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Anno 3 N°35 OTTOBRE 2010 www.ilbrindisino.it Direttore Responsabile Gianni Cannalire DISTRIBUZIONE GRATUITA "Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR" SYMBA & KYRA KOLE venerdi 22 e sabato 23 OTTOBRE 2010 Discoclub - Lap Dance - Night Club - Feste Private - Celibati - Strip-Tease Discoclub - Lap Dance - Night Club - Feste Private - Celibati - Strip-Tease Grottaglie (TA) C.da Mutata - info: +39.328.10.61.479 e-mail: [email protected] www.discoestrobychicco.it Open 22:30 - Chiuso il Lunedi e Martedi FRANCAVILLA/INCHIESTA: IL CASO DELLA PALAZZINA DI VIA LUIGI RAGGIO Sull'edificio a quattro piani fuori terra e uno interrato costruito in via Luigi Raggio, sotto sequestro dal 2009, la società “Edil 2C Co- struzioni s.r.l.” di Francavilla chiede al Co- mune di esprimersi una volta per tutte. Du- rante la costruzione dell’immobile più volte gli agenti della polizia municipale, sulla base degli esposti, hanno effettuato diversi sopralluoghi presso il cantiere. Nel corso di questi blitz non avrebbero mai rilevato dif- formità tra il permesso a costruire in base al progetto presentato al Comune e le opere in quel momento in corso di realizzazione. Tutto sembrava in regola, almeno fino alla notizia dell’apertura delle indagini scattate per presunti illeciti edilizi di natura penale. O va abbattuta o va sanata Cancro della prostata e dell'ovaio: il nuovo metodo diagnostico SAN MICHELE FRANCAVILLA: IL CASO VIA ROMA Droga, cresce la preoccupazione da pag 12 a 13 a pag. 6 a pag. 7 y t u e e l l a i d a e e m .. r . o f o m a i d t a l i e g i D a p m a t S - a i f a r g o p i T I n fo : 0 8 3 1 . 8 1 5 6 2 0 MEDICINA Il Progetto “Avis dona salute” sarà presentato il 16 ot- tobre a Francavil- la. Per l'occasione, presente anche la Sen. Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina FRANCAVILLA A scuola in viaggio con "ilbrindisino" Riflettori puntati al suono della prima campanella negli Istituti scolastici francavillesi a pag. 2 Un referendum per il centro · IL PROF. FRANCESCO LIBERO GIORGINO Diverse famiglie che hanno investito sulla casa, attendono notizie · I DIRIGENTI "ESAMINATI" DA "ilbrindisino" y t u e e l l a i d a e e m .. r . o f o m a i d t a l i e g i D a p m a t S - a i f a r g o p i T I n fo : 0 8 3 1 . 8 1 5 6 2 0 da pag 10 a 11

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Periodico di informazione della provincia di Brindisi

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Anno 3 N°35OTTOBRE 2010

www.ilbrindisino.itDirettore Responsabile Gianni Cannalire

DISTRIBUZIONE GRATUITA

"Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR"

SYMBA & KYRA KOLEvenerdi 22 e sabato 23 OTTOBRE 2010

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Open 22:30 - Chiuso il Lunedi e Martedi

FRANCAVILLA/INCHIESTA: IL CASO DELLA PALAZZINA DI VIA LUIGI RAGGIO

Sull'edificio a quattro piani fuori terra e uno interrato costruito in via Luigi Raggio, sotto sequestro dal 2009, la società “Edil 2C Co-struzioni s.r.l.” di Francavilla chiede al Co-mune di esprimersi una volta per tutte. Du-rante la costruzione dell’immobile più volte gli agenti della polizia municipale, sulla base degli esposti, hanno effettuato diversi sopralluoghi presso il cantiere. Nel corso di questi blitz non avrebbero mai rilevato dif-formità tra il permesso a costruire in base

al progetto presentato al Comune e le opere in quel momento in corso di realizzazione. Tutto sembrava in regola, almeno fino alla notizia dell’apertura delle indagini scattate per presunti illeciti edilizi di natura penale.

O va abbattutao va sanata

Cancrodella prostata e

dell'ovaio:il nuovo metodo

diagnostico

SAN MICHELE FRANCAVILLA:IL CASO VIA ROMA

Droga, crescela preoccupazione

da pag 12 a 13

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MEDICINA Il Progetto “Avis dona salute” sarà presentato il 16 ot-tobre a Francavil-

la. Per l'occasione, presente anche la Sen. Rita Levi

Montalcini,premio Nobel per

la Medicina

FRANCAVILLA A scuola in viaggio con "ilbrindisino"

Riflettori puntati al suono della prima campanella negli Istituti scolastici

francavillesia pag. 2

Un referendumper il centro

· IL PROF. FRANCESCO LIBERO GIORGINO

Diverse famiglie che hanno investito sulla casa, attendono notizie

· I DIRIGENTI "ESAMINATI" DA "ilbrindisino"

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Il 16 ottobre prossimo si svolgerà a Fran-cavilla un evento molto importante: l’VIII Premio Luigi Coppola. Il prece-

dente si era tenuto a Padova ed era stato as-segnato a tre illustri figure della nostra realtà scientifica: Rita Levi Montalcini, Chiara Ca-stellani, Domenico Fedele. Quest’anno per i 700 anni dalla fondazione di Francavilla il premio viene da noi e per l’occasione vi sarà un premio speciale, cioè non assegnato ad una persona, ma ad un progetto oncologico di natura molto sorprendente. Proviamo a capirne di più.La Fondazione ABO, Applicazione delle Biotecnologie in Oncologia, AVIS, LILT, SIUrO, Società Italiana di Urologia Oncolo-gica, SIGO, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia ed AGEO, Associazione Gine-cologi Extra Ospedalieri presentano “Avis dona Salute”. È un progetto molto ambizio-so e per alcuni aspetti innovativo, per non dire rivoluzionario, perché è la prima ricer-ca fatta su persone sane, con prelievi ripetuti per 8 volte, e questa è la novità, per studiare alcuni marcatori dei tumori. Valuterà15.000 donatori sani tra i 40 e i 60 anni di cui 10.000 uomini e 5.000 donneIl progetto, tutto italiano, offrirà anche, a chi donerà il sangue per la ricerca, la possibi-

lità di avere gratuitamente consulti e visite urologiche e ginecologiche. Si stima che nel corso dei 4 anni di monitoraggio verranno effettuate circa 20.500 visite urologiche, 10.200 visite ginecologiche e 15.400 visite di check-up.

Nuovi test diagnostici per la diagnosi precoceTutto questo grazie ad un parametro nuovo, l’Accelerazione. In con-dizioni normali, infatti, i nostri tessuti produco-no biomarcatori in pic-cole quantità. In caso di alterazioni del tessuto la produzione di que-ste sostanze può variare (in genere aumenta) e si vuole capire quando que-ste variazioni possono diventare un segnale di pre-allerta per il cancro, perché non sempre una variazione è sintomo di una malattia. I Marca-tori tumorali sono stati sino ad oggi usati come i comuni esami di chimica clinica, confrontati con valori di ri-ferimento. Ad esempio il colesterolo: sopra a 210 è anormale, sotto è normale. Così il PSA (la semenogelasi o antigene prostati-co specifico): sopra 4,1 è anormale, sotto è normale. Ci siamo accorti che questo provo-cava delle informazioni non sempre molto precise. Dei falsi positivi, cioè persone con il marcatore al di sopra della soglia ritenuta patologica, ma che non avevano la malat-tia e dei falsi negativi ovvero persone che avevano il marcatore al di sotto della soglia e che in realtà avevano la malattia. In que-sti anni abbiamo pensato, con la comunità scientifica e questo studio sarà una conferma di questa nuova visione: non guardiamo più i marcatori dal punto di vista del confronto

con una finestra di riferimento, ma andiamo a studiarli nel tempo. Misuriamo la loro va-riazione del tempo. Questo perché non c’è ragione di pensare che il tumore sia qualco-sa di normale all’interno del nostro corpo: è

una cosa che cresce di con-tinuo e, quindi, il marcato-re deve crescere ed essere misurabile su una finestra di osservazioni. Di ogni paziente dello studio si avranno, dunque, due valu-tazioni per anno e potranno essere studiate le variazioni in senso assoluto e non solo quelle che superano un va-lore soglia.

Privacy assicurata a tutti i pazienti

A tutti coloro che aderiran-no al progetto sarà garantita la massima privacy, i codi-ci verranno infatti “cracca-ti” solo nel caso in cui i va-lori dei biomarcatori siano allarmanti per un possibile sviluppo di un tumore. Ciò

avrà bisogno di un grande lavoro di raccolta dati. Nascerà una Biobanca a Venezia, unica nel suo genere con i 1.200.000 campioni a disposizione della ricerca. Questo program-ma consentirà di mettere in moto l’attenzio-ne su altri markers di tumori aggressivi e di malattie pericolose. Al progetto ha aderito anche la Guardia di Finanza che assicurerà un gruppo di 700 donatori non abituali come gruppo di controllo.

Prof. Francesco Libero Giorgino*

*É nato a Francavilla Fontana il 23 Maggio 1953, di-plomatosi al Liceo Classico "Lilla". Il Prof. Giorgino

è specialista in ginecologia ed ostetricia. Ha alle spal-le un'intensa attività clinica, didattica e scientifica.

Presta servizio a Padova.

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MEDICINA

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NUOVE DIAGNOSI PER IL TUMORE DELLA PROSTATA E DELL’OVAIO

Il tumore della prostata è la più frequente ne-oplasia maligna per l’uomo. Dopo i 45 anni sarebbe opportuno incominciare a farsi con-trollare. Eppure soltanto 1 italiano su 5 tra i 50 e i 70 anni conosce il significato del PSA. La sopravvivenza a 5 anni, tuttavia, supera il 70%. L’uomo di solito, però, si presenta solo quando ha già un problema mentre, con la normale prevenzione, se il cancro alla prosta-ta viene scoperto nella fase iniziale, non solo si può guarire ma si può intervenire anche in maniera conservativa salvaguardando la fun-zionalità. Attualmente per la diagnosi si usa il biomarcatore PSA, un biomarcatore non spe-cifico, che varia anche in presenza di patolo-gie diverse dal cancro. Questa ricerca invece utilizzerà il metodo di studio precoce. Per il cancro dell’ovaio, invece, a causa della situazione anatomica e delle caratteristiche di crescita del tumore, nel 70% dei casi si arriva troppo tardi con un picco d’incidenza tra i 55 e i 65 anni. La sopravvivenza a 5 anni, però, è del 30% circa nonostante gli sforzi degli on-cologi. Il metodo diagnostico più utilizzato è la ricerca tramite il Ca125, poco specifico, e più di recente si è aggiunto l’HE4 quest’ul-timo è un biomarcatore specifico, ma ancora poco utilizzato che permetterebbe di indivi-duare l’insorgere del tumore con esattezza e soprattutto con maggiore precocità. Questa ricerca ci permetterà di dare dei valori di ri-ferimento per l’HE4. Avere due marcatori da usare, di cui uno altamente specifico, è fon-damentale.

L’ “Accelerazione” come nuovo metodo diagnosticonella lotta al cancro della prostata e dell’ovaio

Il Progetto “Avis dona salute” sarà presentato il 16 ottobre a Francavilla. Per l'occasione, presente anche la Sen. Rita Levi Montalcini,

premio Nobel per la Medicina

· IL PROF. FRANCESCO LIBERO GIORGINO

Il Progetto durerà 5 anni, quat-tro per la raccolta e analisi dei campioni e uno per l’elabo-

razione dei dati, ha un costo di circa 25 milioni di euro, di cui la maggior parte sarà raccolta tra soggetti privati. Si prevede che la distribuzione dei donatori a li-vello regionale sarà la seguente: il 26,2% dalle regioni del nord ovest, il 24,4% dalle regioni del Centro, il 18,7% dal nord est e l’11.5% dalle isole.Aprirà nuove frontiere nella lot-ta al cancro della prostata e dell’ovaio, permettendo di legge-re con maggiore anticipo e pre-cisione i segnali della malattia.Di questi tumori sappiamo anco-ra troppo poco soprattutto delle fasi iniziali. Con lo studio che si è impostato sapremo con più an-ticipo e precisione i segnali della malattia.

Prof. Francesco Libero Giorgino

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ATTUALITÁ di Maria Angelotti

È l’argomento che da mesi tiene banco sulle pagine dei giornali (più o meno locali). La questione che tanto sta

facendo discutere, infi ammare e dividere il

mondo della politica e non solo. No, non è il “caso Montecarlo”. Qui sul tavolo non c’è un “misero” appartamento nel Principato monegasco, ma addirittura un vasto territorio che abbraccia le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Una terra ricca di fascino, cultura, bellezza. E dalle mille potenzialità: il Salen-to del sole, del mare e del vento. O meglio non il Salento ma la Regione Sa-lento. Un territorio, si diceva, ricco di bellezza e cultura, e soprattutto pieno di risorse. Siamo sicuri però che per farle fruttare la strada mi-gliore sia la “secessione” dalla mamma Pu-glia e dalla “matrigna” Bari?Insomma la domanda è sempre la stessa: conviene e a chi conviene che la sub-regione Salento si faccia regione a sè? Stavolta ab-biamo girato l’interrogativo al coordinatore provinciale del Movimento Regione Salento, ovvero l’imprenditore Domenico Bianco. “Conviene su molti fronti. E conviene so-prattutto per permettere un riequilibrio delle risorse economiche che vengono destinate alla regione. Pensate che di queste circa il 70% viene dato a Bari e solo un misero 30%

per il territorio salentino. Conviene nell’ot-tica del crescente federalismo. E conviene perché così il territorio e le decisioni che lo riguardano sarebbero più vicine ai cittadi-ni”. Insomma Bianco, siccome siamo te-nuti in scarsa considerazione dal governo regionale, troppo “baricentrico”, per con-tare qualcosa non ci resta altro da fare che dar vita ad una nuova regione. Non sareb-be, scusi, più logico, più opportuno e più conveniente, provare a farsi valere di più a Bari, restando in Puglia?“Abbiamo aspettato troppi anni per contare qualcosa a Bari. E non è mai cambiato nulla. Cosa facciamo aspettiamo altri quarant’an-ni? Non possiamo perdere altro tempo, se n’è perso pure troppo fi nora. Bisogna fi nal-mente voltare pagina. Non possiamo star lì ogni volta ad elemosinare quelli che sono diritti essenziali”.Cosa risponde a chi dice che la regione Sa-lento è la risposta in salsa meridionale alla Padania di Bossi?“Assolutamente no. Anzi è l’esatto contra-rio. Noi non vogliamo una secessione, la regione Salento non è affatto un nuovo sta-

to. Semplicemente una nuova regione che si prefi gge di essere un esempio di virtuosismo per le altre”.Ma una microregione, una regione tacco del tacco d’Italia, credete davvero possa farsi valere di più?“Intanto non saremmo una regione piccola. Tutt’altro. E poi c’è un forte sentire questo senso di appartenenza al Salento. C’è stata in queste settimane una riscoperta del con-cetto di salentinità quasi una ripresa di una coscienza salentina. Vorrà pur dir qualcosa. In poche settimane abbiamo raccolto oltre diecimila adesioni su Facebook e circa un terzo degli abitanti del Salento è con noi”.Il movimento, nato lo scorso 5 agosto, ha inoltrato in queste settimane a tutti i presi-denti dei Consigli comunali e a tutti i sinda-ci delle tre Province la richiesta di mettere all'ordine del giorno di uno dei prossimi con-sigli comunali la mozione volta ad indire il referendum consultivo. Cosa che il sindaco di Francavilla ha già fatto.Ed è così che il Consiglio comunale di Fran-cavilla ha approvato positivamente il punto all'O.dG. e promosso dal Movimento.

Dal ventennio fascista ad oggi: ecco le tappe della “Regione Salento”

Nelle ultime settimane un argomento che fa tanto discutere e che divide il mondo della politica e non solo è la

questione della “Regione Salento”. Quella di fare del Salento una nuova regione è un’idea riportata alla luce da Paolo Pagliaro, editore di Telerama. Non è la prima volta, però, che si cerca di fare della Puglie e del Salento due regioni distinte.Nel ventennio fascista ci fu una petizione dei comuni dell'arco ionico salentino che sembrava accolta a livello di Governo, Du-rante i lavori dell'Assemblea Costituente fu avanzata la proposta di fare della Puglia e del Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di Giuseppe Codacci Pisanelli, la Regione Salento fu istituita sulla

carta, ma quando si arrivò alla ratifi cazione in aula, il 29 novembre 1947, essa non era più prevista. Stando all'intervento in assem-blea del socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento sarebbe stata sacrifi cata in seguito a un accordo tra Dc e PCI in difesa dei forti interessi economici baresi. Principa-le artefi ce di questo accordo fu il magliese Aldo Moro salentino di nascita, ma barese per adozione politica.Nel 1970, con l'attuazione delle Regioni, l'istituzione della Regione Salento sfuggì nuovamente e, anche questa volta, con la sensazione, per i salentini, di una crudele beffa, dato che il sogno dell'autonomia sva-nì per un solo voto. Nel 1987 la proposta di legge fu bocciata alla Camera dei Deputati e

nel 1996, nonostante il forte sostegno di im-portanti nomi politici come Mario De Cristo-faro e Alfredo Mantovano, la proposta venne nuovamente rifi utata.Nel 2006 dalla collaborazione tra i presidenti

delle province di Lecce, Brindisi e Taranto nasce il progetto “Grande Salento”, un tavo-lo di consultazione fi nalizzato a creare poli-tiche comuni. Nel 2008 nascono diversi mo-vimenti politici. Tutto ciò per fronteggiare la mal tollerata egemonia di Bari e rivendicare maggiore attenzione. Il 5 Agosto di quest’an-no è nato l’omonimo movimento che inten-de promuovere un referendum consultivo per consentire agli abitanti delle province di Lecce, Brindisi e Taranto di esprimere il pro-prio parere favorevole o contrario alla istitu-zione della regione. Il movimento ha inoltra-to a tutti i presidenti dei Consigli comunali e a tutti i sindaci delle tre Province la richiesta di mettere all'ordine del giorno la mozione volta ad indire il referendum consultivo.

"Non vogliamo una secessione, ma una nuova Regione"

Intervista al dott. Domenico Bianco, coordinatore per la Provincia di Brindisi del Movimento Regione Salento. Intanto il Consiglio comunale di

Francavilla Fontana ha approvato il punto all'O.dG.

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FRANCAVILLA F. - Fumata nera sul nome del presidente del Consiglio comunale di Fran-cavilla Fontana: dopo infatti le dimissioni di Pietro Iurlaro dalla carica, nulla di fatto nel corso della seduta di Consiglio comunale del 30 settembre scorso che avrebbe dovuto vede-re l'elezione del suo successore. Non sono ba-stati, questa volta, al vice presidente, il Consi-gliere comunale Francesco D’Alema (PDL) (in questa simpatica foto scattata da Giovanni

di Noi durante i lavori di Consiglio comunale del 30 settembre scorso, ndr) i 16 voti a suo favore (il più suffragato) per andare a ricoprire ufficialmente la carica. Per la cronaca ben 8 le schede bianche. Ce la farà al prossimo Consi-glio? Chi vivrà, vedrà! Che dire di più? Che forse ha ragione chi - come più di qualcuno ha spiegato simpaticamente nel sorridere a denti stretti – che “D’Alema c’è..., ma al momento ancora non si “vede”.

D'ALEMA,IL PRESIDENTE CHEC'É... MA ANCORANON SI "VEDE"!

La scuola italiana è mortificata dai tagli imposti con grave danno alla funzionalità della stessa.

Si taglia su tante voci di spesa lasciando, però, alcune che sono le più consistenti e forse anche dannose per la vita scolastica stessa.La prima caratteristica dell’offerta formativa di un istituto dovrebbe essere lo svolgimento com-pleto dei programmi ministeriali, la serietà nel-la vita scolastica, il ripristino di un certo rigore, gli elementi essenziali della buona educazione, dell’educazione civica e quanto altro serve a for-mare un cittadino prima che un geometra o un ragioniere.I tanti progetti messi in cantiere spesso sono un doppione dell’attività curriculare e talvolta sono più “ fisse” dei docenti che esigenze formative de-gli alunni. Né si capisce come si possa spendere per progetti per l’educazione all’ambiente quando poi i ragazzi deturpano banchi e pareti con scrit-te e quanto altro. Progetti che si ripetono ciclica-mente senza spesso verificarne la ricaduta.Un taglio decente dei progetti comporterebbe una minore spesa di almeno 20.000 euro per istituto la cui portata nazionale lascio ben immaginare.Un altro taglio di oltre 20.000 per istituto sarebbe fornito dalla eliminazione dei corsi di recupero estivi.Il tutto si svolge in 20 giorni, con un massimo di 15 ore per disciplina e spesso con docenti reclutati dall’esterno perché non vi è l’obbligo per quelli in organico.Lascio immaginare cosa possa recuperare un alun-no in 20 giorni con docenti che non conoscono il programma e tanto meno l’alunno da recuperare.

Naturalmente, agli esami di settembre, il 99% vie-ne promosso per non perdere alunni e classi.Ancora un taglio corposo sarebbe rappresentato dalla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili addetti pulizie.Ogni istituto assegnatario di tali figure spende all’anno non meno di 200.000 euro; tanto per avere lavoratori che alle 14 giungono stanchi per-ché al mattino hanno lavorato in proprio ovvero a nero.Le ore contrattuali sarebbero, dico sarebbero, sei ma lascio a tutti immaginare il rendimento.Con quella somma si assumerebbero decine di collaboratori, magari le stesse persone, ma inqua-drate in un regolare piano di attività, in organico stabile e con tutti i vantaggi.Chi ci perderebbe? Le tante società nate in Italia come scatole cinesi che si passano l’appalto.Un lavoratore ex LSU costa circa 2000 euro men-sili ma ne percepisce appena 800. Tolte le ritenute quanto utile rimane alle società?E’ un giro di milioni che potrebbero ricadere sulla vita gestionale delle scuole.Possibile che non se ne sia accorto nessuno?

Scuola e tagli: il danno e la beffa"I tanti progetti messi in cantiere spesso sono un doppione. Talvolta sono più “ fisse” dei docenti che esigenze formative degli alunni. Progetti che

si ripetono ciclicamente senza spesso verificarne la ricaduta.Un taglio decente comporterebbe una minore spesa di almeno 20.000

euro per istituto la cui portata nazionale lascio ben immaginare. Un altro taglio di oltre 20.000 per istituto sarebbe fornito dalla eliminazione dei

corsi di recupero estivi".

di Gaetano Roma

Fumata nera in Consiglio

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FRANCAVILLA

In occasione del nuovo anno scolastico e con l’avvio delle lezioni oramai (quasi) a regime, “il brindisino” ha inteso fare un giro di ri-

cognizione in alcune delle scuole di Francavilla Fontana per sapere come è andata il fatidico pri-mo giorno di scuola.Alle domande del giornalista hanno risposto i diretti “intervistati”: ovvero i dirigenti delle tre scuole elementari e quelli dei tre plessi delle due scuole medie (“San Francesco” e “Bilotta-Ma-rone”, ndr).Tanta carica, tanto ottimismo ed entusiasmo. Questo anzitutto il “leit-motive” registrato da chi scrive e che accomuna i dirigenti di queste scuole, nella città che fu degli Imperiali, oggetto della vi-sita de “il brindisino”. Non male davvero, per cominciare un intero anno di intensa attività didattica che vedrà impegnati docenti, alunni, collaboratori e personale vario, genitori ed intere famiglie, alle prese con lezio-ni, libri, corsi, progetti, gite, compiti a casa ed in classe, verifiche lampo e test di ogni genere, or-dine e grado. Insomma proprio come deve essere una scuola oggi. A cominciare da quella di “base”, utile e necessaria per passare poi a quella “inter-media” ed alle “high-school”. Dunque tanto entusiasmo e voglia di fare. Nono-stante, magari, i pur ovvii piccoli problemi legati, molto spesso, anzitutto alla burocrazia e che però non intaccano minimamente quello che è il rego-lare corso e svolgimento delle attività fin qui già programmate. Che si sono sempre rivelate essere numerose, uti-li e volte alla formazione razionale dei giovani. Un primo giorno di scuola intanto, per certi versi comune un pò a tutti i plessi “censiti” da “il brin-disino”. Tanta festa, accoglienza ed entusiasmo. Ma anche tante le idee sfoderate e messe in campo da cia-scun istituto e che spesso finiscono con il coinci-dere tra le stesse scuole che così si ritrovano inse-rite in uno stesso comune progetto. Tutti insieme “appassionatamente”. Mica male, no? Intanto il primo giorno di scuola ha visto anzitutto “l’acco-glienza” delle nuove leve: un momento importan-te vissuto da tutti indistintamente come momento di festa da un lato ma anche momento di riflessio-ne su ciò che la scuola rappresenta nonché su ciò che deve poter rappresentare circa l’educazione e la disciplina. In tal senso le attente valutazioni espresse dal prof. Tiziano Fattizzo, grintoso dirigente del-

la scuola media “San Francesco d’Assisi” di Francavilla Fontana (481 alunni in totale). La scuola si presenta bene dal punto di vista strut-turale: edificio in sicurezza, ampi spazi interni ed esterni in particolare, aule luminose e tecnologi-camente avanzate, attrezzate ed equipaggiate di tutto punto e pronte per accogliere i ragazzi alle prese con lo studio di tutte le materie. E così, in-tanto, tra le novità dell'a.s. appena iniziato, alla scuola media “S. Francesco d’Assisi” di Franca-villa Fontana vi è l'adozione sperimentale e vo-lontaria del registro elettronico, uno strumento attraverso il quale i genitori potranno da casa con-trollare le assenze dei propri figli ma soprattutto il loro profitto. Al registro, non appena attivato, si accederà direttamente dal sito della scuola www.scuolasanfrancesco.it. Ma ecco il prof. Tiziano Fattizzo, dirigente della scuola media “S. France-sco d’Assisi” di Francavilla. «Un primo giorno di scuola - egli spiega - che è andato abbastanza bene. Abbiamo accolto le famiglie con i ragazzi della prima media e pre-sentato le attività che la scuola offre. Nello stes-so tempo è stato anche presentato il regolamento d’istituto». Dunque, la disciplina - anzitutto - im-portante sin dal primo giorno di scuola. Anche se - è inutile far finta di niente - non è tutto oro quel che luccica. O meglio, si parla di “gioie” e di risultati positivi raggiunti non esenti però da “do-lori”. E così passiamo alle problematiche. «Che sono anzitutto legate - spiega il prof. Fattizzo - alla riduzione dell’organico del personale ATA: in particolare dei collaboratori e degli assistenti amministrativi. Ciò comporterà un supplemento di impegno da parte di questo personale che ve-ramente non si è mai sottratto ai propri doveri ed anche ad eventuali impegni aggiuntivi». In con-clusione alla S. Francesco si affronta l’anno sco-lastico in assoluta serenità.Per altro verso, anche la prof.ssa Dora Tam-borrino dirigente della storica ed antica scuola media “Bilotta-Marone” di Francavilla (840 alunni in tutto) spiega entusiasta e orgogliosa del-la sua scuola e dei collaboratori tutti che «il primo giorno di scuola qui da noi c’era tanta gente per

una grande festa gioiosa: gli iscritti quest’anno sono stati molti ed abbiamo dovuto accogliere cir-ca 300 bambini insieme ai loro genitori». Anche qui non si è esenti dalle «problematiche - che come ci spiega la prof.ssa Tamborrino - sono relative in particolare alla messa in si-curezza della Bilotta». Anche se - fondi e tempi burocratici a parte - da parte di tutti (autorità cit-tadine comprese) sembrerebbe esserci massima comprensione, professionalità e disponibilità a risolvere i problemi della scuola. Sul fronte del-la didattica poi anche qui, alla “Bilotta-Marone”, numerosissimi sono stati e sono tutt’ora i progetti in cantiere che serviranno ad un’attenta formazio-ne dei giovani allievi. Anche qui a 360°.

Nel passare alle scuole elementari, poi, ecco come è andata al 1° circolo didattico che - come pre-cisa il suo dirigente, prof. Paolo Caramia - con i suoi 1.250 alunni circa è la seconda scuola per grandezza della provincia, dopo Fasano. «Il pri-mo giorno di scuola - spiega il prof. Caramia - è sempre motivo di grande interesse per i bambini. A questo scopo abbiamo tenuto nel cortile della scuola la festa dell’accoglienza che è stata an-che l’occasione per passare in rassegna proble-mi vecchi e nuovi che si sommano. Il tema della sicurezza prima di tutto. Nonostante le ispezioni ministeriali abbiano messo in luce le problemati-che che pure sono state segnalate al Comune che ne ha la competenza (come ad esempio i distacchi di intonaco lungo le pareti esterne, finestre rotte, ecc.). Purtroppo, a tutt’oggi bisogna registrare che nulla è stato fatto e più tempo passa peggio è. Ciò che mi attendo è maggiore attenzione nei nostri confronti».

Invece «Nessuna novità - come tiene a spiegare e precisare il dirigente del 2° circolo didattico (983 alunni) prof. Giuseppe Attanasi - nel senso che anche quest’anno scolastico si apre all’inse-gna di notevolissimi problemi che sono sempre della stessa natura e di fronte ai quali molto spes-

so il dirigente scolastico si trova impossibilitato a risolverli in breve tempo. Per questi problemi ser-ve la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale. E mi riferisco al trasporto degli alunni che vivono nelle zone periferiche di campagna e della nomina delle assistenti per quanto riguarda i bambini disabili». Certo è che le famiglie vanno a reclamare a scuola. «A fronte di ciò - precisa il prof. Attanasi - è bene precisare che ciò compete al Comune e non alla scuola». Dunque si spera entro breve in un intervento del competente as-sessorato comunale. Infatti - come puntualizza lo stesso dirigente scolastico prof. Giuseppe Atta-nasi - l’amministrazione comunale avrebbe già manifestato alla scuola l’impegno a provvedere in tempi brevi.

Sul fronte del 3° circolo didattico, il dirigente prof. Sergio Costanzo infine, ci parla di «Un avvio di anno scolastico tranquillo anche se la scuola italiana vive un momento di profonde ri-forme. Nonostante questo ci sono però alcuni problemi legati all’edilizia scolastica e al numero degli alunni nelle classi. É vero, abbiamo avuto un incremento di alunni - spiega il prof. Sergio Costanzo, dirigente del 3° circolo didattico (911 alunni circa) - e dunque ciò significa che molte famiglie hanno preferito fare le iscrizioni qui da noi pur provenendo da zone più lontane rispetto al nostro istituto, premiando gli sforzi della scuo-la tutta, dei programmi, dei progetti portati avanti ed attuati e dei docenti qualificati».Ecco pertanto narrato in breve il primo giorno di scuola raccontato dai dirigenti delle scuole elementari e medie di Francavilla. La nostra ini-ziativa però non si ferma qui ed “il brindisino” nelle scuole ci tornerà presto. Prossimamente in-fatti queste stesse scuole saranno prese in esame singolarmente e sarà approfondita ciascuna delle singole realtà del nostro territorio.

Servizio e fotoservizio di Giovanni di Noi

A scuola in viaggio con "ilbrindisino"Con il primo giorno di scuola squilla la "campanella" del nostro giornale sempre attento anche

alle problematiche vissute da chi, da sempre, è impegnato nella formazione dei giovani

In questo numero incontriamo i dirigenti di elementari e medie alle prese con il nuovo anno scolastico

· NELL'ORDINE: UNA ESTERNA DELLA SCUOLA MEDIA BILOTTA-MARONE; L'ULTIMA É LA SAN FRANCESCO D'ASSISI

· IL PROF. PAOLO CARAMIA

· IL PROF. SERGIO COSTANZO

· IL PROF. TIZIANO FATTIZZO

· LA PROF.SSA DORA TAMBORRINO

· IL PROF. GIUSEPPE ATTANASI (2° DA SX) CON I COLLABORATORI

· NELL'ORDINE: I CIRCOLI DIDATTICI 1°, 2° E 3°

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SAN MICHELE

Non siamo all'allarme-rosso ma le ultime operazioni delle forze dell'ordine testimo-niano una situazione che deve far preoccu-

pare e riflettere. Nella piccola comunità di San Mi-chele Salentino circola “erba” che attrae i giovani. Qualche spacciatore è stato già arrestato. A metà luglio i carabinieri del Nucleo operativo Radiomo-bile del Comando di San Vito dei Normanni becca-rono un 27enne di San Michele trovato in possesso di 19 grammi di hashish e di un grammo di cocaina. Un altro 21enne fu segnalato alla prefettura perchè, durante un controllo, fu trovato in possesso di una modica quantità di hashish. L'ultima operazione, in ordine di tempo, il 9 settembre scorso. In quel-la occasione, però, scattarono le manette ai polsi di Michele Monaco, 19enne del luogo. Nella sua abi-tazione i militari dell'Arma trovarono un notevole quantitativo di sostanze stupefacenti, del tipo mari-juana, del peso di circa cinquecento grammi oltre a duecento semi di pianta cannabis che, probabilmen-te, erano prontti per essere utilizzati per una nuova piantagione.

Gli investigatori sospettano che attorno a San Mi-chele Salentino ci possano essere delle coltivazioni pronte a fornire il fiorente mercato e per soddisfare le esigenze dei tossicodipendenti e di quanti, anche, tra i giovanissimi vogliono provare questi stupidi “brividi” che rovinano la salute. Dall’esame delle operazioni delle forze dell'ordine condotte sul territorio provinciale emerge la cre-scita del numero dei cosiddetti basisti (fornitori per piccoli spacciatori e tossicodipendenti) che deten-gono droga in quantità considerevoli. L’età media degli assuntori di sostanze stupefacenti è calata e sempre più spesso si tratta di poliassuntori (diverse tipologie di droghe) con finalità legata al semplice sballo. Proprio l’elemento “età” è quello che desta maggiori preoccupazioni perché accade sempre più spesso che a cadere nella rete della droga soprattut-to di quelle senza ago siano i giovanissimi a caccia di emozioni forti. Scuola ed istituzioni devono ora concentrare i propri sforzi con progetti ed interven-ti mirati in questa tranquilla comunità, al confine di centri più grossi.

Droga in paese: cresce la preoccupazione

Dalle ultime operazioni delle forze dell'ordinesi evince la circolazione di "erbe"

· UNA RECENTE OPERAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE. A DESTRA MICHELE MONACO

· UNA VEDUTA DI SAN MICHELE SALENTINO: LA VILLA COMUNALE

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CAROVIGNO

Porte aperte al Castello medievale Den-tice di Frasso. Si è trattato di un tour guidato, svoltosi sabato 25 e domenica

26 settembre all’interno del tardo medieva-le Castello Dentice di Frasso di Carovigno (XIV sec.). I visitatori hanno potuto nel piano seminterrato scorgere le “secrete” ed ammirare il museo delle tradizioni popolari, le basi dei torrioni. Una tappa è stata pure effettuata al cosiddetto piano nobile per am-mirare i maestosi saloni sino a percorrere le panoramiche logge e le terrazze.L’iniziativa rientra nel quadro delle celebra-zioni delle “Giornate Europee del Patrimo-nio”, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa per potenziare e favorire il dialogo e lo scam-bio in ambito culturale tra i Paesi europei.Il MiBAC, come ogni anno, partecipa all’evento e organizza sull’intero territo-rio nazionale iniziative tese a valorizzare e mettere in evidenza i contenuti della cultura e del Patrimonio italiano, con l’obiettivo di condividere con altri Paesi europei le comuni radici continentali.

Per l’occasione vengono aperti al pubblico gratuitamente i luoghi della cultura che com-prendono il patrimonio archeologico, artisti-co e storico, architettonico, archivistico e li-brario, cinematografico, teatrale e musicale. Il poderoso Castello Dentice di Frasso, co-struito nel sec. XIV-XV restaurato nel 1906, è il monumento simbolo della città. Una

residenza fortificata esisteva già dal secolo XIII, poiché i documenti indicano Carovigno come sede dei Conti di Lecce e di Ostuni, il normanno Goffredo IIII di Montescaglioso e lo svevo Roberto di Biccari. Ha l'impianto triangolare con torrioni ai vertici (caratteri-stico quello settentrionale a mandorla, raro nell'architettura militare italiana, per cui si è

pensato all'intervento di Francesco di Gior-gio Martini). Con la costruzione della torre a mandorla, il castello ha assunto la plani-metria triangolare immutata nel tempo, no-nostante i numerosi interventi di restauro. Fra questi ricordiamo quello "integrativo" del 1906, affidato dal proprietario, il conte Alfredo Dentice, all'ingegnere Marshietzek.“Si intervenne - si legge nel sito comunale - sul coronamento ricostruendo "in stile" le merlature, le caditoie e alcune parti mutile della tessitura muraria, si costruì, infine, un loggiato sugli spalti e un portico-altana a sei archi che affaccia sul cortile interno. Il com-plesso residenziale, destinato negli anni 30 dai Principi Dentice di Frasso a sede di lani-ficio, di proprietà dell'Amministrazione Pro-vinciale è concesso in uso al Comune che, dopo aver completato i restauri, destinerà la struttura ad attività socio-culturali”.Attigua al castello la chiesa di S.Anna, edi-ficata dalla famiglia Imperiali (secc. XVII-XVIII) con funzione di cappella privata dei feudatari.

Turismo: destinazione, il Castello medievale Dentice di FrassoEntusiasmante tour guidato: i visitatori hanno potuto anche scorgere le “secrete” ed ammirare il museo delle tradizioni popolari

L’iniziativa rientra nel quadro delle celebrazioni delle “Giornate Europee del Patrimonio” per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Il poderoso castello è il monumento simbolo della città

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FRANCAVILLA/ VIA ROMA

Caro direttore, si è letto nelle pagine del periodico da lei diretto della iniziativa di far parlare i

cittadini francavillesi sulla eventualità di chiude-re permanentemente al traffi co veicolare le strade del cosiddetto “grande centro storico” della nostra città.In particolare si parlava della possibilità di chiu-dere per il momento la sola via Roma.Mi permetto di scriverle, anche in qualità di rap-presentante pro-tempore dell’associazione “Sal-viamo il centro”, per apportare un contributo dettato da una razionalità pratica e non espresso sull’onda emozionale di un presunto migliora-mento della vivibilità della città stessa.Mi permetto di non condividere quanto sostenuto dai promotori dell’iniziativa, e cioè: la chiusura porterebbe al rilancio di via Roma e del “grande centro storico”, che, rimanendo isola pedonale, sarebbe fruibile dai cittadini per il raggiungimen-to degli esercizi commerciali.La creazione dell’isola pedonale svilupperebbe il turismo in Francavilla, si avrebbe uno snellimen-to del traffi co veicolare, si potrebbe fi nalmente riqualifi care il centro rendendolo un bel salotto.

Analizziamo i vari punti:la chiusura al traffi co veicolare su via Roma spo-

sterebbe lo stesso nelle strade parallele e limitro-fe, che non hanno la capacità ricettiva e alla fi ne sarebbero intasate e maggiormente inquinate; il risultato sarebbe (il condizionale è d’obbligo) di salvare (?) via Roma e condannare via Marrucci, via Tagliavanti e relative traverse.Si rimane scettici sulla possibilità che la chiusu-ra al traffi co veicolare porterebbe ad un rilancio commerciale del centro. I negozi che sono dislo-cati lungo le vie centrali sarebbero condannati ad una lenta agonia essendo diffi cilmente raggiungi-bili.Deve essere di esempio l’epilogo della città di Brindisi, dove, dopo 10 anni di chiusura delle due arterie centrali (via Roma, corso Umberto, corso Garibaldi), i vari negozi si sono avviati alla chiu-sura. Gli ultimi, notizia appresa da un quotidiano, una decina di giorni addietro.I suddetti corsi sono oggetto di melanconiche pas-seggiate di cittadini in un percorso privo di stimoli commerciali.É noto a tutti che Francavilla purtroppo dal punto di vista architettonico non ha una ricchezza tale da poterla inserire in un circuito turistico, pertan-to risulta diffi cile pensare che la sola creazione di una zona pedonale possa essere un richiamo per il turismo. Forse effettivamente Francavilla in quel modo potrebbe diventare un “bel salotto”; una

considerazione: in una casa serve il salotto per la rappresentanza e per le pubbliche relazioni, ma soprattutto serve la cucina, utile per il sostenta-mento degli utilizzatori della casa. Se distruggiamo il tessuto connettivo commercia-le del centro di Francavilla, si ritiene che anche il salotto sarebbe inutile.Quanto sopra non vuole assolutamente essere una chiusura alle innovazioni, ai progetti di riqualifi -cazione, ai progetti del miglioramento della vivi-bilità.Il massimo del sostegno se questi progetti non mortifi cano le attività commerciali che sono la ricchezza del paese; il massimo del sostegno a progetti mediati che tengano conto delle esigenze di tutti, per il bene del paese stesso.Infi ne per confermare le perplessità di reale mi-glioramento basti ricordare il deserto che si è avu-to nel centro il sabato precedente la Notte degli Imperiali, giornata in cui è stato chiuso il traffi co per preparare le varie manifestazioni.

Le proposte:aprire la piazza nelle ore commerciali (06.00 - 21.00) al traffi co leggero; chiudere al traffi co nelle ore notturne la piazza come punto centrale di ritrovo giovanile; chiudere nello stesso orario (21.00 - 06.00) al traffi co le strade del grande

centro; posizionare degli stalli elettronici all’im-bocco delle strade interessate dal provvedimento per dare la possibilità ai residenti di poter rientrare nelle proprie abitazioni; installare servizi igienici chimici.Le strade che dovrebbero essere interessate dal provvedimento amministrativo a nostro avviso dovrebbero essere: via Roma, corso Umberto, via Regina Elena sino all’incrocio con via Imperiali, Corso Garibaldi sino all’intersezione con piazza Emanuele (piazza Monumento).

Dibattito aperto sulla proposta lanciata nello scorso numero da "ilbrindisino" di chiudere via Roma al traffi co veicolare. Queste le prime reazioni e commenti da parte dei cittadini.

Traffico commerciale ed isola pedonale, nel rispetto delle esigenze di tuttiEcco le ricette del presidente dell'associazione "Salviamo il Centro Cittadino"

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FRANCAVILLA/ VIA ROMA

Il progetto di pedonalizzazione del centro della città rappresenta una prospettiva di svolta epocale per il

futuro di Francavilla, ma potrebbe esse-re anche un’opportunità storica per re-stituire ai cittadini il potere di decidere sul loro “quotidiano”. Infatti, in occasione dell’ultima seduta di Consiglio comunale è stato votato

(un po’ in sordina) l’odg ideato da noi radicali e meritoriamente presentato dall’avv. Resta, con cui l’amministra-zione si è impegnata, tra le altre cose, ad approvare il regolamento attuativo degli strumenti di democrazia diretta: si approvi pertanto detto regolamento e si indica un referendum consultivo cit-tadino (sarebbe il primo nella storia di Francavilla) su questo tema.

Metodo

A sostegno di tale opzione, intervengo-no in primis delle valutazioni di meto-do: considerato il dibattito che ne scatu-rirebbe, il referendum sarebbe anzitutto la strada maestra per acquisire una re-ale consapevolezza della problematica in oggetto e per sgomberare il campo da pregiudizi e timori (soprattutto dei commercianti) che non hanno ragione d’esistere, come le esperienze compiute in altre città hanno evidenziato. Ma, si sa, la consultazione popolare sa-

rebbe pure l’unico strumento in grado di consegnarci riforme vere invece di impegni puntualmente disattesi cui il sistema dei partiti ci ha abituati a tutti i livelli.

Effetti sul dibattito politico

Con riguardo al livello del dibattito politico, avremmo la possibilità di uno scontro contenutistico totalmente igno-to e trasversale tra due visioni della cit-tà, una appartenente ormai al passato ed un’altra in grado di disegnare un futuro nuovo e moderno per Francavilla.Ritengo sia giunto fi nalmente il mo-mento che la politica (a partire dall’op-posizione) esca dal recinto degli oppor-tunismi e si confronti pubblicamente su scelte nette.

Effetti della pedonalizzazione

Nel merito della questione, sono inoltre certo che la chiusura del centro mette-rebbe in moto una spirale virtuosa po-tenzialmente in grado di rivoluzionare i costumi anche in un’ottica di rispetto dell’ambiente, di valorizzazione delle nostre ricchezze storiche e di riappro-priazione degli spazi pubblici; sarebbe la vera grande occasione per predispor-re un sistema di trasporti che ad oggi è pressoché inesistente (fi nalmente auto-bus funzionanti al posto di mezzi che girano a vuoto, senza che la gente ne conosca gli orari di passaggio). Il tutto accompagnato dalla creazione di parcheggi, nuove soluzioni per chi proviene da fuori e incentivi all’uso della bicicletta (si pensi al sistema di bike-sharing). Siamo insomma di fronte ad una sfi da imperdibile.

Riapriamo la piazza- Dopo aver ucciso una prima volta Francavilla con la chiusura perma-nente della Piazza, chiudendo alle auto (e i relativi parcheggi) Via Roma sarà il colpo di grazia defi ni-tivo x tutte le attività economiche e x la viabilità. Anzi bisogna riaprire la Piazza con fascia orarie congrue x Tutti. Grazie x avermi permesso di esprimere il mio pensiero, a di-sposizione x ulteriori dibattiti...Cordiali saluti(Antonio Landolfa)

Encomiabile, però...- La Vostra proposta di chiudere al traffi co veicolare via Roma tra-sformandola in un'isola pedonale è senza dubbio encomiabile. Però, consentitemi, un "salotto" può defi nirsi tale con un tappeto il cui manto dal punto di vista estetico fa letteralmente schifo?(avv. Cosimo de Gironimo)

Cominciamo ad aprile...- Sono Giuseppe di Francavilla Fontana e riguardo l’istituzione dell’isola pedonale su via Roma la mia proposta è quella di render-la tale a partire dal mese di aprile quando camminando a piedi ti gu-sti la primavera con la conseguente aria tiepida, senza sentire il puzzo nauseabondo dello scarico delle auto che non ti fanno respirare. Farei terminare il periodo pedo-nale alla fi ne di ottobre e istituirei questo divieto dalle ore 18 fi no alle 21 serali. Via Roma, che come dite voi dovrebbe essere il salotto della città, avrebbe bisogno di panchine (ma solo con l’istituzione dell’isola pedonale) e di alberi, tipo quelli del corso Garibaldi di Brindisi. Molta gente come me, che la mac-china nel centro abitato la usa

pochissimo, ed è quindi abituato ad andare a piedi a fare le varie compere, dovrebbe poter cammi-nare senza la mascherina al viso per respirare; questo vale per via Roma, per via San Lorenzo, per via Di Vagno, (dove non è possibile attraversare la strada senza correre il rischio di essere investiti) e vale anche per la zona mercato il sabato (mercato che potrebbe anche essere spostato, perché non è vero come dicono i mercanti: la gente non verrebbe a comprare) e noi tut-ti sappiamo che al mercato, si va rigorosamente con la macchina e non a piedi anche se abiti dietro l’angolo; e vale anche per la dome-nica quando, passando vicino alle poste trovi l’intasamento delle auto di chi compra le noccioline e par-cheggia l’auto come capita, perché così siamo abituati. E se a questo ci aggiungi l’istitu-zione di alcuni divieti di sosta, per esempio all’inizio di via Bilotta (dalla parte di via Renato Imperia-li), dove per la presenza di un super mercato e di un medico di famiglia il divieto di sosta è come se non ci fosse perché si parcheggia da am-bedue i lati fregandosene di tutto e di tutti con un intasamento as-surdo di auto soprattutto nelle ore di punta (quel pezzo di strada è a doppio senso) e chi abita da quelle parti è costretto a fare il giro con l’auto da via Villa Castelli. La cosa più assurda che conferma quello che dicevo prima è che a 50 metri dal supermercato c’è una rotonda dove potrebbero parcheggiare e non intasare la strada, ma ……… vogliamo entrare nel supermercato con l’auto. Per concludere, vorrei una Franca-villa più a misura d’uomo che a mi-sura d’auto, e iniziare da via Roma potrebbe essere una soluzione.

La parola ai lettori:ecco cosa ne pensano i cittadiniche ci hanno scritto via e-mail

Un referendum consultivoper il centro cittadino

La proposta dei Radicali lanciate alle forze politiche locali

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31 DICEMBRE 2010

· L'AVVOCATO SERGIO TATARANO

Non solo via Roma...Premetto che sono di Bari, ma vivo a Francavilla da più di 4 anni, via Roma andrebbe chiusa e non solo quella, ma il problema serio, sono la maggior parte dei Francavillesi che usano l’auto anche per fare pochi metri, ed a peggiorare il traffi co è il fatto che vanno in auto lenta-mente ed a volte fermandosi facendosi i cacchi propri, io proporrei un limite mi-nimo di velocità. So che questo è fuori tema, ma voglio-no fare la Regione Salento perché quella attuale dicono sia troppo Baricentrica, Francavilla ha Senatori, Onorevoli, Pre-sidente di provincia, Consiglieri vari ett. etc e non mi sembra che sia un fi ore all’occhiello nella provincia di Brindisi e della Puglia anzi.. basta camminare a piedi in città per accorgersi di come è messa, cattivi odori, sacchetti vari, spor-cizia, potrei andare avanti ma mi fermo qui. Grazie

Approvo l'iniziativa Rispettabilissima redazione,ho apprezzato e quindi appro-vo, con estrema sincerità, l’ini-ziativa che ha assunto il vostro giornale riguardo alla mobilità sostenibile nella nostra amata cittadina, mi riferisco all’inchie-sta circa la proposta di chiusura al traffi co di via Roma per ren-

derla poi isola pedonale. Il mio parere espresso in diverse occasioni e in anni addietro presumo che lo si conosca: sono per la totale chiusura di via Roma alla circolazione dei mezzi stradali. Ho anche motivato questa mia scelta. Ho detto in più riprese (anche nel dibattito, moderato dal direttore Gianni Cannalire, ad inizio campagna elettorale ed alla presenza dei candidati sindaci) che la sola chiusura di via Roma avrebbe diminuito la presen-za di auto in circolazione, da subito, del 10/20 %. Basta fare una semplice lettura di quanto succede nei giorni festivi con la chiusura della via anche se a tempo.Per quanto dirò appresso vorrei puntua-lizzare che non intendo mettere il naso in casa d’altri ma, a mio modesto pare-re, penso che un giornale libero debba sì prendere delle iniziative ma assumere anche delle posizioni. Mi spiego meglio. Il Brindisino deve dire esplicitamente come la pensa, anche rimettendoci la faccia. Le interviste a campione (cam-

pione che non lo si può non scegliere) non portano da nessuna parte. Bisogna essere convinti e convincere, e soprattutto mobilitarsi per vincere una battaglia seria, questa si, anche perché si tratta di ridare ai francavillesi tutti un centro storico più a misura d’uomo. Sono del parere che gli Amministrato-ri non debbano far parte del sondaggio ma devono essere incalzati per assume-re scelte che o sono coraggiose oppure non sono. Quanto detto è nel rispetto di una comunità che stenta a costruirsi una identità e nella stima sincera e profonda che ho verso gli amici giornalisti della redazione de’ “Il Brindisino”.(Savino D’Andrea)

A quest'ultima e-mail rispon-de il direttore Cannalire

Abbiamo espresso, a scanso di equivo-ci e di ogni altra interpretazione, con chiarezza la nostra posizione nelle due ipotesi ( A e B ) sottoposte al giudizio degli esercenti e dei lettori. Ilbrindisino, è concorde per la totale chiusura di via Roma che, stando la mancanza di par-cheggi, deve essere realizzata in manie-ra graduale. Via Roma deve diventare un vero "salotto" cittadino al pari del centro storico. Infrastrutture permet-tendo!

di Sergio Tatarano

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I francavillesi e qualche esponente politico chiedono lumi sull'edifi cio a quattro piani fuori terra e uno interrato costruito dalla

“Edil 2C Costruzioni s.r.l.” di Francavilla in via Luigi Raggio sotto sequestro dal 2009. O lo si abbatte o la costruzione va sanata, tenu-to conto che dal 22 luglio dello scorso anno giacie una prima istanza per usufruire della sanatoria dell'abuso edilizio mediante paga-mento di una sanzione pecunaria. La palaz-zina è stata edifi cata con tanto di “permesso a costruire”. Un confi nante ha impugnato il tutto lamentando, tra le altre doglianze, “la chiusura dello spazio limitato su cui si affac-ciano le fi nestre del proprio fabbricato, con sottrazione di aria e luce e creazione di una intercapedine insalubre”. Ma c'è un altro pro-

blema: l'intervento edilizio supera in altezza il limite massimo ammesso sia dallo studio particolareggiato e sia dalla variante al Piano di fabbricazione. Ma sembra che nella città degli Imperiali diversi altri edifi ci si trovereb-bero nella medesima situazione del fabbricato di via Raggio. Nella perizia giurata dell'ing. Pietro formosi si evidenzia “che la media ponderale delle altezze degli edifi ci ricadenti nella medesima maglia urbanistica è pari a ml 10,45 e che pertanto la porzione di fabbrica-to eccedente tale media è pari a ml.2,05”. Si dovrebbe procedere alla demolizione di una parte dell'ultimo piano realizzato.Una soluzione questa non tecnicamente rea-lizzabile, attese le caratteristiche costruttive e strutturali dell'immobile che non consentono

parziali demolizioni senza incorrere in gravis-simi rischi statici per l'intero fabbricato e la pubblica incolumità.Nel maggio del 2008 il T.A.R di Lecce. espri-mendosi nel merito della controversia, con la sentenza pubblicata il 14 Novembre del 2008 ha annullato il “Permesso a Costruire” . Nel frattempo, esattamente l'11 Novembre del 2008, il tecnico incaricato dalla Edil 2C, l’architetto Giovanni Capuano, comunicava al Comune di Francavilla Fontana la fi ne dei lavori di costruzione del complesso immobi-liare, esibendo ai competenti uffi ci, il progetto originale con il relativo permesso a costruire nr. 196 del 20/06/2007, la voltura dello stesso con emissione di un nuovo permesso a co-struire nr. 263 del 05/09/2007, un progetto di

variante in corso d’opera che è stato regolar-mente approvato e per il quale è stato emesso il permesso a costruire nr. 116 del 11/04/2008, una D.I.A. datata 01/07/2008 per modifi che interne agli appartamenti, un certifi cato di collaudo della struttura datato il 19/06/2008, l’accatastamento dell’intero complesso. Per dirla in breve un immobile con “tutte le carte in regola”, stando alle carte. Della vicenda viene investita la Procura della Repubblica con l'esposto del confi nante che lamenta l'esistenza di una costruzione abusi-va. La Procura, non potendo non considerare la sentenza del T.A.R. di Lecce, si esprime sull’illegittimità della costruzione ed emette un sequestro preventivo per non arrecare ulte-riori danni, non considerando che l’immobile era effettivamente già ultimato. Al Tribunale del Riesame la società presenta un ricorso “per l’inapplicabilità del sequestro preven-tivo da parte della Procura della Repubblica per l’inesistenza dei pericoli di danni ulteriore per il fatto stesso che la costruzione era stata ultimata”. In attesa degli eventi che sta tenendo sulle spine quanti hanno dovuto fare sacrifi ci per comprare gli appartamenti c'è chi lamenta la superfi cialità nell’applicazione delle norme tecniche da parte dell’amministrazione comu-nale di Francavilla Fontana, tenuto conto dei rilievi mossi nella sentenza del Consiglio di Stato. Durante la costruzione dell’immobile più volte gli agenti della polizia municipale, sulla base degli esposti, hanno effettuato di-versi sopralluoghi presso il cantiere. Nel cor-so di questi blitz non avrebbero mai rilevato difformità tra il permesso a costruire in base al progetto presentato al Comune e le opere in quel momento in corso di realizzazione. Tutto sembrava in regola, almeno fi no alla notizia dell’apertura delle indagini scattate per pre-sunti illeciti edilizi di natura penale.

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L'edifi cio di via Luigi Raggio è stato edifi cato con tanto di "permesso a costruire". Un confi nante ha però presentato un esposto in Procura che ha aperto un'inchiesta. Intanto la Edil 2C ha presentato al Comune un'istanza di sanatoria. Il problema riguarda il superamento in altezza pari ml.2,05.

· L'EDIFICIO IN VIA LUIGI RAGGIO A FRANCAVILLA FONTANA

Sulle spine diverse famiglie che hanno dovuto fare sacrifi ci per acquistare la casa

Quella palazzina alle spalle dellavilla o va abbattuta o va sanata

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Ecco in sintesi una ricostruzione cronologica degli avvenimenti riguardanti la palazzina di via Luigi Raggio:

1. Il 23/07/2007 con atto a fi rma del Notaio Aldo Preite di Latiano L'Edil 2C Costruzioni Srl acquista il lotto edifi cabile in Via Raggio nr. 53/55/57 sul quale era stato presentato un progetto di demolizione e ricostruzione di un edifi cio adibito a civili abitazioni, box e locali commer-ciali e per il quale era stato rilasciato un Permesso a Costruire in data 20/06/2007 con numero 196 a nome dei precedenti proprietari Eredi Selleri. Acquistando il lotto la società subentra nel progetto volturando il permesso a costruire.

2. Durante le prime opere di edifi cazione, la società costruttrice veniva a conoscenza di una pregressa controversia tra i vecchi proprietari gli Eredi Selleri e un confi nate circa l’illegittimi-tà del permesso a costruire a suo tempo rilasciato ai Selleri.

3. Il T.A.R. con due successivi rigetti si esprime per la sospensione dei lavori nel settembre del 2007 e dicembre 2007, ritenendolo non necessario.

4. Il 14 Novembre del 2008 il Tar annulla il “Permesso a Costruire” , a costruzione, però, ultimata.

5. Il confi nante denuncia alla Procura della Repubblica l’esistenza, a suo dire, di una costru-zione abusiva.

6. Gennaio 2009, l'Edil 2C presenta ricorso al Consiglio di Stato.

7. La Procura della Repubblica di Brindisi apre un fascicolo. Sei le persone indagate.

8. Il Consiglio di Stato con sentenza nr. 4300/09 parzialmente accoglie le spettanze della società costruttrice attestando la piena legittimità del permesso di costruire, con specifi co ri-ferimento alle distanze legali, confermando la decisione del TAR di Lecce, in relazione al superamento della media delle altezze degli edifi ci della maglia urbanistica, preesistenti al fabbricato realizzato.

9. La Cassazione con udienza del 24/09/2009 non si esprime sulla questione perché non si evidenziavano errori procedurali.

di Gianni Cannalire

La Procura della Repubblica di Brin-disi nel febbraio 2009 ha avviato un’indagine. L’ipotesi di reato sul

quale sta indagando il pm Alberto Santacat-terina riguarda una possibile lottizzazione non regolare avvenuta su di un’area dove non sarebbe consentita quel tipo di sopra-elevazione con più alloggi abitativi. Il gip Simona Panzera, all'epoca, dispose il se-questro preventivo dell’immobile.Le indagini della Procura brindisina sareb-bero ora concentrate sul progetto e sull’au-torizzazione a costruire rilasciata dall’ap-posito uffi cio comunale. Sei le persone indagate a vario titolo: i vec-chi proprietari dell’area, uno dei titolari dell’impresa “Edil 2 C Costruzioni srl” che ha realizzato la palazzina, ed il geometra comunale Antonio Pontecorvo.L’inchiesta penale è scattata a seguito di un esposto pervenuto in Procura da parte di un confi nante.

Aperto dalla Procuraun fascicolo d'inchiesta.

Tra i sei indagatianche un geometra del Comune

· IL TRIBUNALE DI BRINDISI

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FRANCAVILLA

Ennesima operazione di bonifica di siti inquina-ti, avviata dal Comune

di Francavilla Fontana, e nello specifico per lo smaltimento di rifiuti di ogni genere scaricate nelle ore notturne nei posti più disparati del territorio comunale, aree soggette a soffrire da tem-po per un vero e proprio assalto da parte del degrado e l'incivil-tà dei cittadini. Priorità assoluta al sito del sottopasso della zona industriale ed alla arterie di in-gresso alla città, dove il decoro dovrebbe essere all'ordine del giorno, e dove i cittadini sono soliti, da mesi, imbattersi in pic-cole discariche a cielo aperto. Rifiuti - ha detto l’assessore Fu-magalli - che sono innanzitutto il segno dell’inciviltà delle perso-ne che sono transitate in quella zona e che, senza alcuna preoc-cupazione, hanno gettato nella banchina sottostante scatole di frutta avariata, cartoni, tronchi di vegetazione, buste di plastica, gomme, televisori, batterie per auto, lavandini ed altre tipologie di rifiuti. Per bonificare la disca-rica da quel pattume, sul posto

sono stati impegnati 7 operato-ri della Monteco supportati da escavatori, mezzi meccanici e autocarri per la rimozione ed il trasporto dei rifiuti.I lavori, portati avanti dall'as-sessorato all'Ambiente guidato da Francesco Fumagalli, hanno interessato una intera giornata e si protrarranno sino alla totale bonifica di quei siti interessati da presenza di rifiuti, dando così segnali forti non solo a livello ambientale, ma anche di lega-lita’ poiché saranno rafforzati i controlli. L'impegno dell'Asses-sorato all’Ecologia e dell’Am-ministrazione Comunale, si è rivelato tempestivo e concreto, in linea con la decisa attenzione all'ambiente e alla salvaguardia del territorio, ma l'amministra-zione comunale intende esten-dere ancorpiù il recupero e la bonifica anche di altre aree a rischio come lo è stato per il già bonificato sito del Parapallo. È necessario, a questo punto, la collaborazione totale da parte dei francavillesi, per evitare il ripetersi di tali situazioni di de-grado e di spettacolo indecente

che si presenta lungo le arterie principali della città e che di certo non poteva essere tollerato a lungo.Nel 2010 il settore ambiente ha predisposto un piano annuale di smaltimento rifiuti fino al com-pleto esaurimento delle stesse sul nostro territorio. Insomma si pigia sull'acceleratore della tu-tela ambientale, argomento che l'amministrazione guidata dal sindaco della Corte ha messo nell'agenda delle priorità.

Proprio così. Grazie infatti alle continue sollecitazioni de "ilbrin-disino" alle prese costantemente con un "monitoriggio editoriale" del territorio di riferimento, an-che questa volta giustizia è stata fatta. Ci riferiamo alla denunzia documentata da noi all'interno dello scorso numero del giornale che - come evidenziato nella foto a destra - rappresentava una delle tante storie di degrado ed inciviltà che non potevano e non dovevano assolutamente passare inosservate. Ma adesso, grazie all'impegno co-stante anche di amministratori ed operatori ecologici fortunatamente giustizia è stata fatta. Va da se che se la cultura ed il senso di inciviltà fortunatamente retaggio di pochi non dovesse cambiare, a nulla ser-viranno centinaia e centinaia di interventi di pulizia come quello attuato dall'assessorato all'Ecolo-gia del Comune di Francavilla e dagli operatori della Monteco. Che la Città ringrazia.

"il brindisino", pungolatore socialeDopo la denuncia del nostro giornale e grazie all'impegno di amministratori e società Monteco ecco come

è cambiata in meglio la situazione di degrado sotto il ponte della zona industriale

Ed un'altra bonifica ha riguardato la “Vora Reale” situata in contrada “Parapallu”.m Il maltempo non ha fermato gli speleolo-gi del “Centro Speleologico Alto Salen-to” nella loro opera di pulizia della cavi-tà. Cosa assai importante si è provveduto alla copertura della cavità carsica con una robusta grata, essendo l’inghiottitoio non pienamente visibile sul terreno e, dunque, pericoloso per bambini ed adulti vista la vicinanza delle palazzine attorno all’area in questione.L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Comune di Francavilla Fontana, l’assessorato all’Ecologia, il Centro di Educazione Ambientale e il Centro Spe-leologico Alto Salento rientra nelle ma-nifestazioni patrocinate dal Presidente della Repubblica e dalla Presidenza della Regione Puglia a difesa “della cavità a rischio ambientale”. Oltre alla protezio-ne della voragine si è proceduto alla ri-mozione della notevole quantità di rifiuti abusivamente sversati nella cavità carsica che hanno provocato negli anni un inqui-namento della falda acquifera sotterra-nea.

Ripulita pure laVora Reale

· L'ASS. FRANCESCO FUMAGALLI · LE OPERAZIONI DI BONIFICA ALLA VORA REALE

PRIMA

DOPO I LAVORI

A Francavilla Fontana intanto la differen-ziata è ormai realtà. Dal 18 ottobre prossimo infatti partirà la raccolta differenziata a regi-

me in tutta la Città degli Imperiali.Dallo scorso 1 ottobre invece si sta provveden-do alla rimozione di tutti i cassonetti dislocati

nel territorio comunale.

IL BRUTTO & IL BELLO

L'ass. Fumagalli: attenti all'ambiente

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Medicina del LavoroPossibilità di e�ettuare le visite medicheanche presso la sede del cliente;Assunzione di incarico di Medico Competente;Giudizio di idonietà alla mansione;De�nizione del piano sanitario aziendale;Istituzione ed aggiornamento della cartella sanitaria e di rischio;Visite mediche anche presso le aziende clienti a bordo delle proprie unità mobili;Esami strumentali (audiometrie, spirometrie, ergovision) e di laboratorio;Relazione annuale in forma anonima e collettiva;Riunione periodica;Sopralluoghi delle aree di lavoro con relativi verbali;Formazione ed informazione ai lavoratori.

Sicurezza sul LavoroElaborazione del documento unico di valutazione dei rischi di:

Valutazione del rischio rumore (fonometria) con misurazioni strumentali;Valutazione del rischio vibrazione con misurazioni strumentali;

Valutazione del rischio chimico/cancerogeno;Valutazione del rischio campi elettromagnetici con misurazioni strumentali;

Valutazione del rischio esplosione;Valutazione del rischio incendio;

Valutazione del rischio movimentazione dei carichi;Valutazione del rischio da videoterminali;

Valutazione del rischio amianto;

Elaborazione del piano di emergenza;Assunzione incarico di

Responsabile del Servizio di Prevenzione e ProtezioneAssunzione incarico di

Coordinatore in fase di progettazione ed in fase di esecuzione

Adempimenti relativi al TITOLO IV D.Lgs. 81/08 (Cantieri temporanei e mobili)

Piano di sicurezza e coordinamento (PSC)Piano Montaggio Uso Smontaggio (Pimus)

Progettazione di ponteggiPiano Operativo di Sicurezza (POS)

Piano di sicurezza (PS)Piano si Sicurezza Sostitutivo (PSS)

Piano di demolizione

Corsi di formazioneCorso per responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione16 ore per datori di lavoro;Corso per addetto primo soccorso -16 ore;Corso per addetto alla prevenzione incendi e lotta anticendiorischio basso e medio da 4 a 8 ore;Corso per rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - 32 ore;Corso per dirigenti e preposti - 16 ore;Corso per addetti agli Impianti Elettrici (pes - pei - pav) - 16 ore;Corso per addetti/preposti al montaggio e smontaggiotrasformazione ponteggi - 28 ore;Corso per carrellisti - 4 ore;Corso di formazione per personale alimentarista - 4 ore;Corso per addetto/responsabile del servizio di prevenzione e protezioneModulo A - 28 ore;Corso per addetto/responsabile del servizio di prevenzione e protezioneModulo B - da 12 a 60 ore;Corso per responsabile del servizio di prevenzione e protezioneModulo C - 28 ore;Corso per responsabile tecnico di imprese che esercitano attivitàdi gestione ri�uti - 40 ore (riconosciuto dalla provincia di Taranto);Corso praticodi gestione ri�uti e compilazione dei registri - 4 ore

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La “gestazione” del Palazzetto dello Sport prosegue al meglio. La “creatu-ra” cresce bene e fra circa nove mesi

vedrà fi nalmente la luce. Particolarmente soddisfatti del buon procedere degli eventi sono i due “papà” del palazzetto. Coloro che cioè lo hanno progettato: gli architetti Nicola Martina e Angelo Fedele.Martina e Fedele sono particolarmente e vi-sibilmente orgogliosi del loro lavoro, fi eri di essere i progettisti di una struttura cui i

francavillesi tengono molto. Felici insomma di legare il loro nome all’impianto sportivo che la città degli Imperiali aspetta da sem-pre. Eppure di lavori di una certa importanza i due professionisti ne hanno fatti diversi. Per esempio e solo per citarne alcuni, la proget-tazione del restauro di Palazzo Imperiali, quella dell’aeroporto di Brindisi, la riqualifi -cazione del centro storico di Francavilla; ma il palazzetto è tutta un’altra storia. Quando ne vedremo scritta la parola fi ne?

Il giorno 31 del mese di luglio la ditta che sta eseguendo i lavori, ci consegnerà il palazzet-to dello sport – annunciano Fedele e Martina - ma già dalla fi ne del mese di gennaio sarà possibile vederne ultimata la copertura. Tempi dunque più che rispettati. E quasi non pare vero in una città in cui tutto soffre di una sorta di cronico ritardo. Qui i tempi sono e saranno più che rispettati - confermano i due architetti – siamo addi-rittura in anticipo sul cronoprogramma. Me-rito anche, e soprattutto, di una ditta seria e ben organizzata (la Edil sar tom di Fasano, ndr), cui va fatto un pubblico elogio.Allo stato attuale, apprendiamo dai due pro-gettisti, sono stati praticamente ultimati i la-vori relativi alla costruzione delle gradinate e dei loro pilastri. Così come le opere riguar-danti gli impianti tecnologici, e le rifi niture. Ma perchè tanta attenzione e tanta attesa per un’opera pubblica come tante?Semplicemente perché a Francavilla il palaz-zetto non è un’opera come tante. È un sogno che si realizza, una promessa che, fatta tante volte, a destra e a manca, in campagna elet-torale per accaparrarsi i voti degli sportivi, viene oggi fi nalmente mantenuta.È il 2001 l’anno della svolta. Nove anni fa, dopo decenni persi solo a parlarne, si comin-cia a fare sul serio. Si parte da un prelimi-nare di fattibilità, un’idea generica insomma.

L’architetto Angelo Fedele faceva parte al-lora dello staff tecnico del sindaco (che era sempre Della Corte). Passano gli anni, molti dei quali spesi a dibattere su quale sia la sede idonea alla sua costruzione: via per Ostuni, via per Ceglie o via Filzi (un terreno comu-nale destinato prima alla costruzione di un centro per anziani)? Alla fi ne si decide per quest’ultima. Si passa alla progetto, se ne oc-cupano Fedele e Martina. E progettano un impianto di tutto rispet-to (il cui costo complessivo è di circa 3.500.000euro): 1200 posti a sedere, una superfi cie totale di oltre 11.000metriquadri, dei quali 2800 coperti, e parcheggi (116 dei quali 12 destinati ai disabili, e tre posti pul-lman). Adiacente un’altra area parcheggio di circa 3000 metriquadri. E poi superfi cie ver-de e marciapiedi. Nel 2005 il progetto viene approvato dal Coni. Bisogna arrivare al 2009 per l’indi-zione della gara e l’affi damento dei lavori. Il resto è storia dei nostri giorni.Per l’happy end sarà necessario pazientare ancora qualche altro mese. Circa nove, pro-prio come per una gravidanza; poi il sindaco Vincenzo Della Corte, armato di forbici, fi -nalmente potrà tagliarne il nastro inaugurale, o se preferite (tanto per chiosare con la meta-fora da reparto di ostetricia con cui abbiamo iniziato) il cordone ombelicale.

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FRANCAVILLA di Maria Angelotti

opinioni

Dott.ssa Elisabetta SantoroEducatore Professionale

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Se qualcuno dovesse chiederci di di-segnare la scala gerarchica dei valori cardini della nostra vita, sicuramente

saremmo impreparati, poiché giorno dopo giorno assume importanza un concetto, un pensiero, un ideale più che un altro.Sappiamo soggiogare secondo i diversi stati d’animo e le emozioni i nostri ideali più forti e basilari.Sono infi nitamente numerosi i valori in cui crediamo, ma spesso passano in secondo pia-no, perché in una data situazione primeggia il suo antagonista! E’molto semplice affermare di credere nella pace e poi creare situazioni di disaccordo e disarmonia … Sostenere di credere nel ri-spetto e tranquillamente permettersi di giu-

dicare chi ci sta accanto … Aggrapparsi alla fede e schiacciarla sotto i piedi quando Dio non realizza i nostri progetti …Insomma, la parola può farci dire tutto, ma le azioni si manifestano nel contrario.Se la testa facesse leva sul cuore e il cuore diventasse tutt’uno con la bocca, allora si che la vita sarebbe più autentica e sincera! Si può credere in tante cose, ma per dimo-strarlo, tutto dovrebbe tradursi in quotidiani-tà.Non è un calcolo matematico, ma è un modo di pensare per attualizzare la “vitalità della vita”.La vita è la vita, pertanto non ci resta che vi-verla così com’è, e farne un capolavoro me-raviglioso ed imperdibile!

Valori e ideali,credercifermamente e renderli possibili

Palazzetto, parlano i progettisti

· DA SINISTRA: GLI ARCHITETTI NICOLA MARTINA E ANGELO FEDELE INTERVISTATI DALLA GIORNALISTA MARIA ANGELOTTI

Simpaticamente messi sotto torchio, intervista de "ilbrindisino"agli architetti Fedele e Martina

di Elisabetta Santoro

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La quarta giunta della Corte è stata eletta da più di un anno. Non è quindi ancora tem-po di bilanci. E per tre motivi: perché un

anno di amministrazione è così poco che neanche il Padreterno sarebbe in grado di fare meglio; per-ché l’attuale giunta, simile come stile e prassi alle precedenti, non lascia sperare niente di sostanzial-mente nuovo; ma, soprattutto, perché questa volta ci interessa parlare dell’opposizione. Meglio: del-le opposizioni. Che sono tre: Pd, Udc e sinistra cosiddetta radicale. Meglio ancora: quattro, visto il nuovo gruppo consiliare costituito dai fuoriu-sciti dell’Udc. E saremmo ingiusti se, a queste quattro che siedono in Consiglio comunale, non aggiungessimo il Partito radicale (rappresentato da Sergio Tatarano) che opera attivamente nella società civile.Sin dal primo giorno della giunta in carica, le cin-que opposizioni si sono mosse isolatamente. In ordine sparso, ognuna ha sempre cercato la pro-pria visibilità. A incalzare da subito è stato l’Udc. L’estate scor-sa, nei mesi di luglio e agosto, il partito di Curto non ha dato tregua alla maggioranza. È interve-nuto puntigliosamente – e qualche volta anche pretestuosamente – su ogni minimo problema, soprattutto per bocca del commissario cittadino Gianni Capuano. In seguito, ha mantenuto grosso

modo lo stesso andazzo. La sua coesione inter-na, però, è durata poco. Si è spaccato e poi scisso non sulla linea politica, ma su questioni di pote-re. Gli uddiccini, tutti ex An, non sono abituati a stare all’opposizione. Vale la proverbiale frase di Andreotti: il potere logora chi non ce l’ha. Il Pd, nonostante sia numericamente meno rappresenta-to rispetto alla passata amministrazione, si è ca-ratterizzato lo stesso sui temi più nodali della vita cittadina. Possiamo dire che, a modo suo, se la sta cavando. La sinistra cosiddetta radicale, più che in modo isolato, si muove in maniera isolazioni-sta. Chiusa in un rifi uto ideologico al dialogo con

le altre forze dall’opposizione, cavalca soprattutto la protesta.Discorso a parte, merita invece il partito radicale di Sergio Tatarano. Nonostante non sieda in Con-siglio comunale, riesce – sia pure a fatica – a es-sere opposizione visibile e costruttiva: testamen-to biologico, anagrafe degli eletti, trasparenza, campagna informativa sul sesso, funerali civili. E porta a casa anche qualche risultato. I suoi mez-zi? Invia mozioni al sindaco e, nello stesso tem-po, informa i mass-media. Spesso detta l’agenda politico-amministrativa ai partiti di maggioranza e di opposizione. Nessun mistero. Almeno per tre

motivi: chiarezza del programma politico; arre-tratezza culturale dell’ambiente locale in materia di diritti civili; sensibilità del sindaco e di buona parte dei consiglieri comunali verso le tematiche radicali.Tuttavia, ciò che conta sul piano politico non è l’azione singola di questo o quel partito d’oppo-sizione, ma quella comune fondata su tattica e strategia condivise. È l’unica via per incalzare la maggioranza a governare quanto meglio possibile (la famosa opposizione costruttiva) e, nello stesso tempo, per costruire un’alternativa credibile agli occhi dei cittadini. Insomma, un progetto politico comune ben visibile e positivamente percepito. Ma forse questo auspicio appartiene ormai a una visione utopistica, da vecchio modus cogitandi, quando i partiti erano altrettanti organismi vitali. Oggi sono invece morti, anche se c’è ancora qual-cuno che si ostina a pensare il contrario. «Fortis-simi – ha scritto Gianni Barbacetto – in termini di potere, di occupazioni di posti, di visibilità media-tica, di arroganza. Debolissimi, quasi inesistenti nella società, nella vita reale. Incapaci di genera-re dibattito, creare opinione, prendere decisioni, mobilitare i cittadini» (Compagni che sbagliano, il Saggiatore, 2007, p. 22). Se le cose stanno così, e purtroppo stanno così, non aspettiamoci per ora niente di buono.

· TRA I BANCHI, L'OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE (FOTO: GIOVANNI DI NOI)

Il ruolo dell'opposizioneSotto i rifl ettori. Gli occhi dell'opinione pubblica sono puntati sulle 3 opposizioni. Anzi no, 4... vabbè facciamo 5 e non se ne parla più!

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“ Le volte che abbiamo perso la prima partita abbiamo poi vinto il campiona-to”.

Così, rifugiandosi nella scaramanzia, il presi-dente della Soavegel-Nuovarredo, Francesco Bianco, ha commentato la falsa partenza del team cestistico francavillese. Una sconfitta di misura contro la corazzata calabra che non ha smorzato affatto l'entusiasmo dei ragazzi di coach Olive né quello della dirigenza. Tutt'al-tro.“La nostra squadra – sempre il presidente Bianco - ha degli obiettivi ambiziosi. Obiet-tivi che può avere tutti a buona ragione, sia per la qualità del roster sia per la forza della società e degli sponsor. Una sconfitta come quella rimendiata contro la Viola Reggio Ca-labria nella prima partita di campionato ci sta tutta”.E nella sua prima trasferta, infatti, la Soavegel - Nuovarredo non è riuscita nell’impresa di portare a casa i 2 punti contro una delle for-mazioni che si considera tra le più accreditate per la vittoria finale, la Viola Reggio Calabria. Una partita giocata a buon ritmo malgrado il punteggio basso, caratterizzata da un buon atteggiamento difensivo e da una minore lu-cidità, invece, sotto canestro comprensibi-le, però, all’esordio stagionale. L' incontro

comunque, malgrado la sconfitta, ha lancia-to dei buoni segnali per la squadra di coach Olive in quanto maturata appunto al cospetto della Viola Reggio Calabria. Uno squadrone affrontato con l’atteggiamento giusto. E con la consapevolezza di avere , nel proseguo del campionato, grossi margini di miglioramento che si potranno raggiungere con il recupero atletico di alcuni giocatori non ancora al top e il completo recupero degli infortunati.

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Al via la campagna abbonamenti per la Soavegel-Nuo-varredo. La società comunica ai suoi tifosi che sono di-sponibili gli abbonamenti per le gare interne del Cam-pionato Nazionale di Serie B dilettanti, stagione sportiva 2010/11. La sottoscrizione degli abbonamenti rappresenta per i tifosi non solo la possibilità di assicurarsi un posto nel piccolo impianto della Palestra S. Francesco, ma anche un importante gesto per contribuire attivamente tutti insieme alla realizzazione dell’importante progetto pro-grammato dalla società biancazzurra per la prestigiosa stagione che si appresta a disputare.Per informazioni e sottoscrizioni degli abbonamen-ti rivolgersi al Team Manager Alessio Sardiello (cell. 3287176597).

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Ma per il presidente Bianco: "Le volte che abbiamo perso la prima partita abbiamo poi vinto il campionato"

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• ASSISTENZA POMPE E INIETTORI

Le moderne ricerche per favorire un impatto ambientale meno velenoso di quello odierno,puntano tanto sulla scoperta di carburanti biologici,per i quali si adottano tecniche specifi che per non compromettere l’usura e il rendimento dei motori odierni.Uno tra tutti è il biodiesel,per il quale sono state adoperate svariate ricerche su deter-minate tipi di piante fi nora utili sotto un un profi lo economico,ma con scarsi e malefi ci risultati a danno delle auto.I biodiesel in futuro potrebbero essere prodotti con le alghe. Assocostieri, che raccoglie i produttori di biocarburan-ti ed è in prima linea nello sviluppo di nuove soluzioni per una mobilità più pulita, punta sulle alghe come soluzio-ne per la seconda generazione di bio-etanolo: le piante acquatiche potreb-bero prendere il posto di colza, mais e degli altri derivati vegetali sperimentati fi nora che hanno dato però risultati poco soddisfacenti sotto il profi lo del rapporto tra costi e benefi ci.Il progetto MAMBO (Micro Alghe Ma-teria prima per Bio Olio), presentato re-centemente a Roma, coinvolge la Sta-zione sperimentale per le industrie degli oli e dei grassi e il C.R.E.A.R., ma anche

alcune aziende produttrici come No-vaol, Fox Petroli, OilBl, Dp Lubrifi canti, Cereal Docks, Oxem ed Ecoil. Sotto la lente degli esperti dell'Università degli Studi di Firenze, partner accademico dell'iniziativa, è fi nito un particolare tipo di microalga, il nannochloropsis, selezionato dopo attenti studi fra mi-lioni di ceppi e più di 50.000 specie differenti: questa particolare tipologia, tramite la tecnica della starvazione,

raggiunge un potenziale produttivo di 18-20 tonnellate di olio per ettaro colti-vato, circa 10 volte quello della colza. La produzione. L'Italia, poi, essendo cir-condata per il 70% dal mare, potreb-be raggiungere a pieno regime una produzione di 2 milioni di tonnellate, a dispetto degli altri grassi di derivazione animale che rappresentano invece una fonte piuttosto limitata. Queste al-ghe, oltre a essere ricche di sostanze ad alto valore aggiunto come gli ome-ga 3, offrono la possibilità di riutilizzare le acque di scarto derivanti dalla loro lavorazione, aspetto non trascurabile se si pensa che, a meno di un'inversio-ne di tendenza, il problema idrico sarà una delle questioni più preoccupanti del prossimo futuro.Lo sviluppo. Tuttavia, bando ai facili entusiasmi: la prima fase del progetto è in fase fi nale e a breve avrà inizio lo sviluppo industriale (che nelle previ-sioni dovrebbe durare tre anni), ma è bene essere prudenti con le aspettati-ve. Di certo c'è l'obiettivo del ministero dello Sviluppo Economico di avere nel 2020 il 60% del parco auto circolante alimentato a biodiesel. Un obiettivo oggi ancora molto lontano.

Si è concluso il maxi concor-co Teocart in collaborazione con uniclub, che ha asse-gnato numerosi premi ai pos-sessori della card.Il 30 settembre si sono tenuti i festeggiamenti e la conse-

gna al vincitore (sig. carriere vito) del primo premio in pa-lio: scooter piaggio zip 4 tem-pi 50cc. Ad animare l'evento,ragazze clown hanno intrat-tenuto ed omaggiato gad-get ai piu' piccoli.

Teocartti premia sempreLo scooter vinto da Vito Carriere di Francavilla

PUBBLICITÁ REDAZIONALE

Il futuro? É tutto nel biodieselL'obiettivo del ministero dello Sviluppo Economico è di avere nel 2020 il 60% del parco auto circolante alimentato a biodiesel

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“Nell’operazione di as-semblaggio dei pensa-menti e nel codificante

movimento che compone la strutturazione della Mostra, L’Ombra della Luce si con-figura come l’energia cineti-ca che motiva l’espressione d’arte di Daniela Chionna da Francavilla Fontana; con Francesca Testa da Tuglie si evolve nell’espressione di una Utopia Possibile il par-lar d’artista in quanto con-gerie di segni da interpreta-re secondo spazi intimi mai saturi”. Così Carmen De Stasio, pre-sidente dell'Associazione Culturale Via Media, a pro-posito della mostra “L'ombra della Luce” in cui sono stati esposti, presso il Bastione San Giacomo a Brindisi, i lavori delle artiste Daniela Chionna e Francesca Testa.“Due nomi giovani, la

Chionna e la Testa - spiega Carmen De Stasio - due stili di ricerca già acclamati nel mondo dell’arte e in conti-nua partenza per approfon-dire un’indagine infinita. Artiste in casuale nascita in un luogo - il Salento - che è ovunque e sempre altrove: Daniela insegue gli scarti dell’esistere per rintraccia-re le orme della costruzione operata dall’uomo contem-poraneo e farne confluire l’immagine in una koinè di luminosa mescolanza pro-spettica. Francesca si ada-gia lungo camminamenti di una contemplazione che prende forma nell’audace ambientazione di luci e si-nuosità cromatica, che mo-dula e modifica lo spazio d’azione, trasformato in un viaggio che è perenne “an-dare”.

Da qualche mese è ritornata in piena attività, a Francavil-la Fontana, la band Basso

borgo. Nata nel 2004, con un proget-to musicale basato su sonorità blues (King, Claptone e Blues Brothers), si era sciolta in seguito per impegni di studio dei componenti. Di questa prima fase, va ricordato il concerto tenuto nel cinema teatro Italia per il Congo: l’im-pegno della band era finalizzata alla raccolta di fondi. Con qualche variante rispetto alla for-mazione originaria, il gruppo di oggi è composto da giovani francavillesi che hanno superato da poco i vent’anni: Valerio Nisi (la voce), Maurizio Be-netti (sassofonista, francavillese d’ado-zione), Dario Fullone (batterista) e i fratelli Francesco e Giuseppe Lapenna (rispettivamente tastierista e bassista). Nuovo anche il progetto musicale: la rivisitazione in chiave moderna dello swing all’italiana dagli anni Cinquan-ta ai giorni nostri. Ultima annotazione anagrafica. Perché Basso borgo? La-

sciamo la parola a Giuseppe Lapenna: «Il nome è nato per richiamare la dop-pia B dei grandi gruppi blues. È stata una scelta casuale. Un giorno un mio amico disse per caso questa frase:”Chi più chi meno, siamo tutti gente di basso borgo”. Questo nome sta a identificare la nostra umiltà e la nostra euforia nel suonare questo genere. Divertirci per diverti-re». Nel 2010 il gruppo ha suonato: a Manduria il 24 maggio (Naturalmen-te a Sud) e il 24 settembre (Caffè del Corso); a Oria il 12 giugno (Medieval Inn), il 7 luglio (Notte bianca), il 17 luglio (Notte dei Messapi) e il 12 ago-sto (Medieval Inn); a Lecce il 3 luglio (Notte bianca) e il 25 agosto (Festa S. Oronzo); a Rosa Marina il 16 luglio (Consorzio); a Francavilla Fontana il 20 giugno (Notte degli Imperiali), il 13 agosto (Caffè centrale) e il 28 agosto (Life Cafè e Big Bong Cafè). La data del 12 settembre, a Francavilla Fontana, è saltata a causa della pioggia.Il quintetto, ben affiatato, esibisce un

menù musicale di tutto rispetto: Fred Buscaglione (Buonasera signorina, Eri piccola così), Gino Paoli (La gatta, Il cielo in una stanza, Che cosa c’è), Re-nato Carosone (Pigliate na pastiglia, Tu vuo’ fa l’americano), Paolo Conte (Vieni via con me), PinoDaniele (Je so pazzo), Sergio Caputo (Il Garibaldi in-namorato, Un sabato italiano), Vinicio Caposela (Che cos’è l’amor, All’una e trentacinque circa), Tony Renis (Dim-mi quando quando), Sergio Cammarie-re (Tutto quello che un uomo), Renzo Arbore (Il clarinetto, Ma la notte no, Bongo bongo bongo), Enzo Jannacci (Vengo anch’io-no tu no), Pino Do-naggio (Io che non vivo), Nicola Ari-gliano (I sing amore), Fred Buongusto (Spaghetti a Detroit) e Francesco De Gregori (Titanic). A questo repertorio di indubbia qualità, il gruppo vorrebbe aggiungere un cd di produzione pro-pria. Quando, non si sa: si è ancora alla fase iniziale. Per altre notizie sul grup-po, si rimanda al sito: www.bassobor-goband.altervista.org.

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ARTE

MUSICA

L’Associazione CULTURALE“Vivi la tua città”Latiano (Br)Via Torre Santa Susanna, 11

ORGANIZZA:1° CONCORSO CANOROL’ARCOBALENO DELLE NOTETEATRO OLMI19 DICEMBRE ORE 17.30Le domande di iscrizione do-vranno essere compilate e consegnate direttamente presso la sede dell’ Associazio-ne “Vivi la tua città” in Via Tor-re Santa Susanna, 11 Latiano (Br) o spedite per raccoman-data a:Associazione “Vivi la tua città”

Via Torre Santa Susanna, 11 cap.72022 Latiano (Br) il tutto entro il 16 Ottobre 2010 (farà fede il timbro postale di spedi-zione).Le quote di iscrizione, non rim-borsabili ed intese come con-tributo spese organizzative ver-ranno versate direttamente al momento dell’iscrizione (verrà rilasciata relativa ricevuta), o mediante versamento sul c/c postale n°38978508 intestato a Associazione “Vivi la tua città” Via Torre Santa Susanna, 11 cap.72022 Latiano (Br) [cau-sale: quota iscrizione canoro] e sono ripartite: CAT.A: 15,00 - CAT.B: 15,00

· UNA DELLE OPERE DI FRANCESCA TESTA · UNA DELLE OPERE DI DANIELA CHIONNA

Testa e Chionna: due donne, artiste di vero successo

Interessante commento di Carmen De Stasio, presidente dell'Associazione Culturale Via Media

· I COMPONENTI DELLA BAND BASSO BORGO

Signori e Signore...i Basso Borgo

Presto per il gruppo francavillese un cd di produzione propriadi Pietro Filomeno

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diritti dei cittadini

Avv. Marina della CorteUnione Nazionale Consumatori-

Info: 331/[email protected]

Si sa!Il matrimonio è un giorno dav-vero importante…anzi l’even-

to più importante nell’arco della vita di gran parte di noi. Proprio per que-sto occorre organizzare tutto molto tempo prima per evitare di arrivare all’ultimo momento, tralasciando qualcosa. Ogni dettaglio deve essere perfetto ed impeccabile, giacché ri-marrà impresso per sempre nei ricordi e nelle fotografie scattate.Non di rado accade, però, che qualco-sa vada storto e un piccolo neo possa macchiare quanto si vorrebbe rasen-tasse la perfezione.Ad esempio capita spesso che le as-sociazioni dei consumatori vengano interpellate dagli sposini quando il servizio fotografico, commissionato per immortalare il giorno più bello, non è ritenuto all’altezza dello loro aspettative o si sono verificate incom-prensioni sui tempi di consegna, ov-vero i prezzi non rispecchiano quanto pattuito.Per rispondere ad una diffusa richiesta di chiarezza, sentita in pari misura dai consumatori (per avere la ragionevole certezza di un servizio professional-mente ineccepibile e consono al cor-

rispettivo richiesto) e dai fotografi - a tutela della loro immagine professio-nale – si riportano di seguito alcuni rapidi e preziosi consigli.

Gli obblighi del fotografo I nubendi devono accertarsi che il fo-tografo cui intendono rivolgersi sia un “professionista”, cioè sia iscritto alla Camera di commercio e abbia la par-tita IVA. Egli deve essere, altresì, in possesso del tesserino, rilasciato dalla Curia, che attesti la sua partecipazio-ne al corso di corretto e discreto com-portamento nei luoghi sacri. Inoltre, il fotografo deve impegnarsi ad osser-vare le regole di condotta dettate dal codice deontologico elaborato dalle principali associazioni di fotografi professionisti e deve preoccupasi di conoscere preventivamente gli sposi e l’ambiente, in modo da adeguare le riprese alle esigenze della committen-za ed adattarvi, quindi, il proprio stile professionale.

Occhio al contratto!I futuri sposi ed il fotografo devono porre particolare attenzione al testo del contratto che deve essere il più trasparente e completo possibile, in modo da evitare discussioni in segui-to. In particolare, sarebbe opportuno

controllare che il contratto riporti: il costo complessivo, o la possibilità di controllare e determinare con chia-rezza quanto si pagherà (non deve esserci l’accettazione incondizionata di un numero di stampe imprecisato e non determinabile dal committente); i termini di consegna e di pagamento; l’eventuale accordo con lo studio fo-tografico che le riprese vengano effet-tuate da una determinata persona o in generale dall’equipe della struttura; la necessità di approvazione del sogget-to ritratto per eventuali esposizioni di immagini, di stampe o video in pub-blico; i tempi e le modalità di recesso esercitabile sia dal consumatore che dal fotografo; la precisazione che la proprietà del filmato originale o dei negativi è, in base alla legge sul di-ritto d’autore (l. 633/1941), del video operatore e del fotografo, salvo diver-so accordo tra le parti. Obblighi e diritti del consumatore-committentePoiché il lavoro del fotografo è un lavoro artistico basato su un rapporto fiduciario personale, il consumatore-committente può pretendere di cono-scere, al momento della stipula del contratto, l’identità del fotografo che sarà operativo il giorno della cerimo-nia; inoltre, gli sposini hanno il diritto di sapere quali formati saranno usati nell’album che lo studio fotografico consegnerà alla data prefissata. I committenti devono poi porre par-ticolare attenzione alla professionalità del fotografo e non lasciarsi sedur-re da promozioni fuorvianti (come omaggi o regalie che ben poco o quasi

nulla aggiungono al valore artistico del professionista).

Per saperne di piùIl prezzo di una prestazione profes-sionale può essere variabile in tutti i settori, quindi anche in quello foto-grafico. Grazie alle indagini svolte sul territorio, si rileva come un servizio di cerimonia accettabile, realizzato da un professionista che paghi corret-tamente le imposte, non può costare meno di 500 – 600 euro; mentre un servizio di media qualità si aggira tra i 1.000 ed i 2.000 euro e autori partico-larmente apprezzati possono chiedere attorno ai 4.000 – 5.000 euro. In ogni caso è di capitale importanza pattuire chiaramente e fin da subito il prezzo, prestando attenzione ai c.d. “prezzi aperti”, che si costruiscono cioè sulla base del numero delle stam-pe. E’ utile sapere che il fotografo conser-va un diritto di antologizzazione, che gli lascia la facoltà di raccogliere le immagini realizzate in un “book” au-topromozionale, usato per mostrare ai potenziali clienti il genere di fotogra-fia che e’ in grado di realizzare, salvo accordi contrari. Nel caso del servizio di nozze o di ritratto (in genere, quando la persona che commissiona il lavoro coincide con il soggetto fotografato) si ricade in un caso particolare, per cui – salvo accordi diversi – i negativi restano di proprietà del fotografo: tuttavia, il professionista può consentire – previa pattuizione contrattuale - al cliente di contrattare e riscattare l’eventuale vendita anche dei negativi.

I promessi sposi e il fotografo…un “triangolo” inscindibile ma spesso “insidioso”!

FRANCAVILLA / FOTO NOTIZIE

Si è insediato, il 22 settembre, il nuovo comandante del 114esimo Deposito Sussidiario dell’Aeronautica di Fran-cavilla. Si tratta del tenente colonnello Piero Agnello, proveniente dal comando del 61esimo Storno di Galati-na. Presso la caserma di contrada “Spadone” si è svolta la cerimonia di passaggio delle consegne tra il tenente colonnello Nicola Angiulli ed il pari grado Piero Agnello.

Pietro Cito, maresciallo dei Carabinieri in pensione, ha preso lo scorso 30 settembre il posto in Consiglio di Be-nedetto Proto. L'assise con 11 voti favorevoli (tutti del PDL) ha accettato la surroga.Si chiude così la vicenda che ha visto come protagonista l'esponente del PDL Proto promotore delle famose "ron-de".

Presto un nuovo volto per piazza Umberto I. Un rest-yling, infatti, le darà nuova luce. Spazi più ampi ed armo-nici, senza trascurare di valorizzare l’area del foggiaro. Durante la sistemazione definitiva essa sarà parzialmente riaperta (attualmente è coperta da uno strato bituminoso) e sarà previsto un camminamento su lastre di cristallo su struttura in acciaio. In fase di studio come garantire il giusto microclima

· PARTICOLARE DA NON DIMENTICARE. FONTE DALLA RETEFO

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di Marina della Corte

“A tutto sport” è il nuovo spazio setti-manale che Quarto Canale Radio dedica allo sport, a tutto lo sport, da quello più blasonato (con rubriche fisse su calcio e basket) a quello cosiddetto minore. Ogni martedì, in diretta dalla ore 19 alle ore 20 si vuole offrire ai radioascoltatori uno sguardo a tutto campo sulle disci-pline sportive praticate in città. In stu-dio, nella nuova trasmissione condotta dalla giornalista Maria Angelotti (con la regia di Lorenzo Zanzarella), si alter-neranno ogni volta i protagonisti dello sport, locale e no. Durante il programma il telefono (0831-844559) sarà aperto per raccogliere commenti e opinioni. Commenti e opinioni che potranno es-sere espressi anche mediante sms (al nu-mero 347 - 2689720) e mail ([email protected]). Attraverso questi recapiti gli ascoltatori potranno dire la loro fare domante agli ospiti ed interagi-re con la redazione.

· MARIA ANGELOTTI E LORENZO ZANZARELLA

Su 4° Canalelo sport

in diretta

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Direttore Responsabile: Gianni CannalireRedazione: Giovanni di Noi, Maria Angelotti

Grafi ca ed Impaginazione: Domenico CavalloCommerciale: Emanuele Andriulo

Periodico mensile della provincia di Brindisi distribuito gratui-tamente - Reg. Trib. di Brindisi n° 06/08 del 21/11/2008

Edito da: Quarto Canale Radio s.r.l.Stampa: Galeati Industrie Grafi che s.r.l.

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OROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOOROSCOPOARIETEMese spumeggiante per voi dellʼariete. Siete carichi per affrontare al meglio qualsiasi sfi da vi verrà proposta. Energici e solari sosterrete con sicurezza le vostre tesi e porterete a termine gli obiettivi che vi siete prefi ssati. Sullʼonda dellʼeuforia vi farete trasportare, vivendo emozioni smisurate ed espe-rienze uniche. Vi sentirete giovani belli e forti più che mai.

TOROTempo di reagire per i nati sotto il segno del Toro. I primi giorni giorni saranno quelli più duri, dovrete mostrare di aver una grande forza dʼanimo e risol-vere tutti i problemi lasciati in sospeso. Per i single periodo di riposo dalla grande caccia estiva. Non temete cari single, già a fi ne ottobre le discoteche vi richiameranno e non potrete resistere.

GEMELLIPer voi ottobre è un mese di grandi soddisfazioni e raccolti; ciò che farete o che avete fatto vi soddisfe-rà pienamente e sarete quindi in grado di godere anche delle gioie della vita. Sempre sotto controllo la salute. Non azzardate nel gioco, ottobre vi por-terà soddisfazioni ma anche delusioni se sarete voi a cercarvele. Cautela e ragionamento saranno le armi migliori.

CANCROApprofi ttate di questo splendido periodo per assicu-rare al vostro cuore la felicità, altrimenti tutti questi aspetti fantastici del cielo andranno perduti e sciolti semplicemente in un atteggiamento impigrito da mancanza di stimoli. Le relazioni saranno in pri-mo piano e avranno una svolta. Siate più creativi in amore o inventatevi uno stratagemma risolutivo.

LEONEUn mese in cui riaffi orano i ricordi dellʼestate, i pro-fumi della stagione calda appena passata, a questo porterà ai nati sotto il segno del Leone il mese di ottobre. Ricordi di un momento dolce e indimenti-cabile che hanno segnato la vostra esperienza. Sia nella vita sociale che lavorativa riprendere le redini del vostro destino sarà tanto diffi cile quanto dovuto

VERGINEPeriodo di spensieratezza e grande serenità per voi del segno della Vergine, giovani belli e in salute che mai vi siete sentiti prima, rinfrancati da unʼestate di riposo vi accingete a preparare il rifugio per lʼinver-no. In amore se sono rose fi oriranno, le conoscenze acquisite dallʼestate verranno da voi catalogate, le persone che suscitano in voi interesse saranno sotto i vostri rifl ettori.

BILANCIASiate il più obiettivi possibili sia davanti al vostro partner che al vostro datore di lavoro. Se non sare-te trasparenti e obiettivi verrete giudicati male, di conseguenza perderete posizioni rilevanti. Ciò che è giusto fare lo sapete benissimo anche voi, inutile mascherare o cercare di nascondere qualcosa a cui non volete pensare.

SCORPIONEMese di grandi decisioni per voi nati sotto il segno dello Scorpione. Vi troverete infatti di fronte a molte scelte che potrebbero infl uenzare la vostra carriera e la vostra vita sentimentale. Tempo di decisioni, alcune potranno sembrarvi drastiche ma si rivele-ranno vincenti. Valutate bene quindi il contesto e le situazioni generali in cui vi si presenta la scelta.

SAGITTARIODiffi date delle conoscenze superfi ciali, rafforzate i rapporti familiare e la solidità del vostro tetto fa-miliare, vi sentirete più riparati che mai. Famiglia e lavoro a gonfi e vele, non avrete molte cose di cui preoccuparvi se non della salute. Siete infatti deboli dallʼestate e qualche accortezza in meno potrebbe causarvi problemi. Niente paura tutto risolvibile velocemente.

CAPRICORNODopo tante vicende e problemi da risolvere fi nal-mente la vostra esistenza supera la tempesta e comincia a navigare in mari di serenità e tran-quillità. Intraprendenti nel lavoro e nella carriere non dovrete però trascurare gli ambiti familiari e sociali, potrebbe esserci infatti qualcuno che invo-lontariamente richiede il vostro aiuto. La fortuna gira fi nalmente dalla vostra parte.

ACQUARIONovità in arrivo per i nati sotto il segno dellʼac-quario. Ottobre infatti vi porterà a riscoprire nuovi colori e gusti di cui non avevate mai sentito parlare, nuove mode e tendenze, uno stile di vita diverso che vi travolgerà sia esteticamente che interiormen-te. Per espellere le tossine dellʼestate non cʼè tocca-sana migliore che prenotarsi tre mesi di palestra ed alleggerire i carboidrati ed i grassi nella spesa.

PESCIQuesto periodo non è proprio da incorniciare. Non ve ne va dritta una. Non preoccupatevi, capita a tut-ti un periodo nero. Dovrà passare. Siete intelligenti ed intraprendenti non vi manca niente per la rimon-ta. Guardare gli altri dallʼalto quando voi sarete già arrivati e lo non riusciranno nello sprint fi nale sarà una soddisfazione ma tempo al tempo.

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