LA DIFESA ANTIBRINA DEL FRUTTETO

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3 IASMA Notizie 18.03.2005 Anno IV IASMA Notizie - Taxe payée/Tassa riscossa TN-CPO - Dir. editoriale: Giovanni Gius - Dir. responsabile: Michele Pontalti - S. Michele all’Adige,Via Mach 1 Aut. Tribunale TN n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Esperia Srl, Lavis Notiziario del Centro per l’assistenza tecnica dell’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige frutticoltura 9 Il pericolo delle gelate tardive primaverili per gli impianti frutticoli diffusi in Trentino è molto frequente, in particolare nelle zone del fondo- valle. Il periodo di maggior rischio va da metà marzo a metà maggio, a seconda della comparsa delle gelate in concomitanza delle fasi fenologi- LA DIFESA ANTIBRINA DEL FRUTTETO che più sensibili (dai mazzetti affioranti fino all’allegagione). I danni dovuti alle gelate vanno da uno scadi- mento qualitativo dei frutti (rugginosità accentua- ta o deformazione delle mele) (foto 1 e 2), fino alla perdita totale o parziale della produzione. Foto 1 e 2 - Danni qualitativi sulla produzione a seguito di una gelata.

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3 IASMA Notizie 18.03.2005Anno IV

IASMA Notizie - Taxe payée/Tassa riscossa TN-CPO - Dir. editoriale: Giovanni Gius - Dir. responsabile: Michele Pontalti - S. Michele all’Adige, Via Mach 1 Aut. Tribunale TN n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Esperia Srl, Lavis

Notiziario del Centro per l’assistenza tecnica dell’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige

frutticoltura

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Il pericolo delle gelate tardive primaverili per gliimpianti frutticoli diffusi in Trentino è moltofrequente, in particolare nelle zone del fondo-valle. Il periodo di maggior rischio va da metàmarzo a metà maggio, a seconda della comparsadelle gelate in concomitanza delle fasi fenologi-

LA DIFESA ANTIBRINA DEL FRUTTETOche più sensibili (dai mazzetti affioranti finoall’allegagione).I danni dovuti alle gelate vanno da uno scadi-mento qualitativo dei frutti (rugginosità accentua-ta o deformazione delle mele) (foto 1 e 2), finoalla perdita totale o parziale della produzione.

Foto 1 e 2 - Danni qualitativi sulla produzione a seguito di una gelata.

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Fig. 1 - Sviluppo ed assorbimento di energia

nel passaggio di stato dell’acqua.

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1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Nel grafico 1 è possibile evidenziare come nellediverse annate il rischio di gelate e il numerod’interventi necessari sia assai variabile. Si rammenta che le gelate più pericolose per leproduzioni trentine si sono verificate il 17 e 18aprile del 1981 ed il 18 e 19 aprile del 1997 inpiena fioritura. Una gelata particolarmenteanomala in quanto caratterizzata da forte ven-tosità e da necrosi evidenti a carico dell’appa-

rato fogliare è stata quella verificatasi nel fon-dovalle tra il 6 e l’8 aprile del 2003 allo stadiodi mazzetti divaricati.Il metodo di difesa più sicuro in uso nelle nostreaziende per proteggere i frutteti dalle gelate tar-dive si attua con l’irrigazione antibrina, un siste-ma che sfrutta il passaggio di stato dell’acqua daliquida a solida (ghiaccio) (figura 1) come fontedi produzione di calore (processo esotermico).

Grafico 1 - n° di irrigazioninella zona di Trento Nord

PROPRIETÀ FISICHE DELL’ACQUA

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Per poter essere efficace l’irrigazione antibrinadeve essere attivata prima che la temperaturaambientale provochi il congelamento dei succhicellulari ed i conseguenti danni ai tessuti, visibi-li dopo il loro scongelamento. Va poi considera-to che all’inizio dell’irrigazione antibrina siverifica un ulteriore abbassamento di temperatu-ra per l’evaporazione dell’acqua distribuita. La temperatura di attivazione dell’impianto vaquindi individuata osservando il termometro abulbo bagnato e varia in funzione dello stadiofenologico delle piante, come indicato dallatavola di riferimento (figura 2).

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Fig. 2 - Temperature di attivazione dell’impianto antibrina e stadio fenologico.

Mazzetti divaricati Inizio fioritura Piena fioritura

Temperatura di

- 2 C°Temperatura di

- 0,5 C°Temperatura di

0 C°

Orecchiette di topo Mazzetti affioranti Bottoni rosa

Temperatura di

- 4 C°Temperatura di

- 3 C°Temperatura di

- 2 C°

STADI FENOLOGICI DEL MELOTEMPERATURE UMIDE ALLE QUALI VA AZIONATO L’IMPIANTO

Per avere la migliore efficacia del sistema diprotezione dalle gelate anche nelle situazionilimite di temperatura vanno rispettate sia alcunecaratteristiche tecniche degli impianti distributi-vi, sia il loro corretto utilizzo.Sinteticamente si possono qui riassumere:• sesti ideali degli irrigatori: 16 m x 18 m;• irrigatori con velocità di rotazione pari alme-

no a 1,5 giri al minuto;• pioggia d’irrigazione consigliata: 3,5-4 mm/h;• evitare l’azionamento dell’impianto in pre-

senza di vento (velocità del vento superiore a2 m/s); il vento aumenta l’evaporazione del-

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l’acqua appena distribuita raffreddando l’am-biente, compromette la distribuzione regolaredell’aspersione, rimescola gli strati d’arianelle gelate da irraggiamento;

• in situazioni di presenza di vento è necessarioprestare particolare attenzione per esserepronti ad avviare l’impianto qualora il ventodovesse cessare improvvisamente, dandoluogo ad un repentino abbassamento termico;

• osservare costantemente l’avanzamento deglistadi vegetativi;

• per cultivar molto sensibili alle gelate (es.Red Delicious, Braeburn) prestare moltaattenzione all’azionamento tempestivo del-l’impianto;

• è opportuno cessare l’irrigazione solo quandoal mattino la temperatura inizierà a saliresopra lo zero.

Al fine di non trovarsi impreparati nel momentodell’utilizzo degli impianti antibrina si racco-mandano alcune operazioni preliminari:• controllare per tempo l’impianto di irrigazione;• verificare il livello dell’acqua nel pozzo;• controllare il motore e la sua funzionalità;• verificare la pressione di esercizio e che non

vi siano perdite di carico (rotture di tubazionia seguito di reimpianti);

• controllare i filtri ed il corretto funzionamen-to degli irrigatori;

• controllare che i termometri siano efficienti everificare costantemente il livello dell’acquanel recipiente per il bulbo bagnato.

Si ricorda infine che in concomitanza delle fasifenologiche del melo più sensibili alle gelatesarà attivato un servizio sperimentale gestitodalla Unità Operativa Agrometeorologiadell’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige. Per conoscere i dettagli è possibile consultare iservizi informativi disponibili, consultando lapagina web sulle gelate http://217.222.71.209/meteo/agricoltura/gelate.html, che contieneinformazioni utili e aggiornamenti sulle previ-sioni.

Altre modalità di informazione:- Televideo pagina 587 di Rai 3: riporta, dalle

ore 22 alle 9, i valori notturni misurati ogni10 minuti di alcune stazioni selezionate(N.B.: ora solare!)

- Sistema “Meucci”: consente di conoscere viaSMS i valori di temperatura ogni 10 minuti perstazioni selezionate. Istruzioni: inviare un SMSal numero 3351019034; il messaggio deveessere composto da un apposito codice per iltipo di dati richiesto seguito dal codice o nomedella stazione della quale si vogliono i dati.Dopo qualche minuto riceverete un SMS conte-nente i dati richiesti.I codici previsti sono:QH per i dati orari; QG per i dati giornalieri QGEL per i dati di monitoraggio gelate QTLV per avere i dati sul televideo.Tutte queste sigle vanno seguite dal numeroidentificativo della stazione. Nel giro di qual-che minuto, si avranno i dati sul proprio tele-fonino o sul televideo. Esempi:QH 32 (o QH trento)riceverete i dati orari delle ultime 6 ore dellastazione 32 (Trento) QG 26 (o QG rovereto)riceverete i dati giornalieri della stazione 26(Rovereto)

L’elenco delle stazioni con i relativi numeri sitrova alla pagina http://217.222.71.209/meteo/televideo/televideo.html- Allertamento via SMS (in collaborazione con

Meteotrentino): consente di ricevere un mes-saggio di preallerta in caso di previsione digelata, uno o due giorni in anticipo. Istruzioniper l’attivazione: il servizio è riservato aglioperatori del settore.Scrivi a [email protected] specificando:- nome e cognome; - numero a cui inviare l’SMS; - comune/i di ubicazione dell’azienda; - qualifica: tecnico, agricoltore, altro (spe-

cificare).Per informazioni consultare la pagina citata otelefonare allo 0461 615376 (Centro Meteo).

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