Live in Caregiver 13/02/2014

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Live in Caregiver Caregiver Familiare “Il peso del supporto e dell'accudimento quotidiano” Seminario informativo Le patologie tumorali: dalla prevenzione al supporto alimentare Relatori: Prof. Dott. Giulio TARRO - Prof. Dott. Ciro ESPOSITO 13/02/2014 VILLA BRUNO - Ore 18.00

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Live in Caregiver

Caregiver Familiare

“Il peso del supporto e dell'accudimento quotidiano”

Seminario informativo

Le patologie tumorali: dalla prevenzione al supporto alimentare

Relatori: Prof. Dott. Giulio TARRO - Prof. Dott. Ciro ESPOSITO

13/02/2014 VILLA BRUNO - Ore 18.00

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Live in Caregiver

Seminari

13/02/2014 Le patologie tumorali

dalla prevenzione al supporto alimentare

19/02/2014 Aspetti clinici della demenza (Alzheimer)

alimentazione, immobilizzazione, allettamento, infezioni

26/02/2014 L’infezione da HIV

dalla prevenzione alla gestione terapeutica del paziente

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Live in Caregiver

Obiettivi

Colmare qualche carenza informativa

Fornire elementi di riflessione e di valutazione

Indicare i comportamenti necessari a svolgere al meglio e

con maggiore sicurezza la propria opera

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I tumori rappresentano la seconda causa di morte sia in Italia

sia nel gruppo dei 27 Paesi dell’UE

subito dopo le malattie del sistema cardiocircolatorio

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2009 - 26,3 decessi ogni 10.000 abitanti

Tasso di mortalità per tumore in Italia

2010- 25,9 decessi ogni 10.000 abitanti

Tasso di mortalità per sesso

19,3 nelle donne

35,5 negli uomini

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Nuove diagnosi di tumore in Italia 2012

più di 54.000 nuove diagnosi di tumore del colon-retto

(più di 31.000 negli uomini e oltre 23.000 nelle donne)

più di 50.000 nuovi casi di tumore della mammella

più di 42.000 di tumori della prostata

Epidemiologia dei Tumori

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Nel 2012 in Italia

riduzione per il tumore del polmone negli uomini

riduzione in entrambi i sessi per il tumore allo stomaco

riduzione del tumore della cervice uterina

Epidemiologia dei Tumori

aumento del melanoma della cute sia negli uomini

che nelle donne (12.000 nuovi casi)

aumento del tumore del polmone nelle donne

(più di 10.000 nuove diagnosi l’anno)

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Nel mondo la prevalenza dei soggetti con una storia di

neoplasia è in costante aumento.

In Italia rappresenta il 4% della popolazione generale e il

15% della popolazione con più di 65 anni (Rapporto 2012).

Oggi, la metà di questi pazienti ha una diagnosi di

neoplasia da più di 5 anni e questa percentuale sale al

90% nei casi di tumore della mammella e della prostata.

Epidemiologia dei Tumori

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Strategie di PrevenzioneSeminario Informativo a cura dell’ A.I.S.E.R.V.

Studio EUROCARE 5

Indagine sul 50% della popolazione europea adulta (461 milioni)

I pazienti oncologici sopravvivono ai tumori

di più in Italia rispetto alla media Europea

Sopravvivenza per Tumore

The Lancet Oncology

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% Sopravvivenza a 5 anni dei pazienti adulti

Italia, Europa e regione europea 2000-2007 (EUROCARE 5)

Tumore Italia Media Europea

NordEuropa

Europa Centrale

SudEuropa

EstEuropa

Stomaco 32,4 25,1 21,9 28,1 29,6 18,8

Colon 60,8 57,0 59,0 60,5 58,5 49,4

Retto 58,3 55,8 59,5 60,1 55,4 44,6

Prostata 88,6 83,4 85,0 88,1 86,3 72,0

Rene 67,1 60,6 55,8 64,6 64,4 57,5

Melanoma cutaneo 85,4 83,2 87,7 87,6 82,6 74,3

Linfoma Non-Hodgkin 61,7 59,4 63,3 62,5 58,7 49,7

Polmone 14,3 13,0 12,2 14,8 13,2 10,6

Ovaio 38,1 37,6 41,1 40,5 38,0 34,4

Mammella 85,5 81,8 84,7 83,9 83,6 73,7

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Sopravvivenza per Tumore Europa vs Italia

Tumore % sopravvivenzaMedia Europa

% sopravvivenzaItalia

Stomaco 25 32

Rene 61 67

Prostata 83 89

Colon 57 61

Mammella 82 86

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La buona notizia

Il numero di adulti che sopravvivono almeno 5 anni

dopo una diagnosi di tumore è aumentato

costantemente nel tempo in tutta Europa

Per quale motivo

Incrementata diffusione dei programmi di screening

Progressi dei protocolli di cura

Sopravvivenza per Tumore

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Programmi di screening

Mammella Cervice Colon-retto

A chi si rivolge DonneTra i 50 e 69 anni

DonneTra i 25 e i 64 anni

Uomini e donneSof: tra i 50 e i 70-74RSS:tra 58 e 60 anni

Esame clinico dello screening

Mammografia PAP testHPV

Ricerca del sangue occulto nelle feci

Rettosigmoidoscopia

Frequenza dell’esame

Ogni 2 anni Ogni 3 anni Sof: ogni 2 anniRSS: una volta

58-60 anni

Efficacia delloscreening

Riduzione del 35% del rischio di morte

Riduzione significativa dell’incidenza

Riduzione del 20%del rischio di morte

Sviluppi futuri IntegrazioneCon Ecografia

Vaccino contro HPV DNA fecaleColonscopia virtuale

Controllo di qualità

Operatore:almeno 5000/anno

Operatore:7500 PAP test/anno

Centro RSS:almeno 1000/anno

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Facciamo gli esami, ma cum grano salis ovvero:

capiamo che tipo di patologia devono individuare o prevenire

capiamo con che periodicità farli, senza esagerare

capiamo i rischi di falsi positivi e quelli legatiall’esame in sé (p.e. radiazioni)

E per gli altri tumori?

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111 miliardi di euro

il 7% del Pil

1867 euro annui/abitante

Spesa Sanitaria Pubblica 2012 - ISTAT

Un livello molto inferiore rispetto ad altri importanti paesi europei

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le famiglie contribuiscono con proprie risorse per una quota pari al 20,6% (1,8 % del Pil)

949 euro per le famiglie del mezzogiorno

1222 euro per le famiglie del Centro-Nord

Spesa Sanitaria delle famiglie

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Sanità Pubblica e Istituzioni nel lorocomplesso sono ancora insufficienti.

Spesso le domande delle persone con malattieinvalidanti e dei familiari che li assistono circal’assistenza e la gestione quotidiana, nontrovano risposte concrete.

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Nel breve periodo, i sistemi sanitari sitroveranno a sostenere una duplice sfida:

1) fornire le cure migliori a una platea sempremaggiore di pazienti

2) predisporre un’assistenza efficace edeconomicamente sostenibile

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” e' mali che nascono si guariscono presto. Ma, quando, per non li avere conosciuti, si lasciano crescere, in modo che ognuno li conosce, non vi e' più rimedio”

Niccolò Machiavelli (riportata nel testo “il principe" datato 1513)

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La prevenzione consiste in un insieme di interventivolti a favorire e mantenere lo stato di benessere edevitare l'insorgere di malattie, a livello di singoloindividuo, di collettività e di ambiente.

Scopo: evitare l'insorgenza delle malattie o di altridanni alla salute e, quando questo non sia possibile,di interrompere e di limitare la progressione dellestesse, migliorandone l'esito ed evitando lacomparsa di complicazioni.

Prevenzione: concetti generali

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Gli obiettivi sono dunque:

proteggere il singolo;

controllare le malattie nelle popolazioni;

circoscrivere le malattie;

eradicarle (se possibile).

Prevenzione: concetti generali

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In base alla finalità si distinguono tre livelli diprevenzione:

prevenzione primaria

prevenzione secondaria

prevenzione terziaria

Prevenzione: concetti generali

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è la forma classica e principale, focalizzata sull’adozione di

interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre

l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento

sfavorevole.

Interventi di prevenzione primaria sono rappresentati ad

esempio, dalle campagne antifumo, vaccinazioni, dalle

disinfezioni, dalle disinfestazioni, dall'educazione sanitaria.

Prevenzione primaria

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è rivolta alla diagnosi precoce delle malattie, possibilmente

ancora in uno stadio preclinico in modo da interromperne il

decorso sul nascere (ad esempio la diagnosi precoce delle

neoplasie maligne, Pap test).

La precocità di intervento aumenta le opportunità terapeutiche,

migliorandone la progressione e riducendo gli effetti negativi.

Prevenzione secondaria

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consiste nell'impedire eventuali complicanze o sequele

permanenti di uno stato patologico in atto.

In questo caso, la prevenzione è quella delle complicanze, delle

probabilità di recidive e della morte.

Con prevenzione terziaria si intende anche la gestione dei

deficit e delle disabilità funzionali consequenziali ad uno stato

patologico o disfunzionale.

Prevenzione terziaria

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A. Prevenzione universale

B. Prevenzione della popolazione a rischio

Piano Prevenzione 2013 - 2015

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Prevenzione universale

1. Prevenzione delle malattie suscettibili da vaccinazione

2. Prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza

3. Prevenzione delle malattie infettive per le quali non vi è

disponibilità di vaccinazione

4. Prevenzione delle malattie determinate da alimenti, ivi compresa

l’acqua destinata al consumo umano

5. Prevenzione e sorveglianza di abitudini, comportamenti, stili di

vita non salutari e patologie correlate (alimentazione scorretta,

sedentarietà, abuso di alcol, tabagismo, abuso di sostanze)

Piano Prevenzione 2013 - 2015

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Prevenzione della popolazione a rischio

Piano Prevenzione 2013 - 2015

1) Malattie osteoarticolari

2) Diabete

3) Tumori e screening

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Le regole del codice europeo contro il cancro

1 non fumare, se fumi smetti. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non fumatori

2 evita l’obesità

3 fai ogni giorno attività fisica

4 mangia ogni giorno frutta e verdura

5 modera il consumo di alcolici

6 presta attenzione all’eccessiva esposizione al sole

7 osserva scrupolosamente le raccomandazioni per

prevenire l’esposizione ad agenti cancerogeni noti

8 rivolgiti al medico se noti tumefazioni, ferita che non

guarisce, neo che cambia forma, modifiche delle

abitudini intestinali o urinarie

9 effettuare lo screening per il carcinoma della cervice

uterina

10 effettuare lo screening per il carcinoma mammario

11 effettuare lo screening per il cancro colon rettale

12 partecipare ai programmi di vaccinazione contro HBV

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Il monumento a Pulcinelladi Antonio Canova