Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

20
5 x MILLE CF 98011200171 segue a p. 2 Il quadro geopolitico e socio-economico del mondo si è profondamente mo- dificato negli ultimi 50 anni. Fino agli anni ’70 l’area di povertà e la condizio- ne di “terzo mondo” si identificavano nella fascia tropicale. Oggi il tumul- tuoso accadere di rivolgimenti politici e di conflitti bellici ha configurato l’a- rea di povertà “a macchia di leopardo” sconfinando nell’Europa centro- orientale, nel Vicino e Medio-Oriente, nell’Africa mediterranea e nell’Ame- rica centrale. Imponenti movimenti migratori, che interessano oltre 250 milioni di persone, hanno creato sacche di marginali- tà anche nei paesi ricchi dell’America e dell’Europa. Così è diventato desueto parlare di Medicina Tropicale per le malattie legate alla povertà e più proprio parlare invece di Medicina Internazionale. Una nuova declinazione anche della Cooperazione allo Sviluppo deve essere ripensata e includere la Medicina delle Migrazioni come nuova branca sanitaria e assistenziale. La mission di Medicus Mundi Italia si riconosce di necessità anche in questo ambito. L’Italia è stata a lungo, fino alla prima metà del XX secolo, un paese rurale, povero e pertanto di emigrazione. Si calcola che idealmente una “seconda Italia”, di 60 milioni di persone, esista nel mondo sommando le generazioni di emigrati in America (Nord-America e America Latina), Europa (Svizzera, Belgio, Germania, Francia etc.) e Australia. Solo a partire dagli anni ’80 del- lo scorso secolo, a seguito del portato della industrializzazione e di una so- pravvenuta relativa ricchezza, l’Italia è divenuta meta di immigrazione. Ne- gli anni più recenti il fenomeno si è potentemente intensificato: per la sua posizione geografica nel Mediterraneo, l’Italia è diventata meta privilegiata di “traversate della speranza” che, nel 2014, hanno raggiunto la cifra di oltre 170.000 persone sbarcate nelle coste di Sicilia, Calabria e Puglia. Attualmente si valuta la presenza di oltre 5 milioni di stranieri, pari a circa l’8% della popolazione residente in Italia, ma nel sentire dei re- sidenti il fenomeno è “percepito” a livelli molto superiori, del 20% e oltre. Di conseguenza anche noi, che deploravamo il razzismo nei confronti degli ita- liani all’estero, assistiamo e dobbiamo fare i conti con crescenti sentimenti di xenofobia. Migrazione e HIV: impatto di due eventi epocali nella realtà italiana italia medicus mundi Periodico semestrale di Medicus Mundi Italia Anno 24, n. 1/2015

description

Sfoglia e leggi il primo numero di #MedicusMundialmente del 2015, periodico di informazione sulle problematiche del mondo e sulle attività di cooperazione sanitaria internazionale di MMI. In questo numero: "Dossier Malnutrizione".

Transcript of Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

Page 1: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

5 x MILLECF 98011200171 segue a p. 2

Il quadro geopolitico e socio-economico del mondo si è profondamente mo-dificato negli ultimi 50 anni. Fino agli anni ’70 l’area di povertà e la condizio-ne di “terzo mondo” si identificavano nella fascia tropicale. Oggi il tumul-tuoso accadere di rivolgimenti politici e di conflitti bellici ha configurato l’a-rea di povertà “a macchia di leopardo” sconfinando nell’Europa centro-orientale, nel Vicino e Medio-Oriente, nell’Africa mediterranea e nell’Ame-rica centrale.Imponenti movimenti migratori, che interessano oltre250 milioni di persone, hanno creato sacche di marginali-tà anche nei paesi ricchi dell’America e dell’Europa.Così è diventato desueto parlare di Medicina Tropicale perle malattie legate alla povertà e più proprio parlare invecedi Medicina Internazionale.Una nuova declinazione anche della Cooperazione alloSviluppo deve essere ripensata e includere la Medicinadelle Migrazioni come nuova branca sanitaria e assistenziale.La mission di Medicus Mundi Italia si riconosce di necessità anche in questoambito.L’Italia è stata a lungo, fino alla prima metà del XX secolo, un paese rurale,povero e pertanto di emigrazione. Si calcola che idealmente una “secondaItalia”, di 60 milioni di persone, esista nel mondo sommando le generazionidi emigrati in America (Nord-America e America Latina), Europa (Svizzera,Belgio, Germania, Francia etc.) e Australia. Solo a partire dagli anni ’80 del-lo scorso secolo, a seguito del portato della industrializzazione e di una so-pravvenuta relativa ricchezza, l’Italia è divenuta meta di immigrazione. Ne-gli anni più recenti il fenomeno si è potentemente intensificato: per la suaposizione geografica nel Mediterraneo, l’Italia è diventata meta privilegiatadi “traversate della speranza” che, nel 2014, hanno raggiunto la cifra di oltre170.000 persone sbarcate nelle coste di Sicilia, Calabria e Puglia.Attualmente si valuta la presenza di oltre 5 milioni di stranieri, pari acirca l’8% della popolazione residente in Italia, ma nel sentire dei re-sidenti il fenomeno è “percepito” a livelli molto superiori, del 20% e oltre. Diconseguenza anche noi, che deploravamo il razzismo nei confronti degli ita-liani all’estero, assistiamo e dobbiamo fare i conti con crescenti sentimentidi xenofobia.

Migrazione e HIV: impatto di dueeventi epocali nella realtà italiana

i t a l i ammeeddiiccuuss mmuunnddiiPeriodico semestrale di Medicus Mundi Italia

Anno 24, n. 1/2015

MMnewN115 8-05-2015 15:04 Pagina 1

Page 2: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

E tuttavia è un fatto che per i nativi italiani, da pocotempo usciti dalla povertà, la presenza di migranti èassociata a una sgradevole ri-evocazione di povertà.La povertà a sua volta evoca spettri e pregiudizi sulpiano economico (per vivere offriranno lavoro abasso costo “sottraendolo” a noi), di ordine pubblico(se non trovano lavoro “dovranno” delinquere) maanche sanitario. I migranti per lo più provengono dapaesi poveri e la povertà è foriera di malattie, infetti-ve in primo luogo. Quindi, ci “riporteranno in casa”quelle malattie da cui il benessere ci aveva liberato.In realtà si tratta di numeri non rilevanti (ad es. me-no di 900 casi annui di infezione da HIV su 3500-4000 stimati), ma che comunque fanno annoverarei migranti fra le popolazioni “vulnerabili” con unnumero sproporzionato di casi rispetto ai nativi(25% dei casi di HIV sono ascrivibili ai migranti afronte di 8% di popolazione presente). Il che impone la considerazione dell’accesso allecure: lo screening, il trattamento con farmaci anti-retrovirali e l’attenta sistematica sorveglianza permantenere il fenomeno sotto controllo.La Costituzione italiana (art. 32) protegge la salutecome diritto fondamentale di ognuno, nell’interessedell’individuo, ma anche della comunità e stabiliscel’accesso alle cure gratuito per gli indigenti. A parti-re dal 1998 questo diritto è stato esteso anche agliimmigrati “irregolari” istituendo il codice STP(Straniero Temporaneamente Presente), che è ano-nimo, cioè senza rischio di notifica alle autorità diPolizia e di espulsione.Questa norma di civiltà non è purtroppo sufficiente-mente pubblicizzata e recepita.E infatti è ben il 70% dei migranti (contro il 40% de-gli italiani) che si presenta in ritardo ai servizi di cu-ra, ad es. scoprendo di essere sieropositivi HIV soloquando già siano presenti i sintomi dell’AIDS.Tutti oggi, anche i mi-granti, hanno un telefo-nino in tasca: basterebbecreare un’app per dareinformazioni dove rivol-gersi.Allargando lo sguardo al-la cornice legislativa sirileva che in Italia la poli-tica dell’immigrazione èdi competenza dello Statomentre la politica dell’as-sistenza è demandata alleRegioni, che peraltro do-vrebbero seguire linee ge-nerali dettate dallo Stato.

In realtà in Italia di fatto esistono “21 repubblichesanitarie”, poche recepiscono appieno le indicazio-ni nazionali e, comunque, tutte in maniera diffor-me. Il che si traduce in un diseguale e generalmentecarente accesso ai servizi di assistenza e nella dispa-rità di trattamenti nelle diverse Regioni.Ma soprattutto vi è un deficit nelle politiche di im-migrazione. Nel 2014 su 170.000 sbarchi ben100.000 persone non sono state neppure identifica-te e sono semplicemente sparite dal radar della sor-veglianza. La più parte, stante la crisi economicache colpisce il nostro paese, è fuggita verso i paesidel nord Europa. Di fatto abbiamo perduto risorse.Secondo calcoli ministeriali infatti il bilancio fraspese sostenute e entrate, per i migranti “regolari”,registra un saldo attivo di circa 1,5 miliardi l’anno.Inoltre abbiamo perduto le persone più qualificate:i laureati e diplomati prevalgono fra quelli fuggiti inGermania o in Svezia.Ma in cambio abbiamo speso oltre 2 miliardi in 5anni per “contrastare” l’immigrazione.Il nostro sistema sanitario è fra i migliori al mondoperché basato su principi solidaristici e universali-stici. Se questi venissero realmente e uniformemen-te adottati per i migranti non dovremmo riscontrarequelle differenze nei risultati in base alla demogra-fia, che invece dobbiamo riscontrare.Alcune considerazioni. Il migrante all’arrivo è sano:come potrebbe se no affrontare il lungo e perigliosocammino della fuga e della traversata? Ma le condi-zioni di disagio in cui vive in Italia lo espone alle ma-lattie: la TBC “latente” si riattiva, l’AIDS si acquisi-sce con la prostituzione di strada. Assicurare agliimmigrati degne e civili condizioni di vita è interes-se di tutti.

Giampiero CarosiPresidente di Medicus Mundi Italia

segue da p. 1

MMI 2EDITORIALE

EDITORIALE

1 EditorialeMigrazione e HIV

DOSSIER MALNUTRIZIONE

3 Operare sul campoin Burkina Faso

8 “Faresquadracontrolafame”9 Indice Globale della Fame12 Operare sul campo

in Mozambico14 Manga del Cura in Ecuador

È tempo di EXPO 2015!

RUBRICA DEL MEDICO

15 La malnutrizione

INTERNAZIONALE

18 La Cattedra UNESCOdell’Università di Brescia

SEGRETERIA

19 Corso di Malattie Tropicalie Medicina InternazionaleConvocazioneAssemblea Generale Ordinaria

20 Nuovo Statuto

Som

mar

io

MMnewN115 8-05-2015 15:04 Pagina 2

Page 3: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

Dossier malnutrizione1. Operare sul campo in Burkina Faso:

10 anni di riflessione e di lavoro di MMI

3 MMIDOSSIER

Al principio fu l’AIDSSiamo all’inizio degli anni 2000. MMI, gli Spedali Civili e l’Università di Bre-scia instaurano una collaborazione con i Religiosi Camilliani in Burkina Faso,per la Prevenzione della Trasmissione dell’HIV dalla Madre al Bambino(PTMB) e la terapia dell’AIDS (Progetto ESTHER). È in questo contesto che,nel 2004, i nostri pediatri, per curare i bambini HIV+ gravemente malnutriti,incominciano a usare il Plumpynut, un alimento terapeutico pronto all’uso,previsto dai protocolli OMS/UNICEF ma allora sconosciuto in Burkina Faso. IlPlumpynut è una pasta a base d’arachide, di elevatissimo valore nutrizionale(500 calorie e 11,6 grammi di proteine in 92 grammi), e pronto all’uso, cioè im-ballato in un sacchetto di carta d’alluminio che basta aprire e far succhiare albambino. Il suo uso, in sostituzione dei latti speciali d’uso ospedaliero, permet-te di affidare alle mamme, a casa, il trattamento dei figli colpiti da malnutrizio-ne acuta grave non complicata, che era necessario ricoverare.Tra gli ospedali camilliani in cui il nuovo protocollo di PTMB e di presa in cari-co dei bambini sieropositivi è introdotto, c’è quello di Nanoro, un Distretto ru-rale della Regione del Centro Ovest.

La buona pappaLa PTMB prevede anche che i bambini nati da madre HIV+ siano svezzati pri-ma degli altri - per i quali l’OMS consiglia il prolungamento dell’allattamentomaterno «il più a lungo possibile» - per ridurre il rischio di trasmissione del-l’infezione, di cui il latte materno può essere veicolo. Per lo svezzamento, si co-mincia a utilizzare a Nanoro le farine di complemento a base di prodotti locali(miglio, soia, arachide), arricchite con vitamine e minerali. Sono farine prodot-te in unità artigianali di piccole o piccolissime dimensioni, con produzioni chevariano dai 100 ai 1.000 kg/mese e una lavorazione basata essenzialmente sumetodi manuali o attrezzature meccaniche molto semplici. Di queste farine siusa all’inizio la più nota, «l’antenata» di tutte quante: il MISOLA®, comperatopresso il Centro Medico San Camillo di Ouagadougou, uno dei centri «storici»di produzione. Anche l’ospedale di Nanoro e un centro di salute del distretto(Temnaoré), producono farine infantili, la cui qualità dovrà però essere miglio-rata per rispondere ai criteri nutrizionali e microbiologici di un prodotto perl’infanzia.

La trasmissione della fame dalla mamma al bambinoL’esperienza con i bambini di madre HIV+, che ricevono le farine arricchite, di-mostra che questi bambini sono spesso più rotondetti degli altri: gli altri, dopo i6 mesi d’età, hanno quasi tutti un peso ai limiti inferiori della norma - o sonodecisamente sottopeso -, perché le pappe tradizionali non sono abbastanza nu-trienti per farli crescere bene.Le attività di PTMB portano anche altre scoperte. Nelle Maternità rurali, s’è vi-sto in che condizioni di malnutrizione e di anemia siano le donne che le fre-quentano. Bambini malnutriti, mamme malnutrite, sfinite dalle gravidanze(6,5 in media per donna!). L’uso dei contraccettivi per evitare le gravidanzeravvicinate, che sono una delle principali cause del cattivo stato di salute dellemamme e della malnutrizione dei bambini, benché previsto nel «pacchetto»delle prestazioni materno-infantili, comincia appena a diffondersi e trova mol-

segue a p. 4

a cura di Virginio Pietra e Marina Martinetto

Con il 5x1000 facciamo- e tu farai con noi -

anche tutto questose continuerai a sostenerci

con una firmadi grande valoree che ti costa nulla!

font

e: w

ww

.gui

dafi

sco.

it

5x1000a Medicus Mundi Italia

CF 98011200171

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 3

Page 4: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 4DOSSIER

segue da p. 3

ti oppositori. D’altra parte, la «modernizzazione» ha fatto saltare i sistemi tra-dizionali di controllo delle nascite, come la proibizione dei rapporti sessuali fi-no a quando l’ultimo nato non aveva un certo grado di autonomia (per esempio,poteva camminare).La donna stessa ci tiene a fare molti bambini, perché l’essere una «buona ripro-duttrice» è l’unico valore sociale che le viene riconosciuto. Spesso, nelle fami-glie poligame, scatta la competizione tra co-spose : «Se lei ha fatto un figlio, de-vo farlo anch’io, altrimenti mio marito tratterà lei meglio di me». «Trattare me-glio», non significa qui regali superflui: significa cibo a sufficienza, pagamentodelle medicine, bicicletta per andare al mercato… Della donna che non fa figli sidice che “mangia il tô (la polenta di miglio) a sbafo”. D’altra parte, cent’anni fa,in Italia, alla donna sterile si citava il proverbio “Il ramo che non dà frutto si get-ta nel fuoco”. MMI ha iniziato da tempo in questo periodo - grazie a un finanziamento dellaFondazione della Comunità Bresciana - a sostenere i servizi di salute materno-infantile per garantire almeno la gratuità dei micronutrimenti (ferro, acido fo-lico, Vitamina A) che le donne devono assumere in gravidanza e in post-par-tum. Questi micronutrimenti, che teoricamente dovrebbero essere dispensatigratuitamente, sono invece spesso a pagamento, perché la sovvenzione statalenon è sufficiente. E le donne povere non hanno soldi per comperarli.Nel frattempo, MMI aiuta il Distretto a mettere in ordine i magazzini, scoprendoche ci sono decine di cartoni di Plumpynut, dati dall’UNICEF e inutilizzati. Per-ché non li si usa? Non certo perché nel Distretto non ci siano casi di malnutrizio-ne acuta grave, ma perché il personale dei dispensari non sa riconoscerla né usa-re il Plumpynut, perché la malnutrizione è così generalizzata che tutti la conside-rano normale e ci si sono rassegnati, comprese le mamme che, essendo quasisempre anemiche, non hanno energie per battersi, neppure per i loro bambini.

2012: l’anno della carestiaSi arriva intanto al 2012, un anno durissimo per i contadini burkinabé. La crisialimentare, preannunciata dalla siccità dell’anno precedente, ha compromesso iraccolti, in Burkina come negli altri Paesi saheliani. Nella Regione del CentroOvest, i Distretti a più elevato rischio di carestia sono Nanoro e quello confinan-te, Reo. Grazie a un finanziamento ECHO, l’agenzia europea per l’emergenza,MMI - insieme all’ONG LVIA e ai due distretti sanitari - si impegna nella lotta al-la malnutrizione acuta. Si organizzano delle campagne trimestrali di screeningporta a porta. Uno strumento molto sem-plice permette anche agli agenti di salutedei villaggi, molti dei quali analfabeti, diidentificare una buona parte dei casi dimalnutrizione: il braccialetto tricoloreMUAC (Mid-Upper Arm Circumference).Si misura la circonferenza del braccio delbambino: verde, va bene; giallo, è modera-tamente malnutrito; rosso, è gravementemalnutrito. Se è giallo o rosso, il bambinoviene riferito al dispensario e preso in cari-co dal personale sanitario, formato suiprotocolli OMS/UNICEF e quindi all’usodel Plumpynut. Almeno il 75% dei bambinimalnutriti gravi guarisce così, senza biso-gno di altri interventi, né di ricovero. Il25% dei bambini che presenta complica-zioni viene riferito all’ospedale di distretto. Dal 2013, l’intervento è esteso a tutta laRegione, vasta quasi quanto la Lombar-dia, passando da 100.000 a 280.000bambini da controllare ogni tre mesi e da60 a 187 centri di salute coinvolti.

È il grafico che serve al personale sanitario percontrollare se il bambino prende peso normal-mente. L’area grigia rappresenta il peso minimoe massimo che il bambino dovrebbe avere, se-condo i mesi d’età. Al suo interno, le pesatemensili sono segnate come un punto, poi si uni-scono i punti in una linea: la curva di crescita.

Linea scura: se, dopo i seimesi, gli alimenti dicomplemento che ricevesono adeguati, il bambinocontinua a crescere.

Linea chiara: se, dopo i seimesi, il bambino riceve solola “pappa” tradizionale,prende poco peso e scendeverso il limite inferiore dellacurva.

Linea tratteggiata: lascarsa alimentazione rendeil bambino più fragile e unaqualsiasi malattia basta afarlo scendere sotto il limiteinferiore della curva. Se nonc’è trattamento nè recuperonutrizionale, il suo rischio dimorire è elevato.

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 4

Page 5: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

5 MMIDOSSIER

I risultati dell’intervento sono monitorati grazie all’Inchie-sta Nutrizionale Nazionale annuale: fino al 2013, la preva-lenza della malnutrizione acuta nel Centro Ovest resta ol-tre il 10% - considerata soglia «critica» da parte dell’OMS -poi scende progressivamente, avvicinandosi all’obiettivo«meno del 5%» fissato a livello internazionale per il 2025. Nel Distretto di Nanoro, con i fondi raccolti dalle campa-gne «Nonmangiaredasolo» e «Chicchiperlavita», MedicusMundi integra gli interventi di emergenza con iniziativeper prevenire la malnutrizione dei bambini - sia acuta checronica - e sostenere l’alimentazione delle mamme, utiliz-zando su scala più larga le farine infantili arricchite e conti-nuando ad assicurare la disponibilità di micronutrimenti

nelle 20 Maternità del distretto. La prevenzione della malnutrizione è la madre di tutte le battaglie del futuro.La malnutrizione cronica e acuta incide pesantemente sulla qualità delle risor-se umane di un paese e ne condiziona lo sviluppo, perché porta una diminuzio-ne del rendimento scolastico e delle capacità lavorative.Con un finanziamento della Fondazione CARIPLO-Regione Lombardia MMI,in consorzio con LVIA e Mani Tese, continua a sviluppare tali attività, ma so-prattutto s’impegna (2013) nella produzione di farine infantili arricchite. MMIsostiene la produzione di MISOLA® al Centro Medico San Camillo di Ouaga-dougou e aiuta i centri di produzione già esistenti nel Distretto di Nanoro a cre-scere per produrre farine che rispondano alle norme nazionali: formazione delpersonale, dotazione di attrezzature, garanzia di materie prime di buona quali-tà e controlli periodici. Le materie prime sono fornite da associazioni di conta-dini che lavorano con LVIA e Mani Tese; un microbiologo esperto in qualità de-gli alimenti ne verifica la conformità agli standard richiesti. Grazie alle diffe-renti attività di promozione dell’utilizzo delle farine arricchite, si ottiene ancheda ECHO di acquistarne per i bambini malnutriti gravi in via di guarigione del-la Regione, per evitare le ricadute.

Gli anni 2015-2017Nei prossimi 3 anni (2015-2017), Medicus Mundi Italia intende ulteriormantesviluppare queste iniziative con il Progetto 1000 giorni in Burkina Faso (soste-nuto dalla Cooperazione Italiana) con cui rivolge la propria attenzione alla ma-dre e al bambino nel periodo che va dal concepimento ai 2 anni di vita, tramitela somministrazione di supplementi minerali e vitaminici in gravidanza e nelpost partum, la promozione dell’allattamento esclusivo fino ai 6 mesi di vita e lasuccessiva introduzione, in complemento al latte, di farine infantili arricchite,di fabbricazione locale. Tutto questo in applicazione di protocolli e programmiche il Burkina Faso si è dato ma che non sempre riesce ad attuare per mancanzadi personale specializzato o per mancanza di fondi.

Il programma d’attività che sarà rea-lizzato su finanziamento della Co-operazione italiana è l’erede di que-sto patrimonio d’esperienze. Questeattività reggeranno? Pensiamo di sì,perché sono ormai molte le ONG e leistituzioni che ne fanno una priorità.Ma occorre che la cooperazione in-ternazionale e le ONG, nell’ambitodelle azioni per la salute materno-in-fantile, scommettano sulla trasfor-mazione delle materie prime localiper l’alimentazione delle mamme edei bambini, in un partenariato trasalute e agricoltura che MMI ha giàmesso in moto.

Le patologie sono spesso associate al ritardo di crescita(malnutrizione cronica). Nel grafico, i bambini ricoveratinei mesi di ottobre-novembre 2014: solo il 25% di loroha una crescita normale.

Lotta contro la malnutrizione acuta severanella Regione del Centro Ovestin Burkina Faso (ECHO/LVIA/MMI): i risultati

ANNO 2011 2012 2013 2014Strutture sanitarie coinvolte - 60 187 187Personale sanitario formato - 261 327 50Agenti di salute comunitariper lo screening domiciliare - 800 1.800 1.800Bambini sottopostia screening ogni trimestre - 100.000 250.000 280.000Malnutriti acuti gravi curati - 5.000 13.000 11.000Prevalenza della malnutrizioneacuta nella Regione(dati inchiesta nutrizionale nazionale) 10,9% 10,5% 9,5% 6,9%

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 5

Page 6: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

Quando si chiede ad un contadino burkinabé(cioè all’80% degli abitanti del Paese) perquale ragione coltivi, l’interessato rispondesempre - ridendo della domanda sciocca, edandosi una manata sulla pancia - «per man-giare». E a noi sembra che abbia ragione, per-ché siamo convinti che la funzione primariadell’agricoltura sia quella di soddisfare, inquantità ed in qualità, i bisogni alimentari, inprimo luogo di chi ha coltivato.Ma voci più potenti - quelle delle multinazio-nali o dei governi - ripetono da decenni che ilfine dell’agricoltura “moderna” è invece quel-lo di soddisfare il mercato, e produrre redditomonetario. In questa logica - in Burkina comenegli altri Paesi Africani - gli investimenti nelsettore sono orientati verso produzioni desti-nate all’esportazione, come cotone - meglio se OGM - biocarburanti o fagioliniper le nostre tavole. Per l’agricoltura di sussistenza (miglio, sorgo, arachide,fagioli...) si fa molto poco per aiutare l’aumento della produzione, e quasi nul-la per migliorarne la qualità, lasciando che questi problemi se li vedano i con-tadini o, piuttosto le contadine: in Burkina, come nel resto del mondo, il 70%dell’agricoltura di sussistenza incombe infatti alle donne. Per noi, invece, la qualità del miglio e dell’arachide coltivati in Burkina è es-senziale, in quanto servono per la produzione di farine infantili, indicate comecomplemento al latte materno a partire dai 6 mesi di vita. E ci serve anche del-la soia, indispensabile per fornire un adeguato contenuto proteico, ma ancorapoco coltivata in Burkina. L’efficacia delle farine infantili a base di miglio, soiae arachide, zucchero, sale iodato e fortificate con complessi minerali e vitami-nici, è stata provata a livello internazionale, ma il rischio di inquinamento del-le materie prime da parte di microorganismio tossine può rimettere in causa il loro utiliz-zo. E in Burkina questo rischio è elevato, so-prattutto per quanto riguarda le aflatossine(vedi riquadro), prodotte da un fungo il cuisviluppo è favorito dall’umidità, e quindi dal-l’essicazione o dalla conservazione inadegua-te dei grani. Le aflatossine costituiscono unodei principali fattori favorenti il carcinomaepatico, soprattutto in associazione con il vi-rus dell’epatite B, di cui è infetto il 10% dellapopolazione burkinabé. Questo è uno deiprincipali motivi per cui le agenzie interna-zionali (Programma Alimentare Mondiale,Unicef...) preferiscono acquistare farine sulmercato internazionale, che fornisce migliorigaranzie di qualità.Per assicurarsi materie prime di qualità, nel2013 MMI ha creato un consorzio con altredue ONG italiane - LVIA e Mani Tese - che la-vorano in Burkina da anni con interventi disviluppo agricolo e di sicurezza alimentare.Nel consorzio, ogni ONG ha contribuito nonsolo con le sue competenze tecniche specifi-

MMI 6DOSSIER

Per un’agricoltura al servizio dei bisogni nutrizionali dellecomunità: la produzione di farine infantili in Burkina Faso

Aflatossine: da tanto tempo, due pesi e due misure

Le aflatossine sono gli scarti metabolici prodotti dai funghiAspergillus, che si sviluppano su alcune culture, come il mais, l’a-rachide, il sorgo e la manioca. Da lungo tempo, l’UE ha fissato i limiti di contaminazione daaflatossine dell’arachide d’importazione a 4 parti per miliardo(4ppb), una norma che è costata centinaia di migliaia di dollari diperdite a certi paesi produttori. A causa della tossicità delle afla-tossine, per esempio, l’Unione Europea aveva vietato, già all’ini-zio degli anni 1990, l’importazione d’arachide proveniente dalMalawi, perché i livelli di contaminazione superavano le soglieammesse. Ma, in quegli stessi anni, una tesi di dottorato sull’arachide e pro-dotti derivati, consumati dai burkinabé, dimostrava che in essi itassi d’aflatossine erano talvolta 100 volte superiori alla normaeuropea. Ma il Burkina non esporta archidi e quindi non ci sonocontrolli. E anche nei Paesi esportatori, dove i controlli sono ob-bligatori, le materie prime di alta qualità vanno al mercato inter-nazionale, mentre quelle di bassa qualità, spesso contaminate daaflatossine, vengono «rifilate» ai consumatori locali.

Macinatura delle arachidi, dopo averle decorticate e tostate.

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 6

Page 7: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

7 MMIDOSSIER

che, ma anche con la sua rete di contatti. LVIA e Mani Tese hanno coinvolto 27gruppi di agricoltori, organizzati in due associazioni contadine, che riforni-scono la rete di MMI: 4 unità di produzione artigianale di farine (di cui 2 atti-vate nel corso dell’intervento) gestite da 14 donne, 20 punti di distribuzione inaltrettante strutture sanitarie ed una “clientela” di circa 5.000 bambini. Pertutto questo, il consorzio di ONG ha chiesto e ottenuto un finanziamento dallaFondazione CARIPLO e dalla Regione Lombardia.L’aumento della quantità e della qualità di miglio, soia e arachidi prodotti èstato ottenuto tramite metodi biologici: protezione dei suoli contro l’erosione,utilizzo di compost e di sementi selezionate. Buona parte del raccolto continuaad essere destinata all’autoconsumo e le eccedenze sono vendute sul mercato,ma una quota concordata alla semina è ceduta ad un prezzo equo alle unità diproduzione delle farine infantili, ed entra nel circuito della Buona Pappa.

In cifre, i risultati dei 2 anni di intervento sono stati: 200 ettari coltivati, 40tonnellate di miglio, 35 di arachide e 20 di soia raccolte, e 30 tonnellate di fari-ne prodotte. Questi numeri, anche se piccoli, ci hanno permesso di:• dimostrare che una produzione locale di qualità di materie prime e di farine

infantili è possibile: tutti i controlli effettuati hanno infatti dato risultaticonformi agli standard;

• contribuire allo sviluppo del controllo di qualità in Burkina Faso: introdu-zione di test rapidi per il rilievo e il dosaggio delle aflatossine, partecipazio-ne di un nostro nutrizionista alla definizione degli standard nazionali (FA-SONORM) per le farine infantili;

• rassicurare i donatori internazionali sulla qualità delle farine di produzionelocale: l’acquisto dell’80% delle 30 tonnellate prodotte in 2 anni è stato sov-venzionato da altre ONG e dall’UE, permettendo così l’accesso ai figli dei piùpoveri, che ne hanno più bisogno.

Tutto questo, naturalmente, non senza difficoltà. Dalla siccità che, nel 2013,ha colpito le nostre zone di produzione, compromettendo in particolare il pri-mo raccolto di soia. Alla diffidenza dei contadini verso un nuovo modo di pro-duzione e di vendita. Al rispetto delle Buone Pratiche nella produzione dellefarine, che dipende in gran parte dalla leaderschip della donna che coordina illavoro dell’unità...Ma nessuna ha interrotto il processo, che contiamo proseguire e svilupparenei prossimi anni.

Con il tuo contributo aiuterai ad assicurarecibo, acqua e cure essenziali obiettivi del nostro progetto in Burkina Faso

• Bonifico bancario IBAN IT 53 C 03500 11202 000000013162 • Bonifico postale IBAN IT 11 P 07601 11200 000010699254

• Donazione on-line: www.medicusmundi.it

"Faresquadracontrolafame" - Dona ciò che puoi! € 1"Faresquadracontrolafame" - Farmaci - € 20

"Faresquadracontrolafame" - Per le donne € 30"Faresquadracontrolafame" - Formazione Agente di salute € 35

"Faresquadracontrolafame" - Farine di complemento € 40"Faresquadracontrolafame" - Per raggiungere i villaggi € 50

"Faresquadracontrolafame" - Nutrizionista € 800

Ogni donazione è fiscalmente deducibile

Campagna “Faresquadracontrolafame”Dona ciò che puoi! Tu puoi far la differenza!

Nell’ambito del progetto conti-nuativo in Bolivia, la dott.ssaCynthia Aparicio, dal 1997, con-trasta la Malnutrizione infanti-le, tenendo corsi di educazionesanitaria con particolare riguar-do ai problemi dell’alimentazio-ne infantile rivolti alle mammedei barrios più poveri di La Paz eEl Alto. Questi hanno contribui-to a migliorare le condizioni disalute per tanti bambini.

(Mariarosa Inzoli)

BoliviaMalnutrizione

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 7

Page 8: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 8DOSSIER

È divenuta prassi consolidata per Medicus Mundi Italia la promozione di unaCampagna raccolta fondi annuale. Quella che viene proposta quest’anno 2015- anno che la comunità mondiale si è posta come scadenza per valutare i risul-tati raggiunti in riferimento agli Obiettivi del Millennio - focalizza nuovamen-te l’attenzione sulla malnutrizione in Burkina Faso, stante il Progetto 1000giorni che MMI ha ivi in essere dal 2015 al 2017.Nonostante il significativo progresso nella lotta contro la fame compiuto dal1990, il numero di persone che soffre la fame nel mondo è oggi ancora moltoalto, troppo alto. 805 milioni di persone risultano denutrite (periodo di osser-vazione 2012-2014); ad esse, si aggiungono i 2 miliardi di individui che soffro-no della cosiddetta “fame nascosta” dovuta a carenza di micronutrienti, i cuieffetti negativi sono particolarmente devastanti nei primi 1000 giorni di vitadi un bambino, cioè nel periodo che va dal concepimento ai due anni di età.La regione del pianeta terrache è tutt’ora più colpita dallafame è l’Africa a sud del Saha-ra che, nonostante i migliora-menti, mantiene il punteggiopiù alto dell’indice della fame.Tutti i paesi dell’Africa hannoregistrato un miglioramento,espresso da una diminuzionedell’indice, ma inferiore ri-spetto alle altre regioni delmondo. Addirittura Burundi eComore hanno registrato unpeggioramento!Nel 2015, Medicus Mundi Ita-lia intende affrontare questasituazione - #pernutrirelavita- anche con il Progetto 1000giorni in Burkina Faso con cuirivolge la propria attenzionesia alla madre che al bambinonei primi 1000 giorni a partiredal concepimento, attraversoalcuni interventi puntuali quali lo screening della malnutrizione e la distribu-zione di alimenti arricchiti di vitamine e minerali essenziali, attraverso inter-venti puntuali in applicazione di protocolli e programmi che il Burkina Faso siè dato e che non sempre riesce ad attuare per mancanza di personale specializ-zato o per mancanza di fondi.“Faresquadracontrolafame” indica come MMI intenda portare il propriocontributo contro la fame, per così concorrere a realizzare parte di un pro-gramma mondiale. E con la frase “Tu puoi fare la differenza” MMI intende co-involgere tutti gli individui dell’umanità in un gioco di squadre collettivo (co-me auspicato dalla FAO), in una partita che si svolge fra due avversari: da unlato i 7,2 miliardi di persone del pianeta terra (dato 2014), dall’altro la fame. Èquindi una partita giocata da moltissimi individui, da Enti governativi e non,da ong o associazioni, in sostanza da tutti coloro che intendono dar voce allosdegno contro l’ingiustizia della fame. (Monica Franchi)

#faresquadracontrolafame

“Faresquadracontrolafame”Per nutrire la vita. Tu puoi fare la differenza!

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 8

Page 9: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

9 MMIDOSSIER

L’Indice Globale della Fame - Cos’è(fonte: http://www.cesvi.org/www.cesvi.org/GHI_ITA_2014.pdf)L’Indice globale della fame (o GHI, Global Hunger Index) è uno strumentostatistico per la raccolta di dati sulla fame nel mondo e sulla malnutrizione neidiversi Paesi. Il rapporto viene sviluppato annualmente da IFPRI in collabo-razione con Welthungerhilfe e Concern Worldwide, partner europei del net-work di Alliance 2015. L’edizione italiana è curata da Cesvi, che ha seguito leultime 7 edizioni del GHI, grazie al supporto della Commissione Europea eCoop Lombardia.L’indice è uno strumento sintetico per misurare un fenomeno multidimensio-nale e complesso come la fame, ed è composto dalla media di tre indicatori:• la percentuale di bambini sottopeso• il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni• la percentuale di popolazione che non ha accesso a una quantità adeguata di

calorie.Ogni anno il GHI - oltre all’aggiornamento dei dati sulla fame nel mondo a li-vello regionale, nazionale e locale - si concentra su un tema specifico che benrappresenta la multidimensionalità del problema “fame” e delle sue possibilisoluzioni.

Termini usati per i differenti concetti di fame

(fonte: http://www.cesvi.org/www.cesvi.org/GHI_ITA_2014.pdf, p. 21 e segg.)• Fame (Hunger): malessere legato alla mancanza di cibo• Denutrizione (undernourishment) o carenza di cibo: cronica carenza di

calorie, con un consumo di meno di 1800 chilocalorie al giorno, quantità mi-nima necessaria per vivere una vita sana e produttiva.

• Sottonutrizione (undernoutrition): carenza di energia, proteine e/o mi-cronutrienti

• Sovranutrizione (overnutrition): assunzione eccessiva di energia o mi-cronutrienti

• Malnutrizione (malnutrition): condizione fisiologica anormale, tipica-mente dovuta all’assunzione di un’erronea quantità e/o tipologia di alimen-ti; comprende la sottonutrizione e la sovranutrizione.

Per ulteriori approfondimenti:• 2014 Indice Globale della Fame. La fame nascosta, a cura di CESVI, Milano 2014

- http://www.cesvi.org/www.cesvi.org/GHI_ITA_2014.pdf• Programma Al imentare Mondiale (WFP , World Food Program) -

http://it.wfp.org/cosa-facciamo• UNICEF-WHO-The World Bank: Joint child malnutrition estimates - Levels

and trends - http://www.who.int/nutgrowthdb/estimates/en/

WHO Hunger Statistics - http://un.org.au/2014/05/14/who-hunger-statistics/

Posizione Paese 1990 1995 2000 2005 2014

17 Ecuador 14.9 11.9 12.0 10.3 7.9

21 Bolivia 18.6 16.8 14.5 13.9 9.9

55 India 31.2 26.9 25.5 24.2 17.8

60 Burkina Faso 27.0 22.6 26.3 26.5 19.9

62 Mozambico 35.2 32.3 28.2 24.8 20.5

76 Burundi 32.0 36.9 38.7 39.0 35.6

Punteggi nazionalidi indice globale della fame

per posizione(1990, 1995, 2000,

2005, 2014)

Anche quest’anno, il 16 e 17 mag-gio torna la XIII Edizione dellaCampagna “Abbiamo riso peruna cosa seria” della Focsiv asostegno di progetti di diritto alcibo e di agricoltura familiare.Grazie ad un’offerta di 5 €, siriceverà un pacco da 1 Kg di risodi qualità italiana. I fondi raccol-ti andranno a sostegno delProgetto filiere alimentari inMozambico di MMI.Per saperne di più, per scopriredove sia il banchetto a te più vici-no, visita il sito www.medicu-smundi.it oppure contattaci insede al 030 3752517.

“Abbiamo risoper una cosa seria”

MMnewN115 8-05-2015 15:05 Pagina 9

Page 10: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 10IN MEDICUS

412 Palestras realizzate

10906 Valutazioni della crescita 0-5

3820 Screening malnutrizione acuta

5387 Vaccinazioni 0-2 anni

2401 Vaccinazione donne gravide e in età fertile

1377 Visite di Pianificazione familiare

280 Visite Post-partum

1178 Visite Pre-natali

513 Donne gravide testate per HIV

9710 Pazienti visitati

MozambicoLe Brigadas Moveis nel 2014

Alcuni numeri dei progetti del 2014in Burkina Faso e in Mozambico

I progetti in cAFRICA Progetto Co-finanziatore

Progetto d’urgenza contro la Malnutrizione Acuta Severa Commissione Europea-ECHOBurkina Faso nel Centro Ovest. In consorzio con LVIA (capofila) (Dir. Gen. Aiuti Umanitari

Costo totale progetto: € 850.000 e Protezione Civile)

Sviluppo produzione locale, promozione e commercializzazione Fondazione Cariplo/di farine di complemento alimentare per la lotta alla malnutrizione Regione Lombardia/infantile nelle Prov. Kadiogo, Boulkiemdè e Oubritenga. MMI capofila in 8xMille Statoconsorzio con LVIA e Mani TeseCosto totale progetto: € 417.000

Salute e nutrizione della mamma e del bambino nella regione del CentroOvest del Burkina Faso: proteggere i 1.000 giorni cruciali per la crescita. MAECI - Min. Affari Esteri eMMI (capofila) in consorzio con LVIA Cooperazione InetrnazionaleCosto totale progetto: € 1.074.068

Lotta all’AIDS pediatrico a Ouagadogou Fondi privatiProgetto continuo

TERIMBERE KIREMBA - Sostegno alla riqualificazione dell’Ospedale Fondi privati (ATS Kiremba:Burundi di Kiremba tramite la formazione del personale e il rafforzamento Diocesi Brescia - Ufficio Missioni;

dei servizi di salute materno-infantile e di medicina interna. Fond. Poliambulanza, Progetto continuo Fond. Museke onlus, As.Co.M. onlus

Congr. Suore Ancelle della Carità)

280.000 bambini <5 anni sottoposti a screening domiciliare trimestrale della malnutrizione

11.000 bambini con malnutrizione acuta severa curati

supervisione della gestione dei casi di malnutrizione in 200 ambulatori e in 12 strutture di ricovero

7 punti d’acqua (trivellazioni) attivati

7 comitati di gestione dei punti d’acqua attivati

5.500 donne incinte hanno beneficiato delle prestazioni previste in consultazione prenatale(supplementazione in ferro e acido folico, trattamento intermittente della malaria e screening HIV)

5.500 donne in post-partum hanno ricevuto supplementazione in ferro e acido folico

40 donne HIV+ e i loro bambini sono state prese in carico secondo il protocollo nazionaledi Prevenzione della Trasmissione dell’HIV dalla Madre al Bambino (PTMB)

30 ostetriche sono state formate alla consultazione prenatale e alla PTMB

7 donne sono state formate alla produzione di farine infantili arricchite,e ricevono un salario per la loro attività

13 tonnellate di farine infantili arricchite soni state prodotte e distribuite

Burkina Faso

MMnewN115 8-05-2015 15:06 Pagina 10

Page 11: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

11 MMIIN MEDICUS

n corso di MMIAFRICA Progetto Co-finanziatore

Comunità resilienti in Mozambico. La collettività del distretto di 8xMille - CEIMozambico Morrumbene si attiva per migliorare la nutrizione e la sicurezza FNOMCeO (Fed. Naz. Ordini

alimentare. In consorzio con SCAIP (capofila) e con SVI. Medici Chirurghi e Odontoiatri)Costo totale progetto: € 667.656 Fondazione Museke onlus

Cassa Padana

“Transformações para alimentar o planeta”: le filiere di cajù, mango, Fondazione Cariploagrumi e ortaggi nella Provincia di Inhambane. Regione LombardiaIn consorzio con SVI (capofila) e SCAIP Comune di MilanoCosto totale progetto: € 584.527 (Bando “Nutrire il pianeta” 2014)

AMERICA LATINAEcuador Rafforzamento servizi di analisi, formazione e prevenzione 8xMille - CEI

in ambito di salute di base per le Comunità della “Manga del Cura”In consorzio con Gruppo di sostegno “De Angeli” Milano.Costo totale progetto: € 485.700

Brasile Sviluppo integrato delle comunità quilombole di S. Antonio Penalva (MA). 8xMille - CEIIn consorzio con Aquilone onlusCosto totale progetto: € 255.730

ASIAIndia Promozione delle donne di Sayalkudi: formazione tecnica,

educazione socio-sanitaria e attività generatrici di reddito in forma Fondazione S. Zenocooperativa. In consorzio con Fond. Tovini (capofila) e Fond. SipecCosto totale progetto: € 206.965

MMnewN115 8-05-2015 15:06 Pagina 11

Page 12: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 12DOSSIER

Nell’ambito del programma di supporto nutrizionale per bambini vulnerabiliin area rurale (avviato nel 2012), è proseguito per tutto l’anno 2014 presso l’o-spedale di Morrumbene il servizio rivolto alle categorie di bambini più vulne-rabili e quindi esposti al rischio di malnutrizione (orfani di madre, gemelli, fi-gli di madre con denutrizione e/o sieropositive) oppure a bambini con malnu-trizione in trattamento ambulatoriale le cui famiglie sono socialmente e/oeconomicamente disagiate. Nel 2014 sono stati distribuite 105 razioni mensilidi supporto nutrizionale raggiungendo un totale di 40 bambini. I casi sonostati identificati e gestiti in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Assisten-za Sociale Mozambicana (INAS).Parallelamente, nel 2014, sono state effettuate due supervisioni per ciascunodei 10 Centri di salute, per un totale di 20 visite. Le supervisioni hanno avutocome oggetto il settore di Salute Materno-infantile e sono state seguite da unariunione di retro-informazione per il personale sanitario del Distretto.

Tra le attività realizzate nel 2014, riteniamo di rilevanza, ai fini della coopera-zione allo sviluppo, i corsi di formazione:• Corso di formazione per 46 leader comunitari. Il corso, in lingua lo-

cale, è stato realizzato in collaborazione con il personale sanitario del Di-stretto di Morrumbene ed ha avuto come oggetto le strategie per aumentareil numero di parti che avvengono all’interno delle strutture sanitarie, non-ché le pratiche di riconoscimento e gestione dei casi di Tubercolosi eHIV/SIDA.

• Corso di formazione per 34 Praticanti di Medicina Tradizionale.Il corso, in lingua locale è stato realizzato in collaborazione con il personalesanitario del Distretto di Morrumbene ed ha avuto come oggetto la preven-zione e l’identificazione dei casi di malnutrizione acuta, HIV/AIDS, malariae tubercolosi.

• Corso di formazione sulla valutazione della crescita del bambino.Il corso, realizzato dal personale di MMI, è stato destinato a 15 tecnici di me-dicina preventiva del Distretto di Morrumbene. Oggetto del corso è stata lacorretta interpretazione della curva di crescita del bambino al di sotto dei 5anni, nonché l’identificazione dei segnali di malnutrizione che necessitanodi essere inseriti nel programma di Riabilitazione Nutrizionale.

• Corso di formazione su Educazione Nutrizionale e screeningmalnutrizione acuta. Il corso, realizzato dal personale di MMI, è statodestinato a 21 Agenti PolivalentiElementari e a 10 Infermiere di Sa-lute materno-infantile. Obiettivi delcorso sono stati: formazione sulcorretto screening per la rilevazionedi casi di malnutrizione acuta me-diante misurazione del perimetrobrachiale e educazione nutrizionalein ambito comunitario.

Cosa è una brigada movel?Le “brigadas moveis” sono equipe sa-nitarie mobili costituite da agenti so-cio-sanitari con diversa formazione

2. Operare sul campo in Mozambico:un impegno dal 2008

Screening o dépistageIndagine programmata per la rilevazione di casidi malnutrizione acuta in bambini al di sotto dei 5 anni.

Il dépistage è un’ indagine di massa per la diagnosi di malnutrizione acu-ta. Tale indagine avviene attraverso la misurazione del perimetro bra-chiale del bambino, mediante l’utilizzo di un braccialetto a tre fasce colo-rate (verde, giallo, rosso) posizionato ad un’altezza specifica dell’omero.La fascia verde indica un valore di normalità, la fascia gialla indica che lamalnutrizione è di grado moderato, la fascia rossa indica che la malnutri-zione è grave.

P r e n o t a p e rtempo il panet-tone al gustodella solidarie-tà per festeg-giare il Natale.Regalerai unprodotto artigianale da 500 gr.di alta qualità.Con soli 10 €, sosterrai così le at-tività di MMI in Mozambico! Perprenotazioni, vieni a trovarcipresso la sede a Brescia, scrivi [email protected] telefona allo 030 3752517.

A Nataleprova il gustodella solidarietà

MMnewN115 8-05-2015 15:06 Pagina 12

Page 13: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

13 MMIDOSSIER

in ambito di salute materno infantile,prevenzione dell’HIV, medicina dibase, farmacia, salute orale e vaccina-zioni. Attraverso il coordinamento ela realizzazione delle uscite delleequipe, MMI vuole rafforzare l’effica-cia dei programmi di salute materno-infantile, riabilitazione nutrizionale etrattamento delle patologie più co-muni (infezioni vie respiratorie, ma-laria, diarrea). Le BM, parte integran-te del sistema sanitario nazionalemozambicano, raggiungono le areepiù periferiche e rurali del territorio,offrendo i servizi di salute di base allecomunità più svantaggiate in termini

di accessibilità. Uno spazio particolare è dedicato alle cosiddette “palestras”(sessioni di educazione socio - sanitaria) durante le quali vengono affrontatetematiche di salute pubblica ed individuale.

I servizi offerti da queste equipes sanitarie mobili sono stati:• Sessioni di educazione sanitaria riguardo diverse tematiche: igiene perso-

nale e domestica, HIV/AIDS, importanza del parto istituzionale, allatta-mento al seno esclusivo fino ai 6 mesi di vita del bambino, educazione ali-mentare, prevenzione della trasmissione di malattie infettive come malaria,diarrea e infezioni a trasmissione sessuale;

• Visite pre-natali e visite post-partum, particolarmente importanti per i par-ti avvenuti al di fuori delle strutture sanitarie;

• Visite di pianificazione familiare;• Valutazioni della crescita dei bambini al di sotto dei 5 anni: attraverso la mi-

surazione del peso in relazione all’età è stato possibile identificare che il 13%dei bambini mostrava una crescita insufficiente; mediante la misurazionedel perimetro brachiale è stato possibile inoltre identificare 91 casi di mal-

nutrizione acuta e riferirli alle strut-ture competenti;• Vaccinazioni in bambini al di sotto

dei 2 anni contro Tubercolosi, Po-liomielite, Pneumococco, Difteri-te/Tetano/Pertosse, EpatiteB eMorbillo, secondo il calendario vac-cinale del Mozambico;

• Vaccinazione anti-tetanica per don-ne gravide o in età fertile;

• Offerta di supplementazione vita-minica e trattamento antiparassita-rio per bambini al di sotto dei 5 an-ni, secondo le norme del ministeromozambicano;

• Offerta di counselling e test per HIV;• Prevenzione della Trasmissione Verticale dell’HIV: sono state identificate

26 donne gravide HIV positive (5% del totale delle donne testate), che sonostate indirizzate ai Centri di Salute di riferimento per iniziare il trattamento;

• Salute di base: diagnosi e trattamento farmacologico delle patologie più co-muni come malaria, infezioni respiratorie e diarrea; il 40% dei pazienti visi-tati era costituito da bambini al di sotto dei 5 anni.

(Grethel Gianotti)

Sostieni i progetti di MMI in Mozambico!http://www.medicusmundi.it/it/cerca-progetti-in-corso/463-mozambico-progetto-filiere-alimentari.html

Presenze espatriati per il 2014

• Ing. Bruno Comini, coordinatore del progetto e Rappresentante Paeseper MMI

• Dott.ssa Marianna Bettinzoli, medico con dottorato in metodologie etecniche appropriate nella cooperazione allo sviluppo

• Dott. Carlo Cerini, medico dottorando in metodologie e tecniche ap-propriate nella cooperazione allo sviluppo

• Dott.ssa Yasmin Genovese, ostetrica professionale, in Servizio CivileVolontario

• Dott.ssa Luciana Resconi, infermiera professionale

MMnewN115 8-05-2015 15:06 Pagina 13

Page 14: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 14DOSSIER

La popolazione della Manga del Cura,dove è basato il progetto di MMI, vivesostanzialmente di agricoltura con unreddito alle soglie della povertà e si so-stiene con una dieta monotona e discarso valore nutritivo proteico, so-prattutto per la popolazione infantile,basata principalmente su riso e plata-no (una varietà di banana). Gli alimenti sono consumati principalmente fritti edaccompagnati da bevande gassate.Due i grandi problemi rilevati. Il primo a livello sanitario, è la forte presenza dimalattie legate alla cattiva alimentazione come anemia nell’età infantile, iperco-lesterolemia, ipertrigliceridemia, ipertensione e diabete.L’altro problema rilevante è relativo all’inquinamento uniche risorse di acqueutilizzate per alimentarsi e lavarsi, inquinamento causato sia dal crescente uti-lizzo di contaminanti domestici e agricoli, specie legati da intensa coltivazioneestensiva delle banane da esportazione. Grazie anche alla collaborazione e appoggio della CUET (Corporacion Universi-taria Estudio y Trabajo), organizzazione partner del progetto, collegata all’Ar-chidiocesi di Portoviejo e che lavora nel campo dell’educazione dei bambini, Me-dicus Mundi Italia ha deciso di avviare un programma di sensibilizzazione e for-mazione in 16 differenti comunità, mediante lezioni teoriche e pratiche in cam-po nutrizionale e in campo agricolo rivolte a promuovere lo sviluppo di orti fami-gliari con utilizzo di fertilizzanti organici.Alla trattazione di temi teorici (gli ortaggi e loro caratteristiche nutritive, frutta erelativi benefici, cosa sono le malattie quali anemia, diabete e ipertensione, obe-sità e denutrizione infantile), hanno fatto seguito lezioni pratiche per la prepara-zione degli alimenti stessi.Analogo procedimento formativo per quanto riguarda gli orti famigliari; ai temiteorici (agricoltura, salute, ambiente, fertilizzanti organici, lombricoltura e suoibenefici), hanno fatto seguito lezioni pratiche (installazione orti famigliari, pre-parazione della lombricoltura, preparazione fertilizzanti e insetticidi organici).Attualmente, più di 50 famiglie già possono contare su un orto famigliare. Leraccomandazioni nutrizionali fornite durante i corsi di formazione puntano adottenere una dieta equilibrata, a raggiungere una crescita ottimale per i bambinidella zona e a diminuire la prevalenza dei problemi nutrizionali più comuni ri-scontrati. (Francesca Pacella)

Manga del Cura in EcuadorRegione Manga del Cura in EcuadorMalattie conseguenti cattive abitudini alimentari

Età Malattie riscontrate Popolazione (%)0>5 anni Anemia 50%29>59 Ipercolesterolomia, ipertrigliceridemia 60%29>59 Diabete 30%

“Nutrire il pianeta – energia per la vita”. Per chi come noi in Africa si occupa di lotta alla malnutrizione, con l’apertu-ra di EXPO 2015 diventa importante riflettere su uno dei paradossi più grandi che viviamo nel mondo globalizzato:abbondanza e privazione. Un terzo delle risorse alimentari prodotte per il consumo umano va perso o viene but-tato (1,3 miliardi tonnellate/anno!). 805 milioni di persone continuavano a soffrire la fame, 106 milioni di bambinisono malnutriti cronici. Medicus Mundi, insieme a SVI e SCAIP ha aderito all’ATS “Sistema Brescia per Expo 2015”.Delle sei giornate dedicate a rappresentare la provincia di Brescia all’Expo di Milano, una verrà dedicata alla coope-razione internazionale: le ONG bresciane porteranno la propria idea di cosa significa nutrire il pianeta, promuoven-do il progetto che stanno realizzando in comune nella Provincia di Inhambane in Mozambico (vedi scheda progetti).MMI si occuperà di formare gli agenti socio-sanitari sulla malnutrizione e la corretta alimentazione, di tenere sessio-ni di educazione alimentare e dimostrazioni culinarie, di fornire supporto nutrizionale a bambini orfani o abbando-nati, a beneficio di più di 4000 famiglie contadine del Distretto di Morrumbene. “Dobbiamo guardare il mondo at-traverso gli occhi di una madre, di un capofamiglia povero, di un piccolo proprietario terriero per capire veramentele sottili e interconnesse cause della fame. In questo modo, i problemi che sembravano tecnici diventano problemiumani, e quindi anche la nostra risposta diventa più sociale, più umana” (Mary Robinson). (Massimo Chiappa)

È tempo di EXPO 2015!

Il Progetto Servizi di Diagnosi inEcuador è l’evoluzione e la con-tinuità di un progetto nato, nel2011, su iniziativa di un gruppodi amici (Gruppo “Amici di Pa-dre Alberto - De Angeli” ), alcunidei quali legati a Medicus MundiItalia, i quali, fin dagli anni ‘70,hanno sostenuto il missionariocomboniano P. Alberto Ferri,deceduto nel 2009, nella suaazione sociale e di promozioneumana in zone disagiate dell’E-cuador, fra le quali l’area dellaManga del Cura. Per saperne dipiù, http://www.medicusmun-di.it/it/cerca-progetti-in-cor-so/274-ecuador-progetto-ser-vizi-di-diagnosi.html

Dott.ssa Chiara Poppie Francesca Pacella

coordinatrici Progetto 2014.

MMnewN115 8-05-2015 15:06 Pagina 14

Page 15: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

15 MMIRUBRICA DEL MEDICO

La malnutrizione comprende letteralmente diversi aspetti, che vanno dall’o-besità - che aumenta sia nei paesi cosidetti sviluppati ma sempre di più anchenei ricchi dei paesi più poveri - alla cachexia. Nel contesto che ci interessacome ONG attiva nei paesi in via di sviluppo invece viene generalmente defi-nito malnutrito il bambino con un rapporto di peso per altezza sotto alle 2deviazioni standard (SD), oppure inferiore al 3° centile (chiamato waisting).

La tabella (come anche il grafico della pagina 4) ne dà un’idea: si evince infat-ti che un bambino con un altezza di 75 cm (che corrisponde all’incirca a 12mesi di età) viene considerato moderatamente malnutrito se pesa meno di ca7,8 kg (cioè si trova sotto il 3°centile - o tra -2 e -3 Deviazioni Standard SD).Secondo i dati dell’Unicef sono attualmente oltre 40 milioni i bambini in que-sta condizione, che li pone a rischio di altre malattie e soprattutto di peggio-rare velocemente passando a malnutrizione severa. Parliamo infatti di mal-nutrizione severa se il rapporto peso per altezza si colloca inferiore a - 3 SD;nel nostro esempio corrisponde ad un peso inferiore a 7,5 kg. (…e personal-mente ho visto bambini di 1 anno che pesavano appena 2 kg!)Spesso però rilevare questi parametri (peso e altezza) può risultare difficile,sopratutto in zone rurali, con bambini che non collaborano o in ambienti chedanneggiano le bilance. Anche l’età spesso non è nota - per mancanza di regi-strazione della nascita, assenza di calendari o decesso dei genitori.Per questo si usa un altro metodo, più semplice ed immediato - nel senso chenon necessita di grafici o tabelle - che si basa sulla circonferenza del braccio.Un perimetro brachiale inferiore a 115 mm in un bambino tra 6 mesi e 5 annicorrisponde infatti ad una malnutrizione severa. Per semplificare, il metroche si usa per la determinazione del perimetro, evidenzia anche con colori

Rubrica del medicoMalnutrizione

segue a p. 16

MMnewN115 8-05-2015 15:06 Pagina 15

Page 16: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 16RUBRICA DEL MEDICO

segue da p. 15

diversi la zona della malnutrizione moderata (gialla) da quella severa(rossa), mentre i valori normali sono su sfondo verde (Figura 2). La malnutrizione colpisce sopratutto i bambini tra 6 mesi e 5 anni, cioè nelperiodo in cui non sono più (esclusivamente) allattati dalla madre, ma nonancora sufficientemente grandi da correre con fratelli e amici in cerca dinutrizione complementare (dalla frutta a insetti o anche qualche animalettoda abbrustolire).La malnutrizione semplice si combatte (e si previene) con la buona nutrizio-ne, cioè con un apporto sia quantitativo che qualitativo sufficiente a garanti-re le normali funzioni dell’organismo, compresa la crescita. In caso di mal-nutrizione moderata si tratta principalmente di supplementare / integrarel’alimentazione che il bambino riceve in famiglia. Spesso per questo si usanodei supplementi specifici pronti all’uso a base di lipidi con un contenuto dimacro- e micro-nutrimenti adatto per questa indicazione.Per poter curare invece un grande numero di bambini (ma anche personeadulte!) con malnutrizione severa in modo efficiente ed efficace oggi esisto-no dei veri e propri pasti terapeutici già pronti all’uso (Ready to UseTherapeutic Food, o brevemente RUTF). Questi alimenti, prodotti da unaventina di ditte diverse, sono disponibili principalmente in due varianti: a)una pasta contenente arachidi, zucchero, olio e latte in polvere addizionatadi vitamine e minerali, pensata per bambini tra 6 e 24 mesi; b) dei biscotticontenenti in più delle farine, per bambini più grandi. Un grande vantaggioè che questi pasti possono essere consumati direttamente dalla confezionesenza necessità di ulteriore processazione (bollitura, diluzione etc) – evitan-do così il rischio di proliferazione batterica in caso di contaminazione acci-dentale. Inoltre per le loro caratteristiche questi prodotti possono essere dis-tribuiti direttamente alla popolazione oppure - in casi estremi - lanciatianche da mezzi aerei, senza necessità di ulteriori spiegazioni. Possono esse-re anche conservati per alcuni mesi senza refrigerazione, anche a tempera-ture tropicali. La produzione locale di RUTF è già in corso in diversi paesi tracui anche il Burkina Faso.Forse il vantaggio più grande dato da questi prodotti sta nel fatto che i bam-bini malnutriti possono essere curati direttamente a casa loro, senza neces-sità di un ricovero in una struttura sanitaria, con notevole risparmio non soloin costi, ma anche per la famiglia, che può continuare cosi la normale attivi-tà. L’anno scorso l’Unicef ne ha distribuito 34.000 tonnellate - sufficienti percurare oltre 2.500.000 bambini malnutriti.

Marasmo Kwashiorkor

MMnewN115 8-05-2015 15:07 Pagina 16

Page 17: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

17 MMIRUBRICA DEL MEDICO

Spesso la malnutrizione invece si complica per la presenza di segni e sintomidel Kwashiorkor o del Marasma, le due forme più comuni della malnutrizio-ne, caratterizzate rispettivamente da una mancanza prevalente di proteine odi calorie. La Figura 3 mette a confronto le due forme. Nella realtà del Burkina Fasovediamo sopratutto forme miste.Va inoltre considerato che la malnutrizione è a tutti gli effetti una immuno-deficienza - anzi è la immunodeficienza più diffusa nel mondo e come talerende più severe le tante infezioni, anche banali (alcuni evitabili con la vac-cinazione!), aumentando la mortalità associata a polmoniti, malaria, morbil-lo, TBC e in particolare alla diarrea infettiva, con la quale la malnutrizionecrea spesso un circolo vizioso letale! Per questo motivo la malnutrizionecomplicata necessita di un approccio diverso, più aggressivo rispetto allamalnutrizione “non complicata”.I bambini con malnutrizione acuta severa complicata, che presentano segnidi Kwashiorkor, di infezioni polmonari, febbre alta, disidratazione severa,edemi, anemia e che non hanno più appetito oppure sono sonnolenti neces-sitano di immediato ricovero in una struttura con personale preparato allagestione di questa patologia. Basti pensare che la mortalità - senza cure ade-guate - per la malnutrizione acuta severa complicata, supera il 20%! Infattiun bambino in questi condizioni in Italia sarebbe ricoverato in una TerapiaIntensiva Pediatrica, attaccato con tubi, sonde e cavi a macchinari di un valo-re di centinaia di migliaia di euro e circondato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dapersonale medico infermieristico altamente qualificato.

La cura di questi pazienti si può dividere in 3 fasi:1) Terapia iniziale per stabilizzare il paziente, identificare e affrontare lecomplicanze con rischio di morte, correggere gli squilibri metabolici e/o ledeficienze vitaminiche, Ri-idratazione con soluzione dedicata ai bambini malnutriti (ReSoMal), stu-diata per lo squilibrio elettrolitico di questi pazienti (Na alto e K basso). Sicomincia con 5 ml/kg ogni 30’ per 2h, poi si raddoppia fino a quando il bam-bino presenta sete e riprende a urinare.2) Riabilitazione nutrizionale. In questa fase si usano latti terapeutici secon-do ricetta OMS/Unicef (F75 e poi F100) caratterizzati da alta digeribilità ebuona densità calorica che permettono un veloce recupero del peso. Durantequesta fase è fondamentale il coinvolgimento delle madri, sia come nutriceche per la stimolazione emotiva e fisica del bambino.3) Passaggio alle cure domiciliari, con programmazione dei controlli e - pos-sibilmente - misure di prevenzione (acqua pulita!) - di cui, dove possibile, faparte naturalmente l’allattamento materno, che anche durante la terapianon viene interrotto!

Voglio sottolineare ancora il peso della malnutrizione: più della metà deglioltre 6.000.000 di bambini che muoiono ogni anno prima di aver compiuto5 anni, avviene anche per malnutrizione! E se essa comincia già nei primi1000 giorni (dalla fecondazione all’età postnatale di 2 anni) può causare unritardo non solo della crescita fisica (chiamato stunting) ma anche di quellaintellettuale con difficoltà di apprendimento che non si percuotono soltantosulle prestazioni scolastiche (ammesso che la scuola ci sia…) ma anche pertutta la vita da adulto (sempre che il bambino ci arrivi…) - compreso l’even-tuale gravidanza e maternità…Da quanto sopra si comprende come la malnutrizione non sia solo un pro-blema medico, ma necessiti anche di interventi sociali, per migliorare l’igie-ne, l’accesso alla nutrizione, un rapporto funzionante madre (o chi per essa)/ bambino e delle strutture sanitarie funzionati - i temi sui quali MedicusMundi Italia da sempre lavora.

Richard Fabian SchumacherPediatra Infettivologo

MMnewN115 8-05-2015 15:07 Pagina 17

Page 18: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

MMI 18INTERNAZIONALE

La Cattedra UNESCO dell’Università di Brescia per la“Formazione ed il rinforzo delle risorse umane per lo svilupposanitario dei Paesi a risorse limitate”Lo stato di salute dei popoli del mondo nel 2015, anno nel quale scadono gliambiziosi Obiettivi di Sviluppo del Millennio, mostra ancora delle rilevantidifferenze tra il mondo occidentale e il sud del mondo, intendendo quelle areedel pianeta, soprattutto il continente africano, dove la situazione sanitaria edeconomica sono ancora precarie per la maggioranza della popolazione.La Agenzia delle Nazioni Unite per la Educazione, la Scienza e la Cultura(UNESCO) è stata creata nel 1945 al fine di promuovere “… the conditions fordialogue among civilizations, cultures and peoples, based upon respect forcommonly shared values. It is through this dialogue that the world canachieve global visions of sustainable development encompassing observan-ce of human rights, mutual respect and the alleviation of poverty…”. La mis-sione dell’UNESCO è di contribuire alla costruzione della pace, all’eradicazio-ne della povertà, allo sviluppo sostenibile ed al dialogo interculturale median-te la educazione, le scienze, la cultura, la comunicazione e la informazione,con un focus particolare all’Africa ed alla parità di genere.Per raggiungere tali obiettivi, UNESCO si serve di molteplici strumenti, tra iquali l’opera di Istituzioni universitarie che dimostrino una particolare sensi-bilità alle tematiche oggetto del suo mandato statutario. Presso queste istitu-zioni UNESCO istituisce delle apposite Cattedre che assumono l’impegno dipromuovere attività finalizzate alla promozione delle finalità di UNESCO me-diante attività culturali e scientifiche.Nello scorso mese di marzo 2014 è stata istituita presso la Università di Bre-scia la Cattedra UNESCO “Training and empowering human resources forhealth development in resource-limited countries”, affidata al Prof. France-sco Castelli, Professore Ordinario di Malattie infettive e già Presidente di Me-dicus Mundi Italia dal 2003 al 2012.Sin dal suo primo anno di attività la Cattedra UNESCO di Brescia, seconda af-fidata ad una Facoltà medica in Italia dopo quella di Roma Tor Vergata sulleBiotecnologie, si è caratterizzata per una apertura alla collaborazione con leONG del territorio ed in particolare con Medicus Mundi mediante la organiz-zazione di un Corso di Medicina Tropicale e Salute Globale aperto gli operato-ri delle ONG del territorio.Ma la sinergia tra la Cattedra UNESCO e Medicus Mundi Italia si è anche con-cretizzata sotto il profilo tecnico con la organizzazione ed il finanziamentocongiunto della missione del Dott. Fontana, esperto incaricato della prepara-zione delle strutture sanitarie Camilliane del Burkina Faso (che da anni colla-borano con Medicus Mundi Italia) alla possibile evenienza della epidemia diEbola.Non da ultimo, nel rispetto del proprio mandato educativo, La CattedraUNESCO di Brescia ha messo a bando un posto per la partecipazione diun giovane medico proveniente da un Paese a risorse limitate per la par-tecipazione al Corso di Perfezionamento in Medicina Tropicale e SaluteInternazionale, promossa dall’Università di Brescia, dietro presenta-zione di una ONG a garanzia dell’impegno di rientro nel Paese di prove-nienza. La selezione si è conclusa con la scelta del medico burundeseDott. Eraste Niyangabo, presentato congiuntamente da Medicus Mun-di Italia e da Fondazione Museke, che collaborano attivamente per ilsostegno sanitario all’Ospedale di Kiremba nella Diocesi di Ngozi.La ricca presenza di volontariato sul territorio italiano e bresciano inparticolare costituisce un valido terreno a supporto dell’azione dellagiovane Cattedra UNESCO, ponte ancora più saldo tra mondo accade-mico, del volontariato e popolazioni bisognose. (Francesco Castelli)

MMnewN115 8-05-2015 15:07 Pagina 18

Page 19: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

19 MMISEGRETERIA

Assemblea Generale OrdinariaÈ ufficialmente convocata l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci di Medicus Mundi Italia per giovedì 30 aprile2015, ore 170, presso la sede sociale, Via Martinengo da Barco 6/a Brescia.Ordine del giorno:- Nomina del Presidente dell’Assemblea - Relazione del Presidente - Relazione consuntiva sulle attività 2014 - Presentazione del Bilancio Consuntivo 2014- Relazione dei Revisori dei Conti sul Bilancio Consuntivo 2014- Discussione ed approvazione del Bilancio Consuntivo 2014 - Varie ed eventuali

Corso di Malattie Tropicalie Medicina InternazionaleBrescia, dal 2 novembre al 20 novembre 2015Responsabile: Dott. Silvio Caligaris

Le comunicazioni sempre più intense e rapide fra popolazioni differenti portano alla luce problemi sanitari che necessita-no di attenzioni nuove, sempre più mirate e, contestualmente, globalizzate tali da comportare la necessità di una riorga-nizzazzione della formazione degli operatori sanitari in senso lato e non solo. L’epidemiologia delle malattie infettive met-te in luce i fattori di rischio a contrarre patologie ora più diffuse, portate in particolare dai recenti flussi immigratori, maanche da un turismo di massa verso quei Paesi del Sud del Mondo carenti di servizi socio-sanitari di base.Inoltre le aree di povertà, cui le malattie, in particolare infettive, sono collegate, sono attualmente estese da una parte an-che al di fuori delle regioni tropicali del pianeta e, dall’altra parte, si sviluppano in sacche di marginalizzazione anche al-l’interno del mondo sviluppato. In tal senso, non si può più parlare solamente di Malattie Infettive e/o tropicali, ma di Me-dicina Internazionale in grado di accogliere ed affrontare tutte le istanze sanitarie che la pluralità odierna delle popolazio-ni in contatto sviluppa. Il Corso di Malattie Infettive e Medicina Internazionale di Medicus Mundi Italia si pone lo scopo disoddisfare tali necessità, aprendosi a tutti coloro che intendano operare in ambito socio sanitario. Per rendere più facil-mente fruibile la facoltà di accesso, a partire da quest’anno il Corso verrà suddiviso in 3 moduli formativi disgiunti.

STRUTTURAZIONE CORSO1° Modulo (2-6 novembre 2015) -SALUTE GLOBALE• Organizzazione dei Sistemi Sanitari • Primary Health Care • Applicazione a HIV, TB, Malaria e Malnutrizione• Salute e Malattia in ottica antropologica • Malattie della povertà e dell’emarginazione • Medicina delle migrazioni

2° Modulo (9-13 novembre 2015) - SALUTE MATERNO INFANTILE• Ostetricia e Neonatologia nei Paesi a risorse limitate • Allattamento • Malnutrizione • Vaccinazioni dell’infanzia

3° Modulo (16-20 novembre 2015) - LE GRANDI ENDEMIE TROPICALI E IL LABORATORIO DI BASE• Malaria • Filariosi • Oncocercosi • Tripanosomiasi• Leishmaniosi • Lebbra • Tecniche di laboratorio di base

Il corso ha una durata di tre settimane dal 2 novembre al 20 novembre 2015 (complessive 105 ore), con possibili-tà di suddivisione in tre moduli. I posti disponibili sono 20 con precedenza per i candidati presentati da ONG, da asso-ciazioni impegnate nella cooperazione allo sviluppo o provenienti da Paesi in Via di Sviluppo nonché ai medici di Medi-cina Generale in collegamento con la Fondazione Italiana per la Medicina Generale SIMG. Il corso sarà effettuato conun minimo di 10 iscritti. In corso la richiesta di 50 crediti formativi per il corso completo.Responsabile di segreteria: Rag. Cinzia Ferrante

Il Corso è rivolto a:• Medici, odontoiatri e operatori sanitari (infermieri, ostetrici, biologi, fisioterapisti) e sociali interessati a parteciparea progetti sanitari in Paesi in Via di Sviluppo.• Medici, odontoiatri e operatori sanitari (infermieri, ostetrici, biologi, fisioterapisti) e sociali che debbano affrontaresimili problematiche nella loro quotidianità operativa in territorio nazionale, in conseguenza dei flussi migratori e dipopolazioni marginalizzate.

in collaborazione con: Università di Brescia - Clinica Malattie Infettive e Tropicali

con il patrocinio di:- Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brescia- Fondazione Italiana per la Medicina Generale SIMG

MMnewN115 8-05-2015 15:07 Pagina 19

Page 20: Medicus Mundialmente n. 1 del 2015

Edito con il contributo dellaFondazione Banca San Paolo di Brescia

Ogni donazione è fiscalmente deducibile. (Norme deducibilità fiscale: D.L. n.49/87 con DM n. 1988/128/004187/2D del 14/09/1988 e D.L. 4 dicembre1997 n. 460, con modifiche apportate dal D.L. n. 35 del 14/03/2005, conver-tito in Legge n. 80 del 14 /05/2005).

Informativa sulla Privacy ex Art. 13 DL. 196/2003. I suoi dati verranno utiliz-zati esclusivamente per uso interno di MMI.Per saperne di più, visiti il sito www.medicusmundi.it.

Medicus Mundi Italia ONLUS (MMI) è una ONGper la cooperazione socio sanitaria internazionale

MMI è Socio

Quote annualiSi ricorda a tutti i Soci di rinnovare la Quota annuale, fissata per il 2015 in due fa-sce di età:1. € 20 dai 18 fino ai 29 anni compresi e adulti dopo i 65 anni.2. € 50 dai 30 ai 64 anni compresi.Tutti i Soci hanno eguali diritti di eleggibilità attiva e passiva nel pieno rispettodella democraticità, prevista dalla Legge 266/91.

Statuto e RegolamentoIl 2 dicembre 2014, l’Assemblea Straordinaria dei Soci ha approvato il nuovoStatuto dell’Associazione, scaricabile dal sito:http://www.medicusmundi.it/images/stories/pdf/segreteria/mmi-statuto2014.pdf

Il 12 gennaio 2015, il Consiglio Direttivo ha approvato il Regolamento con Codi-ce Etico e Organigramma, scaricabile dal sito:http://www.medicusmundi.it/images/stories/pdf/segreteria/mmi-regolam-2015.pdf

Perché associarsi a Medicus Mundi Italia?Associarsi alla ONG Medicus Mundi Italia è il primo gesto concreto: • di chi ha compreso il messaggio e aderisce alle idealità di Medicus Mundi Ita-

lia;• di chi promuove e sostiene l’impegno e il lavoro delle persone che operano nel-

l’ambito della cooperazione sanitaria internazionale;• di solidarietà verso quelle popolazioni, quei bambini e quelle mamme che sono

nati e vivono in Paesi economicamente svantaggiati, in molti dei quali guerre econflitti peggiorano drammaticamente le condizioni di vita e impediscono svi-luppo;

• di condivisione di un ideale comune con chi è impegnato da oltre 40 anni nelladifesa del diritto alla salute (Dichiarazione di Alma Ata 1978).

Come sostenere le attività di MMI❤ Donazione online con Carta di Credito o PayPal❤ Bonifico bancario IBAN IT 53 C 03500 11202 000000013162 - BICBCABIT21❤ Bonifici continuativi e/o attivazione modulo RID

IBAN IT 53 C 03500 11202 000000013162 - BICBCABIT21❤ Bonifico Postale – IBAN IT 11 P 07601 11200 000010699254❤ Assegno in Segreteria❤ Lasciti testamentari❤ 5 x 1000 (CF: 98011200171)❤ Diventando Soci di MMI❤ Diventando Volontari per MMI

Editrice: Medicus Mundi Italia ONLUSVia Martinengo da Barco, 6/a25121 BresciaTel. 030/3752517 - Fax 030/43266Codice fiscale: 98011200171e-mail: [email protected]://www.medicusmundi.it

Logo: Guss van Eck

Direttore Responsabile: Adalberto MiglioratiRedazione: Monica FranchiStampa: GraficaCM - Bagnolo Mella (BS)Reg. Trib. Brescia N. 7/1989del 18 febbraio 1989Distribuzione gratuitaPeriodico Sped. in abb. post. - 70%Filiale di BresciaTiratura: 3.000 copieStampato su carta riciclata certificata FSC®

MMISEGRETERIA

i t a l i ammeeddiiccuuss mmuunnddii

5 x MILLECF 98011200171

MMnewN115 8-05-2015 15:07 Pagina 20