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Istituto Superiore di Sanità FLU-ISS: Sistema di sorveglianza sentinella dell'influenza basata su medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Rapporto sulla stagione 2000-2001. Gruppo di lavoro FLU-ISS 2001, viii, 89 p. Rapporti ISTISAN 01/14

Durante il primo anno di sorveglianza la rete sentinella si è dimostrata uno strumento essenziale per descrivere l’andamento della sindrome influenzale in Italia e fornire informazioni che consentano di costruire la linea di base per valutare l’incidenza futura della malattia. Per questo motivo e perché l’influenza continua a costituire un rilevante problema di sanità pubblica, dalla stagione influenzale 2000-2001, la sorveglianza sentinella è passata da una fase sperimentale ad una fase istituzionale, attraverso la collaborazione delle regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Influenza (CIRI), dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dei Laboratori Universitari di riferimento e coordinata dal Ministero della Sanità. Nel presente rapporto sono illustrati i risultati della sorveglianza epidemiologica e virologica relativi alla stagione influenzale 2000-2001 per le regioni direttamente partecipanti alla rete FLU-ISS gestita dall’ISS e tali risultati sono confrontati con quelli della precedente stagione 1999-2000.

Parole chiave: Influenza, Sorveglianza sentinella, Italia

Istituto Superiore di Sanità FLU-ISS: A sentinel surveillance network for influenza relying on general practitioners and paediatricians. Report for the period 2000-2001. Working Group FLU-ISS 2001, viii, 89 p. Rapporti ISTISAN 01/14 (in Italian)

During the first year of surveillance, the sentinel network was a valuable tool for describing the epidemiology of influenza in Italy. In addition it provided information for defining the baseline in order to allow comparison in the future. For this reason, and because flu is still a relevant public health issue, beginning from the last flu season (2000-2001), sentinel surveillance has become a formal activity. It has been carried out through collaboration of different parties: the regions, the Istituto Superiore di Sanità (ISS), the Inter-University Research Centre on Influenza (CIRI), reference Laboratories, general practitioners and paediatricians and all under the co-ordination of the Ministry of Health. In the present report results of the epidemiological and virological surveillance for the period October 2000-April 2001 and for the regions participating in the sub-network FLU-ISS are presented and compared with those of the previous season.

Key words: Influenza, Sentinel network, Italy. Il rapporto è disponibile online nel sito di questo Istituto: www.iss.it.

© Istituto Superiore di Sanità 2001

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COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO FLU-ISS Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica Reparto Malattie Infettive Direttore: Stefania Salmaso

Per la sorveglianza epidemiologica: Antonino Bella Barbara De Mei Stefania Giannitelli Donatella Mandolini Maria Cristina Rota

Laboratorio di Virologia Reparto Infezioni virali dell’apparato respiratorio Direttore: Isabella Donatelli

Per la sorveglianza virologica: Chiara Affinito Francesca Beneduce Laura Calzoletti Laura Campitelli Concetta Fabiani Simone Fiaccavento Simona Puzelli

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Hanno inoltre partecipato alla rete FLU-ISS: a) Laboratori periferici che collaborano con l’ISS per la sorveglianza virologica dell’influenza

Università di Genova Dipartimento di Scienze della Salute: Pietro Crovari

Università di Milano Istituto di Virologia: Fabrizio Pregliasco

Università di Trieste Istituto di Igiene e Medicina Preventiva: Cesare Campello

Università di Parma Istituto di Igiene: Maria Luisa Tanzi*

Università di Siena Istituto di Igiene: Roberto Gasparini, Emanuele Montomoli

Università di Firenze Istituto di Igiene: Alberta Azzi*

Università di Perugia Dipartimento di Igiene: Anna Maria Iorio

Università di Lecce Laboratorio di Igiene - Dipartimento di Biologia: Giuseppe Gabutti

Università di Palermo Dipartimento di Igiene e Microbiologia: Nino Romano

Università di Sassari Dipartimento Scienze Biomediche: Antonina Dolei*

Ospedale “A. di Savoia” Laboratorio di Virologia, Torino: Giancarlo Paggi*

Università Cattolica “S. Cuore” Istituto di Microbiologia, Roma: Anna Rossi*

(*) Laboratori che hanno contribuito alle indagini virologiche sui campioni prelevati da medici sentinella della rete FLU-ISS.

L’attività dei Laboratori sopraelencati rientra nell’ambito del seguente programma: – Progetto ISS “Infezioni da virus influenzali: aspetti clinici, epidemiologici, patogenetici e

molecolari”, finanziato con una quota 1% del Fondo Sanitario Nazionale per l’anno 1998 (disponibile sul sito www.flu.iss.it).

A livello centrale, l’attività di questi centri è coordinata congiuntamente dall’ISS e dal Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Sanità (Dina De Stefano, Loredana Vellucci, Anna Prete, Stefania D’Amato).

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b) I referenti nelle Regioni e nelle ASL Basilicata

Teresa Russo, Michele De Lisa, Raffaele La Vecchia, Morena Maldini.

Campania Andrea Simonetti, Rosanna Ortolani, Anna Luisa Caiazzo, Rosa Castiello, Paolo D’Argenio, Tommaso Rosario De Luca, M. Antonietta Ferrara, Francesco Giugliano, Mariagrazia Panico, Antonino Parlato, Rocco Parrella, Filomena Peluso. (La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) ha attivamente collaborato con i Servizi di Epidemiologia e Prevenzione (SEP) al reclutamento dei medici sentinella in questa regione).

Emilia Romagna

Pietro Ragni, Roberto Rangoni, Nicoletta Bertozzi, Roberto Cagarelli, Angela Calzolari, Anita Capra, Marisa Cova, Emanuela Fiumana, Anna Rosa Gianninoni, Anna Pecci, Renato Todeschini.

Lazio

Maurizio D’Amato, Carlo Saitto. Marche

Gualtiero Grilli, Massimo Agostini, Claudio Angelini, Francesco Migliozzi, Paola Pauri, Rosanna Rossini.

Molise

Pardo Mancini, Saverio Antonio Cafasso. Piemonte

Vittorio Demicheli, Fortunato Paolo D’Ancona, Donatella Tiberti, Chiara Antoniotti, M. Teresa Galati, Franco Giovannetti, Maria Marchisio, Piero Zaninetti.

Provincia autonoma di Bolzano

Giulia Morosetti, Christine Giovannelli, Martin Fischer, Birgit Mayr, Simone Schmorak, Maria Grazia Zuccaro.

Provincia autonoma di Trento

Walter Carraro, Lidia Gentilini.

Sardegna Giuseppe Sechi, Giulia Wilma Deidda.

Valle d’Aosta

Luigi Sudano.

Veneto Giovanni Gallo, Cinzia Piovesan.

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c) I medici sentinella

Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che hanno partecipato alla sorveglianza dell’influenza, suddivisi per regione di appartenenza. I medici contrassegnati con l’asterisco (*) hanno contribuito anche alla sorveglianza virologica. Basilicata

Agneta Antonio*, Belmonte Rocco*, Buchicchio Cosimo*, Buono Tommaso*, Coviello Antonio Pompeo, Di Gilio Margherita*, Fanelli Pasquale*, Giliberti Enrico*, La Sala Clementina*, Lavecchia Antonietta*, Orlando Raffaele*, Santarsiero Margherita*, Sileo Maria*, Spina Ciro*, Spina Giuseppe, Stoja Rocco*.

Campania

Abagnale Regina, Afeltra Nicola, Barra Roberto, Bianco Andrea, Bocchino Bruno, Bove Emilio, Bovenzi Arcangelo, Brancati Ciro, Bufano Carmine*, Buono Giuseppe, Buonomo Giuseppe*, Calamaro Corrado, Calderopoli Rita*, Cappiello Francesco, Castaldi Luigi*, Castaldo Gennaro, Cecere Aniello, Celotto Catello, Ciampi Vittorio, Ciasullo Michele*, Clemente Antonio, Compierchio Angelo*, Contiero Luigi, Costigliola Franco*, Crescenzo Antonio*, Criscuolo Alfonso, Cutillo Giovanni Antonio, Dalla Monica Angelantonio, De Cenzo Bruno, De Cicco Franco*, De Nigris Francesco, De Rosa Antonio, Di Cianni Ernesto*, Di Feo Antonio, Di Gregorio Luigi, Esposito Tommaso*, Famoso Vincenzina, Fatigati Domenico, Ferraioli Natalina*, Ficco Corrado, Fischietti Antonio, Franzese Pasquale, Furcolo Ciriaco, Fusco Pasquale, Gallo Giovanni, Genua Saverio, Iaccarino Agnello, Iaccarino Girolamo, Iannolillo Antonio, Ieselli Carlo*, Iscaro Aldo, Lago Vincenzo, Lardo Gerardo*, Lavorgna Filomeno, Lepore Mario, Liguori Mario, Luciani Vincenzo, Manganelli Antonietta, Marchetti Vezio, Mariniello Antonio, Marrazzo Giuseppe, Martini Domenico Antonio, Mastrolia Giulio, Meninno Ambrogio*, Meola Pietro, Molea Carla*, Montefusco Alfredo, Montera Carmine*, Mosca Antonio*, Mosca Luigi, Napodano Bartolomeo, Napoli Luigi, Napolitano Filomena, Passaro Vincenzo, Peluso Angelo, Pezzullo Vincenzo, Piccolo Carlo, Pizzillo Carlo, Prescenzo Egeo, Ragone Pasquale, Renzi Ada, Ricciardi Antonio, Rinaldi Landolina Luigi, Rizzo Maria, Roberto Michele, Romano Irene Maria Rosaria*, Rossi Angelo, Rubano Carmelo, Ruggieri Ruggero, Russo Vincenzo, Russo Francesco, Russo Spena Irene, Santoro Luigi, Scola Vincenzo, Scovotto Maria Antonietta, Sellitto Francesco*, Silvestri Otello, Simone Crescenzo, Smaldone Massimo, Smeriglio Abele, Tarallo Nicola, Varone Alfonso, Vincenti Maurizio*, Vitale Nicola Gennaro, Vitiello Giuseppe.

Emilia Romagna

Azzimondi Giuseppe, Azzolini Luigi*, Barboni Rita*, Barchi Patrizio, Bassi Beatrice*, Berni Angelo Bruno, Bertozzi Tonino, Biondi Sanzio, Campedelli Anna Maria, Colombi Cristina*, D’Amato Giuseppe, Dall’Osso Tiziano*, Della Croce Flavio, Di Fiore Alfredo, Fabbri Della Faggiola Duccio, Faberi Maurizio, Ferranti Flavio, Ferrari Maria*, Finessi Riccardo, Fontana Isello, Govi Daniele, Gozzi Eliseo, Gregori Giuseppe*, Gualandrini Alessandra, Gualdi Gianluca*, Leurini Giancarlo, Lugli Maurizio, Malvicini Stefano*, Marcinkowska Malgorzata, Massarini Maurizio, Mazza Tullio Valerio, Mazzetti Gaito Piero*, Melandri Tarcisio, Meravigli Vincenzo, Mingozzi Patrizia, Miserotti Giuseppe*, Monari Maria Teresa*, Montanari Giuseppe, Montori Claudio, Mussati Pier Paolo*, Nappo Ciro Giovanni, Navarra Mauro, Nerozzi Alessandro, Parolini Anna, Patierno Marco*, Peveri Vittorio*, Pignataro Raffaele, Rimondi Andrea, Ripa Maria, Romano Pasquale*, Sacchetti Roberto*, Salafrica Michele, Salera Marcello*, Saltari Enrico, Sivieri Giampietro, Suzzi Maurizio*, Tosi Sauro, Trombini Rosalia *, Valpiani Armando*, Zambrelli Enrica, Zingoni Stefano*.

Lazio

Adamo Modestino, Amatucci Stanislao*, Annesi Livia, Assorgi Giuseppe*, Azzolini Micheline, Bevilacqua Stefano, Borelli Massimo, Bosco Roberto, Candiloro Enrico*, Caponi Maria

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Antonietta*, Carnevale Flora Rita, Caroselli Antonio*, Circosta Amedeo, Cirelli A. Vittoria, Corongiu Maria, D’Annibale Francesco, D’Oppido Antonio, D’Uva Mario, De Angelis Marina, De Luca Giuseppe, De Padua Marco, Di Mauro Caterina*, Donato Giuseppe, Falaschi Maurizio, Finzi Massimo*, Fiorillo Alfonso, Forte Mauro, Frittaion Fabio*, Galieti Luigi, Gentile Arnaldo, Giancaspro Giuseppe*, Grattarola Sandro, Grossi Marco, Guerra Claudio, Lentini Patrizia, Mangoni Angelo, Mangullo Angelo*, Marchionne Maurizio, Marotta Gianuario*, Marri Gallieno*, Marrocco Walter, Meli Fabrizio, Michelangeli Luigi, Milani Luigi*, Murrali Paolo, Muzzioli Giovanni Luigi, Natili, Tommaso, Nobile Antonio*, Nuccetelli Danilo, Oliveti Diodato, Pace Marina*, Palleschi Fausto, Pesce Stefano, Petrucci Marco, Pietricola Elio*, Pizzutelli Caterina*, Procopio Caterina*, Radicchi Giovanni, Ricotta Giuseppe, Santodonato Claudio, Santomassimo Remo, Scolamiero Liliana*, Verginelli Antonio*, Vignolini Sandro, Vitale Roberto, Zito Calogero*, Zoino Fernando.

Marche

Angeletti Margherita, Angelini Giacomo, Antonini Fabio, Battistini Paolo, Belardinelli Paola, Bigonzi Daniele, Boria Sergio, Branchesi Patrizia, Breccia Roberto, Brecciaroli Mauro, Cannella Maria Virginia, Cannelli Bernardo, Cardinaletti Carlo, Cascia Sergio, Cecchi Serena, Cesari Luigi, Cesaroni Ivana, Chiodi Walter, Colonnella Adamo, Contini Nicola, Di Fabio Domenico, Donadio Riccardo, Falcioni Roberto, Gabbanelli Gianna, Guidi Fabrizio, Lavatori Paolo, Lupini Anna, Mariani Manuela, Olimpo Laura Maria, Oliveti Alberto, Paolini Italo, Pietroni Paolo, Ravelli Leonardo, Salvatori Luciano, Salvi Serafino, Senesi Giorgio, Stramenga Carlo, Tamburrini Gino, Vannicola Mario, Zagaglia Giulio Zingaretti Giancarlo.

Molise

Bucci Giancarlo*, Licursi Giuseppe*, Notario Michele*, Primiani Carlo Raffaele*, Sassi Enzo*.

Piemonte Alpa Aldo*, Antonioletti Renzo, Baldi Carla, Barnabino Elsa*, Barral Gino*, Bava Carlo*, Benvenuto Filippo, Bogetto Ivo, Boriolo Luciano, Bossola Carlo*, Braschi Stefano Lorenzo, Bruno Enrico*, Calella Angelina, Canegallo Pierpaolo, Carafa Renato*, Carena Laura, Cavallazzi Andrea, Censini Stefania, Cerruti Patrizia, Chiodo Venanzio, Colli Mario, Dall’Acqua Silvio, Dalla Villa Gabriele*, Damilano Massimo, Di Menza Giuseppe, Donna Maria Elisa*, Drago Giorgio, Dresco Paola, Erbetta Monica, Falloni Maurizio, Fantini Furio, Fassio Bruno*, Ferri Marco, Fiorini Armando, Foglio Stefano, Gallo Silvano, Gargano Giuseppe*, Garione Ivana*, Gazzaniga Pietro, Gazzola Gian Maria, Giambarresi Giuseppe*, Giustetto Guido*, Gola Lorenzo*, Guala Molino Piervittorio, Guerra Marco, Leo Rosanna, Lillo Antonio, Lio Carmela, Lo Monaco Claudio*, Lorenzina Enrico, Lupano Franco, Massobrio Francesco, Massobrio Gianluca, Massolo Claudio, Meli Salvatore*, Miravalle Costantino*, Moncaglieri Marco, Mongiardini Giorgio, Moratto Delfino*, Mosca Aldo, Mozzone Aldo*, Muratore Celsa, Nejrotti Mario*, Nervo Enrico*, Nuti Claudio, Orecchia Enzo, Orlando Tristano*, Passera Maurizio*, Passerini Daniele*, Petracchini Vittoriano*, Petrulli Carmela, Piola Alda, Pollastro Claudio, Ponzano Silvia*, Poppi Manuela, Porta Alberto, Prete Alberto*, Quaglia Pasquale, Rapacciulo Tullio*, Ravandoni Claudio, Ravasio Flavio, Repetto Roberto*, Rigamonti Rodolfo*, Robutti Ugo*, Roldi Silvio, Rossi Cesare, Santoro Maria Ausilia*, Scamuzzi Paolo, Sciaccaluga Massimo, Serra Luca, Talarico Francesco*, Tedoldi Amilcare, Titta Giulio*, Uberti Marzio*, Uglietti Pacifico, Valenti Marco*, Vallivero Paola, Vigone Pierantonio, Vista Nicola*, Zaninetti Piero*, Zuccaro Clorinda.

Provincia autonoma di Bolzano

Agostini Hugo, Clementi Walther*, Cucchiara Pietro*, Holzknecht Gerd*, Hopfgartner Albert, Innitzer Brigitte, Lunger Hermann, Marcadent Ugo, Marocci Aldo, Piccoliori Giuliano*, Plaikner Ulrich, Rabensteiner Klaus*, Unterthiner Josef*, Vischi Guido*, Von Lutterotti J. Andreas*, Von Sontagh Peter, Wallnoefer Wunibald, Widmann Klaus*.

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Provincia autonoma di Trento Andrenacci Albina*, Bonetti Carlo*, Dalla Piccola Paolo*, Dellagiacoma Maria Luisa*, Hueller Matteo, Kohring Uwe, Maronato Gianni*, Mosna Claramaria*, Paoli Nicola*, Piccoli Dario*, Sartori Maurizio*, Scalfi Claudio*, Spagnolli Fulvio*, Torelli Gianantonio*, Ziller Claudio.

Sardegna

Argiolas Lino*, Atzeni Luigi*, Atzori Ignazio*, Caliandro Rosa Maria*, Giua Riccardo*, Giunta Antonino, Ibba Angelo, Lixia Giuseppe*, Meloni Maria Pasqua*, Monni Piero Domenico*, Musa Felice*, Orro Walter, Orru’ Eugenio*, Pais Antonio*, Petti Stefano*, Piredda Orlando*, Russino Giovanni*, Senes Antonio*.

Valle d’Aosta

Albanese Ferdinando*, Biamonti Claudio*, Cavurina Rosanna*, De Cristofaro Raffaela*, Fiorenza Patrizia*, Rebagliati Mario*, Rosset Roberto*, Vitaliano Andrea*.

Veneto

Albanese Salvatore, Alibrandi Gfrancesco, Baccichetto Renzo, Baracchino Florenza, Barbazza M. Carolina, Baruzzo Renzo, Baso Lino, Bellon Stefano, Bergamasco Giulio, Bianchi Cristina, Bisatti Giovanni, Bonadiman Leopoldo, Bonaventura Diana, Bonello Cristina, Bonsuan Romana, Bortot Fabio, Braga Aldo, Burigo Daniela, Bussi Roberto, Cacciato Carmelo, Camurri Stefano, Cantarutti Luigi, Carraro Federica, Cattozzo Giuseppe, Cavinato Adriano, Ciccarelli Chiara, Corsato Marisa, Corsini Agostino, Cortese Maria Silvia, Cortina Patrizia, Costa Andrea, Costantini M. Gabriella, Dal Maso Giovanni, Dal Pozzo Mariachiara, Dal Zotto Massimo, De Marchi Margherita, De Rito Rocco, di Martino M. Carmela, Di Trapani Giuseppe, Fabris Roberto, Facca Marina, Faienza Michele, Febbro Franco, Fontana Giancarlo, Franchini Maddalena, Franzoso Federico, Franzoso Gianni, FullerElke Maria, Gardin Lia Vittoria, Gaspari Luigi, Gerace Francesco, Giaccari Giampiero, Giardino Carla, Giaretta Mario, Girardi Roberto, Giuri Laura, Graziani Vittorio, Gualtiero Antonia, Guini Maurizio, Juliao Janet Osvaldo, Laghetto Giovanni, Lista Cinzia, Luisetto Giampietro, Magagnato Lucia, Magagnin Riccardo, Malatesta Vincenzo, Maran Davide, Marangoni Paolo, Marciani Maria Laura, Moressa Maria Pia, Pasinato Angela, Pellegrini Nerio, Pieresca Gabriele, Pittarello Daniele, Pretto Lino, Puttini Liana, Ragazzi Giovanni, Redetti Marina, Rossato Mario, Rossi Maurizio, Saccomani Fabrizia, Savi Roberto, Scarpa Maria, Scassola Maurizio, Sebastianelli Antonella, Serra Luciana, Serragiotto Renata, Simiele Alberto, Simmini Giovanni, Tapparello G. Antonio, Tata Antonio, Tessari Annarosa, Tirelli Massimo, Tognolo Marco, Tomasello Manfreda, Tonel Mario, Tonon Riccardo, Vaccari Rita, Vianello Bruno, Ziglio Giovanna, Zornitta Paolo, Zovi M. Carla.

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INDICE

Il sistema di sorveglianza clinico- epidemiologica e virologica dell’influenza ....................................................................................................... 1

Obiettivi della sorveglianza .......................................................................................................... 1 Obiettivi primari............................................................................................................................. 2 Obiettivi secondari ......................................................................................................................... 2

Metodi epidemiologici ................................................................................................................... 2 Regioni partecipanti ....................................................................................................................... 3 Campionamento dei medici............................................................................................................ 3 Raccolta dati clinico-epidemiologici.............................................................................................. 3 Definizione di caso......................................................................................................................... 4 Periodo di rilevazione dei dati........................................................................................................ 4 Flusso dei dati ................................................................................................................................ 4 Analisi dei risultati clinico-epidemiologici .................................................................................... 4 Il ritorno dell’informazione............................................................................................................ 5

Metodi virologici.............................................................................................................................. 6 Raccolta dei campioni biologici ..................................................................................................... 6 Diagnosi virologica e caratterizzazione antigenica degli isolati virali ........................................... 6 Bibliografia .................................................................................................................................... 7

Risultati della sorveglianza FLU-ISS ............................................................................... 9

Sorveglianza clinico-epidemiologica ...................................................................................... 11 Caratteristiche del campione di medici ......................................................................................... 11 Caratteristiche della popolazione campionata ............................................................................... 13 L’incidenza dell’influenza............................................................................................................. 14

Sorveglianza virologica................................................................................................................ 19 Dati relativi alle indagini virologiche condotte su campioni raccolti dai medici sentinella nelle Regioni FLU-ISS ............................................................... 19

Periodo di osservazione e partecipazione dei medici .............................................................. 19 Diagnosi di laboratorio ............................................................................................................ 20 Andamento settimanale e distribuzione geografica degli isolamenti virali ............................. 20 Dati virologici nazionali e contributo dei Centri Universitari periferici.................................. 22 Gruppi di età ............................................................................................................................ 26 Caratterizzazione sierologica comparativa tra ceppi di campo e ceppi vaccinali ...................... 26 Quadro della circolazione dei virus influenzali in Europa......................................................... 28 Comunicazione dei dati virologici a livello nazionale............................................................... 29 Comunicazione dei dati virologici a livello internazionale ....................................................... 29

Conclusioni ..................................................................................................................................... 30

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Risultati regionali della sorveglianza FLU-ISS ......................................................... 31

Basilicata ........................................................................................................................................... 33 Campania ........................................................................................................................................... 35 Emilia Romagna ................................................................................................................................ 37 Lazio .................................................................................................................................................. 39 Marche ............................................................................................................................................... 41 Molise ................................................................................................................................................ 43 Piemonte ............................................................................................................................................ 45 Provincia autonoma di Bolzano ......................................................................................................... 47 Provincia autonoma di Trento ............................................................................................................ 49 Sardegna ............................................................................................................................................ 51 Valle d’Aosta ..................................................................................................................................... 53 Veneto ................................................................................................................................................ 55

Appendice A

Il progetto di ricerca finalizzato sul Fondo Sanitario Nazionale 1998 .............................................. 57 Appendice B

Protocollo operativo del FLU-ISS .................................................................................................... 65

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IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA CLINICO- EPIDEMIOLOGICA E VIROLOGICA DELL’INFLUENZA

In Italia, nella stagione 1999-2000, è stato realizzato per la prima volta a livello nazionale un sistema sperimentale di sorveglianza sentinella dell’influenza basata sui medici di medicina generale e sui pediatri di libera scelta.

Lo scopo del sistema, esteso a tutto il territorio nazionale, è quello di fornire stime di incidenza della malattia.

Il monitoraggio epidemiologico realizzato attraverso la rete dei medici sentinella ha costituito una integrazione del sistema di sorveglianza dell’influenza, quasi esclusivamente basato negli anni precedenti sullo studio qualitativo delle varianti virali circolanti.

Tale iniziativa è stata pianificata nell’ambito del progetto: “Infezioni da virus influenzali umani ed animali: aspetti clinici, epidemiologici, patogenetici e molecolari”, finanziato con una quota dei fondi 1% del Fondo Sanitario Nazionale, dedicati alla ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Il primo anno di sorveglianza ha dimostrato come la rete sentinella possa concretamente rappresentare uno strumento essenziale per descrivere l’andamento della sindrome influenzale, sindrome che in Italia continua a costituire un rilevante problema di sanità pubblica.

La partecipazione di una parte dei medici sentinella alle indagini di laboratorio, condotte dal Laboratorio di Virologia dell’ISS e da alcuni Laboratori Universitari periferici, ha permesso di estendere il monitoraggio virologico a quelle Regioni sprovviste di strutture laboratoristiche di riferimento. In tal modo è stato possibile realizzare un sistema integrato clinico-virologico di sorveglianza dell’influenza, in linea con quanto già esistente in altri Paesi.

Per questo motivo a partire dalla stagione 2000-2001, in seguito all’accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni il 28 settembre 2000 (atti n. 1031), la sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza è passata da una fase sperimentale ad una fase istituzionale.

La sorveglianza dell’influenza viene svolta attraverso la collaborazione delle Regioni, dell’ISS e del CIRI (Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza), dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dei Laboratori Universitari di Riferimento e viene coordinata dal Ministero della Sanità. L’ISS (Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Reparto di Malattie Infettive e Laboratorio di Virologia, Reparto di Infezioni Virali dell’Apparato Respiratorio) coordina la sorveglianza sentinella in 10 regioni (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto) e in due Province autonome (Trento e Bolzano). L’ISS riceve settimanalmente i dati raccolti nelle diverse regioni, provvede ad aggregarli, ad analizzarli e invia i risultati nazionali al Ministero che li pubblica sul sito del sistema di sorveglianza: www.sanita.it/malinf/influnet.

Obiettivi della sorveglianza

Una valutazione dei risultati raggiunti lo scorso anno (stagione 1999-2000) dal sistema di sorveglianza sperimentale, ha permesso di formulare nuovi obiettivi da inserire nel sistema ormai istituzionalizzato e di confermare la maggior parte di quelli già stabiliti nella precedente stagione.

Gli obiettivi sono stati suddivisi in primari e secondari:

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Obiettivi primari

• Descrivere in termini di spazio, tempo e persona i casi di sindrome influenzale osservati da un campione di medici sentinella del Servizio Sanitario Nazionale.

• Stimare i tassi di incidenza per settimana nella stagione influenzale. • Stimare la settimana di inizio, la durata e l’intensità dell’ondata epidemica stagionale. • Stimare la frequenza di soggetti vaccinati tra i casi di sindrome influenzale di età

superiore ai 64 anni. • Isolare e/o identificare i ceppi influenzali circolanti nella stagione invernale da campioni

di tamponi faringei prelevati ai pazienti segnalati come affetti da sindrome influenzale. • Caratterizzare antigenicamente gli stipiti isolati e identificare le varianti sierologiche. • Valutare il grado di omologia antigenica tra ceppi virali circolanti e ceppi vaccinali,

fornendo alle Organizzazioni Internazionali le informazioni necessarie per l’adeguamento del vaccino antinfluenzale.

• Mantenere attivo, in periodo interpandemico, un sistema di diagnosi rapida dell’influenza, esteso su tutto il territorio nazionale, indispensabile per realizzare un’efficace azione di controllo, in caso di emergenza pandemica.

Obiettivi secondari

• Ottenere una stima della copertura vaccinale per l’influenza nella stagione di osservazione, mediante rilevazione della proporzione di vaccinati nella popolazione assistita dai medici sentinella.

• Stimare per la popolazione ultrasessantaquattrenne l’incidenza di sindrome influenzale tra i vaccinati e i non vaccinati per valutare il numero di casi prevenuti dalla campagna stagionale.

• Valutare la presenza di gradienti geografici di diffusione, da utilizzare in modelli di diffusione di un’eventuale pandemia.

• Costituire una base di dati per valutare in modo comparativo l’incidenza dell’influenza negli anni futuri.

• Ottenere un indicatore tempestivo della frequenza di ricorso alla ospedalizzazione in relazione ad un episodio influenzale o alle sue complicanze.

Metodi epidemiologici

Poiché l’influenza è una malattia con incidenza elevata, per la stima del suo andamento spazio temporale, è sufficiente garantire la sorveglianza dell’1-2% della popolazione totale di ogni regione. Per le caratteristiche epidemiologiche dell’influenza e per il metodo di sorveglianza utilizzato, il sistema può fornire stime di frequenza sufficientemente precise anche con un numero ridotto di regioni, purché distribuite tra nord, centro e sud Italia.

Come l’anno precedente (stagione 1999-2000), in ogni regione è stato identificato un referente regionale presso l’Assessorato alla Sanità o l’Osservatorio Epidemiologico, che a sua volta ha identificato le ASL partecipanti, distribuite secondo una rappresentatività geografica anche all’interno di ogni singola regione.

In ogni ASL è stato nominato un referente che ha provveduto a identificare i medici di medicina generale o pediatri di libera scelta disponibili ad operare come “sentinelle”, ossia a

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rilevare e trasmettere settimanalmente il numero di casi osservati. Il numero di medici partecipanti non è stato predefinito, ma in ogni regione la rete era costituita da un gruppo di medici i cui assistiti rappresentavano complessivamente almeno l’1,5% della popolazione regionale.

La partecipazione è stata volontaria, ma ai medici che hanno deciso di aderire all’iniziativa è stato richiesto di garantire la continuità della rilevazione dei dati per tutto il periodo della sorveglianza.

Presso l’ISS il Centro di Coordinamento ha avuto il compito, come l’anno precedente, di coordinare i referenti regionali, diffondere le istruzioni per la partecipazione alla sorveglianza e indicare le modalità per l’invio dei dati aggregati relativi ai casi di influenza rilevati dai medici sentinella.

Per poter fornire un quadro nazionale il CIRI, costituito dall’Università di Genova (Dipartimento di Scienze della Salute - Sezione di Igiene e Medicina Preventiva) e dall’Università di Milano (Istituto di Virologia), ha raccolto i dati nelle rimanenti regioni e li ha inviati settimanalmente all’Istituto Superiore di Sanità, che ha provveduto ad analizzarli e inoltrarli in forma aggregata al Ministero della Sanità.

Regioni partecipanti

Le Regioni e le ASL partecipanti al sistema FLU-ISS sono state coinvolte fin dall’inizio nel progetto e invitate a collaborare alla stesura del Protocollo.

Il Centro di Riferimento Regionale e/o di ASL ha avuto infatti l’importante compito di: • promuovere l’iniziativa; • identificare i medici sentinella; • garantire la continuità di partecipazione dei medici sollecitandoli ad inviare i dati con

regolarità; provvedere all’inserimento dei dati nel database online per conto di quei medici sprovvisti di connessione a Internet;

• raccogliere, una volta concluso lo studio, le schede con i dati individuali dei pazienti di ogni medico sentinella e inviarle all’Istituto Superiore di Sanità.

Campionamento dei medici

Il sistema di sorveglianza FLU-ISS ha arruolato, secondo la numerosità decisa da ogni regione, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che desideravano partecipare. Al momento dell’adesione alla sorveglianza ogni medico ha fornito informazioni riguardo i suoi dati anagrafici e il numero di assistiti, sia totale che per fascia d’età.

Nei casi in cui i medici non disponevano di queste informazioni è stato compito della ASL competente fornire tali dati al Centro di Coordinamento (ISS).

Raccolta dati clinico-epidemiologici

I medici che hanno aderito al progetto hanno registrato per ogni paziente affetto da “sindrome influenzale” le seguenti informazioni:

– le iniziali del cognome e del nome; – il sesso; – l’età; – lo stato vaccinale (solo per gli ultrasessantaquattrenni).

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I medici, nella stagione 2000-2001, hanno segnalato settimanalmente anche il numero di pazienti ultrasessantaquattrenni che sono stati ricoverati per sindrome influenzale o complicanze ad essa correlate.

Ogni settimana il numero aggregato dei casi osservati da ogni medico (divisi per gruppo di età) è stato trasmesso al Centro di Coordinamento locale o nazionale (a seconda della organizzazione della specifica regione). Per garantire la massima omogeneità diagnostica, è stata fornita una definizione clinica di caso da segnalare.

Definizione di caso

Si definisce sindrome influenzale un’affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre > 38°C accompagnata da almeno un sintomo tra i seguenti :

• cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre (sudorazione, brividi), astenia

e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: • tosse, faringodinia, congestione nasale

Per consentire una stima corretta dell’incidenza dell’influenza è stato utilizzato il metodo

dello “zero reporting”, ovvero il medico doveva comunicare anche l’assenza di casi per una determinata settimana.

Questo metodo ha consentito di calcolare per ogni settimana di sorveglianza quanti medici hanno effettivamente partecipato e di stimare con maggiore accuratezza i denominatori evitando una sovrastima dell’incidenza.

Periodo di rilevazione dei dati

I dati sono stati rilevati a partire dalla 42a settimana dell’anno 2000 (lunedì 16 ottobre) fino alla 15a settimana del 2001 (domenica 15 aprile).

Flusso dei dati

L’invio dei dati aggregati è avvenuto settimanalmente per via telematica mediante la compilazione di una scheda online sul sito WEB (www.flu.iss.it) dell’Istituto Superiore di Sanità. L’accesso era regolato dal riconoscimento di ogni singolo medico mediante codice identificativo e password assegnata dal Centro di Coordinamento dell’ISS. Il medico aveva inoltre la possibilità di consultare i dati inviati fino a quel momento. I medici sprovvisti di connessione a Internet hanno comunicato settimanalmente il numero di casi individuati al Centro di Coordinamento operativo a livello di ASL o di Regione, secondo le modalità concordate localmente, il quale ha provveduto all’immissione dei dati nel database dell’ISS.

Analisi dei risultati clinico-epidemiologici

La raccolta dei dati, la loro analisi ed elaborazione sono state effettuate settimanalmente dal Centro di Coordinamento Nazionale presso il Reparto Malattie Infettive del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell’ISS.

L’analisi è stata effettuata con le seguenti modalità:

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• settimanalmente: 1. numero di medici che avevano inviato dati e popolazione sorvegliata (totale e per

fascia d’età); 2. tassi di incidenza complessivi per fascia di età e totali; 3. tassi di incidenza per regioni, per fascia d’età e totali; 4. confronto con dati analoghi della stagione precedente.

• alla fine della stagione influenzale: 1. descrizione della diffusione geografica dell’influenza nell’arco della stagione; 2. descrizione del campione dei medici partecipanti; 3. descrizione popolazione sotto sorveglianza.

Il ritorno dell’informazione

In seguito all’accordo sancito il 28 settembre 2000 dalla Conferenza Stato-Regioni, i dati forniti dalle Regioni sorvegliate dal CIRI sono stati regolarmente inviati all’Istituto Superiore di Sanità che ha provveduto settimanalmente ad aggregarli con i dati della rete FLU-ISS, li ha analizzati globalmente come dati nazionali e li ha inviati al Ministero della Sanità.

Il Ministero della Sanità ha provveduto a sua volta alla loro pubblicazione e all’aggiornamento settimanale sul sito web del sistema di sorveglianza.

I dati nazionali sono stati condivisi a livello internazionale con analoghi network europei (EISS, European Influenza Surveillance Scheme; EuroGROG; European GROG – Groupes Régionaux d’Observation de la Grippe).

Metodi virologici

Raccolta dei campioni biologici

I campioni clinici utili per la ricerca del virus influenzale o dei suoi costituenti, sono rappresentati dalle secrezioni provenienti dall’apparato respiratorio, raccolte attraverso lavaggi o aspirati nasali, gargarizzati, tamponi faringei e nasali.

L’attività di raccolta dei campioni biologici è stata svolta a partire dalla 46a settimana del 2000 (13-19 novembre) e si è protratta fino alla 15a settimana del 2001 (9-15 aprile).

Ogni regione ha individuato i medici disposti ad effettuare il prelievo di un numero limitato (massimo 3) di campioni clinici, utilizzando, per la loro raccolta, un kit diagnostico fornito dall’ISS, costituito da un tubo sterile contenente una spugnetta impregnata di terreno di trasporto.

All’invio del kit e al ritiro dei campioni ha provveduto lo stesso ISS; il compito delle ASL e dei medici è stato di provvedere al mantenimento dei campioni in frigorifero (+4°C) fino al momento del ritiro da parte del corriere.

Per ottimizzare le indagini virologiche miranti all’isolamento virale, i campioni sono stati fatti pervenire al laboratorio il più celermente possibile al fine di non ridurre il titolo virale e quindi le possibilità di isolamento.

Il prelievo dei campioni è stato effettuato durante la fase acuta della malattia seguendo semplici istruzioni allegate al kit; al medico è stato richiesto di riportare sul modulo allegato le informazioni relative alla data del prelievo, le iniziali del paziente, il sesso, l’età e la sua situazione vaccinale.

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I campioni prelevati dai medici regionali (Basilicata, Campania, Province autonome di Trento e Bolzano, Valle d’Aosta) sono stati inviati ed analizzati direttamente presso il Centro Nazionale OMS per la sorveglianza dell’influenza, Laboratorio di Virologia dell’ISS o presso i Laboratori Regionali di collaborazione dell’ISS (Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Sardegna).

Diagnosi virologica e caratterizzazione antigenica degli isolati virali

La presenza di virus influenzali nei campioni biologici è stata evidenziata attraverso isolamento virale in coltura e/o attraverso l’identificazione di componenti virali.

Per l’isolamento virale sono state utilizzate colture cellulari di rene di cane (MDCK, Madin Darby Canine Kidney) (1-3) e/o uova embrionate di pollo (4). La presenza di virus è stata evidenziata mediante la ricerca di attività emagglutinante nel liquido colturale sopranatante o nel liquido allantoideo.

Per la tipizzazione e/o sottotipizzazione dell’agente emagglutinante sono stati utilizzati metodi di identificazione sierologica, come il test di inibizione dell’emagglutinazione (HI) (5-7), utilizzando antisieri policlonali prodotti in pollo e/o furetto nel Laboratorio di Virologia dell’ISS e di seguito elencati:

– antisiero A/Moscow/10/99; – antisiero A/New Caledonia/20/99; – antisiero B/Beijing/184/93 (ceppo equivalente B/Yamanashi/166/98). Per l’identificazione di componenti virali (nucleoproteina NP e proteine di superficie HA e

NA) direttamente nei campioni clinici, si è fatto ricorso a metodi di diagnosi rapida, quali: • RT-PCR (8-14), utilizzando primers per l’amplificazione dei geni NP e HA1; • Directigen FLU-A, saggio immunoenzimatico su membrana, per la ricerca qualitativa e

rapida dell’antigene virale NP dell’influenza A, direttamente nei campioni clinici (15-16).

Bibliografia

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Risultati della sorveglianza FLU-ISS

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SORVEGLIANZA CLINICO-EPIDEMIOLOGICA

La sorveglianza dell’influenza è stata effettuata nel periodo compreso tra la 42a settimana del 2000 e la 15a del 2001.

Poiché non tutte le regioni si sono attivate contemporaneamente e non tutti i medici all’interno della stessa regione hanno iniziato a rilevare i dati nella stessa settimana, nel presente rapporto vengono riportati i risultati della sorveglianza relativi al periodo compreso tra la 48a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001.

Infatti solo in questo periodo i dati possono essere considerati omogenei e confrontabili. Tale scelta è inoltre motivata dal fatto che nelle prime settimane di rilevazione l’incidenza

della sindrome influenzale si è mantenuta a livelli molti bassi.

Caratteristiche del campione di medici

In ogni regione hanno aderito alla sorveglianza medici provenienti da quasi tutte le province, così che il campione è rappresentativo anche dal punto di vista geografico.

Il numero di ASL che hanno partecipato alla sorveglianza sentinella dell’influenza è stato variabile, così come all’interno di ogni ASL è stato variabile il numero di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che hanno trasmesso settimanalmente i casi osservati.

In Tabella 1 è riportata la distribuzione regionale e provinciale dei medici che hanno aderito alla sorveglianza.

In totale hanno aderito al progetto 510 medici di medicina generale e 47 pediatri di libera scelta. In quattro regioni (Campania, Molise, Provincia autonoma Bolzano e Valle d’Aosta) tra i medici sentinella non erano inclusi i pediatri.

Il 42% dei medici sentinella aveva la possibilità di inserire i dati direttamente nel database online; per gli altri non informatizzati il referente ASL ha provveduto settimanalmente alla trasmissione delle informazioni.

In Tabella 2 è riportato per ogni regione il numero di medici che hanno aderito allo studio e il numero medio, minimo e massimo di medici che hanno effettivamente inviato i dati ogni settimana nel periodo considerato.

Non tutti i medici coinvolti nella sorveglianza hanno trasmesso regolarmente i dati. Mediamente hanno rilevato dati ogni settimana 484 medici (87%) con un minimo di 442

nella 45a settimana del 2000, e un massimo di 500 registrato nella 50a settimana del 2000 e nella 2a settimana del 2001.

Soltanto 33 (5,9%) medici che avevano aderito alla sorveglianza non hanno mai inviato dati, mentre il 92% ha notificato regolarmente per almeno 11 settimane.

La partecipazione dei medici è stata buona per tutto il periodo considerato con punte superiori al 90% nel periodo di massima incidenza dell’influenza.

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Tabella 1. Distribuzione provinciale dei medici sentinella partecipanti alla sorveglianza

Regioni Medici/regione Province Medici/provincia

Basilicata 16 Matera 6 Potenza 10 Campania 105 Avellino 15 Benevento 20 Caserta - Napoli 47 Salerno 23 Emilia Romagna 61 Bologna 13 Ferrara 9 Forlì 12 Modena 6 Parma 1 Piacenza 8 Ravenna - Reggio Emilia 2 Rimini 10 Lazio 67 Frosinone 6 Latina 6 Rieti 3 Roma 48 Viterbo 4 Marche 41 Ancona 21 Ascoli Piceno 10 Macerata 5 Pesaro 5 Molise 5 Campobasso 3 Isernia 2 Piemonte 101 Alessandria 16 Asti 8 Biella 5 Cuneo 6 Novara 13 Torino 27 Verbano Cusio Ossola 19 Vercelli 7 Provincia autonoma di Bolzano 18 Bolzano 18 Provincia autonoma di Trento 15 Trento 15 Sardegna 18 Cagliari 12 Nuoro 3 Oristano - Sassari 3 Valle d’Aosta 8 Aosta 8 Veneto 102 Belluno 21 Padova 22 Rovigo 7 Venezia 25 Verona 10 Vicenza 17 Totale 557 557

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Tabella 2. Distribuzione regionale dei medici sentinella

Medici che hanno inviato i dati settimanalmente

Regione N. medici che hanno

aderito n. medio n. minimo n. massimo

Basilicata 16 13,9 12 15 Campania 105 84,4 64 88 Emilia Romagna 61 50,0 19 58 Lazio 67 66,8 66 67 Marche 41 31,7 25 37 Molise 5 5,0 5 5 Piemonte 101 75,9 65 81 Provincia autonoma Bolzano 18 17,2 14 18 Provincia autonoma Trento 15 14,4 13 15 Sardegna 18 15,6 9 18 Valle d’Aosta 8 7,8 5 8 Veneto 102 101,4 97 102 Totale 557 484,1 394 512

Caratteristiche della popolazione campionata

La popolazione sorvegliata dai medici sentinella partecipanti allo studio era composta da individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (77.612 assistiti), 15-64 anni (509.699 assistiti), oltre 64 anni (148.323 assistiti).

La Tabella 3 riporta la popolazione sotto sorveglianza suddivisa per regione e per fascia di età, mentre la Tabella 4 riporta la media settimanale e la percentuale della popolazione sotto sorveglianza rispetto alla popolazione regionale suddivisa per fascia di età.

Tabella 3. Popolazione sotto sorveglianza per regione e fascia di età

Regione Assistiti 0-14 15-64 oltre 64 totale

Basilicata 3.827 11.449 3.931 19.207 Campania 13.141 107.386 25.156 145.683 Emilia Romagna 8.887 49.562 17.661 76.110 Lazio 4.750 71.545 16.564 92.859 Marche 5.646 34.985 11.465 52.096 Molise 332 4.969 1.388 6.689 Piemonte 7.936 91.616 32.711 132.263 Provincia autonoma Bolzano 3.946 26.353 7.601 37.900 Provincia autonoma Trento 2.262 15.466 3.852 21.580 Sardegna 3.491 13.730 3.409 20.630 Valle d’Aosta 159 6.840 2.695 9.694 Veneto 23.235 75.798 21.890 120.923 Totale 77.612 509.699 148.323 735.634

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Tabella 4. Media settimanale e percentuale della popolazione sotto sorveglianza per regione e fascia di età

Assistiti

0-14 15-64 oltre 64 assistiti

Regione

n. % n. % n. % n. %

Totale popolazione

Basilicata 3.351 3,2 9.967 2,5 3.314 3,3 16.632 2,7 607.859 Campania 10.408 0,9 87.178 2,2 19.511 2,7 117.097 2,0 5.785.352 Emilia Romagna 7.080 1,7 40.743 1,5 14.536 1,7 62.359 1,6 3.937.924 Lazio 4.738 0,6 71.186 2,0 16.508 2,0 92.433 1,8 5.217.168 Marche 4.053 2,2 27.708 2,9 9.123 3,1 40.884 2,8 1.447.606 Molise 332 0,6 4.969 2,3 1.388 2,2 6.689 2,0 330.696 Piemonte 6.631 1,3 69.252 2,3 25.030 3,0 100.913 2,4 4.294.127 Prov. aut. Bolzano 3.771 4,9 25.080 8,1 7.232 10,7 36.083 7,9 454.330 Prov. aut. Trento 2.088 3,1 14.968 4,7 3.711 4,5 20.767 4,5 464.398 Sardegna 3.238 1,2 12.178 1,0 2.922 1,2 18.338 1,1 1.662.955 Valle d’Aosta 148 1,0 6.469 7,8 2.533 11,8 9.150 7,7 119.224 Veneto 22.957 3,9 75.490 2,4 21.803 2,9 120.249 2,7 4.452.793 Totale 68.794 1,6 445.187 2,3 127.611 2,6 641.592 2,2 28.774.432

Poiché non tutti i medici hanno partecipato con regolarità al sistema FLU-ISS, la popolazione sorvegliata settimanalmente risulta essere in media di 641.592 individui (pari al 2,2% della popolazione totale), di cui 68.794 (1,6%) nella fascia di età 0-14 anni, 445.187 (2,3%) nella fascia di età 15-64 e 127.611 (2,6%) in quella oltre 64 anni.

In alcune regioni la percentuale di individui appartenenti alla fascia d’età 0-14 anni è inferiore all’1% e quindi potrebbe non essere rappresentativa della popolazione regionale.

L’incidenza dell’influenza

L’incidenza totale relativa all’intero periodo di sorveglianza (42a/00-15a/01) pesata per regione e per età è pari a 55 casi per 1000 assistiti. L’incidenza suddivisa per fascia di età è riportata in Figura 1 e, come atteso, è risultata decisamente maggiore nella fascia di età 0-14 anni.

Nella stagione precedente nonostante l’incidenza totale di influenza sia stata più elevata, l’incidenza nella fascia d’età 0-14 è stata inferiore a quella stimata quest’anno.

Dall’analisi dei dati settimanali si può evidenziare che l’incidenza totale dell’influenza è stata molto bassa fino alla 2a settimana del 2001 con valori inferiori al 2 per 1000 assistiti. Dalla 3a settimana in poi l’incidenza ha continuato ad aumentare gradualmente fino alla 6a settimana del 2001 quando è stato raggiunto il picco epidemico (6,2 per 1000 assistiti). Dalla 7a settimana del 2001 si è osservato un decremento dell’incidenza fino alla 13a settimana del 2001, quando l’attività dei virus influenzali è tornata a livelli di base.

In Tabella 5 sono riportate l’incidenza settimanale per fascia di età e l’incidenza totale calcolate dividendo il numero di casi osservati in tutte le regioni, per la popolazione totale di assistiti che è stata effettivamente sorvegliata in quella settimana.

Analizzando i dati per singole fasce di età si nota che l’andamento dell’incidenza nel tempo è stato simile nelle tre le fasce di età (0-14, 15-64, oltre 64) anche se con valori differenti. Infatti il picco è stato raggiunto in tutte e tre le fasce d’età nella 6a settimana del 2001, ma mentre nella fascia 0-14 anni il valore massimo rilevato è stato 21,9 casi per 1000 assistiti, nelle fasce di età 15-64 anni e oltre i 64 l’incidenza è stata rispettivamente di 5 casi e di 1,7 per 1000 assistiti.

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Figura 1. Incidenza per fascia di età (per 1000 assistiti) relativa alle stagioni influenzali1999-2000 e 2000-2001

Tabella 5. Andamento settimanale dell’incidenza (per 1000 assistiti) totale e per fascia di età

Incidenza Settimana

0-14 15-64 oltre 64 totale

2000-45 0,90 0,63 0,39 0,61 2000-46 0,89 0,74 0,51 0,71 2000-47 1,24 0,84 0,39 0,79 2000-48 1,52 0,93 0,58 0,92 2000-49 1,51 0,85 0,57 0,87 2000-50 1,79 1,12 0,88 1,14 2000-51 2,58 1,16 0,88 1,25 2000-52 2,98 1,15 0,84 1,27 2001-01 1,96 1,66 0,87 1,53 2001-02 2,58 1,97 1,14 1,87 2001-03 4,14 2,36 0,93 2,27 2001-04 10,21 3,09 1,40 3,51 2001-05 14,86 4,00 1,58 4,69 2001-06 21,86 5,04 1,73 6,21 2001-07 21,56 4,73 1,57 5,94 2001-08 19,12 4,44 1,45 5,47 2001-09 12,49 3,68 1,23 4,16 2001-10 7,65 2,94 1,05 3,07 2001-11 4,69 1,83 0,94 1,96 2001-12 2,97 1,15 0,58 1,23 2001-13 1,72 0,82 0,51 0,85

In Figura 2 è riportato l’andamento settimanale dell’incidenza delle sindromi influenzali per

fasce di età. Complessivamente quest’anno la stima del totale dei casi di influenza verificatisi nelle

Regioni sorvegliate dal sistema FLU-ISS, pesato per regione e per età è stata pari a circa 1.551.969.

0

20

40

60

80

100

120

140

0-14 15-64 oltre 64

fasce di età

160

stagione 1999-2000 stagione 2000-2001

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

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16

16

settimane

25

Figura 2. Andamento del tasso di incidenza (per 1000 assistiti) della sindrome influenzale per settimana e per classe di età

Da un confronto con i dati della Rete FLU-ISS della stagione influenzale 1999-2000, si evidenzia che l’andamento dell’epidemia influenzale nella stagione 2000-2001 ha raggiunto livelli di incidenza decisamente inferiori a quelli della stagione precedente, è iniziata una settimana dopo e ha avuto una durata più limitata rispetto a quella dello scorso anno (Figura 3).

Figura 3. Confronto dell’incidenza dell’influenza nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Nella scorsa stagione, l’epidemia ha raggiunto il picco durante la 2a settimana del 2000 con un’incidenza massima pari a circa 13 casi per 1000 assistiti mentre nella presente stagione l’epidemia ha raggiunto l’acme più tardi, durante la 6a settimana, con un’incidenza pari a 5,6 casi per 1000, meno della metà rispetto al valore dello scorso anno. È evidente che quest’anno l’ondata epidemica è stata meno intensa con un numero di casi pari a 2/3 di quelli stimati lo scorso anno (2.340.000).

0

5

10

15

20 0-14 15-64 oltre 64 totale

Tass

o pe

r100

0 as

sist

iti

00-42 00-44 00-46 00-48 00-50 00-52 01-02 01-04 01-06 01-08 01-10 01-12 01-14

0

22 1999-2000 2000-2001 20

2 4 6 8

10 12 14 16 18

42 44 46 48 50 52 02 04 06 08 10 12 14

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

settimane

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17

17

A differenza dello scorso anno, la diffusione dell’epidemia non ha seguito un gradiente geografico nord-sud; tuttavia, anche quest’anno è stata sostenuta principalmente dalla popolazione appartenente alla fascia d’età 0-14 anni, che è quella più suscettibile perché non esposta alle precedenti epidemie influenzali e non vaccinata. Va sottolineato che mentre la popolazione adulta ha contribuito in misura molto minore all’epidemia influenzale, l’incidenza nella fascia 0-14 anni ha invece raggiunto valori più elevati rispetto a quelli stimati lo scorso anno (Figura 4).

0-14 anni

settimane

02468

10121416182022

42 44 46 48 50 52 02 04 06 08 10 12 14

casi

per

100

0 as

sist

iti

settimane

02468

10121416182022

42 44 46 48 50 52 02 04 06 08 10 12 14

casi

per

100

0 as

sist

iti

Figura 4. Confronto dell’incidenza dell’influenza nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001 per fasce di età

15-64 anni

oltre 64 anni

settimane

02468

10121416182022

42 44 46 48 50 52 02 04 06 08 10 12 14

casi

per

100

0 as

sist

iti

1999-2000 2000-2001

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Il confronto tra la stima dell’incidenza ottenuta dai dati FLU-ISS relativi a 10 regioni e due Province autonome e quella ottenuta dai dati nazionali INFLUNET evidenzia valori sovrapponibili (Figura 5).

7

FLU-ISS

INFLUNET

18

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

0

1

2

3

4

5

6

42 44 46 48 50 52 02 04 06 08 10 12 14

settimane

Figura 5. Confronto tra l’incidenza della sindrome influenzale stimata dai sistemi FLU-ISS e INFLUNET

Complessivamente sono stati segnalati 79 casi di ospedalizzazione tra gli assistiti ultrasessantaquattrenni dei medici sentinella, pari a una media di 3 ricoveri ogni 100 casi di influenza.

In Tabella 6 viene riportato anche il numero totale di casi e di ricoveri per influenza o per le complicanze ad essa correlate stimati sulla popolazione regionale residente di età superiore a 64 anni.

Tabella 6. Numero di casi e di ospedalizzazione nel campione di assistiti ultrasessantaquatrenni e stima dei casi regionali di ospedalizzazione, riferiti alla popolazione residente

Regione Segnalazioni Stime

Ricoveri Casi Ricoveri Casi

Basilicata 0 41 0 1.236 Campania 21 624 789 23.453 Emilia Romagna 8 216 466 12.589 Lazio 13 228 664 11.652 Marche 4 176 131 5.753 Molise 0 4 0 184 Piemonte 12 613 401 20.502 Provincia autonoma Bolzano 11 151 103 1.407 Provincia autonoma Trento 4 164 88 3.620 Sardegna 3 58 242 4.676 Valle d’Aosta 3 76 25 642 Veneto n.d. 232 n.d. 8.109 Totale 79 2.583 3.028 99.013

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SORVEGLIANZA VIROLOGICA

Dati relativi alle indagini virologiche condotte su campioni raccolti dai medici sentinella nelle Regioni FLU-ISS

Periodo di osservazione e partecipazione dei medici

Il monitoraggio della circolazione dei virus influenzali è stato effettuato a partire dalla 46a settimana del 2000 (13-19 novembre) e si è protratto fino alla 15a settimana del 2001 (9-15 aprile).

Anche nel caso della sorveglianza virologica, non tutte le Regioni si sono attivate contemporaneamente e non tutte hanno collaborato in maniera continua (Tabella 7).

Tabella 7. Periodo di monitoraggio e medici partecipanti alle indagini virologiche secondo il calendario stabilito dai referenti regionali

Settimana Regioni FLU-ISS

inizio 2000

fine 2001

N. medici

aderenti

N. medici che hanno inviato

i campioni

N. ASL

Basilicata 48 10 14 6 2 Campania 47 15 21 10 11 Emilia Romagna 52 15 22 11 7 Lazio 47 15 21 10 10 Marche - - - - - Molise 47 14 5 4 4 Piemonte 47 13 39 11 12 Provincia autonoma Trento 46 12 12 4 1 Provincia autonoma Bolzano 46 15 9 6 2 Sardegna 48 14 15 8 5 Valle d’Aosta 46 15 8 8 1 Veneto - - - - - Totale 166 78 55

Come previsto dal piano operativo, su un totale di 557 medici sentinella partecipanti al

sistema di sorveglianza epidemiologica, solo una parte di essi (166) ha collaborato anche alle indagini di laboratorio.

All’interno di ogni Regione il numero di ASL, così come il numero dei medici aderenti, è stato variabile.

Il mancato invio dei campioni da parte di alcuni medici si riferisce alle prime ed alle ultime settimane di monitoraggio, caratterizzate da una minore circolazione virale.

19

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Diagnosi di laboratorio

I risultati delle indagini virologiche eseguite sui campioni inviati sono riportati nella Tabella 8.

Tabella 8. Risultati delle indagini di laboratorio nelle Regioni FLU-ISS

Regioni FLU-ISS

N. campioni

inviati

N. virus identificati e/o isolati

Tipo A

Sottotipo A/H3N2

Sottotipo A/H1N1

Tipo B

Basilicata 15 6 2 - 4 - Campania 26 3 2 - 1 - Emilia Romagna 29 9 - - 7 2 Lazio 28 1 - - 1 - Marche - - - - - - Molise 24 1 - - 1 - Piemonte 20 - - - - - Provincia autonoma Trento 12 2 1 - 1 - Provincia autonoma Bolzano 11 1 - - 1 - Sardegna 24 1 - - 1 - Valle d’Aosta 23 1 - - 1 - Veneto - - - - - - Totale 212 25 5 - 18 2

Complessivamente, il numero dei campioni prelevati nell’intero periodo di sorveglianza ed

analizzati presso l’ISS o presso i Laboratori Regionali di collaborazione è stato di 212, di cui 25 positivi alla ricerca di virus o di antigeni virali. La caratterizzazione antigenica dei campioni positivi ha evidenziato una nettissima prevalenza (92%)dei virus influenzali appartenenti al tipo A. Due soli virus, identificati nel Laboratorio di Parma, sono risultati di tipo B.

Nell’ambito del tipo A, si è registrata una esclusiva circolazione del sottotipo A/H1N1: i virus sui quali è stato possibile procedere ad una sottotipizzazione, sono risultati appartenere a questo sottotipo sierologico.

Andamento settimanale e distribuzione geografica degli isolamenti virali

Nella Regioni afferenti alla rete FLU-ISS, il primo virus influenzale è stato identificato nella 52a settimana del 2000 (25-31 dicembre), da un campione biologico proveniente dalla regione Basilicata e prelevato da un paziente di 15 anni (Figura 6).

Le settimane successive sono state caratterizzate dall’identificazione di virus influenzali provenienti da casi sporadici.

Nella Figura 6 è riportato il numero di campioni analizzati e i virus risultati positivi alle indagini di laboratorio.

La Figura 7 mostra i dati relativi ai campioni inviati e a quelli risultati positivi nelle diverse Regioni afferenti alla rete FLU-ISS.

20

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21

Figura 6. Andamento settimanale dei campioni positivi nelle regioni afferenti alla rete FLU-ISS

Figura 7. Distribuzione dei campioni inviati e risultati positivi nelle regioni afferenti alla rete FLU-ISS

0 2 4 6 8

10 12 14 16 18 20 22 24 26

46 47 48 49 50 51 52 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

settimane

cam

pion

i rac

colti

/cam

pion

i pos

itiv

32 30

28

i

1° isolamento virale (rete FLU-ISS)

campioniraccolti

virus A/H1N1 virus A/H3N2 virus A non sottotipizzati

virus B

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

26

30campioni raccolti campioni positivi

28

cam

pion

i rac

colti

/cam

pion

i pos

itivi

Basilicata Campania Emilia Romagna

Lazio Molise Piemonte Prov. aut. Trento

Prov. aut. Bolzano

Sardegna Valle d’Aosta

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Dati virologici nazionali e contributo dei Centri Universitari periferici

Anche quest’anno il programma di sorveglianza virologica dell’influenza in Italia, si è avvalso della collaborazione di alcuni Istituti Universitari. Per la raccolta dei campioni da analizzare, alcuni Istituti hanno utilizzato, in parte, la rete dei medici sentinella regionale, come già detto precedentemente.Rilevante, tuttavia, è stato anche il contributo di medici individuati dai Centri Universitari e non afferenti al sistema di sorveglianza regionale (Tabella 9).

Tabella 9. Strutture laboratoristiche coinvolte nella sorveglianza virologica dell’influenza e loro organizzazione relativamente all’area geografica di monitoraggio

Laboratorio Campioni provenienti da medici non partecipanti

al sistema sentinella di sorveglianza regionale

partecipanti al sistema sentinella

di sorveglianza regionale n. n. (regione di

provenienza)

Università di Parma - Istituto di Igiene 158 29 (Emilia Romagna) 48 49 (Liguria) Università di Genova - Dipartimento di

Scienze della Salute 19 (Lombardia) 8 (Abruzzo) 8 (Puglia) 5 (Toscana) 2 (Calabria) Università di Milano - Istituto di Virologia 615 68 (Lombardia) Università di Lecce - Laboratorio di Igiene,

Dipartimento di Biologia 17 13 (Puglia)

Università di Perugia - Dipartimento di Igiene 33 Università di Siena - Istituto di Igiene 144 Università di Firenze - Istituto di Igiene 31 24 (Molise) Università di Palermo - Dipartimento di Igiene

e Microbiologia 33

Università di Sassari - Dipartimento di Scienze Biomediche

14 24 (Sardegna)

Università di Trieste - Istituto di Igiene e Medicina Preventiva

47 36 (Friuli Venezia Giulia)

Ospedale “A. Savoia” Torino 8 20 (Piemonte) Università Cattolica “S. Cuore” Roma 24 (Lazio) ISS 15 (Basilicata) 26 (Campania) 4 (Lazio) - (Marche) 12 (Prov. aut. Trento) 11 (Prov. aut. Bolzano) 23 (Valle d’Aosta) - (Veneto) Totale dei campioni: 1568 1148 420

Il quadro della circolazione dei virus influenzali a livello nazionale si è mostrato

sovrapponibile a quello descritto nei precedenti paragrafi e relativo alle Regioni FLU-ISS. La stagione influenzale, infatti, si è rivelata piuttosto modesta e prevalentemente associata a casi sporadici o a focolai epidemici. La distribuzione geografica della totalità dei virus identificati è mostrata in Figura 8.

22

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23

Figura 8. Distribuzione geografica dei ceppi virali identificati sull’intero territorio nazionale

Campobasso

1

Salerno Matera Lecce

9

Bari

1 1 ellino

2

2 4

Av

1

Catanzaro 2

Palermo

Bolzano

4

5

1 1

UdinePordenone

4 5

5 Mantova

Trento

Lecco

7

1 4

Varese

Pavia Cremona

BresciaComo

Milano

5 2

23 5 2 5 1

Piacenza 2

2

1

Torino10

2 Savona

Parma

Cagliari 1

3

12

6

Perugia Grosseto

1 T eramo

Roma

Aosta

Genova

Firenze

Siena

Sassari

15

1

13

1

Regioni afferenti alla rete FLU-ISS

Sottotipo A/H3N2: 2

Non sottotipizzati 81

Totale nazionale Campioni raccolti:1568 Campioni positivi: 262

Tipo A: 247

Tipo B: 15

Sottotipo A/H1N1: 164

1

2

Imperia

15 rgamBe

30

o 36

14

Trieste

3

ImolaBologna Modena 1

3 1

1

Centro Nazionale OMS per la sorveglianza dell’influenza (Laboratorio di Virologia dell’ISS)

Laboratori periferici in collaborazione con il Centro Nazionale

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L’andamento settimanale della raccolta dei campioni clinici e degli isolamenti virali sul territorio nazionale è mostrato in Figura 9.

210

220

24

Figura 9. Andamento settimanale della raccolta di campioni clinici e degli isolamenti virali nella stagione 2000-2001. Dati nazionali

Nel periodo compreso tra la 46a settimana del 2000 (13-19 novembre) e la 15a settimana del 2001 (9-15 aprile), sono stati analizzati, dai 12 Centri Universitari di collaborazione e dal Laboratorio di Virologia dell’ISS, un totale di 1.568 campioni; di questi 262 sono risultati positivi.

I campioni che hanno dato risultati positivi sono stati raccolti, nella quasi totalità, da soggetti non vaccinati; solo 4 sono risultati i campioni positivi prelevati da soggetti vaccinati, di età compresa fra i 7 ed i 30 anni.

La Figura 10 mostra la provenienza dei campioni clinici ed i risultati delle indagini di laboratorio eseguite dall’ISS, dai Centri Universitari e/o Ospedalieri, partecipanti alla sorveglianza virologica.

campioni raccolti campioni positivi

0

10 20

30

40

50 60

70 80

90 100

110

120130

140

150

160170

180

190

200

46 47 48 49 50 51 52 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

settimane

cam

pion

i rac

colti

/cam

pion

i pos

iitvi

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25

Figura 10. Provenienza dei campioni clinici e risultati delle indagini di laboratorio eseguite dall’ISS,

dai Centri Universitari e/o Ospedalieri partecipanti alla sorveglianza virologica

campioni positivi campioni raccolti

RP: Rete Propria RR: Rete Regionale RaR: Rete altre Regioni

(a) Abruzzo, Calabria, Lombardia, Puglia e Toscana; (b) Molise; (c) Basilicata, Campania, Lazio, Marche, Provincia autonoma Bolzano, Provincia autonoma Trento, Valle d’Aosta e Veneto

0

10

20 30

40 50

60 70

80 90

100

cam

pion

i rac

colti

/cam

pion

i pos

itivi

Università Perugia

Università “S. Cuore”

Roma

Università Lecce

Università Sassari

Università Palermo

ISS

RP RR

RaR c

RP

RP RR RP

RR

0102030405060708090

100110120130140150160

cam

pion

i rac

colti

/cam

pion

i pos

itivi

Università Genova

615

Università Milano

Ospedale “A Savoia”

Torino

Università Trieste

Università Parma

Università Firenze

Univ. Siena

RP RR RaR

RP

RR

RP RR

RP RR

RP

RR RP RaR

RP

a

b

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Gruppi di età

La distribuzione per classi di età dei pazienti risultati positivi alla diagnosi di laboratorio è mostrata in Figura 11.

26

Figura 11. Distribuzione per classi di età dei soggetti positivi alla diagnosi di laboratorio

Prevalentemente colpiti sono risultati i bambini al di sotto degli 11 anni (52%), mentre nei campioni prelevati da pazienti appartenenti alle classi di età 11-20, 21-30, 31-40, è stata registrata una positività pari al 22, 8 e 9%, rispettivamente.

Una percentuale molto bassa di campioni positivi è stata riscontrata nei soggetti adulti ed anziani.

Caratterizzazione sierologica comparativa tra ceppi di campo e ceppi vaccinali

La valutazione del grado di omologia antigenica esistente tra i ceppi contenuti nel vaccino influenzale utilizzato nella stagione 2000-2001 ed i ceppi naturalmente circolanti nella popolazione ha evidenziato un soddisfacente grado di cross-reattività antigenica per i virus A/H1N1 .

La Tabella 10 riporta i risultati dell’analisi sierologica di alcuni ceppi rappresentativi del totale dei virus isolati, eseguita mediante il test classico della inibizione dell’emagglutinazione (HI).

Nel test sono stati utilizzati antisieri di referenza allestiti nel nostro laboratorio verso alcuni prototipi virali, considerati rappresentativi delle diverse varianti virali che si sono originate per drift antigenico negli ultimi anni, all’interno di questo sottotipo.

Dai dati riportati in Tabella risulta evidente il maggior grado di reattività degli isolati italiani verso il siero prodotto contro il ceppo A/New Caledonia/20/99, contenuto nel corrente vaccino antinfluenzale e/o il ceppo antigenicamente indistinguibile A/Madagascar/57794/00, isolato recentemente.

>11

52%

11-20 22%

21-30 8%

31-40 9%

41-50 4%

51-60 2%

>60 1%

n.f. 2%

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Tabella 10. Caratterizzazione antigenica di alcuni virus influenzali A/H1N1 isolati in Italia mediante test di inibizione dell’emagglutinazione (HI)

Virus A/Bay/7/95 A/JHB/82/96 A/BJ/262/96 A/NC/20/99 A/Mad/57794/00 Sett. prel.

Età

A/Bay/7/95a 5120 5120 160 80 80 A/JHB/82/96b 5120 5120 320 160 80 A/BJ/262/96c 160 160 2560 640 640 A/NC/20/99d 80 80 320 1280 1280 A/Mad/57794/00e 80 80 320 1280 1280 A/Basilicata/1/00 80 80 160 1280 1280 52 15 A/Bolzano/1/01 80 80 160 640 640 2 28 A/Genova/1/00 80 80 160 640 1280 52 15 A/Genova/3/01 160 160 320 1280 1280 4 4 A/Genova/4/01 80 640 640 1280 1280 3 8 A/Genova/5/01 40 640 320 1280 1280 4 44 A/Grosseto/1/01 40 320 320 1280 1280 5 10 A/Perugia/3/01 40 640 640 2560 1280 6 21 A/Perugia/4/01 80 640 640 1280 1280 6 19 A/Perugia/5/01 80 640 640 2560 1280 7 5 A/Perugia/6/01 40 320 640 2560 2560 7 6 A/Perugia/7/01 80 640 640 2560 1280 7 22 A/Perugia/9/01 80 640 640 2560 2560 7 20 A/Perugia/11/01 40 320 160 1280 1280 8 8 A/Perugia/12/01 40 640 320 2560 1280 8 14 A/Trieste/1/01 40 320 320 2560 1280 4 7 A/Trieste/2/01 80 640 640 2560 1280 4 16 A/Trieste/3/01 40 320 160 1280 1280 4 9 A/Trieste/5/01 80 640 640 1280 1280 5 45 A/Trieste/7/01 40 320 640 2560 2560 5 16 A/Trieste/9/01 40 320 320 1280 1280 6 11 A/Parma/1/01 < 40 80 320 320 1 27 A/Parma/3/01 80 80 160 640 640 2 3 A/Parma/4/01 80 80 160 640 640 2 27 A/Parma/7/01 < 160 320 1280 1280 4 18 A/Parma/8/01 40 160 160 640 640 4 18 A/Parma/9/01 < 160 160 1280 640 4 9 A/Parma/10/01 40 320 320 1280 1280 4 38

< = <40 aA/Bayern/7/95 bA/Johannesburg/82/96 cA/Beijing/262/96 dA/NewCaledonia/20/99 (ceppo vaccinale 2000-2001) eA/Madagascar/57794/00 (ceppo circolante nella stagione 2000-2001, indistinguibile dal ceppo vaccinale)

Non altrettanto si può dire per i virus di tipo B; la tipizzazione sierologica ha mostrato un consistente grado di omologia di un isolato di Parma con il ceppo B/Sichuan/379/99, considerato una variante antigenica rispetto al ceppo vaccinale B/Beijing/184/93 (Tabella 11).

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Tabella 11. Caratterizzazione antigenica di virus influenzali B isolati in Italia mediante test di inibizione dell’emagglutinazione (HI)

Virus B/BJ/184/93 B/HB/7/94 B/YA/166/98 B/JHB/5/99 B/SC/379/99 Sett. Prel.

Età

B/BJ/184/93a 160 320 320 320 320 B/HB/7/94b 80 640 640 320 640 B/YA/166/98c 160 640 640 640 1280 B/JHB/5/99d 80 320 640 640 1280 B/SC/379/99e < 160 320 320 1280 B/Parma/1/01 80 80 160 320 1280 3 38

< = <40 aB/Beijing/184/93 (ceppo vaccinale 2000-2001) bB/Harbin/7/94 cB/Yamanashi/166/98 dB/Johannesburg/5/99 eB/Sichuan/379/99 (nuova variante antigenica)

Quadro della circolazione dei virus influenzali in Europa

I dati relativi all’attività di sorveglianza virologica condotta in Italia, raccolti dai Centri Nazionali, sono stati analizzati e discussi in un apposito meeting che si tiene annualmente, nel mese di Febbraio, presso l’OMS di Ginevra e a cui partecipano tutti i Paesi inseriti nel Programma Mondiale dell’Influenza. Scopo di tale incontro è procedere, attraverso la valutazione delle caratteristiche dei virus isolati nelle diverse parti del mondo e l’identificazione delle varianti emergenti, all’aggiornamento del vaccino antinfluenzale utilizzabile nella stagione successiva.

L’attività influenzale studiata in Europa nella stagione 2000-2001, ha confermato, in linea con i nostri dati, una prevalente circolazione di virus influenzali di tipo A/H1N1 e B ed una circolazione di virus influenzali di tipo A/H3N2 del tutto sporadica ovunque.

I livelli di incidenza ed il numero di isolamenti virali, infatti, sono risultati nettamente inferiori, se paragonati a quelli delle passate stagioni.

Mentre i virus A/H1N1 ed A/H3N2 isolati non hanno mostrato variazioni antigeniche significative, il tipo B ha subito, nel corso della sua circolazione nella popolazione, un certo grado di drift antigenico, rispetto al corrispondente ceppo vaccinale B/Beijing/184/93.

L’analisi antigenica, condotta sia con pannelli di anticorpi monoclonali diretti contro le emagglutinine virali sia con antisieri policlonali di referenza e la caratterizzazione molecolare delle proteine di superficie, effettuate presso i Laboratori di riferimento dell’OMS (Medical Research Council – MRC – di Londra e i Centers for Disease Control and Prevention – CDC – di Atlanta) su un gran numero di ceppi influenzali isolati, hanno evidenziato che tali variazioni sono sufficientemente significative dal punto di vista clinico.

Ciò ha suggerito un cambiamento nel vaccino antinfluenzale che, in seguito alle raccomandazioni dell’OMS accettate e ratificate anche a livello europeo in un’apposita seduta svoltasi presso l’EMEA (European Agency for the Evolution of Medical Products) di Londra, nel marzo scorso, avrà, per la stagione 2001-2002 e per l’emisfero settentrionale, la seguente composizione:

– Ceppo A/New Caledonia/20/99 (H1N1); – Ceppo A/Moscow/10/99 (H3N2); – Ceppo B/Sichuan/379/99 in sostituzione del ceppo B/Beijing/184/93.

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Il Ministero della Sanità provvede, come ogni anno, ad elaborare e distribuire la circolare relativa alla campagna di profilassi antinfluenzale in ambito nazionale per il prossimo inverno.

Comunicazione dei dati virologici a livello nazionale

Le informazioni di laboratorio relative ai campioni provenienti dalle Regioni FLU-ISS sono state accorpate a quelle derivanti dall’attività della rete di sorveglianza virologica.

I dati virologici complessivi sono poi confluiti, unitamente ai dati epidemiologici, nel sito Web realizzato dal centro CIRI e dal Ministero (www.influnet.it).

Comunicazione dei dati virologici a livello internazionale

Come negli anni precedenti, i risultati della sorveglianza virologica 2000-2001 sono stati comunicati settimanalmente all’OMS di Ginevra (www.oms2.b3e.jussieu.fr/flunet), nonché ai Paesi facenti parte del network europeo EuroGROG (www.grog.org).

I dati relativi alle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali italiani sono stati discussi a Ginevra (OMS) e a Londra (EMEA) per l’aggiornamento della composizione vaccinale.

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CONCLUSIONI

In questo secondo anno di attività il sistema di sorveglianza si è consolidato ed è passato da una fase sperimentale ad una istituzionale, confermandosi come un valido e tempestivo strumento per il rilevamento dell’incidenza dell’influenza, per l’identificazione precoce dei ceppi circolanti e per la diffusione delle informazioni alla popolazione.

La sorveglianza sentinella è per definizione un sistema flessibile e in continua evoluzione, in quanto permette di rilevare informazioni diverse e di modificare il numero di medici partecipanti a seconda delle necessità.

Nel sistema sentinella FLU-ISS nella stagione 2000-2001 sono state apportate delle modifiche, che hanno riguardato sia la composizione del campione di medici sentinella sia le informazioni rilevate.

Per quanto riguarda il campione è aumentata la sua rappresentatività, in quanto oltre alla maggiore partecipazione dei medici (26% in più rispetto allo scorso anno) è migliorata anche la loro distribuzione sul territorio; attualmente infatti provengono da quasi tutte le province coperte dal sistema di sorveglianza.

È aumentato anche il numero dei pediatri che ha aderito al sistema, passando da 11 a 47, e, di conseguenza, è aumentata la popolazione in sorveglianza nella fascia d’età 0-14 anni.

Tuttavia in alcune regioni la percentuale di popolazione infantile sotto sorveglianza è ancora inferiore all’1% del totale, mentre per consentire una maggiore precisione della stima d’incidenza dovrebbe risultare pari a 1-1,5% in tutte le regioni.

Per quanto riguarda le informazioni rilevate, quest’anno si è aggiunta l’informazione relativa al numero di soggetti ospedalizzati tra i casi di influenza verificatisi nei soggetti ultrasessantaquattrenni.

Per garantire un buon funzionamento del sistema e la sua continuità, è comunque fondamentale poter contare su alcune condizioni di base:

– regolare e costante partecipazione dei medici sentinella; – maggiore tempestività nell’invio settimanale dei dati; – migliore qualità del dato. Anche quest’anno si è riscontrato un ritardo nell’invio dei dati da parte del 15-20% circa dei

medici che giustifica la variazione dell’incidenza nelle settimane precedenti a quella di rilevazione.

Inoltre il dato sulla percentuale di casi tra i vaccinati è risultato poco attendibile e di difficile interpretazione in fase di analisi poiché, in alcune segnalazioni erano riportati non solo i casi verificatisi in soggetti vaccinati di età superiore ai 64 anni, come richiesto dal protocollo, ma anche i casi verificatisi tra i vaccinati in altre fasce d’età.

Per stimare correttamente la copertura vaccinale sarà opportuno condurre in tutte le regioni, nella prossima stagione influenzale, un’indagine ad hoc tra la popolazione ultrasessantaquatrenne, utilizzando il metodo del campionamento a cluster. Questo metodo, oltre ad essere rapido e poco costoso, (il campione necessario è solo di 210 persone per regione) consente di indagare i motivi di mancata vaccinazione.

È pertanto auspicabile per la stagione 2001-2002 una maggiore accuratezza nella raccolta di tale informazione e una maggiore tempestività nell’invio dei dati.

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Risultati regionali della sorveglianza FLU-ISS

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BASILICATA

In Basilicata hanno partecipato al progetto 13 medici di medicina generale e tre pediatri di libera scelta appartenenti a due differenti ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata dell’87%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 19.207 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (3.827 assistiti), 15-64 anni (11.449 assistiti), oltre 64 anni (3.931 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi (<2/1000) fino alla 2 settimana del 2001 per poi aumentare gradualmente dalla 3 settimana, fino a raggiungere un picco (7,2 per mille) nella 6 settimana del 2001 (Figura 1).

a a

a

Figura 1. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 6a settimana del 2001 in poi si è osservato un lento ma costante decremento fino alla 12a settimana, quando l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

La fascia d’età più colpita è stata quella 0-14 anni con circa 22 casi per mille assistiti nella 7 settimana del 2001 (Tabella 1).

a

stagione 00-01

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2

4

6

8

10

12

14

16

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

stagione 99-00

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Tabella 1. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 15 9 17943 0,50 8 2,18 1 0,09 0 0,00 2000-46 15 11 17943 0,61 6 1,64 3 0,28 2 0,54 2000-47 15 10 17943 0,55 7 1,91 3 0,28 0 0,00 2000-48 15 13 17943 0,72 7 1,91 4 0,37 2 0,54 2000-49 15 15 17943 0,83 6 1,64 9 0,84 0 0,00 2000-50 15 14 17943 0,78 5 1,36 9 0,84 0 0,00 2000-51 15 30 17943 1,67 13 3,55 15 1,41 2 0,54 2000-52 15 19 17943 1,05 12 3,28 7 0,65 0 0,00 2001-01 14 31 17056 1,81 10 3,61 18 1,69 3 0,82 2001-02 14 32 17056 1,87 10 3,61 20 1,88 2 0,54 2001-03 14 57 17056 3,34 27 9,75 27 2,53 3 0,82 2001-04 14 78 17056 4,57 41 14,81 32 3,00 5 1,36 2001-05 15 93 17943 5,18 63 17,23 24 2,25 6 1,64 2001-06 15 130 17943 7,24 62 16,96 64 6,01 4 1,09 2001-07 14 108 16571 6,51 76 21,84 30 3,04 2 0,62 2001-08 12 68 14173 4,79 46 14,33 18 2,13 4 1,57 2001-09 12 52 14173 3,66 28 8,72 20 2,37 4 1,57 2001-10 12 27 14173 1,90 11 3,42 15 1,78 1 0,39 2001-11 12 20 14173 1,41 7 2,18 12 1,42 1 0,39 2001-12 12 15 14173 1,05 9 2,80 6 0,71 0 0,00 2001-13 12 4 14173 0,28 4 1,24 0 0,00 0 0,00

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 30.000 individui, di cui 14.854 nella fascia di età 0-14 anni, 14.032 nella fascia 15-64 e 1.303 nella fascia oltre i 64 anni.

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CAMPANIA

In Campania hanno partecipato al progetto 105 medici di medicina generale appartenenti a 11 differenti ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata dell’80%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 145.683 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (13.141 assistiti), 15-64 anni (107.386 assistiti), oltre 64 anni (25.156 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi (<2/1000) fino alla 3a settimana del 2001 per poi aumentare gradualmente nelle settimane successive e raggiungere il picco nell’8a settimana del 2001 (Figura 2).

14

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0

2

4

6

8

10

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i

12

pe

r 100

0 as

sist

iti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 2. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 9a settimana del 2001 in poi si è osservato un costante decremento fino alla 12a settimana, quando l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

La fascia d’età più colpita è stata quella 0-14 anni in cui l’incidenza si è mantenuta intorno a 19 casi per mille assistiti per tre settimane (Tabella 2).

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Tabella 2. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 87 66 121063 0,54 9 0,83 42 0,46 15 0,74 2000-46 88 60 122535 0,48 9 0,82 36 0,39 15 0,73 2000-47 88 87 122535 0,71 18 1,65 54 0,59 15 0,73 2000-48 87 107 122039 0,87 16 1,48 77 0,84 14 0,68 2000-49 88 115 123519 0,93 30 2,73 68 0,73 17 0,82 2000-50 88 133 123519 1,07 16 1,45 79 0,85 38 1,84 2000-51 88 135 123519 1,09 24 2,18 87 0,94 24 1,16 2000-52 86 150 120489 1,24 24 2,23 103 1,14 23 1,15 2001-01 86 148 120597 1,22 15 1,39 113 1,26 20 0,98 2001-02 87 189 122036 1,54 32 2,94 129 1,42 28 1,37 2001-03 86 197 120597 1,63 44 4,09 140 1,56 13 0,64 2001-04 86 339 120597 2,81 99 9,20 202 2,25 38 1,87 2001-05 86 537 120597 4,45 162 15,06 314 3,50 61 3,01 2001-06 85 666 119105 5,59 201 19,07 407 4,59 58 2,9 2001-07 85 710 119105 5,96 193 18,31 468 5,28 49 2,45 2001-08 85 805 119105 6,75 208 19,74 536 6,04 61 3,06 2001-09 84 558 117605 4,74 131 12,55 386 4,40 41 2,10 2001-10 82 375 114574 3,27 73 7,24 266 3,11 36 1,87 2001-11 79 226 109857 2,05 47 4,74 148 1,81 31 1,69 2001-12 77 149 106846 1,39 31 3,19 99 1,24 19 1,06 2001-13 64 72 88837 0,81 16 2,07 48 0,72 8 0,53

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 300.000 individui, di cui 166.577 nella fascia di età 0-14 anni, 181.165 nella fascia 15-64 e 27.190 nella fascia oltre i 64 anni.

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EMILIA ROMAGNA

In Emilia Romagna hanno partecipato al progetto 52 medici di medicina generale e 9 pediatri di libera scelta appartenenti a 12 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 82%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 76.110 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (8.887 assistiti), 15-64 anni (49.562 assistiti), oltre 64 anni (17.661 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi (<2/1000) fino alla 1a settimana del 2001 per poi aumentare gradualmente nelle settimane successive e raggiungere un picco nella 7a settimana del 2001 (7,2/1000) (Figura 3).

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settimana

Cas

i pe

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000

assi

stiti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 3. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 8a settimana del 2001 in poi si è osservato un lento ma costante decremento fino alla 12a settimana, quando l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

La fascia d’età più colpita è stata quella 0-14 anni con circa 30 casi per mille assistiti nella 7a settimana del 2001 (Tabella 3).

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Tabella 3. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 19 14 23345 0,59 2 1,46 11 0,70 1 0,15 2000-46 20 14 24614 0,56 2 1,43 12 0,72 0 0,00 2000-47 25 36 28863 1,24 15 3,88 19 1,05 2 0,28 2000-48 40 48 48882 0,98 21 4,13 24 0,74 3 0,26 2000-49 49 73 61317 1,19 26 4,72 42 1,01 5 0,34 2000-50 51 100 64105 1,55 27 4,82 58 1,33 15 0,99 2000-51 51 107 64105 1,66 36 6,43 59 1,35 12 0,79 2000-52 56 107 70350 1,52 29 4,06 57 1,22 21 1,26 2001-01 56 123 69351 1,77 20 2,28 93 2,09 10 0,62 2001-02 58 151 72468 2,08 38 4,29 102 2,17 11 0,66 2001-03 58 162 72468 2,23 36 4,07 117 2,49 9 0,54 2001-04 57 267 71199 3,75 82 9,30 174 3,77 11 0,67 2001-05 58 397 72468 5,47 146 16,5 237 5,04 14 0,84 2001-06 57 510 71800 7,10 237 28,98 257 5,47 16 0,96 2001-07 55 491 68382 7,18 260 29,69 213 4,85 18 1,14 2001-08 56 430 69962 6,14 226 25,70 188 4,17 16 0,99 2001-09 58 346 72468 4,77 172 19,44 160 3,40 14 0,84 2001-10 57 238 71227 3,34 95 10,88 132 2,86 11 0,67 2001-11 57 144 70941 2,02 57 6,46 78 1,70 9 0,55 2001-12 57 83 70941 1,16 30 3,40 40 0,87 13 0,79 2001-13 56 64 70273 0,91 23 2,82 36 0,78 5 0,30

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 270.000 individui, di cui 105.466 nella fascia di età 0-14 anni, 157.004 nella fascia 15-64 e 14.644 nella fascia oltre i 64 anni.

38

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LAZIO

Nel Lazio hanno partecipato al progetto 66 medici di medicina generale e 1 pediatra di libera scelta appartenenti a 12 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 100%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 92.859 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (4.750 assistiti), 15-64 anni (71.545 assistiti), oltre 64 anni (16.564 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi (<2/1000) fino alla 3a settimana del 2001 per poi aumentare gradualmente nelle settimane successive e raggiungere un picco nella 6a settimana del 2001 (5,6/1000) (Figura 4).

14

0

2

4

6

8

10

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i

12

39

per 1

000

assi

stiti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 4. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 7a settimana del 2001 in poi si è osservato un lento ma costante decremento fino alla 12a settimana, quando l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

La fascia di età più colpita è stata quella 0-14 anni con un’incidenza massima di 21 casi/1000 nella 6a settimana del 2001 (Tabella 4).

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Tabella 4. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 67 30 92859 0,32 0 0,00 28 0,39 2 0,12 2000-46 67 65 92859 0,69 0 0,00 57 0,79 8 0,48 2000-47 67 55 92859 0,59 2 0,42 51 0,71 2 0,12 2000-48 67 69 92859 0,74 7 1,47 58 0,81 4 0,24 2000-49 67 63 92859 0,67 1 0,21 53 0,74 9 0,54 2000-50 67 102 92859 1,09 9 1,89 79 1,10 14 0,84 2000-51 67 94 92859 1,01 15 3,15 73 1,02 6 0,36 2000-52 67 102 92859 1,09 11 2,31 83 1,16 8 0,48 2001-01 67 138 92859 1,48 18 3,78 111 1,55 9 0,54 2001-02 67 149 92859 1,60 9 1,89 124 1,73 16 0,96 2001-03 67 157 92859 1,69 12 2,52 135 1,88 10 0,60 2001-04 67 262 92859 2,82 53 11,15 198 2,76 11 0,66 2001-05 67 313 92859 3,37 65 13,68 246 3,43 2 0,12 2001-06 67 518 92859 5,57 102 21,47 397 5,54 19 1,14 2001-07 67 488 92859 5,25 84 17,68 383 5,35 21 1,26 2001-08 67 454 92859 4,88 67 14,10 368 5,14 19 1,14 2001-09 66 356 91068 3,90 39 8,29 301 4,29 16 0,97 2001-10 66 270 91068 2,96 22 4,68 226 3,22 22 1,34 2001-11 66 163 91068 1,78 11 2,34 136 1,94 16 0,97 2001-12 66 110 91068 1,20 9 1,91 93 1,32 8 0,48 2001-13 66 69 91068 0,75 6 1,27 57 0,81 6 0,36

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 250.000 individui, di cui 89.664 nella fascia di età 0-14 anni, 179.252 nella fascia 15-64 e 13.048 nella fascia oltre i 64 anni.

40

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MARCHE

Nelle Marche hanno partecipato al progetto 37 medici di medicina generale e 4 pediatri di libera scelta appartenenti a 6 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 77%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 52.096 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (5.646 assistiti), 15-64 anni (34.985 assistiti), oltre 64 anni (11.465 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi (<2/1000) fino alla 2a settimana del 2001 per poi aumentare abbastanza bruscamente nelle settimane successive e raggiungere un picco nella 6a -7 a settimana del 2001 (11,2/1000) (Figura 5).

12

41

0

2

4

6

8

10

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

stagione 00-01

Figura 5. Incidenza totale della sindrome influenzale nella stagione 2000-2001

Dall’8a settimana del 2001 in poi si è osservato un costante decremento fino alla 12a settimana, quando l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

Nel periodo in cui l’epidemia ha toccato l’acme (6a-7a settimana) l’incidenza ha raggiunto valori particolarmente elevati nella fascia d’età 0-14 (48,5/1000) e nella fascia 15-64 (8,5/1000).

Le fasce di età più colpite sono state quelle 0-14 e 15-64 anni con un’incidenza massima rispettivamente di 48,5 casi/1000 nella 7a settimana e di 8,5casi/1000 nella 6a settimana del 2001 (Tabella 5).

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Tabella 5. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 27 10 34334 0,29 1 0,24 8 0,34 1 0,13 2000-46 34 10 43587 0,22 0 0,00 9 0,30 1 0,10 2000-47 37 12 47223 0,25 0 0,00 12 0,37 0 0,00 2000-48 36 19 45929 0,41 2 0,43 13 0,41 4 0,39 2000-49 36 21 45720 0,45 6 1,32 11 0,35 4 0,38 2000-50 36 29 46457 0,62 4 0,87 24 0,76 1 0,09 2000-51 34 31 43469 0,71 5 1,11 21 0,71 5 0,52 2000-52 33 49 42541 1,15 7 1,98 36 1,23 6 0,61 2001-01 34 65 43911 1,48 7 1,55 48 1,61 10 1,02 2001-02 33 61 42905 1,42 7 1,57 48 1,65 6 0,63 2001-03 34 105 43953 2,38 12 2,68 86 2,88 7 0,72 2001-04 33 162 43073 3,76 32 8,92 113 3,79 17 1,75 2001-05 30 225 39568 5,68 53 15,17 149 5,45 23 2,62 2001-06 34 495 44311 11,17 208 46,09 256 8,55 31 3,14 2001-07 30 427 38737 11,02 209 48,51 205 7,91 13 1,52 2001-08 29 324 36981 8,76 161 40,28 152 6,18 11 1,31 2001-09 28 221 36268 6,09 77 22,83 131 5,26 13 1,61 2001-10 28 159 35994 4,41 59 14,38 94 3,93 6 0,74 2001-11 29 65 37626 1,72 13 3,87 46 1,78 6 0,70 2001-12 26 34 33661 1,01 7 2,18 25 1,09 2 0,26 2001-13 25 23 32313 0,71 6 1,95 8 0,36 9 1,23

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 50.000 individui, di cui 21.313 nella fascia di età 0-14 anni, 26.702 nella fascia 15-64 e 2.578 nella fascia oltre i 64 anni.

42

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MOLISE

In Molise hanno partecipato al progetto 5 medici di medicina generale appartenenti a 4 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 100%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 6.689 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (332 assistiti), 15-64 anni (4.969 assistiti), oltre 64 anni (1.388 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi (<1/1000) fino alla 3a settimana del 2001 per poi aumentare bruscamente nella 4a settimana, diminuire nelle tre settimane successive e raggiungere il picco (3,7/1000) nella 8a settimana del 2001. Dalla 9a settimana in poi si è osservato un rapido decremento dell’incidenza con un ritorno dell’attività dei virus influenzali ai livelli di base nella 10a settimana del 2001 (Figura 6).

18

43

Figura 6. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

La fascia d’età più colpita è stata quella 0-14 anni con un picco d’incidenza pari a 24 casi/1000 nella 8a settimana del 2001 (Tabella 6).

0

2

4

6

8

10

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i

14

16

12

er 1

000

assi

stiti

p

stagione 99-00 stagione 00-01

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Tabella 6. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 5 3 6689 0,44 1 3,01 2 0,40 0 0,00 2000-46 5 1 6689 0,14 0 0,00 1 0,20 0 0,00 2000-47 5 0 6689 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 2000-48 5 0 6689 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 2000-49 5 1 6689 0,14 0 0,00 1 0,20 0 0,00 2000-50 5 1 6689 0,14 0 0,00 1 0,20 0 0,00 2000-51 5 4 6689 0,59 0 0,00 3 0,60 1 0,72 2000-52 5 0 6689 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 2001-01 5 6 6689 0,89 1 3,01 5 1,00 0 0,00 2001-02 5 5 6689 0,74 0 0,00 5 1,00 0 0,00 2001-03 5 4 6689 0,59 2 6,02 2 0,40 0 0,00 2001-04 5 18 6689 2,69 9 27,1 8 1,60 1 0,72 2001-05 5 14 6689 2,09 3 9,03 11 2,21 0 0,00 2001-06 5 10 6689 1,49 1 3,01 9 1,81 0 0,00 2001-07 5 17 6689 2,54 5 15,06 12 2,41 0 0,00 2001-08 5 25 6689 3,73 8 24,09 16 3,21 1 0,72 2001-09 5 15 6689 2,24 2 6,02 13 2,61 0 0,00 2001-10 5 8 6689 1,19 0 0,00 8 1,60 0 0,00 2001-11 5 0 6689 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 2001-12 5 6 6689 0,89 1 3,01 4 0,80 1 0,72 2001-13 5 0 6689 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 20.000 individui, di cui 11.264 nella fascia di età 0-14 anni, 11.931 nella fascia 15-64 e 1.289 nella fascia oltre i 64 anni.

44

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PIEMONTE

In Piemonte hanno partecipato al progetto 98 medici di medicina generale e 3 pediatri di libera scelta appartenenti a 18 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 75%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 132.263 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (7.936 assistiti), 15-64 anni (91.616 assistiti), oltre 64 anni (32.711 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale è aumentata progressivamente dalla 1a settimana del 2001 e ha raggiunto il suo massimo livello (4,8/1000) nella 6a settimana del 2001. Dalla 8a settimana ha iniziato a diminuire fino a tornare ai livelli di base nella 11a settimana del 2001 (Figura 7).

18

45

0

2

4

6

8

10

12

14

16

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i pe

r 1

000

assi

stiti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 7. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

La fascia di età più colpita è stata quella 0-14 anni con un’incidenza massima di 19,5 casi/1000 nella 7a settimana del 2001 (Tabella 7).

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Tabella 7. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 74 66 99250 0,66 12 1,82 40 0,58 14 0,57 2000-46 76 95 102470 0,92 7 1,04 73 1,03 15 0,59 2000-47 80 103 106783 0,96 6 0,87 85 1,15 12 0,45 2000-48 80 115 106189 1,08 13 1,86 77 1,05 25 0,94 2000-49 72 101 95706 1,05 8 1,24 74 1,12 19 0,79 2000-50 80 128 106368 1,20 13 1,89 96 1,30 19 0,72 2000-51 79 124 105061 1,18 11 1,60 79 1,09 34 1,30 2000-52 78 104 103013 1,00 9 1,32 78 1,10 17 0,67 2001-01 79 212 104647 2,02 21 3,04 155 2,15 36 1,39 2001-02 65 204 87648 2,32 20 3,89 139 2,31 45 2,00 2001-03 77 230 102285 2,24 26 3,90 172 2,45 32 1,25 2001-04 73 278 98644 2,81 40 6,14 185 2,74 53 2,14 2001-05 76 402 101671 3,95 98 14,78 257 3,69 47 1,84 2001-06 75 472 98950 4,77 129 19,41 297 4,35 46 1,91 2001-07 81 481 107276 4,48 136 19,56 296 4,01 49 1,83 2001-08 73 363 96998 3,74 119 18,20 211 3,17 33 1,37 2001-09 73 303 96964 3,12 72 11,10 194 2,92 37 1,53 2001-10 75 269 99406 2,70 62 9,30 172 2,52 35 1,42 2001-11 76 158 100466 1,57 41 6,05 100 1,45 17 0,68 2001-12 76 101 99588 1,01 29 4,37 59 0,86 13 0,52 2001-13 76 98 99791 0,98 22 3,27 61 0,89 15 0,60

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia circa 100.000 individui, di cui 52.671 nella fascia di età 0-14 anni, 63.275 nella fascia 15-64 e 2.525 nella fascia oltre i 64 anni.

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PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO

Nella Provincia autonoma di Bolzano hanno partecipato al progetto 18 medici di medicina generale appartenenti a 4 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 96%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 37.900 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (3.946 assistiti), 15-64 anni (26.353 assistiti), oltre 64 anni (7.601 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi fino alla 1a settimana del 2001 per poi aumentare abbastanza rapidamente nelle settimane successive del 2001 e raggiungere un picco nella 5a settimana (7,9 casi/1000) (Figura 8).

9

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1

2

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45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i p

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0 as

sist

iti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 8. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 6a settimana in poi si è osservata una diminuzione progressiva dell’incidenza fino alla 11a settimana, dopo di che l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

L’andamento dell’incidenza totale durante la presente stagione influenzale è stato molto simile a quello rilevato lo scorso anno.

Le fasce di età più colpite sono state quelle 0-14 e 15-64 anni con un picco rispettivamente di 15 casi /1000 e 8 casi /1000 nella 5a settimana del 2001 (Tabella 8).

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Tabella 8. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 14 39 28219 1,38 1 0,33 34 1,73 4 0,70 2000-46 16 36 33046 1,08 3 0,86 29 1,26 4 0,59 2000-47 18 56 37900 1,47 5 1,26 46 1,74 5 0,65 2000-48 18 64 37900 1,68 1 0,25 58 2,20 5 0,65 2000-49 18 49 37900 1,29 5 1,26 43 1,63 1 0,13 2000-50 18 59 37900 1,55 6 1,52 45 1,70 8 1,05 2000-51 18 66 37900 1,74 4 1,01 51 1,93 11 1,44 2000-52 18 59 37900 1,55 5 1,26 36 1,36 18 2,36 2001-01 16 60 34345 1,74 0 0,00 56 2,36 4 0,57 2001-02 18 115 37900 3,03 14 3,54 92 3,49 9 1,18 2001-03 18 184 37900 4,85 24 6,08 151 5,72 9 1,18 2001-04 18 232 37900 6,12 46 11,65 176 6,67 10 1,31 2001-05 17 281 35500 7,91 59 15,06 208 8,47 14 1,99 2001-06 18 204 37900 5,38 27 6,84 168 6,37 9 1,18 2001-07 18 123 37900 3,24 18 4,56 96 3,64 9 1,18 2001-08 18 97 37900 2,55 12 3,04 81 3,07 4 0,52 2001-09 17 67 36997 1,81 7 1,85 56 2,16 4 0,54 2001-10 16 41 33325 1,23 2 0,58 36 1,55 3 0,44 2001-11 17 46 35452 1,29 1 0,28 30 1,20 15 2,10 2001-12 16 29 33052 0,87 2 0,57 26 1,13 1 0,15 2001-13 16 27 33014 0,81 1 0,28 22 0,95 4 0,60

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 25.000 individui, di cui 11.373 nella fascia di età 0-14 anni, 14.446 nella fascia 15-64 e 1.939 nella fascia oltre i 64 anni.

48

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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Nella Provincia autonoma di Trento hanno partecipato al progetto 13 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta appartenenti a 1 ASL. La percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 96%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 21.580 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (2.262 assistiti), 15-64 anni (15.466 assistiti), oltre 64 anni (3.852 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta a livelli inferiori al 2/1000 fino alla 1a settimana del 2001; nelle settimane successive l’incidenza è rapidamente aumentata ed ha raggiunto il valore massimo di 7 casi /1000 nella 5a settimana. Si e mantenuta su livelli elevati anche nella 6a settimane e dalla 7a ha cominciato a diminuire per tornare ai livelli di base nella 12 a settimana (Figura 9).

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5

10

15

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45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 9. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Nella Provincia autonoma di Trento l’incidenza ha raggiunto livelli più elevati che nel resto delle regioni sotto sorveglianza e con un anticipo di circa due settimane.

Le fasce di età più colpite sono state quelle da 0-14 e oltre 64 anni con picchi rispettivamente di 26 casi/1000 nella 5a settimana e 6 casi /1000 nella 6a settimana (Tabella 9).

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Tabella 9. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 15 27 21580 1,25 13 5,74 12 0,77 2 0,51 2000-46 15 26 21580 1,20 11 4,86 10 0,64 5 1,29 2000-47 15 25 21580 1,15 15 6,63 10 0,64 0 0,00 2000-48 15 28 21580 1,29 12 5,30 13 0,84 3 0,77 2000-49 15 23 21580 1,06 5 2,21 10 0,64 8 2,07 2000-50 15 26 21580 1,20 6 2,65 14 0,90 6 1,55 2000-51 13 16 19827 0,80 0 0,00 13 0,84 3 0,77 2000-52 13 22 19827 1,10 1 1,89 14 0,90 7 1,81 2001-01 15 42 21580 1,94 9 3,97 24 1,55 9 2,33 2001-02 15 84 21580 3,89 12 5,30 57 3,68 15 3,89 2001-03 15 84 21580 3,89 20 8,84 44 2,84 20 5,19 2001-04 15 127 21580 5,88 41 18,12 73 4,72 13 3,37 2001-05 15 151 21580 6,99 58 25,64 77 4,97 16 4,15 2001-06 15 147 21580 6,81 41 18,12 87 5,62 19 4,93 2001-07 15 95 21580 4,40 26 11,49 55 3,55 14 3,63 2001-08 14 68 19797 3,43 15 6,70 39 2,76 14 4,05 2001-09 14 41 19797 2,07 14 6,25 25 1,77 2 0,57 2001-10 13 26 18423 1,41 10 4,48 14 1,07 2 0,62 2001-11 14 22 19797 1,11 8 3,57 13 0,92 1 0,28 2001-12 14 25 19797 1,26 14 6,25 9 0,63 2 0,57 2001-13 13 10 18293 0,54 5 2,27 2 0,15 3 0,95

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 27.000 individui, di cui 4.664 nella fascia di età 0-14, 21.378 nella fascia 15-64 e 1.912 nella fascia oltre i 64 anni.

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SARDEGNA

In Sardegna hanno partecipato al progetto 15 medici di medicina generale e 3 pediatri di libera scelta appartenenti a 5 ASL, la percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 87%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 20.630 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (3.491 assistiti), 15-64 anni (13.730 assistiti), oltre 64 anni (3.409 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi fino alla 4a settimana del 2001 per poi aumentare gradualmente fino a raggiungere un picco nella 7a settimana (7,5/1000) (Figura 10).

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45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

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000

assi

stiti

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stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 10. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 8a settimana in poi si è osservato un lento ma costante decremento fino alla 13a settimana, dopo di che l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

La fascia di età più colpita è stata quella 0-14 anni con un picco di 37 casi/1000 nella 7a settimana (Tabella 10).

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Tabella 10. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 9 3 10825 0,27 0 0,00 2 0,27 1 0,72 2000-46 10 5 11415 0,43 1 0,36 3 0,41 1 0,72 2000-47 13 11 14890 0,73 1 0,31 9 0,93 1 0,46 2000-48 15 10 17285 0,57 1 0,30 8 0,70 1 0,38 2000-49 14 8 15956 0,50 1 0,30 5 0,48 2 0,83 2000-50 15 11 17285 0,63 0 0,00 9 0,79 2 0,76 2000-51 16 12 18880 0,63 2 0,58 7 0,56 3 1,00 2000-52 16 14 18880 0,74 6 1,75 6 0,48 2 0,66 2001-01 17 14 20054 0,69 1 0,29 9 0,67 4 1,21 2001-02 17 21 20054 1,04 3 0,87 16 1,20 2 0,60 2001-03 17 28 20054 1,39 4 1,16 22 1,65 2 0,60 2001-04 17 29 20054 1,44 8 2,32 15 1,12 6 1,82 2001-05 17 44 20054 2,19 22 6,39 20 1,50 2 0,60 2001-06 17 99 20054 4,93 69 20,06 29 2,17 1 0,30 2001-07 18 154 20630 7,46 126 36,09 24 1,74 4 1,17 2001-08 17 139 20054 6,93 118 34,32 16 1,20 5 1,52 2001-09 17 95 20054 4,73 68 19,77 22 1,65 5 1,52 2001-10 17 86 20054 4,28 48 13,96 34 2,55 4 1,21 2001-11 17 73 20054 3,64 35 10,18 33 2,47 5 1,52 2001-12 16 48 19251 2,49 27 10,24 18 1,35 3 0,91 2001-13 16 43 19251 2,23 15 5,69 26 1,95 2 0,60

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 100.000 individui, di cui 44.651 nella fascia di età 0-14, 51.052 nella fascia 15-64 e 11.538 nella fascia oltre i 64 anni.

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VALLE D’AOSTA

In Valle d’Aosta hanno partecipato al progetto 8 medici di medicina generale; la percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 97%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 9.694 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (159 assistiti), 15-64 anni (6.840 assistiti), oltre 64 anni (2.695 assistiti).

L’incidenza totale della sindrome influenzale si è mantenuta su valori inferiori al 2/1000 fino alla 1a settimana del 2001 per poi aumentare nelle settimane successive raggiungendo un picco nella 7a settimana (4/1000) (Figura 11).

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settimana

Cas

i p

er 1

000

assi

stiti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 11. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

Dalla 8a settimana in poi si è osservato un decremento fino alla 11a settimana, dopo di che l’attività dei virus influenzali è tornata ai livelli di base.

La fascia di età più colpita è stata quella da 0-14 anni con un picco di 31 casi /1000 nella 7a settimana (Tabella 11).

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Tabella 11. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13 settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 8 7 9694 0,72 0 0,00 5 0,73 2 0,74 2000-46 8 13 9694 1,34 0 0,00 11 1,60 2 0,74 2000-47 8 9 9694 0,92 0 0,00 7 1,02 2 0,74 2000-48 8 14 9694 1,44 1 6,28 9 1,31 4 1,48 2000-49 8 7 9694 0,72 0 0,00 5 0,73 2 0,74 2000-50 8 8 9694 0,82 1 6,28 6 0,87 1 0,37 2000-51 8 13 9694 1,34 0 0,00 12 1,75 1 0,37 2000-52 8 4 9694 0,41 0 0,00 4 0,58 0 0,00 2001-01 5 2 5930 0,33 0 0,00 2 0,46 0 0,00 2001-02 8 22 9694 2,26 0 0,00 16 2,33 6 2,22 2001-03 7 18 8961 2,00 1 8,06 12 1,91 5 1,94 2001-04 8 23 9694 2,37 1 6,28 16 2,33 6 2,22 2001-05 8 37 9694 3,81 2 12,57 25 3,65 10 3,71 2001-06 8 35 9694 3,61 2 12,57 24 3,50 9 3,33 2001-07 8 39 9694 4,02 5 31,44 26 3,80 8 2,96 2001-08 8 32 9694 3,30 2 12,57 24 3,50 6 2,22 2001-09 7 21 8577 2,44 0 0,00 17 2,78 4 1,72 2001-10 8 17 9694 1,75 0 0,00 14 2,04 3 1,11 2001-11 8 10 9694 1,03 0

9694

0,00 8 1,16 2 0,74 2001-12 8 8 9694 0,82 1 6,28 6 0,87 1 0,37 2001-13 8 8 0,82 1 6,28 5 0,73 2 0,74

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 5000 individui, di cui 2.831 nella fascia di età 0-14, 2.594 nella fascia 15-64 e 493 nella fascia oltre i 64 anni.

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VENETO

In Veneto hanno partecipato al progetto 80 medici di medicina generale e 22 pediatri di libera scelta appartenenti a 10 ASL, la percentuale media di risposta nel periodo in studio è stata del 99%. La popolazione totale di assistiti sotto sorveglianza era costituita da 120.923 individui suddivisi in tre fasce d’età: 0-14 anni (23.235 assistiti), 15-64 anni (75.798 assistiti), oltre 64 anni (21.890 assistiti).

L’incidenza della sindrome influenzale si è mantenuta su valori relativamente bassi fino alla 2a settimana del 2001 (<2 casi/1000) per poi aumentare gradualmente nelle settimane successive fino a raggiungere un picco nella 6a settimana (6,8/1000) (Figura 12).

16

0

2

4

6

8

10

12

14

45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13

settimana

Cas

i per

100

0 as

sist

iti

stagione 99-00 stagione 00-01

Figura 12. Incidenza totale della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001

L’incidenza totale si è mantenuta elevata nella 7a settimana, poi si è osservato un decremento fino alla 12a settimana, dopo di che l’attività del virus influenzale è tornata ai livelli di base.

La fascia di età più colpita è stata quella 0-14 anni con un picco d’incidenza nella 6a settimana pari a 21 casi /1000 (Tabella 12).

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Tabella 12. Incidenza totale e per fascia di età delle sindromi influenzali nel periodo compreso tra la 45a settimana del 2000 e la 13a settimana del 2001

0-14 15-64 oltre 64 Settimana Totale Medici

Totale Casi

Totale Assistiti

Incidenza Totale

Casi Inc Casi Inc Casi Inc

2000-45 102 84 120923 0,69 9 0,38 72 0,94 3 0,13 2000-46 102 97 120923 0,80 18 0,77 71 0,93 8 0,36 2000-47 102 95 120923 0,78 15 0,64 71 0,93 9 0,41 2000-48 102 111 120923 0,91

0,72

2,32 4,17

2,65 102 4,58 200 163 120923 43 1,85 111 1,46 9 0,41

2001-13 102 98 120923 0,36

24 1,03 77 1,01 10 0,45 2000-49 102 88 120923 16 0,68 65 0,85 7 0,31 2000-50 102 148 120923 1,22 38 1,63 98 1,29 12 0,54 2000-51 97 185 115592 1,60 60 2,81 112 1,53 13 0,61 2000-52 99 208 117873 1,76 96 4,33 103 1,38 9 0,41 2001-01 101 166 119434 1,38 38 1,63 119 1,59 9 0,41 2001-02 102 188 120923 1,55 36 1,54 144 1,89 8 0,36 2001-03 102 281 120923 88 3,78 179 2,36 14 0,63 2001-04 102 505 120923 268 11,53 224 2,95 13 0,59 2001-05 102 601 120923 4,97 331 14,24 258 3,40 12 0,54 2001-06 102 821 120923 6,78 487 20,95 318 4,19 16 0,73 2001-07 102 792 120923 6,54 419 18,03 353 4,65 20 0,91 2001-08 102 722 120923 5,97 379 16,31 332 4,38 11 0,50 2001-09 102 595 120923 4,92 267 11,49 312 4,11 16 0,73 2001-10 99 427 117607 3,63 142 6,63 276 3,69 9 0,41 2001-11 101 318 119953 2,63 16 0,73 2001-12 102 1,34

0,81 14 0,60 76 1,00 8

Applicando i tassi di incidenza rilevati nel nostro campione a tutta la popolazione della

regione si stima che complessivamente siano stati colpiti dalla malattia oltre 200.000 individui, di cui 72.411 nella fascia di età 0-14, 128.105 nella fascia 15-64 e 24.833 nella fascia oltre i 64 anni.

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APPENDICE A Il Progetto di ricerca finalizzato

sul Fondo Sanitario Nazionale 1998

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PROGETTO DI RICERCA FINALIZZATO “FONDO 1%” 1998

Infezioni da virus influenzali umani ed animali: aspetti clinici, epidemiologici, patogenetici e molecolari

Proponente: Dott.ssa Isabella Donatelli, Laboratorio di Virologia, ISS

1. Razionale del progetto

L’influenza rappresenta a tutt’oggi una delle malattie infettive più diffuse su scala mondiale, in grado di provocare nell’uomo manifestazioni morbose di diversa intensità, dalle ricorrenti epidemie alle ben più gravi, anche se più rare, pandemie influenzali (1).

Non va dimenticato, tuttavia, che l’influenza costituisce anche un grave pericolo per la salute animale (2).

I virus influenzali sono, infatti, in grado di colpire un gran numero di specie animali causando, in alcune di esse, gravi patologie, con notevoli ripercussioni di carattere economico negli allevamenti colpiti (3). Alcuni ospiti animali, inoltre, giocano un ruolo molto importante nell’emergenza di pandemie influenzali nella popolazione umana (4, 5). Ciò spiega l’interesse ad approfondire le attuali conoscenze delle correlazioni esistenti tra infezioni negli animali ed eventuale trasmissione all’uomo.

Molti sono i motivi che fanno dell’influenza uno dei principali problemi di sanità pubblica e giustificano la predisposizione di un Piano Nazionale Influenza.

1.1. Grande impatto sulla salute umana Mortalità. In Italia una stima prudenziale ci mostra come le epidemie influenzali producano una mortalità

in eccesso di almeno 3-5.000 morti per periodo epidemico, in gran parte attribuibile a complicanze dirette in popolazioni anziane od ad alto rischio.

Morbosità. Sebbene non si disponga di adeguate stime di morbosità (uno dei prodotti attesi del Progetto), non è imprudente stimare al disotto dell’1 per mille la mortalità di popolazione e quindi stimare in alcuni milioni i casi incidenti in un singolo periodo epidemico: di gran lunga la più numerosa tra le epidemie note nel Mondo Occidentale.

Costi. L’influenza non ha solo un’importanza sociale, ma anche economica: elevati risultano infatti i suoi costi sia diretti (consumo di farmaci, incremento delle visite mediche nelle ospedalizzazioni ecc.) che indiretti (assenteismo lavorativo e scolastico, interruzione di servizi essenziali ecc.) (6,7).

1.2. Grande impatto sulla salute animale Molte sono le specie animali, sia domestiche che selvatiche, suscettibili all’infezione da parte di virus

influenzali. In alcuni mammiferi (suini e cavalli) la patologia si manifesta con forme morbose anche assai gravi che causano annualmente ingenti perdite economiche. Nelle specie aviarie (soprattutto anatre selvatiche ed uccelli migratori) l’infezione virale può risultare in forme assolutamente asintomatiche; tuttavia, la diffusione dei sottotipi H5 e H7 del virus di tipo A negli allevamenti avicoli è in grado di indurre elevati tassi di mortalità. Le recenti epizoozie influenzali manifestatesi nel 1997 nella Regione Veneto hanno comportato l’abbattimento di oltre 8.000 animali.

La circolazione di numerosi sottotipi virali rimane normalmente confinata a determinate specie animali. Occasionalmente, tuttavia, alcuni virus animali riescono a superare la barriera interspecifica e ad infettare l’uomo, non immune verso di esse, provocando manifestazioni morbose di particolare gravità (pandemie).

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1.3. Carenze cognitive e operative Nonostante i notevoli progressi raggiunti nella conoscenza del virus influenzale, molti sono gli aspetti

del suo ciclo infettivo che rimangono ancora da indagare. In particolare, rimangono ancora non completamente chiariti i meccanismi molecolari responsabili

dell’emergenza delle pandemie influenzali e il ruolo di alcune specie animali in questo fenomeno (trasmissione virale interspecie, sopravvivenza di “vecchie” varianti umane in serbatoi animali e loro possibile “riciclaggio” all’uomo, etc.) (8-10).

c) Scarsa copertura vaccinale: studi eseguiti in Italia in aree selezionate e i dati annuali di vendita dei prodotti commerciali indicano che in ogni stagione, non più del 40% della popolazione target oltre i 64 anni di età si vaccina contro l’influenza.

Sul piano strettamente pratico, occorre attivare un sistema di sorveglianza di tipo epidemiologico che possa fornire informazioni sulla gravità ed estensione della malattia e che permetta di stimare con accuratezza e tempestività le dinamiche delle epidemie nel nostro Paese.

1.4. Prevenzione insufficiente In mancanza di una valida terapia specifica, il controllo di questa malattia, nelle sue forme sia

epidemiche che pandemiche, si risolve essenzialmente sul piano preventivo. Numerosi sono, tuttavia, i problemi che rendono non del tutto soddisfacente la prevenzione vaccinale

della malattia: a) Variabilità virale: i continui, cambiamenti che si verificano nel corredo antigenico del virus portano

all’emergenza di varianti virali; ne consegue la necessità di procedere ad un continuo aggiornamento della composizione vaccinale.

b) Caratteristiche del vaccino: il vaccino oggi commercializzato in tutto il mondo è prodotto su substrati cellulari (uova embrionate di pollo) capaci di selezionare, attraverso meccanismi di selezione ospite-specifica, ulteriori varianti virali che possono differire, talvolta anche significativamente, dagli originali stipiti vaccinali.

1.5. Possibilità di nuova pandemia Numerose pandemie influenzali hanno colpito l’uomo, ad intervalli irregolari ed imprevedibili, nei

secoli passati. Basti ricordare la famosa “Spagnola” del 1918 che provocò più di 20 milioni di morti in tutto il mondo.

Costi sociali ed economici dell’influenza, già così rilevanti nei periodi interpandemici, assumono proporzioni allarmanti nel caso di manifestazioni pandemiche.

L’episodio di contagio umano da un’epidemia di influenza del pollo (H5N1), verificatosi recentemente ad Hong Kong, rappresenta un pericoloso segnale che sottolinea l’importanza di intensificare gli sforzi della ricerca e della sorveglianza dell’influenza (11).

2. Descrizione del progetto: obiettivi ed articolazione

Da quanto esposto nel precedente punto 1, risulta evidente che un’efficace strategia di prevenzione di una malattia così complessa come l’influenza, non può essere efficacemente realizzata se non attraverso l’attivazione di programmi di ricerca coordinati, in grado di aggregare le diverse forze attualmente impegnate nel nostro Paese nello studio dei molteplici aspetti di questa patologia.

Il presente Progetto identifica una linea operativa di ricerca applicata ai temi proposti, nella coscienza che, se pure non si riesca a soddisfare tutti i bisogni cognitivi e operativi, nei due anni del Progetto, si riesca a concentrare gli sforzi di numerosi gruppi di ricercatori, in un contesto di coordinamento internazionale, per affrontare il problema con il massimo sforzo possibile.

Poiché l’attuazione di un efficace piano di sorveglianza e di prevenzione si basa sulla conoscenza dei meccanismi di trasmissione, virulenza e patogenesi del virus, il Progetto prevede anche lo studio di alcuni aspetti della biologia molecolare dei virus influenzali circolanti in Italia.

Il presente Progetto aggrega tre Unità Operative interne all’Istituto Superiore di Sanità e tre Unità Operative esterne, selezionate in base al loro ruolo leader nei rispettivi settori di attività e propone

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l’attivazione a livello nazionale di una rete di connessione e di competenze qualificate, relativamente ad un problema di grande rilevanza, sia nel settore biomedico che in quello veterinario.

L’Unità Operativa 1, che sarà coordinata dalla Dott.ssa I. Donatelli (Laboratorio di Virologia, ISS), si occuperà dello studio dei virus influenzali circolanti nell’uomo e dell’individuazione delle varianti antigeniche emergenti nei periodi epidemici. Il grado di omologia tra ceppi circolanti e ceppi vaccinali sarà valutato attraverso la caratterizzazione antigenica e molecolare degli stipiti isolati dai casi di malattia. Ciò permetterà, unitamente ai dati forniti dagli altri Laboratori che fanno parte della rete internazionale dei Centri di Sorveglianza OMS, di procedere annualmente alla determinazione della composizione del vaccino antinfluenzale.

Per la realizzazione del programma, l’Unità Operativa ISS si avvarrà della collaborazione dei sottoelencati Centri periferici, già impegnati in questo tipo di attività di Laboratorio:

Istituto di Igiene, Università di Genova (Prof. P. Crovari); Istituto di Igiene, Università di Parma (Prof. E. Bellelli); Dipartimento di Igiene, Università di Perugia (Prof. A.M. Iorio); Istituto di Virologia, Università di Milano (Prof. F. Pregliasco); Istituto di Microbiologia, Università di Firenze (Prof. A. Azzi). Si prevede un potenziamento della rete dei Centri periferici di collaborazione, attraverso il

coinvolgimento di laboratori virologici dislocati in aree geografiche al momento non rappresentate (con particolare riferimento alle Regioni meridionali).

Un ulteriore obiettivo di questa Unità Operativa sarà quello di chiarire alcuni punti ancora oscuri relativi alla conoscenza dei circuiti di trasmissione interspecie dei virus influenzali, con particolare riferimento a quelli coinvolti nella emergenza di pandemie nell’uomo. Poiché, come è noto, alcuni ospiti animali giocano un ruolo fondamentale in questi fenomeni, per il raggiungimento di questo obiettivo è prevista una stretta cooperazione con il reparto “Infezioni virali degli animali domestici” del Laboratorio di Medicina Veterinaria, ISS (Unità Operativa n. 4).

L’Unità Operativa n. 2, che sarà coordinata dalla Dott.ssa S. Salmaso (Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, ISS) avrà il compito di attivare un sistema di sorveglianza epidemiologica dell’influenza nell’uomo il quale, sul modello di quello operante in altri Paesi Europei, sia in grado di dare informazioni sugli aspetti clinici della malattia e di permettere una stima della gravità e dell’impatto dell’epidemia sulla popolazione.

Il rilevamento di alcuni indicatori epidemiologici “aspecifici”, quali l’assenteismo scolastico e lavorativo, permetterà di disporre di un sistema di rilevazione precoce di epidemia.

Per la realizzazione di questa parte del Programma sarà necessario attivare una rete di medici sentinella afferenti a diversi Centri Pubblici Regionali (Distretti di Igiene Pubblica, A.S.L. ecc.), in grado di affiancare la rete dei laboratori virologici facenti capo all’Unità Operativa n. 1.

Il gruppo afferente a questa Unità si occuperà anche dell’approfondimento delle conoscenze sulla vaccinazione antinfluenzale in Italia e del miglioramento della prevenzione vaccinale della malattia attraverso, ad esempio, un monitoraggio sistematico degli eventi avversi alla vaccinazione. Poiché la scarsa fiducia nell’efficacia e soprattutto nella sicurezza della vaccinazione costituiscono i determinanti della proporzione di vaccinati, la rilevazione degli effetti collaterali sarà essenziale ad un miglioramento della copertura vaccinale, attualmente non soddisfacente.

Il contributo dell’Unità Operativa n. 3, che sarà coordinata dalla Dr. D. De Stefano (Dipartimento della Prevenzione, Ministero della Sanità), riguarderà prevalentemente la predisposizione di campagne vaccinali antinfluenzali. A tal fine l’Unità Operativa si avvarrà anche dei risultati forniti dalle Unità Operative n. 1 e n. 2 e relativi alla sorveglianza virologica ed epidemiologica dell’influenza. L’attività di questa Unità Operativa sarà anche rivolta alla predisposizione e validazione di un Piano Strategico Pandemico. Infatti, in vista di una futura, possibile pandemia (non prevedibile, ma non improbabile nei prossimi anni, visto che sono passati circa trenta anni dall’ultima pandemia influenzale) l’OMS ha ripetutamente invitato tutti i Paesi coinvolti nell’attuale rete internazionale di sorveglianza a predisporre un piano operativo d’intervento in caso di pandemia (24). Alcuni Paesi, come l’Inghilterra, la Francia, il Canada e gli Stati Uniti, hanno già dato seguito a tali raccomandazioni con la messa a punto di programmi d’emergenza.

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Prodotto a breve per il Servizio Sanitario Nazionale sarà quindi il Piano di controllo della Pandemia Influenzale, un Piano operativo che contenga i dettagli utili per il pronto riconoscimento di una nuova pandemia, per la predisposizione rapida di un vaccino, per la campagna di prevenzione, per il management del problema clinico.

Le Unità Operative 4, 5 e 6 copriranno il settore della “ecologia dei virus influenzali” e si occuperanno quindi di ricerche riguardanti la circolazione di virus influenzali in ospiti naturali non umani. L’attenzione di questi gruppi di ricerca sarà rivolta alla prevenzione della malattia in alcune specie animali, con riferimento soprattutto a quelle di particolare importanza zootecnica, ma anche allo studio delle interrelazioni esistenti tra infezioni influenzali umane ed animali.

L’Unità Operativa n. 5 (Dr. E. Foni, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Parma) si occuperà dello studio dei virus circolanti nella popolazione suina della Pianura Padana, area ad alta densità di allevamenti suinicoli. A tale scopo questa Unità si avvarrà del contributo di una rete di collegamento tra le Sezioni Diagnostiche delle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna.

L’interesse verso questa specie animale è motivato sia dalla particolare gravità con cui la malattia si manifesta in questi animali, sia dall’importanza fondamentale che il suino sembra avere nella trasmissione all’uomo di virus influenzali aviari e nella conseguente emergenza di pandemie influenzali.

Le problematiche relative alla circolazione dei virus influenzali nella popolazione avicola domestica, ovvero nell’avifauna selvatica saranno affrontate dall’Unità Operativa n. 6, coordinata dal Prof. A. Fioretti (Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria, Università di Napoli).

I recenti focolai di Influenza aviaria causati da virus H5 verificatisi nel corso dell’inverno 1997/98 nella Regione Veneto, hanno evidenziato la possibilità di un trasferimento di virus da volatili migratori (serbatoio naturale di numerosissimi sottotipi influenzali A) ad alcune specie domestiche. Il passaggio di virus appartenenti allo stesso sottotipo H5 dal pollo all’uomo, avvenuto a Hong Kong nello stesso periodo, sottolinea l’importanza di intensificare gli sforzi tendenti ad impedire il rischio di trasmissione dalle specie aviarie all’uomo.

L’attività delle Unità Operative n. 5 e n. 6 sarà coordinata a livello centrale dall’Unità Operativa n. 4 (Dr. M. Tollis, Laboratorio di Medicina Veterinaria, ISS), che si occuperà anche del trasferimento ai diversi Centri Regionali dei dati e delle informazioni ricevute dalla standardizzazione delle metodiche utilizzabili per le indagini virologiche ed epidemiologiche.

Il razionale che motiva l’attività dei singoli gruppi, nonché i relativi obiettivi e le procedure sperimentali che s’intendono seguire, sono riportate nelle specifiche parti del Progetto descriventi l’attività delle varie Unità Operative. In allegato è riportato un quadro riassuntivo del presente Progetto.

3. Trasferimento a livello del SSN

L’influenza rappresenta un’importante emergenza per tutta la rete del territorio Sanitario Regionale: i costi associati alla patologia incidono severamente sul bilancio delle Aziende Sanitarie. È necessario reperire fondi speciali per sostenere questa attività di ricerca i cui obiettivi risultano essere prioritari e di grande interesse per le sue molteplici ricadute in Sanità pubblica. Ogni passo in avanti sulla prevenzione e sulle conoscenze scientifiche sull’influenza è foriero di miglioramenti gestionali e di funzioni sull’Azienda.

I risultati del Progetto potrebbero avere dunque un impatto socio-sanitario di grande rilevanza.

Bibliografia citata

1. Murphy BR, Webster RG. Orthomyxoviruses. In: Fields BN, Knipe DM, Howley PM, et al. (Ed.). Fields virology. Third Edition. Philadelphia: Lippincott – Raven Publishers; 1996. p. 1397-1445.

2. Webster RG, Bean WJ, Gorman OT, Chambers TM, Kawaoka Y. Evolution and ecology of influenza A viruses. Microb Rev 1992; 56:152-79.

3. Hagan WA, Bruner DW, Timoney JF. Hagan and Bruner’s microbiology and infectious diseases of domestic animals: with reference to etiology, epizootiology, pathogenesis, immunity, diagnosis, and antimicrobial susceptibility. 8th ed. Ithaca: Comstock Pub. Associates; 1988.

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4. Gorman OT, Bean WJ, Kawaoka Y, Webster RG. Evolution of the nucleoprotein gene of influenza A virus. J Virol 1990;64:1487-97.

5. Scholtissek C, Schultz U, Ludwig S, Fitch WM. The role of swine in the origin of pandemic influenza. In: Hannoun C, Kendal AP, Klenk HD, Ruben FL (Ed.). Options for the control of influenza II. Elsevier Science Publishers; 1993. p. 193-201.

6. Mostov SR, Cate TR, Ruben FL. Prevention of influenza and pneumonia. Am Rev Respir Dis 1990;142:487-8.

7. Schoenbaum SC. Economic impact of influenza: the individual’s perspective. Am J Med 1987;82 (6A):4-14.

8. Webster RG, Sharp GB, Claas EC. Interspecies transmission of influenza viruses. Am J Respir Crit Care Med 1995;152:S25-30.

9. Castrucci MR, Campitelli L, Ruggieri A, Barigazzi G, Daniels R, Oxford JS, Donatelli I. Antigenic and sequence analysis of H3 influenza virus haemagglutinis from pigs in Italy. J Gen Virol 1994;75:371-9.

10. Campitelli L, Donatelli I, Foni E, Castrucci MR, Krauss S, Webster RG. Continued evolution of H1N1 and H3N2 influenza viruses in pigs in Italy. Virology 1997;232:310-8.

11. Claas ECJ, Osterhaus ADME, van Beek R, De Jong J, Rimmelzwaan GF, Senne DA, Krauss S, Shortridge KF, Webster RG. Human influenza A H5N1 virus related to a highly pathogenic avian influenza virus. Lancet 1998;351:472-7.

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APPENDICE B Protocollo operativo del FLU-ISS

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Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con Assessorati Regionali alla Sanità, Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta

FLU-ISS

SISTEMA DI SORVEGLIANZA SENTINELLA DELL’INFLUENZA BASATA SU MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI DI LIBERA SCELTA

PROTOCOLLO OPERATIVO STAGIONE 2000 – 2001

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NOVITÀ

DELLA SORVEGLIANZA DELL’INFLUENZA PER LA STAGIONE 2000-2001

Il protocollo operativo per la stagione 2000 – 2001 prevede la modifica di rilevazione di alcune informazioni rispetto alla precedente stagione influenzale. In particolare:

1. la trasmissione settimanale solo del totale dei soggetti vaccinati tra i casi di influenza di età superiore a sessantaquattro anni;

2. la trasmissione settimanale del numero di pazienti ospedalizzati per influenza o complicanze ad essa correlate;

3. la rilevazione, alla fine della campagna vaccinale, della percentuale di assistiti vaccinati oltre i 64 anni per ciascun medico.

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SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA

Razionale

L’influenza è stata descritta per la prima volta da Ippocrate nel 412 A.C. e la prima epidemia ben documentata di influenza risale al 1580. Da allora sono state documentate 31 possibili epidemie di influenza, di cui tre si sono verificate in quest’ultimo secolo e precisamente nel 1918, 1957 e 1968. Si tratta di una malattia respiratoria contagiosa altamente diffusiva ad andamento epidemico e talvolta pandemico. La tendenza ad una elevata variabilità del patrimonio genetico dei virus influenzali e la loro capacità di utilizzare come ospiti diverse specie animali, incluso l’uomo, rende prevedibili le epidemie annuali e le pandemie che si verificano periodicamente.

L’influenza è causata dai virus influenzali (A, B e C) e dal punto di vista clinico è difficilmente distinguibile da altre infezioni respiratorie acute; per fare una diagnosi eziologica è necessaria l’identificazione del virus. Tuttavia, a differenza delle altre affezioni respiratorie virali, l’influenza causa complicazioni molto più severe (ad es. polmonite), soprattutto nei bambini, negli anziani e nei soggetti a rischio.

La sorveglianza dell’influenza è essenziale per rilevare e valutare tempestivamente l’inizio della circolazione stagionale dei virus e per identificare le nuove varianti o sottotipi di virus influenzali. La rilevazione e la caratterizzazione di questi virus permettono di modificare ogni anno la composizione del vaccino adattandolo alle variazioni antigeniche del virus.

A tal fine l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avviato fin dagli anni ‘50 un programma mondiale di sorveglianza a cui anche l’Italia ha partecipato fin dall’inizio attraverso il suo Centro Nazionale di Riferimento presso il Laboratorio di Virologia dell’Istituto Superiore di Sanità. In molti paesi partecipanti al programma, all’iniziale attività virologica volta allo studio delle caratteristiche antigeniche dei ceppi circolanti, si è affiancata una sorveglianza epidemiologica basata su dati clinici.

Numerosi Paesi hanno organizzato una rete di sorveglianza europea che connette le varie reti sentinella dei Medici di Medicina Generale dei Paesi coinvolti. Il contributo Italiano è stato fino al 1998 basato solo su esperienze parziali. Nella scorsa stagione influenzale 1999-2000, è stato avviato per la prima volta un sistema di sorveglianza sentinella a copertura nazionale basato su medici di medicina generale e su pediatri di libera scelta, coordinato dall’ISS e dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Influenza (CIRI).

Obiettivi

Primari

- descrivere in termini di spazio, tempo e persona i casi di sindrome influenzale osservati in un campione di medici sentinella del Servizio Sanitario Nazionale;

- stimare i tassi di incidenza per settimana nella stagione influenzale; - stimare la settimana di inizio, la durata e l’intensità dell’ondata epidemica stagionale; - stimare la frequenza di soggetti vaccinati tra i casi di sindrome influenzale di età superiore ai 64 anni; - associare la sorveglianza clinica con quella virologica, per verificare la circolazione dei virus

influenzali su un campione di tamponi faringei prelevati ai pazienti segnalati come affetti da sindrome influenzale.

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Secondari

- ottenere una stima della copertura vaccinale per l’influenza nella stagione di osservazione, mediante rilevazione della proporzione di vaccinati nella popolazione assistita dai medici sentinella;

- stimare per la popolazione ultrasessantaquattrenne l’incidenza di sindrome influenzale tra i vaccinati e i non vaccinati per valutare il numero di casi prevenuti dalla campagna stagionale;

- valutare la presenza di gradienti geografici di diffusione, da utilizzare in modelli di diffusione di un’eventuale pandemia;

- costituire una base di dati per valutare in modo comparativo l’incidenza dell’influenza negli anni futuri;

- ottenere un indicatore tempestivo della frequenza di ricorso alla ospedalizzazione in relazione ad un episodio influenzale o alle sue complicanze.

Metodi

Copertura geografica e stima del campione di medici

Poiché l’influenza è una malattia con incidenza elevata, per la stima del suo andamento spazio temporale, è sufficiente garantire la sorveglianza dell’ 1-2% della popolazione totale di ogni regione. Per le caratteristiche epidemiologiche dell’influenza e per il metodo di sorveglianza utilizzato, il sistema può fornire stime di frequenza sufficientemente precise anche con un numero ridotto di regioni, purché distribuite tra nord, centro e sud Italia.

In ogni regione viene identificato un referente regionale presso l’Assessorato alla Sanità o l’Osservatorio Epidemiologico (Allegato 1), al quale viene chiesto di identificare le ASL partecipanti, distribuite secondo una rappresentatività geografica anche all’interno della regione. In ogni ASL vengono identificati i medici di medicina generale o pediatri di libera scelta, disponibili ad operare come “sentinelle”, ossia a rilevare e trasmettere settimanalmente il numero di casi osservati secondo il presente protocollo. Le sentinelle possono fare riferimento ad un referente nella propria ASL o nella propria regione, secondo gli accordi locali.

Il numero di medici partecipanti non è predefinito, ma è auspicabile che in ogni regione la rete sia costituita da un gruppo di medici i cui assistiti rappresentino complessivamente almeno l’1,5% della popolazione regionale. Un numero maggiore di medici, non migliora significativamente la stima, ma potrebbe costituire una garanzia di numerosità sufficiente, nel caso in cui alcuni medici decidano di abbandonare la rilevazione. Tuttavia, dato che la ASL agisce da snodo di registrazione dei dati per i medici non informatizzati, un numero molto elevato di medici partecipanti potrebbe comportare un dispendio non completamente utile di risorse locali in termini sia organizzativi che economici.

La partecipazione è volontaria, ma è importante che i medici che decidano di aderire, garantiscano la continuità della rilevazione dei dati per tutto il periodo della stagione in sorveglianza.

Attività dei Medici Sentinella

Registrazione dei medici sentinella Al momento dell’adesione alla sorveglianza ogni medico dovrà fornire i seguenti dati (Allegato 2): • il proprio nome, cognome, anno di nascita; • il codice regionale SSN; • il recapito al quale si desidera ricevere la documentazione (protocollo, lettere informative, ecc.); • il recapito telefonico in cui può essere rintracciato per comunicazioni sui dati di sorveglianza (dalla

ASL o dal coordinamento nazionale) e gli orari preferibili; • possibilità di accesso alla rete Internet ed eventuale indirizzo di posta elettronica; • numero totale di pazienti assistiti per il 2000 (in caso di variazioni nel corso dell’anno, dare l’ultimo

dato più aggiornato) e tra questi indicare:

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1. numero di assistiti di età inferiore a 15 anni 2. numero di assistiti di età compresa tra 15 e 64 anni 3. numero di assistiti di età maggiore di 64 anni

• la disponibilità ad effettuare tamponi faringei. Qualora i medici avessero difficoltà ad ottenere le informazioni relative al numero degli assistiti

suddivisi per fascia d’età, sarà cura della ASL competente fornire tali dati al Centro di Coordinamento (ISS).

Rilevazione della copertura vaccinale tra gli assistiti Alla fine del 2000 verrà richiesto ai medici sentinella di fornire una stima del numero dei propri

assistiti ultrasessantaquattrenni vaccinati contro l’influenza: la stima dovrebbe tenere conto sia degli assistiti vaccinati personalmente dal medico, che dalla ASL di competenza e di coloro che si sono vaccinati autonomamente (Allegato 3). Per questo scopo si raccomanda ai medici di annotare il numero di vaccinazioni eseguite tra i propri assistiti ultrasessantaquatrenni.

Nel caso in cui le vaccinazioni vengano eseguite direttamente dalle ASL e i medici non siano in grado di stimare la percentuale di soggetti ultrasessantaquatrenni vaccinati tra i loro assistiti, verrà valutata la possibilità di effettuare indagini ad hoc.

Rilevazione dei casi di sindrome influenzale

I medici che aderiscono alla sorveglianza dovranno identificare e annotare giornalmente ogni loro

paziente affetto da sindrome influenzale sul proprio registro dati. Per garantire la massima omogeneità di rilevazione, viene fornita una definizione clinica di caso, da

utilizzare, che include manifestazioni acute con sintomi generali e respiratori.

Definizione clinica di “Sindrome influenzale” (Allegato 4) Affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre > 38°C accompagnata da

almeno un sintomo tra i seguenti: cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre (sudorazione, brividi), astenia e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse, faringodinia, congestione nasale. Tutti casi osservati per la prima volta durante una settimana verranno trascritti dal medico sul registro

cartaceo (Allegato 5) che riporta le seguenti informazioni per ogni paziente con diagnosi di sindrome influenzale:

• le iniziali del cognome e del nome del paziente • l’età • lo stato vaccinale.

Le informazioni individuali dovranno essere aggregate e i totali trasmessi ogni settimana all’ISS via

WEB o, qualora il medico non sia informatizzato, al Centro di Coordinamento locale. Per facilitare il calcolo dei totali nella scheda sono state aggiunte le colonne su cui apporre una

crocetta per classe di età di appartenenza. Viene richiesto ai medici sentinella di segnalare settimanalmente anche il numero di pazienti che sono

stati ricoverati per sindrome influenzale o complicanze ad essa correlate. I dati individuali dei pazienti devono essere trascritti nell’apposita sezione dell’Allegato 5 poiché la

fase di ricovero può non essere contemporanea alla diagnosi di influenza. I medici sentinella devono segnalare sia i pazienti da loro ricoverati nella settimana in corso, sia i pazienti del cui ricovero sono venuti a conoscenza in quella stessa settimana.

Le schede di segnalazione dei casi e dei ricoveri saranno consegnate a ogni medico sentinella e dovranno essere restituite alla fine della rilevazione stagionale secondo modalità che verranno comunicate in seguito.

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Viene fornito l’elenco delle settimane (da lunedì a domenica) a cui fare riferimento nella segnalazione dei casi individuali di sindromi influenzali (Allegato 6) e la definizione di caso (Allegato 4).

Ogni settimana il numero aggregato dei casi osservati da ogni medico (divisi per gruppi di età) sarà trasmesso al centro di coordinamento locale o nazionale (a seconda della organizzazione della specifica regione) insieme all’informazione sul numero di pazienti tra i propri assistiti di cui sia noto il ricovero per influenza (o complicanze ad essa correlate).

Per consentire una stima corretta dell’incidenza dell’influenza è necessario che il medico utilizzi il metodo dello “zero reporting”, ovvero comunichi anche l’assenza di casi per quella specifica settimana.

Flusso dei dati

Per rendere possibile la pubblicazione dei dati sul sito WEB ogni mercoledì, è necessario che i medici, provvisti di collegamento ad Internet, inviino i dati aggregati entro il martedì di ogni settimana per via telematica mediante la compilazione di una scheda “on-line” sul sito WEB dell’Istituto Superiore di Sanità (www.flu.iss.it). Qualora il medico fosse sprovvisto di connessione a Internet dovrà comunicare ogni lunedì il numero di casi individuati a un centro di coordinamento a livello di ASL o di regione, secondo le modalità che verranno concordate localmente, il quale provvederà ogni martedì all’immissione dei dati nel database dell’ISS.

L’accesso al database dell’ISS sarà regolato dal riconoscimento del medico mediante codice utente identificativo e password. Dopo il riconoscimento del medico seguirà una successiva schermata per l’immissione della settimana di riferimento e dei relativi dati. Sarà inoltre possibile consultare i dati inviati fino a quel momento ed eventualmente modificarli qualora ci si accorga di eventuali errori.

Attività del Referente Regionale e/o di ASL

Il referente regionale e/o di ASL, identificato con la compilazione della scheda in Allegato 1, avrà il compito di:

– promuovere l’iniziativa e invitare i medici a partecipare; – controllare la continuità di partecipazione da parte dei medici sollecitando chi ritarda o interrompe

l’invio dei dati; – provvedere all’inserimento nel database, tramite Internet, dei dati per quei medici sprovvisti di

connessione; – alla fine della stagione invernale raccogliere i registri di raccolta dei dati individuali dei pazienti di

ogni singolo medico e inviarli all’Istituto Superiore di Sanità.

Attività di Coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità

L’Istituto Superiore di sanità avrà il compito di: – contattare i referenti regionali; – redigere il protocollo operativo in collaborazione con le regioni; – costruire la base di dati, e le procedure per l’invio e la consultazione dei dati aggregati; – raccogliere e analizzare i dati di sorveglianza; – realizzare ed aggiornare settimanalmente il sito Internet; – curare il ritorno delle informazioni ai medici partecipanti; – contribuire allo scambio di dati con analoghe reti di sorveglianza dell’influenza europee; – redigere, nel periodo di massima frequenza, comunicati settimanali di diffusione dei dati; – redigere un rapporto alla fine della stagione influenzale.

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Periodo di raccolta dei dati

I dati dovranno essere raccolti a partire dalla 42a settimana dell’anno 2000 (lunedì 16 ottobre) fino alla 15a settimana del 2001 (domenica 15 aprile).

Analisi dei dati a livello centrale

L’analisi dei dati verrà effettuata con le seguenti modalità: settimanalmente

1. numero di medici che nella settimana hanno inviato dati e popolazione sorvegliata (totale e per fascia di età);

2. tassi di incidenza complessivi per fascia di età e totali; 3. tassi di incidenza per regione per fascia di età e totali; 4. confronto con i dati analoghi della stagione precedente; 5. numero di ricoveri segnalati.

alla fine della stagione influenzale

1. copertura vaccinale nella popolazione ultrasessantaquattrenne sorvegliata; 2. incidenza delle sindromi influenzali per settimana, per età e regione; 3. incidenza cumulativa di ricoveri; 4. incidenza cumulativa tra i vaccinati di età maggiore ai 64 anni; 5. descrizione della diffusione geografica dell’influenza nell’arco della stagione.

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SORVEGLIANZA VIROLOGICA

Razionale

L’epidemiologia dell’Influenza è fortemente influenzata dalla capacità dei virus influenzali di mutare rapidamente le caratteristiche antigeniche delle due proteine virali di superficie, l’emagglutinina (H) e la neuraminidasi (N).

Tali variazioni permettono al virus di superare le barriere anticorpali che si oppongono alla sua circolazione nella popolazione, vanificando l’immunità conseguente a infezione naturale o a vaccinazione.

I cambiamenti a carico di queste due proteine virali possono essere di diversa intensità; diversi sono anche i meccanismi molecolari che li determinano e la gravità delle manifestazioni morbose che ne derivano: Drift antigenico:

• porta alla comparsa di varianti antigeniche minori, a seguito di mutazioni puntiformi che avvengono nella sequenza degli aminoacidi di cui sono composte le due proteine;

• è un fenomeno comune a tutti i tipi (A, B, e C) e sottotipi virali (A/H3N2, A/H1N1); • è responsabile delle epidemie stagionali.

Shift antigenico: • è un fenomeno esclusivo di virus di tipo A; • consiste nella comparsa nell’uomo di nuovi sottotitpi antigenici, non circolanti precedentemente

nella specie umana e quindi dotati di elevato potenziale pandemico (rapida diffusione nella popolazione mondiale, indipendentemente dall’età e dalla situazione vaccinale);

• è la conseguenza di riassortimenti genetici tra virus umani ed animali (aviari), che si verificano principalmente nel corso di infezioni miste, in ospiti intermedi (specie suina). Occasionalmente, tuttavia, si può avere un passaggio diretto di virus aviari all’uomo, come avvenuto nel 1997 ad Hong Kong (trasmissione di virus A/H5N1 dal pollo all’uomo).

Risulta dunque evidente, che per realizzare una efficace azione di controllo della malattia attraverso

l’immunoprofilassi vaccinale, occorre procedere ad un continuo aggiornamento della composizione del vaccino, in relazione alla comparsa di nuove varianti virali. Questa revisione è resa possibile grazie all’attività di sorveglianza virologica dell’influenza, che è svolta da una rete di laboratori in tutto il mondo, (in Italia il Centro Nazionale di riferimento è presso il Laboratorio di Virologia dell’ISS), che rimane il punto cardine del Programma Mondiale di Sorveglianza dell’Influenza dell’O.M.S., varato più di 50 anni fa.

Il sistema di sorveglianza sentinella FLU-ISS si inserisce in questo contesto mondiale di attività di sorveglianza accorpando, a livello nazionale, il monitoraggio virologico a quello clinico.

Obiettivi

In periodo interpandemico

• Verificare la circolazione di virus influenzali, mediante esami di Laboratorio su campioni clinici prelevati dai pazienti con sintomatologia influenzale, da parte di medici sentinella segnalatori

• Descrivere l’andamento stagionale e diffusione geografica della circolazione dei virus influenzali, identificando la settimana di inizio e il periodo di massima circolazione virale

• Fornire agli Organismi Internazionali (OMS, Agenzia Europea del Farmaco - EMEA) dati utili all’aggiornamento della composizione vaccinale, verificando il grado di omologia antigenica tra ceppi circolanti nella popolazione e ceppi vaccinali

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In situazioni di emergenza pandemica

• Disporre di una rete di medici sentinella, distribuiti su tutto il territorio nazionale, in grado di fronteggiare la diffusione della pandemia, identificando tempestivamente e circoscrivendo i primi focolai di infezione.

A questo proposito si sottolinea che la capacità di risposta di un Paese ad una emergenza pandemica è fortemente influenzata dall’esistenza di una attività sistematica di sorveglianza clinico/virologica condotta annualmente. È quindi importante mantenere attiva la rete dei medici sentinella in anni di circolazione epidemica o sub-epidemica di Influenza.

Metodi

Periodo di osservazione e partecipazione dei medici

Il monitoraggio della circolazione dei virus influenzali sarà effettuato da un numero ristretto di medici, a partire dalla 46a settimana 2000 e si protrarrà per l’intero periodo di sorveglianza.

Il prelievo verrà eseguito a rotazione dai medici che dichiareranno la loro disponibilità al centro di coordinamento regionale. Ogni medico potrà collaborare alla raccolta dei campioni per una o più settimane (anche non consecutive), secondo un calendario di turnazione pre-definito (Allegato 7), concordato con il Referente regionale.

Raccolta dei campioni clinici

Il medico effettuerà il prelievo di un numero limitato (massimo 3 per settimana) di campioni clinici (tamponi faringei), da pazienti con sintomatologia influenzale. Il prelievo deve essere eseguito durante la fase acuta della malattia (rialzo febbrile). Per la raccolta, sarà utilizzato un kit diagnostico, fornito dall’ISS o dall’eventuale Laboratorio di riferimento regionale (vedi appresso), seguendo semplici istruzioni (Allegato 8) e compilando, per ciascun campione prelevato, il “Modulo dati paziente”, contenente le informazioni relative alla data del prelievo, le iniziali del paziente, il sesso, l’età e la sua situazione vaccinale (Allegato 9).

Invio dei campioni, strutture laboratoristiche coinvolte nelle indagini virologiche e ruolo dell’ISS

Idealmente, in ogni Regione dovrebbe esistere un Centro di riferimento in grado di effettuare le analisi di Laboratorio. Ogni Regione dovrebbe quindi individuare, al suo interno, una struttura laboratoristica in grado di fare la diagnosi virologica. Alcune Regioni potrebbero però avere difficoltà a reperire un Laboratorio in grado o disponibile ad effettuare le indagini virologiche richieste. È possibile dunque prevedere diverse possibilità: Caso A

In molte Regioni esistono laboratori universitari già inseriti da molti anni nella rete di sorveglianza virologica, coordinata, fin dagli anni ’60, dall’ISS e dal Ministero della Sanità (Allegato 10). Questi centri hanno dunque una consolidata esperienza nel campo specifico della diagnosi di influenza. In questo caso l’ISS (Laboratorio di Virologia, Dott.ssa I. Donatelli) si occuperà della caratterizzazione antigenica dei virus influenzali isolati dal Laboratorio regionale.

Caso B Se il Laboratorio individuato dalla Regione come disponibile alla collaborazione non ha sufficiente esperienza nel settore, l’ISS assicurerà il proprio supporto tecnico/scientifico per l’attivazione del Laboratorio individuato, (addestramento di personale presso i propri laboratori, distribuzione di materiali, reagenti e metodologie, etc.).

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Caso C Se infine la Regione non è in grado di individuare un Laboratorio di riferimento nella propria area, l’ISS provvederà ad esaminare, direttamente nei propri laboratori, i campioni prelevati dai medici sentinella. In questo ultimo caso, le possibilità di intervento dell’ISS dipenderanno dal numero delle Regioni sprovviste di strutture laboratoristiche di riferimento (in termini, ad esempio, di n. di campioni da prelevare per settimana).

Nota: Sia nel caso B che nel caso C, la Regione potrà far riferimento, in alternativa all’ISS, anche al Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova (Prof. P. Crovari), che ha dichiarato la sua disponibilità a fornire il proprio supporto tecnico/scientifico.

Analisi dei campioni

Le indagini di Laboratorio saranno condotte con modalità e metodologie diverse, secondo il grado di competenza del Laboratorio che riceverà i campioni.

Esse potranno anche avere finalità diverse: si potrà procedere a tentativi di isolamento virale (colture cellulari e/o uova embrionate) oppure all’identificazione di componenti virali (PCR, etc.). Ciò dipenderà essenzialmente da:

a) vicinanza del Laboratorio di riferimento b) tempi intercorrenti tra il momento della raccolta e quello dell’invio dei campioni al Laboratorio di

riferimento c) possibilità di mantenere i campioni a basse temperature (-20°C). Le modalità operative ed i protocolli tecnici da utilizzare saranno concordati direttamente tra il

Laboratorio di riferimento regionale e il Laboratorio di Virologia dell’ISS.

Flusso dei dati

I risultati delle indagini virologiche saranno resi pubblici, unitamente a quelli epidemiologici, attraverso l’aggiornamento settimanale del sito WEB (www.flu.iss.it).

Comunicazione dei dati virologici a livello internazionale

Come negli anni precedenti, i risultati della sorveglianza virologica 2000/2001 saranno comunicati settimanalmente all’OMS di Ginevra, nonchè ai Paesi facenti parte del network europeo EUROGROG.

I dati relativi alle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali italiani saranno discussi a Ginevra (OMS) e a Londra (EMEA) per l’aggiornamento della composizione del vaccino utilizzabile nella successiva stagione 2001/2002.

Analisi dei dati a livello centrale

Settimanalmente e alla fine della stagione influenzale verrà contato il numero di stipiti virali identificati e tipizzati.

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Cognome : ______________________________________

ALLEGATO 1

Informazioni sul Referente Regione/ASL

Regione:____________________ Asl:__________________

Nome : ______________________________________ Via : ______________________________________ Città : ___________________ CAP : ______ Telefono : ______________________ Fax : ______ E-mail : ______________________________________

Istruzioni per la compilazione: • compilare in stampatello; • l’indirizzo da specificare è quello a cui deve essere inviata la

documentazione o altro materiale tramite corriere o posta; • e-mail: indicarla solo se consultata regolarmente.

Ad ogni referente verrà assegnato in seguito un codice identificativo ed una password che ne permetterà il riconoscimento quando si connetterà al sito Internet dell’ISS per la consultazione dei dati inseriti.

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ALLEGATO 2

Informazioni sul medico sentinella

Regione: ______________________ Asl:______________

Cognome: _____________________________________________ Nome: _____________________________________________ Anno di nascita: _____________________________________________ – Codice SSN: _____________________________________________

Recapito: Via __________________________________________

Città _____________________ CAP________________ Telefono _________________ Fax _________________ Orario _________________________________________

Connessione a Internet Sì ! No ! E-mail: ____________________ N° assistiti 0-14 anni ____________________________________ N° assistiti 15-64 anni ____________________________________ N° assistiti 65 anni/oltre ____________________________________ Disponibilità a effettuare 3 tamponi faringei nel corso dello studio: Sì ! No ! Disponibilità di frigorifero a 4°C per i tamponi: Sì ! No !

Istruzioni per la compilazione: • compilare in stampatello; • l’indirizzo da specificare è quello a cui deve essere inviata la

documentazione o altro materiale tramite corriere o posta; • e-mail: indicarla solo se consultata regolarmente. • il numero degli assistiti suddivisi per fascia è indispensabile per lo studio. Le

ASL dovrebbero fornire l’informazione se non disponibile dal medico.

Ad ogni referente verrà assegnato in seguito un codice identificativo ed una password che ne permetterà il riconoscimento quando si connetterà al sito Internet dell’ISS per la consultazione dei dati inseriti.

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ALLEGATO 3

Questionario sulla copertura vaccinale contro l’influenza nella popolazione con età superiore a 64 anni Queste informazioni sono necessarie per stimare la proporzione di vaccinati tra gli assistiti di età superiore a 64 anni e deve comprendere sia le persone vaccinate dal medico sentinella, sia quelle vaccinate privatamente sia quelle vaccinate presso le ASL. Dati identificativi del medico sentinella (scrivere in stampatello) Cognome _____________________________ Nome _______________________ Regione _____________________________ Asl __________________________

a) Numero di vaccinati tra i suoi assistiti con età superiore a 64 anni suddivisi tra:

1. numero di assistiti vaccinati da lei personalmente: ____________

2. numero di assistiti vaccinati privatamente: __________________

3. numero di assistiti vaccinati presso la ASL: __________________

b) Numero totale di assistiti di età superiore a 64 anni: ______________

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ALLEGATO 4

Definizione di caso di sindrome influenzale

Per garantire la massima confrontabilità dei risultati con quelli ottenuti da altri studi, si chiede ai medici partecipanti di segnalare i pazienti loro assistiti che rispondono alla seguente definizione di caso che prevede la presenza sia di sintomi sistemici che respiratori: “Sindrome influenzale” Affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre maggiore di 38°C accompagnata da almeno un sintomo tra i seguenti: • cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre (sudorazione, brividi), astenia e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: • tosse, faringodinia, congestione nasale

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Età

ALLEGATO 5

Esempio Dati individuali di nuovi casi di “sindrome influenzale” da annotare giornalmente nella settimana:

4 dicembre 2000 – 10 dicembre 2000 Settimana di riferimento 2000-49

Iniziali

Paziente <15 15-64 >64 Vacc Iniziali Età

Paziente <15 15-64 >64 Vacc

AL 3 X X MR 0 X

FR 45 X CD 23 X PD 78 X X AM 43 X AL 85 X SA 76 X X DF 34 X MG 21 X GM 10 X

Istruzioni per la compilazione:

Il foglio va compilato dal medico giornalmente man mano che osserva i casi di influenza. Il modulo può essere scritto a mano purché a stampatello. Alla fine dello studio il blocco dovrà essere riconsegnato all’ISS per permettere analisi sui dati individuali. La casella “iniziali” ha solo lo scopo di ricordare al medico di evitare che si registri più di una volta lo stesso caso. Alla fine della settimana bisogna contare il numero dei casi in ogni colonna e riportare i totali nelle caselle riepilogative poste in basso al modulo stesso (seconda pagina). La casella “numero vaccinati >64 anni” deve contenere il n° totale dei pazienti ultrasessantaquattrenni che sono stati vaccinati cioè il n° totale dei pazienti che hanno una X sia nella colonna >64 che nella colonna vacc. I casi di influenza da segnalare sono solo quelli che si osservano tra i propri assistiti. Per vaccinato si intende solo chi è stato vaccinato per l’anno in corso da almeno due settimane.

continua

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Dati individuali dei pazienti di età superiore a 64 anni ricoverati per influenza o per complicanze ad essa correlate.

Iniziali del paziente

Età Settimana di ricovero

vacc.

Motivo del ricovero

BDM 82 2000-45 X Scompenso cardiaco MCR 76 2000-49 Polmonite

AB 69 2000-49 BPCO

Per quanto riguarda i ricoveri riportare: • i pazienti di età superiore ai 64 anni ricoverati dal medico nella settimana in corso; • i pazienti di età superiore ai 64 anni del cui ricovero il medico è venuto a conoscenza in quella stessa

settimana specificando sempre la settimana in cui il paziente è stato ricoverato (il giorno in cui il paziente è stato ammesso in ospedale).

Il totale dei casi va riportato nella casella “Numero pazienti ricoverati >64 anni”. Dati aggregati da trasmettere settimanalmente all’ISS

Codice utente:

ROSSIM Settimana di riferimento:

2000-49 Comunicati il:

11/12/2000

Totale casi < 15 anni

Totale casi 15 – 64 anni

Totale casi >64 anni

Numero vaccinati > 64 anni

Numero pazienti ricoverati > 64 anni

3 5 3 2 3

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ALLEGATO 6

Elenco delle settimane di sorveglianza

cod. rif. dal al 00/42 16-ott-00 22-ott-00 00/43 23-ott-00 29-ott-00 00/44 30-ott-00 05-nov-00 00/45 06-nov-00 12-nov-00 00/46 13-nov-00 19-nov-00 00/47 20-nov-00 26-nov-00 00/48 27-nov-00 03-dic-00 00/49 04-dic-00 10-dic-00 00/50 11-dic-00 17-dic-00 00/51 18-dic-00 24-dic-00 00/52 25-dic-00 31-dic-00 01/01 01-gen-01 07-gen-01 01/02 08-gen-01 14-gen-01 01/03 15-gen-01 21-gen-01 01/04 22-gen-01 28-gen-01 01/05 29-gen-01 04-feb-01 01/06 05-feb-01 11-feb-01 01/07 12-feb-01 18-feb-01 01/08 19-feb-01 25-feb-01 01/09 26-feb-01 04-mar-01 01/10 05-mar-01 11-mar-01 01/11 12-mar-01 18-mar-01 01/12 19-mar-01 25-mar-01 01/13 26-mar-01 01-apr-01 01/14 02-apr-01 08-apr-01 01/15 09-apr-01 15-apr-01

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ALLEGATO 7

Per i referenti regionali

Calendario delle turnazioni dei medici partecipanti alle indagini virologiche Stagione 2000/2001 Regione: ASL:

Settimana Cognome Nome Indirizzo

studio Telefono studio

Fax E-mail Orario studio

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ALLEGATO 8

Per i medici

SORVEGLIANZA VIROLOGICA DELL’INFLUENZA IN ITALIA Stagione 2000/2001

Istituto Superiore di Sanità-Laboratorio di Virologia

in collaborazione con Assessorati Regionali alla Sanità e Medici di Medicina Generale

Protocollo operativo per la raccolta di campioni clinici

Lo scopo delle indagini virologiche è quello di verificare la circolazione dei virus influenzali nella popolazione. Tale attività sarà svolta a partire dalla 46a settimana (13-19 novembre) e si protrarrà per l’intero periodo dello studio.Il campione clinico (tampone faringeo) dovrà essere prelevato durante la fase acuta dell’infezione (presenza di febbre elevata). Per il prelievo sarà utilizzato il materiale fornito dall’ISS, secondo le modalità di seguito riportate: - PRELIEVO DEL TAMPONE FARINGEO 1. Rimuovere l’involucro del Virocult contenente il tamponcino e la provetta di trasporto; 2. Portare il tampone a contatto con la parte posteriore della gola e cercare di far aderire al tampone

frammenti di essudato, esercitando un’adeguata pressione ed un lieve movimento di raschiamento; 3. Rimuovere il tappo della provetta ed inserirvi il tamponcino; 4. Richiudere la provetta e scrivere sull’etichetta posta su di essa i dati relativi al paziente; 5. Spremere delicatamente la base della provetta, affinché il tamponcino venga bagnato dal terreno; 6. Conservare a +4°C, fino al momento della consegna al corriere. - REGISTRAZIONE DATI 1. Riportare sull’allegato “Modulo dati paziente” le informazioni richieste. - SPEDIZIONE 1. Porre le provette contenenti i tamponi faringei nell’apposito contenitore di metallo e avvitare bene il

coperchio; 2. Inserire il contenitore di metallo nella bustina di plastica trasparente (“Trans-bag”) e sigillarla bene; 3. Porre il “Modulo dati paziente”, completo dei dati richiesti, nella tasca esterna della suddetta “Trans-

bag”; 4. Inserire la bustina di plastica nell’apposita busta di carta imbottita pre-etichettata; 5. Consegnare al corriere unitamente alla acclusa dichiarazione di non pericolosità debitamente

compilata (Lettera vettura N°) N.B. Conservare presso il proprio studio la ricevuta rilasciata dall’addetto

al servizio di trasporto.

85

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ALLEGATO 9

Per i medici

SORVEGLIANZA VIROLOGICA DELL’INFLUENZA IN ITALIA

Stagione 2000/2001

Istituto Superiore di Sanità-Laboratorio di Virologia in collaborazione con Assessorati Regionali alla Sanità e Medici di Medicina Generale

DATI MEDICO

COGNOME E NOME: ________________________________________________ CODICE: ______________

DATI PAZIENTI

iniziali paziente sesso età data prelievo vaccinato note

Sì ! No ! Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

Sì ! No !

86

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ALLEGATO 10

LABORATORI UNIVERSITARI GIÀ INSERITI NEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA VIROLOGICA

Emilia Romagna - Università di Parma, Istituto di Igiene, Prof. M.L. Tanzi Friuli Venezia Giulia - Università di Trieste, Istituto di Igiene e Medicina Preventiva, Prof. C. Campello Lazio - Università Cattolica, Istituti Biologici, Prof.ssa A. Rossi Liguria - Università di Genova, Dipartimento di Scienze della Salute,

Sezione di Igiene e Medicina Preventiva, Prof. P. Crovari Lombardia - Università di Milano, Istituto di Virologia, Dr. F. Pregliasco Puglia - Università di Lecce, Lab. di Igiene – Dipt. di Biologia, Prof. G. Gabutti Sardegna - Università di Sassari, Dipt. Scienze Biomediche, Prof.ssa A. Dolei Sicilia - Università di Palermo, Dipt. di Igiene e Microbiologia, Prof. N. Romano Toscana - Università di Siena, Istituto di Igiene, Prof. R. Gasparini - Università di Firenze, Istituto di Igiene, Prof. A. Azzi Umbria - Università di Perugia, Dipt. di Igiene, Prof.ssa A.M. Iorio

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SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA

Centro di Coordinamento (ISS) Il Centro di Coordinamento Epidemiologico Flu-ISS è attivo presso il reparto Malattie Infettive del laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell’Istituto Superiore di Sanità. Il gruppo di lavoro è composto da:

Stefania Salmaso (responsabile scientifico) Antonino Bella Barbara De Mei Donatella Mandolini Maria Cristina Rota Stefania Giannitelli Questi sono i recapiti: Indirizzo postale: Stefania Salmaso RMI- Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica Istituto Superiore di Sanità. Viale Regina Elena 299 00161 Roma E-Mail: [email protected] Telefono: 06 49902273 - 2744 Fax: 06 49387292

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SORVEGLIANZA VIROLOGICA

Centro di Coordinamento (ISS) Il Centro di Coordinamento è attivo presso il reparto “Infezioni Virali dell’Apparato Respiratorio” del Laboratorio di Virologia dell’Istituto Superiore di Sanità. Il gruppo di lavoro è composto da:

Donatelli Isabella (responsabile scientifico) Affinito Chiara Calzoletti Laura Campitelli Laura Fabiani Concetta Fiaccavento Simone Puzelli Simona Questi sono i recapiti: Indirizzo postale: Donatelli Isabella Laboratorio di Virologia Istituto Superiore di Sanità

Viale Regina Elena 299 00161 – Roma E-mail: [email protected] Telefono: 06 49903243 – 3257 Fax:064990208

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Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e Direttore responsabile: Enrico Garaci

Coordinamento redazionale:

Paola De Castro e Sandra Salinetti

Stampato dal Servizio per le attività editoriali dell’Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena, 299 - 00161 ROMA

La riproduzione parziale o totale dei Rapporti e Congressi ISTISAN deve essere preventivamente autorizzata.

Reg. Stampa - Tribunale di Roma n. 131/88 del 1° marzo 1988

Roma, giugno 2001 (n. 2) 8° Suppl.

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La responsabilità dei dati scientifici e tecnici pubblicati nei Rapporti e Congressi ISTISAN è dei singoli autori