LA LIBERA orde,ANNO 11.-Numero 9 PHILADELPHIA, PA., 8 MARZO, 1919 Una Copia 3 Soldi AD INIZIATIVA...

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Published and rfistributed under permit No. SUU autbonzed by the act or October 6, 1917, on iile at the Fwsi Office uf Ph Uadfel pilla, "a., by orde, of the Prcsidcnt, A. S. Bu rleson, Postmastcr Ger> LA LIBERA PARALA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER Fa quel che devi, avvenga! j che può'. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street WITH THE LARGEST CIRCULATION Abbonamento Annuo $ 2.00 avainti seiivicon l_a fiaccola in rugno *=£ l Entered as sccond-class inatter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3,1879". rnm- -- -- ANNO 11. - Numero 9 PHILADELPHIA, PA., 8 MARZO, 1919 Una Copia 3 Soldi AD INIZIATIVA DELL'ORDINE DEI FIGLI D'ITALIA, GL'ITALIANI DI FILADELFIA 81 RIUNISCONO IN UN GRANDE COMIZIO ALL' "ALHAiDRA THEATRE" Domenica scorsa, com'era sta- 1 10 precedentemente annunziato, ebbe luogo il grande Comizio in- detto per fare atto di omaggio al presidente Wilson, testé tor- nato dall'Europa, e per invitarlo 4 sostenere la causa dell'ltalia al Congresso della Pace. \u25a0 Diciamolo subito: il Comizio non poteva avere esito migliore. Riuscì serio, ordinato, dignitoso. 11 teatro era gremito: le sedie tutte occupate, gran parte degli intervenuti furono costretti a ri- manere in piedi, altri dovettero andar via per mancanza di spa- zio. Sul palcoscenico avevano pre- 6<> posto : il presidente, nella per- sona dell'avvocato Giovanni M. Di Silvestro, Assistente Venera- bile Supremo dell'O. F. d'l.; G. Falanga e S. Petrillo, Grande il primo e Assistente Grande Ve- nerabile il secondo dell'Ordine Indipendente dei Figli d'ltalia; il Cav. Francesco Roma, presiden- te del Comitato italiano del Li- berty Loan; il maestro Ettore Mart ini, presidente, Emilio F. Grosso, segretario e Domenico De Gregoriis, vice segretario del Comitato Regionale di Filadelfia dell'ltalia Irredenta"; il signor Roberto Lombardi, presidente del Circolo Italiano e della Banca dei Figli d'ltalia; il giudice Bon- niwel ; Il Rev. Tommaso Della Cioppa ; Avv. E. V. Alessandroni ; e i signori Costantino Costanti- ni pei l'Evening Ledger, Antonio Rende, Domenico Cianci, Corra- dino Travaglini, Raffaele Bac- cellieri, Aristodemo Palladino, Joseph lacolucci e Francesco Bi- netti. L'iniziativa era stata pre- sa dall'Ordine dei Figli d'ltalia al quale si erano uniti gì' Indi- pendenti", l'ltalia Irredenta", il Comitato italiano del "Liberty ] Loan", il Circolo Italiano, la log- gia No. 1404 dell'Ordine degli Owls e le Società "Unione e Fra- tellanza", "Provincia di Beneven- to" e "Caccamo". Sebbene invi- tata, la Federazione delle Società italiane, presieduta dal Cav. Uff. C. C. A. Baldi, non si fece viva alla riunione preparatoria e al Comizio, come non rispose alla lettera d'invito. Come ebbe origine il Comizio Dato che alla vigilia del ritor- no del presidente Wilson dall'Eu- ropa nessuna Istituzione colo- niale si era mossa, il Grande Ve- nerabile dell'Ordine dei Figli d'l- talia signor Giuseppe Di Silve- stro, sebbene ammalato, pensò che qualche cosa si sarebbe do- vuto dire, circa i nostri diritti, al presidente Wilson che, rientrato in America, si accingeva a ripar- ; tire per l'Europa onde riprende- re il suo posto al Congresso della Pace. Il Signor Costantino Costanti- ni,Redattore della rubrica italia- na dell'"Evening Ledger, si era recato a domandare notizie della salute del signor Giuseppe Di Silvestro, quando questi, accolto- lo con la solita cortesia, gli mo- strò il desiderio di fare iniziare, dall'Ordine, un movimento in proposito. L"'Evening Ledger" del 211 febbi . u. s. accoglieva infatti, l'i- dea dell'iniziativa e pubblicava la j segnante intervista avuta col ca- po | dell'Ordine: "leri sera ci siamo recati dal Signor Giuseppe Di Silvestro, il Grande Venerabile dello Stato di Pennsylvania per l'Ordine Figli d'ijtalia, per avere notizie della sua salute. Egli, che tanta ener- i già ha speso per l'incremento del grande e patriottico Ordine, il quale soltanto in Philadelphia e dintorni conta oltre 18.000 af- filiati. per quanto il suo stato ri- chieda calma, tranquillità d'ani- mo e riposo, purtuttavia segue con interesse tutti i movimenti ' e ferialmente i fatti che si svol- gono alla Conferenza della Pace. IDI Di Silvestro non ci nascose la ilua viva contentezza per il ri- fiuto opposto dall'ltalia alla pro- posta di arbitrato tentata dai jugo slavi e venendo a parlare dell'opera del presidente Wilson cosìjsi espresse: "Non bisogna dimenticare che il presidente Wilson è stato il primo a tracciare le condizioni in base alle quali dovrà avvenire la paci e nel conflitto ha fatto che gli Stati Uniti portassero un grande contributo materiale, mo- rale ed economico. "Gl'italiani d'America non do- vrebbero dimenticare ciò, ed al suo ritorno dovrebbero fargli u- na grande dimostrazione di sim- patia e di affetto. Se Egli sbar- casse a Philadelphia o vi passas- se trattenendovi si, io son sicuro che i Figli d'ltalia e gii italiani in generale al primo cenno accor- rerebbero ad incontrarlo. Non trovandoci noi di Philadelphia in condizioni di far ciò, mi è sorta l'idea che almeno un grande co- mizio debba esser tenuto, dal quale non soltanto parta il salu- to ed il ringraziamento al presi- dente per l'opera compiuta in Europa, ma la nostra voce che gli ricordi che all'ltalia per ragioni storiche, geografiche ed et- nologiche, deve essere resti- tuita tutta l'ltalia Irredenta, non come conquista territoriale, ma perchè quelle terre sono ita- liane e necessarie alla completa ristorazione dell'unità nazionale. "Domani stesso istruirò il Grande Segretario Archivista perchè inviti ad una seduta tutti i Venerabili e Grandi Deputati delle logge di Philadelphia allo scopo di stabilire le modalità per 1111 grande comizio in una prossi- ma recente data." Il signor Di Silvestro termi- nava dicendo: "Non perchè l'ini- ziativa parte dall'Ordine Figli d'ltalia le altre istituzioni colo- niali dovrebbero assentarsi ; io credo, invece, che specialmente l'Ordine Indipendente Figli d'lta- lia, il Comitato italiano per il Li- berty Loan, la Federazione delle Snciptà Italiane, il Comitato Re- gionale Italia Irredenta ed 111 ge- ' nere tutte le associazioni italiane di Philadelphia dovrebbero inter- venire. Se non vi sarà tempo pei tenere sedute preparatorie, vuol ; dire che il programma sarà reso pubblico a mezzo della stampa e tutti dovrebbero intervenire e la manifestazione sarebbe fatta in nome della Colonia Italiana di Philadelphia." Una riunione preparatoria Ogni qual volta si è trattato di movimenti coloniali, il nostro direttore non si è mai allontana- to da essi e se la iniziativa è partita da lui non ha mai omes- so di invitare tutta la colonia, e per essa le maggiori istituzioni. Cosicché anche questa volta egli si è mantenuto coerente a questo programma. Mentre, per mancanza di tem- po, si andavano facendo tutti i preparativi per il Comizio, dal- l'affitto della sala all'assunzione di una banda musicale, senza, nessun onere da parte delle Isti- j tuzioni che avrebbero dovuto j prendervi parte, si teneva una riunione alla sala dei Figli d'lta- lia, nella quale, oltre alle logge dell'Ordine regolare, erano state invitate tutte le istituzioni di cui abbiamo parlato più sopra e cir- ca altre quaranta società. Un invino speciale Per le logge dell'Ordine e pel- le Società individuali fu dirama- ta una circolare unica, invitante i alla seduta dei 25 febbraio. In essa, fra l'altro, era ricorda- to che "in questo momento, in ; cui nemici palesi ed occulti ten- tano con arti subdole impedire! il riconoscimento delle giuste a- spirazioni d'ltalia, è dovere degli italiani d'America di dimostrare la loro solidarietà con gli ideali dei fratelli d'oltre Oceano, in- viando un saluto ed esprimendo la loro simpatia al Presidente Wilson, in occasione del suo ri- torno, prevenendolo contro qual- siasi torto potesse esser fatto all'ltalia circa le sue aspirazioni nazionali." Questo invito fu anche pub- blicato sulla stampa. Ogni buon italiano, anche senz'altra solleci- zione, si sarebbe dovuto sentire orgoglioso di accorrere ad una riunione nella quale si dovevano prendere importanti decisioni in favore della causa d'ltalia, ma il Grande Venerabile dell'Ordine fece qualche cosa di più. Inviò li- na lettera speciale d'invito agli "Indipendenti", al Comitato ita- liano del "Liberty Loan", al Co- mitato dell'"ltalia Irredenta", al- la "Federazione delle Società I- taliane" e al "Circolo Italiano." L'invito era esteso ai capi di es- se ed anche ai componenti delle cinque istituzioni le quali furono rappresentate alla seduta del Co- mitato preparatore come al Co- mizio, ad eccezione della "Fede- razione delle Società Italiane",, della (piale è presidente un de- corato del Governo italiano, il Cav. Uff. C. C. A. Baldi. Perchè non vi sia chi dubiti della nostra sincerità sull'assenza di cotesto signore, riportiamo quanto l'"Evening Ledger" dice- va nella sua edizione del 26 feb- braio: "UN «RANDE COMIZIO TRA GLI ITALIANI" "Come abbiamo annunziato in un numero precedente, ieri sera j ebbe luogo un'importante riunio- ne nella sala dei Figli d'ltalia, al- la settima strada e Christian, al- la quale presero parte, oltre i ve- nerabili e grandi deputati delle | logge di Philadelphia dell'Ordine' Figli d'ltalia in America, il capo ed i rappresentanti dell'Ordine Indipendente Figli d'ltalia; il Cav. Frank Roma, presidente del Comitato Italiano per il Liberty Loan ; il maestro Ettore Martini, presidente del Comitato Regio- nale "Italia Irredenta"; il signor Roberto Lombardi, presidente del Circolo Italiano, ed il signor John Queroli per la Società "U- j nione e Fratellanza." Per quanto 11 si«, Joseph Di Silvestro, Gran- de Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia in America, con spirito di imparzialità, avesse diramato l'invito a tutte le istituzioni del- la Colonia, la Federazione delle Società Italiane non era rappre- sentata. "Dopo breve discussione fu stabilito che un grande comizio sarà tenuto domenica prossima, 2 marzo, alle ore 2 poni., nel Teatro Alhambra, situato alla dodicesima strada, Morris e Pas- syunk avenue, al quale sono in- vitati tutti gli italiani di Phila- delphia. "Lo scopo del comizio è quello di rendere il dovuto omaggio al Presidente Wilson e far che, prima che Egli riparta alla vol- ta d'Europa, per riprendere il suo posto alla Conferenza della Pace, gli giunga un messaggio della Coionia Italiana di Philadelphia per prevenirlo contro qualsiasi ingiustizia potesse essere fatta ! all'ltalia. "Dato lo scopo del Comizio si prevede un grandioso successo e siamo certi che nessun italiano di Philadelphia mancherà d'in-, tervenirvi." L'invito al Comizio In nome dell'Ordine dei Figli d'ltalia, degl'lndipendenti Figli d'ltalia, del Comitato italiano del Liberty Loan, del Circolo Italia- no, del Comitato Italia Irreden- ta, della loggia 1404 dell'Ordine degli Owls e delle Società Unio-1 ne e Fratellanza, Provincia di Be- nevento e Caccamo, che avevano ! aderito, fu lanciato il seguente! invito agl'italiani di questa cit- tà: "Connazionali, accorrete! "Alle oie 2 P. M. di domenica 2 marzo, all'Alhambra Theatre, 12 strade, Morris e Passyunk A- venue si terrà un grande Comi-1 zio per rendere il dovuto omaggio al Presidente Wilson il quale, tornato lunedì scorso in America, ripartirà alla volta di Europa la sera del 5 marzo, onde riprende- re il suo posto nella Conferenza della Pace. Gl'interessi italiani, i nostri diritti storici ed inalienabili, so- no in pericolo, perchè un'accozza- glia di uomini selvaggi, nostri se- colari nemici, che hanno combat- tuto contro di noi fino agli ulti- mi momenti di nostra vittoria, con arti subdole, tentano oggi di impedire il riconoscimento del- le giuste aspirazioni d'ltalia. "Prima che Egli riparta, in u- no al nostro omaggio, noi inviere- mo al Presidente Wilson il mes- saggio degli Italiani d'America prevenendolo contro qualsiasi in- giustizia potesse essere fatta al- l'ltalia che, nelle Terre Irredente, vanta ragioni geografiche, etno- grafiche, storiche e linguistiche. Gli ricorderemo altresì i sacrifi- ci sostenuti dalla patria nostra e il valore delle sue armi, in virtù delle quali è stata possibile la vit- toria finale da parte delle nazioni alleate." IL COMIZIO La banda musicale del signor Aristodemo Palladino, diretta dal maestro Adelizzi, che fece anche servizio dentro il teatro, parten- do dagli ufficii dell'Ordine Figli d'ltalia, alle 7 strade e Christian, fece un giro per le vie delia colo- nia italiana, preceduta da 1111 co- mitato e da un gonfalone nel qua- le era scritto da un lato l'ora e il teatro nel quale il Comizio avreb- be avuto luogo, e dall'altro: "Ri- cordiamo al presidente Wilson i diritti dell'ltalia sulla Dalmazia e su Fiume." Alle ore 2 P. M. il teatro era già pieno. Il Comizio, di caratte- re spontaneo, aveva lo scopo pre- cipuo di dimostrare l'aperta, con- corde simpatia dei connazionali per il presidente Wilson, simpa- tia non disgiunta dalla afferma- zione della piena fiducia che l'lta- lia ripone in Lpi. In questa occa- sione si è voluto far sapere al Primo Cittadino degli Stati Uni- ti che l'anima dei connazionali al- l'estero batte all'unisono con quella degli italiani tutti, sia en- tro che fuori gli attuali confini politici. Lo scopo fu raggiunto, come abbiamo già detto, sia per la se- rietà che per l'ordinatezza e la dignità mantenute dagli interve- nuti, oltre che per i discorsi pro- nunziati e per l'ordine del gior- no votato clic integra in le a- spirazlonì di tutti gif italiani. Parla L'Avv. Giovanni di Silvestro Aprì il Comizio il Rev. T. E. Della Cioppa con una semplice preghiera e poscia prese la paro- la l'Avv. Giovanni M. Di Silve- stro, continuamente interrotto da scroscianti applausi, che parlò prima in inglese e poi in italiano, spiegando agli intervenuti lo sco- po della riunione, che era 'niello di riaffermare davanti al Presi- dente i sensi di fedeltà e di devo- zione degli italiani d'America al- le istituzioni che reggono questo grande Paese, ma sempre solida- li con le aspirazioni nazionali della patria d'origine. Il discorso del Giudice Bonniwell Sorse quindi a parlare l'On. Giudice Eugene C. Bonniwell. Esordì dicendo di credere che le lotte per la libertà, sostenute dai suoi avi di generazione in gene- razione, fino a quella presente, gli dessero il diritto di parlare, con autorità e con coscienza, su di un soggetto che sembra attual- mente tanto controverso: quello delle aspirazioni italiane sulle tene dall'altra sponda adriatica. Affermò non essere vero che gli americani siano ostili alle ideali- politiche d'ltalia; "gli ameri- cani non sanno ciò che ha fatto l'ltalia per il mondo e per la ci- viltà e gli italiani hanno la grave colpa di non aver fatto sapere fuori d'ltalia di che gloria e di che eroismo fosse intessuta la guerra italiana. Gli italiani han- no il dovere di illuminare la stampa e la pubblica opinione su di una questione che "interessa tutti quanti coi suoi complessi problemi." "Io proseguì l'oratore mi sforzo e mi sono sempre sforzato rli aiutare i miei connazionali ad acquistal e un'idea più chiara e più giusta di ciò che l'ltalia ha saputo e voluto fare. Non sarà inutile affermare che, se l'ltalia non avesse dichiarato la su.i neu- tralità, la civiltà sarebbe sotto Io scettro del Kaiser." Proseguendo a parlare con bel- la e calda foga, l'oratore passa in rapida rassegna i sacrifìci ine- narrabili che la guerra è costata all'ltalia e dice le ragioni per le quali le sono dovute le terre a- driatiche necessarie alla sua si- curezza futura e alla pace del mondo, e soggiunge: "I honor those Italian states- men who have refused to sub- mit the question of Istria, Dal- matia and Trieste to the peacf conference. Under the guise of e fraternal league of nations, th< just claims of a country musi not be bargained with. Italj saved Europe from being over run by the barbarian Hun an< her sacrifices entitle her to anj reparation that her statesmen 1 think they may require." 11 Giudice Bonniwell terminò il suo discorso, durante il quale mantenne sempre elevato il con- cetto e la forma, col dire che "l'l- ; talia deve sostenere energica- mente le sue ragioni al Congres- so della Pace e non cedere nulla, nulla, assolutamente nulla." Una, salva di applausi coronò ii bellis- simo discorso che, per l'alta cari- ca che riveste il Giudice Honni-, well e per le grandi ed esplicite dichiarazioni, dei soliti sottinte-i si e delle solite riserve, costitui- sce un avvenimento. Le parole di Bonniwell furono infatti cita- te quasi testualmente dalla stam- pa americana locale che reca lun- ghe relazioni del Comizio. L'arrivo del R. Console e del Grande Venerabile dell'Ordine dei Figli d'ltalia Verso le ore 3.30, prima che il giudice Bonniwell conchiudesse il suo smagliante discorso, entrano nel teatro il Regio Console Cav. ì Uff. Gaetano Poccardi ed il Grande Venerabile dell'Ordine j dei Figli d'ltalia signor Giusep- pe Di Silvestro. Quest'ultimo, sempre in malferma salute, ha voluto commettere l'imprudenza di intervenire, pur di essere fra i suoi fratelli i quali, alla sua ap- parizione ed a quella del rappre- sentante del Governo italiano, gli fanno una calorosa ovazione di simpatia, ripetuta pochi minuti più tardi quando, invitato dal-' l'Avv. Alessandroni, che aveva assunto temporaneamente le fun- zioni di chairman, disse brevi parole riaffermando i suoi senti- menti di devozione all'Ordine ed agli italiani in generale. Poclie parole del R. Gonsole Sebbene il Comizio non avesse j nessun colore ufficaile il li. Con- sole che, invitato ad intervenire, aveva aderito, fu, dai chairman j Avv. Di Silvestro, pregato di dirci la sua autorevole parola. Egli ebbe brevi e toccanti e- spressioni di patriottismo, esi disse orgoglioso di portare ai convenuti il saluto dell'ltalia uf- ficiale e non di quella ufficiale soltanto, ma di tutto il popolo di Italia unanime e irreducibile nella sua decisione di riavere le terre dove fratelli languirono per tanti anni sotto la egemonia austriaca. Ha la parola il maestro Martini 11 maestro Martini, presidente j lei Comitato dell'"ltalia Irreden-j ta" ebbe belle è sentite parole libranti di patriottismo quan- ! Io accennò ai sacrifìci dei padri italiani che perdettero i loro figli sul campo di battaglia ed affer- che i morti stessi si ribelle- rebbero se all'ltalia venisse ades- co negato il compimento delle sue giuste aspirazioni, dopo tanto sacrifìcio. } arla il Grande Venerabile degli Indipendenti Nobili parole ebbe pure Giu\ seppe Falanga, Grande Venerabi- e dell'Ordine Indipendente Figli l'ltalia, che si espresse con so- brietà e con efficacia, afferman- io la necessità dell'unione fra orli italiani, perchè i nemici non possano trarre vantaggio dalle sterili lotte interne. L'Avv. Giovanni Di Silvestro esse alcune parole dette da Roo- sevelt, nelle quali si approvavano orli scopi di guerra dell'ltalia e si augurava il compimento delle sue aspirazioni nazionali. L'ultimo oratore L'Avv. Eugenio V. Alessan- droni chiuse la serie dei discorsi con una bella perorazione, nella quale disse che gli italiani hanno fiducia nel Presidente Wilson, e nel senso di giustizia del popolo americano. Terminò presentando un ordine del giorno nel quale gli italo-americani di Filadelfia riaffermano la loro fedeltà alla nazione americana ed al suo Pre- sidente, al quale richiedono ri- spettosamente, ma con fermezza che siano sostenuti i diritti d'lta lia contro le mene di popoli nuov alla civiltà ed siila storia. L'ordine del giorno To His Excellency The President of the United States: At a mass-meeting of Italian- American citizens held at the Alhambra Theatre, this city, un- der the auspices of the Order Sons of Italy in America, Inde- pendent Order Sons of Italy, Nest 1004 of the Order of Owls, Italian Liberty Loan Committee, Committee of Italia Irredenta, Italian Circle and the Union e Fratellanza, Provincia di Bene- vento e Caccamo Societies, for the purpose of affirming the sympathy and unqualified trust which Italy and the Italians in general repo.se in President Woo- drow Wilson, it has been unani- mously voted and resolved to send hearthy greetings to our worthy President upon his safe return from the Peace Conferen- ce, and to renew the pledge of confidence and loyality of the Itali an-American citizens to their beloved President, the A- merican Government and its in- stitutions. The Italian-American citizens of this city seize this opportuni- ty to call the attention of their esteemed President to the fact that they are in perfect sympa- thy with Italy and the Italians regarding their aspirations as presented to the Peace Confe- rence by Italy's representatives. We, therefore, sincerely trust that the President, mindful of the enormous sacrifices and im- mense suffering of Italy and the Italians during the period of the war, and of the important contri-1 bution of Italy and Italians in the American army for the achievement of the Victory of Democracy over Autocracy, will lend his valid and authoritative support to the just aspirations of Italy. We desire fur- ther to call the attention of our worthy President to the fact that the territory cla- imed by Italy is historically, et- nhologically and linguistically unquestionably Italian and indis- pensible for the future security, prosperity and national unity of the Italian race. If the world is to be really "Made safe for Democracy" the future security and welfare of Italy must be taken into serious con- sideration. To ieave Italy unpro- tected and exposed to imminent attack would not only be unjust! and unfair, but even dangerous i to the maitainance of that world peace of which our esteemed President is such an ardent ad- vocate enthusiast. Justice and public policy demands thai the nations, which are exposed to imminent attack, and are likely to be made the target of the fury of the enemies of yersterday, be amply protected. We trust, therefore, that in the light of all the above men- tioned consideration you will not fail to give this question your whole-hearted sympathy and suport. John M. Di Silvestro Chairman 1019 S. 9th St. Erano le quattro e mezzo quan- do il Comizio ebbe termine, la- sciando in tutti grata e memo- re impressione per la nobile pa- triottica manifestazione. I commenti della Stampa Quasi tutti i giornali di lingua inglese in Philadelphia hanno pubblicato resoconti lusinghieri jsul Comizio, ad eccezione dell'u- nico quotidiano italiano locale di proprietà del Cav. Uff. C. C. A. Baldi, il quale ha cercato di me- nomarne l'entità dicendo: "che una folla discretamente numero- sa era accorsa a detto comizio." Un'altra petizione al Presidente Wilson \Ci è stato riferito che lunedì scorso si andava in giro per rac- cogliere firme in una petizione da spedirsi al Presidente Wilson, avente pei - scopo le stesse finali- degl'intervenuti al Comizio. Anche questa è una manifesta- zione encomiabile se non fosse troppo postuma per rivendi- care qualche faccendiere che non ha voluto mai associarsi alla co- lonia italiana. Un'altro Ordine dei giorno Nella seduta di domenica scor- sa la loggia Antonino Di San Giuliano N. 425 dell'O. F. d'l., in- viava telegraficamente al Presi- dente Wilson il seguente Ordine del giorno: "March 2nd. 1919. To His Excellency The President of the United States. "Lodge Antonino Di Sail Giu- liano No. 425 of the Order of the Sons of Italy in America, at her regular meeting of to day, una- nimously decided to greet you on your safe return from Euro- pe, hoping that your influence at the Peace Conference will be exercise in favor of the italian aspirations as we are sure that in doing so you will be favoring right and justice. "Joseph Piccirilli, master 1503 Dickinson St. Phila., Pa." GL'ITALIANI DI READING INMITANO QUELLI DI FILADELFIA Dal signor Salvatore Ciofalo Ci viene comunicato che anche in Reading, Pa. la sera di lunedì, 24 febbraio u. s., quelle due logge dell'Ordine Figli d'ltalia, Santo Stefano di Camastra N. 29 e Massimo D'Azeglio N. 706, in unione a due Società locali Vit- torio Emanuele II e San Giusep- pe, si sono riunite ed hanno de- liberato un ordine del giorno te- legrafato la stessa sera al Presi- dente Wilson a Washington. Riportiamo da un giornale a- mericano di quella città l'appello che quegli italiani hanno rivolto al capo di questa nazione: "Reading Societies Urge Support of Boundary Olili iris "Says Dalmatian Coast and Cities indispensable "The Italian societies of the city held a joint meeting at 216 Penn street, on Monday evening, and sent a message to President Wilson asking him to lend his aid to Italy in the peace confe- rence decision on boundary cla- ims. The telegram which was sent to Washington last night follows: "To the President of United States, Washington, D. C. "The following societies, com- "posed of loyal American citizens of Italian birth or extraction, sends to you, worthy president of this their adopted country, hearty greetings 011 your safe return from the peace conteren- ce, urging that you, mindful of importanti and efficient contri- bution made by Italy and Italians in American army in achieving the victory of democracy over autocracy, lend your vaìid and authoritative support to the just territovial claims of Italy. hear- ing in mind that Istria, Fiume and Dalmatian coast as well as Trentino and Trieste are Italian territory and indispensable to .* EXTRA! RISPARMIATE; MONETAI Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Sth STREET*. PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per übiti da farsi su misura. Abiti di battonimo, Vesti per giovanotte, Vestati por ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane, Cappelli ed altro. ».

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A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore906 Carpenter Street

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ANNO 11. - Numero 9 PHILADELPHIA, PA., 8 MARZO, 1919 Una Copia 3 Soldi

AD INIZIATIVA DELL'ORDINE DEI FIGLI D'ITALIA, GL'ITALIANI DI FILADELFIA81 RIUNISCONO IN UN GRANDE COMIZIO ALL' "ALHAiDRA THEATRE"

Domenica scorsa, com'era sta- 110 precedentemente annunziato,ebbe luogo il grande Comizio in-detto per fare atto di omaggioal presidente Wilson, testé tor-nato dall'Europa, e per invitarlo4 sostenere la causa dell'ltalia alCongresso della Pace.

\u25a0 Diciamolo subito: il Comizionon poteva avere esito migliore.Riuscì serio, ordinato, dignitoso.11 teatro era gremito: le sedietutte occupate, gran parte degliintervenuti furono costretti a ri-manere in piedi, altri dovetteroandar via per mancanza di spa-zio. Sul palcoscenico avevano pre-6<> posto : il presidente, nella per-sona dell'avvocato Giovanni M.Di Silvestro, Assistente Venera-bile Supremo dell'O. F. d'l.; G.Falanga e S. Petrillo, Grande ilprimo e Assistente Grande Ve-nerabile il secondo dell'OrdineIndipendente dei Figli d'ltalia; ilCav. Francesco Roma, presiden-te del Comitato italiano del Li-berty Loan; il maestro EttoreMartini, presidente, Emilio F.Grosso, segretario e DomenicoDe Gregoriis, vice segretario delComitato Regionale di Filadelfiadell'ltalia Irredenta"; il signorRoberto Lombardi, presidentedel Circolo Italiano e della Bancadei Figli d'ltalia; il giudice Bon-niwel ; Il Rev. Tommaso DellaCioppa ; Avv. E. V. Alessandroni ;

e i signori Costantino Costanti-ni pei l'Evening Ledger, AntonioRende, Domenico Cianci, Corra-dino Travaglini, Raffaele Bac-cellieri, Aristodemo Palladino,Joseph lacolucci e Francesco Bi-netti. L'iniziativa era stata pre-sa dall'Ordine dei Figli d'ltaliaal quale si erano uniti gì' Indi-pendenti", l'ltalia Irredenta", ilComitato italiano del "Liberty ]Loan", il Circolo Italiano, la log-gia No. 1404 dell'Ordine degliOwls e le Società "Unione e Fra-tellanza", "Provincia di Beneven-to" e "Caccamo". Sebbene invi-tata, la Federazione delle Societàitaliane, presieduta dal Cav. Uff.C. C. A. Baldi, non si fece vivaalla riunione preparatoria e nè alComizio, come non rispose allalettera d'invito.

Come ebbe origine il ComizioDato che alla vigilia del ritor-

no del presidente Wilson dall'Eu-ropa nessuna Istituzione colo-niale si era mossa, il Grande Ve-nerabile dell'Ordine dei Figli d'l-talia signor Giuseppe Di Silve-stro, sebbene ammalato, pensòche qualche cosa si sarebbe do-vuto dire, circa i nostri diritti, alpresidente Wilson che, rientratoin America, si accingeva a ripar- ;tire per l'Europa onde riprende-re il suo posto al Congresso dellaPace.

Il Signor Costantino Costanti-ni,Redattore della rubrica italia-na dell'"Evening Ledger, si erarecato a domandare notizie dellasalute del signor Giuseppe DiSilvestro, quando questi, accolto-lo con la solita cortesia, gli mo-strò il desiderio di fare iniziare,dall'Ordine, un movimento inproposito.

L"'Evening Ledger" del 211febbi . u. s. accoglieva infatti, l'i-dea dell'iniziativa e pubblicava la jsegnante intervista avuta col ca-po | dell'Ordine:

"leri sera ci siamo recati dalSignor Giuseppe Di Silvestro, ilGrande Venerabile dello Stato diPennsylvania per l'Ordine Figlid'ijtalia, per avere notizie dellasua salute. Egli, che tanta ener- igià ha speso per l'incrementodel grande e patriottico Ordine,il quale soltanto in Philadelphiae dintorni conta oltre 18.000 af-filiati. per quanto il suo stato ri-chieda calma, tranquillità d'ani-mo e riposo, purtuttavia seguecon interesse tutti i movimenti

' e ferialmente i fatti che si svol-gono alla Conferenza della Pace.

IDI Di Silvestro non ci nascosela ilua viva contentezza per il ri-fiuto opposto dall'ltalia alla pro-posta di arbitrato tentata daijugo slavi e venendo a parlaredell'opera del presidente Wilsoncosìjsi espresse:

"Non bisogna dimenticare cheil presidente Wilson è stato ilprimo a tracciare le condizioni inbase alle quali dovrà avvenire lapaci e nel conflitto ha fatto sìche gli Stati Uniti portassero un

grande contributo materiale, mo-rale ed economico.

"Gl'italiani d'America non do-vrebbero dimenticare ciò, ed alsuo ritorno dovrebbero fargli u-na grande dimostrazione di sim-patia e di affetto. Se Egli sbar-casse a Philadelphia o vi passas-se trattenendovi si, io son sicuroche i Figli d'ltalia e gii italianiin generale al primo cenno accor-rerebbero ad incontrarlo. Nontrovandoci noi di Philadelphia incondizioni di far ciò, mi è sortal'idea che almeno un grande co-mizio debba esser tenuto, dalquale non soltanto parta il salu-to ed il ringraziamento al presi-dente per l'opera compiuta inEuropa, ma la nostra voce che gliricordi che all'ltalia per ragionistoriche, geografiche ed et-nologiche, deve essere resti-tuita tutta l'ltalia Irredenta,non come conquista territoriale,ma perchè quelle terre sono ita-liane e necessarie alla completaristorazione dell'unità nazionale.

"Domani stesso istruirò ilGrande Segretario Archivistaperchè inviti ad una seduta tuttii Venerabili e Grandi Deputatidelle logge di Philadelphia alloscopo di stabilire le modalità per1111 grande comizio in una prossi-ma recente data."

Il signor Di Silvestro termi-nava dicendo: "Non perchè l'ini-ziativa parte dall'Ordine Figlid'ltalia le altre istituzioni colo-niali dovrebbero assentarsi ; iocredo, invece, che specialmentel'Ordine Indipendente Figli d'lta-lia, il Comitato italiano per il Li-berty Loan, la Federazione delleSnciptà Italiane, il Comitato Re-gionale Italia Irredenta ed 111 ge- 'nere tutte le associazioni italianedi Philadelphia dovrebbero inter-venire. Se non vi sarà tempo peitenere sedute preparatorie, vuol ;dire che il programma sarà resopubblico a mezzo della stampa etutti dovrebbero intervenire e lamanifestazione sarebbe fatta innome della Colonia Italiana diPhiladelphia."

Una riunione preparatoriaOgni qual volta si è trattato

di movimenti coloniali, il nostrodirettore non si è mai allontana-to da essi e se la iniziativa èpartita da lui non ha mai omes-so di invitare tutta la colonia, eper essa le maggiori istituzioni.Cosicché anche questa volta eglisi è mantenuto coerente a questoprogramma.

Mentre, per mancanza di tem-po, si andavano facendo tutti ipreparativi per il Comizio, dal-l'affitto della sala all'assunzionedi una banda musicale, senza,nessun onere da parte delle Isti- jtuzioni che avrebbero dovuto jprendervi parte, si teneva unariunione alla sala dei Figli d'lta-lia, nella quale, oltre alle loggedell'Ordine regolare, erano stateinvitate tutte le istituzioni di cuiabbiamo parlato più sopra e cir-ca altre quaranta società.

Un invino specialePer le logge dell'Ordine e pel-

le Società individuali fu dirama-ta una circolare unica, invitante ialla seduta dei 25 febbraio.

In essa, fra l'altro, era ricorda-to che "in questo momento, in ;cui nemici palesi ed occulti ten-tano con arti subdole impedire!il riconoscimento delle giuste a-spirazioni d'ltalia, è dovere degliitaliani d'America di dimostrarela loro solidarietà con gli idealidei fratelli d'oltre Oceano, in-viando un saluto ed esprimendola loro simpatia al PresidenteWilson, in occasione del suo ri-torno, prevenendolo contro qual-siasi torto potesse esser fattoall'ltalia circa le sue aspirazioninazionali."

Questo invito fu anche pub-blicato sulla stampa. Ogni buonitaliano, anche senz'altra solleci-zione, si sarebbe dovuto sentireorgoglioso di accorrere ad unariunione nella quale si dovevanoprendere importanti decisioni infavore della causa d'ltalia, ma ilGrande Venerabile dell'Ordinefece qualche cosa di più. Inviò li-na lettera speciale d'invito agli"Indipendenti", al Comitato ita-liano del "Liberty Loan", al Co-mitato dell'"ltalia Irredenta", al-la "Federazione delle Società I-taliane" e al "Circolo Italiano."

L'invito era esteso ai capi di es-se ed anche ai componenti dellecinque istituzioni le quali furonorappresentate alla seduta del Co-mitato preparatore come al Co-mizio, ad eccezione della "Fede-razione delle Società Italiane",,della (piale è presidente un de-corato del Governo italiano, ilCav. Uff. C. C. A. Baldi.

Perchè non vi sia chi dubitidella nostra sincerità sull'assenzadi cotesto signore, riportiamoquanto l'"Evening Ledger" dice-va nella sua edizione del 26 feb-braio:

"UN «RANDE COMIZIOTRA GLI ITALIANI"

"Come abbiamo annunziato inun numero precedente, ieri sera jebbe luogo un'importante riunio-ne nella sala dei Figli d'ltalia, al-la settima strada e Christian, al-la quale presero parte, oltre i ve-nerabili e grandi deputati delle |logge di Philadelphia dell'Ordine'Figli d'ltalia in America, il capoed i rappresentanti dell'OrdineIndipendente Figli d'ltalia; ilCav. Frank Roma, presidente delComitato Italiano per il LibertyLoan ; il maestro Ettore Martini,presidente del Comitato Regio-nale "Italia Irredenta"; il signorRoberto Lombardi, presidentedel Circolo Italiano, ed il signorJohn Queroli per la Società "U- jnione e Fratellanza." Per quanto11 si«, Joseph Di Silvestro, Gran-de Venerabile dell'Ordine Figlid'ltalia in America, con spirito diimparzialità, avesse diramatol'invito a tutte le istituzioni del-la Colonia, la Federazione delleSocietà Italiane non era rappre-sentata.

"Dopo breve discussione fustabilito che un grande comiziosarà tenuto domenica prossima,2 marzo, alle ore 2 poni., nelTeatro Alhambra, situato alladodicesima strada, Morris e Pas-syunk avenue, al quale sono in-vitati tutti gli italiani di Phila-delphia.

"Lo scopo del comizio è quellodi rendere il dovuto omaggio alPresidente Wilson e far sì che,prima che Egli riparta alla vol-ta d'Europa, per riprendere il suoposto alla Conferenza della Pace,gli giunga un messaggio dellaCoionia Italiana di Philadelphiaper prevenirlo contro qualsiasiingiustizia potesse essere fatta !all'ltalia.

"Dato lo scopo del Comizio siprevede un grandioso successo esiamo certi che nessun italianodi Philadelphia mancherà d'in-,tervenirvi."

L'invito al ComizioIn nome dell'Ordine dei Figli

d'ltalia, degl'lndipendenti Figlid'ltalia, del Comitato italiano delLiberty Loan, del Circolo Italia-no, del Comitato Italia Irreden-ta, della loggia 1404 dell'Ordinedegli Owls e delle Società Unio-1ne e Fratellanza, Provincia di Be-nevento e Caccamo, che avevano !aderito, fu lanciato il seguente!invito agl'italiani di questa cit-tà:"Connazionali, accorrete!

"Alle oie 2 P. M. di domenica2 marzo, all'Alhambra Theatre,12 strade, Morris e Passyunk A-venue si terrà un grande Comi-1zio per rendere il dovuto omaggioal Presidente Wilson il quale,tornato lunedì scorso in America,ripartirà alla volta di Europa lasera del 5 marzo, onde riprende-re il suo posto nella Conferenzadella Pace.

Gl'interessi italiani, i nostridiritti storici ed inalienabili, so-no in pericolo, perchè un'accozza-glia di uomini selvaggi, nostri se-colari nemici, che hanno combat-tuto contro di noi fino agli ulti-mi momenti di nostra vittoria,con arti subdole, tentano oggidi impedire il riconoscimento del-le giuste aspirazioni d'ltalia.

"Prima che Egli riparta, in u-no al nostro omaggio, noi inviere-mo al Presidente Wilson il mes-saggio degli Italiani d'Americaprevenendolo contro qualsiasi in-giustizia potesse essere fatta al-l'ltalia che, nelle Terre Irredente,vanta ragioni geografiche, etno-grafiche, storiche e linguistiche.Gli ricorderemo altresì i sacrifi-ci sostenuti dalla patria nostra eil valore delle sue armi, in virtùdelle quali è stata possibile la vit-

toria finale da parte delle nazionialleate."

IL COMIZIOLa banda musicale del signor

Aristodemo Palladino, diretta dalmaestro Adelizzi, che fece ancheservizio dentro il teatro, parten-do dagli ufficii dell'Ordine Figlid'ltalia, alle 7 strade e Christian,fece un giro per le vie delia colo-nia italiana, preceduta da 1111 co-mitato e da un gonfalone nel qua-le era scritto da un lato l'ora e ilteatro nel quale il Comizio avreb-be avuto luogo, e dall'altro: "Ri-cordiamo al presidente Wilson idiritti dell'ltalia sulla Dalmazia esu Fiume."

Alle ore 2 P. M. il teatro eragià pieno. Il Comizio, di caratte-re spontaneo, aveva lo scopo pre-cipuo di dimostrare l'aperta, con-corde simpatia dei connazionaliper il presidente Wilson, simpa-tia non disgiunta dalla afferma-zione della piena fiducia che l'lta-lia ripone in Lpi. In questa occa-sione si è voluto far sapere alPrimo Cittadino degli Stati Uni-ti che l'anima dei connazionali al-l'estero batte all'unisono conquella degli italiani tutti, sia en-tro che fuori gli attuali confinipolitici.

Lo scopo fu raggiunto, comeabbiamo già detto, sia per la se-rietà che per l'ordinatezza e ladignità mantenute dagli interve-nuti, oltre che per i discorsi pro-nunziati e per l'ordine del gior-no votato clic integra in sè le a-spirazlonì di tutti gif italiani.

Parla L'Avv. Giovanni di SilvestroAprì il Comizio il Rev. T. E.

Della Cioppa con una semplicepreghiera e poscia prese la paro-la l'Avv. Giovanni M. Di Silve-stro, continuamente interrottoda scroscianti applausi, che parlòprima in inglese e poi in italiano,spiegando agli intervenuti lo sco-po della riunione, che era 'niellodi riaffermare davanti al Presi-dente i sensi di fedeltà e di devo-zione degli italiani d'America al-le istituzioni che reggono questogrande Paese, ma sempre solida-li con le aspirazioni nazionalidella patria d'origine.

Il discorso del Giudice BonniwellSorse quindi a parlare l'On.

Giudice Eugene C. Bonniwell.Esordì dicendo di credere che lelotte per la libertà, sostenute daisuoi avi di generazione in gene-razione, fino a quella presente,gli dessero il diritto di parlare,con autorità e con coscienza, sudi un soggetto che sembra attual-mente tanto controverso: quellodelle aspirazioni italiane sulletene dall'altra sponda adriatica.Affermò non essere vero che gliamericani siano ostili alle ideali-tà politiche d'ltalia; "gli ameri-cani non sanno ciò che ha fattol'ltalia per il mondo e per la ci-viltà e gli italiani hanno la gravecolpa di non aver fatto saperefuori d'ltalia di che gloria e diche eroismo fosse intessuta laguerra italiana. Gli italiani han-no il dovere di illuminare lastampa e la pubblica opinione sudi una questione che "interessa

tutti quanti coi suoi complessiproblemi."

"Io proseguì l'oratore misforzo e mi sono sempre sforzatorli aiutare i miei connazionali adacquistal e un'idea più chiara epiù giusta di ciò che l'ltalia hasaputo e voluto fare. Non saràinutile affermare che, se l'ltalianon avesse dichiarato la su.i neu-tralità, la civiltà sarebbe sotto Ioscettro del Kaiser."

Proseguendo a parlare con bel-la e calda foga, l'oratore passa inrapida rassegna i sacrifìci ine-narrabili che la guerra è costataall'ltalia e dice le ragioni per lequali le sono dovute le terre a-driatiche necessarie alla sua si-curezza futura e alla pace delmondo, e soggiunge:

"I honor those Italian states-men who have refused to sub-mit the question of Istria, Dal-matia and Trieste to the peacf

conference. Under the guise of efraternal league of nations, th<just claims of a country musinot be bargained with. Italjsaved Europe from being overrun by the barbarian Hun an<her sacrifices entitle her to anj

reparation that her statesmen 1think they may require."

11 Giudice Bonniwell terminòil suo discorso, durante il qualemantenne sempre elevato il con-cetto e la forma, col dire che "l'l- ;talia deve sostenere energica-mente le sue ragioni al Congres-so della Pace e non cedere nulla,nulla, assolutamente nulla." Una,salva di applausi coronò ii bellis-simo discorso che, per l'alta cari-ca che riveste il Giudice Honni-,well e per le grandi ed esplicitedichiarazioni, dei soliti sottinte-isi e delle solite riserve, costitui-sce un avvenimento. Le paroledi Bonniwell furono infatti cita-te quasi testualmente dalla stam-pa americana locale che reca lun-ghe relazioni del Comizio.

L'arrivo del R. Console e delGrande Venerabile dell'Ordine

dei Figli d'ltaliaVerso le ore 3.30, prima che il

giudice Bonniwell conchiudesse ilsuo smagliante discorso, entranonel teatro il Regio Console Cav. ìUff. Gaetano Poccardi ed ilGrande Venerabile dell'Ordine jdei Figli d'ltalia signor Giusep-pe Di Silvestro. Quest'ultimo,sempre in malferma salute, havoluto commettere l'imprudenzadi intervenire, pur di essere frai suoi fratelli i quali, alla sua ap-parizione ed a quella del rappre-sentante del Governo italiano, glifanno una calorosa ovazione disimpatia, ripetuta pochi minutipiù tardi quando, invitato dal-'l'Avv. Alessandroni, che avevaassunto temporaneamente le fun-zioni di chairman, disse breviparole riaffermando i suoi senti-menti di devozione all'Ordine edagli italiani in generale.

Poclie parole del R. GonsoleSebbene il Comizio non avesse j

nessun colore ufficaile il li. Con-sole che, invitato ad intervenire,aveva aderito, fu, dai chairman jAvv. Di Silvestro, pregato didirci la sua autorevole parola.

Egli ebbe brevi e toccanti e-spressioni di patriottismo, esidisse orgoglioso di portare aiconvenuti il saluto dell'ltalia uf-ficiale e non di quella ufficialesoltanto, ma di tutto il popolo diItalia unanime e irreducibilenella sua decisione di riavere leterre dove fratelli languironoper tanti anni sotto la egemoniaaustriaca.

Ha la parola il maestro Martini11 maestro Martini, presidente j

lei Comitato dell'"ltalia Irreden-jta" ebbe belle è sentite parolelibranti di patriottismo quan- !Io accennò ai sacrifìci dei padriitaliani che perdettero i loro figlisul campo di battaglia ed affer-mò che i morti stessi si ribelle-rebbero se all'ltalia venisse ades-co negato il compimento delle suegiuste aspirazioni, dopo tantosacrifìcio.}arla il Grande Venerabile degli

IndipendentiNobili parole ebbe pure Giu\

seppe Falanga, Grande Venerabi-e dell'Ordine Indipendente Figlil'ltalia, che si espresse con so-brietà e con efficacia, afferman-io la necessità dell'unione fraorli italiani, perchè i nemici nonpossano trarre vantaggio dallesterili lotte interne.

L'Avv. Giovanni Di Silvestroesse alcune parole dette da Roo-sevelt, nelle quali si approvavanoorli scopi di guerra dell'ltalia e siaugurava il compimento delle sueaspirazioni nazionali.

L'ultimo oratoreL'Avv. Eugenio V. Alessan-

droni chiuse la serie dei discorsicon una bella perorazione, nellaquale disse che gli italiani hannofiducia nel Presidente Wilson, enel senso di giustizia del popoloamericano. Terminò presentandoun ordine del giorno nel qualegli italo-americani di Filadelfiariaffermano la loro fedeltà allanazione americana ed al suo Pre-sidente, al quale richiedono ri-spettosamente, ma con fermezzache siano sostenuti i diritti d'ltalia contro le mene di popoli nuovalla civiltà ed siila storia.

L'ordine del giornoTo His ExcellencyThe President of theUnited States:

At a mass-meeting of Italian-American citizens held at theAlhambra Theatre, this city, un-der the auspices of the OrderSons of Italy in America, Inde-pendent Order Sons of Italy,Nest 1004 of the Order of Owls,Italian Liberty Loan Committee,Committee of Italia Irredenta,Italian Circle and the Union eFratellanza, Provincia di Bene-vento e Caccamo Societies, forthe purpose of affirming thesympathy and unqualified trustwhich Italy and the Italians ingeneral repo.se in President Woo-drow Wilson, it has been unani-mously voted and resolved tosend hearthy greetings to ourworthy President upon his safereturn from the Peace Conferen-ce, and to renew the pledge ofconfidence and loyality of theItali an-American citizens totheir beloved President, the A-merican Government and its in-stitutions.

The Italian-American citizensof this city seize this opportuni-ty to call the attention of theiresteemed President to the factthat they are in perfect sympa-thy with Italy and the Italiansregarding their aspirations aspresented to the Peace Confe-rence by Italy's representatives.We, therefore, sincerely trustthat the President, mindful ofthe enormous sacrifices and im-mense suffering of Italy and theItalians during the period of thewar, and of the important contri-1bution of Italy and Italians inthe American army for theachievement of the Victory ofDemocracy over Autocracy, willlend his valid and authoritativesupport to the just aspirationsof Italy. We desire fur-ther to call the attentionof our worthy Presidentto the fact that the territory cla-imed by Italy is historically, et-nhologically and linguisticallyunquestionably Italian and indis-pensible for the future security,prosperity and national unity ofthe Italian race.If the world is to be really "Madesafe for Democracy" the futuresecurity and welfare of Italymust be taken into serious con-sideration. To ieave Italy unpro-tected and exposed to imminentattack would not only be unjust!and unfair, but even dangerous ito the maitainance of that worldpeace of which our esteemedPresident is such an ardent ad-vocate enthusiast. Justice andpublic policy demands thai thenations, which are exposed toimminent attack, and are likelyto be made the target of the furyof the enemies of yersterday,be amply protected.

We trust, therefore, that inthe light of all the above men-tioned consideration you will notfail to give this question yourwhole-hearted sympathy andsuport.

John M. Di SilvestroChairman1019 S. 9th St.

Erano le quattro e mezzo quan-do il Comizio ebbe termine, la-sciando in tutti grata e memo-re impressione per la nobile pa-triottica manifestazione.

I commenti della StampaQuasi tutti i giornali di lingua

inglese in Philadelphia hannopubblicato resoconti lusinghierijsul Comizio, ad eccezione dell'u-nico quotidiano italiano locale diproprietà del Cav. Uff. C. C. A.Baldi, il quale ha cercato di me-nomarne l'entità dicendo: "cheuna folla discretamente numero-sa era accorsa a detto comizio."

Un'altra petizione al PresidenteWilson

\Ci è stato riferito che lunedìscorso si andava in giro per rac-cogliere firme in una petizioneda spedirsi al Presidente Wilson,avente pei - scopo le stesse finali-tà degl'intervenuti al Comizio.Anche questa è una manifesta-zione encomiabile se non fossetroppo postuma per rivendi-care qualche faccendiere che nonha voluto mai associarsi alla co-lonia italiana.

Un'altro Ordine dei giornoNella seduta di domenica scor-

sa la loggia Antonino Di SanGiuliano N. 425 dell'O. F. d'l., in-viava telegraficamente al Presi-dente Wilson il seguente Ordinedel giorno:

"March 2nd. 1919.

To His ExcellencyThe President of theUnited States.

"Lodge Antonino Di Sail Giu-liano No. 425 of the Order of theSons of Italy in America, at herregular meeting of to day, una-nimously decided to greet youon your safe return from Euro-pe, hoping that your influence atthe Peace Conference will beexercise in favor of the italianaspirations as we are sure thatin doing so you will be favoringright and justice.

"Joseph Piccirilli, master1503 Dickinson St.

Phila., Pa."

GL'ITALIANI DI READINGINMITANO QUELLI DI FILADELFIA

Dal signor Salvatore Ciofalo Civiene comunicato che anche inReading, Pa. la sera di lunedì, 24febbraio u. s., quelle due loggedell'Ordine Figli d'ltalia, SantoStefano di Camastra N. 29 eMassimo D'Azeglio N. 706, inunione a due Società locali Vit-torio Emanuele II e San Giusep-pe, si sono riunite ed hanno de-liberato un ordine del giorno te-legrafato la stessa sera al Presi-dente Wilson a Washington.

Riportiamo da un giornale a-mericano di quella città l'appelloche quegli italiani hanno rivoltoal capo di questa nazione:

"Reading Societies Urge Supportof Boundary Olili iris

"Says Dalmatian Coast andCities indispensable

"The Italian societies of thecity held a joint meeting at 216Penn street, on Monday evening,and sent a message to PresidentWilson asking him to lend hisaid to Italy in the peace confe-rence decision on boundary cla-ims. The telegram which wassent to Washington last nightfollows:"To the President of United

States,Washington, D. C.

"The following societies, com-"posed of loyal American citizensof Italian birth or extraction,sends to you, worthy presidentof this their adopted country,hearty greetings 011 your safereturn from the peace conteren-ce, urging that you, mindful ofimportanti and efficient contri-bution made by Italy and Italiansin American army in achievingthe victory of democracy overautocracy, lend your vaìid andauthoritative support to the justterritovial claims of Italy. hear-ing in mind that Istria, Fiumeand Dalmatian coast as well asTrentino and Trieste are Italianterritory and indispensable to

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