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LAVORO A TURNI E NOTTURNO: STRATEGIE E CONSIGLI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA una guida per i datori di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori

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LAVORO A TURNI E NOTTURNO:

STRATEGIE E CONSIGLI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA una guida per i datori di lavoro,

le lavoratrici e i lavoratori

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Comprendere e affrontare i rischi per la salute e sicurezza acui sono esposte le lavoratrici turniste è una necessità per-lopiù sottovalutata, nonostante il lavoro a turni sia diffuso

in svariati settori e coinvolga sempre più donne.L’esperienza condotta conferma che, anche in ambiti diversi dal set-tore ospedaliero, più frequentemente indagato, le lavoratrici turni-ste soffrono per disagi e disturbi, rischi e possibili danni, spesso igno-rati da chi organizza il lavoro.In tutte le realtà lavorative, i rischi cui sono esposti i lavoratori (don-ne e uomini) dovrebbero essere più adeguatamente e sistematica-mente valutati per attuare più coerenti azioni preventive e corretti-ve. Sul versante sanitario è da assumere e verificare un significati-vo aumento della probabilità di contrarre tumori al seno, evidenziatoda recenti indagini epidemiologiche statunitensi, danesi e norve-gesi, tra le lavoratrici più coinvolte dai turni di notte.Pochissime, almeno alla luce della nostra esperienza, sono invece

LAVORARESENZA STRESS

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le valutazioni dei rischi che, nel nostro Paese, considerano i rischidel lavoro a turni, compreso quello notturno. E nessuna, per quan-to ci consta, che assuma appieno la specificità di genere.Non si tratta, infatti, come si comprenderà meglio nei capitoli cheseguono, di limitarsi ad applicare la normativa che esclude dal la-voro notturno le donne in gravidanza.Ci é sembrato allora significativo indirizzare quest’opuscolo a tuttigli attori del sistema di prevenzione, interno ed esterno alle azien-de, pur considerando i rappresentanti dei lavoratori per la sicurez-za come suoi più diretti destinatari. L’auspicio è che Rappresentan-ti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls), assieme a Responsabili deiServizi di Prevenzione e Protezione (Rspp), a Medici Competenti(Mc), e a coloro che nelle diverse Istituzioni operano nel campo del-la prevenzione, possano trovarvi informazioni e alcuni supporti uti-li ma anche stimoli per sviluppare percorsi di lavoro e ricerca e as-sumere decisioni che incrementino la prevenzione, la valutazione ela rimozione e/o riduzione di questi rischi, con un’appropriata at-tenzione alla differenza di genere.Si ottempererebbe così meglio al dettato dell’art. 4 del Dlgs 626/94

“il datore di lavoro, in relawione alla natura dell’attività dell’azien-da ovvero dell’unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezzae la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di la-voratori esposti a rischi particolari (…)”, attuando la successiva nor-mativa europea concernente la salute e la sicurezza dell’orario di la-voro. Seppur impropriamente e insufficientemente trasposta col Dlgs66/2003, essa prevede una specifica tutela dai rischi del “lavoro not-turno” e del “lavoro a turni” in generale.I Coordinamenti Donne e le realtà sociali e istituzionali che sup-portano le lavoratrici sono soggetti normalmente attenti e attivi sul-la problematica, anche a loro vorremmo quindi poter offrire alcu-ne conoscenze utili sulla prevenzione e la valutazione, il supera-mento e/o la riduzione dei rischi che può comportare il lavoro a tur-ni e una sua scorretta organizzazione. Infine ma non da ultimo, con-fidiamo che il nostro contributo possa suscitare il concreto interes-se degli attori sociali “verticali”, sindacalisti e imprenditori, depu-tati, nei loro diversi ruoli, ad assumere decisioni cruciali in materiad’organizzazione del lavoro e salute. Spesso contrattazione e valu-tazione dei rischi divergono e non dovrebbe essere così.

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LA SOCIETÀ DELLE 24 ORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6

I RITMI DELLE 24 ORE: BIOLOGICO E SOCIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8•Ritmi biologici•Ritmi sociali

SALUTE E TURNI DI LAVORO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9•Problemi digestivi•Problemi cardiovascolari•Disturbi del sonno•Salute della donna•Ansia e depressione sono più frequenti tra i lavoratori a turni

VIGILANZA E FATICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12•Tipi di fatica•Cause di affaticamento nei lavoratori a turni•Affaticamento,sicurezza e infortuni

AFFATICAMENTO E GUIDA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .13•Consigli per una guida più sicura•Guida sonnolenta? Cosa aiuta e cosa no•Provate invece a fare così•Il ritorno a casa – la guida dopo il lavoro a turni

LEGISLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14

CONSIDERAZIONI SUL LAVORO A TURNI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16•Modelli di turno•Programmazione •Consigli per la programmazione dei turni•Decalogo di indirizzo per l’organizzazione del lavoro a turni

UN POSTO DI LAVORO PIÙ SICURO E PRODUTTIVO . . . . . . . . . . . . . . .18•Consigli per le rappresentanze dei lavoratori e la dirigenza•Consigli per la salute e la sicurezza •Posti di lavoro e ambienti lavorativi

EVITARE LA FATICA: STRATEGIE E CONSIGLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19•Cominciare il vostro turno•Strategie per un sonno ristoratore •Mantenere rapporti sociali•Orari e scelta del cibo•Strategie per aumentare la vigilanza al lavoro

IL LAVORO A TURNI COME UN’ ESPERIENZA POSITIVA . . . . . . . . . . . .20•quando sono ben organizzati e ben diretti

DECRETO LEGISLATIVO 8 APRILE 2003, N.66 . . . . . . . . . . . . . . . . . . .21

Sommario

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Alcuni dati sulla dimensione della popolazione lavorativa coinvolta nel lavoro a turni

DISTRIBUZIONE DEL LAVORO A TURNI E NOTTURNO IN ITALIA,PER GRANDI AREEZONA Imprese con Addetti Impresa Addetti

lavori a turni al alvoro a turni con lavoro notturno al lavoro notturnoNORD-OVEST 14% 53.7% 7.8% 35%NORD-EST 16.4% 44.6% 5.6% 24.4%CENTRO 17% 42.1% 12.3% 33.5%SUD E ISOLE 13.6% 46.6% 7.8% 37.2%TOTALE 15.2% 47.8% 8.1% 32.5%Il lavoro notturno in Italia, secondo un’analisi dell’Isfol, coinvolge più di 4 milioni d’addetti che più frequentemente lavorano tra

4 e 8 notti al mese (6.3% dei casi). Meno frequente è la quota di lavoratori coinvolti tra 1e 3 notti al mese od oltre le 8 notti..

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI OCCUPATI PER CLASSI DI LAVORO NOTTURNOnessuna 84.6%1 – 3 notti 5.4%4 – 8 notti 6.3%oltre 8 notti 3.7%

Secondo un recente studio dell’Eurispes, nel 2002 i lavoratori occupati occasionalmente nei turni notturni costituivano il

6.5% sul totale degli occupati, mentre quelli abituali rappresentavano il 5.1%. Nell’arco del decennio 1992-2002, si è

avuto un incremento dei lavoratori notturni occasionali del 1.6% e degli abituali dell’1%. Questo incremento ha

riguardato in uguale misura sia i lavoratori di sesso maschile che di sesso femminile. Attualmente il lavoro notturno

coinvolge ancora in prevalenza i lavoratori di sesso maschile: sul totale dei lavoratori notturni le lavoratrici costituiscono

il 24% e i lavoratori, il 76%. Lo stesso studio riporta i settori che più frequentemente ricorrono al lavoro notturno.

AL FEMMINILEContrariamente

a quantosi pensi, il lavoro

femminile è sempre stato

usato in manieramassiccia,

dalla Civiltà del lavoromoderna

LA SOCIETÀDELLE 24 ORE

PADRE MADRE MADRE CHE LAVORA MADRE CASALINGAChi segue nei compiti a casa i fi gli tra i 6 e 13 anni? (%)

13,1 40,1 42,0 38,7Chi gioca con i fi gli (dai 3 ai 5 anni) tutti i giorni? (%)

38,9 72,6 68,9 74,6Chi gioca con i fi gli (dai 6 ai 10 anni) tutti i giorni? (%)

24,4 44,3 39,2 48,8Chi gioca con i fi gli (dagli 11 ai 13 anni) tutti i giorni? (%)

9,9 19,3 14,1 23,6SOLO PADRE SOLO MADRE SIA PADRE CHE MADRE

Chi va dagli insegnanti dei figli? (%)14,3 65,6 14,6

FREQUENZA PERCENTUALE CON CUI MADRI E PADRI SI DEDICANO A PARTICOLARI ATTIVITÀ DI CURA DELLA FAMIGLIA DISTRIBUITA SECONDO LA LORO SITUAZIONE LAVORATIVA

Un’importante trasformazione della vi-ta moderna è la cosiddetta società

delle 24 ore.Ospedali,stampa,panetterie,trasporti,ae-roporti,polizia,sono settori dove era tradi-zionalmente necessario lavorare anche dinotte.Oggi un crescente numero di persone vie-ne impiegato anche nelle industrie,nei su-permercati, nei ristoranti, nei bar e nei lo-cali pubblici durante la notte.I call centeroffrono un crescente numero di servizi 24ore al giorno.Il tempo di lavoro flessibile è una realtà nel-la vita della società moderna, ma viveresu 24 ore può anche danneggiare la sa-lute. L’ orario di lavoro a turni può provo-care stress fisico e mentale e gli errori di unlavoratore affaticato possono mettere arepentaglio la sicurezza e la salute anchedi altre persone.Lavorare a turni non è una novità.Comeassicurarci però che nella società delle 24ore si lavori in maniera sicura? Capire me-glio come il lavoro a turni affatichi e pesi inmodo particolare sul corpo e sulla vita del-le persone,aiuterà a pianificare un lavoropiù sicuro e produttivo.

1

(elaborazione Isfol su dati European Foundation,

Dublin “Third European Survey on Working Conditions 2000”).

(fonte Istat,Rapporto annuale 1997)

(fonte: Associazione per la famiglia “Congedi Parentali – Cosa resta e cosa cambia per mamma e papà”dati Istat,1999)

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Il lavoro a turni desincronizza i lavoratoririspetto ai ritmi generali della loro vita.

Vengono coinvolti i ritmi biologici del cor-po che sono diversi di giorno e di notte,alla mattina e alla sera,e i ritmi sociali del-la famiglia e della società.

RITMI BIOLOGICII ritmi biologici (conosciuti anche comeritmi circadiani) variano nelle 24 ore: latemperatura del corpo,il metabolismo, illivello di vigilanza e attenzione formanol’orologio interno del corpo e sono corre-lati tra loro.La maggior parte delle persone dormequando la sua temperatura interna è alminimo.Una delle ragioni per cui in un la-

voratore a turni il riposo diurno,dopo unanotte di lavoro,è più corto del sonno not-turno è che sta provando a dormire men-tre la sua temperatura interna sta cer-cando di risvegliarlo.

RITMI SOCIALILa vita sociale è basata sulla scansione diritmi che riguardano il sonno,gli orari deipasti, il lavoro e le attività ricreative.Con-dividere pasti e shopping, serate con gliamici e la famiglia,svaghi,cerimonie,finesettimana,produce il collante necessarioal sostegno delle nostre reti sociali.Il lavoro a turni induce alla separazioneda questi ritmi di vita e può separare il tur-nista dalla famiglia e dagli amici.

I RITMI DELLE 24 ORE: BIOLOGICO E SOCIALE

Frequenza del lavoro notturno per i settori piùrappresentativiSETTORE O ATTIVITÀ Frequenza lavoro notturnoManifatturiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23.5%(metalmeccanico, agroalimentare, panificazione, ecc.)

23.5%

Raccolta e smaltimento di rifiuti . . . . . .15.7%addetti alle pulizie

Trasporti e viabilità . . . . . . . . . . . . . . . .13.7%(autotrasportatori, ferrovieri, addetti trasporto aereo, ecc.)

Sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .11.8%(Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, ecc.)

Sanità e assistenza . . . . . . . . . . . . . . . . . .11%(medici, infermieri, farmacisti, ecc.)

Informazione e telecomunicazioni . . . . .9.8%(tipografi, call center, telecomunicazioni, ecc.)

Locali pubblici e di ristorazione . . . . . . . . .9%(camerieri baristi, autogrill, portieri, ecc.)

(fonte: Eurispes “Il lavoro notturno: scelta o necessità”)

Le differenze di genere sono oggetto d’attenzione molto li-

mitata e frammentaria nelle rappresentazioni dei dati stati-

stici. Gli orari di lavoro complessivi (il carico di lavoro de-

rivante da lavoro retribuito più lavoro di cura) sono

raramente considerati.

La conciliazione lavoro famiglia è particolarmente proble-

matica, e, se il lavoro a turni appare come una possibile “so-

luzione”, la condivisione delle responsabilità familiari resta,

a dir poco, scarsa: in Italia la donna svolge 60 e più ore di

lavoro familiare ed extradomestico la settimana.

GENITORIdi bambini da 0 a 2 anniIMPEGNO DOMESTICOMadri . . 54%Padri . . 21,4%

“Lavorare fuori dagli orari standard può con-durre a disturbi del sonno,a disordini ga-

stro-intestinali e ad un aumento del rischio di ma-lattie cardiache.”

PROBLEMI DIGESTIVIUlcera peptica e altri disturbi gastrici sono cin-que volte superiori tra i lavoratori a turni con tur-ni di notte,rispetto ai lavoratori diurni o ai turni-sti senza turni di notte.La causa è una alimen-tazione sbagliata sia per quantità di cibo as-sunto sia per i tempi di assunzione:• il lavoro a turni interferisce con la pausa pran-zo e durante la notte spesso le mense non sonodisponibili

- le persone mangiano a casa ma in anticipo o in ritardo sull’orario normale

- mangiano al lavoro dove spessoi cibi sono freddi e non sempre di buona qualità

• il cibo è spesso consumato velocemente e instanze non confortevoli durante una pausa trop-po breve • i lavoratori a turni e notturni bevono più caffèe altre bevande contenenti caffeina e fumanoanche più tabacco; dosi elevate di caffeina etabacco possono causare problemi digestivi• il sistema digestivo è più suscettibile ad am-malarsi quando l’organismo è privato del son-no• le abitudini alimentari non sono facili da cam-biare ma disporre di un buon pasto e di una pau-sa appropriata,goduta in un locale accogliente,è importante.

IL DEBITO DI SONNOIl riposo,dopo averlavorato di notte,è di solito più corto emeno riposante

2 SALUTEE TURNI DI LAVORO3

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PROBLEMI CARDIOVASCOLARII fattori di rischio più importanti per l’apparato car-dio-vascolare dei lavoratori turnisti sono: disordinialimentari e del sonno,fumo di tabacco,stress eansia.Le malattie di cuore individuate precoce-mente possono essere tenute sotto controllo,per-ciò la salute dei lavoratori a turni deve essere con-trollata regolarmente.

DISTURBI DEL SONNO• Il sonno,dopo aver lavorato di notte,è normal-mente più corto e meno riposante • Le funzioni del cervello e del corpo sono più len-te e con un rendimento inferiore al normale du-rante la notte e nelle prime ore del mattino.• La combinazione di perdita di sonno e lavoroeffettuato quando il corpo ha un basso livello dienergia può causare eccessivo affaticamento esonnolenza.• Il debito di sonno che si accumula può averegrande influenza sul rendimento e aumentare ilrischio di infarto.• Per disordini specifici del sonno (ad esempioapnee notturne) bisogna rivolgersi ad medico.Per migliorare il lavoro a turni e ridurre la fatica sipossono mettere in atto molte strategie: riguar-dano sia gli stili di vita (vedere il capitolo 9) sia l’or-ganizzazione dei turni e le caratteristiche del la-voro.Non è consigliabile assumere farmaci perdormire come soluzione a lungo termine,perchénon producono sonno di buona qualità e ci sipuò sentire intontiti per qualche tempo dopo il ri-sveglio,il che può interferire nella vita personalecome nel lavoro.

SALUTE DELLA DONNASempre più donne sono state gradualmen-te impiegate in lavoro a turni e notturno manmano che le leggi che vietavano loro di la-vorare di notte venivano abolite.Le ricerchesui collegamenti tra salute delle donne e tur-ni di lavoro non sono ancora definitive.È sta-to prodotto un gran numero di studi,alcunidei quali indicano una più alta incidenza di

irregolarità nei cicli mestruali fra le lavoratriciturniste e un aumento del rischio di abortospontaneo,prematurità e nascite sottopeso,come conseguenza degli orari irregolari.Inol-tre la vita delle donne è densa di comples-se esigenze familiari,che possono anch’esseavere un peso significativo sulla salute. Tu-more al seno: è un ipotesi ancora allo studio.Finché le ricerche sui possibili collegamenti

con l’orario di lavoro a turni non saranno con-clusive,il consiglio corrente è eseguire i con-trolli periodici con la sistematicità prevista daiprogrammi di prevenzione nazionali.

ANSIA E DEPRESSIONE SONO PIÙ FREQUENTI TRA I LAVORATORI A TURNI:• una vita domestica e sociale felice è un’im-portante base per una buona salute men-tale e i turni di lavoro possono metterla a du-ra prova• frequenti cambiamenti di orario di lavorosono psicologicamente ed emotivamentestressanti• cercare di mantenere rapporti sociali efamiliari sufficientemente soddisfacenti puòportare il turnista ad organizzare la propriavita quotidiana con modalità stressanti enon sane quali il non dormire abbastanzao interrompere il sonno per mangiare conla famiglia• i turni di lavoro possono interferire con i ruo-li in famiglia• il tempo trascorso con i figli può essere piùlimitato• ci possono essere rapporti problematici conil partner • quando la disponibilità di tempo varia con-tinuamente,alcune persone trovano difficoltànel mantenere le loro relazioni sociali• la depressione è connessa alla fatica cronica• quando una persona sente di non averealtre alternative che accettare i turni o il la-voro notturno il suo organismo può reagirenegativamente producendo malattie psi-cosomatiche.

Alcune strategie per migliorare il sonno e leabitudini alimentari possono migliorare la sen-sazione generale di benessere, in particola-re per chi lavora di notte.A chi ha problemidi ansia e depressione può essere utile ren-dere disponibile assistenza medica e psico-logica nell’ambito dei programmi di sorve-glianza sanitaria aziendale

In Italia è un farmaco da banco.L’assunzione di me-latonina nei lavoratori turnisti per compensare le al-terazioni delle funzioni biologiche legate al ritmobuio–luce è controverso. In natura la melatonina èun ormone prodotto dalla ghiandola pineale.Interagi-sce con altri ormoni per regolare le funzioni del corpocon un meccanismo non ancora del tutto chiarito.Glieffetti sulla salute dell’uso a lungo termine di questoormone sono sconosciuti.Prima di usare questo far-maco è opportuno consultare un medico.

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AFFATICAMENTOE GUIDA

TIPI DI FATICA• fatica fisica: riguarda gli effetti dello sfor-zo fisico sui muscoli, sul cuore e su altri or-gani e apparati. La fatica può anche ab-bassare le difese dell’organismo renden-do il lavoratore più debole contro le infe-zioni.• fatica mentale: è il più pericoloso tipodi fatica e può avere come esito errori dipercezione e giudizio. I segni tipici inclu-dono difficoltà di concentrazione, oscilla-zione dell’ umore, irritabilità, diminuzionedella motivazione al lavoro e modalità dilavoro “automatiche”.

CAUSE DI AFFATICAMENTONEI LAVORATORI A TURNILe cause di affaticamento includono: glieffetti del lavoro effettuato in momenti con-trari alla naturale predisposizione del cor-

po; l’esigenza di concentrazione per lun-ghi periodi; orari di lavoro eccessivi; com-piti che richiedono attenzione prolungataoppure ripetitivi,veloci,difficoltosi e mono-toni. Considerare i ritmi biologici significasapere che il sonno diurno è raramenteriposante come quello notturno e che du-rante il giorno il sonno è spesso disturbatoda altri fattori come il gioco dei bambini oil suono del campanello alla porta.Dormi-re per lunghi periodi meno del dovuto o inmaniera meno soddisfacente, quindi nonessere riposati a sufficienza, può portarea subire gli effetti di una cronica mancan-za di sonno e produrre fatica cronica. Glieffetti della mancanza di sonno possonoessere amplificati da alcuni elementi pre-senti nell’ ambiente di lavoro: illuminazio-ne insufficiente,diminuzione della vista perassenza di luce naturale,temperatura e ru-more elevati.

AFFATICAMENTO,SICUREZZA E INFORTUNILa fatica può essere insidiosa.Si può mani-festare lentamente e non è sempre cosievidente per chi ne è affetto o ai respon-sabili aziendali.Tuttavia può portare a gra-vi infortuni. La fatica può dare perdita diconcentrazione. Questa può a sua voltaportare il lavoratore a ritenere di essere inposizione sicura, col risultato invece di es-sere colpito da un’oggetto che cade o in-vestito da un peso che oscilla.L’affaticamento è stato indicato come unimportante elemento nei peggiori incidentidi rilevanza internazionale, come l’ inci-dente nucleare di Three Mile Island e l’ in-quinamento petrolifero della Exxon Valdez.La fatica da turni e straordinari è conside-rata fra i fattori principali nelle cause di in-cidente rilevante.

AFFANNAMENTOINSIDIOSOSi manifestalentamente e,spesso,anche il lavoratore nonse ne accorge

13

VIGILANZA E FATICA4 5

“La Stanchezza Uccide”TANTISSIME PERSONE L’ ANNO SONO UCCISE E MOLTE PIÙ ANCORA SONO SERIAMENTEFERITE PERCHÉ IL GUIDATORE SI È ADDORMENTATO AL VOLANTE

CONSIGLI PER UNA GUIDA PIÙ SICURA:• dopo una giornata di lavoro particolar-mente lunga evitate di guidare per lunghedistanze • non guidate dopo aver bevuto• cercate di evitare lunghi viaggi tra mez-zanotte e le sei del mattino quando la vigi-lanza naturale è a livello minimo• non dovreste guidare se state prenden-do medicinali che diminuiscono la vigilan-za• non continuate un lungo viaggio se vi sen-tite stanchi• durante un lungo viaggio effettuate unasosta di 20 minuti circa ogni 2 ore• se possibile condividete la guida con al-tre persone

APRIRE IL FINESTRINO O ALZARE IL VOLUME DELLA RADIO NON FUNZIONA!

GUIDA SONNOLENTA? CHE COSA AIUTA E CHE COSA NOLa stanchezza del guidatore non arriva sen-za campanelli d’allarme.È dimostrato chemolti dei guidatori addormentatisi al vo-lante, avevano prima tentato di combat-tere la sonnolenza aprendo il finestrino o al-zando il volume della radio.Ma non funziona.

PROVATE INVECE A FARE COSÌ:• programmate una sosta di almeno 15 mi-nuti ogni 2 ore di viaggio• trovate un posto sicuro per fermarvi quan-do iniziate a sentire sonnolenza (non la cor-

sia di emergenza).Cercate un’area ben il-luminata,chiudete la vostra macchina,fa-te un breve pisolino e ricominciate il viag-gio 15-20 minuti dopo.• la caffeina (150 mg) è una contromisura ef-ficace per la sonnolenza,combinata con unpisolino (meno di 15-20 minuti) è particolar-mente efficace.Bevete due tazze di caffè ouna bevanda con un’alto contenuto di caf-feina,quindi fate un pisolino per fare agire lacaffeina (impiega circa 15-20 minuti per co-minciare a funzionare)• evitare di fare lunghi viaggi tra mezzanottee le sei del mattino quando la vigilanza na-turale è al minimo.

IL RITORNO A CASALA GUIDA DOPO IL LAVORO A TURNIRitornare a casa guidando a fine lavoropuò essere rischioso, per i lavoratori a turniin particolare,perché sono stati svegli tuttala notte e l’ organismo ha bisogno di dor-mire.Chi lavora nelle ore serali e torna a ca-sa intorno a mezzanotte, corre un rischiopiù alto di incontrare guidatori pericolosi.Se siete assonnati alla fine del turno cerca-te di fare un riposino prima di tornare a ca-sa.Ricordatevi, il sonno vi può sopraffare quan-do meno ve lo aspettate.

1 guidate con prudenza2 non fermatevi per il bicchierino

con i colleghi3 usate i trasporti pubblici se possibile4 se vi sentite assonnati seguite

i consigli per una “guida sicura”

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Sotto il profilo giuridico la tutela della salute e del-la sicurezza sul lavoro rappresenta in Italia un ob-bligo primario,previsto dalla Costituzione e dallalegislazione.Infatti la salute è considerata nel no-stro ordinamento come un bene primario e pre-minente rispetto ad altri,quali ad esempio la li-bertà di impresa.Vi è poi un corpo normativo specifico in ma-teria di prevenzione e sicurezza sul lavoro in cuisi può individuare come riferimento generaleil titolo primo del Decreto legislativo 626/94. IlD.Lgs.626 si applica a tutte le realtà lavorativedove ci sono lavoratori dipendenti o assimilati,indipendentemente dal settore produttivo edal numero di dipendenti.La normativa speci-fica sull’orario di lavoro, costituita dai D.lgs.66/2003 e D.lgs.213/2004,trova pertanto ap-plicazione all’interno delle norme più generalisopracitate.Il principale adempimento in ma-teria di prevenzione e sicurezza sul lavoro è lavalutazione dei rischi: in ogni azienda devonoessere valutati tutti i possibili rischi per la sa-lute e la sicurezza dei lavoratori,con l’obiettivodi ridurli il più possibile,tenerli sotto controllo,non-ché adottare le possibili misure di protezione.Anche l’orario di lavoro può rappresentare unpossibile rischio per la salute e la sicurezza, e so-lo con una buona valutazione si possono pren-dere i provvedimenti più adeguati per salva-guardare il benessere e la sicurezza dei lavo-ratori,azione che costituisce anche un fattoreutile alla crescita di qualità e valore aziendale.La normativa persegue l’obiettivo di preveniree ridurre i rischi attraverso un vero e proprio si-stema di valutazione e gestione continua del-la salute e della sicurezza nel lavoro.Alla sua realizzazione devono concorrere tuttele componenti aziendali,compresi i lavoratori,portando il loro specifico contributo di espe-rienze,conoscenze,competenze.Adeguata-mente coinvolte ed integrate,informate e for-mate,le diverse figure aziendali divengono un

fattore veramente strategico perché capaci diintegrare il sapere puramente teorico e spe-cialistico alla competenza concreta,permet-tendo così risultati durevoli in termini di preven-zione,con un possibile risparmio anche eco-nomico.La partecipazione non è pertanto unasemplice opzione, una perdita di tempo o unfardello formale cui ci obbliga la legge,ma unarisorsa.La valutazione dei rischi non è un adem-pimento burocratico,ma uno strumento di co-noscenza e programmazione.Una buona valutazione dei rischi deve quindisempre partire da una lettura organizzativa: si trat-ta di imparare a individuare e considerare benetutti i rischi che potrebbero derivare dalle parti-colari condizioni organizzative,produttive,tecni-che,di relazioni sociali esistenti negli ambienti dilavoro in cui ciascuna lavoratrice e ciascun la-voratore operano.

• La valutazione dei rischi va aggiornata adogni cambiamento organizzativo e produtti-vo che possa influire sulla salute e la sicurezzadelle lavoratrici e dei lavoratori,quindi anchequando si introducono o modificano i turni dilavoro o le persone che lo svolgono; l’orario dilavoro in generale,oltre che il lavoro a turni enotturno,rientra tra i pericoli da considerare e irischi da valutare, sia come rischio a sé stantesia nelle sue possibili interferenze in presenza dialtri fattori nocivi.• La valutazione dei rischi deve contenere ocomunque originare (qualora non sia scrittaperché non obbligatoria la sua formalizzazionedocumentale) misure di prevenzione e prote-zione appropriate e un programma per il lorocontinuo miglioramento.È in base ai risultati diuna buona valutazione che si potranno attiva-re misure efficaci: ad esempio un miglioramentoreale dei criteri di turnazione,una formazionepiù adeguata,una informazione e una sorve-glianza sanitaria davvero mirate.

• Se dalla valutazione dei rischi emergono ne-cessità di sorveglianza sanitaria,ulteriori rispettoagli obblighi già esistenti,essa va organizzata; lasorveglianza sanitaria è sempre obbligatoria peri lavoratori notturni.

Va assicurata ai lavoratori una approfonditainformazione e una efficace formazione (ba-sata sulla valutazione dei rischi) sui rischi esistenti,compresi i rischi particolari del lavoro a turni enotturno se presente,sulle misure per prevenirlie ridurli al minimo,così da proteggere al mas-simo,in base al progresso tecnico-scientifico,laloro salute e sicurezza e quella delle altre per-sone presenti nel luogo di lavoro.Nell’affidare i compiti alla lavoratrici e ai lavo-ratori,è obbligo dei datori di lavoro,così comedei dirigenti e dei preposti,tenere conto delleloro capacità e delle loro condizioni in rappor-to alla loro salute e alla loro sicurezza.Quandosi introduce il lavoro a turni o notturno,quandosi modifica l’organizzazione degli orari,quandoiniziano l’attività nuovi lavoratori, è particolar-mente importante monitorare la situazione perintrodurre correttivi che potrebbero rendersi ne-cessari e utili: un periodo di prova di 6-12 mesi èconsigliabile.Considerate l’importanza,non so-lo l’obbligo,della partecipazione dei rappre-sentanti dei lavoratori per la sicurezza,parteci-pazione vantaggiosa per tutto il sistema azien-dale. Il Responsabile e gli Addetti del Serviziodi Prevenzione e Protezione e,se c’è,il MedicoCompetente,devono avere competenze ade-guate per cooperare efficacemente nel co-struire e sviluppare questo tipo di processo.Competenze solo tecniche sono insufficienti,anche il decreto legislativo 195 del 2003 preve-de professionalità aderenti alle esigenze del si-stema di prevenzione nel suo complesso.Nondimenticate che i lavoratori hanno necessità,e diritto,ad avere una formazione iniziale e unaformazione aggiornata: ai cambiamenti orga-nizzativi e tecnici,all’evoluzione delle cono-scenze sui rischi,quando sono esposti a nuovirischi,e che questa formazione dovrà essere ef-

fettuata con particolare riferimento al loro po-sto di lavoro e alle loro mansioni.Gestite la nuo-va normativa specifica sull’orario di lavoro (DLgs66/03 in allegato) in collaborazione con tutte lefigure di prevenzione,compresi gli RLS,scopri-rete che molti dei consigli dati in questo opu-scolo facilitano concretamente il buon adem-pimento di vostri obblighi per il lavoro a turni enotturno,ma facilitano anche il buon svolgi-mento dei loro ruoli rispetto ai problemi che piùfrequentemente insorgono.Una consapevo-lezza e un convincimento comune possono ri-durre molti ostacoli e rischi,portando a supera-re quelli che non fosse facile o immediatamentepossibile rimuovere.

Ricordatevi, in generale,che il lavoro notturnoè sempre un rischio in sé,il lavoro a turni può es-serlo soprattutto in relazione alle caratteristichedell’orario e alla sua organizzazione.Per questeragioni una serie di tutele e garanzie,oltre a quel-le esplicitate, sono previste in caso di prestazionidi lavoro notturno,e alla durata del lavoro not-turno sono poste maggiori limitazioni.

LEGISLAZIONE6

Abbiate un’attenzione particolare rispetto alle misureche tutelano le lavoratrici nel periodo di maternità,ma anche i padri,inoltre chi abbia a carico un sogget-to disabile:

• dall’accertamento della gravidanza fino al compi-mento di un anno di età del bambino è vietato adibirele donne al lavoro dalle 24 alle 6;• non sono obbligate a prestare lavoro notturno lemamme con figli fino ai tre anni o, in alternativa, ipadri,se conviventi;• le lavoratrici e i lavoratori che siano l’unico genitorecui è affidato un figlio,non sono obbligate a prestare la-voro notturno fino all’età di dodici anni del bambino.• Non sono obbligati a prestare lavoro notturno lalavoratrice o il lavoratore che abbiano a proprio ca-rico un soggetto dichiarato disabile in base alla leg-ge 104 del 1992.

...E LE DONNE

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SUL LAVORO A TURNI

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MODELLI DI TURNOEsistono molti possibili modelli di turno: 12 ore(turno esteso); 3 per 8 ore (turno spezzato);rotazione del turno in avanti; lavoro semi-con-tinuo (non si lavora nei weekend).Si discutemolto sulle caratteristiche di ognuno di que-sti tipi di turno,ad esempio se sia meglio unturno di 12 o di 8 ore,o un turno fisso rispettoa quello a rotazione.In generale uno schema di turno scelto dailavoratori, che sia fisso o a rotazione, fun-ziona meglio di uno schema di turno impo-sto ai lavoratori.

PROGRAMMAZIONE Obiettivi: • minimizzare l’ impatto dei turni

sulla forza-lavoro;• favorire l’adattamento dei lavoratori

ai turni;• aumentare la produttività

utilizzando i punti sopraelencati;

CONSIDERAZIONI:• prevedete 6-12 mesi di rodaggio per unnuovo sistema di turnazione;• i turni a rotazione funzionano bene per i la-voratori che non amano lavorare sempre dinotte;• i turni fissi agevolano i lavoratori che han-no necessità di curare i figli o abbiano altri

impegni familiari nella giornata;• scegliete un sistema di turni adatto al la-voro richiesto;• è dimostrato che uno schema di turnazio-ne breve o uno schema di rotazione che se-gue la rotazione del sole (1°-2°-notte) ridu-ce gli effetti negativi del lavoro a turni sullasalute;• una turnazione breve (modificando la tur-nazione di modo che il numero di notti con-secutive sia minimo),produce rischi minoriper la salute e ha anche effetti positivi sullavita non lavorativa; • concentrazione: dove il lavoro richiedealti livelli di concentrazione è possibile du-rante il turno ruotare su diverse attività al-l’interno di un gruppo di lavoratori ?Questo accorgimento mantiene il neces-sario livello di concentrazione per tutta ladurata del turno;• assegnate i turni con largo anticipo per fa-re in modo che i lavoratori programmino illoro tempo libero;• lasciate abbastanza tempo tra i turni peril tragitto casa-lavoro,per lavarsi,mangiaree dormire e perché i lavoratori abbiano tem-po per la loro vita personale; • se possibile offrite ai lavoratori possibilità discambiarsi il turno;• evitare gli straordinari quando i turni sonoprolungati;

LA PROGRAMMAZIONE DEI TURNILe possibili combinazioni da prendere in considerazione per il lavoro a turni sono va-stissime. Alcuni documenti, che possono essere scaricati da internet, offrono infor-mazioni dettagliate e modelli di pianificazione (in inglese)www.acas.org.uk/publications/pdf/changingpatterns.pdfwww.eurofound.eu.int/publications/files/EF980EN.pdf

CONSIDERAZIONISUL LAVORO A TURNI7

Ecco un elenco di regole, tratto dal libro: Lavoro a turni e notturno Organizzazione de-gli orari di lavoro e riflessi sulla salute di Gio-vanni Costa.Decalogo di indirizzo per l’organizzazionedel lavoro a turni.1 ridurre o diluire il più possibile il lavoro not-turno e adottare schemi di rotazione rapida,al fine di limitare al massimo il numero di not-ti consecutive,in modo da interferire il menopossibile sui ritmi circadiani e sul sonno2 preferire la rotazione dei turni in “ritardodi fase” (mattino/pomeriggio/notte), dalmomento che essa asseconda il naturaleperiodismo dei ritmi biologici circadiani3 interporre almeno 11 ore di intervallotra un turno e l’altro, onde consentire unmaggior recupero del deficit di sonno edella fatica4 non iniziare troppo presto il turno delmattino, in modo da limitare la perdita del-le ultime fasi di sonno5 regolare la lunghezza del turno in ba-se alla gravosità fisica e mentale del lavo-ro e consentire turni di 9-12 ore solo in casi

particolari ( lavori leggeri,pause adegua-te,non esposizione a sostanze tossiche)6 programmare il giorno o i giorni di ri-poso preferibilmente dopo il turno di not-te, in modo da consentire un immediatorecupero della fatica e del deficit di sonno7 inserire pause nel corso del turno, in mo-do da permettere tempi adeguati per i pa-sti ed eventuali brevi pisolini8 adottare cicli di turnazione non trop-po lunghi e rotazioni il più possibile rego-lari,e dare notizia dello schema di turno odi eventuali variazioni con congruo anti-cipo, in modo da facilitare la pianificazio-ne della vita familiare e sociale9 prevedere il maggior numero possibiledi giorni festivi o fine-settimana liberi,ondefavorire il mantenimento delle relazioni so-ciali10 consentire la maggior flessibilità possi-bile sul piano individuale per quanto ri-guarda gli orari di turno,gli scambi di turnoo variazioni di orario,al fine di far fronte me-glio ad esigenze o necessità personali ofamiliari.

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CONSIGLI PER LE RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI E LA DIRIGENZA• facilitate l’accesso dei lavoratori alle lororappresentanze e all’ufficio personale perle diverse esigenze economico-sociali: i la-voratori a turni e quelli notturni hanno bisognodi poter discutere le loro necessità personalidurante l’orario di lavoro• addestramento: i lavoratori a turni e i lavo-ratori notturni devono essere inclusi in tutte leiniziative di formazione• fate formazione ai dirigenti e ai lavoratorisulle esigenze del dormire e sul pericolo del-la fatica• una politica aziendale attenta alla famigliainclude necessariamente considerare le dif-ficoltà causate dal lavoro a turni: un’orario dilavoro che cambia frequentemente influiscesulla famiglia così come sui singoli lavoratori.• assicuratevi che vi sia comunicazione e pos-sibilità di parlare di lavoro tra chi fa turni diversi• considerate la necessità di chiedere con-sulenza oppure assistenza a un servizio spe-cializzato• problemi di differenza culturale: i lavoratoria turni possono provenire da gruppi etnici di-versi in misura superiore ai giornalieri.Consi-derate l’esigenza di un addestramento indi-rizzato a lavorare bene assieme e ad amal-gamare le culture,valutate se è necessarioanche dare comunicazioni in più lingue.

CONSIGLI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA • può essere necessario modificare posti dilavoro e reparti per adeguarli al lavoro a tur-ni e notturno• la valutazione dei rischi dovrebbe include-re la valutazione degli effetti della fatica sullavoro e della fatica causata dal lavoro,fat-

tori importanti nell’originare infortuni o erroridi valutazione.• gli indici di esposizione lavorativa sono nor-malmente basati su turni di 8 ore,non su ora-ri a turni prolungati; anche l’esposizione gior-naliera a rumore,agenti chimici e fisici,può ri-sultare maggiorata.È necessaria una consu-lenza specialistica per adeguare i valori diesposizione standard a quelli effettivi.• preoccupatevi della sicurezza dei lavora-tori anche durante il tragitto casa-lavoro, in-coraggiando l’uso di trasporti pubblici o pri-vati collettivi.

POSTI DI LAVORO E AMBIENTI LAVORATIVI• allestite mense con pasti sani o macchineautomatiche con una varietà di cibi salubrie un forno a microonde in un locale ade-guato• assicurate una buona ventilazione• una cattiva illuminazione (anche per effet-to del tempo esterno),alte temperature edun livello di rumore elevato,aumentano la fa-tica• istallate luci adeguate nelle aree di lavo-ro.Un luogo di lavoro ben illuminato segnalaall’organismo che è ora di essere svegli eattivi• se per la tipologia di lavoro è necessario chele persone lavorino con luce bassa,ad esem-pio le infermiere,fate in modo che all’internodel luogo di lavoro vi siano aree a luce intensa• i parcheggi e le entrate esterne dovrebberoessere ben illuminate per la sicurezza dei la-voratori che iniziano o finiscono il turno di not-te• offrite delle possibilità alternative ai lavora-tori che potrebbero avere difficoltà ad ade-guarsi al lavoro a turni

UN POSTO DI LAVORO PIÙSICURO E PRODUTTIVO

EVITARE LA FATICA: STRATEGIE E CONSIGLI98

I TURNISTI SI ABITUERANNO MEGLIO SE DORMONO BENE, HANNO UNA FAMIGLIA CHE LISOSTIENE, RIDUCONO LO STRESS, FANNO ESERCIZIO FISICO ED HANNO UNA DIETA SANA

COMINCIARE IL VOSTRO TURNO• l’esercizio fisico può aiutare i ritmi dell’orga-nismo.Prima del turno cominciate la giornatacon un po’ di esercizio fisico, ad esempio fa-te una passeggiata o una camminata di buonpasso o una corsa la sera prima del turno, odella ginnastica.• fare un pisolino di 2-4 ore prima della primanotte di turno può aiutare l’organismo ad abi-tuarsi• è consigliabile consumare il pasto principa-le dopo il periodo di sonno diurno: ad esem-pio prima del turno• per alcune persone sedersi davanti ad unaluce intensa per 20-30 minuti dopo essersi al-zate, può aiutare a svegliarsi meglio, soprat-tutto d’inverno

STRATEGIE PER UN SONNO RISTORATORE • fate in modo che famiglia e amici cono-scano il programma dei vostri turni e delle oredi riposo• dopo l’ultimo turno di notte fate un breve ri-posino e andate a letto presto• mantenete gli orari del sonno regolari• dormite in una stanza fresca, buia e silen-ziosa.• delle tende o delle tapparelle pesanti pos-sono aiutare a diminuire i rumori provenientidall’esterno, i doppi vetri in camera da lettopossono essere utili,potete provare ad usareanche tappi auricolari di tipo leggero• evitate di fare esercizio fisico intenso primadi andare a letto perché vi risveglierebbe e ri-tarderebbe il sonno• i sonniferi non sono una soluzione.Nella mag-

gior parte dei casi producono sonno di bassaqualità e lasciano storditi per ore. Provate amettere in atto alcune strategie tra quelle so-pra indicate prima di consultare il vostro me-dico

MANTENERE RAPPORTI SOCIALI• Alcune persone trovano che il lavoro a turnirenda difficile mantenere rapporti sociali, selavorano mentre gli altri dormono o sono sve-gli mentre gli altri dormono• telefonate a casa: trovate il tempo per tor-nare a casa e parlare con i vostri bambini e ilvostro partner,soprattutto prima dell’ora di an-dare a letto o poco dopo il risveglio dei vostrifamiliari• fate conoscere agli amici e ai familiari la pro-grammazione dei vostri turni• siate creativi: datevi appuntamento per co-lazione,sarà un piacevole fine giornata per voie un simpatico inizio di giornata per qualcunaltro.

ORARI E SCELTA DEL CIBO• assumete pasti regolari con una dieta equi-librata• fate un pasto leggero a metà del turno dinotte• verso la fine del turno, specialmente se an-date a letto subito dopo aver finito di lavorare,consumate,di preferenza, piccole porzioni dicibo e abolite completamente i cibi grassi• a fine turno scegliete un pasto a basso con-tenuto di grassi,ad esempio pesce e verdure,che possono essere digeriti in circa un’ora.Unpasto pesante e grasso (composto da carne,

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IL LAVORO A TURNI COMEUN’ESPERIENZA POSITIVA

patate fritte e un dolce) terrà il vostro stoma-co occupato nella digestione per più di 8 oree non dormirete bene• le bevande contenenti caffeina vanno be-vute prima o nelle prime ore del turno.La caf-feina rimane nell’organismo per 5 ore,quindiprendetele almeno 5 ore prima di quandoavete programmato di dormire.• evitate alcol e fumo subito prima di andarea letto perché entrambi rendono più difficileprendere sonno rapidamente.

STRATEGIE PER AUMENTARE LA VIGILANZA AL LAVORO • non lasciate i compiti più noiosi e ripetitivi perla fine del turno,quando vi sentite più asson-nati. I lavoratori notturni hanno il loro più bas-so livello di efficienza intorno alle 4 del matti-no• se è possibile prendetevi brevi pause lungotutto il turno• muovetevi durante le pause.Salite le scale,fate una camminata,usate la sala ristoro

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IL LAVORO A TURNI E IL LAVORO NOTTURNO POSSONO DIVENTARE UN’ESPERIENZA POSITIVASIA PER IL DATORE DI LAVORO CHE PER IL LAVORATORE

QUANDO SONO BEN ORGANIZZATI E BENDIRETTI E SE SI CONSIDERA CHE:• i turni a rotazione funzionano bene perquei lavoratori che non amano lavoraresempre di notte• i turni fissi possono aiutare a program-mare l’assistenza ai figli e ad altri familiari• l’orario lavorativo flessibile serve per ve-nire incontro ai bisogni degli individui e nonviceversa• gli incentivi salariali sono importanti• le strategie per cambiare abitudini disonno e alimentazione, particolarmenteper i turni di notte, possono aiutare a mi-nimizzare i rischi per la salute e la sicurez-za, aumentando la sensazione generaledi benessere,purché siano ben usate• i lavoratori a turni stanno meglio se dor-mono bene,ricevono aiuto dalla famiglia,riducono lo stress, fanno esercizio fisico etengono una dieta sana • è necessario rendere disponibile e age-volare l’assunzione di una varietà di cibi

idonei,da potersi consumare durante pau-se appropriate e in un posto piacevole • i lavoratori a turni e notturni hanno ne-cessità e diritto di avere supporti e stru-menti di tipo generale pari a quelli dei la-voratori diurni (informazione, formazione,consulenza economico-sociale,capi chepossono aiutare a risolvere problemi, rap-presentanze sindacali) oltre che pari sup-porti e strumenti per la loro salute e sicu-rezza• valutazione dei rischi e misure di pre-venzione e protezione devono tenere con-to delle effettive condizioni,di lavoro e per-sonali,dei lavoratori a turni e notturni• la creatività per mantenere adeguatilegami sociali va incoraggiata, svagarsiè necessario per i lavoratori, i loro amici ela loro famiglia,è importante non ridursi adabolire ogni rapporto umano preoccu-pandosi solo del sonno• ricordatevi che alcune persone prefe-riscono lavorare nella quiete della notte