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MENSILE € 4,20 - PDF € 2,80 (Italia - Estero) ANNO XXX - N. 6 - 2016 LUNEDI’ 27 GIUGNO 2016
...dal 1986
Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma Aut C/RM/13/2015
RAPPORTI AMBASCIATE
a cura di Adriana Caccia
Croazia
European economy is slowly recovering but legacies
of the crisis remain andnew challenges are emerging Nostra
intervistaa pag. 5
Damir GrubišaAmbasciatore di Croazia in Italia
Nostraintervista
a pag. 6
Adriano Chiodi CianfaraniAmbasciatore d’Italia in Croazia
euro area will grow by 1.6% thisyear and 1.7% in 2017.
The Surveys say that coun-tries with fiscal space should usebudgetary spending to boostgrowth. Given the deep cuts inpublic investment since the glob-al financial crisis, the reports rec-ommend increasing public sup-port for key investment projects.Enacting broad reforms to taxstructures and public spendingwould also favour growth.
Easing financial constraintswould bring benefits across theeconomy, notably to private sec-tor firms considering future in-
The European economy isgradually recovering but furtherpolicy action will be required toaddress unresolved legacies ofthe global economic crisis thatare weighing on growth and ma-jor new concerns that haveemerged, according to two newOecd reports.
The latest Oecd EconomicSurveys of the European Unionand of the Euro Area, presentedtoday in Paris by Oecd Secre-tary-General Angel Gurría, un-derline the challenges facing Eu-ropean policymakers. Althoughgrowth has gradually strength-ened, unemployment in manycountries is still high, investmentremains below pre-crisis levelsin most European countries, andcredit growth is still sluggish.
The Surveys project EU GDPwill grow by 1.8% this year and1.9% in 2017, while GDP in the
vestment plans. This will requireaddressing one of the legacies ofthe crisis - the resolution of non-performing loans in many coun-tries, which threaten financialstability and act as a drag onbank credit. Waivers could beapplied to the new Bank Recov-ery and Resolution Directiverules to help put in place govern-ment-supported schemes whennon-performing loans are a seri-ous economic disturbance, theSurveys said.
The Surveys discuss the needfor additional steps to deepen thesingle European market, notablywith regard to labour mobility,which can be a key tool to reduceunemployment and boost pro-ductivity. Reducing administra-tive and regulatory barriers in theservices sector and speeding upthe recognition of professionalqualifications from one countryto another would encourage in-ternal mobility, the Surveys said.
Prioritising Trans-Europeansolutions for fragmented trans-port and energy networks, boost-ing competition in network in-dustries and enhancing R&Dpolicy and the Digital SingleMarket would also offer a strongboost to GDP.
EU signs Economic Partnership Agreement withSouthern African countries
day, Commissioner Malmström
gave a speech on the benefits of
the agreement.
The EPA takes into account
the different levels of develop-
ment of each partner. It guaran-
tees Botswana, Lesotho,
Mozambique, Namibia, and
Swaziland duty-free, quota-free
access to the European market.
South Africa will also benefit
from enhanced market access,
going beyond the existing bilat-
eral arrangement. Furthermore,
the agreement signed today in-
creases the flexibility of South-
ern African producers to put to-
gether products from compo-
nents from various countries,
without the risk of losing their
free access to the EU market. It
The European Union and six
countries of the Southern
African Development Communi-
ty (SADC) signed an Economic
Partnership Agreement (EPA),
the first of its kind between the
EU and an African region pursu-
ing economic integration. The
signature took place in Kasane,
Botswana.
The Economic Partnership
Agreement (EPA) with
Botswana, Lesotho, Mozam-
bique, Namibia, South Africa
and Swaziland – i.e. the so-
called "SADC EPA group" – is a
development-oriented free trade
agreement. In addition to this
agreement, other regional agree-
ments could also soon be signed
with West Africa and the East
African Community. At the sig-
nature ceremony in Botswana to-
Finanziamentiper capitalecircolante e
consolidamentoposizionidebitorie
La domanda di credito prove-niente dalle imprese edili, sebbe-ne ancora debole, si è stabilizzatanel secondo semestre dell’annoscorso, dopo i rilevanti cali regi-strati nei periodi precedenti.Gliandamenti della domanda sonostati leggermente differenziati trabanche di dimensioni diverse: gliintermediari medio-grandi hannoinfatti registrato una crescitaconsistente in tutte le aree delPaese, mentre la dinamica è ri-sultata più contenuta per le ban-che più piccole. È continuato ilprocesso di allentamento dellecondizioni di offerta alle impreseiniziato nel primo semestre del2014, anche se l’orientamentopermane ancora cauto nei con-fronti delle imprese delle costru-zioni. L’allentamento nelle con-dizioni di accesso al credito èstato più deciso tra le banchegrandi e medie e non ha riguar-dato le banche minori nel Sud enelle Isole.
Alla complessiva distensionedelle politiche di offerta, spiegaBankitalia, ha contribuito il calodel costo della provvista, grazieall’atteggiamento espansivo del-la politica monetaria. L’orienta-mento relativamente più cauto
Nel secondo semestre del2015 la domanda di finanzia-menti da parte delle imprese hacontinuato ad espandersi, anchese in misura meno accentuatanelle regioni centrali. Le richie-ste di credito sono state prevalen-temente destinate a finanziare ilcapitale circolante e il consolida-mento delle posizioni debitorie.La domanda di prestiti volta alsostegno degli investimenti pro-duttivi è cresciuta per il secondosemestre consecutivo in tutte learee del Paese. Ad affermarlo ilBollettino Bankitalia. Tuttavia,prosegue lo stesso Bollettino,l’aumento nella seconda partedell’anno è stato meno intensoper le regioni del Nord Ovest edel Centro, a fronte di un’accele-razione nel Nord Est e nel Mez-zogiorno. La domanda di finan-ziamenti è stata sostenuta dallerichieste provenienti dai compar-ti della manifattura e dei servizi.
RAPPORTO MISE
Italia, transizioneverso un sistema
energeticoefficiente e
a minor intensità di carbonio
Secondo la “Relazione sullasituazione energetica nazionale”del Ministero dello sviluppo Eco-nomico pubblicata giovedì scor-so, nel 2015, il consolidarsi del-l’offerta di greggio e gas ha eser-citato un’ulteriore pressione al ri-basso sui prezzi; a tale riduzioneè seguita una ripresa dei consuminei paesi OCSE, in particolare inEuropa. È proseguita la diffusio-ne delle fonti rinnovabili con uncontributo rilevante delle econo-mie emergenti, in particolare del-la Cina. Per la prima volta dopo10 anni si è ridotto il commerciomondiale di carbone.
In Italia, continua il Rappor-to, pur permanendo una signifi-cativa dipendenza dalle fontiestere, è continuata la transizio-ne, in corso da alcuni anni, versoun sistema energetico più effi-
(continues to page 14)
(continua a pag. 2)(continua a pag. 2)
pag. 2 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 economia interna
Direttore ResponsabileFrancesco Bartolini Caccia
Direttore Pubbliche RelazioniAdriana Caccia
Pubblicità e MarketingRoberta Andreotti
Grafica e ImpaginazioneManuele Pollina
EditoreAFC Editore
Società Cooperativa
StampaCOPYFANTASY srl
Via Fattiboni, 146 - Roma
Il giornale pubblica in esclusivai servizi “Rapporti Ambasciate”
PubblicitàCommerciale € 230,00 a modulo
Registrazione Tribunale di Roman.16/86 del 10/01/86
Iscrizione RocN. 25374
Invii postaliVia Sistina, 121 - 00187 Roma
Invio comunicati stampa
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Edizione on-line
Registrazione tribunale di Roma
42/2015 del 23/03/2015
Questa testata ha usufruito
del contributo statale art. 3 comma 3
legge 7 agosto 1990 nr. 250
delle banche di minori dimen-sioni ha riflesso sia i vincoli pa-trimoniali, sia il permanere di ti-mori connessi con l’evoluzionedell’attività economica nel suocomplesso o con riferimento aparticolari settori, imprese oaree. Il miglioramento dellecondizioni sui prestiti si è tra-dotto soprattutto in una riduzio-ne degli spread applicati allamedia dei finanziamenti e inun’espansione delle quantità of-ferte. Le banche minori, si leg-ge, hanno però agito con mag-gior cautela sulle posizioni più
rischiose e richiesto maggiorigaranzie sui prestiti alla cliente-la. In base alle indicazioni forni-te dalle banche nel mese di mar-zo, i segnali di ripresa della do-manda di finanziamenti da partedelle imprese e di allentamentodelle condizioni di offerta do-vrebbero confermarsi nella pri-ma parte del 2016.
Finanziamenti percapitale circolantee consolidamentoposizioni debitorie
La missione della sonda LisaPathfinder, realizzata dall’Esacon il fondamentale contributodell’Agenzia Spaziale Italiana -Asi, dell’Istituto Nazionale di Fi-sica Nucleare – Infn e dell’Uni-versità di Trento, ha raggiuntopienamente il suo obiettivo, di-mostrando la fattibilità tecnologi-ca della costruzione di un osser-vatorio spaziale per onde gravita-zionali.
La sonda Lisa Pathfinder èstata progettata proprio per testa-re le tecnologie necessarie a co-struire un osservatorio spazialeper le onde gravitazionali. Inparticolare al suo interno sonostate poste due masse di provaidentiche (due cubi di oro-platinodi 2 kg ciascuna e di lato 46 mm)a una distanza di 38 cm, circon-date da un vettore spaziale, cheha il compito di schermare i cubidalle influenze esterne e che ag-giusta la sua posizione continua-mente per evitare di toccarle.L’aspetto cruciale dell’esperi-mento infatti è aver posto le mas-se in caduta libera, monitorandoche si muovano sotto l’effettodella sola gravità, poiché anche
mHz e 1 Hz, emesse da un ampiospettro di esotici oggetti astrono-mici. L’osservatorio eLisa (LaserInterferometer Space Antenna),già nel programma delle futuregrandi missione Esa, sarà com-posto da tre masse di prova ana-loghe a quelle testate da LisaPathfinder, ma tenute a 1 milionedi chilometri l’una dall’altra econnesse da un raggio laser, chene misura la distanza relativa. Iltriangolo costituito dalle tre mas-se si muoverà lungo un’orbita at-torno al Sole, viaggiando a 50milioni di chilometri dalla Terra.
Lisa Pathfinder è stata lancia-ta il 3 dicembre 2015 e alla finedi gennaio 2016 ha raggiunto lasua orbita operativa, circa 1,5milioni di chilometri dalla Terrain direzione del Sole. La missio-ne ha cominciato la sua attivitàscientifica il 1 marzo.
nello spazio diverse forze – comeil vento solare o la pressione diradiazione della luce solare – di-sturbano le masse di prova e lanavicella.
I risultati dei primi due mesidi attività scientifica della mis-sione dimostrano che le due mas-se di prova a bordo della navicel-la sono in caduta libera nellospazio sotto l’azione della solagravità, del tutto indisturbate daaltre forze esterne, e quindi prati-camente immobili l’una rispettoall’altra. Questo risultato è statoottenuto con una precisione cin-que volte maggiore di quella ri-chiesta in fase di progetto
Il successo ottenuto dalle tec-nologie-chiave della missioneapre le porte allo sviluppo di ungrande osservatorio spaziale, ca-pace di rivelare le onde gravita-zionali di bassa frequenza, tra 0,1
RISULTATI OLTRE LE ASPETTATIVE
Lisa Pathfinder segna la stradaper rivelare onde gravitazionali
nello spazio
RAPPORTO MISE
Italia, transizione verso un sistema energetico efficiente e a minor intensità di carbonio
ciente, autonomo e a minor in-tensità di carbonio.
Nel 2015, dopo un trend ne-gativo di 4 anni, è aumentata ladomanda di energia primaria, so-stenuta dalla più favorevole con-giuntura economica, che rimanetuttavia a livelli storicamente bas-si. Stante una generalizzata ridu-zione delle produzioni nazionalisono aumentate le importazioni,specie quelle di idrocarburi, e ilgrado di dipendenza dall’estero.La minor produzione interna,prosegue il Rapporto, si è estesaanche alle energie rinnovabili: aciò ha contribuito il ritorno dellaproduzione idroelettrica a valorinormali dopo la forte crescita del2014 legata a uno straordinario li-vello delle precipitazioni.
Anche i consumi finali, chetengono conto delle perdite ditrasformazione, sono aumentatiper la prima volta dal 2010 con
un apporto positivo di tutti i set-tori, con eccezione dell’industriale cui dinamiche generali sonostate influenzate da una ricompo-sizione verso i settori più effi-cienti e a minore intensità dienergia.
A fronte di una riduzione del-la produzione di energia elettricada fonti rinnovabili, conclude ilRapporto Mise, si è registratauna crescita del ricorso alle rin-novabili termiche, in particolarelegna da ardere e pellet per il ri-scaldamento, che confermano,come già accaduto nel 2014, ilraggiungimento in anticipo degliobiettivi al 2020 in termini di in-cidenza delle rinnovabili sui con-sumi finali lordi di energia (17per cento).
Proseguono le politiche di so-stegno all’efficienza energetica.Alla fine del 2014, l’indiceODEX, che misura i progressi intermini di efficienza energetica,riportava un lieve miglioramento.
Il differenziale fra i prezzi deiprodotti energetici in Italia e nel-l’Unione europea rimane positi-vo, seppur in riduzione, sostan-zialmente per effetto della diver-sa pressione fiscale. Data la diffi-coltà di ridurre gli usi di energianel breve-medio periodo, la dina-mica dei prezzi si può rifletterein una maggiore spesa e quindiin una perdita di competitivitàper le imprese e in un aggrava-mento della povertà energeticadelle famiglie. L’importanza diquest’ultimo fenomeno richiededi approntare una più accuratamisurazione.
L. R.
che il risparmio giornaliero haaiutato il viaggiatore medio aprolungare i propri viaggi e, diconseguenza, a spendere di piùdurante il soggiorno nella desti-nazione.
“È interessante notare cheTripAdvisor sta avendo un dupli-ce effetto sulla spesa di viaggio -ha commentato Valentina Quat-tro - da un lato i visitatori stannorisparmiando sulla spesa giorna-liera utilizzando il sito per trova-re offerte migliori e, dall’altro,la sicurezza che acquisisconoleggendo le recensioni porta auna crescita del numero deiviaggi e della loro durata”. Lostudio commissionato da Tri-pAdvisor a Oxford Economicsquantifica l’impatto economico alivello globale. È stato compilatoun set di dati su un panel che co-pre più di 100 Paesi nel periodo2009-2014 per capire la relazio-ne tra le metriche della Società ei comportamenti di viaggio.
La dettagliata analisi econo-metrica ha provato che i contenu-ti di TripAdvisor sono un fattorecausale nelle attività di viaggiooltre a essere positivamente cor-relati a queste ultime. La ricercaè stata condotta nel 2015. “Datempo sostengo come il modellodi business di TripAdvisor siauno dei più intelligenti nati dallanew economy del turismo - hacommentato Giancarlo Carniani -ha dato a ogni singola strutturala possibilità di competere allostesso modo aprendo di fatto unmercato nuovo che prima nonesisteva, e questi dati dimostranola sua importanza. È innegabileinoltre come il tema della repu-tazione sia diventato centralenon soltanto per le strutture ri-cettive ma anche per destinazio-ni, ristoranti e musei”. “Manife-sto apprezzamento per la ricer-ca, che testimonia l’importanzadella brand reputation nel per-corso decisionale del viaggiatoree anche una propensione di Tri-
pAdvisor a dotarsi di strumenticonoscitivi avanzati per orienta-re le scelte imprenditoriali - hadichiarato Francesco Palumbo -in questo modo TripAdvisor è di-ventato, inoltre, un interlocutroenella raccolta di dati che consen-tono di discutere e orientare piùin generale anche gli indirizzistrategici e di governance del tu-rismo. Quest’ultimo aspetto èparticolarmente rilevante in con-siderazione della forte attenzionealla raccolta dei dati nell’ambitodel percorso partecipato di co-struzione del Piano Strategicodel Turismo 2016 che è di pros-sima approvazione”. Il numerodi viaggi in Italia influenzati daTripAdvisor nel 2014 è superioreal numero di visitatori annualidel Colosseo, dell’area archeolo-gica di Pompei e degli Uffizi diFirenze messi assieme.
Dallo studio è emerso che icontenuti di TripAdvisor, non so-lo aumentano il numero di viaggieffettuati globalmente, ma porta-no anche i viaggiatori a fareviaggi più lunghi e a prolungareil soggiorno nella destinazione.
S.P.
Si è tenuta a Roma la confe-renza stampa indetta da TripAd-visor, il portale di viaggi piùgrande del mondo, per la presen-tazione del nuovo studio diOxford Economics, realizzatoper analizzare l’impatto che han-no i contenuti creati dagli utentie la rivoluzione digitale sull’eco-nomia del turismo in Italia. Tra irelatori presenti, moderati da Va-lentina Quattro, portavoce perl’Italia, Giancarlo Carniani, Di-rettore Scientifico BTO-BuyTourism Online e General Mana-ger TO Florence Hotels, France-sco Palumbo, Direttore GeneraleTurismo MIBACT e il prof. Ni-cola Nobile, Senior Economist diOxford Economics. In Italia lerecensioni di TripAdvisor hannogenerato una spesa turistica di2,3 miliardi di Euro e hanno sup-portato 47.000 posti di lavoro nel2014, è quanto emerge da un’a-nalisi statistica globale su viagginazionali e internazionali.
Il report “Contributo Econo-mico Globale di TripAdvisor”,elaborato da Oxford Economicsper conto di TripAdvisor, rivelache la mole di contenuti, recen-sioni dei consumatori e strumentidi prenotazione del sito non solohanno influenzato il 10% dellaspesa di viaggio mondiale, mahanno anche generato 22 milionidi viaggi turistici in un solo an-no, di cui 600.000 solo in Italia.Nessuno di questi viaggi avrebbeavuto luogo se non fosse statoper i contenuti di TripAdvisor.Se da una parte lo studio condot-to da Oxford Economics ha evi-denziato che i viaggiatori, chehanno utilizzato il portale duran-te la pianificazione del proprioviaggio, hanno effettuato unaspesa media giornaliera inferiorerispetto agli altri viaggiatori, dal-l’altra parte questa riduzione èstata più che compensata dall’au-mento del numero e della duratadei viaggi che quei viaggiatorihanno effettuato. Ciò significa
TripAdvisor: l’impatto dei contenutidigitali sull’economia del turismo
in Italia, fa viaggiare meglio e di più
(dalla prima pagina)
(dalla prima pagina)
Terza pagina Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 3
mane, lui ci ha regalato un picco-lo saggio su politica e Parlamen-to. “Sono stato in politica perventi anni, Senatore, fra i fonda-tori di Alleanza Nazionale e co-nosco bene il ruolo della politicae del Parlamento - esordisce –. IlParlamento è come un'aula diTribunale dove c'è accusa e dife-sa, vale a dire, maggioranza eopposizione ma manca la corte.Detto ciò, ogni “sentenza” è giàprecostituita: vince la maggio-ranza. Trattasi di una cattiva im-postazione istituzionale che ta-glia ogni valore al Parlamento.Di fatto siamo una RepubblicaGovernativa e non Parlamentare.Sprechiamo le migliori energienelle polemiche e non ci concen-triamo sui fatti. Il Paese è in unasituazione davvero preoccupante,ma se non si da luogo a un ri-scatto morale ed etico, andremosempre peggio e premieremosempre di più la furberia. La si-tuazione di Roma è molto triste enon credo che i 5 Stelle farannochissà che cosa. Roma va risana-ta e i romani devono collaborare.Nel mio libro, sulla politica scri-vo la verità, quel tanto di farsache c'è nella politica e di imbro-
glio nei confronti dei cittadini, unimbroglio che loro stessi voglio-no ,in quanto protagonisti dellaclasse politica”.
La solidarietà è un elementomolto forte nella vita del Genera-le Ramponi che si traduce in so-stegno ad importanti iniziative divolontariato quali, la collabora-zione con i Centri di recuperotossicodipendenti di Muccioli, diDon Gelmini e di Padre Morittu,a lui si debbono l'istituzione diun Centro di ippoterapia per di-sabili e l'organizzazione di unacampagna per la raccolta di san-gue. Anche la mensa dei poveridel Convento di S. Antonio a Ro-ma ha sempre potuto contare sul-la sua disponibilità, ha inoltre co-struito due asili in Tanzania, cheassicurano l'educazione e la nu-trizione di centocinquanta bam-bini. “Occuparmi di solidarietàmi gratifica –dichiara -. L'ultimainiziativa che ho intrapreso, gra-zie al contatto con un sacerdotedel Congo, è rivolta a 72 fami-glie per sostenerne progetti di la-voro. I soldi non sono regalatima prestati e verranno reimpie-gati. In questo modo creeremoun notevole fondo a rotazione
che finirà per dar vita al miraco-lo di costituire la sorgente dellosviluppo di una ragguardevolearea di quel paese africano”.
E, infine, le Radici. Quelleche ognuno di noi si porta con séper tutta la vita. Le radici del Ge-nerale Ramponi nascono in Emi-lia e si ramificano in molti luoghi,anche all'estero. “Ho vissuto daragazzo un periodo molto inten-so; allora non si poteva discutereil fascismo perchè insieme al fa-scismo c'erano le monarchie, ilcomunismo, il nazismo. Eravamopiù protagonisti allora di quantonon lo siano i ragazzi di oggi, piùcattivi. Noi celebravamo Sparta,il proverbio cinese “fai soffrire atuo figlio il freddo e la fame” , ce-lebravamo certe forme dure dieducazione che secondo noi tem-pravano il carattere, l'uomo. Mol-ti genitori oggi hanno rinunciato,per quieto vivere o per pigrizia eindolenza, al ruolo che i nostrigenitori avevano con noi. Loro,pur amandoci infinitamente, sa-pevano essere duri. Per noi loschiaffo o il castigo erano una li-berazione, era un modo per rime-diare all'errore commesso”. Econ tristezza d'animo conclude“Mia mamma era un'insegnanteelementare, non esiste in Italia unmonumento alla madre e neppurealla maestra”.
Adriana Caccia
libro “Val la pena di vivere”,un'autobiografia ricca di aneddotiche si sono succeduti nella sualunghissima carriera militare epolitica, presentato nelle più au-torevoli sedi istituzionali, primofra tutti il Senato. “Sono stato re-stio per molto tempo nello scri-vere un'autobiografia, prosegue– poi ho deciso di mettere nerosu bianco, episodi della mia vita,fantasiosa e ricca di incarichientusiasmanti. Vieni al mondosenza che nessuno te lo chieda,muori senza che nessuno te lochieda, in un attimo si concludetutto”. Ho scritto il libro per farsì che i giovani traggano la con-vinzione che comunque val la pe-na di vivere”.
Nominato Generale nel 1979;dal 1977 al 1980, Addetto Milita-re presso l'Ambasciata italiana aWashington; dal 1982 al '85, Co-mandante della Regione Militaredella Sardegna; dal 1985, CapoUfficio del Segretario generaledella Difesa e Direttore Naziona-le degli Armamenti; nel 1988,Sottocapo di Stato Maggiore del-la Difesa; dall'1989 al '91, Co-mandante Generale della Guardiadi Finanza e, dal 1991 al '92 Di-rettore del SISMI, per citare gliincarichi di maggior prestigio.
Avendo anche avuto una car-riera politica, gli abbiamo chiestoun parere sulle elezioni ammini-strative,in particolare quelle ro-
Una serie di onorificenze alsuo attivo per “Le eccezionaliqualità morali, intellettuali eprofessionali”, carriera militaretutta in ascesa che lo ha portato aricoprire le cariche più prestigio-se, partecipazione alla politicadurata un ventennio e, non da ul-timo, il suo impegno nel sociale;il Generale Luigi Ramponi è unpersonaggio di elevato spessore.
Una bandiera italiana lo ac-compagna nel suo lungo tragittodi vita “L'unico furto che ho fattoin vita mia - sostiene – la stessabandiera che portavo come Al-fiere del Reggimento, l'ho ritro-vata, da Colonnello, dimenticatain un cassetto, molti anni dopo.L'ho incorniciata e da allora miha sempre seguito, è venuta allascuola di Guerra, negli StatiUniti, alla Brigata, al Comandodella Guardia di Finanza, ai Ser-vizi Segreti, alla Camera, al Se-nato. Con lei dietro la mia scri-vania io non ho paura di niente”.
Per il Generale la bandiera haun significato profondo: “Neiluoghi pubblici si vedono ban-diere, lerce, sporche, trasandate.La bandiera è il simbolo del tuoretaggio storico e dovrebbe esse-re esposta con orgoglio: linda. Igiovani oggi sono sfiduciati ehanno perso il senso della Pa-tria”.
E ai giovani, oltre che haipropri figli, il Generale dedica il
“Val la pena di Vivere”Lo assicura, nel suo libro, il Generale Luigi Ramponi
Un’estate di grande mUsica firmata rmc
Un’alternanza di concerti
di alcuni tra i più importanti
artisti internazionali nell’am-
bito della musica vocale a
cappella e di masterclass e
workshop tenuti da inse-
gnanti di fama mondiale: il
Camp, quest’anno affidato
alla formazione inglese a
cappella, The Swingles (già
The Swingle Singers) sarà
affiancato da VocalMentor,
workshop di approfondi-
mento per professionisti te-
nuto da Peder Karlsson e
Katarina Henryson (The
Real Group) e Vocalmente
Studio, dedicato alla voce
registrata con Erik Bosio dei
Cluster e Bill Hare, vincitore
di un Grammy e produttore
dei Pentatonix. L’appunta-
mento è dal 25 al 28 agosto
a Fossano (Cuneo), nella
cornice dello splendido ca-
stello degli Acaia del 1314 e
del Teatro i Portici.
VOCALMENTE.
In tour da più di un anno
tra Europa, Asia e America,
dopo i sold out a Roma, Mi-
lano e Firenze dello scorso
anno, Mika torna in Italia con
tutti i più grandi successi. E’
venuto a farsi intervistare
negli studi di RMC: “Gli abiti
da indossare ai miei concerti
– ha raccontato Mika – sono
stati realizzati in collabora-
zione con la maison Valenti-
no e mi è piaciuto scoprire
che sono quasi tutti sarti
molto giovani e hanno lavo-
rato con grande energia ed
entusiasmo”. Pregio o difet-
to? Mika è sempre in ritardo:
“Arrivo all’ultimo minuto an-
che in aeroporto – ammette
sorridendo - Le hostess di
terra delle varie compagnie
di volo dell'aeroporto di Li-
nate quando vedono il mio
cognome sulla lista passeg-
geri sanno già che chiude-
ranno il volo all'ultimissimo
secondo”. La video intervista
integrale è su radiomonte-
carlo.net. Dopo il successo
da doppio disco di platino
della hit “Beautiful Disaster”
(con Fedez), l’attuale singolo
di Mika è “Hurts (remix)”,
estratto dal suo album “No
Place In Heaven”. “Hurts”
tratta delle ferite che le paro-
le possono lasciare e fa parte
della colona sonora di “Un
bacio”, il film di Ivan Cotro-
neo. Il pubblico italiano e non
solo, si è dato appuntamento
a Bari e Palermo (24 e 26
giugno), poi a Pistoia, Geno-
va, Perugia (5, 6 e 10 luglio),
e ancora Padova, Barolo,
Trieste (12, 17, 28 luglio), fino
a Chieti, Roma e Cernobbio
vicino a Como (30, 31 luglio e
2 agosto).
MIKA.
Radio Monte Carlo è una
radio musicale dai contenuti
di qualità. Lo confermano
anche le ricerche e i son-
daggi: il pubblico che sce-
glie di ascoltare RMC per la
musica trasmessa rappre-
senta il 98%, mentre per l’in-
teresse dei contenuti – ar-
gomenti, approfondimenti
nei programmi, notiziari – la
scelta a favore di RMC corri-
sponde all’81%. RMC si può
ascoltare ovunque nel mon-
do, è seguita attraverso la
App e il sito radiomontecar-
lo.net. E se la musica è un
valore per RMC, l’estate è
una grande occasione per
andare incontro al proprio
pubblico e incontrarne di
nuovo, insieme a quegli arti-
sti, italiani ed internazionali,
che fanno parte del dna mu-
sicale di RMC. Sono le ini-
ziative e i concerti di qualità
che la radio italiana del
Principato di Monaco pro-
muove e firma con partner-
ship di prestigio. Non c’è
che l’imbarazzo della scelta
per chi ama e cerca buona
musica durante le vacanze,
andando anche alla scoper-
ta di luoghi suggestivi ricchi
di arte, cultura, storia.
Il Piemonte e Torino pul-
sano per l’importante rasse-
gna a Grugliasco, apertasi lo
scorso 16 giugno e in pro-
gramma fino al 30 luglio. Il
festival GRU Village è dive-
nuto un punto di riferimento
culturale e d’intrattenimento
dell ’estate piemontese.
Grandi ospiti, una program-
mazione eclettica, una loca-
tion d’eccezione in mezzo al
vour, tra i più celebri statisti
italiani. Dopo il debutto con
Jack Savoretti e Path
Metheny, sono attesi in lu-
glio G3 feat. Joe Satriani,
Steve Vai, The Aristocrats
(3), Cindy Lauper (7), Fio-
rella Mannoia (9), Luca Car-
boni (15), Anastacia (19),
Franco Battiato e Alice con
Giovanni Caccamo (25),
Francesco De Gregori (30).
verde hanno consolidato il
successo del festival GRU
Village. Massimiliano Petro-
ne, pittore e street artist to-
rinese, che ha partecipato
alla Biennale di Venezia, ha
ideato l’immagine della ras-
segna, creando un ritratto in
chiave rock del piemontese
Camillo Benso Conte di Ca-
GRU VILLAGE.
Siamo a Barolo, nella
mecca del vino italiano, nel
magnifico paesaggio delle
Langhe piemontesi, patri-
monio UNESCO, palcosce-
nico naturale per ospitare
nelle sue piazze musica, in-
contri, dialoghi con premi
Nobel per la letteratura,
star della musica italiana e
Letteratura Svetlana Alek-
sievič, poi Mauro Corona,
Michel Houellebecq, Stefa-
no Benni, Abel Ferrara, Lu-
ciano Ligabue, Erri De Luca,
Francesco Renga, Beppe
Severgnini e no solo. Oltre
ai concerti di artisti come
Elton John, Marco Mengoni,
Mika, Niccolò Fabi e Negra-
maro.
internazionale, registi di fa-
ma mondiale. I l tutto in
un'atmosfera informale di
confronto e crossover tra le
arti, che vede protagonisti
scrittori, filosofi, registi ma
anche musicisti che prende-
ranno la parola in veste di
narratori e di poeti. Dal 14
al 18 luglio sono attesi ospiti
di alto livello per gli incontri
del Festival di Letteratura,
come il premio Nobel per la
COLLISIONI.
"Top State for doing business"per il basso livello di tassazioneimprese (da tenere presente chebenefici fiscali, ammontare delletasse e tempo di esenzione ven-gono negoziati di volta in volta aseconda del tipo di investimen-to).
Bassa presenza sindacale,pressione fiscale societaria parial 5%, fra le più basse del Sudeststatunitense, e un'assente localincome tax, sono solo alcuni deivantaggi che lo Stato presenta.Altri incentivi fiscali sono il JobTax Credit (JTC), un credito chepuo' eliminare ben il 50% deicontributi aziendali se l'impresacrea o espande infrastrutture eposti di lavoro, e il CorporateHeadquarters Credit, credito tri-butario concesso nell'ammontarepari al 20% del costo sostenutodall'azienda per la costruzionedell'edificio dove l'azienda ha lasede centrale.
Consolato Generale d'Italia a Miami
tori sono iscritti ad un sindacatocontro il 24,6% a New York). E'anche per questo che il SouthCarolina si e' classificato per ilterzo anno consecutivo al primoposto nella creazione di posti dilavoro. Charleston e' stata dichia-rata la citta' piu' vivibile negliStati Uniti (Travel and Leisure,July 2015) e la 7ma per il lavoronegli Stati Uniti (Forbes, dicem-bre 2014).
Secondo le statistiche delCensus Bureau l'attrattività delloStato per gli americani cresce dianno in anno registrando un flus-so di immigrazione pari al +3,2%nel 2011, +5,6% nel 2012, +6%nel 2013, +8,18% nel 2014 e ben+9,4% nel 2015. L'economia del-la Carolina del Sud è florida. Lacrescita in termini di popolazionee di PIL sono dovuti essenzial-mente agli incentivi che il Pal-metto State offre alle imprese,fornendo particolari vantaggi siaagli imprenditori che ai lavorato-ri. Nel 2015 il South Carolina sie' classificato terzo nella lista
Nel corso di una missione inSud Carolina, il Console Genera-le d’Italia a Miami Gloria MarinaBellelli, accompagnata da rap-presentanti della Camera diCommercio italo-americana consede a Miami (Italy-AmericaChamber of Commerce Southea-st), ha avuto incontri presso laCharleston Regional Develop-ment Alliance, la locale agenziadi sviluppo economico, ai qualihanno partecipato le principaliistituzioni locali (dal South Caro-lina Department of Commerce,agli enti economici World TradeCenter Charleston, il Global Bu-siness, Development, Charle-s t o n - D o r c h e s t e r - B e r k e l e yCounty) per esplorare le prospet-tive di una collaborazione econo-mico-commerciale con lo Statoin questione.
Il South Carolina presenta in-fatti caratteristiche che ne fannoun luogo altamente favorevoleallo sviluppo di attivita' impren-ditoriali, come dimostra il fattoche sia sede di importanti indu-strie. In particolare lo Stato pre-senta un clima favorevole agli in-vestimenti per le contenute retri-buzioni salariali dovute anche al-la bassa sindacalizzazione dei la-voratori (solo il 2,2% dei lavora-
SOUTH CAROLINA
Grandi opportunità per gli investitori
pag. 4 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 economia estera
cambiamento climatico ed econo-mia a basse emissioni di carbonio;cultura, società civile, buon go-verno, diritti e libertà fondamen-tali e giustizia e affari interni.
L'accordo sarà applicato invia provvisoria a decorrere dalladata prevista nell'articolato, in at-tesa del completamento dellepertinenti procedure di ratifica,conclusione o entrata in vigore.Nel nuovo periodo di program-mazione i fondi a disposizionedei 15 Paesi beneficiari ammon-tano a 2,8 miliardi di euro. AllaBulgaria sono destinati 210,1 mi-lioni di euro, in netto aumento ri-spetto ai 126,6 milioni del perio-do precedente.
Il 3 maggio 2016 l'Unione eu-ropea, l'Islanda, il Principato delLiechtenstein e il Regno di Nor-vegia hanno firmato un accordoche istituisce un nuovo meccani-smo per i contributi finanziari deitre paesi partner per il periodo2014-2021.
Il nuovo meccanismo finan-ziario è inteso a ridurre le dispa-rità economiche e sociali nellospazio economico europeo. In for-za dell'accordo le dotazioni speci-fiche per paese saranno assegnateai seguenti settori prioritari: inno-vazione, ricerca, istruzione ecompetitività; inclusione sociale,occupazione giovanile e riduzionedella povertà; ambiente, energia,
Nuovo meccanismo per i contributi finanziari di Islanda,
Liechtenstein e Norvegianel periodo 2014-2021
merestero ha interpretato un ruo-
lo di primo piano rispetto alle te-
matiche trattate, avvalorato, in-
nanzitutto, dall’ampia rete di
soggetti associativi e di operatori
che ne fanno parte, dalla quantità
e qualità delle esperienze acqui-
site nonché dall’incisiva funzio-
ne di ponte che la stessa svolge
tra le imprese italiane e quelle
estere.
Le esperienze imprenditoriali
delle aziende che hanno preso
parte al convegno hanno confer-
mato, poi, il ruolo strategico del-
la Rete delle CCIE nell’imple-
mentazione di un nuovo modello
di internazionalizzazione, basato
sullo scambio e l’interrelazione
delle business community italiane
presenti nel mondo. Si tratta di
modelli di successo, accomunati,
al tempo stesso, dall’elevato con-
tenuto innovativo e tecnologico
dei settori in cui operano e dalla
centralità dei processi di interna-
zionalizzazione portati avanti nel
corso del tempo.
Si è svolto venerdì 24 giugnoa Roma il seminario “La rete del-le comunità d’affari italiane al-l’estero per una nuova interna-zionalizzazione”. Il convegno èstato organizzato dal Comitatopermanente Italiani nel Mondo ePromozione del Sistema Paesedella Camera dei Deputati in col-laborazione con Assocamereste-ro - l’Associazione che riuniscele 78 Camere di Commercio Ita-liane all´Estero (CCIE) presentiin 54 Paesi.
Al centro del dibattito, il te-ma dell’internazionalizzazione diimpresa ed il ruolo strategico in-terpretato dalle business commu-nity italiane presenti nel mondoper un nuovo modello di aperturaverso i mercati esteri. L’incontrosi inserisce nel contesto degli ap-puntamenti dedicati al tema, tracui il XVII Meeting dei SegretariGenerali delle CCIE che si è te-nuto giovedì 23 giugno a Romapresso il Centro Congressi RomaEventi.
Al convegno del 24 Assoca-
Ruolo strategico delle CCIEnell’implementazione di un nuovomodello di internazionalizzazione
400 centrali che le imprese pub-bliche e private contano di co-struire nel suddetto periodo, prin-cipalmente a energia verde” hadetto il responsabile della Sener,Pedro Joaquín Coldwell, durantela presentazione del documento.E’ inoltre allo studio anche losmantellamento di 140 impianti“obsoleti e inefficienti”.
Raggiungeranno i 132 mi-liardi di dollari nell’arco deiprossimi 15 anni gli investimen-ti in elettricità in Messico: lo hacomunicato la Secretaria deEnergía (Sener), precisando chein base al Programa de desarrol-lo del sistema eléctrico nacio-nal, (Prodesen) 2016-2030 lamaggior parte della somma pre-vista è destinata alla generazio-ne di energia elettrica (99 mi-liardi di dollari); per la trasmis-sione saranno investiti 15 mi-liardi, per la distribuzione 18miliardi.
“Entro il 2030 saranno ag-giunti 57 Gigawatts di capacitàaddizionale di generazione elet-trica che saranno ottenuti dalle
MESSICO
Annunciatiinvestimentimiliardari
in elettricità
Il principale giornale econo-mico israeliano Globes riporta undato positivo per le startup israe-liane. Nonostante si registri, an-che a livello globale, un rallenta-mento dell'industria dell'high-te-ch, le startup nazionali sembre-rebbe che non rilevino problemidi finanziamento. Soltanto nellaprima settimana di giugno, infat-ti, 13 startup locali hanno raccol-to la cifra impressionante di 237milioni di dollari, un risultatostraordinario che segue un mesedi maggio altrettanto reddititziocon la app Via che permette didividere il costo di una corsa intaxi che ha raccolto 100 milionidi dollari e la app Gett (ex Get-Taxi) che ha incassato 300 milio-ni di dollari di investimenti daparte di Volkswagen.
Tra i campioni del mese digiugno vi sono Walkme, sito gui-da per lo sviluppo di siti web con50 milioni di dollari, Trax, com-pagnia di image retail recogni-tion con 40 milioni di dollari,Weka, societa' per il data storagecon 32 milioni di dollari, Sun-daysky, societa' di smart videocon 30 milioni di dollari, Zimpe-rium, sviluppatore di sistemi dicyber sicurezza mobili con 25milioni di dollari, Early Sense,startup del settore medicale spe-cializzata in sistemi di monito-raggio dei pazienti con 25 milio-ni di dollari. Seguono compagniedi analisi di bigdata e businessintelligence, sistemi di b2b per lerisorse umane e sistemi per l'ac-quisto di cibo a distanza con im-porti inferiori ma pur sempre po-sitivi per il settore delle startuppreso nel suo insieme.
ISRAELE
Risultati positiviper le startup
il ministro dei Lavori Pubblici,Rogelio Frigerio, presentandol'iniziativa al Palacio de AguasCorrientes.
Il ministro ha tenuto a fuga-re ogni sospetto riguardo allacorruzione associata ai lavoripubblici, in merito alle inchiesteche al momento interessano al-cuni imprenditori del settore.
Il Plan Nacional del Aguapunta a sviluppare opere, piani,programmi e progetti di inge-gneria per implementare, a lun-go termine, le infrastrutture dicui più necessita il paese.
Il governo di Buenos Airesha dato il via al Plan Nacionaldel Agua, che prevede investi-menti per 40 miliardi di dollari ecreerà, stando alle aspettative,mezzo milione di posti di lavoroprevedendo l'installazione di55.00 km di tubature. “Questo èil piano di infrastrutture più am-bizioso della storia, lo faremocon assoluta trasparenza e do-vremo assicurarci che non esistaalcun collo di bottiglia per rag-giungere l'obiettivo di coprire il100% della domanda di acquapotabile entro il 2019” ha detto
Acqua, programma nazionale per infrastrutture
avanti col supporto della Fede-
ración de Cooperativas de las
Verapaces, con sede a Cobán,
l'Universidad Mesoamericana di
Quetzaltenango e la Cooperati-
va San José Obrero di Esquipu-
las. I tre centri, sostenuti dal go-
verno centrale, si aggiungono
ad altri otto concepiti con l'ap-
poggio di enti privati ed accade-
mici, che nelle parole del vice
ministro dell'Economia, Ezra
Orozco, “rappresentano un otti-
mo esempio di Partnership pub-
blico privato”.
Fonte:internationalia.org
Parlando a imprenditori e
cooperative nazionali, il ministro
dell'Economia, Rubén Morales,
ha annunciato la creazione di tre
centri per la promozione delle
micro, piccole e medie imprese,
per sviluppare la creazione di po-
sti di lavoro e redditi.
Morales ha presentato la
strategia del governo per rilan-
ciare l'economia e ridurre la po-
vertà, sottoscrivendo un accordo
di cooperazione con dirigenti di
tre enti preposti allo scopo con
base nelle città di Cobán, Quet-
zaltenango – seconda citttà del
Guatemala – ed Esquipulas. Il
piano, denominato “Promoción
de la Micro, Pequeña y Mediana
Empresa (Promipyme)”, si basa
su un modello internazionale di
successo (Small Business Deve-
lopment Centers), adattato alle
necessità del paese più popoloso
del Centroamerica.
L'iniziativa sarà portata
GUATEMALA
Impulso allepiccole e medie
imprese
no al di sotto delle potenzialita'.
Ma bisogna prendere in conside-
razione l'andamento globale del-
l'economia, e allora possiamo
esprimere una soddisfazione mo-
derata, sperando che la presenza
dell' imprenditoria italiana salga
ad un livello piu' alto: oggi gli ita-
liani sono i settimi investitori in
Croazia sulla lista della graduato-
ria, e noi certamente auspichiamo
anche qui un acceleramento.
Le attivita' economiche italia-
ne sono presenti in Croazia e si
fanno sentire: molte sono le ditte
che hanno delocalizzato la propria
produzione in Croazia, e molte al-
tre sono in lista di attesa. L'Amba-
sciata croata, lavorando congiun-
tamente con le camere di commer-
cio, sta lavorando per organizzare
un forum economico, l'autunno
prossimo a Zagabria, proprio per
stimolare l' interesse italiano per
gli investimenti in Croazia.
D' altra parte, il Governo
croato ha varato un piano di sti-
moli e incentivi per ogni investi-
tore straniero, a partire dalla de-
tassazione fino a stimoli concreti
per ogni posto lavoro aperto,
specialmente nelle zone sottosvi-
luppate.
Su quali settori si sta pun-
tando?
Tutti i settori sono aperti agli
investimenti e alla cooperazione
con ditte italiane: la Croazia usu-
fruisce di una mano d'opera alta-
mente qualificata, nelle industrie
cantieristiche, nell' edilizia, nella
meccanica, nel settore tessile.
Ma le piu' grandi opportunita' so-
no nel settore agro-alimentare,
nelle regioni di alto potenziale di
sviluppo agrario. Ci sono ancora
dei terreni incolti nella regione
della Lika o della Slavonia, che a
suo tempo era il granaio dell' Au-
stria-Ungheria. Ora abbiamo bi-
sogno di nuove tecniche della
produzione alimentare, tendendo
in contro che dopo la guerra e'
avvenuta una fuga dalle zone
agricole verso le citta'. E qui la
connessione con il turismo e' ov-
via, perche' oggi noi importiamo
dall' estero quasi il 75% dei ge-
neri alimentari riciclati poi nell'
industria alberghiera e di ristora-
zione.
In quale modo vengono age-
volate le aziende che investono
nel Paese?
Il primo punto e la detassa-
zione, a medio o lungo termine,
in caso di assunzione di un note-
vole numero di forza lavoro. Poi
ci sono gli stimoli concreti, per
l'apertura di ogni posto lavoro, in
dipendenza dalle zone. Ci sono
gli stimoli per la costruzione di
strutture industriali, capannoni e
edifici, che anche usufruiscono
di un tot di incentivi prescritti dal
Governo e dal Ministero per l'e-
conomia. Infine, non bisogna
escludere anche la possiblita' di
accedere ai fondi strutturali e di
coesione dell’UE, perche' l'UE
ha deciso di mettere a disposizio-
ne della Croazia circa 8 miliardi
di euro. Questo soldi verranno
spesi anche per la cooperazione
tra ditte croate e ditte prove-
nienti dai paesi dell' UE, e spe-
cialmente da quelli che hanno gia
una esperienza di attingere ai
fondi europei.
Quali sono le principali po-
litiche attuate a favore di gio-
vani, lavoro, donne e parità di
diritti?
Il problema della disoccupa-
zione dei giovani e' ancora uno
dei problemi piu' scottanti del
paese: disoccupazione generale al
14,3 %; quella giovanile al44%. Il
governo ha varato un programma
di occupazione „ad interim“, cioe'
aiuta quelle istituzioni che per via
della „spending review“ hanno
dovuto imporre un blocco agli
impieghi. D'altra parte, si stimola
a livello governativo il primo im-
piego dei giovani. La parita' dei
diritti delle donne e' un obiettivo
prioritario, perche' esiste una me-
moria dello stato sociale che, pri-
ma della guerra, garantiva la pie-
na parita' tra sessi. Ora ci vuole
un controllo piu' attento, perche'
molti nuovi imprenditori si com-
portano da „prenditori“ special-
mente nelle grandi catene com-
merciali. La societa' croata ha isti-
tuito degli uffici di „ombudsman“
proprio per la parita' delle donne,
per la tutela dei minorenni, e qui
e' importante anche il controllo la
tutela della societa' civile.
Il turismo rimane ancora
parte fondamentale del Pil del
Paese? Come si sta sviluppando?
Il turismo quest'anno e cre-
sciuto fino ad alimentare il 18%
del PIL nazionale. Da una parte e
un indicatore positivo per l' anda-
mento della economia in genera-
le, ma d' altra parte bisogna tene-
re in conto che e' proprio il turi-
smo un settore molto „fluido“
dell' economia, che dipende da
fattori esterni, sovente incontrol-
labili. Quest'anno la Croazia avra'
il vantaggio della sicurezza, che
molti altri paesi turistici hanno
perduto per via del terrorismo e
dell' incertezza generale. I flussi
turistici sono stati gia sviati verso
la Croazia – e l' Italia, in quanto
destinazioni sicure, organizzate
ed anche economiche. Ma qui bi-
sogna stare attenti, perche' le tur-
bolenze sul mercato possono su-
bire un riflusso, specialmente se
si riaprono le rotte Balcaniche,
anche se la costa Croata non ne
risente perche' le rotte dei profu-
ghi passano per il continente. E
qui e' molto importante il collega-
mento tra Italia e Croazia, e qui e'
proprio la Macroregione Adriati-
co-Ionica che dovrebbe facilitare
con la sua strategia dei collega-
menti, a unire le due sponde dell'
Adriatico, e di stimolare la co-
struzione di una autostrada da
Trieste fino a Patras, che dovreb-
be unire via terra tutti i paesi e le
regioni di questa Macroregione.
Tribuna Economica
(© Riproduzione riservata)
La Macroregione, dal punto stra-
tegico, mira a trasportare l'asse
decisionale dal Nord al Sud Euro-
pa, in una regione che, anche se
non si puo' definire „liquida“, per-
lomeno e' „fluida“: da qui passa-
no i flussi migratori verso l'Euro-
pa, sia dall'Italia che dai Balcani,
e' la regione piu’ vicino ai focolai
di crisi del Medio Oriente, e dal
punto economico, e' una regione
che ha bisogno, piu’ di tutte le al-
tre, di solidarieta' e sostegno da
parte dell' Europa piu' sviluppata.
Con la Macroregione l'Europa
vuole superare anche questo gran-
de buco nero nella pancia dell'Eu-
ropa – che consiste di paesi che
non fanno ancora parte dell' Euro-
pa unita, ma che vogliono farne
parte perche' hanno bisogno di
pace, di solidarieta', di sviluppo e
di rispetto dei valori democratici e
di diritti umani.
Come, l’Italia, influisce nel-
l’economia e nella società croa-
ta?
L'Italia e il nostro primo part-
ner commerciale, con 4,5 miliardi
di euro di interscambio. Se si pa-
ragona questa cifra all'importo
dello scambio italiano con l'Egit-
to, che e' appunto di questa cifra,
allora basta paragonare la gran-
dezza dell' Egitto e la grandezza
della Croazia. Naturalmente, sono
le importazioni dall'Italia che pre-
valgono sulle esportazioni dalla
Croazia, ma se si prende in consi-
derazione l'apporto dei turisti ita-
liani, allora si arriva ad un indice
importante per l'economia croata.
Dunque, l'Italia con le sue attivita'
economiche e' un fautore impor-
tante dell' economia croata. An-
che se gli investimenti italiani so-
La Croazia e' dal 2013 mem-
bro dell'UE e “vuole essere un
componente attivo della famiglia
europea”. Il cammino verso l'in-
dipendenza, 25 anni fa, “e' stato
contraddistinto proprio dalla no-
stra ambizione di appartenere
all'Europa anche politicamente,
perche' si da il caso che in Euro-
pa prevale una forte identita' eu-
ropea, che attinge a tre fonti: ai
valori e all'appartenenza all'Eu-
ropa Centrale, all'Europa Medi-
terranea e all'Europa del Sud,
comunemente nota all'Occidente
come Europa Balcanica”. Dal-
l'altra parte, il posizionamento
internazionale e' anche condizio-
nato dalla nostra appartenenza
alla Nato, della quale il Paese fa
parte dal 2009. “Quando dico
che la Croazia vuole giocare un
ruolo attivo, allora dico che ci
sentiamo anche parte della com-
munita' Adriatico-Ionica, e pro-
prio qui vogliamo dare un con-
tributo alla pace nell' Europa e
nel Mediterraneo”.
Parlando di Europa, l’Amba-
sciatore croato Damir Grubiša,
apre l’intervista rilasciata a Tri-
buna Economica:
Ambasciatore Grubiša, che
cosa è e quali sono gli aspetti
fondamentali che caratterizza-
no la Macroregione Adriatico-
Ionica?
La Macroregione Adriatico-
Ionica e' la piu' giovane delle ma-
croregioni, dopo la regione Balti-
ca e la macroregione Danubiana.
Cio' che caratterizza la Macrore-
gione e' che essa riunisce otto
paesi, dei quali quattro fanno par-
te dell'UE, mentre quattro sono
ancora incamminati verso la UE.
Pace, solidarieta', sviluppo e rispetto dei valoridemocratici e diritti umani
Macroregione Adriatico-Ionica: quattro,degli otto Paesi, guardano
all’Europa unitaDamir Grubiša, Ambasciatore di Croazia
in Italia parta a Tribuna Economica di Europa,rapporti con l’Italia e investimenti
RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 5
l’interscambio commerciale:+9,1% rispetto al 2014 superan-do così i 30 miliardi di euro.
La Croazia continua a realiz-zare gli scambi commercialiprincipalmente con i Paesi Euro-pei, specialmente con quellidell’Unione Europea: nel 2015l’interscambio Croazia – UE èstato pari a 22,1 miliardi di € (il74% ca. dell’interscambio croatototale, +12,1%).
Nel 2015 l'Italia si colloca alsecondo posto dopo la Germania;il valore dell’interscambio bilate-rale è stato di quasi 4 miliardi dieuro (13,3% del totale dell’inter-scambio commerciale croato;crescita del 2,6% rispetto al2014).
L’Italia si conferma tutt’oraquale principale mercato di desti-nazione (le esportazioni croate
verso l'Italia– pari a 1,55 miliardidi euro - sono aumentate del7,4%, ma rimane il secondo for-nitore, con il valore delle fornitu-re italiane in lieve flessione (-0,3%) pari a 2,44 miliardi di euro(13,2% dell’import croato).
Il principale concorrentedell’Italia è la Germania il cui in-terscambio bilaterale è stato di4.2 miliardi di euro (13,9% del-l’interscambio totale) con un au-mento dell'11% rispetto al 2014.In aumento sia le importazionicroate dalla Germania (+10,5%)che a fine anno 2015 sono statepari a 679 milioni di euro (15,5%dell’import croato), che le forni-ture croate verso la Germania(1,3 miliardi di euro, 11,3%dell’export croato; aumento del12,2%).
Nel primo trimestre del 2016c'e' stato un incremento del PILdel 2,7% maggiore di quello pro-nosticato dagli esperti del settoreeconomico. L'Istat croato ha an-che rilevato che questo e' il sestotrimestre consecutivo in cui ilPIL aumenta. La crescita e' do-vuta alle esportazioni, salite del9,4% rispetto allo stesso periododell'anno scorso. Inoltre, la spesafamiliare e' aumentata del 2,8%,mentre gli investimenti hanno re-gistrato una crescita del 4,3%.
La tendenza è confermata an-che dai dati Eurostat sulla produ-zione industriale di marzo in cre-scita del 5% rispetto al mese difebbraio, mentre lo scorso annola crescita relativa allo stesso pe-riodo risultava del 6,9%; si trattadel 14mo mese consecutivo dicrescita, circostanza che non siverificava dal 2007, conseguenzadel recupero nella domanda este-ra e della diminuzione delle scor-te per il 2015.
Tornando ai dati dell’IstitutoCroato di Statistica, buone noti-zie arrivano anche dai dati preli-minari relativi all’anno 2015 sul-
Vivacità della Croazia: Pil a +2,7%, produzione
industriale a +5% e +9,1% per il commercio estero
pag. 6 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 RAPPORTI AMBASCIATE
Il settore finanziario in Croa-
zia e’ ben sviluppato e il proces-
so di privatizzazione e’ sostan-
zialmente completato; l'unica
banca ancora in mano pubblica è
la “HPB – Hrvatska poštanka
banka” il cui processo di priva-
tizzazione, avviato nel 2013, non
si è ancora completato.
Le banche straniere (princi-
palmente di proprieta’ italiana,
austriaca, francese e ungherese)
detengono il 98% delle attivita’
bancarie totali. I due principali
gruppi bancari, entrambi italia-
Veneto Banca.
Nel rispetto delle norme ema-
nate dalla Banca Centrale, l'of-
ferta di credito e’ in grado di far
fronte ad ogni esigenza di carat-
tere commerciale di privati ed
imprese. I tassi applicati sono
piuttosto alti. Sono, infatti, alti i
rischi intrinsechi alla componen-
te aziende, piccole e poco capita-
lizzate. La maggior parte dei cre-
diti e’ garantita da ipoteca. Il
trend dei tassi di interesse risulta
in convergenza verso quello
dell’area euro.
ni, (Unicredit e Banca Intesa,
che controllano rispettivamente
la Zagrebacka e la PBZ) rap-
presentano quasi la meta’ delle
attivita’ totali; presente inoltre
Settorefinanziario
ben sviluppato eprivatizzazionisostanzialmente
completate
bio un ruolo importante per la
Croazia, anche essendo molti gli
interessi condivisi, a partire dalla
stabilità e dallo sviluppo econo-
mico e sociale della Regione. Il
mare adriatico rappresenta poi un
ulteriore trait d’union tra l’Italia
e la Croazia, così come dimostra-
to dal nostro comune e forte im-
pegno nello sviluppo della Stra-
tegia Europea per la Regione
adriatico-ionica (EUSAIR).
Come si inserisce il Paese
nel contesto europeo?
La Croazia rappresenta per
Bruxelles un membro di grande
rilevanza sotto molteplici punti
di vista. Per la sua posizione geo-
strategica e quale più recente
membro UE, Zagabria assume,
solo per fare un esempio, un si-
gnificato particolare nel processo
di integrazione europea dell’Eu-
ropa sud-orientale, rappresentan-
do un modello di successo e uno
stimolo per gli altri Paesi, in pri-
mis Albania, Montenegro e Ser-
bia nel loro cammino di avvici-
namento all’Unione Europea.
Paese viene spesso visto e
vissuto degli italiani quale me-
ta turistica; diversamente quali
sono le caratteristiche e oppor-
tunità che si conoscono di me-
no?
Come accennavo in prece-
denza, la Croazia offre sicura-
mente un contesto naturalistico e
artistico di altissimo livello che
attrae ogni anno milioni di turisti
dall’Europa ma anche da conti-
nenti più lontani. Tuttavia questo
Paese è molto di più, sia da un
punto di vista politico sia sotto i
profili economici e culturali. Ba-
sti pensare, ad esempio, all’attiva
partecipazione di Zagabria a tutti
gli esercizi finalizzati alla piena
stabilizzazione e sviluppo della
Regione, a partire dalla già citata
EUSAIR, ad IAI ed INCE, al
Processo di Brdo-Brioni e a quel-
lo di Berlino.
con quali eccellenze?
Una delle ricchezze più gran-
di del Paese è senza dubbio rap-
presentata dal proprio capitale
umano. Sia frequentando gli am-
bienti universitari e culturali sia
incontrando i nostri imprendito-
ri, ho avuto modo di constatare
un eccellente livello di prepara-
zione tecnica e culturale, in par-
ticolare della fasce più giovani
della popolazione. Ad esempio,
parlare fluentemente almeno due
lingue straniere, tra cui spesso
l’italiano, è estremamente comu-
ne. Una preparazione ed un en-
tusiasmo che rende i giovani
croati molto ricercati all’estero
ma anche dalle aziende straniere
che investono in Croazia. Solo
per citare un esempio, l’italiana
SAIPEM gestisce con grande
successo a Fiume un centro in-
gegneristico di altissimo livello
impiegando oltre 300 ingegneri
croati.
Investimenti italiani: quali
dimensioni e ruolo assumono
nel paese, come vengono sup-
portati, margini di crescita e
opportunità nei settori meno
tradizionali?
Nonostante le statistiche uf-
ficiali ci vedano solo al sesto
posto tra i principali investitori,
dal momento che molte nostre
aziende hanno qui investito tra-
mite Paesi terzi, il nostro ruolo è
molto maggiore. Basti solo pen-
sare al peso specifico di Unicre-
dit e Intesa Sanpaolo che con-
trollano le prime due banche
croate ma anche ad investimenti
produttivi come quello di Calze-
donia che conta oltre 3000 di-
pendenti. Un ruolo sempre più
importante sta assumendo inol-
tre AIIC, l’associazione degli
imprenditori italiani in Croazia,
quale qualificato interlocutore
per il Governo croato anche gra-
zie al supporto offerto da questa
Ambasciata. Lo scorso 25 mag-
gio, ad esempio, insieme al Mi-
nistro dell’Economia Panenić ho
presieduto un incontro di lavoro
con le imprese italiane nel corso
del quale sono state presentate
idee e proposte per migliorare il
clima imprenditoriale nel Paese.
Tribuna Economica
(© Riproduzione riservata)
coincidenza con il ciclo annuale
di procedure di vigilanza econo-
mica noto come semestre euro-
peo.
Ambasciatore Chiodi Cian-
farani, Lei è al suo primo anno
di mandato; quale situazione
ha trovato nel Paese e quali so-
no i principali obiettivi rispetto
al nuovo incarico?
Fin dal mio arrivo in Croazia,
lo scorso settembre, ho immedia-
tamente potuto constatare di tro-
varmi in un Paese di estremo in-
teresse, non solo per la sue in-
dubbie ricchezze naturalistiche,
storiche ed artistiche, ma anche e
soprattutto per i forti legami poli-
tici, economici e culturali che le-
gano la Croazia all’Italia. Ed a
questo proposito la presenza di
una nostra Minoranza autoctona,
così numerosa e radicata, dona al
rapporto bilaterale un particolare
tratto distintivo. Nel corso del
mio mandato mi propongo quin-
di di continuare a costruire sulla
solida base già esistente, inve-
stendo ulteriormente sui rapporti
politici, anche nel contesto euro-
peo e dell’Europa sud-orientale,
e su quelli economici, facendo
leva sulle crescenti opportunità
di investimento offerte dalla
Croazia alle nostre imprese.
Qual è la percezione dell’I-
talia dal punto di vista croato?
Il nostro Paese può contare su
una eccellente percezione, sia da
parte della popolazione croata,
sia da parte dei rappresentanti
istituzionali di questo Paese. Da
un punto di vista politico ed eco-
nomico, l’Italia gioca senza dub-
Nelle previsioni economiche
di primavera della Commissione
Europea, si conferma un modera-
to ottimismo per l’economia
croata. Nel 2016 si rafforzerà la
crescita economica, si conterrà il
rapporto deficit/Pil, si ridurrà il
tasso di disoccupazione. Le pre-
visioni della Commissione Euro-
pea, pur mantenendo un giudizio
sospeso sulle finanze pubbliche,
aprono le porte a un sostanziale
via libera al quadro economico
croato.
Pil. Bruxelles prevede per la
Croazia, dopo la crescita dello
1,6% nel 2015, un andamento
progressivo del Pil al +1,8% nel
2016 e al +2,1% nel 2017. Defi-
cit/Pil. Per la Commissione Eu-
ropea la riduzione del rapporto
deficit/PIL nel 2015 è stata favo-
rita da una diminuzione delle
spese soprattutto per investimenti
(-22%) e da una aumento delle
entrate fiscali favorite dal mi-
glioramento dei risultati econo-
mici delle imprese (+4,4%). La
Commissione stima al rialzo il
deficit croato del 2016 (dal 2,2%
previsto dal Governo croato al
2,7%), ma ribassa le stime per
quello del 2017 (dal 3,2% previ-
sto dal Governo al 2,3%).
Debito/Pil. La Commissione
UE rivede al rialzo le stime sul
debito croato per il 2016 al
87,6% per poi scendere al
87,3% del PIL nel 2017. Infla-
zione. Per un anno ancora, la
Croazia si troverà a fronteggiare
la deflazione. Dopo il calo del-
l’IPC del -0,5% nel 2015,
Bruxelles prevede un -0,6% nel
2016 (spinto dalla riduzione dei
prezzi controllati di fornitura di
gas domestico). L’IPC tornerà
in territorio positivo nel 2017.
Tasso di disoccupazione. Dopo
l’16,3% stimato dalla Commis-
sione nel 2015 (17,9% secondo
fonti croate), il tasso si ridurrà
in misura modesta di 0,8% nel
2016 e nel 2017 portando il tas-
so rispettivamente al 15,5% e al
14,7%.
Le previsioni della CE sono
pubblicate tre volte l'anno, in
L’Adriatico come trait d’union tra Italia e Crozia
Un modello di successo e di stimolo per i Paesiconfinanti che si stanno
avvicinando all’UEAdriano Chiodi Cianfarani, Ambasciatore
d’Italia a Zagabria, spiega a Tribuna Economicale relazioni tra i due Paesi
La Ministeriale Iai/Eusairsvoltasi a Dubrovnik costituisceun momento di indirizzo strategi-co tra la Commissione UE e gliotto Governi coinvolti. A seguiresi è tenuto il Forum Eusair, “pre-sentazione” pubblica della Stra-tegia e occasione di confrontocon rappresentanti della societàcivile e degli opinion maker dellaRegione.
La Dichiarazione di Dubrov-nik, adottata dai ministri dei Pae-si che aderiscono alla Strategiaadriatico-ionica “renderá possi-bile una cooperazione piú strettae efficace sui temi migratori chenaturalmente condividiamo” hasottolineato il Ministro. “L’Ita-lia”, ha aggiunto, “ha un inter-scambio di 27 miliardi di eurocon i Paesi della macro-regioneadriatico-ionica”. Si tratta di“un’area economica e commer-ciale di straordinaria importanzaper noi, e noi insieme alla Ger-mania, lo siamo per loro”, rap-presentando i due più importantiattori economici nell’area.
fonte: Farnesina
Missione a Dubrovnik per ilMinistro degli Affari Esteri edella Cooperazione Internaziona-le Paolo Gentiloni, dove si èsvolta la riunione ministerialedell’Iniziativa Adriatico-Ionica(Iai) / Strategia UE per la Regio-ne Adriatico-Ionica (Eusair)
La missione si è collocata nelcontesto dell’azione, energica ecostante, che l’Italia sta condu-cendo per riaffermare il suo ruo-lo di partner chiave per i Paesidei Balcani, anche nella prospet-tiva della Presidenza italiana delProcesso di Berlino (Vertice inItalia nel 2017): un ruolo attivoche il nostro Paese sta giocandomettendo “in rete” tutti gli stru-menti di cooperazione regionale(Eusair, Iai, Trilaterale con Ser-bia ed Albania, Iniziativa CentroEuropea-InCE).
La Strategia UE per la Regio-ne Adriatico Ionica (EUSAIR) –lanciata il 18 novembre 2014 sot-to la Presidenza italiana UE e suimpulso politico dell’Italia – mi-ra a razionalizzare risorse e poli-tiche settoriali, indirizzandoleverso 4 “Pilastri” condivisi: pe-sca e blue economy; interconnet-tività infrastrutturale e energia;ambiente; turismo e cultura.
Alla Strategia partecipanocon la Commissione UE ottoPaesi: 4 UE (Italia, Slovenia,Grecia, Croazia) e 4 non-UE (Al-bania, Serbia, Bosnia-Erzegovinae Montenegro).
RegioneAdriatico Ionica,
MinisterialeIai/Eusair
a Dubrovnik
RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 7
nel 2015 e’ stato pari a 21,1 mi-lioni di euro. Tra i Paesi investi-tori, in base ai dati revisionatiforniti dalla BNC, l’Italia si ècollocata al secondo posto nel2010, al tredicesimo posto nel2011 al settimo nel 2012, alquarto nel 2013, al ventesimo nel
2014 e al quindi-cesimo nel 2015.
Nel 2015 gliIDE italiani si so-no indirizzati inparticolare versola produzione dimacchine e attrez-zature meccaniche(16 milioni di eu-ro; riguarda parti-colarmente lemacchine agrico-le) , il settore edi-
le (11,2 milioni di euro), il setto-re metalmeccanico, ovvero lafabbricazione e lavorazione deiprodotti in metallo, esclusi mac-chine e impianti (3,9 milioni dieuro), l’industria tessile (4,7 mi-lioni di euro) e il settore alber-ghiero e di ristorazione 5,5 mi-lioni di euro). Disinvestimenti,invece, nella produzione dell’ab-bigliamento (-15,2 milioni di eu-ro), nelle attività di architettura,ingegneria e consulenza tecnica(-14,7 milioni di euro), negli in-vestimenti azionari in beni im-mobili (-3,4 milioni di euro) enelle attività di ricerca e sviluppo(-2,9 milioni di euro).
Fonte: InfoMercatiEsteri
bačka Banka e Banca Intesa SanPaolo detiene il 76,3% della Pri-vredna banka Zagreb) e rappre-sentano quasi la metà delle atti-vità del settore; e’ presente altre-sì Veneto Banca. Dal 2004 èoperativa inoltre in Croazia Assi-curazioni Generali, con la con-trollata GeneraliOsiguranje, chenel Paese detieneuna quota di mer-cato (dati 2014)del 4,4% nel seg-mento assicura-zioni vita e del3,9% nelle altretipologie di assi-curazioni.
Nell’arco ditempo tra il 1993e il 2015 gli IDEitaliani hanno riguardato le atti-vità bancarie e finanziarie (in to-tale 481 milioni di €, ovvero il34% del totale), attività immobi-liari, compresi gli investimentiazionari in beni immobili (in to-tale 299,4 milioni di euro; 21%),attività commerciali (175,4 mi-lioni di €; 12,4%), i servizi al-berghieri e di ristorazione (111,9milioni di €; 7,9%), produzionemacchine e apparecchi (62,3 mi-lioni di €; 4,4%).
IDE italiani. Premesso che idati ufficiali della Banca Nazio-nale Croata non rendono conto ditutti gli investimenti italiani ef-fettivamente realizzati in Croa-zia, dai dati ufficiali emerge cheil saldo gli IDE italiani realizzati
Limitandoci ai dati ufficiali
della Banca Centrale Croata, che
considerano i flussi finanziari
provenienti direttamente dall’Ita-
lia, tra il 1993 ed il 2015 si regi-
stra uno stock di investimenti di-
retti pari a 1,416 miliardi di euro
(dati revisionati), posizionando
l’Italia al sesto posto con il 4,8%
del totale degli IDE in Croazia.
Occorre considerare, tuttavia,
che numerose grandi imprese ita-
liane hanno effettuato investi-
menti in Croazia attraverso trian-
golazioni finanziarie e nella
maggior parte dei casi gli investi-
menti sono transitati da Lussem-
burgo, Austria e Paesi Bassi. A
titolo di esempio, prendendo in
considerazione il settore bancario
e assicurativo, sono transitati at-
traverso il Lussemburgo e l’Au-
stria gli investimenti effettuati
dal Gruppo Intesa San Paolo e da
Assicurazioni Generali. Altri in-
vestimenti italiani nei settori del-
la grande distribuzione e del tes-
sile sono transitati attraverso hol-
ding comunitarie. I dati divulgati
dalla Banca Centrale croata van-
no così rielaborati alla luce di tali
considerazioni. L’ammontare de-
gli investimenti italiani è statisti-
camente più alto rispetto ai dati
ufficiali: il valore complessivo
raggiungerebbe oltre i due mi-
liardi di euro, ovvero quasi il
10% dello stock totale degli IDE
in Croazia.
L’intermediazione finanziaria
(settore bancario ed assicurazio-
ni) è stato sinora il settore più at-
traente per gli investitori italiani.
E’ da considerare, al riguardo,
che i due principali gruppi ban-
cari sono entrambi italiani (Uni-
credit group controlla la Zagre-
1,416mld di euro lo stockdi investimenti diretti dall’Italia
dal 1993 al 2015
Lo rileva la Banca Centrale Croata
I francesi investono 93,7 milionidi euro nel porto di Gruz
Il direttore dell'Amministrazione del porto di Dubrovnik e il
Presidente della societa' Dubrovnik International Cruise Port
Investment e Bouygues, hanno firmato presso il Ministero dei
Trasporti e dell'Infrastrutture un contratto preliminare per la
concessione della costruzione e utilizzo del terminal dei pas-
seggeri nel porto di Gruz.
Il concessionario investira' un valore di 93,7 milioni di euro
nella costruzione del terminal per i passeggeri dei viaggi di cro-
ciera, un centro commerciale con garages e una stazione di au-
tobus, con il diritto all'utilizzo delle strutture e la fornitura di
servizi di imbarco e sbarco dei passeggeri nei prossimi 40 anni.
L'inizio della costruzione e' previsto per l'ottobre 2016 con la
chiusura dei lavori nell'agosto del 2018, su una superficie di
40000 m2 di area lorda.
Fondi strutturali europei & investimenti
Un Piano di Azione per migliorarne
uso ed efficienza
Il Governo Croato ha adottato il Piano di Azione nazionale
per aumentare l'efficienza nell'uso dei fondi strutturali europei
e per gli investimenti (ESI) per il periodo 2016-2018. Il Piano
d'Azione definisce in dettaglio l'attuazione delle riforme nella
procedura dell' utilizzo dei fondi strutturali e di investimento
europei ed è basato sulla riduzione degli oneri amministrativi,
garantendo l'affidabilità della gestione dei mezzi finanziari e
assicurando un numero sufficiente di progetti ben strutturati.
Secondo il Programma Nazionale di Riforme 2016, attraverso
20 misure d'azione programmate a breve/medio e lungo periodo
si aumenterà l'efficacia dell'uso dei fondi ESI.
Le misure che dovrebbero risultare positive già nel primo
anno includono la semplificazione delle procedure e la loro
standardizzazione, la riduzione della complessità di gestione e
controllo, la definizione di criteri (indicatori ) di successo a li-
vello di obiettivi specifici, l' ottimizzazione delle fonti di finan-
ziamento, il miglioramento del modello di controllo ex ante dei
progetti in materia di appalti pubblici finanziati da fondi comu-
nitari, il rafforzamento della cooperazione tra richiedenti/ bene-
ficiari e gli enti che forniscono programmi di sostegno e di for-
mazione. In piu’ e’ previsto il sostegno per la creazione di nuo-
vi posti di lavoro legati ai fondi europei e l'introduzione di team
per aiutare nella preparazione e realizzazione dei progetti.
Strategia per la specializzazioneintelligente per il periodo 2016-2020
In data 30 marzo il Governo croato ha adottato la Strategia
per la specializzazione intelligente della Croazia per il periodo
2016-2020 nonche’ il piano d'azione per l'attuazione di tale
Strategia per il periodo 2016-2017. La strategia di specializza-
zione intelligente è un prerequisito obbligatorio per l'utilizzo
dei fondi strutturali e degli investimenti europei definiti dall’o-
biettivo Tematico 1: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologi-
co e l'innovazione.
L'adozione di tale Strategia significa per la Croazia sblocca-
re i fondi stanziati nell'ambito del programma operativo “Com-
petitività e Coesione Operativo 2014-2020” per un importo di
664 milioni di euro, che sarà finalizzato a stimolare l'eccellenza
scientifica e il rafforzamento della competitività dell'economia
(continua a pag. 9)
do parternariati transfrontalieri
capaci di conseguire cambiamenti
tangibili”, contribuendo alla stra-
tegia Europa 2020 per una cresci-
ta intelligente, sostenibile ed in-
clusiva.
L’area del Programma si
estende su una superficie di
85.562 km² con una popolazione
totale di oltre 12 milioni di abi-
tanti. L’intera area, affacciata sul
mare Adriatico, comprende 25
Province (NUTS 3) e 8 contee
croate.
Il Programma Italia-Croazia,
secondo il principio della concen-
trazione tematica, ha selezionato
quattro Obiettivi tematici (OT) e
sette Priorità di investimento (PI)
in quattro Assi Prioritari, articola-
ti in obiettivi specifici (OS).
Il Programma transfrontaliero
Italia-Croazia 2014-2020 (Inter-
reg V-A ItaliaCroazia) e’ stato
approvato dalla Commissione
Europea nel dicembre 2015; i pri-
mi inviti a presentare proposte
sono previsti nella seconda meta’
del 2016. Il piano finanziario del
Programma ammonta a totali €
236.890.847, di cui €
201.357.220 di quota FESR
(Fondo Europeo per lo Sviluppo
Regionale) e € 35.533.627 come
quota di co-finanziamento nazio-
nale (pubblico e privato). Con
una dotazione finanziaria di oltre
200 milioni di euro (FESR), il
Programma, intende perseguire
l’obiettivo generale di “aumenta-
re la prosperità e il potenziale di
crescita blue dell’area, stimolan-
Programma transfrontalieroItalia-Croazia 2014-2020:
piano finanziario per 236.890.847 milioni di euro
Il Fondo europeo per gli in-vestimenti (Fei) ha firmato unaccordo con la banca croata Hborper il sostegno alle piccole e me-die imprese (Pmi) della Croazia.Ad annunciare l'accordo, cuiprenderà parte anche il Fondoeuropeo per gli investimenti stra-tegici (Feis), è stato il Commis-sario Ue per la Cooperazione in-ternazionale e lo sviluppo, NevenMimica, oa Zagabria. “Le picco-le aziende in Croazia – ha spie-gato Mimica – hanno un grandebisogno di finanziamenti per po-ter ampliare la loro attività ecreare posti di lavoro”. L'accor-do tra Fei e Hbor permetterà l'ac-cesso a 20 milioni di euro (150milioni di kune) per le Pmi delpaese.
Agenzia Nova
AccordoFei-Hbor a sostegno
delle piccole e medie imprese
nel Paese
pag. 8 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 RAPPORTI AMBASCIATE
per il prezzo massimo e per
quello minimo), mediante ac-
quisto sul mercato.
Fiera del levante
La Fiera del Levante ab-
braccia la tecnologia Smart. Lo
fa attraverso l’istallazione di
apparati di controllo e di tele-
gestione del tipo Smart City
ed in particolare Smart mobi-
lity, logistics e crowd control,
sull’impianto d’illuminazione
esistente nel primo tratto del
viale Italo-Orientale e cioè in
corrispondenza della Rambla.
E’ questo, in sintesi, il con-
tenuto della convenzione qua-
dro per Area Test “Smart City
Lab” che sarà sottoscritta tra la
Fiera del Levante e le società
baresi TOB Smart Lab srl, Ma-
nagement & Maintenance srl, e
UMPI Elettronica srl.
L’Ente potrà ospitare tec-
nologie per l’acquisizione di
dati , come per esempio la
sensoristica conta persone,
conta auto e persino il meteo,
o prestare servizi, come infor-
mazioni, emergenza, control-
lo varchi, eccetera.
Con accordi operativi se-
parati, inoltre, si potranno an-
che attivare tirocini di forma-
zione e orientamento, al la
Fiera del Levante, o nel le
aziende in convenzione, a be-
neficio di laureandi, di laurea-
ti e di iscritti ai corsi di dotto-
rato di ricerca e scuole di spe-
cializzazione del Politecnico.
La convenzione avrà la du-
rata di sessanta mesi e non
comporterà oneri per la Fiera
del Levante.
Finest
Finest, Società Finanziaria
per l’internazionalizzazione
delle imprese del Nord Est, ha
siglato a maggio 2016 una con-
venzione con AIK - l'Agenzia
per gli investimenti e la compe-
titività della Croazia, finalizzata
ad offrire un supporto compe-
titivo alle sue aziende partner.
L’accordo suggella ulte-
riormente la partnership eco-
nomica tra il Triveneto e la vi-
cina Croazia, Paese che rap-
presenta oggi una delle desti-
nazioni di internazionalizza-
zione più “appetibili” per le
aziende fr iulane, venete e
trentine. Lo testimoniano i
dati di Finest, che collocano
lo Stato balcanico al primo
posto per erogato negli ultimi
4 anni, con quasi 7 milioni di
euro di investimenti della fi-
nanziaria nel Paese, di cui più
di 5 nell’ultimo biennio e oltre
45 milioni in 25 anni di atti-
vità, per un totale di 74 ope-
razioni nel Paese e un investi-
mento generato di oltre 300
milioni di euro. Tra i settori di
maggior traino vi sono quello
dell’Edilizia e delle Costruzio-
ni, del Commercio e quelli del
Legno e del Mobile.
Jadrolinija
L'attivitá della Jadrolinija,
trasporto di passeggeri e di au-
tomobili, é di natura espressa-
mente stagionale ed è influen-
zata considerevolmente dal-
l'andamento turistico. 3 grossi
traghetti: Marko Polo, Dubrov-
nik e Zadar provvedono alle li-
nee internazionali e raggiun-
gono l'Italia (Ancona e Bari). 33
traghetti di stazza minore, 3
navi, 8 catamarani e 1 aloscafo
mantengono le regolari linee
di traghetto locali e passeggeri
lungo la costa adriatica in 3 di-
stretti di navigazione: quello di
Rijeka, di Zadar-Šibenik e di
Split-Dubrovnik.
La Jadrolinija svolge il pro-
prio compito principale colle-
gando le isole alla terraferma
ed effettuando il trasporto lun-
go la costa, sul versante croato
dell'Adriatico. L'attivitá della
Jadrolinija, trasporto di pas-
seggeri e di automobili, é di
natura espressamente stagio-
nale ed è influenzata conside-
revolmente dall'andamento
turistico.
riserve disponibili di capitale
ed utili. L’Assemblea ha appro-
vato, inoltre, un Piano di Incen-
tivazione di lungo termine
2016-2018 (“Piano”) che preve-
de l’assegnazione gratuita di
azioni ordinarie di Saipem
S.p.A. (c.d. Performance Sha-
res), a decorrere da luglio 2016
per tre assegnazioni con ca-
denza annuale, ciascuna sotto-
posta ad un periodo di vesting
triennale.
L’Assemblea ha infine deli-
berato di approvare la propo-
sta di autorizzazione all’acqui-
sto di azioni proprie, fino ad un
massimo di n. 85.000.000 azio-
ni ordinarie e, comunque entro
l’importo massimo complessi-
vo di 42.500.000 euro, azioni
da destinare al servizio del
suddetto piano di incentivazio-
ne per il primo periodo di at-
tuazione; l’autorizzazione al-
l’acquisto di azioni proprie è ri-
chiesta per un periodo di di-
ciotto mesi a far data dalla de-
libera assembleare.
L’acquisto potrà essere ef-
fettuato, con le gradualità rite-
nute opportune, a un prezzo
unitario massimo e minimo pa-
ri al prezzo di riferimento rile-
vato sul mercato telematico
azionario nel giorno preceden-
te a quello dell’acquisto (più o
meno il 5% rispettivamente
Vueling
Vueling sa che la vita può
riservare sorprese e per questo
dà la possibilità di cambiare il
volo se è necessario. Vueling
permette di modificare il volo
(data, ora o nominativo) fino a
2 ore prima della partenza: dal
sito web, il cambio di data; ora
e nome contattando telefoni-
camente clienti.
Il costo? Volo, 50 € + diffe-
renza di prezzo a tratta e baga-
glio solo se la nuova tariffa fos-
se maggiore; nominativo, 50 €
a tratta e bagaglio.
Oppure, con Vueling Pass, la
tessera che consente di viaggia-
re con la massima comodità si
può avere accesso ad un mon-
do di servizi per viaggiare con la
massima comodità: accesso alle
sale Vip, fast track, e molti altri
vantaggi come ad esempio Ser-
vizio per passare rapidamente
il controllo di sicurezza senza fi-
le. Valido per un anno negli ae-
roporti di Amburgo, Amster-
dam, Barcellona, Bruxelles,
Francoforte, Helsinki, Monaco,
Roma e Stoccarda.
Saipem
L’Assemblea della Saipem,
tenutasi il 9 aprile 2016 ha ap-
provato il bilancio di esercizio
2015, che chiude con una per-
dita di 126.555.266,87 euro, da
ripianare mediante l’utilizzo di
Tra mille differenti pietanze, in
questo menù indimenticabile si
possono trovare aperitivi come il
notissimo maraschino di Zara,
antipasti come il formaggio peco-
rino dell’isola di Pag (Pago), in-
saccati come il
prosciutto cotto e
la kulenova seka
della Slavonia, e
poi le ostriche e
le cozze di Ston
(Stagno), tanto
ottimo pesce alla
griglia, alici sotto
sale e delizie come le anguille e
le rane della valle del fiume Ne-
retva (Narenta), senza dimentica-
re le tacchinelle con contorno di
mlinci, la pašticada spalatina e
dessert unici come la kotonjata,
le kroštule o le fritule.
Le strade del vino.
Durante tutto l’anno, ma in
particolare al tempo della mietitura
autunnale, le strade del vino della
Croazia sono un viavai di persone
attratte dall’allegria e dai piaceri di
feste e sagre paesane come quella
di Martinje (S. Martino). Parteci-
pando al battesimo del vino novel-
lo o, più semplicemente, facendo
un giro tra i filari delle meraviglio-
se vigne di Motovun (Montona) in
Istria, di Kutjevo in Slavonia o del
Međimurje, nella Croazia centrale,
si può vivere un’esperienza di pia-
ceri unici e indimenticabili.
L’olio d’oliva.
Ritenuto una delle icone della
cultura mediterranea, l’olio d’oli-
va da secoli rappresenta un in-
grediente fondamentale della cu-
cina croata e uno dei più impor-
tanti prodotti agroalimentari del
paese. Straordinarie proprietà ga-
stronomiche e terapeutiche del-
l’olio d’oliva attraverso una visi-
ta alle regioni croate che lo pro-
ducono: l’Istria, il Quarnero e la
Dalmazia.
Da nord a sud, da est a ovest,
dalla costa del mar Adriatico in
Dalmazia alle pianure della Sla-
vonia, ogni singola regione croa-
ta saprà conquistarvi con la pro-
pria personalità culinaria. Dalle
origini protoslave,
permeate da in-
fluenze ungheresi,
viennesi e turche
presenti nei piatti
di carne e verdure
e nelle specialità
pasticcere delle
regioni continen-
tali, sino ai sapori mediterranei,
tipicamente greci, romani e illiri-
ci, delle delizie di mare delle re-
gioni costiere.
Le specialità.
Andando alla ricerca dei tanti
volti della cucina croata, si pos-
sono scoprire alcune delle sue
fantastiche specialità culinarie.
La cucina delle regioni croate
Aziende
Una riccaofferta
multiculturale
RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 9
Tra le più frastagliate
coste delMediterraneo
(1.295.000 arrivi con 8.203.000
pernottamenti), dall 'Austria
(1.185.000 arrivi con 6.517.000
pernottamenti), dall’Italia
(1.073.000 arrivi con 5.037.000
pernottamenti) e dalla Repubbli-
ca Ceca (739.000 arrivi con
5.125.000 pernottamenti).
I pernottamenti generati dai
turisti italiani sono stati pari al
6,29% del totale, 5° posto nella
classifica generale.
Secondo la Banca Centrale
Croata (HNB), i dati statistici
riferiti ai primi nove mesi del
2015 indicano un aumento degli
introiti generati dal soggiorno
dei turisti stranieri in Croazia
pari a 7,3 miliardi di euro,
ovvero il 7,6% in più rispetto al-
lo stesso periodo dell’anno
precedente.
Fonte: Enit-Mae
Secondo i dati del WorldTourism & Travel Council(WTTC), nei primi nove mesi del2015 il contributo diretto al PILdel settore viaggi e turismo è statodel 22,2%. Secondo i dati riportatidall’Ente nazionale del turismo(HTZ), nel 2015 sono entrati inCroazia 14,8 milioni di turisti, dicui 13,1 milioni dall'estero, l’8,3%in più rispetto al 2014. I pernotta-menti sono stati circa 80 milioni,di cui 72,2 milioni generati da tur-isti stranieri (+6,8%).
I flussi turistici provengonoprincipalmente dalla Germania(2.215.000 arrivi con 16.839.000pernottamenti), dalla Slovenia
Turismo, un compartoestremamente importante per l’economia del Paese
Tra le 1244 isole, scogli e ru-pi, che sono rimasti in superficiedopo l’innalzamento del livellodel mare Adriatico, 13000 anni a.C., solo 67 presentano insedia-menti umani.
La moltitudine delle isole eisolotti attira e affascina gliamanti dei viaggi d’avventura ditutto il mondo. Gli sportivi delkayak e i velisti sono entusiastidegli isolotti minori e del climaromantico che li contraddistin-gue, perché con-sentono di viverein un modo più ri-lassato, nellaquiete e nella bel-lezza.
Pietra di qua-lità e abilità scul-torea rappresenta-no una tradizioneculturale delleisole. La pietradell’isola di Brač è stata utilizza-ta nella costruzione di città, villee altre opere magistrali in Croa-zia, in Italia e nel resto del mon-do.
I custodi e gli indicatori dipietra - i fari dell’Adriatico - og-gi sono per lo più automatizzati,e solo su una quindicina di essirestano gli equipaggi dei custodi.Alcune loro strutture, poi, sonostate riadattate per potervi sog-giornare e si possono affittare pervere avventure robinsoniane suisole della solitudine.
Le città della costa si allarga-vano attorno al loro nucleo origi-nario fin dai tempi più antichi, ovenivano ricostruite sulle lorostesse fondamenta. Sono benconservate molte delle loro partiurbane, riconoscibili dalle chiesee dai campanili, dai palazzi, dallepiazze, dalle fortezze.
Il Mare Adriatico, uno dei piùcalmi e puliti del Mediterraneostesso, è il posto ideale per navi-gare a vele spiegate, visitare le
bellezze dell'Adriatico a bordo dinatanti oppure godere nella pescaricreativa.
Il periodo migliore per la na-vigazione è la tarda primavera el'inizio dell'autunno quando letemperature sono miti, il mare ècalmo e i venti più propizi. Primadi spiegare le vele è raccomanda-bile sapere quali venti vi possonoattendere nel mare aperto: il ventoche soffia da nord-est – la bora,che porta tempo asciutto, il ventoumido da sud – lo scirocco, ilvento preferito e sempre presente– il maestrale, oppure il vento chespira da nord – la bora leggera.
Disposte in modo quasi idea-le, ad una distanza non superiorea dieci miglia nautiche, su una co-
sta lunga ben5.835 chilometri,dall’Istria a Du-brovnik (Ragusa),le isole croate rap-presentano un’au-tentica sfida perogni Ulisse mo-derno. Con più dimillecinquecentotra golfi e portiubicati sulle isole
e sulla terraferma, nei quali si puòtrovare un ormeggio, un buonpunto per gettare l’ancora o perpassarvi la notte, l’Adriatico croa-to è il luogo ideale sia per naviga-re a vele spiegate, sia per una cro-ciera con un natante a motore, op-pure per provare tutti i piaceri delmare a bordo di un’imbarcazioneper la pesca sportiva d’altura.
Sin dall’antichità, il MareAdriatico era una delle più im-portanti vie marittime per gliscambi e i collegamenti. Essendouno dei mari più calmi, senzagrandi onde né forti correnti ma-rine, e la cui profondità maggioreè di 1.330 metri nella sua estre-mità meridionale, l’Adriaticocroato, con i suoi 138.595 km2di suggestiva fascia costiera, conl’eccezionale trasparenza dellesue acque, che raggiunge addirit-tura i 50 metri di profondità, econ una temperatura media delmare che varia dai 21°C ai 16°C,è il luogo ideale per un’avventu-ra nautica da sogno.
Il posto ideale
per navigare
a vele spiegate
1 23/05/16 13:08
croata, attraverso la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innova-
zione. La strategia di specializzazione intelligente è il risultato
di diversi anni di lavoro del Ministero dell'Economia come
coordinatore principale delle istituzioni partner Ministero dello
sviluppo regionale e fondi UE, Ministero del l’Imprenditoria e
dell' Artigianato, il Ministero del Lavoro (per il sistema pensio-
nistico) e il Ministero della Scienza, dell'Istruzione e dello
Sport.
Il quadro strategico adottato rispecchia in primo luogo le
esigenze dell'economia croata: il processo della realizzazione
della Strategia prevedeva un approccio inclusivo e di partena-
riato con gli stakeholder principali: rappresentanti del settore
imprenditoriale, la comunità accademica, i governi locali e re-
gionali, le agenzie, gli altri organi di governo centrale e tutti i
soggetti interessati.
Con gli sforzi congiunti sono stati indicati gli obiettivi e le
attività prioritarie relativi agli investimenti in ricerca e sviluppo
e la commercializzazione delle innovazioni e si sono individua-
te le seguenti aree tematiche prioritarie per gli investimenti e
l'ulteriore sviluppo dell'economia croata: Salute e qualità della
vita; Energia e ambiente sostenibile; Trasporti e mobilità; Sicu-
rezza e Il cibo e bio-economia. Gli obiettivi finali delle Strate-
gie di Specializzazione intelligente sono di stimolare la crescita
economica e l'aumento degli investimenti del settore delle im-
prese nella ricerca e sviluppo, offrire le risposte alle sfide so-
ciali attuali e, naturalmente, creare nuovi posti di lavoro, in par-
ticolare quelli altamente qualificati.
Particolare attenzione è posta sulla cooperazione efficace tra
il settore economico e la ricerca scientifica all'interno dell'area
in cui la Croazia ha il più grande potenziale per una crescita in-
telligente, inclusiva e sostenibile, basata sui propri punti di for-
za e le potenzialità di miglioramento e di eccellenza. Con l'ado-
zione di questo documento strategico seguirà a breve la pubbli-
cazione degli Inviti a presentare proposte gestiti dal Ministero
dell'Economia e il Ministero della Scienza, dell'Istruzione e
dello Sport.
Fonte: Ice
(da pag. 7)
La Croazia gia’ a suo tempo -
quale Paese ancora candidato
all’UE- ha assunto i parametri
stabiliti dalla Commissione Eu-
ropea in base alla Strategia dello
sviluppo energetico (emanata nel
2009) e alla successiva normati-
va attuativa, con i seguenti ob-
biettivi ed obblighi entro il 2020:
migliorare l’efficienza energetica
del 20%, portare la partecipazio-
ne delle fonti rinnovabili al con-
sumo totale di energia al 20%
(incluso il 10% nel consumo to-
tale di carburanti per il traspor-
to), diminuire l’emissione di gas
a effetto serra. La Strategia dello
sviluppo energetico prevede
massici investimenti nel settore.
Si tratta – tra l’altro - di impianti
elettroenergetici prioritari defini-
ti dal Governo, quali ulteriori in-
terventi nelle centrali a biomassa,
ammodernamento e ricostruzione
di alcune centrali idriche
Benché la sensibilità ambien-
tale vada crescendo, le fonti di
energia rinnovabile non sono an-
cora sfruttate al meglio, per cui il
Paese dovrà adoperarsi affinché
l’energia da tali fonti venga uti-
lizzata in maniera più consistente
specialmente per quanto concer-
ne le centrali a biomassa. Nel
nuovo quadro 2030 la Commis-
sione Europea ha proposto che la
produzione di energia da fonti
rinnovabili raggiunga, a livello
europeo, un obiettivo vincolante
del 20% entro l’anno 2020 e del
27% entro il 2030.
Considerato che molta atten-
zione va prestata al risparmio
energetico e al miglioramento
dell’efficienza energetica – si
prevedono gli interventi su edifi-
ci privati e pubblici - diagnosi
energetiche, contatori intelligen-
ti, contabilizzatori di calore e
molto altro.
Massiciinvestimenti nelsettore energia
pag. 10 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 EMBASSIES REPORTS
The contribution of domesticdemand was positive (2.8 per-centage points) and this was mo-stly due to household consump-tion. The contribution of net fo-reign demand was negative.
The other more significantcomponents of Gdp also increa-sed, with state expenditure in-creasing by 0.6% while gross in-vestments in fixed capital jum-ped by 4.3% and household con-sumption by 3.1%.
According to seasonallyadjusted data, Gdp strengthenedby 0.6% in Q1 in comparisonwith Q4 2015 and by 2.3% onthe year.
Their estimates ranged from 2%to 2.8%.
This is the sixth quarter in arow that Gdp has increased andthis quarter it was faster than thequarter preceding it, when eco-nomic growth was 1.9%. TheDzs reported that the greatestcontribution to the growth inGdp was made by commodityexports, which increased by9.4%.
Croatia's economic growth inQ1 was up 2.7% compared tothe same period last year, a fa-ster growth than recorded in thequarter preceding it and higherthan had been expected.
The State Bureau of Stati-stics (Dzs) on Tuesday releasedits preliminary estimate accor-ding to which Gross DomesticProduct (Gpd) rose by 2.7% inQ1 in comparison with Q1 lastyear.
That is a better figure thanhad been expected. Eight analy-sts polled by Hina had estimatedthat economic growth would bean average 2.4% on the year.
Economic growth up 2.7%
in Q1
kuna, up 1.8%.The deficit in goods trading
came to Hrk 13 billion, rising by0.07% compared to Q1 2015,according to the Dzs prelimi-nary results. The coverage ofimports by exports increased by0.6 percentage points to 61 per-cent.
Croatia's exports to otherEuropean Union member statesrose 2.4% to Hrk 13.76 billionin Q1 2016 compared to Q12015 and imports from the EUmarket went up by 3.7% to over27 billion kuna.
Croatia's exports of goods tonon-EU members jumped by4.1% to 6.6 billion kuna, andimports decreased by 5.6% to6.3 billion kuna.
Croatia's exports of goodsrose in the first quarter of 2016by 2.95% compared to the cor-responding period of 2015, andimports increased by 1.8%, ac-cording to first estimates provi-ded by the office for nationalstatistics (Dzs).
Croatia's exports abroad inthe first three months of thisyear stood at Hrk20.36 billion(up 2.95%) year-on-year, andimports reached 33.35 billion
Croatia’s Q1 exports rise2.9%, imports
up 1.8%
Croatia this year should haveinvestments of 670 million eurosin tourism, Minister Anton Kli-man said visiting the LanternaCamp in Istria, where the Vala-mar Riviera company is invest-ing HRK 86 million, and the Ho-tel Amarin in Rovinj, which isbeing built by the Maistra com-pany.
“Investments this year in thetourism sector are planned at670 million euros or 35% morethan last year,” Kliman said. Hesaid that he was especiallypleased with investments in thehotel sector because the TourismMinistry was aiming to increasethe share of hotel accommoda-tion to reach at least 18% by2020. He added that it was vitalto raise the quality of campinggrounds.
The Lanterna Camp is amember of the Leading CampingEurope association and has re-ceived several awards for quali-ty, and the investment plannedfor the camp is the largest in thissegment planned for this year,CEO of Valamar Riviera ZeljkoKukurin said.
“Converting camps into mod-ern camping resorts of a higherquality aimed at attracting betterpaying guests is one of the keyprospects of Croatian tourismgrowth and development,”Kukurin said, adding that Vala-mar planned to invest a total ofHRK 262 million this year alongthe entire Adriatic coast.
Minister Kliman also visitedthe Amarin Hotel which is agreenfield investment and is be-ing built from scratch on the sitethe former Valdaliso hotel. TheMaistra company plans to investHRK 300 million in the hotelthat will cater for 550 guests in280 units.
Maistra’s CEO TomislavPopovic explained that the com-pany intended to invest an addi-tional HRK 1.6 billion over thenext two years to upgrade 95%of its hotel capacities to four andfive stars.
Minister Klimanannounces
670mln euroinvestments in tourism
WORLD BANK
Designing Sustainable RetirementSavings Systems in Croatia
The Ministry of Labor andPension System of the Republic ofCroatia and the World Bank orga-nized a conference “Saving forRetirement: the Challenge of De-signing Sustainable RetirementSavings Systems”, to shareknowledge and experiencesamong European countries on dif-ferent options of setting up sus-tainable pension savings systems.
As populations age, the abilityof governments to provide thetypes of pensions they have pro-vided in the past become morelimited. Individuals will have torely more and more on their ownsavings to top up what the govern-ment provides in retirement.
“Given the demographic chal-lenges in Europe, the aging popu-lations and the fiscal constraints,policy makers are interested in ex-ploring and applying more effi-cient, effective and sustainable re-tirement savings systems,”said Christian Bodewig, WorldBank Program Leader for Inclu-sive Growth for European UnionMember States. “The World Bankis pleased to co-organize this con-ference, facilitate knowledge ex-change and provide support tocountries in introducing or mod-ernizing voluntary pension sav-ings systems.”
The conference gathered pen-sion systems experts from Bulgar-ia, Croatia, Cyprus, Czech Repub-lic, Denmark, Hungary, Italy,Latvia, Lithuania, Malta, Poland,Romania, Slovakia and the United
Kingdom. With the involvementof European Commission, Organi-zation for Economic Co-operationand Development (OECD) andWorld Bank experts, the attendeesdiscussed common challengestheir pension systems are facing,in particular, how aging popula-tions are affecting the sustainabili-ty of the current pension systemsmodels. They also exchanged ex-periences on how some countriessucceeded in increasing voluntaryparticipation in supplementarypension schemes, encouragingpeople to make additional savingsfor retirement. They also dis-cussed whether automatic enroll-ment into savings schemes couldbe a good model to replicate toboost pensions.
“In the contemporary agingworld, a long-term perspective ondemographics and saving for oldage can contribute to long termpension sustainability,”said Marinko Papuga, AssistantMinister of Labor and PensionSystem of the Republic of Croatia.
Since joining the World Bankin 1993, Croatia has benefitedfrom financial and technical assis-tance, policy advice, and analyti-cal services provided by the globaldevelopment institution. To date,the World Bank has supported 54operations amounting to aroundUS$3.5 billion.
Croatia Continues to Make Improvements in Business
Regulatory Reforms
Over 90 percent ofeconomies in the Europe andCentral Asia region implementedreforms to improve their busi-ness climate during the past year,finds the World Bank Group’sannual ease of doing businessmeasurement. Doing Business2016: Measuring RegulatoryQuality and Efficiency, releasedtoday, records 58 reforms imple-mented in 23 of the region’s 25economies.
K a z a k h s t a n ,with a global rank-ing of 41, imple-mented the most re-forms in the world,with seven improve-ments to its busi-ness regulationsduring the past year,followed by Russia(ranked 51) andCyprus (47), whichimplemented fivereforms each.
Notable im-provements inKazakhstan included the elimina-tion of a number of superfluousbureaucratic impediments in sev-eral areas, including Starting aBusiness, Registering Property,and Enforcing Contracts. Russiaranks in the world’s top 10 forRegistering Property and gets aperfect score for reliability ofelectricity supply and transparen-cy of electricity tariffs. Cyprus,meanwhile, made substantial im-provements on resolving insol-vency.
The reforms implemented inEurope and Central Asia ac-counted for 25 percent of the 231reforms implemented worldwideduring the past year. The regionalso boasted three of the world’stop 10 improvers, i.e. countriesthat implemented at least threereforms and moved up on theglobal rankings scale, withCyprus, Kazakhstan, and Uzbek-istan. “It is commendable thatalmost every single economy inEurope and Central Asia imple-mented at least one reform in thelast year to improve the businessenvironment,”said Rita Ramal-
ho, Manager of the Doing Busi-ness project. “The political com-mitment and hard work involvedin implementing these reformshas allowed the region’seconomies to break into top per-formers on most of the indicatorsmeasured by the report.”
Croatia, with a global rankingof 40, has made it easier to en-force contracts and judgementsby introducing an electronic sys-
tem to handle publicsales of movable as-sets and by stream-lining the enforce-ment process as awhole. In particular,Croatia scores partic-ularly well on thenew quality of judi-cial administrationindex, where it ob-tains the maximumpossible score on thesub-index analyzingthe local court struc-tures (5 out of 5points) indicating,
among others, that the economyhas dedicated systems in place tosolve commercial cases andsmall claims. Croatia is also oneof only 6 economies that score5.5 out of 6 points on the newsub-index examining the use ofcase management techniques. Inthe Registering Property indica-tor, Croatia’s ranking improveddue to the introduction of thenew quality of land administra-tion index, where Croatia ranksat the top quartile of economies.In the Dealing with ConstructionPermits indicator, Croatia intro-duced the new building qualitycontrol index and scored 12 outof 15 possible points Croatiadoes particularly well on qualityof building regulations, qualitycontrol during and after con-struction and in professional cer-tification requirements. “We areencouraged to see the progressmade by the authorities in mak-ing it easier for investors and en-trepreneurs to do business inCroatia. Such efforts need to be
Embassy Row BED&BREAKFASTembassyrow.lodgify.com
[email protected]+38514400091
The place to stay while in Zagreb
World BankGroup’s
annual easeof doingbusiness
measurement
(continues to page 11)
EMBASSIES REPORTS Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 11
Croatia Continues to Make Improvements in Business
Regulatory Reformssustained and deepened in theyears to come. Speedier imple-mentation of these regulatory re-forms will not only improve theinvestment climate and stimulatejob creation but it will also ac-celerate the economic recoveryby attracting private sector in-vestments,” said Carlos Piñerúa,World Bank Country Managerfor Croatia.
This year’s DoingBusiness report completes a two-year effort to expand bench-marks that measure the quality ofregulation, as well as efficiencyof the business regulatory frame-work, in order to better reflectthe reality of business operationson the ground. On the five indi-cators that saw changes in thisreport – Dealing with Construc-tion Permits, Getting Electricity,Enforcing Contracts, RegisteringProperty and Trading AcrossBorders – Europe and CentralAsia has performed well and thishas positively impacted the glob-al rankings of many of the re-gion’s economies.
The region stands out, glob-ally, on the Registering Propertyindicator. The cost of registeringproperty is the lowest globally –at an average of 2.6 percent ofthe property value. And, as in thehigh-income Organization forEconomic Cooperation and De-velopment (OECD) economies,it only takes 22 days to registerproperty in the Europe and Cen-tral Asia region – the lowest timeglobally.
One of the biggest struggles
for the region is the time it takesto get connected to the electricalgrid. On average, this takes 119days, compared to the average of78 days in the OECD economies.But the region performs well onquality of electricity supply, withfew outages and disruptions.
The region also does not per-form well on the Dealing withConstruction Permits indicator,with excessive time-consumingprocedures involved. In Tajik-istan, for example, it takes 27procedures and 242 days to com-plete all requirements for obtain-ing a construction permit. Butthe region performs well on thequality benchmarks for construc-tion. For instance, a post-con-struction final inspection is re-quired by law in all economies ofthe Europe and Central Asia re-gion.
FYR Macedonia is the re-gion’s highest ranking economy,with global ranking of 12 out189 economies from around theworld. The country excels in sev-eral areas of ease of doing busi-ness and also undertook reformsin the past year. For example,FYR Macedonia further simpli-fied the process of starting abusiness by introducing compul-sory online registration. As a re-sult, the country is now the sec-ond best performer globally inthe area of Starting a Business.
Lithuania and Latvia are thesecond and third highest rankingeconomies in the region, with aglobal ranking of 20 and 22, re-spectively.
in January 2016, which was a fall
of nearly 2.3 billion compared
with January 2015. The decline
rate of 27.3% is the strongest an-
nual decline yet, RBA says.
Other domestic sectors have
also continued deleveraging.
Their foreign debt dropped to
EUR 16 million at the end of
January 2016, down by 196 mil-
lion or 1.2% compared with Jan-
uary 2015.
At the same time, general
government foreign debt stood at
EUR 15.7 billion, accounting for
nearly 35% of the total gross for-
eign debt. Although it recorded a
fall for two consecutive months
month-on-month, government
foreign debt continued to grow
year-on-year, increasing by EUR
549 million or 3.6%, RBA ana-
lysts underscored.
Gross public sector foreign
debt, which includes the foreign
debt of public non-financial
companies, totalled EUR 19.6
billion at the end of January
2016, increasing by EUR 1.9 bil-
lion or 11% compared with Janu-
ary 2015.
RBA analysts expect further
growth of government debt, cit-
ing an expected new bond issue
on the foreign market. Howev-
er, given the projected lower
fiscal deficit in 2016 and
planned financing on the do-
mestic financial market as well,
annual government foreign debt
growth might slow down, they
concluded.
Commerce (HGK) says that the
fall was somewhat more pro-
nounced than in December 2015,
adding that bank deleveraging
has been continuously recorded
in the last 45 months.
The HGK notes that the pace
of the annual drop in the foreign
debt of commercial banks in-
creased from 8.4% in September
2015 to 27.3% in January 2016.
Commercial banks' gross for-
eign debt fell to EUR 6.1 billion
Croatia's gross foreign debtwas EUR 45.4 billion at the endof January 2016, down for thesecond consecutive month yearon year, according to the latestfigures released by the CroatianNational Bank (HNB).
Compared with January2015, gross foreign debt de-creased by EUR 1.3 billion or2.3%. Analysts at RaiffeisenbankAustria (RBA) say that the de-crease was primarily driven by afall in the debt of commercialbanks as a direct result of bankdeleveraging.
The Croatian Chamber of
Croatia's gross foreign debt dropsfor 2nd consecutive month
vestment which shows that Croa-tia can compete globally."
He said the French companyBouygues, which is upgradingthe Zagreb airport, was also in-terested in building the Peljesacbridge in south Croatia, whichwas expected to begin in thethird quarter of the year. A pub-lic tender will be advertised forthe job and the company with thebest offer will be chosen, headded.
On Tuesday, the second dayof his working visit to Paris,Oreskovic will attend a France-Croatia Council of Entrepreneursmeeting at the French employersassociation's international officeand hold talks with the associa-tion's secretary-general PierreGattaz. He will also meet withrepresentatives of French compa-nies interested in investing inCroatia.
France is very interested ineconomic cooperation with Croa-tia and for increasing invest-ments on both sides, and is inter-ested in procuring Croatianequipment for its army and po-lice, Croatian Prime Minister Ti-homir Oreskovic.
"Last year we increasedCroatian exports to France bynearly 18 percent. A Frenchcompany is building an airport inZagreb, a passenger terminal inGruz port in Dubrovnik. Frenchcompanies are interested inbuilding our railways and in thePeljesac bridge," Oreskovic said,while Valls did not speak to thepress.
Oreskovic said there was mu-tual interest in investments andthat Croatia's HS Produkt com-pany mights sell France 90,000rifles for the army and the police."That's a EUR 300 million in-
France very interested in investing in Croatia
region, attract qualified medicalpersonnel and secure existingemployment.” “New invest-ments, greater competitivenessand increased employment areHBOR’s priorities and the PulaGeneral Hospital Project com-bines all of these. Constructionof the new hospital facilities is acapital investment of special lo-cal interest and I am particularlypleased that the successful andlong-standing cooperation be-tween EIB and HBOR is continu-ing through this keyproject”, stressed Martina Jus,member of the Managing Boardof HBOR (Croatian Bank for Re-construction and Development).
Pula General Hospital is thefinal beneficiary of the EIB loanand HBOR is the borrower. TheEIB has a long and very solidrecord of cooperation withHBOR, a well-established EIBpartner financial institutionthrough which the Bank haschannelled some EUR 1.7 billionto support indirectly projects byCroatia’s SMEs and midcapcompanies.
In June 2015, the EuropeanInvestment Bank (EIB) hasgranted a loan EUR 40 million tofinance the reconstruction, exten-sion and rehabilitation of theGeneral Hospital in Pula on theIstrian peninsula, to provide bet-ter quality hospital services in amore integrated and cost-effi-cient manner.
EIB funds will help to con-solidate the Pula hospital facili-ties on a single site to correspondwith modern standards for pro-viding medical services andavoid current shortcomings andexcessive maintenance costs.The project will be implementedbetween 2015 and 2018.
EIB Vice-President DarioScannapieco commented: “TheEIB loan will contribute to theimplementation of the CroatianGovernment’s priorities in thehealth sector. Higher quality andmore effective healthcare ser-vices will improve the livingstandards of the inhabitants ofIstria and provide a valuableservice to people visiting astourists. This will help to in-crease the competitiveness of this
EIB supports upgrade of healthinfrastructure in Croatia
(from page 10)
pag. 12 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 agroalimentare
efficienza. Ma, soprattutto, la rete ha loscopo di rendere le imprese umbre piùpresenti in particolar modo nei paesieconomicamente emergenti ai qualipossono offrire competenza e innova-zione. L’iter formale per la costituzionedelle due reti quindi è completato ed ègià possibile far partire il programma diattività che sarà coordinato da UmbriaExport, la società consortile per l’inter-nazionalizzazione che fa capo a Confin-dustria Perugia, Confartigianato Peru-gia e con la partecipazione di importan-ti istituti di credito del territorio (Tutte leCasse di risparmio del Gruppo Intesa,Bps e Banca Etruria). “La nascita di que-sti primi contratti di rete – ha sottoli-neato il presidente di Confindustria Pe-rugia Ernesto Cesaretti - è stata forte-mente voluta da Confindustria Perugiache da tempo è impegnata nell’attua-zione e nel coordinamento di tuttequelle iniziative che possano favorirel’aggregazione e spingere l’internazio-nalizzazione. Fattori considerati deter-minanti per consentire alle aziende disuperare questo prolungato periodo dicrisi e per rimanere competitive suimercati internazionali. Ancora una volta
abbiamo cercato di far incontrare gliimprenditori e farli dialogare tra loro. Lacrisi è forte, ma il nostro territorio sta re-sistendo caparbiamente e gli imprendi-tori non si sono arresi. Naturalmentel’aggregazione non si è conclusa, anzi,siamo aperti all'ingresso anche di altriassociati; purché condividano gli obiet-tivi di eccellenza, qualità e spirito disquadra”. Che cos’è un contrato di rete.Il contratto di rete, previsto dal cosid-detto "Decreto Incentivi" (il n. 5 del2009) e poi dalla Legge 99 del 2009 (lacosiddetta "Legge Sviluppo"), viene sti-pulato tra due o più imprese che vo-gliono esercitare attività economiche incomune per accrescere la loro capacitàinnovativa e la competitività sui merca-ti. Il contratto di rete – che mantienel’autonomia giuridica e organizzativadelle singole aziende - , inoltre, assumerilevanza anche sul piano civilistico, poi-ché rappresenta un nuovo strumentodi aggregazione tra imprese (diverso daquelli finora esistenti) ed è redatto peratto pubblico, deve essere iscritto nelregistro delle imprese, e può prevederela costituzione di un fondo patrimonia-le comune ed un proprio consiglio diamministrazione.
L'Italia ha una industria agroali-mentare sviluppata e competitiva,ma il mercato globale sta cambiandovelocemente e bisogna essere capacidi leggere le esigenze dei consuma-tori per saper cogliere le opportunitàdi sviluppo. Per questo risultano par-ticolarmente interessanti i dati dell'A-grifood Monitor di Nomisma presen-tati durante l'assemblea generaledell'Aiipa (Associazione italiana indu-strie prodotti alimentari). Partiamoda un presupposto: l'industria agroa-limentare europea (500 milioni diabitanti per 28 Paesi) è la prima almondo avendo registrato nel 2014un fatturato di 1.244 miliardi di euro.Segue quella cinese con 1.196 miliar-di (per un miliardo e mezzo di abitan-ti) e quella Usa, 656 miliardi. Il datonegativo per l'Italia riguarda la com-petizione all'interno dell'Europa stes-sa. L'Italia si posiziona infatti solo alterzo posto come fatturato del setto-re (132 miliardi) superata da Francia(159 miliardi) e Germania (175 miliar-di). Ma anche la Gran Bretagna si di-fende bene con 114 miliardi, così co-me la Spagna con 92 e la piccolaOlanda, con 62. Ma il Belpaese arretradi una posizione se si guarda al valo-re delle sue esportazioni agroalimen-tari. I tedeschi nel 2015 hanno espor-tato beni per 71,1 miliardi di euro, ifrancesi per 60,5 miliardi, gli spagnoliper 43,3 e noi italiani per 'soli' 36,9.Risulta evidente dunque come l'Italia,nonostante si giovi del marchio ma-de in Italy, esporta la metà di quantofaccia la Germania. Un dato positivoviene dai prezzi medi alti dei nostriprodotti. Su un comparto come quel-lo dei formaggi l'Italia spunta unprezzo medio all'export di 6,52 euroal chilo, contro i 4,58 della Spagna, i4,51 della Francia e i 3,32 della Ger-mania. L'Italia primeggia in comparticome quello della carni preparate edella cioccolata, mentre siamo supe-rati dai francesi sull'olio di oliva (3,45euro contro 5,51) e sui vini fermi im-bottigliati. Qui i francesi spuntanoprezzi medi di 4,64 euro, mentre noi
Nascono a Perugia sotto l’egida diConfindustria i primi contratti di reteumbri tra aziende che operano neicomparti della meccanica automotive edella meccanica agricola. Ne sono pro-tagoniste complessivamente 16 impre-se fortemente specializzate che conta-no circa 1400 addetti per un fatturato dioltre 400 milioni di euro. In particolare,le otto imprese della rete automotiveproducono componenti meccanichead altissimo valore aggiunto destinate atutte le principali case automobilistichedel mondo. Si tratta di Angelantoni TestTechnologies, Bazzica, Faist Compo-nenti, Fom Tacconi, MeccanotecnicaUmbra, Proma, Promass e TecnokarTrailers. Sono otto anche le aziende chehanno aderito alla rete per l’agromec-canica: Dondi, Erreppi, Faza; Giunti, Nar-di, Nuovo Molino di Assisi, Sitrex eSpapperi, prevalentemente localizzatenell’area dell’Alta Valle del Tevere,esportano in molti paesi del mondo esono specializzate nella realizzazione diattrezzature legate all’agricoltura, daimezzi meccanici per l’agricoltura mo-derna fino ai sistemi di irrigazione.Obiettivo di entrambe le reti è quello dicondividere informazioni commerciali;programmare piani di promozione evendita comuni sui clienti esistenti e co-muni alla rete, individuare nuove op-portunità di mercato; mettere a disposi-zione strutture e competenze volte an-che al raggiungimento della migliore
Umbria: contratti di rete tra aziende di meccanica agricola e di automotive
per competere su tutti i mercati
“L’enoturismo è tricolore, ora lo sipuò dire con certezza; ma è un tricolo-re francese, non certo il nostro”. A dir-lo, il presidente nazionale del Movi-mento Turismo del Vino (MTV), CarloPietrasanta, che ha commentato le re-centi importanti iniziative intrapresedal Paese competitor in favore dell’e-noturismo. “Come in un film già visto -ha dichiarato Pietrasanta -, la Franciaci sovrasta in quanto a programmazio-ne e managerialità della cosa pubbli-ca. E quello che è successo nell’ultimoanno è sotto gli occhi di tutti: Parigi hamesso in piedi un portale che racco-glie tutta l'offerta enoturistica del Pae-se e che funziona benissimo, nono-stante non sia costato milioni di eurocome i nostri, inutili, siti vetrina. E nonè un caso che il portale, che punta adattirare 4mln di nuovi enoturisti stra-nieri entro il 2020, anche attraversoprenotazioni dirette dal sito, sia statopresentato dal ministro degli Esteri;come non è un caso che giusto un an-no fa lo stesso ministro, Laurent Fa-bius, annunciasse un piano specialecon un fondo nazionale in favore delcomparto. Detto, fatto: mentre in Ita-lia, da Expo in poi, in tutti i grandi co-mizi sul vino nessun politico dimenti-cava di citare l’enoturismo, in Franciasi stanziavano decine di milioni di eu-ro per investire veramente”.
Per il presidente del MovimentoTurismo del Vino, che conta circa 1000cantine associate: “Gli 81mln di euroimpiegati per costruire ‘La Cité du vinde Bordeaux’ sono la ciliegina su unatorta che nella regione fattura sotto lavoce turismo ben 4mld di euro l’annoe che negli ultimi 15 anni ha triplicato
i propri visitatori (da 2 a 6 mln, con50mila posti di lavoro diretti). Una cilie-gina che porterà altri 450mila visitatoril’anno. Tutto ciò – ha proseguito Pie-trasanta - mentre da noi non si trovanemmeno la quadra per fare un nuovoregolamento comune. Siamo ancoratiall'annosa questione della vecchia leg-ge sulle Strade del Vino del 1999, chenon ha mai contemplato la possibilitàdi fatturare visite, attività e mescita divini in cantina, nonostante siano ormaidiventate pratiche comuni e voci im-portanti di bilancio. E se Cantine Aper-te spopola, con un numero di personepari agli spettatori di 50 partite di SerieA, noi ci sentiamo come una provincia-le tra i giganti del calcio internazionale.In attesa, ad esempio, di un testo unicosul vino che doveva essere presentatoal Vinitaly 2015, poi al Vinitaly 2016,dove è passata solo una bozza e in cui- deo gratias – è inclusa una mini po-stilla che dovrebbe aprire almeno alledegustazioni in cantina. Ma tant’è – haconcluso il presidente MTV - la gran-deur francese partorisce le montagne,noi purtroppo nemmeno un topolino”.L'Associazione Movimento Turismodel Vino è un ente non profit ed anno-vera oltre 900 fra le più prestigiosecantine d'Italia, selezionate sulla basedi specifici requisiti, primo fra tuttiquello della qualità dell'accoglienzaenoturistica. Obiettivo dell’associazio-ne è promuovere la cultura del vino at-traverso le visite nei luoghi di produ-zione. Ai turisti del vino il Movimentovuole, da una parte, far conoscere piùda vicino l’attività e i prodotti dellecantine aderenti, dall’altra, offrire unesempio di come si può
“Enoturismo: grido di allarmedel Movimento Turismo del Vino. L’Italiaperde posizioni rispetto alla Francia”
Da uno studio tutto italiano si e'aperta la strada per la determinazio-ne della predisposizione alla celia-chia, e un passo in avanti anche allepatologie autoimmuni. Lo studio delConsiglio nazionale delle ricerche(Igb-Cnr e Ibp-Cnr) ha analizzato la ri-sposta immunitaria al glutine in rela-zione al rischio genetico. I ricercatoridel Consiglio nazionale delle ricerchehanno scoperto il perché solo alcunigeni della regione cromosomica(HLA) sono associati alla predisposi-zione di ammalarsi di celiachia. Lostudio, coordinato da Giovanna delPozzo dell'Istituto di genetica e biofi-sica (Igb-Cnr) e Carmen Gianfrani del-l'Istituto di biochimica delle proteine
(Ibp-Cnr), è stato pubblicato sulla rivi-sta The Journal of Autoimmunity. "Nel95% dei soggetti affetti da celiachiasono presenti alcuni specifici geni de-finiti di rischio o predisponenti la ma-lattia, in quanto associati all'instaurar-si della risposta immunologica al glu-tine del grano", spiega Giovanna DelPozzo Secondo la ricerca, nel determi-nare la predisposizione alla malattia èimportante non solo il numero di
questi geni HLA ma anche la quantitàdi molecole di RNA da essi prodotta."Non solo la determinazione dei geniHLA di rischio ma anche dei livelli diespressione potrà servire nel futuroper stabilire l'entità della predisposi-zione alla celiachia. Inoltre -spiegaGianfrani dell'Ibp-Cnr questi risultatirappresentano un avanzamento nellaconoscenza del meccanismo moleco-lare alla base anche di altre patologieautoimmuni". Lo studio è finanziatodalla Fondazione Celiachia e dal Miured è risultato vincitore del bando 'Pre-cision Medicine' del Progetto InterO-mics del Dipartimento di scienze bio-mediche (Dsb-Cnr), coordinato da Lu-ciano Milanesi. (ANSA).
Identificatomeccanismo che
determina il rischio di celiachia
Lo scorso 16 giugno 2016, allapresenza di Vittorio Silvestrini, presi-dente della Fondazione Idis - Città del-la Scienza e Alessandro Mastrocinque,presidente della Cia Campania, è statofirmato il protocollo di intesa tra Cittàdella Scienza e Cia agricoltori italianisulla divulgazione scientifica in ambi-to agricolo. Alla firma del documentoerano presenti anche il responsabiledei progetti strategici di Città dellaScienza Gianfranco Nappi e il direttoredella Cia Campania Mario Grasso. L'ac-cordo ha durata triennale e prevede direalizzare eventi dedicati alla divulga-zione scientifica con particolare riferi-mento al settore agricolo, agroalimen-tare, della salute dell'uomo e dell'inno-vazione nel settore agroalimentare.Cia metterà a disposizione la sua retedi soci, le best practices e la sua espe-rienza per fornire i contenuti degli
eventi che si svolgeranno presso il Vil-laggio di Città della Scienza. Più neldettaglio Cia parteciperà alla definizio-ne del Programma di attività didatti-che, informative, formative del Villag-gio e animerà gli eventi e i mercatini.Cia e Città della Scienza inoltre svilup-peranno insieme nuove progettualitàorientate a far crescere la cultura del-l'innovazione nel settore agricolo e lacultura di una corretta alimentazionepresso il grande pubblico. Città della
Scienza mette a disposizione della Cianuovi servizi e opportunità attraversolo Science centre, il centro congressi, ilBic, ed il Fab-Lab. "Siamo davvero or-gogliosi del patto firmato con Cittàdella Scienza, una struttura eccellente,riconosciuta a livello nazionale che sidistingue per l'impegno profuso per ladiffusione della cultura, per la divulga-zione della scienza e per una maggioreconsapevolezza su temi strategici" haaffermato Alessandro Mastrocinque."Siamo già al lavoro per dare un segnotangibile dei risultati che si possonogenerare con un'azione virtuosa dimatching. Metteremo a disposizionedi Città della Scienza il patrimonio diconoscenze, esperienze e progetti in-novativi che le nostre imprese agricolehanno saputo sviluppare" ha sottoli-neato Mario Grasso.
Protocollo sudivulgazione scientifica
in agricoltura tra Cia Campania
e Città della Scienza italiani ci fermiamo a 3,15. Altro datopositivo è il trend del mercato, incontinua crescita. L'export agroali-mentare Ue è cresciuto del 27% dal2011 al 2015 e quello italiano di unsorprendente +79% tra il 2005 e il2015 con i prodotti dolciari in testa alboom (+169%), seguiti dal caffè(+168%), dai prodotti lattiero-caseari(+90%), dalle carni lavorate (+83%),da pasta e conserve di pomodoro(+82%) e infine dal vino con un+80%. Bene le esportazioni dunque,ma verso quali Paesi? Se l'Europacontinua ad assorbire il 63% dei no-stri prodotti, negli ultimi dieci annisono cresciuti maggiormente gli Statiasiatici (esclusa Cina e India), passatidal 5,4% all'8,6%. Mentre gli StatiUniti continuano ad essere il mercatoextra-Ue più importante, con il 14%. Iconsumi alimentari da qui al 2024cresceranno in tutto il mondo, ma se-condo i dati Nomisma le industrie ita-liane dovrebbero prestare attenzionead un gruppo ristretto di Paesi. L'In-dia aumenterà la sua spesa alimenta-re dell'89%, seguita dalla Cina con un+68%. Da tenere d'occhio poi i 'nexteleven', undici Paesi che in dieci anniconsumeranno il 43% in più di pro-dotti (Messico, Indonesia, Nigeria,Turchia, Bangladesh, Filippine, Paki-stan, Corea del Sud, Vietnam, Egitto eIran). Gli Usa vedranno un incremen-to 'solo' del 19%, ma andando a spul-ciare i dati del gigante americano siscopre che lo spazio per le nostre im-prese è enorme. Innanzitutto perchéil Pil pro-capite statunitense è supe-riore a quello europeo (41.998 eurocontro i 28.208 dell'Europa a ventot-to) e poi perché i consumi alimentarisono relativamente bassi: gli ameri-cani spendono 667 miliardi di euro incibo, contro i 1.162 degli europei. Perquesto, siglare il Ttip rappresentauna grande opportunità per la nostraindustria e l'Italia può partire da unabuona posizione visto che importaprodotti dagli Usa per 1,1 miliardi dieuro ed esporta per 3,6 miliardi.
Secondo il Comitato nazionale perla sicurezza alimentare (Cnsa), permangiare carne rossa in sicurezza èimportante fare attenzione alla suapreparazione e alla sua cottura, “limi-tando in particolare cotture alla grigliaad alte temperature e fritture”. E’ que-sta la risposta giunta in seguito alla ri-chiesta di un parere avanzata agliesperti dal Ministro della Salute, Bea-trice Lorenzin, dopo la pubblicazionesu The Lancet Oncology della mono-grafia dello Iarc, l’International Agencyfor Research on Cancer, secondo cui ilconsumo di carni rosse, soprattutto selavorate, aumenta il rischio di svilup-pare un tumore del colon retto. “Il pa-rere del Cnsa - fa sapere il Ministero - èstato reso al termine di una approfon-dita istruttoria svoltasi negli ultimi tre
mesi. La Sezione del Cnsa ha osserva-to preliminarmente che una completaconoscenza del contesto e delle varia-bili alle quali si riferisce Iarc, come pu-re dei dati a supporto del lavoro pub-blicato, sarà possibile solo quando, nelsecondo semestre di quest’anno, saràresa disponibile la versione finale ecompleta della monografia”. Nel frat-tempo gli esperti ricordano che il ciboin quanto tale non è l’unico fattore adentrare in gioco nella comparsa deitumori; a dare un contributo al lorosviluppo sono infatti “più fattori di na-tura individuale, comportamentale eambientale”. In particolare, l’effettocancerogeno delle carni dipende an-che da metodi di cottura e di trasfor-mazione. D’altra parte, il Cnsa ha ricor-dato anche che la carne è un’impor-
tante fonte di proteine di elevato va-lore biologico e di altri nutrienti essen-ziali soprattutto in alcune fasce d’età ein presenza di alcuni problemi di salu-te. Per questo il consiglio dei suoiesperti è di “seguire costantementeun regime alimentare vario, ispirato almodello mediterraneo”. “In particola-re - spiega il Ministero - si raccomandauna riduzione di grassi e di proteineanimali e una assunzione costante dicibi ricchi di vitamine e fibre”. In que-sto modo oltre ai tumori è possibilecercare di prevenire le malattie cardio-vascolari, ma non solo. “Un regimedietetico adeguato ed equilibrato - ri-cordano dal Cnsa - non solo garanti-sce un apporto ottimale di nutrienti,ma permette anche di ricevere sostan-ze che svolgono un ruolo preventivo oprotettivo nei confronti di determina-te condizioni patologiche”. A tal pro-posito, il Movimento Difesa del Citta-dino (Mdc) ricorda che la Piramide Ali-mentare suggerisce di consumare almassimo 2 porzioni di carne rossa e 1di salumi alla settimana.
Export agroalimentare:l’Italia è competitiva, ma deve adeguarsi
al futuro del mercato globale
Rischio carne rossa: reso noto il parere del Comitato nazionale
per la sicurezza alimentare
pagina a cura di Stefano Piermaria
world news Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 13
The World Bank is down-grading its 2016 global growthforecast to 2.4 percent from the2.9 percent pace projected inJanuary. The move is due tosluggish growth in advancedeconomies, stubbornly low com-modity prices, weak global trade,and diminishing capital flows.According to the latest update ofits Global Economic Prospectsreport, commodity-exportingemerging market and developingeconomies have struggled toadapt to lower prices for oil andother key commodities, and thisaccounts for half of the down-ward revision. Growth in theseeconomies is projected to ad-vance at a meager 0.4 percentpace this year, a downward revi-sion of 1.2 percentage pointsfrom the January outlook.
C o m m o d i t y - i m p o r t i n gemerging markets and develop-ing economies have been moreresilient than exporters, althoughthe benefits of lower prices forenergy and other commoditieshave been slow to materialize.These economies are forecast toexpand at a 5.8 percent rate in2016, down modestly from the5.9 percent pace estimated for2015, as low energy prices andthe modest recovery in advancedeconomies support economic ac-tivity.
Among major emerging mar-ket economies, China is forecastto grow at 6.7 percent in 2016 af-ter 6.9 percent last year. India’srobust economic expansion is ex-pected to hold steady at 7.6 per-cent, while Brazil and Russia areprojected to remain in deeper re-cessions than forecast in January.South Africa is forecast to growat a 0.6 percent rate in 2016, 0.8of a percentage point more slow-ly than the January forecast.
A significant increase in pri-vate sector credit – fueled by anera of low interest rates and,more recently, rising financing
needs — raise potential risks forseveral emerging market and de-veloping economies, the reportfinds.
In an environment of anemicgrowth, the global economyfaces pronounced risks, includ-ing a further slowdown in majoremerging markets, sharp changesin financial market sentiment,stagnation in advancedeconomies, a longer-than-expected period of low commod-ity prices, geopolitical risks indifferent parts of the world, andconcerns about the effectivenessof monetary policy in spurringstronger growth. The report in-troduces a tool to quantify risksto the global outlook and findsthat they are now more tilted tothe downside than in January.
Regional Outlook. East
Asia and Pacific: Growth in theEast Asia and Pacific region isprojected to slow to an unrevised6.3 percent rate in 2016, withChina’s expansion expected toease to 6.7 percent, as projectedin January. The region excludingChina is projected to growth at4.8 percent in 2016, unchangedfrom 2015. This outlook assumesan orderly growth slowdown inChina accompanied by steadyprogress on structural reformsand appropriate policy stimulusas needed. Growth in the rest ofthe region is expected to be sup-ported by rising investment inseveral large economies (Indone-sia, Malaysia, Thailand), andstrong consumption supported bylow commodity prices (Thailand,the Philippines, Vietnam).
Europe and Central Asia:
The continuing contraction inRussia is keeping the forecastgrowth rate for the region at 1.2percent in 2016, a 0.4 percentagepoint downward revision fromthe January outlook. Geopoliticalconcerns, including flare-ups ofviolence in eastern Ukraine and
World Bank Cuts 2016 GlobalGrowth Forecast to 2.4 percent
(continues to page 15)
12 best businesses are cele-brated after being named winnersin the 2015/16 European Busi-ness Awards, sponsored byRSM, at an exclusive awardsceremony in Milan attended byprominent businesses leaders,European ambassadors and gov-ernment ministers.
The winning businessesachieved their success after a 16-month long journey in Europe’sbiggest business competition,which this year engaged withover 32,000 businesses and gen-erated over 227,000 votes fromacross the globe in its publicvote.
Business VIPs presented tro-phies to the 11 category winnersof the competition and the ‘Euro-pean Public Champion’; theoverall winner of the public vote.Additionally Roberto Polillo re-ceived a Lifetime AchievementAward for his pioneering work ininformation technology.
Adrian Tripp, CEO of the Eu-ropean Business Awards, added:“These fantastic businesses arethe best of the best. They demon-strate agility and adaptability,innovation and financial successand are creating strong growthopportunities in a competitiveglobal marketplace. Togetherthey are forging a stronger busi-ness community in Europe and
ploying over 2.5 million people.
The winner: Roberto Polillo,
Italy; Aerogen, Ireland; Tekever,
Portugal; Nef-Timur Real Estate
Development, Turkey; Wyke
Farms, United Kingdom; Bel
Medic, Serbia; Relekta, Norway;
Mycronic AB, Sweden; Clio On-
line, Denmark; Grup Ametller,
Spain; Figeac Aero, France;
Yedas, Turkey; Science4You
S.A., Portugal.
Following a 16-month jour-
ney, which began when the com-
petition engaged with over
32,000 businesses at its entry
stage in spring last year, from
which it named 678 National
Champions in September 2015.
The public vote this year gener-
ated over 227,000 votes from
across the globe.
The Event at the Milan Mar-
riott Hotel will have two parts; a
100% Growth Conference during
the day where businesses leaders
will get together to debate and
identify ways to double the size
of their businesses, and a Gala
Dinner in the evening when the
final winners will be announced.
creating a better future for usall.” Jean Stephens, CEO ofRSM, the 6th largest network ofindependent audit, tax and con-sulting firms, said: “The calibreof this year's competition final-ists is outstanding. The extraor-dinary entrepreneurialism, inno-vation, leadership and businessacumen demonstrated by theRuban D'Honneur recipients andthe overall category winnersshows how much can beachieved in challenging marketconditions. All those involved area credit to their country and wewish them every success for thefuture.”
The 11 category winnerswent through a process of writtensubmissions, video entry judgingand face-to-face interviews, andwere shortlisted as one of 678National Champions and 110Ruban d’Honneur recipients be-fore reaching the final.
In the 2015/16 competition,all EU member markets wererepresented plus Turkey, Nor-way, Switzerland, Serbia and theFormer Yugoslav Republic ofMacedonia. Their combined rev-enue exceeded €1.2 trillion em-
12 best businessesin Europe’s biggest business
competition named
N E X T C O U N T R Y R E P O R T S
South Korea will spend morethan 1 trillion won (US$841 mil-lion) by 2021 on research anddevelopment of clean energy aspart of international efforts to re-duce greenhouse gas emissionsand fight climate change.
It will mark twice the amountearmarked for clean energy re-search and development thisyear, according to the Ministryof Trade, Industry and Energy.
The plan was announced atthe inaugural ministerial meetingof Mission Innovation in SanFrancisco, where South Koreawas joined by 20 other memberstates in a pledge to double theirinvestment in clean energy overthe next five years.
“Collectively, these 21 part-ners represent well over 80 per-cent of global public investmentin clean energy research and de-velopment, currently totaling ap-proximately $15 billion peryear,” the group said in a press
release. In a separate press release,
the South Korean ministry said ithas planned to come up with adetailed road map for each of sixresearch areas it has alreadynamed.
They include carbon captureutilization and storage, and re-newable and nuclear energy. “Atthe first Mission Innovation Min-isterial, the member countrieshave also agreed to boost theircooperation that will include ex-pansions of joint research pro-grams and efforts to link publicinvestment with that of their pri-vate sectors,” the ministry said.
South Korea to double
investmentin clean energy
by 2021
pag. 14 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 world news
towards sustainable develop-
ment, including by upholding
social and environmental stan-
dards. The EPA also establishes
a consultation procedure for en-
vironmental or labour issues and
defines a comprehensive list of
areas in which the partners will
cooperate to foster sustainable
development. Civil society will
have a special
role in monitor-
ing the impact
of the agree-
ment. In addi-
tion, a detailed
chapter on de-
velopment co-
operation iden-
tifies trade-re-
lated areas that
could benefit
from EU finan-
cial support.
The EPA
creates joint institutions to sup-
port dialogue, the smooth han-
dling of all trade issues, and the
monitoring of the impact of the
trade deal. The EU will work
with its SADC partners to en-
sure the smooth implementation
of the agreement, together with
regional and national develop-
ment cooperation bodies.
The EU Council of Minis-
ters took the decision to autho-
rise the signature of the Eco-
nomic Partnership Agreement
on 1 June. Following the sig-
nature, the agreement will now
be submitted for approval to
the European Parliament, and
for ratification in the 28 EU
Member States according to
national ratification procedures
and in the Southern African
countries.
also provides for a number of
protective measures, for instance
for nascent, fragile industries or
for food security reasons.
The Southern African mar-
kets will open gradually and par-
tially to EU exports, in an asym-
metric way. In the process of di-
versifying their economies and
broadening production, imports
of certain goods
are important
for Southern
African nations
– certain indus-
trial parts, seeds
and machinery,
for instance.
The import du-
ties on many of
these so-called
i n t e r m e d i a r y
goods will be
significantly re-
duced, making
the products more easily accessi-
ble to Southern African entre-
preneurs.
For the South African market
specifically, particular advantage
has been granted to EU produc-
ers of traditional quality prod-
ucts with a worldwide reputation
– for example wines and food
products – that will now get the
exclusive right to use their tradi-
tional names, or 'geographical
indications', in South Africa.
Correspondingly, several South
African geographical indications
will, from now on, be protected
on the EU market, such as dif-
ferent types of South African
wine such as Stellenbosch and
Paarl, along with Rooibos tea
and other products.
By signing the agreement,
all participants commit to acting
EU signs Economic Partnership Agreement withSouthern African countries
This development-oriented agreementis the first of its kind
with an Africanregion pursuing
regional economicintegration
(from first page) As Australia transitions from
the end of the greatest mining
boom in the country’s history,
figures just released by the Aus-
tralian Bureau of Statistics
(ABS) show that Australia’s
stock of Inward Foreign Direct
Investment (FDI) continues to
grow although net inflows have
declined, primarily because of a
fall in the value of mining sector
investment.
Commenting on the new fig-
ures, Mark Thirlwell, Chief
Economist for the Australian
Trade and Investment Commis-
sion (Austrade), said that in re-
cent years FDI into the mining
sector had dominated direct in-
vestment net flows into Aus-
tralia but that this pattern had
started to change by 2014, and
would change further as the ad-
justment process continues.
At the end of 2015, total
stock of FDI in Australia stood
at A$735.5 billion, an increase
of a little more than seven per
cent, or A$49.3 billion, over the
previous year, while revised da-
ta from 2014 on net inflows,
which showed a decline of
A$15 billion, dropped to A$29.6
billion in 2015, a decline of 32.6
per cent.
The fall in the value of in-
vestment into the mining sector
is reflected in the net FDI into
mining and quarrying over the
past three years: down from
A$51.2 billion in 2013 to
A$35.4 billion in 2014 and
A$15.3 billion in 2015.
This drop in overseas invest-
ment in mining has been partial-
ly offset, however, by increased
net inflows into transportation
and storage, and finance and in-
surance.
Changing sources of FDI.
“The current ABS data series on
the stock of inward FDI by
country covers the years 2001 to
2015,” said Mark Thirlwell in
his online Austrade blog. Over
that period, he noted, three re-
gions have accounted for the
bulk of Australia’s FDI inflows:
the European Union (EU),
North America and East Asia.
“The main changes to this re-
gional pattern during that time
have been a marked increase in
the importance of East Asia as
source of direct investment, a
substantial decline in the EU’s
share of the FDI stock, and a
quite modest decline in the
North American share,” Mr
Thirlwell said.
While the United States re-
mains the largest investor in
Australia by far in terms of in-
ward FDI stock, with almost 24
per cent of direct investments at
A$173.5 billion, inflows from
Japan surged ahead during
2015. The reported A$14.1 bil-
lion of transactions put Japan
ahead of the US at slightly less
than A$10 billion for the year,
and well above the Netherlands,
which notched the third highest
inflow figures.
Continued growth for Australia’s inward Foreign
Direct Investment
A program making it easierfor foreign nationals to start upbusiness in Tokyo has beenlaunched. Foreign nationalswishing to start up business inJapan need to obtain a “businessmanager” visa. To obtain thisstatus of residence, the applicantmust employ at least two peoplefull-time, or invest at least 5 mil-lion yen in Japan in addition toopening an office. To fulfill thisrequirement, foreign entrepre-neurs need to do advanced prepa-ration before entry into Japan.Therefore stating up businesswithout a Japanese partner pre-sent a high hurdle to foreign en-trepreneurs.
For smoother business star-tups by foreign nationals, TokyoMetropolitan Governmentlaunched a new program.Through this program, however,even an applicant who doesn’tfulfill these requirements at thetime of the entry can obtain a sta-tus of residence (business man-ager) for the first half a year afterentry, if the Tokyo MetropolitanGovernment can confirm that theapplicant has enough prospectsfor fulfilling the conditions with-in half a year after entry by con-ducting screening of his/her busi-ness plan and other informationprior to the immigration screen-ing. Please use this system toyour advantage if you plan to setup business in Japan.
JAPAN
Program toincrease foreignentrepreneurs
terms of government efficiency
and infrastructure. The Danish
Minister for Foreign Affairs,
Kristian Jensen, has previously
stated that he hopes that the re-
curring international recognition
of the Danish business climate
will attract more foreign in-
vestors: “Creating the best con-
ditions for a striving business
sector is a key priority for the
Danish Government, and I am
very pleased to see that our ef-
forts resonate in international
rankings. We are determined to
make it even easier and more
worthwhile to do business in
Denmark and to attract more
foreign investments.”
For the past five years, Den-
mark has continuously achieved
top position among European
countries in the World Bank’s
Ease of Doing Business Index
and has furthermore, for the last
two years, been awarded
“world’s best country for busi-
ness” by Forbes.
Denmark is number two
among the EU-28 for managing
its resources and competencies to
facilitate long-term value cre-
ation according to the top global
Swiss business school IMD.
As part of its annual ranking
of 61 economies worldwide, the
IMD ranks each country based
on an analysis of over 340 crite-
ria derived from four principal
factors: economic performance,
government efficiency, business
efficiency and infrastructure.
Denmark’s position is based
on top rankings within three of
the four main categories; govern-
ment efficiency, business effi-
ciency and infrastructure. These
categories cover areas such as
adaptability of companies to
market changes, government
policies, worker motivation and
skilled labour.
Globally, the 2016 edition
ranks Hong Kong first, Switzer-
land second and the US third,
with Singapore, Sweden, Den-
mark, Ireland, the Netherlands,
Norway and Canada completing
the top 10.
A question of business
friendly regulations and infra-
structure
The 2016 IMD rankings
highlight one particular com-
monality among the best ranking
countries, including Denmark.
They are all top performers in
Denmark has 2nd MostCompetitive
Economy in theEU Accordingto new IMD
Ranking
Spain saw the greatest rise bya European country in the annualreport by the consulting firm ATKearney for measuring the confi-dence of foreign investors, whenit rose four places. The authors at-tribute this to the rallying of theeconomy after strong growth in2015. It is also the second greatestrise worldwide after Singapore,which went up five places.
Spain, at number 13, thusoccupies the middle of the chart,ahead of the Netherlands, Italyand South Korea. According tothe strategic and managementconsultants, the fall in laborcosts, and commercial policiesto encourage foreign investmenthave made the country more at-tractive for direct foreign invest-ment.
This attraction for investmentis even greater companies head-
quartered in other European coun-tries, which explains why most ofthe investors are from the Nether-lands, Germany, Switzerland andFrance.
AT Kearney compiles its re-port from surveys of directors ofmajor companies with annualrevenues of over 500 million dol-lars. For the analysis it selectsthe 27 countries that together ac-count for 45% of the participantsin the United Nations Confer-ence on Trade and Development.Of the European countries thatappear in the report, only Ger-many, United Kingdom, Franceand Switzerland are placed high-er than Spain.
The Foreign Direct Invest-ment Confidence 2016 index al-so reveals that over 70% of thesecompanies plan to increase theirdirect investment. They set theirincome from foreign investmentin Spain in recent years at 30 bil-lion dollars, but also warn thatthe political uncertainty may stillaffect the economic recovery andSpain's attractiveness as a desti-nation for investment.
United States and China headthe country ranking, which fea-tures 13 European countries in thetop 25, two less than last year.
Spain gainspoints in the
ranking in theAT Kearney
report
world news Lunedì 27 giugno 2016 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX pag. 15
Germany attracted more than
2,300 foreign direct investment
(FDI) projects in 2015, according
to federal economic development
agency Germany Trade & Invest
(GTAI).
Together with the 16 federal
states, GTAI registered more
than 1,900 projects in new settle-
ments, corporate expansions and
relocations with a planned value
of around €6.2 billion. The num-
ber of projects shows an increase
of around 60% on the previous
year and a new record. Added to
these were more than 400 merg-
ers or acquisitions. China was
the top investor with 260 pro-
jects, a whisker in front of the
USA at 252. Those two were fol-
lowed by Switzerland (203), the
UK (127) and Holland (105).
The bulk – more than 40% – of
all the projects were from the
EU.
Two-thirds of the companies
involved in the projects have re-
vealed their likely job creation
numbers, which will total more
than 30,000. This is also a hefty
increase on 2014 and another new
record. “These kinds of figures
reinforce the attractiveness of
Germany as an investment loca-
tion to foreign companies, as well
as the importance of FDI in job
creation,” said Achim Hartig,
Managing Director of GTAI. Ac-
cording to recent figures, some
60,000 foreign companies are in-
vested in Germany currently, with
investments worth some 461,600
billion Euros. As a result, around
three million people can thank
FDI projects for their jobs.
The most popular sectors for
investment in 2015 were corpo-
rate and financial services (18%),
closely followed by ICT and
software (15%). The strategic in-
tentions behind many invest-
ments were also relevant, as they
hinted at long-term relationships.
“Even more pleasing is that
15 per cent of the companies are
looking at Germany as a produc-
tion and research location, evi-
dence of our reputation for qual-
ity and pioneering abilities,”
concluded Mr. Hartig.
Germany hits record investment
levels
Number of jobs created also reaches
a new high
the Caucasus and terror attacksin Turkey, weigh on the outlook.Excluding Russia, the region isexpected to expand at a 2.9 per-cent rate. Growth projections forthe eastern part of the regionhave been revised down from theJanuary outlook as countries ad-just to lower prices for oil, met-als, and agricultural commodi-ties. Activity in the western partof the region will benefit frommoderate growth in the EuroArea and strengthening domesticdemand, helped by subdued fuelcosts.
Latin America and the
Caribbean: The region is fore-cast to contract by 1.3 percent in2016 after a 0.7 percent declinein 2015, the first back-to-backyears of recession in more than30 years. It is projected to beginexpanding again in 2017, gradu-ally gaining momentum toaround 2 percent in 2018.Prospects vary across the region:South America is anticipated tocontract by 2.8 percent this year,followed by mild recovery in2017. In contrast, supported byties to the United States andstrong exports, output in theMexico and Central Americasub-region, and the Caribbean,are expected to grow at 2.7 per-cent and 2.6 percent respectively
main driver of growth, remainedrobust. India, the region’s largesteconomy, showed strengtheningactivity, as did Pakistan,Bangladesh and Bhutan. MostSouth Asian economies havebenefitted from the decline in oilprices, low inflation, and steadyremittance flows.
Sub-Saharan Africa:
Growth in Sub-Saharan Africa isforecast to slow again in 2016, to2.5 percent, down from an esti-mated 3.0 percent in 2015, ascommodity prices are expectedto remain low, global activity isanticipated to be weak, and fi-nancial conditions are tightening.Oil exporters are not likely to ex-perience any significant pickupin consumption growth, whilelower inflation in oil importersshould support consumer spend-ing. However, food price infla-tion due to drought, high unem-ployment, and the effect of cur-rency depreciation could offsetsome of this advantage. Invest-ment growth is expected to slowin many countries as govern-ments and investors cut or delaycapital expenditures in a contextof fiscal consolidation.
in 2016, and more in 2017 and2018. Brazil is forecast to con-tract 4 percent in 2016, and itsrecession is expected to carryover into 2017, amid attempts atpolicy tightening, rising unem-ployment, shrinking real incomesand political uncertainty.
Middle East and North
Africa: Growth in the region isforecast to pick up slightly to 2.9percent in 2016, 1.1 percentagepoints less than expected in theJanuary outlook. The downwardrevision comes as oil prices areexpected to track lower for theyear, at an average of $41 perbarrel. The main reason for theslight improvement in regionalgrowth in 2016 is an expectedstrong recovery in the IslamicRepublic of Iran following thelifting of sanctions in January.An envisaged upturn in averageoil prices in 2017 is projected tosupport a recovery in regionalgrowth to 3.5 percent in 2017.
South Asia: Growth in SouthAsia is forecast to accelerate to7.1 percent in 2016, despiteweaker-than-expected growth inadvanced economies, which hasdampened export growth in theregion. Activity has remained re-silient as domestic demand, the
World Bank Cuts 2016 GlobalGrowth Forecast to 2.4 percent
(from page 13)
The Governing Council of
the European Central Bank
(ECB) decided to reinstate the
waiver affecting the eligibility
of marketable debt instruments
issued or fully guaranteed by
the Hellenic Republic. The de-
cision suspends the application
of the minimum credit rating
threshold in the collateral eligi-
bility requirements for these in-
struments. Provided that they
fulfil all other eligibility crite-
ria, they may be used as collat-
eral in Eurosystem monetary
policy operations.
The suspension enters into
force with the relevant legal act
on the next main refinancing
operation (MRO) settlement
date, 29 June 2016, and will be
maintained until further notice.
It applies to all outstanding and
new marketable debt instru-
ments issued or guaranteed by
the Hellenic Republic. The hair-
cuts applied to these assets will
be specified in the legal act.
The Governing Council has
taken into consideration the ap-
proval of the first disbursement
of the second tranche of the cur-
rent European Stability Mecha-
nism (ESM) programme for
Greece by the ESM’s Board of
Directors, following the posi-
tive assessment by the Euro-
pean Commission, in liaison
with the ECB, of a policy pack-
age which resulted in the com-
pletion of the first review of the
programme. The Governing
Council also acknowledges the
commitment of the Greek gov-
ernment to implementing the
ESM macroeconomic adjust-
ment programme and, therefore,
expects continued compliance
with its conditionality.
The Governing Council will
examine possible purchases of
Greek government bonds under
the public sector purchase pro-
gramme (PSPP) at a later stage,
taking into account the progress
made in the analysis and rein-
forcement of Greece’s debt sus-
tainability, as well as other risk
management considerations.
ECB
Reinstates waiver affecting the eligibility of Greek bonds
used as collateral in Eurosystemmonetary policy operations
pag. 16 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXX Lunedì 27 giugno 2016 finanza
marzo 2015 (4,93% a fine 2015;0,86%, prima dell’inizio dellacrisi).
In Italia i depositi aumenta-no, a fine maggio 2016, di quasi45 miliardi di euro rispetto al-l’anno precedente (su base an-nua, +3,5%; +5,2% ad aprile e+3,7% a marzo), mentre si con-ferma la diminuzione, sempre subase annua, della raccolta a me-dio e lungo termine, cioè tramiteobbligazioni, (a maggio 2016: -15,4%, segnando una diminuzio-ne su base annua in valore asso-luto di 63,7 miliardi di euro).Prosegue l’Abi nella nota. L’an-damento della raccolta comples-siva (depositi da clientela resi-dente + obbligazioni) registra amaggio 2016 una variazione,sempre su base annua, di -1,1%.Dalla fine del 2007, prima dell’i-nizio della crisi, ad oggi la rac-colta da clientela è passata da1.513 a 1.679,4 miliardi di euro,segnando un aumento – in valoreassoluto - di circa 167 miliardi.
A maggio 2016 il tasso diinteresse medio sul totale dellaraccolta bancaria da clientela(somma di depositi, obbligazionie pronti contro termine in euro afamiglie e società non finanzia-rie) in Italia si è collocatoall’1,08% (1,09% il mese prece-dente; 2,89% a fine 2007). Il tas-so praticato sui depositi (conticorrenti, depositi a risparmio ecertificati di deposito) si è atte-stato allo 0,46% (0,47% il meseprecedente), quello sui PCT a0,91% (0,99% il mese preceden-te). Il rendimento delle obbliga-zioni è risultato pari al 2,90%,2,90% anche il mese precedente.
Lo spread fra il tasso mediosui prestiti e quello medio sullaraccolta a famiglie e società nonfinanziarie permane in Italia sulivelli particolarmente bassi, amaggio 2016 è risultato pari a204 punti base (207 punti base ilmese precedente). Prima dell’ini-zio della crisi finanziaria talespread superava i 300 punti (329punti % a fine 2007).
Secondo il bollettino mensi-le Abi, a maggio 2016 l'ammon-tare dei prestiti alla clientela ero-gati dalle banche operanti in Ita-lia, 1.817,6 miliardi di euro ènettamente superiore, di oltre138 miliardi, all'ammontare com-plessivo della raccolta da cliente-la, 1.679,4 miliardi di euro. Amaggio 2016 è risultata positivala variazione annua, +0,3%, deltotale prestiti all'economia (cheinclude le famiglie, le imprese ela pubblica amministrazione).Sempre a maggio 2016 il totaledei finanziamenti in essere a fa-miglie e imprese ha presentatouna variazione prossima allo ze-ro, pari a -0,04% nei confronti dimaggio 2015, migliorativa ri-spetto al -0,5% registrata il meseprecedente e assai migliore ri-spetto al -4,5% di novembre2013, quando aveva raggiunto ilpicco negativo ed è ritornato suivalori di aprile 2012. Sulla basedegli ultimi dati ufficiali disponi-bili, relativi ad aprile 2016, l’am-montare complessivo dei mutuiin essere delle famiglie ha regi-strato un variazione positiva di+1,4% nei confronti di fine aprile2015 (quando già si manifestava-no segnali di miglioramento),confermando, anche sulla basedei dati sui finanziamenti in esse-re, la ripresa del mercato dei mu-tui. Dalla fine del 2007, primadell’inizio della crisi, ad oggi iprestiti all’economia sono passatida 1.673 a 1.817,6 miliardi di eu-ro, quelli a famiglie e imprese da1.279 a 1.405,5 miliardi di euro.
A maggio 2016, sempre se-condo l’Abi, i tassi di interessesui prestiti si sono posizionati inItalia su livelli ancora più bassi.Il tasso medio sulle nuove opera-zioni per acquisto di abitazioni siè attestato al 2,24% toccando ilnuovo minimo storico (2,29% ilmese precedente; 5,72% a fine2007). Sul totale delle nuove ero-gazioni di mutui circa i due terzisono mutui a tasso fisso. Il tassomedio sulle nuove operazioni difinanziamento alle imprese si ècollocato all’1,82% (minimo sto-rico), 1,92% il mese precedente(5,48% a fine 2007). Il tasso me-dio sul totale dei prestiti è risul-tato pari al 3,12%, toccando ilminimo storico (3,16% il meseprecedente; 6,18%, prima dellacrisi, a fine 2007).
Le sofferenze nette (cioè alnetto delle svalutazioni già effet-tuate dalle banche con proprie ri-sorse) a fine aprile 2016 sono pa-ri a 84 miliardi di euro rispetto a83,1 miliardi di marzo.
Il rapporto sofferenze nettesu impieghi totali è risultato parial 4,67% ad aprile 2016, 4,58% a
+1,4% PER I MUTUI IN ESSERE ALLE FAMIGLIE
Al 3,2% il tasso medio sul totaledei prestiti a maggio 2016
...1986 ...2016
anniversario30°
La Relazione Annuale della
Commissione di vigilanza sulla
previdenza integrativa indica il
moderato rendimento nel 2015
per i fondi pensione. La crisi
tuttavia non permette al 25%
degli iscritti di versare i contri-
buti.
I fondi pensione doppiano il
rendimento del Tfr che si è riva-
lutato mediamente dell’1,2%
contro il 2,7% dei fondi negozia-
li e il 3% dei fondi aperti. Anco-
ra più positiva la performancedei piani individuali pensionistici
(PIP) che hanno reso il 3,2%. A
tirare le somme del comparto
della previdenza complementare
è la COVIP nel corso della Rela-
zione Annuale della Commissio-
ne di vigilanza che indica, tra
l’altro, la crescita delle adesioni
I fondi pensione doppiano il rendimento del Tfr
dell’1,3%, un Pip del 2,2 il che ècome dire, guardando al com-plesso dei dati fin qui analizzati,che le assicurazioni sono i gesto-ri più cari sul mercato ma sono difatto l’unica alternativa “al fai date” con tutti i rischi che ne conse-guono specie per un investimen-to considerato di lungo periodo.
La strada da seguire sembre-rebbe quindi quella di uno Statoche favorisca il risparmio previ-denziale in modo da compensarela minore assistenza e previdenzapubblica con la quale gli italianidovranno fare i conti nei prossi-mi decenni.
Fonte: FTA Online News
alla previdenza complementaredel 12,1%.
Resta tuttavia diffuso il feno-meno delle interruzioni contribu-tive, soprattutto tra i lavoratoriautonomi, con quasi 1,8 milionidi iscritti che non hanno effettua-to versamenti contributivi.
Nel complesso il patrimonioaccumulato dalle forme pensioni-stiche complementari ha supera-to, a fine 2015, i 140 miliardi dieuro a fronte di una raccolta di13,5 miliardi di euro.
Rimangono invece eterogeneii costi: sui 10 anni un fondo pen-sione negoziale ha un indicatoresintetico di costo pari allo 0,4%,un fondo pensione aperto
Siamo a ridosso della quartarivoluzione industriale?
l’informatica, dalla quale scaturi-sce l’era digitale destinata ad in-crementare i livelli di automazio-ne avvalendosi di sistemi elettro-nici e dell’IT (Information Tech-nology). Con l’espressione terzarivoluzione industriale ci si rife-risce anche a tutta quella serie diprocessi di trasformazione della
struttura produtti-va, e più in gene-rale del tessutosocio-economico,avvenuti a partiredalla metà del No-vecento nei Paesisviluppati e carat-terizzati da unaforte spinta all’in-novazione tecno-logica, stretta-mente legata allanascita dei com-puter, dei robot,della prima navi-cella spaziale e
dei satelliti.La data d’inizio della quarta
rivoluzione industriale non è an-cora stabilita in via ufficiale, pro-babilmente perché è tuttora incorso e solo a posteriori sarà pos-sibile indicarne l’atto fondante.L’argomento è stato al centro delWorld Economic Forum 2016,dal 20 al 24 gennaio a Davos(Svizzera), intitolato appunto“Mastering the Fourth IndustrialRevolution”.
Per competere con l’evolu-zione tecnologica che si sta deli-neando, il mondo industriale/ma-nifatturiero dovrà riuscire ad
L’espressione “Industrie 4.0”viene coniata per la prima voltaalla Fiera di Hannover nel 2011in Germania. Dalle raccomanda-zioni stilate qualche mese piùtardi da un gruppo di lavoro de-dicato all’Industria 4.0, presiedu-to da Siegfried Dais della multi-nazionale di ingegneria ed elet-tronica RobertBosch GmbH e daHenning Kager-mann della Acate-ch (Accademia te-desca delle Scien-ze e dell’Ingegne-ria), nasce un re-port finale chesarà poi diffusonel 2013, sempreall’annuale Fieradi Hannover.
Fino ad oggile rivoluzioni in-dustriali del mon-do occidentale so-no state tre: la prima rivoluzioneindustriale che nella secondametà del ‘700 ha permesso dimeccanizzare la produzione nelsettore tessile e metallurgico gra-zie alla nascita della macchina avapore; la seconda rivoluzioneindustriale viene invece fattaconvenzionalmente partire dal1870 con l’introduzione dell’e-lettricità, dei prodotti chimici econ l’avvento del motore a scop-pio e il conseguente aumentodell’utilizzo del petrolio comenuova fonte energetica. La terzarivoluzione industriale prendepiede nel 1970 con la nascita del-
evolversi tecnologicamente conuna crescente integrazione di “si-stemi cyber-fisici” (cyber-physi-cal systems o CPS) nei processiindustriali.
Con l’acronimo CPS si inten-de infatti l’inserimento - nei la-vori svolti dagli esseri umani - dimacchine intelligenti e connessea Internet. I progettisti delle In-dustrie 4.0 vanno oltre lo studiodi una semplice catena di mon-taggio, creando un vero e proprionetwork di macchine capaci diprodurre di più e con meno errorie al tempo stesso di modificareautonomamente gli schemi diproduzione a seconda degli inputesterni che ricevono. Il tuttomantenendo livelli elevati di effi-cienza.
La quarta rivoluzione indu-striale avrà tuttavia effetti sulmercato del lavoro che gli osser-vatori stanno ancora cercando didefinire. Saranno necessarie nuo-ve professionalità mentre altresono destinate a scomparire. Dal-la ricerca “The Future of theJobs” presentata al World Eco-nomic Forum è infatti emersoche, nei prossimi anni, fattoritecnologici (come la tecnologiadel cloud e la flessibilizzazionedel lavoro) e demografici potran-no influenzare l’evoluzione dellavoro: se da un lato le aree am-ministrative e della produzionesubiranno tagli drastici, è proba-bile una crescita occupazionalenell’area finanziaria, nel mana-gement, nell’informatica e nel-l’ingegneria. Secondo Alessan-dro Perego, Direttore Scientificodegli Osservatori Digital Innova-tion del Politecnico di Milano,cambieranno le competenze eabilità ricercate: “nel 2020 ilproblem solving rimarrà la softskill più ricercata, ma divente-ranno più importanti il pensierocritico e la creatività. Proprioperché lo scenario è in rapidaevoluzione, dobbiamo attrezzarciper cogliere i benefici delloSmart Manufacturing, l’innova-zione digitale nei processi del-l’industria”
S. B.
Se ne è discusso al WorldEconomic
Forum 2016 di Davos