Read&Fly - Copia 2 - Aprile 2012

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& read fly & copiagratuita Dubai Mille e una... alla scoperta della cià di domani che convive col passato SALONE DEL MOBILE una Milano non da bere ma da vivere NUOVO IPAD una rivoluzione targata Apple PHOTOTRIP A VERONA un viaggio fotografico nella città scaligera Copia 2 Anno 1 - Aprile 2012

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Read&Fly is a lifestyle free magazine released in Milan Malpensa and Linate airports.

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Read fly&&read fly&copiagratuita

DubaiMille e una...

alla scoperta della città di domani che convive col passato

SALONE DEL MOBILEuna Milano non da bere ma da vivere

NUOVO IPADuna rivoluzione targata Apple

PHOTOTRIP A VERONAun viaggio fotografico nella città scaligera

Copia 2Anno 1 - Aprile 2012

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gastronomiaRead fly&

Pragma Services S.r.l. - Via Trieste 9, 20096 Pioltello (MI) T 02.89367085 - F 02.89367063 - [email protected]

La società si occupa della ricerca e della gestione di comparse, �guranti spe-ciali, attori e attrici, da inserire all’interno dei cast di programmi televisivi,

�ction, televendite, spot pubblicitari, rappresentazioni teatrali, ecc.Essa gestisce un elevato numero di �gure professionali, selezionate accurata-mente attraverso appositi casting, fondamentali nel mondo del cinema, della

televisione e della pubblicità.Recentemente Pragma ha ampliato il proprio perimetro di attività o�rendo

servizi altamente specializzati di trucco, parrucco, sartoria e arredamento nel campo televisivo e cinematogra�co.

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Read fly&

editorialeAprile è un mese da non perdere! E’ il mese del grande ed attesissimo Salone del Mobile (articolo all’interno da pagina 4 a pagina 6) che si terrà dal 17 al 22 Aprile presso la fiera di Milano Rho, è il mese del “Librocielo” e del “Design Dance”… Non avete voglia delle innumerevoli possibilità che vi offre Milano e la Lombardia? Bene! Allora vi portiamo a Dubai, una delle città con maggiore crescita nel cuore del Golfo Persico, dove la temperatura non scende mai sotto i 15°, oppure a Verona, la città degli innamorati, di Romeo e Giulietta e dell’arena o ancora sulle mete innevate di tutta Italia.Questo mese vi suggeriamo inoltre due ricette per stupire i vostri amici ed un modo originale di cucinare i vostri piatti (scommetto che non avete mai sentito

parlare di cucina in lavastoviglie!!!).E c’è spazio anche per tutti coloro che guardano al futuro, alle nuove tecnologie e ai gadget all’ultimo grido: questo mese Read&Fly vi parla del nuovo iPad di Apple, delle innovative schede di memoria Eye-Fi e della guerra senza fine tra iPhone e Android (con il recente arrivo sul mercato del nuovo sistema operativo Windows 7). A proposito! Questo mese debutta Volotea (articolo all’interno nella sezione Airnews), compagnia aerea spagnola con sede a Barcellona che comincerà a volare operando dall’aeroporto Marco Polo di Venezia inaugurando un nuovo modello di business basato su aeromobili da 125 posti. Siete pronti? Mettetevi comodi, Il secondo numero di Read&Fly è pronto per voi e per soddisfare tutta la vostra curiosità! Buona lettura!

&redazione

Anno I - Numero 2Iscritto al N. 01/2012 del registro pe-riodici del Tribunale di Busto Arsizio, il 02/02/2012.

Editore: Read&fly s.r.l. - Via XXV Aprile 39, Bresso (MI)

Direttore responsabile: Antonio Franco

Responsabile di redazione: Gaetanocosimo Massari

Art director: Davide Calabresi

Progetto grafico, impaginazione: Sara BiunnoStampa: Roto 2000 s.p.a.

Pubblicità: [email protected]

In questo numero hanno collaborato: Sabrina Barbante, Roselena Turo, Selena Norcini, Valentina Gorla, Shutterstock.com

Tutti i loghi riportati in questo numero ap-partengono ai rispettivi proprietari.

Foto in copertina di Rahhal/Shutterstock.com

EDitoriaLE

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gastronomiaRead fly&

SOMMARIO

4 DA NON PERDERE Salone del mobile: una Milano non da bere ma da vivere

8 VIAGGI Mille e una...Dubai

14 GASTRONOMIA A tutto ginger Green cooking

18 TENDENZE Rosso...spread

22 PHOTOTRIP Verona: un viaggio fotografico attraverso la città scaligera

30 CURIOSITA’ Golosità veronesi: la Millefoglie Strachin L’Italia...come uno stivale (da sci) Serie TV: Friends e Happy Endings

36 HIGH TECH E’ arrivato il nuovo Ipad: risoluzionario! Nokia: è guerra per riconquistare il mercato? Iphone contro tutti

40 OLTRE LA TERRA 21 Dicembre 2012: una data da ricordare?

42 AIR NEWS

44 COMPAGNIE AEREE Nasce Volotea: nuova low-cost con base a Venezia Brevi dal mondo delle compagnie aeree

50 AEROPORTI Aeroporti dal mondo: i migliori del 2011

52 TOURIST INFORMATION

64 TRAVEL TIPS Certosa di Pavia

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sommario y&aprile2012

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Read fly& DA NoN PERDERE

Per una persona che si trova a Milano di passaggio, per tu-rismo o per una momentanea parentesi della vita, uno dei tratti della città che resteranno mag-giormente impressi è di sicuro la meneghina capacità di ren-dere una fiera o una rassegna un vento unico, al quale si è felici di avere avuto la possibilità di assis-tere e partecipare.

282.483, 154, 5.967. Questi sono alcuni dei numeri vincenti di uno dei più importanti eventi di settore in Italia e nel mondo. Si tratta del numero di visitatori, dei paesi partecipanti e degli o- peratori della comunicazi-one che hanno reso la scorsa edizione del Salone del Mobile di Milano un evento unico nel suo genere e di enorme importanza economica.

Anche quest’anno l’evento ri- peterà il suo successo, mobi-litando tutta Milano e rendendola teatro degno dei migliori at-tori del mondo del design. L’appuntamento è dal 17 al 22 Aprile in “tutta” Milano. Sono poche al mondo le altre manifestazioni di settore (definirla fiera sarebbe alquanto riduttivo), che riescono a mobilitare a farsi vivere in aree così ampie di un tessuto urbano.

I Saloni, accanto all’offerta commerciale, offrono infatti da sem-pre anche eventi culturali diffondendo in tutto il mondo la cultu-ra italiana dell’arredo e del progetto. Tutto questo rende il salone

del Mobile un evento di interesse generale e ca-talizzatore dell’attenzione non solo degli addetti al settore ma anche degli amanti dell’arte del teatro e del bello in senso lato. Passiamo in rassegna i principali eventi cultu-rali legati a questa cinque giorni di spettacolo in città.

di s. barbante

Salone del Mobile una Milano non da bere ma da vivere

anche quest’anno mantiene un ruolo di primaria importanza lo spazio per la creatività under 35. Il salonesatellite è il posto ideale per far sì che i giovani talenti entrino in contatto con le impresse del settore, progettisti e cercatori di talenti. Molti dei prototipi presentati nelle scorse edizioni sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato sono ora nomi importanti. Ulteriori ospiti in quest’area giovane, 17 scuole di design da svariati Paesi dagli Usa, dagli emirati arabi, dal Messico, dal brasile, dalla Colombia, dal Giappone e da diverse aree d’europa. (in alto, foto di alessandro russotti)

DOVE E quANDO?17 - 22 aprile 2012 Fiera Milano, rho - pad.22-24 aperto al pubblico dalle ore 9.30 alle ore 18.30

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Read fly&DA NoN PERDERE

LIbrOCIeLO

Le origini della città di Milano vengono invece rievocate attraverso l’installazione multimediale “Librocielo”, ideata da attilio stocchi, firma ormai nota al panorama dell’eccellenza del salone. nucleo tematico di questa narrazione, la straordinaria quantità di testi raccolti nella biblioteca ambrosiana che ha contribuito alla nostra crescita e al nostro “sapere universale”; “Librocielo” è un evento-percorso all’interno dell’ambrosiana. In questo tragitto i visitatori potranno vedere e udire “dialogare i libri fra loro”. Il cortile d’ingresso in piazza san sepolcro sarà l’inizio del percorso, con la statua del cardinal Federico borromeo a far da “padrone di casa”.

Lo spettatore durante questo percorso si confronterà con un nuovo visionario mondo assistendo a immaginifici dialoghi di libri parlanti. sarà uno spettacolo e un percorso di luci che aiuteranno a comprendere le relazioni e i rapporti che si verranno a instaurare fra gli antichi volumi.

DOVE E quANDO17-22 aprile 2012

biblioteca Pinacoteca accademia ambrosiana Ingresso da Piazza san sepolcro, Milano Orari: dalle 19.00 alle 23.00

Design DanceSe l’arredamento e il design, come la moda, sono un forma di arte, l’espressione dello specifico artistico teatrale è tutt’altro che stridente nell’ambito del Salone del mobile. La lingua trasversale del teatro parla anche quest’anno

di design, e diventa parte integrante dell’esposizione. Per tutto il periodo espositivo, il Teatro dell’Arte, negli spazi della Triennale, ospita “Design Dance” – un progetto di Michela Marelli e Francesca Molteni, che fa parlare le opere dei principali protagonisti del design. Come ogni opera dell’ingegno umano, gli oggetti raccontano le emozioni che li hanno fatti nascere. oggetti di oggi e di ieri, classici e moderni, ma anche progetti “avverati”, perché diventati prodotti.

DOVE E quANDOTriennale di Milanno, Viale Alemagna 6, Milano

ORARI SPETTACOLO: 17-20 Aprile 20.30 21 e 22 Aprile 16.00 e 20.30

Foto di Luciano Pascali

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Read fly& DA NoN PERDERE

Fuorisalone Ma se si parla del Salone del Mobile non è possibile non parlare anche del Fuorisalone, come non si può parlare dello Yin senza lo Yang. Il Fuorisalone è un insieme di eventi legati alla progettazione, al design e all’arredamento, che si sviluppano nelle strade di Milano, in particolare nell’area di via Tortona, Brera, Porta Romana e Lambrate. Happy hour, musica dal vivo, negozi (di ogni tipo di merce, dall’abbigliamento agli accessori, dalle suppellettili alla bigiotteria) che restano aperti e danno movimento alla città. Solo lo scorso anno sono stati 772 gli eventi segnalati e pubblicizzati in occasione del Fuorisalone. Un’occasione per scoprire nuove tendenze ma anche per incontrarsi, godersi la città come se fosse un salotto a cielo aperto. Una Milano non da bere, ma da odorare, guardare, ascoltare, vivere.

www.fuorisalone.it

torna per il quinto anno anche la FtK (technology For the Kitchen) l’evento dedicato alla ricerca che presenta proposte d’avanguardia in merito ad elettrodomestici da incasso e cappe d’arredo. nel giro di poche edizioni FtK è diventata il punto di riferimento del settore e vetrina per eccellenza della ricerca con prodotti innovativi, studi sulle tendenze dei prossimi anni e su quelli che saranno gli elettrodomestici del futuro. alla base dei prodotti innovativi la componente design è interpretata con vari linguaggi. riflesso del delicato momento globale, l’elettrodomestico da incasso si veste innanzitutto di concretezza, ovvero perfettamente integrato nell’ambiente cucina. (in alto, foto di saverio Lombardi Vallauri)

Dove e quando?

17-22 aprile Fiera Milano, rho - Pad. 9-11 Orari: 9.30 - 18.30 Ingresso riservato agli operatori di settore, aperto al pubblico sabato 21 e domenica 22 Ingresso con biglietto di entrata ai saloni Info sul salone del Mobile: www.cosmit.it

Foto di Alessandro Russotti

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La società si occupa della ricerca e della gestione di comparse, �guranti spe-ciali, attori e attrici, da inserire all’interno dei cast di programmi televisivi,

�ction, televendite, spot pubblicitari, rappresentazioni teatrali, ecc.Essa gestisce un elevato numero di �gure professionali, selezionate accurata-mente attraverso appositi casting, fondamentali nel mondo del cinema, della

televisione e della pubblicità.Recentemente Pragma ha ampliato il proprio perimetro di attività o�rendo

servizi altamente specializzati di trucco, parrucco, sartoria e arredamento nel campo televisivo e cinematogra�co.

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fly&adRe VIAGGI

mille e una...

Dubaidi s. barbante

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DubaiFacile farsi togliere il fiato da Dubai. Non solo per il clima caldissimo praticamente tutto l’anno (la temperatura media nel mese di Aprile è di circa 25° C e durante tutto l’anno difficilmente scende al di sotto dei 15° di minima). Città dai mille volti sita a sud del Golfo persico, nella Penisola araba, è uno dei sette Emirati Arabi Uniti. È uno dei paesi al mondo in cui il mercato immobiliare ha maggior valore, non a caso accoglie i migliori architetti e ingegneri del mondo. Questo anche per via delle strategie economiche locali che hanno puntato molto sui servizi turistici e sulle costruzioni su larga scala rendendo Dubai una delle città a maggiore sviluppo urbanistico del mondo. Eppure non è nemmeno la lapalissiana ricchezza urbanistica a togliere il fiato. Ma allora cosa è quel quid che rende questo autentico “fiore nel deserto” così irresistibile? Proviamo a fare un razionale excursus dei motivi per cui i visitatori non dimenticano questo luogo.

Se guardassimo la città da una panoramica ripresa aerea, o come se fosse un bel quadro paesaggistico, le dicotomie e i contrasti di colori sarebbero l’elemento di rilievo. La città è infatti in grado di offrire un contorto e affascinante intreccio tra modernità ed antichità, tra cultura islamica e lussuosi centri commerciali ed alberghi, tra spiagge da sogno e caotico centro cittadino.

L’audacia di chi governa la città è ignota nella nostra Europa, figlia anche della tutela spasmodica del territorio. Non ci sono più coste per costruire nuovi hotel? Costruiamo isole artificiali con 120 km di nuova costa. Un occhio non abituato a tutta questa bulimia architettonica potrebbe a primo impatto non apprezzare. Ma come ogni bel quadro, Dubai va analizzata nell’insieme, poi nel dettaglio e poi, di nuovo, nel complesso.

Dubai è soprattutto nota al turismo di massa per i suoi alberghi ed i numerosi centri commerciali che sono disposti, gli uni e gli altri, in tutta la zona urbana soprattutto lungo la costa. Tra le costruzioni commerciali di lusso, una delle più famose è la catena alberghiera Jumeirah di cui fa parte il famosissimo Burj al-Arab, (Torre degli Arabi), lussuoso hotel a forma di vela che si erge nel mare… sopra un’isola artificiale. Fu costruita tra il 1994 e il 1999 ed è il secondo albergo più alto al mondo (il primo è il Rose Tower, sempre a Dubai, più alta di 12 metri). I suoi interni sono mozzafiato quanto e più dell’impatto visivo esterno e le sue suite non vanno al di sotto dei 170 mq, e i prezzi non scendono al di sotto dei 600 euro a notte (e arrivano anche vicini a 10000 euro a notte). Proibitivo a dir poco (a meno che tu non sia Naomi Campbell e non ti faccia venire in mente di prenotare 90 suite per festeggiare il tuo compleanno come fece nel 2006). Per più informazioni: www.jumeirah.com

© Philip Lange / Shutterstock.com

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A partire da (e anche grazie a) questo capolavoro di architettura moderna, la città è un vero e proprio baluardo internazionale dello shopping e dello svago. Lo stesso concetto di “centro commerciale” in questa città si differenzia dal nostro almeno quanto il concetto di lusso. Il centro commerciale qui infatti non è solo un luogo dove si compra ma dove si possono anche fare attività di ogni tipo e trovare ciò che in Europa non ci sogneremmo neanche di cercare in un banale supermercato. Di fatto questi centri sono sorti per essere le principali attrazioni del turismo di massa. Negli ultimi venti anni a Dubai sono sorti centri commerciali come un tempo si edificavano cattedrali; non solo per un ruolo funzionale ed economico ma anche per ratificare davanti agli occhi del mondo una crescente e indiscussa ricchezza. All’interno delle sue catene di alberghi e nei centri commerciali è possibile praticare le attività sportive che caratterizzano i principali vezzi della città.

Ma queste immense scenografie, come in un faraonico teatro dell’assurdo, nascondono gli aspetti della città più modesti, piccoli, semplici. Affascinanti. E si ha l’impressione che questi mastodontici colossi post-moderni siano posti per voler fare ombra, proteggere e tutelare gli anfratti più delicati di una città che ha anche molta storia da offrire.

Dubai era un tempo una tranquilla città fatta di case con cortili in gesso e corallo costruite dai commercianti persiani e capanne in foglia di palma, rifugio per pescatori beduini e cercatori di perle. Uscendo fuori dal tracciato degli scintillanti e imponenti grattacieli moderni, è ancora possibile trovare i tesori di questo esotico passato. osservando questi percorsi di storia e civiltà si viene attirati dal riflesso delle moschee che ancora si dichiarano padrone morali della vecchia e della nuova Dubai. La zona più caratteristica per architettura tipica e tradizione storica è Bastakiy, vicinissima al mare. Qui si trova inoltre la moschea Jumeirah, una tra le poche visitabili anche ai non musulmani. Questo edificio rappresenta un raffinato esempio di architettura islamica moderna, a cui il tramonto regala indimenticabili sfumature di colore. È possibile accedervi solo il giovedì e la domenica alle 10 del mattino, previa autorizzazione e prenotazione in gruppo con guida. È ovviamente richiesto un abbigliamento conforme al costume locale, non audace, con pantaloni lunghi e spalle coperte.

Passaggio obbligato se si percorrono le strade della città vecchia, Bastakiya è la fortezza al-Fahidi, costruita alla fine del 1700 a protezione della città. Al suo interno troviamo, come custodita in uno scrigno, il Museo di Dubai le cui sale testimoniano la vita e le abitudini della popolazione locale nel corso della storia. Si trovano anche ambienti con ricostruzioni di mercati, moschee ed abitazioni delle epoche passate.

A fare da arbitro nella lotta tra l’antico e il nuovo dei quartieri di Dubai, l’omonimo fiume (Dubai Creek), navigando il quale si può giungere al Mall of the Emirates, il più grande centro commerciale del Medio oriente con i suoi 600 mq, che comunque verrà ben presto superato dal Mall of Arabia, attualmente in costruzione. All’interno del Mall, in maniera conforme alla “filosofia” dei centri commerciali a Dubai, non ci sono solo negozi delle più importanti firme del mondo, ma anche parchi a tema come il Children City, Magic Planet e Encounter Zone e molto altro per il divertimento di adulti, bambini, amanti del 3D e dei videogiochi. Qui si può inoltre trovare e una delle piste da sci al coperto più grandi del pianeta. Singolare se si pensa alla temperatura media annua!

Il metodo più divertente ed economico per navigare il Creek è con il water taxi, piccole imbarcazioni di legno che collegano le varie stazioni fluviali. Tramite essi è possibile arrivare ai souk dell’oro nel quartiere Deira. I souk sono dei caratteristici negozi locali. Il Souk Madinat ne è una ricostruzione di come erano nella tradizione più antica. I souk specializzati in vendita dell’oro sono quanto di più affine alla tradizione commerciale del luogo dal momento che la lavorazione di questo materiale ha qui origini antiche. I monili che si ammirano in queste vetrine hanno un colore particolare e intenso, che gli dona quel tocco in più di pregiatezza ed esoticità.

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©Subbotina Anna/Shutterstock.com

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Tra i punti critici di questo posto, oltre ad un clima difficile da sopportare se non si è nel periodo che va da ottobre a metà Aprile, c’è l’impossibilità di trovare una connessione internet disponibile. Gli internet point sono rari, molte zone wi-fi nei luoghi pubblici sono a pagamento, con tessere molto complicate da usare e non riusabili. È difficile spostarsi se non in auto, perché le distanze sono davvero grandi e i mezzi pubblici esigui. Sconsigliati gli spostamenti a piedi da una zona all’altra della città anche per gli amanti delle passeggiate epiche.

Ma non saranno certo queste inezie a togliere l’entusiasmo al viaggiatore. D’altronde a Dubai, se si viene per rilassarsi e non per lavoro, leggere la posta sarà l’ultima delle preoccupazioni, ed è il caso di farsi cullare dall’amore di questa città per il lusso e farsi traghettare nell’illusione di essere Sceicco per una (o per mille e una) notte.

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Golosità di Dubai. Tra alberghi e centri commerciali ma anche lungo i viali della città è possibile trovare un’ampissima gamma di ristoranti locali (oltre che di fast food, café, sale da tè). Sarebbe un peccato non farsi tentare dal gusto esotico dei piatti tipici mediorientali. Dalle regioni adiacenti provengono gli squisiti tagine, piatto marocchino nelle caratteristiche scodelle colorate, i mezze libanesi dal Libano o gli spiedini persiani. Tra le tante specialità locali invece spiccano i Foul mesdames, fagioli scuri cucinati a fuoco lento con aglio. Questo piatto è spesso presente nei buffet della colazione.

Consigliamo anche l’ Hummus, una delicata crema di ceci e semi di sesamo.

Il Tabbouleh, (grano essiccato, menta e prezzemolo tritati), il Moutabal (una purea di melanzane arrostite) e la tahina (crema ottenuta dal sesamo tostato), sottolineano come i piatti della dieta locale siano leggeri, saporiti e adatti anche a vegetariani e vegani. Per assaggiare della buona carne invece si consiglia la scelta dei Wara enab, involtini di foglie di vite farciti di riso e carne macinata.

I più golosi saranno soddisfatti da dolci squisiti come l’Esh asaraya o ekmek kadayif (pane del palazzo), pane dorato imbevuto di miele e sciroppo, sormontato da panna montata e granella di pistacchi e il Muhallabia, un budino di latte fatto con acqua di rose e cosparso di pistacchi. B’saura! (buon appetito).

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Arabian nights in DubaiIt’s easy to visit Dubai and remain breathless. This is not just because of the hot weather. In March, the average temperature is about 25° C and during the year it rarely drops below 15° C.

The multifaceted city is located in the south of the Persian Gulf in the arabian Peninsula and it is one of the seven countries in the United arab emirates. It is one of the countries in the world where the real estate market is still buoyant and because of this it attracts the world’s best architects and engineers. The local eco-nomic strategies have focused on tourism services and on large-scale constructions, so Dubai is to become one of the greatest urban development cities in the world. and yet the self-evident town planning treasures are not the reason of your breathless-ness. so what makes this “desert flower” irresistible? Let’s try to outline the reasons why visitors don’t forget this place...

If we looked at the city from an aerial view, as if it were a beautiful landscape picture, the dichotomies and color contrasts would be the major factor. The city is able to offer a convoluted (o twisted) and fascinating mix of modernity and antiquity, of Islamic culture and luxury shopping centers and hotels, of dream beaches and chaotic downtown.

The city leader’s audacity is unknown in our europe, a creature of the spasmodic protection of the territory. Have we run out of coasts for building new hotels? Then what about creating artifi-cial islands with a new 120-kms’ coastline? Whoever isn’t used to all this architecture, at first glance, may not appreciate it. Like any good painting, Dubai should be analyzed by and large, then in detail and then, again, by and large.

Dubai is especially known to mass tourism for its hotels and nu-merous shopping centers localized in the urban area, especially along the coast. among the luxury commercial buildings, one of the most famous is the hotel chain Jumeirah which the famous burj al-arab (arab tower) is part of, a sail-shaped luxury hotel that rises above an artificial island in the sea. It was built between 1994 and 1999 and it is the second tallest hotel in the world (the first is the rose tower, also in Dubai, 12 meters higher). Its interior is more stunning than the outdoor visual impact and its suites are not large less than 170 sq meters and prices do not fall below 600 euros a night (they reach 10.000 eu-ros a night). Prohibitive is hardly the word (unless you’re naomi Campbell, and you book 90 suites to celebrate your birthday as she did in 2006).www.jumeirah.com

From, and also thanks to this modern architectural masterpiece, the city is an out-and-out international bulwark for shopping and entertainment. The concept itself of “shopping mall” in this city is different from ours at least as far as the concept of luxury. In fact, here the shopping mall is not only a place where you can buy something, but where you can also make many different activities and find what in europe we would not even dream to seek in an ordinary supermarket. Point is that these centers have risen for being the main attractions for mass tourism. In the last twenty years, in Dubai a great number of commercial malls have risen as once cathedrals used to; not only has this happened for a functional and economic role but also to ratify an increasing and undisputed wealth in front of the world’s eyes. Inside these hotel chains and in commercial malls you can prac-tice sport activities that characterize the main charms of the city.

Like in a pharaonic theater of the absurd, these immense stages

VIAGGIfly&adRe

©Subbotina Anna / Shutterstock.com

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Read fly&VIAGGI

conceal the most humble, smallest and simplest aspects of the city. Fascinating. and one gets the impression that these colossal post-modern giants are placed to want to shade, protect and preserve the most delicate recesses of a city that also has a rich history to offer.

Once, Dubai was a quiet city with houses made of coral and gypsum courtyard built by Persian merchants and palm-leaf huts, refuges for bedouins fishermen and pearl seekers. Getting out of the path of glittering and impressive mod-ern skyscrapers, you can still find the treasures of this exotic past. Observing these paths of history and civilization, the attention is caught by the reflection of the mosques which still declare themselves moral keeper of the old and the new Dubai. Very close to the sea is bastakiy, the most characteristic neighborhood for its typical archi-tecture and historic tradition. There you could see the Jumeirah Mosque, one of the few open to non-Muslims that can also visit it. This building is a fine example of modern Islamic architecture, in which the sunset offers unforgettable shades of color. It can be visited only on Thursday and sunday, and only at 10.00 in the morning with the authorization and reservation in a guided group tour. Obviously, they require clothes com-plying with the local customs, not provocative, long pants and covered shoulders.

bastakiya, al-Fahidi fort, is an obliged passage if going through the old town streets. It was built at the end of 1700 to protect the city. as preserved in a casket, inside we find the Dubai Museum whose chambers testify life and habits of the local population in the course of history. There are also chambers with reconstructed environments with markets, mosques and homes of the past age. The homonymous river (Dubai Creek) acts as mediator in the struggle between the old and the new in Dubai neighborhoods. sailing this river, you can reach the Mall of the emirates, the largest shopping mall in the Middle east with its 600 sq meters. However it will soon be topped by Mallo of arabia, cur-

rently under construction. Inside the Mall, in accordance with the Dubai’s shopping malls “philosophy”, there are shops of the most famous brands in the world, and also theme parks such as the Children City, Magic Planet and encounter Zone and much more for the adults’ fun, children, 3D and video-games lovers. Here there is one of the largest ski slopes in the world. Considering the average annual temperature it’s pretty peculiar, isn’t it?

The Creek is sailed in a funny and cheap way with water taxis, small wooden boats that con-nect the various river stations. by them you can get to the gold souk in the Deira district. The souk are characteristic local shops. The souk Madinat is a reconstruction of the way they were in the ancient tradition. The souk specialized in gold sale are typical of the local commercial tra-dition since the processing of this materials has ancient origins in this place. In their windows you can admire jewelries with a particular and intense color, which gives them an extra special touch of quality and exoticism.

among the critical points of this place, besides a climate difficult to stand if you’re not in the time of the year from October to mid-april, there’s the impossibility to find an available internet con-nection. The internet point are rare, many wi-fi areas in public places are fee-paying, with card difficult to use and not reusable. Only by car is it easy to move, because distances are very big and public transportation is poor. Walking from one area of the city to another is not recommended even for those who are fund of huge walks.

but these trifles won’t certainly turn down the traveler’s enthusiasm. On the other hand if you are in Dubai to relax and not for work, read the mail will be the least of your concerns. being rocked by the love of this city for the luxury and surrendering to the illusion of being sheikh for one (or for a thousand and one) arabian nights in Dubai.

...and on top of that...Dubai treats. Among hotels and shopping malls and also along the avenues of Dubai city, you can find a huge range of local restaurants (in addition to fast food restaurants, cafe, tea-rooms). It would be a shame not to taste the exotic Mid-dle-Eastern typical dishes. From closed regions the delicious tagines come, mo-roccan dish features in colorful bowls, the lebanese mezze from Lebanon or Persian kebabs. Among the many local specialties stand out the Foul mesdames, brown beans cooked with garlic on a low flame. This dish is often present in the breakfast buffet. We also recommend the Hummus, a delicate cream of chickpeas and sesame seeds. The Tabbouleh, (dried wheat, chopped mint and parsley), the Moutabal (a roasted aubergines puree) and Tahina (cream obtained from toasted sesame) highlight the flavour and lightness of the local dishes. They are also suitable for vegetarians and vegans. For tasting good meat, we recommend the Wara enab, stuffed vine leaves with rice and ground beef. If you have a sweet tooth there are delicious desserts such as Esh asaraya orekmek kadayif (palce bread), golden bread soaked in honey and syrup, whipped cream and chopped pistachios covered, and Muhallabia, a milk pudding made with rose water and sprinkled with pistachios.

b the saura! (enjoy your meal!).

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gastronomiaRead fly&

Con il suo profumo intenso e penetrante, lo zenzero, originario dell’india e dei paesi del sudest asiatiCo,

è tra le spezie più utilizzate al mondo.

di r. tUrO

Conosciuto da millenni come elisir di lunga vita e giovinezza, questo rizoma rappresenta ancora oggi nelle culture orientali, il fascino e l’intraprendenza. Per la medicina ayurvedica è considerato un rimedio universale e, per la medicina cinese, è un importante tonico yang, che stimola il calore e l’energia della vitalità e del fuoco. Le sue proprietà afrodisiache, note agli aztechi e agli antichi romani, furono testimoniate anche durante il Rinascimento dalla Scuola Medica Salernitana che prescriveva “Mangia zenzero e amerai e sarai amato come in gioventù”. Così anche per la tradizione araba questo rizoma veniva utilizzato negli harem per risvegliare il desiderio maschile e accendere i sensi femminili. Nei paesi occidentali lo zenzero è riconosciuto quale toccasana per capelli, pelle, gola, stomaco e intestino.

Privo di grassi e ricco di magnesio, potassio, rame, manganese e vitamina B6 e C, è efficace contro il mal d’auto, la nausea della gravidanza e i reumatismi. Inoltre combatte febbre e raffreddore, mal di testa, gastrite, ulcera ed è un ottimo ricostituente. Recenti studi hanno dimostrato, oltre alle già citate proprietà benefiche, anche il suo potere antiossidante e di antibiotico naturale.

Fresco da grattugiare o secco in polvere, lo zenzero non è solo utilizzato in erboristeria, ma assapora e aromatizza anche molti piatti in tavola e alcune bibite, come il famoso soft-drink ‘gingerino’. Base del curry, il ginger ha molteplici declinazioni culinarie. E’ ottimo in infusi digestivi, corroboranti e stimolanti, ed è da provare grattugiato fresco nella pasta con aglio e olio al posto del peperoncino, o come condimento per insalate, zuppe o carne e confetture. Macerando la radice di zenzero in

A tutto ginger

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di r. tUrO

acqua per 2 ore, si ottiene un’ottima bevanda da servire fredda con limone, zucchero e menta. E’ consigliato anche spolverizzato fresco sul purè di patate, con riso basmati e semi di sesamo (per un gusto più orientale) e sulle mele al forno. Unito a metà cottura ai ceci e alle lenticchie ne favorisce la digeribilità e ne esalta il sapore. Il ginger è da evitare invece nei cibi molto salati, come acciughe e insaccati..perchè questi contrastano con il suo aroma.

Lo zenzero è preferibile fresco perché l’aroma di quello in polvere tende a svanire più velocemente; si consiglia di conservare la radice in un cesto pieno di mele per meglio mantenerlo. I più intraprendenti possono conservarlo in sabbia pulita, come fanno i tailandesi e i vietnamiti.

Nei paesi nordici viene utilizzato per la preparazione di birre o di dolci come il profumato pan di zenzero. Questo pane speziato, tipico dei paesi nordici è a forma di omini e decora l’albero di Natale durante le feste.

Al di là dei suoi antichi e moderni utilizzi culinari e salutistici, questa spezia, con il suo aroma dalle note

agrumate di limone, richiama alla mente brio e vivacità. Proprio per questo motivo il suo nome è stato scelto da personaggi famosi di grande fascino come l’attrice e ballerina, Ginger Rogers. Recentemente è stato attribuito alla più provocante delle Spice Girls: Ginger Spice. Ha ispirato inoltre anche alcuni libri come “Il gusto proibito dello zenzero” di Jamie Ford, e film come quello del regista Tassos Boulmetis “Un tocco di zenzero” e anche canzoni come quella del 2004 di Elio e le storie tese “Natale allo zenzero”. E perché non ricordare la casetta in pan di zenzero di Hansel e Gretel?

Questo mese le nostre ricette sono dedicate proprio all’antica e affascinante radice dal sapore leggermente pungente e dal colore del sole.. giallo, come giallo è il sole della primavera che è alle porte. Lasciamoci dunque conquistare dal sapore dello zenzero e dal suo profumo penetrante per farci trovare dalla nuova stagione pieni di grinta ed energia.

E allora? …a tutto ginger!

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DOlCE

SALATO

Tiramisù con zenzero e pere

Ingredienti:- 4 pere, - 120 gr di zucchero, 

- 50 gr di miele,

- una confezione di savoiardi, 

- 300 gr di mascarpone,

- zenzero fresco,

- 2 arance, 1 limone

- ½ bicchiere di vino

- 1 bicchiere di acqua

- 1 bicchierino di brandy (facoltativo)

- 1 bicchierino di nettare di pere (facoltativo)

PreparazioneSbucciate le pere, tagliando

le a tocchetti, e fatele

cuocere coperte in un pentolino con mezzo bicchiere

di acqua, mezzo bicchiere di vino, il miele e 2 fettine

di zenzero. Fate andare a fiamma bassa per

circa 10 minuti, poi quando le pere son morbide e il

composto amalgamato (ma non disfatto) spegnete

la fiamma, scolate le pere e conservate il liquido

di cottura. Unite a quest’ultimo mezzo bicchiere di

acqua, le scorze dell’arancia e del limone, riportate

ad ebollizione per 5 minuti e lasciate raffreddare. A

parte preparate la crema montando i tuorli con lo

zucchero, sbattendoli fino a quando saranno spumosi

e, al composto ottenuto, aggiungete il mascarpone

e 2 cm abbondanti di zenzero fresco grattugiato,

amalgamando bene il tutto.

Prendete il liquido della cottura delle pere ormai

raffreddato, eliminate le scorze e unite il succo delle

arance e del limone filtrati. Se desiderate aggiungete

un po’ di nettare di pera e/o del brandy.

Bagnate i savoiardi nel liquido e disponeteli sul

fondo della pirofila, disponete sopra uno strato di

crema, poi le pere ben sgocciolate, un altro strato di

savoiardi inzuppati e un altro strato abbondante di

crema. Decorate con cacao in polvere o con scaglie

di cacao fondente e/o cioccolato bianco.

Trofie gamberetti carciofi

e zenzeroIngredienti- 400 gr di trofie

- 4 o 5 carciofi

- 2 scalogni

- 300 gr di gamberetti (freschi o code surgelate )

- 1 spicchio d’aglio

- zenzero fresco

- mezzo bicchiere di vino bianco sale, pepe

- olio

PreparazionePulite i carciofi, eliminando le foglie più esterne

e la

peluria interna e immergeteli in acqua e farina per

non farli annerire. Tenere da parte anche i gambi

più teneri, sbucciandoli e tagliandoli a rondelle sottili.

Tagliate gli scalogni a fettine e fateli imbiondire in

una padella con l’olio e l’aglio per qualche minuto e

aggiungete i gambi dei carciofi. Dopo qualche minuto

unite i carciofi tagliati a fettine ed insaporite con

sale, pepe e 3 fettine di zenzero a rondelle. Fate

cuocere a fuoco medio a tegame coperto per circa

10-15 minuti, mettendo un po’ d’acqua se necessario.

Aggiungete i gamberetti (se freschi sgusciati e

ben lavati, mentre se utilizzate le code surgelate

aggiungerle senza farle scongelare), sfumate con

il vino bianco e cucinate finchè i gameberetti non

siano cotti. In acqua bollente e salata lessate la

pasta tendendo da parte un po’ di liquido di

cottura. Scolatela e fatela saltare in padella con il

condimento e un’abbondante spolverata di zenzero

fresco grattugiato e se necessario aggiungendo un

po’ d’acqua di cottura. Impiattare irrorando con un

filo di olio crudo.

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GREEN COOKINGAvreste mai pensato di poter utilizzare per cucinare gli spazi vuoti della vostra lavastoviglie mentre lava i piatti??

Questo nuovo metodo di cucina ecologica nasce proprio dall’idea di sfruttare il vapore che si sviluppa dentro l’elettrodomestico durante il suo funzionamento, realizzando così una vera e propria cottura a vapore. A proporlo è l’eco-food blogger Lisa Casali, impegnata attivamente da tempo nella riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale ai fornelli. Nel suo libro, “Cucinare in lavastoviglie” (stampato rigorosamente su carta riciclata), illustra così come preparare in modo eco-friendly ottimi piatti, con tanto di differenze per i vari programmi di lavaggio prescelti! Ad esempio il lavaggio rapido utilizzato per piatti poco sporchi sarà più indicato per i pesci sfilettati o di ridotte dimensioni, mentre il lavaggio ‘eco’ è particolarmente adatto per la carne.

Sicuramente è un insolito modo di cucinare, ma è a costo e a impatto quasi zero perchè sfrutta l’energia prodotta dall’elettrodomestico per lavare i piatti. E’ in tal modo che si ottiene un netto risparmio di gas, di acqua e di grassi aggiunti, altrimenti necessari per preparare le pietanze sui fornelli.

E tutto questo non certo a svantaggio del gusto! Proprio come fanno i migliori chef di alta cucina, la cottura avviene infatti a basse e costanti temperature e i cibi riescono in questo modo a mantenere tutto il loro profumo e tutte le caratteristiche organolettiche. Non è certo peraltro una novità che i cibi cotti a vapore sono più digeribili e, conservando intatte le loro proprietà, rimangono più saporiti e gustosi al palato.

Basterà utilizzare i barattoli tipici delle conserve o i sacchetti sottovuoto adatti alla cottura tra bicchieri e i piatti sporchi. Unica precauzione richiesta: chiuderli bene ermeticamente e non ci sarà nessuna paura per le contaminazioni dei cibi con il detersivo. Le ripetute analisi svolte in fase di sperimentazione su vari campioni, hanno dimostrato la sicurezza del metodo. Successivamente però per non annullare l’intento della ‘cucina sostenibile’ amica dell’ambiente, i vasetti e i sacchetti non vanno buttati, ma andranno lavati e utilizzati più volte.

La cottura in lavastoviglie può essere utilizzata solo per cucinare quei cibi adatti per una cottura a vapore: non va bene ad esempio per cucinare legumi, riso o pasta che richiedono cotture più lunghe e a temperature più alte.

Ma non solo Green Cooking… basti pensare anche al tempo risparmiato vicino i fornelli e alla cucina che non si riempirà più di odori. I cibi potranno inoltre rimanere in frigo fino a tre giorni prima di essere serviti.

Allora perché non provare a realizzare il pranzo di domani sfruttando il lavoro notturno della vostra lavastoviglie?

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Read fly& TENDENZE

di r.tUrO

… e son sempre le donne che con la loro sensibilità, anche ai tempi dello spread, diventano speranza di ripresa, sicurezza e determinazione per illuminare, con un tocco di colore, le giornate di questa nostra crisi.

Se la recessione degli anni ’30, il boom economico degli anni ’60 e la crisi del petrolio degli anni ’70 sembrano aver dato conferma alla teoria americana “Hemline Theory”, ossia “Teoria dell’orlo”, secondo cui, più la gonna è corta e più l’economia è fiorente, anche il rossetto finisce per diventare un indicatore economico tutto squisitamente femminile.

Tutte le case cosmetiche, durante la grande depressione, durante i primi anni della ricostruzione ed anche negli anni ’70, hanno registrato un aumento significativo nelle vendite di rossetto e, in particolare, del rossetto rosso vivo, seguito sempre da quelle di smalto dello stesso colore.

E fu proprio durante gli anni ’30 che uno dei fondatori di casa Revlon diede vita ai primi smalti rossi, usando pigmenti al posto delle classiche vernici, colorando con la sensuale gestualità femminile il grigiore della grande depressione. Ma perché colorare solo le unghie e non dare un tocco di eleganza in più anche alle labbra con lo stesso colore rosso? Qualche anno dopo, divenuto simbolo di femminilità e raffinatezza, il coordinato labbra-unghie rosso divenne un successo, rimanendo ancora oggi un dettaglio glam e riproposto frequentemente dalle varie maison cosmetiche. Sopra ogni tempo, il rossetto rosso, nelle sue molteplici sfumature, abbinato ad uno smalto dello stesso colore, dona un look sofisticato, rendendo chic anche gli outfit più semplici.

Il rosso fuoco, un sensuale antidoto contro il buio di questi tempi, sembrerebbe dare luce alla vita quotidiana con un tocco di frivola allegria e di calore, elementi che aiutano a rendere le donne più sensuali e sicure di sè.

Ne dà conferma lo stesso ex-chairman della Estée Lauder che ha parlato di “Indice lipstick” dopo il triste 11 settembre, vista l’impennata delle vendite di ‘red lipstick’.

Il rossetto e lo smalto sono lussi che la donna può sempre concedersi, anche in momenti di difficoltà. Difatti questi piccoli accessori, pur non costando come una borsa di Gucci o

rosso...sPreAD

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come le scarpe di Jimmy Choo, con il loro colore rosso squillante diventano espressione della forza e della grinta femminile che sempre contraddistingue la donna nei momenti di difficoltà.

Dal rosso fuoco, al corallo, al rosso mattone, le nuance delle varie case cosmetiche sfilano anticipando il desiderio femminile di riscaldare la vita in un momento di difficoltà e grande incertezza sul futuro.

E per chi il rosso proprio non lo ama?? Potrà sempre sostituirlo sulle unghie con un tonalità più tenue e sulle labbra pensare che il rosso pian piano sfumerà in rosa, quel rosa che potrebbe colorare la vita.…

… With their sensitivity, in high spread times, women have become the hope of recovery, security and determination and they light up days of crisis with a touch of colour. The 30’s recession, the 60’s economic boom and the 70’s oil crisis, confirm the American ‘ Hemline Theory ‘, which states that the shorter skirts become, the more economy thrives; even lipstick becomes an exquisitely female economic indicator. All cosmetic firms during the first years of reconstruction after the Great Depression, and also in the 70’s, recorded a significant increase in lipstick sales and, particularly, in bright-red lipsticks, always followed by the sales of nail polish in the same shade.During the 30’s, one of Revlon’s founders created the first red nail polishes using pigments for the first time, so the Great Depression’s greyness

became colored by sensual femininity. But why not colour even the lips with the same red shade for a more elegance touch?A few years later, the same red shade of lip and nail became the symbol of elegance and femininity and it is still now considered a glamorous detail, presented time and time again by cosmetic companies.Beyond time, dramatically red lipstick (with its various shades), matched with the same color of nail polish, gives a sophisticated look and makes even the simplest outfit become chic.The fiery red is a sensual antidote to the darkness of these times and gives light to daily life with a touch of frivolous fun and warmth; it makes women sexier and more self-confident. These ideas are confirmed by Estée Lauder’s ex-chairman, who spoke of “Lipstick Index” after the September

11th tragedy, seeing red lipsticks sales skyrocket. Lipstick and nail polish are a luxury that women can always afford, even in hard times. In fact, these small accessories, not as expensive as a Gucci bag or Jimmy Choo’ shoes, with their red shiny colour, become an expression of strength and female punch that always characterize woman in hard times.

From fiery red to coral to brick red, the shades created by cosmetic firms parade as an anticipation of female desire, warming up life even in difficult times and great uncertainty about the future. And what about women that don’t like red? They may think of replacing it with soft reddish nuances on the nails and, in this way, that red on the lips could slowly become pink, that pink that could paint your life…

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1)YVes saInt LaUrent - La LaQUe YsL - n.1 rOUGe sUbLIMesmalto per unghie di nuova generazione, a tenuta rafforzata e di eccezionale brillantezza. Il flacone è pratico ed elegante, la laque si stende con grande facilità e si asciuga rapidamente, garantendo unghie belle e protette.Prezzo consigliato: 22,00€

2) ZOYa naIL POLIsH – CarMen rosso puro, extra lucido e cremoso. Colore estremo e passionale dalla facile stesura. appartiene alla nuova generazione di smalti eco-friendly e cruelty free con innovativa formulazione 4-free. e’ completamente privo di formaldeide, toluene, DbP e canfora, tanto da poter essere anche utilizzato in gravidanza. si trova nei migliori saloni, sPa ed istituti di bellezza, dove potrete sbizzarrirvi tra le stu-pende 50 sfumature di rosso. avrete l’imbarazzo della scelta.Prezzo consigliato: 14,00 €

3) COLLIstar - sMaLtO UnGHIe Per-Fette - n.13 rOssO FIaMMaFormula con vitamine a ed e per rafforzare le unghie, ultra-resistente dall’applicazione precisa grazie allo speciale pennello che consente di modulare il colore. asciuga rapidamente ed è coprente già dalla prima passata.Prezzo consigliato: 12,50 €

4) OrLY - eMberstOnerosso aranciato dai metallici bagliori luccicanti dorati e color porpora. appartiene alla collezi-one Mineral FX, che oltre ad essere 3-free (senza DbP, formaldeide e toulene), è arricchita di un ricco complesso minerale fortificante. e’ di facile applicazione grazie al pluripremiato tappo e al suo pennello che garantisce ottima precisione nella stesura.Prezzo consigliato 16,00 €

5) MaVaLa – VertICO reD 173 MInICOL-OUrrosso perla tendente al bordeaux per la collezi-one Paradoxe di Mavala. tonalità glamour e smalto di lunga durata, lucido e dalla facile rimozione per unghie sane e curate. Comodis-simo flacone da 5 ml per evitare sprechi, per portare in viaggio e per poter provare tanti diverse tonalità. Prezzo consigliato: 5,90 €

smAlti

rossetti1) eLIZabetH arDen - CeraMIDe ULtra LIPstICK - rOUGerossetto lussuoso dal colore intenso e brillante e dalla texture morbida e cremosa, garantisce com-fort a lunga tenuta. Vero e proprio trattamento di bellezza per le labbra è arricchito da Volulip, una formula che dona volume, e dal triplice complesso alle ceramidi che ristruttura e trattiene l’idratazione.Prezzo consigliato: 28,00 €

2)LanCOMe – rOUGe In LOVe – n.185 rOUGe VaLentInebrillante, effetto seconda pelle è il nuovissimo rossetto Lancome dedicato all’amore. Concentrato di colore dalla texture evanescente, grazie alla sua formula, crea un film sottile cattura pigmenti, garantendo idratazione e tenuta per 6 ore. La stessa quantità di rossetto di un lipstick normale è contenuta in una preziosissima confezione più pic-cola per poter meglio scivolare in borsetta.Prezzo consigliato: 30,00 €

3) CLarIns - JOLI rOUGe CLarIns - n.716 CLarIns reDtenuta impeccabile e confortevole, colore intenso a lunga durata. Il suo complesso MaxiLip© riden-sifica, ripara e leviga stimolando la sintesi del collagene, mentre il burro di mango ammorbidisce e protegge. Giorno dopo giorno le labbra diventano morbide, levigate e rimpolpate. Leggera profumazi-one di ribes e liquirizia.Prezzo consigliato: 21,00 €

4) sHIseIDO - sHIMMerInG rOUGe - rD718 sUGarPLUMrosso tenue tendente al grigio dai caldi tocchi ramati per la nuova collezione P/e Make-up shiseido. adatto a chi non ama il rosso vivace, ma ama un colore che si fonde sulle labbra, esaltandone il volume. applicazione scorrevole per labbra idratate dal risultato impeccabile.Prezzo consigliato: 27,00 €

5) L’OréaL ParIs - OrO COLOr rICHe - n.382 rIFLessI DOratIrossetto che impreziosisce le labbra di bagliori do-rati e di pura lucentezza per l’aggiunta di madrep-erla “topy Gold” . Il colore diventa preziosamente intenso, brillante e a lunga tenuta. Formula ricca di Omega3 e Vitamina e, antiradicali liberi per una bocca morbida, idratata e protetta a lungoPrezzo consigliato: 16,20€

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Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi e l’incantevole campagna…Charles Dickens

Camminare per le vie di questa città è respirare il profumo di un passato lontano in cui si sente l’orgoglio romano, la gloria scaligera, l’eleganza veneziana e la fierezza austriaca.

Verona, situata allo sbocco della valle dell’Adige ai piedi dei monti Lessini, fu fiorente colonia dell’impero romano, la cui importanza è testimoniata dai tanti monumenti d’epoca. Ebbe notevole incremento quando fu sede della Signoria degli Scaligeri che ne fece uno dei più potenti e splendidi centri italiani del tempo. Agli inizi del ‘400 passò sotto il dominio di Venezia, a cui fu sempre fedele fino al 1796. Durante questo tempo Verona visse un lungo periodo di pace e di floridezza economica e culturale. Successivamente fu occupata dai francesi e dagli austriaci finchè, nel 1866, fu unita al nuovo Regno d’Italia.

Pur integrando gli elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi che si sono succeduti in 2.000 anni, la città si è sviluppata in una struttura urbana e architettonica tale da permetterle di diventare patrimonio dell’UNESCo.

Vivace intellettualmente, Verona è una città ricca di appuntamenti culturali, quali il Festival Lirico Areniano, l’estate teatrale veronese, le varie rappresentazioni del festival Shakespeariano, la Fiera cavallo e da qualche anno il Palio del drappo verde, la cui istituzione risale circa a 800 anni fa.

La sua attività economica è prospera, grazie alla fiorente agricoltura, alle varie industrie, ai mercati ortofrutticoli e alle diverse fiere, tra cui ricordiamo il famoso evento internazionale del Vinitaly.

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VeronaSeguiteci nel nostro servizio fotografico e scoprirete che

Verona incanta non solo per la storia d’amore di Giulietta

e Romeo, ma anche per la sua animazione cittadina,

per la sua Arena, per tutti i suoi tesori artistici, per il maestoso

Adige e per le colline che le fanno da sfondo.

di R.TURO

Un viaggio fotografico attraverso la città scaligera

pHototrip a

PHoToTRIP

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A far da quinta all’amatissimo ritrovo di Piazza Bra, c’è l’anfiteatro romano meglio conosciuto al mondo come l’ARENA, simbolo della città.

Eretta in eta’ flavia (I sec. d.C.) e’ il segno evidente dell’importanza di Verona durante il periodo romano ed è il terzo anfiteatro antico per dimensioni dopo il Colosseo e l’anfiteatro di Capua. Il suo nome deriva dal toponimo latino perché la platea era originariamente ricoperta di sabbia, per coprire il sangue dei combattenti. Nel tempo ha accolto lotte di gladiatori, tornei, giostre equestri, balletti e duelli. Nel 1913 l’Aida di Verdi inaugurò, proprio durante il centenario della nascita del musicista, la più prestigiosa stagione lirica all’aperto del mondo, che ancora oggi richiama i turisti. La sua particolare forma ellittica favorisce un’acustica perfetta: la musica, la voce dei cantanti d’opera si propagano perfettamente all’interno.

PHoToTRIP

PONTE PETRA

Immagine notturna dell’imponente ponte pietra sull’Adige, il più antico monumento romano presente a Vero-na. Purtroppo l’originale struttura fu distrutta dalla furia del fiume e da quella dei nazisti durante la guerra mondia-le. L’ultima ricostruzione è stata fatta raccogliendo e recuperando le pietre stesse cadute nel fiume. Il ponte durante la sera diventa particolarmente suggesti-vo grazie all’accurata illuminazione e al silenzio che si alterna alla risacca dell’ac-qua, diventando così uno dei luoghi più romantici e frequentato dagli innamorati della città.

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Piazza Bra che, con il suo marciapiede in pietra rosa del ‘700, detto Liston, è sempre affollata da turisti e veronesi. Centro del quotidiano passeggio cittadino, è qui che si fa salotto e si scambiano le ultime ‘ciacole’ tra numerosi bar e ristoranti. Non lontano da qui troviamo via Mazzini, la via dello shopping per eccellenza perché ospita eleganti negozi delle maggiori griffe italiane ed internazionali.

Nella foto sotto: il particolare dell’Arena di

Verona detto l’Ala. Solo 4 arcate a

tre ordini in pietra bianca e rosa è quello che oggi

resta della cinta esterna dopo i

terremoti del 1117 e del 1183.

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CASTELVECCHIO

Proseguendo da Piazza Bra su via Roma, troviamo l’Adige, che con la sua maestosa presenza, avvolge Verona in un duplice abbraccio, donandole un’aria romantica e affascinante. Ed è proprio lungo il fiume che si protende Castelvecchio, fortezza fiabesca tutta merlata di torri e torrette, residenza di Cangrande della Scala. In parte distrutto durante la seconda guerra mondiale, dopo un lungo restauro è diventato sede del Museo Civico e ospita opere di artisti celeberrimi quali Tiziano, Rubens, e altri. Il castello ha una propaggine nel pittoresco Ponte Scaligero sull’Adige che rappresenta un magnifico esempio di ingegneria militare trecentesca con le sue tre arcate fortificate e la merlatura ghibellina.

Percorrendo Corso Cavour, una delle più belle vie cittadine fiancheggiate da nobili palazzi, raggiungiamo Piazza delle Erbe. Antico Foro romano, questa piazza è da sempre il vero centro storico e commerciale della città. Ricca di diversi elementi architettonici e circondata da torri e antichi palazzi di epoche diverse, è sede di un pittoresco e colorato mercato che si svolge ogni giorno sin dal lontano medioevo. Tra i caratteristici ombrelloni delle bancarelle, che vendono verdura e frutta, souvenir ed altri prodotti, spicca la fontana di Madonna Verona. Qui pare venissero buttati i rei di bestemmia fino a quando non dichiaravano il loro pentimento.

In fondo alla piazza, posto sulla Colonna di San Marco, c’è il Leone Marciano. Simbolo della Serenissima Repubblica, ricorda il florido dominio di Venezia sulla città durato ben quattro secoli.

Dettaglio di Piazza delle Erbe: ARCO DELLA COSTA. Il quattrocentesco Arco della Costa unisce Piazza delle Erbe a Piazza dei Signori. Sotto l’arco è appesa una costola ricurva che ha dato il nome allo stesso arco. Secondo la tradizione l’osso sarebbe quello di un antico drago, in realtà si tratta di una costola di balena.

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La popolare Piazza delle Erbe confina con l’elegante Piazza dei Signori. Armoniosa e aristocratica, questa piazza è il vero salotto della città, dove si trova l’antica reggia degli Scaligeri e la Loggia del Consiglio, leggiadra creazione del primo Rinascimento veneto. Al centro della piazza si erge solenne la statua di Dante per ricordare la presenza del sommo poeta a Verona, durante il suo esilio. Per questo motivo Piazza de Signori viene anche chiamata Piazza Dante.

Nel periodo intorno alla giornata di San Valentino, si tiene Verona in Love, evento dedicato all’amore con un ricco calendario di manifestazioni: tutte le strade del centro si tingono di rosa con addobbi di cuori rossi. Piazza dei Signori ospita per l’occasione uno scenografico e grande cuore con intorno stand di vendita e degustazione di prodotti tipici.

Vicino la Loggia del Consiglio, c’è un arco sovrastato dalla statua di Fracastoro, famoso medico del ‘500. Questi regge tra le mani una sfera che rappresenta il mondo, ribattezzata dai veronesi ‘la bala de Fracastoro’. Per la tradizione la statua farà cadere ‘la bala’ su una persona onesta che passerà. Attenzione se passate da queste parti… non si sa mai!

Dettaglio di PIAzzA DEI SIGNORI: Scala della Ragione

Nella foto: a sinistra Piazza Erbe,

a destra Piazza dei Signori

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Molti conoscono Verona come città degli innamorati, in cui Shakespeare ambientò il più famoso dramma romantico, GIULIETTA E RoMEo, ispirandosi ad un’antica leggenda.

Vera o non vera, questa storia di amanti probabilmente mai esistiti, non finisce mai di suggestionare. Chi si reca in questa città non può non sognare, immaginando questi due innamorati che lottano per il loro tormentato amore.

Nei pressi dell’elegante Piazza dei Signori, in via Cappello c’è proprio la casa di Giulietta. Nel cortile di questo edificio duecentesco è stato ricostruito il famoso balcone da cui Giulietta si affacciava, scambiando con Romeo promesse d’amore. Son ben oltre un milione i turisti che qui si radunano, assecondando la tradizione di sfiorare il seno destro della statua di Giulietta per propiziarsi una vita feconda e fortunata in amore. Le pareti del cortile sono completamente piene di scritte, graffiti e bigliettini incollati dagli innamorati che desiderano lasciare così incisi i loro nomi nei luoghi dell’amore eterno.

Dal cortile della casa di Giulietta, tramite una scalinata, si accede alla Terrazza degli Innamorati, che fa parte dell’edificio storico del Teatro Stabile di Verona. In questo luogo romantico chi vuole che il proprio amore rimanga impresso per l’eternità, può far incidere un messaggio su una delle 60.000 Lovestone di marmo veronese presenti sul pavimento della Terrazza.

Spicca nella foto il bel Duomo di Verona con il suo alto campanile e l’armonica facciata romantica, Eretto su una basilica paleocristiana, di cui conserva resti di mosaici pavimentali romani, conserva all’interno opere di grande pregio tra cui il bellissimo quadro dell’Assunta dipinto dal Tiziano.

Poco distante vediamo San Giorgio in Braida che, con la possente cupola del Sammicheli, domina l’ansa dell’Adige. L’interno è adorno di pregevoli dipinti tra cui lo stupendo quadro del ‘Martirio di San Giorgio’, capolavoro di Paolo Caliari, detto il Veronese.

Quasi a proteggere le due chiese, sorge sulla collina alle spalle il santuario della Madonna di Lourdes, che si raggiunge seguendo la strada panoramica di viale dei Colli. Da qui si può godere di un magnifico panorama della città.

Non c’è mondo per me…aldilà delle mura di Verona…bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo.

W. Shakespeare, Giulietta e Romeo.

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CoronaHotel E Restaurant

Ristorante - Pizzeriacon giardino

e ampio parcheggio interno

Via Felice Cavallotti, 7220093 Cologno Monzese (MI)

TEL 02.27395534FAX 02.2535533

email: [email protected]

Qualità ed esperienza!

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Golosità veronesi: la Millefoglie Strachin

o ltre al celeberrimo Pandoro, vi è un altro dolce che non si può assolutamente perdere quando si visita la città di Verona: la Millefoglie Strachin della pasticceria Perbellini. L’inimitabile dolce di Perbellini è farcito di “Crema Strachin”, ma non bisogna confondersi: di formaggio stracchino non ve n’è traccia. Questo dolce è stato inventato negli anni 50’ da Ernesto Perbellini in persona, ed è ormai divenuto un’istituzione in città, che addirittura merita una visita dedicata presso il negozio di Bovolone o di Isola Rizza, per portarsene a casa una fetta. Meglio ancora sarebbe mangiarla subito: viene sfornata una nuova forma di Millefoglie ogni mezz’ora e deve essere mangiata in tempi record per assaporarne appieno la consistenza leggera e spumosa.

Perché poi, pian piano, la crema inizia ad afflosciarsi, o, per meglio dire usando il dialetto veneto: “la se straca”, si stanca, termine da cui deriva il nome

“Strachin”. La particolarità di questa crema è l’assenza di panna o mascarpone, per questo è molto più spumosa e leggera delle classiche farce della torta millefoglie.

Tuttavia la ricetta di questa crema è segretissima e custodita con estrema cura dalla famiglia. Basti pensare che la crema del dolce servito in ristorante viene cucinata al momento dell’ordinazione del cliente al tavolo, mentre si tira la sfoglia e la si pone a cuocere in forno, l’addetto alla pasticceria monta la crema.

Il segreto della crema, proviene da un mitico e anonimo vasetto contenente una sorta di “polvere magica” i cui ingredienti sono nascosti ai più: il contenitore è totalmente anonimo e viene riempito alla bisogna in orari non accessibili ai dipendenti generici della pasticceria, quindi nessuno al di fuori dei Perbellini sa cosa contiene. Non resta dunque che assaggiarla!

Millefoglie Strachin cake - Here you can find the famous and delicious Pandoro, of course, but it seems that the city of Verona has another wonderful dessert you must taste if you come to town: the Millefoglie Strachin of Perbellini’s bakery. This unique dessert is essentially made with “Strachin Cream”, but has nothing to share with the Italian famous stracchino cheese. The Millefoglie was created by Ernesto Perbellin himself in the fifties, and now is one of the most famous desserts in town, it deserves an exclusive trip to town. The best way to taste a slice of Millefoglie Strachin is to eat it immediately, right in the bakery: in this way you can fully taste the delicious texture; shortly after the baking process, in fact, the cream starts to flow, to become straca, as the name suggests. This cream is made with no sour cream or mascarpone cheese, so is always soft and light. The recipe is a total secret, strictly preserved by Perbellini family. The dessert served in the restaurant is backed right at the moment of the order at the table; and, in the bakery, the secret of the cream is preserved in an anonymous jar, whose ingredients are refilled exclusively by a member of the family, far from curious eyes. The only thing left to say is: taste it as soon as possible!

CURIoSITA’

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di V.GOrLa

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Read fly&

L’ITALIA... come uno stivale (da sci)

nel Paese del sole e del mare, sappiamo decisamente cosa farcene anche della neve, soprattutto in un inverno che ha saputo distribuire la sua dose di gelo naturale un po’ su tutta la penisola. Partendo da Nord sino al profondo Sud, non c’è che l’imbarazzo

della scelta tra le mete sciistiche. Ne selezioniamo alcune tra le più in voga quest’anno per un velocissimo viaggio tra le vette innevate.

Partendo dal Trentino passiamo da Madonna di Campiglio, località storica dello sci italiano. Situata a 1522 metri di altezza, fra le Dolomiti del Brenta e il gruppo dell’Adamello, annovera piste amate dagli habitué come la celebre 3-Tre nella quale vengono disputate gare di slalom speciale della Coppa del Mondo di sci alpino. APT: tel 0465 447501 - www.campiglio.to

Interessanti offerte anche nella rinomata località sciistica di Sestriere (Torino). Sul sito del comune www.comune.sestriere.to.it è possibile scaricare offerte decisamente vantaggiose (skipass e 4 notti in hotel a partire da 228 euro).

Un’occasione da non perdere, se si considera l’efficienza e bellezza delle strutture ricettive, le 214 piste di discesa e i 23 km di piste di fondo. APT: tel 0122 89202

Al confine tra Trentino e Lombardia troviamo invece il Passo del Tonale (BS), valico alpino che mette in comunicazione la Val di Sole con l’Alta Valle Camonica. 100 km di piste servite da veloci e moderni

impianti di risalita offrono la possibilità di sciare quasi tutto l’anno ai piedi del ghiacciaio Presena. Le oltre 20 piste di discesa sono servite da 18 impianti di risalita. Per gli esperti

di arte dello sci, la Nera del Paradiso è l’irrinunciabile pista nera più famosa delle Alpi. APT: Tel. 0364 92097 www.passotonale.it

Anche il Centro Italia vanta località sciistiche di pregio, come Comprensorio del Cimone (Mo), il più vasto dell’Emilia Romagna. Sestola, Fanano, Riolunato e Montecreto sono il miglior punto di partenza per gli impianti che portano alle vette di Monte Cimone e Cimoncino, rispettivamente 2165 e 2000 metri. Ma sono anche località ricche di storia e tradizione. Monte Cimone è inoltre in Italia una delle mete preferite dagli snowboarder, per via della vasta disponibilità di percorsi fuori pista. APT: Tel. 0536 68803 www.cimonesci.it

Il Centro Sud conta su località come quella di Campo Imperatore e Roccaraso (AQ) e La Sellata-Pierfaone (PZ). Le prime due vantano Corno Grande e il comprensorio dell’Alto Sangro, rispettivamente la vetta più elevata e il maggiore comprensorio di tutto l’Appennino. In zona sono installate due sciovie, dette Pierfaone, lunghe in totale 1500 metri, che servono piste impegnative. A quota più elevata si sviluppa una pista di fondo. www.ilgransasso.it, APT Basilicata :

tel 0971 507611

Scendiamo sino alla Calabria e troviamo Camigliatello Silano (CS) situata a pochi km dal lago Cecita e dal Parco Nazionale della Calabria. È una delle stazioni sciistiche più suggestive dell’Italia meridionale. Gli sciatori vi hanno a disposizione

due piste, una rossa e una blu, lunghe ciascuna circa 2 km, dotate di innevamento programmato. Ufficio Turistico: tel 0984 578031 - 0984 578159

Anche la Sicilia, mediterranea e soleggiata nell’immaginario comune, offre in località quali Etna (CT) due comprensori sciistici: Nicolosi (ETNA SUD) e Piano

Provenzana-Linguaglossa nel (ETNA NoRD). Al di là delle piste e alle splendide strutture ricettive, non c’è dubbio, sciare di fronte al mare è una suggestione unica

qui sull’Etna, che oltre ad essere un vulcano attivo è anche la quinta vetta più alta in Italia. APT: Tel. 095 914488 - INFoRMAZIoNI: www.etnasci.it

CURIoSITà Read fly&

di s.barbante

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gastronomiaRead fly&

nonostante la serie abbia ufficialmente chiuso i

battenti da quasi otto anni, restano tutt’oggi aperti

dibattiti ampi e corposi, siti dedicati e fan pages tra

le più attive, si scrivono saggi e tesi di laurea, tomi e

disquisizioni dotte.

C’è molto poco da dire se non che Friends gode

e godrà di sempiterna fama perché è il prodotto

da cui tutto è iniziato: è il primo vero successo

planetario di pop culture seriale. 10 stagioni che,

in poche parole, hanno fatto la storia. Storici

anche i compensi degli attori: i protagonisti hanno

ricevuto, infatti, un assegno di un milione di dollari

a puntata per l’intero corso dell’ultima stagione.

Per un certo periodo di tempo, quattro anni dopo la

sua fine, è stata paventata in rete l’ipotesi, sempre

più dettagliata, del desiderio di avviare i lavori per

la produzione di un film da dedicare agli amici per

antonomasia. Il progetto è decaduto quasi subito,

forse proprio a causa dei cachet esorbitanti che gli

attori avrebbero richiesto per rivestire nuovamente

i panni dei protagonisti della serie.

Nessuna comedy creata dopo Friends riesce a

prescindere dal solco lasciato dalla dinamica

intelligente, dalla capacità di comprendere e

costruire il contesto, dalle trovate geniali e dai

caratteri irriverenti di Joey, Phoebe, Chandler,

Monica, e Ross e Rachel.

oltre al già citato progetto cinematografico, sono

stati concretamente elaborati ed avviati alcuni

esperimenti di carattere seriale che vedono

protagonisti i nostri beneamati attori.

Subito dopo il series finale del maggio 2004 vede

la luce lo spin off vero e proprio, “Joey”, incentrato

sull’omonimo personaggio di Matt Le Blanc,

trasferitosi a Los Angeles diventare un attore

affermato; interrotto dopo una stagione, proprio

perché la nostalgia del Joey originale era troppo

forte (ed il prodotto era qualitativamente infimo se

rapportato all’intelligenza arguta della scrittura di

Friends).

Poi venne un nuovo, purtroppo, esperimento

fallimentare: nonostante fosse una serie di qualità

decisamente migliore rispetto a Joey, è possibile

godere di un’unica stagione di “Studio 60 on

the Sunset Strip”, andata in onda sulla NBC, che

racconta il dietro le quinte di uno show televisivo

in diretta. L’arena setting è sufficiente a far capire

quanta meta-televisione ci sia in questa serie,

ideata da Aaron Sorkin (noto agli appassionati

serie tv: Friends

di V.Gorla

CURIoSITàRead fly&

32

di V.GOrLa

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Read fly&

33

soprattutto per The West Wing),

e l’attore protagonista Matthew

Perry (Chandler).

Infine, l’unico successo seriale

per gli attori di Friends spetta

a Courtney Cox: Monica, dopo

aver provato a dirigere una rivista

scandalistica in “Dirt”, ha trovato la

sua dimensione totalmente comica

in una fortunata piccola sitcom

chiamata “Cougar Town”, di cui

attualmente è in produzione la terza

stagione.

E’ terapeutico, una volta all’anno,

riaprire il cofanetto dei dvd (se

possibile l’edizione speciale

commemorativa costruita a foggia

di album fotografico), e ripercorrere

questi dieci anni di vita insieme:

dalla prima all’ultima puntata, dai

maglioni a collo alto di Monica,

ai baffi di Chandler, passando dai

capelli di Rachel e approdando ai

pantaloni di pelle di Ross.

Un esercizio utile a comprendere

e cogliere le innumerevoli citazioni

e omaggi, più o meno apprezzabili

e più o meno dichiarati, delle

sitcom “di nuova generazione”. Un

esercizio utile, in seconda battuta,

se si è desiderosi abbandonarsi alla

nostalgia dei favolosi anni ’90.

Friends closed almost eight years ago, but debates, forum

and fan pages still exist.

Friends will always be alive and present in the thoughts of

every TV series lover because it’s the products that created

the basics of a serial addiction: 10 seasons that made

history.

The history was made even by the caches of the actors: a

million dollar each episode of the last season.

Right after the end people started to think about the

creation of a movie based on the life of the characters

of Friends, but this project didn’t last: maybe the actors

pretended too much money to play even in theatres Monica,

Rachel, Phoebe, Chandler, Joey and Ross.

None of the comedies born after the end of Friends can

forget the school left by the creators: in ten years they

succeeded in building a perfect machine of genius, wit and

the intelligent irony.

The main actors experimented the power of serials, with

fluctuating success: at first, the real spin off, “Joey”, based

on the character played by Matt Le Blanc, who moved to Los

Angeles to become a movie star. Joey had just a season of

broadcasting: the nostalgia of Friends was still too vivid, and

the product was really poor compared to the original series.

Then a new fail: even if the quality was, without any

doubt, better, we can have just a season of “Studio 60

on the Sunset Strip”, broadcasted on NBC with Matthew

Perry (Chandler).

The only winner case is Courtney Cox: Monica, after the

experiment of “Dirt”, a dark and violent comedy, found

her comic dimension in “Cougar Town”, the third season

actually in production.

Can be suggested, once in a while, to re-open the box with

all the episodes and the Seasons of Friends and watch it

again, from the beginning to the end; from Monica sweaters

to Rachel’ hair, stopping by Ross’s leather pants. An exercise

useful to understand the quotes and the omages of the “new

generation” comedies. An exercise that can be also useful to

indulge and remember our sweet 90es.Fox Tv – in onda dal 5 ottobre

2004 al 13 Giugno 2007

D.Schwimmer e M.Le BlancL.Kudrow, C.Cox e J.Aniston

Featureflash/shutterstock.com

Featureflash/shutterstock.com

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gastronomiaRead fly&

ideata da David Caspe, che non ha al suo attivo altre produzioni

balzate agli onori della cronaca, la serie racconta le conseguenze

del matrimonio naufragato all’ultimo minuto di Dave e Alex, la

classica coppia perfetta che passa giornate a coccolarsi e a dire

simultaneamente le stesse identiche cose.

A raccogliere i cocci e ad attutire la ferita al cuore di entrambi ci sono

gli amici di una vita: una coppia sposata, formata dall’aspirante donna

in carriera Jane (sorella di Alex) e l’eterno ragazzino Brad. Chiudono

il cerchio la vispa e paffuta Penny, ma soprattutto Max, il gay meno

stereotipato della televisione. Se dovessimo definirlo, basterebbero le

parole dei suoi amici: “just a straight dude who likes dudes”, ossia “un

eterosessuale a cui piacciono i ragazzi”.

Non viene aggiunto nulla di nuovo al genere, anzi, a livello narrativo

la serie procede in maniera molto semplice e lineare: le storie sono

le classiche avventure di persone che si barcamenano tra nuovi

lavori, storie ed appuntamenti, ricordi del passato e territori delle

nuove tendenze di cultura pop (l’episodio sugli hipster è da segnalare

come esempio di comicità sull’orlo del surreale), sulla carta non

sembrerebbe altro che l’ennesimo clone di Friends, interamente

giocato sulla caratterizzazione dei personaggi e sulle dinamiche delle

loro relazioni.

Non rientra nell’olimpo delle comedy imprescindibili, ma tra quelle

di seconda fascia è senza ombra di dubbio la migliore: Happy Endings

si rivela un gioiellino capace di sorprendere gli spettatori con una

pioggia di battute divertenti e coinvolgenti, grazie all’ottima alchimia

che si instaura tra i protagonisti: lo spettatore si sente dunque parte

integrante del gruppo amicale, grazie ad un potere d’identificazione

spiccato e fortissimo.

Ha senza dubbio il merito di aver svecchiato un poco l’immagine

di Elisha Cuthbert, che, dopo 24, sembrava avere cucita addosso la

scomoda etichetta di “figlia noiosa di Jack Bauer”. E non è mica poco.

Riassumendo, Happy Endings risponde al bisogno di vivere e

trascorrere 20 minuti genuini e tranquilli, sereni e divertiti. Ma il valore

principale risiede in un personaggio nuovissimo, fuori da qualunque

cliché di genere: Max, l’amico omosessuale interpretato dall’ottimo

Adam Pally.

serie tv: Happy Endings

di V.Gorla

In onda

su Fox Tv ogni

Giovedì alle 21.50

Zachary Knighton

Elisha Cuthbert

Adam Pally

CURIoSITàRead fly&

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di V.GOrLa

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Read fly&

35

Nella stragrande maggioranza dei

casi, i personaggi dichiaratamente

omosessuali appaiono in tv come

delle macchiette, eccessivamente

caratterizzati secondo i più sbagliati

stereotipi di genere. Di solito li vediamo

frustrati, lagnosi e decisamente troppo

femminili per essere facilmente

tollerati; in Happy Endings invece

incontriamo Max: un ragazzo

sovrappeso, con la barba incolta,

sempre mal vestito e trasandato sia

nei modi di porsi che nel concepire e

condurre la sua esistenza. E’ insomma

un ragazzo in preda ad una conclamata

ed incurabile sindrome da Peter Pan,

che definisce i suoi gusti amorosi con

una felicissima battuta: “I like tough

girls. Real tough…men”, “Mi piacciono

le donne dure. Molto dure … mi

piacciono gli uomini”.

Rimandata all’infinito da ABC e

trasmessa giusto a fine aprile, è stata

rinnovata sul filo del rasoio per una

seconda stagione completa. La ragione

stante alla base dei dubbi della

ABC relativi al rinnovo risiede nella

programmazione, che è stata travagliata

sotto tutti i punti di vista: non solo è

stata continuamente rimandata, ma gli

episodi sono stati trasmessi in ordine

assolutamente casuale.

Created by David Caspe, the series tells the story of

Dave, a man left by the altar by his girlfriend, Alex. They

were the classic perfect tender couple, but now they

have to deal with a whole new kind of relationship, helped

by their friends: a married couple, Jane and Brad; and a

funny and chubby girl called and Max, the most innovative

gay in television. If we have to describe his character we

can use one of his own phrases: “just a straight dude who

likes dudes”.

There is nothing new in sitcom genre: the story line is about

the classic situation of everyday life of a group of young

friends, facing everyday problems involving family, love life

and jobs.

It can seem a Friends clone, build on a strong and effective

description of the main characters and their relations.

Happy Endings is not a fundamental comedy, but without

any doubt the best way to spend a happy and funny half

hour: this series catches the viewer with extremely funny

and involving jokes, thanks to the great alchemy between

the actors; the viewer really becomes a member of the circle

of friends.

One of the main values of the series is set in Max character,

played by a great Adam Pally.

Homosexuals are always painted in

tv comedies like noisy and spoiled

fashion icons, but Max is different:

he is a bit overweight, he has a

beard, not well dressed and seems

to suffer Peter Pan syndrome. He

defines his sexual preferences

with this joke, that explains the

character himself very well: “I

like tough girls. Real tough …

men”.

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gastronomiaRead fly&

A prima vista non sembra molto differente dal modello precedente: stesse dimensioni (solo lo spessore passa da 8.8 a 9.4mm), stesso formato 4:3 da 9.7 pollici, stessi materiali. In realtà la differenza è tutta nel display, che ha ora una risoluzione da 3,1 megapixel con una densità pari a 264 punti per pollice: il risultato sono colori più vivi e più brillanti, grafica ancor più definita.

Per gestire un display così performante il vecchio processore non va più bene. Ecco allora che Apple presenta l’A5X, processore 2 volte più potente dell’A5 montato sull’iPad2 e ben 4 volte più potente del Nvidia Tegra 3.

Interessante l’evoluzione della fotocamera posteriore passata ora a 5 megapixel, con una lente uguale a quella montata su iPhone 4S. Sarà ora possibile scattare foto e girare filmati in HD (1080p) nettamente migliori rispetto a quello che si poteva fare con l’iPad2: rimane il problema delle dimensioni… scattare una foto o fare un filmato con un iPad risulta abbastanza imbarazzante e goffo…

Per quanto riguarda la connettività Apple ha equipaggiato la “tavoletta” con un chip 4G in grado di sfruttare le reti LTE e scaricare dati fino a 78mbps (senza trascurare la piena compatibilità con le reti HSPA e 3G): aprire le pagine internet sarà davvero un piacere, visualizzare un video su youtube o video chiamare non sarà più un problema.

E’ arrivato il Nuovo iPad: RISOLUZIONARIO!

di G. MassarI

Risoluzionario! Si legge così sulla

homepage della Apple sul Nuovo iPad.

HIGH TECH

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Read fly&

Su iPad sarà montato il sistema operativo ioS 5.1 (supporta Siri in lingua giapponese e non in italiano per ora) e sarà installato iTunes 10.6.

E il prezzo? Lo stesso! 499 dollari per la la versione 16GB WiFi, 599 e 699 dollari per la versione rispettivamente da 32 e 64GB; 629, 729 e 829 dollari per gli stessi modelli dotati di chip LTE.

Il nuovo iPad arriverà prima sul mercato americano mentre in Italia sarà commercializzato a partire dal 23 marzo.

Eye-Fi… e la memory card si fa wireless

Quante volte avreste voluto scattare una foto con la vostra macchinetta fotografi-ca e pubblicarla subito dopo su internet per condividerla con i vostri amici? Quante volte avete sognato di trasferire le foto dalla vostra macchina fotografica al vostro smartphone senza fili e senza preoccupazioni? oRA SI PUo’!

L’oggetto magico si chiama Eye-Fi ed è una memory card wireless o, all’italia-na, una scheda di memoria senza fili. In questo modo possiamo trasferire automaticamente le fotografie dalla fotocamera digitale al computer di casa, all’iPad, al nostro iPhone o al cellulare Android, senza bisogno di collegare cavi o avviare strani software di pairing.

La scheda in questione è a dir poco rivoluzionaria. All’interno della piccola schedina di memoria vi è un apparato di comunicazione Wi-Fi capace di funziona-re molto ma molto semplicemente. Una volta inserita la schedina all’interno del-la fotocamera le foto scattate verranno memorizzate sulla memory card. Però, non appena si rientra in casa, la sche-da comincia in automatico ad inviare le foto al nostro PC tramite wi-fi (WEP 40/104/128, WPA-PSK, WPA2-PSK) una volta riaccesa la macchina fotografica.

Ancora più interessante il servizio di download immediato. ora, grazie ad una app per android e ios si possono inviare le foto dalla macchinetta fotografica al nostro dispositivo mobile ovunque sia-mo, dall’Himalaya al deserto del Sarah,

da New York al cuore di Roma… e tutto grazie ad Eye-Fi… ed ad un App… Semplice no? Più che altro… RIVoLUZIoNARIo!

La card si può acquistare diret-tamente dal sito del produttore a partire da 50 sterline per la versione da 4 Gb.

HIGH TECH

IPad2: confrontiamolo con i diretti concorrenti

Per poter apprezzare al meglio il nuovo iPad di Apple la cosa più immediata è quello di confrontarlo con i diretti concorrenti.Il confronto diretto più interessante è quello con il colosso Samsung e con il suo Galaxy Tab 2. Le versioni messe a confronto sono solo quelle Wi-Fi e si è preso come riferimento soltanto le caratteristiche ufficiali annunciate dai rispettivi costruttori.

Nuovo iPad Galaxy Tab 2 10.1

Produttore Apple Samsung

Disponibilità Marzo 2012 Marzo 2012

Schermo 9.7” 10.1”

Risoluzione 2048×1536 1280×800

Dimensioni 185,7×241,2×9,4 mm 175,3×256,8×9,7 mm

Peso 652 gr 588 gr

So ioS 5.1 Android 4.0

Processore A5X dual core 1.4 Ghz Exinos dual-core 1 Ghz (GPU quad-core)

RAM 1GB 1GB

Memoria 16/32/64 GB 16/32 GB + microSD

Fotocamera VGA / 5MP VGA / 3MP

Interessante notare come il Galaxy Tab pesi meno del nuovo iPad (588gr contro i 652gr) nonostante un display più grande. Ciò nonostante la risoluzione di iPad è nettamente superiore a quella del concorrente.Inoltre, mentre il Galaxy Tab si avvia a montare il nuovo Android 4.0 Ice Cream Sandwich, Apple monterà la nuova versione del suo iOs (la 5.1).Le rimanenti caratteristiche rimangono simili, come ad esempio il processore dual core (ormai si va verso processori più performanti e quad-core, un tempo privilegio esclusivo dei computer desktop) e la memoria interna.

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il produttore finlandese Nokia ha dichiarato guerra a tutto campo sul settore della telefonia mobile dopo aver svelato il suo ultimo dispositivo di punta, il Lumia 900.

Il device in questione è il primo telefono capace di collegarsi all’LTE 4G, ossia la rete ad alta velocità wireless che soppianterà l’attuale 3G.

Il Lumia 900 adotta non più Symbian, sistema operativo dichiarato praticamente morto dalla casa finlandese, ma Windows Phone. Nokia è l’unico grande produttore a scommettere completamente sulla piattaforma sviluppata dall’americana Microsoft (gli altri produttori come HTC e Samsung affiancano Windows Phone ad Android).

“Crediamo che la guerra tra i vari costruttori si sia spostata da una battaglia di dispositivi ad una guerra di ecosistemi”, ha detto il CEo di Nokia Stephen Elop in una conferenza stampa tenuta a Las

Vegas.

L’obiettivo di Nokia è quello di riappropriarsi del mercato grazie proprio alla stretta sinergia con Microsoft, partendo prima dall’Europa e passando agli Stati Uniti e, perché no, al resto del mondo.

Lo stesso Ballmer, CEo di Microsoft, ha affermato molto chiaramente che Windows Phone vuole diventare sempre più il terzo sistema operativo di riferimento presente sul mercato e che lo vuole diventare “con un punto di vista molto differenziato”.

Nokia, pochi anni fa re di tutti i dispositivi mobili, ha cominciato un lento declino dopo che la sua piattaforma di punta, Symbian, è stata pian piano superata dai recenti sistemi operativi mobili quali ioS prima (con il lancio di iPhone nel 2007) e Android poi.

Nello stesso periodo di tempo anche Microsoft ha sofferto dell’avvento dei nuovi sistemi. Il colosso americano infatti, seppur presente da tempo sul mercato con il suo Windows Mobile, ha subito un tracollo non appena sono apparsi sul mercato sistemi molto più leggeri, più performanti e, soprattutto, ricchi di applicazioni direttamente scaricabili e

selezionabili dallo stesso device (vedi l’App Store di Apple o il Market di Android)

Così Nokia e Microsoft hanno perso terreno e, soprattutto, clienti. Terreno che vuole essere recuperato proprio grazie al Lumia 900, cellulare su cui le due società puntano a rafforzare il numero di dispositivi Windows Phone presenti sul mercato e, soprattutto, rafforzare il numero delle applicazioni presenti nel marketplace. Attualmente il marketplace di Windows Phone ospita oltre 50.000 applicazioni in continua crescita.A differenza del Lumia 710, un dispositivo relativamente a buon mercato, il 900 sarà il top di gamma per Nokia e, proprio grazie all’adozione delle reti 4G, si potranno

fruire contenuti, giochi e video ad un livello mai conosciuto prima.

Il dado è tratto. La partita è accesa. E per Nokia e Microsoft

il guanto della sfida ai concorrenti è finalmente lanciato.

DATI TECNICI NOKIA LUMIA 900

DIMENSIoNI Altezza 116,5 mmLarghezza 61,2 mmSpessore 12,1 mmPESo 142 grammiSISTEMA oPERATIVo Nome Windows PhoneVersione 7.5PRoCESSoRE Produttore QualcommMHz 1433MEMoRIA Interna 16384 MBBATTERIA Tipo LitioAutonomia Conversazione (Minuti) 780 minutiAutonomia Standby (ore) 265 oreSIM CARD MiniCosto: circa 480 euro

Nokia: è guerra per riconquistare il primato?

HIGH TECH

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Read fly&

IPhone against all?

It ‘a good time to be a smartphones pro-ducer. Or better... it is a good time if your name is “Apple”.

The company is going so good now! Apple has exceeded all the Wall Street expectations, beating each type of record sales and doubling corporate profits over the same quarter last year. In a fiscal quarter, Apple has sold over 37 million iPhones, the largest number of units sold in the history of the company at the same time period.

What’s happening to all the other competitors?

Motorola, once considered the main competitor to Apple in the mobile market, lost more than $ 80 million in the fourth quarter of last year, selling only 5.3 million of smartphones in the same period. But Motorola says that sales of smartphones are supported by the relaunch of its brand Razr. To be honest, last year the 5.3 million smartphones were 4.9 million. Motorola has sold 18.7 million smartphones around 2011, just over half of what Apple has sold in one quarter only.

Nokia is also passed by Apple, and now is investing millions of dollars to “reinvent” the mobile phone. The Finnish giant has lost $ 1.2 billion last quarter, with sales per 19.6 million smartphone devices.

Samsung seems to be, at the moment, the stron-gest competitor, announcing strong sales of its handsets based primarily on the Android platform. The Galaxy S has sold over 300 million phones in 2011.

Motorola hopes to rebuild the success with its Razr brand, continuing to introduce new versions of its flagship device. The Razr Maxx is the brand new device of the family with a longer battery for longer talks.

Even Nokia is gradually leaving its Symbian platform, and aims to relaunch his brand through Microsoft Windows Phone. And there is also a ray of sunshine in the quarterly report from Nokia: the company has sold over 1 million Windows Phone Lumia during the quarter, beating analysts’ expec-tations and it is a clear signal that the company’s future is promising .

For now, Apple dominates the market and his game is just to lose. The company earns so much that gi-ves devices to their employees. All eyes are focused on new CEO Tim Cook, to see if the company is able to fight his rivals successfully - without Steve Jobs as king.

iPhone contro tutti?E’ un buon momento per essere un produttore di smartphone. o meglio… è un buon momento se il tuo nome è “Apple”.

Negli ultimi mesi lo slancio finanziario della società è incredibile. La casa della mela morsicata ha di gran lunga superato ogni aspettativa di Wall Street, battendo ogni tipo di record di vendita e raddoppiando i profitti aziendali rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. In un trimestre fiscale, Apple è riuscita a vendere oltre 37 milioni di iPhone , il maggior numero di unità vendute nella storia dell’azienda nello stesso periodo.

Al momento i concorrenti brancolano nel buio, tutti in cerca di una strategia praticabile per sfidare Apple.

Motorola, un tempo considerato il concorrente principale di Apple nel mercato della telefonia mobile, ha dichiarato perdite per oltre 80 milioni dollari nel quarto trimestre dello scorso anno, vendendo solo 5,3 milioni di smartphone nello stesso periodo. Motorola ha però dichiarato che le vendite di smartphone sono sostenute dal rilancio del proprio marchio Razr. Ad essere onesti, i 5,3 milioni di smartphone sono aumentati dai 4,9 milioni di unità di un anno fa. Motorola è riuscita a vendere 18,7 milioni di smartphone in tutto il 2011, solo poco più della metà di ciò che Apple ha venduto in un trimestre soltanto.

Nokia, ridimensionata anch’essa da Apple, sta investendo milioni di dollari per “reinventare” il telefonino. Il gigante finlandese ha registrato perdite di 1,2 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, con vendite di smartphone pari a 19,6 milioni di dispositivi. Questo numero, seppur molto alto, nasconde un forte calo di device venduti pari al 31 per cento dal trimestre dell’anno scorso.

Samsung sembra attualmente il più forte concorrente, annunciando ottime vendite dei suoi smartphone basati soprattutto sulla piattaforma Android. La casa ha dichiarato a Bloomberg che la sua serie Galaxy S ha venduto oltre 300 milioni di telefoni nel 2011.

Motorola spera di sfruttare il successo del suo brand Razr, continuando ad introdurre nuove versioni del suo dispositivo di punta. Il Razr Maxx è l’ultimo della famiglia e, ad esempio, vanta una batteria più grande per un tempo di conversazione più lungo.

Anche Nokia sta gradualmente abbandonando la sua piattaforma Symbian, e punta a rilanciarsi tramite Microsoft Windows Phone. E c’è anche un raggio di sole nella relazione trimestrale di Nokia: l’azienda ha venduto oltre 1 milione di Windows Phone Lumia nel corso del trimestre, battendo le attese degli analisti e da un chiaro segnale che il futuro dell’azienda è promettente.

Per ora Apple domina il mercato e il suo gioco è solo a perdere. L’azienda guadagna così tanto che praticamente regala i dispositivi ai propri dipendenti . Tutti gli occhi si concentrano sul nuovo CEo Tim Cook, per vedere se la società più famosa di Cupertino è in grado di combattere i suoi rivali mobili con successo - senza Steve Jobs al timone.

HIGH TECH Read fly&

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21 Dicembre 2012: una data da ricordare?

di G. MassarI

21 Dicembre 2012: l’interesse per questa data nasce dallo stu-dio dei calendari perpetui Maya, terminanti tutti questo giorno. Ri-cordiamo che i Maya, scomparsi oltre 500 anni fa, furono un popolo altamente sviluppato nell’astronomia e nell’osservazione delle stelle e dei pianeti e, fin ora, tutte le loro previsioni su eclissi lunari, solari e allineamenti dei pianeti si sono sempre dimostrate veritiere.

Su questa data è cominciata una speculazione mediatica non indiffe-rente. In questo articolo proviamo a raccogliere e classificare le varie ipotesi lanciate da “studiosi” e non, provando poi a dare una interpre-tazione scientifica.

Ipotesi n°1: inversione dei poli magneticiL’inversione dei poli magnetici è un evento che sulla nostra Terra è capitato già decine di volte: il fenomeno consiste in un cambiamento del polo nord con il polo sud e viceversa. Il fenomeno, nella sua fase transitoria, porta ad un’assenza totale del campo magnetico. Le con-seguenze sarebbero gravi: raggi cosmici arriverebbero nella biosfera uccidendo gli esseri viventi e alterando il DNA di piante ed animali.

L’ultima volta che il fenomeno è accaduto è stato ben 780 mila anni fa.

Gli studi condotti sul magnetismo terrestre hanno dimostrato che il campo magnetico si è ridotto del 10% negli ultimi 100 anni: ciò no-nostante lo scienziato Gary A Glatzmaier ha affermato che la diminu-zione del campo magnetico terrestre non comporta necessariamente una successiva inversione, anzi al momento il campo magnetico è quasi il doppio rispetto alla media dell’ultimo milione di anni.

Una inversione dei poli è quindi al momento altamente improbabile.

oLTRE LA TERRA

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21 Dicembre 2012: una data da ricordare?

Ipotesi n°2: arrivo del pianeta XAlcuni astronomi affermano che intorno al Sole non ruotano 9 pianeti, bensì 10. Quest’ultimo, in realtà, è una stella nana bruna con un’orbita fortemente ellittica che interseca il nostro sistema solare (che sarebbe quindi un sistema stellare binario…). L’av-vicinamento del pianeta X comporterebbe enormi scompensi gravitazionali quali tsunami e maremoti a livello globale in grado di spazzar via centinaia di milioni di persone: unica soluzione? Rifugiarsi sulle montagne.

Tutto vero? Ci sono foto di un ipotetico pianeta X (e di un presunto satellite che si dice sia abitato da una civiltà evoluta), ma se ciò fosse vero perché tanto si-lenzio sul fenomeno?

Ipotesi n°3: contatto alienoUfologi di tutto il mondo affermano: gli UFo sono in contatto con i governi di tutto il mondo ed addirit-tura il mese scorso si è tenuta una riunione segreta oNU per discutere del primo contatto tra uomini ed alieni (anche se poi non si capisce quale “razza” di alieni) che si terrà… NEL DICEMBRE DEL 2012!

Inutile commentare… a meno che questi alieni siano gli stessi che abitano sul pianeta orbitante intorno al pianeta X…

Ipotesi n°4: ingresso in una nuova era astrologicaSecondo alcuni astrologi l’ingresso della Terra nell’Ac-quario (guarda caso a fine 2012) comporterebbe un influsso positivo su animali ed esseri intelligenti. L’uomo diventerà un essere dotato di una nuova di-mensione spirituale e più rispettoso dell’ambiente e del prossimo.

Credere ad una tesi del genere vuol dire credere agli oroscopi… e se veramente succedesse una cosa del genere? MAGARI!

Ipotesi n°5: espulsione corona solare

Il nostro Sole alterna continuamente cicli di intensa attività e cicli di bassa attività. Talvolta durante i cicli di forte attivi-tà solare si registrano espulsioni di massa coronale. La nube formatasi può raggiungere il nostro pianeta disturbando la magnetosfera. Quando ciò avviene sulla nostra Terra si assiste a incredibili aurore boreali (le cosiddette Luci del Nord nell’emisfero boreale e Luci del Sud nell’emisfero australe).

Le espulsioni di massa della corona possono però di-sturbare le trasmissioni radio, creare interruzioni di energia, danneggiare i satelliti e le linee di trasmis-sione elettriche. Per la nostra civiltà, fortemente di-pendete dalla tecnologia e dall’elettronica, sarebbe un disastro immane: appari elettrici bruciati, tra-sformatori non funzionanti, pompe ferme, ripetitori inutilizzabili… il mondo si troverebbe catapultato nel medioevo nell’arco di poche ore.

E tutto ciò è già accaduto in passato: nel 1859 Ri-chard Christopher Carrington osservò la più grande perturbazione geomagnetica conosciuta… si narra che i telegrafi di allora potevano funzionare senza batterie e il cielo del nord Europa era illuminato a giorno. All’epoca il mondo non era molto sviluppato e la tempesta solare non fece particolari danni… ma ora?

Cosa succederà allora?Nessuno lo può dire ma come disse Giovanni Paolo II poco prima dell’inizio della XV Giornata della Gio-ventù, “chi vivrà vedrà”.

oLTRE LA TERRA yfl&adRe

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&airnews

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44 NASCE VOLOTEA: NUOVA LOW-COST CON BASE A VENEZIA

47 BREVI DAL MONDO DELLE COMPAGNIE AEREE

50 AEROPORTI DAL MONDO: I MIGLIORI DEL 2011

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di G.MassarI

Per una compagnia che muore un’altra ne nasce. Nel mese di aprile la compagnia aerea spagnola Volotea (con sede a Barcellona dove era basata la Spanair) comincerà a volare operando inizialmente dall’aeroporto Marco Polo di Venezia utilizzando una flotta di tre Boeing 717 da 125 posti. Le destinazioni spagnole includeranno inizialmente Bilbao, La Coruña, Granada e altri luoghi ancora non specificati.

Volotea è stata fondata da Carlos Muñoz e Lázaro Ros, CEO e Direttore Generale dell’azienda, già fondatori di Vueling, terza compagnia low cost europea. La società è posseduta per il 26% dai due fondatori, per il 25% da due gruppi di investimento spagnoli (Sinaer Inversiones e Axis Participaciones Empresariales), e per il restante 49% da un fondo di investimento americano (CCMP Capital Advisors).

Carlos Munoz, CEO di Volotea, ha affermato che si sta “scommettendo su un buon servizio e prezzi bassi per crescere in un mercato che è ancora da sfruttare.” Volotea opererà in Italia, Francia e Spagna con un modello di gestione e di sviluppo simile a quello della compagnia britannica Flybe Group Plc, la più grande compagnia aerea d’Europa sulle tratte regionali con aerei da meno di 100 posti. 

Volotea si concentrerà su aeroporti di medie e piccole dimensioni in aree con 2 o 3 milioni di abitanti, a detta di Munoz un mercato con più di 70 città e 500 rotte potenziali. Pertanto, il numero di 40 dipendenti che hanno firmato il contratto con la compagnia, si espanderà fino a 250 dipendenti in estate, di cui 20 probabilmente proverranno da Spanair.

L’azienda che prende il nome da una poesia di Pablo Neruda, creerà oltre 100 posti di lavoro in ogni base creata e non utilizzerà gli slot lasciati liberi da Spanair.

Enrico Marchi, Presidente di Save, ha dichiarato: “accogliamo con entusiasmo l’arrivo a Venezia di Volotea, il cui progetto industriale coincide con la strategia di SAVE di proporre un’offerta di voli che comprenda tutti i segmenti di traffico” … “con Volotea e i suoi tre aeromobili basati a Venezia, implementiamo un network di collegamenti a medio raggio che consolida la vocazione internazionale dell’aeroporto Marco Polo”.

Nasce VOlOTEA: la nuova low-cost con base a Venezia

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Read fly&fly&adReCoMPAGNIE AEREE

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BOEING 717

Lunghezza: 37,80 m (124 ft 0 in)Apertura alare: 28,44 m (93 ft 3 in)Altezza: 8,87 m (29 ft 1 in)Superficie alare: 93,0 m² (1 001 ft²)Peso a vuoto: 31 674 kg (69 830 lb)Peso max al decollo: 49 940 kg (110 100 lb)Passeggeri: fino ad un massimo di 106

Il Boeing 717 è un velivolo bimotore a corridoio singolo sviluppato per il mercato dei jet da 100 posti. L’aereo è stato progettato e commercializzato dalla McDonnell Douglas con il nome di MD-95, evoluzione del famoso DC-9. Capace di accogliere fino a 117 passeggeri, il Boeing 717 può effettuare voli fino a 3.820 km. Il velivolo è spinto da due motori turbo fan Rolls-Royce BR715 da circa 8400 kg di spinta l’uno.Il primo ordine è stato firmato nel mese di ottobre del 1995 mentre i primi aerei sono entrati in servizio nel 1999 con il nome di Boeing 717 (nel frattempo l’azienda era stata acquisita dal gigante americano). La produzione è cessata nel maggio 2006 dopo che sono stati prodotti 156 velivoli.

Welcome Volotea: the new low-cost based in VeniceFor a company that dies another one comes up. In April, the Spanish airline Volotea (based in Barcelona where Spanair was based) will start operating flying from the airport of “Venezia Marco Polo” with three Boeing 717 in 125 seats configuration.

The Spanish destinations will initially include Bilbao, La Coruña, Granada and other places not yet specified.

Volotea was founded by Carlos Muñoz and Lázaro Ros, CEo and General Manager of the company, in the past founders of Vueling, the third European low cost airline. The company is owned 26% by the two founders, 25% from two investment groups, Spanish (SINAER Inversiones and Axis Participaciones Empresariales), and the remaining 49% from an American investment fund (CCMP Capital Advisors).

Volotea will fly in Italy, France and Spain with a management model similar to the British company Flybe Group Plc, the largest airline in Europe specialized on regional routes with airplanes with less than 100 seats.

Volotea will focus on small and medium sized airports in areas with 2 or 3 million people, a market of 70 cities and 500 potential routes. Therefore, the number of 40 employees who signed the contract with the company, will expand to 250 employees in summer, 20 of which probably will come from Spanair.

Enrico Marchi, Chairman of SAVE, said: “we welcome with enthusiasm the arrival of Volotea in Venice, whose industrial project coincides with the SAVE strategy to propose an offer of flights including all market segments”.

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Alitalia: accordo con LottomaticaAlitalia e Lottomatica Italia Servizi hanno sottoscritto un accordo che prevede la possibilità di acquistare i biglietti Alitalia nelle ricevitorie Lottomatica e ottenere biglietti scontati attraverso la nuova formula “Evento + Volo”. I clienti Alitalia possono ora acquistare comodamente i biglietti aerei già prenotati tramite il Customer Center al numero 89.20.10 oppure tramite il sito www.alitalia.it. Il servizio è disponibile per pagamenti inferiori ai mille euro, compresa la commissione di 1,55 euro applicata dalle ricevitorie Lottomatica.

Inoltre fino al 31 dicembre 2012 i clienti che acquisteranno un biglietto per un evento presso un punto vendita Listicket oppure attraverso il sito www.listicket.it, beneficeranno di uno sconto del 25% sul prezzo del biglietto aereo Alitalia per raggiungere il luogo dell’evento (lo sconto non si applica su tasse e supplementi).

Qatar Airways: al via nuove rotteQatar Airways annuncia nuove rotte verso l’Africa, l’Europa e l’Australia e si prepara ad un anno di forte crescita. Si parte con l’inaugurazione del volo per Kigali, capitale del Ruanda, il 21 marzo. L’offerta si amplia con i collegamenti verso Zagabria a partire dal 9 maggio, e verso Perth in Australia dal 3 luglio.

La rotta su Perth sarà operata con un Boeing 777, in un allestimento a 259 posti in due classi: 42 posti in Business Class e 217 posti in classe Economy. Nel corso dell’anno (le date non sono ancora state confermate) saranno poi

inaugurati i nuovi voli per Zanzibar (Tanzania), Gassim (Arabia Saudita), Mombasa (Kenya) e Helsinki (Finlandia).

Compagnie aeree: coalizione contro la “carbon tax”Si parla di Carbon Tax, l’odiata tassa per fare del bene all’Europa in termini ambientali. ora, per lottare contro un balzello a loro dire “ingiustificato” le principali compagnie aeree di trenta paesi si sono coalizzate tra di loro. Queste si sono riunite a Mosca per discutere le contromisure da adottare nei confronti del sistema di scambio di emissioni europeo (ETS): più che una guerra in favore dell’ambiente si sta tentando di aprire una vera e propria guerra commerciale.

L’iniziativa è stata criticata da Connie Hedegaard, responsabile del clima dell’Unione Europea, la quale ha ribadito che l’iniziativa non è nata per sfavorire le compagnie extraeuropee nei confronti di quelle interne perché se queste abbassassero le proprie emissioni, il problema sarebbe risolto (ricordiamo che Cina e Stati Uniti sono i maggiori inquinatori mondiali). Ad ogni modo, facendo due calcoli, l’incremento in termini di costo del biglietto sarà pari a 5 - 10 euro a passeggero, e le compagnie sono autorizzate a scaricare questo costo proprio sui clienti. Si capisce perché le compagnie siano a dir poco adirate contro una tassa che le sfavorirebbe rispetto alle compagnie aeree locali.

Airfrance-KLM: ecco il piano per l’estate 2012

BREVI DAL MONDO DELLE COMPAGNIE AEREE

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di G.MassarI

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Per il periodo estivo 2012 (25 marzo - 28 ottobre) il gruppo Air France-KLM stima un incremento di capacità limitato allo 0,6%, di cui 0,8% sul segmento dei voli di lungo raggio e 0,2% sul segmento del corto/medio raggio (ad esclusione delle basi regionali di Marsiglia, Tolosa e Nizza, dove l'aumento sarà dell'1,4%).

Per Air France durante l'orario estivo la capacità sarà pressoché stabile nel breve e medio raggio. Nel settore di lungo raggio la compagnia incrementerà la capacità verso l'America Latina (+9,7%), l'Asia (+6,3%) e l'Africa (+4,9) e ridurrà la capacità dei voli verso il Nord America, il Medio oriente, i Caraibi e l'oceano Indiano.

Tra le novità, dal 28 maggio la compagnia francese offrirà un volo giornaliero per Los Angeles e riattiverà il volo quotidiano con l’A380 verso Tokyo. Il superjumbo volerà inoltre tre volte a settimana verso Shanghai.

Easyjet: al via nuove rotte da MalpensaEasyJet amplia le sue rotte con l'introduzione di un collegamento da Malpensa ad Alghero. I nuovi voli saranno operativi con quattro frequenze settimanali a partire dal 23 giugno fino al primo settembre 2012.

Per Frances ouseley, direttore Easyjet per l'Italia "i nostri passeggeri apprezzeranno il nuovo volo, grazie al quale avranno la possibilità di visitare la Riviera del Corallo e altre rinomate destinazioni sarde". "L'arrivo di EasyJet e il nuovo collegamento rappresentano un'ulteriore opportunità per lo sviluppo e la diversificazione del network offerto sull'aeroporto di Alghero", afferma Mario Peralda, direttore generale della Società di Gestione algherese, "e incrementa le possibilità di sviluppo turistico ed economico a favore del territorio".

Blu-Panorama: un anno da recordIl 2011 è stato un ottimo anno per Blue Panorama

Airlines. Lo ha confermato il direttore generale, Giancarlo Zeni. "Durante questo periodo di critica congiuntura economica stiamo proseguendo sulla strada della diversificazione del nostro portfolio destinazioni attraverso un percorso di crescita costante. I dati a consuntivo indicano per Blue Panorama Airlines il consolidamento delle quote di mercato come vettore leader sulle migliori destinazioni leisure con 700.000 passeggeri trasportati nel 2011. Blu-express.com presenta una crescita del 30% sia in termini di ricavi che di passeggeri trasportati".

Thai Airways: nuove sorprese per i viaggiatoriIl vettore di bandiera thailandese propone ai propri passeggeri promozioni e offerte per sperimentare il comfort e l’eleganza della Compagnia dell’orchidea in ogni classe di viaggio.

Fino al 30 aprile 2012 si può volare a Bali a partire da 757 euro, Jakarta da 728 euro, Kuala Lumpur da 689 euro e Singapore da 690 euro. Le promozioni sono valide per viaggi di andata e ritorno in classe Economy da Roma e Milano (via Bangkok) fino al 6 luglio 2012, con validità massima del viaggio di 21 giorni.

Anche i passeggeri Premium potranno godere del servizio di bordo della Compagnia dell’orchidea a tariffe invoglianti: prolungate fino al 6 luglio 2012 le promozioni per volare in Royal First Class e Royal Silk Class. I passeggeri che volano nelle classi Premium hanno accesso alle prestigiose Royal orchid Lounges di Thai Airways, che garantiscono servizi esclusivi nelle maggiori destinazioni servite dalla Compagnia.

Tutte le tariffe si intendono tasse e supplementi inclusi e possono subire variazioni dovute al cambio e ad eventuali variazioni del supplemento carburante. Tariffe soggette a disponibilità di posti al momento della prenotazione.

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Read fly&Gli specialistidella fotografiaaeronautica

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HONG KONG INTERNATIONAL CHEK LAP KOK È stato aperto nel 1998 dopo la chiusura del vecchio aeroporto di Hong Kong Kai Tak, considerato troppo pericoloso. Prende il suo nome dall’isola artificiale su cui è stato costruito, a causa della sua posizione strategica è un importante polo di smistamento dei passeggeri diretti in Asia orientale e nel sud-est asiatico.

SINGAPORE CHANGI AIRPORTMiglior aeroporto nel 2010, il “Changi” di Singapore è uno dei preferiti dai viaggiatori di tutto il mondo. Situato a circa 20 chilometri dalla città Stato è dotato di ben 5 terminal, e fin dalla sua apertura nel 1981 è stato sempre un punto di riferimento per eccellenza del servizio vincendo ben 380 premi. A causa dell’età di costruzione è in continuo rinnovo per migliorare sempre più il livello di servizio al passeggero.

SEOUL-INCHEON INTERNATIONAL AIRPORTE’ il più grande aeroporto della Corea del Sud, uno degli aeroporti più grandi e frequentati del mondo. Per sette anni consecutivi (2005-2012) è stato valutato il migliore aeroporto del mondo da Airports Council International e ha ricevuto 5 stelle da Skytrax , un riconoscimento condiviso solo dall’Hong Kong International Airport e dal Singapore Changi Airport. L’aeroporto dispone di un campo da golf, di un centro benessere, di camere da letto private, pista di pattinaggio, un casinò, giardini interni e un Museo della cultura coreana.

MUNICH AIRPORTL’aeroporto si trova sul territorio di quattro comuni diversi: Oberding, Hallbergmoos, Freising e Marzling. Tra il 1995 e il 2006, il numero di passeggeri è raddoppiato, passando da meno di 15 milioni di passeggeri all’anno ad oltre 30 milioni. L’Aeroporto di Monaco è il secondo aeroporto più trafficato in Germania in termini di traffico passeggeri dietro l’aeroporto di Francoforte, settimo in Europa, gestendo 34,721,605 passeggeri (dato del 2010). L’Aeroporto ha già vinto il titolo di “Miglior aeroporto d’Europa” nel 2010.

Aeroporti dal mondo: i migliori del 2011

L’ aeroporto non è un luogo di semplice “passaggio”. talvolta capita, per diversi motivi, di dover sostare per molto tempo all’interno dei terminal. Per chi viaggia è pertanto fondamentale sapere cosa può offrire l’aeroporto in cui si arriva o da cui si deve prendere l’aereo. ed allora… quali sono i migliori aeroporti del mondo? La risposta la da skytrax, agenzia di ricerca britannica specializzata nel campo dell’aviazione, che come ogni anno pubblica la classifica dei migliori 10 aeroporti al mondo. tale ricerca è effettuata grazie alle migliaia di commenti e opinioni ricevuti da passeggeri di tutto il mondo, i quali hanno eletto come migliore aeroporto del 2011 quello di Hong Kong, facendo scendere al secondo posto il mitico Changi di singapore. rispetto al 2010 la top ten rimane pressoché invariata, cambia solamente la posizione in classifica. L’unica new entry è l’aeroporto di Copenhagen che, posizionandosi al decimo posto, fa uscire dalla classifica quello di bangkok. In classifica purtroppo nessun aeroporto italiano, siamo ancora lontani dagli standard dei concorrenti asiatici.

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BEJING CAPITAL INTERNATIONAL AIRPORTSi trova a 32 km dal centro di Pechino. L’aeroporto è rapidamente salito nella classifica degli aeroporti più trafficati del mondo negli ultimi dieci anni. Attualmente è il secondo aeroporto più trafficato al mondo in termini di transito passeggeri dietro l’Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport. Il Beijing Capital International Airport è il principale hub per Air China, la compagnia di bandiera della Repubblica popolare cinese, che vola in circa 120 destinazioni da Pechino.

AMSTERDAM SCHIPOL AIRPORTSchiphol è classificato come il quarto aeroporto più trafficato in Europa e dodicesimo al mondo. Si colloca anche come il sesto aeroporto più trafficato del mondo per traffico internazionale di passeggeri. 45,3 milioni di passeggeri sono passati attraverso l’aeroporto nel 2010, un aumento del 4% rispetto al 2009. Schiphol ha come principali concorrenti Londra Heathrow, Francoforte, Parigi-Charles de Gaulle e Madrid-Barajas. (foto di Brendan Howard / Shutterstock.com)

ZURICH AIRPORTL’aeroporto più grande della Svizzera è stato eletto nel 2009 il miglior aeroporto in Europa da SkyTrax, quarto al mondo. Nel 2010 l’aeroporto ha vinto per la settima volta consecutiva il World Travel Award nella categoria “scalo principale d’Europa”.L’aeroporto si trova a 13 chilometri verso nord del centro della città di Zurigo nel comune di Kloten. L’aeroporto funge da hub per SWISS Air, Lufthansa e Air Berlin ed è la sede della compagnia aerea svizzera Belair, Edelweiss Air e della Helvetic Airways nonché sede del soccorso aereo svizzero (REGA).

AUCKLAND INTERNATIONAL AIRPORTE’ il più grande ed importante aeroporto in Nuova Zelanda. Si trova alla periferia di Auckland. L’aeroporto è l’hub della compagnia aerea Air New Zealand. L’aeroporto gestisce oltre 11 milioni di passeggeri di cui 6 milioni sono diretti verso destinazioni internazionali, con 160 000 movimenti di aeromobili.

KUALA LUMPUR INTERNATIONAL AIRPORTKuala Lumpur International Airport è in grado di gestire oltre 35 milioni di passeggeri l’anno e 1,2 milioni di tonnellate di merci l’anno. E’ stato classificato come il diciottesimo aeroporto più trafficato al mondo per traffico di passeggeri, ed è il settimo aeroporto internazionale più trafficato in Asia. Gli ultimi risultati della agenzia di stampa Bernama mostrano una crescita per i primi sei mesi del 2011 da 16,2 milioni a 18,3 milione di passeggeri (quasi il 13%).

COPENHAGEN AIRPORTE‘ il più grande aeroporto dei paesi nordici, uno dei più antichi aeroporti internazionali in Europa.L’ aeroporto è hub per Scandinavian Airlines, per Cimber Sterling, Thomas Cook Airlines Scandinavia e Norwegian Air Shuttle. Il Copenhagen Airport gestisce 60 compagnie aeree di linea e serve più di 62.000 passeggeri al giorno, 22,7 milioni di passeggeri l’anno. A differenza di altri aeroporti scandinavi, una quota considerevole di passeggeri è diretto verso destinazioni internazionali. La parte dei passeggeri che vola verso mete nazionali è inferiore al 10%.

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54 SITI D’INTERESSE IN LOMBARDIA

56 MAPPA DEL CENTRO DI MILANO CON SITI D’INTERESSE

60 RETE METROPOLITANA E TRATTE FERROVIARIE URBANE

62 MAPPA DEI COLLEGAMENTI FERROVIARI ALL’AEROPORTO DI MIlANO MAlPENSA

63 MAPPA DEI COLLEGAMENTI STRADALI ED AUTOSTRADALI AGLI AEREOPORTI DI MILANO MALPENSA E LINATE

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Siti d’interesse in Lombardia - Sites of interest in Lombardy

LOMBARDIAStato: ItaliaCapoluogo: MilanoIstituzione: 1970Superficie: 23 860,62 km²Abitanti: 9 967 485Densità: 417,74 ab./km²Province: 12Comuni: 1.544PIL (PPA): 248.119,8 mln €PIL procapite (PPA): 33.500 €

LOMBARDY / Country: Italy /Capital: Milan / Constitu-tion: 1970 / Area: 23 860,62 km² / Population: 9 967 485 / Density: 417,74 ab./km² / Provinces: 12Cities: 1.544 / GDP nominal: 248.119,8 mln € / GDP procapita: 33.500 €

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1. Bergamo - Piazza Duomo in città alta. E’ indubbiamente il luogo principale della città. Nella piazza sono concentrati tutti i monumenti più importanti tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero a pianta ottagonale. - Piazza Duomo is the main place of the town. In the square there are all the most important monuments including the Duomo, Santa Maria Maggiore, the Colleoni Chapel and the octagonal Baptistery.

2. Como - Il duomo. Situato sull’area dell’antica Basilica romanica di Santa Maria Maggiore la costruzione ebbe inizio nel 1396 e fu terminata nel 1740. La chiesa è sormontata da una cupola del 1740 e presenta una facciata in stile tardo gotico. - Located on the site of the Romanesque Basilica of St. Mary Major, the construction began in 1396 and was completed in 1740. The church is surmounted by a dome of the 1740.

3. Parco Nazionale dello Stelvio. Il Parco offre un’atmosfera rilassante in un ambiente ricco di odori e emozioni sensoriali. Passeggiando nel parco non è raro imbattersi in caprioli, camosci e stambecchi. - The park offers a relaxing atmosphere in an environment rich in flavours and emotions. In the park is not uncommon to find deer, chamois and ibex.

4. Pavia - Ponte Coperto. La struttura è stata inaugurata nel 1951 dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi ed è la ricostruzione di un preesistente ponte medievale gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. - The structure was inaugurated in 1951 by the President Luigi Einaudi and it is the reconstruction of an earlier medieval bridge badly damaged during the Second World War.

5. Mantova - Palazzo del Podestà. Nell’edificio ebbe sede il governo comunale di Mantova. Sul lato principale si trova una nicchia con una statua del poeta Virgilio in cattedra. - The building was the seat of the municipal government of Mantua. On the primary side there’s a statue of the poet Virgilio.

6. Cremona - Battistero. La costruzione ebbe inizio nel 1167 e rappresenta il numero otto, ossia l’ottavo giorno di resurrezione. La costruzione originale fu modificata nel XVI secolo con rivestimenti marmorei ai lati dell’edificio. - The construction began in 1167 and represents the number eight, which is the eighth day of resurrection. The original building was modified in the sixteenth century with marble facing on both sides of the building.

7. Varese - Sacro Monte. Il Sacro Monte, luogo di devozione del Seicento, è situato a 8 km dal centro di Varese. Il luogo è costituito da quattordici cappelle che corrispondono ai misteri del Rosario. - The Sacro Monte, a place of worship of the seventeenth century, is located 8 km from the center of Varese. The site consists of fourteen chapels, which correspond to the mysteries of the Rosary.

8. Angera - Rocca. Si tratta di una costruzione fortificata affacciata sul lago Maggiore, dalla quale si gode di un meraviglioso panorama. - It’s a fortified castle over the Maggiore lake, from which you can admire an amazing landscape.

9. Sirmione - Grotte di Catullo. E’ la piu importante villa romana del nord Italia, situata all’interno della bellissima cittadina lacustre di Sirmione. - It’s the most important roman private edifice of northern Italy, it’s located into Sirmione, a beautiful lake town.

10. Vigevano - Piazza Ducale. Una delle più belle piazze d´Italia fu ideata dal Bramante e fatta costruire dal duca Ludovico il Moro. La piazza è circondata da portici ad arcate sorretti da 84 colonne tutti differenti fra loro. - One of the most beautiful squares of Italy was designed by Bramante and built by Duke Ludovico il Moro. The square is surrounded by arcades supported by 84 columns, all different each other.

11. Lodi - Duomo. Il Duomo di stile romanico si affaccia su Piazza Maggiore, cuore della città. All’interno sono conservate opere dei secoli XV e XVII tra cui un affresco tardo gotico che raffigura il Giudizio Universale. - The Romanesque Cathedral overlooking Piazza Maggiore, the heart of the city. Inside there are works of the fifteenth and seventeenth centuries, including a late Gothic fresco regarding the Last Judgement.

12. Lecco - Itinerari Manzioniani. Per gli amanti dei “Promessi Sposi”. Nell’itinerario si possono ammirare la casa di Lucia e la chiesa di Don Abbondio; sul colle dello Zucco si trova il castello di Don Rodrigo mentre più sopra Chiuso si trova quello dell’Innominato. - For who likes “The Betrothed”. In the itinerary people can admire Lucy’s house and the church of Don Abbondio; on the zucco hill there is the castle of Don Rodrigo.

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Parco Sempione Giardini I.Montanelli

Parco delle

Basiliche

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1. Galleria Vittorio Emanuele. E’ indubbiamente il luogo principale della città. Nella piazza sono concentrati tutti i monumenti più importanti tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero a pianta ottagonale. - Piazza Duomo is the main place of the town. In the square there are all the most important monuments including the Duomo, Santa Maria Maggiore, the Colleoni Chapel and the octagonal Baptistery. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo

2. Duomo. Con una superficie di 11.500 mq. (largo 93 metri e lungo 158), è il simbolo della città di Milano, edificio gotico interamente rivestito di marmo bianco rosato. All’esterno sono presenti circa 3400 statue, mentre all’interno 52 pilastri costituiscono l’ossatura portante dell’edificio. Numerose guglie sormontano l’edificio; la più elevata, su cui si erge la Madonnina, è alta 109 metri. - With an area of 11,500 square meters. (93 meters long and 158 large), The Dome of Milan is the symbol of the town. Outside there are about 3400 statues, while 52 pillars inside constitute the main structure of the building. Numerous pinnacles surmount the building; the highest, on which stands the Madonna, is 109 meters high. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo

3. Castello Sforzesco. Situato al di fuori delle mura medievali, il Castello Sforzesco fu fondato dai Visconti nel 1300. La facciata è dominata dalla torre del Filarete. All’interno vi è Piazza d’Armi, custode dei resti di antiche costruzioni ormai non più presenti. Sullo sfondo si erge la torre di Bona di Savoia, a sinistra la Rocchetta, luogo di salvezza per i castellani in pericolo. - Located outside the medieval walls, the Sforza Castle was founded by the Viscontis’ in the 1300. The facade is dominated by the tower of Philaret. Inside there is the Piazza d’Armi, in the background the tower of Bona of Savoy, on the left the Rocchetta. In the Rocchetta there’s the treasure room and the famous “Argus” of Bramante. Fermata Metro/Subway Stop: M1 Cairoli

4. Teatro “La Scala”. La Scala è considerato uno dei teatri migliori nel mondo. Può contenere 2,200 persone incluso 678 membri di orchestra, 409 posti a sedere nelle prime e seconde gallerie, ed altri 155 disposti su quattro livelli. - La Scala is one of the best theaters in the world. It can hold 2.200 people including 678 members of the orchestra, 409 seats in the first and second galleries, and other 155 arranged on four levels. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo

5. Cenacolo vinciano. Uno dei più grandi capolavori di Leonardo da Vinci è conservato nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Dipinto tra il 1494 ed il 1497, rappresenta l’Ultima Cena di Gesù Cristo, dove Gesù annuncia il tradimento di Giuda. - One of the greatest masterpieces of Leonardo da Vinci is preserved in the refectory of the church of Santa Maria delle Grazie. Painted between 1494 and 1497, represents the Last Supper of Jesus Christ, where Jesus announces the betrayal of Judas. Fermata Metro/Subway Stop: M1 Conciliazione

6. Pinacoteca di Brera. La Pinacoteca è una delle Gallerie di arte antica e moderna più famosa al mondo, locata in Via Brera 28. Nel museo vi è una delle più celebri raccolte di pittura, specialmente veneta e lombarda. Grazie alle donazioni di privati cittadini la pinacoteca offre un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all’arte contemporanea. - It’s one of the most famous Art Gallery (antique and modern) in the world, located at Via Brera 28. The museum is one of the most famous collections of paintings, especially from Veneto and Lombardy. Thanks to donations from private citizens, the art museum offers an exhibition from prehistory to the contemporary art. Fermata Metro/Subway Stop: M2 Lanza

7. Via Montenapoleone. E’ una delle vie più eleganti e costose di Milano. E’ la strada più importante del quartiere milanese della moda, meglio note come il Quadrilatero della moda, dove molti famosi stilisti hanno le loro boutique d’alta moda e dove sono presenti i maggiori negozi di design di tutte le marche di fama mondiale. - Is one of the most elegant and expensive streets of Milan. It is the most important street of Milan’s fashion district, the “Quadrilatero della Moda”, where many famous designers have their boutiques, and where there are many important design shops. Fermata Metro/Subway Stop: M3 Montenapoleone

8. Triennale Design Museum. Nato nel 2007, il Triennale Design Museum è il primo museo dedicato esclusivamente al design italiano. È un museo dinamico, mai uguale a se stesso. Il leit-motiv della Triennale è infatti il rinnovamento continuo, l’offrire continuamente al visitatore nuovi punti di vista, nuove atmosfere, nuove emozioni. - Born in 2007, the Triennale Design Museum is the first museum dedicated exclusively to the Italian design. It is a dynamic museum, never equal to itself. The leitmotif of the Triennale is in fact the ongoing renovation, the always beand-new perspectives, atmospheres and emotions. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M2 Cadorna

9. Piazza Mercanti. E’ una piazza centrale della città, cuore della Milano medioevale. Si trova tra Piazza del Duomo e Piazza Cordusio. E’ nota come “Piazza del Broletto”, nomignolo nato dopo la costruzione del “Broletto Nuovo”, luogo in cui si svolgevano le assemblee cittadine e l’amministrazione della giustizia. - It is a central square in the centre of the town, the heart of medieval Milan. It is located between Piazza del Duomo and Piazza Cordusio. It is called also “Square Broletto”, nickname given after the construction of the “New Broletto”, place where there was the administrative headquarters of the city. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo

10. Basilica di S.Ambrogio. Una delle chiese più antiche di Milano, costruita da S. Ambrogio nel periodo tra il 379 e il 386, in una zona dove numerosi martiri delle persecuzioni romane erano stati sepolti. Proprio per questo il primo nome della chiesa era appunto Basilica dei Martiri. - One of the most ancient churches in Milan, it was built by St. Ambrose in the period between the 379-386, in an area where numerous martyrs of the Roman persecutions were killed. The first name of the church was in fact Basilica Martyrum. Fermata Metro/Subway Stop: M2 S.Ambrogio

11. Basilica di S.Lorenzo. La sua costruzione risale all’Editto di Costantino e risente ancora dello stile romano, con sale per le terme e aule e spazi per la preghiera e la celebrazione. Compongono la Basilica anche il matroneo, la cappella ottagonale di S. Ippolito, la cappella di S. Aquilino e quella di S. Sisto, ultimata agli inizi del VI secolo. - It was built during the Edict of Constantine. The Basilica is “full” of Roman style, with rooms for the spa and spaces for prayers and celebrations. The Basilica is made also by the also make the “matroneo”, the octagonal chapel of S. Hippolytus, the chapel of St. Aquilino and S. Sisto, completed in the early sixth century. Fermata Metro/Subway Stop: M2 S.Ambrogio

12. Naviglio Grande. Fu costruito dal 1177 al 1257 e sorge dal Ticino. Lungo circa 50 km, serviva come sistema di trasporto fluviale dal Lago Maggiore e dalla Svizzera e fu essenziale per trasportare i marmi utilizzati per la costruzione del Duomo. Il Naviglio Grande è uno dei luoghi di ritrovo più famosi della movida milanese. - It was built from 1177 to 1257 and rises from Ticino. About 50 km long, was used as a system of river transport from Lake Maggiore and from Switzerland and it was essential to transport the marble used for the construction of the Cathedral. The Naviglio Grande is one of the most famous place of Milan nightlife. Fermata Metro/Subway Stop: M2 Porta Genova

13. Palazzo Reale. Sede del governo della città per molti secoli, oggi è un importante centro culturale, sede di esposizioni e mostre. Il palazzo si trova alla destra della facciata del Duomo nella posizione opposta rispetto alla Galleria Vittorio Emanuele II. - The place of city government for many centuries, today it is an important cultural center for exhibitions. The building is located to the right of the facade of the Duomo in the opposite position of the Galleria Vittorio Emanuele II. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo

Tourist information

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Read&Fly ringrazia ATM S.p.a. per la gentile concessione dello schema metro di Milano.

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Certosa di Pavia (PV)

“un complesso monumentale di rara bellezzadel tardo gotico lombardo, a due passi da Milano”

sopra: veduta del complesso monasteriale64

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MoviGroup è un consorzio di società che operano nel settore dei servizi.Il suo principale e speci�co impegno si concretizza nell’attività di promozione e sviluppo

dei servizi o�erti dalle consorziate MoviCoop e MoviTechno.La nostra forza è quella di lavorare nella consapevolezza di mettere a disposizione dei

clienti il know-how acquisito e costantemente innovato dalla ricerca di nuovi metodi e tecnologie, per garantire la gestione ottimale di ogni singolo servizio.

L’esperienza acquisita nell’erogazione di servizi ai maggiori network televisivi e la �essibilità operativa overtime, attribuiscono a MoviCoop un ruolo competitivo nel settore specialistico della

movimentazione, montaggio e smontaggio di scenogra�e ed allestimento palchi.MoviCoop è anche specializzata nella logistica e nella gestione di magazzini conto proprio e

conto terzi, trasporti nazionali ed internazionali, trasporti speciali, traslochi in ogni settore.Il parco veicoli, i mezzi speciali e il personale altamente specializzato assicurano un servizio in

grado di coprire tutte le esigenze del cliente.

MoviTechno è la società che fornisce interventi nel settore tecnico audio, luci e video, avvalendosi della collaborazione dei più

preparati professionisti.Tramite l’operato della propria struttura, noleggia e gestisce

impianti illuminotecnici, gruppielettrogeni per i set interni ed esterni delle produzioni

televisive e cinematogra�che.MoviTechno ha propri laboratori per la realizzazi-

one di scenogra�e per il settore televisivo e teatrale, ambientazioni per eventi (moda

e spettacolo), stand �eristici, allesti-menti, ecc.

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