Rethink Passive: Experience The Future

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R E T H I N K P A S S I V E E XPERIENCE T HE F UTURE in collaborazione con

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EXPERIENCE THE FUTURE R E T H I N K P A S S I V E

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IL FUTUROÈ GIÀ PRESENTE

INTRODUZIONE

L’innovazione è entrata in una fase di accelerazione senza precedenti.

È qualcosa di palpabile, di cui tutti percepiamo la portata rivoluzionaria.

Un’altra rivoluzione, silenziosa, ma altrettanto rilevante per milioni di persone, è quella

che ha già preso il via nella gestione del risparmio.

In anni recenti un rinnovato assetto dei mercati finanziari, caratterizzato da tassi

zero e da elevati livelli di correlazione tra asset class, ha reso più difficile realizzare

un’efficiente gestione attiva da parte dei gestori di fondi. Tanto che le masse di alcuni

dei più grandi asset manager mondiali ad oggi sono concentrate in prevalenza sulla

gestione passiva (in tutte le sue forme, dagli ETF, passando per i fondi passivi, fino ai

mandati segregati rivolti agli investitori istituzionali).

Sottovalutare tale fenomeno significherebbe non comprendere verso dove si sta

muovendo il mercato e rischiare di rimanere ancorati a schemi d’investimento

superati. Diviene allora fondamentale comprendere tale trend e le sue potenzialità, sia

che si rivesta il ruolo di investitore privato, di istituzionale o di consulente finanziario.

Blue Financial Communication, da sempre attiva nella divulgazione e informazione in

favore dei professionisti della finanza, in collaborazione con iShares, uno dei principali

emittenti di ETF a livello mondiale, ha così ritenuto indispensabile pubblicare un

volume che fungesse da guida per un presente nel quale già si colgono molte tracce

di futuro. Come in una guida, nel volume vengono forniti gli strumenti per conoscere

il futuro del risparmio gestito, per comprendere i vantaggi che il passivo può mettere

a disposizione degli investitori e soprattutto quelli che può offrire in simbiosi con gli

strumenti attivi. Si spiegherà cosa c’è “dentro” un ETF come farebbe un manuale

d’istruzioni: rispondendo alle domande più frequenti degli investitori, sciogliendo i loro

dubbi (e sfatando alcuni falsi miti) e chiarendo come scegliere l’ETF più confacente

alle proprie esigenze. Con un unico punto di riferimento: guidare i lettori nella scoperta

degli strumenti a loro disposizione e delle strategie per utilizzarli al meglio.

La redazione di Blue Financial Communication

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EmanueleBellingeri

Colloquio con

Responsabile per l’Italia di iShares, BlackRock

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EmanueleBellingeri

L’era di Mifid II è alle porte. Quale impatto prevede sull’industria italiana del risparmio dalla sua imminente introduzione?In Italia le normative europee verranno recepite in un contesto di mercato differente rispetto a quello di altri paesi quali ad esempio gli Stati Uniti dove è molto diffuso l’investimento azionario e la conoscenza dei mercati finanziari.Negli ultimi anni si è assistito in Italia a una crescita del risparmio gestito e crediamo questo trend positivo possa proseguire. E’ necessario però assicurare

Passivo, ora è il momento

agli investitori una trasparenza sui costi adeguata. Con l’aumento della trasparenza, della spinta alla ricerca dei prodotti più adeguati e dell’attenzione ai costi indotta da Mifid II sarà naturale per gli ETF trovare una migliore collocazione all’interno dei portafogli d’investimento.

Come interpreta il dibattito in corso sull’emergere della gestione passiva in alternativa a quella attiva? Le due tipologie di gestione possono vivere in simbiosi?Le scelte sono sempre attive. La gestione attiva infatti si trova

al centro dell’asset allocation, che si può poi implementare in diversi modi. Gli ETF sono strumenti passivi molto efficaci e utili per l’asset allocation grazie ai costi contenuti e alla possibilità che offrono di operare in modo efficiente e snello su migliaia di titoli.Sono anche ideali nel servizio di consulenza e gestione dei patrimoni. In ambito istituzionale la loro adozione è in crescita già da anni e auspichiamo che questa tendenza possa coinvolgere anche i privati sia attraverso i servizi di consulenza, sia all’interno di altri servizi come ad esempio i fondi pensione, che

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Gli ETF saranno la risposta alla necessaria trasparenza sui costi richiesta da Mifid II

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permetteranno ai privati di beneficiare delle caratteristiche dello strumento.

Oltre alle lacune normative che verranno colmate da Mifid II, cosa manca all’investitore italiano per chiudere il gap con gli investitori di tutto il mondo?In Italia il livello di educazione finanziaria è tra i più bassi d’Europa. Mancano gli strumenti per una buona educazione finanziaria, ma talora manca anche la volontà di informarsi. Una “tiratina di orecchie” è doverosa anche nei confronti degli investitori, perché è troppo facile dare tutte le colpe alle istituzioni quando molti nostri concittadini si impegnano per essere estremamente aggiornati ad es.sugli ultimi modelli di smartphone ma non si comportano allo stesso modo quando si tratta di apprendere le modalità di gestione delle loro finanze. La Mifid II può costituire un elemento di rottura

e noi con questa guida intendiamo fornire uno strumento per aiutare a rivedere la propria strategia d’investimento con il passivo. Non è sostenibile che nei portafogli degli italiani ci sia una quota tanto bassa di passivo quando in tutti gli altri Paesi la situazione è molto diversa. O gli italiani hanno scoperto un nuovo modo di investire, che risulta sconosciuto altrove, o l’attuale modello italiano rischia di rivelarsi obsoleto, nel momento in cui l’introduzione di Mifid II determinerà una riduzione degli economics. Proprio da queste considerazioni è nato il progetto di questo libro, sviluppato da Blue Financial Communication con carattere didattico e chiamato a fare educazione finanziaria all’interno delle scuole e salendo fino all’ambito universitario. Siamo così consapevoli della necessità di fare education su questi temi da volerci mettere fin da ora a disposizione degli investitori del

futuro. Questa guida è il nostro modo per dare un contributo.

Nell’ecosistema italiano un reale confronto con gli investitori non può prescindere dal dialogo con una figura chiave quale quella dei consulenti finanziari. Come cambierà la loro operatività nel prossimo futuro? E cosa può offrire loro un emittente di ETF?Il tema dei costi a cui si è accennato con riferimento alla Mifid II merita sicuramente una rivisitazione al fine di fornire prodotti che siano adeguati al pubblico e che permettano di mantenere la redditività per i distributori. Questo è possibile. Anche per i produttori di fondi. La Mifid II può essere un punto di partenza per aiutare a ripensare il business della distribuzione. Vogliamo andare incontro anche ai consulenti, che per ragioni storiche hanno fin qui utilizzato poco gli ETF ma che, in considerazione

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dell’introduzione di Mifid II e delle dinamiche dei mercati, stanno mostrando un maggior interesse verso lo strumento. La guida è il primo degli strumenti che forniremo. Metteremo a disposizione dei consulenti anche un percorso di affiancamento sul tema, consapevoli della nostra esperienza e della responsabilità che ci deriva dall’essere il punto di riferimento del mercato.

Dove ci conduce questa guida? Qual è la prossima frontiera?Ci auguriamo che quanto presentato in questa guida possa servire da richiamo all’industria e offra altresì lo spunto per un confronto sull’utilizzo del passivo, discussione che non è più rimandabile. Non si tratta solo di confrontarsi sul tema dell’appropriatezza o suitability, ma anche di capire quali implicazioni avrà la Mifid II sugli strumenti di investimento.

Pertanto questa guida vuole fare chiarezza su temi di ampio respiro che anticipano il prossimo grande dibattito sui prodotti. Di fatto Mifid II implica anche una profonda revisione delle scelte in merito ai prodotti. Sicuramente i distributori stanno già oggi accrescendo la qualità del servizio pensando in questo modo di giustificare i costi della Mifid ma, in realtà per difendere questi costi è necessario lavorare anche sui prodotti utilizzati. La discussione deve ancora cominciare, ma è ineludibile. Noi ci troviamo già un passo avanti e con questa guida vogliamo dare il calcio d’inizio a una partita ancora tutta da giocare. Ora la parola passa agli altri attori del mercato, che ci aspettiamo sappiano raccogliere il nostro invito a prendere posizione su un tema strettamente legato alla qualità stessa del servizio erogato in favore degli investitori.

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"Un confronto sull'utilizzo del passivo non è più rimandabile. È il momentodi dare il calcio d'inizio a questa sfida"

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INDICEINTRODUZIONE - IL FUTURO È GIÀ PRESENTE 5

INTERVISTA A EMANUELE BELLINGERI - PASSIVO, ORA È IL MOMENTO 6

1.1 PASSIVI, UN’ESCALATION INARRESTABILE 16

1.1.1 I numeri del fenomeno 16

1.1.2 I flussi diventano inarrestabili 18

1.1.3 Nascono nuovi trend e strategie 20

1.1.4 I 5 motori della crescita 21

1.1.5 Il passivo erode terreno al falso attivo 22

1.1.6 Costi e closet tracking: così l’attivo diventa inefficiente 24

1.2 UN MONDO SEMPRE PIÙ POLARIZZATO 29

1.3 UN PASSIVO SEMPRE PIÙ ATTIVO 32

1.3.1 Un indexed management per nulla passivo 32

1.3.2 L’arte della gestione del rischio 34

1.3.3 L’arte della minimizzazione dei costi 34

1.3.4 L’arte della ottimizzazione dei ritorni 36

1.4 COME SCEGLIERE TRA GLI STRUMENTI INDICIZZATI: 38 FONDI PASSIVI, ETF E MANDATI

1.4.1 ETF e fondi passivi allo specchio, questione di obiettivi 40

1.4.2 Il confronto con i mandati segregati 42

1.5 L’EVOLUZIONE REGOLAMENTARE SPINGE IL PASSIVO 44

1.5.1 Così cambia la geografia della consulenza 46

1.5.2 Orizzonte Italia, pronti alla rivoluzione 48

1.5.3 Il futuro è (anche) digitale 54

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

Le nuove frontiere del passivo - Il caso dei Mercati Emergenti 23

Traking difference (TD) e traking error (TE) 35

Come i consulenti italiani usano gli ETF 52

1 IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

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2.1 ETF EDUCATION 60

2.1.1 I perché di una scelta efficiente 60

2.1.2 Come scegliere un ETF, la guida operativa 64

2.1.3 Frequently Asked Question 71

2.1.4 ETF, i falsi miti da sfatare 76

2.2 TRE TENDENZE CHIAVE NELLO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI 82

2.2.1 Un grande classico si rinnova: le obbligazioni entrano negli ETF 82

2.2.2 Tra attivo e passivo: gli ETF Smart Beta 87

2.2.3 La nuova frontiera degli investimenti sostenibili 98

2.3 I MONEY MANAGER SCELGONO GLI ETF 104

2.3.1 Gli istituzionali li usano così 105

2.3.2 Le applicazioni nel mondo del wealth management 109

2.4 COMPRARE GLI ETF IN BORSA O ALL’INTERNO DI ALTRI PRODOTTI 113

2.4.1 L’investimento diretto in borsa 113

2.4.2 Gli ETF nei prodotti di investimento 115

2.5 IL FUTURO DELL’INDUSTRIA 118

2.5.1 I driver della crescita 118

2.5.2 Regolamentazione 119

2.5.3 Robo advisory e digitalizzazione 121

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

Il prestito titoli secondo BlackRock 79

I numeri degli ETF obbligazionari 85

Il futuro della robo-advisory 125

INTEGRAZIONE DEL REDDITO 128

CRESCITA DEL CAPITALE 145

PROTEZIONE DEL CAPITALE 165

DIVERSIFICAZIONE 185

2 EXPERIENCE THE FUTURE

3 INVESTIRE IN ETF PER OBIETTIVI GLI ETF DI iSHARES

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ß

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ßIl nuovo paradigma delle gestioni passive

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Passivi, un universoin espansione

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Passivi, un universoin espansione

Lo avreste mai detto? I più grandi fondi azionari e obbligazionari al mondo oggi

appartengono all’universo degli investimenti passivi.

Così come sono concentrate in prevalenza sul passivo le masse di alcuni dei più

grandi asset manager mondiali.

E i numeri non mentono. Il mercato globale degli Exchange-Traded Products (ETP) ha

già superato i 6.000 miliardi di dollari, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni

(fonte: Morningstar, Financial Times FTfm, maggio 2016). Tanto che lo sviluppo

dell’industria della gestione passiva potrebbe essere solo agli inizi e attrarre una

quota sempre maggiore del mercato del risparmio gestito mondiale. Sottovalutare tale

fenomeno significherebbe pertanto non comprendere verso dove si sta muovendo il

mercato e rischiare di rimanere ancorati a schemi d’investimento superati.

Diviene allora fondamentale comprendere tale trend. Da cosa è composto l’universo

dei passivi e in cosa si differenzia rispetto al mondo dei classici fondi attivi?

Gli investimenti passivi possono essere definiti come un insieme di strategie

d’investimento finalizzate a guadagnare esposizione a uno specifico mercato, o a un

suo specifico sottoinsieme attraverso la replica di un indice.

Ciò li differenzia dagli strumenti attivi, che consentono di esporsi ad un determinato

mercato e nei quali il gestore compie scelte di investimento su singoli titoli,

discostandosi dalla rappresentazione fornita dall’indice, cercando di battere il

benchmark. Altrettanta scarsa consapevolezza circonda le modalità attraverso le quali

gli investitori possono avvicinarsi all’investimento passivo. Fanno parte di questo

universo gli ETF, ma anche i fondi passivi e i mandati segregati rivolti agli investitori

istituzionali.

In questo primo capitolo ci occuperemo pertanto di fornire gli strumenti necessari per

conoscere il futuro del risparmio gestito, per comprendere i vantaggi che il passivo

può mettere a disposizione degli investitori e soprattutto quelli che può offrire in

simbiosi con gli strumenti attivi.

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1.1 PASSIVI, UN’ESCALATION INARRESTABILE1

IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

Al ruolo sempre più importante giocato dai passivi si è arrivati

in maniera progressiva, con un evidente sviluppo partito dal

lancio dei primi ETF e proseguito a un tasso di crescita delle

masse che, dal 2007, è diventato quattro volte superiore rispetto

agli strumenti attivi (fonte: Morningstar, Financial Times FTfm,

2017). Le dimensioni del fenomeno e il suo impatto in rapporto

alle gestioni attive hanno beneficiato soprattutto dell’efficienza

dei mercati e dei costi contenuti della gestione passiva. Nella

letteratura finanziaria vi sono innumerevoli studi che dimostrano

come sia difficile battere il mercato, soprattutto in modo

persistente. Si sta quindi delineando sempre più uno scenario

caratterizzato da una polarizzazione tra i migliori gestori attivi da

un lato, e gli strumenti finanziari passivi dall’altro.

1.1.1 I NUMERI DEL FENOMENO

La crescita dell’index investing è stata uno dei trend chiave

nella finanza degli ultimi decenni, fin dal lancio del primo

fondo passivo nel 1971 e del primo ETF nel 1993. Una crescita

trainata dai benefici in favore degli investitori (in termini di

diversificazione, di predicibilità dei costi e di risk management),

dal crescente numero di utilizzi che gli indici hanno trovato

nei mercati finanziari (come indicatore del sentiment di

mercato, come strumento per misurare la performance e

come componente di una miriade di strategie d’investimento)

e dalla capacità di queste strategie di evolvere e adattarsi alle

condizioni dei mercati e ai bisogni degli investitori.

Il trend incrementale ha ulteriormente accelerato negli

ultimi anni. A partire dal 2007, gli asset in gestione in fondi

passivi sono cresciuti quattro volte più velocemente rispetto

ai tradizionali prodotti attivi. L’incremento, secondo dati

Morningstar pubblicati dal Financial Times, è stato del 230%

1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

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Attivo Vs. Passivo Gli asset in gestione

17,2%

23,3%

59,5%

ETF

Index Funds

Fondi Attivi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

100%

90%

80%

70%

60%

50%

Fonte: BlackRock Global ETP Landscape e BlackRock Viewpoint ottobre 2017

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1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2016

2015

2017*

2.961

3.502

4.044

2.7492.3631.9081.494

1.4511.143

772

851598428319218

146

10979

Crescitaglobaledegli asset in gestione in ETP

*Dati rilevati a fine maggio dati in miliardi di dollariFonte: BlackRock Global ETP Landscape, maggio 2017

e tale da portare gli asset in gestione a livello globale da parte

dell’industria del passivo a 6.700 miliardi di dollari al maggio

2016 (3.500 miliardi nei soli ETP, Exchange Traded Products).

Il fenomeno è stato registrato in tutte le aree geografiche del

pianeta ad esclusione della sola America Latina. Nello stesso

periodo gli asset nei fondi attivi sono aumentati del 54% a

24.000 miliardi di dollari (Financial Times 29/06/2016) e tale

livello è rimasto invariato fino alla fine del 2016. Così, mentre

nel 2007 l’industria “attiva” era 8,5 volte più grande di quella

“passiva”, oggi questo gap si è ridotto a 4 volte. E oggi,

nei soli Stati Uniti, l’industria del passivo è arrivata a valere

un terzo del mercato dei fondi attivi, crescendo dai 2.000

miliardi di dollari del 2013 ai 5.000 miliardi di metà 2016 (Dati

Morningstar per FTfm).

Il 2016 ha visto l’industria del passivo crescere del 18%,

rispetto ad un +8% registrato nel 2015, in netto contrasto con

una espansione di appena il 4% dei fondi attivi.

1.1.2 I FLUSSI DIVENTANO INARRESTABILI

All’interno dell’universo “passivo”, il patrimonio investito a

livello globale in ETF superava i 3.500 miliardi di dollari a fine

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1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

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1.1Passivi,

un’escalation inarrestabile

2016, con una raccolta annua di quasi 380 miliardi. Il settore ha

raggiunto, in pochi anni, la quota dei 6.000 strumenti quotati sui

mercati regolamentati globali, a testimonianza dell’evoluzione

dell’offerta e del passaggio dalla logica di completamento della

gamma a una logica di innovazione di esposizioni esistenti.

Il numero elevato di strumenti quotati evidenzia anche la

differenza tra le diverse esigenze dei clienti nelle varie aree

geografiche, oltre alle differenze fra le diverse strutture dei

mercati regolamentati.

Secondo quanto documentato da AIPB nel volume “Fondi

comuni ed ETF nel Private Banking (2017)”, la crescita del

mercato nel corso degli anni è stata esponenziale: l’industria

ha impiegato 10 anni per raccogliere i primi 1.000 miliardi, 4

per i secondi 1.000 miliardi e solo 3 per aggiungere altri 1.000

Evoluzione prevista degli asset investiti in ETF al 2021

NordAmerica Europa

Asia

Assets in 2021

Tasso di crescita cumulato in 6 anni

Tasso di crescita annuo composto

5.900 miliardi $

181%

23%

1.600 miliardi $

228%

27%

560 miliardi $

125%

18%

Fonte: ETFs: A roadmap to growth, PwC.

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miliardi. Sta inoltre cambiando la composizione delle masse tra

attivo e passivo: oggi la quota di investimenti indicizzati nei fondi

americani vale oltre il 30% (solo nel 2007 il 18%).

Il mercato statunitense ha fatto da apripista a questa industria e

oggi rappresenta circa il 70% delle masse globali. Negli Usa gli

ETF sono oggi fra gli strumenti maggiormente capitalizzati e la

loro quota di volumi sul totale negoziato sul mercato azionario

rappresenta mediamente tra il 25% e il 40%. Gli ETF sono stati

anche il principale motore di crescita dell’industria passiva e

degli investimenti indicizzati, che negli Stati Uniti rappresentava

a inizio 2016 una quota superiore al 30% degli investimenti dei

fondi distribuiti ai clienti retail.

Il mercato degli ETF si presenta molto concentrato, con i primi 3

emittenti che coprono circa il 70% delle masse a livello globale.

La spiegazione è legata essenzialmente a due aspetti: si tratta

di strumenti caratterizzati da commissioni di gestione più

contenute rispetto ad altri prodotti di investimento, pertanto la

generazione di ricavi è subordinata ai volumi e alle dimensioni

di scala; il secondo aspetto è legato al primo, e riguarda il fatto

che gli attuali leader di mercato abbiano nel tempo sviluppato

questo business come attività core e non accessoria. Non a

caso, i maggiori provider a livello globale sono asset manager e

non banche di investimento.

1.1.3 NASCONO NUOVI TREND E STRATEGIE

Gli ETF sono utilizzati per prendere posizioni strategiche su

mercati sviluppati efficienti dove è storicamente più difficile

creare alpha per i gestori attivi (ad esempio l’azionario Usa) o

su mercati di nicchia (singoli Paesi o settori), arrivando anche

ad offrire strumenti su tematiche di investimento trasversali

dal punto di vista settoriale, come quelli legati ai macro trend:

automazione e robotica, digitalizzazione, invecchiamento della

popolazione e innovazione nelle tecniche adottate per la cura

della persona.

Un ulteriore passo importante è stato effettuato con gli Smart

Beta, che stanno rivoluzionando il modo di sviluppare l’asset

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

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allocation e di utilizzare il Beta rispetto ai tradizionali fondi

comuni: questa nuova categoria di ETF è infatti sempre più

utilizzata per implementare strategie di ottimizzazione dei

rendimenti o di contenimento della volatilità, rispettivamente

mediante l’accurata selezione di fattori persistenti di rendimento

(factor) o grazie a metodologie innovative di riduzione del rischio

(minimum volatility).

Gli ETF vengono utilizzati anche per la gestione tattica del

portafoglio, sia come posizioni singole (stand alone) che in

abbinamento ai fondi attivi (blending).

Gli ETF stanno polarizzando l’interesse degli investitori

istituzionali, che già li utilizzano affiancandoli alle singole azioni

o obbligazioni e anche in derivati, ma gli spazi di crescita sono

ancora ampissimi. In merito al primo aspetto, gli ETF oggi

rappresentano solo il 5% del mercato azionario globale e solo

l’1% di quello obbligazionario. Relativamente all’ambito dei

derivati, invece, negli ultimi anni si è registrata una progressiva

sostituzione delle posizioni in future sui principali mercati

azionari con gli ETF.

1.1.4 I 5 MOTORI DELLA CRESCITA

In epoca recente la struttura di mercato, la numerosità dei

partecipanti e la tecnologia hanno progressivamente reso

difficile, per alcuni gestori attivi, il raggiungimento di rendimenti

superiori a quelli di mercato.

Recentemente S&P SPIVA, attraverso una serie di analisi

sistematiche, ha confermato questo giudizio: negli ultimi 5 anni

ben l’88% dei fondi attivi azionari USA ha sottoperformato lo

S&P500, mentre il 74% dei fondi europei ha ottenuto rendimenti

inferiori allo S&P Europe 350.

Questi aspetti hanno alimentato il trend di sviluppo delle gestioni

passive, congiuntamente a tre altri fattori principali:

• una maggiore adozione da parte degli investitori;

• l’espansione in termini di ampiezza della gamma dei prodotti

(ad esempio verso strategie smart beta, che non seguono la

capitalizzazione di mercato ma che propongono l’utilizzo di

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi,

un’escalation inarrestabile

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 2

sistemi di ponderazione alternativi per migliorare il rendimento

aggiustato per il rischio dei portafogli);

• la crescente diffusione delle gestioni multi asset e dei veicoli

indicizzati ad altri strumenti (ad esempio i fondi pensione,

che utilizzano gli ETF come complemento dei future, o le

compagnie assicurative, che utilizzano ETF e index fund per

implementare posizionamenti di natura tattica e strategica).

A tali fattori è da aggiungere il basso livello dei tassi d’interesse

in seguito alla crisi finanziaria, che ha impattato sui rendimenti,

in particolare degli strumenti a reddito fisso, risvegliando

l’attenzione per i costi. La compressione dei rendimenti ha infatti

portato a una preferenza per strategie d’investimento efficienti

dal punto di vista dei costi quali quelle passive.

Gli investitori stanno così polarizzando le loro scelte verso fondi

attivi in grado di generare Alpha e verso strumenti passivi per il

Beta, ossia per la replica dell’andamento dei mercati ai quali ci si

vuole esporre.

In aggiunta, l’innovazione offerta dai prodotti smart beta ha

consentito di offrire soluzioni di investimento evolute, che si

allontanano dagli indici basati sulla capitalizzazione di mercato

e costituiscono una sorta di ponte tra gli strumenti a gestione

passiva tradizionali e quelli attivi.

1.1.5 IL PASSIVO ERODE TERRENO AL FALSO ATTIVO

In termini generali, più le informazioni diventano liberamente

disponibili e la copertura degli analisti sulle società si

estende (in termini tecnici si parla di mercato più profondo)

e più per i gestori attivi è difficile generare Alpha, ossia una

extraperformance rispetto a un mercato o a un benchmark

riconducibile alla loro attività di gestione. È il caso, ad

esempio, dell’azionario statunitense: mercato molto efficiente

per definizione, dove è particolarmente complesso battere il

benchmark.

Un problema opposto riguarda l’azionario europeo, dove

invece la difficoltà per i gestori attivi è data dall’incostanza delle

performance: con anni caratterizzati da performance positive

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

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1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

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LE NUOVE FRONTIERE DEL PASSIVOIl caso dei Mercati Emergenti

Un caso esemplificativo della difficoltà nell’estrarre l’Alpha con l’evolversi dei mercati finanziari è rappresentato da quanto osservato sui mercati emergenti. In anni recenti le economie emergenti sono divenute sempre più integrate con quelle sviluppate e le azioni e i bond di tali Paesi sono sempre più diffuse nei portafogli dei grandi investitori internazionali. Il mercato si è quindi sviluppato divenendo in pochi anni molto più efficiente. A tali sviluppi, sui mercati emergenti si uniscono elevati costi di negoziazione e, in passato, la sottoperformance di numerosi fondi attivi. Il focus degli investitori focalizzati sui mercati emergenti si è pertanto spostato sulle strategie passive, capaci di offrire, oltre a costi inferiori, un maggior grado di trasparenza e una migliore liquidità. Tutte caratteristiche particolarmente apprezzate dagli investitori in un’area di nicchia quale quella dei mercati emergenti, dove, specie in fasi di mercato contrastate, vi sono difficoltà di accesso e dove le carenze di trasparenza sono presenti sia a livello di mercato che di singole aziende. In conseguenza dei motivi descritti, negli ultimi 10 anni gli asset in gestione attraverso strategie passive specializzate sui mercati emergenti sono cresciuti di oltre 100 miliardi di dollari (dati BlackRock e Bloomberg) e gli ETF che offrono esposizione sugli emergenti hanno superato il numero di 800. Come risultato di quanto esposto, molti investitori considerano oggi gli ETF degli strumenti efficienti per mettere in atto strategie a livello tattico e strategico sui mercati emergenti come macro area, come regione o come singola nazione.

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 3

Page 25: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 4

seguiti da altri di segno marcatamente negativo.

In tutti questi casi il passivo è competitivo nei confronti della

gestione attiva sull’equity, ma lo è divenuto anche sui mercati

del reddito fisso. In tale ambito, i bassi tassi d’interesse rendono

difficile generare una sovraperformance e creano pressione sui

costi di gestione. A questa constatazione si aggiunge anche

un generale deterioramento delle condizioni di liquidità del

mercato obbligazionario, con i market maker sempre più restii

a fornire un cuscinetto per attutire i movimenti di prezzo e un

conseguente esacerbarsi della volatilità.

Il successo del passivo non è quindi unicamente legato alle

sue caratteristiche intrinseche ma anche alla difficoltà di alcuni

gestori di mettere in atto una vera gestione attiva, per limiti

oggettivi e soggettivi. Tra i primi si annovera la già descritta

inabilità a generare valore in ragione di condizioni di mercato

complesse, nonché i più elevati livelli di costo degli attivi rispetto

ai passivi.

Un aspetto recentemente emerso alla ribalta è il fenomeno di

fondi che si dichiarano attivi e che invece mostrano un’elevata

correlazione con l’indice sottostante (closet tracking): dietro

promesse di gestione attiva, quindi, essi mascherano una pura

replica del benchmark.

1.1.6 COSTI E CLOSET TRACKING:

COSÌ L’ATTIVO DIVENTA INEFFICIENTE

Ricercatori e accademici hanno ricavato numerose evidenze

circa l’impatto dei costi e del closet tracking sull’efficienza delle

gestioni attive.

In particolare, i costi dei fondi comuni hanno un impatto negativo

sulla loro performance che va oltre quello che si sarebbe portati

a pensare. Lo ha dimostrato uno studio di Russel Kinnel,

direttore della ricerca sugli investimenti di Morningstar, dal

titolo “Predictive power of fees: why mutual funds fees are so

important”, pubblicato nel maggio 2016. Secondo lo studio,

il TER (Total Expense Ratio), o indice di spesa medio, è “il

maggiore predittore dei rendimenti futuri”, indipendentemente

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

Page 26: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 5

dalle classi dei fondi, dalle asset class coperte o dal track

record dei fondi. In sintesi: alti costi rendono molto improbabile

riuscire a raggiungere performance soddisfacenti. In maniera

non dissimile, Mark Jensen, ricercatore e policy advisor presso

la Fed di Atlanta, ha studiato più di 5.000 fondi azionari Usa nel

periodo 1961-2000 per misurare l’attitudine dei gestori attivi a

creare valore. Lo studio, dal titolo “Mutual fund performance

when investors learn about fund manager skill”, ha evidenziato

che buona parte dei fondi appartenevano a un gruppo in

grado di compensare (e quindi giustificare) il costo medio

delle commissioni ma non in modo persistente. Solamente

280 fondi su 5136 hanno evidenziato risultati negativi in modo

continuativo. E solo 35 fondi sono riusciti ad ottenere risultati

superlativi (Alpha maggiore del 5%).

Per comprendere la portata di questi risultati è da aggiungere

che essi sono riferiti a un periodo non ancora influenzato

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi,

un’escalation inarrestabile

SURVIVORSHIP BIAS – Cosa è

Quando si analizzano le performance dei fondi attivi in un determinato periodo è opportuno considerare tutti gli strumenti già esistenti all’inizio dell’intervallo di osservazione.Abitualmente i fondi meno performanti tendono ad essere liquidati, fusi con altri oppure a cambiare specializzazione. Anche se non più esistenti al momento dell’analisi, essi vanno comunque presi in considerazione, in quanto avrebbero potuto essere scelti dagli investitori.

dall’introduzione della tecnologia in modo massivo, cosa che ha

reso ancora più complicato cercare di battere il mercato.

Quanto al closet tracking, la sua esistenza è stata segnalata per

la prima volta nel febbraio 2016 dall’ESMA (European Securities

and Markets Authority, la Consob europea) in un report dal titolo

“Supervisory work on potential closet index tracking”. Secondo

il documento, alcuni fondi definiti attivi e caratterizzati dai costi

propri di una gestione attiva si limiterebbero invece a replicare gli

indici, in maniera non troppo dissimile da quanto fanno gli ETF.

Page 27: Rethink Passive: Experience The Future

I costi guidano le performance dei fondi

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 6

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Fondi divisi per quintili, ordinati dai meno costosi ai più cari, e loro performance

AZIONARIO USA

62%

48%

39%

30%

20%

1

2

3

4

5

AZIONARIO SETTORIALE

65%

50%

45%

34%

19%

1

2

3

4

5

AZIONARIOINTERNAZIONALE

51%

50%

39%

31%

21%

1

2

3

4

5

BILANCIATI

54%

50%

45%

31%

24%

1

2

3

4

5

Lo studio realizzato da Russel Kinnel di Morningstar ha considerato l’impatto dei costi sui rendimenti dei fondi comuni di diverse categorie e il loro valore predittivo su un intervallo compreso tra il 2010 e il 2015. Tra i fondi specializzati nell’azionario Usa, il quintile meno costoso (il 20% caratterizzato dai costi più bassi) ha un total return del 62% contro il 48% del secondo quintile meno caro, il 39% del quintile intermedio, il 30% del secondo quintile più caro e il 20% del quintile più caro. I costi risultano un fattore determinante per apprezzare la redditività dei fondi. Osservazioni simili hanno interessato anche gli azionari settoriali, gli azionari internazionali, i bilanciati e i fondi obbligazionari.

Fonte: “Predictive power of fees: why mutual fund fees are so important”, Morningstar. Studio pubblicato il 4 maggio 2016

Tota

l ret

urn

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

Page 28: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 6 E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 7

Il TER (Total Expense Ratio), o indice di spesa medio, è il maggiore predittore dei

rendimenti futuri

Fonte: “Predictive power of fees: why mutual fund fees are so important”, Morningstar (maggio 2016)

Page 29: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 8

Su 2.600 fondi azionari lanciati in Europa prima del 2005,

con masse amministrate superiori ai 50 milioni di Euro e una

commissione di gestione superiore allo 0,65%, l’ESMA ha

stimato tra il 5 e il 15% quelli che potrebbero essere definiti

come fondi passivi camuffati da attivi.

Una stima effettuata considerando come fondi affetti da closet

tracking quelli in cui la componente attiva (active share), che

misura le differenze in termini di composizione del portafoglio

tra un fondo e il suo benchmark, è inferiore alla soglia critica

rappresentata dal 60%.

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.1Passivi, un’escalation inarrestabile

Page 30: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 9

La citata inefficienza di alcune gestioni attive e la compressione

dei rendimenti a cui si è assistito nell’ultimo decennio

hanno spinto verso una crescente polarizzazione delle

scelte di investimento tese a ricavare Alpha e Beta. Da tale

polarizzazione sono emersi vincitori da un lato i fondi cosiddetti

“attivi specializzati” e dall’altro gli ETF e i fondi passivi. I primi

considerati quali strumenti d’elezione per la generazione di

Alpha, i secondi scelti in via primaria per la generazione di

Beta. La polarizzazione è invece avvenuta a discapito dei fondi

tradizionali (definiti come azionari e obbligazionari, suddivisi per

diverse fasce di capitalizzazione e per area geografica).

1.2 UN MONDO SEMPRE PIÙ POLARIZZATO

KEYWORDS

Alpha: misura che indica la capacità del

gestore attivo di ottenere rendimenti superiori

a quelli associati ad uno specifico livello di

rischio. Se la scelta dei titoli effettuata dal

gestore è profittevole, l’indicatore assume

valori superiori a 0.

Beta: esprime il rischio di mercato

che non può essere ridotto attraverso

la diversificazione. Indica il grado di

esposizione ad un determinato mercato.

Se un fondo ha un beta superiore a 1 è

caratterizzato ad un rischio superiore rispetto

all’indice di confronto e viceversa. La

variazione del Beta del fondo è una delle leve

operative che il gestore utilizza per variare

la reattività dello stesso alle modifiche del

contesto di mercato.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.2Un mondo

sempre più polarizzato

Page 31: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 0

Tra gli “attivi specializzati” rientrano i fondi multi-asset, i fondi

alternativi destinati al pubblico retail e tutti gli strumenti attivi,

obbligazionari e azionari, non inclusi nei fondi tradizionali.

Tali prodotti comprendono quindi tutti i fondi che si pongono

un obiettivo di rendimento e che sono pertanto privi di

benchmark: i fondi flessibili, tutti quei fondi destinati al grande

pubblico che adottano metodologie utilizzate dai fondi hedge

(long/short, merger arbitrage, ecc…) e i fondi focalizzati su

specifiche idee d’investimento.

Tale tendenza, tutt’ora in corso, è stata osservata per la prima

volta da Simfund in uno studio condotto nel dicembre 2014.

Nel triennio dal 2011 al 2014 gli asset in gestione attraverso

gli “attivi specializzati” sono cresciuti di 1.690 miliardi di dollari

tra Usa ed EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Nello

stesso tempo, ETF e passivi hanno registrato afflussi per 1.470

miliardi e i fondi tradizionali deflussi per 320 miliardi.

Tale polarizzazione dimostra che le fonti di generazione di

Alpha e Beta possono coesistere.

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.2Un mondo sempre più polarizzato

Attivi o passivi?ENTRAMBI

Non ci si dovrebbe interrogare se sia meglio la gestione attiva o passiva, piuttosto il focus andrebbe spostato per cercare di comprendere come e quando utilizzare entrambi gli stili di gestione. In uno scenario di polarizzazione sempre più marcata tra Alpha e Beta, è inevitabile che ci sia spazio sia per i fondi comuni attivi che per i passivi, strumenti da sempre complementari e dai quali è possibile estrarre sinergie.

Page 32: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 1

}Attivispecializzati

}Fonditradizionali

}Fondiindice

{

{

Attivi per..

Obiettivo di rendimento,flessibili alternativi

Strategie multi-asset

High-convinction alpha

ETF / indici per...

Asset allocation

Fattoriali

Asset allocation flessibili

Fonte: Simfund, dicembre 2014. I dati non comprendono i fondi monetari.

La polarizzazione tra attivi specializzati e fondi indice

Page 33: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 2

1.3 UN PASSIVO SEMPRE PIÙ ATTIVO

Nonostante la polarizzazione tra attivo e passivo sia sempre

più marcata, le gestioni passive sono molto più attive di quanto

non si immagini. La replica di un indice non è un’attività statica.

Anzi, il gestore passivo è chiamato a una serie di adempimenti,

precauzioni e ottimizzazioni la cui qualità di esecuzione è in

grado di fare la differenza tra uno strumento passivo e un altro.

1.3.1 UN INDEXED MANAGEMENT

PER NULLA PASSIVO

L’attività svolta dal gestore passivo può, a prima vista, apparire

al pari di un processo automatico. La realtà è molto differente:

la gestione di un portafoglio indicizzato richiede significativi

investimenti e solide competenze professionali.

Vi sono, inoltre, significative differenze di approccio tra i

diversi provider. Innanzitutto la gestione di portafogli passivi

è un processo dinamico, che richiede ai team di gestione

di assumere decisioni attive su un vasto spettro di aree

considerate determinanti al fine di ottimizzare la performance

del portafoglio. In tale attività la creatività umana si miscela

pertanto con i sistemi tecnologici.

La qualità di un gestore di portafogli passivi è descritta dalla

sua abilità nel coordinare tre funzioni: la gestione del rischio, la

minimizzazione dei costi e l’ottimizzazione dei ritorni.

Risk Management

I portfolio manager devono costantemente monitorare il rischio

del portafoglio, al fine di prevenire possibili deviazioni rispetto

all’indice replicato, ad esempio poiché i titoli su cui investe

potrebbero differire, in parte, da quelli del benchmark.

Il gestore deve pertanto applicare tecniche di sostituzione e di

campionamento che hanno come obiettivo quello di minimizzare

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.3Un passivo sempre più attivo

Page 34: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 3

le differenze di rendimento tra fondo e indice sottostante,

contenere i costi e, al contempo, garantire un’adeguata liquidità.

Minimizzazione dei costi

Gli indici, inoltre, non tengono conto dei costi di intermediazione

e di altri oneri connessi alla gestione di portafoglio.

Nel mondo reale i gestori devono confrontarsi con questi costi,

con gli spread che sono legati alla liquidità dei titoli, con il

reinvestimento delle cedole e dei dividendi, con i disallineamenti

valutari e con altre sfide assenti a livello di indice. Si tratta

di aspetti che devono essere opportunamente gestiti per

assicurare che la performance del portafoglio e la replica

dell’indice siano ottimali.

Ottimizzazione dei ritorni

Nonostante i portfolio manager passivi non puntino alla

generazione di Alpha, essi hanno comunque la necessità

di ottimizzare il portafoglio, al fine di contenere i costi e

massimizzare la qualità della replica.

Questi obiettivi possono essere perseguiti attraverso sofisticate

tecniche di gestione di portafoglio come il prestito titoli, il

contenimento della pressione fiscale su dividendi e cedole e la

gestione di eventi societari straordinari quali il lancio di nuove

emissioni o i downgrade dei bond.

L’applicazione di queste tecniche può dare un significativo

contributo alla performance complessiva del portafoglio

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.3Un passivo sempre più

attivo

Page 35: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 4

e contenere le differenze di rendimento rispetto all’indice

sottostante.

1.3.2 L’ARTE DELLA GESTIONE DEL RISCHIO

Esistono due principali metodologie per la gestione di portafogli

passivi: la replica fisica (completa o a campionamento) e la

replica sintetica attraverso l’utilizzo di derivati.

La replica completa è utilizzata quando i titoli sottostanti

sono liquidi e di facile accesso. In questo caso il portafoglio

è composto da ciascun titolo incluso nell’indice, a cui viene

assegnato un peso uguale a quello che lo stesso titolo ha

nell’indice.

Non sempre però la replica completa è possibile, per motivi

regolamentari, di liquidità o di costi. In tali casi viene utilizzata

la tecnica del campionamento. Il gestore investe quindi in

una porzione dei costituenti dell’indice e applica tecniche

di sostituzione al fine di creare un portafoglio che abbia

caratteristiche simili a quelle del benchmark che si intende

replicare. Proprio tale attività di definizione e mantenimento

del campione ottimale è un valido esempio di quanto la

strutturazione di portafogli passivi richieda competenze

professionali e scientifiche poco diffuse.

1.3.3 L’ARTE DELLA MINIMIZZAZIONE DEI COSTI

I costi, se non vengono propriamente gestiti, possono avere un

impatto significativo sulla performance. Applicare strategie per

minimizzare i costi di intermediazione e di ribilanciamento, il

cash drag e altri costi è, dopo la gestione del rischio, il secondo

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.3Un passivo sempre più attivo

Page 36: Rethink Passive: Experience The Future

TRACKING DIFFERENCE (TD) E TRACKING ERROR (TE)

Tracking Difference (TD) e Tracking Error (TE) sono le due più comuni misure per la valutazione delle performance di un indice fondo/ETF nei confronti del suo benchmark. La TD è definita come la differenza di rendimento tra il portafoglio e l’indice sottostante in un dato periodo di tempo. Il TE è la volatilità, misurata dalla deviazione standard, di tali differenze di rendimento in un determinato periodo. Quindi la TD fornisce una misura della qualità della replica in un certo periodo, mentre il TE mostra la persistenza di tale qualità. Per un investitore di medio-lungo termine l’attenzione dovrebbe essere rivolta alla tracking difference, mentre per un investitore di brevissimo termine (periodo di detenzione inferiore a qualche mese) il tracking error dovrebbe essere privilegiato.La rilevazione di questi indicatori richiede di calcolare il prezzo del fondo, il livello dell’indice e le valute contestualmente, per evitare differenze non riconducibili alla bontà della replica attuata.

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 5

Page 37: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 6

indicatore di qualità di un gestore.

Le modalità di minimizzazione differiscono a seconda del

portafoglio di riferimento.

In ambito azionario l’attenzione del gestore si concentra sui

costi di transazione e ribilanciamento, sui costi impliciti connessi

al reinvestimento dei dividendi e a quelli riferiti ai disallineamenti

tra valute.

In ambito obbligazionario, invece, molte delle attenzioni

del gestore sono dovute alla natura stessa del mercato

obbligazionario, che è in buona misura un mercato Over The

Counter, ossia non regolamentato, dove gli scambi non sono

concentrati e i prezzi dello stesso titolo possono essere diversi

tra una negoziazione bilaterale e l’altra. Inoltre i ribilanciamenti

avvengono più frequentemente a causa di nuove emissioni, di

upgrade e downgrade e del riacquisto da parte degli emittenti.

Proprio per questo è particolarmente importante poter

minimizzare i costi di negoziazione (ad esempio acquistando i

bond sul mercato primario o mantenendoli fino alla scadenza) e

di ribilanciamento, mantenendo elevata la capacità di replicare

fedelmente il sottostante.

1.3.4 L’ARTE DELL’OTTIMIZZAZIONE DEI RITORNI

I gestori passivi puntano a seguire un indice benchmark e non

a fare meglio di esso. Tuttavia, la loro abilità nello svolgere tale

attività risiede nella generazione di ritorni più alti rispetto a quelli

dell’indice, tali da controbilanciare i costi.

Tra le tecniche che possono essere utilizzate per ottimizzare

i ritorni ci sono il prestito titoli, l’ottimizzazione fiscale e la

gestione delle operazioni societarie.

Il prestito titoli consente di estrarre ulteriore valore dal

portafoglio ma è un’attività che comporta dei rischi, come

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.3Un passivo sempre più attivo

Page 38: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 7

ad esempio il default di colui che ha preso in prestito i titoli,

che devono essere opportunamente gestiti. È importante

sottolineare come si tratti di un’attività svolta non solo dagli

strumenti passivi ma altrettanto da quelli attivi, dai fondi

pensione e dalle compagnie assicurative. Il cosiddetto rischio

controparte può essere limitato mediante un’opportuna

strutturazione di questa attività e prevedendo sufficienti garanzie

da chi prende in prestito i titoli dal fondo passivo.

L’ottimizzazione fiscale consiste nel trattamento dei dividendi e

delle cedole, fondamentalmente legato a calcoli di convenienza

dipendenti dal Paese di domicilio dell’investitore e da quello in

cui si svolge l’operatività del fondo.

La gestione delle operazioni societarie è legata alle operazioni

di natura straordinaria che interessano le singole società,

come operazioni di fusione e acquisizione, operazioni di

riorganizzazione, pagamento di dividendi o riacquisto di titoli

propri. L’obiettivo del gestore in questo senso è approntare

ricerche e attività di indagine che consentano di avere sotto

osservazione tali dinamiche. Le operazioni societarie possono

influenzare la composizione degli indici sottostanti e il gestore

attivo può approfittare di queste situazioni per innalzare il

rendimento per gli investitori.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.3Un passivo sempre più

attivo

Page 39: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 8

Quanto visto finora ci porta all’operatività, ossia alla scelta degli

strumenti attraverso i quali prendere posizione con un approccio

passivo. Una decisione che dipende nella sostanza da tre fattori:

la tipologia di investitore (privato o istituzionale), la disponibilità

economica investibile e gli obiettivi di investimento. Per tutti gli

strumenti disponibili forniamo un’analisi comparativa.

Gli investitori possono selezionare diversi veicoli passivi: i fondi

passivi, ossia i fondi comuni indicizzati, gli ETF e i mandati

segregati.

La scelta del veicolo d’investimento non determina solo la

qualità della strategia di replica. Essa determina anche i risultati,

il livello di rischio controparte, i requisiti operativi e il costo

corrisposto per detenere e negoziare lo strumento.

In estrema sintesi, anticipando quanto verrà più diffusamente

trattato nelle prossime pagine, è possibile identificare le

caratteristiche salienti dei tre diversi veicoli come di seguito.

Il mandato segregato è adatto per masse elevate (nell’ordine

di diversi milioni di euro). Ha genericamente una durata definita

da un contratto, è caratterizzato da commissioni negoziabili ed è

operativamente complesso. Può essere personalizzato rispetto

alle esigenze dell’investitore, ha contenuta facilità di smobilizzo

e può spaziare su una pluralità di asset class investibili. I

mandati segregati sono una tipologia di strumento utilizzata

dagli investitori istituzionali, quali i fondi pensione ed i fondi

sovrani.

Il fondo passivo ha caratteristiche simili all’ETF con la

differenza che viene sottoscritto su una piattaforma e dev’essere

intermediato da un distributore, mentre l’ETF è negoziato su un

1.4 COME SCEGLIERE TRA GLI STRUMENTI INDICIZZATI: FONDI PASSIVI, ETF E MANDATI

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.4Come scegliere tra gli strumenti indicizzati: fondi passivi, ETF e mandati

Page 40: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 9

Composizionedelle massein gestionedi BlackRock

Passive Equity2.210 mld$

Alternatives114 mld$

Active fixed Income719 mld$

Passive fixed Income704 mld$

Multi-Asset396 mld$

Cash Mgnt272 mld$

Active Equity299 mld$

Advisory 13 mld$

OLTRE IL 65% DELLE MASSE GESTITE DA BLACKROCK È IN GESTIONI PASSIVEDati: BlackRock al 30 aprile 2016

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 3 9

Page 41: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 0

mercato e per il suo acquisto sono sufficienti un conto corrente

e un conto titoli.

L’ETF è adatto anche per investimenti molto contenuti, a

differenza degli altri due veicoli, essendo il quantitativo minimo

negoziabile pari ad una quota, il cui valore è generalmente

nell’ordine di decine di Euro. Le commissioni sono contenute,

seppur non negoziabili come nel caso dei mandati segregati.

1.4.1 ETF E FONDI PASSIVI ALLO SPECCHIO,

QUESTIONE DI OBIETTIVI

Fondi passivi ed ETF appaiono simili ma differiscono per

liquidità, meccanismi di trading, classi di azioni, trasparenza,

ampiezza dell’esposizione e costi. Con riferimento alla liquidità e

ai meccanismi di trading, gli ETF permettono il trading intraday,

in quanto sono negoziati su mercati regolamentati, mentre i

fondi passivi hanno un ciclo giornaliero di sottoscrizione e di

rimborso, che può avvenire solo nei confronti della società di

gestione. In termini di ampiezza dell’esposizione, per gli ETF è

maggiore, poiché essi sono disponibili su un più elevato numero

di indici sottostanti, consentendo di esporsi anche a tematiche

di investimento piuttosto particolari (es. robotica).

Trasparenza

I provider di ETF, tipicamente, pubblicano online i costituenti

del fondo su base giornaliera, mentre la trasparenza dei fondi

passivi può variare e dipende dagli accordi contrattuali tra la

società di gestione e l’investitore.

Ampiezza dell’esposizione

Con più di 4.500 prodotti disponibili a livello globale, gli

ETF offrono un’ampia varietà di esposizioni su asset class,

aree geografiche, Paesi, settori e duration. L’offerta di fondi

passivi, in genere, risulta molto meno ampia (fonte: Investment

Company Institute, 2017).

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.4Come scegliere tra gli strumenti indicizzati: fondi passivi, ETF e mandati

Page 42: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 1

Costi

Gli investitori, nel processo di selezione dei fondi, si concentrano

sull’analisi delle commissioni di gestione e sull’ammontare

aggregato delle spese correnti (Total Expense Ratio, TER).

Un primo aspetto da tenere presente è se l’investitore debba

ancora intraprendere l’acquisto dello strumento oppure se stia

valutando opzioni quali la sostituzione di esso.

Occorre quindi considerare un costo complessivo del processo

di investimento (Total Cost of Ownership, TCO) composto da:

• costi di acquisto; l’onere, considerando l’acquisto in borsa, è

approssimabile alla metà del differenziale (fonte: NoRisk) tra il

prezzo denaro e quello lettera (bid/ask spread);

• costi di detenzione; l’indicatore ottimale è rappresentato dalla

tracking difference, ovvero della differenza di rendimento

tra il fondo passivo e l’indice sottostante. Tale ammontare

comprende sia la parte commissionale (TER), sia altri oneri

come gli spread sugli swap se l’ETF è a replica sintetica e

gli oneri per il ribilanciamento se a replica fisica. A parziale

compensazione vi sono gli introiti derivanti dal prestito titoli

(securities lending);

• costi di vendita; il processo di dismissione dell’investimento

comporta degli oneri assimilabili a quelli di acquisto.

Gli ETF tendono ad avere minori costi di negoziazione, mentre

i fondi passivi possono talvolta presentare minori costi di

gestione e operativi. Gli investitori devono pertanto effettuare

COSTI DIACQUISTO

COSTI DIDETENZIONE

COSTI DI VENDITA+ + =

TCO(Total Cost of Ownership)

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.4Come scegliere

tra gli strumenti indicizzati: fondi

passivi, ETF e mandati

Page 43: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 2

la loro scelta in termini di efficienza di costo sulla base della

frequenza con cui pensano di effettuare operazioni di trading

sullo strumento e sulla base del loro orizzonte temporale

dell’investimento.

1.4.2 IL CONFRONTO CON I MANDATI SEGREGATI

Mentre ETF e fondi passivi sono veicoli d’investimento

accessibili da più soggetti, i mandati segregati sono portafogli

d’investimento gestiti per conto di un unico investitore e non a

beneficio di una pluralità di quotisti.

Rischio

I titoli presenti nel portafoglio d’investimento sono custoditi

presso una banca depositaria in nome e per conto degli

investitori, che ne hanno la piena disponibilità, sostanzialmente

come avviene per gli ETF e i fondi passivi.

Dimensione

La dimensione dell’investimento è determinante per la scelta

del veicolo. I mandati segregati si trovano nella fascia alta dello

spettro d’investimento e sono tipicamente disponibili solo per

investimenti di grandi dimensioni.

ETF e fondi passivi, invece, permettono agli investitori di

prendere posizione sul mercato rappresentato dal benchmark

prescelto sia per investimenti contenuti che per controvalori

ingenti.

Dal punto di vista operativo

ETF e fondi passivi sono dei tipici veicoli “buy and hold”, senza

scadenza, dove la gestione e il monitoraggio del portafoglio

sono esternalizzati al portfolio manager.

I mandati segregati hanno le medesime caratteristiche ma

sono onerosi dal punto di vista operativo, poiché richiedono

l’esecuzione di un Investment Management Agreement (IMA) e

report personalizzati.

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.4Come scegliere tra gli strumenti indicizzati: fondi passivi, ETF e mandati

Page 44: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 3

Trading e liquidità

Gli ETF sono negoziati su mercati regolamentati che permettono

agli investitori di assumere, incrementare o azzerare la loro

esposizione in modo istantaneo. I numerosi partecipanti al

mercato garantiscono la trasparenza sulla formazione dei prezzi,

che sono il risultato delle forze di mercato.

Al contrario, i fondi passivi e i mandati segregati hanno liquidità

giornaliera e vengono negoziati con un’unica controparte e, in

tale ambito, si forma il prezzo.

Operatività e prestito titoli

L’operatività che può essere svolta all’interno di un mandato

segregato dipende dall’accordo stipulato tra le parti, che si

concretizza nell’Investment Management Agreement (IMA).

Esso determina anche la possibilità di effettuare il prestito titoli.

Qualsiasi cambiamento della politica di investimento deve

passare attraverso la sua modifica, a seguito di approfondimenti

e trattative tra le parti.

Nel confronto con i mandati, gli ETF consentono maggiore

flessibilità operativa, come ad esempio l’uso dei margini o di

posizioni ribassiste, nonché la disponibilità di opzioni quotate

aventi come sottostante gli stessi ETF.

Prestito titoli Pratica attraverso la quale un fondo presta una parte dei titoli detenuti in portafoglio a una controparte che ha l’impegno di restituirli a una data futura. A fronte del prestito il fondo riceve una remunerazione.

Posizioni ribassiste Posizionamento di mercato assunto tramite la vendita di strumenti finanziari non posseduti, con la previsione di un successivo riacquisto a un prezzo inferiore rispetto a quello incassato al momento della vendita.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.4Come scegliere

tra gli strumenti indicizzati: fondi

passivi, ETF e mandati

Page 45: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 4

1.5 L’EVOLUZIONE REGOLAMENTARE SPINGE IL PASSIVO

A sostegno delle stime di crescita attribuite all’industria

del passivo non vi sono solo gli elementi intrinsechi degli

strumenti passivi visti nella sezione precedente. Esistono una

serie di fattori congiunturali e prospettici che provocheranno

verosimilmente un’ulteriore accelerazione del fenomeno. Si

tratta in primo luogo di ormai prossime innovazioni del quadro

regolamentare, mentre sullo sfondo si muove il fenomeno

epocale della digitalizzazione, che non sta mancando di far

sentire i suoi effetti anche nel settore degli investimenti.

Un evento determinante è stato l’introduzione della Retail

Distribution Review nel Regno Unito e, entro pochi mesi,

della MIFID II. In particolare questa direttiva incrementerà la

pressione sulla trasparenza degli intermediari e si prevede

che ciò avrà un impatto significativo nella distribuzione dei

MiFID II:Markets in Financial Instrument Directive

Entrerà in vigore il 3 gennaio 2018

Finalizzata alla regolarizzazione dei servizi di investimento in tutti i paesi aderenti all’UE

Ha come obiettivo quello di sviluppare un mercato unico dei servizi finanziari europei nel quale siano garantite trasparenza e protezione degli investitori

MiFID II:Le novità

Valutazione di adeguatezza; trasparenza nelle tariffe; scelta tra consulenza indipendente o ristretta; product governance; nuovi obblighi per l’iscrizione all’Albo dei consulenti finanziari

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione regolamentare spinge il passivo

Page 46: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 5

prodotti finanziari. La nuova normativa richiederà ai distributori

di esporre in modo chiaro la struttura commissionale compresa

nei costi del fondo e si presume, pertanto, che diversi

operatori saranno indotti ad addebitare gli oneri dell’advisory

esternamente rispetto ai prodotti (modelli fee based). In Italia la

MIFID II sarà introdotta a partire da gennaio 2018 e si prevede

che, in forza di tale cambiamento, i canali di distribuzione si

focalizzeranno maggiormente sulla qualità del servizio offerto

aprendo spazi alla gestione passiva (ETF e fondi), che offre

soluzioni efficienti, trasparenti e a basso costo.

L’innovazione del quadro regolamentare renderà quindi il

Vecchio Continente molto promettente per il mercato degli

ETF: si stimano tassi di crescita superiori alla media mondiale,

benché, ad oggi, il peso dell’Europa sulle masse globali sia

inferiore al 20%. Proprio in Europa si registra l’allineamento

di diversi driver di crescita, riconducibili all’adozione dello

strumento da parte di categorie sempre nuove di investitori

istituzionali o all’apertura dei principali canali distributivi su

impulso regolamentare o del mercato. Si assiste, inoltre,

all’evoluzione dell’intero ecosistema legato agli ETF, che

include i mercati regolamentati, i Market Maker o Liquidity

Provider e i Regolatori. Questa evoluzione innesca circoli

virtuosi che migliorano l’efficienza degli strumenti, attraendo

categorie nuove di investitori o spingendo a sperimentare

nuove applicazioni da parte degli investitori esistenti.

Gli aspetti regolamentari forniranno inoltre una spinta

addizionale all’adozione di piattaforme digitali in grado di

consentire l’erogazione di servizi di investimento a costi

contenuti.

Oltre alla transizione regolamentare, è in atto anche una

profonda innovazione che riguarda le interazioni dei distributori

e consulenti con i clienti e che, oltre a cambiare il processo di

erogazione dei servizi finanziari, sarà in grado di far emergere

nuovi modelli di business, spingendo verso modalità di

distribuzione alternative e creando un nuovo spazio naturale

per gli ETF.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione

regolamentare spinge il passivo

Page 47: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 6

1.5.1 COSÌ CAMBIA LA GEOGRAFIA

DELLA CONSULENZA

Nel mondo della distribuzione di prodotti finanziari si sta

assistendo a un cambiamento, senz’altro non omogeneo

nella forma ma molto deciso nella direzione di una maggiore

trasparenza e di un’accresciuta attenzione ai costi.

Le prossime evoluzioni normative avranno certamente un

impatto significativo sui modelli di business nel wealth

management e, indirettamente, sull’apertura all’industria

passiva nei modelli di consulenza in Europa. Si segnala, in

proposito, l’esempio della Gran Bretagna, dove il più basso

profilo commissionale dei prodotti passivi è risultato premiante

nell’applicazione della Retail Distribution Review (RDR), che

ha aperto la strada all’eliminazione delle commissioni di

retrocessione da parte dei consulenti.

L’evoluzione dei modelli di business nella consulenza già in

atto in diversi Paesi, unitamente all’applicazione della Mifid

II, saranno i driver di una crescita potenzialmente molto

pronunciata dei canali Wealth e Retail nei prossimi anni.

Di seguito è riportato lo stato dell’arte dei sistemi distributivi nel

mondo e le tendenze in atto:

• USA

Il mercato ha stabilito come best practice la consulenza

indipendente e a parcella. Anche il regolatore, con la

Fiduciary Rule (o legge sul conflitto di interesse), imposta

dal Dipartimento del Lavoro con entrata in vigore nel 2018,

si è mosso nella stessa direzione: il consulente che assiste i

risparmiatori sui piani pensionistici deve dimostrare di aderire

a degli standard fiduciari (equivalenti a porre l’interesse

del cliente al di sopra del proprio profitto), ed è tenuto a

dare piena trasparenza dei costi e degli eventuali conflitti di

interesse. Solamente gli strumenti valutati ottimali, che siano

attivi oppure passivi, potranno essere utilizzati nei portafogli

con finalità previdenziale.

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione regolamentare spinge il passivo

Page 48: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 7

Morningstar stima che ci sarà un impatto di magnitudine

molto rilevante su 3.000 miliardi di dollari di asset di clienti

gestiti sotto forma di IRA (Individual retirement accounts)

e 401 (k) plan (piani pensionistici) ma anche sui business

model, con vantaggi potenziali per robo-advisor e passivi

e conseguenze negative per compagnie di assicurazione

e asset manager di nicchia. Già oggi negli USA gli asset

dei fondi passivi hanno superato la quota del 40% degli

asset totali dei fondi, con una crescita del 18,8% rispetto

a 10 anni fa (fonte: FTfm aprile 2016). Il 62% dei financial

advisor statunitensi considera gli ETF come strumenti

complementari ai fondi attivi (fonte: “The Cerulli Edge – US

Asset Management Edition, Cerulli Associates).

• Gran Bretagna

Il servizio di consulenza agli investimenti deve essere

esplicitamente remunerato dal cliente attraverso commissioni

commisurate al portafoglio, che vengono applicate

direttamente dalla rete bancaria o dal consulente indipendente

(Ifa). In questo scenario si assiste al potenziamento della

consulenza ad alto valore aggiunto e contemporaneamente

alla crescita della distribuzione senza consulenza,

generalmente in regime di “execution only” (ricezione e

trasmissione ordini).

La limitazione delle retrocessioni o inducements (la parte di

commissioni che le società emittenti applicano ai prodotti

di investimento e che vengono poi concesse alle reti di

distribuzione) ai prodotti preesistenti e a quelli distribuiti senza

consulenza ha reso i consulenti finanziari più inclini all’uso di

strumenti passivi per motivi di efficienza gestionale e di costo.

• Svizzera

Le maggiori banche private hanno già adottato modelli fee

only, con processi di investimento più sistematici e governati

dalle direzioni, nei quali il passivo ha un ruolo rilevante.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione

regolamentare spinge il passivo

Page 49: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 8

• Germania

Diverse banche retail e piattaforme di brokeraggio stanno

assecondando la domanda dei clienti finali per soluzioni a

basso costo, inserendo gli ETF nella loro offerta (con advisory

digitale o sconto commissionale).

1.5.2 ORIZZONTE ITALIA, PRONTI ALLA RIVOLUZIONE

Oggi in Italia, sul fronte della distribuzione dei prodotti finanziari

prevale il canale della vendita tradizionale, con accordi di

collocamento tra produttori e distributori. Le diverse componenti

di costo e i corrispettivi servizi non sono sempre chiari, sia

nell’entità complessiva che nella ripartizione tra chi gestisce il

fondo, il distributore e colui che promuove la vendita (consulente

finanziario).

L’industria è guidata prevalentemente dall’offerta ed esistono

una serie di distorsioni tipiche del mercato italiano. L’Italia è

infatti il Paese europeo che, dopo il Belgio, ha i costi dei fondi

più elevati (e, secondo Morningstar, in aumento negli ultimi 3

anni). A ciò va aggiunta l’applicazione diffusa di commissioni di

performance, che non garantiscono l’allineamento degli interessi

tra i gestori e gli investitori.

Una ricerca dell’ufficio studi di MoneyFarm (“Le commissioni

di performance: cosa sono e quanto impattano sul cliente”),

condotta sulle maggiori società di investimento italiane

(considerando quelle che si occupano sia della gestione

del prodotto, sia della distribuzione dello stesso), rivela che

nel 2015 le commissioni di performance sono cresciute

mediamente dell’80% rispetto all’anno precedente, a fronte di

un dimezzamento delle performance delle azioni. Al contrario,

gli ETF sono strumenti caratterizzati da basse commissioni di

gestione: mediamente, un portafoglio strategico multi asset in

ETF presenta un TER di 15-20 punti base (fonte: MoneyFarm,

elaborazioni Plus 24 su dati Interactive Data).

Le nuove previsioni normative dovrebbero però mutare

sensibilmente il quadro. La data chiave a tal proposito è quella

del 3 gennaio 2018, quando entrerà in vigore Mifid II. La direttiva

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione regolamentare spinge il passivo

Page 50: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 4 9

dovrebbe migliorare la trasparenza sui costi nei confronti dei

clienti finali, poiché vieterebbe il pagamento delle commissioni

ai wealth manager e consulenti finanziari indipendenti. In tale

contesto, la gestione del costo medio del portafoglio diventerà

determinante.

Cosa cambia con la Mifid II

Tra le previsioni della nuova normativa vi è anche la possibilità

di erogare servizi di consulenza evoluta e personalizzata su

base indipendente, con l’adozione di un sistema commissionale

alternativo a quello delle retrocessioni delle commissioni di

collocamento, attualmente conferite ai consulenti finanziari

(ex promotori finanziari). Il provvedimento introduce, quindi,

un sistema di remunerazione degli intermediari basato

sul pagamento di una parcella da parte dei clienti a fronte

dell’erogazione di un servizio di consulenza indipendente;

sistema che dovrebbe garantire l’eliminazione dei conflitti

d’interesse.

Qualora la consulenza venga prestata in forma indipendente

(modalità che deve essere comunicata al cliente prima

dell’inizio del rapporto), per i consulenti sarà vietato percepire

commissioni o altri incentivi dalle società di gestione.

La maggior trasparenza dei meccanismi di remunerazione

consentirà al cliente un più agevole confronto delle diverse

offerte e, agli intermediari, una migliore modulazione della loro

proposta a seconda delle diverse fasce di clientela.

Proponendo ad esempio la consulenza indipendente in prima

battuta alla clientela più evoluta (in possesso di un elevato grado

di istruzione e di una buona dotazione patrimoniale), che già

oggi negli Usa costituisce il “nocciolo” della domanda di ETF.

Per rispondere alla domanda di tale clientela, e per giustificare

il pagamento della parcella, gli intermediari dovranno fornire

servizi ad alto valore aggiunto e non solo una semplice vendita

di strumenti.

I consulenti indipendenti, in particolare, dovranno garantire al

cliente l’accesso a un’ampia gamma di strumenti finanziari,

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione

regolamentare spinge il passivo

Page 51: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 0

al fine di comporre il portafoglio di investimento. I consulenti

italiani passerebbero così dall’attuale ottica di selezione fondi

a un approccio di asset allocation, quello utilizzato ad esempio

nelle gestioni patrimoniali, che mira a selezionare i fondi migliori,

che siano attivi o passivi, nell’interesse dell’investitore.

Ne conseguirà la possibilità di arrivare a un mix di attivo

e passivo, proprio in virtù dell’ampio set di strumenti a

disposizione per la composizione del portafoglio.

L’avvento della piena trasparenza nei costi e nel processo di

selezione degli strumenti influenzerà anche il modus operandi

delle gestioni patrimoniali e dei servizi di portafoglio aggregati.

Gli operatori saranno tenuti a dettagliare sia il costo del servizio

che gli oneri connessi all’investimento negli strumenti compresi

all’interno delle varie soluzioni, facendo quindi emergere

l’onerosità effettiva. I costi saranno espressi in valore assoluto.

Ci si aspetta che la maggiore trasparenza spingerà gli

intermediari ad utilizzare in modo più intenso gli strumenti

passivi, che riescono a coniugare l’efficienza operativa con una

struttura di costi molto competitiva.

Oltre alla Mifid II, diventerà presto operativo il regolamento

riguardante i PRIIPs, ovvero i prodotti d’investimento e

assicurativi pre-assemblati, in cui sono comprese tutte le polizze

assicurative a contenuto finanziario (ramo III, IV, ramo I mista a

rivalutazione e quelle multiramo).

Agli investitori dovrà essere consegnato un KID (Key Information

Document), contenente in modo semplice, trasparente e

dettagliato le informazioni riguardanti i rischi e i costi dello

strumento, ricalcando i contenuti informativi richiesti dalla Mifid II.

Viste le nuove modalità espositive dei prospetti, anche i

player assicurativi dovranno prestare attenzione alla selezione

degli strumenti e, in particolare, al costo complessivo di

queste soluzioni, prevedendo conseguentemente anche una

componente passiva.

Gli intermediari dovranno poi dotarsi di strutture di governance

tali da garantire che i prodotti finanziari vengano distribuiti ai

clienti sulla base delle loro esigenze e caratteristiche.

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione regolamentare spinge il passivo

Page 52: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 1

È da rilevare che nei mercati che hanno già completato la

transizione verso modelli di consulenza indipendente, come

Gran Bretagna e Olanda, l’utilizzo degli ETF e dei prodotti

indicizzati è letteralmente esploso: dall’introduzione della

Retail Distribution Review (RDR) in Gran Bretagna nel 2013

l’80% dei flussi netti è confluito su prodotti passivi (fonte:

Retail Distribution Review post implementation review, Europe

Economics).

Mifid II prevede anche una serie di disposizioni ispirate al

dovere di agire nel miglior interesse del cliente (suitability rule) e

dirette a garantire una corretta informazione per gli investitori, a

limitare i potenziali conflitti di interesse tra le parti e a realizzare

un’adeguata profilatura del risparmiatore.

Le imprese di investimento sono pertanto chiamate non solo

a specificare ai clienti se la consulenza è prestata su base

indipendente o meno; ma anche a chiarire se la consulenza è

basata su un’analisi del mercato ampia o più ristretta delle varie

tipologie di strumenti finanziari e se l’impresa fornirà ai clienti la

valutazione periodica dell’adeguatezza degli strumenti finanziari

raccomandati.

Alla base del servizio di consulenza rimane la tutela

dell’investitore, attuata tramite la valutazione di adeguatezza.

Tale valutazione si basa sulla raccolta di una serie di

informazioni sul cliente: le sue conoscenze ed esperienze in

materia di investimenti riguardo allo specifico tipo di prodotto

o servizio; la sua situazione finanziaria, tra cui la capacità di

sostenere eventuali perdite; i suoi obiettivi di investimento,

inclusa la tolleranza al rischio.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione

regolamentare spinge il passivo

Page 53: Rethink Passive: Experience The Future

Come i consulenti italiani usano gli ETFLo sviluppo da parte degli Advisory Desk di portafogli

modello misti in fondi ed ETF ha aumentato anche in Italia la

familiarità con alcune delle tecniche maggiormente utilizzate,

riassunte di seguito:

• Portfolio completion

Gli ETF possono essere combinati con i fondi comuni per

coprire aree geografiche, settori o altre caratteristiche

mancanti nella parte di portafoglio allocata in investimenti

attivi.

• Beta adjustment/ Risk smoothing

L’introduzione in portafoglio di un ETF o di una loro

combinazione può contribuire a gestire la componente

tattica di portafoglio, per prendere posizioni di breve

termine sul mercato. In alternativa, possono essere

costruite posizioni più strategiche che affianchino gli ETF

a fondi attivi, con l’obiettivo di contenere la volatilità di

lungo periodo. Queste strategie consentono agli investitori

di correggere eventuali squilibri nell’asset allocation,

intervenendo sul Beta: ad esempio, si potrebbe affiancare

un ETF ad un gestore con stile di gestione difensivo per

aumentare il Beta in uno scenario rialzista; in alternativa,

si potrebbe abbinare un ETF Minimum Volatility, che ha

un beta molto ridotto rispetto all’indice di riferimento, ad

un fondo con bias su aziende small cap, con l’obiettivo di

ridurre il rischio complessivo di portafoglio. Ancora una

volta è possibile modulare anche il livello di complessità

di queste strategie, agendo su driver indiretti come fattori,

settori, regioni o capitalizzazioni.

• Core – satellite

Nell’ambito di queste strategie gli ETF possono

rappresentare sia la porzione core che quella satellite del

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1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione regolamentare spinge il passivo

Page 54: Rethink Passive: Experience The Future

portafoglio. Nel core sono sempre più impiegati per esporsi

a mercati efficienti in modo strategico, nel satellite su

mercati di nicchia o non replicabili da gestori attivi, o per

gestire la porzione tattica con temi specifici di mercato (es.

private equity, property, energy, etc.).

GestioniPatrimoniali

Certificati

ASSET A

LLOCATIO

N

Livello di delega dato dal cliente

CompartoSICAV / Fondi di Fondi

Unit-linked

Advisory

Robo-advisory

Self direct

GPF / GPM / GPA

Certificati di investimento con ETF come sottostante

Singolo comparto SICAV / FoFFondo di ETF

Fondi interni di Unit-linked investiti in ETFUnit-linked con ETF come fondi esterni

On-top-fee / fee-only / fee-offset advisory modelModelli misti fee & commissioni

Portafogli modello tattici e strategici in ETF

ETF utilizzati come strumenti di trading / AA self-direct

+

–Fonte: elaborazione BlackRock

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 3

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione

regolamentare spinge il passivo

Page 55: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 4

1.5.3 IL FUTURO E’ (ANCHE) DIGITALE

L’altro grande trend in atto nel mondo dei servizi finanziari

è quello della digitalizzazione. Nel prossimo futuro tutte le

generazioni (non solo i millennials) ricercheranno sempre più

modalità d’interazione digitali, probabilmente non in sostituzione

ma ad integrazione dei rapporti umani.

Nel World Wealth Report 2016, Capgemini ha recentemente

analizzato le dinamiche prospettiche del wealth management,

evidenziando nello sviluppo digitale la maggiore opportunità

nei prossimi anni. Da tale analisi emerge che oltre il 25% dei

clienti di fascia alta e altissima (HNWI) preferisce contatti digitali

a quelli diretti e che i maggiori player di wealth management

stanno sempre più riconoscendo il valore di applicativi digitali

come strumento per approfondire le relazioni e facilitare flussi

informativi.

Tra gli strumenti digitali che stanno rendendo più efficiente il

servizio di consulenza, un posto di primo piano è occupato dai

robo advisor.

I robo-advisor sono piattaforme online che, grazie al supporto

di team professionali, offrono ai risparmiatori soluzioni di

investimento precostituite, consigliando la costruzione di

portafogli standard sulla base della profilazione della clientela.

Ciò a fronte di una parcella definita e a basso costo. I portafogli

proposti dai robo-advisor sono costituiti in prevalenza da

ETF, considerati mattoncini efficienti per costruire soluzioni

di asset allocation. Con gli ETF è infatti possibile dare vita a

portafogli molto diversificati, a costi ridotti, in cui si conoscono

in tempo reale tutti i titoli sottostanti. Ai vantaggi in termini di

trasparenza e costi si aggiungono quelli concernenti l’ampiezza

dei sottostanti e l’affidabilità nella replica, così come i benefici

riferiti agli elevati livelli di liquidità e alla possibilità di accedere

ad asset class poco liquide.

I robo advisor:

• Non si avvalgono di reti distributive. In caso opposto si parla

di robo for advisor;

1IL NUOVO PARADIGMA DELLE GESTIONI PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione regolamentare spinge il passivo

Page 56: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 5

• Si parla di algoritmi e modelli quantitativi ma non si tratta solo

di gestioni automatizzate, poiché vi sono almeno tre modelli di

gestione diversi usati dai robo advisor: algoritmiche, humans

only e mixed models;

• Esistono due categorie di robo advisors: start up tecnologiche

caratterizzate da modelli di allocazione standardizzati per

profilo, ed incumbent, cioè emittenti di ETF remunerati dal

servizio ma anche dai sottostanti;

• Si parla di fenomeno americano, ma già oggi in Europa

esistono almeno 30 robo advisor con modelli di business

anche molto diversi fra loro (fonte: European Distribution

Dynamics 2016, Cerulli Associates);

• Le reali potenzialità di questi servizi devono essere sostenute

da importanti investimenti di marketing e pubblicità;

• A inizio 2016 si contavano nell’advisory digitale 140 aziende,

delle quali 80 fondate negli ultimi 2 anni. Con 700 milioni

investiti negli ultimi 8 anni, di cui il 70% negli ultimi 2.

• Le preferenze dei privati sono una componente importante:

la Germania, Paese commission based, è il mercato con il

più alto numero di robo advisor in Europa e dove le banche

retail stanno aprendo agli acquisti diretti di ETF perché c’è

domanda da parte dei privati.

Si ritiene che la digital advisory possa diventare sempre più

parte integrante dell’offerta di Wealth Management; in questo

contesto, la Robo Technology può essere utilizzata per

disegnare soluzioni sempre più sofisticate di financial planning.

In sostanza, si passerà da servizi semplificati stand alone a vere

e proprie tecnologie integrate nelle piattaforme degli intermediari

e a supporto dei gestori di relazione.

1IL NUOVO

PARADIGMA DELLE GESTIONI

PASSIVE

C A P I T O L O

1.5L’evoluzione

regolamentare spinge il passivo

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ETF ETF ETF ETF ETF ETF ETF ETF ETF

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L’eradello smart investing

2C A P I T O L O

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 8

ETF:risposte semplicia bisogni sofisticati

II

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 5 9

ETF:risposte semplicia bisogni sofisticati

I N T R O D U Z I O N E / C A P I T O L O 2

II

“La semplicità è la maggiore sofisticazione”. Parola di Steve Jobs, geniale e visionario

fondatore di Apple, che proprio con la leva della semplicità ha cambiato la vita di

miliardi di persone.

C’è un curioso parallelismo tra il mondo della tecnologia e il tema oggetto di questo

libro: uno smartphone è un prodotto molto semplice per chi lo usa, ma al tempo

stesso estremamente sofisticato.

In maniera non dissimile, gli ETF sono certamente un prodotto semplice per gli

investitori, ma al loro interno racchiudono una serie di importanti aspetti tecnici,

hanno la capacità di evolvere seguendo le tendenze segnalate dai bisogni degli

investitori e dalle condizioni dei mercati finanziari, sono infine in grado di rispondere

a esigenze composite d’investimento. E soprattutto hanno un futuro ancora tutto da

scrivere sulle direttrici della regolamentazione e della digitalizzazione.

Insomma, quella che abbiamo di fronte può a tutti gli effetti essere definita l’era dello

smart investing.

In questo capitolo spiegheremo pertanto cosa c’è “dentro” un ETF come farebbe

un manuale d’istruzioni: rispondendo alle domande più frequenti degli investitori,

sciogliendo i loro dubbi (e sfatando alcuni falsi miti) e spiegando come scegliere

l’ETF più confacente alle proprie esigenze. Ma anche spiegando come comprare

ETF nel modo migliore, conoscendo tutte le opportunità presenti sul mercato e come

utilizzarli.

Page 61: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 0

2.1 ETF EDUCATION

Che differenza c’è tra NAV e prezzo di mercato di un ETF?

Un ETF può fallire? E qual è il trattamento fiscale di un ETF?

Sono solo alcune delle domande che troveranno risposta nelle

prossime pagine, al fianco di alcuni aspetti definitori di base

degli ETF. Quello proposto è infatti un focus educational sui

generis. Non verrà dato nulla per scontato, ma si cercherà di

andare un passo oltre rispetto a una presentazione puramente

tassonomica, dando risposta ai quesiti pratici che spesso restano

a mezz’aria e orientando la luce su alcuni punti oscuri che spesso

rappresentano un freno per chi volesse accostarsi all’investimento

in ETF. Anche per la scelta di un ETF si è scelto un approccio

operativo, facilitato da una scheda con le domande da porsi per

ciascuna caratteristica in evidenza.

2.1.1 I PERCHÈ DI UNA SCELTA EFFICIENTE

Gli ETF, acronimo di Exchange-Traded Funds, sono uno

strumento a metà strada tra i tradizionali fondi comuni di

investimento e i titoli quotati, che unisce i benefici di entrambi

i prodotti, come la diversificazione e il patrimonio segregato

caratteristico dei fondi, con la negoziabilità nel continuo tipica

delle azioni. Si tratta di fondi che replicano indici di mercato

attraverso l’indicizzazione (un meccanismo di gestione attraverso

cui si mira a comprare gli stessi titoli dell’indice con i medesimi

pesi), che permette di offrire a costi contenuti pressoché lo stesso

rendimento di un determinato portafoglio di attività finanziarie

(azioni, obbligazioni, materie prime o liquidità) preso a riferimento.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.1ETF education

Fondo indicizzato Azione

ExchangeTraded Fund /

iShares+ =

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 1

EXPERIENCETHE

FUTURE2.1

ETF education

2C A P I T O L OCosa piace agli investitori

I vantaggi principali derivanti dagli investimenti negli ETF sono i

seguenti:

• Quotazioni e contrattazioni costanti in tempo reale: gli

ETF vengono negoziati durante i normali orari di apertura dei

mercati;

• Nessuna commissione per la sottoscrizione o il rimborso:

gli ETF vengono comprati e venduti sulle borse, pertanto

vengono applicati esclusivamente gli oneri delle operazioni

standard di borsa, incluse le commissioni d’intermediazione;

• Spese contenute a carico del fondo: gli ETF presentano un

TER (Total Expense Ratio), che comprende generalmente le

commissioni di gestione, i costi di custodia, quelli di licenza

d’uso dell’indice nonché i costi operativi, molto inferiore rispetto

ai prodotti d’investimento collettivo attivi (fondi comuni) simili;

Differenza€169.000

Fondo A, TER 0,40%Fondo B, TER 1,80%

600

500

400

300

200

100

0

2017

2015

2019

2021

2023

2025

2027

2029

2031

2033

2037

2041

2035

2039

2043

2045

L’incidenzadei costi nel lungo termine

Fonte: BlackRock

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 2

• Trasparenza: gli ETF comunicano quotidianamente le

partecipazioni del proprio fondo, per consentire agli azionisti

di sapere esattamente cosa sia in loro possesso;

• Diversificazione: gli ETF riflettono l’andamento di tutti

i titoli che compongono un indice e possono pertanto

essere utilizzati per ridurre il rischio di concentrazione di un

portafoglio, offrendo un’esposizione a intere regioni, mercati e

settori;

• Liquidità: la liquidità di un ETF dipende dalla liquidità

degli strumenti finanziari sottostanti, non dal volume di

negoziazione né dalla capitalizzazione di mercato del fondo

sul mercato secondario. Proprio in merito alla liquidità, gli ETF

sono un unicum nel panorama dei prodotti finanziari. Sono

caratterizzati da un doppio mercato, primario e secondario,

e da un meccanismo di creation/redemption in kind se la

disponibilità sul mercato secondario di quote già emesse

non fosse in grado di assorbire tutta la domanda. Questo

doppio mercato, e il conseguente arbitraggio sui prezzi,

crea un meccanismo che evita che i prezzi si discostino

eccessivamente dal benchmark.

LIVELLI DI LIQUIDITÀ CRESCENTIFONTE DELLA LIQUIDITÀDEI FONDI INDICE

E DEI MANDATI SEGRETI

MERCATO SECONDARIO

Liquidità del mercato primario Paniere dei titoli sottostanti e costi di

creazione e rimborso

OTC Market MakerIndicazioni di qualità

Mercato Primario

Profondità del mercato degli ETF

Liquidità in Borsa

Le fonti della liquidità degli ETF

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.1ETF education

Page 64: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 3

Vantaggi per gestori e consulenti

• Ricerca di performance tramite asset allocation: il grande

vantaggio degli ETF è legato all’indicizzazione, ovvero alla

capacità di replica di diverse asset class e sub-segmenti

azionari, obbligazionari o di materie prime. Sono strumenti

estremamente flessibili e versatili per chiunque desideri

implementare view di mercato, sia di natura strategica che

tattica. Pertanto l’investitore in ETF è per definizione attivo,

anche se declina le proprie view utilizzando strumenti passivi.

L’ETF, infatti, non promette di battere un benchmark ma di

replicarlo. Il focus del processo di investimento si sposta in

questo caso dalla selezione dei singoli titoli all’asset allocation

e dalla selezione dei fondi alla ETF selection;

• Gestione del rischio: gli ETF semplificano due attività cardine

alla base della gestione di portafoglio, ovvero il monitoraggio

dei portafogli in tempo reale (trasparenza dei singoli costituenti

e della composizione settoriale e geografica) e l’analisi

del rischio. La diversificazione è istantanea e consente di

minimizzare il rischio idiosincratico o relativo a un singolo

titolo;

• Efficienza di costo: gli ETF sono strumenti caratterizzati da

basse commissioni di gestione; mediamente, un portafoglio

strategico multi asset in ETF presenta un TER (Total Expense

Ratio o coefficiente complessivo di costo) medio di 15-20

punti base (fonte: MoneyFarm). Mifid II, tra gli altri aspetti,

introdurrà ulteriori misure per migliorare la trasparenza dei

costi nei confronti dei clienti finali. In tale contesto, la gestione

del costo medio del portafoglio diventerà dirimente.

Il costo del sottostante all’interno di un prodotto gestito,

peraltro, può essere visto non solo come performance

aggiuntiva ma anche come maggiore marginalità per fabbrica

prodotto e distributore;

• Performance differenziali: gli ETF, nonostante abbiano

EXPERIENCETHE

FUTURE2.1

ETF education

2C A P I T O L O

Page 65: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 4

come obiettivo la replica del benchmark, riescono a volte

ad ottenere dei rendimenti superiori rispetto all'indice di

riferimento.

2.1.2 COME SCEGLIERE UN ETF, LA GUIDA

OPERATIVA

Con il crescente sviluppo del mercato degli ETF è aumentato

anche il numero di prodotti offerti. Non solo è ormai possibile

implementare molte differenti strategie di investimento ma si

può anche scegliere tra fondi di diversi emittenti che replicano

lo stesso mercato o, anche, lo stesso indice. Questo ha reso

gli ETF uno strumento sempre più popolare ma ha altresì reso

necessario valutare attentamente quale strumento acquistare.

La cosiddetta Due Diligence è la procedura attraverso cui si

seleziona il prodotto più adatto ai propri obiettivi di investimento.

Implica un’analisi approfondita delle caratteristiche dei vari

strumenti disponibili e, ancora prima, la definizione dei criteri più

rilevanti per effettuare questa valutazione.

Alcuni elementi chiave che gli investitori professionali e i

consulenti d'investimento tengono in considerazione nella scelta

di un ETF sono:

• Selezione dell’indice

• Struttura dell’ETF

• Domicilio/Quotazione

• Tassazione

• Negoziazione e valutazione

• Rendimenti

• Costi totali

• Prestito titoli

• Selezione dell’emittente

Selezione dell’indice

Per scegliere un ETF è importante comprendere adeguatamente

come effettivamente esso investa. Due indici che replicano lo

stesso mercato possono presentare numerose differenze tra

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2.1ETF education

Page 66: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 5

loro e, conseguentemente, ogni prodotto presenta un profilo

rischio/rendimento peculiare. Ogni provider di indici stabilisce i

propri criteri di selezione dei titoli da includere in uno specifico

benchmark. È opportuno valutare che tali criteri siano trasparenti

ed obiettivi, che i dati sull’indice siano completi e facilmente

reperibili, che l’indice sia conosciuto ed utilizzato e che abbia

una storia sufficiente a valutarne l’efficacia. La selezione di un

indice sottostante rispetto ad un altro è una scelta di tipo tattico.

Le domande da porsi:

• I criteri di costruzione dell’indice sottostante sono chiari e

facilmente reperibili? Quando è stato creato?

• Il provider dell’indice è conosciuto oppure coincide con

l’emittente degli ETF?

• Sono disponibili i dati relativi all’andamento dell’indice nel

passato? Si tratta di simulazioni o di dati reali?

Struttura dell’ETF

Come già visto, gli ETF possono replicare gli indici sottostanti

attraverso una replica fisica completa, ottimizzata o a campione

e una replica sintetica. Se l’ETF acquista fisicamente i titoli

presenti nell’indice sottostante si parla di replica fisica, la quale

può essere completa se il fondo detiene tutte le componenti

del benchmark con il loro peso relativo, oppure ottimizzata

o parziale se il fondo detiene solamente alcune delle azioni

componenti l’indice. La scelta di una replica non completa

avviene solitamente per indici composti da un elevato numero

di azioni oppure relativi a mercati difficilmente accessibili. Se

invece l’ETF utilizza contratti derivati per ottenere il rendimento

del benchmark, si parla di replica sintetica o indiretta. Con

questo tipo di replica non si acquistano i titoli contenuti

nell’indice, bensì la performance, attraverso la stipula di

contratti swap. Ciò espone al rischio di controparte e implica la

necessità di verificare la trasparenza del paniere di titoli utilizzato

come collaterale, nonché del costo sottostante alla stipula del

contratto swap.

EXPERIENCETHE

FUTURE2.1

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 6

Le domande da porsi:

• Qual è la struttura dell’ETF? Cosa comporta in termini di

benefici/rischi?

Domicilio /Quotazione

Il domicilio degli ETF influenza sia la regolamentazione a cui essi

devono sottostare che il trattamento fiscale. I fondi domiciliati

in un Paese dell’Unione Europea, per essere considerati Fondi

Armonizzati, devono rispettare la direttiva UCITS. A livello

di tassazione, i detentori di azioni che non sono residenti in

uno Stato devono pagare una ritenuta alla fonte sui dividendi

incassati (withholding tax), che dipende dal domicilio del fondo.

Il mercato di quotazione di un ETF può impattare sui costi di

negoziazione per l’investitore finale.

Le domande da porsi:

• Dove è domiciliato il fondo? Come impatta sulla tassazione

interna?

• Dove è quotato il fondo? È UCITS compliant? Quali sono i

costi di negoziazione?

Tassazione

Vi sono tre livelli di tassazione per un investimento in ETF:

a livello dei titoli sottostanti, a livello del fondo e a livello

dell’investitore finale. Quando i titoli sottostanti pagano

dividendi, essi sono soggetti ad una ritenuta alla fonte, che

dipende dal domicilio del fondo ed il fondo stesso può pagare

dividendi, soggetti a tassazione, sulla base della tipologia di

titoli sottostanti. L’investitore, infine, può essere sottoposto a

tre tipologie di regime fiscale: dichiarativo, ovvero se sceglie

autonomamente gli investimenti da effettuare ed è tenuto

a riportare nella dichiarazione dei redditi eventuali plus/

minusvalenze realizzate; amministrato, se il cliente sceglie da

solo gli investimenti da effettuare ma è la banca che si occupa

degli adempimenti fiscali; e gestito, se il cliente delega alla

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2.1ETF education

Page 68: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 7

banca sia la scelta degli investimenti che l’adempimento degli

obblighi fiscali.

Le domande da porsi:

• L’ETF distribuisce dividendi?

• Qual è la tassazione per l’investitore finale?

• Qual è il regime fiscale a cui si è sottoposti?

Negoziazione

È importante conoscere la liquidità, gli asset, lo spread e la

profondità di mercato di un ETF. Un fondo con contenute masse

(AuM) è facilmente destinato alla chiusura, mentre la dimensione

maggiore rende l’ETF più efficiente dal punto di vista dei costi,

nonché più efficacemente negoziabile. Lo spread è la differenza

tra i prezzi denaro e lettera (bid e ask), imposta dal market

maker per comprare o vendere l’ETF: più è contenuto e più

il prodotto è concorrenziale. La profondità di mercato indica

la quantità di ordini che un investitore può effettuare. Infine è

importante conoscere se queste caratteristiche siano variate

nelle precedenti fasi di stress di mercato e se l’ETF sia rimasto

sempre negoziabile anche nei periodi di forti vendite/acquisti.

Le domande da porsi:

• Quali sono gli AuM del fondo?

• Qual è lo spread denaro/lettera (bid/ask)?

• Qual è la profondità del book?

Rendimenti

Per valutare le performance è necessario conoscere quanto

l’ETF abbia replicato adeguatamente l’indice sottostante, in

termini di tracking error e tracking difference. Il tracking error

viene definito come la volatilità delle differenze tra i rendimenti

del fondo e del benchmark, mentre la tracking difference come

differenza tra il rendimento di un fondo e dell’indice in un certo

periodo di tempo. È importante accertarsi che le rilevazioni dei

dati per l’ETF e per il fondo vengano effettuate nello stesso

EXPERIENCETHE

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 6 8

momento e lo stesso vale per i tassi di cambio delle valute. Per

un investitore di lungo periodo è più importante considerare la

tracking difference, mentre per un investitore di breve periodo il

tracking error.

Le domande da porsi:

• Qual è il tracking error del fondo? E la tracking difference?

• Come è variato il tracking error in periodi di stress di mercato?

Costi totali

Il TER, Total Expense Ratio, di un ETF rappresenta solo

una parte dei costi complessivi. Gli investitori dovrebbero

considerare anche l’impatto di altri costi, sia interni che esterni,

sul rendimento complessivo del portafoglio.

Per i fondi a replica fisica è necessario considerare i costi di

ribilanciamento, mentre per i fondi sintetici le commissioni per

lo swap. Queste due componenti, oltre ai ricavi dal prestito

titoli, costituiscono i fattori interni, ovvero i costi generati e

i ricavi ricevuti dall’ETF nel periodo di detenzione da parte

dell’investitore. Tra i fattori esterni, ovvero quelli nei quali

l’investitore incorre nel momento in cui acquista o vende un ETF,

bisogna considerare lo spread denaro/lettera, le commissioni

di intermediazione, i costi relativi al meccanismo di creation/

redemption e gli oneri fiscali.

I costi hanno una diversa importanza a seconda dell’orizzonte

temporale dell’investimento: se per un acquisto di breve periodo

lo spread denaro/lettera è più rilevante, per un investimento di

lungo periodo il TER svolge un ruolo più importante.

Il Total Cost of Ownership (TCO) è la combinazione di fattori

interni ed esterni all’ETF che concorrono a determinare

l’onerosità complessiva.

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Page 70: Rethink Passive: Experience The Future

Fattori esterni

· Bid / ask spread· Costi per creation / redemption· Costi di inntermediazione· Oneri fiscali

Total Cost of Ownership

Fondi a replicafisica

· Total expensive ratio (TER)· Costi per Ribilianciamento· Ricavi da prestito titoli

Fattori interni

· Total expensive ratio (TER)· Commisioni per lo swap· Ricavi da prestito titoli

Fondi a replicasintetica

+

=

I COSTI TOTALI DI UN ETF

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Page 71: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 7 0

Le domande da porsi:

• Qual è il TER dell’ETF?

• Quali altri costi interni influenzano il rendimento

dell’investimento? E quali esterni?

• Qual è l’orizzonte temporale dell’investimento?

Prestito titoli

Il prestito titoli è una pratica consolidata nel settore della

gestione del risparmio e viene utilizzata da soggetti quali

ETF, fondi comuni, fondi pensione e compagnie assicurative.

Consiste nel prestare i titoli nel portafoglio a breve termine al fine

di generare rendimenti addizionali e contribuire alla riduzione dei

costi complessivi legati al possesso di un ETF.

Le domande da porsi:

• Il fondo effettua prestito titoli?

• Quale percentuale del rendimento va a beneficio del cliente?

E del fondo stesso?

BLA

CK

RO

CK

UN ESEMPIO DI PRESTITO NEGOZIATO

Collaterale ricevuto

Rimborsi effettuati

Commissioni sul prestito versatile

Prestito restituito

Prestito concesso

Collaterale restituito

CON

TRO

PART

E

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Page 72: Rethink Passive: Experience The Future

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Selezione dell’emittente

Due ETF sul medesimo indice, ma di diversi emittenti, non sono

la stessa scelta. Oltre ai vari aspetti citati, bisogna considerare

anche l’emittente stesso. L’esperienza nell’industria, la quota

di mercato e le dimensioni del business possono influire su

elementi quali la capacità di replicare gli indici, il supporto fornito

agli investitori, la scelta dei market maker e la conseguente

liquidità del prodotto. È importante, inoltre, che le informazioni

e la documentazione fornite siano chiare ed esaustive, nonché

facilmente reperibili sui siti degli emittenti.

Le domande da porsi:

• Quando è stato emesso il fondo?

• Quando ha iniziato l’operatività l’emittente? E qual è la sua

quota di mercato?

• L’emittente sceglie indici conosciuti o personalizzati?

• Il materiale informativo è chiaro e facilmente reperibile?

2.1.3 FREQUENTLY ASKED QUESTION

Che differenza c’è tra NAV e prezzo di mercato di un ETF?

Il prezzo di mercato di un ETF identifica il valore con cui un

investitore può acquistare oppure vendere lo strumento in

questione. Il NAV, che è anche calcolato in tempo reale, è

determinato dal valore del basket di titoli sottostanti su cui

investe l’ETF. Questo valore è funzione della differenza denaro/

lettera dell’ETF, che è determinata dalle prestazioni dei liquidity

provider e dai partecipanti di mercato che espongono le

proposte di compravendita sul book.

La convergenza tra prezzo di mercato dell’ETF ed il suo NAV

è resa possibile dal fatto che per gli ETF il numero di azioni

varia nel tempo: è possibile ogni giorno creare nuove azioni o

redimere quelle esistenti in cambio dei titoli sottostanti.

Gli investitori istituzionali pongono pertanto in essere operazioni

di arbitraggio per approfittare di eventuali disallineamenti di

prezzo. Tali operazioni avranno l’effetto di riallineare i due

EXPERIENCETHE

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ETF education

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valori rendendo l’ETF sostanzialmente equivalente all’indice

sottostante.

Gli ETF distribuiscono dividendi?

Sì, se l’ETF è a “distribuzione”. I dividendi vengono distribuiti

a chi detiene l’ETF direttamente o attraverso il proprio

intermediario nei rispettivi giorni di pagamento di ciascun

fondo. Le date di pagamento possono avere cadenza

mensile, trimestrale, semestrale o annuale. Nel caso di ETF ad

accumulazione, invece, i dividendi non sono distribuiti e i flussi

pagati dai titoli presenti nel benchmark vengono reinvestiti nel

fondo.

Un ETF copre i rischi legati alle oscillazioni valutarie?

In genere no. Il rischio valutario costituisce uno degli elementi

di rendimento di un portafoglio. Esiste tuttavia un numero

crescente di ETF che offrono l’esposizione agli indici principali

abbinando la copertura valutaria.

Qual è il regime fiscale degli ETF?

La tassazione degli ETF è uguale a quella dei fondi comuni

di investimento. Tutti i proventi sono trattati come reddito di

capitale mentre tutte le eventuali minusvalenze sono trattate

come reddito diverso.

Sia i proventi che le minusvalenze sono calcolati sulla

differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita dell’ETF,

indipendentemente dal valore del NAV.

Nel caso di una posizione formatasi per effetto di una serie

di acquisti, il prezzo di acquisto sarà calcolato come “prezzo

medio ponderato per la quantità”, cioè sulla base dei prezzi di

acquisto realizzati sul mercato e ponderati per le quantità.

I proventi periodici distribuiti dagli ETF sono sempre

considerati redditi di capitale e, come tali, non utilizzabili per

recuperare eventuali minusvalenze; vengono quindi accreditati

all’investitore al netto della ritenuta d’imposta.

La tassazione delle rendite finanziarie avviene con

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2.1ETF education

Page 74: Rethink Passive: Experience The Future

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l’applicazione di una aliquota del 26%, sia con riferimento

ai redditi di capitale (interessi e altri proventi) sia con

riferimento ai redditi diversi (plusvalenze). Sono invece

tassati con aliquota agevolata del 12,5% i redditi derivanti

dall’investimento in titoli di Stato italiani, di Paesi appartenenti

alla cosiddetta “White List”, oppure emessi da enti

sovrannazionali.

Ciò implica che per un ETF composto al 20% da titoli di Stato

e all’80% da azioni o obbligazioni societarie, i redditi saranno

tassati al 12,5% per il 20% e per il restante 80% al 26%.

Nel caso degli ETF cosa rappresenta il differenziale

denaro-lettera?

Gli ETF sono negoziati in maniera del tutto simile alle azioni

e, proprio come i titoli azionari, presentano una differenza

tra il prezzo di acquisto (bid) e il prezzo di vendita (ask).

Tale differenza viene definita spread. L’ampiezza di questa

differenza denaro-lettera riflette lo spread medio dei titoli

sottostanti l’indice. Solo una parte minoritaria di questa

differenza andrà a costituire il compenso per il lavoro svolto

dai market maker, operatori che fornendo continuativamente

prezzi in acquisto e in vendita per un dato ETF garantiscono

che per tutti gli ETF vi sia sempre un acquirente o un

venditore.

Per l’investitore, a parità di condizioni, è naturalmente

preferibile investire in ETF caratterizzati da uno spread bid-ask

inferiore. Per gli ETF quotati in Italia, Borsa Italiana impone che

tale differenziale non possa essere superiore all’1%.

L’entità del differenziale dipende anche dalla liquidità del

benchmark e dei titoli sottostanti e dal fatto che i mercati

di riferimento siano, in quel momento, aperti (es. i mercati

asiatici).

Come vengono addebitati i costi di gestione di un ETF?

I costi di gestione vengono calcolati su base giornaliera e

dedotti su base quotidiana dal valore effettivo del fondo.

EXPERIENCETHE

FUTURE2.1

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E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 7 4

Questo consente agli investitori di pagare i costi di gestione

unicamente per i giorni durante i quali hanno effettivamente

detenuto le azioni dell’ETF.

Ciò significa anche che il prezzo e il NAV dell’ETF tengono già

in considerazione i costi riconosciuti al gestore.

Cosa si intende per rischio di controparte di un ETF?

Il rischio di controparte riguarda unicamente gli ETF in cui la

replica del sottostante non avviene acquistando fisicamente

i titoli compresi nell’indice (replica fisica) ma mediante replica

sintetica, con l’ausilio di contratti derivati (swap) stipulati tra il

gestore dell’ETF e una controparte, che permettono di replicare

la performance di un indice. L’investitore è pertanto esposto

al rischio di insolvenza di tale controparte (in assenza di un

collaterale a garanzia sufficientemente ampio). In questo caso

l’esposizione dell’investitore, come prescritto dalla normativa

UCITS, è pari al massimo al 10% del NAV del fondo.

Gli ETF possono fallire?

Gli ETF hanno un patrimonio separato rispetto a quello delle

società che ne curano la costituzione e la gestione. Gli ETF,

pertanto, non sono esposti a un rischio di insolvenza. Il valore

degli ETF è invece naturalmente esposto al rischio degli

emittenti dei titoli detenuti in portafoglio per la replica.

In cosa si concretizza il rischio valutario per un investitore

in ETF?

Il rischio valutario per un ETF è identificato dalla tipologia di

sottostante e non dalla valuta di quotazione. Ad esempio se

l’ETF ha un benchmark legato ad un indice USA, ma quotato

in euro, si è esposti alle variazioni del tasso di cambio Euro/

Dollaro, oltre che alla variazioni del prezzo del sottostante.

L’utilizzo di strumenti che offrono la copertura valutaria può

contribuire a ridurre la rischiosità, sebbene le divise siano in

grado di aumentare la diversificazione dei portafogli.

2EXPERIENCETHEFUTURE

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2.1ETF education

Page 76: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 7 5

ETF con copertura valutaria: istruzioni per l’uso

La scelta di utilizzare ETF con copertura valutaria non comporta

necessariamente una riduzione del rischio, come si evince

dai grafici riportati di seguito. Negli ultimi 3 anni, investire

nell’azionario giapponese con la copertura del tasso di cambio

avrebbe prodotto risultati insoddisfacenti anche considerando

i rendimenti a parità di rischio. Considerando invece gli ultimi 5

anni, i rendimenti sembrano premiare coloro che hanno optato

per l’ETF con copertura. La scelta di esporsi al rischio valutario

è quindi di natura tattica e dipende dalla visione che l’investitore

ha sull’evoluzione futura della divisa.

2012 2014 20162013 2015 2017

140

120

100

80

60

40

20

0

-20

2012 2014 20162013 2015 2017

140

120

100

80

60

40

20

0

-20

Confronto a 3 anni

Confronto a 5 anni

iShares Core MSCI Japan UCITS ETF USD

iShares Core MSCI Japan UCITS ETF USD

iShares MSCI Japan EUR Hedged UCITS ETF

iShares MSCI Japan EUR Hedged UCITS ETF

EXPERIENCETHE

FUTURE2.1

ETF education

2C A P I T O L O

Fonte: Bloomberg

Fonte: Bloomberg

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2.1.4 ETF, I FALSI MITI DA SFATARE

La notevole crescita degli ETF nel corso degli anni ha attirato

l'attenzione crescente nei confronti dello strumento, non solo

da parte dei risparmiatori ma anche da parte dell’industria

finanziaria. Con il passare del tempo, gli ETF sono entrati a

far parte dei portafogli sia degli investitori privati che di quelli

istituzionali. Restano, tuttavia, dei falsi miti da sfatare su questo

strumento.

Falso mito 1 / Gli ETF possono fallire

No, non possono fallire. Gli ETF, essendo dei fondi, hanno un

patrimonio separato rispetto a quello della società emittente e,

pertanto, non sono esposti al rischio di insolvenza nemmeno nel

caso in cui l’emittente dovesse fallire.

Quando il fondo acquista i titoli presenti nell’indice sottostante

da replicare, il portafoglio risultante viene trasferito presso

una banca depositaria che, a fronte di tale consegna, rilascia

certificati rappresentativi dei titoli ricevuti, che vengono poi

negoziati sul mercato sotto forma di quote. È importante

sottolineare come la banca depositaria sia necessariamente

diversa da quella (eventualmente) emittente l’ETF e come sia

sempre di elevata caratura.

Falso mito 2 / È presente il rischio di controparte

Il rischio di controparte, solitamente riferito a contratti su

strumenti derivati, consiste nella possibilità che la controparte di

un contratto risulti inadempiente.

• Contratti swap

Nel caso di replica attraverso contratti swap, definita sintetica,

gli ETF scambiano un flusso finanziario con la controparte

del contratto swap, solitamente una banca di investimento.

Gli ETF swap-based possiedono, quindi, un’esposizione nei

confronti della controparte, la cui inadempienza causerebbe

perdita del capitale. Tali fondi però, hanno diverse protezioni

contro il rischio di fallimento della controparte. Considerando

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.1ETF education

Page 78: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 7 7

il leader di mercato, gli ETF di iShares, quasi tutti a replica

fisica, hanno in qualsiasi momento posizioni “over collateral”

in cash, titoli dell’area G10 o titoli azionari. Tali livelli

rispettano la normativa UCITS sulle classi di asset ed è

possibile conoscere agevolmente le controparti dello swap,

l’esposizione delle controparti swap aggregata, il collaterale

aggregato posseduto, il livello di posizione “over collateral” e

le partecipazioni del collaterale. La normativa UCITS, inoltre,

prevede che il peso del derivato sia limitato al 10% e, al fine

di diversificare l’esposizione, vengono solitamente attuati

contratti swap con più controparti.

È necessaria, infine, una precisazione tra le due tipologie di

contratti swap: funded ed unfunded. La principale differenza è

che, nel caso dello swap unfunded, l’ETF detiene direttamente

il collaterale che riceve dalla controparte, mentre per la

versione funded il collaterale viene depositato dalla banca

controparte dello swap presso una banca depositaria terza.

Questa tipologia di contratto potrebbe comportare difficoltà

nella liquidazione del collaterale, in quanto la società emittente

potrebbe non avervi accesso diretto. Negli swap funded,

però, vengono utilizzati contratti al fine di assicurare che il

collaterale sia subito disponibile in caso di necessità.

Il rischio di controparte, quindi, esiste ma è costantemente

monitorato e si può considerare di importanza marginale.

• Prestito titoli

Il prestito titoli è un’attività per cui gli ETF concedono prestiti a

breve termine di azioni od obbligazioni, al fine di incrementare

i rendimenti per gli investitori.

Un’istituzione finanziaria chiede all’ETF di prendere in prestito

un titolo e per fare ciò riconosce al fondo una commissione,

nonché un adeguato collaterale eccedente il valore del titolo

prestato. Alla fine del periodo di prestito concordato, il titolo

viene riconsegnato al fondo, il quale restituisce il collaterale

alla controparte.

I rendimenti del prestito titoli dipendono dalla tipologia di titoli

EXPERIENCETHE

FUTURE2.1

ETF education

2C A P I T O L O

Page 79: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 7 8

prestati e dall’asset class. Ad esempio, gli ETF sull’azionario

dei Paesi sviluppati beneficiano di rendimenti minori rispetto

a quelli sui Paesi Emergenti ma superiori rispetto a quelli

obbligazionari.

Come ogni investimento, non esistono rendimenti senza rischi.

Falso mito 3 / Esiste un problema di liquidità degli ETF

Il fatto di detenere uno strumento, l’ETF, che a sua volta acquista

altri titoli, costituenti l’indice da replicare, ha dato origine a

numerose valutazioni sulla possibilità che lo strumento possa

soffrire di problemi di liquidità.

Gli ETF sono negoziabili in Borsa e consentono agli investitori di

vendere istantaneamente le proprie quote. Se si tratta di prodotti

che investono in titoli potenzialmente illiquidi - ritengono i critici

- questo potrebbe creare dei problemi di liquidità, con i fondi

che rischierebbero di non essere in grado di reggere l’impatto di

un massiccio quantitativo di vendite. Inoltre, dovendo vendere

grandi quantità di titoli sottostanti, gli ETF amplificherebbero

le fasi negative di mercato, senza distinguere tra titoli buoni e

meno buoni.

Appare evidente come questa sia una caratteristica tipica dei

fondi in senso lato, non solo degli ETF: anche per i fondi attivi,

infatti, è possibile l’insorgere della stessa problematica. Peraltro,

in quello che in tempi recenti si è rivelato il giorno di mercato più

difficile, il 24/08/2015, tutti gli ETF del leader di mercato, iShares,

sono rimasti negoziabili sul mercato con differenziali denaro/

lettera paragonabili a quelli del mercato sottostante.

La liquidità di un ETF, più che dal suo volume di negoziazione,

dipende dalla liquidità dei titoli sottostanti. Ciò dipende dal

meccanismo di creazione e riscatto degli ETF, in risposta alla

domanda di mercato. Con l’aumentare della richiesta di ETF,

infatti, i Partecipanti Autorizzati creano un maggior numero

di prodotti, mentre quando la domanda diminuisce, le quote

dell’ETF vengono rimborsate. Gli ETF, quindi, sono tanto liquidi

quanto le azioni sottostanti.

Gli ETF, pertanto, offrono due livelli di liquidità: la liquidità

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.1ETF education

Page 80: Rethink Passive: Experience The Future

IL PRESTITO TITOLI SECONDO BLACKROCK

L’approccio di BlackRock in tal senso è molto rigoroso ed ha portato ad ottenere rendimenti positivi per ogni fondo che ha attuato il prestito titoli dal 1981.Il rischio principale preso in considerazione è quello legato alla possibilità che la controparte non riesca a riconsegnare il titolo preso a prestito. In tale caso, l’ETF utilizza il collaterale per acquistare titoli per sostituire quello mancante e, per minimizzare il rischio, è opportuno che ogni collaterale ricevuto sia di elevata qualità e liquidità. Come ulteriore meccanismo di garanzia, qualora vi fosse una perdita derivante dal default di una controparte del prestito, BlackRock rimborsa completamente il fondo.BlackRock pubblica i rendimenti da prestito titoli per ogni ETF che ne usufruisce nel report annuale e sul sito di iShares è possibile trovare regolarmente i dettagli relativi alle controparti del prestito titoli, alla percentuale degli asset degli ETF che sono stati prestati, al livello di “over collateral” ed ai collaterali ricevuti.Tecnicamente un ETF di iShares può prestare fino al 100% dei suoi attivi ma, a livello pratico, l’ammontare prestato risulta molto inferiore. Al 31/12/2016, la media per gli ETF europei era del 13%.A fronte dei potenziali rischi derivanti dal prestito titoli, il 62.5% del ricavato viene destinato agli investitori degli ETF in questione, mentre il 37.5% viene incamerato da BlackRock per i servizi effettuati nella procedura.È importante sottolineare che si tratta di una pratica diffusa anche nei fondi a gestione attiva e non specifica del comparto degli ETF.

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 7 9

Page 81: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 0

“tradizionale”, misurata dal volume di negoziazione sul mercato

secondario, e la liquidità dei titoli sottostanti, attraverso il

processo di creation/redemption.

In seguito alla crisi finanziaria del 2008, soprattutto il mercato

obbligazionario ha posto delle sfide relative alla liquidità.

Banche, broker e altri liquidity provider hanno diminuito

l’ammontare da destinare al supporto della negoziazione sul

mercato secondario dei bond. Questo ha ridotto la quantità di

bond negoziabili, aumentando la difficoltà di compravendita per

gli investitori. La crescita del mercato degli ETF obbligazionari

ha aiutato a creare una nuova ulteriore fonte di liquidità per gli

investitori. Gli ETF obbligazionari, infatti, forniscono un'ulteriore

sede di negoziazione, le borse, dove i titoli possono essere

trasferiti tra investitori senza accedere al mercato OTC dei bond.

In questo modo, gli ETF agiscono come un ulteriore livello di

liquidità per gli investitori che vogliono avere un’esposizione

obbligazionaria.

Non solo, a differenza dei grandi fondi globali, gli ETF hanno

solitamente dei vincoli in termini di singoli emittenti e titoli da

detenere in portafoglio, oltre a quelli relativi alla liquidità di

tali obbligazioni, mentre è frequente che le grandi società di

gestione detengano fette enormi di singole emissioni, mercati

piccoli o illiquidi, ancora più difficili da smobilizzare.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.1ETF education

Page 82: Rethink Passive: Experience The Future

Con le più recenti innovazioni gli ETF stanno dimostrando tutta la loro dinamicità e capacità di rispondere a esigenze di

investimento non banali

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 1

Page 83: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 2

2.2 TRE TENDENZE CHIAVE NELLO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI

Con le più recenti innovazioni gli ETF stanno dimostrando tutta la

loro dinamicità e capacità di rispondere a esigenze di investimento

non banali. Da un lato garantendo vie di accesso sia a una asset

class tradizionale quale l’obbligazionario sia alla nuova frontiera

degli investimenti sostenibili, dall’altro offrendo strumenti passivi

caratterizzati da contaminazioni tipiche delle gestioni attive. Si

tratta in quest’ultimo caso degli ETF Smart Beta, dove gli indici

vengono costruiti sulla base di strategie che cercano di individuare

gli elementi alla base del rendimento nel tempo.

2.2.1 UN GRANDE CLASSICO SI RINNOVA:

LE OBBLIGAZIONI ENTRANO NEGLI ETF

All’inizio del suo sviluppo, il mercato degli ETF era formato quasi

totalmente da prodotti che fornivano esposizione al mercato

azionario. Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita notevole

del mercato obbligazionario, sia in termini di asset in gestione

che di gamma d’offerta, che ha portato la quota degli ETF

focalizzati sui bond in Europa al 24% del totale (dati Morningstar

al 31/03/2017).

Gli ETF stanno dimostrandosi uno strumento molto efficace

per esporsi al mercato obbligazionario, specialmente in un

ambiente in cui i canali tradizionali di accesso al mercato

sono stati fortemente limitati dalle regolamentazioni post-crisi

bancaria. I cambiamenti normativi, infatti, hanno inficiato la

capacità dei grandi istituti di sostenere la liquidità del mercato.

Per gli investitori, quindi, è diventato più difficile e dispendioso

raggiungere la liquidità di cui hanno bisogno.

Attraverso gli ETF grandi panieri di obbligazioni sono accessibili

attraverso un unico strumento e gli investitori possono ottenere

un’esposizione liquida ed economica al mercato dei bond, senza

dover operare sul mercato OTC (over-the-counter).

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 84: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 3

Gli ETF obbligazionari sono quindi diventati uno strumento molto

efficiente, con gli spread dell’ETF che talvolta si riducono fino a

diventare più stretti dello spread medio dei titoli sottostanti.

Spesso l’ETF crea un vero e proprio mercato, intraday, preferito

rispetto agli stessi sottostanti. I market maker preferiscono

effettuare compravendite sul secondario per evitare di fare

delle creation/redempion sul mercato primario (consegnando

basket di titoli acquistati sul mercato OTC), poiché prezzare

correttamente i bond non è semplice (fonti di prezzo, rischi

valutari, ecc). Tale condizione persiste solo per volumi contenuti,

in quanto per controvalori significativi il market maker attua

meccanismi di arbitraggio che riportano i prezzi dell’ETF sul

secondario in linea con la media dei prezzi dei sottostanti.

È interessante notare come in diverse fasi critiche di mercato,

caratterizzate da elevata volatilità e ampliamento dei differenziali

denaro/lettera tra i bond sottostanti, siano incrementati gli

scambi in borsa, senza dar luogo a significativi rimborsi

(redemption) da parte dei partecipanti al mercato.

Si tratta di uno stress-test importante, in quanto ha interessato il

segmento dei titoli speculativi (high yield) che viene indicato, dai

critici degli ETF, come non particolarmente liquido.

Il cambiamento delle modalità con cui vengono costruiti

gli indici sottostanti, in particolare riguardo alla liquidità e,

quindi, all’investibilità, ha inoltre aiutato gli investitori a meglio

apprezzare le qualità degli ETF per ottenere accesso al mercato

obbligazionario.

È da sottolineare inoltre che all’interno di un ETF obbligazionario

i titoli vengono periodicamente aggiornati in modo da mantenere

la vita residua media delle obbligazioni in portafoglio in linea con

l’indice sottostante.

Gli ETF con focus sui bond consentono quindi un approccio

modulare, nel senso che consentono di attuare precise strategie

obbligazionarie sul portafoglio, riadattandolo velocemente in

base alle previsioni sul merito creditizio e sulla durata finanziaria

(duration). Ad esempio, gli ETF possono essere usati per

aumentare o ridurre, a seconda delle prospettive sui tassi

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Page 85: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 4

d’interesse, il rischio di credito o la duration del portafoglio

obbligazionario, che può essere composto anche da singoli titoli

e fondi attivi.

L’offerta dei provider di ETF è ampia e differenziata e facilita

l’esecuzione di strategie obbligazionarie anche molto sofisticate.

Gli investitori possono esporsi a segmenti obbligazionari anche

con strumenti di precisione, in grado di isolare specifiche classi

di rating, settori e singole curve di Paesi. Gli ETF obbligazionari

consentono, quindi, di agire sui medesimi elementi di selezione

dei singoli bond, al fine di costruire profili reddituali coerenti

con il portafoglio titoli ma semplificandone la gestione in

termini di tempo impiegato per la selezione dei bond, grazie al

superamento del problema dei lotti minimi (spesso nell’ordine

delle decine di migliaia di euro per i titoli obbligazionari) e del

rischio non diversificabile (idiosincratico).

L’evoluzione del mercato degli ETF obbligazionari

Da principio, in seguito alla loro introduzione nel 2002, gli ETF

obbligazionari venivano principalmente utilizzati da investitori

individuali e società di gestione del risparmio per ottenere

esposizione a mercati altrimenti inaccessibili ai piccoli investitori.

Questo si traduceva in volumi di negoziazione piuttosto

contenuti, fino a quando, nel 2008, la crisi finanziaria globale ha

cambiato lo scenario.

Il mercato dei bond, infatti, ha subito notevolmente la crisi, con il

sistema di negoziazione OTC, piuttosto opaco, che ha spinto gli

investitori istituzionali a cercare metodi alternativi per esporsi al

segmento obbligazionario.

Durante la crisi, inoltre, il volume di obbligazioni societarie

negoziate sul mercato ha subito un drastico calo. Questo poiché

la liquidità delle obbligazioni corporate veniva fornita da broker/

dealer ma molte di tali società erano occupate nella lotta per

sopravvivere, tanto da essere costretti a sospendere l'attività

di market making. In conseguenza di ciò molti investitori hanno

scoperto una via alternativa per acquistare i titoli di debito: gli

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 86: Rethink Passive: Experience The Future

I NUMERI DEGLI ETF OBBLIGAZIONARI

A distanza di 15 anni dal lancio del primo fondo, gli ETF sul mercato obbligazionario hanno raggiunto i 666mld$ a livello globale, di cui 477 miliardi di $ negli USA e 153 miliardi di $ in Europa (fonte: BlackRock Global ETP Landscape, aprile 2017); negli USA, gli ETF bond costituiscono attualmente il 17% degli asset complessivi, mentre in Europa il 24%.Questi dati evidenziano la notevole diffusione degli investimenti in obbligazioni tramite ETF, inizialmente esposti unicamente all’universo azionario. Basti pensare che, nel 2011, la quota sul totale era del 16%. Il 2016 si è rivelato un anno di ottima crescita per gli ETF obbligazionari europei, che hanno visto nuovi flussi per 24,5mld$, circa il 50% in più rispetto ai nuovi flussi nel mercato azionario, 16,3mld$. Il trend di sviluppo si è confermato anche nell’inizio del 2017, con 8,7mld$ di nuovi flussi a fine aprile, 26% del totale.

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 5

Page 87: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 6

ETF obbligazionari. I volumi di negoziazione degli ETF sono

aumentati notevolmente, raggiungendo anche il +800/1000%

per alcuni fondi. Di pari passo con l’aumento dei volumi di

negoziazione sono cresciuti anche i flussi verso questi strumenti

e l’utilizzo da parte degli investitori, in un circolo virtuoso.

In seguito, con la continua evoluzione del mercato

obbligazionario globale, sono aumentate anche le possibilità

di investimento; gli ETF, infatti, sono lo strumento ideale per

ottenere accesso a mercati in precedenza non raggiungibili.

Va sottolineato, infine, come gli ETF siano “appena” stati

scoperti dagli investitori. Nonostante la notevole crescita negli

ultimi dieci anni, il mercato degli ETF è ancora piuttosto limitato

in confronto a quello dei singoli bond e dei fondi comuni. Basti

considerare che, nonostante gli asset degli ETF obbligazionari

siano cresciuti da fine 2008 del 366%, superando nel 2017 i

600mld$ a livello globale (dati Bloomberg Intelligence), essi

rappresentano ancora meno dell’1% degli oltre 100 trilioni $

del mercato obbligazionario globale. Vi sono, pertanto, notevoli

margini di crescita ulteriore per il segmento.

iShares ha sempre svolto un ruolo primario nello sviluppo del

mercato degli ETF obbligazionari. Oltre ad essere l’emittente

con la maggior quota di mercato (come rilevato dalla Fixed

Income ETF Investor Guide di iShares pubblicata a marzo 2017),

nel 2002 è stato il primo a quotare un prodotto obbligazionario

(l'iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF). A

livello europeo, iShares è stato il primo emittente a quotare ETF

obbligazionari (2003), permettendo agli investitori di assumere

un’esposizione ad obbligazioni societarie sia in € che in $. Nel

2004 ha lanciato in Europa il primo ETF sui Gilt britannici e nel

2008 il primo ETF sui mercati emergenti in dollari USA. Il 2010

è stato l’anno del primo prodotto obbligazionario high yield in

Europa, mentre il 2012 quello del primo sul debito societario

dei Paesi Emergenti. Nel 2016, gli ETF obbligazionari EMEA di

iShares hanno superato i 100mld$ di asset, con 31 fondi con

masse maggiori di 1mld$ e una quota di mercato oltre il 60%.

Gliobbligazionaridi iShares

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 88: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 7

2.2.2 TRA ATTIVO E PASSIVO: GLI ETF SMART BETA

L’evoluzione del mercato degli ETF ha portato alla creazione di

un numero sempre maggiore di prodotti, che non forniscono

solamente esposizione a specifici Paesi o settori, ma che

permettono di effettuare una gestione più attiva dei sottostanti.

Fin dalla negoziazione dei primi titoli in borsa, gli investitori

hanno cercato di capire quali siano i fattori che determinano

rendimenti maggiori.

Gli ETF Smart Beta possono essere considerati l’evoluzione

del factor investing, ossia di una metodologia d’investimento

che cerca di identificare e catturare i fattori persistenti di

rendimento.

Con i prodotti SmartBeta, gli indici sottostanti vengono

costruiti sulla base di strategie che non si limitano alla

ponderazione di mercato ma che cercano di individuare quali

elementi sono risultati determinanti del rendimento dei titoli nel

corso del tempo.

Il termine SmartBeta e i cosiddetti “factor” possono suonare

nuovi ma i concetti che essi comprendono sono conosciuti ed

utilizzati da decenni. Grazie agli ETF, gli investimenti basati sui

factor sono ormai divenuti alla portata di tutti gli investitori a

costi contenuti.

Un dubbio comune è se le strategie Smart Beta debbano

essere considerate attive o passive. Entrambe le classificazioni

sono corrette; tali strategie possono essere considerate

attive, in quanto cercano di migliorare i rendimenti aggiustati

per il rischio attraverso l’esposizione a singoli driver, ma allo

stesso tempo sono da considerare passive, poiché la loro

implementazione è trasparente, sistematica e guidata da delle

regole. Per tali motivi le strategie Smart Beta tendono ad avere

costi minori rispetto alle tradizionali strategie attive.

Cosa sono i factor

Gli investitori, solitamente, assumono un’esposizione generica

al mercato azionario, ovvero possiedono un portafoglio

diversificato dove i pesi dei titoli vengono determinati sulla

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Page 89: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 8

base dalla capitalizzazione di borsa. È possibile, però, che un

investitore abbia preferenze o necessità differenti, come ad

esempio ricevere una cedola periodica dal proprio investimento,

ridurre il rischio complessivo o ottenere rendimenti differenti da

quelli di mercato.

In quest’ottica, sono state sviluppate strategie di investimento

che applicano particolari criteri alla scelta dei titoli da inserire

nell’indice replicato.

La scelta dei titoli avviene attraverso precise metodologie e non

interviene la discrezionalità di un gestore. Si tratta, pertanto,

di una versione evoluta dell’index investing ma comunque non

equiparabile ad una gestione attiva.

Factor 1 / Minimum volatility

La strategia minimum volatility permette di ridurre il rischio di

un portafoglio attraverso la selezione di azioni a bassa volatilità.

Storicamente le strategie a bassa volatilità permettono di

ottenere rendimenti analoghi a quelli di mercato, sperimentando

un rischio inferiore, soprattutto nelle fasi di elevata erraticità dei

mercati.

Si tratta di ETF che definiscono, attraverso modelli multifattoriali,

un paniere di titoli a bassa volatilità, con vincoli di natura

geografica e settoriale per renderli non troppo dissimili

dall’indice di origine.

Una delle caratteristiche più interessanti dei Minimum Volatility

è la cosiddetta “asimmetria del beta”: evidenze empiriche

mostrano come su orizzonti temporali di medio-lungo termine,

portafogli con titoli poco volatili abbiano prodotto rendimenti

aggiustati per il rischio superiori rispetto a portafogli con titoli

molto volatili.

Factor 2 / Value

I titoli value sono quelli sottovalutati rispetto al loro potenziale,

così come identificato dai multipli di borsa. Nel lungo periodo

le azioni meno care hanno offerto rendimenti superiori rispetto

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 90: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 8 9

MSCI WorldMin. Vol.

MSCI World

10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

8

6

4

2%

Performance a confronto

Rischio e rendimento a confronto sul lungo termine

rischio annualizzato

Rend

men

to a

nnua

lizza

to

‘01 ‘09‘05 ‘13‘03 ‘11‘07 ‘15‘02 ‘10‘06 ‘14‘04 ‘12‘08 ‘16 ‘17

3%

2%

1%

0%

MSCI World

MSCI WorldMinimum Volatility

Rendmento annualizzato

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Fonte: NoRisk. Dati: dal Dicembre 1988 al Dicembre 2013I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Fonte: Bloomberg. Dati al 31/12/2016I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 91: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 0

a quelle più costose e, solitamente, risultano più appetibili nella

fase iniziale del ciclo economico.

Le azioni value vengono acquistate a prezzo scontato rispetto

al valore dei loro fondamentali poiché appaiono con meno

potenzialità rispetto a quelle growth. Quando però le aspettative

per quest’ultime sono eccessive oppure vengono deluse, i

rendimenti ne risentono.

Factor 3 / Momentum

La strategia momentum si basa sull’ipotesi secondo cui i titoli

che mostrano una tendenza al rialzo continueranno a salire

Performance a confronto

e quelli caratterizzati da una tendenza ribassista potranno

continuare a scendere. La strategia appare efficace nelle fasi

con una tendenza evidente al rialzo o al ribasso dei mercati. In

tali fasi, spesso si innesca un effetto domino: gli investitori si

fanno prendere dall’entusiasmo, aumentando la fiducia nei titoli,

o dallo sconforto, accelerando il processo di vendita.

Factor 4 / Size

Le società di piccole e medie dimensioni hanno storicamente

‘01 ‘09‘05 ‘13‘03 ‘11‘07 ‘15‘02 ‘10‘06 ‘14‘04 ‘12‘08 ‘16 ‘17

4%

3%

2%

1%

0%

MSCI World

MSCI WorldEnhanced Value

Rendmento annualizzato

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Fonte: Bloomberg. Dati al 31/12/2016I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 92: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 1

Performance a confronto

Performance a confronto

mostrato rendimenti superiori delle concorrenti più grandi.

Sono più reattive alle fluttuazioni di mercato e offrono una

remunerazione aggiuntiva per il maggior rischio assunto.

Risultano anche più sensibili alle fasi negative e meno liquide.

Factor 5 / Quality

Le società di buona qualità, con stati patrimoniali solidi, utili

‘01 ‘09‘05 ‘13‘03 ‘11‘07 ‘15‘02 ‘10‘06 ‘14‘04 ‘12‘08 ‘16 ‘17

3%

2%

1%

0%

‘01 ‘09‘05 ‘13‘03 ‘11‘07 ‘15‘02 ‘10‘06 ‘14‘04 ‘12‘08 ‘16 ‘17

3%

2%

1%

0%

MSCI World

MSCI World Mid-CapEqually Weighted

MSCI World

MSCI WorldMomentum

Rendmento annualizzato

Rendmento annualizzato

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Fonte: Bloomberg. Dati al 31/12/2016I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Fonte: Bloomberg. Dati al 31/12/2016I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 93: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 2

stabili e buon rendimento dei mezzi propri, offrono rendimenti

superiori rispetto a quelle meno efficienti. Spesso si tende

a confondere la quantità dei ricavi con la loro qualità, senza

valutare adeguatamente aspetti quali la loro continuità

e composizione. Specialmente nelle fasi di contrazione

dei mercati, le società più solide permettono di limitare le

oscillazioni.

Performance a confronto

L’utilizzo congiunto dei fattori

I fattori hanno mostrato di poter fornire rendimenti addizionali

rispetto al mercato ma non in ogni fase del ciclo economico.

Alcuni di essi, come value, momentum e size, si sono dimostrati

storicamente ciclici, offrendo rendimenti migliori nelle fasi di

crescita del mercato, mentre quality e minimum volatility sono

considerati difensivi, con performance superiori nei momenti di

contrazione. La scelta di un fattore piuttosto che un altro è una

scelta tattica dell’investitore e coloro i quali possiedono particolari

competenze o specifiche aspettative di mercato possono

puntare sull’ETF che replica la singola strategia che ritengono più

appropriata. Esistono però degli ETF che permettono di sfruttare

congiuntamente le strategia fattoriali analizzate.

‘01 ‘09‘05 ‘13‘03 ‘11‘07 ‘15‘02 ‘10‘06 ‘14‘04 ‘12‘08 ‘16 ‘17

3%

2%

1%

0%

MSCI World

MSCI WorldSector Natural Quality

Rendmento annualizzato

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Fonte: Bloomberg. Dati al 31/12/2016I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 94: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 3

Le strategie MultiFactor

Tali ETF replicano gli indici MultiFactor di MSCI, che

comprendono titoli selezionati e ponderati sulla base della loro

esposizione complessiva ai fattori value, momentum, size e

quality.

Le strategie MultiFactor hanno dei vincoli per quanto riguarda

le variazioni delle ponderazioni di singoli settori e Paesi

rispetto agli indici estesi. Per questo motivo, essi presentano

solitamente caratteristiche relative al rischio e all’esposizione

simili ai benchmark più conosciuti e possono risultare, pertanto,

appetibili anche come strumenti core per un’allocazione di

medio-lungo periodo.

Come funzionano

Gli indici MSCI Diversified Multiple-Factor traggono origine dai

rispettivi indici estesi, come ad esempio il MSCI World per il

mercato globale. Vengono costruiti in modo da massimizzare

l’esposizione ai fattori considerati, mantenendo un rischio di

mercato simile agli indici originari.

Ad ogni titolo presente nell’indice esteso viene assegnato un

alpha score, un punteggio sintetico determinato dall’esposizione

ad ognuno dei quattro fattori considerati, ai quali viene

assegnata la stessa ponderazione. L’indice viene poi costituito

massimizzando l’alpha score complessivo, con il vincolo di un

livello di rischio risultante uguale a quello dell’indice esteso.

Sono presenti dei limiti in termini di variazione massima e

minima, rispetto all’indice esteso, per settori, Paesi e singoli

titoli. Gli indici vengono ribilanciati semestralmente, solitamente

alla fine di maggio e novembre, al fine di catturare le variazioni

delle caratteristiche di rischio dei titoli selezionati.

I benefici dei MultiFactor

Diversificare significa che, quando una strategia offre rendimenti

inferiori al mercato, come ad esempio i titoli value in un periodo

di contrazione, un’altra strategia, in tal caso le azioni quality,

può sovraperformare. I fattori tendono ad avere una correlazione

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Page 95: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 4

contenuta tra loro e, pertanto, una strategia multifattoriale può

risultare efficiente in diverse situazioni di mercato, rendendo

l’investimento meno dipendente dalla fase del ciclo economico.

I portafogli MultiFactor, inoltre, possono beneficiare dai

periodici ribilanciamenti: al fine di ritornare ai pesi target, di fatto

forniscono un meccanismo che compra “basso” e vende “alto”.

Il processo di ribilanciamento avviene automaticamente, il che

permette di superare la possibile emotività dell’investitore.

Quanti comprerebbero quando i prezzi stano crollando? E

chi è disposto a vendere quando i titoli continuano a salire?

Un ribilanciamento obbligatorio costringe l’investitore a fare

entrambe le cose, permettendo di cristallizzare i guadagni

MSCI World

Momentum

Equal Weighted (size)

Value Weighted

High Dividende YieldRisk Weighted

Minimum Volatility

Quality

11 12 13 14 15 16 17

14

13

12

11

10%

Rischio e rendimento degli indici MultiFactor di MSCI

effettuati e di assicurare l’adeguata diversificazione del

portafoglio.

Per quanto riguarda i costi, le strategie Smart Beta permettono

di ricercare rendimenti superiori aggiustati per il rischio a un

costo più basso di quello delle strategie attive, mantenendo

i benefici dell’investimento in strategie legate a un indice. In

termini generali, i costi delle strategie Smart Beta si pongono a

metà tra quelli di una strategia passiva e di una attiva.

rischio annualizzato

Rend

men

to a

nnua

lizza

to

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Fonte: BlackRock e MSCI, dati al giugno 2015. I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 96: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 5

Con riferimento alla trasparenza, le strategie Smart Beta

seguono un set di regole per determinare il processo di

selezione dei titoli, per la costruzione del portafoglio e per il suo

Performance a confronto

ribilanciamento. Tali regole non vengono modificate al mutare

delle condizioni di mercato e sono solitamente rese pubbliche da

una terza parte, tipicamente il provider dell’indice sottostante.

Le masse investite in prodotti quotati Smart Beta erano pari a

560 miliardi di dollari a fine febbraio 2017. Si tratta di una delle

categorie più in crescita nell’industria degli ETF. I valori di sintesi

riferiti alla categoria sono sintetizzati nell’immagine della pagina

seguente.

‘01 ‘09‘05 ‘13‘03 ‘11‘07 ‘15‘02 ‘10‘06 ‘14‘04 ‘12‘08 ‘16 ‘17

400%

350%

300%

250%

200%

150%

100%

50%

0%

MSCI World

MSCI World DMF

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Fonte: Bloomberg. Dati al 31/12/2016I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 97: Rethink Passive: Experience The Future

2012

2014

2016

2015

2013

2017

350

300

250

200

150

100

50

0

47%

Tasso annuo di crescita

44%

136%

36%

30%

27%

Dividend

Dividend

Multifactor

Multifactor

Equal Weight

Equal Weight

Minimum Volatility

Minimum Volatility

Single Factor

Single Factor

Fixed Income

Fixed Income

SMART BETA IN NUMERI

ASSET IN SMART BETA ETP A LIVELLO GLOBALE

ASSET INVESTITI IN SMART BETA PER AREA GEOGRAFICA E CATEGORIA

Asset in Mld$

299,44

37,05

19,09

6,68

0,42

0,24

USA

Europa

Canada

Asia Pacifico

LatAm & Iberia

Mid. East & Africa

0% 50% 100%

Fonte: BlackRock al 30 aprile 2017

Fonte: BlackRock, SimFund. Dati al 30 aprile 2017

Mld $Mld $

Mld $

Mld $

Mld $

Mld $

Mld $

Mld $

Mld $

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 6

Page 98: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 6

16% 16% 30% 30%27%

$57MLD

58%

$377MLD

Flussi totali negli ETPSmart Beta

Flussi totali negli ETP

2012:87 di 545emissioni

globali

2013:85 di 522emissioni

globali

2014:184 di 619emissioni

globali

2016:165 di 556emissioni

globali

2015:206 di 774emissioni

globali

Quota di smart beta lanciati ogni anno sul totale degli ETP

112 NEL 2016

Fonte: BlackRock al 30 aprile 2017

54 SMART BETA PROVIDER A LIVELLO GLOBALE ALLA FINE DEL 2012, CRESCIUTI A 59 NEL 2013, A 80 NEL 2014, A 100 NEL 2015 E A

DEI CIRCA 950 ETP SMART BETA LANCIATI A LIVELLO GLOBALE HANNO UN TER INFERIORE AI 50bps

C A P I T O L O

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 7

Page 99: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 8

2.2.3 LA NUOVA FRONTIERA DEGLI INVESTIMENTI

SOSTENIBILI

“Over the long-term, environmental, social and governance

(ESG) issues – ranging from climate change to diversity to board

effectiveness – have real and quantifiable financial impacts."

“Nel lungo termine, i temi ambientali, sociali e di governance (ESG) -

dal cambiamento climatico alla parità di genere, fino alle pratiche di

gestione societaria - avranno impatti finanziari tangibili e quantificabili."

Larry Fink’s 2016 Corporate Governance Letter to CEOs

I criteri di valutazione economici di una società sono piuttosto

conosciuti e condivisi. Dai report annuali delle imprese è

possibile ricavare buona parte delle informazioni necessarie

per conoscere lo stato di salute di una società ed effettuare le

proprie valutazioni. Negli ultimi anni, però, alcuni nuovi fattori

sono diventati sempre più importanti nella valutazione di un

investimento.

I criteri ESG

I criteri Enviromental, Social and Governance (ESG) hanno

ormai assunto una notevole importanza tra gli investitori di

tutto il mondo. Essi tengono in considerazione aspetti come il

quantitativo di anidride carbonica emessa, le politiche del lavoro

e dei diritti umani e la governance societaria, al fine di valutare la

sostenibilità di prodotti e politiche societarie.

Non vi è solo una richiesta da parte degli investitori di prodotti

sostenibili, già di per sé sufficiente per rendere la tematica

fondamentale, ma vi è anche la necessità, da parte dei gestori

degli investimenti, di capire come tali problematiche possano

impattare sugli scenari di mercato futuri.

Sia per allineare gli investimenti ai propri valori, per gestire

rischi ed opportunità o per venire incontro alle esigenze di tutti

i portatori di interesse all'interno dell'azienda (stakeholder), gli

investimenti ESG stanno diventando sempre più fondamentali.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 100: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 9 9

Le strategie ESG

Storicamente, gli investitori hanno utilizzato criteri esclusivi per

eliminare compagnie o settori non allineati con i loro valori. Con

il passare del tempo, però, è aumentata la richiesta di strategie

dedicate e debitamente codificate.

Gli indici ESG permettono di ottimizzare gli indici tradizionali,

mantenendo un’esposizione simile in termini di rischio ed

eliminando i titoli non sostenibili.

L’approccio tradizionale degli indici ESG consiste nel selezionare

i titoli con più elevato rating ESG all’interno di un universo

investibile.

Le società selezionate possono essere ponderate secondo

la capitalizzazione di mercato, oppure secondo il rating ESG

ottenuto. Con il primo approccio si ottiene un tracking error

rispetto all’indice originario più contenuto, mentre con il secondo

un punteggio ESG maggiore, a fronte però di un tracking error

più consistente e quindi una componente di rischio addizionale

rispetto al paniere iniziale.

È necessario, pertanto, scegliere il giusto equilibrio tra rating

ESG e tracking error.

0.0 4.02.01.0 3.00.5 4.52.51.5 3.5

10.0

9.0

8.0

7.0

6.0

5.0

4.0

3.0

x

x x

Index

BB

BBB

A

AA

AAA

Market-capweighted

ESG factorweighted

Rating ESG e Tracking error

Tracking Error

Ratin

g

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Fonte: MSCI, BlackRock. Dati al 30/12/2016

Page 101: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 0

Criteri esclusivi

L’esclusione di società o settori coinvolti in pratiche controverse

o, comunque, non allineate ai valori dell’investitore, può portare

all’estromissione di compagnie attive in ambiti come armi,

tabacco e alcol, oppure che effettuano un eccessivo utilizzo di

combustibili fossili, petrolio e anidride carbonica.

Tale approccio porta alla selezione di indici come quelli della

serie MSCI Islamic, che seguono i principi di investimento della

Sharia. In tali prodotti vengono escluse società che traggono

più del 5% dei ricavi da attività considerate proibite, quali alcol,

tabacco, servizi finanziari tradizionali, armi, scommesse, musica,

hotel ed altri.

Criteri ESG

In alternativa, è possibile valorizzare i titoli di un indice esteso che

presentano i più elevati punteggi ESG.

Gli indici MSCI Socially Responsible (SRI) assegnano un rating

ESG ai titoli presenti nell’indice originario, oltre ad escludere

quelli aventi un impatto sociale negativo, con l’obiettivo di

coprirne circa il 25% della capitalizzazione di mercato di ogni

settore. È importante, infatti, che gli indici risultanti presentino

un’esposizione paragonabile a quella delle rispettive versioni

estese, di modo che possano essere selezionati in loro

sostituzione. Secondo i dati BlackRock, sostituendo gli indici

tradizionali che compongono il MSCI ACWI con quelli SRI si

ottiene un aumento del 27% del punteggio ESG ed una riduzione

L’approccio “sostenibile” di iSharesiShares utilizza principalmente tre differenti approcci agli

investimenti sostenibili. Il primo consiste nell’applicazione di

criteri esclusivi, ovvero nell’eliminazione dagli indici originari

dei titoli che forniscono esposizione a pratiche o industrie

non in linea con i valori dell’investitore, il secondo permette

di focalizzarsi su società che rispettano determinati criteri

ed il terzo definisce specifici risultati sociali ed ambientali da

ottenere.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 102: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 1

del 25% delle emissioni di CO2, senza subire una perdita in

termini di rendimenti di mercato. Alla data di rilevamento la

composizione dell’indice risultava la seguente: MSCI USA 58,2%,

MSCI Europe 21,7%, MSCI EM 11,7%, MSCI Japan 8,4%.)

Gli indici SRI non si limitano al mercato azionario. MSCI e

Barclays, infatti, hanno sviluppato una serie di indici che

selezionano titoli obbligazionari secondo gli stessi criteri.

Essi presentano tre varianti: gli indici Socially Responsible (SRI),

che escludono i titoli di società non in linea con determinati

valori sociali, gli indici Sustainability, che selezionano

unicamente le obbligazioni con migliori punteggi ESG, e gli indici

Ad esempio, per il MSCI Europe SRI:

Rendimento annualizzato 9,1%

11,7%

1 anno

Azioni Beta Intensità di CO2 Riserve di carboneTracking error (%) Rating e ESG

3,97

113

446 6,8

8,62,94

- 222

1950,97

1 2,2

0,0

9,66

3 anni

7,91

6,94

5 anni

12,08

10,59

dall’istituzione

4,35

2,73

5 anni

11,72

11,85

5 anni

1,04

0,90

11,5%

0,80,8

8,8%

Deviazione standard annualizzata

Sharpe ratio

MSCIEUROPE SRI

MSCIEUROPE SRI

MSCIEUROPE

MSCIEUROPE

Portafoglio tradizionale

Rendimento annualizzato (%)

Confronto dall’avvio Metriche ESG

Volatilità (%) Sharpe ratio

Portafoglio ESG

Fonte: BlackRock Portfolio Analytics and Solutions, 2017I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri.

Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Fonte: iShares Institutional Desk Reference, 2017.I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri.

Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

Page 103: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 2

ESG Weighted, che aumentano o diminuiscono le ponderazioni

dei titoli di un indice esteso sulla base dei punteggi ESG.

Prendendo come esempio l’indice Bloomberg Barclays

MSCI Euro Corp SRI, si può osservare come il miglioramento

dell’aspetto etico e sostenibile non abbia comportato una

riduzione dei rendimenti o una modifica dell’esposizione

complessiva dell’indice:

3 anni Dall’istituzione Dall’istituzione1 anno 5 anni Dall’istituzione

3,5 n/a

n/a3,3

3,5 0,85

0,853,4 4,8

4,9 0,06

0,06INDICESOSTENIBILE

INDICECOLLEGATO

Rendimenti annualizzati (%) Volatilità (%) Sharpe ratioa 5 anni

Benchmark sostenibile Indice standard

N° di Bond 1455 1958

N° di emittenti 414 589

Valore di mercato (MLD €) 1234 1671

Duration effettiva 5,13 anni 5,20 anni

Credit Spreed 116,2 119,5

Index Rating A- A-

-2,002010

BBG Narcs Euro Corp Sustenibility ex Controversial WeaponsBBG Narcs Euro Corp index

2012 20142011 2013 2015

6,00

2,00

10,00

Tota

l Ret

urn

(%)

14,00

0,00

8,00

4,00

12,00

16,00

4,56

1,67 2,

37

4,46

-0,5

2

2,37

4,73

-0,5

6

12,7

9

4,75

1,49

13,5

9

Fonte: BlackRock Portfolio Analytics and Solutions, 2017I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri.

Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente negli indici.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.2Tre tendenze chiave nello sviluppo di nuovi prodotti

Page 104: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 3

Infine, vi sono anche dei prodotti che si focalizzano su uno

specifico aspetto ambientale: è il caso, ad esempio, degli indici

S&P Global Water, che seleziona azioni di 50 società a livello

globale operanti in business connessi con l’acqua, e S&P Global

Clean Energy, che punta su titoli attivi nell’ambito dell’energia

pulita.

Impatto sociale ed ambientale

La terza tipologia di indici definisce specifici obiettivi in termini

finanziari e di impatto sociale da raggiungere. È il caso del Dow

Jones Sustainability, che seleziona le società sulla base di criteri

sociali, ambientali ed economici di lungo periodo, al fine di

investire in società leader nel campo della sostenibilità.

Recentemente è stato inoltre lanciato un fondo indice che

replica il Barclays MSCI Green Bond, il quale seleziona titoli

a reddito fisso emessi per finanziare progetti vantaggiosi dal

punto di vista ambientale, come centrali eoliche, prevenzione

dell’inquinamento ed utilizzo sostenibile dell’acqua.

EXPERIENCETHE

FUTURE2.2

Tre tendenze chiave nello sviluppo di

nuovi prodotti

2C A P I T O L O

Page 105: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 4

2.3 I MONEY MANAGER SCELGONO GLI ETF

Artefice della crescita degli ETF testimoniata dai numeri riportati

al paragrafo 2.2 non è solo la domanda proveniente direttamente

dal pubblico degli investitori. Anzi, una grande fetta del successo

è ascrivibile alle applicazioni che gli ETF hanno trovato tra gli

investitori istituzionali così come nel wealth management. Una

serie di utilizzi strategici e tattici promossi nel primo caso da una

serie di fattori di mercato, quali l’andamento dei tassi d’interesse,

i costi crescenti dei contratti future e l’assottigliamento della

liquidità presente sui mercati obbligazionari; e nel secondo

caso dalla congenialità degli ETF alla creazione di soluzioni di

investimento.

1

2

3

4

5

Esigenze di liquidità daranno impulso alla domanda di ETF nel reddito fisso

Gli ETF sono sempre più usati per applicazioni core, strategiche e tattiche.

Un crescente numero di investitori istituzionali europei stannoutilizzando gli ETF

Le tipologie di fondi innovative, come gli ETF smart beta, forniranno nuovi metodi per ottenere esposizione

La crescente popolarità dei fondi multi-asset sta creando una nuova domanda per gli ETF tra gli asset manager che offrono tale tipologia di prodotti

Cinque trend che guidano l’utilizzo degli ETF tragli istituzionali europei

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.3I money manager scelgono gli ETF

Page 106: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 5

2.3.1 GLI ISTITUZIONALI LI USANO COSÌ

Nel 2016 Greenwich Associates ha realizzato una survey

intervistando 123 investitori istituzionali europei rappresentati

da fondi pensione, asset manager e compagnie assicurative. Di

questi ben 68 hanno dichiarato di utilizzare gli ETF.

Gli investitori istituzionali utilizzano gli ETF in prevalenza come

investimento di tipo “buy and hold”, usandoli come mattoncini

per la costruzione del portafoglio. L’evoluzione del concetto di

gestione attiva con mattoncini passivi e la crescente domanda

degli investitori per gli ETF hanno innescato un trend rilevante,

che ha visto sempre più gestori attivi interessati a proporre sul

mercato strategie di investimento in ETF.

Il successo degli ETF tra gli istituzionali è legato in maniera

decisiva a cinque fattori: le esigenze di liquidità che spingono la

domanda di ETF in particolare con riferimento al reddito fisso; il

crescente utilizzo degli ETF per applicazioni strategiche, tattiche

e “core”; il crescente numero di istituzionali che utilizza gli ETF

in sostituzione dei contratti derivati; le innovative modalità per

ottenere esposizione fornite da nuove tipologie di ETF, come gli

Smart Beta; la domanda proveniente dai gestori dei fondi multi-

asset, che hanno guadagnato crescente popolarità.

Gli ETF sono divenuti parte integrante nel processo

d’investimento degli investitori sofisticati, come trader e risk

manager. Gli ETF stanno infatti rivoluzionando il modo in cui gli

investitori istituzionali costruiscono i portafogli, effettuano il fine

tuning del rischio e svolgono una serie di compiti operativi:

• Gli aggiustamenti tattici, al fine di sovra o sotto-pesare

alcuni stili, aree geografiche o Paesi sulla base di view di breve

termine;

• La diversificazione internazionale, con lo scopo di ottenere

accesso a mercati difficili da raggiungere dal punto di vista

degli investimenti;

• Il ribilanciamento, con l’obiettivo di gestire il rischio

apportando agevolmente gli opportuni ribilanciamenti del

portafoglio;

EXPERIENCETHE

FUTURE2.3

I money manager

scelgono gli ETF

2C A P I T O L O

Page 107: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 6

Aggiustamenti tattici

Sovra o sottopesare alcuni stili, regioni, o Paesi, sulla base di view di breve termine.

Sovra o sottopesare alcuni stili, regioni, o Paesi, sulla base di view di breve termine.

Gestire il rischio del portafoglio durante i ciclidi ribilanciamento.

Accedere a una varietà di esposizioni di mercato con un veicolo efficiente dal punto di vista dei costi.

Chiudere le lacune di una asset allocation strategica.

Rendere fruttifere le posizioni detenute in liquidità.

Mantenere l’esposizione in un veicolo d’investimento liquido per poter far fronte a necessità di liquidità.

Mitigare rischi di portafoglio indesiderati e assumere copertura nei confronti delle decisioni di asset allocation.

Usare gli ETF per facilitare la eventuale transizione dei manager.

Strategia Obiettivo Utilizzo istituzionali

92%

81%

83%

Diversificazione internazionale

58%

59%

74%

Ribilanciamento

50%

47%

70%

Allocazione core

50%

75%

57%

Portfolio completion

Cash equitisation

33%

31%

48%

58%

47%

57%

Gestione della liquidità

8%

41%

43%

Risk management

Transizioni del management

33%

25%

30%

25%

13%

17%

Fondi istituzionaliAsset ManagerCompagnie di assicurazione

Fonte: 2016 European Greenwich Associates Istitutional ETF Study

GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI UTILIZZANO GLI ETFSIA CON OBIETTIVI STRATEGICI CHE TATTICI2

EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.3I money manager scelgono gli ETF

Page 108: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 7

• L’allocazione “core”, per l’allocazione di una parte del

proprio portafoglio in un’ottica stabile di medio-lungo periodo

e quindi con una visione strategica, utilizzando veicoli efficienti

sotto il profilo dei costi;

• Il completamento del portafoglio (“satellite”), con cui

l’investitore si espone, con un’ottica tattica e con una

visione di breve-medio periodo, a particolari tematiche di

investimento non presenti nella componente “core” (ad es.

aree geografiche, settori e macrotrend);

• La cash equitisation, ossia la possibilità di investire la

liquidità inutilizzata in ETF e minimizzare così la detenzione

indesiderata (cash drag), consentendo però estrema flessibilità

nel processo di compravendita;

• La gestione della liquidità, al fine di mantenere esposizione

in un veicolo che garantisca la liquidità dell’investimento in

modo da poter rispondere alle esigenze di liquidità;

• La gestione del rischio, con l’obiettivo di mitigare eventuali

indesiderati rischi di portafoglio e mitigare l’esposizione a

determinati fattori di rischio;

• La gestione della transizione, per rendere meno complesso

il momento in cui si ha un avvicendamento nei gestori di un

portafoglio.

Gli investitori istituzionali utilizzano gli ETF anche per rispondere

a quattro tendenze manifestatesi di recente e che si protrarranno

molto probabilmente negli anni a venire:

• L’investimento in un “mondo divergente”, consistente in

un contesto nel quale le diverse Banche centrali adottano

politiche monetarie divergenti, spingendo gli investitori a

essere più selettivi nella scelta dell’esposizione verso Paesi,

aree geografiche e valute. In un mondo in cui le principali

economie sono fuori sincrono, le politiche monetarie non

ortodosse sono divenute la normalità e, con la volatilità

valutaria in crescita, generare ritorni richiede un approccio

più preciso e flessibile nelle scelte di investimento. Gli ETF

azionari internazionali permettono di prendere esposizione

EXPERIENCETHE

FUTURE2.3

I money manager

scelgono gli ETF

2C A P I T O L O

Page 109: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 8

sulle opportunità di crescita globali ma è possibile optare

per la versione con la copertura valutaria, da abbinare con

strategie che invece si rivolgono a singoli Paesi.

~60%

41%

degli investitori istituzionali europei che usano gli ETF, utilizzano nei loro portafogli ETF sul reddito fisso

Fonte: Greenwich Associates Insight

degli investitori istituzionali europei che usano gli ETF, stanno considerando di rimpiazzare le esistenti posizioni detenute in futures con ETF

Fonte: Greenwich Associates Insight

• Muoversi nella fragile liquidità del mercato dei corporate

bond, Dal 2007 in avanti, la liquidità, misurata sia dai volumi

scambiati sia dalle dimensioni dei singoli trade, è in calo,

per effetto di una riduzione dell’ammontare di capitale che

banche, broker e altri liquidity provider mettono a disposizione

per supportare il trading dei bond sui mercati secondari.

Questo impatta sulla capacità degli investitori di vendere

e comprare specifiche emissioni. Gli ETF sul reddito fisso

consentono agli investitori di fare trading su corporate

bond con buoni livelli di liquidità, di muoversi in un contesto

incerto con riferimento ai tassi d’interesse e di mantenere la

flessibilità anche in fasi di mercati sotto stress.

• Crescenti costi dei contratti future, a causa di una nuova

regolamentazione che sta rendendo più intensi i costi di

rolling (l’attività per cui periodicamente è necessario sostituire

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.3I money manager scelgono gli ETF

Page 110: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 0 9

il contratto in scadenza con uno nuovo) dei contratti future

e, quindi, gli oneri connessi ai tradizionali metodi di accesso

al Beta. L’impatto congiunto della riforma Dodd-Frank negli

USA e degli accordi di Basilea III in Europa ha fatto sì che i

tradizionali liquidity provider siano meno flessibili nell’attività

di trading proprietario e di market maker sui future su indici.

• Comprendere i veri driver dei ritorni di portafoglio, attività

divenuta più complessa perché l’asset allocation tradizionale

può non dare luogo all’attesa diversificazione o non rivelare

tutte le fonti di rischio presenti nel portafoglio. Gli ETF Smart

Beta permettono di comprendere e gestire l’esposizione a

singoli fattori di rischio, di gestire i ritorni in mercati volatili e

di costruire portafogli con una precisa esposizione ai fattori di

rischio.

2.3.2 LE APPLICAZIONI NEL MONDO

DEL WEALTH MANAGEMENT

Un asset manager può adottare una strategia in ETF,

utilizzandoli come mattoncini all’interno di prodotti tradizionali

o implementando soluzioni di investimento basate su

strategie attive con gli ETF. In questo caso non si sviluppa una

sovrapposizione ma piuttosto delle sinergie, con l’ETF provider

che può limitarsi a fornire mattoncini o configurarsi come

beta provider strategico e contribuire attivamente a disegnare

prodotti e strategie basate su ETF.

L’unione di due competenze (la gestione attiva e gli ETF) genera

prodotti innovativi e a valore aggiunto per i distributori e i clienti

finali.

Le soluzioni di investimento in ETF comprendono:

• le gestioni patrimoniali in fondi (GPF) e in titoli (GPM);

• i comparti di Sicav, i Fondi di Fondi e i Fondi di ETF;

• i prodotti assicurativi, ad esempio le unit linked che utilizzano

gli ETF sia nei fondi interni che direttamente in qualità di fondi

esterni.

• i certificati di investimento con ETF come sottostante.

Su tali soluzioni torneremo più dettagliatamente nel prossimo

EXPERIENCETHE

FUTURE2.3

I money manager

scelgono gli ETF

2C A P I T O L O

Page 111: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 0

capitolo dedicato alle modalità di acquisto degli ETF.

Fra i prodotti di investimento, le gestioni patrimoniali e i prodotti

assicurativi sono particolarmente diffusi e consentono di

abbinare al servizio di gestione di portafoglio anche dei benefici

di natura accessoria, come ad esempio l’impignorabilità per le

polizze unit linked, le coperture assicurative e, per le gestioni

patrimoniali, l’efficienza del processo di compravendita dei titoli.

L’evoluzione che si è registrata sul mercato italiano è legata

anche al disegno di soluzioni di investimento che investono in

modo esclusivo o prevalente in ETF. Fra le ragioni di questo

trend vi è la versatilità nell’implementazione dell’asset allocation

e nella strutturazione di prodotti a capitale protetto/garantito.

Alcuni primari istituti hanno abbinato il loro brand a quello degli

ETF, proponendo ai loro clienti soluzioni con sottostanti ETF.

Gli ETF trovano uno spazio naturale nel private banking,

tipicamente caratterizzato da un livello elevato di sofisticazione

della clientela e da una certa specificità di bisogni. Il tipico

investitore in ETF è infatti il cosiddetto “smart investor”, un

soggetto con conoscenza finanziaria mediamente elevata

e particolarmente attento ai costi, con patrimoni e redditi

consistenti.

Nel mondo private, gli ETF sono inseriti ormai da tempo

all’interno di diverse tipologie di prodotti e servizi di

investimento. Indipendentemente dalla forma dell’investimento,

tutte queste strutture sono accomunate da un servizio di asset

allocation delegata per lo più a gestori professionali della banca.

Dall’amministrato al gestito

Esistono poi sul mercato italiano diversi casi di successo che

mostrano come gli ETF possano progressivamente facilitare

il passaggio dal risparmio amministrato fai da te al risparmio

gestito, e, nel gestito, il passaggio da prodotti a bassa

complessità e marginalità a prodotti più evoluti, come gli

investimenti alternativi, le soluzioni previdenziali e la consulenza

evoluta. In molti casi il passaggio può essere veicolato

Gli ETFper smartinvestor

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.3I money manager scelgono gli ETF

Page 112: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 1

attraverso la creazione di buy list di ETF in amministrato, fino alla

progressiva costruzione di portafogli modello dedicati a target di

clientela upper affluent o private, ideali per profili particolarmente

attivi e al contempo meno propensi a investire su prodotti di

risparmio gestito tradizionale.

La natura di ETF come “paniere di titoli” rende questo passaggio

particolarmente intuitivo per la clientela ma al tempo stesso

consente alle direzioni bancarie di dare luogo a miglioramenti

di servizio (ad esempio integrandolo con reportistiche ad hoc

o completando una particolare area di expertise della banca),

di testare nuovi modelli di pricing (ad esempio attraverso

l’applicazione di una fee on top) o infine di sperimentare forme

di upselling attraverso la proposta di servizi a maggior valore

aggiunto rispetto alla scelta di acquisto iniziale degli strumenti.

L’implementazione di soluzioni e portafogli in ETF ha

consentito segmentazioni di clientela alternative al mero criterio

patrimoniale, ottimizzando i ricavi mediante l’applicazione di

commissioni legate alla consulenza o alla gestione, ma anche

beneficiando di fonti di reddito addizionali derivanti dagli ETF.

Due possibili strategie

Gli ETF sono strumenti modulari, in quanto offrono al gestore/

consulente un approccio flessibile, caratterizzato da livelli di

complessità variabili. Immaginando a titolo esemplificativo di

voler implementare una strategia di investimento su un’asset

class core come l’azionario europeo, si presentano diverse

opzioni. Un possibile approccio è prendere un’esposizione

diretta sul mercato tramite ETF che replicano i principali indici

azionari allargati sull’area, come lo Stoxx Europe 600 o il MSCI

Europe. Una seconda opzione prevede la scomposizione di

ciascun indice in moduli sulla base della dimensione, della

geografia o del settore e ogni modulo, a sua volta, può essere

rappresentato da singoli ETF. Questo approccio apre al

gestore/consulente la possibilità di essere sempre flessibile nel

modificare lo stile di gestione in favore di rotazioni settoriali,

scommesse su singoli Paesi o su prodotti esposti con diverse

EXPERIENCETHE

FUTURE2.3

I money manager

scelgono gli ETF

2C A P I T O L O

Page 113: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 2

modalità al ciclo economico. Con l’introduzione degli ETF Smart

Beta i gestori professionali stanno sperimentando rotazioni

fattoriali oltre che settoriali, in funzione della capacità di ciascun

fattore di performare nelle diverse fasi del ciclo economico.

Il mix tra ETF e fondi

Una delle caratteristiche che sta suscitando progressivo

interesse da parte delle reti di distribuzione è la capacità dei

gestori di combinare prodotti a gestione attiva con ETF per la

costruzione del portafoglio e la generazione dell’alpha.

Negli Stati Uniti il modello di distribuzione prevalente è di tipo

indipendente, pertanto l’utilizzo di ETF in abbinamento ai fondi

comuni è un trend ormai consolidato. Il 62% dei Financial

Advisors/Private Bankers negli USA ritiene infatti gli ETF

strumenti complementari ai fondi attivi (fonte: Cerulli Associates,

2016), utilizzati soprattutto per esposizioni strategiche su

mercati efficienti o secondo un approccio core-satellite.

44%

2006

53%

66%

3%

40%

2012

76%

53%

9%

74%

2017

85%

61%

15%

88%

32%

25%

23%

19%

14%

10%

37%

42%

41%

51%

48%

37%

33% 57%

48%

26%

35%

27%

34%

20%

Strumento efficienteper la parte core del

portafoglio

Approcio Core satellite

ETF

Fondi comuni

Singole obbligazioni

Hedge fund

Fondi di private funds

Singole azioni

Liquidità

Esposizioni tematiche

Esposizionisettoriali

Esposizioni alternative

Singoli paesi(es Giappone)

Hedge / short

Spesso Qualche volta Mai

Come gli Advisor negli USA utilizzano gli ETF

Investimenti consigliati dagli advisor USA

Fonte: Cerulli AssociatesFonte: Trends in Investing Surveys, FPA

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.3I money manager scelgono gli ETF

85%

60%

9%

82%

49%

9%

80%

52%

9%

Page 114: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 3

2.4 COMPRARE GLI ETF IN BORSA O ALL'INTERNO DI ALTRI PRODOTTINon di sola borsa vivono gli ETF. Solo una parte degli acquisti

di Exchange Traded Fund passano infatti per la via diretta del

mercato. Sempre più gli ETF entrano nei portafogli attraverso

servizi di investimento. Si tratta delle cosiddette wrapped

solution (come le gestioni patrimoniali, i prodotti assicurativi,

i certificati d’investimento e i fondi di fondi), dove gli ETF

costituiscono i mattoncini alla base dello strumento nel

complesso.

2.4.1 L’INVESTIMENTO DIRETTO IN BORSA

Gli ETF si negoziano in borsa come qualsiasi azione di società

quotata, tramite un intermediario abilitato (banca o SIM). Non è

necessario aprire un conto titoli separato.

Per un investitore privato è quindi possibile acquistare e vendere

gli ETF in banca o attraverso le piattaforme online, ma anche

mediante ordini trasmessi all’intermediario tramite consulente

finanziario o private banker.

Gli ETF possono essere negoziati in qualsiasi momento durante

i normali orari di negoziazione, utilizzando tutte le strategie di

trading applicabili alle azioni, inclusi il market order (ordine al

meglio), il limit order (ordine limite), lo stop order (ordine stop), lo

short selling (vendita allo scoperto) e l’acquisto con margine. Se

all’investitore è consentito acquistare con margine e negoziare

titoli allo scoperto mediante il proprio broker, queste tecniche

potranno essere applicate anche agli ETF.

La segmentazione di ETFPlus

ETFplus è il mercato regolamentato telematico di Borsa Italiana

interamente dedicato alla negoziazione in tempo reale degli

strumenti che replicano l’andamento di indici e di singole

EXPERIENCETHE

FUTURE2.4

Comprare gli ETF in borsa o

all'interno di altri prodotti

2C A P I T O L O

Page 115: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 4

materie prime:

• ETF (Exchange Traded Funds);

• ETF strutturati

• ETF a gestione attiva

• Strumenti finanziari derivati cartolarizzati (ETC/ETN).

Sul mercato ETFplus sono inoltre negoziati OICR innovativi

(ETF strutturati), che non si limitano a replicare il mercato a

cui si riferiscono ma permettono agli investitori di accedere

a particolari strategie di investimento, come la possibilità di

prendere posizione su un mercato con effetto leva (leveraged

ETF) o scommettere, con o senza leva, sui ribassi (ETF short).

La negoziazione su ETFplus

Le negoziazioni di ETF si svolgono in continua dalle 9.00 alle

17.25. È inoltre prevista una fase di asta di chiusura dalle 17.25

alle 17.30 (con chiusura random nell’ultimo minuto 17.30.00 –

17.30.59).

La conclusione dei contratti sul mercato ETFplus avviene

mediante l’abbinamento automatico delle proposte di acquisto

e di vendita, ordinate secondo criteri di priorità prezzo/tempo.

Possono essere inserite proposte con o senza limite di prezzo e

possono essere specificate, tra le altre, le modalità “valida fino a

cancellazione” e “valida fino alla data specificata”.

Per garantire il regolare svolgimento delle negoziazioni è stabilito

un limite massimo di variazione del prezzo delle proposte

immesse sul mercato rispetto al prezzo di controllo, un limite

massimo di variazione del prezzo dei contratti sempre rispetto

al prezzo di controllo e infine un limite massimo di variazione dei

prezzi tra due contratti consecutivi.

La liquidazione dei contratti viene realizzata presso Monte Titoli

(la società di gestione accentrata, liquidazione e regolamento

di Borsa Italiana - London Stock Exchange Group) il secondo

giorno di mercato aperto successivo all’esecuzione dei contratti,

che godono inoltre della garanzia di buon fine fornita dalla

controparte centrale (Cassa di Compensazione e Garanzia).

Il lotto minimo di negoziazione è di una azione/quota.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.4Comprare gli ETF in borsa o all'interno di altri prodotti

Page 116: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 5

Esistono tuttavia numerosi altri canali attraverso i quali

acquistare gli ETF. In particolare mediante servizi d’investimento

come le gestioni patrimoniali, i prodotti assicurativi, i certificati

d’investimento o i fondi di fondi.

2.4.2 GLI ETF NEI PRODOTTI D’INVESTIMENTO

Gli ETF nelle gestioni patrimoniali

Le gestioni patrimoniali sono servizi di investimento effettuati in

modalità personalizzata che nella loro impostazione tradizionale

si rivolgono in genere a una clientela con elevata disponibilità

di capitale, ma che grazie all'utilizzo degli ETF possono essere

creati anche per importi relativamente contenuti, persino al di

sotto dei 10.000 euro.

L’utilizzo degli ETF in tale tipologia di servizio è riconducibile alla

replica di indici contenuti nei benchmark delle gestioni stesse o

di mercati difficilmente raggiungibili altrimenti. L’utilizzo degli ETF

nelle gestioni permette elevati livelli di trasparenza per il cliente,

oltre che di diversificazione, senza rinunciare ai presupposti di

una gestione attiva.

Per i gestori i vantaggi sono invece da ricercare nell’efficienza,

nella possiblità di conferire un’impostazione al portafoglio

dinamica nel tempo e di poter modificare rapidamente il

portafoglio.

Gli ETF nei prodotti assicurativi

Nelle polizze unit linked e multiramo gli ETF sono utilizzati per

completare l’universo investibile, affiancandoli tipicamente ad

altri temi d’investimento già coperti da fondi interni ed esterni.

Gli ETF completano dunque la gamma di possibilità di ricerca di

valore aggiunto, aumentando le opportunità di diversificazione.

Anche i gestori dei fondi interni alla polizza possono

naturalmente decidere di investire parte degli asset in ETF.

Inoltre, la necessità che spesso le compagnie di assicurazione

hanno di valorizzare il NAV a livello giornaliero trova la sua

massima espressione con uno strumento, l’ETF, caratterizzato

da una valorizzazione in tempo reale, oltre che da elevata

EXPERIENCETHE

FUTURE2.4

Comprare gli ETF in borsa o

all'interno di altri prodotti

2C A P I T O L O

Page 117: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 6

liquidabilità e negoziabilità.

La reattività degli ETF consente infine di effettuare investimenti

tattici e strategici a costi contenuti.

Gli ETF nei certificati d’investimento

Gli ETF sono utilizzati anche come sottostanti dei certificati

di investimento, tipicamente nel caso di indici difficilmente

replicabili con derivati. E' il caso dell'azionario emergente o di

alcune tipologie di bond, quali gli high yield e i corporate bond.

Il mix dei due strumenti consente tuttavia una serie di numerosi

altri vantaggi: associare l’esposizione ai mercati garantita

dagli ETF, modificare l’abituale profilo di rendimento/payoff

(aggiungendo ad esempio una garanzia sul capitale), ridurre

l’esposizione ad alcuni rischi derivanti dalla struttura stessa del

certificato.

Un ulteriore vantaggio per il certificato è di poter acquistare

una gestione di ETF in formato liquido rispetto alla gestione

patrimoniale.

Gli ETF nei fondi di fondi

I fondi di fondi investono in quote di altri fondi comuni, di Sicav

e di ETF, selezionati a monte da un gestore.

L’inserimento degli ETF al fianco dei tradizionali fondi

comuni o delle Sicav permette ai fondi di fondi di realizzare

pienamente il loro obiettivo fondamentale: garantire la massima

diversificazione degli stili di gestione agli investitori. Con gli ETF

è infatti possibile spingere al massimo la diversificazione anche

su aree geografiche e settori tipicamente non coperti dai fondi

attivi, completando l’asset allocation.

La profondità assicurata dagli ETF nella replica delle asset class

consente inoltre al gestore di poter inserire nel portafoglio anche

asset class poco correlate con i fondi in portafoglio, pur in

coerenza con la politica di investimento del fondo di fondi e dei

suoi limiti di concentrazione agli investimenti.

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.4Comprare gli ETF in borsa o all'interno di altri prodotti

Page 118: Rethink Passive: Experience The Future

Cerulli Associates

Il 62% dei Financial Advisor e Private Banker negli USA ritiene gli ETF strumenti complementari

ai fondi attivi, utilizzati soprattutto per esposizioni

strategiche su mercati efficienti o secondo un approccio

Core - Satellite

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 7

Page 119: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 8

2.5 IL FUTURO DELL’INDUSTRIA

L’adozione degli ETF è destinata ad accelerare, grazie ai

cambiamenti normativi, all’innovazione di prodotto e al crescente

riconoscimento dei benefici di lungo termine degli investimenti

in prodotti meno costosi. In questo contesto giocano un ruolo

fondamentali due fenomeni, uno già avviato e l’altro in procinto

di dispiegare i suoi effetti.

Si tratta in un caso della digitalizzazione dei processi

d’investimento e della robo advisory (nei cui modelli gli

ETF rappresentano lo strumento d’elezione) e nell’altro

dell’introduzione della direttiva Mifid II, che da inizio 2018

segnerà un punto di svolta nelle modalità di offerta di servizi

finanziari alla clientela, con previsti effetti propulsivi sull’industria

degli ETF.

2.5.1 I DRIVER DELLA CRESCITA

Le caratteristiche fin qui esposte hanno consentito agli ETF

di guadagnare uno spazio sempre maggiore nelle allocazioni

d’investimento. Esistono tuttavia forze propulsive che lasciano

presagire un ulteriore allargamento dell’utilizzo di tali strumenti

presso tutte le categorie di investitori.

Nel suo report “ETFs: A roadmap to growth”, PwC ha raccolto la

previsione secondo cui la diffusione degli ETF avrà un ulteriore

accelerazione in futuro, con asset globali che supereranno i

7.000 miliardi di dollari entro il 2021.

I principali driver di crescita dell’industria degli ETF identificati

per Italia ed Europa sono sostanzialmente tre:

• fattori regolamentari in cui vengono anteposti gli interessi

degli investitori rispetto a quelli commerciali dell’industria,

anche attraverso iniziative atte ad innalzare la trasparenza;

• sviluppo della consulenza per effetto dell’applicazione

della direttiva Mifid II a partire da gennaio 2018. Le prossime

evoluzioni normative avranno certamente un impatto

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.5Il futuro dell’industria

Page 120: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 1 9

significativo sull’apertura agli ETF, che trovano spazio naturale

nei modelli di consulenza remunerati direttamente dal cliente

(fee based);

• la digitalizzazione dei servizi finanziari tramite la Robo

Advisory.

Nei prossimi paragrafi vedremo come ciascuna di queste forze

sta impattando e influenzerà il mercato degli ETF nei prossimi

anni.

2.5.2 REGOLAMENTAZIONE

Nel mondo della distribuzione di prodotti finanziari si sta

assistendo a un cambiamento senz’altro non omogeneo

nella forma ma molto deciso nella direzione di una maggiore

trasparenza e di accresciuta attenzione ai costi.

Le prossime evoluzioni normative avranno certamente un

impatto significativo sui modelli di business nel wealth

management e, indirettamente, sull’apertura all’industria passiva

nei modelli di consulenza in Europa. Come già accaduto in

Gran Bretagna dove il più basso profilo commissionale dei

prodotti passivi è risultato premiante nell’applicazione della

Retail Distribution Review (RDR), che ha aperto la strada

all’eliminazione delle commissioni di retrocessione da parte dei

consulenti.

L’Europa rappresenta oggi un mercato molto promettente per gli

ETF e dove si stimano i tassi di crescita più rilevanti, benché il

peso di questa regione sulle masse globali sia inferiore al 20%.

Proprio in Europa si registra l’allineamento di diversi fattori

chiave di crescita, riconducibili all’adozione dello strumento da

parte di categorie nuove di investitori istituzionali o all’apertura

dei principali canali distributivi su impulso regolamentare. In

Europa assistiamo inoltre all’evoluzione dell’intero ecosistema

legato agli ETF, che include i mercati regolamentati, i Market

Maker e i Regolatori. Questa evoluzione innesca circoli

virtuosi che migliorano l’efficienza degli strumenti, attraendo

categorie nuove di investitori o spingendo a sperimentare nuove

applicazioni da parte degli investitori esistenti.

EXPERIENCETHE

FUTURE2.5

Il futuro dell’industria

2C A P I T O L O

Page 121: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 0

La base di investitori in Europa si presenta diversa rispetto a

quella statunitense: in USA si stima che il 50% degli investitori

sia istituzionale e il 50% retail, mentre in Europa c’è ancora un

netto sbilanciamento sulla clientela istituzionale. L’evoluzione

dei modelli di business nella consulenza già in atto in diversi

Paesi, unitamente all’applicazione della Mifid II, sarà il driver di

una crescita molto pronunciata dei canali Wealth e Retail nei

prossimi anni.

Il 3 gennaio del 2018, quando entrerà in vigore Mifid II. La

direttiva dovrebbe migliorare la trasparenza sui costi nei

confronti dei clienti finali, poiché vieterebbe il pagamento

delle commissioni da parte delle fabbriche prodotto ai wealth

manager e consulenti finanziari indipendenti. In tale contesto, la

gestione del costo medio del portafoglio diventerà determinante.

In particolare le disposizioni recepite, in quanto ispirate al

dovere di agire nel miglior interesse del cliente, garantiscono

una corretta informazione per gli investitori, regolano i potenziali

conflitti di interesse tra le parti e richiedono un’adeguata

profilatura del risparmiatore. Le imprese di investimento

dovranno attenersi a regole più stringenti al fine di garantire

i clienti circa il fatto che i prodotti finanziari loro offerti siano

adeguati alle loro esigenze e caratteristiche e che i beni nei quali

investono siano adeguatamente protetti.

Si ampliano poi gli obblighi di comunicazione alla clientela su

costi e oneri connessi ai servizi di investimento o accessori che

devono includere anche il costo della consulenza (se rilevante),

il costo dello strumento finanziario raccomandato o venduto al

cliente e le modalità con cui il cliente può remunerare il servizio

d’investimento ricevuto. Inoltre, le informazioni circa tutte le

voci di costo devono essere presentate in forma aggregata, per

consentire al cliente di conoscere il costo complessivo e il suo

impatto sul rendimento atteso dall’investimento.

Tra le previsioni della nuova normativa vi è anche quella

della possibilità di erogare servizi di consulenza evoluta e

personalizzata su base indipendente, fondata su un sistema

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.5Il futuro dell’industria

Page 122: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 1

commissionale alternativo a quello delle retrocessioni delle

commissioni di collocamento conferite agli attuali consulenti

finanziari (ex promotori finanziari).

La clientela più evoluta sarà presumibilmente attratta dalla

consulenza indipendente, come già avviene per gli ETF, che negli

Usa sono scelti principalmente da investitori in possesso di un

elevato grado di istruzione e da buona dotazione patrimoniale.

Per rispondere a questa domanda i consulenti dovranno

garantire l’accesso a un’ampia gamma di strumenti finanziari

al fine di comporre il portafoglio del cliente. Si passerebbe

così da un’ottica di fund selector, quale quella attualmente

preponderante tra i consulenti italiani, a un approccio di asset

allocation. Ne conseguirà in tal modo la possibilità di addivenire

a un mix di attivo e passivo.

Gli intermediari dovranno poi dotarsi di strutture di governance

tali da garantire che i prodotti finanziari vengano distribuiti ai

clienti sulla base delle loro esigenze e caratteristiche.

Va rilevato come nei mercati che hanno già completato

la transizione verso modelli di consulenza indipendente,

come Gran Bretagna e Olanda, l’utilizzo degli ETF e dei

prodotti indicizzati, che presentano generalmente un profilo

commissionale più contenuto, è cresciuto vertiginosamente (una

trattazione più approfondita delle novità di Mifid II è presente nel

captiolo 1).

2.5.3 ROBO ADVISORY E DIGITALIZZAZIONE

Gli investimenti in innovazione tecnologica applicata alla finanza

sono passati, negli ultimi 10 anni, da 1,8 a 19 miliardi di dollari

(fonte: Citi). Si prevede, inoltre, un maggior interesse verso

strumenti di gestione innovativi quali i sistemi di robo-advisory,

una nuova frontiera di soluzioni di investimento digitalizzate,

gestite professionalmente attraverso piattaforme o sistemi mobili

evoluti.

Si tratta di piattaforme online che, grazie al supporto di team

professionali, offrono ai risparmiatori soluzioni di investimento

precostituite, proponendo la costruzione di portafogli standard

EXPERIENCETHE

FUTURE2.5

Il futuro dell’industria

2C A P I T O L O

Page 123: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 2

sulla base della profilazione della clientela, a fronte di una

parcella definita e a basso costo. I portafogli proposti dai robo-

advisor sono costituiti in prevalenza da ETF in ragione della

possibilità di costruire con essi portafogli molto diversificati,

a costi ridotti, in cui si conoscono in tempo reale tutti i titoli

sottostanti e dei vantaggi in termini di costi, di ampiezza dei

sottostanti e di elevata liquidità.

Il mondo dei Robo Advisor sta cambiando il modo di relazionarsi

con i risparmiatori, introducendo forme di comunicazione

innovative per il mondo della finanza ma ormai ampiamente

utilizzate in altri settori: acquistare prodotti finanziari secondo le

logiche dell’e-commerce, monitorare la composizione settoriale

e geografica nel continuo, accedere ai mercati in modo

diversificato e istantaneo, eseguire transazioni one click senza

inefficienze.

Benché il target primario della Robo Advisory sia finora

rappresentato da investitori “fa da te” e mass affluent

insoddisfatti, si comincia a guardare anche ad altri segmenti

come i canali private/HNWI (high-net-worth-individuals), dove

l’adozione della multicanalità sta prendendo piede. Non si tratta

peraltro di un fenomeno solo americano, già oggi in Europa

esistono almeno 30 Robo Advisors con modelli di business

anche molto diversi tra loro.

L’opportunità per le banche

Per le banche tradizionali l’evoluzione verso la robo-advisory

risulterà vantaggiosa per ampliare la clientela e avvicinare,

almeno in una prima fase, clienti “da private banker”, attenti

ai costi e desiderosi di posizionare in autonomia una porzione

del proprio patrimonio. Si potrebbero inoltre servire i clienti

che sono affiancati parzialmente o, al contrario, che non sono

seguiti; a tal proposito è bene ricordare che in Italia il 40% delle

masse rientra nel risparmio amministrato.

Si tratterebbe pertanto di mettere a reddito l’amministrato,

con fee molto basse e puntando su economie di scala. Per

le banche sarebbe l’evoluzione del fai da te, in cui far pagare

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.5Il futuro dell’industria

Page 124: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 3

l’asset allocation, trattenere le commissioni di intermediazione

ed evitare al cliente di abbandonare i piani di investimento e di

accumulo.

L’obiettivo possibile per le banche, grazie ai robo-advisor, è

dunque quello di migliorare il servizio al cliente, assicurandosi al

tempo stesso la redditività e la conservazione delle masse.

Per le banche, che hanno già all’interno grandi capacità

gestionali, si può così prefigurare la costruzione di portafogli

gestiti totalmente in ETF successivamente venduti online.

La Robo for Advisory

Di recente si è registrata una transizione del mercato

dell’advisory digitale da forme di consulenza fintech di tipo

B2C, a forme più evolute di consulenza digitale, sviluppate da

banche e wealth managers in ottica B2B2C. Si ritiene che la

digital advisory possa diventare sempre più parte integrante

di ogni offerta di Wealth Management; in questo contesto, la

Robo Technology può essere utilizzata per disegnare soluzioni

sempre più sofisticate di financial planning (es. investimenti

basati su bisogni o goal based investing, soluzioni di accumulo

o Robo Retirement). In sostanza, dunque, si passerà da servizi

semplificati e stand alone a vere e proprie tecnologie integrate

nelle piattaforme degli intermediari e a supporto dei gestori di

relazione. Servizi di questa natura possono anche essere messi a

29% 64% 7%

Significant Impact Moderate Impact Little to no Impact

L’impatto dei robo advisor sull’industria degli ETFnei prossimi 5 anni

Fonte: PwC, “2nd Annual Global ETF Survey 2015”

EXPERIENCETHE

FUTURE2.5

Il futuro dell’industria

2C A P I T O L O

Page 125: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 4

disposizione delle reti per ottimizzare la gestione della clientela,

proponendo forme di alternative di segmentazione per servizio.

Capgemini ha recentemente analizzato le dinamiche

prospettiche del wealth management, evidenziando nello

sviluppo digitale la maggiore opportunità nei prossimi anni; ad

esempio, è emerso che oltre il 25% dei clienti HNW preferisce

contatti digitali a quelli diretti.

I maggiori player di wealth management stanno sempre più

riconoscendo il valore di tool digitali come strumento per

approfondire le relazioni e facilitare flussi informativi: quasi il 60%

dei wealth manager ha come priorità la digitalizzazione dei servizi

nel breve termine, il 70% entro il medio termine.

$1.1

$1.1

$0.7

$0.8

$0.4

$0.1$0.1

$0.2$0.4

$0.3$0.5

$0.5

$2.2

$1.5

CAGR: 68%

$0,9

2016 2017 2018 2019 2020

Da asset già investiti Grandi gruppi finanziari

La crescita prevista degli asset under management dei robo advisor negli USA

Fonte: Aite Group, Cerulli Associates

2EXPERIENCETHEFUTURE

C A P I T O L O

2.5Il futuro dell’industria

Page 126: Rethink Passive: Experience The Future

IL FUTURO DELLA ROBO-ADVISORY

La società di ricerca A.T. Kerney ha intervistato 4.000 risparmiatori statunitensi a proposito dei robo-advisor: il 20% conosce l’esistenza dei robo-advisor e un terzo di questi si dichiara disposto a usarli. Si stima che nel 2020 il 5-6% del mercato del wealth management potrebbe essere appannaggio dei robo-advisor. Chi sceglie i robo-advisor lo fa per i costi (nel 40% dei casi) ma soprattutto per l’esperienza utente, quasi esclusivamente digitale, che offre ampia trasparenza e un livello di partecipazione ottimale. Gli early adopter, che possono essere definiti come dei pionieri nell’uso dei robo-advisor, sono disposti a investirvi anche fino al 40% del loro patrimonio, mentre per coloro che fanno parte della seconda ondata (tipicamente persone tra i 35 e i 40 anni con un buon grado di educazione ma più prudenti) la quota si ferma al 20%.

In un report dedicato al mercato italiano, “Robo Advisory moves forward to Italy”, un’altra società di consulenza, PWC, spiega di attendersi che il futuro della consulenza finanziaria sarà digitale. Il 40% degli intervistati con età compresa tra i 46 e i 55 anni si è infatti dichiarato aperto a soluzioni di robo-advisory, mentre tra i più giovani le percentuali sono ancora superiori.PWC ha individuato quattro modelli di robo-advisor dotati di differenti gradi di integrazione con le banche e con i consulenti fisici: il robo-advisor puro, il robo-advisor separato dalla banca che lo propone, quello in cui è invece completamente integrato e infine la versione robo4advisor, dove lo strumento tecnologico viene messo a disposizione del consulente e non del cliente finale.

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 5

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I N V E S T I R E I N E T F P E R O B I E T T I V I

2

1 INTEGRAZIONE DEL REDDITO

3

4

CRESCITA DEL CAPITALE

PROTEZIONE DEL CAPITALE

DIVERSIFICAZIONE

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 7

Page 129: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 8

C A P I T O L O

TICKER LQDE / CODICE ISIN IE0032895942 / CODICE REUTERS LQDE.MI / CODICE BLOOMBERG LQDE IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al rischio emittentedelle obbligazioni in portafoglio.

Esposizione all’evoluzionedei tassi d’interesse.

Rischio cambio euro/dollaro Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOMarkit iBoxx USD Liquid Investment Grade

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO16/05/2003

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

L’ETF permette di ricevere su base trimestrale un flusso di dividendi generato dall’investimento in obbligazioni corporate, usualmente caratterizzate da un tasso cedolare più elevato di quello dei titoli di Stato.

L’ETF permette di investire nelle obbligazioni emesse dalle principali società internazionali caratterizzate da rating elevato (investment grade) e denominate in dollari Usa. Ciascun emittente non può avere un peso

superiore al 3%. La duration del paniere è elevata (circa 8 anni).

iShares $ Corporate BondUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.500

10.500

12.000

12.500

11.000

13.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

Page 130: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 2 9

TICKER IHYU / CODICE ISIN IE00B4PY7Y77 / CODICE REUTERS IHYU.MI / CODICE BLOOMBERG IHYU IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al rischio emittente delle

singole obbligazioni in portafoglio.

Esposizione, seppur limitata in ragione della bassa duration (circa 4 anni), al

rialzo dei tassi d’interesse.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOMarkit iBoxx USDLiquid High Yield Capped

TER (COSTO ANNUO)0,50%

DATA DI LANCIO13/09/2011

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

Il rating più basso degli emittenti presenti nel paniere viene usualmente compensato dalla distribuzione di cedole più elevate.

L’ETF offre la possibilità di investire in un paniere di circa 1.000 obbligazioni societarie denominate in dollari e caratterizzate da un

rating inferiore all’investment grade (da BB+ a CCC). La diversificazione dell’investimento è assicurata dall’elevato numero di titoli in portafoglio e

dal peso massimo per ciascun titolo fissato al 3% del totale.

iShares $ High Yield Corporate Bond UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.500

10.500

12.000

12.500

13.000

11.000

13.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

Page 131: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 0

TICKER SDHY / CODICE ISIN IE00BCRY6003 / CODICE REUTERS SDHY.MI / CODICE BLOOMBERG SDHY IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione, seppur limitata in ragione della bassa duration, al rialzo dei tassi

d’interesse negli Usa.

Esposizione al rischio emittente delle singole obbligazioni in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOMarkit iBoxx USD Liquid High Yield 0-5 Capped

TER (COSTO ANNUO)0,45%

DATA DI LANCIO15/10/2013

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

Il rating più basso degli emittenti presenti nel paniere viene usualmente compensato dalla distribuzione di cedole più elevate.

L’ETF offre accesso al segmento ad alto rendimento delle obbligazioni societarie denominate in dollari Usa. Si tratta di titoli caratterizzati da

duration molto breve (inferiore ai 2 anni) e rating inferiore all’investment grade (da BB+ a CCC). Il paniere sottostante contiene circa 500 titoli il

cui singolo titolo non può superare il 3% del totale.

iShares $ Short Duration High Yield Corporate Bond UCITS ETF

ANDAMENTO STORICON

OV 1

3

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.500

9.500

11.000

10.000

11.500

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

Page 132: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 1

TICKER IEAC / CODICE ISIN IE00B3F81R35 / CODICE REUTERS IEAC.MI / CODICE BLOOMBERG IEAC IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al rischio emittente delle singole obbligazioni in portafoglio.

Esposizione all’aumento dei tassi d’interesse nell’Area Euro.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Corporate Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO6/03/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

In ragione di dividendi distribuiti su base semestrale e di cedole più elevate rispetto a quelle corrisposte da titoli di Stato di pari durata.

L’ETF consente di investire in obbligazioni societarie emesse in euro da società internazionali e caratterizzate da rating elevato (investment

grade). Il paniere sottostante è composto da 1.600 titoli quotati sul mercato Eurobond e sui mercati dell’Eurozona, dotati di una vita residua

superiore a un anno e con un ammontare minimo in circolazionedi 300 milioni di euro.

iShares Core Euro Corporate BondUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

15.000

14.000

16.000

13.000

12.000

19.000

18.000

17.000

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 133: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 2

TICKER IAPD / CODICE ISIN IE00B14X4T88 / CODICE REUTERS IAPD.MI / CODICE BLOOMBERG IAPD IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione alle flessioni del ciclo

economico internazionale.

Rischio di cambio tra l’euro e le divise in cui sono quotate le società presenti in

portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTODow Jones Asia Pacific Select Div 30

TER (COSTO ANNUO)0,59%

DATA DI LANCIO02/06/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione reddito

L’ETF investe in società che distribuiscono dividendi elevati e permette di ricevere un flusso cedolare trimestrale.

L’ETF permette di prendere posizione sulle società asiatiche che nella storia recente abbiano distribuito i dividendi più elevati e che presentano

le politiche di distribuzione dei dividendi più sostenibili. Nel paniere sottostante rientrano 30 titoli di Paesi asiatici sviluppati che possano vantare un tasso di crescita del dividendo storico non negativo negli

ultimi tre anni e selezionate sulla base del dividend yield, ossia il rapporto tra dividendo e prezzo dell’azione.

iShares Asia Pacific DividendUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

7.000

6.000

11.000

10.000

13.000

12.000

9.000

8.000

14.000

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

Page 134: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 3

TICKER EXX5 / CODICE ISIN DE000A0D8Q49 / CODICE REUTERS DJDVPEX.MI / CODICE BLOOMBERG DJDVPEX IM

FATTORI DI RISCHIO

Fondo sensibile a eventi economici, politici, di mercato o normativi locali.

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTODow Jones Select Dividend Index SM

TER (COSTO ANNUO)0,31%

DATA DI LANCIO28/09/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

In ragione di dividendi distribuiti trimestralmente e di un indice sottostante focalizzato su titoli a elevato tasso di distribuzione cedolare.

Offre un’esposizione a un’ampia gamma di società quotate negli Stati Uniti e, quindi, in un unico Paese con un forte orientamento al reddito.

Indicato a chi vuole cogliere la possibilità di un investimentoin 100 società che pagano dividendi elevati.

iShares Dow Jones U.S. Select Dividend UCITS ETF (DE)

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

12.000

11.000

14.000

13.000

17.000

16.000

15.000

19.000

18.000

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

Page 135: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 4

TICKER IDVY / CODICE ISIN IE00B0M62S72 / CODICE REUTERS IDVY.MI / CODICE BLOOMBERG IDVY IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’evoluzione del ciclo economico nell’Area Euro.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOEURO STOXX Select Dividend 30

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO28/10/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione reddito

L’ETF investe in società che storicamente distribuiscono dividendi elevati e permette di ricevere un flusso cedolare trimestrale.

Permette di avere un’esposizione alle 30 società dell'Eurozona che storicamente distribuiscono dividendi più elevati. Adatto a chi cerca

un investimento considerato difensivo nella zona euro e vuolebeneficiare di un interessante flusso cedolare trimestrale.

iShares EURO DividendUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

12.000

13.000

18.000

19.000

16.000

17.000

14.000

15.000

20.000

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

Page 136: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 5

TICKER IBGY / CODICE ISIN IE00B4WXJG34 / CODICE REUTERS IBGY.MI / CODICE BLOOMBERG IBGY IM

FATTORI DI RISCHIO

Rischio di credito, variazionidei tassi e/o insolvenze degli emittenti.

Declassamenti reali o potenziali possono aumentare il livello di rischio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Bond 5-7yr Term

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO17/04/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

L’ETF, che prevede la distribuzione di dividendi semestralmente, consente l’investimento in titoli governativi a media scadenza caratterizzati da buon flusso cedolare.

Punta a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da obbligazioni governative investment grade

di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Adatta a chi cerca un’esposizione mirata a bond governativi in euro di medio termine.

iShares Euro Government Bond 5-7yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.200

10.400

10.600

11.000

10.800

11.600

11.400

11.200

12.000

11.800

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

Page 137: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 6

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

TICKER IBGM / CODICE ISIN IE00B1FZS806 / CODICE REUTERS IBGM.MI / CODICE BLOOMBERG IBGM IM

FATTORI DI RISCHIO

L’elevata duration lo espone al rischiocollegato al rialzo dei tassi.

Sottoposto al rischio emittente dei titoliche compongono il paniere.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Bond 10 Year Term

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO08/12/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

L’ETF distribuisce infatti semestralmente un flusso cedolare su titoli di media durata, più elevato di quello usualmente corrisposto da titoli a più breve scadenza.

Investe in un paniere di titoli di Stato dell’Eurozona a medio-lungo termine. È adatto a chi vuole investire in obbligazioni della zona euro

e ottenere un interessante flusso cedolare nel tempo, che viene distribuito su base semestrale.

iShares Euro Government Bond 7-10yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

11.000

11.500

12.500

12.000

13.500

13.000

14.000

Page 138: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 7

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

TICKER IBGZ / CODICE ISIN IE00B4WXJH41 / CODICE REUTERS IBGZ.MI / CODICE BLOOMBERG IBGZ IM

FATTORI DI RISCHIO

Sensibilità agli eventi economici, politici, di mercato o normativi locali.

Declassamenti reali o potenziali possono aumentare il livello di rischio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Bond 10-15 yr Term

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO17/04/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

Grazie alla distribuzione semestrale di un flusso cedolare più elevato rispetto a quello che viene di solito corrisposto da titoli governativi a più breve scadenza.

Punta a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da obbligazioni governative investment grade di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Offre un’esposizione mirata

a obbligazioni governative in euro di lungo termine.

iShares Euro Government Bond 10-15yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

12.000

13.000

15.000

14.000

16.000

17.000

Page 139: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 8

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

TICKER IPRP / CODICE ISIN IE00B0M63284 / CODICE REUTERS IPRP.MI / CODICE BLOOMBERG IPRP IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione all’andamento

del settore immobiiare in Europae all’economia del continente.

Rischio cambio tra Euro e le divise in cui sono espressi i titoli presenti nel fondo.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE EPRA/NAREIT Developed Europe ex UK Dividend+

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO4/11/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione reddito

L’ETF consente di incassare con cadenza trimestrale un consistente flusso di dividendi da azioni selezionate tenendo in considerazione la loro politica di distribuzione degli utili.

L’ETF è ideale per assumere una posizione sul settore immobiliare in Europa. L’indice sottostante investe infatti nei titoli azionari (circa 60)

delle società immobiliari e delle società di investimento immobiliare (Reit) quotate in Europa, ad esclusione di quelle britanniche, per le quali il

rapporto dividendo/prezzo sia almeno pari al 2%.

iShares European Property YieldUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

13.000

12.000

16.000

15.000

14.000

19.000

18.000

17.000

20.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 140: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 3 9

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

TICKER IBGL / CODICE ISIN IE00B1FZS913 / CODICE REUTERS IBGL.MI / CODICE BLOOMBERG IBGL IM

FATTORI DI RISCHIO

Rischio credito, variazioni dei tassie/o insolvenze degli emittenti.

Declassamenti reali o potenziali possono aumentare il livello di rischio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Bond 30 Year Term

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO08/12/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

In considerazione della distribuzione su base semestrale di un flusso cedolare più elevato rispetto a quello che viene usualmente corrisposto da titoli governativi a più breve scadenza.

Offre un’esposizione mirata a obbligazioni governative in eurodi lungo termine. Punta infatti a replicare il più fedelmente possibile

l’andamento di un indice composto da obbligazioni governative investment grade di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna.

iShares Euro Government Bond 15-30yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

12.000

13.000

15.000

14.000

16.000

17.000

18.000

19.000

Page 141: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

TICKER EMBE / CODICE ISIN IE00B9M6RS56 / CODICE REUTERS EMBE.MI / CODICE BLOOMBERG EMBE IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento dei tassi d’interesse.

Rischio emittente dei titoli nel paniere.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOJ.P. Morgan EMBI Global Core Index hedged to Euro

TER (COSTO ANNUO)0,50%

DATA DI LANCIO08/07/2013

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Mensile

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

Grazie alla distribuzione mensile di un flusso cedolare e all’investimento in un paniere di titoli molto ampio.

L’ETF consente di investire con la copertura del rischio cambio in un paniere di circa 300 titoli di Stato di Paesi emergenti denominati in

dollari Usa. Il paniere è composto da obbligazioni governative e quasi-governative caratterizzate da una vita residua almeno superiore ai due

anni e da un ammontare minimo di capitale in circolazione pari a un miliardo di dollari.

iShares J.P. Morgan $ EM Bond EUR Hedged UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.500

10.000

11.000

10.500

12.000

11.500

12.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 142: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 1

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

TICKER SEML / CODICE ISIN IE00B5M4WH52 / CODICE REUTERS SEML.MI / CODICE BLOOMBERG SEML IM

FATTORI DI RISCHIO

Problemi economici o politicipiù frequenti rispetto ai Paesi sviluppati.

Le variazioni dei tassi di cambio influiscono sul valore dell’investimento.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOJ.P. Morgan GBI-EM Global Diversified 10% Cap 1% Floor

TER (COSTO ANNUO)0,50%

DATA DI LANCIO20/06/2011

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

Grazie alla distribuzione semestrale di un flusso cedolare e l’investimento in un paniere di titoli costituito anche da bond high yield.

Offre un’esposizione diversificata alle obbligazioni dei mercati emergenti denominate in valute locali e un investimento in obbligazioni governative.

Adatto a chi cerca un’esposizione ai mercati emergenti tramite bond investment grade e ad alto rendimento.

iShares J.P. Morgan EM Local Government Bond UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

6.000

10.000

11.000

9.000

8.000

7.000

12.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 143: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 2

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

TICKER IEMB / CODICE ISIN IE00B2NPKV68 / CODICE REUTERS IEMB.MI / CODICE BLOOMBERG IEMB IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al cambio euro/dollaro Usa.

Esposizione all’andamentodei tassi d’interesse.

Rischio emittente dei titoli nel paniere.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOJ.P. Morgan EMBI Global Core

TER (COSTO ANNUO)0,45%

DATA DI LANCIO15/02/2008

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Mensile

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVOIntegrazione del reddito

Grazie alla distribuzione mensile di un flusso cedolare e l’investimento in un paniere di titoli high yield.

L’ETF consente di investire in circa 300 titoli di Stato di Paesi emergenti denominati in dollari Usa. E’ interessante per gli investitori che vogliono diversificare il portafoglio obbligazionario con titoli dotati di rendimenti

elevati (high yield), vita residua non inferiore ai 2 anni e ammontare minimo in circolazione di un miliardo di dollari.

iShares J.P. Morgan $ Emerging Markets Bond UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.500

10.000

11.000

10.500

12.000

11.500

13.000

12.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 144: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 3

C A P I T O L O

OBIETTIVOIntegrazione

del reddito

3

TICKER INAA / CODICE ISIN IE00B14X4M10 / CODICE REUTERS INAA.MI / CODICE BLOOMBERG INAA IM

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

FATTORI DI RISCHIOEsposizione all’andamento del ciclo

economico in Nord America.

Esposizione al rischio di cambio tra euro e valute in cui sono quotate le società

in portafoglio (dollaro Usa e dollaro canadese).

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI North America

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO02/06/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito/ Crescita del capitale

L’ETF distribuisce dividendi con cadenza trimestrale ed è rappresentativo di alcune delle aziende a più elevato potenziale di crescita a livello internazionale.

L’ETF permette di prendere posizione sui titoli azionari delle società statunitensi e canadesi a maggiore capitalizzazione. Il portafoglio è diversificato grazie alla presenza nel paniere sottostante di oltre 700 azioni selezionate per dimensione, liquidità e flottante. Finanziario e

tecnologia sono i settori più rappresentati.

iShares MSCI North AmericaUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

PRODOTTOBILLIONAIRE*

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

13.000

14.000

15.000

11.000

12.000

16.000

17.000

18.000

19.000

Page 145: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 4

C A P I T O L O

3OBIETTIVOIntegrazionedel reddito

TICKER IUSP / CODICE ISIN IE00B1FZSF77 / CODICE REUTERS IUSP.MI / CODICE BLOOMBERG IUSP IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento del ciclo economico negli Stati Uniti.

Esposizione all’andamento del comparto immobiliare negli Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE EPRA/NAREIT US Dividend+

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO3/11/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Integrazione del reddito

L’ETF consente di beneficiare di un flusso di dividendi elevato, distribuito con cadenza trimestrale.

L’ETF consente di prendere posizione sui titoli più rappresentativi del comparto immobiliare statunitense e tra questi quelli in particolare dotati di un rapporto dividendo/prezzo previsto a un anno del 2% o superiore. Il paniere investe sia in società immobiliari sia in società d’investimento

immobiliari (Reit).

iShares US Property YieldUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.500

14.500

15.500

10.500

12.500

12.500

13.500

16.500

Page 146: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 5

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER SWDA / CODICE ISIN IE00B4L5Y983 / CODICE REUTERS SWDA.MI / CODICE BLOOMBERG SWDA IM

FATTORI DI RISCHIO

Eventuale peggioramentodella congiuntura internazionale.

Eventi significativi che coinvolgonole società comprese nell’indice.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO25/09/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescita del capitale

Le società inserite nel paniere sottostante sono espressione di società leader nei rispettivi mercati di riferimento, dotate di rilevanti prospettive di crescita.

Offre un’esposizione diversificata a società dei Paesi sviluppati,con un’investimento in un’ampia gamma di aziende in questo tipo di

Paesi. È indicato a chi è alla ricerca di un’esposizioneal mercato internazionale.

iShares Core MSCI WorldUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

16.000

15.000

13.000

14.000

12.000

18.000

17.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 147: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 6

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER CSSPX / CODICE ISIN IE00B5BMR087 / CODICE REUTERS CSSPX.MI / CODICE BLOOMBERG CSSPX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al rallentamento del ciclo dell’economia statunitense.

Rischio di cambio euro/dollaro.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOS&P 500

TER (COSTO ANNUO)0,07%

DATA DI LANCIO18/05/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF espone alle potenzialità di crescita dei titoli delle società a maggiore capitalizzazione quotate sul listino della prima economia mondiale.

L’ETF consente di investire in maniera diversificata sull’indice più rappresentativo della Borsa di New York, composto dai 500 principali

titoli azionari statunitensi. L’ETF è disponibile anche nella versione a capitalizzazione.

iShares Core S&P 500UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

18.000

17.000

16.000

15.000

13.000

14.000

12.000

20.000

19.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 148: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 7

TICKER IWMO / CODICE ISIN IE00BP3QZ825 / CODICE REUTERS IWMO.MI / CODICE BLOOMBERG IWMO IM

FATTORI DI RISCHIO

Rischio di concentrazione su un fattore,che comporta minore diversificazione.

Può essere influenzato da notizieeconomiche, politiche o societarie.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World Momentum Index

TER (COSTO ANNUO)0,30%

DATA DI LANCIO03/10/2014

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF espone alle potenzialità di apprezzamento dei titoli mondiali dotati di una maggiore forza relativa.

Mira a replicare il più fedelmente possibile l’andamentodi un indice composto da un sottogruppo di titoli di società

globali dell’indice MSCI World i quali hanno evidenziatouna tendenza di rialzo dei prezzi.

iShares Edge MSCI World Momentum Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

13.000

12.500

13.500

12.000

11.000

11.500

15.000

14.500

14.000

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

Page 149: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 8

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER IEVL / CODICE ISIN IE00BQN1K901 / CODICE REUTERS IEVL.MI / CODICE BLOOMBERG IEVL IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposto prevalentemente a un fattoree ai movimenti del mercato correlati.

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe Enhanced Value

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO16/01/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF consente di beneficiare delle possibilità di apprezzamento nel medio/lungo termine del valore dei titoli presenti nel paniere, per via di un loro presumibile riallineamento ai valori espressi dai fondamentali.

Mira a replicare l’andamento di un indice composto da una selezionedi titoli inclusi nell’MSCI Europe con valutazioni inferiori rispetto

ai fondamentali. Adatto a chi vuole un’esposizione regionale con un forteorientamento ai titoli sottovalutati.

iShares Edge MSCI Europe Value Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

9.000

8.000

9.500

8.500

11.500

10.500

11.000

10.000

FE

B 1

5

LU

G 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 150: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 4 9

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER IWQU / CODICE ISIN IE00BP3QZ601 / CODICE REUTERS IWQU.MI / CODICE BLOOMBERG IWQU IM

FATTORI DI RISCHIO

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Notizie economiche, politichee societarie che coinvolgono le società.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World Sector Neutral Quality

TER (COSTO ANNUO)0,30%

DATA DI LANCIO03/10/2014

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

Grazie alla sua esposizione verso le aziende di maggiore “qualità”, l’ETF permette di prendere posizione su alcuni dei titoli potenzialmente meglio impostati per un futuro apprezzamento.

Punta a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da un sottogruppo di titoli dell’MSCI World. Indicato

per chi cerca un’esposizione globale con un forte orientamento ad azionidi società che presentano utili elevati e stabili.

iShares Edge MSCI World Quality Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

12.500

12.000

13.000

11.500

11.000

15.000

14.500

14.000

13.500

Page 151: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER IEQU / CODICE ISIN IE00BQN1K562 / CODICE REUTERS IEQU.MI / CODICE BLOOMBERG IEQU IM

FATTORI DI RISCHIO

Indice con una concentrazionesu un fattore e minore diversificazione.

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe Sector Neutral Quality

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO16/01/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescita del capitale

Grazie alla sua esposizione verso le aziende di maggiore “qualità”, l’ETF permette di prendere posizione su alcuni dei titoli potenzialmente meglio impostati per un futuro apprezzamento.

Cerca di replicare la performance di un indice compostoda un segmento di titoli dell’MSCI Europe con ricavi stabili e robusti,

presentandosi come un prodotto adatto a chi è alla ricercadi un’esposizione ad aziende che registrano ricavi interessanti.

iShares Edge MSCI Europe Quality Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

9.000

9.500

11.500

10.500

11.000

10.000

12.000

FE

B 1

5

LU

G 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

Page 152: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 1

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER IWVL / CODICE ISIN IE00BP3QZB59 / CODICE REUTERS IWVL.MI / CODICE BLOOMBERG IWVL IM

FATTORI DI RISCHIO

Concentrazione su un fattoree dunque minore diversificazione.

Maggiore esposizione ai movimentidel mercato correlati a tale fattore.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World Enhanced Value

TER (COSTO ANNUO)0,30%

DATA DI LANCIO03/10/2014

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescita del capitale

L’ETF consente di beneficiare delle possibilità di apprezzamento nel medio/lungo termine del valore dei titoli presenti nel paniere, per via di un loro presumibile riallineamento ai valori espressi dai fondamentali.

Persegue l’obiettivo di replicare nel modo più fedele possibile l’andamento di un indice composto da un sottogruppo di titoli

dell’MSCI World che raccoglie i titoli azionari sottovalutati rispettoai loro fondamentali.

iShares Edge MSCI World Value Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

14.000

13.000

12.000

11.000

15.000

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 153: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 2

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER IEMO / CODICE ISIN IE00BQN1K786 / CODICE REUTERS IEMO.MI / CODICE BLOOMBERG IEMO IM

FATTORI DI RISCHIO

Concentrato su un fattore, quindi meno diversificato rispetto all’indice originario.

Di conseguenza risulta più espostoai movimenti correlati al fattore.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe Momentum

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO16/01/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF espone alle potenzialità di apprezzamento dei titoli europei dotati di una maggiore forza relativa.

Mira a replicare l’andamento di un indice composto da una selezionedi titoli inclusi nell’MSCI Europe, i cui valori stiano attraversando una fase di forza relativa. Consente un’esposizione regionale con un forte

orientamento a titoli che abbiano registrato un rialzo dei prezzi.

iShares Edge MSCI Europe Momentum Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

8.500

9.500

9.000

10.500

11.000

10.000

12.000

11.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 154: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 3

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER IWDP / CODICE ISIN IE00B1FZS350 / CODICE REUTERS IWDP.MI / CODICE BLOOMBERG IWDP IM

FATTORI DI RISCHIO

Eventuale indebolimento del settore immobiliare e dell’economia.

Andamento del cambio tra l’euroe le valute dei titoli presenti nel fondo.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE EPRA/NAREIT Developed Dividend+

TER (COSTO ANNUO)0,59%

DATA DI LANCIO20/10/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF consente di prendere posizione su uno dei settori trainanti delle economie sviluppate, tipicamente legato in maniera molto stretta all’andamento del ciclo economico.

Consente un investimento sui titoli delle società di investimento immobiliari (Reit) quotate nei Paesi sviluppati. Adatto a chi vuole

scommettere sul comparto immobiliare internazionale e sul positivo andamento ciclico dell’economia globale.

iShares Developed Markets Property Yield UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

15.000

13.000

14.000

12.000

16.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 155: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 4

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER IASP / CODICE ISIN IE00B1FZS244 / CODICE REUTERS IASP.MI / CODICE BLOOMBERG IASP IM

FATTORI DI RISCHIO

Performance generale dei mercati azionari e del settore immobiliare.

Le variazioni dei tassi possono incidere sul valore dei beni immobili.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE EPRA/NAREIT Developed Asia Dividend+

TER (COSTO ANNUO)0,59%

DATA DI LANCIO20/10/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF replica infatti un indice focalizzato su un settore in tumultuosa espansione nella regione asiatica e caratterizzato da importanti prospettive di sviluppo.

Mira a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da società immobiliari quotate e Real estate investment trust

(Reit) dei Paesi asiatici sviluppati, che soddisfano inoltre determinati criteri relativi ai rendimenti da dividendo.

iShares Asia Property YieldUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

10.500

13.000

12.500

14.000

13.500

12.000

11.500

14.500

Page 156: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 5

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER IEEM / CODICE ISIN IE00B0M63177 / CODICE REUTERS IEEM.MI / CODICE BLOOMBERG IEEM IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione alla volatilità delle azioni emergenti e all’andamento del ciclo

economico internazionale.

Rischio di cambio tra euro e le valute in cui sono espressi i titoli nel fondo.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Emerging Markets Index(SM)

TER (COSTO ANNUO)0,75%

DATA DI LANCIO18/11/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescita del capitale/Integrazione reddito

L’ETF consente di investire su alcune delle economie dotate dei maggiori tassi di crescita potenziali. L’ETF assicura inoltre un flusso trimestrale di dividendi.

L’ETF offre un accesso diversificato ai mercati azionari dei principali Paesi emergenti quali Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Messico, Russia, Sudafrica e Taiwan. L’indice sottostante è investito in circa

850 blue chip quotate su tali mercati. L’ETF è disponibile anche nella versione ad accumulazione.

iShares MSCI Emerging MarketsUCITS ETF (Dist)

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

6.000

8.000

7.000

12.000

11.000

10.000

9.000

13.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 157: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER IEUX / CODICE ISIN IE00B14X4N27 / CODICE REUTERS IEUX.MI / CODICE BLOOMBERG IEUX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al potenziale rallentamento del ciclo economico in Europa.

Esposizione alla ciclicità dei mercati azionari globali.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe ex-UK

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO02/06/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

I titoli compresi nel paniere sono particolarmente rappresentativi delle prospettive di espansione dei Paesi europei più industrializzati.

L’ETF offre un’esposizione diversificata alle società europee, con l’investimento in un’ampia gamma di società dei Paesi del Vecchio

continente escluso il Regno Unito.

iShares MSCI Europe ex-UKUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

13.000

12.000

19.000

18.000

17.000

16.000

15.000

14.000

20.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 158: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 7

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER LTAM / CODICE ISIN IE00B27YCK28 / CODICE REUTERS LTAM.MI / CODICE BLOOMBERG LTAM IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al ciclo Usa, primo partner

commerciale del Sud America e alla volatilità tipica dell’azionario emergente.

Rischio cambio tra Euro e valute d’espressione dei singoli titoli in

portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI EM Latin America 10/40

TER (COSTO ANNUO)0,74%

DATA DI LANCIO15/10/2007

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel Capitale/Integrazione reddito

L’ETF permette di prendere posizione su alcune tra le più promettenti economie emergenti. L’ETF distribuisce inoltre un dividendo su base semestrale.

L’ETF è pensato per consentire l’accesso al mercato azionario emergente dell’America Latina. L’indice sottostante investe nelle oltre 100 principali società di Brasile, Cile, Colombia, Messico e Perù, con una predominanza di azioni brasiliane. L’ETF è disponibile anche nella

versione ad accumulazione.

iShares MSCI EM Latin AmericaUCITS ETF (Dist)

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

6.000

8.000

7.000

11.000

10.000

9.000

12.000

Page 159: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER CSNDX / CODICE ISIN IE00B53SZB19 / CODICE REUTERS CSNDX.MI / CODICE BLOOMBERG CSNDX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione a un eventuale rallentamento dell’economia americana.

Rischio cambio euro/dollaro Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTONASDAQ-100

TER (COSTO ANNUO)0,33%

DATA DI LANCIO26/01/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

I titoli compresi nel paniere sono di tipo growth, presentano cioè elevati tassi di crescita della redditività e occupano spesso una posizione di leadership nei rispettivi mercati di riferimento a livello internazionale.

L’ETF è rivolto a chi vuole puntare sulle potenzialità di crescita delle 100 maggiori società non finanziarie quotate sul Nasdaq e beneficiare

della capitalizzazione al suo interno delle cedole distribuite dalle società. Nell’indice sottostante sono presenti in via principale titoli del

settore high tech, non solo statunitensi, selezionati in relazione alla capitalizzazione rettificata per il flottante.

iShares NASDAQ 100UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

14.000

15.000

16.000

17.000

18.000

19.000

10.000

11.000

12.000

13.000

20.000

21.000

22.000

24.000

23.000

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 160: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 5 9

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER IWDE / CODICE ISIN IE00B441G979 / CODICE REUTERS IWDE.MI / CODICE BLOOMBERG IWDE IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento del ciclo economico a livello globale.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World 100% Hedged to EUR

TER (COSTO ANNUO)0,55%

DATA DI LANCIO30/09/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

I titoli compresi nel paniere sono particolarmente rappresentativi delle prospettive di espansione dei Paesi più industrializzati e occupano spesso una posizione di leadership nei rispettivi mercati di riferimento.

L’ETF consente l’investimento diversificato su oltre 1.500 titoli azionari dei principali Paesi sviluppati beneficiando della copertura del rischio di cambio. La selezione dei titoli inseriti nell’indice sottostante avviene sulla

base di dimensione, liquidità e flottante. Circa metà dell’indice è così costituita da aziende statunitensi.

iShares MSCI World EUR HedgedUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

13.000

14.000

15.000

11.000

12.000

16.000

17.000

18.000

Page 161: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER IMEU / CODICE ISIN IE00B1YZSC51 / CODICE REUTERS IMEU.MI / CODICE BLOOMBERG IMEU IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al rischio di cambio tra euro

e le valute in cui sono espressi i titoli presenti nell’indice sottostante.

Esposizione all’andamento del ciclo economico internazionale.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe

TER (COSTO ANNUO)0,35%

DATA DI LANCIO6/07/2007

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

I titoli compresi nel paniere sono particolarmente rappresentativi delle prospettive di espansione dei Paesi europei più industrializzati.

L’ETF consente di prendere posizione in maniera diversificata sui mercati azionari dei Paesi europei sviluppati attraverso l’investimento in un

indice sottostante composto da circa 450 titoli. L’ETF è disponibile anche nella versione ad accumulazione.

iShares MSCI EuropeUCITS ETF (Dist)

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

13.000

12.000

17.000

16.000

15.000

14.000

18.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 162: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 1

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

TICKER IUSE / CODICE ISIN IE00B3ZW0K18 / CODICE REUTERS IUSE.MI / CODICE BLOOMBERG IUSE IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione a un eventuale rallentamento dell’economia americana.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOS&P 500 EUR Hedged

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO30/09/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

Le società inserite nel paniere sono espressione di una delle economie più dinamiche al mondo oltre che espressione di leader nei rispettivi mercati di riferimento.

L’ETF consente un investimento diversificato sulle 500 società a maggiore capitalizzazione degli Stati Uniti, con il beneficio della

copertura del rischio valutario.

iShares S&P 500 EUR HedgedUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

12.500

13.000

13.500

14.000

14.500

15.000

10.500

11.000

11.500

12.000

15.500

16.500

16.000

17.500

17.000

19.000

18.500

18.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 163: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 2

TICKER CSEMU / CODICE ISIN IE00B53QG562 / CODICE REUTERS CSEMU.MI / CODICE BLOOMBERG CSEMU IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al potenziale rallentamento del ciclo economico in Europa.

Esposizione alla ciclicità dei mercati azionari globali.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI EMU

TER (COSTO ANNUO)0,33%

DATA DI LANCIO12/01/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

I titoli compresi nel paniere sono particolarmente rappresentativi delle prospettive di espansione di alcuni dei Paesi europei più industrializzati.

Consente un’esposizione diversificata a società di Paesi appartenenti all’Unione Monetaria Europea, con un investimento in un’ampia gamma

di aziende di Paesi riconducibili all’Unione. Adatto per chiè alla ricerca di questa specifica esposizione regionale.

iShares MSCI EMUUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

13.000

12.000

19.000

18.000

17.000

16.000

15.000

14.000

20.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

Page 164: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 3

TICKER IUKP / CODICE ISIN IE00B1TXLS18 / CODICE REUTERS IUKP.MI / CODICE BLOOMBERG IUKP IM

FATTORI DI RISCHIO

Eventuale rallentamentodella congiuntura economica.

Performance generale dei mercati azionari e del settore immobiliare.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSImmobiliare

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE EPRA/NAREIT UK Property

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO16/03/2007

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF consente di esporsi al mercato immobiliare più dinamico del continente europeo, quello britannico, per un’esposizione strettamente legata all’andamento del ciclo economico.

Offre un’esposizione diversificata a società immobiliari del Regno Unito in un’unica operazione e la possibilità di investire in società immobiliari quotate e Reit. Adatto a chi vuole un’esposizione a un unico Paese con

un forte orientamento alla crescita.

iShares UK PropertyUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

15.000

16.000

17.000

18.000

19.000

20.000

11.000

12.000

13.000

14.000

21.000

C A P I T O L O

OBIETTIVOCrescita

del capitale

3

Page 165: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 4

C A P I T O L O

3OBIETTIVOCrescitadel capitale

TICKER CSINDU / CODICE ISIN IE00B53L4350 / CODICE REUTERS CSINDU.MI / CODICE BLOOMBERG CSINDU IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento del ciclo economico statunitense.

Rischio cambio euro/dollaro.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTODow Jones Industrial Average

TER (COSTO ANNUO)0,33%

DATA DI LANCIO26/01/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Crescitadel capitale

L’ETF espone alle potenzialità di crescita dei titoli delle società a maggiore capitalizzazione quotate sul listino della prima economia mondiale.

L’ETF permette all’investitore di prendere posizione sulle 30 principali società quotate sul mercato azionario statunitense. Nell’indice

sottostante i titoli sono pesati secondo il loro prezzo e sono presenti tutti i settori di attività ad esclusione di trasporti e utility.

iShares Dow Jones Industrial Average UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

12.000

11.000

14.000

13.000

17.000

16.000

15.000

19.000

18.000

Page 166: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER ITPS / CODICE ISIN IE00B1FZSC47 / CODICE REUTERS ITPS.MI / CODICE BLOOMBERG ITPS IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione a fasi di rialzo dei tassi d’interesse negli Usa.

Rischio di cambio tra euroe dollaro Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays US Government Inflation-Linked Bond

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO08/12/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF offre una protezione da dinamiche di aumento dei prezzi che dovessero trovare manifestazione negli Stati Uniti e quindi anche a sue possibili estensioni in altre aree del mondo.

L’ETF è pensato per offrire accesso a una selezione di titoli di Stato statunitensi indicizzati all’inflazione, denominati Treasury Inflation-

Protected Securities, o TIPS. Del paniere sottostante fanno parte oltre 35 TIPS emessi in dollari Usa dal Tesoro di Washington. I titoli nel paniere sono caratterizzati da un capitale in circolazione pari ad almeno 500

milioni di dollari e da una vita residua minima di un anno.

iShares $ TIPSUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

9.600

9.200

10.000

9.800

10.200

10.400

9.400

10.600

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 167: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 6

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER IBTS / CODICE ISIN IE00B14X4S71 / CODICE REUTERS IBTS.MI / CODICE BLOOMBERG IBTS IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione, seppur contenuta,a eventuali rialzi dei tassi d’interesse

negli Stati Uniti.

Rischio di cambio tra euro e dollaro Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOICE U.S. Treasury 1-3 Year Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO02/06/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale / Integrazi-one del reddito

L’ETF investe su obbligazioni ad alto rating emesse dal Tesoro Usa epermette di incassare cedole su base semestrale.

L’ETF permette di investire su una selezione di titoli di Stato a breve termine emessi in dollari Usa dal Tesoro di Washington. Il paniere

sottostante è composto da una trentina di obbligazioni governative ad alto rating (investment grade) e ha una duration obiettivo compresa tra 1 e 3 anni. In esso rientrano solo titoli caratterizzati da un ammontare in circolazione almeno pari a 5 miliardi di dollari. L’ETF è disponibile anche

nella versione ad accumulazione.

iShares $ Treasury Bond 1-3yrUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.050

10.150

10.200

10.250

10.100

10.300

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 168: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 7

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER CSBGU7 / CODICE ISIN IE00B3VWN393 / CODICE REUTERS CSBGU7.MI / CODICE BLOOMBERG CSBGU7 IM

FATTORI DI RISCHIO

Rischio di credito, variazioni dei tassi e/o insolvenze degli emittenti.

Sensibile a qualsiasi evento economico, politico, di mercato o normativo locale.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOICE U.S. Treasury 3-7 Year Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO03/06/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF consente l’investimento nei titoli governativi a breve/media scadenza di uno dei Paesi caratterizzati dal merito di credito più elevato, gli Stati Uniti.

Punta a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da obbligazioni governative denominate in dollari statunitensi

emesse dal Tesoro degli Stati Uniti. Adatto a chi è alla ricercadi un investimento in obbligazioni governative.

iShares $ Treasury Bond 3-7yrUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.500

9.700

10.100

10.300

10.500

10.700

9.900

10.900

Page 169: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 8

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER IBTM / CODICE ISIN IE00B1FZS798 / CODICE REUTERS IBTM.MI / CODICE BLOOMBERG IBTM IM

FATTORI DI RISCHIOSensibilità a variazioni dei tassi

d’interesse superiore rispetto a panieri composti da bond a più breve scadenza.

Rischio di cambio tra euro e dollaro Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOICE U.S. Treasury 7-10 Year Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO08/12/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale / Integrazi-one del reddito

L’ETF investe su obbligazioni ad alto rating emesse dal Tesoro Usa e permette di incassare cedole su base semestrale.

L’ETF offre la possibilità di investire in una selezione di titoli di Stato statunitensi a medio e lungo termine effettuata sulla base della liquidità

e delle dimensioni delle emissioni. Del paniere sottostante fanno parte una decina di obbligazioni emesse in dollari Usa dal Tesoro di Washington e caratterizzate da rating elevati (investment grade). Il

paniere ha una duration obiettivo compresa tra 7 e 10 anni.L’ETF è disponibile anche nella versione ad accumulazione.

iShares $ Treasury Bond 7-10yrUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

9.500

10.500

11.000

10.000

11.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 170: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 6 9

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER SEGA / CODICE ISIN IE00B4WXJJ64 / CODICE REUTERS SEGA.MI / CODICE BLOOMBERG SEGA IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’aumento dei tassi d’interesse nella zona Euro.

Esposizione al rischio emittentedei titoli in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Treasury Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO17/4/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale/Integrazione del reddito

In considerazione dell’elevato rating degli emittenti e della presenza di un flusso cedolare distribuito semestralmente.

L’ETF offre la possbilità di investire in maniera diversificata su un paniere di 300 titoli di Stato emessi dai principali Paesi della zona Euro, caratterizzati da rating elevati (investment grade) e denominati in euro.

All’indice sottostante appartengono esclusivamente obbligazioni dotate di una vita residua superiore a un anno e di un ammontare minimo in

circolazione pari a 300 milioni di euro.

iShares Core Euro Government Bond UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

12.000

11.500

11.000

13.500

13.000

12.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 171: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER IGLT / CODICE ISIN IE00B1FZSB30 / CODICE REUTERS IGLT.MI / CODICE BLOOMBERG IGLT IM

FATTORI DI RISCHIO

Rischio credito, variazioni dei tassie/o insolvenze degli emittenti.

Declassamenti reali o potenziali possono aumentare il livello di rischio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE Actuaries UK Conventional Gilts All Stocks

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO01/12/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF consente l’investimento nei titoli governativi di uno dei Paesi caratterizzati dal merito di credito più elevato, la Gran Bretagna.

Punta a replicare il più fedelmente possibile l’andamentodi un indice composto da obbligazioni governative del Regno Unito

denominate in sterline. Offre quindi un’esposizione diversificata ai titolidi Stato della Gran Bretagna.

iShares Core UK GiltsUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

9.500

12.500

12.000

11.500

10.500

11.000

10.000

13.500

13.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 172: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 1

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER EMV / CODICE ISIN IE00B8KGV557 / CODICE REUTERS EMV.MI / CODICE BLOOMBERG EMV IM

FATTORI DI RISCHIO

Le variazioni dei tassi di cambio influiranno sul valore dell’investimento.

Andamento mercati azionari, eventi economici e politici.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI EM Minimum Volatility

TER (COSTO ANNUO)0,40%

DATA DI LANCIO30/11/2012

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF è pensato per ridurre la volatilità totale di un portafoglio azionario esposto ai mercati emergenti. Conferisce pertanto un elemento di protezione all’investimento sui mercati azionari emergenti, tipicamente caratterizzati da elevati livelli di volatilità.

Punta a replicare le performance di un indice compostoda società selezionate dei mercati emergenti che, in aggregato,

presentano caratteristiche di volatilità inferiore rispettoai mercati azionari emergenti più ampi.

iShares Edge MSCI Emerging Markets Minimum Volatility UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

9.500

11.000

10.500

12.500

12.000

11.500

13.500

13.000

Page 173: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 2

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER MVEU / CODICE ISIN IE00B86MWN23 / CODICE REUTERS MVEU.MI / CODICE BLOOMBERG MVEU IM

FATTORI DI RISCHIO

Parzialmente esposto agli effettidi un rallentamento economico.

Parzialmente esposto al rischio cambio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe Minimum Volatility

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO30/11/2012

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF è pensato per ridurre la volatilità totale di un portafoglio azionario esposto al mercato europeo. Conferisce pertanto un elemento di protezione per un investitore avverso al rischio ma comunque interessato a investire in azioni.

Consente un investimento focalizzato sulle azioni europee a grandee media capitalizzazione selezionate in base a criteri volti a minimizzare

la volatilità complessiva dell’investimento. I dividendi staccati dalle società facenti parte dell’indice sottostante sono reinvestiti nel fondo.

iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

12.000

11.000

14.000

13.000

17.000

18.000

16.000

15.000

20.000

19.000

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 174: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 3

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER MVOL / CODICE ISIN IE00B8FHGS14 / CODICE REUTERS MVOL.MI / CODICE BLOOMBERG MVOL IM

FATTORI DI RISCHIO

Risente solo in parte di un eventuale rallentamento della congiuntura.

Influenzato dall’andamentodel tasso di cambio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World Minimum Volatility

TER (COSTO ANNUO)0,30%

DATA DI LANCIO30/11/2012

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF è pensato per ridurre la volatilità totale di un portafoglio azionario esposto ai mercati internazionali. Conferisce pertanto un elemento di protezione per un investitore avverso al rischio ma comunque interessato a investire in azioni.

Permette di investire nelle azioni globali dei Paesi sviluppatiselezionate in base a criteri volti a minimizzare la volatilità complessiva

dell’investimento. I dividendi distribuiti dalle società facenti partedell’indice sottostante vengono reinvestite all’interno del fondo.

iShares Edge MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

15.000

14.000

16.000

13.000

12.000

19.000

18.000

17.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 175: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 4

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER MVUS / CODICE ISIN IE00B6SPMN59 / CODICE REUTERS MVUS.MI / CODICE BLOOMBERG MVUS IM

FATTORI DI RISCHIO

Risente solo in parte di un eventuale rallentamento della congiuntura Usa.

Influenzato dall’andamento del tassodi cambio euro/dollaro Usa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOS&P 500 Minimum Volatility

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO30/11/2012

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF è pensato per ridurre la volatilità totale di un portafoglio azionario esposto al mercato statunitense. Conferisce pertanto un elemento di protezione per un investitore avverso al rischio ma comunque interessato a investire sull'azionario Usa.

Permette di investire in modo focalizzato su azioni statunitensi selezionate in base a criteri volti a minimizzare la volatilità complessiva

dell’investimento. I dividendi distribuiti dalle società facenti parte dell’indice sottostante vengono reinvestiti all’interno del fondo.

iShares Edge S&P 500 MinimumVolatility UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

12.000

20.000

18.000

16.000

14.000

22.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 176: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 5

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER IEAG / CODICE ISIN IE00B3DKXQ41 / CODICE REUTERS IEAG.MI / CODICE BLOOMBERG IEAG IM

FATTORI DI RISCHIO

Elevata sensibilità ai rialzi dei tassi d’interesse.

Esposizione al rischio emittente dei singoli titoli in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Aggregate Bond

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO06/03/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione capitale / Integrazione reddito

L’ETF permette un approccio diversificato all’investimento obbligazionario e di ricevere cedole su base semestrale.

Permette di investire in un paniere molto diversificato compostoda titoli di Stato e corporate bond con rating elevati ed emessi in euro.

Indicato a chi vuole puntare sul mercato obbligazionario di qualitàe incassare cedole su base semestrale.

iShares Euro Aggregate BondUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

12.500

12.000

11.500

11.000

13.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 177: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 6

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER SE15 / CODICE ISIN IE00B4L60045 / CODICE REUTERS SE15.MI / CODICE BLOOMBERG SE15 IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al rischio emittente dei singoli titoli.

Esposizione alle variazioni dei tassi d’interesse.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Corporate 1-5 Year Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO25/09/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione capitale / Integrazione reddito

L’ETF consente di ottenere rendimenti superiori a quelli dei titoli di Stato di pari durata esponendosi limitatamente alle variazioni dei tassi d’interesse e di ricevere semestralmente un flusso di dividendi.

L’ETF è pensato per consentire l’investimento in titoli obbligazionari a breve-media durata (1-5 anni) e dotati di elevato rating (investment grade), emessi da società internazionali e denominati in euro. Tutte

le emissioni nel paniere sono dotate di un ammontare minimo in circolazione pari a 300 milioni di euro.

iShares Euro Corporate Bond 1-5yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.200

11.600

11.400

11.200

11.000

10.800

10.600

10.400

11.800

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 178: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 7

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER IRCP / CODICE ISIN IE00B6X2VY59 / CODICE REUTERS IRCP.MI / CODICE BLOOMBERG IRCP IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al rischio emittente dei singoli titoli.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays EUR Corporate Interest Rate Hedged

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO22/10/2012

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale / Integrazione reddito

L’ETF consente di beneficiare dei rendimenti provenienti dal mercato del credito (senza il rischio tassi) e di ricevere semestralmente un flusso di dividendi.

L’ETF consente di investire in obbligazioni societarie di elevata qualità (investment grade) emesse in euro con la copertura del rischio di rialzo dei tassi d’interesse. Il paniere sottostante è perciò composto da oltre 1.500 obbligazioni a tasso fisso e da contratti future sui titoli di Stato

tedeschi per la copertura del rischio tassi.

iShares Euro Corporate Bond Interest Rate Hedged UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

OTT 1

2

LU

G 1

3

LU

G 1

4

LU

G 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.200

10.250

10.150

10.050

10.400

10.450

10.300

10.350

10.100

10.500

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 179: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 8

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER IBCX / CODICE ISIN IE0032523478 / CODICE REUTERS IBCX.MI / CODICE BLOOMBERG IBCX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al rischio emittentedei singoli titoli.

Esposizione alle variazionidei tassi d’interesse.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOMarkit iBoxx EUR Liquid Corporates Large Cap

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO17/03/2003

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione capitale / Integrazione reddito

L’ETF consente di investire in obbligazioni di qualità con un rendimento potenziale superiore a quello dei titoli di Stato di pari durata e di ricevere trimestralmente un flusso di dividendi.

L’ETF consente di investire nelle obbligazioni corporate più liquide tra quelle emesse in euro da società internazionali con elevato rating

(investment grade). Il paniere sottostante comprende oltre 800 obbligazioni con vita residua di almeno un anno e un ammontare minimo

in circolazione pari a 300 milioni di euro. Il singolo peso all’interno del portafoglio non può mai superare il 4% del totale.

iShares Euro Corporate Bond Large Cap UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

12.000

11.500

11.000

12.500

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 180: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 7 9

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER IEGE / CODICE ISIN IE00B3FH7618 / CODICE REUTERS IEGE.MI / CODICE BLOOMBERG IEGE IM

FATTORI DI RISCHIO

Sensibilità a eventi economici, politici,di mercato o normativi locali.

Rischio di credito, variazioni dei tassi e/o insolvenze degli emittenti.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Short Treasury (0-12 Months) Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO06/03/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF consente l’investimento nei titoli governativi a brevissima scadenza emessi dai Paesi della zona Euro.

Mira a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da obbligazioni governative investment grade dell’Eurozona.

Indicato a chi è alla ricerca di una esposizione diversificataa obbligazioni governative in euro di breve termine.

iShares Euro Government Bond 0-1yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.020

10.040

10.060

10.080

10.100

10.120

Page 181: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER IBGS / CODICE ISIN IE00B14X4Q57 / CODICE REUTERS IBGS.MI / CODICE BLOOMBERG IBGS IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione limitata a fasi di rialzodei tassi d’interesse.

Esposizione al rischio emittentedei singoli titoli in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Bond 1-3 Year Term

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO05/06/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF permette di salvaguardare il capitale grazie alla bassa esposizione alle variazioni dei tassi d’interesse ufficiali. L’ETF consente inoltre di incassare un flusso cedolare su base semestrale.

L’ETF è pensato per permettere di prendere posizione su un paniere di titoli di Stato a breve termine emessi dai principali Paesi dell’Eurozona, caratterizzati da rating elevati (investment grade). I titoli compresi nel paniere sono denominati in euro e hanno vita residua tra 1,25 e 3,25

anni, con una duration obiettivo da un minimo di un anno fino a 3 anni. L’ETF è disponibile anche nella versione ad accumulazione.

iShares Euro Government Bond 1-3yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOANDAMENTO STORICOANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.500

9.700

9.900

10.100

10.300

10.700

10.500

11.100

10.900

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 182: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 1

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

TICKER IBGX / CODICE ISIN IE00B1FZS681 / CODICE REUTERS IBGX.MI / CODICE BLOOMBERG IBGX IM

FATTORI DI RISCHIO

Parziale esposizione alle fasi di rialzodei tassi d’interesse.

Esposizione al rischio emittente dei singoli titoli in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Bond 5 Year Term

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO08/12/2006

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZODEI DIVIDENDIDistribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF permette di salvaguardare il capitale grazie alla bassa esposizione alle variazioni dei tassi d’interesse ufficiali. L’ETF consente inoltre di incassare un flusso cedolare su base semestrale.

L’ETF permette di investire nei titoli di Stato a breve scadenza emessi dai principali Paesi della zona Euro caratterizzati da rating elevati

(investment grade) e denominati in euro. Il paniere ha una duration obiettivo compresa tra 3 e 5 anni.

iShares Euro Government Bond 3-5yr UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.200

10.400

10.600

11.000

10.800

11.600

11.400

11.200

12.000

11.800

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 183: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 2

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER IBCI / CODICE ISIN IE00B0M62X26 / CODICE REUTERS IBCI.MI / CODICE BLOOMBERG IBCI IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione alle variazioni dei tassi d’interesse nella zona Euro.

Esposizione al rischio emittente dei titoli in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Euro Government Inflation-Linked Bond

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO18/11/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Protezione del capitale

L’ETF permette di salvaguardare il capitale dall’erosione di valore provocata da eventuali aumenti dei prezzi al consumo nei Paesi dell’Eurozona.

L’ETF è pensato per consentire di prendere posizione sui titoli di Stato dell’Eurozona indicizzati all’inflazione. Il paniere sottostante è infatti

composto da 30 obbligazioni governative della zona Euro indicizzate all’inflazione che abbiano una vita residua di almeno un anno e un

capitale in circolazione di almeno 500 milioni di euro.

iShares Euro Inflation Linked Government Bond UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.200

10.400

10.600

11.000

10.800

11.200

11.400

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 184: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 3

C A P I T O L O

OBIETTIVOProtezione

del capitale

3

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

T ICKER ERNE / CODICE ISIN IE00BCRY6557 / CODICE REUTERS ERNE.MI / CODICE BLOOMBERG ERNE IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al rischio emittentedei titoli in portafoglio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOMarkit iBoxx EUR Liquid Investment Grade Ultrashort

TER (COSTO ANNUO)0,09%

DATA DI LANCIO16/10/2013

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Investimento della liquidità

L’ETF risponde all’esigenza di gestire la liquidità con una limitata esposizione ai movimenti dei tassi d’interesse.

L’ETF consente di investire in obbligazioni corporate dei Paesi sviluppati, dotate di rating investment grade, denominate in Euro e dalla brevissima duration (da 0 a 1 anno per i bond a tasso fisso, da 0 a 3 anni per quelli a tasso variabile). Caratterizzate pertanto da una bassa sensibilità alle

variazioni dei tassi d’interesse e da un rendimento potenziale superiore a quello dei titoli di Stato di pari durata.

iShares Euro Ultrashort BondUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.100

10.300

10.200

10.500

10.400

10.700

10.600

10.800

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 185: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 4

C A P I T O L O

3OBIETTIVOProtezionedel capitale

TICKER CORP / CODICE ISIN IE00B7J7TB45 / CODICE REUTERS CORP.MI / CODICE BLOOMBERG CORP IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al rischio emittente.

Esposizione ai movimenti dei tassi d’interesse.

Esposizione al cambio Euro/Dollaro Usa in ragione della denominazione di

numerose emissioni in tale valuta.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSObbligazionario

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Barclays Global Aggregate Corporate Bond

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO24/09/2012

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Investimento della liquidità

L’ETF permette di prendere esposizione al mercato obbligazionario globale, con rendimenti usualmente superiori a quelli offerti dai titoli di Stato di analoga durata.

L’ETF investe in un paniere diversificato di oltre 2.500 obbligazioni caratterizzate da rating investment grade ed emesse da società

appartenenti sia ai Paesi sviluppati, sia a quelli emergenti. La vita residua minima dei titoli nel paniere è di un anno, quella media è di circa 6 anni.

Sono prevalenti i titoli denominati in dollari Usa.

iShares Global Corporate BondUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOO

TT 1

2

LU

G 1

3

LU

G 1

4

LU

G 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.500

10.300

10.500

10.100

9.700

11.100

10.700

10.900

9.900

11.300

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 186: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 5

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER FXC / CODICE ISIN IE00B02KXK85 / CODICE REUTERS FXC.MI / CODICE BLOOMBERG FXC IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento del ciclo economico in Cina e a livello globale.

Rischio di cambio euro/dollarodi Hong Kong.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE China 50

TER (COSTO ANNUO)0,74%

DATA DI LANCIO21/10/2004

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione / Crescitadel capitale

L’ETF permette di inserire nel portafoglio azionario un indice rappresentativo delle blue chip della seconda economia mondiale.

L’ETF permette di investire sui principali titoli azionari cinesi, in particolare replicando l’andamento di un paniere costituito dai 50 titoli di società cinesi più capitalizzate e liquide tra quelle quotate a Hong Kong. In tale paniere, dove nessun titolo può pesare per oltre il 10% del totale,

un ruolo predominante è appannaggio del settore finanziario.

iShares China Large CapUCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

14.000

13.000

16.000

15.000

12.000

11.000

17.000

Page 187: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 6

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER EXS1 / CODICE ISIN DE0005933931 / CODICE REUTERS GDAXIEX.MI / CODICE BLOOMBERG DAXEX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento del ciclo economico in Germania

e a livello globale.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario INDICE DI RIFERIMENTODAX®

TER (COSTO ANNUO)0,16%

DATA DI LANCIO27/12/2000

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione / Crescita del capitale

L’ETF offre la possibilità di estendere la copertura del portafoglio azionario sui titoli più rappresentativi dell’economia tedesca, caratterizzati da potenzialità di crescita legate alla loro presenza a livello globale.

L’ETF offre l’accesso a un investimento focalizzato sul mercato azionario della principale economia europea. Il paniere sottostante contiene i titoli

delle 30 principali società tedesche selezionate per capitalizzazione e volumi di negoziazione, con una preponderanza di società attive nella

produzione di beni di consumo e di società finanziarie.

iShares Core DAX UCITSETF (DE)

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

12.000

16.000

15.000

18.000

17.000

14.000

13.000

20.000

19.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 188: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 7

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

OBIETTIVO Diversificazione / Crescita del capitale

TICKER CSSX5E / CODICE ISIN IE00B53L3W79 / CODICE REUTERS CSSX5E.MI / CODICE BLOOMBERG CSSX5E IM

FATTORI DI RISCHIO

Scarsa diversificazione dell’indice sottostante.

Esposizione al potenziale rallentamento del ciclo economico in Europa.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOEURO STOXX® 50

TER (COSTO ANNUO)0,10%

DATA DI LANCIO26/01/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L’ETF offre in un’unica soluzione la possibilità di diversificare il portafoglio azionario sui titoli più rappresentativi dell’Area Euro, caratterizzati da potenzialità di crescita legate alla loro presenza a livello globale.

L’ETF permette l’investimento sulle 50 blue chip quotate sui mercati azionari dell’Eurozona attraverso l’esposizione a uno dei benchmark

più rappresentativi delle Borse dell’area. Nel paniere sottostante spicca la prevalenza di titoli a elevata capitalizzazione appartenenti ai settori

finanziari, industriali e farmaceutici, quotati sui mercati di Francia, Germania, Spagna e Italia.

iShares Core EURO STOXX 50UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

15.000

13.000

14.000

12.000

19.000

18.000

16.000

17.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 189: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 8

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER ISF / CODICE ISIN IE0005042456 / CODICE REUTERS ISF.MI / CODICE BLOOMBERG ISF IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione all’andamento del ciclo economico in Gran Bretagna.

Rischio di cambio euro/sterlina.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE 100

TER (COSTO ANNUO)0,07%

DATA DI LANCIO27/4/2000

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF permette di arricchire il portafoglio azionario con una posizione focalizzata sull’azionario UK.

L’ETF offre la possibilità di investire sui titoli azionari delle 100 principali società quotate alla Borsa di Londra selezionati sulla base della

capitalizzazione. Il paniere sottostante vede una presenza preponderante di titoli del settore finanziario, dell’energia e dei beni di consumo. L’ETF è

disponibile anche nella versione ad accumulazione.

iShares Core FTSE 100UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

15.000

13.000

14.000

12.000

17.000

16.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 190: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 8 9

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER EIMI / CODICE ISIN IE00BKM4GZ66 / CODICE REUTERS EIMI.MI / CODICE BLOOMBERG EIMI IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione a mercati caratterizzati da livelli di volatilità superiori a quelli dei

Paesi sviluppati.

Rischio di cambio tra l’euro e le valute in cui sono espresse le società comprese

nell’indice.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Emerging Markets Investable Market

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO30/05/2014

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L’ETF permette l’inserimento in portafoglio tramite un singolo strumento di società rappresentative di tutti i mercati emergenti.

L’ETF permette di prendere posizione in maniera diversificata sui principali mercati azionari dei Paesi emergenti, attraverso la replica di un paniere sottostante composto da oltre 1.800 titoli di Paesi quali Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Messico, Russia, Sud Africa e Taiwan. Del

paniere fanno parte società di piccola, media e grande capitalizzazione.

iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

6.000

11.000

10.000

8.000

9.000

7.000

13.000

12.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

OBIETTIVO Diversificazione

Page 191: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER SJPA / CODICE ISIN IE00B4L5YX21 / CODICE REUTERS SJPA.MI / CODICE BLOOMBERG SJPA IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al potenziale rallentamento del ciclo economico internazionale.

Rischio di cambio euro/yen.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Japan Investable Market Index (IMI)

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO25/09/2009

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF permette di inserire nel portafoglio azionario l’esposizione a uno specifico mercato, con un approccio improntato alla diversificazione.

L’ETF consente di investire sul mercato azionario della terza economia mondiale attraverso un approccio improntato alla diversificazione.

L’indice sottostante è estremamente rappresentativo dell’economia nipponica e comprende 1.175 titoli di società di piccola, media e grande

capitalizzazione.

iShares Core MSCI Japan IMIUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

15.000

14.000

12.000

13.000

11.000

17.000

16.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 192: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 1

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER CSPXJ / CODICE ISIN IE00B52MJY50 / CODICE REUTERS CSPXJ.MI / CODICE BLOOMBERG CSPXJ IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione al rallentamento del ciclo

economico internazionale.

Rischio di cambio tra l’euro e le valute in cui sono espresse le società comprese

nell’indice.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Pacific ex-Japan

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO12/01/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF permette di inserire nel portafoglio azionario una specifica area geografica emergente.

L’ETF permette di prendere una posizione diversificata sui mercati azionari asiatici sviluppati ad eccezione di quello giapponese. All’interno

dell’indice sottostante il peso maggiore è occupato da società australiane, di Hong Kong e di Singapore, selezionate sulla base di

dimensione, liquidità e flottante.

iShares Core MSCI Pacific ex Japan UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

6.000

11.000

10.000

8.000

9.000

7.000

13.000

12.000

PRODOTTOBILLIONAIRE*

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

Page 193: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 2

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER EXXY / CODICE ISIN DE000A0H0728 / CODICE REUTERS DJCOMEX.MI / CODICE BLOOMBERG DJCOMEX IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione alle fasi di rallentamento

dell’economia mondiale.

Rischio legato all’uso di contratti swap.

Rischio valutario (le commodity sono quotate in dollari).

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSMaterie prime

INDICE DI RIFERIMENTOBloomberg Commodity (Total Return Index)

TER (COSTO ANNUO)0,46%

DATA DI LANCIO07/08/2007

TIPO REPLICA Swap

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF si rivolge a coloro che vogliono inserire nel loro portafoglio in maniera diversificata una componente legata alle materie prime.

L’ETF consente di investire in modo diversificato su un paniere di materie prime. L’indice sottostante è infatti composto da futures su

22 commodity, tra cui metalli preziosi, metalli industriali, materie prime agricole, materie prime energetiche e bestiame. Nessuno di tali settori

può pesare per oltre il 33% all’interno dell’indice e il peso di una singola materia prima può variare tra il 2% e il 15% del totale.

iShares Diversified Commodity Swap UCITS ETF (DE)

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

500

2.500

1.500

4.500

3.500

10.500

9.500

6.500

8.500

7.500

5.500

12.500

11.500

Page 194: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 3

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IFSE / CODICE ISIN IE00BZ0PKV06 / CODICE REUTERS IFSE.MI / CODICE BLOOMBERG IFSE IM

FATTORI DI RISCHIO

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Rischio legato all'andamento dei quattro fattori di stile.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Europe Diversified Multiple-Factor

TER (COSTO ANNUO)0,45%

DATA DI LANCIO04/09/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 Grazie all’approccio multifattoriale, l’ETF consente di esporsi a quattro fattori di stile (Momentum, Size, Qualità, Valore) e di prendere posizione su di un numero elevato di titoli azionari.

Ha l’obiettivo di realizzare un rendimento sugli investimenti attraverso una combinazione di crescita del capitale e reddito degli attivi

del fondo, che rispecchia il rendimento dell’indice di riferimentoMSCI Europe Diversified Multiple-Factor.

iShares Edge MSCI Europe MultiFactor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

SE

T 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

8.000

8.500

11.000

9.000

9.500

11.500

10.000

10.500

12.000

OBIETTIVO Diversificazione

Page 195: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 4

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER IESZ / CODICE ISIN IE00BQN1KC32 / CODICE REUTERS IESZ.MI / CODICE BLOOMBERG IESZ IM

FATTORI DI RISCHIO

Rischio di concentrazionesu un unico fattore.

Eventi significativi che coinvolgonole società.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Eu Mid-Cap Equal weighted

TER (COSTO ANNUO)0,25%

DATA DI LANCIO16/01/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF permette di selezionare una tipologia di titoli specifica nei principali indici azionari e quindi di diversificare il proprio portafoglio di investimento.

Mira a replicare l’andamento di un indice composto da societàa bassa capitalizzazione incluse nell’universo d’investimento

dell’MSCI Europe. Indicato a chi cerca un’esposizione regionalecon un forte orientamento verso le aziende di piccole dimensioni.

iShares Edge MSCI Europe Size Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

9.000

9.500

11.500

10.500

11.000

10.000

12.500

12.000

FE

B 1

5

LU

G 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

Page 196: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 5

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IFSU / CODICE ISIN IE00BZ0PKS76 / CODICE REUTERS IFSU.MI / CODICE BLOOMBERG IFSU IM

FATTORI DI RISCHIO

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Rischio legato all'andamento dei quattro fattori di stile.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Usa Diversified Multiple-Factor

TER (COSTO ANNUO)0,35%

DATA DI LANCIO04/09/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 Grazie all’approccio multifattoriale, l’ETF consente di esporsi a quattro fattori di stile (Momentum, Size, Qualità, Valore) e di prendere posizione su di un numero elevato di titoli azionari.

Ha l’obiettivo di realizzare un rendimento sugli investimenti attraverso una combinazione di crescita del capitale e reddito degli attivi

del fondo, che rispecchia il rendimento dell’indice di riferimentoMSCI Usa Diversified Multiple-Factor.

iShares Edge MSCI USA MultiFactor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

9.000

9.500

11.500

13.000

12.500

10.500

11.000

12.000

10.000

OTT 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

OBIETTIVO Diversificazione

Page 197: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 6

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER IFSW / CODICE ISIN IE00BZ0PKT83 / CODICE REUTERS IFSW.MI / CODICE BLOOMBERG IFSW IM

FATTORI DI RISCHIO

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Rischio legato all'andamento dei quattro fattori di stile.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World DiversifiedMultiple-Factor

TER (COSTO ANNUO)0,50%

DATA DI LANCIO04/09/2015

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 Grazie all’approccio multifattoriale, l’ETF consente di esporsi a quattro fattori di stile (Momentum, Size, Qualità, Valore) e di prendere posizione su di un numero elevato di titoli azionari.

Ha l’obiettivo di realizzare un rendimento sugli investimenti attraverso una combinazione di crescita del capitale e reddito degli attivi

del fondo, che rispecchia il rendimento dell’indice di riferimentoMSCI World Diversified Multiple-Factor.

iShares Edge MSCI World MultiFactor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOSE

T 1

5

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

11.000

10.500

9.500

12.000

11.500

10.000

12.500

OBIETTIVO Diversificazione

Page 198: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 7

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IWSZ / CODICE ISIN IE00BP3QZD73 / CODICE REUTERS IWSZ.MI / CODICE BLOOMBERG IWSZ IM

FATTORI DI RISCHIO

Può essere influenzato dall’andamento quotidiano del mercato azionario.

Concentrazione su un fattore, quindipiù esposto a movimenti a esso correlati.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI World Mid-Cap Equally Weighted

TER (COSTO ANNUO)0,30%

DATA DI LANCIO03/10/2014

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L’ETF permette di selezionare una tipologia di titoli specifica nei principali indici azionari e quindi di diversificare il proprio portafoglio di investimento.

Punta a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto dalle società a bassa capitalizzazione dell’universo di

investimento dell’Indice MSCI World. Adatto quindi a chi cerca un investimento in società globali con capitalizzazione più contenuta.

iShares Edge MSCI World Size Factor UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

10.500

12.500

12.000

13.000

11.500

11.000

15.000

14.500

14.000

13.500

OBIETTIVO Diversificazione

Page 199: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 8

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER EXSI / CODICE ISIN DE000A0D8Q07 / CODICE REUTERS STOXXEEX.MI / CODICE BLOOMBERG SXXEEX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al potenziale rallentamento del ciclo economico in Europa.

Notizie significative che coinvolgonole società presenti nell’indice.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOEURO STOXX

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO03/05/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L’ETF offre in un’unica soluzione la possibilità di diversificare il proprio portafoglio azionario, prendendo posizione su un insieme variegato di titoli dell’Area Euro.

Offre l’esposizione a un’ampia gamma di società dei Paesisviluppati dell’Eurozona e la possibilità di un investimento

in società a grande, media e bassa capitalizzazione.L’esposizione è dunque di tipo regionale.

iShares EURO STOXXUCITS ETF (DE)

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

13.000

12.000

15.000

14.000

19.000

18.000

17.000

16.000

21.000

20.000

22.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

OBIETTIVO Diversificazione

Page 200: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 1 9 9

C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IMIB / CODICE ISIN IE00B1XNH568 / CODICE REUTERS IMIB.MI / CODICE BLOOMBERG IMIB IM

FATTORI DI RISCHIOL’indice sottostante è particolarmente

esposto all’andamento del settore bancario.

Esposizione alla fiducia degli investitori nei confronti del Paese,

espressa dallo spread BTP/Bund.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE MIB

TER (COSTO ANNUO)0,35%

DATA DI LANCIO6/07/2007

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVODiversificazione/Integrazione reddito

L’ETF consente un investimento focalizzato su un singolo mercato e prevede la disribuzione di dividendi con cadenza semestrale.

L’ETF consente l’investimento sui titoli più rappresentativi del mercato azionario italiano. L’indice sottostante, il FTSE Mib, contiene i 40 titoli a

maggiore capitalizzazione della Borsa di Milano.

iShares FTSE MIBUCITS ETF (Dist)

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

11.000

13.000

12.000

16.000

15.000

14.000

18.000

17.000

19.000

Page 201: Rethink Passive: Experience The Future

E X P E R I E N C E T H E F U T U R E / 2 0 0

C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER IFFF / CODICE ISIN IE00B0M63730 / CODICE REUTERS IFFF.MI / CODICE BLOOMBERG IFFF IM

FATTORI DI RISCHIO

Eventuale peggioramentodella congiuntura internazionale.

Società quotate in valute diverse dall’euro, quindi rischio cambio.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI AC Far East ex-Japan Index SM

TER (COSTO ANNUO)0,74%

DATA DI LANCIO28/10/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF consente di inserire nel portafoglio azionario l’esposizione a una specifica area geografica, con un approccio improntato alla diversificazione.

Consente un investimento diversificato sui mercati azionari dei Paesi sviluppati ed emergenti dell’Asia orientale, Giappone escluso.

Si rivolge a chi vuole puntare sulle più significative e dinamiche società del Far East e distribuisce un dividendo a cadenza trimestrale.

iShares MSCI AC Far East ex-Japan UCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

12.000

11.000

14.000

13.000

15.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 202: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IEER / CODICE ISIN IE00B0M63953 / CODICE REUTERS IEER.MI / CODICE BLOOMBERG IEER IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione all’andamento del ciclo

economico internazionale.

Esposizione alle fluttuazioni del cambio tra l’euro e le valute in cui sono espressi i valori di Borsa delle società nel fondo.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Eastern Europe 10/40

TER (COSTO ANNUO)0,74%

DATA DI LANCIO4/11/2005

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L’ETF consente di assumere un’esposizione azionaria concentrata su una specifica area geografica.

L’ETF permette di assumere esposizione ai mercati azionari emergenti dell’Europa dell’est attraverso le loro società più rappresentative.

L’indice sottostante l’ETF comprende 50 società di Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Ungheria. Il Paese più rappresentato è la Russia, il

settore quello energetico. Nessun titolo può avere un peso superiore al 10% del totale e la somma delle società con un peso compreso tra il 5%

e il 10% non può superare il 40%.

iShares MSCI Eastern Europe Capped UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

5.000

6.000

8.000

7.000

12.000

11.000

10.000

9.000

13.000

OBIETTIVO Diversificazione

Page 203: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER IJPE / CODICE ISIN IE00B42Z5J44 / CODICE REUTERS IJPE.MI / CODICE BLOOMBERG IJPE IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione agli eventi economici e

politici del Giappone.

Esposizione all’andamento dell’economia dei pincipali partner

commerciali (Usa e Cina) e dei mercati azionari internazionali.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Japan 100%Hedged to EUR

TER (COSTO ANNUO)0,64%

DATA DI LANCIO30/9/2010

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Accumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L’ETF si presenta adatto a chi voglia ottenere un’esposizione su un singolo Paese.

L’ETF mira a replicare l’andamento di un indice composto da circa 300 società giapponesi. Consente dunque un’esposizione diversificata alle aziende nipponiche, beneficiando inoltre della copertura del rischio di

cambio.

iShares MSCI Japan EUR HedgedUCITS ETF

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

13.000

14.000

11.000

12.000

21.000

22.000

19.000

20.000

17.000

18.000

15.000

16.000

23.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

OBIETTIVO Diversificazione

Page 204: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IJPN / CODICE ISIN IE00B02KXH56 / CODICE REUTERS IJPN.MI / CODICE BLOOMBERG IJPN IM

FATTORI DI RISCHIOEsposizione agli eventi economici e

politici del Giappone.

Esposizione alle economie dei principali partner commerciali.

Rischio di cambio Euro/Yen.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOMSCI Japan

TER (COSTO ANNUO)0,59%

DATA DI LANCIO01/10/2004

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Semestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVODiversificazione / Integrazione reddito

L’ETF si presenta adatto a chi voglia guadagnare un’esposizione su un singolo Paese. L’ETF distribuisce inoltre dividendi ogni sei mesi.

L’ETF mira a replicare l’andamento di un indice composto da circa 300 società giapponesi. Consente dunque un’esposizione diversificata alle

aziende nipponiche.

iShares MSCI JapanUCITS ETF (Dist)

ANDAMENTO STORICO

LU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

9.000

10.000

13.000

14.000

11.000

12.000

15.000

16.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 205: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

3OBIETTIVODiversificazione

TICKER EXSA / CODICE ISIN DE0002635307 / CODICE REUTERS STOXXIEX.MI / CODICE BLOOMBERG SXXPIEX IM

FATTORI DI RISCHIO

Esposizione al potenziale rallentamento del ciclo economico in Europa.

Esposizione alla ciclicità dei mercati azionari globali.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOSTOXX Europe 600

TER (COSTO ANNUO)0,20%

DATA DI LANCIO13/02/2004

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDI Distribuzione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Trimestrale

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 OBIETTIVO Diversificazione

L’ETF offre in un’unica soluzione la possibilità di diversificare il proprio portafoglio azionario, prendendo posizione su un insieme variegato di titoli europei.

Consente un’esposizione a un’ampia gamma di società dei Paesisviluppati in Europa e, dunque, un investimento in società

a grande, media e bassa capitalizzazione. Indicato a chi è interessatoa questa specifica esposizione regionale.

iShares STOXX Europe 600UCITS ETF (DE)

ANDAMENTO STORICOLU

G 1

2

LU

G 1

5

LU

G 1

4

LU

G 1

3

LU

G 1

6

LU

G 1

7

10.000

15.000

16.000

17.000

18.000

11.000

12.000

13.000

14.000

19.000

*ETF con patrimonio superiore al miliardo di dollari

PRODOTTOBILLIONAIRE*

Page 206: Rethink Passive: Experience The Future

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C A P I T O L O

OBIETTIVODiversificazione

3

TICKER IPIR / CODICE ISIN IE00BF5LJ058 / CODICE REUTERS IPIR.MI / CODICE BLOOMBERG IPIR IM

FATTORI DI RISCHIOLe società Mid e Small Cap hanno un livello elevato di sensibilità al mercato

domestico.

Le azioni di società di dimensioni più ridotte evidenziano generalmente

variazioni di prezzo maggiori.

Profilo di rischio e rendimento(PARAMETRO KIID)

ASSET CLASSAzionario

INDICE DI RIFERIMENTOFTSE Italia Mid-Small Cap PIR

TER (COSTO ANNUO)0,33%

DATA DI LANCIO31/08/2017

TIPO REPLICA Fisica

UTILIZZO DEI DIVIDENDIAccumulazione

FREQUENZA DEI DIVIDENDI Nessuna

CARTA D’IDENTITÀ DELL’ETF

1

2

3 4

5

6

7 L'ETF permette di diversificare il portafoglio d'investimento con una componente specializzata a livello dimensionale. Gli investitori possono inoltre ottenere un’esposizione completa al mercato azionario italiano abbinando titoli a piccola e media capitalizzazione con quelli di grandi dimensioni.

Il fondo cerca di replicare la performance di un indice composto da oltre 150 società italiane a piccola e media capitalizzazione quotate

sulla Borsa Italiana, tradizionalmente di più difficile accesso. L’indice è costruito per riflettere i requisiti della nuova legge italiana sui vantaggi

fiscali legati ai “Piani Individuali di Risparmio” (PIR).

iShares FTSE Italia Mid-Small Cap UCITS ETF

ANDAMENTO STORICO

SE

T 1

7

OTT 1

7

NO

V 1

7

9.600

9.800

10.400

10.600

10.000

10.200

10.800

11.000

OBIETTIVO Diversificazione

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DISCLAIMERI rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri, e non devono essere l’unico fattore preso in considerazione nella scelta di un investimento. Il valore dell’investimento o il rendimento possono variare al rialzo o al ribasso. Il capitale investito non è garantito. Un investimento è soggetto al rischio di perdita del capitale investito. Le fluttuazioni dei tassi di cambio possono influire negativamente sul valore, sul prezzo o sul rendimento dei prodotti o degli investimenti esteri sottostanti. Le fluttuazioni di valore possono essere ampie nel caso di prodotti esposti ad alta volatilità e nonostante l’intenzione di realizzare l’obiettivo di investimento dei singoli fondi, non vi è alcuna garanzia che tali obiettivi vengano raggiunti.Per gli investitori in ItaliaLe Società e i Fondi sono OICR esteri armonizzati aventi natura di Exchange Traded Funds (ETF) e ammesso alla commercializzazione in Italia nei confronti dei soli investitori qualificati. La pubblicazione del documento di quotazione relativo agli ETF non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto. I Prospetti, i Documenti con le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”), i Documenti di quotazione sono pubblicati sul sito web www. iShares.com (dove sono altresì pubblicati l’ultimo bilancio annuale certificato e l’ultima relazione semestrale non certificata). Qualsiasi decisione di investimento deve essere basata unicamente sulle informazioni contenute nel Prospetto, nel KIID e nell’ultima versione disponibile della relazione e bilancio annuale certificato o della relazione e bilancio semestrale non certificata. È necessario che gli investitori leggano i rischi specifici del comparto in cui intendono investire, riportati nel Prospetto, nel KIID e nel Documento di quotazione. Per informazioni dettagliate sugli oneri e sulle commissioni applicabili si rimanda al Prospetto, ai KIID e al Documento di quotazione dei singoli comparti dei Fondi/ delle Società.Restrizioni agli investimentiIl presente documento non è destinato - e non deve essere inteso come messaggio promozionale rivolto - a persone residenti negli Stati Uniti, in Canada o in qualsiasi provincia o territorio appartenente agli Stati Uniti o al Canada, né a soggetti residenti in paesi in cui le azioni delle Società/Fondi non sono autorizzate o registrate per la distribuzione o in cui il Prospetto non è stato depositato presso le competenti autorità locali. Le azioni delle Società/Fondi non possono essere acquistate, appartenere o essere detenute da un piano ERISA.RischiLe azioni dei Fondi e delle Società possono non essere adatte a tutti i tipi di investitori. BlackRock Advisors (UK) Limited non garantisce i rendimenti delle azioni. Il prezzo degli investimenti detenuti dai comparti/fondi (e che possono essere trattati in mercati ristretti) può salire o scendere e gli investitori potrebbero non recuperare l’intero capitale investito. Il reddito generato da tali investimenti non è fisso e può essere soggetto ad oscillazioni. I rendimenti passati non possono considerarsi indicativi dei risultati futuri. Il valore degli investimenti che comportano un’esposizione in valute estere può variare a seconda dei movimenti dei cambi. Si fa presente che le aliquote d’imposta, la base imponibile e le esenzioni fiscali sono soggette a modifica. Il presente documento ha finalità puramente informativa e pubblicitaria e le informazioni in esso riportate non devono essere considerate un'offerta di acquisto o di vendita né una sollecitazione all'investimento in alcun prodotto finanziario citato. In nessun caso le informazioni fornite devono essere intese quali raccomandazioni di investimento.

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Year Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Inflation Linked Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Aggregate Corporate Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Emerging Markets Asia Local Currency Govt Country Capped Index', 'Bloomberg Barclays Global Corporate ex EM Fallen Angels 3% Issuer Capped Index', 'Bloomberg Barclays France Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Germany Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Global Government AAA-AA Capped Bond Index', 'Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporate Index (EUR hedged)', 'Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporate Bond Index', 'Bloomberg Barclays Italy Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Spain Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays US Aggregate Bond Index' e 'Barclays US Mortgage Backed Securities Index'. Bloomberg e Barclays declinano qualsivoglia responsabilità nei confronti dei Consulenti dei Fondi BlackRock, delle rispettive affiliate, degli investitori negli ETF iShares o di altre terze parti con riferimento all’utilizzo o alla correttezza degli 'Bloomberg Barclays US Floating Rate Note < 5 Years Index', 'Bloomberg Barclays U.S. Intermediate Credit Bond Index (Total Return)', 'Bloomberg Barclays US Government Inflation-Linked Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Aggregate Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Corporate 1-5 Year Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Corporate ex Financials 1-5 Year Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Corporate ex Financials Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro-Aggregate: Financials Index', 'Bloomberg Barclays EUR Corporate Interest Rate Hedged Index', 'Bloomberg Barclays Euro Short Treasury (0-12 Months) Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Bond 10-15 yr Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Bond 1-3 Year Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Bond 30 Year Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Bond 5 Year Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Bond 3-7 Year Term Index', 'Bloomber Barclays Euro Government Bond 5-7yr Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Bond 10 Year Term Index', 'Bloomberg Barclays Euro Government Inflation Linked Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Aggregate Corporate Bond Index', 'Bloomberg Barclays Euro Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Emerging Markets Asia Local Currency Govt Country Capped Index', 'Bloomberg Barclays Global Corporate ex EM Fallen Angels 3% Issuer Capped Index', 'Bloomberg Barclays France Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Germany Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Global Government AAA-AA Capped Bond Index', 'Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporate Index (EUR hedged)', 'Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporate Bond Index', 'Bloomberg Barclays Italy Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays Spain Treasury Bond Index', 'Bloomberg Barclays US Aggregate Bond Index' e 'Barclays US Mortgage Backed Securities Index' o di qualsivoglia dato ivi incluso.

Il fondo o i titoli di cui al presente documento non sono sponsorizzati, approvati né promossi da MSCI ESG Research, Bloomberg o Barclays, le quali non si assumono alcuna responsabilità in relazione a tali fondi o titoli o al relativo indice di riferimento. Il Prospetto informativo contiene una descrizione più dettagliata del rapporto limitato che MSCI ESG Research, Bloomberg e Barclays intrattengono con BlackRock e i fondi ad essa collegati.

DAX®, eb.rexx® e MDAX® sono marchi registrati di Deutsche Börse AG.

Gli indici EURO STOXX® Banks, EURO STOXX® Telecommunications, EURO STOXX®, STOXX® Europe 600 Automobiles & Parts, STOXX® Europe 600 Banks, STOXX® Europe 600 Basic Resources, STOXX® Europe 600 Chemicals, STOXX® Europe 600 Construction & Materials, STOXX® Europe 600 Financial Services, STOXX® Europe 600 Food & Beverage, STOXX® Europe 600 Health Care, STOXX® Europe 600 Industrial Goods & Services, STOXX® Europe 600 Insurance, STOXX® Europe 600 Media, STOXX® Europe 600 Oil & Gas, STOXX® Europe 600 Personal & Household Goods, STOXX® Europe 600 Real Estate Cap, STOXX® Europe 600 Retail, STOXX® Europe 600 Technology, STOXX® Europe 600 Telecommunications, STOXX® Europe 600 Travel & Leisure, STOXX® Europe600, STOXX® Europe 600 Utilities, STOXX® Europe Large 200, STOXX® Europe Mid 200, STOXX® Europe Select Dividend 30, STOXX® Europe Small 200 e STOXX® Global Select Dividend 100 e i marchi utilizzati nel nome dell'indice sono proprietà intellettuale di STOXX Limited, Zurigo, Svizzera e/o dei suoi licenzianti. Gli Indici sono utilizzate in licenza da STOXX.. I titoli basati sull'indice non sono in alcun modo sponsorizzati, avallati, venduti o promossi da STOXX e/o dai suoi licenzianti e né STOXX né i suoi licenzianti avranno alcuna responsabilità in merito a ciò.

'Dow Jones', e 'Dow Jones U.S. Select Dividend Index' sono marchi commerciali e/o di servizio di Dow Jones & Company, Inc. concessi in licenza d’uso per scopi specifici a BlackRock Asset Management Deutschland AG. Dow Jones non sponsorizza, approva, vende o promuove iShares ETF e non rilascia alcuna dichiarazione circa l’appropriatezza delle transazioni relative a tale prodotto. 'Dow Jones' e 'Dow Jones Asia/Pacific Select Dividend 30 Index' sono marchi di servizio di Dow Jones & Company, Inc. concessi in licenza d’uso per scopi specifici a BlackRock Advisors (UK) Limited. Dow Jones non sponsorizza, approva, vende o promuove il fondo iShares DJ Asia Pacific Select Dividend e non rilascia alcuna dichiarazione circa l’appropriatezza degli investimenti nel fondo.

Il “Dow Jones Sustainability World Enlarged Index ex Alcohol, Tobacco, Gambling, Armaments, Firearms and Adult Entertainment SM and Dow Jones Sustainability Europe Enlarged Index ex Alcohol, Tobacco, Gambling, Armaments, Firearms and Adult Entertainment SM” è un prodotto congiunto di Dow Jones Indexes, il nome commerciale e marchio di CME Group Index Services LLC (“Indici CME”) e SAM Indexes GmbH (“SAM”) ed è stato concesso in licenza d’uso. “Dow Jones®”, “[DJSI Index]SM” e “Dow Jones Indexes” sono marchi di servizio di Dow Jones Trademark Holdings, LLC (“Dow Jones”) e sono stati concessi in licenza a CME Indexes e in sublicenza d’uso

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per scopi specifici a BlackRock Advisors (UK) Limited. Dow Jones, CME Indexes, SAM e le rispettive affiliate non hanno rapporti con i [licenziatari], se non quello di rendere disponibile per l’uso il “Dow Jones Sustainability World Enlarged Index ex Alcohol, Tobacco, Gambling, Armaments, Firearms and Adult Entertainment SM and Dow Jones Sustainability Europe Enlarged Index ex Alcohol, Tobacco, Gambling, Armaments, Firearms and Adult Entertainment SM”(l’“Indice”) e i rispettivi marchi di servizio, in relazione a iShares.”FTSE®' è un marchio commerciale registrato in comproprietà da London Stock Exchange plc (‘la Borsa di Londra’) e Financial Times Limited ('FT') utilizzato su licenza da FTSE International Limited ('FTSE'). Gli indici FTSE BRIC 50 Index, FTSE China 25 Index, FTSE 100 Index, FTSE Actuaries Government Securities UK Gilts All Stocks Index, FTSE Italia Mid-Small Cap PIR Index, FTSE Global Core Infrastructure Index e FTSE UK Dividend + Index sono calcolati da o per conto di FTSE International Limited ('FTSE'). La Borsa di Londra, FT e il FTSE non sponsorizzano, autorizzano o promuovono Gli ETF iShares né sono in alcun modo ad essi collegati e declinano qualsiasi responsabilità a fronte dell’emissione, gestione e compravendita di detti fondi. Tutti i diritti d’autore e relativi alle informazioni d’archivio compresi nei valori dell’indice e nella lista di componenti sono di proprietà di FTSE. BlackRock Advisors (UK) Limited ha ottenuto da FTSE in licenza d’uso i diritti d’autore e le informazioni d’archivio necessari per creare questi prodotti.

FTSE®" è un marchio di London Stock Exchange plc e Financial Times Limited, "MIB" è un marchio di Borsa Italiana SpA ("Borsa Italiana") ed entrambi sono utilizzati in licenza da FTSE International Limited ("FTSE"). L'Indice FTSE MIB è calcolato da FTSE in collaborazione con Borsa Italiana. Né FTSE né i suoi licenzianti né Borsa Italiana sponsorizzano, avallano o promuovono L'ETF iShares, né sono in alcun modo collegati al fondo o si assumono alcuna responsabilità rispetto all'emissione, operatività e negoziazione dello stesso. Tutti i diritti d'autore nell'ambito dei valori degli indici e dell'elenco dei costituenti appartengono a FTSE. BlackRock Advisors (UK) Limited ha ottenuto in concessione da FTSE il pieno utilizzo di tali diritti d'autore per la creazione di questo prodotto.

'FTSE®' è un marchio commerciale registrato in comproprietà da London Stock Exchange plc e Financial Times Limited ('FT'), 'NAREIT®' è un marchio commerciale della National Association of Real Estate Investment Trusts ('NAREIT') e 'EPRA®' è un marchio commerciale della European Public Real Estate Association ('EPRA'), tutti i suddetti marchi sono utilizzati su licenza da FTSE. FTSE EPRA/NAREIT Developed Asia Dividend+ Index, FTSE EPRA/NAREIT Developed Dividend+ Index, FTSE EPRA/NAREIT Developed Europe ex UK Dividend+ Index, FTSE EPRA/NAREIT UK Index e FTSE EPRA/NAREIT United States Dividend + Index sono calcolati da FTSE International Limited ('FTSE'). La Borsa di Londra, FT, FTSE, Euronext N.V., NAREIT e EPRA non sponsorizzano, autorizzano o promuovono gli ETF iShares né sono in alcun modo ad essi collegati e ricusano qualsiasi responsabilità a fronte dell’emissione, gestione e compravendita degli stessi. Tutti i diritti d’autore e relativi alle informazioni d’archivio compresi nei valori dell’indice e nella lista di componenti sono di proprietà di FTSE, Euronext N.V., NAREIT e EPRA. BlackRock Advisors (UK) Limited ha ottenuto da FTSE in licenza d’uso i diritti d’autore e sulle informazioni d’archivio necessari per creare questi prodotti.

'FTSE®' è un marchio commerciale registrato in comproprietà da London Stock Exchange plc e Financial Times Limited ('FT'). 'FTSEurofirst®' è un marchio registrato in comproprietà da FTSE International Limited ('FTSE') ed Euronext N.V. ('Euronext'). FTSEurofirst 100 Index e FTSEurofirst 80 Index sono compilati e calcolati da o per conto di FTSE. La Borsa di Londra, FT, FTSE ed Euronext non sponsorizzano, autorizzano o promuovono gli ETF iShares né sono in alcun modo ad essi connessi e non accettano alcuna responsabilità a fronte dell’emissione, gestione e compravendita degli stessi. Tutti i diritti d’autore o relativi alle informazioni d’archivio compresi nei valori dell’indice e nella lista di componenti sono di proprietà di FTSE ed Euronext. BlackRock Advisors (UK) Limited ha ottenuto in licenza d’uso da FTSE tutti i diritti d’autore e sulle informazioni d’archivio necessari per creare questi prodotti.

L'indice SPI® di cui al presente documento è di proprietà di Markit Indices Limited ed è utilizzato in licenza. Gli ETF iShares non è sponsorizzato, avallato o promosso da Markit Indices Limited.

“J.P. Morgan" e "J.P. Morgan EMBISM Global Core Index" sono marchi di J.P. Morgan Chase & Co. concessi in licenza d'uso per scopi specifici da BlackRock Institutional Trust Company, N.A. ("BTC"). iShares® è un marchio registrato di BTC.

J.P. Morgan è l’index provider dell’indice sottostante. J.P. Morgan non è affiliata al fondo, a BFA, a State Street, al distributore né ad alcuna delle rispettive consociate. J.P. Morgan fornisce informazioni di carattere finanziario, economico o sugli investimenti alla comunità finanziaria. J.P. Morgan calcola e gestisce gli indici J.P. Morgan EMBISM Global Core Index, J.P. Morgan Emerging Markets Bond Index Plus, J.P. Morgan Emerging Markets Bond Index Global ed Emerging Markets Bond Index Global Diversified. L’aggiunta e la rimozione di titoli dagli indici obbligazionari dei mercati emergenti non riflettono in alcun modo l’opinione relativa alla validità di investimento nel titolo stesso.

Markit iBoxx è un marchio commerciale registrato da Markit Indices Limited concesso in licenza d’uso a BlackRock Advisors (UK) Limited. Markit Indices Limited non approva, autorizza o raccomanda BlackRock Advisors (UK) Limited né iShares plc. Markit Indices Limited non sponsorizza, approva o vende questi prodotti e non rilascia alcuna dichiarazione circa l’idoneità degli investimenti nei prodotti.

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fondi iShares non sono sponsorizzati, approvati o promossi da MSCI, la quale ricusa qualsiasi responsabilità in relazione a tali fondi o a qualsiasi indice su cui tali fondi si basano. Il Prospetto informativo contiene una descrizione più dettagliata del rapporto limitato tra MSCI e BlackRock Advisors (UK) Limited e i fondi ad essa collegati.

'Nasdaq®', 'Nasdaq-100®' e 'Nasdaq-100 Index®' sono marchi commerciali di Nasdaq Stock Market Inc. (denominata, collettivamente con le proprie consociate, 'le Aziende') concessi in licenza d’uso a BlackRock Asset Management Deutschland AG. Le Aziende non emettono, approvano, vendono o promuovono il fondo iShares NASDAQ-100® (DE) e non rilasciano alcuna garanzia e ricusano qualsiasi responsabilità in relazione al Prodotto.

Nasdaq®, Nasdaq 100 sono marchi registrati da NASDAQ OMX Group, Inc. (definito di seguito « la Società » con le sue affiliate) ed è concesso in licenza a BlackRock Fund Management Company (Ireland) Limited . La Società non ha responsabilità in merito alla legalità o sostenibilità del prodotto. Il prodotto non è emesso, sottoscritto, venduto o promosso dalla Società. Quest’ultima non emette garanzia e non ha responsabilità riguardanti il prodotto.

“Standard & Poor’s®” e “S&P®” sono marchi registrati e'S&P Commodity Producers Agribusiness Index', 'S&P 500', 'S&P 500 Minimum Volatility', 'S&P Emerging Markets Infrastructure Index', 'S&P Global Clean Energy', 'S&P Global Timber & Forestry', 'S&P Global Water', 'S&P Commodity Producers Gold', 'S&P Listed Private Equity', 'S&P Commodity Producers Oil and Gas', 'S&P 500 Capped 35/20 Consumer Discretionary Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Consumer Staples Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Energy Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Financials Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Health Care Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Industrials Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Information Technology Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Materials Index', 'S&P 500 Capped 35/20 Utilities Index' e 'S&P SmallCap 600' sono marchi di Standard & Poor’s Financial Services LLC, concessi in licenza d’uso per scopi specifici da BlackRock Fund Advisors o dalle relative consociate. iShares® è un marchio registrato di BlackRock Fund Advisors o delle relative consociate.Gli ETF iShares non sono sponsorizzati, approvati, commercializzati o promossi da S&P; S&P non rilascia alcuna dichiarazione circa la convenienza degli investimenti nel prodotto.

iShares® e BlackRock® sono marchi commerciali registrati di BlackRock, Inc. o di società controllate negli Stati Uniti e in altre parti del mondo.

© 2017 BlackRock Advisors (UK) Limited. Numero di iscrizione al registro delle imprese 00796793. Tutti i diritti riservati. Le telefonate possono essere controllate o registrate.

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EMAIL : iShares_i ta [email protected] - NUMERO VERDE : 800/898085

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GIANCARLO SANDRIN, CFAHead of Asset Management ClientsiShares Italy, BlackRock

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MARKETING

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[email protected]+39 02 91 597 028

ANDREA SERIORelationship Manager iShares Italy, BlackRock

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WEALTH CLIENTS

EMANUELE BELLINGERIHead of iShares Italy, BlackRock

[email protected]+39 02 91 597 026

HEAD OF ITALY

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EXPERIENCE THE FUTURERETHINK THE PASSIVE

Editore: Blue Financial Communication S.p.A.Sede legale e redazione: Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano

Coordinamento editoriale: Marco BarlassinaProgetto grafico: Massimiliano Vecchio, Emanuele Sirtori

Contributo tecnico/editoriale: NoRiskHanno collaborato: Alessio Bragadini, Ettore Mieli, Maria Paulucci, Daniel SettembreStampa: TEP Arti Grafiche Srl – Strada di Cortemaggiore, 50 - 29100 Piacenza (PC)

Pubblicazione chiusa in redazione il 29 settembre 2017

Il presente documento ha finalità puramente informativa e pubblicitaria e le informazioni in esso riportate non devono essere considerate un’offerta di acquisto o di vendita né una sollecitazione all’investimento in alcuno strumento finanziario citato. Le informazioni fornite non intendono rappresentare raccomandazioni di investimento. Il Documento è stato preparato da Blue Financial Communication S.p.A. (l’editore), sede legale Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano, in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’editore stesso. Il Documento è destinato al pubblico indistinto e non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in parte, senza la preventiva autorizzazione scritta da Blue Financial Communication S.p.A. Qualsiasi informazione, opinione, valutazione e previsione contenuta nel presente Documento è stata ottenuta da fonti che l’editore ritiene attendibili, ma della cui accuratezza e precisione l’editore non potrà essere ritenuto responsabile né si assume responsabilità alcuna per le conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzo di tali informazioni. Le società del gruppo BlackRock e gli ETF iShares non possono essere ritenuti responsabili dell’accuratezza e correttezza dei contenuti del presente Documento. Le opinioni espresse nel presente Documento impegnano soltanto i rispettivi autori e pertanto non necessariamente riflettono quelle delle società del gruppo BlackRock e degli ETF iShares. L’Editore ha un rapporto di affari con il gruppo BlackRock, in quanto la presente pubblicazione è stata realizzata con la sponsorizzazione di BlackRock. L’Editore è soggetto al codice di condotta e alle norme di autoregolamentazione dell’ordine dei giornalisti (www.odg.it).

I rendimenti passati non possono considerarsi indicativi dei risultati futuri.PRIMA DELL’INVESTIMENTO LEGGERE IL PROSPETTO, IL KIID E IL DOCUMENTO DI QUOTAZIONE DISPONIBILE SU www.ishares.it e sul sito di Borsa Italiana.Qualsiasi decisione di investimento deve essere basata unicamento sulle informazioni contenute nel Prospetto, nel KIID e nell’ultima versione disponibile della relazione e bilancio annuale certificato dalla relazione e bilancio semestrale non certificata di ciascun ETF. È necessario che gli investitori leggano i rischi specifici dell’ETF in cui intendono investire, riportati nel Prospetto, nel KIID e nel Documento di quotazione.Gli ETF hanno l’obiettivo di replicare l’andamento del proprio Indice di riferimento, a tal fine, sono stati stipulati accordi di licenza d’uso con le società provider degli indici, le quali tuttavia non sponsorizzano né garantiscono gli ETF iShares. Non vi è alcuna garanzia che gli obiettivi di investimento siano realizzati. Tutti gli investimenti comportano dei rischi e non vi è la garanzia di restituzione del capitale investito.iShares® e BlackRock® sono marchi commerciali registrati di BlackRock, Inc. o di società controllate negli Stati Uniti e in altre parti del mondo.

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