Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

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Cure veterinarie convenzionate www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 10, dal 14 al 20 marzo 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 102 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. CATANZARO Il Tar del Lazio ha fissato per il 23 mar- zo l’udienza per il ricorso presentato dall’ANMVI contro il Ministero dell’Uni- versità e l’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro per l’attivazione di un corso di laurea in medicina veterinaria. BOLOGNA La Facoltà di veterinaria di Bologna è stata valutata per la seconda volta dal- l’apposita commissione Eaeve (Euro- pean association of establishments for veterinary education). Dopo 9 anni dal- la prima promozione, la facoltà si è sot- toposta a nuovi criteri di valutazione fra cui il numero dei casi clinici e il nume- ro di ore pratiche per ogni studente. L’esito definitivo si avrà in ottobre. EGO Da quest’anno i soci AIVEMP-SCI- VAC-SIVAE-SIVE-SIVAR potranno ac- cedere ai servizi del portale “Ego”. At- traverso un’utenza ed una password riservate, i soci otterranno, fra le altre, informazioni sulla loro posizione asso- ciativa, sulla partecipazione ad eventi formativi e sulla loro situazione ECM con la facoltà di scaricare gli attestati degli eventi ai quali hanno partecipato (http://ego.evsrl.it). PRIVACY Nuova proroga per la privacy. Sono rinviati al 31 dicembre 2005 gli adem- pimenti previsti dal Codice della Pri- vacy, in particolare l’adozione di misu- re minime di sicurezza e la redazione del Dps (Documento programmatico di sicurezza). Slittano invece al 31 mar- zo del 2006 per i titolari di dati che per obiettive ragioni tecniche non fossero in grado di dare applicazione alle nuo- ve misure entro la nuova scadenza. COSMETICI Sono in vigore dall’11 di marzo in tutta Europa le nuove norme sui prodotti co- smetici. La direttiva comunitaria preve- de il divieto di commercializzare co- smetici testati su animali o contenenti ingredienti testati su animali. SPERIMENTAZIONE All’inizio di marzo, il Consiglio Regio- nale dell’Emilia Romagna ha presenta- to in Parlamento la pdl “Modifica del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, recante attuazione della direttiva 86/609/CEE in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimenta- li o ad altri fini scientifici”. UNIRE È iniziato l’esame del ddl “Interventi ur- genti nel settore agroalimentare” per la conversione in legge. Viene prevista l’assegnazione di 10 milioni di euro al- l’UNIRE per assicurare il completa- mento ed il potenziamento infrastruttu- rale dei servizi istituzionali dell’Ente. Il ddl, d’iniziativa governativa, è pubbli- cato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo. NUOVO MIPAF Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero delle politiche agricole e forestali. Rafforzamento delle strutture dedicate alla tutela del consumatore e all’industria di trasformazione dei pro- dotti agroalimentari. Brevi Arriva la mutua Beneficiari i proprietari esentati da spese SSN per motivi di reddito A PAG. 3 Tu chiamali se vuoi... E sistono dei momenti in cui le persone giuste, spesso ca- sualmente, si trovano assieme, nel posto giusto e nella giusta situazio- ne per creare qualcosa di impor- tante. È da questa congiunzione favorevole che di solito nascono le grandi idee, i grandi progetti. Un po’ fortuna, un po’ casualità, un po’ volontà di qualcuno (più degli altri), non si sa mai fino in fondo. Fatto sta che le forze in campo sono notevoli e quando hanno la giusta e la medesima direzione, oltre a far nascere davve- ro qualcosa di buono, hanno un effetto catalitico su tutto il resto, coinvol- gendo più e più soggetti, lungo la strada. Il (nuovo) Progetto SCIVAC, nato all’interno della Scuola di Formazione Veterinaria Post-Universitaria, si è aperto con l’Itinerario di Neurologia che, a sua volta, ha aperto una nuova fase, fatta di novità, di voglia di novità, di rinnovati entusiasmi. I Corsi pratici finora ci hanno dato una spinta incredibile, la velocità necessaria per anda- re oltre il limite, con un grande salto: chapeau dunque ai Corsi pratici. I pro- gressi fatti dalla nostra professione nell’ambito delle prestazioni offerte negli anni più recenti hanno dell’incredibile e il gap tra relatori italiani e stranieri è quasi annullato: chapeau ancora una volta ai Corsi pratici. È anche merito loro averci fatto correre così veloce, magari anche a fari spenti. Ma non è il doveroso onore che si rende agli sconfitti: che nessuno pensi che li si vuole mettere nell’album dei ricordi. I Corsi pratici rimangono a pieno titolo con tut- ta la loro immediatezza e freschezza e per quanto hanno da insegnare nel campo delle novità, delle nuove tecniche, della diagnostica o terapeutica emergente. Si rivolgono ad un pubblico già formato, con la necessità di ap- prendere quello che c’è di nuovo nel panorama scientifico. Dopo tanto cor- rere però era giusto accendere i fari, trovare la via, tracciare il percorso, creare gli itinerari. Chiamateli come volete. Sono fatti per guidare, insegna- no a crescere nell’area specialistica scelta con continuità, costanza e vo- lontà. La materia è conosciuta in profondità un passo alla volta, con la gui- da di relatori che assomigliano più a tutori, che aiutano, rispondono, si ado- perano, perché ci credono, si tengono in contatto e formano anche a di- stanza. L’apprendimento è assicurato da tecniche innovative, dalla giusta al- ternanza tra lezioni frontali e sessioni interattive, con simulazioni di casi cli- nici, impiego intensivo di supporti informatici, scelte da prendere, risposte da dare e discussioni con gli altri partecipanti e i relatori. Come in round cli- nici, dove tutto e tutti si mettono in discussione, perché il ragionamento è al- la base della crescita. Al centro il paziente e attorno al paziente un procedi- mento fatto di interpretazioni razionali. Il (nuovo) Progetto SCIVAC ha la seria ambizione di formare in maniera gra- duale, ma precisa e profonda, senza dare titoli o certificati, ma indirizzando ad una specializzazione, magari anche invogliare qualcuno a proseguire ol- tre, anche verso un iter per il conseguimento di un Diploma di College, con un altro grande salto. Questa SCIVAC, fatta di Congressi che offrono lo Stato dell’Arte e fatta di Iti- nerari che offrono la guida didattica, all’interno della Scuola di Formazione Veterinaria Post-Universitaria, ha iniziato la strada del suo (nuovo) Progetto che la porterà ad essere sempre di più il punto di riferimento in ambito ve- terinario nazionale ed internazionale. Chiamateli come volete … io li chiamo entusiasmi … o se volete emozioni. Fulvio Stanga, Med Vet - Direttore Scientifico SCIVAC I l l ministro Sirchia dopo la sentenza del Tar del Lazio, che escludeva i libe- ri professionisti del settore sanitario dal- l'ECM, ha ribadito che nulla cambiava nella posizione del ministero e che al più presto sarebbe stato emanato un decreto che avrebbe definitivamente tolto ogni dubbio sul coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari nel progetto di aggiornamento obbligatorio. Sembra che il ministro abbia trovato lo strumen- to legislativo per inserire le nuove nor- mative riferite all'ECM. È infatti in fase di approvazione il Decreto Legge che do- vrà regolamentare le nuove professioni sanitarie e all'interno di questo saranno inserite le modifiche che dopo tre anni di sperimentazione il ministero ritiene necessarie. Basta leggere il testo di bozza di intesa Stato-Regioni in tema di sanità, che dovrebbe essere definita in questi giorni, per capire dove andremo a parare. Quando si parla di Piano na- zionale per la formazione continua in medicina si legge al punto a) Soggetti interessati- Tutti i professionisti della sa- lute, e di seguito al punto l) Rivalidazio- ne abilitazione professionale ...la parte- cipazione agli eventi formativi, fino al raggiungimento del numero di crediti formativi stabilito con decreto del mini- stero della salute, sarà, per tutto il per- sonale sanitario dipendente, conven- zionato o libero professionista, condi- zione necessaria per il mantenimento, ogni dieci anni, dell'abilitazione profes- sionale, salvo la ripetizione del relativo esame di stato abilitante. Fin qui, pur- troppo, è molto chiaro, anche i liberi professionisti sono coinvolti nell'ECM ma resta il problema che in tutto il testo del ministero, al di là di questa citazio- ne, il mondo libero professionale non è mai considerato nelle sue peculiarità, necessità ed esigenze formative che non possono in alcun modo essere so- vrapposte a quelle dei dipendenti pub- blici per la evidente diversità di ruoli e competenze. Quando nel testo si parla di Obiettivi formativi, Tipologie delle atti- vità formative e Crediti formativi è evi- dente che il ministero si rivolge soltanto al mondo pubblico e non si tiene mini- mamente conto che nell'ECM si è volu- to inserire anche i liberi professionisti. Soltanto con un confronto serio e dispo- nibile con le nostre associazioni di cate- goria potranno, forse, essere superati gli ostacoli che oggi rendono inaccetta- bile questo sistema. CI SCUSI MINISTRO, MA NOI DOVE SIAMO? L’on. Zanella, firmataria della pdl per la mutua veterinaria.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Cure veterinarie convenzionate

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005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 10, dal 14 al 20 marzo 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

102ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANI

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A.N.M.V.I.

CATANZAROIl Tar del Lazio ha fissato per il 23 mar-zo l’udienza per il ricorso presentatodall’ANMVI contro il Ministero dell’Uni-versità e l’Ateneo Magna Graecia diCatanzaro per l’attivazione di un corsodi laurea in medicina veterinaria.

BOLOGNALa Facoltà di veterinaria di Bologna èstata valutata per la seconda volta dal-l’apposita commissione Eaeve (Euro-pean association of establishments forveterinary education). Dopo 9 anni dal-la prima promozione, la facoltà si è sot-toposta a nuovi criteri di valutazione fracui il numero dei casi clinici e il nume-ro di ore pratiche per ogni studente.L’esito definitivo si avrà in ottobre.

EGODa quest’anno i soci AIVEMP-SCI-VAC-SIVAE-SIVE-SIVAR potranno ac-cedere ai servizi del portale “Ego”. At-traverso un’utenza ed una passwordriservate, i soci otterranno, fra le altre,informazioni sulla loro posizione asso-ciativa, sulla partecipazione ad eventiformativi e sulla loro situazione ECMcon la facoltà di scaricare gli attestatidegli eventi ai quali hanno partecipato(http://ego.evsrl.it).

PRIVACYNuova proroga per la privacy. Sonorinviati al 31 dicembre 2005 gli adem-pimenti previsti dal Codice della Pri-vacy, in particolare l’adozione di misu-re minime di sicurezza e la redazionedel Dps (Documento programmaticodi sicurezza). Slittano invece al 31 mar-zo del 2006 per i titolari di dati che perobiettive ragioni tecniche non fosseroin grado di dare applicazione alle nuo-ve misure entro la nuova scadenza.

COSMETICISono in vigore dall’11 di marzo in tuttaEuropa le nuove norme sui prodotti co-smetici. La direttiva comunitaria preve-de il divieto di commercializzare co-smetici testati su animali o contenentiingredienti testati su animali.

SPERIMENTAZIONEAll’inizio di marzo, il Consiglio Regio-nale dell’Emilia Romagna ha presenta-to in Parlamento la pdl “Modifica deldecreto legislativo 27 gennaio 1992, n.116, recante attuazione della direttiva86/609/CEE in materia di protezionedegli animali utilizzati a fini sperimenta-li o ad altri fini scientifici”.

UNIREÈ iniziato l’esame del ddl “Interventi ur-genti nel settore agroalimentare” per laconversione in legge. Viene previstal’assegnazione di 10 milioni di euro al-l’UNIRE per assicurare il completa-mento ed il potenziamento infrastruttu-rale dei servizi istituzionali dell’Ente. Ilddl, d’iniziativa governativa, è pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale del 1°marzo.

NUOVO MIPAFIl Consiglio dei ministri ha approvato ilnuovo regolamento di organizzazionedel Ministero delle politiche agricole eforestali. Rafforzamento delle strutturededicate alla tutela del consumatore eall’industria di trasformazione dei pro-dotti agroalimentari.

Brevi

Arriva lamutuaBeneficiari i proprietari esentati da speseSSN per motivi di reddito A PAG. 3

Tu chiamali se vuoi...

Esistono dei momenti in cui lepersone giuste, spesso ca-

sualmente, si trovano assieme, nelposto giusto e nella giusta situazio-ne per creare qualcosa di impor-tante. È da questa congiunzionefavorevole che di solito nascono legrandi idee, i grandi progetti. Unpo’ fortuna, un po’ casualità, un po’volontà di qualcuno (più degli altri),

non si sa mai fino in fondo. Fatto sta che le forze in campo sono notevoli equando hanno la giusta e la medesima direzione, oltre a far nascere davve-ro qualcosa di buono, hanno un effetto catalitico su tutto il resto, coinvol-gendo più e più soggetti, lungo la strada. Il (nuovo) Progetto SCIVAC, natoall’interno della Scuola di Formazione Veterinaria Post-Universitaria, si èaperto con l’Itinerario di Neurologia che, a sua volta, ha aperto una nuovafase, fatta di novità, di voglia di novità, di rinnovati entusiasmi. I Corsi praticifinora ci hanno dato una spinta incredibile, la velocità necessaria per anda-re oltre il limite, con un grande salto: chapeau dunque ai Corsi pratici. I pro-gressi fatti dalla nostra professione nell’ambito delle prestazioni offerte neglianni più recenti hanno dell’incredibile e il gap tra relatori italiani e stranieri èquasi annullato: chapeau ancora una volta ai Corsi pratici. È anche meritoloro averci fatto correre così veloce, magari anche a fari spenti. Ma non è ildoveroso onore che si rende agli sconfitti: che nessuno pensi che li si vuolemettere nell’album dei ricordi. I Corsi pratici rimangono a pieno titolo con tut-ta la loro immediatezza e freschezza e per quanto hanno da insegnare nelcampo delle novità, delle nuove tecniche, della diagnostica o terapeuticaemergente. Si rivolgono ad un pubblico già formato, con la necessità di ap-prendere quello che c’è di nuovo nel panorama scientifico. Dopo tanto cor-rere però era giusto accendere i fari, trovare la via, tracciare il percorso,creare gli itinerari. Chiamateli come volete. Sono fatti per guidare, insegna-no a crescere nell’area specialistica scelta con continuità, costanza e vo-lontà. La materia è conosciuta in profondità un passo alla volta, con la gui-da di relatori che assomigliano più a tutori, che aiutano, rispondono, si ado-perano, perché ci credono, si tengono in contatto e formano anche a di-stanza. L’apprendimento è assicurato da tecniche innovative, dalla giusta al-ternanza tra lezioni frontali e sessioni interattive, con simulazioni di casi cli-nici, impiego intensivo di supporti informatici, scelte da prendere, risposteda dare e discussioni con gli altri partecipanti e i relatori. Come in round cli-nici, dove tutto e tutti si mettono in discussione, perché il ragionamento è al-la base della crescita. Al centro il paziente e attorno al paziente un procedi-mento fatto di interpretazioni razionali. Il (nuovo) Progetto SCIVAC ha la seria ambizione di formare in maniera gra-duale, ma precisa e profonda, senza dare titoli o certificati, ma indirizzandoad una specializzazione, magari anche invogliare qualcuno a proseguire ol-tre, anche verso un iter per il conseguimento di un Diploma di College, conun altro grande salto. Questa SCIVAC, fatta di Congressi che offrono lo Stato dell’Arte e fatta di Iti-nerari che offrono la guida didattica, all’interno della Scuola di FormazioneVeterinaria Post-Universitaria, ha iniziato la strada del suo (nuovo) Progettoche la porterà ad essere sempre di più il punto di riferimento in ambito ve-terinario nazionale ed internazionale. Chiamateli come volete … io li chiamoentusiasmi … o se volete emozioni.

Fulvio Stanga, Med Vet - Direttore Scientifico SCIVAC

Il l ministro Sirchia dopo la sentenzadel Tar del Lazio, che escludeva i libe-

ri professionisti del settore sanitario dal-l'ECM, ha ribadito che nulla cambiavanella posizione del ministero e che alpiù presto sarebbe stato emanato undecreto che avrebbe definitivamentetolto ogni dubbio sul coinvolgimento ditutti gli operatori sanitari nel progetto diaggiornamento obbligatorio. Sembrache il ministro abbia trovato lo strumen-to legislativo per inserire le nuove nor-mative riferite all'ECM. È infatti in fase diapprovazione il Decreto Legge che do-vrà regolamentare le nuove professionisanitarie e all'interno di questo sarannoinserite le modifiche che dopo tre annidi sperimentazione il ministero ritienenecessarie. Basta leggere il testo dibozza di intesa Stato-Regioni in tema disanità, che dovrebbe essere definita inquesti giorni, per capire dove andremoa parare. Quando si parla di Piano na-zionale per la formazione continua inmedicina si legge al punto a) Soggettiinteressati- Tutti i professionisti della sa-lute, e di seguito al punto l) Rivalidazio-ne abilitazione professionale ...la parte-cipazione agli eventi formativi, fino alraggiungimento del numero di crediti

formativi stabilito con decreto del mini-stero della salute, sarà, per tutto il per-sonale sanitario dipendente, conven-zionato o libero professionista, condi-zione necessaria per il mantenimento,ogni dieci anni, dell'abilitazione profes-sionale, salvo la ripetizione del relativoesame di stato abilitante. Fin qui, pur-troppo, è molto chiaro, anche i liberiprofessionisti sono coinvolti nell'ECMma resta il problema che in tutto il testodel ministero, al di là di questa citazio-ne, il mondo libero professionale non èmai considerato nelle sue peculiarità,necessità ed esigenze formative chenon possono in alcun modo essere so-vrapposte a quelle dei dipendenti pub-blici per la evidente diversità di ruoli ecompetenze. Quando nel testo si parladi Obiettivi formativi, Tipologie delle atti-vità formative e Crediti formativi è evi-dente che il ministero si rivolge soltantoal mondo pubblico e non si tiene mini-mamente conto che nell'ECM si è volu-to inserire anche i liberi professionisti.Soltanto con un confronto serio e dispo-nibile con le nostre associazioni di cate-goria potranno, forse, essere superatigli ostacoli che oggi rendono inaccetta-bile questo sistema. ■

CI SCUSI MINISTRO, MA NOI DOVE SIAMO?

L’on. Zanella, firmataria della pdl per la mutua veterinaria.

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Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Ci siamo! O forse sarebbemeglio dire ci risiamo.La mutua veterinaria è

una tentazione ben nota alla Ca-tegoria, nella quale cadono politi-ci, animalisti, movimenti estempo-ranei e singoli cittadini di buonavolontà.Questa proposta (Istituzione delServizio sanitario veterinario mu-tualistico per la cura degli animalida affezione) dell’on. Luana Za-nella (Verdi), sottoscritta da sva-riati parlamentari, è appena stataannunciata alla Camera. Analiz-ziamola attentamente e possibil-mente a freddo. La parlamentaresi è già detta disponibile ad ascol-tare le nostre ragioni e ha fissatoun incontro con l’ANMVI. La Za-nella ha già presentato importantiproposte di legge di interesse ve-terinario: per l’esenzione dall’IVAsulle prestazioni veterinarie, per la

riduzione dal 20 al 10 percentodell’aliquota IVA sul pet food; hainoltre annunciato una propostache integra le attuali normativecontro il maltrattamento animale,finalizzata a contrastare il fenome-no dell’addestramento cinofilocoercitivo e violento. “Scopo dellaproposta di legge - spiega la par-lamentare è l’istituzione del Servi-zio sanitario veterinario mutualisti-co, che prevede una serie di pre-stazioni medico-chirurgiche dibase per quegli animali definiti‘da affezione’ e principalmente ri-volto a quei proprietari meno ab-bienti che, pur nel disagio, hannocomunque deciso di condividerela propria esistenza con un ani-male, prendendosene cura”. La proposta di legge, che non haancora avviato l’iter in Parlamen-to, è già stata sottoscritta da nu-merosi parlamentari. ■

3ATTUALITÀ

Pdl On. Zanella

Istituzione del Servizio sanitario veterinario mutualistico per la cura degli animali da affezioneFissato un incontro con l’ANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

ART. 1.(Finalità).1. Finalità della presente legge è l’ado-zione di misure per la salvaguardia ela cura degli animali da affezione, me-diante l’istituzione del Servizio sanita-rio veterinario mutualistico.

Art. 2.(Istituzione del Servizio sanitarioveterinario mutualistico).1. È istituito il Servizio sanitario veteri-nario mutualistico per la cura degli ani-mali da affezione, interamente gratuito,di seguito denominato “Servizio”. Han-no diritto alle prestazioni a carattereconvenzionato del Servizio i proprieta-ri di cani e di gatti esenti dalla parteci-pazione alle spese del Servizio sanita-rio nazionale per motivi di reddito. Ai fi-ni della fruizione delle prestazioni delServizio i cani devono risultare iscrittiall’anagrafe canina di cui all’articolo 3,comma 1, della legge 14 agosto 1991,n. 281. 2. Oltre ai soggetti indicati al comma 1,hanno diritto alle prestazioni a caratte-re convenzionato del Servizio: a) i canie i gatti vaganti, da chiunque condottiesclusivamente per il primo intervento;b) i cani e i gatti ricoverati in strutturegestite da organizzazioni di volontaria-to senza scopo di lucro e da organiz-zazioni non lucrative di utilità sociale,regolarmente riconosciute; c) i cani li-beri strettamente integrati nel territoriourbano, riconosciuti e protetti dai co-muni di appartenenza nonché accudi-ti e assistiti da organizzazioni di volon-tariato animalista o da associazioni diquartiere, denominati “cani di quartie-re”; d) i cani esclusivamente adibiti al-la guida dei soggetti non vedenti; e) lecolonie feline riconosciute dai serviziveterinari delle aziende sanitarie locali(ASL); f) i cani e i gatti impiegati in te-rapie e in attività assistite da animali afini curativi e riabilitativi.3. I servizi veterinari già operanti pres-so le ASL provvedono, con i proprimezzi e le proprie strutture, ad eroga-re le prestazioni riconosciute in con-venzione dal Servizio. Ove ciò non ri-sulti possibile, e l’impossibilità sia ac-certata dal Ministero della salute me-diante opportune verifiche, le regioni

provvedono alla stipula di convenzionicon medici veterinari, ai sensi dellapresente legge.

ART. 3.(Commissione regionale per leprestazioni veterinarie).1. Presso ciascun assessorato regio-nale alla sanità è istituita una commis-sione regionale per le prestazioni vete-rinarie a carico del Servizio, di seguitodenominata “commissione”, presiedu-ta dall’assessore regionale alla sanitào da un suo delegato. 2. Fanno altresì parte della commissio-ne:a) due rappresentanti delle ASL; b)due rappresentanti dell’ordine profes-sionale dei veterinari; c) due rappre-sentanti dei sindacati dei veterinarimaggiormente rappresentativi in am-bito regionale; d) due rappresentantidelle associazioni animaliste ricono-sciute dalla regione.3. I membri della commissione sononominati dal presidente della giuntaregionale.4. La commissione ha il compito di: a)redigere e aggiornare gli elenchi deimedici convenzionati di cui all’articolo4, comma 2, nonché delle strutturedelle associazioni di cui all’articolo 5;b) determinare le prestazioni ricono-sciute in convenzione; c) dirimere leeventuali questioni relative all’attuazio-ne delle lettere a) e b).5. La commissione si riunisce quandone fanno richiesta almeno due dei suoicomponenti.

ART. 4.(Accesso alla convenzione).1. I veterinari liberi professionisti cheintendono accedere alla convenzionecon il Servizio devono presentare ri-chiesta al proprio ordine professionaleprovinciale entro tre mesi dalla data dientrata in vigore della presente legge.Gli ordini professionali provinciali prov-vedono all’invio delle richieste allacommissione.2. La commissione definisce l’elencodei veterinari e delle strutture aventi di-ritto alla convenzione in base ai se-guenti criteri: a) uniforme distribuzioneterritoriale dei medici e degli ambula-

tori; b) titoli del richiedente; c) anzia-nità di servizio del richiedente. 3. La commissione provvede al rinno-vo degli elenchi di cui al comma 2 ognitre anni in base ai risultati dell’attivitàsvolta e alle nuove richieste, e può di-sporre cancellazioni e nuovi accessi incasi di comprovata necessità.4. Sono iscritti di diritto negli elenchi dicui al comma 2 i veterinari delle ASLche esercitano la loro attività libero-professionale all’interno della strutturasanitaria in regime di libera professio-ne intramuraria, nonché presso gli am-bulatori delle facoltà di medicina vete-rinaria.

ART. 5.(Associazioni animaliste).1. Possono richiedere l’accesso allaconvenzione di cui all’articolo 4 le as-sociazioni animaliste riconosciute dal-la regione purché dimostrino di dispor-re di almeno due medici veterinari e distrutture regolarmente autorizzate. Larichiesta è presentata direttamente al-la commissione, che ne esamina la va-lidità sulla base dei criteri indicati almedesimo articolo 4.

ART. 6.(Copertura finanziaria).1. All’onere derivante dall’attuazionedella presente legge, valutato in 5 mi-lioni di euro annui a decorrere dall’an-no 2005, si provvede mediante corri-spondente riduzione dello stanzia-mento iscritto, ai fini del bilancio trien-nale 2005-2007, nell’ambito dell’unitàprevisionale di base di parte corrente“Fondo speciale” dello stato di previ-sione del Ministero dell’economia edelle finanze per l’anno 2005, allo sco-po parzialmente utilizzando l’accanto-namento relativo al Ministero della sa-lute. 2. Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze è autorizzato ad apportare, conpropri decreti, le occorrenti variazionidi bilancio.

ART. 7.(Entrata in vigore).1. La presente legge entra in vigore ilgiorno successivo a quello della suapubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

I PARLAMENTARI FIRMATARIZANELLA, ALBERTINI, ANGIONI, EMERENZIO BARBIERI, BENVENUTO, BIONDI, BOA-TO, BUFFO, BULGARELLI, BURANI PROCACCINI, CALZOLAIO, CAMO, CAPITELLI,CARBONELLA, CAZZARO, CENNAMO, CENTO, CHIAROMONTE, CIMA, D’AGRO’ ,DEIANA, DIANA, FANFANI, GASPERONI, GIACCO, GIULIETTI, GRIGNAFFINI, GRILLINI,LABATE, LION, SANTINO ADAMO LODDO, LUCCHESE, LUSETTI, PAOLA MARIANI,MASCIA, MAZZUCA, MEDURI, NESI, PANATTONI, PATRIA, PECORARO SCANIO, LUIGIPEPE, PERLINI, PERROTTA, PISA, PISTONE, POTENZA, RANIERI, ROCCHI, RUGGERI,RUSSO SPENA, SASSO, SCIACCA, SQUEGLIA, STRANO, TIDEI, TRUPIA, VALPIANA,VENDOLA

La proposta di legge

prestazioni terapeutiche riabilitati-ve. Alla base dell’obiettivo tera-peutico si pone l’individuazione ela valutazione delle controindica-zioni, l’elaborazione di un proget-to terapeutico individualizzato perogni paziente. L’obiettivo terapeu-tico è competenza di una équipemultidisciplinare che comprendeil veterinario che si occupa dellascelta del cavallo e del suo statodi benessere fisico e psichico. Laformazione degli operatori dellaterapia per mezzo del cavallospetta ai Ministeri della salute edell’istruzione, dell’università edella ricerca. L’attività di terapia per mezzo delcavallo può essere svolta solo incentri in possesso dei requisitistabiliti dal Ministero della salutesecondo criteri previsti dalle lineeguida stabilite con apposito rego-lamento da adottare entro sessan-ta giorni dall’entrata in vigore del-la presente legge. Presso il Mini-stero della salute è istituito il Co-mitato tecnico-scientifico della te-rapia, di seguito denominato “Co-

mitato”, composto da tre docentiuniversitari nominati dall’IstitutoSuperiore della Sanità e da ottoesperti nominati dalle Associazio-ni di terapia per mezzo del caval-lo riconosciute dal Ministero dellasalute, di cui uno dell’Unione na-zionale incremento razze equine(UNIRE) e uno della FederazioneItaliana Sport Equestri (FISE).L’organico dei centri di terapiaper mezzo del cavallo è costituitoda un responsabile del centro chesegue i programmi con l’ausilio dipersonale medico, personale tec-nico e personale amministrativo. Ildirettore scientifico del centro de-ve essere in possesso del diplo-ma di laurea in medicina e chirur-gia. Negli organici dei centri sonoinoltre, previste le seguenti figureprofessionali: a) un direttore am-ministrativo; b) uno o più addettialla psicomotricità ed alla terapiaper mezzo del cavallo; c) uno opiù addetti alla fisioterapia; d) unoo più assistenti alla terapia di psi-comotricità per mezzo del caval-lo; e) un laureato in psicologia per

la cura dei rapporti con gli utenti,le famiglie, la scuola; f) un medicoveterinario, con funzioni di coordi-namento e controllo delle attivitàconnesse al mantenimento deglianimali in dotazione al centro. Icentri sono tenuti a fornire ade-guata copertura assicurativa aipropri operatori per quanto con-cerne i rischi derivanti dallo svol-gimento delle attività e per quantoconcerne le responsabilità versoterzi. A decorrere dalla data di entratain vigore della presente legge, èistituito presso il Ministero dellasalute un fondo per l’avviamentodella riabilitazione equestre sulterritorio italiano, di seguito deno-minato “fondo”. Il fondo è costitui-to dallo 0,5 per cento delle entra-te nette dell’UNIRE e, in equiva-lente misura, dai fondi destinatidall’Unione europea per la forma-zione permanente del personale,nonché dallo 0,4 per cento deifondi nazionali per le fondazioni divalore altamente scientifico eumanitario. ■

Èiniziato in commissioneSanità di Palazzo Mada-ma l’esame del disegno

di legge che detta norme sulla ria-bilitazione per mezzo del cavallo.Si tratta di un testo unificato, rela-tore Laura Bianconi (Fi), compo-sto da sette articoli che inseriscela terapia per mezzo del cavallotra le prestazioni terapeutiche ria-bilitative riconosciute dal ministe-ro della Salute. Il provvedimentodefinisce inoltre le figure profes-sionali che faranno parte delleéquipe che praticherà la terapia,che saranno, assistente, veterina-rio, fisioterapista. Stabilisce an-che che la formazione degli ope-ratori spetti ai ministeri della salu-te e dell’istruzione. Secondo il te-sto in discussione, spetterà al mi-nistero della salute, supportato da

un comitato tecnico- scientifico,stabilire i requisiti dei centri, la lo-ro regolamentazione, e svolgereattività organizzativa e ispettiva.“L’obiettivo terapeutico è compe-tenza di una équipe multidiscipli-nare che comprende il longeur oassistente, il fisioterapista conspecializzazione in riabilitazioneequestre, il medico specialista, aseconda della patologia di cui sitratta, il veterinario che si occupadella scelta del cavallo e del suostato di benessere fisico e psichi-co”. L’organico dei centri di tera-pia per mezzo del cavallo è costi-tuito da un responsabile del cen-tro che segue i programmi conl’ausilio di personale medico, per-sonale tecnico e personale ammi-nistrativo. Il direttore scientificodel centro deve essere in posses-so del diploma di laurea in medi-cina e chirurgia. Negli organicidei centri è prevista, la presenzadi “un medico veterinario, confunzioni di coordinamento e con-trollo delle attività connesse almantenimento degli animali in do-tazione al centro”.

Il testo unificatoIl testo unificato istituisce nell’am-bito delle attività equestri minori,la terapia per mezzo del cavallo,riconosciuta dai competenti orga-ni del Ministero della salute tra le

Testo unificato per l’ippoterapia

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Redditi medi bassi (circa20 mila euro all’anno) eassegni molto contenuti,

nell’ordine di 8 mila euro l’anno. Èil dettaglio del Sole 24 Ore sul-l’ENPAV. Sabato 5 marzo, l’inchie-sta del maggior quotidiano eco-nomico sulle casse previdenzialidei professionisti ha riguardatol’Ente di previdenza dei veterinari.Con qualche imprecisione sui da-ti patrimoniali, imprecisione per laquale il Presidente AlessandroLombardi ha inviato al giornaleuna rettifica pubblicata l’indoma-ni: “dal Conto Consuntivo 2003,precisa il Presidente Lombardi , ri-sulta infatti che il patrimonio com-plessivo dell’Enpav ammonta a145 milioni di Euro di cui 17 milio-ni di Euro (e non gli 8.776.842 eu-ro, indicati dal Sole ndr) rappre-sentano la consistenza del patri-monio immobiliare ed i restanti128 milioni di Euro (non gli83.902.520 in articolo ndr) confi-gurano il patrimonio mobiliare del-l’Ente. I dati del Pre-Consuntivo2004 registrano un patrimoniocomplessivo di circa 163 milionidi Euro, costituito da 15,5 milionidi Euro di patrimonio immobiliare(non 7.443.862 in articolo ndr) e147,5 milioni di Euro di patrimoniomobiliare (non 72.028.999,77 inarticolo ndr)”.L’articolo si sofferma sulle strate-gie dell’Ente per migliorare la va-riabile contribuenti/pensioni: ali-quota di rendimento, allungamen-to del periodo di riferimento per ilcalcolo della pensione conside-rando i migliori 25 anni sugli ultimi30 (in precedenza 10 su 15) taglisulle pensioni di anzianità rappor-tate alla contribuzione maturata.“Abbiamo adottato - dichiaraLombardi- una serie di misure perrecuperare condizioni di affidabi-lità del sistema. Queste scelte sisono abbinate a fattori esterni co-me un incremento degli iscritti su-periore al previsto e una dinamicadi redditi e dei volumi d’affari piùfavorevole rispetto alle previsioni.Abbiamo un costante monitorag-gio sulla sostenibilità e siamopronti ad assumere nuove iniziati-ve di rifinitura”. Si tratta ad esem-pio di aumentare il contributo inte-grativo o l’età pensionabile, di ela-borare un progetto sulla “contri-buzione personalizzata”. Il pro-getto è quello di una “pensionemodulare” che aggiunge unacontribuzione facoltativa nella mi-sura del 7-9 percento. Oltre allapensione integrativa, sono allostudio altri progetti di fidelizzazio-ne per far crescere la coscienzaprevidenziale degli iscritti. L’Entepunta molto anche sul mercatooccupazionale: “la Cassa- ha det-to Lombardi -si sta adoperandod’intesa con la Federazione degliOrdini e con le Associazioni pro-fessionali perché si allarghi il mer-cato della professione”.

Presidente Lombardi, l’inchie-sta sui conti delle casse realiz-zata dal Sole 24 Ore (Veterina-ri, voglia di “integrativa” - 5marzo 2005 ndr) si è sofferma-ta sulle misure adottate dal-l’ENPAV per rinviare dal 2019al 2032 la crisi del rapporto en-trate/uscite. Quali sono questemisure?L’allargamento dell’orizzontedella sostenibilità della gestioneè dovuto a un mix di vari fattori.Fra i quali, certamente, va postoin primo piano l’effetto delle mi-sure adottate dall’Ente nel 2001.Il primo bilancio tecnico, quellodel 1997, aveva messo chiara-mente in evidenza che a partiredal 2012 si sarebbe verificatauna inversione di tendenza neisaldi di bilancio che avrebbecomportato un disallineamentofra contributi e prestazioni. Nelrispetto dei diritti acquisiti, l’En-pav provvide quindi a una primamodifica della normativa: fu al-lungato il periodo di riferimentoper il calcolo della pensione daimigliori 10 anni su 15 ai migliori25 su 30, attuando in tal modoun primo riequilibrio tra contribu-ti e prestazioni; venne ridotto ilcoefficiente di rendimento dellapensione dal 2 all’1,80 per gliscaglioni di reddito meno eleva-ti, e introdotte aliquote progres-sivamente più basse per quellipiù elevati; fu elevato a 35 annidi anzianità contributiva e aun’età anagrafica di 58 anni il re-quisito per avere diritto alla pen-sione di anzianità (40 anni indi-pendente dall’età anagrafica)prevedendo inoltre coefficienti diriduzione per le pensioni liquida-te con una anzianità contributivainferiore a 40 anni. A queste mi-sure, che già avevano consentitodi portare al 2019 la garanzia delmantenimento dell’equilibrio fraentrate e uscite, si sono nel frat-tempo aggiunti un’azione incisi-va dell’Ente per il recupero delcontributo integrativo del 2%, ibuoni rendimenti di un’attentagestione del patrimonio, un in-cremento degli iscritti superioreal previsto e una dinamica deiredditi e dei volumi d’affari piùfavorevole rispetto alle previsio-

ni. Ciò che ha consentito al bi-lancio tecnico elaborato nel2003 di evidenziare un ulteriore,sensibile miglioramento degliequilibri di gestione rispetto alprecedente. Il primo saldo nega-tivo si registrerebbe infatti, nelmeno favorevole degli scenari,nel 2026 anziché nel 2019, men-tre il patrimonio entrerebbe in“zona rischio” nel 2041 anzichénel 2029. Un trend favorevoleche, se confermato, potrebbe farslittare ulteriormente al 2032 ilprimo saldo negativo e allonta-nare ben oltre il 2041 l’azzera-mento del patrimonio.

Nello stesso articolo oltre al-l’aumento del contributo inte-grativo e dell’età pensionabile,lei accenna alla “contribuzionepersonalizzata”. Di cosa sitratta?Da tempo andiamo ripetendoche il miglioramento della ge-stione non esaurisce l’impegnodell’Enpav nei confronti dei suoiiscritti ai quali è nostra intenzio-ne non solo dare garanzie sullaprestazione, ma far sì che la pre-stazione possa essere non soloadeguata ma “costruita” sullabase delle esigenze personali.Di qui il monitoraggio costanteper garantire la sostenibilità cheimpegna gli organi dell’Ente. Inquesta fase si sta operando unaottimizzazione della riscossionedel contributo del 2% che restaun pilastro fondamentale per lasostenibilità futura dell’Ente, rap-presentando circa il 40% deicontributi soggettivi. Siamo co-munque pronti ad assumereeventuali ulteriori iniziative di rifi-nitura della gestione quali, adesempio, l’aumento del contribu-to integrativo e dell’età pensio-nabile. In questo quadro rientrala predisposizione di un ambizio-so progetto per la personalizza-zione delle prestazioni. L’idea èdi creare una pensione a più li-velli: alla pensione base deri-vante dal versamento della con-tribuzione obbligatoria, potreb-bero aggiungersi una pensioneindividuale, costruita sulla basedi una contribuzione facoltativa,e una pensione complementa-

re, anch’essa finanziata conun’ulteriore quota di contribuzio-ne volontaria. La validità di que-sto progetto trova la sua ragiond’essere in due ordini di questio-ni: garantire ai liberi professioni-sti un trattamento pensionisticosempre più adeguato alle pro-prie esigenze e alle condizioni divita; garantire ai veterinari dipen-denti una integrazione del tratta-mento pubblico che, per effettodelle ultime riforme in materia, siva contraendo al punto da nonpoter essere considerato comel’unica soluzione alla tutela pre-videnziale.

Quanto ritiene che si possaconcretamente contare suquell’“allargamento del merca-to della professione” che leiauspica nell’articolo? Si trattadavvero di spazi occupazionaliliberati dal mercato che atten-dono solo di essere coperti daprofessionisti veterinari? Onon sono forse spazi che laprofessione dovrà rivendicarecon fatica a costo di sfide diffi-cili contro un esercito di lau-reati brevi, tecnici vari e nuoveprofessionalità affini?È bene dirsi con chiarezza che iproblemi nella categoria nonmancano. Da un lato un’offertaeccessiva di corsi di laurea chelanciano sul mercato, ogni anno,quasi mille laureati malamentedistribuiti su un mercato del la-voro che si caratterizza, da unlato per una esuberanza di figu-re professionali, dall’altro per laconstatazione che settori che inpassato erano sbocco tradizio-nale dei veterinari restano “sco-perti” o stanno per essere con-quistati da professionalità diver-se. Per non parlare del problemadelle lauree triennali, e del nonsufficiente rapporto fra il Ministe-ro dell’Istruzione e le professioni,che rende impossibile studiare eselezionare percorsi condivisi diaccesso alle facoltà e al “mestie-re”. Tuttavia il fenomeno dell’au-mento dei laureati resta comun-que un fattore di sviluppo, ancheperché tale trend si lega a un an-damento in crescita dei redditidenunciati dagli iscritti. Occorre

comunque essere capaci di ge-stire questo andamento con in-terventi sul fronte dell’area pro-fessionale, aumentando gli spaziaffinché i giovani abbiano effetti-vo accesso alla professione. Ènecessario però che la categoriasi trovi compatta a condividerealcuni valori di fondo: difesa del-la centralità e del ruolo del vete-rinario; capacità di attrazioneverso l’Enpav dei laureati trien-nali; trasformazione del veterina-rio in quel manager dell’agroali-mentare che è figura ancora ca-rente nel nostro sistema e, peral-tro, sempre più richiesta; contra-sto al proliferare di figure profes-sionali che invadono ambiti dinostra competenza. Dobbiamolottare per questi obiettivi, sa-pendo che solo lavorando find’ora sul futuro della categoria sigettano le basi per un Enpavsempre più sana e solida.

Che opinione si è fatto delloscenario politico, ahimè inne-gabilmente convulso, sul rior-dino delle professioni? Consi-derati tutti gli articolati di rifor-ma proposti, che cosa vienemaggiormente apprezzato dal-l’ENPAV e che cosa invece di-spiace di più?Ammesso e non concesso che ilprogetto attualmente all’esamedel Parlamento arrivi in porto, ri-tengo che esso rappresenti il mi-glior compromesso possibile fratutela e difesa delle professionidi interesse generale, organizza-te in Ordini e Collegi, e profes-sioni cosiddette “riconosciute”,che dovrebbero organizzarsi inAssociazioni.

Vogliamo spiegare ai molti Col-leghi che si interrogano sul-l’opportunità di riscattare glianni di laurea come funziona ilmeccanismo del riscatto,quanto costa e quali vantaggipuò dare?Il riscatto degli anni di laureapermette un aumento dell’anzia-nità contributiva ed iscrittiva, pa-ri al corso legale di laurea, pre-vio pagamento di una riservamatematica utile ad assicurare lacopertura finanziaria dei periodi

4ATTUALITÀ

Intervista al Presidente Lombardi

Tre pensioni ai veterinariBase, individuale e complementare. Tre livelli per un trattamento pensionistico sempre più adeguato

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

Consuntivo 2003 Consuntivo 2004

Contribuenti 21.535 22.496

Pensioni 6.119 6.073

Contribuenti/pensioni 3,5 3,7

Entrate per contributi (in euro) 41.499.195 43.433.520

Uscite per pensioni (in euro) 22.272.462 22.964.314

Entrate per contributi/uscite pensione (in euro) 1,86 1,89

Pensione media/contributo medio 1,89 1,96

Consistenza patrimonio immobiliare 17 mln di euro 15,5 mln di euro

Consistenza patrimonio mobiliare 128 mln di euro 147,5mln di euro

dati ENPAVIl presidente dell’ENPAV Lombardi

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riscattati. L’operazione può risul-tare molto vantaggiosa nel casoin cui il richiedente preveda cheal raggiungimento dei 65 anni dietà non abbia maturato la neces-saria anzianità contributiva perl’acquisizione del diritto a pen-sione (è il caso ad esempio ditutti coloro che si sono iscritti al-l’Ente ad una età superiore ai 35anni).L’importo da versare è determi-nato da calcoli di tecnica attua-riale, basati su precisi parametriquali l’età anagrafica dell’iscrittoalla data della domanda, l’anzia-nità contributiva maturata ed ilreddito medio professionale di-chiarato. L’onere così determina-to, pertanto, è molto variabile: atitolo indicativo possiamo peròdire che detto importo crescetanto più sono elevati i parametrisopra indicati. Sul nostro Sito In-ternet è stata inserita un’apposi-ta funzione che permette, digi-tando la propria password, la si-mulazione dell’importo che ogniiscritto dovrà eventualmente pa-gare per riscattare gli anni delcorso di laurea e /o del serviziomilitare.

Abbiamo condiviso quanto dalei osservato a commento del-la pdl Moroni sulla modificadella contribuzione agli entiprevidenziali dei sanitari (Pro-fessione Veterinaria 8/2005ndr). Abbiamo anche apprezza-to l’ipotesi di “abbuonare” l’ob-bligo contributivo per i giova-ni. Può dirci qualcosa di più alriguardo?Credo doveroso rivolgere un’at-tenzione particolare ai giovanied alle difficoltà che incontranonell’inserimento nel mondo dellavoro. Un Ente di previdenza ed

assistenza deve saper trovaresoluzioni adeguate anche per lecomponenti “più deboli” dellaCategoria.La nostra legge prevede già unacontribuzione ridotta per i primitre anni di iscrizione all’Ente, maoltre a questo stiamo valutandoulteriori misure per venire incon-tro ai giovani colleghi, studiandol’ipotesi di un’esenzione da ob-blighi contributivi per i primi annidi iscrizione, che sarebbero ver-sati successivamente attraversopagamenti dilazionati.

Lei ha parlato di “coscienzaprevidenziale ancora pocosentita”. I nuovi servizi offertidall’Ente possono contribuiread alimentare questa coscien-za? Siamo convinti che la coscienzaprevidenziale si crei salvaguar-dando quello che chiamiamo il“valore Enpav”, consentendo al-l’iscritto di interagire sempre dipiù con la propria Cassa, tra-smettendo la consapevolezzache l’Ente non è solo un imposi-tore ma anche un erogatore diservizi che devono caratteriz-zarsi per funzionalità, comoditàe convenienza. Per questo, nel-l’ultimo scorcio del 2004, abbia-mo investito molto su questofronte, con un occhio di partico-lare riguardo ai giovani profes-sionisti. È il caso dei prestiti: ab-biamo abbattuto i costi che sco-raggiavano il ricorso alla richie-sta di finanziamento, previstoforme alternative all’ipoteca, au-mentato da due a tre i contin-genti annuali, portato a 30 milaeuro l’importo concedibile, al-lungato a sette anni il periododella restituzione. Ma, quel chepiù conta, abbiamo cercato di

favorire al massimo i giovani, in-troducendo elementi più vantag-giosi sia in sede di formazionedella graduatoria sia nell’estin-zione del debito (per esempio ilpagamento della prima rata po-sticipato di 24 mesi). Idem sulfronte dei mutui, uno strumentoche crediamo abbia già incon-trato un certo gradimento fra gliiscritti: abbiamo lavorato perrenderli certamente e assoluta-mente concorrenziali rispetto aquelli di mercato. Quanto allapolizza sanitaria, abbiamo ap-profittato dello spiraglio che ciha aperto la delega previdenzia-le e che ci ha consentito di pre-disporre una polizza articolata inun piano base interamente a ca-rico dell’Enpav e in un piano in-tegrativo, a spese dell’aderente.La polizza sarà sottoscrivibilenei prossimi mesi, non appenadefiniti gli aspetti operativi conla società di assicurazioni già in-dividuata. Per non parlare dellancio della Enpav card, giàoperativa e attraverso la quale

l’iscritto potrà, senza spese econ grande comodità, affrontareuna serie di adempimenti diret-tamente dal suo computer. L’En-pav card avrà come corollario ilpotenziamento di tutti i servizion line e come “palcoscenico” ilnuovo sito internet che è già infase di avanzata costruzione eche sarà lanciato entro giugno.Il tutto nell’ambito di un piano dicomunicazione complessivo ap-provato dal Consiglio di Ammini-strazione che ha come finalità ildialogo sempre più stretto fral’Ente e i suoi iscritti. Già oggi,comunque, il sito internet del-l’Enpav (www.enpav.it) forniscetutte le informazioni di dettagliosui nuovi servizi.

Il 9 aprile la sede dell’ENPAVospiterà il consiglio nazionaledella FNOVI. L’Ente si apre al-l’incontro diretto con i mediciveterinari. Ci saranno altre oc-casioni di apertura dell’Ente edi incontro con la Categoria aldi fuori degli appuntamenti

strettamente legati alla mac-china gestionale?Il Consiglio Nazionale della Fno-vi, in programma per il 9 ed il 10aprile, verrà ospitato presso lasede dell’ENPAV e rappresentaun’occasione importante per illu-strare ai Presidenti degli Ordinile iniziative ed i progetti realizza-ti dal nostro Ente negli ultimi me-si e quelli già avviati per i quali siprevede la partenza a breve.Inoltre l’Enpav sarà presente al50° Congresso Nazionale SCI-VAC che si terrà a Rimini dal 27al 29 maggio con uno standinformativo per illustrare ai col-leghi interessati simulazioni delcalcolo della loro pensione, an-che alla luce del progetto allostudio di riforma del nostro si-stema pensionistico, e più ingenerale tutti i servizi erogatidall’Ente.Siamo comunque sempre apertialla partecipazione ad altre oc-casioni di incontro che consen-tano di avvicinare l’Ente ai propriiscritti. ■

5ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

Perché in Italia manca l’AgenziaAlimentare Nazionale?

ISenatori Vicini, Piatti, Murineddu, Flammia, Basso, De Petris, Di Gerolamohanno presentato un’interrogazione al Ministro delle Politiche Agricole

e Forestali, Gianni Alemanno, in merito alla mancata riorganizzazione a livellonazionale dell’Agenzia Alimentare Nazionale, e ad altre questioni esplicitate diseguito.Il Regolamento (CE) n. 178/02 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazionealimentare, ha istituito l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e ne hafissato le procedure; è stata L’Unione europea, con l’approvazione del Rego-lamento comunitario sopraccitato, ad indicare agli Stati membri la strada ob-bligata del coordinamento e dell’integrazione in un organismo di rilievo nazio-nale per le competenze sulla sicurezza dei cibi, anche in seguito alle gravi cri-si alimentari che hanno scosso il continente (encefalopatia spongiforme bovi-na, afta epizootica, influenza aviaria, latte mescolato con l’ammoniaca - “LaRepubblica” del 6 marzo 2005, ecc.).Ad oggi tutti i quindici Paesi fondatori dell’Unione si sono dotati di un’apposi-ta Agenzia nazionale ad eccezione dell’Italia, mentre ha avviato a pieno ritmola propria attività l’Agenzia europea nella sede di Parma (EFSA).Nello schema di Piano Sanitario Nazionale 2002-2004 era esplicitamente pre-vista una riorganizzazione a livello nazionale del settore, resa necessaria del-l’Autorità europea e il varo di una Agenzia indipendente campeggiava al pri-mo posto negli intenti del documento presentato dal Ministro Alemanno al Fo-rum agroalimentare del novembre 2001.Il 23 dicembre 2004 viene invece istituito il Comitato Nazionale per La Sicu-rezza Alimentare (CNSA), presieduto dal Ministro della Salute, in rappresen-tanza di tutte le istituzioni che in Italia operano nell’ambito della sicurezza ali-mentare e che devono collaborare nella gestione del rischio. Lo stesso comi-tato è l’interfaccia nazionale dell’EFSA; il Ministro Alemanno, a mezzo stampa(AGI, ANSA del 3 marzo), in occasione dell’ “Agrifood”, il nuovo salone inter-nazionale del prodotto agroalimentare della Fiera di Verona, città da semprecandidata ad ospitare la sede nazionale dell’authority alimentare, ha reso di-chiarazioni preoccupanti definendo l’agenzia nazionale “un baraccone”.Tutti i senatori interroganti, pertanto, chiedono al Ministro di venire a cono-scenza delle misure che intende adottare affinché “maturino in fretta le condi-zioni” necessarie all’istituzione dell’agenzia nazionale e, per quali motivi, incontrotendenza con gli altri Paesi fondatori dell’Unione, si sia privilegiata lastrada del CNSA, organismo di chiara natura politica, in luogo di una AutoritàIndipendente. (www.emilianet.it)

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Sono ormai più di due an-ni che in ambito ANMVIsi parla di sicurezza e sa-

lute sui luoghi di lavoro e i moltiquesiti che giornalmente riceviamoda colleghi che scrivono da tutte leparti d’Italia ci hanno convinto che,anche se siamo in attesa dell’av-vento del Testo Unico che sosti-tuirà il DLgs 626/94 e insieme conquesto abrogherà tutte le norme inmateria di sicurezza raggruppan-do finalmente in un unico testo dilegge tutta la materia in questione,ci sia necessità di chiarimenti percapire chi deve espletare le racco-mandazioni di legge, in che misu-ra e perché.Quest’articolo potrebbe sembraretardivo alla luce del fatto che l’u-scita del Testo Unico è prevista pergiugno prossimo ma ad una primaapprofondita analisi dei vari artico-li di cui si compone il decreto,sembra che in sostanza i cambia-menti che questo apporterà saran-no molto marginali e pressappocotutto rimarrà com’è adesso.

La sicurezza del “lavoratore”Tutte le normative inerenti la sicu-rezza hanno come punto di par-tenza il rapporto DATORE DI LA-VORO - LAVORATORE essendotutta la problematica impostata erivolta verso la sicurezza e salutedei lavoratori. S’intuisce benequindi che laddove manchi la figu-ra del “lavoratore” vengono a man-care i motivi che obbligano il “da-

tore di lavoro” a seguire certe pre-scrizioni e pongono quel luogo dilavoro fuori dal campo di applica-zione soprattutto del DLgs 626/94.[Circolare Ministero del Lavoron.172 del 20/12/1996: Il Dlgs626/94 si applica agli studi profes-sionali esclusivamente nell’ipotesiin cui i titolari abbiano alle loro di-pendenze uno o più lavoratori su-bordinati, sia che si tratti di un soloprofessionista titolare dello studiosia di più professionisti contitolari.]È bene però ricordare che accan-to al dipendente vero e proprio (in-fermiera/e, addetto/a alle pulizie,segretaria ecc.ecc.) la legge inmateria di sicurezza equipara a“lavoratore” anche il tirocinante,laureato o ancora studente, e per-tanto il professionista che accoglieanche a titolo gratuito un collega ofuturo tale nella propria struttura inqualità anche di solo osservatoredeve espletare tutte le prescrizionipreviste dal DLgs 626/94. Restanoesclusi dalla tutela antinfortunisticai collaboratori familiari che esplica-no la loro attività saltuariamenteper motivi d’affezione e non ci siaprestazione in maniera continuati-va e sotto la direzione di fatto del ti-tolare.Nel caso che presso una strutturaveterinaria collaborino in manierasaltuaria dei medici veterinari eoperino per questo in regime diprestazione occasionale, il titolaredella struttura è tenuto esclusiva-mente all’osservanza dell’art. 7 del

DLgs 626/94 che cita: …Il datoredi lavoro in caso di affidamento deilavori all’interno dell’azienda, ovve-ro dell’unità produttiva, a lavoratoriautonomi deve fornire agli stessisoggetti dettagliate informazionisui rischi specifici esistenti nell’am-biente in cui sono destinati ad ope-

rare, e sulle misure di prevenzionee di emergenza adottate in relazio-ne alla propria attività… [CircolareMinlavoro n. 172 del 20/12/1996:L’elemento da cui il legislatore fadiscendere l’applicazione delDLgs 626/94 è l’esistenza di unaprestazione svolta in regime di su-

bordinazione, secondo i canoniprevisti dal codice civile, ossia, diuna prestazione svolta in situazio-ne di soggezione al potere gerar-chico, direttivo e disciplinare di undatore di lavoro da cui dipende illavoratore. Restano esclusi pertan-to dalla tutela prevenzionistica delDLgs 626/94 i lavoratori autono-mi…gli associati in partecipazio-ne…Ne consegue che ai lavorato-

6ATTUALITÀ

626, in attesa del Testo Unico

Sicurezza e Salute sul luogo di lavoro:quando e perché

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

di Carlo Pizzirani

A) Studio uninominale, Studio associato Fuori dal campo di applicazione del 626/94(nessun collaboratore o dipendente o tirocinante)

B) Studio uninominale, Studio associato (nessun dipendente o tirocinante) con collaboratore/i Solo art. 7 del 626/94esterni che erogano prestazioni occasionali

C) Studio con titolare/i e collaboratori, Tutte le prescrizioni previste dal 626/94dipendenti, tirocinanti (più figure presenti con diverse mansioni)

Nessuna intesa sul TU

Fumata nera in Conferenza Stato Regioni per il Testo Unico della sicurezza 626. Le Regioni hanno pre-sentato rimostranze per la riduzione del ruolo finora svolto da queste sul piano normativo, del

monitoraggio e delle sanzioni. Ma c’è ancora tempo per discutere: il termine stabilito dalla legge per il varodel Testo Unico è il 30 giugno 2005. Lo schema di T.U., sotto forma di decreto legislativo, è stato approvato il18 novembre 2004 in via preliminare dal consiglio dei ministri; esso opera il riassetto della normativa in vigo-re in materia di salute e sicurezza del lavoro (in attuazione della delega attribuita al Governo dalla legge n. 229del 2003 che ne prevede il riordino, il coordinamento, l’armonizzazione e la semplificazione nel quadro del det-tato comunitario e delle Convenzioni internazionali in materia). L’obiettivo primario è di innalzare la qualità e lasicurezza del lavoro anche a mezzo di una vera e propria strategia di prevenzione non basata su meri adem-pimenti formali; nel rispetto del carattere concorrente della materia il testo propone una disciplina di principio,ferma restando la potestà delle Regioni di adottare discipline in deroga, ma solo se migliorative e nel rispettodella normativa comunitaria. Tra le novità previste nel testo Unico l’estensione della sicurezza sul lavoro per icollaboratori a progetto, il lavoratori a termine e in affitto, stagisti, telelavoratori subordinati. La sicurezza saràestesa ai lavoratori dei settori pubblici e privati indipendentemente dal tipo di contratto stipulato con il datoredi lavoro o committente. Tutele estese ai collaboratori. Misure ad hoc sono previste per le imprese agricole ezootecniche.

Allegata a questo numero tro-verete la pubblicazione Il Pia-no Programmatico. Docu-mento di valutazione dei ri-schi (Art. 4, Dlgs. 626/94, a cu-ra di Carlo Pizzirani.Si tratta di un manuale praticoche integra il precedente“626/94: sicurezza e salute”,curato dallo stesso autore e giàdistribuito con il numero31/2004 del nostro giornale.L’ANMVI ringrazia l’autore per ilcostante e qualificato lavoro diapprofondimento e Hill’s PetNutrition per la collaborazione.

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ri autonomi che non abbiano alleloro dipendenze lavoratori subordi-nati non trovano applicazione lenorme del 626 e dunque nell’ipote-si che un imprenditore affidi ad unlavoratore autonomo un lavoro al-l’interno della sua azienda ovverodell’unità produttiva, egli sarà tenu-to all’adempimento dei soli obbli-ghi stabiliti dall’art. 7 del decreto.]Tradotto in pratica, dovrà esistereun documento firmato dal collegaper presa visione e approvazione,dove il datore di lavoro dichiarache è stato informato debitamentesui rischi presenti nell’ambiente edi quali siano i dispositivi di prote-zione individuale da adottare inmerito.Le norme antincendio e di prontosoccorso sono direttamente colle-gate al DLgs 626/94 e così nuova-mente emerge come figura da tu-

telare il “lavoratore” e di conse-guenza laddove manchino i lavo-ratori non trovano applicazione an-che se è augurabile, visto che mol-te strutture sono dislocate ai pianiterreni di condomini, che sianopresenti almeno attrezzature mobi-li per l’estinzione degli incendi(estintori).

Adempienza comuneL’unica adempienza che acco-muna tutte le strutture veterinarieè quella relativa all’installazionedi dispositivi di messa a terra de-gli impianti elettrici. Il DPR n. 462del 22/10/2001 non parla esplici-tamente di lavoratori ma citaesclusivamente i luoghi di lavoroe prescrive che in locali adibitiad uso medico la verifica periodi-ca dell’impianto debba esserebiennale. ■

7ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

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Prevenire il rischio incendio“La difesa dall’incendio nellestrutture sanitarie” è il titolo delconvegno promosso dal Politec-nico di Milano con il Sole 24 OreAmbiente e Sicurezza (Milano, 15marzo). Di seguito una sintesidella relazione di Carlo Pizziranisull’applicazione delle normativeantincendio nelle strutture veteri-narie.“Le strutture veterinarie hannooggi in Italia una notevole varietàdi tipologie, si va dallo studio uni-nominale dove opera in formasingola il medico veterinario tito-lare, a strutture particolarmentecomplesse con locali per le prati-che chirurgiche, locali adibiti adambulatori medici, spazi per ladegenza dei pazienti e laboratoridi analisi, che rimangono in atti-vità anche 24 ore.Quello che però accomuna tuttequeste strutture è il modo in cui alloro interno vengono recepite edapplicate tutte le normative ri-guardanti la salute e la sicurezzadegli operatori quindi compresele procedure per l’antincendio.Certo è che nelle strutture in cuivengono a mancare le figure deilavoratori dipendenti o più generi-camente quelle figure di lavorato-ri che svolgono la loro attività invia gerarchica e quindi in modosubordinato, non trovano applica-zione le norme del DPR 547/55che per primo parlava di difesacontro gli incendi all’art. 33, comepure le norme del DLgs 626/94 edi conseguenza anche il DM de-gli Interni del 10 marzo 1998.Tutte le altre strutture veterinarieche sono tenute agli adempimen-ti degli obblighi stabiliti dalle nor-mative, per la natura intrinsecadell’attività che vi si svolge, per laqualità e la quantità delle sostan-ze usate, per le tipologie struttu-rali con superfici relativamente li-mitate, possono essere classifi-cate in base al DM (interni)10/03/1998 come luoghi di lavoroa rischio di incendio basso. Nella quasi totalità di questi luo-ghi di lavoro è il datore di lavorostesso che svolge direttamente icompiti propri del servizio di pre-

venzione e protezione dai rischi,nonché di prevenzione incendi edi evacuazione, come sancitodall’art. 10 del DLgs 626/94. In-fatti molti sono i medici veterinariche hanno frequentato l’appositocorso di 16 ore, previsto comedurata e contenuti nel DM (lavo-ro) 16/01/1997, e organizzato tragli altri anche a Cremona dal-l’ANMVI, nostra associazione dicategoria, con la collaborazionedell’ASL di Cremona e Crema. Ta-le corso prevede, come di norma,anche l’argomento specifico del-la prevenzione incendi e della ge-stione dell’emergenza.Dall’entrata in vigore del DM10/03/1998 il corso di cui sopra,per la parte attinente alla sicurez-za antincendio deve avere i re-quisiti minimi previsti nell’allegatoIX di detto decreto. Così il datoredi lavoro che è RSPP si assume

adesso anche l’onere di respon-sabile antincendio frequentandoun corso di tipo A di 4 ore, e lavalutazione dei rischi di incendioe le conseguenti misure di pre-venzione e protezione sarannoparte specifica del documentoredatto in base all’art. 4 comma 2del DLgs 626/94.Nei più diversi ambienti, studioprofessionale semplice o clinicaveterinaria che sia, sono presentimisure intese a ridurre la probabi-lità di insorgenza degli incendiquali realizzazione di impiantielettrici a regola d’arte con im-pianto di messa a terra ispezio-nato ogni due anni dalle autoritàcompetenti, messa a terra anchedi tutte le strutture o masse me-talliche onde evitare la formazio-ne di cariche elettrostatiche, ri-spetto dell’ordine e della puliziadegli ambienti, adozione di di-spositivi di sicurezza e loro con-trolli periodici, predisposizione diun regolamento e di un piano in-

terno con le misure da adottare incaso di pericolo e corretta e co-stante formazione ed informazio-ne del personale. Attenzione vie-ne data al corretto uso di fonti dicalore, all’utilizzo e al deposito dimateriali potenzialmente infiam-mabili ed infine non vengono tra-scurate le vie d’uscita, le uscite ei percorsi per l’esodo durante l’e-mergenza.Nei nostri ambienti di lavoro, inquelli più strutturati e complessi,sono presenti quindi dispositivi diestinzione degli incendi in nume-ro e di natura adeguati agli scopidestinati, localizzati presso leuscite o lungo le vie di esodo e inprossimità del quadro elettrico,correttamente contrassegnati daapposita cartellonistica a normadi legge e regolarmente ispezio-nati e collaudati.La categoria che oggi sono qui arappresentare ha da tempo presocoscienza per quanto riguarda lasalute dei lavoratori, e ogni pro-

fessionista si sente coinvolto inprima persona visto che la nostraattività libero-professionale ciespone a rischi, rischi che po-trebbero avere effetti prima di tut-to su noi stessi e questa è sicura-mente una evenienza che voglia-mo evitare.Devo concludere dicendo, nonsenza rammarico, che mancal’attenzione da parte del legisla-tore a quelle che sono le esigen-ze della nostra categoria, comed’altronde per altre categorie pro-fessionali, esigenze molto parti-colari e ben diverse da quelleche si verificano nelle sicuramen-te più grandi e complesse struttu-re della medicina rivolta alla spe-cie umana, ma ciò nonostante ilmedico veterinario si è dimostra-to ancora una volta attento e ligionell’osservanza di regolamentiche tutto sommato non sente pro-pri o quantomeno vicini alle pro-prie aspettative”. (www.sanitasi-cura.it) ■

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Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Chissà perché, quando ilveterinario si siede difronte al cliente per rice-

vere il frutto di un lungo e sudatolavoro, comincia a balbettare.Lunghi silenzi si alternano aespressioni di sofferenza dall’unae dall’altra parte. Si parla a mono-sillabi e il potere esercitato dal ca-mice bianco sembra scemarequando il pezzo di carta su cui

sono annotate le voci del contoviene spiegato sulla scrivania.Naturalmente sto esagerando, mache, da parte del veterinario, cisia una certa qual ritrosia nel farsipagare è noto ai più. Quasi fosse-ro soldi non dovuti o comunquenon commisurati alle prestazionieffettuate. C’è la tendenza, comequando passavo dal droghiere aprendere due etti di salame, a

“mettere sul conto” a dire “ah, nonsi preoccupi, la prossima volta”,facendo finta di non sapere che laprossima volta potrebbe non es-serci e che comunque i conti lun-ghi esigono sempre qualche for-ma di sconto. Il perché di questasorta di vergogna nel farsi pagareha radici non lontane e facilmenterintracciabili. Siamo passati in po-chissimi anni dalla figura del vete-

rinario di condotta che contavaquanto il maestro, il medico, il far-macista e il prete ad una figuraprofessionale mortificata dall’as-senza più completa di visibilità suimass media. Peggio, l’unica pre-senza è stata affidata al veterina-rio dell’amaro Montenegro e allefiction tipo l’ultima di Proietti, veroinno ad un cliché professional-mente degradante. L’immaginario

collettivo percepisce dunque ilveterinario come colui che, aman-do gli animali, fa questa profes-sione un po’ per hobby e un po’per un suo intrinseco piacere, dalquale la pecunia che puzza deb-ba essere allontanata. Già i veterinari provano disagio afarsi pagare, soprattutto quando ilconto pare un po’ più sapido delsolito, poi ci si mettono quelli cheio chiamo “impuffatori”. Sonoquelli che entrano in ambulatoriosparlando di tutti gli altri colleghi evantando i miracoli di chi davanti.O si è ben scafati o questi vi cac-ciano dei chiodi che fumano pertempo immemore. Ma come si faa essere scafati? Mamma univer-sità ci ha insegnato tutto sulla rab-bia e, ancora una volta, si è di-menticata di perdere qualche oraa descriverci la rabbia che pren-de chi si fa fregare dall’impuffato-re di turno. Ma forse questa è ro-ba che ti deve insegnare la vita enon la scuola.Da poco tempo sono nati i gruppidi practice management e, men-tre questi fanno proseliti, ci si in-gegna con regole più o meno fer-ree e più o meno fantasiose. C’èchi abbraccia l’american way of li-fe, mettendo il tracheotubo nel ca-ne agonizzante e minacciando ditoglierlo se non salta fuori subitouna carta di credito, meglio seuna Gold dell’American Express.C’è chi temerariamente chiede unacconto. C’è chi esce alla cheti-chella ad annotarsi la targa dellamacchina del cliente sconosciuto(e al buio riesce ad annotarsi lasua). C’è chi ha predisposto unadozzina di moduli da fare firmareal cliente mentre il cane salta sultavolo in preda alle convulsioni.C’è chi pretende il pagamento inanticipo di tutto: esami, chirurgia,degenza, diagnostica. Questo èun ottimo modo per evitare gli in-soluti, ma nessuno mi toglie dallatesta che siamo in Italia e il vec-chio cuore dei latini fatica a di-ventare la pietra che batte nel pet-to degli anglosassoni. E così con-tinueranno ad impuffarci e noi a ti-rare accidenti. D’altronde gli acci-denti vengono dal cuore, non dal-le pietre. ■

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Veterinari impuffati

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

L’OPINIONE

Grazie ad un accordo fra@nmvi Oggi e Libero, gliarticoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per ilquotidiano di Vittorio Feltri

sono disponibili on line.@nmvi Oggi pubblica

regolarmente gli articoli dopole ore 12.00.

La rubrica LiberOscar limantiene in archivio per la

consultazione.@nmvi Oggi ringrazia

Oscar [email protected]/anmvioggi

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Si sono incontrati il 4 Marzoa Cagliari l’assessore re-gionale alla Sanità Nerina

Dirindin e il direttore generale delMinistero della Salute RomanoMarabelli per discutere sull’utiliz-zo dei vaccini contro la linguablu. All’incontro hanno preso par-te anche i rappresentanti delleassociazioni di categoria (Cia,Confagricoltura e Coldiretti). Vialibera quindi all’utilizzo in viasperimentale del vaccino spentocontro il virus della blue tongue.Il rappresentante del Governo haannunciato che sono già disponi-bili 260 mila dosi del vaccino. Al-tri tre milioni lo saranno probabil-mente a maggio, e per accele-rarne la fornitura è già stato or-ganizzato un incontro a Romamartedì 8 marzo tra la ditta pro-duttrice, i rappresentanti del Mi-nistero e quelli della Regione. IlMinistero della Salute ha dunqueaccolto la richiesta, avanzata damesi dall’assessorato regionalealla Sanità, perché in Sardegnavenisse utilizzato, come richiestodagli allevatori, il vaccino spento,ritenuto più efficace e soprattuttodagli effetti collaterali molto limi-tati rispetto al vaccino vivo, chetanti danni ha provocato negli ul-timi anni nelle campagne isolane,soprattutto nella versione triva-lente. Le epidemie del 2000,2001 e 2003 hanno infatti deter-minato la morte di oltre 600 milacapi ovicaprini e a poco sonoservite le misure di controllo uti-lizzate per prevenire l’insorgenzadella malattia. L’assessore Dirin-din ha sottolineato che “il vacci-no spento verrà utilizzato in viasperimentale all’interno di unaazione integrata di lotta al virusche comprende anche la bonifi-ca delle aziende con interventi dibiosicurezza e la vaccinazionecon il sierotipo 4 e 2”. “Per que-sto motivo - ha aggiunto l’Asses-sore - diversificheremo gli inter-venti a seconda delle aree e va-luteremo i risultati, per arrivarecosì in tempi brevi a perfezionareun progetto innovativo che po-trebbe essere esportato in altre

regioni, come ha sottolineato an-che il direttore generale del Mini-stero”. Le associazioni di catego-ria hanno assicurato il loro ap-poggio al progetto. L’assessoreDirindin si è invece impegnata afavorire (anche coinvolgendol’assessorato all’Agricoltura) il

pagamento al più presto dei ri-sarcimenti per i danni causatidalla lingua blu e da quelli direttie indiretti provocati dal vaccino.In virtù della particolare situazio-ne di gravità presente nell’isola,Regione e Ministero della Salutehanno inoltre costituito un Comi-

tato tecnico con il compito di ap-profondire e proporre azioni estrategie in materia di sanità ani-male e sicurezza alimentare. Il Comitato sarà presieduto dall’as-sessore regionale alla Sanità e saràcomposto da tre rappresentanti delMinistero (coordinati dal dottor Ma-

rabelli) e da tre dell’assessorato(coordinati dal direttore generaledella struttura). Per affrontare que-stioni specifiche, il Comitato si av-varrà di organizzazioni tecnico-pro-fessionali e delle associazioni delsettore agricolo. (Fonte: Ufficiostampa Regione Sardegna) ■

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Lingua blu

Sardegna: ok al vaccino spentoCostituito Comitato Regione-Ministero

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005INFO REGIONI

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LOMBARDIA: DECRETIDELLA DIREZIONEGENERALE SANITÀ

Decreto n. 1531 del 7.02.2005:“Disciplina dello spostamento dianimali per ragioni di pascolo(alpeggio, transumanza, pasco-lo vagante) per l’anno 2005.”

Decreto n. 1530 del 7.02.2005:“Profilassi del carbonchio emati-co. Vaccinazione obbligatoriadegli animali recettivi allevati inalcuni Comuni della Provincia diBrescia.”

Decreto n. 1514 del 7.02.2005:“Linee guida per la prevenzionee il controllo dell’influenza aviariaa bassa virulenza in Lombardia”.

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

In seguito alla vicenda dell’at-tivazione del servizio veteri-nario notturno e festivo nato

dalla collaborazione tra l’Ammini-strazione Provinciale, l’Asl e le As-sociazioni animaliste, il ConsiglioDirettivo dell’Ordine dei Medici Ve-terinari della Provincia si è riunitonei giorni scorsi, per discuteredell’accaduto. Con una lettera in-

viata al Presidente della Provinciadi Rimini, all’Associazione Vegeta-riana Italiana e all’Associazione “el’uomo incontrò il cane” e per co-noscenza all’ANMVI, alla FNOVI,ai Sindaci dei Comuni di Rimini eall’Asl del territorio, il CD dell’Ordi-ne “allo scopo di ricondurre l’ini-ziativa all’interno delle normativeprofessionali chiede un incontro

urgente alle autorità di competen-za per definire la collaborazionedei Medici Veterinari riminesi inquanto l’Ordine intende sostenerel’Amministrazione Provinciale nellarealizzazione del progetto, di cuiapprezza le finalità”. Nel sottoli-neare come il servizio, così comeattuato, “risulti lesivo del codicedeontologico veterinario anche in

relazione ai rapporti di concorren-za professionale”, l’Ordine ha fattopresente che “l’adesione di Medi-ci Veterinari al progetto deve es-sere autorizzata dall’Ordine Pro-vinciale competente e che in man-canza di tale autorizzazione, il ser-vizio si colloca al di fuori delle nor-me che regolano l’esercizio dellaprofessione veterinaria.” Il consi-

glio Direttivo ha ritenuto inoltre op-portuno inviare una lettera a tuttigli iscritti all’Ordine di Rimini perinformarli che l’Ordine “sta interlo-quendo con l’amministrazione perricondurre la questione all’internodell’ambito normativo-professio-nale e consentire la partecipazio-ne dei liberi professionisti”. In ca-so di adesione non autorizzata alservizio, l’Ordine - si legge nellanota - sarà tenuto ad osservarequanto previsto dal codice deon-tologico e dal regolamento disci-plinare. ■

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Guardia Medica Veterinaria a Rimini

L’Ordine dei Veterinari: il servizio viola il codice deontologico veterinarioLettera alle autorità locali e a tutti gli iscritti all’Ordine di Rimini

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005INFO REGIONI

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EMILIA ROMAGNA

L.R. sulla tutela delbenessere animale

Èpubblicata sul Bollettino Uffi-ciale n. 30 della Regione Emi-

lia la legge regionale n. 5 del 17febbraio “Norme a tutela del benes-sere animale”. Con questa legge laRegione, interviene a disciplinare lemodalità di corretta convivenza trale persone e gli animali, nel rispettodelle esigenze sanitarie, ambientalie di benessere degli animali. In par-ticolare è disciplinata, la modalitàdella detenzione, del commercio edell’allevamento degli animali dacompagnia nonché le condizioni disvolgimento degli spettacoli conanimali. Rientra nella definizione dianimale da compagnia, ogni ani-male senza fini produttivi o alimen-tari. Sono compresi pertanto, gli ani-mali che svolgono attività utili all’uo-mo (cane per disabili, animali dapet therapy, da riabilitazione e im-piegati nella pubblicità) e gli esem-plari tenuti per tali fini ed apparte-nenti alle specie esotiche tutelatedalla Convenzione sul commerciointernazionale delle specie animalie vegetali selvatiche minacciate diestinzione, fermo restando l’impe-gno della Regione a disincentivarela detenzione di animali esotici inambienti non idonei alle loro carat-teristiche etologiche. In riferimentoalle norme tecniche di attuazione,saranno le Aziende Unità sanitarielocali, le Province e i Comuni, a vigi-lare sull’attuazione della legge. Conuno o più atti, la Giunta, sentita laCommissione consiliare competen-te, informate le associazioni interes-sate, emanerà, entro centoventigiorni dall’entrata in vigore dellalegge, apposite indicazioni tecni-che tra cui le specifiche modalità diprotezione e di tutela degli animalida compagnia e la determinazionedi specifici requisiti per strutture edattività, nei casi e nei modi indivi-duati dalla legge. Sono escluse dal-la definizione di strutture connesseal commercio di animali da compa-gnia, le strutture veterinarie pubbli-che e private. Per quanto riguardainevece i “Programmi di informazio-ne e di educazione a tutela deglianimali da compagnia” (Art. 13), laGiunta regionale, dopo aver consul-tato la Commissione consiliarecompetente definirà le modalità perla promozione di corsi di formazio-ne o di aggiornamento sul benesse-re animale che saranno rivolti ai me-dici veterinari, al personale di vigi-lanza e alle associazioni di volonta-riato.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Comunquevadano lecose con ildecreto sul-la competiti-vità, il Sotto-seg re ta r i oa l l ’Un ive r -sità Maria

Grazia Siliquini (foto) chiede untavolo sulle professioni in cui par-tecipino, oltre all’Economia e allaGiustizia, anche i ministeri dell’u-niversità e degli Affari Regionali.Poche norme su ordini e profes-sioni, solo quelle condivise, po-trebbero rientrare nel decretosulla competitività (pochi aspettilegati alla maggior competitivitàdel sistema professionale), ma lariforma vera e propria resteràfuori. La proposta del SottosegretarioSiliquini non ha incontrato con-sensi, anzi alcuni passaggi della

sua intervista rilasciata al Sole 24Ore hanno fatto insorgere le rap-presentanze datoriali delle pro-fessioni riunite in Confprofessio-ni.”Nel tavolo tecnico – ha dichiara-to il Sottosegretario - sarà possi-bile svolgere un esame ap-profondito dei diversi temi giuri-dici e costruire soluzioni condivi-

se per un unico progetto di leggead hoc così da completare lariforma strutturale dell’ordina-mento ordinistico. Saranno dun-que risolti oltre ai problemi relati-vi all’organizzazione, alle so-cietà, alla deontologia, anchequelli della formazione, del tiroci-nio adeguatamente ricompensa-to e degli esami di Stato. Tutto

ciò in un contesto completo, or-ganico e partecipato in cui sianocompresi quegli importanti con-tributi che abbiamo più voltecondiviso con i rappresentantidegli Ordini e delle Associazio-ni”. Scettico De Tilla ( ADEPP):“inutile ricominciare da capo- hadetto- adesso occorre soltantoprendere la Vietti bis e farne un

decreto legge”. Il sottosegretarioè anche del parere che “sianomaturi i tempi per inserire i rap-presentanti del sistema profes-sionale tra le parti datoriali nellecontrattazioni con il Governo”.Ma stando all’articolista del quo-tidiano il Sottosegretario avrebbein mente gli Ordini non Confpro-fessioni. ■

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Gli Ordini non sono parte sociale

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005

La replicaConfpro-f e s s i o n iha chie-sto un in-c o n t r ou r g e n t ealla Sili-quini eha dira-

mato un comunicato stampaper far chiarezza sui ruoli. IlPresidente di ConfprofessioniGaetano Stella ha dichiaratoalla stampa che “i rappresen-tanti del sistema professionale(CONSILP-CONFPROFESSIO-NI, CONFEDERTECNICA e CI-PA) fanno già parte a pieno ti-tolo tra le parti datoriali in talicontrattazioni, essendo statiespressamente riconosciutidal Governo come parti socia-li sin dal 2001 e partecipanoattivamente a tutti i tavoli go-vernativi e ministeriali in rap-presentanza delle libere pro-fessioni”. Del resto, anchecon riferimento al Piano diazione per lo sviluppo, le Con-federazioni dei liberi profes-sionisti hanno proficuamenteed attivamente partecipato atutte le riunioni sia in sedeplenaria che negli appositi ta-voli di settore istituiti dal Go-verno.” Se invece, con la di-chiarazione del sottosegreta-rio Siliquini- continua Stella- sifosse inteso far riferimento airappresentanti del sistema or-dinistico, CONFPROFESSIONIrileva come la possibilità delriconoscimento quale partesociale, sia assolutamenteinaccettabile in quanto in pa-lese contrasto con la naturapubblica del sistema ordinisti-co, il quale, peraltro, a diffe-renza del sistema associativo,che tutela gli interessi dei li-beri professionisti, è esclusi-vamente previsto e disciplina-to in funzione della tutela de-gli utenti”. ■

ATTUALITÀ

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Nella Gazzetta Ufficiale del-l’Unione Europea del 9marzo 2005 è pubblicata

la raccomandazione della Com-missione Ce relativa ad un pro-gramma coordinato di controlliper l’anno 2005 nel settore dell’a-limentazione animale in applica-zione della Direttiva 95/53/CE delConsiglio.

La commissione raccomanda chegli stati membri attuino nell’annocorrente il programma coordinatodi controlli e che gli stessi stati in-seriscano i risultati del programmain un capitolo a parte della relazio-ne annuale sull’attività di controllo,da presentare entro il 1° aprile2006. Il programma coordinato dicontrolli è utile al fine di verificare:

a) le concentrazioni di micotossine(aflatossina B1, ocratossina A,zearalenone, deossinivalenolo efumonisine) nei mangimi, indican-do i metodi di analisi; il metodo diraccolta dei campioni deve preve-dere campionamenti sia casualiche mirati; b) la presenza frequen-te di antibiotici, coccidiostatici e/oistomonostatici, autorizzati o meno

come additivi alimentari per deter-minate specie e categorie di ani-mali, nelle premiscele non medica-mentose e nei mangimi composti,nei quali tali sostanze medicamen-tose sono vietate; c) l’applicazionedelle restrizioni alla produzione eall’utilizzo di materie prime di origi-ne animale nell’alimentazione ani-male, in conformità con l’allegato

III; d) i tenori di rame e zinco neimangimi composti destinati all’ali-mentazione dei suini, secondoquanto stabilito nell’allegato IV.Informazioni sulla presenza di talimicotossine, ottenute tramite cam-pionamenti casuali, sarebbe utileper valutare la situazione, in vistadello sviluppo della legislazionepertinente. Le misure previste dal-la presente raccomandazione so-no conformi al parere del comitatopermanente per la catena alimen-tare e la salute degli animali. ■

ES, piano diselezione genetica

P rende il via la Banca dati se-lezione genetica (Bdnsg),

presso l’Istituto zooprofilatticosperimentale di Torino. Lo preve-de il decreto (17 dicembre 2004)del ministero della Salute, pubbli-cato sulla G.U. del 3 marzo. Per ilMinistero della Salute si rende ne-cessario creare in ambito nazio-nale allevamenti in grado di sod-disfare la domanda di capi gene-ticamente resistenti alle encefalo-patie spongiformi trasmissibili peril ripopolamento delle aziendeovine colpite da tale malattia. Inarmonia con le disposizioni comu-nitarie, si istituiscono piani di sele-zione genetica nelle razze ovineautoctone o allevate sul territorionazionale diretti a incrementarenella popolazione ovina le carat-teristiche di resistenza geneticaalle encefalopatie spongiformi tra-smissibili senza che siano com-promessi gli aspetti zootecnici eproduttivi delle razze coinvolte.L’attuazione dei piani di selezionegenetica riveste carattere di inte-resse nazionale e vuole offriremaggiori garanzie per la salutedel consumatore dei prodotti diorigine animale provenienti dagreggi geneticamente resistentialle encefalopatie spongiformi tra-smissibili. L’adesione ai piani è subase volontaria fino al 1° aprile2005. A partire da tale data l’ade-sione ai piani diventa obbligatoriaper tutti i greggi di elevato meritogenetico. ■

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Raccomandazione Ce

Un programma coordinato di controlli nell’alimentazione animale

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTA UFFICIALE Serie Generale n. 54del 7 Marzo 2005

Decreto Legislativo 22 Dicem-bre 2004 n. 338. Attuazione del-la Direttiva 2002/33/CE in mate-ria di norme sanitarie relative aisottoprodotti di origine animale.

GAZZETTAUFFICIALE

DELL’UNIONE EUROPEAL 63 del 10 Marzo 2005Decisione (CE) del 8 Marzo2005 che modifica per la quartavolta la decisione 2004/122/CErecante alcune misure di prote-zione contro l’influenza aviaria indiversi Paesi Asiatici.

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LEGGI IN GAZZETTA

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Valutare se i livelli di fab-bisogno di iodio stabilitiper le diverse specie

animali dalla Direttiva 70/524/Ceecorrispondano effettivamente allequantità necessarie a garantire lasalute umana, animale e dell’am-biente. Questo il compito affidatorecentemente dalla Commissioneeuropea all’Efsa, l’Autorità euro-pea per la sicurezza alimentare, eal Feedap, il Gruppo scientificoper gli additivi, i prodotti e le so-stanze utilizzate nell’alimentazio-ne animale. Lo iodio costituisceinfatti un oligoelemento essenzia-le per uomini e animali perchépresente negli ormoni tiroidei, re-sponsabili del regolamento del-l’attività cellulare. Un’insufficienzadi tale elemento può determinarepertanto gravi scompensi nellacapacità riproduttiva e nello svi-luppo cerebrale, con ricadute an-che per la prole. Oggigiorno diffi-cilmente viene constatata una de-ficienza evidente di iodio neglianimali è questo grazie alla suaintegrazione nell’alimentazioneanimale, resa necessaria dal bas-

so contenuto di iodio presente ne-gli alimenti di origine vegetale checostituiscono la dieta animale. Lascarsità di dati disponibili ha fattosì che i livelli di iodio previsti nel-l’alimentazione rappresentino og-gi il valore massimo tollerato (3mg/kg per i cavalli, 5 mg/kg per legalline ovaiole, più di 60 mg/kg

per i pesci d’allevamento) maquesto è, in alcuni casi, fino a 10volte superiore al fabbisogno ef-fettivo dell’animale determinandocosì un aumento della concentra-zione di iodio nell’organismo ani-male e negli alimenti derivanti (uo-va, latte, carne). Il panel del Fee-dap ha tuttavia escluso che una

simile concentrazione, determina-ta dai livelli di integrazione previ-sti, possa essere la causa di unapporto eccessivo di iodio perl’uomo poiché l’integrazione di ali-menti per la dieta animale nonsempre segue i valori massimiprevisti e perché sono anche altrele fonti di iodio presenti nell’ali-

mentazione umana (sale iodato,alghe ecc.). Tuttavia la riduzioneper alcuni animali, come le muc-che da latte o le galline, dei livelliprevisti per l’integrazione di iodiofornirebbe senz’altro un marginedi sicurezza maggiore per l’ali-mentazione e la salute dell’uomo.(Fonte: Mipaf) ■

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Lo iodio nella dieta animaleLa CE richiede una valutazione del fabbisogno fisiologico di iodio nelle differenti specie animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Farmaco perl’AIDS forse

efficace control’influenza aviare

G li inibitori delle proteasi uti-lizzati come farmaci anti--

HIV, potrebbero essere efficacianche contro il virus H5N1 dell’in-fluenza aviare. Lo suggerisce unostudio italiano. L’attività di questifarmaci contro l’H5N1 è stata de-dotta per via indiretta, suggeritacioè dalla loro efficacia contro unterzo virus, il coronavirus dellaSars, strutturalmente simile al-l’H5N1. In un articolo che saràpubblicato sul Journal of ClinicalVirology, Andrea Savarino dell’U-niversità Cattolica del Sacro Cuo-re a Roma, discute come un far-maco anti-HIV formato da due ini-bitori delle proteasi, ritonavir e lo-pinavir, abbia mostrato potenzialibenefici nel trattamento dei pa-zienti affetti da Sars. Il risultato èsorprendente perché il virus dellaSars non produce una proteasiassimilabile a quella dell’HIV. Tut-tavia, le simulazioni informatichehanno mostrato che gli inibitoridelle proteasi si legano alla pro-teasi principale del coronavirusdella Sars, 3CL-pro, e che la se-quenza di 3CL-pro è simile a unacomponente della proteasi diH5N1. “Ci sono segnali sufficienti”ha commentato Savarino “per ini-ziare a testare gli inibitori delleproteasi utilizzati per l’HIV anchecontro il virus H5N1.”

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005RIFLESSIONI

In campo medico, anche inquello veterinario, sono sem-pre più numerose le contesta-

zioni e le richieste di danni da par-te dei pazienti o clienti. Non esisto-no dati precisi nel settore veterina-rio ma il continuo aumento delle ri-chieste di un parere legale che ar-rivano quotidianamente all'ANMVIè significativo di una situazioneche si sta deteriorando, diventan-do sempre più preoccupante. Unesempio evidente è la casistica,documentata in questi ultimi tre an-ni, riferita ai circa 1.000 sottoscrit-tori della polizza di RC professio-nale proposta dall'ANMVI. La ri-chiesta di danni è aumentata, siain termini numerici sia economici. Idati sulla malpractice, raccolti nel-l'ambito della medicina umana, di-mostrano ormai una situazione in-controllabile che sta portando mol-te compagnie assicurative ad usci-re dal settore o chiedere premi tal-mente elevati da diventare, comeda anni negli USA, veramente in-sostenibili per i professionisti. L'al-tro aspetto molto preoccupante, equesto vale anche per il settore ve-terinario, è che la percentuale didenunce che vengono accolte dal-l'Autorità Giudiziaria è in netto au-mento. Sempre di più i tribunali ri-tengono legittime le richieste didanni dei pazienti/clienti dimo-strandosi verso di loro molto dispo-nibili ed estremamente severi, alcontrario, verso il comportamentodel professionista. L'ultimo monito-raggio, riferito agli anni 2002/2003sui casi di malpractice registratidal Gruppo di studio tra istituti diMedicina legale, evidenziava unaaccertata responsabilità del medi-co in 768 casi su 1.293 valutati,una percentuale, quindi, di quasi il60%, decisamente molto elevata.Per far fronte a questa situazioneche sta diventando insostenibileper tutti i settori sanitari, sia per laquantità di denunce, sia per lasomma dei danni richiesti, sia perla difficoltà che il sistema giudizia-rio evidenzia nel gestire un numeroenorme di cause che ritarda lesentenze di anni, i tecnici del mini-stero della Giustizia stanno stu-

diando un rimedio a questa esplo-sione del contenzioso cercandopossibili soluzioni extragiudiziali.L'idea di partenza è quella dellacreazione di Camere obbligatorieper la ricomposizione delle contro-versie, secondo il modello france-se, con la partecipazione delle as-sociazioni mediche e dei pazienti.Questo progetto che potrebbe es-

sere valutato anche per il settoreveterinario è ritenuto più veloce efunzionale dello stesso arbitrato edè stato apprezzato anche dal mon-do giudiziario. A questo propositouno dei massimi esperti del tema,il primo presidente aggiunto dellaCassazione, Vincenzo Carbone,ha dichiarato: “Non si può arginareil problema come non si è potuta

contenere l'evoluzione della so-cietà. A questo punto serve una re-golamentazione valida per tutti,onde evitare l'arrembaggio”. Lagiustizia e la giurisprudenza nonpossono non fare i conti con que-sta evoluzione e quindi Carboneprecisa: “In diritto la figura del pro-fessionista assomiglia sempre dipiù a quella dell'imprenditore. È

mutata la relazione medico-pa-ziente e quello che una volta eraun rapporto di elite oggi è diventa-to un rapporto di massa, con tuttigli effetti del caso, compresa l'e-splosione vulcanica del contenzio-so che ha conseguenze non sem-pre governabili”. (intervista trattada Il Sole-24 Ore del 22 settembre2004). ■

Camere di conciliazione

Veterinari e clienti possono evitare il tribunaledi Antonio Manfredi

DEFINIRE MEGLIO LA RESPONSABILITÀ

PROFESSIONALE

Carlo Nordio, presidente dellaCommissione per la riforma delCodice penale, ha dichiaratoche la bozza del nuovo testosarà consegnata entro un paiodi mesi e che obiettivo dellaCommissione è stato anchequello di: “Circoscrivere i casi diresponsabilità professionale me-dica, definendo meglio il con-cetto di colpa e di nesso di ca-sualità”. Dietro “la sindrome di ri-sarcimento facile” ha continuatoNordio “si nasconde una visionetroppo spesso miracolistica del-la medicina, che suscita aspet-tative eccessive e spiega il faci-le ricorso alle cause legali”.

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Large Animal è una rivista vete-rinaria storica del settore ani-mali da reddito, l'unica che si ri-volga esclusivamente ai MediciVeterinari che operano in que-sto ambito. Il Prof. Franco Mon-ti ha collaborato alla sua nasci-ta e la ha diretta sino a tutto il2004. Una eredità non facile?Proprio così. Il Prof. Monti ha unastatura e una credibilità scientificadifficili da raggiungere. Io possocontare su venticinque anni dicarriera all’Istituto Zooprofilattico,durante i quali ho navigato tra lapratica e la scienza affrontandoproblematiche varie nel settoredegli animali da reddito con uncontatto diretto con la vita profes-sionale sul campo. Metterò al ser-vizio di Large Animals la mia pro-fessionalità e la mia passione, conla speranza di mantenere e per-ché no di migliorare nel tempo il li-vello raggiunto sotto la guida delProf. Monti.

Large Animal sarà ancora dipiù, con la tua direzione, la rivi-sta della SIVAR. Una associa-zione che rappresenta con piùdi mille iscritti un settore chesta vivendo momenti di crisi edi grande trasformazione. Comepotrà contribuire questa rivistaalla crescita del Medico veteri-nario italiano?Ho condiviso fin dall’inizio le ideedella SIVAR di cui sono uno dei

soci fondatori. L’amicizia e la sti-ma nei confronti di buona partedel gruppo dirigente della so-cietà mi hanno spinto ad accetta-re a distanza di alcuni anni dallanascita della SIVAR questo impe-gno in prima linea. Penso sempli-cemente che un bravo veterina-rio, per affermarsi e restare sulmercato debba continuamentestudiare ed essere scientifica-mente aggiornato. Large Animalsdeve essere per i veterinari prati-ci uno strumento per aggiornarsie contemporaneamente uno sti-molo per mantenere vivacità in-tellettuale e non adagiarsi suquello che si è acquisito solo conl’esperienza.

Con la direzione di Monti, LargeAnimal era diventata un forte ri-

ferimento anche per il mondouniversitario. La rivista conti-nuerà su questa linea?In una rivista scientifica il riferi-mento al mondo universitario nonpuò che essere determinante. Mipiacerebbe però che accanto aesponenti del mondo accademi-co, degli Istituti Zooprofilattici e dialtri enti di ricerca ci fosse semprefra gli autori dei lavori di LargeAnimals anche un veterinario pra-tico, libero professionista, dipen-dente ASL o dell’industria. La rivi-sta potrebbe funzionare da stru-mento per il riavvicinamento direaltà che a volte si sono troppoallontanate pur lavorando perobiettivi comuni.

La SIVAR ha sviluppato in que-sti anni forti collaborazioni conassociazioni veterinarie stranie-re, pensi quindi di attingere arti-coli interessanti anche da que-ste fonti?Naturalmente. I contatti che laSIVAR ha con veterinari e asso-ciazioni veterinarie all’esterovanno valorizzati anche attraver-so Large Animals Review. In par-ticolare le esperienze francesi espagnole possono risultare inte-ressanti per noi perché spesso iproblemi veterinari sono molto si-

mili ai nostri e si possono affron-tare con metodi e soluzioni ana-loghe. Articoli di buon livello eben tradotti continueranno adessere il necessario completa-

mento per i contributi originalisotto forma di review, di articoliestesi o brevi e di lettere chespero saranno sempre numerosie ben selezionati. ■

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Intervista a Mario Luini

Large Animals cambia il Direttore“Al servizio della rivista la mia professionalità e la mia passione”

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005DALLE ASSOCIAZIONI

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Mario Lui-ni si è

laureato in me-dicina veteri-naria nel 1979presso l’Uni-versità degli

studi di Milano. Nel 1981 haconseguito il diploma in Zoo-profilassi presso la FondazioneIniziative Zooprofilattiche eZootecniche di Brescia. Dal1981 lavora presso l’IstitutoZooprofilattico Sperimentaledella Lombardia ed Emilia, do-ve ha iniziato avviando il labo-ratorio di diagnostica virologicapresso la Sezione di Pavia. Dal1987 ha diretto prima la Sezio-ne di Pavia, poi quella di Milanodell’Istituto Zooprofilattico e di-rige dal 2001 ad oggi la nuovaSezione diagnostica di Lodi.Fra il 1997 e il 1998 è stato di-rettore dell’Istituto Zooprofilatti-co Sperimentale del Mezzo-giorno per la Campania e laCalabria. I suoi principali inte-ressi scientifici nel campo dellasanità animale sono rappresen-tati dalle cause infettive di di-sordini riproduttivi e di mortalitàneonatale dei bovini e più re-centemente la diagnosi dellecause di mortalità delle bovineda latte e l’applicazione dellaPCR nella diagnosi delle infe-zioni dei bovini e dei suini. È di-rettore editoriale della rivistaLarge Animals Review.

Gentili Colleghi, con questo primo numero del2005, Large Animals Review affronta un’im-

portante svolta: per la prima volta dalla fondazioneviene cambiato il comitato di redazione, ma soprat-tutto con dispiacere dobbiamo congedare il Profes-sor Franco Monti il quale ha dedicato molto del suo

tempo prezioso a partire dalla prima edizione, quando ancora nonesisteva la SIVAR.La scelta non è certo editoriale, poiché il lavoro profuso dal Profes-sore è stato lodevole alla ricerca di interessanti articoli stranieri quan-do i nostri lavori originali (ahimé sempre pochi) non erano in grado diriempire un numero, ma è dettata dalla necessità del nostro Direttore“storico” di dedicare un po’ più del suo tempo alla cura della Sua Per-sona ora che gli anni, in contrasto con il Suo aspetto sempre giova-nile, fanno sentire il loro peso.Il testimone passa ora all’amico Dott. Mario Luini, con noi socio fon-datore e mente ideatrice della SIVAR, il quale si avvarrà di una squa-dra di collaboratori qualificata e ben assortita. Il migliore augurio che io possa rivolgere al Dott. Luini è che possamantenere l’entusiasmo e la freschezza del suo predecessore e chene tragga uguali soddisfazioni.Dal canto nostro potremo contribuire al successo della nostra rivistarealizzando lavori in campo da pubblicare nell’interesse di tutti i let-tori. Grazie, quindi, Signor Professore. Buon Lavoro, Mario.

Dario Depetris

Indagine Respet in collaborazionecon SCIVAC

L ’Istituto Superiore di Sanità, il Centro di Referenza Nazionaleper l’Antibioticoresistenza dell’Istituto Zooprofilattico Speri-

mentale delle Regioni Lazio e Toscana e l’Ospedale Veterinario dell’A-SL Roma D promuovono, in collaborazione con la SCIVAC, un’indagi-ne tra i veterinari liberi professionisti che operano nella clinica dei pic-coli animali. I promotori si augurano di impiegare le informazioni rac-colte per migliorare le attuali conoscenze sull’impiego degli antibioticinella clinica del cane, per fornire indicazioni utili all’uso prudente degliantibiotici in terapia e per rappresentare le specifiche esigenze di for-mazione/aggiornamento della categoria su questi temi. La raccolta diqueste informazioni verrà effettuata attraverso un’intervista telefonicada colleghi veterinari autorizzati, con una durata di circa 15 minuti, e sisvolgerà presumibilmente a partire dal 1 aprile 2005 per le successivetre settimane. I dati ottenuti attraverso l’intervista saranno trattati in mo-do confidenziale, nel rispetto della normativa vigente sulla tutela neltrattamento dei dati personali (L. 675/96). La partecipazione all’indagi-ne è totalmente volontaria.

SOVEP: appuntamento il 3 aprileIncontro gratuito per i soci SCIVAC

Una giornata sulla Leishmaniosi. Sarà organizzata dall’Ordinedei Medici Veterinari di Alessandria e dalla SOVEP il prossimo

3 aprile presso l’Hotel S.Michele ad Alessandria. Ezio FERROGLIO - ricercatore presso il Dipartimento di Produzioni Ani-mali Epidemiologia ed Ecologia - Università degli Studi di Torino pre-senterà una relazione sull’epidemiologia della leishmaniosi in Piemon-te e in Valle d’Aosta. Marco POGGI - Libero Professionista di Imperiafarà il punto sull’approccio clinico, diagnostico e terapeutico mentreMarco MELOSI, Libero Professionista di Cecina (LI) parlerà dell’utilizzodei test immunocromatografici, titolo ifat ed elettroforesi per la diagno-si della leishmaniosi canina. L’incontro sarà gratuito oltre che per gliiscritti all’Ordine di Alessandria e ai soci SOVEP 2004 anche per i sociSCIVAC in regola con la quota associativa per il 2005. La SCIVAC haquindi mantenuto la promessa fatta ai suoi iscritti: a partire dal 2005,due degli incontri delle Associazioni Regionali ASVAC, AVULP e SO-VEP saranno gratuiti per i tutti medici veterinari iscritti SCIVAC in rego-la con la quota associativa. Il secondo incontro per il 2005, organizza-to dalla SOVEP, si terrà l’11 settembre.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

la

Pro RepubblicaEstA distanza di qualche anno dall’i-stituzione della formazione e ag-giornamento professionale (ECM)la condizione della classe medicoveterinaria che opera in regime dilibera professione è rimasta fon-damentalmente immutata in tuttala sua grottesca realtà.Nonostante le innumerevoli richie-ste di chiarimenti e pareri di orga-ni come il TAR ecc., si continua a

vivere in un clima di dubbi e mez-ze verità, che non fanno altro cheaccrescere la percezione che laclasse veterinaria sia per il Mini-stero della Salute una palla al pie-de e una seccatura. Ovviamente queste considerazioninulla hanno a che fare con la ne-cessità dell’aggiornamento profes-sionale, che vede proprio nel mo-dello ECM l’esatta negazione delleesigenze della veterinaria liberoprofessionale. Il lievitare dei costi,la necessità di reperire punti indi-pendentemente dalle reali compe-

tenze professionali e campi di inte-resse, il proliferare di eventi di di-scutibile valenza scientifica e for-mativa, comunque accreditati, emolti altri aspetti caratterizzano lostato reale dei fatti.Sicuramente lo scenario ipotizza-to a Roma è alquanto diverso, an-che se a questo punto c’è da du-bitare fortemente sulla reale inten-zionalità di tutta questa manovralegislativa, visto l’interesse dellacentralità sui problemi che si sonovia via delineati e la mancanza dirisposte utili. È riconosciuto da

principi universali che gli animaliapportano all’uomo benefici ine-stimabili e insostituibili, ma la ge-stione della domesticazione è re-golamentata dalle società civilicome se si trattasse di frigoriferi emotorini. Poi ci vantiamo della Pettherapy. Queste sono le ambiguitàche non solo ci caratterizzano maci penalizzano nel difficile compi-to di mantenere la salute animalein equilibrio con le esigenze uma-ne (welfare). La libera professioneveterinaria risulta tra le attivitàproduttive di professionisti tra le

meno remunerative nonostante illungo, faticoso e oneroso iter for-mativo. Mettendo in stato di rela-zione questi due aspetti dellarealtà lavorativa veterinaria (ECMed IVA) si intravede una sorta dicontraddizioni in termini: è o nonè l’attività libero professionale dipubblica utilità per la società?Ma la domanda che vorrei rivolge-re tanto volentieri al Ministro Sir-chia e agli Illustri amministratoridello Stato compreso il MinistroAlemanno così attento al destinodella popolazione equina, è la se-guente: Se il patrimonio naturale eivi compresi gli animali, sonomenzionati tra le costituzioni euro-pee (Italia compresa) con rinno-vato riguardo e responsabilità ci-vile collettiva, se la domesticazio-ne animale condiziona un atteg-giamento morale ed etico non tra-scurabile, se l’opera della veteri-naria privata gioca un ruolo deter-minante nel mantenimento dellasalute e benessere animale (benepubblico), se tale ruolo si estendeanche a tutelare la salute umana(zoonosi e sanità alimentare), seper questi motivi è giusto e lecitoche il veterinario libero professio-nista sia equiparato nei suoi ob-blighi formativi a qualsiasi altrocomparto sanitario, perché deveessere assoggettato ad un regimefiscale IVA come se trattasse unbene voluttuario e che non si ri-scontra in nessun altro compartosanitario? oppure se di fatto glianimali continuano ad esseremerce di scambio anche se con-siderati esseri senzienti, se la libe-ra professione in campo veterina-rio non contempla azioni di pub-blica utilità, se il regime fiscaleIVA che regolamenta l’attività libe-ro professionale in veterinaria èequiparabile a qualunque attivitàcommerciale relativamente al trat-tamento di res, se tale professio-nalità è un corollario voluttuariodella società consumistica cheusa gli animali per i il suo utilitari-smo, perché devo sentirmi obbli-gato a partecipare e pagareeventi formativi che non solo noninteressano e nulla hanno a chefare con l’attività professionalesvolta, e che nulla hanno a chespartire con i presupposti per cuitali eventi sono indicati? (garantireuna professionalità adeguata adun’utenza in ambito sanitario pub-blico). Forse si arriverà alla ridu-zione dei crediti al 50% e ad unaaliquota IVA del 10% per una pro-fessionalità che stenta a trovare lasua identità.

Alessandro Battigelli Med. Vet.

PROFESSIONE VETERINARIA 10/200516LETTERE AL DIRETTORE

@

I veterinari, o meglio i laureati in medicina veterinaria,

continuano pervicacemente ad evitare di misurarsi con il cambiamento. Vincenzo Caporale,

Direttore IZS di Teramo

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

Un dermatologo, un pa-rassitologo e uno spe-cialista del comporta-

mento animale. Il sito on line diNovartis Animal Health si arricchi-sce di nuove consulenze veterina-rie. Spiegano alla Novartis: “Vistoil ruolo fondamentale ed insostitui-bile del Medico Veterinario e vistoil notevole successo iniziale dell’e-sperto on-line, Novartis AnimalHealth ha deciso, a partire dal 1°febbraio 2005, di mettere a dispo-sizione di tutti i proprietari ben treesperti on-line: in dermatologia, inparassitologia e in comportamen-

to”. Il sito, attivo da due anni e ri-volto a cittadini (area pubblica),medici veterinari e farmacisti (areariservata), conta circa 6 mila con-tatti al mese, con una durata me-dia di sette minuti l’uno, per un to-tale di 20 mila pagine visitate. Col-legandosi al sito, direttamente dal-la home page, è possibile richie-

dere un consulto completamentegratuito agli esperti che, nel giro dipochi giorni, risponderanno a tuttele richieste. Inoltre, ogni meseverrà pubblicato il caso più inte-ressante, così da offrire uno spun-to di riflessione o più semplice-mente per soddisfare le esigenzedi più proprietari. Nel sito è pre-

sente anche un’area riservata aMedici Veterinari e Farmacisti cheoffre descrizioni dettagliate sullediverse patologie di cani e gatti,spiegazioni relative all’utilizzo deiprodotti grazie alla possibilità diaccedere ai foglietti illustrativi e di“scaricare” schede tecniche ebrochure scientifiche. ■

17

www.saluteanimale.novartis.it/AnimalHealth

Novartis: consulenze veterinarie gratuite on line

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/2005DALLE AZIENDE

Per l’invio

dei comunicati

stampa:

[email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

7° Congresso Nazionale Multisala SIVAR

13-14 maggio 2005Palazzo Trecchi, Cremona

Con il patrocinio di

FNOVIFederazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia RomagnaOrdine dei Medici Veterinari di Cremona

In collaborazione con

AIVEMP (Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica)AIVI (Associazione Italiana dei Veterinari Igienisti)

ASIC (Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura)SIMVENCO (Società Italiana di Medicina non Convenzionale)

SIPA (Società Italiana di Patologia Aviare)SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici)

WWF Italia

A.N.M.V.I.?/K?h?

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SOCIETÀ FEDERATA

Programma scientifico al sito www.sivarnet.itSIVAR (Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona) - Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54

E-mail: [email protected] - Website: http://www.sivarnet.it

ProntuarioCeva Vetem

C eva Vetem informa tutti iMedici Veterinari che è

disponibile il nuovo ProntuarioVeterinario.Il Prontuario contiene tutte leinformazioni relative ai nostrimedicinali e ai nostri prodottidella Linea Benessere di liberavendita, sia per Animali da Red-dito che per Animali da Compa-gnia.Il Prontuario è uno strumentopratico di semplice consultazio-ne per il Veterinario per averesempre a disposizione la pro-posta Ceva Vetem nello svolgi-mento della Sua attività clinicaquotidiana.La sua distribuzione ai Veterina-ri avverrà direttamente sia attra-verso la rete di Informatori CevaVetem che nel corso dei nume-rosi Congressi dove l’azienda èpresente. Il Prontuario è inoltre disponibileall’interno del sito www.cevave-tem.it nella parte riservata aiMedici Veterinari.Il sito contiene altre numeroseinformazioni, compresa una se-zione dedicata alla Rivista diZootecnia e Veterinaria per laparte bibliografica, con la pos-sibilità di richiedere l’invio degliarticoli pubblicati dal 1997 adoggi via e-mail in modo sempli-ce e rapido. Il prontuario puòessere richiesto anche diretta-mente a Ceva Vetem-Mark.

Per informazioni: Tel. 039/6559.442 fax 039/6559.244

E-mail: [email protected]

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 10

laPROFESSIONE VETERINARIA 10/200518CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

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Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

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SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

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Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa l’11 marzo 2005

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIMVENCO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA FONDAMENTI DI PRONTO SOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - Hotel Internazionale, Cervignano delFriuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO ESPERIENZE DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA EVENTO SPOSTATO IN DATA DA DEFINIRSI -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI PIEMONTE LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI DA ATTIVITÀ VETERINARIE - Rivalta di Torino - TO - Crediti ECM 2- Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA CITOPATOLOGIA E PROBLEMI DIAGNOSTICI IN DERMATOLOGIA VETERINARIA - Ostello Femminile LeMonacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OFTALMOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ZOPPIE: DAI CASI CLINICI ALLE LINEE GUIDA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE - EurocongressiHotel, Cavaion Veronese (VR) - Via L. Fiume, 24 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE APPROCCI DIAGNOSTICI NELLE MALATTIE RESPIRATORIE DEL CAVALLO - Malpensa Fiere, BustoArsizio (VA) - Via XI Settembre 16 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Auditorium Comunale - Villair di Quart (AO) - Fraz. BasVillair, 19 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - Hotel San Domenico - Soverato (CZ) - Via della Galleria ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVEP-SCIVAC-ORDINE DEI MEDICI INCONTRO SULLA LEISHMANIOSI - Hotel S. Michele (a 1 km dall’uscita Alessandria ovest), Alessandria -VETERINARI DI ALESSANDRIA Per informazioni - Tel. 011/9093101 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC / SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP CAMPANIA IN COLLABORAZIONE FILIERA CONTROLLATA E RINTRACCIABILITÀ - Seminario Arcivescovile BeneventoCON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BENEVENTO ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP

Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SICARV SOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CON IL PATROCINIO ONCOLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Hotel San Marco Excelsior - Bergamo - P.zza Della DELL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BERGAMO Repubblica, 6 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SIRVAC INCONTRO SIRVAC - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO SIOVET SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia,6 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD ORIENTALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - F.A.VER.SOC. COOP. ARL - (Verona Foro Boario) -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Park Hotel Piacenza - Strada Valnure, 7 - ECM: 3 Crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI FRIULI VENEZIA GIULIA LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONEVETERINARIA - Palmanova (UD) - ECM: Richiesto accreditamento - Per informazioni: Lara Zava -Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 2: ECOGRAFIA (CORSO BASE) - Centro Studi SCIVAC/AVULP,Perugia - Via Morettini, 19 - ECM: 29 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP PIEMONTE FILIERA CONTROLLATA E RINTRACCIABILITÀ - Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo - Via Mameli, 4/bis IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541

- E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LAZIO PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Ex Scuderie di Palazzo Farnese - Caprarola

(VT) - Viale Regina Margherita, 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI CORSO AVANZATO DI PATOLOGIA OCULARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI GIORNATE SOVI DI CONTINUING EDUCATION - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP L’APPARATO SANZIONATORIO DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO: PROFILI DI INTERESSEVETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - Crediti ECM 6 - Per informazioni:Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCIVAC INCONTRA LO SPECIALISTA: LEO BRUNNBERG - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Non previsto

CONGRESSO ESVD ESVD WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CORSO REGIONALE SICILIA - FONDAMENTI DI ANESTESIOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Istituto DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a NUNZIATA KM 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accr. -

Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

Sono in arrivo le prime carte di credi-to ANMVI-VISA. Ai medici veterinariche hanno già ricevuto la propria car-ta personalizzata non resta che atti-varla, chiamando il numero verde 800000 444. Un operatore CONSEL veri-ficherà i dati personali (anagrafici e dibanca) e attiverà la carta con decor-renza il giorno successivo. Il codicePIN viene successivamente comuni-cato per posta. Servirà per i prelievi dicontante presso gli sportelli automati-ci. Si conferma infine a quanti avesse-ro già richiesto la carta nel 2004 cheil canone annuo di 20 euro viene ad-debitato nel 2005.

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