Literaturwissenschaftliche Vorlesung Italienisch
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Literaturwissenschaftliche Vorlesung
Italienisch
4. Le idee della letteratura
Le funzioni di un testo Yuri M. Lotman: Universe of the Mind. A Semiotic Theory of
Culture, 1990 three functions of a text as semiotic system:
the creative function of generating new messages the artistic function of the stylistic choice and of the poetic
transformation of the language the function of memory in the culture
l’arte – la letteratura = una conoscenza – una verità Fiction may not be real, but it’s true; it goes beyond the
garland of facts to get to emotional and psychological truths. As for nonfiction, for history, it may be real, but its truth is slippery, hard to access, with no fixed meaning bolted to it. If history doesn’t become story, it dies to everyone except the historian. Art is the suitcase of history, carrying the essentials. Art is the life buoy of history. Art is seed, art is memory, art is vaccine. (Yann Martel: Beatrice & Virgil. 2011)
Le sequenze funzionali Vladimir J. Propp: Morfologia della fiaba,
1966 1 allontanamento; 2 divieto; 3 infrazione;
4 investigazione; 5 informazione; 6 inganno;7 complicità involontaria; 8 danneggiamento;9 missione; 10 partenza; ...29 trasfigurazione; 30 punizione; 31 nozze / ascesa al trono
7 personaggi fissi: l’eroe; l’antagonista; il donatore; l’aiutante; la
principessa / il re; il mandante; il falso eroe
La macrostruttra di un giallo Claude Bremond: Logique du récit, 1973 1. enigma → 2. indagine – ricognizione
{2.1. esame degli indizi – osservazioni → 2.2. formulazione di un’ipotesi → conclusioni [2.2.1. costituzione di un test → 2.2.2. realizzazione del test → 2.2.3. risultato positivo] → 2.3. ipotesi verificata} → 3. enigma risolto
ad ogni momento, possibilità di un giro a vuoto con un motivo cieco → ritardamento della soluzione
Le sequenze di un romanzo sentimentale Franziska Ruloff-Häny: Liebe und Geld, 1976 1. Eroe e eroina si amano, ma ognuno dei due
crede che l’altro non l’ami. 2a. Si amano, ma lui/lei crede che lei/lui non l’ami.
2b. variazione: Lei/Lui crede di non dover amarlo/la.
3. Lui/Lei crede di non amare quella/quello che ama lui/lei, ma riconosce infine le sue vere qualità.
4a. Prima sbaglia amando un’altra/un altro, ma poi ama quella/quello giusta/giusto che nel frattempo l’aspettava.4b. variazione: Il donnaiolo che incontra il vero amore. Prima sbaglia di continuo, poi trova quella giusta ...
Tema e motivo la trama / il plot (Aristotile: il mito) = la
macrostruttura che contiene il tema e i motivi il tema (il contenuto filosofico) – il sacrificio della
propria figlia per la gloria, la punizione per il patricidio, il sacrificio della propria persona per la patria ecc.
i motivi (l’elaborazione con i personaggi e le vicende): un oracolo, l’apparizione di uno spettro, l’interrogazione ecc.
spesso, tema e motivi collegati dalla tradizione: Ifigenia, Don Juan ecc.
più convenzionali sono il tema e i motivi, più ovvia sarà una loro variante particolare
l’analisi dei motivi → la struttura con motivi principali e secondari, leitmotivi e giri a vuoto
Il concetto e la connotazione
Il denotato e il connotato
la connotazione = la visione associativa individuale
André Martinet: La connotation, c’est tout ce qui dans l’emploi d’un mot, n’appartient pas à l’expérience de tous les utilisateurs de ce mot dans cette langue.
il modello della connotazione di Louis Hjelmslev: denotato 1. forma 2. contenuto
3. segnoconnotato I. forma II. contenuto
III. segno
L’opera letteraria il testo = solo l’ombra materiale l’epopea – la totalità significativa di un gruppo,
nessun sviluppo psicologico, personaggi = funzioni semantiche
il romanzo – un mosaico di destini individuali, la loro evoluzione psicologica, un mondo nuovo
l’effetto della letteratura nello spirito del lettore la lettura = una ricostituzione dell’atto creativo il lettore immaginato (che l’autore si aspetta di
trovare) il lettore desiderato (che l’autore si augura) il lettore concettuale (che si trova nel testo) l’interpretazione = la costruzione di un significato,
il denotato + il connotato
L’immanenza dell’opera la periodizzazione delle idee filosofiche la ricostruzione dello spirito di un’epoca l’opera letteraria = un monumento di valore
universale Wolfgang Kayser: Das sprachliche Kunstwerk,
1948 a) la forma lirica, epica e drammatica b) l’attitudine discorsiva modifica i generi di
base (p.es. prosa lirica, teatro epico) la facoltà espressiva della lingua le funzioni di Roman Jakobson
L’esperienza della lettura Leistung Richtung Person
Erlebnissphäre Gruppen Kundgabe expressiv ich emotional Stimmung,
Gefühl Auslösung impressiv du intentional Befehl,
Wunsch,Frage,Zweifel,Streben
Darstellungfaktiv er, sie rationalVorstellung,
(demonstrativ) es Denken l’esame dei livelli significativi il personaggio – l’azione – lo spazio → l’esperienza letteraria richiede una
disposizione particolare
Torquato Tasso: Aminta, 1573 composta nella
primavera rappresentata il 31
luglio nell’isoletta del Belvedere sul fiume Po
pubblicazione nel 1580 Interlocutori:
Amore, che fa il prologoDafne SilviaAminta TirsiElpino SatiroNerina ErgastoCoro de’ pastoriVenere, che fa l’epilogo
Parere ed essere Amore (in abito pastorale)
Chi crederia che sotto umane formee sotto queste pastorali spogliefosse nascosto un dio? Non mica un dioselvaggio o de la plebe de gli dèi,ma tra’ grandi e celesti il più potente,che fa spesso cader di mano a Martela sanguinosa spada, ed a Nettunoscotitor de la terra il gran tridente,e le folgori eterne al sommo Giove.In questo aspetto, certo, e in questi panninon riconoscerà sì di leggieroVenere madre me suo figlio Amore.
I dolci richiami della natura Dafne. Vorrai dunque, pur, Silvia,
da i piaceri di Venere lontanamenarne tu questa tua giovanezza?Né ’l dolce nome di madre udirai,né intorno ti vedrai vezzosamentescherzar i figli pargoletti? Ah cangia,cangia, prego, consiglio,pazzarella che sei.
Silvia. Altri segua i diletti de l’amore,se pur v’è ne l’amore alcun diletto:me questa vita giova; e ’l mio trastulloè la cura de l’arco e de gli strali,seguir le fere fugaci, e le fortiatterrar combattendo; e se non mancanosaette a la faretra o fere al bosco,non tem’io che a me manchino diporti.
Il timido pastore Aminta Aminta. Ho visto a ’l pianto mio
risponder per pietate i sassi e l’onde,E sospirar le frondeho visto a ’l pianto mio;ma non ho visto mainé spero di vederecompassion ne la crudele e bellache non so s’io la chiami o donna o fera:ma niega d’esser donna,poi che niega pietatea chi non la negarole cose inanimate.Tirsi. Pasce l’agna l’erbette, il lupo l’agne,ma il crudo Amor di lagrime si pasce,né se ne mostra mai satollo.
Le dolci leggi della natura O bella età de l’oro,
non già perché di lattese ’n corse il fiume e stillò mele il bosco;non perché i frutti lorodier da l’aratro intattele terre e gli angui errâr senz’ira o tosco:non perché nuvol fosconon spiegò allor suo velo,ma in primavera eterna,ch’ora s’accende e verna,rise di luce e di sereno il cielo;né portò peregrinoo guerra o merce a gli altrui lidi il pino.
Ma sol perché quel vanonome senza soggetto,quell’idolo d’errori, idol d’inganno,quel che da ’l volgo insanoOnor poscia fu detto,che di nostra natura il feo tiranno,non mischiava il suo affannofra le liete dolcezzede l’amoroso gregge;né fu sua dura leggenota a quell’alme in libertate avvezze,ma legge aurea e feliceche Natura scolpí: S’ei piace, ei lice.
Gli istinti scatenati del Satiro Ma perché invan mi lagno? Usa ciascuno
quell’arme che gli ha date la naturaper sua salute: il cervo adopra il corso,il leone gli artigli, ed il bavosocinghiale il dente; e son potenza ed armide la donna bellezza e leggiadria.Io perché non per mia salute adoprola violenza, se mi fe’ naturaatto a far violenze ed a rapire?Sforzerò, rapirò quel che costeimi niega, ingrata, in merto de l’amore:ché, per quanto un caprar testé mi ha dettoch’osservato ha suo stile, ella ha per usod’andar sovente a rinfrescarsi a un fonte, e mostrato m’ha il loco. Ivi disegnotra i cespugli appiattarmi e tra gli arbustied aspettar sin che vi venga; e comeveggia l’occasion, correrle a dosso.
La salvezza nell’amore Coro. Aminta è sano sì ch’egli fia fuori
de ’l rischio de la vita?Elpino. Aminta è sano,
se non ch’alquanto pur graffiato ha il viso
ed alquanto dirotta la persona;ma sarà nulla, ed ei per nulla il tiene.Felice lui, se sì gran segno ha datod’amore e de l’amore il dolce or gusta,a cui gli affanni scorsi ed i periglifanno soave e dolce condimento!Ma restate con Dio, ch’io vo’ seguireil mio viaggio e ritrovar Montano.
Il vasto tema dell’amore Coro. Non so se il molto amaro
che provato ha costui servendo, amando,piangendo e disperando,raddolcito esser puote pienamented’alcun dolce presente.Ma se più caro vienee più si gusta dopo ’l male il bene,io non ti chieggio, Amore,questa beatitudine maggiore.
Petrarca: Triumphi Foscolo: Ultime lettere di Jacopo Ortis