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Dear Readers,

Here comes the summer! Days are longer, nights are brighter, summer wakes up the desire of entertainment and holiday. Summer exalts the beauties of our land. Summer is the season of new and sparkling emotions. Stimulated by this “summer” the editorial staff started and prepared a soft and refreshing drink, choosing the ingredients they have at disposal for free: events, characters, places, stories and the desire to involve you. The editorial staff is ready to mix them with attention and to allow you to drink it in one swallow: a young taste with the interview to Nicolas Vaporidis and his “ Notte prima...on Lake Como”, the most “clicked” actor by teenagers, tells us how he felt in love with Lake Como; a reassuring taste, the one of the pleasant voices of the people when they tell us of the legends of the past. One above the others is the one of a group of Amici (friends) who met after many years and together with recent friends carry on a Friendship for 10 years. Sometimes the destiny is eccentric and it crosses different life experiences, but it always leaves a grip to be useful, allowing us to add an aftertaste of love for the forgotten things: after many years the fountain of Viale Geno gushes again happily and brightly. And also us, small publishers, using the "power of Magic Lake", would be useful giving space to words and images: we will take you to ancient villages on the shores of Lake Como, we will give you the chance to taste traditional recipes, to listen to the words of an entrepreneur about the value of the family to win the global challenge and to take a look at the landscapes of Valtellina and Canton Ticino. Como has an ancient and animated history which is part of our heritage, a mix of different cultural and historical influences, a territory which distinguishes itself for its great opening to the world, we tried and add among these different tastes, of which we just give a small anticipation. “Cheers” with Magic Lake and Amici di Como, who open the door to those who like nice things and to those who want to take part with us in this beautiful story to start over.

The EditorsDaniele Brunati

Rosaria Casali

Cari Lettori, E’ arrivata l'estate! I giorni si allungano e le notti diventano più luminose. L'estate che risveglia la voglia di svago e di vacanze. L'estate che esalta tutte le bellezze della nostra terra. L'estate, la stagione delle nuove ed effervescenti emozioni. Stimolati da questa “ESTATE” ci siamo impegnati per prepararvi un cocktail morbido e dissetante, scegliendo tra i tanti ingredienti che gratuitamente abbiamo a disposizione: eventi, personaggi, luoghi, storie e tutta la voglia di coinvolgervi. Una scatenata redazione si è impegnata a miscelarli con perizia, per consentirvi di consumarlo tutto d’un fiato: un gusto giovane con l’intervista a Nicolas Vaporidis e la sua “Notte prima.. sul lago”, l’attore più “cliccato” dalle teenagers, che ci racconta come si è innamorato del lago di Como; un gusto rassicurante, quello del piacevole brusio della gente che narra leggende. Tra tutte, quella che racconta di un gruppo di Amici che si sono ritrovati dopo tanti anni e che, intrecciandosi con conoscenze recenti, hanno fatto nascere un’ Amicizia che dura da ben 10 anni. Il destino, a volte bizzarro, incrocia esperienze di vita differenti, ma lascia sempre un appiglio per essere utili, permettendoci di aggiungere al nostro cocktail un retrogusto di amore per le cose dimenticate: dopo tanti anni torna infatti a zampillare felice e luminosa la fontana di Viale Geno. E anche noi, piccoli editori, utilizzando il “potere di Magic Lake”, vogliamo renderci utili dando spazio a testi ed immagini: vi porteremo a visitare antichi borghi adagiati sulle rive del Lario, vi faremo assaporare ricette tradizionali, capire dalle parole di un imprenditore quanto sia importante il valore della famiglia per vincere la sfida globale ed infine sfogliare paesaggi della Valtellina e del Canton Ticino. Como possiede una storia secolare e movimentata che ci appartiene, crogiuolo di diversi influssi storici e culturali, un territorio che si distingue per la sua grande apertura verso il mondo intero, che abbiamo aggiunto in questo concentrato di tanti sapori di cui, solo in parte, vi abbiamo anticipato il gusto. “cin cin”, con Magic Lake e Amici di Como che aprono la porta a chi ha cuore per le cose belle e ha la voglia di partecipare insieme a noi a questa bella storia ancora tutta da scrivere.

Gli EditoriDaniele Brunati

Rosaria Casali

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E D I T O R I A L E

Che BELLA storia!

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sommariosummary

Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration

n. 19/2005 dell’11.05.2005Stampa • Printed by

Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)

Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore

Patrocinata da • Sponsored byRegione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como

Camera di Commercio di Como

Sostenuta da • Supported byAmici di Como

In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte

Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di LeccoAssessorato al Turismo Comune di Como

Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio

Progetto editoriale • Research EditorDaniele Brunati, Rosaria Casali

Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali

Direttore responsabile • EditorDaniele Brunati

Grafica • GraphicAndrea Pedretti

Testi • Research and Material

Daniele Brunati, Marco Lombardo Giassetti, Elisabetta Comerio, Elisabetta Broli, Ebe Gianotti, Rosaria Casali, Giovanni Malcotti,

Stefania De Giorgi, Roberta Brucato, Renata Romano, Elisa Corti, Gian Enrico Ghilotti, Giuseppe Perone, Tiziano Testori, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Alain Mességué, Paolo Carobbio, Davide Beretta,

Marili Fontana, Banca BSI SA, Davide Lacchini

Pubblicità • AdvertisingTBM Service, Marianna Sgheiz

Traduzioni • TranslationsElena Pedretti, Martin Gani (inserto Salute No Problem)

Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

Foto • Photographic MaterialWim Wenders, Donata Wenders, Andrea Massari,

Vasconi, Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Mattia Vacca, Francesco Corbetta, Alberto Locatelli, Daniele Pignatelli, Michele Gregolin,

A.Basci, E.Monech, Matteo Bigi, Sonja Werner, Claudia BellottiI Saloni: Archivio Cosmit, Trep-Trepiù, Poliform, OAK, Meritalia, Jumbo

Collection, Chateau d'Ax, Creazioni, Silik, LaMurrinaArchivi: Galleria d'Arte Contini, Villa Flori, Alain Mességué, Binda, Acquanatura, BSI, Il Gattonero, Proposte, Consorzio Imprenditori

Alberghieri, Agriturismo "La Costa", altreforme, Beretta, Petazzi Costruzioni, Impresa Bruni,

Provincia di Lecco, Provincia di Como, Mendrisiotto Turismo, Pallacanestro Cantù, Sci nautico di Lezzeno, Tennis Como

Archivio le Ville del Lago di Como: Provincia di Como, Provincia di Lecco, Archivi Golf Club,

Archivio Focus On: Grand Hotel Tremezzo, NCTM, Castadiva Resort

Segreteria di redazione • Editorial Support TeamElena Massari

Amministrazione • AdministrationDaniela Fasola

Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani

per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

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PEOPLENicolas Vaporidis, professione: attoreNicolas Vaporidis, profession: actor

La famiglia Passera: una tradizione nell'ospitalitàPassera's family: tradition in the hospitality

Danilo Zucchetti, Villa d'Este nel cuoreDanilo Zucchetti, Villa d'Este in the heart

Mattia Vacca, fotogiornalista da premioMattia Vacca, award's photojournalist

Èvietatalariproduzioneparzialeototaledelmaterialesenzal’esplicitoconsensodell’editoreperchéprotettidaCopyright©odallanormativasuldirittod’autoreIsprohibitedthetotalorpartialreproductionofmaterialwithoutthedirectconsentfromthepublisherbecauseprotectedbyCopyright©

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66In copertina:Nicolas Vaporidisphoto © Andrea Massari

In the photo cover:Nicolas Vaporidisphoto © Andrea Massari

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64ANNIVERSARI10 anni di Amici di Como10 years of the Amici di Como

SPECIALIC.I.A., star bene sul Lago di ComoC.I.A., feeling great on Lake Como

Le ville del Lago di ComoThe villas of Lake Como

Salute No ProblemHealth No Problem

Alain Mességué: "mangiare meglio per vivere meglio"Alain Mességué: "healthy food and stay in shape"

What's onWhat's on

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74ARTEArte contemporanea a VeneziaContemporary art in Venice

Germinazioni in Regione Lombardia"Germinazioni" in the Lombardy Region88

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EVENTIConcorso d'Eleganza Villa d'EsteConcorso d'Eleganza Villa d'Este

Obiettivo...GolfTarget...Golf

Como-Venezia, unite dall'arteComo-Venezia, joined by the art

Amici di Como & Magic Lake a Villa d'EsteAmici di Como & Magic Lake at Villa d'Este

Omaggio a Beato Papa Giovanni Paolo IIHomage to Blessed Pope John Paul II

Omaggio ai 150 anni dell'Unità d'ItaliaHomage to 150th anniversary of Unità d'Italia

I Legnanesi & Amici di Como al Teatro SocialeI Legnanesi & Amici di Como at the Teatro Sociale

I Saloni, creatività a 360°I Saloni, 360° creativity

Ellenne Moda, Patrizia Pepe sfila a CantùEllenne Moda, Patrizia Pepe' fashion parade in Cantù

Proposte 2011, ancora una confermaProposte 2011, always successful

FOODANDDRINkIn cucina con Davide LacchiniIn the kitchen with Davide Lacchini

MAgICLAkELECCOSaperi e sapori al(La) CostaTaste and know "La Costa"

Malgrate, borgo da cartolinaMalgrate, a postcard town

altreformealtreforme

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SPORTRitorna il grande tennis a ComoThe big tennis is back to Como

Wakeboard, nuovi punti di vistaWakeboard, new points of view

Premi e vittorie per Gianluca RodaPrizes and wins for Gianluca Roda

Bennet Cantù, è ancora finaleBennet Cantù, the finals continue!

100 sentieri per vivere la montagna100 paths to live the mountain

185MAgICMOUNTAINVALTELLINA

Mendrisio, itinerari storici e culturaliMendrisio, historical and cultural itineraries

A Lugano, la grande musicaIn Lugano, a season of great music

Wim & Donata Wenders a LuganoWim & Donata Wenders in Lugano

MAgICSWISSTICINO

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TERRITORIODomaso: il cuore nel passato, la mente nel presenteDomaso: the heart in the past, the mind in the present

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213FOCUSONFocus onFocus on

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IDEE E TECNOLOGIE PER IL DORMIRE: NATURALE PERFEZIONE.

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123NEWSLa fontana di Viale Geno: simbolo ritrovato di ComoThe fountain of Viale Geno: renovated symbol of Como

Dall'Africa il ricordo di Sante237

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Fausto’s Guest

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di Marco Lombardo Giassettifoto © Andrea Massari

Professione:

Dici Nicolas Vaporidis e pensi a una folla ulu-lante di fans che lo aspetta ad ogni angolo d’Italia. Lui, invece, si siede, accende una si-garetta tra un pausa e l’altra dell’ultimo film in produzione e tranquillamente dice: «Guar-di che io faccio l’attore. E basta. E’ un lavoro: bellissimo ma sempre un lavoro». Dici Nicolas Vaporidis e da un anno pensi anche al Lago di Como - affari di cuore lo hanno portato qui - e al Golf Club di Menaggio dove ogni tanto si diletta e si rilassa: «Quando sei per la prima volta sul lago capisci subito perché vengono da tutto il mondo a comprare casa: è un posto incantato, quasi irreale. Un posto quasi finto, dove il tempo si è fermato. Fanta-stico. Quanto al golf, ci provo: ma quanto fa arrabbiare…». Dici Nicolas Vaporidis – madre italiana e padre greco («Ma è come si dice in Mediterraneo di Salvatores: una faccia una razza. Forse solo dal mio profilo si capisce…»)

- e capisci che il cinema italiano ha voltato pa-gina: la Notte Prima degli Esami ormai è fini-ta. «Quella è stata un’esperienza fantastica. Ma poi le cose cambiano…».Cominciamo però dall’inizio Nicolas. Da suo nonno, per esempio…«Da lui ho preso la passione per il cinema. Mi incuriosiva il mondo che frequentava, men-tre il resto della famiglia faceva cose normali».Lui era una semplice maestranza.«Era una maestranza, ma semplice per nien-te. Io ho inseguito un sogno più grande del suo, ma senza persone come lui, senza tutti quelli che lavorano intorno a un film, noi at-tori non saremmo nulla. Il nostro è un lavoro di squadra».Voi però siete i protagonisti assoluti.«Guardi, io ho cominciato facendo l’autista in un film di Vincenzo Salemme. Conosco la fatica di chi sta dietro le quinte e ho grande

NICOLASVAPORIDIS

PEO P L E

ATTORE

INTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKE

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rispetto per tutti quelli che contribuiscono alla riuscita delle riprese, cominciando da quelli che mi vengono a prendere al mattino per portarmi sul set. E poi sa qual è la verità?»Dica.«Siamo tutti fondamentali ma nessuno è in-dispensabile. Compresi noi attori».Un vero atto d’amore per i suoi collabora-tori.«Se non fosse per loro in sala non arrivereb-be nulla».Lei però è ora è una star.«Le ripeto: io sono solo un attore. Detesto la celebrità, per me è un po’ come il mondo dei

Puffi: incomprensibile».Non lo dica alle sue fans…«Dico la verità: sono riservato, detesto il gos-sip, mi piace fare il mio mestiere. Ho capito di essere diventato un po’ famoso quando han-no smesso di chiedermi che lavoro facevo, ma per il resto…».Per il resto però c’è appunto “Notte prima degli esami”: non dica che lo rinnega.«Affatto: è stata una vera fortuna, sono fiero sia del primo che del secondo film. Tutti noi che l’abbiamo fatto abbiamo seguito l’onda, però le cose poi cambiano: cambio io, cam-bia il pubblico, cambiano i gusti. Insomma: io

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non sono Luca Molinari. E’ finita…».E quindi ora cosa fa?«Sto girando un film per Maurizio Ponzi: sono un gay…».Davvero?«E perché no? Io non ho mai avuto pregiu-dizi, non condanno e non giudico nessuno. Era una parte che mi incuriosiva: per me è un mondo lontano, anche se ho molti amici gay. Ma in realtà lo siamo un po’ tutti: in pubblico eliminiamo la nostra parte femminile facen-do i machi, ma quale uomo non si è mai com-mosso davanti a un film? Ecco, basta solo ti-rare fuori quella nostra metà nascosta».Tornando a Como e al Lago, che film gire-rebbe qui?«Mi piacerebbe una commedia americana che racconta la storia di una coppia di turisti alle prese con questa parte d’Italia. E che ma-gari si innamorano proprio a Como…».

Romantico…«Oppure un thriller, tipo una donna che spa-risce nel lago… In realtà io nel lago non ci farei mai il bagno, mi fa un po’ paura: è come un’acqua cheta di cui devi diffidare».Meglio stare sul bordo in una bella villa, come George Clooney…«Ah, lui è davvero fantastico, mi piace tantis-simo: è il Cary Grant cha mancava al cinema americano dai tempi di Cary Grant. E’ bravo, intelligente, simpatico: non ho trovato nes-suno qui che me ne abbia mai parlato male».Anche lei è un fan, allora.«Assolutamente: lo seguo da tanti anni. E mi piace l’idea che viva qui da noi, sul lago. C’è solo una cosa che non va…».Davvero?«Sì: dovrebbe imparare un po’ di più l’italia-no. Ditelo a Elisabetta di impegnarsi a dargli qualche lezione…».

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When you think of Nicolas Vaporidis you imagine a loud crowd of fan waiting for him in every corner of Italy. On the contrary, he sits and he lights up a cigaret-te during the break during the last movie production and he peacefully says: «I am just an actor. That’s it. It is a job: a beautiful one, but always a job». When you think of Nicolas Vaporidis you think also of Lake Como –a love affair brought him here – and of the Golf Club of Menaggio, where he sometimes plays and relaxes: «When you come for the first time on the lake, you im-mediately understand the reason why people come here to buy a house: it is a beautiful place, almost un-real, in which time stopped. Great. Regarding golf, I try, but it makes me get angry…». When you think of Ni-colas Vaporidis – an Italian mother and a Greek father («But it is like in the movie Mediterraneo by Salvatores: one face one race. Maybe you can understand just by my profile…») – and you understand that the Italian movie production turned a page: the movie “Notte pri-ma degli esami” (The night before the exams) is over. «It was a fantastic experience. But then things change».Anyway let’s start from the beginning Nicolas. For example, from your grandfather... «From my grandfather I took the passion for the cinema. I was curious of the world he attended, while the rest of the family had regular jobs».He was just a worker in the movie sector. «He wa-sn’t just a worker. I had a bigger dream than his one, but without persons like him, without all the workers involved in the movie sector, the actors will be nothing. We work as a team».But you are the absolute protagonists. «Look, I started as a driver in a movie by Vincenzo Salemme. I know how difficult it is to work in the backstage and I have a great respect for everybody who work in the movie sector, starting from the people who take me on the set in the morning. And do you know what is the truth?»Tell me. «Everybody is fundamental, but nobody is essential. This is valid also for actors».It is a love act for your collaborators. «Their job is very important for everybody».But now you are a star. «I say again: I am just an ac-tor. I hate the celebrity».Don’t tell that to your fans… «I will tell you the truth: I am a reserved person, I hate the gossip, I like my job. I started and understood I was famous when people stopped to ask me what my job was, nothing else...».What are you doing now? «I am making a movie for Maurizio Ponzi: I am a gay…».Talking of Como and Lake Como, what movie could be shot here? «I would like to shot an American comedy which tells of the story of a couple of tourists who arrived in this part of Italy. Maybe they will also fell in love in Como…Or a thriller, maybe a woman who disappears in the lake… I will never bath in the lake, I fear it: just like calm things which you have to fear of».It is better to stay on the shore of a beautiful villa, like George Clooney… «Well, he is really great, I like him a lot: he is the actor the movie business was loo-king for, like Cary Grant in the past. He is a good, clever, nice actor: I never found someone who has a bad im-pression of him». Via Golf 12 - 22010 Grandola ed Uniti (Co)

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di Roberta Brucatofoto Vasconi

Dal lontano 1929 il Concorso d’Eleganza Villa d’Este mantiene intatto il suo fascino; ogni primavera i giardini di Cernobbio si trasformano in meravigliose quinte di uno spettacolo unico al mondo ma sempre di-verso. Quest’anno, dal 20 al 23 maggio, più di 50 automobili d’epoca insieme ad altri rari esemplari di Concept Cars e prototipi hanno attratto moltissimi collezionisti, ap-passionati e semplici amanti dell'automo-bile nell’evento considerato dagli addetti ai lavori uno dei più importanti in assoluto. Al Grand Hotel Villa d’Este, dall’ingresso rigorosamente a inviti, l’amministratore delegato Jean Marc Droulers ha fatto gli onori di casa ed ha aperto la kermesse con la presentazione di più di 50 Vetture d’Epo-ca del Concorso d’Eleganza Villa d’Este ed i referendum pubblici per il “BMW Group Italia Trophy”, per Vetture d’Epoca, e per il “Concorso d’Eleganza Design award” destinato alle Concept Cars ed ai Prototi-pi. Tutti i modelli che hanno sfilato, sono

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speciali autovetture dalle vite suggestive, dai proprietari particolari e ricche di curiosi aneddoti. Come la Rolls Royce Phantom II del 1933, realizzata su misura per il regalo di fidanzamento dell'erede di un impero di macchine per ufficio, pagata 30 mila dollari e dagli interni in oro, oppure l'affascinante Talbot Lago T26 GS del 1948: la vettura pro-dotta in serie più veloce del mondo. O an-cora la Ferrari 375 America del '53, prodot-ta in soli 45 esemplari, motore V12 da 300 Cv in grado di superare i 240 orari - l'ultima fu una vettura speciale costruita apposita-mente per Gianni Agnelli - o la Ferrari Super America 45, dall’hard-top rotativo in fibra di carbonio, costruita in un unico esempla-re per un uomo d’affari di New York. Hanno riscosso grande successo anche le “super-car”, come la Lamborghini Miura S del 1970 o la Ford GT40 Mk II del 1965 - vincitrice per ben 4 volte a Le Mans - e alcuni concept e prototipi che hanno sfilato per l'occasione come l'Aston Martin Zagato, vincitrice del

"Design Award for concept cars & protot-ypes". Tutta italiana la vittoria dei due pre-mi più importanti: l’Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1942 ha conquistato la prestigiosa “Coppa d’Oro”, ovvero il premio della vet-tura preferita dal pubblico che ha affollato i viali del Grand Hotel Villa D’Este, e l’Alfa Romeo 33 Stradale del 1968, una fuorise-rie eccezionale e sportiva prodotta in soli 18 esemplari, è stata la “Best of Show”del concorso. A villa Erba, aperta per due interi giorni, il grande pubblico ha potuto ammi-rare diverse esposizioni. Novità dell’edizio-ne 2011 è stata la prima asta battuta dalla RM Auction con un bilancio finale di ven-tiquattro vetture vendute per un totale di quasi 23 milioni di euro. Il prezzo più alto è stato quello pagato per la Ferrari 375 MM berlinetta del 1955 venduta a 3 milioni e 360 mila euro, seguita dalla Talbot Lago, battuta ad appena 200 mila euro in meno. Secondo un accordo con BMW Group l’asta diverrà un appuntamento biennale per as-

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sicurare sempre un altissimo livello delle vetture da collezione offerte. Debutto di 35 esemplari storici di motociclette, con alcuni modelli costruiti prima del 1917 ed una spet-tacolare Harley-Davidson EL del 1938, e del loro concorso basato sui criteri già applicati alle auto, come il design, lo stato di conserva-zione e l’originalità. Dai primi mezzi a quat-tro cilindri degli anni Dieci (Pierce Fourreau, Wilkinson e Pope Twin) alle moto inglesi e

americane degli anni Venti e Trenta, dalla Wo-oler alla Harley EL, fino alle Guzzi e MV Agusta degli anni Sessanta. All’interno del padiglione di Villa Erba, Bmw Group, sponsor della ma-nifestazione, ha presentato diverse sezioni: la particolare mostra di Mini personalizzate, da quella specchiata di David Bowie a quella di Paul Smith, di Kate Moss e di Kennet Cole, la mostra tematica di BMW degli anni ’60 ed una sezione speciale dedicata alla Bmw 328, con-

siderata l’automobile sportiva di maggiore successo degli anni Trenta, che quest’anno festeggia il 75° anniversario. In onore dei 150 anni dall’Unità d’Italia ne sono stati porta-ti tre esemplari, rosso, bianco e verde. Altro importante compleanno per Rolls-Royce: il centenario della famosa statuetta ‘Spirit of Ecstasy’, che contraddistingue tutti i modelli. Rolls-Royce ha esposto a Villa d’Este la sua ul-tima auto sperimentale presentata al Salone

di Ginevra, la concept elettrica 102EX, me-glio conosciuta come Phantom Experimen-tal Electric. D’altra parte quello di Villa d’Este è il concorso più importante d’Europa. E, per fascino, anche del mondo – spiega Markus Makaus esperto di vetture storiche - solo quello di Pebble Beach, in California, può competere. Ma questa sul lago è in assoluto la manifestazione più amata dai collezionisti, perché raccolta e confidenziale.

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This year, from 20th to 23th May more than 50 vintage cars together with other rare models of Concept Car and prototypes attracted many collectors and people who are interested in cars to the event that is considered to be one of the most important ones: Concorso d’Eleganza Vil-la d’Este. At the Grand Hotel Villa d’Este, entran-ce under invitation, the managing director Jean Marc Droulers welcomed the participants and inaugurated the event Concorso d’Eleganza Villa d’Este with more than 50 vintage cars. Pu-blic referendum for “BMW Group Italia Trophy”, for Vintage Cars and for “Concorso d’Eleganza Design award” reserved to Concept Cars and for

Prototypes. The two most important prizes were for two Italian cars: Alfa Romeo 6C 2500 SS 1942 got the prestigious “Gold Cup”, that is the prize for the car selected by the guests in the Grand Hotel Villa d’Este and Alfa Romeo 33 Stradale 1968, an exceptional sporting car produced in just 18 exemplars, it was the "Best of Show "of the contest. Villa Erba was opened for two days, in which the public could admire different mo-dels. New for the edition 2011 is the first auction by the RM Auction.Debut for 35 historical bike models, some were built before 1917 and a spec-tacular Harley-Davidson EL 1938, this context was based on criteria already applied to cars,

just like design, maintenance and originality. In the pavilion of Villa Erba, Bmw Group, sponsor of the event, presented different sections: the exhibition of customized Mini, the exhibition of BMW of the ‘60ies and a special section dedi-cated to the Bmw 328. To celebrate 150 years of the Unity of Italy there are three models in red, white and green. Another important birthday for Rolls-Royce: 100 years of the famous statue ‘Spirit of Ecstasy’, which characterized all the models. The newest Rolls-Royce car presented at the Salone di Geneva, the electric concept 102EX, better known as Phantom Experimental Electric was exhibited in Villa d’Este.

Concorsod'Eleganza

VILLA D'ESTE

A sinistra, l'auto vincitrice della Coppa d'Oro Villa d'Este: Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1942 ; sotto, un momento della premiazione con Jean-Marc Droulers; il vincitore è il Sig. Corrado Lopresto

On the left, the winning car of the Gold Cup Villa d'Este:Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1942; below, a moment of the prize giving with Jean-Marc Droulers; the winner is Mr. Corrado Lopresto

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LafamigliaPassera:

di Marco Lombardo Giassettifoto Francesco Corbetta, archivio ©Villa Flori

A lato, i fratelli Bianca e Antonello Passera; in questa pagina, l'hotel Villa Flori

On the side, the sister Bianca and the brother Antonello Passera; in this page the hotel Villa Flori

P E O P L E

una TRADIZIONE nell'OSPITALITA'

INTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKE

foto

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Un fratello e una sorella. E un fratello. Una fa-miglia insomma, con un cognome – Passera – che per Como è sinonimo di accoglienza e di importanza. Antonello e Bianca, il fratello e la sorella, che gestiscono (il primo) e animano (la seconda) l’Albergo Terminus e l’Hotel Villa Flori e il fratello Corrado, il manager, il cui re-cente matrimonio è stato celebrato proprio da queste parti, «perché è proprio questo il senso della nostra famiglia – dice Antonello mentre dietro di lui le onde accarezzano la riva

del Villa Flori-, e questo vale più di tutti i Vip presenti alla cerimonia». Ecco allora una sto-ria d’altri tempi, dove affetto e affari hanno il loro posto giusto all’interno di un nucleo quasi inespugnabile quanto è unito. Perché quella della famiglia Passera è davvero una favola co-minciata con il nonno Antonio che da orfano (“praticamente un trovatello”) si trasforma in un imprenditore, passando da un umile po-sto nella cucina di un battello alla direzione di tutta la ristorazione della navigazione del

lago di Como, prima di prendere in gestione il primo albergo, quando in azienda entrano i figli Gianni e Corrado, un binomio vincente: amministratore il primo, albergatore il se-condo. Solo che Corrado, lo zio degli eredi di oggi, muore prematuramente a 52 anni e al-lora si deve andare avanti. Così ci pensa Gian-ni, diventato amico di Guareschi in campo di concentramento, a portare avanti l’idea che a Como c’è posto per il turismo di classe: per questo prende in mano Villa Flori e la trasfor-

ma. Così come poi ha fatto ancora Antonello, il figlio, quello che racconta la favola del lago: “Si dice che questa villa fosse stato il regalo del Marchese Raimondi alla figlia per il matrimo-nio con il cinquantenne Garibaldi. Era il 1850 e la leggenda narra che le nozze finirono su-bito male perché si scoprì che lei era incinta: Garibaldi la ripudiò, la villa nel secolo succes-sivo passò di mano tre o quattro volte fino ad arrivare a noi”. Ad Antonello e Bianca, la sorella che una volta lavorava in pubblicità e comuni-

cazione e che adesso fa quello che più le piace: interior designer. «Sono davvero una persona fortunata». Insomma, ecco come nasce un po-sto dal quale è quasi impossibile staccarsi tan-to è incantevole, con il lago che fa da magnete e una cura dei particolari che arriva fino al sot-tostante ristorante Raimondi, con camere rive-stite da sete locali, la stanza della torretta con una vista che dal letto ti fa sembrare di essere dentro l’acqua, un piccolo centro fitness con terrazza relax e un angolo lounge bar dall'at-

mosfera internazionale e dalla quiete tutta comasca. «Quando Antonello ha deciso di ri-strutturare il Villa Flori – dice Bianca – abbiamo pensato che un albergo come questo doveva essere come un’avventura e chi fosse venuto qui avrebbe dovuto sentirsi a casa. Per questo mi sono fatta aiutare da una scenografa: guar-di il panorama, un’arredatrice non bastava». In effetti: il lago continua a fare meraviglie e An-tonello conferma che scegliere la sorella come spalla è stata la soluzione giusta: «Io sono un

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Nella pagina precedente, Antonello e Bianca con il figlio Francesco.

A lato, da sinistra Gianni Passera; a destra, Corrado Passera, fratello di Gianni;

al centro, i fratelli Passera, da sinistra Corrado, Bianca e Antonello; sotto, Corrado,

la figlia Luce e Antonello Passera in occasione del Battesimo

A brother and a sister. And a brother. A family with a last name – Passera – that for Como represents hospitality and importance. Antonello and Bianca are brother and sister and they run the Hotel Ter-minus and the Hotel Villa Flori. And the brother Corrado, the manager, recently got married in this area. A history which started with their grandfather Antonio, he was an orphan and he turned into an entrepreneur, then his sons Gianni and Corrado, uncle of the present heirs, and Antonello, he run two hotel since 1987. His sister Bianca is an interior designer. “As my father said – says Antonello – the family is the first thing on whcih a successful enterprise is based”. So now Villa Flori is completely new, rebuilt with beautiful rooms and an enchanting atmosphere. And the Passera, more than bu-sinessmen, are even today above all a family. The lake tells about them just like telling a fairy tale.

In the previous page, Antonello and Bianca with her son Francesco.

On the side, from the left Gianni Passera; on the right, Corrado Passera, brother of Gianni;

in the middle, Passera's family, from the left Corrado, Bianca and Antonello; below, Corrado,

his daughter Luce and Antonello Passera at the Baptism

tipo con un grande cuore ma un po’ impulsivo, eppure tra noi c’è un grande rispetto dei ruoli. Come diceva mio padre, la famiglia è la prima cosa su cui si basa un’impresa di successo e il nostro ceppo familiare è forte». Così forte da essere ormai un simbolo per Como: «Io sono entrato nella nostra azienda nel 1987 dopo una bellissima esperienza nel gruppo Ciga Hotels, dove ho cominciato da stagista per fi-nire a fare il direttore generale di un albergo. Ho cominciato a sistemare gli affari di famiglia

rimettendo a posto Villa Flori e aggiungendo il ristorante Raimondi, poi nel 1990 ho chiuso l’Albergo Terminus – che era un piccolo hotel di 28 camere senza bagno - fino al ’94 per la ristrutturazione e adesso abbiamo messo di nuovo mano al Villa Flori. Non è che ce ne fosse bisogno urgente, ma abbiamo voluto cavalcare la crisi e seguire le indicazioni del mercato dei turismi, così come si dice oggi. E in due anni eccoci qui». In due anni allora ecco un nuovissimo quarto piano e un ambiente

totalmente rinnovato, con cura, con classe, con gusto. Ecco un posto dove vivere almeno un giorno nella vita. «Io ne sono entusiasta – afferma Bianca – perché volevo proprio che restasse una vera residenza. In fondo qui da piccola venivo a giocare a nascondino. E ci ve-nivo con Antonello e Corrado…». Questo alla fine è il punto: i Passera più che uomini d’affari sono ancora oggi prima di tutto una famiglia e il lago continua a raccontarli come fosse una favola.

Passera'sfamily: TRADITION

in the HOSPITALITY

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DOMASO: il cuore nel passato, la mente nel presente

T E R R I T O R I O

di Renata Romanofoto Matteo Bigi, Andrea Butti

Sopra, il lungolago di Domaso; nella pagina successiva, veduta aerea di Domaso

Above, the lake promenade of Domaso; in the next page, aerial view of Domaso

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Questo grazioso paese, di antiche origini, si affaccia su una delle baie più incantevoli del lago di Como; con la perizia dell'urbanistica popolare gli uomini hanno saputo costruire nei secoli, tutto intorno al golfo, le colorate case dai caratteristici portici, che si inseri-scono indissolubilmente nell' armonia per-fetta del paesaggio lacustre. Lungo queste rive e sui monti circostanti vissero i celti, i romani, i galli, i longobardi; vi transitaro-no gli eserciti dell'imperatore Barbarossa e poi i francesi e gli spagnoli: tutti attirati dall'importanza strategica sia commercia-le sia militare dell'Alto lago. Domaso nei secoli passati accolse un numero elevato di religiosi, raccolti in due monasteri, quel-lo degli Umiliati, di cui rimangono le Chie-se di San Giovanni e Sant'Antonio e quello

di S. Annunciata, di cui restano il chiostro, tracce della chiesa ed il refettorio. La chie-sa parrocchiale dei SS Bartolomeo e Nicola racchiude gioielli d'arte, come la Madonna lignea di produzione sveva, la Madonna col Bambino del Maestro di Domaso e la Ma-donna coi SS. del Procaccini, che da sola vale una visita. La cappella della Madonna del gi-glio ci ricorda il lungo soggiorno nel 1600 dello spagnolo Aloisio Panizza, governatore del Forte di Fuentes ed il suo affetto e gene-rosità per questo paese. Il municipio di Do-maso è ospitato nella Villa Camilla, costruita nel 1600 dai conti Calderara, di proprietà dei conti Sebregondi fino agli anni Cinquan-ta del secolo scorso. Si tratta di una tipica villa del lago di Como, in stile neoclassico, circondata da un parco particolarmente ric-

Sopra, da sinistra, ponte sul fiume Livo; a destra, stradina interna di Domaso; sotto, il campanile della chiesa parrocchiale; al centro, il campanile di San Giovanni; a destra, l'organo situato nella chiesa di Domaso

Above, on the left, the bridge on the river Livo; on the right, the internal road of Domaso; below, on the left, the bell tower of the parish church; in the middle, the bell tower of San Giovanni; on the right, the organ located in the church of Domaso

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This nice town has ancient origins and it is located on one of the most enchanting bay of Lake Como. The Celtis, the Romans, the Gauls and the Longobards used to live along its shores and on the surrounding mountains, the army of Emperor Frederich I "The Barbarossa" transited here and later also the French and the Spanish armies. In the last centuries Domaso welcomed many religious people in two monasteries: Umi-liati and S.Annunciata. The parish church dedicated to SS Bartolomeo and Nicola con-tains important works of art, for example the wooden Madonna produced in Sweden, the Madonna with the child of the Master of Domaso and the Madonna with Saints by Procaccini. The chapel of the Madonna of the lily is connected with the long stay of the Spanish Aloisio Panizza in the 17th century, governor of Forte di Fuentes. The town hall of Domaso is in the Villa Camilla, built in the 17th century by the Counts Calderara in neoclassical style. It is surrounded by a park rich in camellias. When you visit Domaso, you realize that there are two different rea-lities: to the south of the river Livo is the fa-scinating historical center. Beyond the river is the plain and like a dream, you find an in-ternational beach resort, with camping, bar and restaurants. This is the modern part of Domaso, the local people actually have cre-ated a paradise for the sailors and surfers, that’s to the famous breeze called “Breva”.

DOMASO: the HEART in the PAST, the MIND in the PRESENT

A sinistra, sopra, Villa Camilla; sotto, panorama

On the left, above, Villa Camilla; below, a view

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co di camelie. Visitando Domaso ci si rende conto che esistono due realtà ben definite: a sud del fiume Livo sorge il vecchio affasci-nante nucleo storico, con le sue viuzze che si inerpicano verso i pendii della montagna. Oltre il torrente, invece, il territorio si apre in una vasta piana e, quasi per incanto, ci si trova in un ambiente balneare internazio-nale, dove lungo le rive sorgono camping attrezzati, bar, ristoranti, ecc. Quest'ultimo è il volto moderno che i domasini sono riusciti a creare, giocando con la brezza, la famosa “breva” e fondando il paradiso dei velisti e surfisti. I numeri sono chiari: quello che in un passato remoto era un paesino di pesca-tori, ora é un rinomato e frequentatissimo

centro turistico, conosciuto in tutta Europa, grazie alle ricchezze della natura e all'ospi-talità dei suoi cittadini. Questa propensione all'accoglienza forse deriva dalla posizione geografica di Domaso. Nei tempi antichi, oltre che punto di sosta lungo l'Antica Via Regina, il suo porto sicuro vedeva l'appro-do dei “comballi”, antiche navi a vela per il trasporto delle merci. Da qui esse salpavano verso il culmine del lago, che anticamente coincideva con Samolaco; qui il percorso via terra raggiungeva, attraverso i passi alpini, il centro Europa. Assieme alle mercanzie viaggiavano persone e idee, arricchendo lo spirito, la capacità di accoglienza, di com-prensione e di ospitalità dei domasini.

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

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Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

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Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Golf Club Villa d’Este 18 Holes

Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

Golf Club Villa d’Este 18 Holes

Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

Golf Club Villa d’Este 18 Holes

Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

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Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

Golf Club Villa d’Este 18 Holes

Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

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Presidente / President: Giancarlo RizzaniDirettore / Manager: Andrea ContigianiArchitetto / Architect: Peter Gannon (1926)Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parkingStagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-DecemberGiorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l.Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from MilanoINFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com [email protected]

Golf Club Villa d’Este 18 Holes

Golf Club Menaggio & Cadenabbia 18 Holes Golf Club Carimate 18 Holes

Golf Club Monticello 36 Holes

Presidente / President: Vittorio RoncoroniDirettore / Manager: Doris SivalliArchitetto / Architect: John Harris (1965)Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoAmenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala videoStagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-NovemberGiorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every dayAltitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from MilanoINFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it [email protected]

Presidente / President: Marco PolliDirettore / Manager: Walter Gabaglio, Marco VercelloniArchitetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham CookPercorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack barAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-DecemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from MilanoINFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it [email protected]

Presidente / President: Giuseppe CrippaDirettore / Manager: Giuseppe NavaArchitetto / Architect: Piero Mancinelli (1961)Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shopAmenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays)Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l.Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it [email protected]

International Golf Travel Market 2012, è questo l’obiettivo dichiarato che anima le sfide per l’anno in corso. IGTM è il più grande ed impor-tante workshop dove si incontrano domanda ed offerta del turismo del golf a livello globale. Per raggiungere questo ambizioso traguar-do, la CIA (Como Imprenditori Alberghieri) ha favorito la realizzazione di un educational che vedrà arrivare sulle sponde del lago di Como, grazie alla stretta collaborazione con l’associazione che raggrup-pa i Golf Tour Operator di tutto il mondo (IAGTO), giornalisti e Tour Operator da varie regioni d’Europa. A loro è infatti dedicato il ricco programma che punta a favorire la conoscenza del territorio come di-stretto ad alta vocazione turistica e particolarmente adatto ai golfisti. Il contributo della Camera di Commercio di Como, unitamente a quel-lo dell’Amministrazione Provinciale, è stato determinante per creare quello spirito di cooperazione fra tutte le componenti che animano l’ospitalità lariana permettendo così di farsi portatori di un messaggio che mira a sviluppare la nicchia del golf per farne un motore di svilup-

Obiettivo…GOLF Lago di Como

E V E N T I

di Giovanni Malcottifoto Archivi Golf Club

po turistico. Il mese di luglio vedrà quindi impegnati gli organizzatori dell’educational in una quattro giorni dove gli ospiti potranno gode-re di tour guidati sul territorio e visite ad alcuni fra i più prestigiosi circoli del lago di Como, inoltre parteciperanno, martedì 12 luglio, ad una gara Invitational “Lago di Como Golf Tournament Italy”, a loro ri-servata presso il circolo Villa d’Este. Durante la gara i giornalisti ed i Tour Operator avranno l’opportunità di giocare insieme ai responsa-bili delle aziende dell’area comasca, scambiandosi pareri ed opinio-ni in un contesto di assoluto relax. La quattro giorni si concluderà il mercoledì con una giornata dedicata al workshop internazionale, dove le strutture ricettive avranno l’opportunità di concludere affari e contratti direttamente con gli operatori specializzati. Il Lago di Como Golf Tournament Italy sarà quindi il volano per iniziative più diffuse che avranno luogo nel corso del 2012 con l’obiettivo di costruire un sistema turistico di qualità ed una cultura di prodotto coerente con le attuali richieste del mercato.

1-2. Golf Club Villa d'Este - 18 Holes; 3-4. A.S.D. Golf Club Menaggio & Cadenabbia - 18 Holes;

5-6 Golf Club Monticello - 36 Holes; 7-8.Golf Club Carimate - 18 Holes

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120 121

LAGO DIPUSIANO

LAGO DIANNONE

COMO

LECCO

ERBA

CANTÙ

BELLAGIO

CERNOBBIO

MANDELLODEL LARIO

LIERNA

FAGGETO LARIO

LAGLIO

GOLF CLUBLANZO

TREMEZZO

SCHIGNANO

CANZO

BELLANO

DONGO

GERA LARIO

COLICO

MONTICELLOGOLF CLUB VILLA D’ESTE

GOLF CLUB

LA PINETINAGOLF CLUB

OLGIATE

MENAGGIO

VARENNA

GOLF CLUBLECCO

GOLF CLUB MENAGGIO &CADENABBIA

CARIMATEGOLF CLUB

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

PROVINCIA DI VARESE

PROVINCIA DI COMO

PROVINCIA DI LECCOARGEGNO

CAMPIONE D’ ITALIA

Golf Club La Pinetina 18 Holes

A. S. D. Golf Club Lanzo 9 Holes

Golf Club Lecco 18 Holes

Presidente / President: Roberto TavecchioDirettore / Manager: Simone LaurentiArchitetti / Architect: John Deering Harris (1971), Gianni Albertini (1976), David Mezzacane (2001)Percorso: 18 buche, mt. 5528 par 70 / Course: 18 holes, 5528 metres, par 70Attrezzature: bar, ristorante, driving range, putting green, pitching green, golf cart, pro shop, sala bridge, pitch & putt (6 holes) Amenities: bar, restaurant, driving range, putting green, pitching green, golf carts, pro shop, bridge room, pitch & putt (6 holes)Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 370 mt. s.l.m. / Altitude: 370 metres a.s.l.Località: 25 km da Como – 35 km da Milano / Situated: 25 km from Como – 35 km from MilanoINFO: Via Al Golf, 4 – 22070 Appiano Gentile (Co) Tel. (+39) 031/933202 www.golfpinetina.it [email protected]

Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

Presidente / President: Pier Luigi DoneganaDirettore / Manager: Luca AngeliniArchitetto / Architect: Enrico Colombo Percorso: 18 buche, mt. 5683 par 71 / Course: 18 holes, 5683 metres, par 71Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, corsi per bambini, car rent, pro shop, piscina all’aperto, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, children’s courses, car rent, pro shop, outdoor swimming pool, bar, restaurant Stagione: apertura tutto l’anno (chiuso dal 7 al 23 gennaio) / Open: year round (except for 7th to 23rd January)Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 250 mt. s.l.m. / Altitude: 250 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Frazione Pizzighettone, 1 Annone Brianza (Lc) tel. (+39) 0341 579525 www.golfclublecco.it [email protected]

I GOLF delTERRITORIO

estr

atto

da

autu

mn

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ann

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n.3

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LAGO DIPUSIANO

LAGO DIANNONE

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MANDELLODEL LARIO

LIERNA

FAGGETO LARIO

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GOLF CLUBLANZO

TREMEZZO

SCHIGNANO

CANZO

BELLANO

DONGO

GERA LARIO

COLICO

MONTICELLOGOLF CLUB VILLA D’ESTE

GOLF CLUB

LA PINETINAGOLF CLUB

OLGIATE

MENAGGIO

VARENNA

GOLF CLUBLECCO

GOLF CLUB MENAGGIO &CADENABBIA

CARIMATEGOLF CLUB

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

PROVINCIA DI VARESE

PROVINCIA DI COMO

PROVINCIA DI LECCOARGEGNO

CAMPIONE D’ ITALIA

Golf Club La Pinetina 18 Holes

A. S. D. Golf Club Lanzo 9 Holes

Golf Club Lecco 18 Holes

Presidente / President: Roberto TavecchioDirettore / Manager: Simone LaurentiArchitetti / Architect: John Deering Harris (1971), Gianni Albertini (1976), David Mezzacane (2001)Percorso: 18 buche, mt. 5528 par 70 / Course: 18 holes, 5528 metres, par 70Attrezzature: bar, ristorante, driving range, putting green, pitching green, golf cart, pro shop, sala bridge, pitch & putt (6 holes) Amenities: bar, restaurant, driving range, putting green, pitching green, golf carts, pro shop, bridge room, pitch & putt (6 holes)Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 370 mt. s.l.m. / Altitude: 370 metres a.s.l.Località: 25 km da Como – 35 km da Milano / Situated: 25 km from Como – 35 km from MilanoINFO: Via Al Golf, 4 – 22070 Appiano Gentile (Co) Tel. (+39) 031/933202 www.golfpinetina.it [email protected]

Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

Presidente / President: Pier Luigi DoneganaDirettore / Manager: Luca AngeliniArchitetto / Architect: Enrico Colombo Percorso: 18 buche, mt. 5683 par 71 / Course: 18 holes, 5683 metres, par 71Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, corsi per bambini, car rent, pro shop, piscina all’aperto, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, children’s courses, car rent, pro shop, outdoor swimming pool, bar, restaurant Stagione: apertura tutto l’anno (chiuso dal 7 al 23 gennaio) / Open: year round (except for 7th to 23rd January)Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 250 mt. s.l.m. / Altitude: 250 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Frazione Pizzighettone, 1 Annone Brianza (Lc) tel. (+39) 0341 579525 www.golfclublecco.it [email protected]

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MONTICELLOGOLF CLUB VILLA D’ESTE

GOLF CLUB

LA PINETINAGOLF CLUB

OLGIATE

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GOLF CLUBLECCO

GOLF CLUB MENAGGIO &CADENABBIA

CARIMATEGOLF CLUB

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

PROVINCIA DI VARESE

PROVINCIA DI COMO

PROVINCIA DI LECCOARGEGNO

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Presidente / President: Roberto TavecchioDirettore / Manager: Simone LaurentiArchitetti / Architect: John Deering Harris (1971), Gianni Albertini (1976), David Mezzacane (2001)Percorso: 18 buche, mt. 5528 par 70 / Course: 18 holes, 5528 metres, par 70Attrezzature: bar, ristorante, driving range, putting green, pitching green, golf cart, pro shop, sala bridge, pitch & putt (6 holes) Amenities: bar, restaurant, driving range, putting green, pitching green, golf carts, pro shop, bridge room, pitch & putt (6 holes)Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year roundGiorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 370 mt. s.l.m. / Altitude: 370 metres a.s.l.Località: 25 km da Como – 35 km da Milano / Situated: 25 km from Como – 35 km from MilanoINFO: Via Al Golf, 4 – 22070 Appiano Gentile (Co) Tel. (+39) 031/933202 www.golfpinetina.it [email protected]

Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

Presidente / President: Pier Luigi DoneganaDirettore / Manager: Luca AngeliniArchitetto / Architect: Enrico Colombo Percorso: 18 buche, mt. 5683 par 71 / Course: 18 holes, 5683 metres, par 71Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, corsi per bambini, car rent, pro shop, piscina all’aperto, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, children’s courses, car rent, pro shop, outdoor swimming pool, bar, restaurant Stagione: apertura tutto l’anno (chiuso dal 7 al 23 gennaio) / Open: year round (except for 7th to 23rd January)Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 250 mt. s.l.m. / Altitude: 250 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Frazione Pizzighettone, 1 Annone Brianza (Lc) tel. (+39) 0341 579525 www.golfclublecco.it [email protected]

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Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

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Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

Presidente / President: Pier Luigi DoneganaDirettore / Manager: Luca AngeliniArchitetto / Architect: Enrico Colombo Percorso: 18 buche, mt. 5683 par 71 / Course: 18 holes, 5683 metres, par 71Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, corsi per bambini, car rent, pro shop, piscina all’aperto, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, children’s courses, car rent, pro shop, outdoor swimming pool, bar, restaurant Stagione: apertura tutto l’anno (chiuso dal 7 al 23 gennaio) / Open: year round (except for 7th to 23rd January)Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays)Altitudine: 250 mt. s.l.m. / Altitude: 250 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 20 km from MilanoINFO: Frazione Pizzighettone, 1 Annone Brianza (Lc) tel. (+39) 0341 579525 www.golfclublecco.it [email protected]

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Presidente / President: Giovanni PortaDirettore / Manager: Gladys BordoliArchitetto / Architect: Donald HarradinePercorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristoranteAmenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to NovemberGiorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week)Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l.Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it [email protected]

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International Sweater Travel Market 2012: this is the declared target of the challenges of last year. IGTM is the biggest and most important workshop where requests and offers of the international golf tourism meet. To re-ach this ambitious goal, the CIA (Como Hotel Entrepreneurs) promoted an educational with Golf Tour Operator coming from all over the world (IAGTO), journalists and Tour Operator coming from different Italian re-gions held on the shores of Lake Como. They have a program which aims at improving the knowledge of the territory as a district with an high tourist vocation and particularly suitable for golfers. The contribution of the Chamber of Commerce of Como, together with the Provincial Admini-stration was fundamental to create a spirit of cooperation among all the different components which represent the hospitality in Como, in order to increase the niche of golf as a force to develop tourism. In July, the or-

1-2. Golf Club La Pinetina - 18 Holes; 3-4. A.S.D. Golf Club Lanzo - 9 Holes;

ganizers of the educational are ready to welcome the guests for 4 days of guided tours and visits of the most prestigious clubs of Lake Como, moreo-ver, on 12th July, the guests can take part in an invitational competition “Lago di Como Golf Tournament Italy”, reserved to them at the golf club Villa d’Este. During the competition the journalists and the Tour Operator will have the chance to play with the representatives of the companies of Como, in order to share ideas and opinions in an atmosphere of total re-lax. On Wednesday an international workshop is held to end the four days event, the companies which took part in it could sign agreements and contracts directly with the specialized operators. The Lago di Como Golf Tournament Italy will be the first of different initiatives which are held in 2012 to build a quality tourist system and a product to satisfy the market requests.

Target…GOLF Lake Como5-6. Golf Club Lecco - 18 Holes

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Realizzare un film con una nuova trama che ottenga lo stesso successo del primo è già molto difficile. Cambiando anche l’attore principale lo è ancora di più. Un paragone che ci sta con l’impegno assunto da poco dal nuovo Direttore Generale di Villa d’Este, Danilo Zucchetti. Per capire quali poteri, quali responsabilità e quali difficoltà ci sono in questo nuo-vo ruolo che racchiude le figure dell’AD e del Direttore, non può bastare una somma matematica, considerando la storia e lo spessore delle per-sone che fino ad oggi le hanno ricoperte. Questa è una sfida che la fami-glia Fontana ha dovuto affrontare per un cambio manageriale che segna un nuovo corso per la struttura alberghiera più affascinante delmondo. Ha ricevuto piena fiducia dalla famiglia Fontana, tanto da voler

P E O P L E

DANILOZUCCHETTI

Villa D'Estenelcuore

di Daniele Brunatifoto Francesco Corbetta

INTERVISTA IN ESCLUSIVAPER MAGIC LAKE

pensare per Lei un ruolo nuovo, che possa includere la figura di AD e di direttore: una grande responsabilità. Come pensa di affrontare quest’impegno?«Dopo sei anni trascorsi a Villa d'Este come Direttore, sono consapevole dell'importanza che questa realtà unica rappresenta nel panorama mon-diale dell'hotellerie e per tutto il territorio lariano. E' con un grande senso di responsabilità che affronto l'impegno di perpetrare il lavoro svolto in quasi 140 anni di storia da molti dei miei predecessori, in primis il Signor Mario Arrigo che ha diretto Villa d'Este per quasi 4 decenni dal 1965 al 1992. Il mio compito principale sarà di continuare la lunga tradizione di ospitalità che persone come lui hanno saputo infondere in questa magnifi-

ca struttura così ricca di storia. Sono certo che il lavoro svolto in questi anni insieme al Dott. Droulers ed il rispetto verso Villa d'Este, che condivido con la famiglia Fontana, possa essere garanzia di continuità per tutto il Gruppo e la base per futuri progetti di sviluppo».Aver lavorato fianco a fianco con un grande maestro, come lei stes-so ha definito Jean Marc Droulers, significa assimilare valori e prin-cipi. Quale sarà il bagaglio che porterà con sé nella gestione di Villa d’Este?«Il Dott. Droulers è stato per me un esempio ancor prima di assumere la Di-rezione di Villa d'Este in quanto ebbi l'occasione di incontrarlo sovente alle riunioni della "Leading Hotels of the World" di cui è stato Rappresentante per l'Italia per diversi anni; in quel periodo dirigevo il Bauer di Venezia ed ho sempre ammirato la sua visione di quali siano gli elementi essenziali che un albergo di lusso deve veramente offrire e le strategie che hanno permesso di mantenere Villa d'Este un luogo così esclusivo nel tempo. La-vorando al suo fianco per quasi sei anni ho condiviso la stessa attenzione per la qualità del dettaglio in ogni aspetto della struttura ed assimilato dei valori che considero fondamentali: i più importanti per me sono la grande considerazione verso il lavoro di tutti i dipendenti, che ha permesso di cre-are la fedeltà all'azienda di tanti preziosi collaboratori ed il rispetto verso tutto il territorio e le persone che lo rappresentano».Quale sarà la sua impronta nella direzione del gruppo? Innovazione o tradizione?Sono convinto che il futuro sarà nella tradizione ed il costante successo negli anni coronato dai riconoscimenti mondiali ottenuti da Villa d'Este (tra cui il premio come miglior albergo al mondo ottenuto nel 2009 dalla rivista "Forbes”) ne sono la prova. Ci sarà sempre più la ricerca di quella unicità nello stile e nel servizio che ha sempre contraddistinto Villa d'Este, ma non bisogna dimenticare il continuo rinnovamento dei servizi che la

nuova clientela internazionale esige, basandosi come riferimento sugli standards di servizio e di prodotto delle più importanti catene alberghiere nel mondo».All’interno del suo programma futuro, rispetto agli altri hotel del Gruppo, Barchetta, Palace e Villa La Massa, quali sono i punti cardine su cui lavorerà?«Con il Signor Montagnani, Direttore di Villa La Massa ed il Signor Webber, Direttore degli Hotels Barchetta e Palace, l'intenzione è di rafforzare siner-gie di Gruppo che, particolarmente per il nostro albergo 5 stelle in Tosca-na, possano beneficiare di maggiori attività di promozione nel segmento lusso. Villa La Massa è già molto apprezzata dalla nostra clientela, ma per il futuro prevediamo un progetto di ampliamento della struttura che per-metta di concorrere in un mercato molto competitivo con un'offerta di servizi più ampia e con un numero maggiore di camere per soddisfare la richiesta di meeting e di eventi organizzati. Anche per le due strutture di Como, credo molto nel potenziale di crescita dei quattro stelle in una città dove non esistono strutture di lusso in alternativa a Villa d'Este». Le scelte migliori, nella vita, sono quelle fatte con il cuore. Per lei ri-manere a Villa d’Este, rifiutando un ruolo importante all’interno del gruppo Armani, è stata una scelta dettata dall’istinto o dalla ragione?«Mi è stata spesso posta la domanda se Villa d'Este rappresenti per un hote-lier un punto di arrivo o di partenza. Sinceramente non ho mai riflettuto a lungo sul quesito in quanto ritengo Villa d'Este non solo un'esperienza pro-fessionale bensì di vita. L'interesse per il Gruppo Armani è nato dal fatto di conoscere molto bene la realtà di Milano, avendo partecipato all'apertura del primo Four Seaons Hotel nel 1993, e per aver riscontrato alcune affinità con Villa d'Este: un ambiente con una forte identità ed un'unicità ciascuna nel proprio stile. Alla fine ha prevalso il cuore e la volontà di proseguire un cambiamento generazionale che in parte è in corso e che si compirà nei

foto

© Va

sconi

Sopra, a sinistra, Jean Marc Droulers e Danilo Zucchetti; a destra Michele Rinaldini, Danilo Zucchetti, Emilio Vantadori

Above, on the left, Jean Marc Droulers and Danilo Zucchetti; on the right, Michele Rinaldini, Danilo Zucchetti, Emilio Vantadori

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Villa D'EsteintheHEART

Nominated General Manager of Villa d’Este, Danilo Zucchetti, tells us the next projects and the objectives of such an important position.A great responsibility. How do you think you will face this commitment? «After 6 years at Villa d’Este as a Manager, I am aware of the importance that this unique reality represents in the international hotellerie and in the territory of Como. I will face this commitment with a great sense of responsibility, in order to continue the work of my predecessors in almost 140 years of history, first of all Mario Arrigo, who directed Villa d’Este for almost 40 years, from 1965 to 1992.

prossimi anni. Sono molto lieto di poter continuare il mio lavoro con tanti personaggi del nostro personale che hanno reso Villa d'Este un luogo così amato da generazioni di clienti e da cui i giovani possono trarre insegna-menti preziosi e creare le basi per il futuro».Vita privata e vita professionale: come conciliare le due sfere? «Per conciliare le due sfere la mia prima regola è sempre stata quella di porre la famiglia come cliente numero uno! Ho due figli, il primo nato a Venezia ed il secondo a Como, due giorni dopo l'apertura della mia prima stagione a Villa d'Este! Mia moglie ha condiviso pienamente la decisione di trasferirci sul lago di Como e mi supporta con grande comprensione dei miei impegni lavorativi. Siamo molto contenti di poter far crescere i nostri figli sul lago di Como, un ambiente che considero a misura d'uomo dove la mia vita professionale si può fondere armoniosamente con la mia vita privata».

My first aims is to continue the long tradition of hospitality, that persons like him transmitted. I am sure that the work carried out in these years with Jean Marc Droulers and the respect for Villa d’Este that I share with the family Fontana, can be a guarantee of continuity for the whole Group and a base for the develop-ment of future projects». You worked side by side with “a great master”, as you defined Jean Marc Droulers, this means to assimilate values and principles. What is the heri-tage you will bring with you in the management of Villa d’Este?«Jean Marc Droulers was an example for me before I became a Manager at Villa d’Este, I had the chance to know him during the meeting of the "Leading Hotels of the World", of which he was the representative for Italy for many years; in that period I was the Manager of the Bauer in Venice and I had always admired his idea of what are the key elements for a luxury hotel and the strategies that make Villa d’Este such an exclusive hotel. I worked at his side for almost 6 years and so I

shared the same attention to the quality of the detail in every aspect of the hotel and I assimilated some fundamental values: the most important to me are the great consideration for the job of all the employees, a value that allowed the fi-delity to the company by many precious employees and the respect toward the territory and the persons they represent it». What is the imprint you will give to the group? Innovation or tradition?«I believe that the future will be focused on the tradition and the steady success during the years crowned by the world recognitions given to Villa d’Este (among which the award as the best hotel in the world got by the magazine Forbes in 2009) are the proof. The research of the uniqueness in the style and in the service that always characterized Villa d’Este will continue, but we will also pay attention to the renewal of the services that the new international guests require, keeping as a reference the service and product standards of the most important hotel chains in the world».

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Il marchio e il prodotto la murrina sono indis-solubilmente legati alla produzione artigianale ealla conservazione delle tecniche di lavorazionemanuale che contraddistinguono in tutto ilmondo il vetro di Murano.

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Non sempre l’arte contemporanea è lontana dal pubblico e difficile da comprendere e la scintillante doppia esposizione che si è aperta il 28 maggio scorso a Venezia, presso le due sedi della Galleria Contini, ha confermato, al contrario, quale piacere, curiosità e divertimento siano in grado di regalarci gli artisti con le loro opere. Stefano Con-tini, grande figura di mercante d’arte e punto di riferimento per i maggiori collezionisti di arte contemporanea anche della nostra pro-vincia, ha inaugurato i nuovi prestigiosi spazi espositivi di Palazzo Pestrin, in Calle Larga XXII Marzo, con una mostra collettiva “Omag-gio agli artisti” dedicata ai nomi importanti che negli anni hanno caratterizzato la storia della Galleria, a cominciare da Fabrizio Plessi che, con la video-installazione applicata alle finestre della facciata, ha interpretato come un’opera d’arte l’intero edificio, giocando con gli effetti virtuali di una cascata d’acqua dalla notevole forza sugge-stiva soprattutto al calare delle luci del giorno. E poi Igor Mitoraj con le sculture che riecheggiano i miti dell’antichità, Fernando Botero il più conosciuto e amato, Julio Larraz, Sophia Vari, Zoran Music su cui Contini scommise prima che fosse riconosciuto internazionalmente, “mi davano del matto” confessa, e ancora gli italiani emergenti come l’iper-realista Enrico Ghinato ed Enzo Fiore che inserisce nei suoi la-

vori terra, radici e insetti. I quattro piani della galleria costituiscono un viaggio nell’arte attraverso opere che, prima di diventare una forma di investimento, “devono essere viste come amici che vivono con te e ti fanno gioire”, spiega Contini rivelando il lato passionale con cui vive la sua professione, fatta sì di competenza, ma anche del fiuto necessario per riconoscere e sostenere prima di altri il talen-to di giovani artisti. Come quello di Giuseppe Veneziano, il pittore scelto da Stefano Contini per la mostra personale nella sede storica della galleria in Campo S. Stefano: le sue tele dai colori accesi che riprendono immagini sacre e le mescolano con quelle dei supereroi, i personaggi famosi di fiabe, fumetti, film e cartoni animati da Bian-caneve a Superman, da I Simpson a Candy Candy, utilizzati come soggetti delle sue sorprendenti Pietà, Annunciazioni e Madonne con bambino, hanno incontrato con felice immediatezza non solo il favore degli invitati, ma anche quello del pubblico, attratto dalla scanzonata e provocatoria rilettura di opere celebri della storia del-la pittura. A Como potremo ammirarlo la prossima primavera nella Pinacoteca, dove Veneziano esporrà insieme agli altri pittori del mo-vimento definito dal critico Ivan Quaroni “Italian Newbrow”, il primo dopo la Transavanguardia degli anni Ottanta.

ARTE contemporanea

a Venezia

gALLERIAD'ARTECONTINI

di Ebe Gianottifoto Archivio Galleria d'Arte Contini, Michele Gregolin

A R T E

Galleria Contini, San Marco, 2288 Calle Larga XXII Marzo terzo piano;

installazione di Fabrizio Plessi; sullo sfondo, Enzo Fiore

Galleria Contini, San Marco, 2288 Calle Larga XXII Marzo third floor;

installation by Fabrizio Plessi; in the back Enzo Fiore

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Not always contemporary art is far away from the public and not al-ways it is difficult to understand, the sparkling double exhibition ope-ned on 28th May 2011 in Venice at the two seats of the Galleria Contini confirmed, on the contrary, the pleasure, curiosity and amusement that artists can transmit us. Stefano Contini, great merchant of art and a re-ference point for most of the collectors of contemporary art also of our province, he inaugurated new prestigious exhibition areas of Palazzo Pestrin, in Calle Larga XXII Marzo, with a collective exhibition “Omag-gio agli artisti” (Homage to the artists) devoted to the important names,

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Sopra, Galleria Contini, San Marco, 2765, Mostra Giuseppe Veneziano; sotto, Galleria Contini, San Marco, 2288 primo piano, Larraz Julio

Above, Galleria Contini, San Marco, 2765, Exhibition Giuseppe Veneziano; below, Galleria Contini,

San Marco, 2288 first floor, Larraz Julio

Contemporary ART in Venicewho characterized the history of the Gallery during the years, starting with Fabrizio Plessi, with his video-installation on the windows of the façade he interpreted the whole building as a work of art, playing with the virtual effects of a water fall with a notable suggestive strength, abo-ve all at the sunset. And then Igor Mitoraj with the sculptures that recall of the myths of the ancient, Fernando Botero the most known and belo-ved, Julio Larraz, Sophia Vari, Zoran Music on which Contini betted on them before he became internationally famous, “they thought a was a fool” he said and also the emerging Italian artists just like the iper-realist

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Sopra, Galleria Contini, San Marco, 2288 Calle Larga XXII Marzo, primo piano Igor Mitoraj; sotto, secondo piano Fernando Botero

Above, Galleria Contini, San Marco, 2288 Calle Larga XXII Marzo, first floor Igor Mitoraj;

below, second floor Fernando Botero

Enrico Ghinato and Enzo Fiore, who make works of art with sand, roots and bugs. The four floors of the gallery represent a trip in the art thanks to the works of art that, before they become a form of investment, “have to be seen as friends which live in you and make you happy”, explains Contini revealing the passion for his job, he has professional skills but also the ability to recognize and support the talent of young artists. Just like Giuseppe Veneziano, the painter selected by Stefano Contini for the personal exhibition, in the historical seat of the gallery in Campo S.Stefano: his paintings made of bright colors represent sacred images

mixed with images of superheroes, the characters of fairy tales, comics, movies and cartoons, from Biancaneve to Superman, from the Simpson to Candy Candy, used as protagonists of Pieta, Annunciation and Ma-donna with the child. They had a great success among the guests, but also among the public, who was attracted by the funny and provocative reading of famous paintings. In Como in the Pinacoteca next spring we can admire the works of art by Veneziano together with other painters of the period called “Italian Newbrown” by Ivan Quadroni, the first after the Transavandgard of the ‘80ies.

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Appassionati d’arte, collezionisti, giornalisti, amici e naturalmente artisti. All’inaugurazione della Galleria Contini e alla splendida cena nei saloni secenteschi del Ridotto dell’hotel Monaco, a due passi da piazza San Marco, era presente il parterre delle grandi occasioni, accolto dal padrone di casa, Stefano Contini, con il suo style ormai famoso. E accanto a Vittorio Sgarbi e a Marta Marzotto, non sono mancati altisonanti nomi comaschi, da Nino e Ornella Anzani a Giancarlo e Monica Rampezzotti, da Graziano Passera a Ettore Mocchetti e consorte, dai signori De Sisto a Gabrielle e Alessia Longoni, in rappresentanza di una città che non solo ama, ma investe, con un intuito attento e intelligente, nell’arte contemporanea. E Fabrizio Plessi ha raccontato con orgoglio dell’importante installazione – importante in primis per le dimensioni – in lavo-razione per il giardino di villa Rampezzotti. Una giornata all’insegna dell’arte e del bello, kantianamente parlando, illuminata da uno splendido sole, come l’occasione richiedeva. Con gli invitati incantati dalle opere di Giuseppe Veneziano, Igor Mitoraj, Fernando Botero, Enzo Fiore, ma anche dal veloce pranzo in piedi al Florian, la musica classica dal vivo in sottofondo; e stregati dalla cena al Ridotto sapientemente ristrutturato nei secoli, dove nel Seicento si “ritiravano” i nobili per giocare d’azzardo e godere dei piaceri delle cortigiane, senza sdegnare qualche incontro politico o sociale. In quei saloni che ricordano sfarzi e feste oggi impensabili, tra un soft drink e un’insalata d’astice, tra un risotto dello chef e un trancio di coda di rospo con sauté di carciofi e patate, accompagnati da un Masut da Rive, un Cà Emo e un Capodilista, tre magici spettacoli che hanno incantato i trecentocinquanta ospiti, il trasformista Marchetto, le curiose ombre cinesi e i ballerini cubani, a ricordare che la vita è anche musica e vitalità. Eleganti e charmant le signore, tanto nero, classico, immancabile e insuperabile, accompagnato da caldi colori chiari, estivi, e qua e là macchie di colore, quasi a voler ricordare le opere d’arte appena viste, la felice ironia di azzurri, rossi e gialli di Veneziano, anco-ra viva negli occhi. Replay della perfezione della Galleria Contini, per una giornata unica, dove l’arte ha unito due città uniche, Venezia e Como.

E V E N T I

di Elisabetta Brolifoto Archivio Galleria d'Arte Contini, Michele Gregolin

Como-Venezia unite dall'ARTE

1. Stefano Contini con Ornella Anzani; 2. Cristian Contini, Alessia Giacobino, Alessandro Squarzi, Antonella Mula; 3. Andrea Fendi Formilli e Sig.ra con Enzo Fiore; 4. Riccarda Contini e Fernando Botero; 5. Monica Rampezzotti e Julio Larraz; 6. Ettore e Maria Teresa Mocchetti con Giuseppe Veneziano

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Those who love art, collectors, journalists, friends and obviously artists. At the inauguration of the Galleria Contini and at the beautiful dinner in the 18th century rooms of the Ridotto of the hotel Monaco, very close to the San Marco square, important guests took part in this event, the master of the house was Stefano Contini, with his famous style. Together with Vittorio Sgarbi and Marta Marzotto, there were also important people from Como, Nino and Ornella Anzani, Giancarlo and Monica Rampezzotti, Graziano Passera and Ettore Mocchetti with his wife, the family De Sisto and Gabrielle and Alessia Longoni, representing a city that not just love but also invests in contemporary art with an intelligent and attentive intuition. Fabrizio Plessi proudly described the importance of the installation – important first of all for the dimensions – in progress for the garden of ville Rampezzotti.A day concentrated on art and beauty, with a splendid sun, to welcome this important occasion. The guests were enchanted by the works of art of Giu-seppe Veneziano, Igor Mitoraj, Fernando Botero, Enzo Fiore, but also by the quick lunch at the Florian, with live classic music; the dinner at the Ridotto

1. Giuseppe Veneziano e Giovanni Anzani; 2.Marta Marzotto e Cristina Ratti; 3. Francesca Delfino, Gabriele Longoni, Alessia Arrighi, Graziano Passera e Ornella De Sisto; 4. Jas Gawronsky e Igor Mitoraj

Como-Veneziajoined by ART

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MARCO LUPIvive a Mendrisio(Canton Ticino).Di lui ha detto la criticaSimona Ostinelli:“L’unica arte a cui Lupiguarda con interesse èquella infantile. Sintesi esemplicità: questa è lastrada per raggiungerela vera scoperta”.Mentre il critico

Paolo Levi nel 1996scriveva: “Il suo é unnascondersi e unriapparire, un travestirsiattraverso panni daltaglio surreale. Le suetecniche miste su telahanno due chiavi dilettura. La prima vertesui contenuti, la secondasulla capacità pittoricada non sottovalutare”.

LOMAZZO - Como - Italywww.tecnograf ica.ws

L’arte della s t a m p a

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1. Fabrizio Plessi e Vittorio Sgarbi; un momento dell'aperitivo tenutosi a casa Contini; 3. panoramica della serata tenutasi all'Hotel Monaco; 4. Luca Beatrice e Signora

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was spectacular , it was rebuilt during the centuries, in the 17th century the noblemen used to go to gamble and to be accompanied by the courtesans, they even had political and social meetings. In those rooms, that remind us of the luxury and of the parties, today unthinkable, between a soft drink and a lobster salad, between a risotto of the chef and a toad’s tail with sauté of artichockes and potatoes, accompanied by a Masut da Rive, a Cà Emo and a Capodilista, three magic shows enchanted 350 guests, the magician Marchetto, the curious Chinese shades and the Cuban dancers, in order to remember that life is also music and vitality.Elegant and charming ladies, in black, classic, inevitable and insuperable with warm light summer colors, here and there some spot of colors, just to remember the works of art they just saw, the happy irony of blue, red and Venetian yellow colors, still live in the eyes. Replay of the perfection of the Gallery Contini, for an unique day, where art united two unique cities, Venice and Como.

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A R T E

di Stefania De Giorgifoto Daniele Pignatelli, Stefania De Giorgi

gERMINAZIONIin REGIONE LOMBARDIA

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Un avvolgente ed emozionante murale ad opera del grande maestro Ercole Pignatelli accoglie il visitatore del nuovo Palazzo del-la Regione Lombardia. Il maestro Ercole Pi-gnatelli, artista di nota fama internazionale, al culmine della maturità artistica ha voluto offrire una sua opera alla città di Milano. Il Presidente della Regione Formigoni ha pre-sentato il primo dei murali dell’artista che vedrà la sua carriera coronata dalla parte-cipazione alla Biennale dell’arte di Venezia il prossimo giugno. Il maestro Pignatelli, di origine leccese, vive a Milano da quando aveva 18 anni, ha deciso di omaggiare gli uffici della Regione con un'opera maestosa ed imponente, dipingendo i fronti che com-pongono l’atrio d’accesso, per esprimere gra-titudine alla città che gli ha offerto numerose opportunità nella sua evoluzione formativa, come ad esempio l’importante incontro con il maestro Lucio Fontana e con l’eclettica per-sonalità di mecenate, editore e gallerista di Carlo Cardazzo. Il primo dei murali, compiuto su di una parete in cartongesso 3 m x 18m, è denso di intrichi, di ramificazioni fitomorfe

An exciting mural by the great artist Erco-le Pignatelli welcomes the visitor in the new Palace of the Lombardy region. The master Ercole Pignatelli, artist known all over the world, reached his artistic maturity, offered his work of art to the city of Milan. The President of the region, Roberto Formigoni, presented the first of the murals; the artist will reach the top of his career next June taking part at the Biennale in Venice. The first one of the murals on a wall of plasterboard 3 ms x 18 m is rich in phytomorphic ramifications in a sequen-ce of cold colors, that from the blue go to the violet, passing from the different tones of the violet. “Germinazioni" is the title of the work of art, the same of the sculpture made for the city of Lecce last year. In the painting of Milan there are different references to his home town, images that the distance has consolidated. The

GERMINAZIONI in the Lombardy Region

in una sequenza di sfumature dai colori fred-di, che dal blu virano al magenta passando per le molteplici tonalità del viola. “Germi-nazioni” è il titolo dell’opera, lo stesso della scultura realizzata per Lecce lo scorso anno. La dualità delle creazioni consacra il legame con i luoghi che sono stati determinanti per il raggiungimento della piena consapevolezza della sua concezione del mondo. Nel dipin-to milanese sono molteplici i rimandi alla propria terra, immagini che la distanza ha consolidato; lo sfondo nero pece amplifica l’incontenibile plasticità dell’opera e le sen-sazioni che essa trasferisce a chi la osserva, sensazioni che divengono quasi tangibili. E’ come se il dipinto coinvolgesse tutti i sensi, che i colori prepotentemente si trasformas-sero nei profumi mediterranei e che ci si perdesse nella brezza di una notte d’estate. Si tratta di percezioni che il maestro riesce felicemente a trasmettere con l’esuberanza delle cromie che riprendono le tinte vivide che possono esistere solo in alcuni paesag-gi mediterranei; l’intreccio poi dei rami dalle forme voluttuose rimandano inevitabilmen-

te agli opulenti ricami del barocco leccese che fanno virare la luce in mille sfaccettature. Così come Van Gogh ha trovato la sua ispira-zione cromatica emozionale in quella che era la luce della Provenza, capace di enfatizzare tutti i cromatismi, Pignatelli riesce a giocare, anche con un tocco di ironia, con l’esultanza dei toni, perché geneticamente contenuti nel suo Dna salentino, che dimostrano la sua verve creativa indissolubile. La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie all’entusia-smo del Presidente Formigoni, che ha voluto essere partecipe a tutti gli effetti al dipinto infiggendo alcune pennellate sotto la guida del maestro. Inoltre non è da sottovalutare la carica d’energia del maestro settantacin-quenne che, con tutto il suo ardire, ha tra-scorso giornate e giornate su ponteggi alti 4 metri. “Germinazioni “ nella sua magnificen-za è stato inaugurato l’11 aprile scorso, incor-niciato da un brindisi con uno spumante rea-lizzato con il conterraneo Claudio Quarta per Magistravini che non a caso riporta sull’eti-chetta una sua opera con il tema molto caro all’autore “Germinazioni”.

Nella pagina precedente, Ercole Pignatelli durante la realizzazione del murale "Germinazioni"; sotto, a sinistra, Ercole Pignatelli con il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in occasione dell'inaugurazione del murale;

In the previous page, Ercole Pignatelli during the making of the mural "Germinazioni"; below, on the left, sotto, Ercole Pignatelli

with the President of the Lombardy region, Roberto Formigoni, at the inauguration of the mural;

black background amplifies the uncontrollable plasticity of the work of art and the feelings it transmits to the observers, feelings that are almost tangible. It seems like the painting in-volves all senses, that the colors turned into Mediterranean tastes and you feel like a breeze during a summer night. These are perceptions transmitted with the exuberance of the colors, vivid shades that only exist in some Mediter-ranean landscapes; the interlacement of the branches recalls the opulent embroideries of the Baroque architecture in Lecce, which veer the light in thousand ways. "Germinazioni" was magnificently inaugurated on 11th April 2011, a toast with sparkling wine organized by Claudio Quarta for Magistravini, who is ori-ginally from Lecce too, not by chance on the label there is one of his works of art, with the beloved subject of the artist of “Germinazioni”.

Sotto, con Claudio Quarta, MagistraVini, che ha creato l'etichetta per "Jacarando" con l'opera di Pignatelli;a destra, l'interno di Palazzo Lombardia, nuova sededella Regione

Below, with Claudio Quarta, MagistraVini, who realized the wine label of "Jacarando" with "Germinazioni";

on the right, Lombary Region headquarters

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E V E N T I

MagicLakeaVillad'Este

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AmicidiComo di Elisabetta Comeriofoto Vasconi

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Sopra, da sinistra, Daniele Brunati, editore della rivista Magic Lake; al centro, Giovanni Anzani, vicepresidente di Amici di Como; a destra, Ivana Spagna, special guest della serata; parte della platea della serata a Villa d'Este

Above, the guests in the Sala Regina during the presentation of Magic Lake Spring 2011; below, on the left, Michele Tortora, Prefect of Como;

in the middle, Marco Pelliccia, commander of the Internal Revenue of Como; on the right, Fabio Dadati,Tourism Councillor of the Province of Lecco

Above, from the left, Daniele Brunati, publisher of the magazine Magic Lake; in the middle, Giovanni Anzani, Vicepresident of Amici di Como;

on the right, Ivana Spagna, special guest of the evening; some of the guests taking part in the evening in Villa d'Este

Sopra, il pubblico della Sala Regina in occasione della presentazione di Magic Lake Spring 2011; sotto, da sinistra, Michele Tortora, Prefetto di Como; al centro, Marco Pelliccia, comandante della Guardia di Finanza di Como; a destra, Fabio Dadati, assessore al Turismo della Provincia di Lecco

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Gli ospiti presenti in sala

The guests of the evening

Varcare il cancello di Villa d’Este, ogni volta, ha un fascino impagabile. La sensazione che subito ne scaturisce è di entrare in un’altra dimensione, fuori dal tempo e dallo spazio che normalmente dettano i ritmi ed i confini della nostra vita. Lo sguardo viene immediata-mente catturato dal lago, dai giardini e dallo charme che solo l’albergo più bello del mondo possiede. Anche grazie alla complicità di tutti questi elementi, quello del 30 marzo è stato davvero un evento indimenticabile. Oltre trecento ospiti, tra inserzionisti, appassionati let-tori, istituzioni e associati di Amici di Como, main sponsor della rivista, hanno partecipato all’evento dedicato all’edizione Spring 2011 di Magic Lake. Trecento volti amici, trecento protagonisti, ognuno a modo proprio, della crescita e del successo della rivista. Ma questa

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Un momento dell'esibizione di Ivana Spagna durante la serata

A moment of the performance of Ivana Spagna during the evening

volta ci permettiamo di citare, su tutti, un’amica per noi molto speciale, che in occasione di questa serata ci ha voluto fare due regali: il primo è stata la sua presenza. Il secondo, la sua voce. Infatti, il personaggio di copertina, Ivana Spagna, al termine del momento di presen-tazione, si è esibita in due brani: “Georgia on my mind” e “Il cerchio della vita”, accompa-gnata al pianoforte dal maestro Tonino Scala. Un momento coinvolgente ed emozionante, ciliegina sulla torta di un evento voluto per celebrare il primo numero della rivista per questo 2011 ed aprire i festeggiamenti per i 10 anni dell’associazione Amici di Como.

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Every time you enter the gate of Villa d’Este is a moment of priceless charm. The feeling you have is the one of entering another dimension, out of time and space that usually dictate the rhythms and the borders of our life. The look is immediately captured by the lake, by the gardens and by the charm that only the most beautiful hotel of the world has. Also thanks to the complicity of all these ele-ments, on 30th March it was held an unforgettable event. Over 300 guests, advertisers, impassioned readers, institutions and member of Amici di Como, main sponsor of the magazine, took part in the event dedicated to the spring edition of Magic Lake. 300 faces of friends, 300 protagonists, each one gave a contribution to the growth and to the success of the magazine. But this time we dare quote one particular friend, a very special friend for us, on this occasion she gave us two presents: the first one was her presence. The second one was her voice. Actually the cover of this edition is dedicated to Ivana Spagna, at the end of the presentation she sang two songs “Georgia on my mind” and “Il cer-chio della vita”, with Tonino Scala at the piano. An involving and exciting moment, the icing on the cake of an event held to celebrate the first edition 2011 of the magazine and to open the celebrations of 10 year birthday of the association Amici di Como.

Gli ospiti della serata accomodati nella suggestiva Sala Veranda di Villa d'Este; nelle pagine seguenti, tutti gli ospiti della serata

The guests of the evening in the suggestive Sala Veranda of Villa d'Este, in the following pages all the guests of the evening

MagicLake

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AmicidiComo

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Sopra, da sinistra, Antonello Passera, Jean Marc Droulers e Danilo Zucchetti, nuovo Direttore Generale di Villa d'Este; a sinistra, Lorenzo Riva con Gianna Ratti; sotto, Tom De Vesto, patron di Tivoli Audio con Michele Tortora, Prefetto di Como

Sopra, da sinistra, Lorenzo Riva e Ivana Spagna con Rosaria Casali e Daniele Brunati, editori della rivista Magic Lake; Ivana Spagna con Daniela Javarone; sotto, a sinistra, la cantante con Giovanni Anzani, a destra, Ivana con Ferdinando e Sara Paglia

Above, on the left, Lorenzo Riva and Ivana Spagna with Rosaria Casali and Daniele Brunati, publishers of the magazine

Magic Lake; Ivana Spagna with Daniela Javarone; below, on the left, the singer with Giovanni Anzani,

on the right, Ivana with Ferdinando and Sara Paglia

Above, on the left, Antonello Passera, Jean Marc Droulers and Danilo Zucchetti, new General Manager of Villa d'Este;

on the left, Lorenzo Riva with Gianna Ratti; below, Tom De Vesto, patron of Tivoli Audio

with Michele Tortora, Prefect of Como

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In occasione, poi, del grande evento di beatifica-zione di Giovanni Paolo II, che si è tenuto domeni-ca 1 maggio a Roma, Amici di Como e Consorzio Como Turistica, in accordo con la Curia di Como, hanno deciso di partecipare, con un piccolo segno, a questo momento storico. Per questo, proprio a partire da sabato 30 aprile e fino a do-menica 8 maggio, sul Broletto è stata proiettata un’immagine di Giovanni Paolo II insieme ad un messaggio che il Santo Padre aveva rivolto ai cit-tadini comaschi durante la visita alla nostra città avvenuta esattamente 15 anni fa.

On the occasion of the great event of the beatif ication of John Paul I I , held on 1st May in Rome, Amici di Como and Consorzio Como Turistica, in agreement with the Curch of Como, decided to par-ticipate in this historical moment with a simple sign. From Saturday 30th April and until 8th May on the Brolet to there was the projection of John Paul I I toge-ther with a message that the Pope gave to the citizens of Como during the visit of our cit y 15 years ago.

OMAggIOaBeato Papa Giovanni Paolo II

HOMAgEtoBlessed PopeJohn Paul II

di Elisabetta Comeriofoto Carlo Pozzoni

E V E N T I

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L’Associazione Amici di Como, in occasione dei 150° anni dell' Unità d’Italia, nell’ambito della manifestazione “Festa di Primavera” edizione 2011, organizzata da Consorzio Como Turistica, ha donato alla città una gran-de proiezione architetturale raffigurante il tricolore. Dopo il Como Magic Light Festi-val, che nei mesi di dicembre e gennaio ha visto valorizzare molti edifici storici ubicati nel cuore della manifestazione Como Città dei Balocchi, Amici di Como ha voluto confe-zionare un regalo di Pasqua per la città, per i suoi abitanti e per i tanti turisti presenti.

The Association Amici di Como, on the occasion of 150 years of the Unity of Italy, during the event “Festa di Primavera” (Spring Festival) edition 2011, organized by Consorzio Como Turistica, gave a huge architectural projection represen-ting the tricolore (Italian flag). After the Como Magic Light Festival held in December and in January with the value given to the historical buildings located in the center of Como, heart of the event Como Città dei Balocchi, Amici di Como wanted to give an Eastern present to the city, to its inhabitants and to the tourists, to ce-lebrate this important anniversary.

OMAggIOai150 annidell'Unità d'Italia

HOMAgEto150th anniversaryof the Unita' d'Italia

di Elisabetta Comeriofoto Francesco Corbetta

E V E N T I

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I LEGNANESI &AMICI DI COMOal Teatro Sociale

A sinistra, Silvio Santambrogio, presidente dell'Associazione Amici di Como

On the left, Silvio Santambrogio, president of the Association Amici di Como

di Elisabetta Comeriofoto Francesco Corbetta

E V E N T I

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Legnanesi and Amici di Como at the Teatro Sociale

"FAM FÜM E FREC"

Tre ore e più di puro divertimento. Questo è il regalo che Amici di Como ha voluto fare alla città e al pubblico comasco, invitando al Teatro Sociale la compagnia “I Legnanesi”. Con lo spettacolo “Fam Füm e Frec”, ultima “creatura” nata dall’incontro tra Musazzi e Provasio, la famiglia Colombo e gli esilaranti personaggi che abitano l’ormai famoso cor-tile lombardo hanno saputo coinvolgere la platea con sketch ironici, caratterizzati dal

consueto ritmo incalzante. Provasio, Campisi e Dalceri, rispettivamente “la Teresa”, “il Luigi” e “la Mabilia”, con la loro incredibile comicità, hanno confermato un immutato successo, portando per due serate centinaia di coma-schi che non hanno voluto perdersi questi appuntamenti. Abiti, scenografie e aneddoti sempre nuovi ed attualissimi hanno tenuto banco in un teatro gremito, con la presenza di un pubblico di tutte le età.

Three hours of pure amusement. This is the present that Amici di Como gave to the city and to the public of Como, inviting the the-atre company “I Legnanesi” at the Teatro Sociale. With the show “Fam, Füm and Frec” (Hungry, Foggy and Cold), the last show born thanks to Musazzi and Provasio, the family Colombo and the exhilarating characters who live in the courtyard in Lombardy, they knew how to involve the public with sketch

In queste pagine, alcuni momenti della rappresentazione teatrale

In these pages, some moments of the theatre show

characterized by the usual pressing irony. Provasio, Campisi and Dalceri, respectively "la Teresa", "il Luigi" and "la Mabilia", with their unbelievable humor, confirmed an un-changed success among hundreds people of Como, who couldn’t miss this appointment. Dresses, scenography and new and actual anecdotes have always been key elements during the show, in a theatre with a public of all ages.

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di Daniele Brunatifoto Archivio Binda, Archivio Acquanatura

La FONTANA

SIMBOLO ritrovato di Como

di VIALE GENO:

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Lo spumeggiante e luminoso sorriso ritrova-to di una signora, grazie all’affetto per la cit-tà dimostrato da Amici di Como. Lo avevano promesso che si “sarebbero impegnati nel ripristino di un'area degradata della città” e così è stato. Un intervento di restauro tecno-logico, curato da Acquanatura, per far ritor-nare viva e luminosa la fontana di Viale Geno, un simbolo per tutti i comaschi e un’attrazio-ne per tutti i turisti, situata geograficamente in un luogo visibile a 360° da tutte le spon-de e colline circostanti del primo bacino. In uno sguardo, dalla diga Foranea si possono inquadrare insieme al faro, il monumento ai caduti, il Tempio Voltiano, Villa D’Este, il Ca-stel Baradello, le passeggiate di Villa Olmo e proprio di Villa Geno. Costruita nel 1950 dalla

The foamy and bright smile of a lady is back, thanks to the affection for the city shown by Amici di Como. They promised that “they would have taken care of the renovation of a degraded area of the city” and they kept their promise. An intervention of technologi-cal renovation, by Acquanatura, to make the fountain of Viale Geno return live and bright, it is a symbol for the inhabitants and it is an at-traction for the tourists, geographically situa-ted in a place visible at 360° from all the sho-res and from the surrounding hills of the first basin. In one look, from the dyke you can see the lighthouse, the war memorial, the temple dedicated to Alessandro Volta, Villa d’Este, the Baradello castle, the promenade of Villa Olmo and Villa Geno. Built in 1950 by the historical

La fontana com'era (foto 1-2), com'è (foto 3)e come sarà (foto 4)

The fountain yesterday( photo 1-2), today (photo 3)

and tomorrow (photo 4)

storica azienda comasca Nessi&Majocchi su progetto dell’Ing. Renato Uslenghi, che con Lingeri, Terragni, Radice, Cattaneo e Rho co-stituivano il gruppo Razionalista di Como. La fontana inizia il suo progressivo degrado ne-gli anni Ottanta fino ad un intervento parzia-le da parte dell’imprenditore serico Nini Bin-da, legato al manufatto da affetto in quanto, la costruzione nel ‘50, fu voluta dal padre Gianni, in qualità di assessore della storica giunta Gelpi. Allo stato attuale della storica fontana è rimasto solo qualche zampillo, non più illuminato. Così Amici di Como ha deciso di seguire le orme di Gianni Binda, ribadendo l’impegno per la città e mantenendo la pro-messa fatta, per riportare all’antico splendo-re uno dei simboli di Como.

company of Como Nessi&Majocchi following the project of the engineer Renato Uslenghi, who was a member of the group of Functiona-lism Como, together with Lingeri, Terragni, Ra-dice, Cattaneo and Rho. The fountain started its progressive deterioration in the ‘80ies, then there was a partial intervention made by the silk entrepreneur Nini Binda, he was attached to this fountain, because his father Gianni was a town councilor in the ‘50ies with the histori-cal council Gelpi and he gave the permission to build it. At the moment just some jets of the fountain remain and it is no longer illumina-ted. So Amici di Como decided to follow the example of Gianni Binda and kept their promi-se with the city, to bring to the ancient shine one of the symbols of Como.

The FOUNTAIN of VIALE GENO:

renovated SYMBOL of Como

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In 50 anni di vita, il Salone Internazionale del Mobile è diventato il simbo-lo del successo ininterrotto nell’ambito dell’arredamento mondiale. Le cifre raccontano l’escalation che l’evento ha avuto nel corso degli anni. Il 24 settembre del 1961 gli espositori erano 328 su 11.860 metri quadri e la crescita vertiginosa ha portato il numero delle aziende a 2.720 su 210.00 metri quadri nel 2011, così come i visitatori che sono passati dai 12.100 della prima edizione agli oltre 300.000 dell’ultima. La consacrazione de-finitiva della manifestazione si ebbe nel 1965, quando le aziende che cominciavano la ricerca innovativa del moderno vennero raggruppate in un unico padiglione, in modo tale da offrire omogeneità alla scelta commerciale. Il valore aggiunto della manifestazione fu l’attenzione che gli espositori cominciarono a porre negli allestimenti. Nello stesso anno la più importante testata del settore, Domus, dedicò il primo articolo al Salone. L’aumento dell’interesse per l’evento da parte del pubblico si ebbe negli anni 1967 e 1968 e fu dovuto ad una crescita dell’attenzio-ne posta nell’arredamento della casa, che andava a corrispondere con lo studio delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali da parte delle

aziende. Il 1967 fu anche l’anno che fece guadagnare alla manifstazione l'aggettivo "Internazionale", grazie al notevole incremento di visitatori esteri. Da questo punto in poi l’evoluzione del Salone non ha conosciuto sosta, cominciando dal 1974 con Eurocucina, biennale internazionale della cucina, seguita dopo due anni da Euroluce, esposizione internazio-nale dell’illuminazione. L’affermazione del Salone Ufficio è avvenuta nel 1982 e, come corollario dello spazio casa, nel 1989 è decollato il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo. Le idee e le innovazioni han-no continuano ad essere prolifiche, così dal 1998 gli organizzatori hanno dedicato uno spazio ai giovani creativi, in modo che possano contattare aziende alla ricerca di nuove visioni del design: il Salone Satellite. Oltre all’ultima esposizione biennale nata, il Salone internazionale del Bagno, si sono consolidati negli anni gli Eventi Collaterali, dalla prima mostra retrospettiva del design realizzata nel 1965 si è giunti a concretizzare kermesse e istallazioni che coinvolgono, in un connubio con il design, il mondo della moda, dell’arte e del cibo in location offerte dalla città, con sempre più viva complicità.

In 50 years, the Salone Internazionale del Mobile became the symbol of the success in the world furniture. Looking at the figures, you can understand the escalation which took place in the last few years. On 24th September 1961 the exhibitors were 328 on 11.860 square meters and thanks to the huge growth the number of com-panies turned to be 2.720 on 11.860 square meters in 2011, just like the visitors, from 12.100 in the first edition to over 300.000 in the last edition. The exhibition got an important position at internatio-nal level in 1965, when the companies which started the innovative research of the modern gathered in a single pavilion, so that they could offer a certain homogeneity in the commercial choice. The at-tention that the exhibitors started to give to the settings became an added value. In the same year, the most important magazine of this sector, Domus, dedicated the first pages to the Salone. The interest for this event was growing and in 1967 and in 1968 it reached the top; the public was looking for new solutions for the house furnitu-re and it was on equal footing with the study of new technologies

and new materials made by the companies. 1967 was the year that marked the “internationality” of the event, because of the growing number of the foreign visitors. From this point, the evolution of the Salone never stopped, starting from 1974 with Eurocucina dedicated to kitchen and held every two years, followed by Euroluce dedicated to the light and also held every two years. Salone Ufficio dedicated to the office had its affirmation in 1982 and Salone Internazionale del Complemento d’Arredo dedicated to complementary elements in 1989. The ideas and the innovations are always more and more, so in 1998 the organizers dedicated a place to the young creative de-signers, so that they can create contacts with the companies looking for new visions of the design: Salone Satellite. A part from the last exhibition, the Salone Internazionale del Bagno dedicated to the bathroom and held every two years, there are also the Side Events, from the first design retrospective exhibition in 1965 to events and settings which involve the world of fashion and food in location of-fered by the vivid complicity of the city.

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Creatività 360° Creativity

a 360° di Stefania De Giorgifoto Archivio Cosmit

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TrE P TrE PIÙ PolIforM

Qualità, innovazione, originalità e nomi prestigiosi del design hanno fatto di quest’azienda una delle più interessanti nel panorama del settore. Grazie alla ricerca innovativa, le porte e le altre soluzioni con pannelli scorrevoli, da sempre considerati elementi meramente funzionali, sono stati trasformati in componenti fondamentali dell’arredamento, interpretando uno stile che può divenire assolutamente personale ed esclusivo. Il successo indiscusso del sistema Pavilion, progettato da Antonio Citterio, continua inesorabil-mente. Un prodotto tecnologicamente perfetto con pareti divisorie fisse e scorrevoli, che riesce a creare un armonico connubio tra estrema funziona-lità ed altissima estetica. Il sistema, che può essere progettato al millimetro per ogni tipo di esigenza, raggiunge la massima personalizzazione conce-pibile grazie alla possibilità che ha il cliente di fornire un’immagine da ripro-durre su di un tessuto che viene inserito all’interno del cristallo.

Quality, innovation, originality and prestigious names of the design world made this company one of the most interesting in this sector. With innovative research for the doors or for sliding door solutions, the company turned a functional element into a fundamental ele-ment for the furniture, so that it became interpreter of a style that can be absolutely personal and exclusive. The great success of the system Pavilion by Antonio Citterio continues at fast pace. A tech-nologically perfect product with sliding elements, which creates an harmonious combination between extreme functionalism and a very high level of aesthetic. The system can be studied in milli-meters for any type of need, reaching the highest customization, thanks to the possibility to supply a photo that can be reproduced on a fabric which is put inside the crystal wall.

POLIFORM non smentisce lo stile semplice e raffinato e continua ad ampliare le proprie proposte all’insegna della versatilità, confermando il connubio fra la funzionalità, il design e la ricerca tecnologica. Continua la collaborazione felice-mente riuscita con il designer francese Jean Marie Massaud, al quale apparten-gono una serie di oggetti in sintonia con la filosofia di Poliform. Cominciando dalle sedute imbottite, “Ventura Lounge” e “Ventura”, dalla agile struttura in legno che esprime un armonico equilibrio fra confort e leggerezza. Linee fluide che guardano lievemente al passato, ma con una notevole carica di originalità. Negli stessi termini si può parlare del tavolo Howard, proposto sempre dal de-signer francese, che con il vaglio delle nuance e dell’essenze del legno è riuscito ad evocare sensazioni di calore e morbidezza. All’insegna dell’eleganza e del rigore formale è il resto della collezione di quest’anno, realizzata dai grandi de-signer della cui collaborazione l’azienda si avvale. Protagonista indiscusso è il legno. Il ritorno del materiale naturale per eccellenza non poteva sfuggire all’at-tenta ricerca sui trend del momento da parte di una grande azienda. Adottato in soluzioni cromatiche conformi all’indiscusso spirito di Poliform, le creazioni interpretano la materia con cura dei parametri estetici, creativi e funzionali.

Poliform is always faithful to its simple and refined style and ke-eps on having more and more versatile proposals, confirming a combination of functional design and technological research. The successful collaboration with the French designer Jean Ma-rie Massaud continues, he projected different objects which are well representative of the philosophy of Poliform. Starting from the stuffed chairs "Future Lounge" and "Fortune", which express a good balance between comfort and lightness. Fluid lines that slightly look at the past, but with strong originality. The table Ho-ward is very original too, a French design with different nuances and wood essences evokes sensations of warmth and softness. Elegance and rigor are the characteristics of the collection of this year, which is studied by great designers who collaborate with the company. Wood is the protagonist; the return to the natural material for excellence couldn’t escape to the careful research of the present trends; the creations interpret the objects with care of aesthetical, creative and functional parameters.

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oAK MErITAlIA

OAK è sinonimo di raffinatezza ed esclusività per le creazioni nate dalla ricerca tecnologica e dalla destrezza certosina della manua-lità artigiana. I sofisticati pezzi sono realizzati con un accurato va-glio di materiali, di essenze di legno pregiate, di sete preziose, di pelli ricercate, accortezze che hanno incrementano la richiesta dei prodotti anche da parte di numerosi Paesi del mondo. Le colle-zioni di Oak, con la preziosità, la ricercatezza dei decori e le appli-cazioni operate a mano, fanno rivivere i fasti del passato, ma non tralasciano la funzionalità e riescono a soddisfare le richieste della clientela più esigente.

OAK is a symbol of refinement and exclusiveness for its creations born thanks to the technological research and at the same time thanks to the handicraft ability. The sophisticated objects are rea-lized with an accurate choice in the materials, high quality wood, precious silks, particular leathers, which increased the request of this products also in foreign countries. The collections by OAK, with their preciousness and refinement in decorations and appli-cation made by hand, let us go back to the past, but they do not skip the functionality and they satisfy the requests of the most demanding clients.

Anche quest’anno Meritalia non smentisce le aspettative, riconfer-mando il coraggio e dimostrando come sia possibile lanciarsi nell’in-novazione più impetuosa e issare le vele anche con il vento della contingenza economica che soffia in senso contrario. L’azienda, con la complicità del grande maestro Gaetano Pesce, ha presentato un pro-getto simbolo di ottimismo ed ironia: il divano “Giullare”. Lo stesso Pe-sce sottolinea la metafora del modello creato con il personaggio che animava le corti e garantiva la sdrammatizzazione della quotidianità e il buon umore. Inoltre la forma del cappello consente di posizionarlo dietro la schiena nel modo ritenuto più comodo. La collezione propo-ne modelli di divani che portano la firma di celeberrimi designer come Toshiyuki Kita, Marc Salder, Giulio Iacchetti e l’estremizzazione dell’es-senzialità del design di Mario Bellini. Meritalia ripropone la sperimen-tazione degli oggetti creati da Lapo Elkann e presenta una collezione composta da un tavolo, un sofà e una consolle che rendono omaggio alla Fiat 500 degli anni ’70.

A l s o t h i s y e a r M e r i ta l i a d o e s n' t d e ny t h e e x p e c ta t i o ns , i t co n f i r m s i t s co u ra g e a n d i t s h o w s h o w i t i s p o s s i b l e t o i n -ve s t i n t h e m o s t a d va n ce d i n n o va t i o n a n d t o l o o k a h e a d d e s p i te t h e p r e s e n t e co n o m i c s i t u a t i o n . T h e co m p a ny, t o -g e t h e r w i t h G a e ta n o Pe s ce , p r e s e n te d a p r o j e c t w h i c h i s a s y m b o l o f o p t i m i s m a n d i r o ny : t h e co u c h “ G i u l l a r e ”. Pe s ce s t r e s s e s t h e m e ta p h o r o f t h e m o d e l c r e a te d w i t h t h e p e r s o n w h o a n i m a te d t h e co u r t s a n d g u a ra n te e d t h e g o o d h u m o r. M o r e o ve r y o u ca n p o s i t i o n t h e h a t a cco rd i n g t o o u r p r e -f e r r e d p o s i t i o n . T h e co l l e c t i o n p r o p o s e s m o d e l s o f co u c h e s s t u d i e d b y fa m o u s d e s i g n e r s , f o r e x a m p l e To s h i y u k i K i ta , M a r c S a l d e r, G i u l i o I a cc h e t t i a n d t h e e s s e n t i a l d e s i g n o f M a r i o B e l l i n i . M e r i ta l i a p r o p o s e s a g a i n t h e e x p e r i m e n ta -t i o n o f t h e o b j e c t s c r e a te d b y L a p o E l ka m a n d i t p r e s e n t s a co l l e c t i o n m a d e b y a ta b l e a n d a s o fa w h i c h ce l e b ra te s t h e ca r 50 0 b y Fi a t o f t h e 70 i e s .

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JUMBo CollECTIoN CHATEAU d'AX

Jumbo Collection con l’eccellenza dei prodotti che la contraddistingue, si ri-volge ad un mercato molto esigente: quello del lusso. Quest’anno l’azienda si presenta con un ritorno decisamente al classico. La sala da pranzo “Orléans” in stile Barocco porta in sé un minuzioso studio sui tessuti dalle colorazioni innovative, con il risultato di una linea che si contraddistingue per la sua origi-nalità. Per la camera “Versailles“ sono stati utilizzati fedelmente i canoni pro-pri della tendenza LuigiXI con decorazioni in oro zecchino; inoltre l’utilizzo della laccatura come finitura denota la volontà da parte dell’azienda di non conformarsi a ciò che viene proposto sul mercato. Uno dei pezzi più presti-giosi della collezione è la reinterpretazione come portagioie di un mobile di fine ‘700 , che faceva parte dell’arredo di una delle più sontuose ville sul Lago Di Como. Il portagioie “Villa Serbelloni”, impreziosito con oro zecchino e ma-dreperla è stato realizzato in un' edizione limitata di soli 30 pezzi.

Jumbo Collection with the excellence of its products addresses to a very demanding market: the luxury market. This year the com-pany goes back to the classic. The dining room “Orleans” in Baro-que style is characterized by a study of the fabrics with innovative colors, a collection that is very original. For the room “Versailles” the influence was given by the style Luigi XI with decoration in pure gold, moreover the use of the lacquering as a finishing effect shows the will of the company to be different from the rest of the market. One of the most prestigious pieces of the collection is a piece of furniture of the 18th century used as a jewel case, which was part of the furniture of one of the most sumptuous villa on Lake Como. The jewel case “Villa Serbelloni”, embellished with pure gold and pearl was made in limited edition, just 30 pieces.

Chateau d’Ax è il brand della modernità abitativa e offre, dopo oltre 60 anni di esperienza e di ricerca, una lunghissima linea di prodotti, tutti di altissima qualità, ma sempre a portata di chi ama il Made in Italy. La filosofia di Chateau d’Ax è stata da sempre quella di prestare una parti-colare attenzione alle esigenze del consumatore, attuando piani di mar-keting molto efficaci e creando collezioni capaci di soddisfare i più sva-riati stili di vita, i diversi tipi di cultura, di personalità e di gusto estetico. La comunicazione, quindi, si rivolge ad un pubblico molto ampio e non tralascia la strategia di affidare a personaggi famosi la realizzazione di arredamenti completi, tutti accomunati da un’estesa artigianalità e cura per il dettaglio esecutivo. Per finire, una grande distribuzione con nego-zi in franchising si sta sempre più sviluppando in tutto il mondo, arrivan-do a contare 300 punti vendita. Al Salone, l’azienda ha presentato anche la nuova veste grafica del logo Chateau d’Ax, che è stato riprodotto con un primo intervento sulle linee tessili e che contribuirà sicuramente ad evidenziare le caratteristiche proprie dello spirito dell’azienda: la versa-tilità e la capacità di reinventarsi rimanendo fedele a se stessa. 

Chateau d’Ax is the brand of the living modernity and after 60 years of experience and research, it offers a long list of high qua-lity products, but always affordable for those who like the Made in Italy. The philosophy of Chateau d’Ax has always been the one of paying attention to the consumer’s need, developing effective marketing strategies and creating collections able to satisfy the most different lifestyle, cultures, personalities and aesthetic ta-stes. So communication addresses to a large public, following the strategy to have famous persons who are in charge of complete sets of furniture, they all have in common an handicraft ability and the attention to the details. To end with, a net of franchising shops which is always developing all over the world, reaching 300 shops. At the Salone, the company presented the new graphic of the logo Chateau d’Ax, which was reproduced in the textile lines and will contribute to underline the characteristics of company’s spirit: versatility and the ability to renew itself being faithful to itself.

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CrEAZIoNI SIlIK

Creazioni offre la possibilità di giocare con l’audacia di cromie brillanti, vivaci e allegre senza rinunciare allo “stile”. Il marchio creato da Silik ha colto lo spi-rito della contemporaneità, facendo rivivere le forme che da sempre sono appartenute alle tendenze classiche in una chiave decisamente innovativa. L’imponenza di un elemento d’arredo barocco può essere sdrammatizzato da finiture metallizzate o i damaschi di alcune tappezzerie possono divenire pois dai colori solari. Il marchio con l’eclettica fusion ha riscosso una notevo-le approvazione da parte del pubblico. L’azienda prosegue nella ricerca dei materiali, dei tessuti e delle finiture esclusive, in maniera tale da rimarcare l’originalità e dare espressione ai creativi contrasti che riservano ardite sor-prese in ogni collezione. Nonostante il brand non sia mai uguale a se stesso conserva in ogni realizzazione una decisa riconoscibilità formale.

Creazioni offers the possibility to play with the sparkling colors, without renouncing to the “style”. The brand created by Silik represents the contemporary spirit with the forms of the classical trends in a very innovative way. The imposing aspect of a Baroque piece of furniture can be made diffe-rent with metal finishing or the damask tapestries can be solar color points. The brand with the eclectic fusion had a great approval by the public. The company continues in the search of exclusive materials, fabrics and finishing, so that originality and creative contrasts are key elements of any collection. Despite the brand is never the same, it has a particular formal recognition.

Silik continua ad affermare il proprio successo sul mercato internazio-nale. L’azienda, che ha sempre puntato sulla qualità più che sulla quan-tità, mantiene nelle realizzazioni lo stesso spirito dei mastri artigiani della Cantù di un tempo, per questo l’originalità regna nei suoi arredi. Il classico di Silik varca le frontiere ed esporta le atmosfere prestigiose e sofisticate nei Paesi Europei, in Cina, in Giappone, in Russia e negli Usa. Il brand, con i decori e le preziose finiture, mantiene la capacità indiscussa di riuscire a far rivivere, esaltandone tutte le caratteristiche, gli stili del passato.

Silik continues and affirms its success on the international market. The company always relied on the quality more than on the quantity and in its products represent the spirit of the masters of Cantù, for this reason originality is a must. The classic of Silik crosses the bor-ders and exports the prestigious and sophisticated atmospheres in the European Countries, in China, Japan, Russia and USA. The brand, with the decorations and the precious finishing, keeps the undispu-ted ability to exalt all the characteristics and the styles of the past all over the world.

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lA MUrrINA

La storica azienda, che è riuscita a legare l’arte delle più antiche tecniche dei maestri vetrai di Murano ad altissime tecnologie dell’illuminazione, rag-giunge l’apice della raffinatezza e della ricercatezza estetica grazie anche al contributo di designer di rilievo. Per la collezione 2011, l’azienda opera una rivisitazione dei “classici”, reinventando i colori della tradizione muranen-se in una valenza preziosa; le forme eleganti e sinuose vengono esaltate dalla dirompente magnificenza dell’oro e del platino. Come protagonista indiscusso della nuova collezione è il sistema tecnologico illuminante a Led, che nelle varie applicazioni evidenzia i caratteri distintivi dell' originalità sia nelle proposte della tradizione sia nell’interpretazione in chiave contem-poranea del vetro di Murano. Grazie alla collaborazione di prestigiosi desi-gners internazionali, l’azienda ha ampliato la propria offerta con una varietà di progetti all'insegna del connubio fra la maestria artigianale e la propria anima propositiva nella ricerca dell’ eccellenza contemporanea. Il vero Made in Italy è una delle caratteristiche che da sempre contraddistingue l’azienda; contract per hotel, navi da crociera , banche e residenze in tutto il mondo, diffondono il valore intrinseco che la Murrina porta.

The historical company succeeded in tying the art of the most ancient techniques of the glass masters of Murano with the highest illumina-tion technologies, reaching the top of the refinement and of the aes-thetic research, thanks to the contribution of important designers. For the collection 2011, the company goes back to the “classics”, reinven-ting the colors of the tradition of Murano in a precious way; the ele-gant and sinuous forms are exalted by the magnificence of the gold and of the platinum. The Led technological system is the undisputed protagonist of the new collection that underlines the distinctive signs of originality both in the tradition proposals and in the interpretation in contemporary key of the Murano glass. Thanks to the collabora-tion of the prestigious international designers, the company increases its offer with a variety of projects which are characterized by the mix between handicraft and its proactive soul searching for the contem-porary excellence. The real Made in Italy is one of the characteristics of the company; contract for hotels, cruises, banks and residences all over the world are symbols of the value of Murrina.

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SAloNE UffICIo

Dopo tre anni di assenza il Salone Ufficio è ritornato. L’ attenzione per gli spazi lavorativi è decisamente in ascesa, l’occasione della manifestazione diviene anche un momento di meditazione e di ricerca sul tema delle aree adibite al lavoro. Per questo, il progetto “Ufficio Fabbrica Creativa” comin-ciato già da qualche anno, prosegue con un aumento di interesse da parte degli operatori del settore. A riprova di ciò, all’interno dei padiglioni desti-nati al Salone Ufficio, l’architetto Piero Russi ha creato due allestimenti con aree riservate ai visitatori e agli espositori nelle quali vengono offerti servizi e convegni. Per la fruizione degli spazi relativi alle istallazioni, il progettista si è ispirato a due simboli della città di Milano: la galleria Vittorio Emanuele, “Gal-lery” utilizzato come luogo d’incontro, di relax e di ristorazione e “Stadium” che si rifà allo stadio di S. Siro, nel quale si sono svolti interessanti incontri e dibattiti sempre sul tema del comfort dello spazio lavorativo.

After three years without it, Salone Ufficio is back. The attention to the working areas is growing and this occasion becomes a mo-ment to think about the place in which people work. For this re-ason, the project “Ufficio Fabbrica Creativa” started some years ago, continues with an increase in the interest of the people who work in this sector. In the pavilion dedicated to the Salone Ufficio, the architect Piero Russi, created two setups with areas reserved to the visitors and to the exhibitors in which are organized servi-ces and conferences. For the use of the above mentioned areas, the inspiration was taken by two symbols of the city of Milan: the gallery Vittorio Emanuele, “Gallery” used as a meeting point to relax and eat and “Stadium” which refers to the San Siro stadium, in which are held interesting meetings about the working areas.

SAloNE SATEllITE

La fantasia, la libertà progettuale e l’inventiva sono le qualità che molti dei giovani designer presenti al Salone Satellite possiedono e saranno la mano che progetterà i prossimi 50 anni, per cui è opportuno dare loro la giusta valenza. Anche l’allestimento degli spazi realizzato per il 50° compleanno dei Saloni è stato affidato a giovani architetti che hanno interpretato il tema dell’anno:”Progetto 50+50 - Disegnando il futuro”. La finalità della manifestazione è quella di dare visibilità alle idee nuove, facilitare il contatto del mondo dell’impresa con i giova-ni designer. Il concorso, legato alle manifestazioni biennali, corona la partecipazione dei creativi in erba a questo fortunato evento. La com-missione, composta da personalità di rilievo internazionale nel settore del design, ha avuto il compito di selezionare le 3 proposte migliori tra quelle in gara, meritevoli  di un premio in denaro,  di un servizio di consulenza e di un ufficio stampa. Il primo premio è spettato alla ber-linese Elisa Strozyk, autrice del progetto di un contenitore “Accordion Cabinet”. Tedesco anche Robert Hoffmann, secondo classificato del contest, con la lampada in alluminio “Modular Light”, il terzo premio lo ha meritato la serba Irena Kilibarda con l’avanguardistica lampada oled “Lamped”.

Imagination, planning freedom, inventiveness are the qualities of many young designers who took part in the Salone Satellite; they will represent the future of projecting in the next 50 years, so it is important to give them the value they deserve. Also the setup of the areas for the 50th birthday was made by young architects who gave their interpretation of the theme of the year: ”Progetto 50+50 - Disegnando il futuro” (Project 50+50 - Drawing the futu-re.) The aim of the event is to give visibility to young designers. The contest is linked to events held every two years in order to promote young designers. The commission is made of important personalities of the design sector, they selected the 3 best pro-posals among those which were competing, deserving a prize in money, a consultant service and a press office. Elisa Strozyk, de-signer from Berlin, got the first prize, she projected a container “Accordion Cabinet ”. Robert Hoffmann, from Germany too, got the second prize projecting an lamp in aluminum called “Modular Light ”, the Serb Irena Kilibarda got the third prize projecting the lamp called “Lamped”.

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SAloNE IN CITTA'Come si può constatare, l’evoluzione dei Saloni nel corso dei 50 anni di vita ha avuto un fermento creativo degno di nota, soprattutto per quanto riguarda gli eventi collaterali. Attraversando la città durante lo svolgimento dei Saloni si sco-pre una Milano quasi diversa, una città che può celare una sorpresa anche negli angoli fino al giorno prima completamente anonimi. La città si veste a festa, le strade di allegria e di cultura e non ne rimangono esclusi i quartieri considerati periferici. Quest’anno c'è stata la conclamazione dell’ex quartiere industriale di Lambrate, zona in cui aveva sede la storica fabbrica della Lambretta che ha reso Milano famosa in tutto il mondo. Il fascino del quartiere è indiscutibile, così come è indiscutibile la sua rinascita che è in corso ormai da tempo. I capannoni industriali dismessi e i numerosi loft sono stati vetrine del meglio del design internazionale. Ad un anno dalla nascita, Ventura Lambrate è stata la rivela-zione del Fuori Salone. Gli eventi culturali, i giovani talenti, i designer di fama internazionale e le aziende di nicchia hanno sprigionato energia e freschezza creativa, regalando contenuti di assoluta originalità. La zona Lambrate Ventura testimonia il dinamismo e si propone come un percorso alternativo rispetto a quella che nel tempo è divenuta la Zona Tortona: solo una passerella sempre più affollata e meno carica di idee e di innovazioni nel design. Un modo diverso di vivere la oramai mondanissima e affollatissima settimana milanese del de-sign, colma anche di ospiti provenienti da tutto il mondo.

For sure the evolution of the Saloni during its 50 years of age was characterized by a creative aspect, above all regarding the collateral events. If you are in the city during the Saloni, Milan looks different, it turns to be a city which you can find a surprise where the day be-fore was nothing. The city is dressed up, the roads are full of joy and culture, even the so called "peripheral" district. This year the former industrial district of Lambrate is involved, this is where the histori-cal Lambretta was produced and it made Milan famous all over the world. The charm of the district is unquestioned, as well as its rebirth, which actually already started. The disused industrial areas were the display cabinet of the best international design. A year after the birth of Ventura Lambrate, it is a revelation of the Fuori Salone. The cultu-ral events, the young artists, the international designers, the niche companies showed a creative energy and a real freshness thanks to original contents. The area of Lambrate Ventura testifies the dynami-sm and proposes itself as an alternative path to Zona Tortona, which is now just a catwalk, always more and more crowded and with no many ideas and innovation in the design. A different way to live the worldly and crowded design week in Milan, in which even internatio-nal guests took part.

EUrolUCE

L’organizzazione nella nuova veste dei padiglioni dedicati ad Euroluce può dirsi perfettamente riuscita. L’interazione fra il tecnico e il deco-rativo, un tempo separati ha permesso di creare ambienti nei quali la luce emozionale si contrappone all’elemento tecnico trattato come opera. A fare da protagonista è la versatile tecnologia Led in ogni tipo di interpretazione impegnata sia in applicazioni tradizionali che in particolari scenografie visionarie. Di notevole effetto sono molte istal-lazioni luminose che creano suggestivi giochi di luce con variazioni cromatiche e nel contempo trascendono la loro funzione e si trasfor-mano in opere d’arte. Si denota una notevole ricerca creativa anche nelle piccole dimensioni, applique dai disegni raffinati e minimali o pezzi dalle complesse lavorazioni talvolta realizzate con materiali al-ternativi.

The organization of the new setting in the new pavilions dedicated to Euroluce was absolutely successful. The interaction between the tech-nical and the decorative aspect, which once were separate, created settings in which the emotional light contrasts with the technical ele-ment, considered as a work of art, are fundamental. The versatile led technology is the protagonist of any type of interpretation, it is used in traditional application but also in particular visionary scenography. Many luminous installations create suggestive light effects with chro-matic variations and at the same time, they transcend their function and they transform themselves in works of art. You can also notice a creative research even in the small dimensions, wall lights with a refined and minimal design or pieces with complex decorations made with al-ternative materials.

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CASTADIVA RESORT & SPA

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n o p r o b l e m

a cura di:Giuseppe PeroneTiziano TestoriLorenzo Vanini

Eugenio Gandolfi

traduzione:

Martin Gani

S a l u t eLa “second opinion”, cioè richiedere un secondo parere dopo una visita, è diventata una prassi quasi di routine soprattutto nei pazienti che appartengono ad uno strato sociale medio-elevato. Richiedere una seconda opinione dipende anche dal livello culturale del paziente e dal rapporto con il proprio curante di “primo parere”. La “second opinion” può essere un fatto positivo non solo per il paziente ma anche per il medico che, con-scio di questa nuova “moda medica”, tende a prestare più attenzione prima di formulare una diagnosi o stilare un piano di cura. Una salutare umiltà in campo medico può essere solo di beneficio per i nostri pazienti. I grandi maestri in campo medico hanno sempre insegnato ai loro allievi che esiste una sola diagnosi e vari piani di trattamento. Bisogna ricordarsi che i medici sono esseri umani e, a dispetto di tutta la tecnologia moderna a disposizione, la diagnosi è ancora fatta interpretando i dati raccolti dalle analisi fatte e l’errore di interpretazione può ancora oggi capitare, anche se le decisioni importanti in campo medico sono prese collegialmente. Da ultimo il medico della seconda opinione può rilevare dati che il primo medico ha trascurato o semplicemente essere più prepa-rato sull’argomento specifico. Ricevere cure appropriate dipende anche dalla capacità del paziente di fare scelte accurate. Tuttavia la "second opinion" è spesso richiesta anche da pazienti che, non motivati a curarsi, cercano di procrastinare le cure o gli interventi chirurgici e continuano a girare da un medico all’altro nella speranza di trovare il medico che dica loro quello che vorrebbero sentirsi dire. Questo atteggiamento è molto umano e capibile comporta talvolta una perdita di tempo che, in casi di gravi patologie può es-sere rischiosa e molto dannosa per il paziente stesso. L’ultimo dato che deve far riflettere tutti gli operatori sanitari è emerso in una recente indagine del Censis: il 34% dei pazien-ti italiani nel 2010 si è rivolto ad internet per ricercare informazioni sulla salute e sull’assi-stenza e sappiamo che internet è un oceano di informazioni non sempre veritiere.

After a medical consultation, asking for a second opinion has become routine practice espe-cially among patient that belong to a well-to-do social class. Seeking a second opinion also depends on the cultural level of the patient as well as the relationship he or she has with the doctor of his or her first choice. Getting a second opinion is, however, a positive factor, not only for the patient but also for the doctor who, aware of this new fashion in medicine, is much more careful when making a diagnosis or outlining a treatment plan. A healthy dose of mo-desty in the field of medicine can only be beneficial to our patients. Great names in medicine have always taught their students that there is only one diagnosis but various treatment plans. It is important to remember that doctors are also human beings and despite all the modern technology at their disposal, they still make diagnoses by interpreting the data collected from various tests carried out; although decisions are taken collectively, errors can be still made in the interpretation of the data even today. Lastly, the second opinion doctor may possess or obtain information that the first doctor of choice may have neglected, or may simply have more expertise on the medical condition under investigation. Getting appropriate therapy also depends on the ability of the patient to make an informed choice. Nevertheless, the second opinion is also often requested by patients, who, lacking motivation to get a cure, postpone any treatment or surgery and go from one doctor to another in the hope of finding one that will tell them what they want to hear. This understandable, human behaviour of patients at times wastes valuable time and in cases of serious pathology can be risky not to mention har-mful for the patients themselves. Food for thought for all health workers : The latest findings of Censis (a well-known Italian social and economic research institute) have revealed that in 2010 some 34% of Italian patients consulted the internet for information on their health issues and where to get treatment. As we all know, internet supplies oceans of information which is not always reliable.

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P r o f .

UNA LENTE ALL’INTERNO DELL’OCCHIO PER LA CORREZIONE CHIRURGICA DELLA MIOPIA

Nei casi di miopia elevata dove le tecniche con laser (PRK e lasik) sono controindicate, si ricorre all’impianto di lenti intra-oculare (IOL). Il Prof. Perone è uno dei massimi esperti nazionali in questa tecnica chirurgica, sua è la tecnica di impianto di questa lente mediante una procedura mini-invasiva. Vediamo assieme di cosa si tratta. Questo intervento consiste nell'inserimento di una piccola lente con potere refrattivo idoneo al caso (una specie di lente a contatto interna, di materiale perfettamente tollerabile) nell'occhio del paziente. La tecnica di impianto di IOL è una procedura chirurgica molto sofisticata e alla portata di pochi ed esperti chirurghi, che solo dopo una attenta valutazione del caso clinico, sup-portato da tutta una serie di esami strumentali ad alto contenuto tecnologico, il professionista propone al paziente. Sono più di una ed è solo il medico, che dopo una idonea visita ed attenta valutazione del caso può indicare al paziente qual è la procedura ottimale per quella miopia, quel diametro pupillare, quella profondità di camera anteriore, per quel endotelio ecc. ecc. Questo intervento viene eseguito con anestesia topica (solo instillazione di collirio ed in regime ambulatoriale, consiste nell'inserimento della lente tra l'iride e il cristallino. Attraverso una incisione cor-neale di poco più di tre mm. si provvede all’inserimento di una IOL, con caratteristiche particolari e di potere diottrico tale da compensare il vizio refrattivo del paziente, appena dietro l’iride, facendo scorrere la lente sulla capsula anteriore del cristallino senza indurne alcun traumatismo. Questo tipo di intervento prevede un trattamento pre-operatorio di due iridotomie mediante l’utilizzo di laser. Questa procedura ambulatoriale, da eseguire alcuni giorni prima dell’intervento chirurgico, serve a creare due forellini sull’iride così da mettere in connessione la camera anteriore con la camera posteriore del nostro occhio, in modo da evitare l’insorgenza di un aumento di pressione intraoculare nel postoperatorio. Com-plicata è la formula per il calcolo della lente, essa prevede l’analisi di tutta una serie di parametri del nostro occhio che devono essere rilevati dal chirurgo con estrema precisione. Il recupero visivo è già buono in seconda giornata. L’intervento, che oramai viene eseguito da anni, è in grado di cambiare radicalmente in meglio la vita di questi pazienti con miopie così elevate. L’utilizzo di un leggero occhiale talvolta si rende necessario per ottimizzare la visione da lontano. La procedura appena descritta, particolarmente indicata per miopi elevati, si sta affermando sempre di più negli ultimi anni e rappresenta la tecnica che noi maggiormente preferiamo per i seguenti motivi: reversibilità, bontà del risultato, la lente è praticamente invisibile all’interno dell’occhio, l’impianto di questa lente permette di mantenere inalterato un importante meccanismo del nostro occhio che viene utilizzato per la visione da vicino e cioè l’accomodazione.

CORRECTION OF SHORT-SIGHTEDNESS BY INSERTING AN ARTIFICIAL LENS INSIDE THE EYE

In cases of severe short-sightedness where laser treatments, PRK (Photo Refractive Keratectomy) and LASIK (Laser In Situ Keratomileisus) are contraindicated, IOL (Intra-Ocular Lens) implantation is the choice of treatment. Dr. Perone is a nationally recognised top expert in this type of surgery and implants the lens by using a revolutionary, little-invasive technique. Let’s see how it ’s done. The operation consists of insertion of a small, artificial lens with appropriate refractory properties in front of the patient’s own lens. The implanted lens is like a contact lens made of perfectly tolerated material. IOL implantation is a highly sophisticated surgical technique and few experts are able to use it but before even proposing it to the patient they carefully assess the clinical case with the support of a series of high-tech, sophi-sticated tests. There are more than one procedure and only after an appropriate examination and detailed assessment of the case does the doctor suggest which procedure is best for that particular type of short-sightedness, that pupil-diameter, that depth of the anterior chamber, that endothelium etc. etc. The operation is carried out using topical anaesthesia i.e. by the use of simple, anaesthetic eye drops, in an out-patient surgery, and consists of inserting the artificial lens between the iris and the patient’s own lens. The insertion of the IOL with appropriate properties and power to compensate the refractive deficit is achieved through an incision, little over 3 mm long, made on the cornea. The IOL is simply slid over the patient’s lens, situated just behind the iris, without causing any kind of trauma. This type of operation, nevertheless, requires pre-op, laser iridotomy (as out-patient) that should be carried out a few days before the operation and is performed to make two tiny holes in the iris to connect the anterior and posterior chambers of the eye so as to avoid possible, post-op increase in intra-ocular pressure. The formula for the calculation of the lens characteristics is complicated and requires the analysis of a series of parameters the surgeon has noted with extreme accuracy. The sight recovery is good as early as the second day after surgery. The IOL implantation, performed for many years now, can radically improve the quality of life of people suffering severe short-sightedness. The use of a pair of ‘light’ glasses may be necessary for perfect sight. The procedure just described, particularly indicated for severe short-sightedness, is increasingly becoming consolidated and is our most preferred procedure for the following reasons: Reversibility; Good re-sults; The lens is virtually invisible inside the eye; The implantation of the lens does not interfere with the important mechanism in the eye used for near-vision i.e. accommodation.

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È vero che oggi tutti i pazienti possono estrarre i denti, posizionare gli impianti e uscire dallo studio il giorno stesso con i denti fissi, cosiddetto “carico immediato”, cioè fare tutto in una seduta mentre prima ci volevano anni di cura?L’implantologia ha fatto passi da gigante negli ultimi 10 anni e il carico immediato è diventato una realtà clinica di routine. Il mio gruppo ha pub-blicato nel 2009 il libro “Il carico immediato: la nuova era dell’implantologia osteointegrata”. Quest’anno nel 2011 è uscita l’edizione aggiornata in Inglese e la nostra esperienza sul carico immediato risale al 1995, anno in cui abbiamo eseguito il primo caso quando ai corsi e ai congressi si parlava timidamente di questa nuova applicazione. Tuttavia con la nostra esperienza di 16 anni di carico immediato posso affermare senza paura di essere smentito che il carico immediato può essere fatto in molti casi, ma non tutti i pazienti sono candidati al carico immediato. Infatti in casi clinici ad alta valenza estetica, la sostituzione con impianti degli incisivi dell’arcata superiore, bisogna essere molto prudenti. Il carico immediato eseguito in modo indiscriminato su tutti i pazienti è spesso utilizzato come strumento di marketing aggressivo da franchising odontoiatrici esteri o italiani con l’intento di accaparrarsi pazienti. Tuttavia l’interesse suscitato dal carico immediato è testimoniato dal nostro sito (www.implanto-logiaitalia.it) pagina del carico immediato, l’anno scorso ha avuto più di 60.000 visitatori.Le cure implantari sono ritenute in genere molto costose e non alla portata di tutti. So che è un argomento di cui i professionisti sono riluttanti a parlarne tuttavia ci piacerebbe sapere perché tali cure sono costose e se ci può fornire un ordine di grandezza dal punto di vista economico.Le cure implantari sono costose e nessun sistema sanitario nazionale di nessun paese riesce a fornirle gratuitamente a tutti i cittadini indistin-tamente e questo deve far riflettere. La qualità ha un prezzo e per qualità si intende: la preparazione del team sanitario composto da personale medico ed infermieristico, la struttura che eroga il servizio e i materiali utilizzati. Il paziente deve ricordarsi che dal 1998 gli impianti sono presidi medici chirurgici che devono essere certificati e deve essere consegnata al paziente una certificazione del tipo di impianto utilizzato per poter permettere al paziente stesso di rifare la parte protesica (il dente) , nel corso della vita. Tuttavia alla sua domanda ben precisa si può rispondere dando un ordine di idee ai lettori: per un paziente che ha perso tutti i denti che verranno sostituiti con impianti e una protesi fissa semplice ma efficace ed esteticamente soddisfacente si può ipotizzare un esborso finanziario onnicomprensivo intorno ai 10.000 € per arcata, che va moltipli-cato per due se il paziente non ha denti sia nell’arcata superiore che inferiore.Gli impianti durano tutta la vita?La nostra esperienza di 25 anni di implantologia con il primo impianto posizionato nel luglio del 1986, ci fa affermare che gli impianti devono essere monitorati nel tempo e come si ammalano i denti così si possono ammalare gli impianti. I denti naturali si possono ammalare di parodon-tite (piorrea), gli impianti di perimplantite (la piorrea degli impianti). Eseguendo uno scrupoloso monitoraggio del paziente attraverso sedute di igiene professionali, igiene domiciliare adeguata unita ad un controllo scrupoloso dei fattori di rischio quali ad esempio il fumo, unito a controlli radiografici periodici si può ipotizzare che gli impianti possano durare tutta la vita.

Is it true that today anyone can have their teeth extracted, implants positioned and leave the surgery the same day with their new teeth already fixed in place using the so-called immediate loading technique, i.e. doing everything in one session whereas before it may have taken years to undergo the same treatment?Implantology has taken a giant leap forward over the last 10 years and immediate loading has become routine practice. The research group I lead actually published a book on the subject in 2009 with the title, Immediate Loading: A New Era In Bone-Integrated Implantology. In 2011 an updated version in English has also appeared. Our interest in immediate loading goes back a long time, in 1995, when people began talking about this new application in hushed voices during courses or conventions, we actually placed the first such implant. Nevertheless, relying on our 16 years of experience in immediate loading, I can say without reservation that although it can be used with many patients, immediate loading is not suitable for everyone. As a point in case, the substitution of the upper-jaw incisors is a very hard undertaking and necessitates great care and attention to obtain high aesthetic quality. Immediate loading is often used in advertising dental services to attract clients and is offered indiscriminately to all by some dentists in Italy and abroad and by those working for franchises. Interest in immediate loading, however, is on the rise testified by the number of visits to our website (www.implantologiaitalia.it) which last year had more than 60,000 visitors. Implant treatment is generally considered very expensive and not many people can afford it, I know this is a topic many profes-sionals in the field are reluctant to discuss, we would, nevertheless, like to know why this treatment is costly, can you give us some details on this? Implant treatment is expensive partly because no national health service in any country is able to help much with the costs, something we should all think about. Quality has a price and by quality we mean: training of doctors and nurses, equipment of a surgery that will supply the service, and materials that will be used. The patient should remember that starting 1998 dental surgeries are medical centres that must be certified by law; the patient is given a certificate identifying the type of implant used so that he or she can replace the prostheses (teeth) during the entire course of their lives. To give an accurate response to your question, I can say that to replace the teeth of someone who has lost all their teeth with an implant and simple and efficient prostheses with satisfactory aesthetics, will cost around €10,000 per jaw, if both jaws are toothless then you double the amount. Do the implants last a lifetime?Judging by our 25-year experience of implantology, we placed the first implant back in 1986, we can say that implants need to be monitored periodically; just like the teeth, implants too can ‘fall ill.’ Natural teeth may suffer pyorrhoea infection, implants can be afflicted by implant pyorrhoea. Via scrupulous monitoring by regular sessions with a professional hygienist, adequate brushing and flossing at home, keeping risk factors like smoking under control and doing regular X-ray check-ups will help the implant to last a lifetime.

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Sempre più spesso il paziente adulto si rivolge all’odontoiatra per migliorare l’aspetto estetico dei suoi denti naturali o per il rifacimento di rico-struzioni protesiche che non lo soddisfano. Colore e forma dei denti sono le principali cause di questa insoddisfazione perché disturbano l’armo-nia del sorriso e spingono una persona a non piacersi. Prima di iniziare una riabilitazione estetica è comunque importante considerare che il tipo di trattamento, il grado di difficoltà e il risultato ottenibile sono diversi nella dentatura naturale rispetto al dente già protesizzato.Come bisogna intervenire nel caso di denti naturali per migliorare l’aspetto del sorriso in un adulto?Se il problema è il colore e il paziente desidera denti più bianchi, si suggerisce lo sbiancamento che può essere eseguito con due tecniche, quella professionale, eseguita nello studio dell’odontoiatra, e quella domiciliare eseguita dal paziente stesso. Nella prima ipotesi, a seconda del caso e delle aspettative del paziente, possono essere necessarie una o più sedute di circa 30-45 minuti a distanza di una settimana. Il risultato è visibile immediatamente, ma il trattamento può scatenare una ipersensibilità temporanea ed è controindicato nel caso di denti ipersensibili. Nel caso di sbiancamento domiciliare, il prodotto sbiancante, sotto forma di gel, è fornito in siringa al paziente che lo deve iniettare dentro una mascherina personalizzata da applicare poi sui denti. La mascherina dovrà essere portata dal paziente per un tempo variabile a seconda del prodotto usato. Lo sbiancamento domiciliare è meno aggressivo di quello professionale, il risultato non è immediato e l’effetto in genere si apprezza solo dopo un ciclo di 7 giorni con applicazioni di circa 2 ore al giorno, salvo fenomeni di ipersensibilità ai denti o ai tessuti gengivali. I cicli di sbiancamento possono essere ripetuti più volte, meglio se intervallati da cicli di desensibilizzazione mediante l’uso di appositi gel applicati sempre attraverso le mascherine personalizzate. Per stabilizzare il risultato nel tempo si consigliano cicli di mantenimento da valutarsi per ogni singolo caso (in genere 1 o 2 all’anno). Lo sbiancamento è indicato sia per i denti vitali che per quelli devitalizzati. Nei casi refrattari allo sbiancamento (per difetti dello smalto) o nel caso in cui il paziente desidera che il colore scelto sia fedelmente rispettato, si consiglia l’impiego di faccette in ceramica. La tecnica prevede una preparazione minima dello smalto (circa 0.8-1 mm) e ha costi più elevati, anche perché, per realizzare una o più faccette sono necessarie almeno tre sedute. Nella prima si studia il caso, si realizza una accurata documentazione fotografica della bocca e del viso e si rilevano le impronte delle arcate dentarie grazie alle quali si potrà procedere alla realizzazione di modelli in gesso per mezzo dei quali si otterrà una simulazione in cera della futura composizione dentale da mostrare al paziente. Nella seconda seduta si preparano gli elementi interessati all’intervento e si posizionano le faccette provvisorie in resina in attesa delle faccette definitive, mentre nella terza si provano e, se tutto va bene, si cementano le faccette. Con la tecnica delle faccette è possibile intervenire oltre che sul colore anche sulla forma dei denti con risultati imme-diati e stabili nel tempo. In molti casi, per correggere difetti di forma dovuti ad affollamento o malposizione dentale, è opportuno ricorrere ad un trattamento ortodontico che da solo può risolvere situazioni difficili, consentendo di mantenere i propri denti naturali senza ricorrere a terapie ricostruttive più invasive o riducendone l’invasività nell'ipotesi in cui occorra finalizzare il caso con faccette o corone. Come bisogna intervenire nel caso di un trattamento con corone protesiche per migliorare l’aspetto del sorriso in un adulto?Il fattore più importante in una ricostruzione protesica è creare una eccellente integrazione dei margini delle corone con i tessuti gengivali, cosa spesso molto difficile da ottenere e mantenere nel tempo. Il danno estetico maggiore nelle ricostruzioni protesiche dei denti anteriori è il mar-gine in metallo non coperto dalla gengiva marginale e quindi visibile; tanto più che spesso è associato ad una retrazione gengivale che espone ed evidenzia, oltre al margine della corona, la superficie della radice del dente che, nei denti devitalizzati e col passare del tempo, assume una colorazione marrone scuro. Una corretta valutazione dello stato di salute gengivale e del tipo di tessuto su cui si opera è quindi fondamentale prima di qualsiasi intervento protesico. Se i tessuti sono infiammati bisogna prima eliminare le cause dell’infiammazione e, una volta ritornati sani, valutarne le caratteristiche. Tessuti spessi e sani sono il migliore supporto per la realizzazione di una corona protesica realizzata a fini estetici. Se la gengiva è retratta o sottile non è in grado di nascondere e mimetizzare i margini delle corone e le discromie radicolari; in questo caso, prima di tutto, bisogna ricostruire il contorno gengivale. Grazie a tecniche di chirurgia plastica gengivale sempre più evolute ed affidabili, il decorso post-operatorio è rapido e senza fastidi. Di particolare importanza, nella ricostruzione protesica, è il provvisorio che deve favorire la guarigione e la stabilità dei tessuti gengivali, proteggere i monconi protesici e garantire l'estetica e la funzione masticatoria al paziente. Il provvisorio è im-portante perché ci darà anche molte informazioni sulla forma e sul colore delle corone in ceramica definitive. Da notare che oggi, alle tradizionali corone in metallo ceramica, si preferiscono quelle in ceramica integrale, ovvero corone prive di supporto metallico. Con i moderni sistemi cerami-ci integrali a base di zirconio o disilicato di litio, si ottengono ricostruzioni protesiche con una integrazione estetica molto naturale e una elevata integrazione biologica con i tessuti gengivali.

It’s a fact; cosmetic dentistry is on the rise. Increasingly adults consult orthodontists to enhance the aesthetic aspect of their natural teeth or to replace their existing prostheses that don’t satisfy them any longer. The discoloration and shape of the teeth are the main causes behind this dissatisfaction because they understandably disturb the harmony of the smile and render the person unhappy with his or her look. Before star-ting an aesthetic rehabilitation, it is important to consider that the type of treatment, the scale of difficulty, the obtainable results with natural teeth are different compared with teeth containing prostheses.What is the best way to act on natural teeth to enhance the aesthetic aspect of an adult’s smile?If the problem is the discoloration and the patient desires to have whiter teeth, whitening is recommended that can be achieved using two techniques, a professional one in the surgery or a domestic one the patient can do himself or herself at home. In the first case, depending on the patient’s expectations, one or two sessions may be necessary, ideally one a week each lasting 30 – 45 mins. The result is immediately noticeably but the treatment may render the patient temporarily hypersensitive and is inadvisable to those with oversensitive teeth. In the case of home whitening, the bleaching product, a gel in a syringe, is given to the patient who applies it to a personalised half mask and wears it over the teeth at home. For how long the patient wears the mask depends on the type of product used. Home whitening is less aggressive than the professional one, result is not immediate, and it is noticeable after applications lasting two hours a day for about a week save in cases with hypersensitive teeth and/or gums. Whitening cycles can be repeated more than once leaving an interval to desensitise the teeth by using appropriate gels again applied on personalised half masks. To stabilise the effect over time cycles of maintenance are recommended after assessing individual cases (usually once or twice a year). The whitening procedure is valid both for healthy and root canal treated teeth. In cases of resistance to whitening (due to flaws in the enamel) or in cases where the patient insists on a faithful reproduction of the chosen tone of teeth colour, it is advisable to use a ceramic veneer. The technique involves the preparation of a minimum amount of enamel (about 0.8 – 1 mm) and is more expensive also because to realise one or more veneers at least three sessions in the chair are necessary. In the first session the case is studied, accurate photo-graphs of the teeth and face are taken and dental impressions made. These will enable the realisation of plaster models that will be used to make wax ones to simulate the future dental composition that is finally shown to the patient for approval. In the second session, temporary veneers made of resin are put in place while the permanent veneers are being prepared. In the third session the permanent veneers are tested, if all is satisfactory, they are cemented. With the veneer technique it is possible to act not only on the discoloration but also on the shape of the teeth with immediate, stable, long-lasting results. In cases of defects due to crowding or misplacement of teeth, it is advisable to seek orthodontic tre-atment which alone can correct the serious defect in question and permits the survival of natural teeth without resorting to invasive restorative therapy as well as reducing the need for invasive treatment if veneers or a crown is to be used. What is the best procedure when a prosthetic crown is to be used to enhance the aesthetic aspect of an adult’s smile?The most important factor in prosthetic restoration is making sure there is an excellent integration between the margins of the crowns and the adjacent gum tissues, often something very hard to achieve and maintain. The most serious aesthetic flaw in the prosthetic restoration of front teeth is the appearance of a greyish trace at the gum line caused by the metal part of the crown on the inside that the gums are unable to cover and hide completely. Often in these root canal treated teeth, the gums retract and expose not only the tooth margins but also the root surface which in time turns dark brown. An accurate examination of the gums and assessment of their health before proceeding with any prosthesis is therefore fundamental. If the gums are affected by inflammation, first they are treated; inflammation eliminated and once they’ve returned healthy the gum characteristics is determined. Thick and healthy gum tissue provides the best support for cosmetic dental crowns. If the gums are retracted and thin, they will not be able to hide the greyish trace at the gum line or the discoloration at the root surface. In this case it will be necessary to restore the gum line. Thanks to advanced and reliable plastic surgery techniques, the gums can be restored, post-op discomfort eliminated, and recovery is surprisingly fast. In restorative prosthesis, the temporary crown is of particular importance as it has a number of important jobs to do: it will aid the recovery and stability of the gums, protect the prosthetic stumps, and guarantee good aesthetics and proper mastication. The temporary crown is also important because it will give us valuable information on the colour and shape of the permanent ceramic crown. It is worth noting that today pure ceramic crowns with no metal foundation are preferred to traditional ceramic-metal hybrids. Using advanced, high-strength materials like zirconium and lithium disilicate, natural looking ceramic crowns are made that also easily inte-grate with the surrounding gum tissue.

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mSaluteL o r e n z o Va n i n i

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MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA SI', MA NATURALE

Sempre più persone si avvicinano alla medicina ed alla chirurgia estetica spinte dal desiderio di migliorare il proprio aspetto fisico, ma spaventate dai cattivi esempi che anche persone molto note mostrano sul proprio corpo.E’ possibile migliorarsi in modo naturale e senza stravolgersi?Lo chiediamo al Dr. Eugenio Gandolfi, chirurgo plastico con studi a Como e a Lugano, che dei risultati naturali ha fatto il suo obiettivo oramai da più di 20 anni.«Le techniche medico -chirurgiche innovative, i nuovi materiali e le biotecnologie permettono di migliorare l’estetica senza stravolgere. In particolare per contrasta-re l’invecchiamento del volto il laser non ablativo frazionale ringiovanisce la pelle senza arrossarla. I nuovi prodotti di riempimento a base di acido jaluronico modifi-cato sono in grado di ridare tono e volume alle zone del viso dove gli anni hanno inciso maggiormente come zigomi , palpebre e collo. La nuova tossina botulinica in modo sicuro, distende le rughe della fronte, innalza il sopracciglio, aiuta a ridisegnare il contorno della mandibola. Tutti questi miglioramenti sono offerti senza necessità di ricorrere ad interventi, ma in pochi minuti direttamente in ambulatorio».Cosa significa invece chirurgia estetica mininvasiva?La chirurgia estetica moderna per dare risultati naturali si deve basare su tecniche mini invasive e cioè su metodiche che modificano il corpo in modo definitivo, ma con minimi traumi. Le tecniche di lifting endoscopico, il sollevamento degli zigomi con particolari fili di sospensione che possono essere “ritirati” quando sarà necessario, il trapianto del tessuto adiposo che contiene grandi quantità di cellule staminali, sono strumenti che io utilizzo quotidianamente.”Questo argomento del trapianto adiposo è estremamanete interessante: ci spieghi meglio in cosa consiste e a cosa serve .Oramai più di 10 anni orsono, quando effettuai i primi trapianti adiposi, mi resi conto che il nostro grasso contiene delle cellule capaci di rigenerare i tessuti oltre che di aumentarne i volumi. Da allora grande parte delle mie ricerche scientifiche che oggi mi portano a tenere conferenze in tutto il mondo, si sono concentrate su questo oggetto. Ridare la naturale rotondità ad un viso che invecchiando ha perso volume, migliorare le cicatrici ed aumentare il seno senza protesi di silicone ,ma con il proprio adipe è assolutamente possibile, non è fantascienza.Vuole dirci che i problemi connessi alle protesi di silicone sono superati?Certamente gli impianti di silicone per molte donne sono ancora una soluzione efficace se desiderano aumentare di taglia, ma quello che oggi le mie pazienti pos-sono chiedermi è di ottenere lo stesso risultato in modo più naturale. Concretamente l’intervento consiste prima nell’effettuare una delicata liposcultura delle aree corporee dove il grasso si è accumulato negli anni, tipicamente addome, fianchi, cosce, ginocchia e poi nella stessa seduta, dopo averlo lavato e purificato trapiantare questo tessuto adiposo nelle mammelle per ottenere dimensioni e forme nuove.Quello che ci dice, Dr. Gandolfi, appare incredibile, ma cosa ne pensa la comunità scientifica internazionale di questa metodica nuova?Le mie ricerche sul trapianto adiposo mammario oramai si basano su 5 anni di studi e più di 60 casi operati. Il mio lavoro è stato presentato nei maggiori congressi medici del settore dagli Stati Uniti all’Arabia Saudita e nel 2010 ha vinto il premio “Best of Europe” al congresso generale europeo delle società di chirurgia estetica del nostro continente.Sapere che lei è anche un ricercatore apprezzato all’estero è incoraggiante e rassicurante per i suoi pazienti, ma quale è il reale beneficio di questa metodica rispetto al silicone?Rispondo volentieri a questa sua domanda quasi provocatoria con le parole dei miei pazienti, invitando lei e tutti i lettori di Magic Lake a leggere le testimonianze scritte e a vedere quelle videoregistrate che spontaneamente le donne operate hanno rilasciato sul mio sito www.sgmedicina.com. Vantaggi unici di questa meto-dica sono: la naturalezza del risultato, il fatto che nessuno possa accorgersi dell’intervento né subito, né a distanza di anni, il fatto che non sono presenti né cicatrici, né corpi estranei; il fatto che si possa eseguire in anestesia locale, ambulatorialmente e che comporti sempre un estetico rimodellamento del corpo con metodiche di liposcultura non rischiose e mininvasive. Un altro vantaggio da non sottovalutare di questa metodica è dato dalla possibilità di modificare anche la forma e le dimensioni dei glutei facendoli “risalire”, regalando anche alle donne latine un lato “B” alla brasiliana.Insomma una vera rivoluzione.Nella chirurgia estetica è sempre in corso una rivoluzione e questo è quello che mi affascina del lavoro che svolgo. Non ci si può mai fermare nello studio e nella ricerca; una delle mie regole è : se faccio le stesse cose per più di 3 anni sicuramente sto sbagliando!Crede che tutti i suoi colleghi la pensino come lei?A questa domanda preferisco non rispondere se non consigliando a tutti coloro che desiderano avere un miglioramento estetico di leggere bene, consultando internet, il curriculum del medico al quale affideranno la proria bellezza e di scegliere solo professionisti con specializzazioni universitarie e che si aggiornino costan-temente.

AESTHETIC SURGERY? YES, BUT LET’S KEEP IT NATURAL

More and more people pushed by a desire to improve their physical appearance are approaching aesthetic surgery; but they’re also concerned that the results obtained, even with famous personalities, are not always satisfactory.Is it possible to improve one’s appearance in a natural way without overdoing it for the worse? Dr. Eugenio Gandolfi, a plastic surgeon operating in Como and Lugano, who has made natural aesthetic surgery his aim for the last 20 years, respon-ds: «Innovative techniques, new materials and biotechnologies enable us to carry out aesthetic plastic surgery without exaggeration. In particular to combat ageing of the face, a technique called fractioned laser treatment can be used to rejuvenate the skin without removing any tissue or causing redness. New products based on modified hyaluronic acid are able to restore tone and volume to the areas of the face like the cheekbones, eyelids and the neck which are the most affected areas by the ageing process. The new, safe, botulinum toxin can smooth the wrinkles on the forehead, raise the eyebrows and redesign the outlines of the jaw. All these improvements do not require surgery and are on offer as out-patient treatments lasting a few minutes».What exactly is meant by little-invasive aesthetic surgery? Modern aesthetic surgery to give natural results must adopt little-invasive surgery meaning methods that modify the face or body definitively but cause little or no trauma. Endoscopic lifting techniques, raising of the cheekbones with particular suspension threads that can be withdrawn when necessary, transplant of adipose tissue rich in stem cells are all procedures I use on a daily basis.The topic of adipose tissue transplantation sounds interesting, could you explain what it consists of and used for?Ten years or so ago when I carried out my first adipose tissue transplants, I realised that our fat contains cells that not only regenerate tissues but can also increase their volume. Since then most of my scientific research has focused on this particular area. One reason I travel the world lecturing on this subject at various scientific meetings. Giving back a face that’s lost its volume due to ageing its natural roundness, rendering the scars almost invisible or increasing the breast size using the patient’s own adipose tissue instead of silicone prostheses are absolutely possible, not science fiction.Do you mean problems related to silicone prostheses are behind us?For many women who want to increase their breast size, the silicone prosthesis is still an effective, viable solution, but today my patients can also ask me to obtain the same results in a more natural way. In practical terms this natural method consists of liposuction whereby adipose tissue is delicately removed from areas of the body such as the abdomen, hips, thighs and knees where fat naturally deposits over the years. The fat tissue thus obtained is then washed and purified and transplanted into the mammary glands (breasts) obtaining the desired size and shape all in one session.What Dr. Gandolfi says sounds incredible but what does the international, scientific community think of this new method?My research into adipose tissue transplant into mammary glands has been continuing for five years and is based on more than 60 operations I have performed. My work has been presented at major medical conventions in the field of plastic surgery in USA and Saudi Arabia and was awarded the ‘Best of Europe’ prize at the general meeting of the Society of European Plastic Surgeons in 2010.Knowing that you’re also a researcher much appreciated abroad must be both encouraging and reassuring for your patients, but what is the real benefit of this method compared with silicone prosthesis?I’d be more than willing to respond to this challenging question by inviting you and the kind readers of Magic Lake to consult my website: www.sg-medicina.com and read the testimonies and see the videos of women expressing their views. The unique advantages of this method are the natural results, the fact that nobody can notice the operation immediately after or over the years to come, that there are no scars, that no foreign bodies are introduced, that it can be done using local anaesthesia as outpatients and the aesthetic remodelling is always performed via risk-free, little-invasive liposuction. Another advantage this methods offers, that should not be underestimated, is the possibility of intervening on the buttocks and lifting them. Any woman can thus obtain a Brazilian style ‘B-side'.In short, a revolutionIn aesthetic surgery there’s always a revolution in course. That’s what fascinates me about my job. You can never stop studying or doing research, I always tell myself if I ‘m doing the same things for more than three years, I’m definitely making a mistake!Do your colleagues think the same?To this question I’d rather not respond except advise all those people who want to undergo aesthetic surgery to check out, on the internet, the creden-tials of the doctor they intend to consult and choosing only professionals who regularly update and possess specialisations in this field.

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mSaluteE u g e n i o G a n d o l f i

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"MANGIAREMEGLIOPER VIVEREMEGLIO"

S P E C I A l E

a cura di

Alain Mességué

Mangiare bene e  buona salute!Oggi si sa che il 60% delle patologie sono dovute a una cattiva alimentazio-ne. Ogni giorno nasce una nuova dieta che va spesso a disturbare ancora di più la buona alimentazione. La fisiologia digestiva ha delle regole, cerchia-mo di rispettarle. Per una buona digestione - assimilazione - eliminazione è necessario: - Evitare durante lo stesso pasto di mischiare PROTIDI (carne, pesce, formaggio e prodotti di latteria, uova) con AMIDI (cereali, pasta e riso, legumi, patate, pane e derivati...); - Mangiare frutta e verdura crude all'inizio dei pasti oppure cotte dopo; - Sapere che gli aminoacidi essenziali indispensabili per la nostra digestione si trovano in qualità e in quantità solo nelle proteine animali; - Bere molta acqua tra i pastiBuon appetito a tutti i lettori e amici di Magic Lake!

Healthy food and stay in shape!Today 60% of the diseases are connected to a bad diet. Every day a new diet comes out and often it disturbs the assumption of healthy food. The digestive physiology has some rules, we should try and respect them. For a good digestion – assimilation – elimination here follows what is neces-sary: - Avoid the mix of PROTEINS (meat, fish, cheese and milk product, eggs) with STARCH (cereal, pasta and rice, legumes, potatoes, bread and derivate…); - Eat fruit and vegetables raw as a first course or cooked as a second course; - Know that the essential amino acids necessary for our di-gestion can be found in quality and in quantity just in the animal proteins; - Drink lot of water between one meal and the other.Enjoy your meal readers and friends of Magic Lake!

"HEALTHY FOODAND STAYIN SHAPE"

foto tratte dal libro:"Mangiar meglio per vivere meglio"

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INGREDIENTI PER 4 PERSONE

200 g di gamberetti grigi freschi precotti e sgusciati (peso netto)4 gamberetti rosa non sgusciati (per la decorazione)400 g di yogurt magro (0% di grasso)4 c.d. m. di ketchup light20 foglie di verbena (non melissa) e, se possibile, fresca1 punta di coltello di pepe di Cayenna o 1 o 2 c.d.c. pimento d’ Espelette

PREPARAZIONEBattere lo yogurt e mescolarlo con il ketchup e con la verbena tritata o tagliuzzata. Aggiungere ai gamberetti sgusciati una punta di coltello di pepe di Cayenna o di pigmento di Espelette. Mettere in 4 coppe e conservare in frigorifero. Al momento di servire aggiungere per decora-zione un gamberetto rosa sul bordo della coppa. Servire freschissimo.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

1 kg di zucchine lunghe, sode, tagliate per la loro lunghezza sottoforma di spaghetti con l’aiu-to di una mandolina1,2 kg di vongole veraci freschissime, per ottenere circa 400 g di parte commestibile20 g di aglio 150 g di pomodorini pachino 1 c.d.m. di olio di oliva di prima spremitura a freddo, 0,5° di acidità1 c.d.c. di fecola di patate25 foglie di basilico frescopepe macinato al momento

PREPARAZIONEFate spurgare le vongole per 2 ore le vongole in acqua salata con qualche goccia di aceto. Sco-latele e fatele aprire in una casseruola con il coperchio. Riservare a parte un po’ di acqua di cot-tura. In una sauté fate appassire l’aglio con l’olio, aggiungete i pomodorini tagliati in 4 con una parte dell’acqua delle vongole. Legate con poca fecola, poi fate saltare le zucchine crude con la salsa per 2 o 3 minuti, pepate, unite il basilico e suddividete le zucchine in quattro piatti caldi.

"GAMBERETTI ALLO YOGURTE ALLA VERBENA"

110 kcal

14 g di proteine

"SPAGHETTI DI ZUCCHINEALLE VONGOLE VERACI"

154 kcal

15 g di proteine

SPAGHETTI WITH ZUCCHINI AND GENUINE CLAMS - 154 calories - 15 g proteinsTo serve 4

1 kg of long and firm zucchini, cut in long like spaghetti with a mandolin 1,2 kg of very fresh genuine clams, about 400 g to eat20 g of garlic150 g of pachino tomatoes1 spoon of olive oil, 0,5° acidity 1 small spoon of potato starch 25 leaves of fresh basil ground pepper

PREPARAZIONEClean the clams for 2 hours in salty water with some drops of vinegar. Drain and open them in a casserole with the cover. Keep some of the cooking water. In a sauté make the garlic fade with the oil, add the small pachino tomatoes cut in 4 pieces with some of the water of the clams. Add some ground pepper, then cook the raw zucchini with the sauce for 2 or 3 minutes, add the pepper and the basil, divide the zucchini into 4 warm dishes.

PRAWNS WITH YOGURT AND VERBENA - 110 calories - 14 g proteins To serve 4

200 g of precooked and shelled fresh grey prawns (net weight) 4 pink prawns, not shelled (for decoration) 400 g of low-fat yogurt (0% fat)4 spoons of light ketchup 20 leaves of verbena (not balm) and, if possible, fresh 1 point of a knife of Cayenna pepper or 1or 2 small spoon of pimento Espelette.

PREPARAZIONEBeat the yogurt and mix it with the ketchup and with the minced or cut verbena. Add a point of knife of Cayenna pepper or of pimento Espelette. Put in 4 cups and keep it in the refrigerator. When you serve it, add a pink prawn on the edge of the cup for decoration. Serve fresh.

75 kcal

3 g di proteine

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

2 tuorli freschissimi di uova di gallina ruspante200 g di yogurt magro (0% di grasso)2 limoni mature non trattati, della Costiera Amalfitana di circa 100 g in modo da ottenere 20 cl di succo5-10 g di aspartame puro in polvere

PREPARAZIONELavare e asciugare bene i limoni. Si utilizzerà anche la scorza. Separare gli albumi dai tuorli delle uova. Battere i tuorli con la frusta, aggiungere lo yogurt, il dolcificante, battere ancora in modo da ottenere un composto liscio ed omogeneo. Tagliare a metà i limoni, spremerli, recuperare il succo e la scorza. Grattugiare finemente la scorza (con una grattugia tipo quella da formaggio). Aggiungere al precedente composto il succo e la scorza grattugiata, dare un altro giro di frusta per mescolare il tutto. Versare in 4 coppe di vetro e metterle in frigorifero per 2 ore. Servire molto fresco, guarnendo ogni coppa con una strisciolina di scorza di limone tenuta da parte per questo scopo.

"MOUSSE AL LIMONE DI SORRENTO"

MOUSSE OF SORRENTO LEMON - 75 calories - 3 g of proteins - To serve 4

2 fresh yolks of domestic hen200 g of low-fat yogurt (0% fat) 2 non processed ripe lemons of the Amalfi Coast of about 100 g, to obtain 20 cl juice5-10 g of powdered pure aspartame

PREPARAZIONEWash and dry well the lemons. You will also use the rind. Separate the egg whites from the yolks. Beat the yolk with the whip, add the yogurt and the sweetener and then continue to beat them so that you can get a smooth and homogeneous mixture. Cut the lemons into two, squeeze them and take the juice and the rind. Grate the rind (with a grater like the one for the cheese) Add the juice and the grated rind, give another turn of whip to mix everything. Pour in 4 glass cups and put them in the refrigerator for 2 hours. Serve fresh, decorate every cup with a rind of lemon kept for this purpose.

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Un luogo dove il tempo si è fermato, un angolo di Brianza nel quale la pas-sione di una famiglia intera ha dato vita ad un progetto che spazia dai vini alla ristorazione, a base di prodotti tipici e cucina tradizionale e che com-prende l’accoglienza agrituristica, in un ambiente lontano dalla frenesia cittadina. Questa è “La Costa”, azienda agricola di Perego, Monza, immersa nel parco naturale di Montevecchia e della Valle del Curone, nata nel 1992 e raccontata su queste pagine, da Claudia Crippa, una delle colonne por-tanti di questa realtà.La tradizione di famiglia ha reso ancora più forte la passione per que-sto suo progetto aziendale che ormai è ben radicato. Quali sono le origini di tutto ciò? «La passione mi è stata trasferita da mio papà, an-che oggi il trascinatore “spirituale” e “materiale” di questa avventura, che impegna tutta la famiglia (tre donne e il “capo”). E’ vero che all’inizio, nel 1996, quando nacque La Costa e ancor prima, nel 1992, quando mio papà impiantò il primo vigneto, io avevo ancora troppi pochi anni per appas-sionarmi ad un settore così diverso da tutti quelli per i quali i miei amici studiavano. È stato dopo i 24/25 anni che l’impegno è diventato costante e continuo».Che cosa rende speciale una scelta del genere? «Tutto è reso speciale proprio dal fatto di essere a contatto con la natura, di poter godere di certe meraviglie in un parco naturale, di avere un lavoro vario, che ti permette di stare in mezzo alla gente quando devi raccontare del tuo vino, ma anche di isolarti nelle vigne, di conoscere produttori e realtà da tutto il mondo». Come nasce e come si sviluppa la volontà di far crescere una "coscien-za ecologica" nei visitatori dell'agriturismo attraverso il progetto "Galbusera Nera"? «La nostra scelta di una agricoltura il più possibile na-turale viene proprio dall’ambiente in cui ci troviamo: chi ama questi posti non può non porsi l’obiettivo di rispettarli il più possibile. Questo però non

significa solo fare trattamenti biologici, ma recuperare dall’abbandono i terrazzamenti, i muretti a secco, mantenere la bellissima biodiversità che abbiamo trovato qui, recuperare i boschi intorno, ristrutturare le ca-scine senza utilizzare un grammo di cemento».Nominata Presidente del Consorzio IGT Terre Lariane, con una grande determinazione e forte volontà di cambiamento. Quali sono i punti cardine su cui verte il suo programma? Quali sono le politiche da adottare per incentivare e mantenere l’agricoltura ai livelli a cui è sempre stata abituata dal nostro territorio? «Dal gen-naio 2010, anno in cui è nato il Consorzio, i programmi sono stati su-bito improntati sulla formazione che in viticoltura, come in molti altri settori agricoli/gastronomici, è la prima cosa su cui investire. Abbiamo produzioni “limitate” nel numero e siamo in un territorio meraviglioso, paesaggisticamente parlando, in crescita turistica e dove il mercato non manca. Quindi noi produttori dobbiamo concentrarci a fare prodotti buoni e gli operatori devono essere preparati e devono conoscere il loro territorio sotto tutti gli aspetti e saperlo comunicare. I prodotti devono essere buoni organoletticamente, ma anche buoni “da pensare” ovvero rispettosi dell’ambiente, per esempio. Per questi motivi abbiamo fatto un lavoro di mappatura delle produzioni attuali, di studio del clima, del suolo, dei vitigni e continueremo per scoprire le vocazioni delle Terre La-riane. Partiranno un corso di viticoltura ed enologia per tutti i produttori e a settembre uno sportello enologico per innalzare il livello qualitativo delle produzioni. Abbiamo ottenuto il riconoscimento di VITICOLTURA EROICA da parte del Cervim, abbiamo organizzato e organizzeremo ancora degli educational riservati ai ristoratori e agli operatori del set-tore, nei quali conoscere il nostro territorio attraverso la degustazione dei vini».

In copertina, la famiglia Crippa; sotto, immagine della Galbusera bianca; sotto, barriques situate nelle cantine dell'agriturismo

In the cover, the Crippa's family; below, a photo of the white Galbusera; below, barriques located in the cellars

Sotto, Cascina Scarpata, parte dell'Agriturismo La Costa; in basso, il ristorante all'interno dell'agriturismo

Below, Cascina Scarpata, part of the agricultural company La Costa; below, the restaurant

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Sotto, veduta della tenuta; in basso, interni dell'agriturismo

Below, an external view; below the interiors

A place where time stopped running, an corner of Brianza in which the passion of a whole family represented the strength to realize a project, which goes from the wines to the food sector, from the typical products to the traditional food, which includes the tourist hospitality away from the fast pace of the city. This is “La Costa”, agricultural company from Perego, Monza, located in the natural park of Montevecchia and the valley of Curone, said Claudia Crippa, who was part of this project. The family tradition made the passion for this project even stronger. Whe-re does this project come from? «Actually my father transmitted me this pas-sion, he was the leader in this adventure. In my family we are very impassioned».What does it make a choice like this so special? «The fact that we are in con-tact with nature, we can enjoy the beauty of a natural park, a job in contact with other people when you tell about your wine, but also isolated when you are in the vineyards, you can know the producers and different realities from all over the world».How is it born and how does it develop the will to promote an “environ-mental friendly spirit” among the visitors thanks to the project "Galbuse-ra Nera"? « Our choice of a “natural” agriculture comes from the environment in which we live in. This doesn’t just mean to carry out biological treatments, but also to keep the beautiful biodiversity we found there, to improve the situation of the surrounding woods, to rebuild the farmhouses without using a gram of cement». Elected as a President of the Consorzio IGT Terre Lariane, with a great de-termination and a will of change. What are the most important points of your program? «Since January 2010, the year in which the Consorzio was born, the program was based on training, the first thing in which our territory has to invest on. I believe in it because we have “limited” productions and we live sur-rounded by a beautiful landscape moreover tourism is growing. As producers, we have to pay attention to the good quality of our products and the people who work in this sector have to be prepared and to communicate it».

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P E o P l ET E r r I T o r I o

MALGRATE:borgo da CArTolINA

di Elisa Cortifoto Alberto Locatelli

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Quando il sole, nelle prime ore del giorno, fa capo-lino da dietro il Resegone di manzoniana memoria ecco che i primi raggi illuminano un paesaggio da cartolina in riva al lago. Dandogli quasi i connotati di un dipinto messo lì per essere guardato da chi transita sul lungolago di Lecco. Quello è Malgrate, comune che conta poco più di quattromila abitan-ti, affacciato sul lago ma che conserva all’interno del suo perimetro case di grande nobiltà, come i due palazzi Agudio (illustre e antica famiglia del posto, nota già prima del XIII secolo, che si arricchì nel ‘700 con l’industria ed il commercio della seta), accanto ad edifici modesti, popolari, colorati, rima-sti quali erano nei secoli passati, distinti da ballatoi e ringhiere in ferro battuto per un vecchio nucleo capace di conservare le suggestioni e le peculiarità di un passato che è la storia della nostra gente di

Nella pagina precedente, veduta dal lago di Malgrate; in questa pagina, il nuovo lungolago di Malgrate

In the previous page, a view of the lake from Malgrate; in this page, the new lake front of Malgrate

lago. Antico ma anche moderno come la nuova riqualificazione del lungolago che ha consegnato alla popolazione e ai turisti il primo lotto inaugura-to nel novembre del 2010. A capo di questo pre-stigioso progetto l’architetto Stefano Santambro-gio, già autore della riqualificazione del lungolago di Porlezza, che ha applicato una sola filosofia: ogni progetto deve considerare con la massima attenzione il contesto in cui si colloca, capendo-ne la storia e dialogando con i luoghi, di cui deve far emergere le potenzialità. Materiali pregiati, legno, acciacio, una fontana e camminamenti in-vitanti stanno facendo di questo lungolago il vero e proprio “salotto” di Malgrate. Antestitum, che significa “spiaggia posta avanti” fu molto proba-bilmente il primo nome della primitiva Malgrate, nome assegnatogli dai militari romani che dalle

loro fortificazioni poste nell'abitato di Lecco vede-vano questo lembo di terra al di la' del lago. I primi abitanti della zona furono sicuramente pescatori e barcaioli. Successivamente le venne dato il nome di San Grato, derivante da un ridotto fortificato che la tradizione voleva sorgesse sulla Rocca di San Dio-nigi, uno dei luoghi più suggestivi ancora oggi da dove si domina il lago con una vista e un panorama, tra lago e monti, mozzafiato. Infine Grato venne cambiato con Malgrato, dopo una carneficina nel 1126, e diventando poi Malgrate. Un angolo incan-tevole del lago di Como che ha dato i natali anche a personaggi illustri. Oltre ai citati Agudio, l’attuale Patriarca di Venezia cardinale Angelo Scola (1941) e il famoso inventore Pietro Vassena (1897-1967) che con il suo sommergibile C3 scese a meno 412 metri nella fossa di Argegno nel 1948.

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MALGRATE :A POSTCARD TOWN

When the sunrise comes from the Resegone mountain in the early morning, the first rays of the day give light to a postcard landscape on the shore of Lake Como. It seems like it is a painting to look at, for the people who are on the shores of Lecco. This is Malgrate, a town of 4000 inha-bitants, located on the lake but with noble pa-laces, like the two Palaces Agudio (a noble local family, already known before the 13th century, who became wealthy in the 18th century with the industry and the commerce of silk), together with simple colored buildings, which stay the

Panoramica di Malgrate dal lago

A view of Malgrate from the lake

same as they were in the past centuries, with galleries and handrails in wrought iron, an an-cient area characterized by the suggestions and the peculiarities of the past, that represents the history of the local people. Ancient and modern at the same time, as the new lake front, the first part was inaugurated in November 2010. The architect Stefano Santambrogio was heading this important project, he already managed the organization of the new lake front in Porlezza, according to his idea, every project has to take into consideration the surrounding area, un-derstanding the history and places, trying and increasing its potentials. High quality materials, wood, iron, a fountain and inviting paths turned this lake front into the real “living room” of Mal-grate. Antestitum, means "beach on the front", maybe this was the first name of the primitive

Malgrate, this name was given by the Roman soldiers, from their fortifications in Lecco, they saw that piece of land across the lake. The first inhabitants of the area were surely fishermen and boatmen. Subsequently it was given the name of San Grato, from a fortification located in the Rocca of San Dionigi, one of the most be-autiful places with a breathtaking view on the lake and on the mountains. Then Grato turned into Malgrato, after a slaughter which took pla-ce in 1126 and then turned into the final name Malgrate. An enchanting town of Lake Como, where important people were born. For exam-ple Agudio, the Patriarch of Venice, the cardinal Angelo Scola (born in 1941) and the famous in-ventor Pietro Vassena (1897-1967) with his sub-mergible C3 went 412 meters deep in the pit of Argegno in 1948. www.intesasanpaolo.com

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L' Assessore al Turismo, Fabio Dadati

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altreforme nasce nel 2008 dall’expertise cin-quantennale di Fontana Group nella lavora-zione dell’alluminio per il settore automotive. E’ stata Valentina Fontana, terza generazione nell’azienda familiare, ad individuarne le po-tenzialità come diversificazione produttiva della realtà industriale fondata nel 1956 e dedi-cata all’engineering, alla costruzione di stampi e alla produzione di carrozzerie di automobili. La lunga esperienza con le principali case au-tomobilistiche - Audi, BMW, Ferrari, McLaren, etc. - ispira alla giovane imprenditrice questo progetto creativo, dedicato a tutti coloro che vivono con forte intensità le emozioni e la ma-gia del mondo automotive e che oggi posso-no riscoprirle in un percorso diverso, fatto di

T E r r I T o r I o

tecnologia, competenza e materia in nuove forme, ma anche a chi ama differenziarsi, sce-gliendo oggetti originali e dal carattere inter-nazionale per arredare con singolarità i propri spazi. Sfruttando know-how e tecnologie uni-che al mondo, la realtà lecchese altreforme tra-sferisce da vera pioniera nel settore del design, procedimenti impiegati nell’industria automo-bilistica a soluzioni d’arredo, dando vita a volu-mi e finiture finora impossibili. Ogni prodotto è realizzato utilizzando i medesimi processi produttivi che danno forma alle più belle e si-nuose carrozzerie di automobili sportive pre-senti sul mercato e ad esse si ispira. Le opere sono realizzate esclusivamente in alluminio, un materiale leggero, morbido e luminoso, eco-

compatibile, perché riciclabile al 100%, ideale per dar vita a nuove forme, sfidanti e diverse. L’innovazione, la ricerca e la qualità di altrefor-me svelano aspetti inediti di questo materiale, scaldandolo, colorandolo ed arricchendolo anche di vivaci fantasie, così da realizzare af-fascinanti prodotti, protagonisti di nuovi sce-nari dell’abitare contemporaneo, dove idee e stili sono concepiti da grandi designer inter-nazionali. Dopo il lancio delle edizioni limitate create dall’artista turco Aziz Sariyer al Design Miami 2008 e due Fuorisalone milanesi con la collezione district disegnata dal famoso archi-tetto Marco Piva, altreforme si è rivelata pro-tagonista del Salone del Mobile 2011 con due sorprendenti novità: l'esplorazione di nuove

altre FORME

finiture dell'alluminio, le kimono, letteralmente "cosa da indossare", come metafora di un abito che veste e valorizza luminosi fogli di alluminio donando eleganza e calore con colorate fanta-sie e decori intagliati, e la presentazione di al-treforme officina, un laboratorio interno dove si sviluppano prodotti che reinterpretano pro-cessi e know-how consolidati per trasformarli in oggetti di design dalla personalità distinti-va, un centro di prolusione di nuove idee per offrire al design contemporaneo arredi unici e dal sapore cosmopolita. La divisione altreforme sartoria collabora direttamente con architetti, contract ed interior designer per progetti su misura, dando forma ad idee e personalizza-zioni, come un sofisticato atelier sartoriale.

foto Archivio altreforme

Nelle foto, elementi di arredo firmati altreforme

In the photos, furniture elementsby altreforme

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altreforme was born in 2008 from the 50 year experience of Fontana Group in the aluminum processing for the car sector. Valentina Fon-tana, third generation in the family company, individualized the potentials as production di-versification in the industrial reality founded in 1956 and dedicated to the engineering, to the print constructions and to the production of car body work. The long experience with the main car producers - Audi, BMW, Ferrari, McLaren, etc. – was a source of inspiration for the young entrepreneur, she developed this project for those who live the emotions and the magic of the car world with strong intensity. Today they can rediscover them in a different run, made of technology, competence and new forms, but also people can choose original and interna-tional objects for their own spaces. Using the know-how and unique technologies, altrefor-

me, based in Lecco, is a pioneer in the design and transfers procedures employed in the car indust-ry to the furniture sector, creating volumes and finishing that were impossible until now. Every product is made using the same productive pro-cesses which create the most beautiful sports car body work on the market and it takes inspiration from them. They are made of aluminum, a light, soft and environmental friendly 100% recyclable material, ideal to create new challenging and different forms. Innovation, research and quali-ty of altreforme disclose unexpected aspects of this material, it can be heated, enriched in order to create fascinating products, protagonists of new sceneries and styles of contemporary living, where ideas and styles are studied by internatio-nal designers. After the promotion of the limited editions created by the Turkish artist Aziz Sariyer at the Design Miami 2008 and two Fuorisalone

in Milan with the collection district by the fa-mous architect Marco Piva, altreforme revealed itself as a protagonist of Salone del Mobile 2011 with two surprising novelties: the exploration of new finishes of the aluminum, the kimono, lite-rally "thing to be worn", as a metaphor of a suit that dresses and gives value to the bright alumi-num sheets with elegance and warmth thanks to the colored patterns and carved decorations and the presentation of the altreforme officina, an interior laboratory to develop products which interpreters consolidated processes and know-how to transform them in design objects with a distinctive personality, a center for new ideas to offer unique pieces of furniture with a cosmopo-litan taste. The department altreforme sartoria directly collaborates with architects, contract and interior designers to find customized solu-tions, just like in a refined atelier.

Nella foto, Valentina Fontana

In the photo, Valentina Fontana

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L’arte della stampa

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100 sentieriper vivere la MONTAGNA

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VALTELLINA

Benvenuti nel panorama. Per questo numero di inizio estate di Magic Lake abbiamo pensato di non parlarvi di luoghi, sapori, paesi o perso-naggi, ma di regalarvi un’emozione: un pano-rama. Quello della grande testata del versante Sud del Gruppo del Bernina, il versante italiano. La fotografia che qui trovate in grande formato, è stata scattata in estate, in agosto, nel grande anfiteatro glaciale dello Scerscen Superiore, a 2900 m di quota, in un punto dove l’imponen-

za dei 4000 del Bernina, del Piz Roseg, della Cresta Guzza e delle altre cime è lì a un passo, ed è già emozione. “Voi siete qui”, riportano le mappe metropolitane e, se girate pagina, “voi sarete lì”, pur avendo “compresso” l’emozione in due dimensioni, facendovela scorrere su 4 pagine. Naturalmente nel punto dal quale vi facciamo godere il panorama non ci si arriva in funivia, ne in fuoristrada, ma a piedi, seguendo uno dei “100 Sentieri della Valmalenco”, magari

percorrendo la sua famosa “Alta Via”, di passo in passo, di rifugio in rifugio, per portarsi a casa il vero souvenir che ogni viaggiatore conserva per tutta la vita: l’emozione. Non a caso i pano-rami, siano essi di mare, di montagna, di lago o ampi come lo sguardo in una stanza, alimen-tano le nostre emozioni. E poi Il panorama per essere tale deve avere qualcuno che lo guarda e voi siete qui, davanti ad un orizzonte che vi comprende.

BENVENUTI NEL PANORAMA

di Gian Enrico Ghilotti

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The view welcomes you. In this edition at the be-ginning of the summer Magic Lake wouldn’t talk of places, tastes, countries or characters, but it would transmit you an emotion: a view. The south part of the Group of Bernina, the Italian side. The photo you find here in a big format was taken in summer, in August, in the huge amphitheater of the Scerscen Superiore, 2900 meters, in a point where the imposing structure of 4000 of the Berni-

na, of the Piz Roseg, of the Cresta Guzza and of the other peaks is so close that it is already an emo-tion. “You are here”, as the metropolitan maps say and if you turn the page, “you will be there”, even though the emotion was “pressed” in two dimensions, presenting it on 4 pages. Obviously, the point from which we took this picture cannot be reached with the cable car or with off-road vehicles, but following one of the “100 Paths of

Valmalenco”, maybe following the famous “High Road”, step by step, from one shelter to the other, to take home the real souvenir that every traveller takes home for a life time: the emotion. It is not by chance that the sea, mountain or lake landscapes nourish our emotions. And the view to be called a view needs to have someone who looks at it and you are here, in front of an horizon which under-stands you.

THE VIEW WELCOMES YOU

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Da luglio a settembre, un’estate allo scoperta delle Grandi Montagne nei Gruppi del Bernina, del Disgrazia e del Pizzo Scalino, in compagnia dei Maestri di Alpinismo e delle Guide Alpine della Valmalenco.250 km di sentieri, 21 rifugi, 8 bivacchi per un programma di escursioni, trekking, visite guidate ai Parchi Tematici, alpinismo o anche solo “relax nella natura” con il piacere di pernottare e svegliarsi in un rifugio.

Per informazioni su come vivere la montagna della Valmalenco, le sue emozioni e i suoi sentieri potete contattare la Casa delle Guide Alpine della Valmalenco www.guidealpinevalmalenco.it o il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco www.sondrioevalmalenco.it.

From July to September, a summer to discover the important mountains of the Group of Bernina, the Disgrazia and the Pizzo Scalino, with the Masters of Alpinism and the Alpine Guides of Valmalenco. 250 km of paths, 21 shelters, 8 camps for a program of excursions, trekking and guided visits to the Parks, alpinism or just “relax in the nature” with the pleasure to overnight and wake up in a shelter.

For further information on how you can live the mountain of Valmalenco, its emotions and its paths, you can contact the House of the Alpine Guides www.guidealpinevalmalenco.it or Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco www.sondrioevalmalenco.it.

100 sentieri per vivere la MONTAGNA

100 Paths to live the MOUNTAIN

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La regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio è conosciuta come una regione dinamica, schietta e genuina. Mendrisiotto Turismo, fedele alla proclamata volontà di rafforzare i prodotti turistici pre-senti in questo territorio e di migliorarne la visibilità, ha quindi cercato e trovato la collaborazione dei comuni ed ha iniziato a strutturare un progetto per sviluppare "5 itinerari turistici-culturali” che hanno l’ambizione di volere accompagnare e sostenere il visitatore nella sua scoperta del territorio e delle principali preziosità dei luoghi, proponendo dei percorsi scelti per loro. Il primo itinerario, da percorrere a piedi, è stato posato a Mendrisio e conduce alla scoperta del Centro Storico e con il supporto di audio guide noleggiabili gratuitamente presso l’ente turistico. Il secondo itinerario è quello che da Bissone, passando per Maroggia, Arogno e Rovio per raggiungere Melano, presenta la Valmara. Un territorio che dal lago porta fin sulle pendici del Sighignola e del Monte Generoso. Ricco d’interessanti contrasti, determinati anche dalle diverse storie che i villaggi a lago ed i villaggi montani hanno vissuto nel loro trascorso passato, questo itinerario è percorribile in auto o a piedi ed i relativi tempi sono indicati sui gruppi di pannelli, 5 in tutto, che sono stati insediati in ognuno dei centri dei rispettivi paesi. Tappe di un percorso che vuole concretamente presentare un angolo del Mendrisiotto e Basso Ceresio che in pochi hanno percorso consapevoli di quanto di prezioso questi luoghi hanno da presentare. Un’occasione da non perdere per cogliere la ricchezza di questa regione che è tutta da scoprire. Per informazioni in merito ai due itinerari ci si può rivolgere all’ente turistico o consultare la pagina web www.mendrisiottoturismo.ch

Nella pagina precedente, veduta della Valmara, in questa pagina, scorcio della corte di Casa Beroldinger ; nella pagina successiva, sopra, l'Accademia di architettura di Mendrisio; sotto, a sinistra, veduta di Mendrisio; a destra, sopra, panoramica di Rovio; sotto, il nucleo di Arogno

Nella pagina precedente, veduta della Valmara, in questa pagina, scorcio della corte di Casa Beroldinger ; nella pagina successiva, sopra, l'Accademia di architettura di Mendrisio; sotto, a sinistra, veduta di Mendrisio; a destra, sopra, panoramica di Rovio; sotto, il nucleo di Arogno

Nella pagina precedente, veduta della Valmara, in questa pagina, a sinistra, sopra, chiesa di San Virgilio a Rovio; sotto, il nucleo di Arogno; a destra, panoramica di Rovio

In the previous page, a view of Valmara, in this page, on the left, above, the church of San Virgilio in Rovio; below, the

center of Arogno; on the right, a view of a Rovio

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The region of Mendrisiotto and the lower part of Lake Lugano is known as a dynamic, straightforward and genuine region.Mendrisiotto Turismo, faithful to proclaim its wish to strengthen the present tourist products in this territory and to improve its visibility, looked for and found the opportunity to collaborate with different towns and started a project to develop 5 "tourist-cultural itineraries", which aim at accom-pany and supply information to the visitor who is discovering the territory and its beauty, proposing some selected itineraries. The first walking tour is in Mendrisio and it leads to the discovery of the historical center, with the use of headphones put at disposal by the tourist office. The second tour goes from Bissone, passing through Maroggia, Arogno and Rovio to reach Melano and Valmara. This territory stretches from the lake up to the slopes of Sighignola and Monte Generoso. It is characterized by interesting contrasts, also deter-mined by the different histories linked to the towns on the lake and to the towns on the mountains, this tour can be done on foot or by car and the timing is written on the 5 panels in the center of every town. This tour aims at presenting a corner of Mendrisiotto and the lower part of Lake Lugano, which is known for its preciousness just by few. An occasion you cannot miss to experience the beauty of this region which has to be discovered. For further information regarding the two itineraries please apply to the tourist office or go the web site www.mendrisiottoturismo.ch

MENDRISO: historical and cultural itineraries

A destra, sopra, veduta di Mendrisio; sotto, l'Accademia di architettura di Mendrisio

On the right, above, a view of Mendrisio; below,

the Academy of architecture of Mendrisio

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A LUGANO la GRANDE MUSICA

C’era grande attesa sulle rive del lago di Lugano per l’edizione 2011 del Progetto Martha Argerich che quest’anno festeggiava i dieci anni dalla nascita. In pochi anni, infatti, la manifestazione promossa da BSI insieme a Lugano Festival e Rete Due ha saputo imporsi nel calendario musicale internazionale riscuotendo grande apprezzamento di pub-blico e critica grazie al carisma della pianista argentina, che dà il nome al Festival, e alla bravura dei tanti artisti, affermati ed emergenti, che giungono da tutto il mondo per esibirsi in concerti di rara intensità. L’edizione di quest’anno, in particolare, è stata pensata per rendere omaggio al grande compositore Franz Liszt nel bicentenario della sua nascita, con un programma che vede impegnati fino al 30 giugno una cinquantina di artisti “amici” della “gran señora” della musica. Insie-me a Martha Argerich si esibiranno musicisti eccellenti tra cui i pianisti Stephen Kovacevich, Nicholas Angelich, Nelson Freire, Nelson Goer-ner e Gabriela Montero, il violinista francese Renaud Capuçon e suo fratello Gautier, il violoncellista Mischa Maisky. La serata finale, invece,

è dedicata al tango argentino in onore della Argerich e si svolge nella piazza principale della città, segnando contemporaneamente l’inau-gurazione di Estival Jazz. Ma la vera forza del PMA sta nel suo spirito innovatore, nell’essere un originale laboratorio di musica d’assieme in cui i nuovi talenti hanno la possibilità di emergere e anche in questa edizione, con la pianista argentina, si esibiscono alcuni dei giovani artisti la cui formazione è sostenuta da BSI. La banca di Lugano, da sempre impegnata a promuovere e favorire iniziative nel campo della musica, dell’arte e della cultura, è direttamente coinvolta a garantire il successo della manifestazione impegnandosi con un’intensità che va ben oltre la semplice sponsorizzazione, sostenendo e coordinando in modo attivo tutta la complessa macchina organizzativa. Col tempo il suo ruolo di promotore si è ampliato e oggi coinvolge molti soggetti che, con professionalità diverse, assicurano tutte le attività necessarie per gestire e promuovere un evento così straordinario che da dieci anni regala emozioni sempre uniche e intense.

On the shores of the Lake of Lugano there was great expectation for the edition 2011of the Martha Argerich Project, celebrating this year its 10th anniversary. In just a few years the event promoted by BSI, together with Lu-gano Festival and RSI Rete Due, has become an international music event, greatly appreciated by the public and the critics, thanks to the charisma of the Argentinian pianist, who gave her name to the festival, and thanks to the high level performances of rare intensity of talented young musi-cians and famous artists from all over the world. In the edition of this year a special place has been devoted to the great composer Franz Liszt, in the two-hundredth anniversary of his birth, with a program involving about 50 artists, “friends” of the “gran señora” of the music. Excellent musicians,

such as Stephen Kovacevich, Nicholas Angelich, Nelson Freire, Nelson Go-erner and Gabriela Montero, the French violinist Renaud Capuçon and his brother Gautier,the violoncellist Mischa Maisky, will play together with the great Martha Argerich. The final evening will be devoted to the tango in ho-nor of the pianist’s Argentinian origins. This special oper-air event will be held in the main square of the city and will also mark the opening of Estival Jazz. But the real strength of the Martha Argerich Project is the innovative spirit; it is an original laboratory of music, where new talents have the pos-sibility to emerge. Also in this edition some young artists, supported by BSI, play together with the Argentinian pianist. The bank of Lugano has always been involved in the promotion of music, art and cultural events.BSI does not limit its involvement purely to sponsorship, but is also an enthusiastic and proactive participant coordinating the whole organization in an active way. During the years, its role of promoter has become more and more im-portant and involves many people who carry out all the necessary activities to handle and promote such an extraordinary event that since its beginning gives unique and intense emotions.

Nella pagina precedente, Martha Argerich; in questa pagina, sopra, da sinistra, Martha Argerich e Stephen Kovacevich; a destra, Renaud Capuçon e Khatia Buniatishvili; sotto, Martha Argerich con l'Orchestra della Svizzera Italiana

E V E N T I

foto Sonja Werner

In the previous page Martha Argerich, in this page on the left, Martha Argerich and Stephen Kovacevich, on the right, Renaud Capuçon and Katia Buniatishvili;

below, Martha Argerich with the Orchestra della Svizzera Italiana

IN LUGANO a season of GREAT MUSIC

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Il LAC (Lugano Arte e Cultura) propone, in collaborazione con Lugano in Scena, Città di Lugano, Solares e Fondazione delle Arti di Parma, un calendario ricco di eventi. Al centro di essi “Film Stills & Backstage”, la mostra di 286 fotografie a colori scattate dal noto regista tedesco Wim Wenders e, in bianco e nero, realizzate da sua moglie, Donata. Gli scatti ricostruiscono la cronaca personale delle riprese di alcuni tra i film più significativi come “Buena Vista Social Club”, “Million Dollar Hotel”, “Palermo Shooting”. La mostra è allestita nel Museo di Villa Cia-ni, a cura di Marco Franciolli, direttore del Museo d’Arte di Lugano e da Massimiliano Di Liberto. Sarà visitabile sino al 3 settembre 2011 da martedì a domenica (10:00-18:00; venerdì sino alle 21:00; chiuso lune-dì tranne il 01 e il 15/08). Info: [email protected]

The LAC (Lugano Art and Culture) proposes a calender rich of events, in collaboration with Lugano in Scena, Città di Lugano, So-lares and Fondazione delle Arti di Parma, for example “Film Stills & Backstage”, the exhibition of 286 photos color photos by the fa-mous German movie maker Wim Wenders and in black and white by his wife Donata. The photos are a personal reportage of his most important movies , such as Buena Vista Social Club”, “Million Dollar Hotel”, “Palermo Shooting”, and it is held in Villa Ciani Museum, by Marco Franciolli, director of the Art Museum of Lugano by Massimi-liano Di Liberto. It is open until 3rd September 2011 from Tuesday to Sunday (10.00 am – 6.00 pm; Friday until 9.00 pm, closed on Mon-day, except 1st August and 15th August ). Info: [email protected]

WENDERS a Lugano

Wim & DonataE V E N T I

1. Donata Wenders, The Million Dollar Hotel, backstage, 2008, Wim Wenders 2. Donata Wenders, Palermo Shooting, film still, 2008, Campino;

3. Wim Wenders, Buena Vista Social Club, 1999;

Non rischiare, affidati a chi di strada

ne ha già fatta tanta!

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di Rosaria Casalifoto Wim & Donata Wenders

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ELLENNE MODA

E V E N T I

Patrizia Pepe sfila a Cantù

Lara e Natale Bellotti

testo Elisabetta Comeriofoto Claudia Bellotti

nomad culturedal quattordici ottobre duemilaundici

comon.co.itfacebook.com/comon.coyoutube.com/comontvtwitter.com/comON_Como

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Un paradiso per gli appassionati di stile e glamour in un ambiente ele-gante ed accogliente, studiato nei minimi particolari. Questo è Ellenne Moda. La boutique, inaugurata lo scorso ottobre in via Matteotti 33, a Cantù, nasce dal desiderio di offrire alla clientela più esigente la possi-bilità di scegliere tra una vasta gamma di griffes alla moda. Non a caso, il marchio di punta è il fiorentino “Patrizia Pepe” per uomo e donna, al quale Ellenne Moda ha dedicato, nel mese di aprile, una sfilata esclusi-va. Tra i marchi più rinomati, spiccano “Annarita N”, “Fendi” e "Frame" per la donna, “Massimo Rebecchi” per l’uomo. Non mancano però le chicche, capaci di rendere ancor più interessante questa boutique: infatti, è impossibile non notare “Shelight”, un marchio tutto italiano, che realizza sandali impreziositi da Swarovski. Le calzature, oltre ad es-sere realizzate interamente nel nostro paese, hanno una particolarità: l’applicazione dei preziosi avviene tramite clip, così che gli stessi pos-sano essere intercambiabili, a seconda dell’abbinamento e del gusto. Alcune novità sono già pronte in vista della stagione autunno-inverno, quando il negozio presenterà anche le collezioni “Dondup” e “Blugirl”. La creatività che contraddistingue i due proprietari di questo ango-lo di eleganza, Lara e Natale (da qui la scelta di chiamare la boutique “Ellenne"), si rispecchia, oltre che nella scelta degli abiti, anche nella scelta e nella cura dei dettagli, elementi distintivi del negozio.

Un paradiso per gli appassionati di stile e glamour in un ambiente elegan-te ed accogliente, studiato nei minimi particolari. Questo è Ellenne Moda. La boutique, inaugurata lo scorso ottobre in via Matteotti 33, a Cantù, nasce dal desiderio di offrire alla clientela più esigente la possibilità di sce-gliere tra una vasta gamma di griffes alla moda. Non a caso, il marchio di punta è il fiorentino “Patrizia Pepe”, al quale Ellenne Moda ha dedicato, nel mese di aprile, una sfilata esclusiva. Tra i marchi più rinomati, spic-cano “Annarita N” e “Frame” per la donna, “Massimo Rebecchi” e “Fendi” per l’uomo. Non mancano però le chicche, capaci di rendere ancor più interessante questa boutique: infatti, è impossibile non notare “Shelight”, un marchio tutto italiano, che realizza sandali impreziositi da Swarovski. Le calzature, oltre ad essere realizzate interamente nel nostro paese, han-no una particolarità: l’applicazione dei preziosi avviene tramite clip, così che gli stessi possano essere intercambiali, a seconda dell’abbinamento e del gusto. Alcune novità sono già pronte in vista della stagione autun-no inverno, quando il negozio presenterà anche le collezioni “Dondup” e “Blugirl”. La creatività che contraddistingue i due proprietari di questo angolo di eleganza, Lara e Natale, da qui la scelta di “Ellenne” come nome per la boutique, si rispecchia, oltre che nella scelta degli abiti, anche nella scelta e nella cura dei dettagli, elementi distintivi del negozio

Sopra, alcune immagini del negozio Ellenne Moda; nella pagina successiva, un'immagine della sfilata firmata Patrizia Pepe tenutasi nel negozio a Cantù

Above, some photos of the shop Ellenne Moda; in the next page, a photo of the catwalk in the shop in Cantù

ELLENNE MODA Patrizia Pepe's fashion parade in Cantù

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ancora una confermaPROPOSTE 2011:

“Se si muovono gli americani, vuol proprio dire che la crisi è alle spalle!”, dicevano i giornalisti all’inaugurazione di Proposte. E infat-ti si sono mossi: ben 268 visitatori, con un +21% rispetto all’anno scorso. Rispetto al 2010 le presenze complessive a Proposte 2011 re-gistrano un calo del 2,69%, ma è interessante l’aumento degli ope-ratori provenienti dall’estero, segno che il made in Italy e il made in Europe sono sempre più ricercati in tutto il mondo. Ottimi gli arrivi dai Paesi europei, tradizionale area di destinazione dei tessuti e ten-daggi made in Proposte: in particolare da Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Svizzera. Comunicare meglio il pro-prio prodotto, realizzare reti di imprese, produrre direttamente nei Paesi che applicano dazi troppo alti: sono alcuni degli obiettivi am-biziosi di Mauro Cavelli, Presidente della fiera, che crede molto nella forza imprenditoriale e creativa delle aziende espositrici. “Questa fiera è un unicum nel mondo: poco più di 100 espositori creano le tendenze moda dell’interior decoration e le distribuiscono, attraver-so i propri clienti, in oltre 70 Paesi”. Il 6 maggio ha avuto luogo la premiazione dei tre finalisti della gara Image 2012. Ben 386 erano le pagine analizzate ad aprile dalla giuria composta da Chiara Buss, Mauro Cavelli, Dalia Gallico, Giancarlo Iliprandi e Marco Piva. Fra i tre finalisti sottoposti al voto del pubblico si è classificato primo Ales-sandro Cocchia di Napoli, con il 39% delle preferenze. La prossima edizione di Proposte, la ventesima, si svolgerà a Villa Erba l’8, 9 e 10 maggio, in anticipo di un giorno nella settimana dopo un sondag-gio effettuato presso espositori e visitatori.

Journalists at the inauguration ceremony for Proposte all seemed to agree on one point: “If the Americans turn up, we’ll know the recession is finally behind us”. And turn up they did: 268 American visitors attended this year, a 21% increase compared to last year. Overall attendance at Proposte 2011 dropped by 2.69% compared to fi-gures from 2010. Interestingly enough, however, there was an increase in foreign at-tendante, bringing them increasingly closer to representing two thirds of all attende-es. These numbers show an increasing demand for Made in Italy and Made in Europe brands worldwide. Enhancing product communication, creating networks among companies, relocating production to countries that charge prohibitive customs and duties: these were some of the ambitious objectives put forward by Mauro Cavelli, the President of the trade fair, who is a firm believer in the creative potential and bu-siness prowess of Proposte’s exhibitors. A ceremony was held on May 6 to grant the three finalists of the Image 2012 competition their awards. Jury members reviewed no less than 386 entries over the course of the month of April. During the trade fair’s first two days, agents, exhibitors, journalists, visitors, and guests were asked to vote on the finalist entries. Among them, Alessandro Cocchia from Naples came in first place with a 39% share of the votes. The next edition of Proposte, its twentieth, will be held at Villa Erba on Tuesday May 8, Wednesday May 9, and Thursday May 10.

E V E N T I

In queste pagine, immagini di Proposte 2011, Villa Erba 4, 5 e 6 maggio 2011

In these pages, images of Proposte 2011,Villa Erba 4th,5th and 6th May 2011

foto Archivio Proposte

always successfulPROPOSTE 2011:

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P E o P l E

MATTIA VACCA

di Rosaria Casalifoto Mattia Vacca

Poliedric, versatile, resourceful, witty and with "the alive silver on." These are all the definitions that come to my mind when I think of Mattia Vacca, young photojournalist, proud and sure of himself, he took a degree in Com-munication Science, he has a steady collaboration with the newspaper Cor-riere della Sera since 2006, he lives in Como with his partner and his 7 year old beloved daughter. In the immense universe of the people who live for photography, he is 32 and he is already one of the brightest star in his sec-tor. He already got important awards and prizes for his job. The last ones: the Nikon Prize, one of the most important photo contest in the world, here he received the second prize with an extreme realistic photo; the Humani-stic Photojournalism Award, 7th edition of the photojournalism exhibition held every two years in Bulgaria, in which 27 photographers coming from 27 countries took part in to win the first prize and finally the prestigious American prize Hasselblad Master. In January he was invited together with the most important photojournalists in Italy to participate in “Un giorno nella vita dell’Italia" (A day in the Italian life), a special collection edition of the magazine “Sette”, insert of the newspaper Corriere della Sera. In June the English magazine Foto8 selected him among 100 most representative emerging photographers and from 8th July to 12th August his work will be exhibited at the prestigious Host Gallery in London.

"S' Ardia" Sedilo, Oristano 2010

Fotogiornalistada premio

Poliedrico, versatile, intraprendente, arguto e con “l’argento vivo ad-dosso”. Sono queste le definizioni che mi vengono in mente quando penso a Mattia Vacca, giovane fotoreporter, fiero e sicuro di sé, lau-reato in Scienze della Comunicazione, collaboratore fisso del Corriere della Sera dal 2006, vive a Como con la sua compagna e l' adorata figlia di 7 anni. Nell’immenso universo delle persone che fanno degli scatti la loro ragione di vita, a soli 32 anni brilla già come una delle stelle più luminose. Sono diversi i riconoscimenti importanti e i pre-mi che ha ottenuto per il suo lavoro. Gli ultimi, in ordine di tempo: il Premio Nikon, una delle competizioni fotografiche più importanti al mondo, che lo vede al secondo posto con una foto di estremo re-alismo; l’Humanistic Photojournalism Award, settima edizione della biennale di fotogiornalismo in Bulgaria, al quale hanno partecipato autori provenienti da 27 paesi dove conquista il primo posto e, infi-ne, il prestigioso ed ambito premio statunitense Hasselblad Master. A gennaio è stato invitato insieme ai fotogiornalisti più importanti in Italia a partecipare con un suo scatto a "Un giorno nella vita dell’Ita-lia", il numero speciale da collezione di “Sette”, inserto del Corriere della Sera. A giugno la rivista inglese Foto8 l'ha selezionato tra i 100 fotografi emergenti più rappresentativi al mondo e dall' 8 luglio al 12 agosto il suo lavoro sarà in mostra presso la prestigiosa Host Gallery di Londra. Mattia Vacca, un fotoreporter che porterà ancora nel futu-ro il nome di Como nel Mondo.

Award's Photojournalist

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"Goodbye Pigra" Argegno 2010

t"Como Lake" Como 2007

"Hmong Tribes Northern Vietnam" Sapa, Vietnam 2006

"Border" Valico Internazionale di Brogeda, Como 2011

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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi con-tinuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.

Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excel-lences, entrepreneurial and not, which are able to improve continuously and which with their work are personally committed in the promotion of our territory in the world.

I Convegni del SestanteI Convegni del Sestante

NCTM Studio Legale Associato, la pmi dei servizi legaliNCTM Studio Legale Associato, the sme of the legal services

La cucina di Gualtiero Marchesi al Grand Hotel TremezzoThe cuisine of Gualtiero Marchesi at Grand Hotel Tremezzo

Marco Molteni, il mio viaggio nella musicaMarco Molteni, my travel into the music

Silvio Berlusconi ospite Vip al CastadivaSilvio Berlusconi Vip guest at Castadiva

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F O C U S O N

Magic Lake

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La forza delle idee e molto buon senso.

Nel settembre 2009 Banca del Sempione SA istituto svizzero con oltre 50 anni di storia

e oltre 3 miliardi di franchi svizzeri di massa amministrata e gestita, ha assunto la

maggioranza assoluta del capitale di LMF & Partners SIM SpA.

A seguito di delibera assembleare del 20 aprile 2011, la Società ha cambiato denominazione

sociale in SEMPIONE SIM SpA.

La volontà della società è quella di mettere a disposizione della clientela i principi maturati

all’interno della casa madre svizzera, valori come la lungimiranza, l’intraprendenza, la

qualità dei servizi e molto buon senso. Sono principi fondamentali per costruire un rapporto

duraturo e sincero con la clientela, sensibile anche a quelle dimensioni quali la famiglia

con le sue problematiche, il lavoro, le amicizie che, nel nostro modo di considerare il

“patrimonio”, ne costituiscono elementi essenziali.

Ecco cosa contraddistingue SEMPIONE SIM SpA e il Gruppo Banca del Sempione: la capacità

di essere un vero partner, affidabile ed obiettivo nelle questioni più delicate, disinteressato

nel suggerire e nel consigliare, quasi un amico nel senso più bello e profondo.

FilialePiazza Lega Lombarda 323900 Leccotel. +39 0341 36 97 06

Sede sociale e direzioneVia M. Gonzaga 220123 Milanotel. +39 02 30 30 35 1

[email protected]

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“Ritorno al futuro. Valorizzare qualità ed efficienza per distinguersi in un mondo globale”. Questo il tema dell’appuntamento che si svolgerà nel-le sale di Villa d’Este il 6 luglio, in occasione del quarto Convegno del Se-stante, patrocinato dall’associazione Amici di Como ed organizzato da un comitato composto da: Banca della Svizzera Italiana, Ius&Tax, TBM Service & C., Paolo Grandi, Fabrizio Milesi e Gianluca Vigo di Torre Bairo. L’intento dei Convegni del Sestante è di proporre momenti di incontro tesi ad indi-viduare, nell’assoluta indipendenza intellettuale, la giusta direzione, dato il contesto di riferimento in un determinato momento. Per il suo quarto anno, il Convegno presenterà un tavolo d’eccezione: l’avvocato Gianluca Vigo di Torre Bairo; il dottor Paolo Moretti, consigliere nazionale ODCEC; l’avvocato Enzo Pulitanò, Pedersoli e Associati, presidente emerito Ass. Italiana Giuristi d’Impresa; il professor avvocato Fabrizio Vismara, partner Studio Curtis, Mallet-Prevost, Colt&Mosle; l’avvocato Angela Monti, Studio Tributario Monti, presidente della Camera Avvocati Tributaristi di Milano.

“Back to the future. Give value to quality and efficiency to distinguish oneself in a global world”. This is the subject of the appointment held in the halls of Villa d’Este on 6th July, on the occasion of the 4th Con-vegno del Sestante, sponsored by the association Amici di Como and organized by the following committee: Banca della Svizzera Italiana, Ius&Tax, TBM Service & C., Paolo Grandi, Fabrizio Milesi and Gianluca Vigo di Torre Bairo. The aim of the Convegno del Sestante is to propose meetings to find the right way to follow, once given the reference point of a certain moment. For the 4th year, the Convegno has exceptional guests: the lawyer Gianluca Vigo di Torre Bairo; doctor Paolo Moretti, national councilor ODCEC; the lawyer Enzo Pulitanò, Pedersoli e As-sociati, President emeritus Ass. Italiana Giuristi d’Impresa; the lawyer Fabrizio Vismara, partner Studio Curtis, Mallet-Prevost, Colt&Mosle; the lawyer Angela Monti, Studio Tributario Monti, President of Camera Avvocati Tributaristi of Milan.

I CONVEGNI DEL SESTANTE Magic Lake I CONVEGNI DEL SESTANTE

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NCTM Studio Legale Associato, la pmi dei ser v iz i legal i Magic Lake NCTM Studio Legale Associato, the sme of the legal ser vices

Con oltre 270 professionisti e le sue sei sedi in Italia e nei principali hub del mondo, NCTM nei suoi dieci anni di vita si è affermato come uno dei principali studi in Italia. «La nostra è una classica sto-ria d’imprenditoria italiana» raccontano Paolo Montironi e Luigi Croce, partner dello Studio. «Ed è questa la chiave che ci ha porta-to ad avere un portafoglio clienti composto dal 60% di pmi. L’em-patia ci consente di capire rapidamente le esigenze dei clienti e di portare una consulenza a valore aggiunto, con un aiuto concreto allo sviluppo del loro business in Italia e nei mercati esteri in cui operano. Questo pragmatismo ci ha garantito una crescita dimen-

Sopra, a sinistra Paolo Montironi; a destra, Luigi Croce; illustrazioni di Carlo Stanga

Above, on the left Paolo Montironi; on the right, Luigi Croce; illustrations by Carlo Stanga

sionale rapida e solida, assolutamente parallela a quella dei nostri clienti. Oggi le nostre aree di competenza coprono tutti gli ambiti del diritto d'impresa, assicurando ogni tipo di assistenza legale e fiscale con team snelli. Siamo undici boutique, con 11 macroaree di specializzazione, all’interno di un grande studio che consente, a noi e ai nostri clienti, grandi economie di scala. Il radicamento nel territorio è per noi fondamentale, particolarmente in Lombardia dove siamo nati e la fiducia che imprese come NGC, Pallacanestro Cantù, Avionord e Isa Seta, solo per citarne alcune, ci dimostrano da anni, altrettanto».

Over 270 professionals, 6 seats in Italy and in the main hub in the world, NCTM is considered to be one of the main law offices in Italy after its 10 years activity. «Ours is a classical Italian entrepreneurial history» say Paolo Montironi and Luigi Croce, partners of the office. «This is the key, which let us have a client portfolio made by 60% of small and medium enterprises. The empathy allows us to quickly un-derstand the demands of the clients and to bring a consultation with an added value, a real help to develop their business in Italy and in the foreign markets they work with. This pragmatism granted us a

rapid and solid growth, absolutely parallel to the one of our clients. Today our areas of competence cover the enterprise law assuring any type of legal and fiscal assistance. We are eleven boutiques, with 11 macro areas of specialization, inside a great study that allows us and our clients great scale economies. The bond with the territory is fun-damental for us, in particular the bond with the Lombardy region where we were born and the trust of companies like NGC, Pallacane-stro Cantù, Avionord and Isa Seta, just to quote but a few, is funda-mental too».

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La cucina di Gualt iero Marchesi al Grand Hotel Tremezzo Magic Lake The cuisine of Gualt iero Marchesi at Grand Hotel Tremezzo

“L’alta cucina non può prescindere dai grandi alberghi che l’hanno vista nascere” - Gualtiero Marchesi, gran lombardo, inizia una nuova consulenza per il Gran Hotel Tremezzo. La stagione gastronomica 2011 al Grand Ho-tel Tremezzo si annuncia strepitosa: Gualtiero Marchesi, il cuoco italiano più famoso nel mondo, sta reimpostando secondo i propri criteri l’intera esperienza gastronomica dell’albergo. Al grande Maestro, fondatore della “nuova cucina italiana” e artefice di un’autentica rivoluzione nel panorama culinario internazionale, da quest’anno è affidato il compito di dare la sua impronta straordinaria alla cucina dello storico albergo liberty che, appena compiuti cento anni, si affaccia sul ramo occidentale del Lago di Como, tra Cadenabbia e la punta di Balbianello. Alla riapertura annuale dell’albergo si è da subito iniziato a percepire il nuovo percorso in cui è stato coinvolto Osval-do Presazzi, primo chef dell’albergo da diciannove anni. Presazzi ha passato un periodo di aggiornamento sia nel ristorante di Erbusco sia al Marchesino, entrando così in sintonia con la cucina di Marchesi. Non è solo una novità: è un evento, l’inizio di una collaborazione che porterà a Tremezzo la visione del cibo di un artista del nostro tempo, e farà di ogni sosta ai tavoli del Grand Hotel Tremezzo una esperienza gourmet… da gustare con tutti i sensi.

“Haute cuisine cannot disregard the grand hotels that produced it” - Italian icon Gualtiero Marchesi joins as a consultant the Grand Ho-tel Tremezzo. Big news for the 2011 gourmet-dining season at the Grand Hotel Tremezzo: Gualtiero Marchesi, the world’s most famous Italian chef, is making his mark on the entire dining experience of the hotel. This grand maestro, who likens himself to an “orchestra conductor” and who founded Italian nouvelle cuisine, will from now on be re-imprinting with his own criteria and philosophy the cuisine of the famous liberty hotel facing Bellagio, that just celebrated its centenary. At the reopening of the hotel this season guests discove-red a new influence on Osvaldo Presazzi, the hotel’s Executive Chef for nineteen years. Presazzi has been refreshing his ideas with spells at the legendary Marchesi restaurants in Franciacorta and Milan, and picking up some of the maestro’s style. And this is not just news: it ’s an event, the start of a team-up that will gradually introduce the culinary concept of an artist of our time, making every meal at the Grand Hotel Tremezzo a gourmet experience stimulating all one’s senses.

Sopra, Gualtiero Marchesi con Osvaldo Presazzi, chef del Grand Hotel Tremezzo

Above, Gualtiero Marchesi with Osvaldo Presazzi, chef of the Grand Hotel Tremezzo

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Nato a Mariano Comense e laureato presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, Marco Molteni rappresenta a tutti gli effetti una delle eccellenze, in campo mu-sicale, del nostro territorio. Avvezzo ai premi e ai riconoscimenti internaziona-li, Marco Molteni ci accompagna nel suo  mondo fatto di arte e passione. Sig. Molteni, vuol raccontarci la sua storia musicale? C’è un momento in cui si decide di diventare dei musicisti professionisti o è un percorso che a un certo punto dei propri studi diventa naturale? «Da bambino era già ben chiaro che avrei voluto scrivere musica e sacrificavo volentieri le ore di gioco per suonare il pianoforte e per fare i primi esperimenti compositivi, che risalgono ai dieci anni, ben prima del conservatorio. Direi che si diventa professionisti nel momento in cui la dedizione verso quello che si fa è completa e incondizionata, indipendentemente dai riscontri economici. In Italia – particolarmente in questa fase così poco incline ad incentivare la cultura d’avanguardia - un compositore di musica contemporanea difficilmente riesce a vivere dei proventi delle com-missioni (quando ci sono, cioè raramente) e dei diritti d’autore. Normalmente ci si dedica anche all’insegnamento». Una formazione prettamente italiana, ma con esperienze e studi compiuti anche in Francia e Germania. Quali sono le differenze tra il mondo musicale italiano e le realtà europee con le quali è entrato in contatto? «Non vorrei peccare d’esterofilia ma è pur vero che nei paesi europei nei quali mi sono perfezionato ho incontrato realtà più sti-molanti di quelle italiane. Mi è parso subito evidente, studiando o lavorando in qualcuno di questi paesi, quanto fosse radicata, almeno a certi livelli, la necessità di promuovere la musica (ma anche l’arte, il teatro, il cinema ecc.) che fondano la

Marco Molteni was born in Mariano Comense, he took a degree at the Academy of music G.Verdi in Milan and he represents one of the ex-cellences of the music field in our territory. He is used to receive prizes and international awards, his world is made of art and passion. How did your musical history start? «Since I was a child, it was clear I wanted to write music, I ‘d have rather played the piano and made the first music composition, instead playing with other kids». An Ita-lian background, with experiments and studies carried out in France and in Germany. What are the differences between the Italian music world and the European one? «I wouldn’t support the foreign countries, but the truth is that in the European countri-es I studied, I met much more stimulating realities than in Italy. For sure, after I worked and studied in these countries, I understood that

MARCO MOLTENI, i l mio v iaggio nel la musica Magic Lake MARCO MOLTENI, my travel into the music

loro ragione d’essere sulla sperimentazione e sulla ricerca di linguaggi innovati-vi, anche se più o meno radicati nel passato. D’altro canto, anche in Italia ci sono realtà di questo tipo che però, in taluni casi, appaiono ancora impenetrabili o palesemente legate ad antiquate quanto provinciali logiche di potere». Spesso segnalato in concorsi internazionali e vincitore di diversi riconoscimenti. Quale crede sia il valore aggiunto offerto dalla sua musica? «Per me scrive-re musica è stato ed è tuttora una forma di autoconoscenza e di autodisciplina. Potrei dire, senza enfasi alcuna, che il profondo desiderio di libertà che, più o meno consapevolmente, è insito in ogni individuo, trova in me espressione nel dedicare quotidianamente tempo ed energie all’ideazione e alla realizzazione dei miei progetti compositivi. Il valore aggiunto potrebbe forse essere il frutto di questa dedizione assoluta che, particolarmente in questa fase della mia bio-grafia, cerca di tenersi lontana da qualsiasi compromesso e distrazione di sorta. Penso che la metafora del viaggio di Ulisse per descrivere la propria vita sia, per me come per ognuno di noi, la più adeguata». A questo punto della sua car-riera, sente di dover ringraziare qualcuno per i risultati che ha raggiunto, per quello che è riuscito a diventare? «Senza dubbio, credo di dover ringra-ziare tutte le persone che sono entrate in relazione con me e con il mio lavoro di musicista e di insegnante. Mi riferisco non solo a quelle che hanno avvicinato e approfondito la mia musica, sostenendomi e spronandomi, ma anche a quel-le che, per avversione estetica, per pregiudizio o altro ancora, se ne son tenuti lontani. Le une come le altre mi hanno aiutato, più o meno direttamente e con-sapevolmente, a seguitare nel mio cammino».

the need to promote music was rooted. Even in Italy, there are these kind of realities, but in some cases, they are impenetrable or clearly tied up to antiquated and provincial logics of power». Often men-tioned in international contests and winner of different prizes. What is the added value of your music? «For me to write music is a form of self-consciousness and self-discipline. I can say that the deep desire of freedom that is in every person, is daily represented in myself when I devote time and energies to the realization of my composition projects. The added value could be the fruit of this to-tal devotion». At this point of your career, do you think you can thank someone for the results you reached and for what you achieved? «No doubt, I have to thank all the persons who enter in relation with me and with my job as a musician and teacher».

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Silv io Ber lusconi ospite Vip al CASTADIVA Magic Lake Si lv io Ber lusconi Vip guest at CASTADIVA

Domenica 15 maggio il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si e’ re-cato nell’esclusiva cornice del Castadiva Resort e SPA, a Blevio, sul lago di Como, luogo ideale per ritemprare corpo e spirito in assoluta riservatezza. Il Castadiva Resort, con le sue nove ville esclusive e la sua SPA di 1300 mq con 4 cabine dedicate agli elementi, terra, aria, acqua e fuoco ed una darsena storica trasformata in area relax sospesa sul lago da un pavimento di cristal-lo, si estende in un parco secolare botanico di 2,6 ettari, unico nel suo gene-re. Il Resort, perfettamente integrato nell’ambiente circostante, offre un’area wellness che richiama un antico piroscafo d’epoca e si immerge quindi nel lago stesso tramite la piscina galleggiante circondata da fontane musicali danzanti. Il team del Castadiva ha garantito totale privacy, come vuole la filosofia del Resort. La serata si e’ conclusa con l’esibizione del soprano Or-sholia Vari nell’anfiteatro, seguita dallo spettacolo delle fontane danzanti avvolte dal suggestivo sfondo notturno del Lago di Como. Il Presidente, congedandosi dalla serata, ha salutato gli altri ospiti del Resort e si è com-plimentato con il CEO del Castadiva, il Dr.Gabriele Zerbi, per l’ottimo lavoro di recupero e valorizzazione e, soprattutto, per l’organizzazione dell’evento.

On Sunday 15th May the President of the Council, Silvio Berlusconi, went to the Castadiva Resort and SPA in Blevio, on Lake Como, an ide-al place to fortify body and spirit in absolute privacy. The Castadiva Resort, with its nine exclusive villas and its SPA of 1300 square meters, divided into 4 areas dedicated to the elements: earth, air, water and fire and an historical dock transformed in a relax area suspended on the lake by a crystal floor, has a secular botanical park of 2,6 hectares, unique in his type. The Resort, perfectly integrated in the surrounding environment, offers a wellness area that recalls an ancient steamboat which dips in the lake with a floating swimming pool surrounded by musical dancing fountains. The team of the Castadiva guaranteed to-tal privacy, following the philosophy of the Resort. The evening ended with the performance of the soprano Orsholia Vari in the amphithea-ter with the dancing fountains in the background. The President gre-eted the guests of the Resort and congratulated the CEO of Castadiva, Gabriele Zerbi, for the good job of recovery and for the organization of the event.

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Alexander Dolgopolov, attualmente n. 22 delle classifiche mondiali, e Robin Haase, n. 50, sono rispettivamente i vincitori delle edizioni 2009 e 2010 del Torneo ATP Challenger “Trofeo Città di Como”, in programma anche quest’anno dal 27 agosto al 4 settembre sui  campi del Tennis Como a Villa Olmo. Questo fa capire quale sia il valore e la qualità di gioco espressa durante la manifestazione lariana. L’edizione 2010, tra l’altro, ha avuto un ospite d’eccezione: grazie all’in-vito degli organizzatori, ha partecipato al torneo Thomas Muster, personaggio reso famoso dagli innumerevoli successi ottenuti in tutto il mondo dal Roland Garros di Parigi agli US Open di New York, risultati che lo hanno portato al primo posto delle classifiche mondiali. Anche nell’edizione 2012 non mancheranno le novità. Non saranno infatti solo gli uomini a sfidarsi durante la settimana, ma scenderanno in campo anche le promesse del tennis femminile in un torneo Internazionale, che affiancherà l’ormai conosciuta ed apprezzata competizione maschi-le. L’obiettivo, per i dirigenti del Tennis Como, è quello di poter in futuro organizzare un torneo femminile di pari livello, rispetto al maschile, che attualmente prevede un montepremi di € 30.000. L’affluenza degli sportivi comaschi e non, è sempre stata notevole, basti pensare che durante l’ultima edizione, l’affluenza degli spettatori sulle tribune del Tennis Como ha raggiun-to e superato le 10.000 presenze. Collaborano al torneo circa cento persone, suddivise tra staff medico, hostess, giudici di linea, ball boys (ovvero i raccattapalle), autisti e ovviamente il Co-mitato Organizzatore, presieduto da Giulio Pini, storico presidente della società Tennis Como.

S P O R T

Ritorna il grande

TENNISa Comodi Paolo Carobbiofoto Archivio Tennis Como

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Alexander Dolgopolov, currently number 22 of the world classification and Robin Haase number 50 are the winners of the editions 2009 and 2010 of the Tournament APT Challenger “Trophy of the city of Como”, which takes this year too, from August 27th to September 4th on the tennis courts of the Tennis Como Villa Olmo. For Como this event is considered to be very important and of high level. Moreover the edition 2010 had a special guest: thanks to the invitation of the organizers, Thomas Muster took part to the event, he became famous thanks to the different successes he collected, from the Roland Garros in Paris to the US Open in New York, he was at the top of the world classification.Even in the edition 2011 there will be lots of novelties. Not just men will compete, but also the best players of women tennis in an international tournament will compete during this event. The goal of the managers of Tennis Como is to organize a tournament of the same sports level for women in the future, today the prize for men amounts to € 30.000. Lots of sports people of Como have always enjoyed watching this tournament, enough is to say that during the last edition, the number of spec-tators at the Tennis Como amounted to more than 10.000 people. About 100 people collaborate in the tournament organization, medical staff, hostess, judges, ball boys, drivers and the Organization Staff, with the President Giulio Pini, historical President of the Tennis Club Como.

The big TENNIS

is back to Como

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L’acqua è l’elemento fondamentale. La passione per gli sport avvin-centi e spettacolari una caratteristica necessaria. La dedizione e la voglia di sperimentazione condizioni imprescindibili. Questo è il wa-keboard, disciplina sportiva che sta prendendo sempre più piede in Italia e che possiede un fortissimo legame con il Lago di Como. Per co-noscere questo sport, abbiamo incontrato Davide Beretta, allenatore di Sci Nautico di Lezzeno, oltre che di un gruppo di ragazzi che ormai da anni fanno parte della Nazionale di wakeboard. Se un giovane atleta volesse praticare questo sport si chiedereb-be: quale è l’età giusta per cominciare? Sono richieste particolari abilità o è una disciplina accessibile a tutti? «Il wakeboard è uno sport che possono praticare tutti, senza alcuna eccezione, basta avere solo un po' di voglia e non avere paura dell'ac-qua; generalmente i bambini iniziano intorno ai sei anni. Per praticare questo sport basta recarsi in un centro specializzato, portando con sè solo un costume, mentre tutto il resto dell'attrezzatura viene fornito dal club».Cosa offre il lago di Como, a livello strutturale e naturale, rispetto ad altre realtà nelle quali si pratica il wakeboard? «Il lago di Como è da sempre una realtà  molto importante per lo sci

WakeboardA sinistra, Giorgia Gregorio

NUOVI PUNTI DI VISTA...di Davide Berettafoto Archivio Beretta

S P O R T

Temi:• Cernobbio;• Como la Città e il Lago di Como e i monti e le valli del Lario di Ponente• Il Canton Ticino e la Valle del Breggia• Tema libero – categorie diverse• Premio Speciale - Magic Lake Como Review

Termine di presentazione delle opere: fine ottobre 2011Prima proiezione e premiazione: metà novembre a Villa d’Este

Le immagini devono pervenire su cd o dvd in formato jpg ad alta risoluzione da metà settembre 2011 al seguente indirizzo con scheda di partecipazione e quota d’iscrizioneFoto Cine Club Cernobbio – c/o Antonio Vasconi – Via Regina, 36 – 22012 Cernobbio – COPer informazioni: [email protected]

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nautico e per il wakeboard, visto il numero di scuole e di tecnici spe-cializzati come Piero Gregorio, Enzo Molinari e Davide Beretta. Il Lago offre anche la possibilità di effettuare del turismo sportivo, vista la bellezza del nostro lago gente da tutto il mondo arriva qui per poter sciare sulle nostre acque e godere di un simile paesaggio».Giorgia Gregorio di Lezzeno (13 anni), Massimiliano Piffaretti di Sala Comacina (16 anni) e Nicolò Caimi di Cantù (15 anni) sono le promesse del wakeboard nate e cresciute sul lago di Como. Quali sono le aspettative per questi ragazzi? «Per quanto riguarda i nostri giovani campioni che da sempre si alle-nano a Lezzeno, le aspettative sono elevate: per Giorgia i mondiali di Milano sono una gara importante dove proverà a riconfermarsi cam-pionessa mondiale nella categoria girls come già avvenuto nel 2009 a Chuncheon in Korea; Massimiliano quest'anno si troverà a competere con atleti più grandi di lui nella categoria Junior Boys, avendo comun-que la possibilità di salire sul podio; mentre Nicolò dovrebbe essere la sorpresa di quest'anno, infatti gli allenamenti invernali lo presentano come il favorito nella categoria Boys».Como e i mondiali di wakeboard a luglio. Come si presenterà il nostro lago a questo importante impegno? «Il nostro territorio darà la possibilità alle varie squadre nazionali di allenarsi per i mondiali, infatti c'è già una grande richiesta nelle scuole lariane per gli allenamenti pre-mondiali».Crede che il wakeboard possegga le caratteristiche necessarie per diventare una disciplina olimpica? «Il wakeboard non è uno sport molto conosciuto in Italia, mentre all'estero è più praticato. La nostra Federazione FISW sta cercando di far entrare questo sport alle olimpiadi vista la sua spettacolarità».

Davide Beretta, trainer of Water Ski in Lezzeno and trainer of a group of boys who are part of the national team of wakeboard, speaks with us about this discipline which is becoming more and more important…What is the best age to start practicing this sport? Are particular physical abilities requested? «The Wakeboard is a sport that everybody can practice; usually children start when they are 6 years old. To start practicing this sport is enough to go to a specialized center with a swimming suit, the rest of the equip-ment is supplied by the club».What does Lake Como offer if compared to other places where wa-keboard is practiced? «Lake Como is a very important place for water skiing and for wake-board, considering the different schools and the specialized staff. Lake Como also offers different possibilities for sports tourism, thanks to its beauty».Giorgia Gregorio of Lezzeno (13 years old), Massimiliano Piffaretti of Sala Comacina (16 years old) and Nicolò Caimi of Cantù (15 ye-ars old) are the promises of wakeboard on Lake Como. What are the expectations? «For Giorgia the world championship is an important competition, in which she has to reconfirm herself the world champion in the girl cate-gory; this year Massimiliano has to compete with athletes who are older than him in the junior boy category; while Nicolò should be the surprise of this year, he is the favorite in the boy category».Como and the wakeboard world championship in July. Is Como re-ady for this important appointment? «Yes, our territory will give the possibility to the different national teams to train for the world championship».

Sopra, da sinistra, Giorgia Gregorio, Massimiliano Piffaretti e Nicolò Caimi

Above, on the left, Giorgia Gregorio, Massimiliano Piffaretti and Nicolò Caimi

WakeboardNEW POINTS OF VIEW...

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Dopo il premio ricevuto dall’Aci per la vittoria del campionato italiano Gran Turismo Gt nella classe Gt3, Gianluca Roda è tornato alla guida della sua Porsche Autorlando per la nuova avventura che lo porterà sui più importanti circuiti europei. La prima sfida del Gt Open 2011, che si è svolta all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, ha visto il pilota comasco salire due volte sul podio, rispettivamente al primo e terzo posto. Lo stesso risultato è stato raggiunto durante la seconda gior-nata, a Magny Cours, portando Gianluca Roda ed il compagno Fabio Babini in testa al campionato. La sua avventura non si è fermata alla bandiera a scacchi del GT Open, infatti, un altro importante impegno ha visto Gianluca Roda presente nella classe GTE alla “12 Ore” di Se-bring, gara di apertura della stagione della Intercontinental Le Mans Series. “Partecipare a questa gara - commenta Roda - è stata un’espe-rienza eccezionale, per l’atmosfera che si vive per la presenza di una folla oceanica di spettatori”. Anche in questa occasione, l’imprenditore “prestato” all’automobilismo ha guadagnato il podio salendo sul se-condo gradino dopo una gara condotta per dieci ore, che ha riservato qualche difficoltà, a due ore dal traguardo, a causa di un problema alla frizione.

After the prize Gianluca Roda got by the Aci for the victory of the championship Italian Gran Tourism Gt in the class Gt3, he is back to drive his Porsche Autorlando for the new adventure that is taking him to the European circuits. In the first challenge of Gt Open 2011, held in the racetrack Enzo and Dino Ferrari in Imola, the driver went twice on the podium, for the first and for the third place. During the second day he got the same, in Magny Cours, so Gianluca Roda and Fabio Babini are at the top level of the championship. But his adventure didn’t stop to the chequered flag of the GT Open. Another important appointment was waiting for him, in the class GTE, at the “12 Hours” of Sebring, the opening competition of the season of the Interconti-nental Le Mans Series. "Taking part in this competition – says Roda- was an exceptional experience, for the atmosphere and for the huge crowd of spectators”. Also in this occasion, the entrepreneur reached the podium, climbing the second step after a competition of 10 hours, which brought some difficulties, two hours before the end, due to a problem with the clutch.

S P O R T

per Gianluca Roda

PREMI e VITTORIE

Nella pagina precedente, la premiazione a Imola e un momento della gara; sopra, l'auto di Gianluca Roda in azione

In the previous page, the prize giving in Imola and a moment of the competition; above, the car of Gianluca Roda in action

di Elisabetta Comeriofoto Archivio Roda

for Gianluca Roda

PRIZES and WINS

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Bennet CantùMilano, 5 giugno 2011

dopo 30 anni è ancora FINALE

per aver scritto un'altra importante

GRAZIE

pagina di SPORT

S P O R T

di Elisabetta Comeriofoto Archivio Bennet Cantù

Mentre state sfogliando la rivista, la stagione 2010 - 2011 è stata archiviata e i palazzetti di Cantù e Siena hanno sancito il vincitore di questa nuova avventura cestistica. Noi ci siamo fermati qui, al 5 giugno 2011, per motivi di stampa, ma abbiamo voluto celebrare il raggiungimento di un traguardo atteso per 30 anni: la finale scu-detto conquistata dalla Bennet Cantù contro l’Armani Jeans Mila-no. E adesso il sogno continua...

While you are reading the magazine, the season 2010- 2011 will be over and the courts of Cantù and Siena will already know who the winner of the basketball season is. At the moment, on 5th June, we are writing this news and we don’t now the result yet, anyway we would celebrate the goal reached this year, after 30 years: the final between Bennet Cantù and Armani Jeans Milano. And now the dream conti-nues…

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Dall'Africa il ricordo

di SANTE

Caro amico Sante, ti scrivo, ma non una canzone. Sai la vita scorre frenetica e ti lascia poco tempo per pensare, gli avve-nimenti, tanti, troppi si alternano scacciandosi l’un l’altro, ma la tua presenza, se pur affievolitasi ad un anno dal tuo irrinun-ciabile appuntamento con il destino, rimane viva nelle nostre menti per le emozioni che sapeva donare. Le dita cadono sem-pre più lente sui tasti, caro amico, per scriverti e farti sapere che le cose che ci hai donato sono immensamente inferiori a quelle che ci hai tolto, ma non ci si può fare nulla, tutti danno per scontato che le luci si accendono per poi spegnersi ed è forse per questo che qualcuno persevera nel torto, pensando

N E W S

che non c'è nulla di scontato ed è per questo che coloro che ve-ramente continuano a volerti bene hanno pensato di rendere immortale il tuo ricordo, dedicandoti una scuola per bambini in Africa, là proprio dove ci vuole tanto amore, sacrif icio e co-raggio per portare aiuto e sostegno, senza nessun altro fine. Karibuni si ricorderà di te e tutti i futuri uomini che verranno educati l ì si chiederanno: «ma chi era questo Sante Frantelliz-zi? ». Sono sicuro che ci sarà sempre qualcuno che risponderà: «Sante era una brava persona».

Daniele B.

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TERRINA DI PESCE PERSICO E SALMERINO CONGELATINA ALL’”AMERICANO”(dose X 6 p.)

N.2 FILETTI DI SALMERINO DAL PESO DI CIRCA 110 G. CAD, 500 G. DI FILETTI DI PESCE PERSICO, 2 DL DI PANNA FRESCA, 1DL DI VINO BIANCO SECCO, SUCCO DI ½ LIMONE ,SALE E PEPE BIANCO Q.BPER GELATINA ALL’AMERICANO: 750 CC ACQUA, 150CC BITTER CAMPARI, 150CC VERMOUTH ROSSO, 60 G. FOGLI DI GELATINA Portare l’acqua ad ebollizione, aggiungere il campari, il vermouth e i fogli di ge-latina precedentemente ammorbiditi in acqua fredda. Porre nel frigorifero ad indurire per alcune ore.

Pulite accuratamente i filetti di pesce ed eliminate con l’aiuto di una pinzetta le eventuali lische rimaste. Sul fondo di una terrina rettangolare disponete i due filetti di salmerino. Passate i filetti di pesce persico nel cutter per alcuni minuti per ottenere un composto omogeneo che verserete in una ciotola precedente-mente raffreddata. Aggiungete la panna, il vino bianco, il sale e il pepe e con un cucchiaio lavorate la farcia per alcuni minuti. Con il composto ottenuto riempite a raso la terrina, copritela con il proprio coperchio e cuocete in forno a bagno-maria a 120° per circa 30 minuti. Lasciatela raffreddare e riponetela in frigorifero per almeno una notte. Tagliate delle fette di almeno 1 cm. di spessore e servitela ben fredda. Accompagnate con gelatina precedentemente preparata e tagliata a cubetti.

TERRINE OF PERCH FISH AND CHAR WITH GLAZE IN AMERICAN STYLE(dose X 6 p.)

N.2 FILLETS OF CHAR WEIGHT 110 G. EACH; 500 G. OF FILLETS OF PERCH FISH; 2DL OF FRESH CREAM; 1DL OF DRY WHITE WINE ; ½ LEMON -JUICE; SALT AND WHITE PEPPER

GLAZE IN AMERICAN STYLE: 750 CC OF WATER, 150CC BITTER CAMPARI, 150CC RED VERMOUTH, 60 G. GLAZE SHEETSBoil the water and add campari, vermouth and the glaze sheets, previously softened in cold water, put in the refrigerator to harden for some hours.

Carefully clean the fillets of fish and eliminate possible remained fishbone with a tweezers. On the bottom of a rectangular terrine, prepare two fillets of char. Pass the fillets of perch fish in the cutter for some minutes to get a homogeneous mixture and pour it in a previously cooled bowl. Add the cream, the white wine, salt and pepper and work it with a spoon for some minutes. With the mixture you got, fill the terrine and cover it, cook in bain-marie in oven at 120° for about 30 minutes. Leave it cool and put it in the refrigerator for at least one night. Cut some slices of about 1 cm thick and serve it cold. Serve with the previously prepared glaze cut into pieces.

F O O D A N D D R I N K

di Davide Lacchinifoto Carlo Pozzoni

In CUCINA

conDAVIDE LACCHINI

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