Mini dispensa introduttiva alle uscite didattiche · 2016. 12. 28. · Con la Reggia di Caserta,...

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ALLA CORTE DEI BORBONE reggia di caserta-parco reale

Mini dispensa introduttiva alle uscite didattiche 

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ALLA CORTE DEI BORBONE Reggia di Caserta, Parco Reale Borgo medievale di Caserta Vecchia

 Ambito didattico: Storia e Storia dell’Arte: dal medioevo all’età moderna.  

PERCHÉ VISITARE CASERTA:

 Con la Reggia di Caserta, Carlo di Borbone volle oscurare la gloria di Versailles. I più geniali architetti d’Europa costruirono così un palazzo di 1200 stanze e un immenso parco “in salita” costellato di capolavori. La Reggia di Caserta è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco dal 1997 insieme all'Acquedotto Carolino. Il piccolo borgo medievale di Casertavecchia affascina per le sue stradine lastricate, i palazzi gentilizi e le chiesette antichissime: qui si sente ancora forte la presenza delle vecchie tradizioni. Come se si tornasse indietro nel tempo si potrà scoprire la piazza Vescovado dove si affaccia la Cattedrale consacrata a San Michele, magnifica architettura in stile arabo-normanno con il tiburio policromo e la torre campanaria. Si conservano inoltre i ruderi del castello risalente al IX secolo.  

MONUMENTI E SITI  

La Reggia di Caserta.  Il 20 gennaio 1752, nel giorno del compleanno del monarca, il re Carlo di Borbone e la regina Maria Amalia di Sassonia danno solennemente inizio ai lavori del nuovo palazzo reale, che dovrà sostituire quello di Portici, recentissimo ma già inadeguato perché troppo vicino al mare e quindi esposto in caso di attacco da parte della flotta francese. La reggia deve celebrare la casata dei Borbone di fronte all’Europa, confrontandosi con l’obbligatorio

modello di Versailles. Per la nuova residenza è stata scelta una località quasi deserta, chiamata “la Torre” per la presenza di un vecchio castello dei 

La meravigliosa Reggia di Caserta con il suo parco

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principi Acquaviva che viene acquistato da Carlo. Il progetto originale, vistosamente ridimensionato, prevedeva una grande cupola centrale, un’enorme statua equestre del re e quattro torri angolari, mai realizzate. La parata internazionale degli architetti è imponente: direttore generale è il napoletano Luigi Vanvitelli affiancato dal casertano Marcello Fonton, cui viene affidata la direzione del cantiere; l’ingegnere idraulico Francesco Collecini è il responsabile delle canalizzazioni e dell’acquedotto; agli scultori Paolo Persico e Pietro Solari spettano le fontane; per il giardino viene convocato il parigino Marcel Biancour; al botanico inglese John Andrew Graefer verrà in seguito affidata la cura del giardino inglese. Come maestranze vengono messi al lavoro i prigionieri sottratti ai remi delle patrie galere; vengono poi organizzate spedizioni navali per rastrellare schiavi musulmani lungo le coste nordafricane: circa 3000 uomini. Tutte le cave di marmi e graniti del regno sono mobilitate, mentre nelle vicinanze vengono installate fornaci per la cottura dei mattoni. Iniziano così i lavori di una delle più splendide e grandi residenze reali dell’Europa settecentesca: 1200 stanze, 34 scale, quasi 2000 finestre. Il formidabile quadrilatero forma un blocco severo e nobilissimo, alto 36 metri, collegato ad un parco di 120 ettari. Va detto però che re Carlo non ne ha potuto godere: l’edificio è ben lontano dalla conclusione quando, nel 1759, gli viene affidato il trono di Spagna. Le traversie del palazzo continuano: nel 1764 le parti già costruite vengono occupate da famiglie di povera gente, rimaste senza casa in seguito a una carestia; nel 1770 Luigi Vanvitelli abbandona il cantiere, lasciando tuttavia al figlio Carlo, subentrato nella direzione, i progetti, i modelli, gli schizzi e i disegni che ancor oggi si possono osservare all’interno della Reggia. La costruzione si conclude nel 1774 e può finalmente ospitare la famiglia di re Ferdinando IV, instancabile organizzatore di feste, battute di caccia nel parco, memorabili “prime” nel teatro di corte.

Il palazzo è un capolavoro: Luigi Vanvitelli ha creato un monumento unico, con uno stile indefinibile in cui si mescolano elementi barocchi e neorinascimentali. L’interno è caratterizzato da un ampio atrio che si apre nello splendido vestibolo ottagonale attorno al quale si aprono quattro cortili. Prodigio di stile e funzionalità è lo spettacolare scalone d’onore, che dà accesso al vestibolo 

superiore: dappertutto statue settecentesche si alternano

con sculture antiche, in parte provenienti dagli scavi delle città sepolte dal Vesuvio.

Lo scalone d'onore

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Dal vestibolo del piano nobile si accede alla cappella palatina, con la tribuna riservata al re, oppure si imbocca l’interminabile sequenza degli appartamenti reali decorati con dipinti, mobili,

arredi e suppellettili del tardo Settecento e del primo Ottocento. Si passa attraverso situazioni diversissime e affascinanti: indimenticabile è il presepe settecentesco con oltre 1200 figurine mentre, all’opposto, una cupa e macabra atmosfera riempie la camera da letto di Ferdinando II, stroncato da un morbo infettivo nel 1859. Tutti i mobili della stanza, per timore del contagio, vennero bruciati, anticipando così di pochi mesi l’arrivo di Garibaldi, che il 20 settembre 1860 consegnava ufficialmente la reggia a Vittorio Emanuele di Savoia. Il parco della reggia è attraversato da un viale

lungo circa 3 chilometri, in leggera salita. Il parterre alle spalle del palazzo rispecchia i canoni del giardino alla francese, con aiuole regolari e viali geometrici. Le sorprese vengono più avanti, quando fra il rumore di acque correnti, fra prati e siepi, fontane, statue e boschetti, si giunge al balzo della cascata, alta 78 metri. Davanti, un grande bacino ospita lo spettacolare, duplice gruppo di statue di Diana, circondata dalle compagne, e di Atteone, trasformato in cervo e sbranato dai suoi stessi cani. Borgo medievale di Caserta Vecchia. Casa Irta, questo era il nome di Caserta nel periodo

medievale. Il toponimo sembra derivare dal fatto che l’attuale Casertavecchia sorgeva, a partire dal Medioevo, in posizione dominante su una collinetta posta a 401 metri di altezza. In epoca longobarda, nell’879, venne iniziata la costruzione del castello del borgo antico. Fu Pandone il Rapace, conte di Capua a volerne l’edificazione realizzando una fortezza

adibita ad abitazione che assunse l'aspetto

di un castello solo negli anni in cui dominarono i Normanni e gli Svevi. Quattro poderose torri

La fontana di Diana e Atteone

le stradine del borgo di Casertavecchia con il campanile della cattedrale in lontananza

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di avvistamento si ergevano nei quattro punti cardinali, a scongiurare ogni tipo di attacco da parte del nemico. Al centro della fortezza la torre maggiore rappresentava un sicuro rifugio contro possibili assalti; con i suoi 32 metri di altezza ed un diametro di circa 10 metri, era munita di un fossato e risultava quindi inaccessibile. Alla torre, che era costituita da tre sale circolari sovrastanti, si accedeva attraversando un ponte levatoio. La sala inferiore non aveva accessi, essendo destinata a cisterna. La sala intermedia era dotata di feritoie, mentre la parte superiore era costituita da due piani circolari concentrici collegati al centrale con due scale.  Nel XII secolo fu eretta la cattedrale, in stile romanico e dedicata a San Michele Arcangelo. Probabilmente la costruzione venne realizzata sui resti di una precedente chiesa longobarda. Come spesso succede, anche questa chiesa subì notevoli rifacimenti e modifiche che ne determinarono un ampliamento durante il XIII secolo con la realizzazione del transetto, della cupola e del campanile. Alla fine del XVII secolo furono effettuati ulteriori rifacimenti all’interno della cattedrale che ne trasformarono l'originario impianto romanico in una chiesa decorata in stile barocco: venne aggiunto un soffitto piano ligneo, decorato con dipinti e le pareti furono decorate con stucchi che presero il posto di affreschi medievali. Nel XV secolo ha inizio una lunga decadenza che terminò con l’abbandono totale del sito: Casertavecchia perse sempre più importanza, in quanto si trasferirono a valle gran parte delle attività commerciali e da ultimo la sede vescovile. Nel 1752 venne iniziata la costruzione della Reggia dei Borbone che determinò la nascita della "Caserta nuova", sorta intorno ad un centro abitato già esistente, in funzione della residenza reale.

APPROFONDIMENTI…:  

Luigi Vanvitelli.Fu architetto, ingegnere e pittore napoletano. Il padre, un famoso pittore olandese di vedute, Gaspar van Wittel,lo avviò alla pittura che probabilmente insinuò in lui l’interesse per l’architettura. Luigi studiò approfonditamente Vitruvio e i trattatisti del Cinquecento, diventando uno dei massimi esponenti del gusto classicista nell'architettura del Settecento. Architetto della fabbrica di S. Pietro nel 1726, Vanvitelli lavorò come architetto e ingegnere nelle Marche, ma il maggiore impegno fu speso per Carlo III di Borbone: nel 1752 iniziò la sua opera maggiore, la reggia di Caserta, neoclassica nella purezza dei volumi, e tuttavia memore del fasto scenografico barocco nell'innesto sullo spazio del magnifico parco e negli effetti prospettici degli interni (il celebre scalone d’onore). Si dedicò poi a interventi urbanistici e di restauro a Napoli e a notevoli opere di ingegneria come la sistemazione dell'acquedotto Carolino a Caserta. L’importante ruolo di Vanvitelli nell’architettura settecentesca non fu limitato alle opere realizzate, ma interessò anche l’insegnamento della professione. Presso il suo studio, prima a Roma e poi a Napoli, si formò una schiera di giovani architetti che intrapresero in seguito carriere autonome e prestigiose. La maggior parte di essi fu presente a Caserta, apprendendo direttamente sul cantiere insegnamenti artistici e tecnici.Tra di loro spicca Giuseppe Piermarini, autore del Teatro alla Scala di Milano, che ricevette i primi incarichi milanesi proprio su suggerimento di Vanvitelli. Si ricordano poi Francesco Sabatini, 

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che fu architetto di Carlo III a Madrid, e Antonio Rinaldi, attivo a Pietroburgo alla corte degli zar.

LO SAPEVATE CHE....: (Curiosità sull’itinerario)  

‐ Sulla prima pietra della Reggia di Caserta posta in opera una pomposa iscrizione recita: “Resti il palazzo, la soglia e la stirpe dei Borbone finchè questa pietra non voli in cielo per propria forza”.

‐ La realizzazione dell’acquedotto Carolino che alimentava le fontane del Parco della Reggia fu un’opera clamorosa: per portare acqua al parco attraversava cinque montagne, percorreva tre ponti ed era lungo 40 chilometri!

‐ Nel giardino inglese della Reggia sboccerà la prima camelia d’Europa.  MINI GLOSSARIO  

Ambone - Nelle chiese cristiane, l'ambone è la struttura sopraelevata dalla quale vengono proclamate le letture. Angioini - Angioini è l'appellativo dato ad una dinastia medievale che prese il nome dalla contea di Angiò, provincia occidentale della Francia. Questa dinastia riuscì in seguito a governare molti paesi in Europa, tra cui la Provenza, la Lorena, la Polonia e l'Ungheria, oltre ai regni di Napoli e brevemente quello di Sicilia. Bizantini - I bizantini traggono il loro nome da Bisanzio. Erano dunque gli abitanti di questa città, ma gli storici moderni vollero chiamare così tutti gli abitanti dell’Impero romano d’oriente, da loro rinominato bizantino. Borbone - Insieme agli Asburgo, è stata una delle maggiori famiglie reali europee dal XVI secolo in avanti, dato che suoi esponenti hanno occupato, oltre a quello di Francia anche i troni del Regno di Spagna, di Navarra, del Regno delle Due Sicilie, dei Granducati di Toscana e Parma. Gotico – Il gotico è una fase della storia dell'arte occidentale che inizia all'incirca alla metà del XII secolo in Francia settentrionale, per poi diffondersi in tutta l'Europa. Longobardi - I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione. Entrati a contatto con il mondo bizantino nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente. Normanni - I Normanni erano un misto di popolazioni della Scandinavia che furono protagoniste di imprese diverse tra il IX e il XII secolo. Erano di origine germanica, dotati di una propria cultura e abituati a navigare nel mar Baltico e nel mare del Nord, anche se la maggior parte non erano navigatori ma contadini. Romanico - Il romanico è quella fase dell'arte medievale europea sviluppatasi a partire dalla fine del X secolo all'affermazione dell'arte gotica, cioè fin verso la metà del XII secolo in Francia e i primi decenni del successivo in altri paesi europei (Italia, Inghilterra, Germania, Spagna). Unesco - è l’acronimo di Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), fondata

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dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell'istruzione, scienza, cultura e comunicazione.

      

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