MEDICINA OSTEOPATICA Dott. Luca Bregant Osteopata D.O.m.R.O.I.

download MEDICINA OSTEOPATICA Dott. Luca Bregant Osteopata D.O.m.R.O.I.

If you can't read please download the document

Transcript of MEDICINA OSTEOPATICA Dott. Luca Bregant Osteopata D.O.m.R.O.I.

  • Slide 1
  • MEDICINA OSTEOPATICA Dott. Luca Bregant Osteopata D.O.m.R.O.I.
  • Slide 2
  • Cos losteopatia? scienza ? filosofia? arte ?
  • Slide 3
  • medicina manuale osteopatia
  • Slide 4
  • osteopatia medicina preventiva
  • Slide 5
  • osteopatia non una medicina sintomatologica
  • Slide 6
  • Principi filosofici dellOsteopatia Still scrisse: Il medico deve cercare la salute, tutti possono trovare la malattia (Filosofia dellOsteopatia ed. Castello) Il medico ha a che fare con un paziente, oltre che con una malattia (A.T. Still)Il medico ha a che fare con un paziente, oltre che con una malattia (A.T. Still)
  • Slide 7
  • Osteopatia Osteopatia principi unit dinamica del corpo interrelazione tra funzione e struttura capacit di auto regolazione e di auto guarigione da parte del corpo
  • Slide 8
  • 1 principio - Unit del corpo BodyMindSpirit La salute determinata dalla coordinazione e integrazione tra sistemi interdipendenti anatomici, fisiologici, psicosociali
  • Slide 9
  • Unit dinamica del corpo la globalit snvsnc visc cr Amb int Amb ext psy str
  • Slide 10
  • ALCUNI ESEMPI
  • Slide 11
  • La continuit delle fasce SOBOTTA
  • Slide 12
  • CONTINUITA DEI VISCERI
  • Slide 13
  • SISTEMA NERVOSO
  • Slide 14
  • CONTINUITA ASSE MENINGEO
  • Slide 15
  • 2 principio - Capacit di autoregolazione e di auto guarigione da parte del corpo
  • Slide 16
  • Il corpo umano contiene dentro di s la capacit di guarire. Se questa capacit viene riconosciuta e normalizzata, si pu prevenire e a volte curare la malattia.
  • Slide 17
  • La salute lespressione del benessere fisico, mentale, emotivo. Essa dipende dalla capacit di resistere alle influenze dellambiente che ci circonda, combatterle e compensarne gli effetti. Condizione che in medicina chiameremmo regolazione omeostatica
  • Slide 18
  • IL CORPO POSSIEDE UN POTERE DI AUTOREGOLAZIONE E DI AUTOGUARIGIONE Losteopata induce il riequilibrio agendo dallesterno manualmente con un intervento mirato a modificare la causa della disfunzione. Lorganismo in grado di riconoscere lo stimolo esterno ed attivare i meccanismi di autocorrezione.
  • Slide 19
  • 3 principio: INTERRELAZIONE TRA FUNZIONE E STRUTTURA
  • Slide 20
  • Una struttura anomala conduce ad una funzione anomala e viceversa!
  • Slide 21
  • La struttura governa la funzione Le strutture sono : pelle, ghiandole, visceri, fasce, muscoli,ossa e articolazioni. La funzione l attivit di ognuna delle singole parti strutturali nel contesto generale (funzione motoria, digestiva, respiratoria, cardiaca,metabolica ecc.).
  • Slide 22
  • La malattia origina dalla perdita di equilibrio tra struttura e funzione.
  • Slide 23
  • Slide 24
  • Principi: LA REGOLA DELLARTERIA E ASSOLUTA LESPRESSIONE DELLA VITA E IL MOVIMENTO ED IL MOVIMENTO E VITALITA
  • Slide 25
  • Le arterie ed i nervi devono fornire in ogni momento e in quantit sufficiente le potenzialit energetiche necessarie al corpo.
  • Slide 26
  • Il sistema venoso e linfatico ed i suoi nervi devono espletare la loro funzione e impedire ogni accumulo.
  • Slide 27
  • La chiave per una corretta applicazione dei principi la consapevolezza che in osteopatia identifichiamo la malattia, non come linvasione del corpo da parte di un qualche agente eziologico ma piuttosto come la mancata capacit dellorganismo di rispondere allo stesso
  • Slide 28
  • BISOGNA SEMPRE RICORDARSI CHE IL SINTOMO E UN EFFETTO, MENTRE BISOGNA RICERCARE SEMPRE LA CAUSA SE PESTI LA CODA DI UN GATTO VEDRAI CHE DALLALTRA PARTE (DALLA PARTE DELLA TESTA) QUESTO MIAGOLA. ( Still)
  • Slide 29
  • RIEPILOGANDO.
  • Slide 30
  • Dal punto di vista anatomico tutte le strutture sono avvolte da tessuto connettivo o fasce che le rende contigue e meccanicamente interdipendenti
  • Slide 31
  • Fisiologicamente la sinergia delle funzioni facilitata dai sistemi nervoso e circolatorio
  • Slide 32
  • I sistemi endocrino, immunitario e muscolo- scheletrico interagiscono per rispondere ad eventi interni ed esterni come ununit integrata
  • Slide 33
  • IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DI TUTTI QUESTI SISTEMI CREA IL PRESUPPOSTO DI SALUTE
  • Slide 34
  • Allora cosa fa losteopatia????
  • Slide 35
  • osteopatia ricerca disfunzioni le disfunzioni
  • Slide 36
  • Disfunzione ?????
  • Slide 37
  • alterazione della funzione locale articolare, muscolo legamentosa, vascolare, viscerale, neurovegetativa dovuta a un problema locale e/o sostenuta da un problema a distanza
  • Slide 38
  • QUINDI?
  • Slide 39
  • chiave interpretativa di situazioni cliniche non non patologiche patologiche
  • Slide 40
  • situazioni cliniche adeziologia spesso sottovalutata o non ricercata
  • Slide 41
  • facciamo degli esami passer un dolore artrosico avr preso freddo saranno capricci..
  • Slide 42
  • situazioni cliniche non evidenziabili con esami strumentali
  • Slide 43
  • eziologia non necessariamente localizzata nel punto in cui si evidenzia il dolore
  • Slide 44
  • se non si riscontra una patologia dobbiamo pensare che ci sia unadisfunzione
  • Slide 45
  • trauma ESEMPIO
  • Slide 46
  • VISITA MEDICA
  • Slide 47
  • trauma accertamenti + imaging
  • Slide 48
  • trauma negativit clinico strumentale
  • Slide 49
  • gli esami saranno anche negativi ma io ho MALE ! persistenza del dolore
  • Slide 50
  • e non riesco pi a giocare impotenza funzionale
  • Slide 51
  • non disfunzioni se non si evidenzia alcuna lesione osteo legamentosa non significa che non ci siano disfunzioni
  • Slide 52
  • evidenze della disfunzione alterazione della qualit tissutale o del tono dei tessuti molli disturbo dellampiezza e della qualit del movimento articolare iperalgesia locale (con o senza dolore riferito dal paziente) asimmetrie posizionali
  • Slide 53
  • Risposta anomala del snv in relazioni a stimolazioni ambientali Disturbi dellequilibrio Problematiche occlusali Lesioni intraossee
  • Slide 54
  • correla le correla dal punto di vista anatomo funzionale osteopatia
  • Slide 55
  • correlazioni anatomo funzionali articolari muscolo-legamentose fasciali viscerali durali
  • Slide 56
  • raccolta dati osservazione palpazione valutazione osteopatica
  • Slide 57
  • apparentemente considera in anamnesi dati che apparentemente non sono attinenti
  • Slide 58
  • globale osservazione globale del paziente in staticae in dinamica
  • Slide 59
  • osservazione locale
  • Slide 60
  • test di mobilit articolare dellarticolazione in oggetto e dei distretti articolari correlati
  • Slide 61
  • individuazione delle limitazioni articolari
  • Slide 62
  • ricerca palpatoria qualit tissutale della qualit tissutale (differente densit ) che ci indirizza verso la zona in Disfunzione da trattare
  • Slide 63
  • necessit di unavisioneglobale
  • Slide 64
  • Quali sono le catene disfunzionali? Sono in relazione ai collegamenti corporei: meccanici, vascolari, ormonali, linfatici, nervosi.
  • Slide 65
  • Le catene di disfunzione strutturale
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • Slide 70
  • NETTER
  • Slide 71
  • Dal viscere alla struttura
  • Slide 72
  • Slide 73
  • Slide 74
  • Slide 75
  • Slide 76
  • Slide 77
  • NETTER
  • Slide 78
  • Dalla struttura al viscerale
  • Slide 79
  • Slide 80
  • Slide 81
  • Muscolo del Treiz
  • Slide 82
  • Dalla struttura al craniale
  • Slide 83
  • Slide 84
  • Slide 85
  • Slide 86
  • Dalla struttura al cranio NETTER
  • Slide 87
  • osteopatia osteopatia tecniche di trattamento strutturali miotensive fasciali viscerali cranio sacrali
  • Slide 88
  • sono tecniche dolci
  • Slide 89
  • che si possono applicare dai neonati agli anziani ! Senza nessuna controindicazione
  • Slide 90
  • ESEMPI DI TECNICHE USATE IN OSTEOPATIA
  • Slide 91
  • TEORIA E PRATICA IN OSTEOPATIA APPLICATA ALLA STRUTTURA ARTICOLARE
  • Slide 92
  • A.V.B.A.
  • Slide 93
  • ENERGIA MUSCOLARE
  • Slide 94
  • TEORIA E PRATICA IN OSTEOPATIA APPLICATA ALLA STRUTTURA MUSCOLARE
  • Slide 95
  • MIOTENSIVE
  • Slide 96
  • TEORIA E PRATICA IN OSTEOPATIA APPLICATA ALLA STRUTTURA FASCIALE
  • Slide 97
  • Slide 98
  • TEORIA E PRATICA IN OSTEOPATIA APPLICATA ALLA STRUTTURA VISCERALE
  • Slide 99
  • Scollamento colon ascendente
  • Slide 100
  • Corrispondenze tra visceri e segmenti vertebrali Polmoni: T2-T5 (T1-T7) Cuore: C3-C5 e T1-T8 Sinistra - bilaterale Esofago: T5 (T6 T8) Torace: T4-T5 Stomaco: T7 T9 Intestini: T9 T12 Bilater o sin Fegato: T8-T10 destra Cistifellea: T8-T9 (T5-T7) Reni: T10 (T11 L1) Ureteri: T11 L1 Testicoli: T10 Epididimo: T11-T12 Vescica: T11 L1, S3-S4 Prostata: T10-T11, S1 S5 Ovaie: T10 Tube di Falloppio: T11-T12 Collo utero T11-T12, S1 S4 Corpo utero: T10 L1 Pancreas: T2 T10 Milza: T5
  • Slide 101
  • CRANIO SACRALE
  • Slide 102
  • William Garner Sutherland 1873 1954 all I have done is to pull aside a curtain for further vision
  • Slide 103
  • cronologia dellosteopatia in ambito cranio sacrale nel 1899 W.G. Sutherland studente allAmerican School of Osteopathy pone la sua attenzione ad un cranio disarticolato dopo circa trentanni di studi e di ricerche in ambito cranio sacrale, le sue teorie vengono applicate come diagnosi e trattamento ai pazienti
  • Slide 104
  • SUTURE E FUNZIONE
  • Slide 105
  • il concetto cranico le applicazioni alla sfera cranica dei principi dellOsteopatia proclamati dal suo fondatore le spiegazioni fisiologiche, basate su studi della struttura e osservazioni cliniche, per molte delle cose sconosciute in anatomia, fisiologia e patologia il contributo del Dr W.G.Sutherland alla professione osteopatica
  • Slide 106
  • lo studio dei concetti cranici presuppone : adozione del concetto della possibilit di movimento delle ossa craniche, concetto che deve includere una figura mentale della totale unit fisiologica ( unit ) fra : ossa, asse neurale, meningi, fluido cerebro spinale e forze di movimento
  • Slide 107
  • MOVIMENTO RESPIRATORIO PRIMARIO da cosa dovuto? 1.mobilit intrinseca delle masse cerebrali e del midollo spinale 2.fluttuazione del liquido cefalorachidiano 3.mobilit delle membrane di tensione reciproca 4.mobilit delle ossa craniche 5.mobilit del sacro tra le ossa iliache
  • Slide 108
  • 1.mobilit intrinseca delle masse cerebrali e del midollo spinale Ogni organo vivente, come pure il cervello, ha un proprio movimento inerente attivo (motilit). Nel cervello si assiste ad un lento e ritmico movimento degli emisferi cerebrali
  • Slide 109
  • 2. fluttuazione del liquido cefalorachidiano Prodotto nei plessi coroidei Riassorbito nel sist.venoso Presente nel cervello, midollo, fasce di tutto il corpo attraverso i microtubuli (0,5mm) Trasporta neurormoni (endorfine e serotonina) responsabili delle nostre risposte al dolore, piacere ed emozioni
  • Slide 110
  • 3. mobilit delle membrane di tensione reciproca
  • Slide 111
  • 4. mobilit delle ossa craniche Cranio: 22 ossa Oltre 100 articolazioni Suture e movimento Pivot cranici
  • Slide 112
  • 5. mobilit del sacro tra le ossa iliache S2 Occ-sacro nellMRP Lesioni occipite in relazione al sacro e viceversa Disfunzioni ascendenti Disfunzioni discendenti
  • Slide 113
  • Il MRP influisce : sul metabolismo del sistema nervoso centrale sui nuclei dei nervi cranici e sui centri vitali del terzo e quarto ventricolo sul trasporto delle sostanze neuroipofisarie
  • Slide 114
  • sul drenaggio venoso del cervello sullequilibrio biochimico e bioelettrico del corpo sullo scambio dei liquidi nellorganismo sullequilibrio strutturale e dinamico dellorganismo
  • Slide 115
  • osteopatia osteopatia applicazioni pediatria odontostomatologia ortopedia e traumatologia fisiatria ginecologia otorinolaringoiatria
  • Slide 116
  • obiettivo mettere a posto le ossa
  • Slide 117
  • far in modo che le persone funzionino meglio