, una parola del titolo del documento, si pu inserirla nella ricerca scrivendo cos intitle:parola.

    Per ricerche meno definite, invece, si possono utilizzare i cosiddetti operatori (attivi in Google):

    parola parola indica a Google di cercare proprio e solo le parole che sono tra le virgolette, in quella combinazione soltanto e non anche, quindi, le singole parole (ad esempio, pannelli solari);

    -parola esclude la parola indicata dalla ricerca (ad esempio, pannelli solari installazione);

    http://www.hackcollege.com/blog/2011/11/23/infographic-get-more-out-of-google.html

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    ~parola estende la ricerca ai sinonimi della parola indicata (ad esempio, fotovoltaico ~pannelli);

    *parola indica a Google di cercare il risultato che meglio si accoppia alla parola indicata;

    parola-parola consente di ricercare con maggiore precisione termini strettamente connessi (per esempio, baby-sitter);

    $numero consente, ad esempio, di ricercare un prodotto per il prezzo indicato (per esempio, $400);

    OR fa una doppia ricerca: fa una ricerca per ognuno dei termini scritti prima e dopo, anzich fare una ricerca che soddisfi entrambi, assieme;

    site:nomedelsitosenzawww cerca solo allinterno di un sito (ad esempio, site:eipass.com).

    Non necessario tenere a mente tutti gli operatori. Ci ha pensato Google, predisponendo un apposito servizio di ricerca avanzata, Google Advance Search.

    Google Advance Search.

    https://www.google.com/advanced_search

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    2.1.3. Cosa si pu cercare online?Probabilmente sarebbe pi facile rispondere alla domanda cosa non si pu cercare online?

    Sono cos tanti i servizi che possibile ricercare o di cui si pu usufruire direttamente online che, in pratica, si trova tutto.

    Per fare un esempio. Per gli amanti della lettura (anche molto impegnata) ci sono diversi motori di ricerca interessanti. Google mette a disposizione Google Scholar, uno strumento semplice e immediato per cercare letteratura accademica. Con un unico servizio, infatti, si pu effettuare ricerche tra molte discipline e fonti: documenti approvati per la pubblicazione, tesi, libri, abstract e articoli di case editrici accademiche, ordini professionali, database di studi non ancora pubblicati, universit e altre organizzazioni accademiche.

    In sintesi, Google Scholar

    Cerca in diverse fonti utilizzando un unico e pratico sito.

    Trova documenti, abstract e citazioni.

    Individua un documento completo nella tua biblioteca oppure sul Web.

    Google Scholar una finestra sugli studi pi rilevanti nel campo della ricerca accademica mondiale. Se si ha un account Google, si pu contare su funzioni ulteriori; in questo caso, ad esempio, si pu gestire una personale biblioteca online dei libri o degli articoli ricercati.

    2.2. Cosa sono i motori di ricercaNormalmente, si parla genericamente di ricerche sul web, senza tenere in considerazione che, in realt, esistono due strumenti distinti per farle.

    Spesso i due strumenti vengono utilizzati indifferentemente, ignorandone le peculiarit che, invece, ne dovrebbero far preferire uno rispetto allaltro, a seconda degli obiettivi di ogni specifica ricerca.

    Per Web directory, quindi, intendiamo strumenti (Yahoo!, Dmoz e Virgilio o molte altre settoriali) che si caratterizzano per

    La struttura gerarchica ad albero,

    Lindicizzazione della sola homepage,

    Linserimento manuale dei siti da parte degli addetti al servizio.

    In una directory, i siti vengono archiviati in categorie a seconda dellargomento trattato. Dal men principale, scendiamo di livello fino a quando non troviamo il sito o la lista di siti che interessa.

    La caratteristica fondamentale della directory il modo in cui sono raccolte le informazioni: in questo caso, non esistono software che estraggono dati dal Web. Sono i webmaster (coloro che costruiscono e aggiornano il sito) a proporre e descrivere specifiche categorie, normalmente esaminate e approvate, prima della pubblicazione, dai redattori del sito (normalmente, i proprietari).

    Questa selezione manuale, rigida e pensata, sicuramente aumenta la qualit delle directory, visto che elimina molti siti spazzatura (sono quelli che offrono informazioni poco utili o erronee). Lo svantaggio rappresentato dal fatto che occorre fare molta manutenzione, dato che i siti possono scomparire o variare di contenuti, e quindi occorre tenerli sempre aggiornati.

    Le directory pi organizzate hanno un motore di ricerca interno che pu effettuare ricerche utilizzando il titolo e le descrizioni dei siti catalogati.

    https://scholar.google.it

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    Si definiscono Search Engine, invece, strumenti di ricerca (ad esempio Google, Altavista o Arianna) gestiti automaticamente da programmi chiamati spider (o crawler o ragni, in italiano), che scandagliano il Web, indicizzando i documenti allinterno dei propri database.

    Un motore di ricerca un enorme archivio di dati riguardanti le pagine online; considerata la mole sempre crescente, si tratta sicuramente della risorsa pi completa a disposizione del navigatore.

    Per i motori di ricerca si parla di pagine e non di siti, come avviene nelle directory. La cosa evidente quando, durante una ricerca, succede che siano visualizzate diverse pagine di uno stesso sito. Il motore, infatti, archivia tutte le pagine dei siti Web che trova.

    In pi, i motori di ricerca aggiornano spesso le pagine e, quindi, offrono una situazione sempre molto aggiornata del Web.

    Come scegliere cosa utilizzare per le nostre ricerche?

    Si deve scegliere quale dei due strumenti utilizzare a seconda di ci che si sta effettivamente cercando.

    Se si cerca un elenco di siti che sono normalmente curati e aggiornati da webmaster e redattori, o che, essendo molto simili, si occupano tutti di un argomento comune, preferibile utilizzare una directory.

    Se si sta cercando una pagina precisa o un argomento molto specifico, preferibile utilizzare il motore di ricerca.

    Un paio di esempi chiariranno il quadro.

    Se si deve organizzare un viaggio a Roma, non si sa in quale albergo pernottare e si vogliono avere diverse alternative, consigliabile utilizzare una directory che restituisce vari risultati. Se si cerca, invece, un hotel con specifiche caratteristiche (ad esempio, sia a quattro stelle, accolga animali domestici o abbia una zona benessere e relax), meglio usare il motore di ricerca.

    Se normalmente si leggono giornali online e si intende cercarne uno in particolare (come ad esempio, il Fatto Quotidiano o il Corriere della Sera), preferibile utilizzare un motore di ricerca per trovarne le pagine. Se si cerca la lista dei maggiori quotidiani nazionali, meglio utilizzare una directory.

    2.2.1 Scegliere il motore di ricerca pi adatto per le nostre ricercheSe vero che molti motori di ricerca sono generalisti (non si occupano, cio, di singoli argomenti) altrettanto vero che ce ne sono alcuni molto specializzati. Approfondendo in breve largomento, introduciamone un terzo tipo: gli aggregatori, capaci di indicizzare non tutto il Web ma porzioni specifiche di esso, come, ad esempio, le immagini, i suoni, i video, i blog.

    I motori di ricerca di ultima generazione (o quelli normalmente aggiornati o in evoluzione) sono infatti sempre pi in grado di interpretare gli oggetti multimediali per come sono realizzati, utilizzando sempre pi questi oggetti (e non leventuale risorsa testuale annessa) per la loro corretta interpretazione.

    Alcuni aggregatori, ad esempio, sono in grado di realizzare ricerche di immagini partendo da una immagine simile a quella che stiamo cercando; altri ancora sono capaci di geolocalizzare per miscelare e filtrare i risultati raccolti nel territorio oppure con le attivit di ricerca svolta precedentemente.

    Lunico vero modo per conoscere i migliori motori disponibili fare unesperienza diretta. Proponiamo, di seguito, un lungo elenco. Sono tutti i motori di ricerca attualmente attivi in Italia. Vicino alla denominazione, quando il caso, indichiamo il settore e/o largomento di cui si occupano. Tra questi, sicuramente si trover quello che fa al caso proprio, per ognuna delle ricerche. Nellelenco non inseriamo quelli pi conosciuti che abbiamo gi nominato.

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    Abacho

    ABCItaly, raccoglie tutti i siti dItalia suddivisi in categorie.

    Abraham Search, motore di ricerca internazionale per il tuo business.

    Arcano WebTracer, motore di ricerca italiano per siti professionali.

    Aristotele

    Atlaszone, consente di trovare i siti internet seguendo un percorso territoriale.

    Blues Pages

    Click Web

    Dica33.net, un progetto di catalogazione di siti dedicati alla salute.

    Dive3000Search

    Ezilon Italia

    Gepooz, generalista, il primo motore di ricerca che si occupato di annunci e offerte di lavoro.

    Gloo

    Hotbot

    Iasse, un motore di ricerca di siti amatoriali Italiani.

    La Ragnatela

    Lycos

    Metacom

    Net-Parade.it

    Pagine Gialle, molto famoso e utilizzato per cercare unazienda, tramite specifici filtri (prodotti, servizi, marchi o per nome)

    Parti Da Qui

    Pippo

    Rafnet

    SearchOnline.it

    Searchy.it

    Sharelook

    Spiritual un contenitore di siti web, appuntamenti, corsi e directory per chi appassionato di spirituale.

    The Spider

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    2.2.2 Linterfaccia di un motore di ricercaSi sceglie Google per vedere meglio come, in pratica, funzionino i motori di ricerca, soffermandoci sugli strumenti messi a disposizione per ottimizzare la ricerca.

    Google sicuramente il motore generalista pi completo e strutturato.

    Interfaccia Google

    Dopo aver apprezzato la rinomata pulizia stilistica del portale, vediamo gli elementi disponibili. Comprenderemo subito che si tratta di qualcosa in pi di un semplice motore di ricerca.

    In alto a destra ci sono gli elementi che consentono di (o, meglio, invitano a) utilizzare un account Google, per usufruire dei relativi servizi.

    Da qui, infatti, si pu accedere a

    Google+ (il social Network di Google, sullo stile di Facebook, per intenderci).

    Gmail, la casella di posta elettronica di Google.

    Ricerca per immagini; si vedr tra breve che un ambito molto curato da Google, visto il grande utilizzo che se ne fa oramai sul web.

    Gruppo di App (strumenti) che Google offre a tutti gli utenti e che, ovviamente, avendo un account Google, si possono gestire cambiandone lordine o inserendone molti altri.

    Accesso allaccount Google: un login in cui inserire la password per poi navigare usufruendo di tutte le funzionalit disponibili.

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 18

    Area accessi

    Al centro della videata, campeggia la stringa (il campo) in cui inserire la query.

    Per avviare la ricerca, si deve cliccare su Cerca con Google.

    Il tasto Mi sento fortunato non ha unutilit pratica; quasi un gioco: cliccandoci dopo aver inserito la query, Google apre direttamente la pagina che risulta essere la prima nella ricerca, contando sul fatto che, gi l, troverai quello che effettivamente ti serve in pratica, bisogna essere molto fortunati!

    Motore di ricerca

    Cliccando sullicona del microfono a destra, si pu eseguire una ricerca vocale.

    Nella barra in basso, a sinistra, c un men commerciale (con le voci, Pubblicit, Soluzioni Aziendali e

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 19

    Informazioni), in cui si pu capire come trovare nuovi clienti per limpresa o lattivit (AdWords) o guadagnare online (AdSense) e tenersi aggiornato con tutte le novit e le iniziative di Google.

    A destra, ci sono le condizioni di utilizzo (Privacy e Termini) e le Impostazioni.

    Prima di soffermarci sulle impostazioni, una nota che ci pare interessante in relazione ai Termini di servizio di Google ( una delle sezioni di Privacy e Termini).

    Nel sottotitolo in alto, indicata la data dellultima modifica; tra parentesi, un link consente di andare a visualizzare tutte le versioni precedenti. In realt, non ci sono proprio tutte: mancano le prime; erano quelle in cui Google, agli inizi della sua attivit e prima di uno specifico e terribile evento storico, assicurava lassoluta riservatezza dei dati degli utenti; assicurava, cio, che non avrebbe mai consegnato a nessuno tali dati.

    Dopo il fatidico 11 settembre, le cose sono molto cambiate; forse si ricorder la famosissima legge con cui Bush ha scardinato questa segretezza, per consentire alle istituzioni di acquisire dati e notizie sugli utilizzatori dei pi grandi motori di ricerca e social network.

    Oggi, in estrema sintesi, a differenza di quanto accadeva allinizio del 2000, da un lato, sono molti di pi i dati che questi portali acquisiscono dagli utenti (oltre agli anagrafici, ci sono quelli relativi a interessi, contatti, amicizie, attivit) e, dallaltro, non ci sono pi limitazioni allacquisizione di tali notizie da parte degli enti governativi.

    Cliccando su Impostazioni, si apre un men tramite cui accedere a diverse opzioni che consentono di perfezionare la ricerca.

    Men Impostazioni

    Cliccando su Impostazioni di ricerca, si potr:

    Nella sezione Risultati di ricerca, attivare il filtro SafeSearch (lo vedremo dopo) e gestire altre opzioni secondarie.

    Nella sezione Lingue, scegliere in quale lingua visualizzare i risultati delle ricerche.

    Nella sezione Posizione, indicare dove ci si trovi: Google aiuter a trovare informazioni pi pertinenti quando si ricerca o usi, ad esempio, Maps.

    Da Guida, si accede alle informazioni online che Google offre per sapere tutto del funzionamento del

    https://support.google.com/adwords/answer/1704376?hl=it%23browsersupport%23abhttps://www.google.com/adsense/signup?hl=it&sourceid=aso&subid=it-ww-et-t_ph2_adshp_aw_bt&gsessionid=at_7SeI2w1G9V9SRdhd48ghttps://www.google.it/intl/it/about/https://www.google.it/intl/it/policies/?fg=1https://www.google.it/intl/it/policies/terms/regional.html

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 20

    sistema.

    Cliccando su Ricerca avanzata, si acceder alla videata gi vista quando abbiamo parlato di Google Advance Search.

    Cliccando su Cronologia, si potr gestirla con tutti gli strumenti a disposizione, solo dopo aver fatto accesso con laccount Google.

    Cliccando su Guida per la ricerca, si acceder direttamente alla stessa Guida online di cui dicevamo poco fa.

    Cliccando su Invia feedback, si potr dare un piccolo contributo alla continua crescita di Google! Chi lo gestisce, infatti, conferma la propria propensione allascolto e alla condivisione, consentendoci di dire la nostra sul servizio; non dato sapere quanto siano ascoltate o prese in considerazione tali indicazioni.

    Gli strumenti e i filtri dellinterfaccia

    Una volta che si digitata la query nel campo di ricerca e avviato il motore, si vedr la lista dei risultati in una pagina successiva.

    Vediamola, per comprendere come e quanto possibile settare la ricerca direttamente da qui.

    Ricerca nel Web.

    Cerchiamo la parola casa.

    Sotto il campo di ricerca, si visualizza un men; sono indicate tutte le varie opzioni tramite cui Google pu filtrare la ricerca casa (e ogni altra, chiaramente).

    In automatico si apre lelenco delle informazioni trovate nel Web (infatti, si vede la parola in rosso e sottolineata). Se clicchiamo su Immagini, vedremo una videata con tutte le immagini trovate per questa ricerca. Allo stesso modo, potremo cercare la Mappa (relativa alla prima risposta della ricerca) e, poi, Video, Notizie e, cliccando su Altro, anche Shopping, Libri, Voli e App, sempre correlate alla query inserita nel

    https://www.google.com/advanced_searchhttps://www.google.com/advanced_search

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 21

    campo di ricerca.

    Poco sotto, si visualizza il numero di pagine ritrovate in relazione alla nostra ricerca e il tempo impiegato da Google per metterli nellordine ora a disposizione: 1.360.000 risultati in 0,5 secondi.

    Rispetto a questo risultato, si possono filtrare le pagine trovate, azionando le opzioni rapide disponibili cliccando su Strumenti di ricerca.

    Strumenti di ricerca per la voce di men Web

    Si visualizza un ulteriore men, tramite cui settare velocemente i seguenti elementi della ricerca:

    Paese in cui fare la ricerca.

    Lingua in cui vedere visualizzate le risposte.

    La data di pubblicazione delle pagine tra cui cercare.

    Ricercare solo le specifiche parole indicate nella query, per rendere pi precisa la ricerca. Google, come abbiamo gi accennato, integra i termini che digiti nella query con sinonimi e parole che hanno la stessa radice, suggerendoti, inoltre, correzioni ortografiche e termini alternativi.

    Se si sta cercando qualcosa di molto specifico, queste opzioni non sono affatto utili, anzi. Per eliminarle, clicca su Tutti i risultati e spunta Verbatim.

    La ricerca per immagini

    Le immagini (foto, loghi, icone, quadri, ecc.) sono una delle risorse maggiormente ricercate sul Web, per le motivazioni pi disparate.

    Come possiamo vedere anche nellimmagine precedente, per trovarle, Google ha previsto unapposita voce di men. Si pu cliccarci prima di inserire la query, ma anche dopo.

    Si aprir una pagina in cui saranno ordinate tutte le immagini ritrovate in relazione alla query. Continuiamo con il nostro esempio; avendo inserito la query casa, clicchiamo su Immagini.

    Ricerca per immagini

    Cliccando sullimmagine che piace di pi o che sembra pi in linea con le proprie esigenze, si aprir unarea al centro della pagina, in cui si potranno visualizzare:

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    Una riproduzione pi grande dellimmagine stessa sulla sinistra.

    Il link del sito da cui stata filtrata.

    Le dimensioni.

    Due pulsanti: Visita la pagina riporta alla pagina da cui stata filtrata limmagine; Visualizza limmagine consente di aprire unaltra videata in cui si visualizza solo limmagine.

    Otto immagini correlate.

    In basso

    riportata la frase: Le immagini potrebbero essere soggette a copyright. Se si sta cercando unimmagine da riutilizzare e non si vuole correre il rischio di incorrere in una violazione, si provi a utilizzare gli Strumenti di ricerca avanzata. Vedremo tra breve come.

    La possibilit di Inviare un feedback a Google.

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 23

    Immagine selezionata

    Vediamo ora gli Strumenti di ricerca avanzata per le immagini; si sar capito che ci sono strumenti di ricerca specifici per ognuna delle voci del men di Google.

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 24

    Strumenti di ricerca per la voce di men Immagini

    In questo caso, si possono filtrare le immagini, per

    Dimensioni.

    Colore.

    Tipo (quasiasi tipo o volti, foto, Clip art, Disegni, Animate).

    Ora (data di inserimento).

    Diritto di utilizzo (non filtrate in base alla licenza, contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche, contrassegnate per essere riutilizzate, contrassegnate per il riutilizzo non commerciale con modifiche, contrassegnate per il riutilizzo non commerciale).

    Da Altri strumenti, si attivi la spunta Mostra dimensioni per vedere, gi nellanteprima, le dimensioni di tutte le immagini trovate

    Si pu copiare, stampare o salvare limmagine che si scelto. Per farlo, si apra il men contestuale con il tasto destro del mouse e si scelgano le opzioni preferite.

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    Men contestuale

    Chiudiamo largomento vedendo il modo pi innovativo di cercare immagini utilizzare altre immagini! Clicca sullicona nel campo di ricerca.

    Finestra di dialogo Ricerca tramite immagine

    Nella finestra di dialogo, si pu,

    Incollare lURL dellimmagine di cui si dispone e tramite cui si vuole trovare notizie e immagini correlate

    Caricare unimmagine che si ha sul tuo computer.

    Clicca su Ricerca tramite immagine per avviare la ricerca. Anche in questo caso, Google mette a disposizione una specifica sezione in cui settare tutte le opzioni possibili per fare una ricerca mirata e appropriata.

    Cliccare su http://www.google.com/advanced_image_search per vedere come funziona.

    http://www.google.com/advanced_image_search

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    3. DIDATTICA INNOVATIVA: STRATEGIELa LIM uno strumento tecnologico che trova impiego nella didattica. E, in quanto strumento, al servizio degli obiettivi educativi che il docente si pone e al modo in cui questi obiettivi verranno perseguiti. Gli elementi che vengono tenuti in considerazione per operare la scelta della modalit didattica sono il soggetto che apprende, loggetto culturale studiato e il processo operativo didattico. Privilegiare un elemento al posto di un altro privilegia modelli di apprendimento rispetto ad altri. E questa decisione determina anche il modo in cui la LIM verr utilizzata e quali materiali verranno scelti.

    Seguendo lo schema di Clark, rielaborato da Ranieri, si individuano quattro strategie didattiche: recettiva, direttiva, a scoperta guidata e collaborativa. Nelle prime due la conoscenza trasferita, nelle seconde due la conoscenza costruita.

    3.1. Strategia recettivaQuesta strategia sostenuta dalla tesi che lapprendimento sia un processo di acquisizione di informazioni, perci linsegnante trasmette, in modo monodirezionale, il sapere agli studenti. Tradizionalmente quindi il docente tiene una lezione, in cui espone una tematica, sia in maniera ininterrotta, sia coinvolgendo gli interlocutori attraverso il dialogo. La problematica che si pu presentare, soprattutto se il docente segue un suo ritmo senza verificare che gli studenti stiano seguendo o meno, che siano superati i limiti imposti dal sistema cognitivo di ogni studente, che quindi non sar in grado di comprendere e consolidare le conoscenze. Questo modello molto gradito ai docenti universitari e delle scuole superiori perch si presenta come rapido, efficiente e versatile, anche se stimola lacquisizione meccanica delle conoscenze.

    Per utilizzare in maniera meno rigida questa strategia si possono mettere in campo alcune accortezze, come fare numerose esemplificazioni, interagire con gli allievi, scegliere la forma comunicativa della narrazione e, infine, impiegare supporti visivi e multimediali.

    In questo contesto la LIM permette di tenere lezioni trasmissive-recettive pi espressive e coinvolgenti.

    Cambiare frequentemente il ritmo della lezione utilizzando questi strumenti e queste accortezze aiuta a mantenere alto il livello di attenzione e direzionarlo verso lobiettivo didattico, senza correre il rischio che sia rivolto strettamente allintrattenimento fine a se stesso.

    Si pensi ad esempio a una lezione di scienze in cui si sta parlando dei vulcani.

    Si potranno inserire immagini di alcuni vulcani, presenti in Italia.

    LEtna.

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    Il Vesuvio.

    Stromboli.

    Si potranno collocare su una mappa geografica i vulcani attivi e inattivi, presenti in Italia, a seconda dello scopo.

    Mappa dei vulcani presenti in Italia.

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    Si potr poi inserire limmagine di una sezione di vulcano, in cui siano raffigurati gli elementi strutturali.Sezione grafica di un vulcano in cui si vede la sua struttura.

    Infine si potr inserire un breve video che rappresenta leruzione di un vulcano.

    Immagine del primo fotogramma del video di uneruzione vulcanica. Con la LIM si andr a inserire il video vero e proprio.

    3.2. Strategia direttivaNella strategia direttiva, come per la precedente, il sapere trasmesso dallinsegnante agli studenti, per fatto in modo diverso. Infatti vengono utilizzati tutti gli strumenti che il docente ha a disposizione per rinforzare lassorbimento dei concetti, ovvero frequenti domande e interazioni che hanno lo scopo di connettere risposte coerenti a determinati stimoli. Viene anche definita strategia sequenziale perch chi insegna lo fa in modo da stimolare risposte in maniera graduale, partendo da concetti pi elementari fino ad arrivare a concetti pi complessi. Infatti regole di questo procedimento sono:

    la gerarchizzazione delle conoscenze (prima gli argomenti pi semplici, una volta assimilati, si procede a quelli pi complessi);

    il frazionamento in piccole unit di lezioni che devono essere comprese dalla classe prima di poter proseguire;

    frequenti interazioni attraverso domande stimolanti;

    numerosi esercizi pratici per verificare lacquisizione della conoscenza;

    eventuali interventi correttivi o di rinforzo.

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 29

    La LIM, in questo ambito di utilizzo, si presenta come uno strumento davvero vincente. Si possono proporre situazioni didattiche ed esercizi in cui viene richiesta una risposta, quindi test, oppure vengono proposti giochi o di risolvere problemi. In seguito verranno approfondite le tecniche principali (trascina e rilascia, nascondi e rivela, clicca qui) per creare e usare questo tipo di attivit.

    Per fare un esempio, si immagini di tenere una lezione di astronomia dove si voglia verificare che gli alunni abbiano compreso i nomi dei diversi pianeti e siano in grado di riconoscerli in base alla loro posizione rispetto al Sole e alle loro dimensioni e caratteristiche.

    Si dovr preparare un esercizio in cui ci sia unimmagine del Sistema Solare e il nome dei pianeti sia nascosto.

    Immagine del Sistema Solare con il nome dei pianeti nascosto.

    Durante la lezione verranno chiamati alla lavagna uno o pi studenti, insieme o uno dopo laltro, che coadiuvati dalla classe oppure rispondendo solo per se stessi, con la penna digitale sposteranno i rettangoli che nascondono i nomi, rivelando la risposta corretta.

    Spostando i rettangoli che nascondono i nomi, si rivelano le risposte corrette.

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    3.3. Strategia a scoperta guidataLa strategia a scoperta guidata ha come obiettivo che sia lo studente a costruire in modo attivo la conoscenza. Linsegnante in questo caso prepara il materiale da mettere a disposizione degli studenti, crea le circostanze adatte e segue dietro lo quinte, intervenendo quando necessario per guidare nel percorso di scoperta del sapere. Perci non si tratta di trasferire, pi o meno attivamente, una conoscenza, ma di predisporre il terreno affinch lapprendimento emerga attraverso lacquisizione e la strutturazione soggettiva di conoscenze ed esperienze.Il punto di vista quello dello studente, che attraverso esperienze dirette, tira fuori il suo modo di guardare e i significati che d al mondo. Per questo le situazioni migliori sono quelle di confronto su problemi reali. Il feedback dellinsegnante non si limita al concetto giusto o sbagliato, ma vuole rappresentare le risposte e le conseguenze che si realizzerebbero nel mondo reale.Le competenze cognitive che si intendono stimolare e creare con questo metodo sono quelle definite di ordine superiore, ovvero imparare a imparare, progettare, comunicare, collaborare, partecipare, agire autonomamente e in modo responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni.Con la LIM si potranno realizzare diversi tipi di situazioni didattiche, usando giochi di ruolo, simulazioni, la progettazione di artefatti, ecc.Per fare un esempio concreto, si pensi di dover affrontare con la classe il concetto di alternanza del giorno con la notte, quindi il moto di rotazione della Terra su se stessa, e il concetto del susseguirsi delle stagioni, quindi il moto di rivoluzione della Terra. Per preparare la lezione, si potr mostrare un video in cui si vedano i due movimenti della Terra, senza

    spiegare quello che gli studenti stanno vedendo.

    Serie di fotogrammi tratti da un video che mostra il moto di rotazione della Terra e il modo in cui la luce del Sole giunge sul globo nellarco delle 24 ore.

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    Serie di fotogrammi tratti da un video che mostra il movimento di rivoluzione della Terraintorno al Sole e il modo in cui la luce giunge sul globo nellarco dellanno.

    Sullo stimolo di questo video, si potr avviare una discussione sugli effetti della luce solare sulla Terra, ascoltando le diverse interpretazioni di quanto stato visto e promuovendo la discussione sulle conseguenze che il calore e la luce hanno sulla Terra e sulle forme di vita della Terra, parlando di clima, condizioni ambientali ecc.

    In seguito, dopo che gli studenti avranno dato la loro teoria su cosa accade alla Terra quando gira su se stessa in relazione alla luce del Sole, si potr mostrare un video che rappresenta il passaggio della luce sulla Terra, magari in particolare sulla sezione che contiene il continente europeo e lItalia.

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 32

    Serie di fotogrammi di un video che mostra il passaggio della luce solare sul globo terrestre.

    3.4. Strategia collaborativaQuesta strategia una variante della precedente, in quanto lobiettivo didattico lo stesso, per si sposta lattenzione sulla dimensione sociale e relazionale dellapprendimento, quindi la conoscenza viene costruita attraverso il lavoro di gruppo.

    In questo modo, gli studenti, con il coinvolgimento dei compagni, riescono ad attenuare paure o tensioni, e

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 33

    a esaltare qualit come lamicizia, la lealt, la capacit sociale, lascolto, la mediazione.

    Se svolto allinterno di piccoli gruppi, il lavoro di collaborazione trova il suo massimo sviluppo. Ognuno ha la possibilit di esprimere il suo punto di vista, trova supporto affettivo nel coinvolgimento, trova chiarimenti e spiegazioni o li pu dare; ognuno insomma attiva le sue potenzialit.

    Un esempio di strategia collaborativa pu essere la simulazione di un tribunale letterario, in cui la classe, divisa per gruppi, si trova a interpretare laccusa, la difesa, la giuria e la corte, per stabilire il valore del libro scelto.

    Affrontando i Promessi Sposi si decide di affidare laccusa a un gruppo di alunni che dovr quindi organizzarsi e discutere su quelli che sono i motivi per cui non da considerarsi un buon libro.

    Una volta individuate le motivazioni, uno del gruppo si fa portavoce e le esprime alla classe, cio agli altri gruppi che si sono formati, le spiega servendosi dellausilio della LIM. Quindi mostrando parti di testo ed evidenziandole, creando mappe concettuali, mostrando immagini o riproducendo file audio di letture a voce alta di alcuni brani, ecc.

    Di seguito, facendo lo stesso lavoro, il gruppo della difesa cercher di convincere gli altri che il libro un libro di valore, e ne dar dimostrazione utilizzando la LIM.

    Infine giuria e corte si riuniscono e prendono una decisione sulla base di quanto ascoltato e la esporranno poi sempre utilizzando la LIM.

    Esempio di mappa concettuale relativa ai Promessi Sposi.

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    Copertina edizione Promessi Sposi del 1840

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    4. COME UTILIZZARE I MATERIALI CON LA LIM: MODALIT E TECNICHE ESPOSITIVELa LIM, come abbiamo visto, deve sempre essere al servizio degli obiettivi didattici che linsegnante ha deciso di raggiungere, attraverso la messa in atto delle strategie viste in precedenza. Per fare questo, linsegnante ha a disposizione dei materiali didattici che andr poi a utilizzare durante le lezioni e i momenti formativi.

    Il modo in cui questi materiali vengono presentati, e il modo in cui vengono modificati, combinati e usati per creare attivit ed esercizi, deve essere funzionale sia agli scopi didattici e formativi, sia alla strategia metodologica prescelta.

    Esistono dei principi base di composizione grafica che aiutano a distribuire nel miglior modo possibile gli elementi allinterno di una pagina e di una presentazione con la LIM.

    4.1. Composizione grafica: principi basePer realizzare una presentazione dei materiali che sia accattivante per gli studenti, che sappia dare risalto ad alcuni contenuti rispetto ad altri, che mantenga alto il livello di attenzione e che guidi la comprensione dei concetti che si vogliono trasmettere, ci si pu riferire ai principi base di composizione grafica, come abbiamo detto. Questi principi sono dei concetti generali e non delle regole restrittive da seguire pedissequamente. Realizzare una presentazione di contenuti didattici anche un processo creativo, perci non obbligatorio rifarsi a ognuna di queste regole per realizzare un prodotto coinvolgente e mirato.

    Sicuramente per, sapere quelli che sono i trucchetti del mestiere di aiuto nel figurarsi come disporre gli elementi nella pagina e nel creare unarchitettura vincente di una presentazione. Il tutto nellottica di raggiungere determinati obiettivi didattici.

    Quattro sono tali principi base: il contrasto, la prossimit, lallineamento e la ripetizione.

    4.1.1. ContrastoIl contrasto il principale elemento di attrazione visiva, perch invita chi guarda a prestare maggiore attenzione al contenuto. Molto banalmente, questo accade perch il nostro cervello allenato a fare delle scelte, quindi ogni volta in cui ci si trova di fronte a una pagina con diversi elementi, si portati a riflettere per qualche secondo su quale sar la scelta che risponde al nostro bisogno. Chiaramente non bisogna eccedere, ma il numero degli elementi deve essere proporzionale allo spazio che si ha a disposizione, considerando anche il grande valore che hanno gli spazi vuoti. Per evitare confusione importante mettere in evidenza gli elementi pi importanti in contrasto con quelli secondari.

    Scegliere per esempio due immagini che sono in forte contrasto fra loro invita a fermare lattenzione e crea curiosit. Oppure inserire in un testo una parola in grassetto, o con dimensioni diverse, colori ecc.

    4.1.2. ProssimitIl principio di prossimit prevede che gli elementi della pagina che sono correlati devono essere raggruppati visivamente, formando unit. Se testo e immagini per esempio sono correlati tra loro per significato, ma si trovano in punti distinti della pagina, si crea confusione e difficolt di apprendimento.

    Invece il contenuto e i messaggi devono essere vicini per risultare immediati e diretti.

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 36

    Esempio di prossimit. La prima immagine, in alto a sinistra, collegata al contenuto testuale immediatamente alla sua destra,

    in alto; la seconda immagine, in basso a destra, collegata al contenuto testuale immediatamente alla sua sinistra, in basso.

    4.1.3. AllineamentoLallineamento permette di avere un aspetto pulito della pagina con gli elementi presentati, guida la lettura in modo fluido e attira lattenzione sui messaggi chiave.

    Lelemento chiave il punto focale intorno al quale si devono allineare gli altri elementi, in maniera ordinata.

    Esercizio di statistica, esempio in cui lallineamento delle carte consente di affrontare con ordine e in maniera pi immediata la risoluzione del test

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 37

    4.1.4. RipetizioneLa ripetizione di elementi visivi consente di sottolineare alcuni messaggi importanti. I concetti che devono essere assimilati, se ripetuti si fissano meglio nella memoria. Per farlo si possono usare degli elementi grafici che si ripetono allinterno della pagina, contenenti esempi diversi che servono per rafforzare il concetto di base, teorico.

    Importante non esagerare con la ripetizione. La ripetizione eccessiva pu sovraccaricare e complicare la comprensione.

    Questi principi base servono allinsegnante soprattutto per sapere come organizzare i materiali a livello espositivo sulla pagina o nella presentazione che andr a dimostrare con la LIM. I contenuti scelti sono funzionali agli obiettivi didattici che vuole perseguire.

    Vedremo ora alcuni esempi di lezioni ed esercizi che hanno lo scopo di stimolare azioni a livello mentale.

    4.2. Attivit funzionali agli scopi didatticiA seconda che si voglia rafforzare la comprensione, o lanalisi, il ricordo ecc, o che si vogliano consolidare delle conoscenze, effettuare delle verifiche, oppure che si vogliano fare esercizi individuali o di gruppo, o dimostrazioni e cos via, esistono delle attivit strutturate.

    Nella pagina vuota dellarea di lavoro della LIM si inseriscono diversi materiali, dalle immagini al testo, dai file audio ai widget, dalle presentazioni ai filmati, e la componente visiva ha una grande importanza nellapprendimento. Per questo motivo la maggior parte delle risorse progettate e create per lutilizzo con la LIM prevedono esercizi di organizzazione dei materiali.

    Troviamo inoltre numerosi esercizi per effettuare verifiche e aiutare la memorizzazione, e infine esercizi adatti alla manipolazione per favorire la conoscenza della realt attraverso il metterci le mani, simulazioni di eventi legati al mondo della fisica, costruzione di sequenze logico-temporali come le narrazioni.

    4.2.1. Categorizzazione e classificazioneSaper assegnare una categoria o raggruppare in classi implementa il ragionamento e lapprendimento, favorisce le abilit di analisi, di scelta e valutazione. un tipo di attivit che afferisce alla teoria degli insiemi, i diagrammi di Eulero-Venn, e sviluppa fortemente la logica e il ragionamento.

    Con gli strumenti della LIM si possono spostare, trascinandoli, degli oggetti allinterno di un insieme, oppure si possono tracciare con la penna digitale dei cerchi che rappresentano graficamente un insieme, o ancora si possono creare dei collegamenti fra i vari elementi.

    Per esempio, pensiamo di creare un esercizio per rafforzare la comprensione della raccolta differenziata della carta.

    Nella pagina vuota inseriamo il titolo dellesercizio e la consegna, mettendolo in un riquadro azzurro per dargli risalto.

    Aggiungiamo unimmagine che richiama il riciclo della carta.

    Inseriamo limmagine di un bidone di raccolta della carta e le immagini di diversi oggetti, alcuni riciclabili con la carta, altri no, e sistemiamoli allinterno della pagina. Il bidone della carta rappresenta linsieme nel quale andare a inserire gli elementi corretti.

    Decidiamo di bloccare gli oggetti che non si possono riciclare con la carta, in modo che non si possano

  • Risorse digitali e strategie per la creazione di lezioni interattive 38

    muovere e non sia possibile dunque spostarli allinterno del bidone. Gli altri oggetti invece riciclabili con la carta rimangono liberi e si possono spostare nel bidone.

    Aggiungiamo un suono di errore, nascosto, agli oggetti che non si riciclano con la carta, in modo che se lo studente tenta di spostarli per metterli nel bidone, ci sar un effetto sonoro a indicargli lerrore.

    Esempio di esercizio di classificazione, il bidone rappresenta linsieme nel quale inserire gli elementi

    Un altro esempio per far comprendere il concetto di insieme, quindi di categoria, quello di creare gruppi di animali a 4 zampe e gruppi di animali non a 4 zampe.

    Cominciamo inserendo uno sfondo sulla pagina vuota che richiami la natura e una fattoria nello specifico

    Inseriamo le immagini di diversi animali, alcuni che abbiano 4 zampe, altri che non abbiano 4 zampe, e sistemiamoli in maniera coerente allinterno della pagina

    Dopo aver inserito un titolo che indichi la suddivisione per categorie richiesta, tracciare due insiemi con lo strumento penna per dimostrare visivamente la suddivisione degli elementi in due insiemi.

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    Esempio di insiemi, tracciati con lo strumento penna

    Anche luso della tabella per servire per creare esercizi di classificazione. In questo caso si possono lasciare le celle vuote e farle riempire dagli studenti scrivendovi allinterno, oppure si possono trascinare delle etichette gi pronte a margine, o si pu preparare la risposta preventivamente, nasconderla e poi rivelarla alla classe al momento opportuno, dopo una domanda o una riflessione guidata.

    Esempio di tabella per classificare dei triangoli in base allampiezza angolare

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    4.2.2. Test e domandeCon questo tipo di attivit si creano momenti per consolidare le conoscenze, per memorizzare o verificare.

    Le modalit sono differenti, dai quiz, alle domande a risposta multipla, vero/falso o risposte aperte, esercizi di completamento, associazioni di parole.

    Solitamente i software di gestione della LIM contengono lo strumento per creare e gestire le domande di verifica. Oppure esistono dei programmi freeware e opensource, o altri commerciali che consentono di creare questo tipo di attivit.

    Ricordiamo che per lattivit di verifica o di consolidamento delle conoscenze attraverso domande, test e quiz, particolarmente utili sono i dispositivi interattivi, come i telecomandi o i risponditori.

    Per esempio, pensiamo di voler verificare la conoscenza dellanno della scoperta dellAmerica da parte di Cristoforo Colombo.

    Nella pagina vuota inseriamo un tema predefinito del software per creare domande.

    Inseriamo in alto la domanda stabilita.

    Nelle quattro opzioni disponibili, scriviamo delle date, di cui solo una corretta, in questo caso la terza.

    Creiamo un collegamento, per la risposta corretta, a unimmagine che indichi che si data la risposta esatta, immagine che apparir nel momento in cui si tocca quella risposta.

    Creiamo dei collegamenti, per le risposte errate, a unimmagine che indichi che si data la risposta errata, immagine che apparir nel momento in cui si tocca quella risposta.

    Inseriamo poi degli effetti sonori nascosti, collegati allicona del numero della risposta; se lo studente tocca il numero della risposta corretta sentir un effetto sonoro di risposta esatta, nel caso in cui tocchi il numero della risposta errata sentir un effetto sonore che indica lerrore.

    Esempio di domande con risultato interattivo sia in caso di risposta corretta che di risposta errata.

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    Esempio di domande con risultato interattivo sia in caso di risposta corretta che di risposta errata.

    Nella categoria del saper rispondere rientra anche il completamento, sia attraverso lo scrivere a mano o con tastiera, sia con il trascinamento di unetichetta al posto del vuoto da riempire.

    Esempio di fill in the blank, completare dove ci sono gli spazi vuoti, scegliendo tra le parole scritte sopra.

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    Esempi di esercizi di completamento possono essere anche i cruciverba, il sudoku, i rebus, ma anche gli anagrammi o gli acrostici e altri.

    Esempio di acrostico con la parola TERRA.Esempio di cruciverba, compilato con lo strumento testo.

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    4.2.3. Riconoscimento e significazioneAttraverso queste attivit si chiede agli studenti di riconoscere specifici elementi e di saperli nominare o attribuirne un significato.

    Si possono mettere in campo diverse azioni con gli strumenti a disposizione del software LIM, per esempio si possono creare delle etichette con le diverse diciture che poi si dovranno trascinare nella loro posizione corretta, oppure si potranno lasciare delle caselle vuote da compilare, o ancora si potranno collegare con lo strumento freccia nomi e immagini.

    Esercizio di riconoscimento delle ossa del corpo umano attraverso il trascinamento delle etichette al posto corretto

    Di seguito raffigurato un esempio di riconoscimento e significazione, attraverso un esercizio di inglese che prevede la creazione di linee che uniscono i diversi oggetti al loro nome.

    Nella pagina vuota, con lo strumento testo, scriviamo le parole che intendiamo siano riconosciute e mettiamole in colonna.

    Inseriamo poi le immagini corrispondenti alle parole scritte e sistemiamole ai lati della pagina in maniera non corrispondente ai nomi indicati

    Lesercizio consiste nel creare dei collegamenti con lo strumento penna tra nomi e le rispettive immagini.

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    Esercizio in inglese di collegamento tra nomi e immagini corrispondenti.

    4.2.4. Ordinamento in sequenzeLordinamento in sequenza richiede che gli studenti sappiano riconoscere gli elementi da organizzare allinterno della pagina e sappiano sistemarli secondo un ordine sequenziale, che sia cronologico, oppure logico o ancora sintattico, gerarchico ecc., a seconda degli obiettivi che il docente ha pensato.

    Anche in queste attivit si utilizzano le tecniche del trascinamento di etichette nella posizione corretta, allinterno di una griglia predisposta, o di una tabella, oppure di collegamento con una freccia, o di completamente con testo scritto a mano.

    Un esempio di ordinamento in sequenza temporale quello delle vignette che descrivono le varie fasi di produzione del miele.

    Inseriamo nella pagina vuota il titolo con la consegna dellesercitazione.

    Inseriamo poi in basso alla pagina le vignette, in ordine sparso, che rappresentano le varie fasi del ciclo del miele, dal polline di cui si nutrono le api, alla produzione del miele nellalveare, fino alloperazione di raccolta del miele e di produzione dei vasetti.

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    Inseriamo il titolo della sequenza da ordinare, il ciclo del miele.

    Creiamo dei quadrati corrispondenti alla grandezza dei quadrati delle vignette e posizioniamoli nel centro della pagina, numerandoli in ordine crescente. Questo sar lo schema dove andranno poi inserite le vignette secondo la sequenza corretta.

    Selezioniamo tutti i quadrati creati e disponiamoli sullo sfondo, in modo che quando si posizioneranno le vignette, queste siano in primo piano e visibili.

    Lo studente dovr trascinare e rilasciare le vignette nella posizione corretta.

    Esercizio di ordinamento in sequenza cronologica di alcune vignette che rappresentano il ciclo del miele.

    Un altro esercizio che richiede lordinamento in sequenza lordinare logicamente una frase.

    Nella pagina vuota, con lo strumento testo, inserire in posizione casuale la frase suddivisa nelle sue parti, soggetto, predicato, complementi ecc.

    Inserire dei riquadri e ordinarli in alto nella pagina, dove si andranno a trascinare le varie parti della frase.

    Cambiare lo sfondo della pagina per creare un layout pi accattivante, se lo si desidera; ricordarsi di riordinare la posizione dei riquadri selezionando porta in fondo, in modo che siano su un livello sottostante al testo e quindi il testo sia sovrapponibile.

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    Lesercitazione consiste nel trascinare e rilasciare le parti della frase allinterno dei riquadri, secondo lordine logico.

    Esercitazione di ordinamento in sequenza logica delle parti di una frase.

    Unulteriore possibilit sono i diagrammi a blocchi, collegati tra loro con delle frecce che ne indicano lordine. Di fatto un diagramma una rappresentazione grafica di un processo che ha una consequenzialit, ogni blocco ha una forma diversa o meno, a seconda che si vogliano differenziare per tipologia di contenuto o meno.

    In informatica i diagrammi sono utilizzati per indicare i comandi di un algoritmo e le forme utilizzate hanno un significato ben preciso:

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    Con il software della LIM si possono facilmente riprodurre i blocchi dei diagrammi, laddove non siano gi disponibili sul software stesso.

    Tra i diagrammi possiamo annoverare anche le mappe concettuali, che servono per organizzare in maniera logica i concetti e le relazioni tra i diversi concetti. strutturata in maniera gerarchica, dal concetto pi generale posto in alto, a quello pi particolare, posto in basso. I concetti sono racchiusi allinterno di rettangoli, collegati tra loro da frecce o linee.

    Mappa concettuale relativa alleconomia della Francia, settore primario.

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    Mappa concettuale della Terra realizzata con il programma SuperMappe.

    4.2.5 Scomposizione e costruzioneAttraverso il software della LIM, poich facile creare situazioni interattive e multimediali coinvolgenti per gli studenti, linsegnante pu progettare anche attivit che stimolino la creativit.

    In geometria, che si basa proprio sulla presenza di figure e immagini per comprendere i concetti, gli strumenti della LIM per costruire forme sono particolarmente adatti.

    Per esempio, se vogliamo spiegare come si calcola larea di un romboide e vogliamo dare una dimostrazione visiva della sua trasformazione in rettangolo, motivo per cui larea si calcola allo stesso modo, possiamo utilizzare lo strumento forma.

    Innanzitutto dobbiamo aver creato un romboide, costituito da un rettangolo centrale e due triangoli rettangoli identici, posizionati in maniera speculare ai lati opposti del rettangolo centrale.

    Dopodich si pu procedere con la dimostrazione, spostando il triangolo di sinistra a destra, sovrapponendo le ipotenuse dei due triangoli.

    In questo modo si formato un rettangolo equivalente al romboide, perci larea si calcola moltiplicando la base per laltezza.

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    Trasformazione di un romboide in rettangolo, con figure create utilizzando lo strumento forma.

    Scomposizione della facciata di una chiesa in forme elementari.

    Anche nel costruire storie o narrazioni, gli strumenti della LIM sono molto utili. Consentono a tutta la classe sia di visualizzare per esempio lo schema della storia, sia di creare fumetti o storyboard.

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    1. LEARNING OBJECT1.1.Definizioni1.2.Utilizzo dei LO1.3.I repository1.4.Open Educational Resources

    2. RICERCA DELLE RISORSE DIGITALI2.1.Le tecniche di ricerca2.2.Cosa sono i motori di ricerca

    3. DIDATTICA INNOVATIVA: STRATEGIE3.1.Strategia recettiva3.2.Strategia direttiva3.3.Strategia a scoperta guidata3.4.Strategia collaborativa

    4. COME UTILIZZARE I MATERIALI CON LA LIM: MODALIT E TECNICHE ESPOSITIVE4.1.Composizione grafica: principi base4.2.Attivit funzionali agli scopi didattici