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Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL TURISMO
IN PROVINCIA DI SIRACUSA
ANDREA SANGREGORIO

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
INDICE.
Premessa ………………………………………………………………………………………………….pag3
1. Analisi del mercato turistico ………………………………………………………………….…pag4
1.1 Analisi del mercato internazionale ………………………………………………………… pag 4
1.2 Analisi del mercato Nazionale ……………………………………………………………. Pag 6
1.3 Analisi del mercato regionale……………………………………………………………… Pag 10
2. Analisi dell’area di riferimento………………………………………………………………… pag 12
2.1 Analisi delle risorse del territorio …………………………………………………………. Pag 12
2.2 Analisi della rete infrastrutturale ………………………………………………………….. pag 15
2.3 Analisi del tessuto economico produttivo………………………………………………….. Pag17
2.4 Analisi della domanda turistica..……………………………………………………………pag 18
2.5 Analisi dell’offertaricettiva..……………………………………………………………….pag 22
3. Analisi dei Benchmark
3.1 Analisi del caso della provincia di Trento ...………………………………………………..pag 26
3.2 analisi del caso della Regione di LaRioja ………………………………………………… .pag 30
3.3 Analisi del caso della Provincia di Lecce ………………………………………………….pag 34
4. Posizionamento di mercato ……………………………………………………………………..pag 39
5. Ciclo di Vita del prodotto turistico della provincia di Siracusa ………………………………...pag 41
6. Analisi Swot …………………………………………………………………………………….pag 43
7. Portafoglio prodotti e Product Mix……………………………………………………………..pag 44
7.1 I prodotti turistici della Provincia………………………………………………………..…pag 44
7.1.1 Naturalistico…………………………………………………………………………..pag 44
7.1.2 Culturale, storico, architettonico…………………………………………………...…pag 47
7.1.3 Balneare…………………………………………………………………………… ....pag 51
7.1.4 Sport………………………………………………………………………………..….pag 52
7.1.5 Religioso……………………………………………………………………..…….… pag 53
7.1.6 Eventi……………………………………………………………………………..…. pag 55
7.2 Attrattività……………………………………………………………………………….….pag 55
7.3Competitività………………………………………………………………………………..pag 56
7.4 Products mix ………………………………………………………………………….. .….pag 57
8. Obiettivi, modello di sviluppo, strategia ……………………………………………………… ..pag 59
8.1Obiettivi Generali…………………………………………………………………………………pag 59
8.1.1 Obiettivi specifici…………………………………………………………………………… …pag 59
8.2 Modello di sviluppo………………………………………………………………………………pag 60
8.2.1 Strategia ……………………………………………………………………………………….. pag 60
8.2.1 Modello di governace …………………………………………………………………………..pag 61
9 Piano degli interventi e costo interventi ……………………………………………………………….pag61
10. Action Plan (diagramma di Grant)………………………………………………………… …… pag 66
Conclusioni ……………………………………………………………………………………………. pag 67
Ringraziamenti …………………………………………………………………………………………. pag 68
Bibliografia e sitografia ………………………………………………………………………………... pag 69

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
PREMESSA
Questo Piano di Marketing territoriale per la Provincia di Siracusa, nasce dal bisogno di dover coordinare il
settore turistico del Siracusano seguendo una linea strategica ben definita che, analizzando le caratteristiche,
le peculiarità e le risorse in genere della provincia tutta, punta allo sviluppo di un settore con enormi
potenzialità.
Il settore del turismo in Italia rappresenta il 10% del PIL nazionale, stime dell’UNTWO affermano che entro
il 2020 questo sarà il primo settore al mondo per Prodotto Interno Lordo.
Alla luce di ciò, l’esigenza di un piano strategico per il turismo è da ritenere necessaria soprattutto in un
periodo di forte difficoltà come questo in cui gli operatori locali, se non coordinati, rischiano di continuare
un gioco al massacro di concorrenza interna per dividersi la domanda presente. Il piano di marketing punta a
coordinare gli operatori, rendere efficiente la spesa e sfruttare a pieno il patrimonio che si ha a disposizione
al fine di aumentare la competitività turistica della provincia e di conseguenza i flussi turistici e quindi
l’incidenza del settore sull’economia del territorio.
Per quanto riguarda questo lavoro, al fine di ottenere un quadro turistico più completo possibile su tale
fenomeno, sugli impatti socio-economici da esso generati e sull’impatto strategico da porre in essere per la
provincia, occorre procedere ad un’analisi che parte dall’esame delle tendenze turistiche a livello nazionale e
internazionale, seguita dalla domanda e dall’offerta e dallo studio delle caratteristiche intrinseche della
Provincia alla luce della disponibilità dei dati forniti dall’amministrazione provinciale e dalla camera di
commercio.
Segue un’analisi dei casi di successo cui ispirarsi.
Il risultato del lavoro vuole essere quello di realizzare una matrice strategica su cuicatalizzare l’attenzione
degli operatori e far convergere le risorse economiche e imprenditoriali; in un quadro di politica economica
del territorio l’obiettivo è di aumentare i flussi e ridurre la stagionalità, sarebbe a dire aumentare le presenze
anche nei mesi dell’anno cosiddetti “di spalla”.
É stato realizzata un’indagine presso gli opinion leader, gli operatori, e la Pubblica amministrazione per
definire il ciclo di vita, individuare le potenzialità e le risorse, i prodotti turistici, le opportunità del settore
anche mediante un’analisi SWOT.
In fine si indicano le politiche e gli interventi da seguire per raggiungere gli obiettivi fissati.

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1. ANALISI DEL MERCATO
A causa delle conseguenze della crisi finanziaria internazionale e la conseguente reazione sull’economia
reale dovuta anche alle politiche di austerità adottate da molti governi europei, è opportuno ripensare le
strategie e le politiche da implementare per favorire l’attrattività turistica della provincia di Siracusa. I
mercati cui la Provincia si rivolge o potrebbe rivolgersi sonodifferenti: turismo balneare, naturalistico,
enogastronomico (vinicolo nello specifico), culturale, eventi e folklore, e sportivo. Di seguito si
analizzeranno i trend del consumo turistico mondiale e nazionale per capire di quanto e se cresce il settore, e
in che modo si muovono i flussi turistici.
1.1 ANALISI DEL MERCATO INTERNAZIONALE
Gli andamenti turistici nel periodo 2008-2011 seguono sostanzialmente il trend positivo di lungo periodo,
salvo una flessione registrata in alcuni territori e in alcune tipologie di domanda a fronte di un generale
rallentamento, dovuto all’effetto negativo della crisi economica che investe quasi tutti i Paesi del Mondo. Si
rivelano inoltre condizionamenti esogeni dovuti ad esempio o alle crisi politiche istituzionaliche interessano
alcuni Paesi del Mediterraneo, o al terremoto in Giappone.
Tuttavia si può parlare di un mercato con una domanda che presenta un certo grado di anelasticità. In periodi
di crisi economica, infatti, quello turistico resiste più di altri settori. A sostegno di ciò l’Organizzazione
Mondiale del Turismo, con gli ultimi dati del 2011, rileva un aumento di arrivi internazionali pari al 4,6%
rispetto al 2010, che giungono così a quota 982 milioni.
Analizzando ancora i dati relativi agli arrivi internazionali per Continente, l'incremento maggiore riguarda
Europa (+6,7%) , Asia e Pacifico (+6,4%), segue l'America (+4,2%), mentre è rimasta pressoché stabile
l'Africa (+0,3%). Ha registrato invece una considerevole flessionenegativa, il Medio Oriente (-7,0%).
Tabella 1. Andamento dei flussi turistici internazionali
Arrivi turistici internazionali(in migliaia)
2010 2011 variazioni sul 2010
Aree %
Mondo 943.000 990.000 5,0
Europa 477.300 509.900 6,7
Asia e Pacifico 205.000 218.100 6,4
America 150.700 157.100 4,2
Africa 49.700 49.900 0,3
Medio Oriente 59.900 55.700 -7,0
Elaborazione propria su dati UNWTO

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Lo spostamento dei flussi dalle sponde sud e orientale del Mediterraneo verso altre destinazioni, è una delle
ragioni del buon risultato europeo, e delle economie avanzate in generale (+ 5%) rispetto alle economie
emergenti (+4,3%). Sarebbe la prima volta dal 1999 che i Paesi in via di sviluppo segnano risultati inferiori
in termini di percentuale su base annua rispetto a quelli più ricchi.
Tab. 2. Variazione degli arrivi internazionali dal 2009 al 2011.
ARRIVI DA TURISMO INTERNAZIONALE NEL MONDO 2009, 2010, 2011
Economie avanzate ed emergenti (in migliaia)
2009 2010 2011 Var % 10\09 Var % 11\10 Var % 11\09
Mondo 882 939 982 6,4% 4,6% 11,3%
Economie
avanzate
475 499 523 4,9 % 4,8% 10,1%
Economie
emergenti
407 440 459 8,2% 4,3% 12,8%
Elaborazione propria su fonte UNWTO
Nonostante ciò è prematuro parlare di inversione di tendenza dato che secondo le ultime stime dell’UNWTO
, 285 milioni di turisti hanno viaggiato tra gennaio e aprile del 2012 in tutto il mondo, il 5,4% in più rispetto
al 2012. Le destinazioni che presentano la maggior ripresa sono proprio quelle delle economie emergenti
come Asia e Africa in cui il turismo era stato penalizzato proprio dalle gravi crisi ambientalie politiche. E’ il
caso della Tunisia, ad esempio, e dell’Egitto, che tra Gennaioe Maggio ha registrato , rispettivamente,
incrementi del 48% e del 29 % rispetto al 2011. Anche il Giappone sembra riprendersi registrando un
aumento del 40,1 % di arrivi internazionali. La maggior parte degli spostamenti internazionali (outgoing) è
legati a forme di turismo balneare e culturale.
Con riferimento alla composizione della domanda si nota un aumento considerevoledegli over 65: “giovani
anziani”, un target disponibile a spendere e spostarsi anche al di fuori dei picchi stagionali.
In generale non si può più parlare della generica figura del turista ma è necessario qualificarla in
modo preciso individuando i vari target ognuno dei quali hanno logiche di mercato. Il cliente – turista
èpassato da un atteggiamento favorevole ai last minute ad uno piùfavorevole verso l’advanced booking,
efficacemente promossi dai tour operator edalle reti.
Si è verificato un forte incremento delle crociere, delle vacanze benessere, degli short break , e forme di
turismo che implicano un maggiore contatto con il territorio come il turismo naturalistico ed
enogastronomico.

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L’Eurozona, nonostante l’incertezza economica, ha registrato un aumento del 4% rispetto al 2011, a
conferma di quanto detto sopra sull’anelasticità della domanda del prodotto turistico rispetto al prezzo. Si
sono distinte alcune destinazioni dell’Europa centrale e orientale (+ 7,6%) , quali la Repubblica Ceca, la
Georgia, i Paesi Baltici, Polonia, Russia. L’Europa-mediterranea, che nel 2011 aveva registrato un ottimo
risultato (+7,7%), ha rallentato la corsa. Anche i paesi balcanici (Bosnia, Croazia, Montenegro, Macedonia,
Serbia) registrano un forte aumento degli arrivi internazionali.
L’aumento dei flussi nell’ultimo decennio è da attribuire al fatto che, sono comparse sul mercato
internazionale e nazionale nuove domande e conseguentemente nuove tipologie di prodotto come
conseguenza di nuovi stili di vita e livelli di consumo.Tuttavia restano ancora dominanti le destinazioni
tradizionali. I flussi in outgoing mostrano come le destinazioni preferite (divise per macroaree)
risaltano essere le località d’arte e le località balneari e lacuali, le località montane e collinari risultano
occupare una quota inferiore.
Grafico 1. Distribuzione delle presenze internazionali in outgoing per destinazioni divise in macroaree.
Elaborazione propria su dati UNTWO
1.2 ANALISI DEL MERCATO NAZIONALE
Per quel che concerne lo scenario nazionale, si evidenzia come, in seguito a gravi eventi internazionali
prodotti dal terrorismo e dalle guerre e da disastri naturali, si sia assistito a partire dal 2001, ad un’inversione
di tendenza rispetto al decennio precedente, con particolare riferimento al mutamento degli stili di fruizione
turistica conseguentemente alla struttura della spesa che è sempre più orientata alla qualitàed anchead una
maggiore consapevolezza del turista e attenzione alla questione ecologica.
I turisti in outgoin dall’Italia mettono al primo posto l’Egitto, al terzo il Brasile, al quarto la Germania. Il
primo posto dell’Egitto è dovuto alla capacità che hanno avuto i T.O di integrare il turismo balneare con
quelle estivo (offerta integrata Cairo e Sharm El Seik).
Per quanto riguarda la struttura del turismo italiano, dal lato dell’offerta, la capacità degli esercizi ricettivi
evidenzia una maggiore consistenza delle strutture complementari. Più precisamente, gli esercizi extra
alberghieri, categoria eterogenea (B&B, case vacanza, ostelli, campeggi ecc) sono oltre 102mila, mentre la
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Città d'arte località marine località lacuali località montane
località non classificate
località collinari
località termali
Presenze per macro aree nel mondo (dati in percentuale)

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presenza alberghiera si attesta a circa 27 mila unità.
Dal lato della domanda dei flussi turistici l’Italiachiude il 2011 con un aumento importante degli
arrivi(+5,7%) ma apre il 2012 con una lieve flessione (-0,2%), mentre i nostri più diretti competitori come la
Spagna che registra una discreta crescita (+ 2,4%) così come le destinazioni del Nord: Regno unito (+6%)
Francia (+ 6,1%) Germania (+9,5%).
Per quanto riguarda le presenze siamo in possesso dei dati aggregati del 2009 per il confronto con gli altri
Paesi della zona euro.
Grafico 2.Presenze di turisti residenti, non residenti e totali nei primi dieci paesi dell’UE anno 2009 (cifre in milioni)
Fonte Eurostat, elaborazione propria.
La tabella mostra come l’Italia per presenze è il primo paese dell’area euro, la classifica è differente però se
analizziamo i soli arrivi, accade infatti che la Francia registra il doppio dei visitatori rispetto l’Italia, questo
ha portato a ritenere la Francia il primo paese per movimenti turistici. Questo dato è dovuto al fatto che i
same-day visitor, gli escursionisti, in Francia nel 2009 sono stati 115 milionimentre in Italia 28.
Gli esercizi di ricezione turistica italiani, nell’ultimo decennio, hanno registrato una tendenza
complessivamente positiva. La lunga fase di crescita si interrompe nel 2007 seguita da una lenta diminuzione
delle presenze cui però si contrappone un aumento degli arrivi. In definitiva i dati ci suggeriscono che gli
andamenti delle presenze turistiche italiane tra il 2000 e il 2010 risultano discontinue.
La componente straniera è stata caratterizzata da un trend parzialmente simile a quello del
flusso relativo agli italiani, con un aumento delle presenze molto più accentuato di quello rilevato
per la componente domestica nel periodo 2005-2007 e, all’opposto, una caduta decisamente più
Italia SpagnaGerma
niaFrancia
Regno Unito
AustriaPaesi Bassi
Grecia Polonia Svezia
Presenze Totali 370,762 348,554 314,119 294,69 262,205 102,833 84,516 66,022 55,02 47,391
Presenze stranieri 159,494 200,552 54,097 98,705 79,921 72,225 25,014 46,677 9,609 11,318
Presenze residenti 211,269 148,003 260,007 195,984 182,284 30,609 59,503 19 45,411 36,073
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Presenze nei maggiori stati eruperi divisi per residenti e
stranieri.

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marcata nel biennio di crisi 2008-2009. Nel 2010 gli arrivi e le presenze di stranieri sono tornati
adaumentare, mentre quelli degli italiani sono risultati ancora in calo.
Tab 3. Arrivi e presenze di residenti e stranieri in Italia dal 2000 al 2010. (dati in migliaia)
Valori Assoluti
Italiani Stranieri Totale
Anno Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze Pm Arrivi Presenze P.M
2000 44.924 192528 4,42 35.107 140.357 4,00 80.032 338.885 4,23
2001 46.005 203.651 4,43 35.768 146.672 4,10 81.773 350.323 4,28
2002 45675 199.687 4,37 36.355 145.560 4,00 82.030 345.247 4,21
2003 47719 204.760 4,29 35.006 139.653 3,99 82.725 344.413 4,16
2004 49241 204.447 4,15 36.716 141.169 3,84 85.957 345.616 4,02
2005 50212 206.754 4,12 38.127 148.501 3,89 88.339 355.255 4,02
2006 51851 209.903 4,05 41.194 156.861 3,81 93.044 366.765 3,94
2007 53277 213.176 4,00 42.873 163.466 3,81 96.150 376.642 3,92
2008 53749 211.869 3,94 41.797 161.797 3,87 95.546 373.667 3,91
2009 54375 211.269 3,89 41.125 159.494 3,89 95.500 370.762 3,88
2010 52952 204.778 3,87 43.009 163.343 3,80 95.961 368.121 3,84
Elaborazione propria su dati Istat
Notiamo in particolare che la permanenza media degli italiani, in particolare, è costantemente in calo,
passando dal 4,42 del 2000 al 3,87 del 2010. Più contenuta è la variazione degli stranieri da 4,00 a 3,80.
Le nazionalità di provenienza dei turisti stranieri risulta essere composta per il 30% da Tedeschi, seguita da
Belgi, Britannici, Francesi e Statunitensi per il 6% ciascuno.
Per quanto riguarda la tipologia della struttura ricettiva di permanenza si registrano forti cali per le strutture
da 1 e 2 stelle e la marcata espansione nelle sistemazioni alberghiere di maggior lusso (5 e 4 stelle), con
incrementi del 63% per la componente straniera e del 45% circa di quella nazionale. Interessante è la forte
espansione delle presenze di italiani e stranieri negli alloggi agro-turistici (rispettivamente +134% e + 99,3%
tra il 2000 e il 2009).
Analizzando le regioni attraverso un confronto tra le presenze totali e la capacità ricettiva (numero posti
letto) si conferma la credenza generale che i flussi turistici sono maggiori quanto maggiore è l’offerta di posti
letto della regione.

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Grafico 3. Distribuzione delle Regioni e delle Provincie autonome per posti letto e numero esercizi (dati in centinaia di migliaia)
Elaborazione propria su dati ONT
Emerge la posizione della provincia di Bolzano che con la sua capacità ricettiva pari a 200 mila posti letto,
accoglie nel 2009 ben 28 milioni di presenze (Lombardia e Lazio con un numero di posti letto
rispettivamente di 334 mila e 300 mila accolgono circa gli stessi turisti).
In Italia sono presenti tanti tipi di turismo, ma il turismo d’arte e balneare vanno ancora per la maggiore. I
grandi cambiamenti negli ultimi anni hanno portato ad una diversa configurazione dei due comparti, alla
nascita di sottosegmenti e di nicchie e all’emergere di nuovi turismi; tuttavia mare (laghi) e arte
rappresentano ancora la quota di mercato prevalente, con un’incidenza rispettivamente superiore al 38,% e al
25%
Grafico 4- distribuzione delle presenze dei residenti e stranieri per macroaree turistiche.
Elaborazione propria su dati ONT (2012)
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località marine località non classificate
Città d'arte Località montane
Locaità Termali località lacuali località collinari
Presenze per macroaree in Italia (dati in percentuale)

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In fine i dati della Banca d’Italia ci indicano la spesa dei turisti stranieri nel 2009. I turisti stranieri mettono al
primo posto la spesa per il turismo culturale e le città d’arte, al secondo il mare, poi il lago e la montagna.
La spesa media procapite più alta è sempre quella della vacanza culturale che risulta pari a 110 euro.
Concludendo l’analisi nazionale possiamo dire che in Italia il turismo è il settore più produttivo del Paese.
Mercury ha stimato l’impatto del turismo sul Pil, considerando i consumi turistici in Italia sia di residenti sia
di stranieri nel 2010 in prezzi correnti, è pari al 10,4% del PIL.
1.3 ANALISI DEL MERCATO REGIONALE
Si potrebbe considerare il mezzogiorno d’Italia come la grande illusione del turismo del Bel Paese.
Da almeno mezzo secolo si propone lo sviluppo del turismo del sud Italia, ma senza essere mai riusciti ad
avviare un vero decollo. Tuttavia anche in questo momento è possibile valutare positivamente le
performance di regioni come la Sardegna, Calabria, Puglia, controbilanciati dall’andamento negativo di
Sicilia, e dalla Campania che sono quelle di dimensioni maggiori e che condizionano più il più il mercato. Il
gap è proprio il turismo straniero. La media delle altre regioni della nazione è compresa tra il 46% e 47%,
invece l’incidenza della clientela estera sul turismo meridionale è compresa tra il 27% e il 28%. Tra le dieci
province del meridione con maggiore percentuale di turisti stranieri figurano tre provincie siciliane.
Grafico 5. Provincie del Mezzogiorno con maggior numero di arrivi e presenze straniere.
Elaborazione propria su dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo.
Dai monitoraggi dell’assessorato regionale al turismo risulta che la Sicilia mantiene il suo appeal con gli
italiani. Secondo i dati della Banca d'Italia, la Sicilia soffre sul versante del mercato estero: rispetto al 2009
gli arrivi di stranieri sono calati del 9,4% e le presenze del 22%. Sono finiti anche i tempi in cui i migliori
acquirenti erano i forestieri, che nel 2010 hanno speso il 10% in meno rispetto al 2009. Spesa che cala di
oltre i129% rispetto al 2006. Tra i dati positivi emerge l'aumento delle strutture alberghiere del 3,2% e dei
relativi posti letto di oltre il 4%. Calano le strutture extralberghiere (- 20%) e i posti letto (- 11%).
Da lato dell’offerta, i bed and breakfast e le strutture complementari che rappresentano il 50% della
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Messina Palermo Napoli Sassari Siracusa Vibo Valentia
Caserta Salerno Olbia Tempio
Arrivi
Presenze

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ricettività extra alberghiera rimangono comunque un settore in forte espansione: dal 2005 all'anno scorso
sono cresciuti di quasi 187%. Nel 2011 le imprese attive nel settore della ricezione turistica sono 20.059 il
3,4% in più rispetto al 2010.
I dati del grafico in basso evidenziano che le provincie che presentano flussi turistici di maggiore
consistenza, sono le stesse che possiedono le porte d’accesso all’isola (aeroporti e porti).
Grafico 6- Arrivi e Presenze di italiani e stranieri nelle provincie siciliane nel 2011.
Elaborazione propria su dati Unioncamere.
Gli arrivi di stranieri in Sicilia in parte maggiore,per 84% ,provengonodall’Europa. I mercati
maggiori si confermano quello tedesco e francese. Il restante 16% arriva dal resto del mondo,
considerando che in questa percentuale bisogna l’11% del totale degli stranieri arriva dagli USA. I
dati dell’osservatorio turistico italiano dicono che questi visitatori sono attratti maggiormente dalle
città d’arte.
Grafico 7- Distribuzione degli arrivi stranieri in Sicilia per Paese di provenienza
Agrigento
Caltanissetta
Enna Catania Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani
Arrivi italiani 198285 56378 39919 488622 440756 557746 136923 216225 399148
Presenze italiani 844739 232268 87389 1159714 1626093 1998567 464729 731341 1450719
Arrivi straneri 175006 6313 19757 251838 453085 407751 61626 115302 186284
presenze stranieri 486333 24620 35814 755470 1919198 1540253 291596 364168 629678
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Elaborazione propria su dati Unioncamere.
2. ANALISI AREA DI RIFERIMENTO
Figura 1. Territorio della Provincia di Siracusa
La provincia si Siracusa.
Superficie 2.109 km²
Abitanti 404.271
Densità 191,69 ab./km²
Comuni 21
2.1- La provincia di Siracusa sita nell’estremo sud
della Sicilia è abitata da 404.271 persone, si estende per
una superficie di 2.109 km quadrati, confina a nord e
nord-ovest con la provincia di Catania, ad ovest con
la provincia di Ragusa, mentre ad est ed a sud è bagnata
rispettivamente dai mari Ionio e Mediterraneo.
l’enorme patrimonio culturale e naturale riconosciuto
anche dall’Unesco con la presenza di 3 siti (Pantalica e
Siracusa, il Barocco di Noto, e Palazzolo Acreide),
riserve naturali principali (Casa Grande del Cassibile,
Pantalica, Vendicari, Parco Nazionale degli Iblei).

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2.1- ANALISI DELLE RISORSE TERRITORIALI.
Il patrimonio storico\artistico\culturale, così come quello naturalistico\paesaggistico, o quello
enogastronomico risultano essere elevati sia quantitativamente sia qualitativamente. La provincia di Siracusa
vanta eccellenze ed enormi ricchezze in ognuno di questi ambiti.
Prodotti enogastronomici. C’è una fascia turistica che si muove esclusivamente per gustare i prodotti tipici
seguendo le Vie del vino e dell’Olio, ma in generale il prodotto enogastronomico da valore aggiunto alla
vacanza. I prodotti della tradizione siciliana sono ricercatissimi in tutto il mondo e la provincia si Siracusa tra
le sue specialità annovera :
Nero D’Avola (DOC) e la Mandorla di Avola e il Ciliegino(il Pomodoro di Pachino (I.G.P.)) sono i tre
prodotti che più di tutti rendono riconoscibile il territorio, a questi si devono aggiungere:
l 'Arancia Rossa di Sicilia (I.G.P),L'olio d'oliva Monti Iblei (D.O.P.), Il Caciocavallo ragusano (D.O.P.),Il
Limone di Siracusa, Vini a Denominazione di origine controllata (DOC):Eloro (Frappato, Pachino,
Pignatello, rosato e rosso),Moscato di Noto (liquoroso e spumante).Moscato di Siracusa.
Risorse naturalistiche. La provincia vanta un importante patrimonio naturalistico riconosciuto con la
presenza di diverse riserve naturali sulle quali è doveroso. La provincia vanta tra le poche riserve naturali al
mondo in cui è possibile trovare anche siti archeologici che ripercorrono migliaia di anni della storia
dell’uomo.
Tabella 4. Elenco delle Riserve naturali della Provincia di Siracusa.
Riverse Descrizione
Riserva naturale orientata
Pantalica, Valle dell'Anapo
e Torrente Cava
GrandePantalica
Un importante sito archeologico e naturale dotato di una necropoli con circa
cinquemila tombe a groticella risalenti a periodi differenti.
Riserva naturale orientata
Oasi Faunistica di
Vendicari
Parco naturale dal 1984 rappresenta la più importante zona umida della
Sicilia, il tratto di costa va da Eloro (antico sito archeologico greco) fino a
San Lorenzo, località balneare nel territorio di noto.
Area marina protetta del
Plemmirio
Un'antica isola con il Castello a propria guardia con un grande Porto
naturale scenario storico di battaglie navali, difatti non è raro ritrovare sul
fondale navi e reperti storici risalenti ad ogni epoca. Di interesse scientifico
sono il fondale marino, e le grotte scavate dal corso del tempo nella nuda
roccia bianca e calcarea
Riserva Naturale Fiume
Ciane e Saline di Siracusa
Istituita a tutela del papiro che cresce lungo il corso del fiume Ciane. Le
acque del fiume sono particolarmente fredde e molto limpide ed ospitano le

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14
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ultime specie di trote autoctone. Le saline, a breve distanza, sono formate da
un ambiente palustre ideale per l’attività dell’estrazione del sale.
Riserva naturale orientata
Pantani della Sicilia Sud-
Orientale
Riserva naturale orientata
Cavagrande del Cassibile,
Alla riserva si accede dall’alto di Avola Antica. Oltre al complesso di fiumi
e laghi nella natura incontaminata della riserva, sono presenti grotte(rifugi)
dei briganti, altre grotte risalenti all’età del bronzo e le necropoli (circa200
tombe). La riserva è il canyon più grande d’Europa.
La Riserva Naturale di
Villasmundo S. Alfio
Questa riserva è formata da due valli fluviali che sono separate da un
altopiano. Le due valli sono chiamate cave e sono quella del torrente
Belluzza e quella del torrente Cugno di Rio
La Riserva di Grotta
Monello
Questa grotta fu scoperta casualmente grazie al crollo del terreno che ne
ostruiva l’entrata. All’interno la grotta è caratterizzata per la presenza
massiccia di stalattiti e stalagmiti, principale motivo per il quale si è deciso a
favore della tutela.
La Riserva Naturale di
Grotta Palombara
Istituita nel 1998 al fine di tutelare una delle più importanti grotte di origine
carsica dell’intera Sicilia.
La riserva Naturale delle
Saline di Priolo
Questa riserva si estende per 50 ettari e si trova al centro di uno dei più vasti
poli petrolchimici d’Europa, una posizione abbastanza anomala ma che
rispecchia la volontà di salvare un territorio troppo maltrattato.
Patrimonio storico architettonico.
Il patrimonio storico, artistico della Provincia è ricco di elementi di rilevante importanza, prima tra
tutti sicuramente il Barocco di Noto e i resti della polis greca a Siracusa. Di seguito sono elencati gli
elementi del patrimonio architettonico di maggior rilievo.
Tabella 5. Elenco dei siti di interesse storico artistico di maggior rilievo
Nome Descrizione
I Siti UNESCO Il patrimonio storico e archeologico della provincia di Siracusa è stato
riconosciuto dall’Unesco con l’istituzione di tre siti patrimoni
dell’umanità: La già citata Pantalica e la città di Siracusa, Noto città
Barocca, e Palazzolo Acreide, ricca di elementi storici a artistici.

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15
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Castello Maniace Il Castello di Federico II a Siracusa, poi detto Maniace, viene costruito fra
il 1232 e 1240
Catacombe cristiane A Siracusa ci sono tre gruppi di catacombe: quelle di santa Lucia (II secolo
d.C.), le catacombe di Vigna Cassia e del Bambino Gesù(III secolo d.C.) e
le catacombe di san Giovanni, la loro realizzazione risale al IV secolo
(dopo l’editto di Costantino
Palazzo Ducezio Palazzo nobiliare, nel cuore del barocco netino. Il palazzo Ducezio, sede
del Municipio è stato realizzato intorno al 1760. Il salone denominato Sala
degli Specchi, a pianta ovale, fu arricchito di stucchi ed ori di stile Luigi
XV e di sontuose specchiere alla fine del XIX secolo.
Porta Reale Eretta in onore di re Ferdinando II di Borbone, una porta che segna
l'ingresso della città di Noto.
Palazzo Nicolaci di
Villadorata
Palazzo in stile puramente barocco e con circa 90 stanze, su progetto
attribuito a Rosario Gagliardi, risale ai primi decenni del 1700.
Eremo S. Corrado fuori le
Mura
La suggestiva grotta in stile barocco che ospitò S.Corrado, amato e
venerato santo del popolo netino.
Tonnara e Torre Sveva di
Vendicari
Site nell'oasi faunistica e naturale di Vendicari, sono costruzioni del
periodo bizantino a difesa del porto.
Tonnara e borgo marinaro
(Marzamemi)
Un caratteristico set cinematografico in formato borgo nobiliare.
Castello Fortezza Carlo V fortezza costruita sull'Isola Capo Passero
Ponte S'Alfano (Canicattini
Bagni)
Costruzione settecentesca ad una sola arcata realizzata sfruttando la pietra
locale.
Il Parco Archeologico della
Neapolis(dal greco "nuova
città ").
Ospita la maggior parte dei monumenti classici della Siracusa greca e
romana. la "Basilica di S. Nicolò dei Cordari" (XI secolo d.c.),;
'"Anfiteatro Romano" (II-IV secolo d.c '"Ara di Ierone II" (III secolo
a.c.);"Teatro Greco" (V secolo a.c.) che è il più grande teatro della Sicilia
ed uno dei maggiori dell'intero mondo greco.Legrotte detta "Orecchio di
Dionigi", che costituisce la maggiore attrazione, assieme al teatro greco,
per i turisti che visitano Siracusa.
Il Seppellimento di Santa
Lucia
Un dipinto di Caravaggio, ad olio su tela (408 x 300 cm), realizzato nel
1608.

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Al patrimonio culturale vanno aggiunte le rappresentazioni classiche all’Antico Teatro Greco di
Siracusa che rappresentano un’attrazione caratterizzante della cultura e della storia della Provincia,
non a caso Siracusa ospita l’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
La costa e il mare.
La stagionalità del turismo dimostra che la maggiore attrazione della provincia risulta essere ancora il mare,
soprattutto dove ci sono i servizi di depurazione. La provincia di Siracusa è dotata di decine di chilometri di
spiaggia sabbiosa, interrotta da scogliere, queste spiagge hanno più volte vinto il premio delle 5 vele di
Legambiente e del Touring Club.
Le principali zone balneari (Noto, Avola, Portopalo, Fontane Bianche, Arenella, Marzamemi, Brucoli,
Agnone Bagni, San Lorenzo)
Itinerari religiosi. Il turismo religioso risulta essere una risorsa da valorizzare, gli elementi più importanti
sono:
Il Santuario della madonna delle lacrime a Siracusa.
L’itinerario delle chiese rupestri.
La via di San Paolo
2.2- ANALISI DELLA RETE INFRASTRUTTURALE PRESENTE E FUTURA
Qualsiasi attore della scena economica concorda sul fatto che la dotazione di infrastrutture di un territorio è
cruciale per la competitività e lo sviluppo dello stesso. Nel 2011 lo indice generale delle infrastrutture della
provincia di Siracusa risulta di 91,1, quindi tra i più elevati della regione, con il 98,4 della provincia di
Messina, il 97,8 quella di Palermo. Inoltre l’indice siracusano risulta nettamente superiore a quello medio
regionale 82,6 anche se ancora inferiore a quello nazionale di 100. Se scindiamo le infrastrutture in
infrastrutture sociali e infrastrutture economiche (strade, ferrovie, porti, aeroporti,) la provincia di Siracusa
ha un indice di infrastrutture economiche di 104, 3 superiore alla media nazionale 100.
La provincia è ben collegata con il resto della Sicilia e con lo snodo centrale dell’aeroporto internazionale di
Catania. La provincia è servita dalle autostrade NSA339 Catania-Siracusa e A18 Siracusa-Gela, e da strade
statali, anche la linea ferroviaria è funzionante e collega il capoluogo di provincia con tutta la zona sud,
Siracusa e Catania sono collegate da un doppio binario.
Tutti i collegamenti consentono di raggiungere da qualsiasi comune dalla provincia il capoluogo in meno di
20 minuti sia con mezzo proprio sia con i mezzi pubblici.
Dal capoluogo di Provincia (Siracusa) sono velocemente raggiungibili:

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Figura 2. Collegamenti Provincia di Siracusa nella regione Sicilia
Catania in 45 minuti
Palermo in 2, 40 ore
Taormina in 85 minuti
Ragusa in 80 minuti
Messina in 120 minuti
Nella provincia non sono
presenti aeroporti civili, ma
solo l'aeroporto militare di
Sigonella che si trova sul
territorio di Lentini.
L'idroscalo di Siracusa al
momento non ha movimenti
degni di nota. A circa 5 km dal capoluogo si trova un'aviosuperficie con pista in asfalto di 500 metri..
Il capoluogo di provincia è ben collegato con il resto della regione e con l’aeroporto tramite i mezzi
pubblici.
Problematiche infrastrutturali del sistema ferroviario
– Gli itinerari nazionali (ME-PA, ME-CT-SR-Gela) sono considerati abilitati al transito
dei carri combinati.Tuttavia negli ultimi anni si sta assistendo ad un continuo ridimensionamento delle corse
ferroviarie che collegano Siracusa con il Nord e Centro Italia.
Problematiche infrastrutturali del sistema aeroportuale
- La Regione, nonostante la sua posizione strategica baricentrica nel Mediterraneo,non viene considerata
come dovrebbe nelle rotte sia delle compagnie nazionali siadi quelle estere.
- Catania Fontanarossa risulta lo scalo con la maggiore movimentazione di merci, eper il quale il trend di
crescita è più marcato e costante.
- L’aeroporto di Trapani risulta essere troppo distante (3 ore e 35 minuti in macchina) per sostituire quello di
Catania sebbene questo risulti talmente saturo da ritenere necessario l’apertura di un altro punto d’accesso
aereo. Una soluzione potrebbe e dovrebbe essere l’apertura dell’aeroporto di Comiso che permetterebbe
l’ingresso di compagnie low-cost tra i vettori che operano nella Sicilia orientale.
2.3- ANALISI TESSUTO ECONOMICO PRODUTTIVO( IMPRESE)
L’attuale congiuntura nazionale e internazione presenta ormai dal 2008 uno scenario di crisi che ha permeato
l’Italia con quasi due anni di ritardo. Gli ultimi anni hanno visto esplodere la crisi nel nostro paese
determinando una caduta del Pil, laperdita di numerosi posti di lavoro, la chiusura delle imprese piccole e
medie.

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18
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La provincia di Siracusa per l’anno 2011 mostra un saldo relativo alla natamortaltà positivo , pari a 211. Il
totale delle imprese registrate risulta quindi di 37 001. Il trend dell’evoluzione delle aziende registrate nei
settori dal 2009 al 2011 è il seguente:
Tabella 6. Demografia delle imprese della provincia dal 2009 al 2011
Attività per settore Anni
2009 2010 2011
Agricole 7978 7805 7611
Ricettive (alberghiere) 136 150 159
Estrazione 35 35 36
Industria 2695 2721 2716
Energia e ambiente 100 115 140
Costruzioni 4439 4514 4539
Trasporti 712 716 729
Ristorazione 1597 1639 1721
Servizi 12822 13404 13808
Totale 36243 36780 37001
Elaborazione propria su dati camera di commercio Siracusa.
Nel totale le imprese artigiane rappresentano il 18,6 % del tessuto economico siracusano, quota che
nell’ultimo triennio risulta in calo. Rispetto alla ripartizione settoriale, le imprese artigiane della
provincia di Siracusa operano principalmente nel settore delle costruzioni, del manifatturiero e dei
servizi, in linea con le tendenze nazionali.
Una percentuale importante del numero delle imprese è rappresentato dall’agricoltura, settore che è
maggiormente presente nei comuni del sud e delle zone montane della provincia. Tuttavia l’impatto
economico del settore risulta essere basso, e il trend della natimortalità di imprese degli ultimi anni
è negativo.
Interessante è il dato della produzione energetica. In provincia di Siracusa si produce circa il 10%
dell’energia Siciliana, la maggior parte della produzione da energie rinnovabili viene dall’eolico.
Settore importante del tessuto economico della provincia è il commercio. Nonostante il livello dei
consumi in provincia non sia calato nel periodo precrisi ( il reddito medio delle famiglie della
provincia dal 2004 al 2010 è cresciuto del 10%) , il numero di imprese nel settore del commercio è
diminuito. Questo può essere dovuto all’aumento delle aree commerciali e alla nascita di grandi
centri commerciali e outlet nei principali comuni della Provincia. Il trend negativo della
natimortalità delle imprese commerciali continua a mantenersi tale negli ultimi anni a causa del calo

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dei consumi dovuto ala crisi economica.
Il settore più importante dal punto di vista economico, in relazione al numero di imprese, è senza
dubbio quello industriale. Al comparto petrolchimico della provincia è attribuita la fetta più grossa
di esportazioni che riguardano derivati del petrolio, idrocarburi, prodotti chimici. È interessante
vedere come dal 2010 al 2011 le esportazioni del settore siano aumentati. Mentre i prodotti agricoli
subiscono una flessione negativa del 21% i prodotti derivanti da raffinazione ne subiscono una
positiva del 19%, così come i prodotti chimici quali fertilizzanti e plastiche, nel 2011registrano un
aumento del 10% rispetto al 2010.
Facendo riferimento al valore aggiunto dei diversi settori dell’economia, si conferma la struttura
economica locale essere trainata dai servizi (75%), cui seguono industria (19%) e l’agricoltura (5,8).
Il prodotto interno lordo provinciale si attesta a 7.523,9 milioni di euro, pari all’8,48% del valore
regionale.
2.4ANALISI DELLA DOMANDA
Al fine di analizzare le caratteristiche della domanda nella provincia di Siracusa si vuole delineare un quadro
di flussi turistici analizzandone l’evoluzione dal 2004 al 2011 confrontandola con l’evoluzione italiana e
siciliana. Attenzione particolare è data a quanto avviene al livello di arrivi (numero clientiospitata negli
esercizi alberghieri) e presenze ( numerodi notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi ) sia per quanto
riguarda i turisti italiani che per quelli stranieri. Un indice dello stato di salute del turismo siracusano è
rappresentato dall’andamento del numero degli arrivi e presenze nella provincia di Siracusa, confrontata con
i dati siciliani e italiani dal 2004 ad oggi, si nota che il trend degli arrivi è in linea con quello dell’Italia e
della Sicilia, ovvero si registra un calo.
Nel 1995, la quota di mercato del turismo siracusano, misurata in termini di presenze, era pari al 7,7% del
totale della Sicilia, nel 2006 questa quota era cresciuta al 10,4%, nel 2010 scende di nuovo all’8%.
Dai dati perfettamente visibile l’effetto negativo della recessione che ha coinvolto tutto il turismo italiano. La
flessione negli arrivi e nelle presenze si registra già dal 2007 con una flessione degli arrivi totali rispetto al
2006 del 19% per quanto riguarda gli italiani e del 7%pergli stranieri. La contrazione segue fino al 2009
dopo di che inizia la ripresa. La dinamica segue sostanzialmente quella Siciliana e italiana. I dati
dell’evoluzione della permanenza media ci indicano che la Provincia ha degli andamenti meno omogenei
rispetto alla Regione Sicilia e al’Italia. Ciò può essere sicuramente attribuito alla bontà del confronto
statistico dato che su un campione più piccolo, come è la Provincia rispetto alla regione e alla Nazione tutta,
le variazioni hanno un impatto relativo maggiore.

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Tabella 7- arrivi totali in Italia, Sicilia e Siracusa dal 2004 al 2011.
Elaborazione propria su dati Camera di Commercio Siracusa.
Grafico 7- Confronto permanenza media tra Provincia di Siracusa, Sicilia, Italia.
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali.
Il Grafico 6- indica le presenze e gli arrivi totali di italiani e stranieri in provincia nel 2011
Elaborazione propria su dati Camera di Commercio Siracusa
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Permanenza media Provincia Siracusa
3,45 3,4 3,35 3,29 3,2 3,26 3,32 2,82 3,61 3,65 3,9 3,31
Permanza media sicilia 3,38 3,33 3,83 3,27 3,22 3,14 3,2 3,19 3,14 3,26 3,27 3,3
permanenza media italia 4,23 4,28 4,21 4,16 4,02 4,02 3,94 3,92 3,91 3,88 3,84 3,8
00,5
11,5
22,5
33,5
44,5
Confronto permanenza media
216731115023
331068
731.155
363869
1095024
0
200000
400000
600000
800000
1000000
1200000
Italiani Stranieri Totale
Arrivi Presenze
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
ITALIA 85.956.568 72165523 76033395 78051422 77164740 76330778 79374146 81.243.497
SICILIA 4.270.744 3.788.652 4008368 3996705 3667805 3541810 3467843 4.210.964
SIRACUSA 340640 340890 328144 331987 270.316 243272 3311759 331068

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Dai dati si evince pure che permane la predominanza delle attività alberghiere sulle nascenti attività extra
alberghiere che registrano un forte trend di crescita negli ultimi anni. I flussi turistici negli esercizi
alberghieri si concentrano nelle strutture alberghiere in particolare negli alberghi a quattro stelle e in quelli a
tre stelle. I dati forniti dall’ufficio al turismo della Provincia Regionale di Siracusa, ci suggeriscono che le
strutture alberghiere, in particolar modo quelle di fasci più alta, sono preferite dai turisti stranieri mentre gli
italiani preferiscono spendere meno e optare per alberghi di fascia più bassa o strutture ricettive
complementari. Questo può indicare che rispetto alle altre destinazioni europee,la Provincia di Siracusa,
risulta essere più economica per gli standard dei turisti stranieri.
Nelle tabelle successive si troveranno gli arrivi e le presenze degli esercizi alberghieri e complementari.
Tabella 8- indica gli arrivi e le presenze di italiani per categoria di esercizio alberghiero
Cinque Stelle lusso
e cinque Stelle
Quattro Stelle Tre Stelle Due Stelle Una Stella Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presene Totale Arrivi Totale Presenze
17.245 39.014 75.486 253.128 76.970 258.748 5.380 15.924 1.225 4.167 178.980 594.491
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali
La tabella 9- indica arrivi e presenze di italiani per categoria di esercizio complementare
Alloggi in Affitto gestiti in
forma imprenditoriale
Alloggi Agroturistici Ostelli Gioventù Case per
ferie
B&B Totale Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presen
e
Arrivi Presenz
e
Arrivi Presenz
e
Arrivi Prese
nze
Arrivi Presenz
e
12.191
43.161
6.505
40.786
8.914
23.610
683
1.408
855
2.068
37065
136664
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali
Tabella 10- Arrivi e presenze di turisti stranieri per categoria di esercizio alberghiero
Cinque stelle lusso Quattro Stelle Tre Stelle Due Stelle Una Stella Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenz Arrivi Presenz Arrivi Presenze Arrivi presenze
30.582 78932 129206 420965 103282 346439 1357 4660 4325 36581 276101 908209

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Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali
Tabella 11- Arrivi e presenze di turisti stranieri per categoria di esercizio complementare
Alloggi in Affitto gestiti
in forma
imprenditoriale
Alloggi
Agroturistici
Ostelli Gioventù Case per
ferie
B&B Totale
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenz Arrivi Presenz
10.835 52982 13981 40686 2696 5235 1901 4839 12002 36199 54967 186686
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali
L’analisi dei dati relativa ad arrivi e presenze negli esercizi ricettivi divisi per tipologia (alberghieri ed extra-
alberghieri) e per paese di provenienza mostra la maggior presenza di turisti italiani il 64% degli arrivi e il
67% delle presenze. I flussi dall’estero riguardano principalmente paesi dell’unione europea (Germania 13%
e Francia 25 % degli arrivi stranieri ).
La tabella 12 - arrivi e presenze di stranieri per Nazionalità
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali.
Francia
Germania
Austria
Belgio
Norvegia
Paesi Bassi
Polonia
UK
Russia
Spagna
Svizzera
Malta
Altri Paesi Europeri
Canada
USA
Brasile
Argentina
Giappone
Australia
Altri Dal Mondo
0 20000 40000 60000 80000 100000
Presenze
Arrivi

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La vocazione balneare del sistema turistico locale si evince in modo chiaro dai dati relativi ai flussi turistici
mensili caratterizzati dall’elevata stagionalità.
Grafico 8- Presenzedi turisti italiani e Stranieri nei mesi dell’anno 2011.
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici provinciali.
Lo studio della stagionalità mostra che soprattutto verso gli italiani, ilsette turistico principale risulta essere
quello balneare.
La presenza di grandi strutture alberghiere con enormi costi di gestione e la stagionalità del turismo fanno
intendere che la politica nel settore deve puntare ad un aumento delle strutture di piccole dimensioni con
costi di gestione molto inferiori e alla destagionalizzazione del turismo.
2.5- ANALISI OFFERTA DI RIFERIMENTO
Al fine di comprendere le attuali potenzialità del sistema turistico della provincia di Siracusa, al fine di
valutarne anche le opzioni più rivelanti per incrementare l’attrattività e la competitività rispetto ai principali
competitors nazionali ed esteri, in questa sezione si analizza nel dettaglio l’offerta ricettiva provinciale, con
riferimento particolare alle categorie di esercizi presenti nel territorio sia alberghieri sia extra-alberghieri e
sia alloggi privati in affitto (campeggi, , ostelli della gioventù, alloggi gestiti in forma imprenditoriale,
alloggi agro-turistici e sviluppo rurale, case per ferie ), in fine si calcolano i posti letto totali della provincia
anche questi divi per categoria.
I dati Relativi al 2011 indicano la presenza di 499 attività ricettive per un totale di 17829 posti letto, di cu il
60 % sono esercizi alberghieri, il 31% esercizi extra alberghieri, il restante 9% sono alloggi privati in affitto
(B&B).
La struttura dell’industria turistica siracusana conferma un carattere duale con la prevalenza, in valore
0
50000
100000
150000
200000
250000
Italiani Stranieri

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assoluto, delle strutture ricettive complementari e la maggiore capacità ricettiva delle strutture alberghiere.
Parte della concentrazione dei posti letto nelle strutture ricettive alberghiere si deve all’integrazione di queste
strutture nelle filiere organizzate dell’industria turistica
Approfondiamo l’analisi della composizione dell’offerta ricettiva alberghiera e complementare suddividendo
ogni categoria per tipo di attività ricettiva.
Tabella 12- Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera per categoria (dati 2011).
Cinque
stelle
Quattro
stelle
Tre stelle Due stelle Una stella Residenze
turistiche
alberghiere
Totale
Esercizi 4 32 49 16 12 15 128
Posti letto 827 5257 2433 409 307 539 10.772
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
Tabella 13- Composizione offerta ricettiva extra-alberghiera per categoria (2011)
Campeggi Alloggi in affitto
gestiti in forma
imprenditoriale
Alloggi
agro-
turistici
Ostelli per
la gioventù
Case per
ferie
B&B Totale
n. Esercizi 13 58 69 3 3 225 371
Posti letto 3006 889 1428 198 108 1428 7069
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
GRAFICO 9. Distribuzione dell’offerta ricettiva per numero di posti letto per categoria(alberghiero, complementari, alloggi in
affitto)
Es. Alberghieri
60%
Es. Complemetari32%
Alloggi in affitto8%

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Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
Grafico 10. Distribuzione dell’offerta ricettiva per numero di esercizi per ogni categoria (alberghiero, complementari, alloggi in
affitto).
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
Grafico 11 – Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Siracusa per categoria di esercizi (2011 dati in percentuale)
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
Alberghieri26%
Esercizi Complementari
29%
Alloggi in Affitto45%
5 Stelle Lusso1%
4 stelle6% 3 stelle
10% 2 Stelle3%
1 Stella2%
Residence turistico
alberghiero3%
Campeggi3%
Alloggi turistici gestiti in forma
imprenditoriale12%
Alloggi agroturistici14%
Ostelli per la gioventù0%
Case per ferie1%
B&B45%

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Grafico 12. Distribuzione dei posti letto della Provincia si Siracusa per categoria di esercizi (2011)
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
Analizzando i dati e osservandone l’evoluzione nel tempo vediamo che i posti letto alberghieri ed
extralberghieri erano aumentati dagli 8539 del 1995 ai 14118 del 2006 ai 17829 del 2011. Il progresso è stato
ancora più marcato nelle attività alberghiere, quelle con il maggior valore aggiunto, dove i posti letto nello
stesso periodo sono cresciuti da 4816 del 1995 all’8559 nel 2006 a 10772 nel 2011.
5 Stelle Lusso5%
4 stelle29%
3 stelle19%
2 Stelle2%
1 Stella2%
Residence turistico alberghiero
3%
Campeggi17%
Alloggi turistici gestiti in forma
imprenditoriale5%
Alloggi agroturistici8%
Ostelli per la gioventù
1%
Case per ferie1%
B&B8%

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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3 ANALISI DEI BENCHMARK
3.1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Figura 3. Posizionamento provincia autonoma di Trento
Superficie 6 212 km²
Densità 85,56 ab./km²
Comuni 217 comuni
Abitanti 531 510 (31-07-2011)
Agli inizi degli anni 2000 il Trentino pur essendo già una
destinazione turistica di alto livello per quanto riguarda gli sport
invernali, presentava flussi stagionalizzati, una stagione turistica
troppo breve e una presenza sempre minore di giovani.. Anche in
trentino gli attori della scena turistica erano disorganizzati, e non
collaboravano , la concorrenza interna tra le strutture alberghiere
era marcata e portava a compete sul prezzo. La qualità dei servizi di trasporto interno era bassa, a causa della
congestione urbana e assenza di parcheggi. I prodotti turistici erano poco caratterizzanti e l’offerta di questi
era disomogenea. In definitiva non riusciva a sfruttare al meglio le potenzialità pur avendo:
- una dotazione vastissima di risorse potenzialmente turistiche: le Dolomiti, il Garda, un clima estremamente
favorevole con giornate di sole anche in inverno.
- eventi con discreta capacità attrattiva
- prodotti enogastronomici eccellenti e caratterizzanti.
Non molto differente è la situazione attuale della provincia di Siracusa, con una stagione turistica anch’essa
troppo concentrata sul turismo balneare estivo.
La provincia di Siracusa oggi si presenta in una situazione molto simile nel complesso anche se le cause
possono essere diverse.
Oggi invece la Provincia di Trento può tranquillamente essere considerato uncaso lampante di successo di
marketing territoriale degli ultimi anni. Armi vincenti un ottimo connubio di amministrazioni provinciale e
regionale virtuose e un patrimonio naturalistico di elevato livello. La linea perseguita negli anni,
“innovazione + tradizione”, ha sfruttato in modo efficace tutte le risorse territoriali, creando opportunità e
un’offerta a 360 gradi che ormai si slega dalla stagionalità o dagli sport invernali, combinandosi con natura,
laghi, benessere, cultura, sport minori, agriturismo ed enogastronomia.

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Le azioni perseguite:
1. Una legge che soppresse l’APT del Trentino e la creò di una nuova società di diritto privato (flessibile,
capace di assicurare efficacia ed efficienza gestionale), il Trentino Marketing SpA, assumendosi il ruolo di
soggetto promotore del territorio trentino nel suo complesso e non solo del turismo.
2.L'Osservatorio Provinciale per il Turismo è stato istituito con L.P. n. 8 del 2002. Svolge la funzione di
coordinamento e interazione. I campi d'indagine oggetto di approfondimento sono i seguenti: la domanda
(turisti e turismi), l'offerta, le politiche e il loro monitoraggio, il ruolo economico e sociale del turismo, le
pratiche di turismo sostenibile, le informazioni necessarie per indicazioni di strategia.
3.Il Paino strategico per la Provincia di Trento suggerì come azione prioritaria quella dell'adozione di un
unicomarchio territoriale per il Trentino, che consentisse l’effettuazione di sinergiche politiche
promozionali e commerciali attorno ad un Brand riconoscibile. Poiché, tuttavia, la realizzazione di un
marchio territoriale non si esaurisce in un semplice fatto creativo e promozionale, ma chiama in causa
l’intera attività di marketing del territorio, oltre ai sistemi, ai tempi, convenzionali di marketing fu avviata
un’ottima campagna di promozione tramite il web.
Ruolo fondamentale per la promozione del territorio nell’era del web 2.0 spetta al portale ufficiale (DMS),
che si rivolge al turista. Il portale www.visittrentino.it completamente innovativo nei contenuti e nella
grafica proprio per l’inizio della stagione invernale 2009. È stato promosso in anticipo su Facebook, anche in
ottica di feedback in anteprima. Le principali novità si riscontrano oltre che nei contenuti e nelle immagini,
nelle sei versioni in lingua straniera “Il portale www.visittrentino.it è ormai il più importante strumento di
informazione e promozione del nostro turismo” dice Maurizio Rossini Direttore marketing di Trentino Spa.
Dal 2009 più di 6 milioni di persone frequentano annualmente la piattaforma per organizzare la propria
vacanza o anche solo per raccogliere informazioni.
2. Azione per la qualità e la viabilità urbana.
Limitazione del traffico, chiusura dei centri, bus navetta e più mezzi pubblici. Segnaletica di direzione e
informazione progettata su tutto il territorio provinciale con un piano organico e di arredo urbano realizzati
con analoghi criteri di qualità sotto il profilo estetico, paesaggistico e ambientale, fatti nella consapevolezza
che le strutture ricettive devono essere inserite in un contesto di qualità;
3. Azioni sulle risorse umane.
IlTrentino ha voluto sperimentare un modello di qualità globale di un’intera comunità che è attenta alle
esigenze del turista coinvolgendo in questo processo di qualità tutti gli attori e i soggetti (pubblici, operatori
privati e residenti); modello già sperimentato felicemente in altri contesti vocati al turismo.
La formazione professionale non si è limitata solo a preparare addetti per la ristorazione e l’alberghiero, ma
anche a “creare cultura” ovvero aumentare le conoscenze e le competenze nei consumatori e negli operatori
dell’ospitalità e della ristorazione sul tema della cultura di prodotto, con particolare riferimento
all’enogastronomia trentina.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
La Provincia autonoma di Trento, al fine di favorire la qualificazione dei servizi, la valorizzazione delle
risorse turistiche e lo sviluppo dell’economia turistica, disciplina attualmente, all’interno della propria
normativa sette figure professionali per il turismo. La legge provinciale ha disciplinato l’esercizio delle
attività professionali di:guida turistica;accompagnatore turistico;assistente di turismo equestre.
un’altra legge provinciale disciplina l’esercizio delle attività professionali di: aspirante guida; guida alpina-
maestro di alpinismo; accompagnatore di territorio; maestro di sci nelle tre discipline di: maestro di sci
alpino, di sci di fondo, di sci di snowboard.
4. Azioni per la ricettività. Ospitalità diffusa. Natura e ospitalità in famiglia come esempio di turismo
sostenibile. L’obiettivo di questa azione è stata quella di definire all’interno della ricettività trentina una
piattaforma comune di qualità di ricettività rurale offre ai turisti un’esperienza autentica di contatto con la
natura e la comunità residente in loco (naturalezza intesa in senso ampio). I gestori aderenti garantiscono
un’offerta di qualità superiore tesa a valorizzare attivamente l’ambiente naturale, le tradizioni e la cultura
locale, sottoscrivendo un apposito disciplinare. La relazione ospite - turista serve a quest’ultimo per
scoprire in maniera più autentica ed approfondita la località/destinazione presso cui soggiorna, grazie alla
possibilità di sfruttare la conoscenza e il punto di vista di chi ci vive
5. Promozione prodotti tipici efiere. Si è investito su prodotti trentini garantendo quindi un valore aggiunto
all’agricoltura ed al turismo, con ricadute positive per tanti soggetti. Si è puntato su seminari di
sensibilizzazione rivolti sia agli imprenditori delle strutture ricettive ma anche ai fornitori e ai produttori. Si è
intervenuto nella formazione professionale nei confronti dei formatori e a cascata sugli allievi delle Scuole
alberghiere per una corretta informazione sui prodotti trentini e una loro migliore valorizzazione;
La strategia di promozione, prevedeva e prevede tuttora, azioni, ed eventi per valorizzare dei prodotti
trentini e del marchio territoriale
- Comunicare, attraverso l'utilizzo dei prodotti “simbolo” l'eccellenza del territorio (speck, vino);
- Valorizzare il binomio prodotti/territorio attraverso la promozione delle “denominazioni di origine”
riconosciute (DOP, DOC, IGP, IGT); si sono attuate delle azioni di promozione volte a valorizzare
congiuntamente prodotti e territorio secondo una logica di marketing territoriale. Nei piani annuali sono
state sviluppate azioni specifiche di promozione istituzionale attraverso le seguenti iniziative:
• Promozione istituzionale dei prodotti trentini: improntata a comunicare le specificità dei prodotti del
territorio nell’ambito di importanti eventi fieristici a livello nazionale ed internazionale, - innalzando
l’immagine complessiva delle iniziative locali e favorendo la nascita di distretti enogastronomici a livello
provinciale, coordinare la comunicazione mediatica dei “valori territoriali”;
• E’ stato istituito l’osservatorio delle produzioni trentine (ora “Forum delle produzioni trentine)

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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• Progetto Vino: con azioni condivise dagli operatori del settore si è mirato ad una piena valorizzazione del
vino trentino allo scopo di innalzare il posizionamento nell’immaginario collettivo (Progetto Eccellenza), e
di rafforzare il legame con il territorio da cui nasce (Progetto Territorio);
• Osteria tipica trentina è un altro progetto che rende omogenea l’offerta di prodotti enogastronomici sul
territorio. Nella provincia ne esistano circa 70 e tutte devono seguire un rigido disciplinare.
6. A Fini della stagionalizzazione è stato necessario operare di concerto con i T.O per spalmare la domanda
durante l’arco di tutto l’anno e per promuovere una fidelizzazione al Trentino. Si è agito inizialmente
offrendo pacchetti appetibili agli sciatori escursionisti anche dal punto di vista del prezzo e della varietà, nei
periodi di spalla. Via via si andò a creare una programmazione di eventi per riempire anche le stagioni che
inizialmente “morte”, evitando che si accavallassero eventi nell’alta stagione.
Interventi Costo annuo Finanziatori
Trentino Marketing Spa.
Promozione e
pubblicità del
Trentino e gestione
DMS
Gestione del marchio
Marketing interno
Osservatorio turismo
Budget totale:
€ 32.350.000,00
€ 5.850.000,00
€ 1.500.000,00 (circa)
€ 2.000.000,00 (circa)
€ 800.000,00
60% Provincia autonoma, 40 %
Camera di commercio
Intervento sulla qualità e
viabilità urbana (segnaletica)
Servizi di linea ordinari. Il
pubblico copre circa 80% del
costo del servizio.
€ 500.000,00 (circa)
€ 21.500.000, 00
Provincia Autonoma di Trento e i
comuni in quota parte.
Risultati.
Gli investimenti per il potenziamento della cultura dell’accoglienza hanno ottenuto risultato enormi. Da

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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un’indagine condottanel 2011 dall’osservatorio su un campione di 1400 intervistati, solo il 18% dei turisti
risulta visitare per la prima volta la provincia di Trento, il restante 82% era composto da turisti fidelizzati che
erano soliti trascorrere le vacanze nella provincia.
Gli investimenti volti a potenziare l’offerta del prodotto turistico Trentino ha portato risultati enormi. Se
confrontiamo i dati di arrivi e presenze del 2000 con quelli del 2011 notiamo:
Tabella 14- risultati ottenuti dalle politiche per il turismo dal 2000 al 2011.
Risultati ottenuti
Periodo dell’anno Incremento dal 2000 al 2011
Tra inizio e fine dei mesi di maggio e giugno Incremento di 90 mila arrivi e 280 mila
pernottamenti
Settembre (periodo di punta) Gli arrivi aumentano di 95 mila, e le presenze di
275 mila.
Mese di ottobre (chiusura stagione) Si registra un aumento del 28% dei pernottamenti
In definitiva risulta che dal 2000 al 2011 gli arrivi sono aumentati di circa il 25% e i pernottamenti sono
aumentati del 15% .
3.2 Il caso de La Rioja (LaTierra con nombre de vino).
Figura 4. La Rioja (Spagna)
La Rioja è una provincia e una comunità
autonoma della Spagna settentrionale.
Superficie 5 045 km²
Abitanti317 501 (2008)
Densità 62,93 ab./km²
Comuni 174
L'area della Rioja Qualified Denominazione di Origine
Controllata (DOCa Rioja)non corrisponde con precisione i confini della Comunità autonoma di
LaRioja, infatti il DOCa comprende anche alcuni comuni della provincia basca di Álava, e parte
della Navarra. La designazione DOCaè la più antica della Spagna. La Denominación de Origen
Calificada è stata ufficialmente riconosciutanel 1991.
La regione de La Rioja è considerata la più importante destinazione turistica del vino in Spagna e
uno dei leader mondiali nel settore .

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Anche la Provincia di Siracusa può vantare un’antica tradizione vinicola. In oltre nel settore diverse
sono le iniziative imprenditoriali di successo e gli investimenti effettuati. Anche la provincia di
Siracusa vanta vini a Denominazione di origine controllata (DOC):Eloro (Frappato, Pachino, Pignatello,
rosato e rosso),Moscato di Noto (liquoroso e spumante), il Moscato di Siracusa, ma primo tra tutti i vini è
senza dubbio il Nero d’Avola, se non altro per la fama internazionale di cui gode il Brand.
Le azioni politiche e di governance attuate ne La Rioja.
La Comunità autonoma di LaRioja ha più svolto in più anni una politica volta a rafforzare e
consolidare il turismo del vino come uno dei principali prodotti turistici. La prova di ciò può essere
vista nella creazione e attuazione del Piano Strategico per lo sviluppo del Turismo del Vino nella La
Rioja.
Interventi e azioni di promozione e di governace:
1. Governance: Il governo regionale crea nel 2000 una società per azioni (spa), LA Rioja Turismo,
che si occupa di mettere in atto varie misure per sviluppare il settore, migliorare le infrastrutture, e
creare e promuovere il turismo del vino.
Un’azione di organizzazione del settore fu intrapresa nel periodo 2005-2010, attuando piani per
stimolare cluster del turismo del vino come quelli di Haro e Logroño.
2. Promozione.
La promozione in termini di audiovisivi, è stata avviata con la serie televisiva GranReserva
e la campagna “La tierra con nombre de vino” (la terra con il nome del vino).
L’amministrazione della regione istituisce“ Vino Rioja y los Sentidos 5” (vino Rioja e i 5
sensi), un programma culturale sviluppato dal governo regionale che dal 1996 ha promosso
il vino cultura in diversi settori (vino paesaggio, letteratura, teatro, cucina), attraverso
attività come concerti, conferenze, rappresentazioni teatrali e di danza. Questa iniziativa è
stata premiata Grande Vino Capital il premio Best of Wine nel 2006.
5. Altre azioni sono state:
l’istituzione di un Centro Studi sulla soddisfazione della domanda;
l’organizzazione di una via del vino interna percorribile con un mezzo pubblico “il
Vinobus”;
l’istituzione del Centro Sensoriale del Vino (Wine Sensory Centre);
Definizione di un calendario di giorni delle “Porte aperte alle cantine”.

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Organizzazione della viabilità interna poiché l’amministrazione era consapevole che la
soddisfazione del cliente dipende anche dai servizi complementari offerti e dalla facilità di
spostamento all’interno della destinazione.
Progetto di formazione personale, cultura dell’accoglienza.
Organizzazione dell’offerta
Offerta ricettiva dalle comunità è concentrata soprattutto in campeggi (44,8%) e alberghi, ostelli e
pensioni (46,6%).La maggior parte degli alloggi è in 3 e 4 stelle. La Rioja Turismo s.p.a pone
particolare attenzione alloggio rurale che offre un prodotto differenziato, sia per la sua posizione in
una zona viticola, sia per l’atmosfera suggestiva in cui è inserito . Questo unico gruppo di alloggi
costituisce 8,6% del totale.
Ne La Rioja le cantine sono classificati in tre tipi diversi:
i latifondi con ritardo tradizionale del XIX secolo, i quali stanno prendendo misure per adattarsi
turismo del vino;
- vigneti a conduzione familiare,alcuni dei quali sono impegnati al turismo del vino;
- Di più recente organizzazione sono le cantine che hanno un chiaro impegno verso il turismo del
vino. Lo stile di queste ultime è caratterizzato da un design innovativo, spesso progettate da grandi
architetti.
Oltre ad offrire alloggio, le imprese si sono specializzate in altri attività complementari come la
vinoterapia. Essere contadino per un giorno, lo sport tra le vigne, e sorvolando i vigneti in
mongolfiera sono alcuni esempi di attività che vanno per la maggiore. Anche se la maggior parte di
turisti è spagnola, i servizi per gli stranieri non mancano: l'audio-guida tour della Cantina Torres è
offerta in sette lingue, visite alMarques de Riscal Winery (La Rioja Alavesa) in tre lingue straniere
e la visita al Buil & Giné a Priorat è disponibile anche in russo, dimostrando il potenziale
dell’emergente mercato.
Per I disabili, sul sito web ufficiale Turismo de La Rioja, i potenziali clienti disabili possono trovare
diverse cantine dotate di strutture di accoglienza adatte a loro.
100% Online. Internet è diventato il più importante mezzo di comunicazione sia per l'offerta, sia per
la domanda turistica. Dispositivi mobile forniscono comunicazione istantanea ai potenziali clienti su
come trovare una destinazione o una cantina, tramite web ma disponibili in rete. L’utilizzo di
internet è di vitale importanza per le cantine,soprattutto le più sperdute. Quasi tuttesono presenti sui
social network in modo che i clientipossono avere più informazioni (video didisponibili su

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
YouTube, commenti suTripAdvisor, Facebook e Twitterpagine che offrono offerte speciali per i
followers, sono alcuni esempi di utilizzo comune del web nel settore). Molto richiesta dai clienti è
la rete Wi-Fi nelle cantine.
Interventi Costo annuo Gestore
Marketing, promozione e
comunicazione
€ 5.846.000,00 La Rioja Turismo
Centro Sensoriale del Vino,
Centro studi sulla
soddisfazione della domanda
€ 991. 000,00 Regione Autonoma La Rioja
Personale, formazione,
servizi di trasporto interno
(vino bus)
€ 1.982.000,00 Regione Autonoma La Rioja
Risultati delle politiche degli ultimi anni.
Le diverse fonti consultate sono concordano sul fatto che la domanda di La Rioja è in primo luogo
nazionale e locale, per lo più da Madrid, Catalogna, e i Paesi Baschi. Si concerta nei week-end
soggiorni lunghi e la permanenza media degli stranieri è di 8,4giori, quella complessiva è di 4,1.
Negli anni (2006-2010), il numero di visitatori stranieri è aumentato del 13,8%.
Tabella 15. Risultati ottenuti dagli interventi attuati per lo sviluppo turistico
I Risultati ottenuti
Situazione nel 2006 Situazione nel 2010
il numero agenzie turistiche (tour operator)
nel 2006 erano nove
Quattro anni dopo i T.O aumentano a ventitré
Arrivi medi nelle cantine(alloggi rurali) e
nelle cantine\resort vinicoli
Nel 2005 ammontavano a 9,300 nel 2010
ammontano a 70000.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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3. Il caso della Provincia di Lecce.
Figura 6. Provincia di Lecce
Superficie 2 759,39 km²
Abitanti 814 495 (31-03-2012)
Densità 295,17 ab./km²
Comuni 97 comuni
La provincia di Lecce è quella che, rispetto alla precedenti
analizzate, assomiglia di più alla provincia di Siracusa. Per
tre quarti bagnata dal mare con un clima mediterraneo, per la provincia pugliese il mare rappresenta
il prodotto di punta del turismo, con una domanda fortemente stagionalizzata. Forte era la presenza
di forme di turismo sommerso soprattutto nelle seconde case in affitto, un ridotto tasso di
occupazione lordo dei posti lettoper le strutturealberghiere pari al 22,3%, nel 2009, ben al di sotto
della media italiana del 32,8%;
Lestrutture complementari costituiscono il 74,4%; considerando, invece, i posti letto totali, le prime
pesano per il 36,6%, rispetto ai58,06% degli altri esercizi cui si aggiungono il 5,32% dei posti
disponibili nei bed andbreakfast.
Le similitudini con la Provincia di Siracusa riguardano la posizione geografica (marginale rispetto
alla regione), il clima mediterraneo, la stagionalità legata al turismo balneare, e il valore delle
risorse naturalistiche, enogastronomiche, culturali e d’arte. Molto simile è anche l’offerta ricettiva,
entrambe presentano un’alta percentuale di esercizi complementari, ma la quota maggiore di posti
letto rimane del settore alberghiero.
Per parlare delle azione intraprese, faremo riferimento a quelle della Regione Puglia, dato che è
questo l’organo istituzionale deputato a compierle, tuttavia la provincia che più di tutte ha goduto di
tale politiche è stata proprio la Provincia di Lecce.
In questo studio è stata scelta come benchmark propria la puglia e in particolare la provincia di
Lecce, poiché nonostante dal 2000 ad oggi siano aumentate la destinazione turistiche e quindi la
concorrenza, questa è riuscita ad aumentare la propria quota di mercato su turismo nazionale
passando dal 2,6 % nel 2000 al 3,5 % nel 2010. Nel 1998 in Puglia si sono registrati 1.597.000
arrivi (italiani stranieri), nel 2010 si sono registrati 3.113.000 arrivi quasi il 95% in più di arrivi in

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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dodici anni.
A partire dai primi anni 2000, la regione Puglia si è contraddistinta per un’attenta strategia di
crescita del settore turistico, sia dal punto di vista dell’offerta e sia dal punto di vista della domanda,
guadagnando sempre più terreno rispetto alle regioni del centro nord (Toscana e Veneto in primis);
nella fase precedente a questa, la regione Puglia era organizzata secondo una Governance basata
sulle APT (Aziende di promozione turistica) presenti in ogni capoluogo di provincia, gli IAT (uffici
informazione e accoglienza turistica, dislocati nei comuni turisticamente rilevanti) e a livello
regionale, l’Assessorato al Turismo definiva le strategie di promozione e marketing che risultavano
essere discontinue. I risultati purtroppo non hanno evidenziato grossi passi in avanti, soprattutto con
la globalizzazione, i nuovi mercati turistici, i nuovi competitors, la regione ha dovuto fare delle
scelte andando a definire delle riforme utili al settore, in poche parole il sistema di governance era
inadeguato per affrontare i nuovi cambiamenti del mercato turistico.
La regione si è orientata negli ultimi anni a sviluppare non solo il prodotto mare per il quale tuttavia
si sono valorizzare le spiagge e servizi alla balneazione, ma anche il segmento business,
enogastronomia, “green” (ecoturismo, bioturismo, ecc..), turismo sportivo a in ultimo turismo
lacuale (lago di Varano, il più grande del sud Italia, meta di eventi sportivi e tradizionali).
Le azioni effettuate sono state le seguenti:
1)rinnovamento della Governance: oggi la regione Puglia è strutturata con Pugliapromozione,
agenzia regionale dedicata alla promozione e commercializzazione del brand Puglia sui mercati
mondiali, dotata di un DMS che permette dal 2013 di ottenere dati su arrivi e presenze in tempo
reale, tutto on line; soppresse le APT, restano in vigore solo le IAT, struttura quindi più snella.
Istituzione Osservatorio Turistico, il quale si occupa distudi ed indagini al fine di monitorare
costantementel’andamento dei flussi e valutare l’efficacia o meno delle politiche attuate.
2)normativa regionale, inadeguata ferma alla legge quadro nazionale del 2001, la regione Puglia ha
deciso di dare regolamentazione (con 10 anni di ritardo) a nuove tipologie di strutture come
l’Albergo Diffuso, Country House, è stato introdotto un marchio di qualità per le strutture
ricettive, aumentati i limiti per le agevolazioni comunitarie (contributi a fondo perduto) per le
piccole e medie aziende ricettive, sono stati disciplinati i Sistemi Turistici Locali (in attesa di
riconoscimento) e il Distretti Turistici, aree con particolari caratteristiche che usufruiranno di
agevolazioni fiscali per attrarre investimenti.

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3)Comunicazione dei prodotti turistici regionali.
Media planning e produzione materiali editoriali, redazione e promozione online.
Incremento attività divulgativa (anche per potenziare autoconsapevolezza dell’identità locale) e
incremento organizzazione mostre e eventi di livello, da qui nasce la promozione del Brand Salento
diventato celebre agli inizi del 2000 grazie alla musica. Promozione e marketing affidati a
Pugliapromozione che ha redatto il Programma Triennale di Promozione Turistica 2012-14, con una
strategia unica per tutta la regione, orientata ad aumentare la penetrazione del brand sui mercati
BRIC e rilevanti, qualificando sempre più l’offerta e valorizzando i vari attrattori turistici.
E’ stata rafforzatal’informazione in loco presso siti e beni culturali, sono stati erogati contributi
regionali alle strutture minori (B&B, agriturismo ed alberghi diffusi) per la dotazione di strumenti
finalizzati al booking on line. A causa delle riguardanti la viabilità relativa alla ferrovia (tagli
operati da Trenitalia), s è puntato su una politica di comarketing con vettori di linea e low cost, e di
comarketing con operatori di intermediazione attivi nel Plein Air.Nel 2011 i due aeroporti più
importanti, quello di Bari e quello del Salento hanno raggiunto rispettivamente 3 milioni di e 2
milioni di passeggeri.
4) Valorizzazione potenziamento dell’offerta turistica regionale.
Progetto Città aperte. Servizi di collegamento tra hub turistici mobilità slow . Potenziamento e
uniformità della segnaletica.Riqualificazione dei contesti urbani e interventi di
manutenzione/modernizzazione siti/musei, recupero, riqualificazione e valorizzazione di siti di
pregio. Facilitare l’aumento della fruibilità e valorizzazione siti d’interesse (anche in relazione ad
eventi) Rafforzo e creazione di circuiti culturali e biglietti unici, visitcard.
5) Azioni di sensibilizzazione della comunità locale,cultura dell’accoglienza, lotta all’evasione.
Azioni di sensibilizzazione della comunità locale per la diffusione della cultura dell’accoglienza,
promuovendo un circuito virtuoso, partecipativo e di ascolto tra soggetti pubblici, enti territoriali,
operatori turistici e cittadini.Razionalizzazione del sistema delle case vacanze innalzamento dello
standard qualitativo,combattendo il sommerso e creando un disciplinare per le seconde case in
affitto.

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Gli interventi sono stati finanziati dal fondo Europeo FERS, e dal fondo regionale di rotazione per il
prestito ed il risparmio turistico..
Interventi Spesa annua Gestore
Comunicazione dei prodotti
turistici regionali.
Media planning e
produzione materiali
editoriali.
Redazione on line e
contenuti editoriali.
Promozione marchio
(promozione, fiere ed
eventi).
€ 2.500.000,00
€ 294.000,00
€ 1.400.000,00
Azienda Puglia promozione
Azienda Pugliapromozione
Azienda Pugliapromozione
Osservatorio turistico € 400.000,00 Regione Puglia e
Pugliapromozione
Valorizzazione e
potenziamento offerta
turistica regionale.
Città aperte.
Azioni di
sensibilizzazione
comunità locale,
marketing interno.
€ 1.500.000,00
€ 2.500.000,00
Enti locali P.A
Regione Puglia
Risultati. Successivamente a questi primi interventi i risultati non hanno tardato ad arrivare,
secondo l’ultimo rapporto sul turismo italiano, la regione Puglia è tra le prime 3 regione di tutto il
Mediterraneo per crescita dei flussi turistici a partire dal 2000, oggi si colloca tra le prime 5
destinazioni (top of mind) per posizionamento nei prodotti mare, divertimento e bellezza nei
paesaggi, inoltre è percepita come regione con un buon rapporto qualità/prezzo.
Nel 1998 in Puglia si sono registrati 1.597.000 arrivi (italiani stranieri), nel 2010 si sono registrati

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3.113.000 arrivi quasi il 95% in più di arrivi in 12 anni.
Criticità riguardano tuttora la viabilità, essendo una regione molto estesa esistono tutt’ora problemi
legati alle infrastrutture di collegamento.
Tabella 16 Risultati attenuti, evoluzione degli arrivi e presenze dal 2005 al 2011.
Risultati ottenuti
Presenze Arrivi
2005 2010 2011 2010 2011
Provincia
Lecce
3.086.000 4.513.000 4.639.012 910.000 960.123.
Elaborazione propria su fonte Osservatorio turistico Regione Puglia.
4. POSIZIONAMENTO DI MERCATO
Ai fini del posizionamento di mercato della provincia di Siracusa rispetto ai benchmark e ai competitors, si
utilizzeranno degli indici:
Indice di densità turistica, è un indice di recettività ed è dato dal rapporto tra i posti letto e la superficie del
territorio considerato.
Indice di turisticità complessiva , misura il livello di "affollamento" turistico ed è dato dal rapporto tra le
presenze in un anno e la popolazione residente nel territorio considerato.
Permanenza Media, misura il numero di giorni medio di permanenza dei turisti nelle strutture del territorio,
si calcola dividendo i pernottamenti per gli arrivi.
Questi importanti indicatori aiutano a valutare l'impatto del turismo e consentono di effettuare un confronto
ponderato tra vari territori.
Tabella 18- Indicatori di confronto tra la Provincia di Siracusa e i Benchmark.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
Territori Superficie
km
Posti
letto
Indice
densità
turistica
Presenze
totali
(in
migliaia)
Popolazione
Indice di
turisticit
à
comples
siva
Presenze
totali
(in
migliaia)
Arrivi
(in
migliaia)
P.M
Provincia
di Trento
(dati2011)
6. 212 157.644 25, 37 17.303 531.510 32,58 17.303 2.400 7,20
La Rioja 5. 045 21.825 4,36 3.204 317.501 10,3 3.204 780 4,1
Provincia
di Lecce
(dati2011)
2 759 75.850 27,49 4.639 814.495 5,69 4.639 960 4,83
Provincia
di
Siracusa
2109 17829 8,45 1.095 404.271 2,71 1.095 331 3,31
Media 16,41 12,82
Elaborazione propria su dati osservatorio turismo Italia, osservatorio turismo la Rioja, Osservatorio Turismo Puglia.
Grafico 14- Grafico di posizionamento
Elaborazione Propria.
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
-5 0 5 10 15 20 25 30 35
Ind
ice
di t
uri
stic
ità
Densità ricettiva
pemanenza media
Prov.
Trento
Prov.
LecceProv. Siracusa
La Rioja

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
In base ai risultati del posizionamento gli obiettivi nel medio e lungo termine per la Provincia riguardano
l’aumento dei flussi turistici, quindi rispetto al grafico si punta ad un più alto posizionamento verticale.
Questo può avvenire tramite una campagna di marketing che promuova il territorio e attiri turisti, l’aumento
della permanenza media invece è direttamente correlata all’offerta di attività ricreative e all’organizzazione
di queste.
Per quanto riguarda l’aumento dei posti letto e delle strutture ricettive, è intuivo che aumentando la domanda
(i flussi turistici) aumenterà di conseguenza l’offerta. È importante capire che bisogna però cambiare i
paradigmi di investimento nell’offerta ricettiva. Investire in strutture di grandi dimensioni, con costi di
gestione insostenibili, rischierebbe di vanificare gli sforzi per aumentare l’impatto economico del turismo sul
territorio e, di avere un intero comparto turistico in deficit. La soluzione è investire nell’ospitalità diffusa e
nelle piccole strutture e, migliorare la qualità e organizzare l’offerta ricettiva di questa.
5. CICLO DI VITA DEL TERRITORIO.
Il ciclo di vita delle destinazioni turistiche si sviluppa in maniera simile a quella di qualsiasi altro prodotto:
l’introduzione, lo sviluppo, la crescita, la maturità e il declino. L’economistaR.W Butlerpropose nel 1980
una classificazione del ciclo di vita delle destinazioni turistiche. Per Butler una destinazione può attraversare
sei fasi distinte:
Una prima fase di esplorazione durante la quale la località viene scoperta dai primi visitatori, ma non dispone
di attrezzature per l’accoglienza e spesso è mal collegata: i primi turisti sono piuttosto viaggiatori.
In seguito, la pressione dei primi turisti spinge a investire capitali nelle strutture e nelle infrastrutture: c’è
un coinvolgimento della società, dell’economia e delle risorse locali; questa fase viene anche chiamata fase
dell’avviamento.
A questo segue lo sviluppo turistico propriamente detto: la popolazione turistica aumenta fino a superare, nel
corso della stagione degli arrivi, quella residente, la località entra in un circuito turistico di dimensioni ben
più grandi, spesso arrivano investimenti dall’esterno. Il successo, se non controllato, può determinare un
allargamento eccessivo delle infrastrutture, finendo per distruggere le risorse paesaggistiche o altro che
avevano inizialmente determinato l’attrattiva turistica, minandone la sostenibilità. E’ indispensabile una
lungimirante pianificazione ed un controllo pubblico.
Quando l’espansione raggiunge questo limite o lo supera, si giunge alla fase di consolidamento, in cui i flussi
turistici si stabilizzano e spesso si fidelizzano.
La stagnazione subentra a mano a mano che destinazioni nuove, più alla moda, rubano visitatori alle località

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
42
ANDREA SANGREGORIO
divenute ormai tradizionali. Ne può conseguire un graduale declino dell’economia turistica locale, oppure
può avvenire un rinnovamento del turismo stesso, grazie alla scoperta o alla creazione di nuovi fattori
d’attrazione, in grado di attivare un nuovo ciclo di vita dell’economia turistica.
Analizzando le serie storiche di flussi turistici, arrivi e presenze delle provincia di Siracusa si evince che dal
lato della domanda l’andamento del turismo si rivela stazionario.
Il Grafico 15- Andamento degli arrivi dei italiani e stranieri dal 2000 al 2011 in Provincia di Siracusa
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
Grafico 16- indica l’andamento delle presenze di italiane e straniere dal 2000 al 2011
Elaborazione propria su dati forniti dagli uffici della Provincia Regionale di Siracusa.
D'altronde solo di recente si sta assistendo ad un tentativo politico di coordinamento territoriale, pensando al
territorio della provincia come un’unica destinazione . Il distretto turistico Siracusa e Val di Noto è un
esempio della volontà di mutare le politiche di governance.
Dalle interviste degli operatori del settore, con la pubblica amministrazione, con Opinion Leaders tutti
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Stranieri 118951 123939 125120 114585 117333 120030 139909 144745 118433 102349 106066 115023
Italiani 180447 186676 204481 212806 224432 242616 257326 247155 216433 191283 211493 216045
Totale 299398 310615 329601 327391 341765 362646 397235 391900 334866 293632 317559 331068
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
900000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Italiani 691769 654072 748911 735796 735396 848080 915841 731942 852095 696606 820796 731155
Stranieri 350635 349675 353809 343277 303151 333444 403737 374318 358068 374087 417654 363869
Totale 1042404 1003747 1102720 1079073 1038547 1181524 1319578 1106260 1210163 1070693 1238450 1095024
0
200000
400000
600000
800000
1000000
1200000
1400000
Serie storica presenze dal 2000 al 2011 divese per italiani e stranieri

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
concordano nel dire che la destinazione Siracusa e Val di Noto può ritenersi ancora all’inizio del suo ciclo di
vita, precisamente all’inizio della fase di sviluppo, tutti gli intervistati concordano pure sul fatto che le
potenzialità della destinazione Siracusa-Val di Noto sono notevoli.
Figura 7. Ciclo di vita del settore turistico della Provincia di Siracusa.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
6 SWOT ANALYSIS
Nell’ambito dello studio condotto sul settore turistico della Provincia di Siracusa si è ritenuto opportuno
affiancare i dati statistici già illustrati con un’indagine condotta presso una serie di stakeholder del settore
(tour operator, opini leader, cittadini, pubblica amministrazione). L’indagine affiancata con ricerca desk di
altri studi, è servita ad analizzare i punti di Forza, debolezza le opportunità e i rischi che riguardano il settore
turistico e il sistema economico in generale della Provincia di Siracusa.
Grafico 17- Analisi Swot
•La rada di Augusta, offre la possibilità di attracco per le navi da crociera.•Elevata concentrazione di beni culturali .•Maggiore vocazione archeologica rispetto alle altre provincedella Sicilia.•Presenza di spiaggie premiate con le 5 vele da Legamiente e Turing Club• Patrimonio ambientale incontaminato nelle riverse naturali
•Clima mite e accogliente tutto l'anno
•Assenza immagine e brand unico del Territorio•limitata accessibilità aerea (aeroporto catania saturo) •Elevata stagionalità e basso tasso di occupazione posti
letto (17%)•Elevata superficie di costa vietata alla balneazione
•basso livello di imprenditorialità rispetto alla media regionale e nazionale
•Marginalità dei nodi urbani rispetto all’armatura europea
•Parco Nazionale degli Iblei•Area marina del Plemmirio
•Elevate potenzialità di crescita del turismo ambientale e culturale
•Progetto SISTeMa, attivato dal Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti,
•Completamento dell’autostrada Catania-Siracusa-Gela, da collegare all’autostrada Messina-Catania
• Piano Paesistico dell’ambito 17 Sicilia, possibile HUB del Mediterraneo
•Diportismo nautico
•Consumo del territorio, Abbusismo•Area a elevato rischio di crisi ambientale, rischio
dissesto idrogeologicoincendi e alluvioni nelle areeprotette
•Superamento dei valori limite della qualità dell’aria.•deficit culturale alla manutenzione e mantenimento del patrimonio artistico monumentale storico e ambientale
•Crescita della competizione turistica a livello nazinale e internazionale
S W
O T

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
7 MATRICE PRODOTTO INVESTIMENTO e PRODUCT MIX
7.1 I prodotti turistici della Provincia
La provincia di Siracusa, così come alcune provincie siciliane ma come poche destinazioni al mondo, può
vantare di avere una ricca varietà di prodotti turistici di qualità. Nell’immaginario mondiale la Sicilia è vista
come una destinazione prettamente balneare e culturale. In parte questo è corretto, ma c’è dell’altro. Il
portafoglio prodotti turistici della provincia di Siracusa vanta prodotti già sviluppati e altri potenzialmente
sviluppabili. Il turismo culturale e balneare possono sono sicuramente attività di spicco su cu continuare ad
investire, ma non sono da trascurare i flussi legati al turismo naturalistico facilmente intercettabili grazie
all’enorme patrimonio naturale della provincia, così come i turisti che si muovono lungo gli itinerari
religiosi, o il turismo legato alla vita mondana (mare, discoteche, pub, teatri).
Tabella 19- Portafoglio prodotti
PORTAFOGLIO PRODOTTI TURISTICI (Presenti e potenziali)
Natura Culturale Balneare Attività Eventi
Naturale
(scoperta, rurale,
itinerari)
Storico,
Artistico,
Industriale,
Enogastronomico
Tradizionale,
Sportivo
Sport ,
Religioso,
Tutti gli eventi
sportivi,
religiosi,
folkloristici e
musicali
7.1.1 NATURALISTICO
Il turismo naturalistico è quella parte del turismo sostenibile che utilizza in maniera virtuosa il capitale
naturale di un territorio.
Con turismo naturalistico si indicano tutte le tipologie di turismo per le quali una della motivazione di base
del viaggio è l’osservazione e l’apprezzamento della natura e delle culture tradizionali.
Ciò può manifestarsi in vari modi: soggiorni in agriturismo o in strutture simili, partecipazioni ad attività,
soggiorni in piccoli borghi rurali, visita di riserve e parchi naturali. La vacanza può anche prevedere la
pratica di attività. La pratica diventa supporto per rendere la vacanza apprezzabile ed appetibile anche da chi
non ha come priorità quella di fare sport ma ama visitare percorsi archeologici, ambientali, naturali,
esplorazione di grotte servendosi di itinerari, mountain bike, di trekking, di ippoturismo.
Questo tipo di turismo può anche riguardare il mare, ovvero l’esplorazione di fondali sia tramite immersioni
sia tramite visita con apposita imbarcazione.
La fruizione degli ambienti naturali con finalità ricreative, di svago e di scoperta, costituisce una modalità
che incontra sempre di più il gradimento dei turisti, che scelgono di visitare i parchi nazionali.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
46
ANDREA SANGREGORIO
Le ricerche nazionali succedutesi negli anni dimostrano che il “turismo nei parchi” costituisce il segmento
più importante tra quelle forma di turismo che hanno come motivazione prevalente la fruizione
del’‟ambiente naturale”, con un peso sempre crescente per l‟economia locale”.
NATURALISTICO E DIDATTICA AMBIENTALE
Caratteristiche Il prodotto non è riferito solo ad ecologisti, specialisti o amanti della natura. I gruppi
di interesse possono essere:
Il segmento scolastico
i turistici generici sensibilizzati alla scoperta della natura.
Il turista che vuole rilassarsi immerso in un ambiente isolato, confortevole e
naturale.
Agli amanti dell’esplorazione e dell’archeotreking.
Le proposte di soggiorno, di durata variabile da 1-2 notti fino a 7-10, sono dedicate
all’approfondimento dei temi naturalistici (habitat, flora, fauna) che le varie aree del
territorio, sia marine da offrire in modo specializzato.
Il periodo di riferimento si estende da febbraio\marzo\ aprile, eottobre/novembre per il
segmento scolastico e gli “specialisti”, mentre le altre componenti preferiscono
generalmente i mesi estivi.
Naturalmente è fondamentale la presenza di istruttori-guide-accompagnatori, percorsi
segnalati, accompagnamento, orientamento, punti di informazione, assistenza e ristoro.
Con riferimento alla natura marina è fondamentale l’istituzione di un museo del mare,
mentre con riferimento alla natura verde, le attività sono perlopiù itineranti e
coinvolgono percorsi circoscritti e circuiti-esplorazione nei punti più panoramici
dell’area o dove é possibile osservare fenomeni naturali di rilievo (flora, fauna,
ambiente).
Le attività incluse nel prodotto terrestre sono le seguenti:
- a piedi: passeggiate, trekking, arrampicata
- in bicicletta: cicloturismo e mountain bike
- a cavallo
Le attività del prodotto marino sono le seguenti:
- Sub
- Uscite in barca
- Pesca
L’offerta commerciale per i soggiornanti normalmente include vitto, alloggio e attività

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
47
ANDREA SANGREGORIO
didattiche e sportive.
Attrattività Il turismo naturalistico ha avuto un notevole impulso negli ultimi anni (la crescita è
del 12% annuo).
L’UE ha sottolineato come l’attrazione per la natura, il paesaggio e le peculiarità
culturali costituiscono il cuore dello sviluppo dello sviluppo turistico. La richiesta di
turismo nelle aree interne e naturali cresce costantemente. Ma già i segnali sono forti,
nel 2011 le presenze turistiche nei comuni dei parchi nazionali sono state 81 milioni,
oltre il 7% del totale della spesa turistica italiana prodotta in ambiti territoriali interni
ai parchi con 5,4 miliardi di euro di consumi totali, oltre 100mila posti di lavoro
attivati.
Competitività Il territorio del Siracusano da questo punto di vista è molto attrattivo, lo rendono tale
la presenza di dieci riserve naturali, la prossima costituzione del Parco Nazionale
degli Iblei, la presenza di aree archeologiche a cielo aperto immerse nella natura, la
presenza di piccoli borghi in zone montane, che spesso offrono un paesaggio
incontaminato e immutato da secoli e le aree marine protette.
Questo patrimonio da la possibilità di creare, ove non siano ancora presenti, percorsi
ad hoc per questo tipo di attività nelle riserve naturali tutte, nei percorsi montani, nei
parchi archeologici, nei fondali marini ricchi di flora e fauna in alcuni della quale è
consentito fare immersioni subacquee. La riserva del Lemmario offre anche la
possibilità di visitare il fondale anche nel periodo in cui la zona è frequentata dai
cetacei nei periodi di Febbraio\Marzo.
I principali punti critici attuali riguardano:
- Scarsi collegamenti interni: l’assenza di un servizio di trasporto pubblico da e verso
le riserve rende difficoltosa la fruibilità delle risorse. E’ recente il tentativo di coprire
il territorio con un servizio di trasporto privato in collaborazione con la Provincia
Regionale di Siracusa, il programma inizierà ad essere attivo nell’estate del 2013.
- Servizi e strutture specifiche al segmento: Il museo del mare diventa condizione
fondamentale per il lancio del naturalismo marino. Oltre a questo, in entrambi i
prodotti (terra e mare) è necessario un più deciso potenziamento del sistema di guide,
accompagnamento, istruzione sui temi ambientali e le attività sportive nella natura,
che pur presenti non hanno al momento una dimensione e un’organizzazione tali da
poter essere offerti con sistematicità.
Se da un lato comunità, borghi e villaggi montani presentano il giusto contesto
ambientale, dall’altro la presenza di strutture ricettive (agriturismi e locande) la
comunicazione e l’organizzazione delle stesse, le indicazioni stradali, la mappatura

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
48
ANDREA SANGREGORIO
del territorio con GPS e strumenti più moderni (quali applicazioni per smartphone)
risultano ancora inadeguate e poco competitive.
Sono pochi i casi di agriturismi, associazioni, o agenzie che sono adeguatamente
attrezzate e che altrettanto adeguatamente comunicano questa offerta.
Valutazioni finali Un viaggio realmente naturalistico, comunque, deve tenere conto di molti fattori,
come la presenza di mezzi di trasporto, la sistemazione, l'utilizzo di guide
specializzate, la fornitura su loco della strumentazione adatta, l’esistenza di una
struttura organizzativa che renda possibile realizzare questo tipo di esperienze
turistiche
Nel complesso il settore risulta avere buone potenzialità grazie alla presenza delle
aree protette e di attrazioni come Vendicari 130 mila accessi l’anno, e Cava grande
del Cassibile 90 mila accessi annui. Tuttavia occorre intervenire al fine di rendere il
prodotto più competitivo dal punto di vista organizzativo e comunicativo. Per la
Provincia e per gli Iblei l’ecoturismo può essere potenziato questa valida alternativa
per lo sviluppo socioeconomico delle popolazioni che vivono nelle aree naturali.
7.1.2 Culturale, Storico Artistico
Il turismo culturale riguarda la storia, la cultura, l’identità e la vita di un popolo.
Il WTO ha coniato almeno due definizioni di turismo culturale : la prima, più ristretta, fa riferimento agli
spostamenti indotti da motivazioni essenzialmente culturali, come viaggi di studio, rappresentazioni
artistiche e viaggi culturali, viaggi per festival ed altri eventi culturali, visite a siti e monumenti; la seconda,
più estesa, prende in considerazione tutte quelle forme di mobilità che “soddisfino il bisogno umano di
diversità, tendente ad innalzare il livello culturale degli individui ed aumentare la conoscenza, l’esperienza e
gli incontri”. A livello europeo l’idea di turismo culturale è legata all’offerta di prodotti destinati ai visitatori
durante il loro soggiorno, alla pratica di attività culturali (artistiche, legate agli eventi, le visite a musei, alle
esposizioni, ecc.) alle quali i visitatori prendono parte da spettatori. Altre definizioni pongono l’accento
come elemento discriminante sulla relazione che il turista instaura con i luoghi e le culture “altre” allo scopo
di conoscere popolazioni, stili di vita, eredità culturali ed artistiche.
L'Italia è straordinariamente ricca di memorie del suo passato più remoto: teatri ed altri edifici d'epoca greca
e romana; intere città, strade e quartieri una volta sepolti ed oggi restituiti alla luce da pazienti ed abili scavi;
templi, statue, monete, iscrizioni, oggetti d'uso quotidiano. In tutte le regioni, in ogni città e paese, si trovano
testimonianze di una tradizione artistica radicata e diffusa in tutta Italia, talvolta sotto la forma "minore"
dell'artigianato.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
Il turismo culturale non riguarda solo i beni artistici, storici e paesaggistici e quindi mostre ed eventi affini,
ma comprende anche fiere, concerti, tradizioni e folklore locali, enogastronomia e artigianato e tutto ciò che
si può considerare come “made in Italy”.
ITINERARI STORICI, ARTISTICI E CULTURALI
Caratteristiche Il prodotto da luogo comunque a soggiorni di brevissima durata in ogni destinazione.
Si va da escursioni giornaliere (offerte ai turisti già presenti) a soggiorni di 1 o 2 notti
nel caso di inserimento di risorse/località dell’area Una soluzione per aumentare la
permanenza del prodotto culturale che rimane di rilevanza strategica è la
predisposizione di itinerari che riguardino non solo la provincia ma anche le attrazioni
fuori la stessa, con viaggi andata e ritorno da fare in unica giornata.
Attrattività Nel XVII rapporto sul turismo italiano Mercury e l’osservatorio Nazionale sul Turismo,
si scrive che l’Italia è percepita negli stereotipi comuni come la destinazione d’arte per
eccellenza. E lo stesso studio mostra che per gli stranieri il turismo delle destinazioni
artistiche e storiche è influente per il 33,4 % delle scelte.
Dal punto di vista economico la caratteristica più importante di questa tipologia di
turismo è indubbiamente la mancanza di una marcata stagionalità, che, unita alla
riscoperta dei piccoli centri, fa sì che si inneschi un circolo virtuoso .
Competitività Siracusa fu la città più grande del mondo antico per un certo tempo. Siti archeologici
risalenti al’epoca della Magna Grecia la provincia ne è piena: oltre il capoluogo che
vanta decine di siti, c’è il parco archeologico di Leontini, Eloro, Akrai. I siti
archeologici risalgono anche a periodi precedenti e successivi.
I resti delle dominazioni, romane, normanne, arabe. Nella provincia si trova il comune
di Noto, eletta capitale del Barocco, ma anche il liberty di Avola e di altri comuni sono
elementi artistici degni di nota. Pochi territori al mondo possono vantare una tale
densità di siti, reperti e luoghi, monumenti, necropoli.
L’attrattività del patrimonio archeologico, artistico e culturale della Provincia è senza
dubbio alto.
Ma il principale punto di forza dell’offerta culturale è costituito dalle rappresentazioni
classiche che, oltre ad essere una rilevante operazione culturale e, svolgendosi nei mesi
di maggio e di giugno, costituiscono il principale strumento di destagionalizzazione del
turismo.
Il problema relativo a tale ricchezza di beni culturali è dovuto all’organizzazione a alla
comunicazione di questi. Diventa difficile gestire i flussi turistici e gli escursionisti, una
debolezza della territorio principale è la carenza dei servizi legati a questo tipo di

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
turismo
I principali Punti critici attuali sono:
-collegamenti continui, puntali e certi tra le sud-destinazioni,
-Il fallimento di diversi tentavi di creazione di guide audio, che accompagnano il turista
lungo un percorso definito è dovuta al fatto che una politica del genere se intrapresa da
un solo comune, o se intrapresa solo dall’amministrazione o solo da associazioni e tour
operator non diventa un servizio ma accentua il disservizio ove questa non sia ben
comunicata o del tutto assente.
Valutazioni
finale
Anche questo prodotto è considerabile potenziale, o comunque con grandi potenzialità,
poiché nonostante l’enorme potenziale nella destinazione provinciale nel complesso
manca di organizzazione, mancano innovazioni tecnologiche nelle guide turistiche:
applicazioni per telefonia mobile (App di viaggio con le mappe dei luoghi di interesse;
App guida descrittive), card integrate, web 2.0.
TURISMO INDUSTRIALE
Caratteristiche E' un turismo di nicchia, in costante crescita, che ruota attorno all'interesse per un sito
industriale, spesso fortemente legato a un marchio, ad esempio la Fabbrica della
Guinness a Dublino risulta essere una delle attrazioni più gettonate d'Irlanda, le centrali
idroelettriche italiane forniscono un altro esempio. Funzionanti o dimessi, molti luoghi
industriali che ambiscono a diventare siti di turismo industriale. Il turismo industriale
inizia ad assumere una specifica identità alla fine degli anni Novanta, quando archivi e
musei d'impresa, sedi di attività economiche quali banche, assicurazioni, infrastrutture
collegate ai trasporti, edifici creati per la collettività, antichi edifici\fabbriche di
produzione e trasformazione di prodotti villaggi industriali insieme a testimonianze di
archeologia industriale, diventano oggetto di valorizzazione culturale e di visita
turistica.
Attrattività La provincia di Siracusa possiede degli elementi attrattivi da questo punto di vista. Ad
Avola tra i monti è presente una delle prime centrali idroelettriche d’Italia costruita nei
primi anni del 1900.
Le vecchie tonnare, dove si pescava e trattava il tonno per la commercializzazione.
Queste in passato costituivano il centro dell’attività economica del sud della Provincia.
La stessa cosa vale per gli antichi palmenti o trappeti.
Ed infine il polo industriale petrolchimico, ormai in declino potrebbe essere rivalutato
tramite il turismo industriale. Programmare un viaggio didattico-esplorativo attraverso

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
51
ANDREA SANGREGORIO
l'evoluzione delle tecnologie industriali, dal dopoguerra ad oggi così come è già stato
fatto da altri territori, nella Rur in Germania ad esempio o a Pitsburg.
Competitività Fatta eccezione per la tonnara di Vendicari che è ristrutturata e visitabile le altre due (di
Avola e Marzamemi) non lo sono, e non esiste nessun museo relativo. Discorso diverso
per i palmenti,molte mostre appartengono a privati, altre a pubblici. Nel complesso
l’organizzazione, l’accessibilità e la comunicazioni di queste risorse è del tutto assente.
Valutazioni
complessive
. Il prodotto in questione è solo potenziale. L’attrattività non risulta essere alta e la
competività e molto bassa. Il prodotto avrebbe di certo bisogno di organizzazione,
coordinamento, promozione, integrazione territoriale.
ENOGASTRONOMICO
Caratteristiche Il turismo enogastronomico è legato alla tradizione culinaria di una destinazione. In
questo contesto, infatti, il cibo assume un ruolo nuovo, diventando il medium di un
territorio, di una cultura e dei valori legati alla terra ed alle proprie radici. Una ricerca
condotta dall’osservatorio nazionale del turismo rivela che l’Italia è intesa come
destinazione gastronomica per eccellenza. Mangiare bene è condizione essenziale per
fare buon turismo.
Il turismo enogastronomico vale cinque miliardi in Italia e si conferma, anno dopo
anno, il vero motore della vacanza Made in Italy che è l’unica nel mondo a poter
offrire ben 176 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396
specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini DOC. Nella
valutazione complessiva di un’esperienza turistica, il modus vivendi di un territorio
appare spesso più decisivo della visita al museo e determinano la soddisfazione o
meno del cliente. L’attrattività del settore è decisamente alta e lo sarà sempre di più
soprattutto nei confronti dei turisti stranieri
Competitività La gastronomia della Provincia diSiracusa fonda le proprie radicinella storia
millenaria e lascia intravedere una contaminazione multiculturale che va di pari passo
con la stratificazione culturale
siciliana
Senza dubbio la provincia di Siracusa non è seconda a nessuno per quanto riguarda la
ricchezza e la varietà di sapori. I punti di forza della tradizione enogastronomica
siracusana: il miele, le mandorle, gli agrumi, il pesce, il vino rosso d’Avola.
Il miele è uno dei prodotti tipici del luogo, con le tante aziende di apicoltura che ne
confezionano preziosi barattoli.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
52
ANDREA SANGREGORIO
La mandorla è un altro dei prodotti locali e difatti tanti dei piatti tipici, un nome che
ha riconoscibilità a livello mondiale è senza dubbio la “Pizzuta di Avola”.
Tra tutti i prodotti enogastronomici quello che più degli altri aumenta la competitività
nell’arena internazionale della Provincia di Siracusa è la riconoscibilità, e la fama del
“Nero D’Avola”.
Valutazioni
Complessive
Pensare al turismo enogastronomico come un prodotto a se, o pensare
l’agriturismo(derivazione del turismo enogastronomico) comeprodotto unico è un
limite ed un errore. L’enogastronomia non è un aspetto in grado di attrarre
autonomamente un numero significativo d turisti, ma resta un fenomeno, seppure
qualitativamente rilevante, ma pur sempre di nicchia. L’enogastronomia è un
fenomeno in grado di caratterizzare il turismo del siracusano la strategia giusta è
quello di intenderlo come elemento aggiuntivo sebbene il suo valore aggiunto può
essere notevole (si pensi ad esempio al brand già affermato del vino Nero D’Avola).
7.1.3 BALNEARE
Per turismo balneare si intende quella vacanza nella quale si staziona in località di mare.
Tra le attività principali, i bagni e l'elioterapia (i bagni di sole). Le attività e i servizi che con il tempo si sono
venuti a creare attorno alla destinazione mare sono molti. In diverse località balneari il valore aggiunto alla
vacanza non lo da il mare in se ma tutti i servizi di contorno. Quello balneare è un turismo di massa, le
strutture collegate sono : villaggi turistici, grandi Hotel, resort, spiagge privati, bar, ristoranti, discoteche,
così come strutture complementari. E’ un turismo estremamente stagionale, in Italia da Giugno a Settembre
anche se il Meridione potrebbe benissimo vendere il prodotto da Aprile ad Ottobre.
L‟ambiente competitivo su questa linea è piuttosto aggressivo, popolato da concorrenti in grado di
mantenere leadership di costo o con gli spazi e la capacità di mobilitare enormi investimenti indirizzati al
segmento extra-lusso. Il bacino di domanda è molto ampio, ma presenta tassi di crescita e una redditività nel
complesso inferiori alla media.
Il turismo balneare, infatti, grazie anche alla sua continua evoluzione e flessibilità continua ad rimanere il
grande attrattore nella scelta della Provincia di Siracusa come meta turistica, risultando le località costiere,
sempre le più ambite.
BALNEARE TRADIZIONALE
Caratteristiche Il prodotto non è altro che la tradizionale vacanza balneare della durata di 1 o 2
settimane nei mesi giugno-settembre con motivazioni prevalenti di relax. Il target
di riferimento principale sono le famiglie e la fruizione della vacanza rappresenta

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
53
ANDREA SANGREGORIO
una combinazione di sole/mare/relax
Attrattività Un’indagine Marcury mostra come in Italia i movimenti turistici sono per i due
terzi legati ad antiche e consolidate tradizioni: turismo balneare e quello d’arte
(di cui si è parlato sopra). Il turismo balneare ha un’incidenza del 38,5%
sull’intero mercato turistico. L’appeal maggiore è nei confronti dei connazionali,
non si troveranno statunitensi o giapponesi in vacanza in Italia o in Sicilia per
ragioni balneari. La provincia si Siracusa continua ad attirare maggiormente per
il mare,sono le località balneari quelle che presentano ,a maggior concentrazione
di strutture alberghiere.
Competitività La scarsa presenza di strutture e organizzazioni imprenditoriali nella gestione
delle spiagge rendono l’offerta di turismo balneare della provincia,
paradossalmente, più apprezzata dagli stranieri. Questo lo si evince da
un’indagine condotta su un campione di albergatori e tour operator del luogo. La
maggior parte delle spiagge sono libere, il mare è pulito e incontaminato in tutta
la zona sud della Provincia. Noto, nella zona sud della provincia, grazie alle coste
della riserva naturale e della pre-riserva di Vendicari, è stata premiata per la
bellezza del mare e delle spiagge, con le 5 vele di Legambiente. La provincia,
soprattutto la zona sud, offre elevate garanzie di qualità ambientale dei suoi mari,
grazie anche alla presenza di depuratori. A parte Vendicari le località balneari di
rilievo sono Avola, Marzamemi, Portopalo, Fontane Bianche, Brucoli.
Il Mare del sud della provincia ha due punti di forza: una zona è raramente
colpita dai venti e questo consente di godere tranquillamente la vacanza e il
mare; un’altra è spesso colpita dai venti e questo consente di praticare sport come
vela e snorkeling, così come lo è pure la penisola della maddalena nella zona
nord.
Valutazioni
complessive
Il turismo balneare tradizionale continua a confermarsi un’attrazione della
Provincia, senza dubbio occorre investire in ciò che la caratterizza e la rende
competitiva, sarebbe a dire la sostenibilità e la qualità ambientale, quindi
strutture ricettive di piccole dimensioni. In oltre il clima caldo per quasi tutto il
periodo dell’anno può permettere di ridurre la stagionalità del prodotto balneare
7.1.4 SPORT.
Molti sport vanno praticati all’aperto, e non tutti i mesi dell’anno concedono un clima ideale a questa attività.
Le attività sportive richiedono attrezzature, la presenza di diversi servizi complementari legati sia
all’alimentazione sia alla sanità. Una destinazione che riesce ad offrire un clima ottimo tutto l’anno con la

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54
ANDREA SANGREGORIO
presenza di tutti i servizi accessori necessari per chi pratica attività sportive agonistiche, potrebbe candidarsi
a diventare destinazione perfetta per gli allenamenti di atleti professionisti.
SVERNARE LO SPORT
Caratteristiche Il prodotto è orientato ai gruppi di interesse (club, associazioni) desiderosi di
praticare attività sportive agonistiche e comprende pacchetti con circuiti,
escursioni, benessere. La durata media del soggiorno varia a seconda che si tratti di
vacanzieri che vogliono allenarsi durante le vacanze, e in questo caso può durare
1-2 settimane, o atleti in ritiro per allenamenti, e in questo caso può durare diverse
settimane.
Alla base dello sviluppo del prodotto c’è la strutturazione di specifici servizi di
accompagnamento, orientamento, noleggio attrezzature, ecc. Itinerari e attività
possono essere svolte autonomamente o con accompagnatore (sotto l’egida
dell’organizzazione locale), con mezzi propri o con mezzi noleggiati nei punti di
partenza degli itinerari.
I pacchetti di vendita possono includere solo alloggio (al massimo in mezza
pensione), e accordi di partnership con palestre e strutture sportive.
Attrattività Non esistono stime e dati statistici relativi, ne complesso si può dire che attirare
questo tipo di turismo può essere un ottimo modo per destagionalizzare e per far
parlare della destinazione ed aumentare il suo appeal.
Competitività La provincia di Siracusa è senza dubbio competitiva da questo punto di vista. La
lunga esperienza sportiva e al presenza di ottime scuole e squadre legate a diversi
sport che hanno visto eccellere atleti locali fino alla conquista di medaglie
olimpiche, e ambiti titoli mondali, testimoniano che le strutture e i servizi sono
idonei a poter ospitale gli atleti.
Il clima è mite tutto l’anno ed è possibile svernare gli allenamenti. Il livello medio
dei prezzi è notoriamente più basso della media italiana, rende la permanenza a
basso costo
Valutazioni
complessive
Attivare questi tipo di turismo, seppur di nicchia, potrebbe essere un’altra via
percorribile che potrebbe perseguire l’obiettivo di destagionalizzare il turismo,
aumentare la notorietà della destinazione, aumentare i flussi e l’occupazione nei
settori complementari
7.5 RELIGIOSO
Per turismo religioso si intende quel tipo di turismo che ha come principale motivazione la visita nei luoghi
religiosi come santuari, conventi, chiese, abbazie, eremi e luoghi sacri constatandone non solo il "Genius

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Loci", l'essenza religiosa del luogo, ma anche la bellezza artistica e culturale. Non va confuso con il
Pellegrinaggio.
RELIGIOSO
Caratteristiche Il prodotto è orientato verso comunità ecclesiastiche, confraternite, anziani,
gruppi parrocchiali, gruppi scout.
La durata media delle soggiorno è di 2-3 notti. Spesso l’itinerario è già
organizzato dai tour operator e i gruppi si muovono con pulmini privati a
noleggio, non risulta essere un limite la debole organizzazione dei servizi di
trasporto interno.
Attrattività E’ un turismo di nicchia che non occupa elevate quote di mercato ma alcune
destinazioni sono riuscite a farne il prodotto principale. I dati dell’osservatorio
del turismo e del XVII Rapporto sul turismo italiano dicono che come prodotto
unico il turismo religioso è in fase recessiva, ma se integrato con l’arte e la
cultura può offrire occasioni di crescita ( Esempi di Assisi, Roma)
Competitività Numerose sono le Chiese storiche (itinerario delle undici Chiese rupestri)
presenti sul territorio. Il Santuario della Madonna delle Lacrime riesce già da
tempo ad attirare turisti. Un altro elemento attrattivo possono essere le feste
sacre, prima tra tutte Santa Lucia. In fine un itinerario legato al turismo
religioso potrebbe essere quello costruito sulle “Orme di San Paolo Apostolo”.
Le strutture ricettive sono adeguate a questo tipo di turismo, l’unica punta
debole risulta ancora essere l’organizzazione degli itinerari e i collegamenti
tramite trasporti pubblici.
Valutazioni complessive
7. 6 EVENTI
Il turismo degli eventi è quel turismo legato ad occasioni particolari, appuntamenti fissi che si ripetono con
una determinata frequenza o occasioni uniche, ma in ogni caso con una precisa collocazione geografica e
temporale, e in relazione alle quali si sposta un certo numero di persone con diversa provenienza. È quindi
un turismo che potremmo definire “trainato”, proprio perché al seguito dell’evento oggetto di interesse.
Sulla base di questa definizione è possibile individuare alcuni principali segmenti del turismo degli eventi
aggregativi: i congressi; le manifestazioni fieristiche; i raduni sportivi, politici, religioso.
EVENTI
Caratteristiche Il prodotto prevede brevi soggiorni (da 1 a 3 notti) per assistere ad eventi musicali,
di spettacolo o di sport che possono essere svolti sia in alta che in bassa stagione.

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56
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Il turista non è esigente e normalmente si adegua anche a sistemazioni modeste pur
di assistere all’evento di proprio interesse. Il target di riferimento è perlopiù
composto da giovani.
Attrattività La tendenza ai viaggi più brevi ma ripetuti durante l’anno, la maggiore propensione
alle vacanze “attive”, la diffusione di itinerari tematici, hanno fatto si che il turismo
culturale sia diventato uno dei prodotti che non ha conosciuto crisi negli ultimi anni.
In questi casi si genera una forma di turismo in cui è senz’altro prevalente la figura
del cliente utilizzatore. Alcune caratteristiche di questo tipo di turismo sono: la
spesa media giornaliera è in linea con quella del turismo ricreativo; nella scelta delle
strutture ricettive, gli alberghi di fascia alta/medio-alta lasciano il passo a quelli di
fascia media/medio-bassa e alle strutture extralberghiere; viene meno la tendenza a
prolungare il soggiorno per scopi vari perché la stessa partecipazione all’evento si
configura, nella mente del turista, come tempo libero, occasione di svago
Competitività Per quanto riguarda il turismo congressuale, nonostante sia molto attrattivo, la
provincia di Siracusa non è in grado di essere competitiva soprattutto in relazione
con la vicina Catania, data la relativa lontananza dell’aeroporto. Per quanto riguarda
gli eventi religiosi, folkloristici, sportivi, musicali, e cinematografici, la Provincia di
Siracusa vanta alcune punte di diamante. L’infiorata e il corteo Barocco a Noto; il
Medival Fest a Buccheri; il Jazz Fest a Buccheri; la Coppa Belmonte ad Avola; il
Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi; la rassegna del Teatro Antico di
Siracusa; il Carnevale di Palazzolo; sono sicuramente esempi di eventi che hanno
visibilità a livello regionale, e alcuni anche nazionale.
Valutazione
complessiva
Questo è un prodotto particolarmente difficile da lanciare poiché richiede grandi
capacità organizzative e adeguati contenitori.
Vi sono tuttavia ottime possibilità legate agli investimenti in comunicazione degli
eventi già esistenti.
7.2 Fattori attrattività
I fattori di attrattività sono stati valutati tramite un sondaggio rivolto alla pubblica amministrazione, ai tuor
operator, agli albergatori e agli opinion leader che gentilmente hanno offerto il loro contributo al lavoro.
Ciascun prodotto è stato valutato sulla base dei seguenti parametri:
Dimensione del mercato: valutazione della dimensione dei turisti potenziali
Evoluzione del trend: dinamica della domanda del mercato globale.
Fuori stagione: capacità del prodotto di sviluppare flussi turistici anche nei periodi di bassa stagione.

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Interesse dei T.O.: capacità del prodotto acquistato e di conseguenza piazzabile dagli operatori che si
occupano della commercializzazione: Tour Operators, agenzie di viaggio e associazioni.
Tabella 20. Tabella prodotti\ fattori di attrattività
Fattori di attrattività
PRODOTTI Dimensione
del mercato
Evoluzione del
trend
Fuori stagione Interesse dei
T.O
Attrattività
totale
Culturale, storico,
artistico
Alta
Naturalistico Medio
Alta
Turismo industriale Medio
Bassa
Enogastronomico Media alta
Balneare Tradizionale Media
Sport Media
Religioso Media
Eventi Medio alta
Leggenda: Basso , Medio , Alto
7.3 Possibilità competitive
Per la valutazione della capacità competitiva dei prodotti turistici sono stati considerati i seguenti parametri:
Accessibilità e variabilità interna: accessibilità esterna, viabilità interna, trasporti.
Ricettività: varietà dell’offerta, standard qualitativi, localizzazione, servizi complementari, facilities
specifiche, personale.
Servizi complementari: servizi generali, assistenza al turista, intrattenimento, noleggio, servizi per segmenti
specifici, servizi di spiaggia, escursioni, shopping, cultura-arte-artigianato, ristorazione. Risorse ambientali:
pregio delle risorse, clima, conservazione e fruibilità delle risorse.
Ospitalità e autenticità: cordialità dei residenti, tipicità dell’ambiente, sicurezza.
Per ciascun aspetto considerato, la valutazione evidenzia la performance dell’area in relazione alle esigenze
dei turisti che vengono per ciascuna motivazione/prodotto.
Anche ai fini di questa valutazione ci si avvale dei dati raccolti durante le interviste agli stekeholder più volte
elencati.
Tabella 21- fattori di competitività di ogni prodotto
PARAMETRI PRODOTTI

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Culturale,
artistico,
storico
Naturali
stico
Turism
o
industri
ale
Enogastro
-nomico
Balneare
tradiziona
le
Sport Religioso Eventi
Accessibilità e
viabilità interna
Ricettività
Servizi
complementari
Risorse
ambientali
Ospitalità e
autenticità
Situazione
complessivaattu
ale
Medio Medio basso medio medio-
alta
alto medio alto
Valore
complessiva
potenziale
alto alto medio alto alto alto medio alto
Leggenda: Basso , Medio , Alto
7.4 Scelta del portafoglio
Sulla base delle analisi precedenti è stato possibile identificare i prodotti turistici che possono essere
sviluppati dall’area nel breve-medio periodo e quelli che invece presentano maggiori difficoltà e
improbabilità nella riuscita.
Naturalmente la scelta ottimale è quella che presenta contemporaneamente alta attrattività e capacità
competitiva, mentre quella più sfavorevole si ha con una bassa attrattività e una bassa capacità competitiva.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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PRODUCTS MIX
Tabella 22- Products mix
La tabella mostra chiaramente quali sono i prodotti su cui bisogna concentrare la strategia ed è prioritario
l’impegno in termini di investimento in comunicazione e commercializzazione.
Prodotti prioritari:
Balneare tradizionale
Sport
Eventi
Culturale storico artistico
Enogastronomico
Alcuni di questi, come il turismo enogastronomico, risultano avere grandi potenzialità inespresse. Investire
in questi prodotti, secondo questo studio, risulterebbe molto produttivo in termini di aumento dei flussi
turistici.
Altri prodotti,come quello naturalistico, possono essere sviluppati con gli appositi investimenti, di cui s dirà
più avanti, altri invece come quello industriale sono in una fase in cui non è consigliato, in base a questo
studio, investire.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
60
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8.Obiettivi, strategia, modello di sviluppo
8.1 Obiettivi generali
Gli obiettivi che si propone questo Paino di Marketing territoriale per la Provincia di Siracusa sono i
seguenti:
1. aumento dei flussi turistici, in particolare quelli stranieri più orientati verso destinazioni culturali e
naturalistiche.
2. diminuzione della stagionalità dei flussi turistici. Rendere il turismo un settore attivo tutto l’anno,
che garantisca una fonte di reddito e di occupazione costante estendendo le ricadute economiche
verso gli altri settori del sistema locale (commercio, agricoltura e artigianato).
Questo è possibile solo destagionalizzando i flussi.
3. Aumentare l’impatto economico del turismo sul territorio facendo partecipare allo sviluppo turistico
le aree non ancora valorizzate dell’entroterra, ma investendo soprattutto su quelle a maggior
potenzialità come quelle costiere.
4. Sostenibilità ambientale e difesa del paesaggio e della biodiversità. L’obiettivo è di mantenere
inalterato il patrimonio e le risorse ambientali, poiché essenziali sia ai fini del settore turistico sia al
fine di mantenere inalterata il livello della qualità della vita.
8.1.1 Obiettivi specifici
In modo meno generale vengono indicati gli obiettivi più specifici che suggeriscono le azioni da attuare.e
grado di priorità a breve e medio lungo termine
1. Creare un’identità turistica del territorio che si possa distinguere dalla destinazione “Sicilia” nel
complesso. Aumentare la conoscenza e investire nella promozione dell’immagine del territorio. Sfruttare i
Brand già avviati e forti al livello internazionale come quello del Nero d’Avola, oppure creando un nuovo
marchio di qualità per tutta la Provincia.
2. Sviluppare il sistema di promo – commercializzazione.
3. Sviluppare nuovi prodotti turistici, investendo nei servizi complementari mettendo a sistema tutte le
risorse disponibili (servizi trasporto, assistenza, sport e svago, servizi high-tech).
4. Qualificare le professionalità nel turismo (guide turistiche nelle diverse lingue, info point, addetti alla
comunicazione).
5. Investire nella cultura dell’accoglienza e nello sviluppo di un’identità culturale.
6. Sviluppare e migliorare l’accessibilità e il sistema di servizi pubblici per la viabilità interna.
7. Migliorare la qualità e la fruibilità dell'ambiente naturale e urbano (ZTL e centri commerciali naturali)

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
61
ANDREA SANGREGORIO
8.2 Modello di sviluppo
Il modello per lo sviluppo degli obiettivi sopra proposti di questo piano prevede l’integrazione e
l’interazione e il coinvolgimento dei diversi attori della scena, la creazione di un Brand, e la promozione
dello stesso. Ai fini dello sviluppo di una destinazione il modello di governance adottato risulta
fondamentale. In questo modello il ruolo della pubblica amministrazione non può essere predominante, non
fosse altro perché le linee politiche risultato essere spesso discontinue nel tempo, e non solo, ma anche
perché i protagonisti che operano nel settore turistico sono molteplici, ed è giusto che tutti vengano coinvolti
nel processo di definizione delle strategie, affinché queste siano condivise.
Per quanto riguarda gli investimenti e le politiche da attuare, in base alla studio fatto, risulta necessario
investire prima di tutto sul livello generale dell’offerta: viabilità, informazione, pulizia, formazione degli
operatori e sensibilizzazione della cittadinanza.
8.2.1 La strategia generale
Per raggiungere gli obiettivi del paino di Marketing di cui sopra, è necessario agire sotto diversi fronti al
fine creare un’identità e una cultura turistica e dell’accoglienza, promuovere e organizzare il territorio.
In questa direzione risulta fondamentale innescare un processo di formazione e comunicazione interno ed
esterno delle politiche di marketing , di promozione e di comunicazione. Importante è anche la convergenza
delle azione e delle politiche intraprese da tutti gli stakeholder del territorio provinciale.
Per formazione e comunicazione internasi intende un sistema di sensibilizzazione e di rinforzamento delle
identità culturali locali al fine enfatizzare il potenziale inespresso delle nostre popolazioni in termini di
“ospitalità” migliorando la cultura dell’accoglienza.
Per far questo il Piano di Marketing propone l’organizzazione di corsi di formazione e strategie di marketing
interno (ai fini dell’incremento della produttività dell’industria turistica). Il cittadino deve prendere
consapevolezza che è parte integrante del processo produttivo complessivo del settore turistico.
Per comunicazione e marketing esterno si intende un insieme di azione di promozione del prodotto
turistico tramite i mezzi di comunicazione, rivolgendosi ad un target estero. La meta è rendere provincia
riconoscibile e scorporata dall’immagine unica della Sicilia e, possa competere nei mercati del turismo
nazionale e internazionale. La strategia che si suggerisce di adottare è quella della promo-
commercializzazione e, la strategia di comunicazione da adottare è la Unique selling Proposition (una sola
offerta, una sola immagine).
Per convergenza si intende il concetto di unificare le politiche promozionali dei comuni da un lato per
rinforzare la titolarità della governance del distretto e dell’agenzia deputata alla promozione, dall’altro per
unificare e rinforzare in maniera competitiva l‟immagine complessiva organizzando le azioni che fino ad
oggi hanno generato confusione, disomogeneità dell’offerta e perdita di competitività. Non pochi sono gli

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
62
ANDREA SANGREGORIO
esempi di azioni lodevoli intraprese da singoli comuni che se non condivise da altri rischiano di diventare un
inutile spreco di risorse.
Questa strategia che abbiamo definito generale dovrà attuarsi in un’ottica temporale di lungo periodo con una
definizione di tappe fondamentali che estrinsecheremo nel seguito del documento attraverso la definizione
delle diverse strategie puntuali per macroaree d’azione.
8.2.2Modello di Governance
La strategia di promo-commercializzazione prevede il rapporto simbiotico tra il pubblico e il privato. Il
primo si occuperà degli interventi interni al territorio al fine di aumentare il livello di servizi complementari
dell’offerta turistica ( corsi di formazione per gli operatori, viabilità interna, servizi di accoglienza e
informazione in loco), il secondo si occuperà della commercializzazione. Un terzo attore, un’agenzia di
diritto privato compartecipata dalla provincia a dalla camera di commercio, si occuperà della promozione,
del marketing territoriale,della creazione e della cura del Brand. La società di promozione avrà un consiglio
di amministrazione che sarà rappresentativo del Distretto, degli albergatori, dei comuni coinvolti e della
Provincia.
Il Distretto Turistico Siracusa-Val di Noto,organismi di partenariato pubblico/privato, è il mezzo che più di
ogni altro può essere deputato al miglioramento delle condizioni dell’offerta complessiva di tutto il territorio
provinciale. Al Distretto spetta il compito di reperire le risorse per attuare le azioni predisposte in questo (o
in un altro)piano di sviluppo turistico, avente un orizzonte temporale non inferiore a tre anni. Il distretto
devo inoltre creare un organo, un osservatorio, per monitorare l’andamento del settore turistico, la
soddisfazione della domanda e i risultati o le criticità delle politiche attuate.Sempre il distretto assieme alla
Provincia regionale e in collaborazione con i comuni interessati dovrà occuparsi di risolvere il problema
della mobilità interna.
Per quanto riguarda la commercializzazione si propone il modello packgine.
La traduzione in offerte commerciali dei prodotti elencati nel capito precedente, è generalmente oggetto di
soggetti preposti alla commercializzazione diretta o intermediata. La norma prevede che siano i Tour
operator a mettere assieme più servizi (ovvero per definizione il pacchetto turistico ad esempio: hotel +
trasporto), e sono i TO ad offrire e vendere questi pacchetti nei mercati. La creazione pertanto di itinerari, ed
altre proposte commerciali potranno essere sostanzialmente sostenute ma l’amministrazione pubblica non
può sostituirsi alle logiche prettamente commerciali dei singoli operatori di settore.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
63
ANDREA SANGREGORIO
9 PIANO DEGLI INTERVENTI e COSTO DEGLI INTERVENTI
In linea con gli obiettivi fissati e la strategia indicata gli interventi saranno i seguenti e riguarderanno il
miglioramento della viabilità interna, la creazione di un’identità culturale, formazione alla cultura
dell’accoglienza, potenziamento dei servizi legati all’accoglienza dei turisti nei luoghi di interesse, ed infine
alla promozione del territorio. Per ogni intervento è indicato il soggetto (pubblico o privato) a cui spetta
attuarlo.
Creazione di un brand.Gli interventi di comunicazione devono puntare a far conoscere l‟area nella
sua dimensione totale, diffondendo una nuova immagine e quindi cercando di attrarre e incuriosire i
clienti\turisti. Bisogna dare priorità ad interventi di questo tipo se si vuole proporre l‟area sul
mercato in modo competitivo definendo un “brand” chiaro, semplice ed evocativo della nuova
offerta. Strategia di comunicazione Unique selling Proposition per indicare un’unicità di offerta
turistica
Istituzione un’agenzia di promozione, una società di diritto privato, s.p.a, che si occupi in modo
specifico del marketing al fine di assicurare una strategia di promozione efficace e continua. Il
nuovo soggetto deve avere un ruolo di collegamento con tutti gli altri soggetti che operano nel
settore: Provincia, Camera di Commercio, Università, APT d’ambito, Consorzi Pro Loco,
Associazioni di categoria, operatori, imprese.
All’interno della stessa deve essere istituita una film commission con il compito di attrarre cast
cinematografici nel territorio, con un ritorno elevato d’immagine. Alla società per azioni
parteciperanno Provincia regionale di Siracusa con una quota del 60, la Camera di Commercio con
una quota del 40%.
La stessa avrà il compito di curare il Destination Management Sistem(DMS). Il DMS è un portale
web che si propone di colmare il gap comunicativo e integrare l’offerta di informazioni del
territorio, in funzione della domanda di potenziali turisti e visitatori. I DMS consentono di gestire
l'offerta turistica di un territorio secondo un approccio sistemico offrendo ai clienti-turisti, attraverso
il web, tutte le informazioni turistiche riguardanti il territorio di interesse. Il fruitore può, attraverso
un percorso interattivo di tipo 2.0, inserire i suoi parametri di esperienza desiderata e ottenere in
modo rapido e chiaro un pacchetto d’offerta che corrisponde in modo esaustivo alle esigenze
esplicitate di tempo, di budget e di interessi.
Sul portale il cliente si aspetta di trovare concentrate e immediate tutte l’informazioni d’interesse del
territorio:
• le informazioni sul territorio;
• dove dormire e dove mangiare;
• i luoghi di interesse naturalistico, paesaggistico, artistico, culturale, religioso, ecc;
• i luoghi dove acquistare i prodotti e l’artigianato tipico;
• i servizi presenti sul territorio;

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• gli orari dei musei, degli esercizi pubblici, dei luoghi da visitare;
• le previsioni meteo;
• i siti da cui poter fotografare le principali attrazioni turistiche;
• le attività da svolgere in ogni area.
Istituzione dell’Osservatorio del turismo con il compito di approfondimento sui seguenti campi
d’indagine : la domanda (turisti e turismi), l'offerta, le politiche e il loro monitoraggio,
Intervento ad hoc merita il settore enogastronomico, ed in particolare quello vinicolo. Dall’indagine
field svolta, la quasi totalità degli intervistati concorda nel dire che, tra tutti i prodotti e le risorse
della Provincia di Siracusa, il vino ed in particolare il Nero D’Avola risulta essere quello con la
maggiore notorietà. Sfruttare il brand non è l’unica azione da conseguire, bisogna
sull’organizzazione dei ristoratori per adeguare l’offerta redigendo un apposito disciplinare, e
formando il personale impiegato nei settori della ristorazione nella cultura del vino. Da questo punto
di vista si può agire emulando le azioni intraprese sia dalla Regione spagnola di LaRioja, sia dalla
Provincia autonoma di Trento. La prima ha fatto del vino il proprio biglietto da visita, organizzando
una campagna marketing mirata ad identificare La Rioja come “la terra col nome del vino”. Dopo di
che la regione ha organizzato tour nelle cantine con il “Vinobus”, ha stabilito orari fissi di apertura di
tutte le cantine, ha organizzato corsi di formazione all’accoglienza. Nel trentino si è agito in un altro
modo. Il settore enogastronomico si è promosso con fiere ed eventi ad hoc, si è creato un disciplinare
per tutti i rivenditori di vino di modo che venisse promossa la produzione propria, si è addirittura
lanciato un brand “Osterie Trentine” al fine di rendere identica l’offerta enogastronomica. A distanza
di quattro anni, oggi si contano circa settanta osterie trentine.
Gli interventi di promozione in questa direzione sono: promozione del Brand Nero d’Avola;
creazione di un disciplinare per la fornitura del prodotto per i ristoratori, formazione sulla cultura
del vino del personale addetto alla ristorazione, marketing interno.
Formazione, Marketing interno e servizi di accoglienza.
Campagna di sensibilizzazione alla cultura turistica ed alla cultura dell’accoglienza
creazione campagne promozionali sui media e sulla stampa oltre che sulla cartellonistica e consegni
e newsletter (altri strumenti ritenuti più efficaci) per il sostegno della cultura del dell’accoglienza (al
fine di fidelizzare il cliente e non di spennarlo).
Investire sul riconoscimento di un identità culturale percepita dagli abitanti della Provincia.
Formazione e organizzazione degli impiegati, degli uffici, e delle guide turistiche nei siti di interesse
storico e naturalistico.
Quindi aumentare il livello di informazioni e assistenza al turista in loco, investire in applicazioni e
tecnologia che creano ambienti virtuali in 3D dei siti culturali ed archeologici.
Omogenizzare l’offerta enogastronomica.

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Miglioramento della viabilità. Un servizio di trasporto pubblico che consenta di rendere
raggiungibile da ogni comune qualsiasi località d’interesse. Far gestire il sevizio alla pubblica
amministrazione può non essere la soluzione più efficiente, economica ed efficace. Migliore è
cercare una collaborazione in partnership con i privati, con i quali si stabiliscono le tratte, gli orari e
le tariffe.
Segnaletica di direzione e informazione progettata su tutto il territorio provinciale con un piano
organico e di arredo urbano realizzati con analoghi criteri di qualità sotto il profilo estetico,
paesaggistico e ambientale.
Creazione di punti informativi nel territorio e collegamento in rete telematica internet.
Applicazioni internet:App di viaggio e App con posizionamento e descrizione dei siti di interesse
nella provincia.
INTERVENTI
Descrizione Soggetto
responsabile
Costo previsto
2013
Interventi
pluriennali
Fonte
Finanziamento
Istituzione società di
promozione
La società stessa 1.500.000,00
(budget)
SI In quota parte i soggetti
che vi partecipano
Creazione e promozione
di un brand
Società di
promozione
400.000,00 SI Budget società
Miglioramento della
viabilità interna
Servizio trasporto
pubblico
Segnaletica e
arredo urbano
Info point,
applicazioni
informative per
telefonia
Cooperazione
pubblico/privato
Provincia Regionale
Collaborazione
pubblico privato
€ 1.000.000,00
€ 300.000,00
€30.000,00
SI
NO
SI
Fondo JESSICA
Fondo JEREMY
Fondo FERS 2012-
2015 linea di intervento
4.1 azione 4.12
Formazione
(guide turistiche,
personale
Cooperazione
Distretto, Provincia,
Comuni
€ 300.000,00
SI
Fondo FERS 2007-
2013 linea di
intervento 4.1 azione

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pubblica
amministrazione)
Marketing
interno (cultura
accoglienza,
coinvolgimento
cittadini.
Società di
promozione,
Distretto
€ 200.000,00
SI
4.12
Promozione del prodotto
vinicolo.
Promozione del
brand Nero
d’Avola.
Formazione
personale.
Marketing
interno
Attività di
supporto per
l'attuazione del
programma di
promozione
Cooperazione o co-
promotion e co-
branding distretto,
eventuale
associazione di
categoria, Provincia
Regionale.
€ 300.000,00
€ 50.000,00
€ 200.000,00
€ 50.000,00
SI
SI
SI
NO
PO FESR 2007-2013
Associazioni di
categoria e produttori
privati
Provincia Regionale
Osservatorio del turismo Società di
promozione
100.000,00 SI
Budget agenzia

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
10 ACTION PLAN
Lo sviluppo del settore turistico della Provincia di Siracusa richiede di adottare una strategia chi definisca un
piano di interventi pluriennale. Lo studio dei casi di benchmark suggerisce che le politiche sul turismo sono
efficaci solo se perseguite senza soluzione di continuità. L’elenco degli interventi del capitolo precedente
suggeriva che gli stessi hanno valenza pluriennale, nella tabella in basso viene indicato per quanti anni
bisogna insistere sullo stesso intervento. Alcuni interventi non sono pluriennali, altri invece vanno mantenuti
fin tanto che si vuole perseguire l’obiettivo di sviluppo turistico, un esempio di quest’ultima categoria sono
tutti gli interventi di promozione dei prodotti turistici del territorio. L’arco temporale considerato in questo
studio è di sei anni.
ANNI
INTERVENTO 2013 2014 2015 2016 2017
Società di Promozione
Info point, applicazioni informative per
telefonia
Servizio trasporto pubblico
Segnaletica e arredo urbano
Formazione (guide turistiche, personale
pubblica amministrazione)
Marketing interno
Promozione del prodotto vinicolo
(Brand, Marketing interno,
formazione)
Attività di supporto per l'attuazione del
programma di
promozione (turismo vinicolo)
Osservatorio del turismo

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
68
ANDREA SANGREGORIO
Conclusione.
In questo lavoro di sviluppo di un piano di marketing territoriale per la Provincia di Siracusa si sono
analizzati: i trend nazionali e internazionali, le risorse della Provincia di Siracusa, lo stato dell’offerta
ricettiva della provincia e la composizione della domanda. Si sono analizzati tre casi di successo che, seppur
diversi tra loro,presentavano politiche di intervento molto simili, questo sta ad indicare che, è vero che ogni
destinazione è differente, ma è anche vero che le aspettative dei clienti sul livello di servizi e il modo di
raggiungere i clienti con la promozione risulta essere, in sostanza, sempre uguale.
Si può affermare, anche in forza di ciò che casi di benchmark ci insegnano, che la collaborazione, la
condivisione della vision e il coinvolgimento del territorio sono le chiavi del successo per lo sviluppo di una
destinazione.L’organizzazione dell’offerta turistica e lo sviluppo del settore non possono però dipendere solo
dagli attori istituzionali. Certo è vero che interventi del decisore pubblico provinciale risultano allo stato
attuale opportuni, se non indispensabili, in particolare per quanto riguarda l'adozione di politiche a favore
del "contesto turistico" sul versante della viabilità, della pulizia del territorio, della bonifica delle discariche
abusive, dell’organizzazione della valorizzazione del capitale umano.
Ma l’ente pubblico dovrebbe riuscire adentrare, nel contesto turistico, come uno dei possibili soggetti,
assieme agli altri attori imprenditoriali e alle comunità locali, nel processo di costruzione dei sistemi locali di
offerta, utilizzando le proprie leve di intervento per incentivare la costruzione consensuale dei cittadini
anche non operanti direttamente nel settore, in modo da assicurarne uno sviluppo sinergico. Questo
atteggiamento negoziale, in cui il settore pubblico si propone come una delle parti (dotata di propri obiettivi
e strumenti di azione) e non più come soggetto centrale di governo dello sviluppo, corrisponde all’idea di
governance proposta nel capitolo 8.
In conclusione, facendo anche la giusta autocritica, un attento osservatore potrebbe notare come in tutto il
lavoro non si sia parlato di diportismo nautico e dei porti turistici. Negli ultimi venti anni in questa provincia
i progetti portuali sono stati molti, ed è fuor da ogni dubbio pensare che il diportismo nautico possa
rappresentare un volano per il turismo. Tuttavia questo piano di marketing territoriale non vuole essere un
libro dei sogni, poiché sui progetti portuali è maggiore l’illusione e la delusione che la speranza e la serietà
con cui vengono affrontanti e discussi. Questo piano di marketing vuole essere invece una guida
programmatica la quale, al fine di realizzare l’obiettivo dell’aumento dei flussi turistici e dell’impatto del
turismo sull’economia locale, sappia organizzare e sfruttare ciò che la Provincia possiede già, senza il
bisogno che il suo sviluppo sia legato a qualche opera faraonica o cattedrale nel deserto.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
Ringraziamenti.
Questo lavoro non sarebbe stato realizzato senza l’aiuto di quei stakeholder (Tour Operator, Pubblica
Amministrazione, Opinion Leader) che si sono gentilmente prestati all’intervista. Si ringraziano in
particolar modo:
Onorevole Nicola Bono, Presidente della Provincia di Siracusa;
Professor Francesco Terranova, Assessore al turismo del Comune di Noto;
Francesco Lentini, proprietario della Agenzia Melagodo Viaggi;
Professor Paolo Pantano, economista, ed esperto di politiche ambientali;
Dott. Michele Falco dello Studio INNOVATION CONSULTING.
Si ringraziano anche i funzionari dell’ufficio statistica del turismo della Provincia Regionale di Siracusa e i
funzionari della Camera del Commercio di Siracusa.

Piano strategico di sviluppo del turismo in Provincia di Siracusa
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ANDREA SANGREGORIO
Bibliografia e sitografia
Bibliografia
- XVII Rapporto sul turismo italiano dell’Osservatorio nazionale del Turismo, 2012
- Corporate annual report, ENIT, 2012.
- Agenda territoriale strategica per l’area di Siracusa, Assessorato turismo e ambiente, Palermo
2007
- Quando un territorio diventa Brand, Provincia autonoma di Trento, 2012
- Le città tardo barocche del Val di Noto. Provincia regionale di Siracusa
- Piano di attuazione delle attività turistiche della Puglia, Regione Puglia, 2012
- La Rioja, Plan estretegicohorizonte 2005-2020, Spagna 2004.
- Relazione economica anno 2012 provincia di Siracusa, Camera di Commercio, 2012
- Analisi e approfondimenti per la disposizione delle linee guida per la politica turistica in
Trentino, Osservatorio provinciale per il Turismo, Trento, 2000.
Sitografia
- http://www.unwto.org/
- http://www.ontit.it/ont/
- http://www.enit.it/
- http://www.agenziapugliapromozione.it/portal/
- http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Tu
rismoSportSpettacolo/PIR_Turismo
- http://gencat.cat/
- http://www.larioja.org/
- http://www.trentinospa.info/
- http://www.siracusaturismo.net/
- http://www.splendidsiracusa.it/
- http://www.siracusa-sicilia.it/
- http://www.provincia.siracusa.it/
- http://it.wikipedia.org/