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Anno Accademico 2014/2015 Approval Centre n. 90388 H Home Recording (Sequencing Systems and Techniques) I SINTETIZZATORI Quando si parla di un sintetizzatore ( synthesizer in inglese, dal quale deriva la forma abbreviata synth ) ci si riferisce a uno strumento musicale elettronico che sintetizza suoni complessi partendo da opportuni elementi armonici. In particolare, con questo termine ci si riferisce a quella gamma di strumenti capaci di produrre musica partendo dalla generazione di segnali elettrici (per questo si parla anche di musica elettronica ) che possono essere convertiti in musica tramite degli altoparlanti, casse o cuffie musicali. Un sintetizzatore può imitare i suoni di altri strumenti o, in alternativa, generare nuovi timbri ed essere controllato (suonato) attraverso differenti dispositivi di input: tastiere e controller MIDI . Allo stesso modo, i synth sfruttano diverse tecniche per generare il segnale elettrico e, di conseguenza, il suono: sintesi

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MUSICA CULTURA E SOCIETA

Anno Accademico 2014/2015 Approval Centre n. 90388 HHome Recording (Sequencing Systems and Techniques)

I SINTETIZZATORI

Quando si parla di unsintetizzatore(synthesizerin inglese, dal quale deriva la forma abbreviatasynth) ci si riferisce a uno strumento musicale elettronico che sintetizza suoni complessi partendo da opportuni elementi armonici. In particolare, con questo termine ci si riferisce a quella gamma di strumenti capaci di produrre musica partendo dalla generazione di segnali elettrici (per questo si parla anche dimusica elettronica) che possono essere convertiti in musica tramite degli altoparlanti, casse o cuffie musicali. Un sintetizzatore pu imitare i suoni di altri strumenti o, in alternativa, generare nuovi timbried essere controllato (suonato) attraverso differenti dispositivi di input: tastiere e controller MIDI.Allo stesso modo, isynthsfruttano diverse tecniche per generare il segnale elettrico e, di conseguenza, il suono:sintesi sottrattiva,sintesi additiva,modulazione di frequenza,campionamentoe altre ancora.

Riuscire a datare con precisione le origini del sintetizzatore compito tutt'altro che semplice dal momento che non sempre chiara la differenza tra sintetizzatore vero e proprio e un normale strumento elettrico/elettronico. Risalendo alle origini della musica elettronica, per, possibile riuscire quanto meno a individuare il periodo nel quale i sintetizzatori hanno fatto la loro comparsa sulla scena musicale mondiale.Iltelegrafo musicale, inventato dallo statunitense Elisha Gray nel 1876, uno dei primi strumenti musicali elettronici della storia: scoperto per caso, ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo della ricerca sull'elettronica applicata alla musica. Un ventennio dopo Thaddeus Cahill inventa ilTeleharmonium, strumento elettronico capace disintesi additivae considerato antenato degli organi Hammond.

Con l'inizio del XX secolo si assiste allo sviluppo scientifico dell'elettronica e, di conseguenza, alla completa fioritura della musica elettronica. Nel 1906 Lee De Forest inventa lavalvola termoionica(o tubo a vuoto) amplificatrice che permette lo sviluppo di nuove tecnologie audio come la radio e i film sonori. In parallelo, la valvola termoionica amplificatrice favorisce lo sviluppo di nuovi strumenti musicali elettronici come l'onde Martenot, iltrautoniume iltheremin.Tra gli anni '30 e 40' dello scorso secolo fanno la loro comparsa la sintesi sottrattiva e il sintetizzatore polifonico, che faranno da apristrada alla rivoluzione della musica elettronica del secondo dopoguerra. Nei primissimi anni del 1950 viene prodotto il primo strumento musicale elettronico chiamato sintetizzatore: si tratta dell'Electronic music synthesizer, prodotto tra il 1951 e il 9152 dalla statunitense RCA (successivamente confluita nellaGeneral Electric). Nei dieci anni successivi si assiste allo sviluppo e al perfezionamento dei primi sintetizzatori: nasce cos il sintetizzatore modulare, commercializzato a met degli anni '60 e divenuto immediatamente oggetto di culto tra tutti gli appassionati di musica elettronica.

I sintetizzatori hanno un grande effetto sullapop music, sia nel mondo anglosassone, quanto alle nostre latitudini. Il suono del sintetizzatore modulare reso famoso nel 1969 da Abbey Roaddei Beatles: il sintetizzatore ormai considerato uno strumento musicale al pari di chitarra, batteria e basso.

Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, per, si assiste all'ennesima rivoluzione nel mondo della musica elettronica. Lo sviluppo dei primi sintetizzatori digitali porta alla nascita di nuove forme di alterazione musicale: lo Yamaha DX7 diventa ben presto l'oggetto di ogni musicista elettronico che si rispetti e finisce con il rendere obsoleta la tecnologia dei sintetizzatori analogici che avevano dettato legge per circa tre decenni. La diffusione dell'informatica rende obsoleti anche i sintetizzatori digitali, rimpiazzati da software e programmi sviluppatiad hocper la produzione di musica elettronica a computer.

Come detto, con il passare degli anni sono state sviluppate diverse tipologie di sintetizzatore basate su differenti tecniche di manipolazione elettrica. Ecco le pi comuni. Sintesi additiva. Il suono naturale di un qualunque strumento pu essere riprodotto partendo da un certo numero difrequenze fondamentali(segnali d'onda sinusoidali), sommandole insieme e distribuendole nello spettro sonoro. Il suono sintetizzato, quindi, sar formato dalle varie frequenze fondamentali create grazie all'alterazione elettronica Sintesi sottrattiva. La sintesi sottrattiva una speciale tecnica musicale che scompone e semplifica una sorgente sonora complessa e ricca diarmoniche sottraendo arbitrariamente bande di frequenza. Ne risulta un suono per il quale l'ampiezza del segnale (il volume) controllato nel tempo Modulazione di frequenza. Un sintetizzatore a modulazione di frequenza capace di generare un suono alterato partendo da una frequenza fondamentale e modulandola mediante un altro segnale. In questo modo la fondamentale di partenza modifica la propriafasein funzione del segnale modulante Campionamento. La registrazione digitale di strumenti analogici permette di alterare l'ampiezza e la distribuzione delle armoniche nel tempo, ottenendo come risultato sonorit similari ma alterate. In casi come questi le registrazioni sono chiamate campioni, gli strumenti grazie ai quali i segnali sono alterati sono detti campionatori, mentre il procedimento utilizzato quello del campionamento