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Lavorare insieme 9 Per: Europa sociale Solidarietà Sostenibilità

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Lavorare insieme

9Per: Europa sociale

SolidarietàSostenibilità

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Il presente documento fa parte di una serie di moduli di formazione elaborati nell’ambito dell’ambizioso progetto europeo, Civil Society Dialogue: Bringing together workers from Turkey and the EU through a shared culture of work (Dialogo della società civile: riunire i lavoratori di Turchia e UE attraverso una cultura condivisa del lavoro), destinato a migliorare la conoscenza e la comprensione reciproche e a sensibilizzare sulle sfide e sulle opportunità del futuro allargamento dell’UE.

COME UTILIZZARE QUESTA PUBBLICAZIONEI moduli di formazione sono stati progettati per offrire un’introduzione chiara e concisa dell’argomento ad un pubblico sindacale. Ogni modulo prevede un’attività didattica che potrà essere utilizzata in classe o con gruppi di membri. Viene riportato di seguito l’elenco di tutte le pubblicazioni presenti in questa serie; le copie possono essere scaricate dal sito Internet della CES all’indirizzo www.etuc.org/r/557

PUBBLICAZIONI IN QUESTA SERIE1. I sindacati a livello europeo2. Le relazioni industriali a livello europeo3. I sindacati turchi e le relazioni industriali4. I sindacati e le relazioni industriali nei paesi dell’UE5. I sindacati e le donne6. I sindacati e la società civile7. I sindacati e la migrazione nell’Unione europea8. I sindacati e la libera circolazione dei lavoratori

nell’Unione europea9. Lavorare insieme

MANIFESTO CES Al suo 11° Congresso, tenutosi in Spagna, a Siviglia, a maggio 2007, la Confederazione europea dei sindacati (CES) ha adottato un manifesto d’azione per i 4 anni successivi. Il manifesto evidenzia le cinque aree principali in cui la CES si impegna ad andare “al contrattacco” per conto dei lavoratori europei: • il mercato del lavoro europeo; • dialogo sociale, contrattazione collettiva e

partecipazione dei lavoratori;• migliore governance europea a livello

economico, sociale e ambientale;• un’Unione europea più forte;• sindacati più forti e una CES più forte.

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La Confederazione europea dei sindacati, nel suo Congresso del 2007, ha votato a favore dell’adesione della Turchia all’Unione europea, “a condizione che la Turchia soddisfi , nella realtà e non sulla carta, i requisiti di adesione e le disposizioni della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. La trasformazione della società turca, con diritti e libertà totali, deve essere perseguita e completata durante l’articolato processo negoziale”.

Su questa base, la CES e le sue organizzazioni affi liate in Turchia e nell’Unione europea hanno deciso di accelerare la loro cooperazione e di lanciare l’ambizioso progetto Civil Society Dialogue: Bringing together workers from Turkey and the EU through a shared culture of work, destinato a migliorare la conoscenza e la comprensione reciproche e a sensibilizzare sulle sfi de e sulle opportunità del futuro allargamento dell’UE.

Gli elementi centrali del progetto sono:• 12 seminari di scambio e comprensione reciproca

per sindacalisti provenienti da regioni diverse della Turchia e da vari Stati membri dell’Unione europea;

• 9 seminari di formazione, in collaborazione con le Federazioni Industriali Europee.

Il progetto ha anche portato all’elaborazione della presente serie di moduli di formazione, che rappresenteranno un importante strumento di sviluppo delle capacità all’interno della CES, in quanto permetteranno ad altri lavoratori e sindacalisti dell’UE e della Turchia di comprendere le sfi de da aff rontare e di accettare più facilmente le diff erenze culturali, sociali e politiche.

Si ringraziano: • le organizzazioni affi liate alla CES – le Federazioni

Industriali Europee e le confederazioni sindacali nazionali dell’UE e della Turchia che hanno portato avanti il progetto;

• i lavoratori e i sindacalisti dei sindacati nazionali in Turchia e nell’EU che hanno partecipato alle varie attività di formazione;

• i formatori dei sindacati nazionali in Turchia e nell’UE; e Marcus Strohmeier (ÖGB) che ha coordinato le attività di formazione e contribuito alla messa a punto dei presenti opuscoli;

• Nigel Rees (Trade Union European Information Project – Progetto sull’informazione sindacale europea), curatore dei testi originali dei presenti moduli didattici, e Kazim Ates, responsabile della loro revisione;

• Laura Fallavollita, Yücel Top e gli altri membri del comitato di coordinamento del progetto (Osman Yildiz, Uğraş Gök e Kıvanç Eli Açık) che, sotto la guida di Joël Decaillon e Jeff Bridgford, hanno portato a termine il progetto con successo.

Raccomando i presenti moduli di formazione ai sindacalisti delle organizzazioni affi liate alla CES. Li incoraggio ad utilizzarli, in modo da essere tutti in grado di difendere meglio gli interessi dei lavoratori in Turchia e nell’Unione europea.

John MonksSegretario generaleConfederazione europea dei sindacati

Si ringraziano:

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PREMESSA

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CONTESTONell’ambito dell’economia globale, ogni giorno vengono prese decisioni che hanno un impatto diretto o indiretto sulla qualità della vita lavorativa dei membri del sindacato. Privatizzazione delle imprese statali, fusione di aziende, chiusura di impianti, delocalizzazione di attività ad un ritmo sempre più veloce. Di fronte alle sfide della globalizzazione, i sindacati devono svolgere un ruolo attivo nell’accompagnare e influenzare tali decisioni, nonché nel lottare per i diritti dei lavoratori, sia a livello nazionale, sia, sempre più, a livello internazionale. Non basta più poter lavorare solo a livello nazionale, dato che molte decisioni sono sempre più spesso prese lontano da dove i sindacalisti lavorano. Funzionari e rappresentanti sindacali hanno bisogno di strumenti per poter lavorare insieme al di là delle frontiere nazionali.

Il presente modulo di formazione è stato elaborato per consentire a funzionari e rappresentanti sindacali di tutta l’Unione europea e della Turchia di individuare i loro colleghi di altri paesi e di migliore le modalità di comunicazione reciproca. Questo può avvenire per posta elettronica, posta ordinaria, fax e telefono. I metodi di comunicazione varieranno in funzione del paese e del settore, e le attività del modulo di formazione possono essere usate sfruttando tutte le varie tecnologie disponibili.

Il modulo consiste in una serie di attività che possono essere utilizzate con uno o più colleghi sindacali di altri paesi. Ogni attività avrà finalità e alcuni esercizi da eseguire.

Quando siete pronti ad iniziare l’attività, leggete prima le finalità, in modo che sia chiaro il motivo per cui portate avanti tale attività, quindi completate gli esercizi al meglio della vostra capacità.

Potreste trovare alcuni esercizi difficili da svolgere subito o con facilità. La cosa importante è cominciare a comunicare in modo efficace con i colleghi di altri sindacati e condividere difficoltà e successi.

IMPARARE gLI UNI dAgLI ALTRIVengono intraprese importanti iniziative dai sindacati per: influenzare le decisioni prese dagli imprenditori e lottare per i diritti dei lavoratori; prevenire gli incidenti e le malattie; promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, il sessismo e l’omofobia; contrattare per far valere competenze e opportunità di studio; prendere in esame la questione del cambiamento climatico e costruire un’organizzazione dei luoghi di per difendere posti di lavoro e servizi. È importante che i sindacalisti imparino gli uni dagli altri, apprendano le lezioni più utili e applichino quanto hanno imparato alle loro particolari circostanze.

Molti sindacati hanno già cominciato a stabilire contatti internazionali per:• scoprire come i sindacati di altri paesi affrontano i problemi comuni;

• sviluppare la solidarietà sindacale fra i lavoratori;• fornire aiuto e sostegno ai sindacati che ne hanno bisogno;

• coordinare l’informazione e le idee per affrontare meglio le società multinazionali;

• collegare l’organizzazione sindacale del posto di lavoro in vari paesi;

• promuovere un commercio etico all’interno delle aziende e delle loro catene di approvvigionamento;

• agire con campagne a favore dei diritti individuali;• influenzare gli organismi internazionali.

Trovare colleghi di altri paesi può essere sia più facile che più difficile di quanto si possa immaginare in un primo momento:• più facile, perché ci sono molte fonti di informazioni disponibili su Internet e nel proprio sindacato;

• più difficile, perché le società multinazionali comprano e vendono costantemente imprese e attività e perché le nostre strutture sindacali internazionali si occuperanno inevitabilmente di agire nei confronti delle aziende.

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LAvORARE INSIEME Sono molti gli esempi di sindacati che lavorano insieme oltre frontiera. Riportiamo qui alcuni esempi recenti di sindacati turchi che hanno lavorato e lavorano con le Federazioni industriali europee e le Federazioni sindacali globali.

Caso Novamed e solidarietà globaleIl Petrol-Is, sindacato affiliato alla TÜRK-IŞ ha organizzato la maggior parte dei lavoratori della Novamed, filiale

della Fresenius Medical Care con sede in Germania. In ogni fase del lavoro di organizzazione e del processo di contrattazione, la direzione locale di Antalya ha praticato un repressione antisindacale sistematica per spingere gli iscritti al Petrol-Is ad abbandonare il sindacato, arrivando a minacciare di trasferire l’impianto in un altro paese. Nonostante questi problemi, la contrattazione collettiva fra la direzione della Novamed e Petrol-Is è iniziata il 19 aprile 2006. Non è stato tuttavia possibile raggiungere un accordo a causa dell’atteggiamento persistente e ostinato della direzione, che decideva addirittura di assumere 50-60 nuovi lavoratori per contrastare qualsiasi azione futura di sciopero. Questo portava alla decisione del sindacato, l’11 agosto 2006, di indire uno sciopero, poi attuato il 26 settembre 2006. Queste sfide sono state superate, soprattutto grazie alla solidarietà globale attiva.

Lo sciopero ha attratto l’interesse di tutto il mondo, soprattutto a seguito dell’azione concertata della Federazione internazionale dei lavoratori dei settori minerario, chimico e energetico (ICEM) l’8 marzo 2007, giornata internazionale dedicata alla donna, quando centinaia di sindacati e cittadini si sono uniti in difesa dei lavoratori turchi. In una riunione tenutasi in Germania alla fine di settembre del 2007 fra la ICEM, l’organizzazione affiliata europea EMCEF e il sindacato tedesco IG BCE dei lavoratori del settore chimico, da una parte, e funzionari dell’azienda dall’altra, sono state riprese le negoziazioni, concluse poi con un accordo che ha segnato la fine, il 18 dicembre 2007, dello sciopero alla Novamed, durato ben 447 giorni. L’accordo riportava al lavoro 84 scioperanti, di cui 82 donne, con la garanzia a tutti i lavoratori di un aumento salariale e di pacchetto di interventi relativi alla sicurezza sociale. Tutti gli scioperanti sono rientrati al lavoro il 2 gennaio 2008.

Oltre ad ONG e gruppi di donne di tutto il mondo, molti sindacati nazionali hanno dato il loro sostegno allo sciopero, compresi i sindacati di Grecia, USA, Francia, Romania, Russia, Azerbaigian, Serbia, Brasile, Canada, Belgio, Palestina, Sudafrica, Nigeria, Irlanda, Spagna, Bulgaria e India.

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Da scoprire• Contattare il vostro sindacato per scoprire se

dispone di un dipartimento internazionale o se ha già collegamenti con sindacati di vostri colleghi (il sito Internet del vostro sindacato potrebbe avere link verso altre organizzazioni sindacali).

• Controllate se esiste un comitato aziendale europeo o globale per la vostra azienda; cercate, attraverso il vostro sindacato, di stabilire un contatto.

• Contattate le organizzazioni sindacali europee e internazionali come le Federazioni industriali europee e le Federazioni sindacali globali per il vostro settore industriale per vedere quali informazioni possono avere.

• guardate il sito Internet della vostra azienda multinazionale. Ci deve essere una mappa o elenco delle sedi dell’azienda nel mondo. dovrete tenere costantemente sotto controllo questa informazione, a causa delle continue operazioni di acquisto e vendite di attività e sedi.

• Utilizzate un motore di ricerca come google per trovare altri siti Internet di relazioni industriali, aziendali o sindacali. È sorprendente vedere quanti siti hanno informazioni in più lingue.

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L’EFFAT e i lavoratori della fabbrica di frutta secca Oltanlar a Trebisonda Un altro esempio ci è fornito dal settore alimentare. L’EFFAT ha sostenuto la lotta dei lavoratori della fabbrica di frutta secca Oltanlar a Trebisonda nel maggio del 2002. Erano membri del Özgıda-İş. Questo sostegno ha aumentato la resistenza dei lavoratori e avuto un notevole impatto sul successo della lotta.

EMF e IMF lanciano una campagna di solidarietà per un sostegno finanziario ai lavoratori della Sinter MetalLavoratori metalmeccanici di tutta Europa e di tutto il mondo sono stati invitati a donare fondi a sostegno di 350 lavoratori turchi della Sinter Metal, che lottavano da dicembre 2008 per la loro riassunzione.

Il lavoratori della Sinter Metal lottavano per la loro occupazione e i loro diritti dal dicembre 2008 dopo essere stati licenziati per essersi iscritti al sindacato Birleşik Metal-İş, affiliato alla Federazione europea dei metalmeccanici (EMF) e alla Federazione internazionale dei metalmeccanici (IMF).

I lavoratori hanno continuato a dimostrare davanti ai cancelli dell’azienda per quasi un anno. Le prestazioni sanitarie e i sussidi di disoccupazione sono stati interrotti a giugno, e molte famiglie sono state obbligate a vendere, per sopravvivere, piccoli oggetti di artigianato fatto a mano.

Le rivendicazioni di questi lavoratori sono state simboliche delle tante lotte sindacali in Turchia, dove i lavoratori che cercano di organizzare un sindacato si trovano spesso a dover subire rappresaglie che si concretizzano in violenze, abusi e licenziamenti ingiusti. Il sindacato Birleşik Metal-İş considerava il caso Sinter Metal una priorità assoluta, trattandosi della maggiore vertenza nell’enorme distretto industriale turco di Dudullu. Una vittoria alla Sinter Metal sarebbe stata una vittoria per tutti i lavoratori in Turchia.

EMF e IMF hanno offerto donazioni a questa lotta strategica e importante: l’assistenza finanziaria ha contribuito a tenere viva la lotta e a ridurre in qualche

modo i costi di base per far sopravvivere i 350 lavoratori scioperanti del Birleşik Metal-İş.

A marzo 2009 EMF e IMF hanno lanciato una campagna di solidarietà congiunta, chiedendo ripetutamente alla Sinter Metal di reintegrare immediatamente i lavoratori licenziati, cessare le violazioni dei loro diritti di base e avviare le negoziazioni con il sindacato.

Agli affiliati è stato chiesto di aiutare i lavoratori della Sinter Metal donando direttamente aiuti finanziari al Birleşik Metal-İş.

COMUNICARE RECIPROCAMENTEÈ possibile utilizzare lettere, telefono, posta elettronica o fax. È addirittura possibile avere l’opportunità di incontrarsi di persona. Utilizzate i metodi che ritenete migliori. Un numero sempre maggiore di sindacalisti ha accesso alla posta elettronica, sul lavoro o a casa, o semplicemente nei vari punti di accesso Internet che si trovano ormai in tutte le piccole e grandi città. La posta elettronica, inoltre, ha l’ulteriore vantaggio di essere visibile dopo aver inviato il messaggio, cosa che naturalmente non vale per le conversazioni telefoniche. È anche il modo più rapido ed efficiente di comunicare con gli altri, ora e nel prossimo futuro. Il presente modulo sarà incentrato su come utilizzare la posta elettronica ai fini sindacali.

Nell’utilizzare la posta elettronica dovete essere diretti, usare un linguaggio semplice e circoscrivere la questione, senza divagare. È possibile dover inviare qualche altro messaggio di posta con i propri colleghi per chiarire le parti delle loro risposte che non si capiscono. Ad esempio, contribuirà a tenere una lista di parole o concetti che non capite e per i quali potrete chiedere una spiegazione ai colleghi.

La posta elettronica può essere utilizzata in modo molto informale e possono anche verificarsi malintesi. Dovete fare attenzione ad essere troppo informali o personali, ricordandovi sempre che i messaggi di posta elettronica possono essere memorizzati, inoltrati ad altri e copiati. E se qualcuno vede quattro messaggi di posta elettronica

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dalla stessa persona sullo stesso argomento, esiste il rischio che nessuno dei quattro messaggio sarà letto!

LingueVi capiterà probabilmente di scrivere e ricevere messaggi di posta elettronica in più lingue. Può essere una vera sfida, ma le soluzioni sono a portata di mano. Sono molte le risorse che possono aiutare per la traduzione. • I tesserati al sindacato e le loro famiglie: siamo tutti

più mobili che mai, e avrete un ricco repertorio linguistico cui attingere sul vostro posto di lavoro.

• Risorse all’interno del vostro sindacato. Alcuni sindacati e confederazioni possono avere accesso a servizi di traduzione.

• Siti Internet gratuiti di traduzione: www.babelfish.altavista.com o

www.freetranslation.com, offrono una serie di combinazioni linguistiche di traduzione; altri come http://translate.google.com/# o http://traduction.babylon.com/, offrono opportunità di traduzione da e verso il turco. Si tratta, tuttavia, di strumenti da utilizzare con attenzione, in quanto possono essere imprecisi e, al meglio, dare traduzioni approssimative.

• Le vostre risorse comunitarie locali: università, biblioteche, insegnanti locali, attivisti bilingue, organizzazioni comunitarie.

• Traduttori professionisti che hanno familiarità con i sindacati.

• Risorse di apprendimento linguistico come cassette, libri e corsi della vostra biblioteca o scuola.

Ricordate che la traduzione avviene all’interno di un contesto culturale e nazionale. Ad esempio, anche quando parlate la stessa lingua con colleghi di un altro paese, potreste attribuire significati diversi alle stesse parole o frasi. Questo è particolarmente vero in un contesto di attività sindacale dato che il modo di apparire e di agire di un sindacato varia molto nei vostri paesi. Ad esempio, è possibile tradurre l’espressione “contrattazione collettiva” ma, come visto nel modulo di formazione 4 “I sindacati e le relazioni industriali nei paesi dell’UE”, i sistemi di contrattazione collettiva sono diversi nei vari paesi.

Canali di comunicazione formale e informaleCome visto nel modulo di formazione 1 “I sindacati a livello europeo”, esistono varie possibilità formali di cooperazione e comunicazione internazionale all’interno delle strutture della Confederazione europea dei sindacati, con 82 confederazioni nazionali affiliate alla CES: dalle due confederazioni islandesi (ASI e BSRB) a ovest alle quattro confederazioni turche (DISK, HAK-IŞ, KESK e TÜRK-IŞ) ad est, e dalle due confederazioni norvegesi (LO-N e YS) a nord alle due confederazioni maltesi (CMTU e GWU) a sud.

Ci sono dodici Federazioni Industriali Europee, con organizzazioni affiliate che coprono lo stesso ampio spettro geografico e rappresentano i lavoratori in settori individuali, dal giornalismo e intrattenimento fino alle industrie chimica e metallurgica. Queste confederazioni sono responsabili della parte sindacale nel dialogo sociale europeo a livello settoriale: i 35 diversi comitati settoriali discutono questioni specifiche ai settori industriali di cui si occupano e possono concordare tutta una serie di iniziative.

Ci sono 45 Consigli Sindacali Interregionali, che vanno dall’estremo nord della Svezia al sud della Spagna, e dall’Irlanda a ovest fino all’Ungheria ad est.

Circa 10 milioni di lavoratori in tutta l’UE hanno il diritto all’informazione e alla consultazione su decisioni aziendali a livello europeo tramite i loro Comitati Aziendali Europei. La “revisione” della direttiva sul Comitato Aziendale (2009/38/CE) si applica alle aziende con 1.000 o più dipendenti, di cui almeno 150 in due o più Stati membri.

Tuttavia, la stragrande maggioranza delle comunicazioni sulle materie sindacali giornaliere sarà fra rappresentanti sindacali su base informale, ottenendo e condividendo informazioni, affrontando problemi comuni, sviluppando la solidarietà sindacale, fornendo aiuto e supporto, organizzando campagne in materia di diritti individuali e influenzando gli organismi internazionali.

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Attività 1Tematiche da condividere

FINALITàConsentirvi di:• individuare problemi specifici sul posto di

lavoro che potrebbero essere condivisi con colleghi di un altro paese;

• elaborare quelle che vorreste conseguire come risultato;

ESERCIZIODiscutere, con rappresentanti sindacali e colleghi sul vostro posto di lavoro o nel vostro sindacato, di problemi che secondo voi potrebbero beneficiare di attività condivise con colleghi di un altro paese. Cercate un problema molto diffuso nel vostro posto di lavoro e che possa essere di interesse per altri sindacalisti. Meglio scegliere un problema dove avete qualche possibilità di fare la differenza.

Alcuni esempi: • perdite di posti di lavoro;• introduzione di nuove tecnologie;• salute e sicurezza;• uguaglianza; • accesso ad opportunità di formazione.

Riformulate il problema con finalità positiva. Ad esempio, il problema della perdita di posti di lavoro può essere riformulato come obiettivo per arrestare tale perdita o come obiettivo per protestare contro tale perdita; un problema in materia di salute e sicurezza potrebbe consistere nel trovare il modo in cui viene gestito nel posto di lavoro del vostro collega.

Scrivete un messaggio e-mail o una lettera, condividendo il problema e eventuali informazioni aggiuntive. Essere chiari e specifici riguardo al problema e a quello che volete conseguire, contribuirà a capire il vostro contesto.

Attività 2Prossime fasi

FINALITàConsentirvi di:• formulare un piano d’azione;• ottenere progressi con il problema individuato;• sviluppare comunicazioni e legami con

colleghi di altri paesi.

ESERCIZIOElaborare un piano approssimativo per affrontare il problema da voi sollevato con i vostri colleghi di un altro paese. Condividete il vostro piano, scambiate domande e risposte con i vostri colleghi finché non comprendete i loro pensieri e finché non siete arrivati ad una strada da percorrere. Potreste accorgervi che avete bisogno di riflettere sul coinvolgere i sindacati in altri paesi.

Potreste voler fissare date specifiche per i vostri obiettivi a breve, medio e lungo termine.

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Attività 3Individuare e superare le barriere

FINALITàConsentirvi di:• individuare potenziali ostacoli o difficoltà; • esplorare metodi per superarli;

ESERCIZIOElencare gli ostacoli che affronterete quando inizierete ad attuare il vostro piano.

Definire le tre linee prioritarie, e per ciascuno:• individuare tre semplici misure che possono essere realisticamente adottate per superare l’ostacolo.

• condividere le vostre idee con i colleghi.

Attività 4Tenersi in contatto

FINALITàConsentirvi di:• determinare un calendario per tenervi in

contatto con i vostri colleghi di un altro paese.

ESERCIZIOStilate un elenco delle cose che vorreste discutere con i vostri colleghi in modo regolare. Decidere la frequenza con cui stabilire le comunicazioni. Sarà importante prevedere un calendario delle comunicazioni in modo da non contattare gli altri colleghi solo in caso di problemi.

Discutete questa informazioni con i vostri colleghi; concordate un calendario regolare di comunicazioni e l’elenco di tematiche chiave che vorreste trattare in modo regolare.

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La Confederazione europea dei sindacati (CES) è stata costituita nel 1973 per promuovere gli interessi dei lavoratori a livello europeo e per rappresentarli nelle istituzioni dell’UE. L’obiettivo della CES è creare un’UE con una forte dimensione sociale che salvaguardi il benessere di tutti i suoi cittadini. Al momento, la CES annovera fra i suoi membri 82 confederazioni sindacali nazionali da 36 paesi europei, 12 Federazioni industriali europee, oltre ad organizzazioni con status di osservatore provenienti da Macedonia, Serbia e Bosnia Erzegovina. Altre strutture sindacali come EUROCADRES (Consiglio del personale europeo di alta professionalità) e EFREP/FERPA (Federazione europea dei pensionati e delle persone anziane) operano sotto l’egida della CES. La CES, inoltre, coordina le attività dei 45 CSI (Consigli interregionali sindacali) che organizzano la cooperazione sindacale a livello transfrontaliero.

La CES è una delle parti sociali europee ed è riconosciuta dall’Unione europea, dal Consiglio d’Europa e dall’EFTA come unica organizzazione sindacale rappresentativa intersettoriale a livello europeo.

www.etuc.org

ULTERIORI INFORMAZIONI

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Algemeen Belgisch Vakverbond – Fédération Générale du Travail de Belgique – ABVV-FGTB www.fgtb.be/

Algemene Centrale der Liberale Vakbonden van België – Centrale Générale des Syndicats Libéraux de Belgique – ACLVB-CGSLB www.aclvb.be/

Algemeen Christelijk Vakverbond – Confédération des Syndicats Chrétiens – ACV-CSC www.acv-online.be/

Confédération Française Démocratique du Travail – CFDT www.cfdt.fr/

Confédération Française des Travailleurs Chrétiens – CFTC www.cftc.fr/

Confédération Générale du Travail – CGT www.cgt.fr/

Confédération Générale du Travail – Force Ouvrière – FO www.force-ouvriere.fr/

Union Nationale des Syndicats Autonomes – UNSA www.unsa.org/

Ανώτατη Διοίκηση Ενώσεων Δημοσίων Υπαλλήλων – ΑΔΕΔΥ www.adedy.gr/

Γενική Συνομοσπονδία Εργατών Ελλάδας – ΓΣΕΕ www.gsee.gr/

Confederazone Generale Italiana del Lavoro – CGIL www.cgil.it/

Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori – CISL www.cisl.it/

Unione Italiana del Lavoro – UIL www.uil.it/

Konfederácia Odborových Zväzov Slovenskej Republiky – KOZ SR www.kozsr.sk/cms/

Landsorganisationen i Sverige – LO-S www.lo.se/

Türkiye Devrimci İşçi Sendikaları Konfederasyonu – DİSK www.disk.org.tr/

Türkiye Hak İşçi Sendikaları Konfederasyonu – HAK-İŞ www.hakis.org.tr/

Türkiye İşçi Sendikaları Konfederasyonu – TÜRK-İŞ www.turkis.org.tr/

Trades Union Congress – TUC www.tuc.org.uk/

Federazione europea dei sindacati dell’alimentazione, dell’agricoltura e del turismo – EFFAT www.effat.org/

Federazione europea sindacati metalmeccanici – EMF www.emf-fem.org/

Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici – EPSU www.epsu.org/

Federazione europea dei lavoratori dei trasporti – ETF www.itfglobal.org/etf/

Federazione sindacale europea del tessile, abbigliamento e pelle – ETUF-TCL www.etuf-tcl.org/

UNI-Europa www.uni-europa.org/

PARTNER DI PROGETTO

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I contenuti della presente pubblicazione sono di

responsabilità esclusiva della Confederazione Europea dei

Sindacati e non possono in alcun modo essere considerati

come pareri espressi dall’Unione Europea

ETUC-CESMaison syndicale internationale (ITUH)Boulevard Roi Albert II, 5B-1210 BruxellesBelgique

Aprile 2010 Design: www.design-mill.co.uk

dialogo della società civile – Riunire i lavoratori di Turchia e UE attraverso una cultura condivisa del lavoro

L’Unità centrale per i finanziamenti e gli appalti è l’Autorità contraente del presente progetto

Questo progetto è finanziato dall’Unione europea