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Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali Corso di Economia Aziendale - Teoria del Controllo Chiar.mo Prof. Piero Mella Anno Accademico 2015-2016

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la rivoluzione olonica

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Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali Corso di Economia Aziendale - Teoria del Controllo

Chiar.mo Prof. Piero Mella

Anno Accademico 2015-2016

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OLONI, RIVOLUZIONE OLONICA

“The world is not composed of atoms or symbols or cells or concepts. It is composed of

holons” (Wilber, 2001)

Lucia BELLONI matr. 431220 Silvia D’AGOSTINO matr. 431015 Serena MEDINA matr. 430899

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Cos’ è un olone?

L’olone è un tutto e una parte, un contenitore e un contenuto. Gli oloni hanno caratteristiche simmetriche:

• INDIPENDENTI affrontano gli eventi contingenti senza richiedere autorizzazioni o istruzioni ad un’unita superordinata

• DIPENDENTI sono soggetti a controlli da parte dell’unità superordinata perché funzionale alla sopravvivenza della stessa

• AUTONOMI hanno una forma stabile che conferisce loro vitalità e resistenza alle perturbazioni ambientali

• INTERATTIVI sono contemporaneamente collegati al tutto, che compongono, e alle parti, di cui sono costituiti.

Arthur Koestler 1967

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L’olone è un’unità dotata di interiorità e di consapevolezza di un modo esterno e interno.

SELF-TRASCENDENCE l’olone presenta qualità nuove ed emergenti che non si riscontrano negli oloni che esso include

SELF-PRESERVATION l’olone mantiene la propria identità e la propria struttura indipendentemente dalla materia di cui è costituito

SELF-ADAPTATION in quanto parte di un “tutto” l’olone si adatta e si connette agli oloni sopra-ordinati

SELF-DISSOLUTION gli oloni si dissolvono lungo le stesse linee verticali che hanno seguito per la loro formazione

Wilber ne individua le seguenti caratteristiche:

KEN WILBER 2004

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Ogni olone può essere analizzato su tre livelli:

• Livello (n): un olone è un intero, autonomo,

indipendente, in grado di essere osservato e di

sopravvivere.

• Livello (n-1): formato da oloni sotto ordinati.

• Livello (n+1): compreso in un olone più ampio.

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Proprietà dei livelli:

★Per due oloni dello stesso livello ce ne è sempre uno di livello superiore che li include entrambi.

Jan Smuts who – following Aristotle (Metaphysics) «The whole is more than the sum of its parts» – defined holism as «the tendency in nature to form wholes

that are greater than the sum of the parts through creative evolution» (Smuts 1926).

★Ogni olone ha caratteristiche sue emergenti rispetto quelle degli olone di livello

(n-1), ma confluenti in quelle dell’olone (n+1);

★l’olone di livello (n) non può essere incluso in uno di livello (n -1);

★gli oloni di livello (n+1) non possono essere inclusi in oloni di livello (n);

★nessun olone di livello (n) può essere incluso in più di un olone di livello (n+1);

★oloni di pari livello non possono includersi a vicenda;

★la dimensione dell’olone non può essere inferiore all’unione delle dimensioni degli

oloni in esso inclusi;

★l’olone sotto ordinato non può avere dimensione maggiore dell’olone sopra-ordinato;

INCLUDEINCLUDEXINCLUDEX< <

X

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Ogni olone è contemporaneamente un head holon e un member holon.

Ogni olarchia presenta un livello minimo costituito dall’olone di base e un livello massimo rappresentato dall’olone terminale.

Gli oloni creano un ordine gerarchico nidificato: l’ Olarchia.L’olarchia non è un olone, ma è un dispositivo concettuale di oloni utilizzato per interpretare le strutture e le dinamiche della “Realtà”.

Le olarchie possono essere:

A. multi-strato se vale il Principio di Completezza: ad ogni livello gli oloni comprendono tutti gli oloni del livello sotto ordinato e compongono tutti gli oloni del livello sopra ordinato;

B. multi-livello se vale il Principio di Congruenza: gli oloni di un livello comprendono solo gli oloni del livello sotto ordinato che sono congruenti per caratteristiche e proprietà e sono, a loro volta, ricompresi nei soli oloni del livello sopra ordinato per i quali sono congruenti.

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Sono bidirezionali:

Discendenti (pull), se hanno or igine da un unico olone primitivo che si decompone.

Ascendente (push) se si forma mediante composizione di oloni primitivi.

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La relazione tra i vari livelli può avvenire secondo diverse regole di composizione:

Unione Aggregazione Interazione

Coordinamento esterno Coordinamento interno Evoluzione

TEMPO

TEMPO

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Si distinguono tre diverse forme di olarchie:1. Le olarchie strutturali nelle quali oloni concepiti come moduli-unità

simili componenti di moduli più ampi e composti da moduli di minor ampiezza. In tale struttura è fondamentale la posizione del modulo (interpretazione modulare).

Ne fanno parte:

- olarchie modulari per le quali non interessa la natura dei moduli, ma la loro posizione;

- olarchie frattali in cui ad ogni elemento di un livello se ne aggiunge un altro: aumenta la dimensione, ma non varia la struttura.

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2. Olarchie cognitive: ogni olone è dotato di consapevolezza e coscienza, gli oloni sotto ordinati sono condizionati dalle capacità cognitive dell’olone sovra ordinato.

Due esempi:

- SOHO (selforganizing open hierarchical order): secondo Koestler (1967) se ogni olone può porre in essere dei processi attraverso la sua propria coscienza, comprendendo e coordinando gli oloni di livello inferiore ed inviando le informazioni necessarie per conformare l’olone superiore, allora produce una dinamica evolutiva; l’olarchia è un’Entità sistemica Autonoma, dotata di ordine, dinamica, che auto organizza i propri cambiamenti.

- IL KOSMOS: un’ interpretazione volta a descrivere il percorso evolutivo della Natura. L’olone può essere inteso sia come Individual Holon, sia come Social Holon, componendosi l’un con l’altro, essi formano il Kosmos. Come si connettono gli Individui alla Società? Wilber utilizza il metodo integrale, giungendo ad un modello dinamico. Da tale modello si evince che: ogni olarchia si compone di oloni dello stesso livello, formati in tempi differenti, Senior Holon e Junior Holon(precedenti) e con differenti gradi di Consapevolezza.

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3. Olarchie Operative: gli oloni sono concepiti come agenti operatori elementari (unità, biologiche, meccaniche, informatiche) interconnessi verticalmente tramite i loro flussi di input ed output, in grado di sviluppare processi e di produrre performance.

- L’ olarchia operativa di SHIMIZU: nell’olarchia, gli oloni operano come processori, scomponendo un compito generale in molteplici compiti parziali, ognuno svolto, secondo la loro complessità, ad un determinato livello gerarchico; essi hanno la funzione di sintetizzare in modo organizzato le informazioni elaborate dagli oloni componenti: si arriverà al final holon che produrrà una semantica per dare significato ai dati trasmessegli.

esempi:

- BORSA VALORI : come sintetizzatore progressivo di valori di negoziazioni.

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a) Oloni senzienti individuali: sono unità che hanno coscienza e agiscono autonomamente; sono sia Senior Holons (costituiti) sia Junior Holons (costituenti);

b) Oloni senzienti collettivi (social): sono unità formate da gruppi di olone individuali che interagiscono attraverso modelli stabili; gli olone individuali hanno il ruolo di essere componenti del social holon, e non di esserne i suoi costituenti;

c) oloni non senzienti quali Artefatti: sono entità prodotte da oloni, presentano un modello organizzativo stabile, ma non hanno una dimensione interiore: si presentano quali macchine utilizzate da oloni senzienti;

d) oloni non senzienti quali Ammucchiamenti: a differenza degli oloni sub c) essi non presentano alcun modello di organizzazione o di osservazione.

Per oloni sub c) e d) Wilber non ammette Olarchie, poiché essi non sono oloni in senso stretto.

Wilber, nell’osservazione della Realtà, considera l’olone quale Unità (dotata con diversi gradi di interiorità e consapevolezza), rendendo difficile distinguere tra oloni ed individui.Egli distingue 4 specie di oloni:

Nella sua impostazione non c’è un preciso riferimento alla nozione di Organizzazione quale olone particolare che non può essere assimilato ad un olone sociale, ma che appare come un’unità, anche se formata da una pluralità di oloni individuali.

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Un sistema sociale in cui più individui per loro motivazioni particolari accettano di essere organi di una più ampia struttura , diventandone membri, con lo scopo di conseguire un fine comune che non può essere raggiunto dai singoli individui.

L’organizzazione

Anche le organizzazioni p o s s o n o e s s e r e rapp resen ta te come alberi nidificati (chiamati organigrammi): i singoli individui possono essere considerati come oloni di b a s e , a l o r o v o l t a compresi in oloni di m a g g i o r a m p i e z z a , l’organo, a loro volta c o m p r e s o ne l l ’ o rgan i zzaz i one , olone terminale.

L’ o r g a n i z z a z i o n e è q u i n d i u n ’ organizzazione olonica.

Centrale nucleare di Montgomery Burns

Produzione Sicurezza Ricerca e sviluppo

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Esistono relazioni diverse tra gli organi:

DIMENSIONE INTERIORE ESTERIORE

INDIVIDUALE

I Funzionamento Struttura interna Processi vitali Attività cognitiva Performance

III Funzione Attività Specificità del funzionamento rispertto agli altri organi Ruolo nella gerarchia

COLLETTIVITA’

II Funzionalità C o n t r i b u t o d i u t i l i t à a l funzionamento della struttura Strumentalità per gli altri organi sopra e sotto ordinati Finalità di funzionamento

IV Collocazione spazio-temporale Relazione gerarchica verticale di autorità e responsabilità Coordinamento per linee orizzontali

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Tre interpretazioni dell’organizzazione

A r t e f a t t o : l’organizzazione, priva di inter ior i tà, v iene costituita da un olone (interno o esterno) che gene ra e coo rd i na organi sottostanti per il raggiungimento di un suo obiettivo supremo (top-down).

O l o n e s o c i a l e : l’organizzazione, è formata da una pluralità di oloni individuo che cooperano e si ordinano in organi, delegando ad essi parte della loro autonomia per il raggiungimento di un fine comune. Intesa in questo senso l’organizzazione è dotata di inter ior i tà e coscienza diffusa (bottom up).

Agente economico vitale razionale: l’organizzazione svo lge un ’ a t t i v i tà d i p r o d u z i o n e , d i a p p r o f o n d i m e n t o e osservazione dell’ambiente e s t e r n o v o l t a a l r a g g i u n g i m e n t o d i performance economiche e finanziarie, non riferibile agli organi, agli individui s t e s s i m a r i f e r i t a a l l ’ o r g a n i z z a z i o n e i n quanto tale.

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Gli oloni-organi possono presentarsi in due forme:

Possono essere strettamente dipendenti dall’organizzazione stessa tanto che in caso di dissoluzione di quest’ultima essi stessi smettono di esistere. In tal caso sono parti costituenti dell’organizzazione, originatisi con essa e funzionali per l’organizzazione.

Sono dotati di autonomia rispetto all’ organizzazione e in grado di sopravvivere nel caso di una sua cessazione. In quest’ultima situazione si distingue l’orgonizzazione e orgoni. Possono essere essi stessi ad aver generato l’orgonizzazione che è funzionale per gli orgoni.

…Milano Siena FirenzeLodi

Lombardia Toscana

Italia

X

X X

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Il gruppo aziendale (sia proprio, sia improprio e per le varie tipologie di controllo) può essere considerato come un orgonizzazione, ovvero un’organizzazione formata da organizzazioni; queste ultime prendono il nome di orgoni a loro volta composti da oloni di livello inferiore.La particolarità è che la relazione non è tra organi ma tra società diverse e giuridicamente indipendenti.

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In una rete olonica invece gli oloni non sono contenuto e contenente, ma antecedente e successivo: si originano delle catene (percorsi) all’interno delle quali possiamo osservare che ogni olone, nodo della rete olonica, è il primo rispetto ai successivi, ma è l’ultimo rispetto ai precedenti. La rete presenta quindi due soli livelli, il prima e il dopo, derivante dal fatto che esistono solo connessioni orizzontali.

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• Razionale, formate a seguito di un preciso calcolo di convenienza; • Fattuale, prodotte per aggregazione spontanea attorno ad un nucleo originario.

Le reti oloniche possono essere:

• Non Orientate che possono originarsi per esplosione (che porta allo sviluppo della rete olonica per successivi collegamenti esterni ad un nucleo di oloni generatori) o per implosione (la rete si sviluppa per allungamento progressivo dei percorsi, o per creazione di nuovi, all’interno di una rete generatrice primaria di oloni generatori);

• Orientate di tipo pull (olone terminale crea collegamenti con oloni a monte) e push (olone iniziale crea collegamenti con altri a valle);

• Reticolo chiusi, in tal caso non sia né un inizio né una fine; • Reticoli aperti, nei quali si hanno oloni iniziali, terminali e intermedi;

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Si distinguono vari tipi di reti razionali:1. Reti informative: utenti sono collegati tra

loro formando una rete nella quale le informazioni di ogni utente sono un olone che si connette con le informazioni degli altri utenti.

In questa prospettiva si innesta la realizzazione del Sistema archivistico nazionale (SAN), che è un sistema virtuoso di relazioni tra attori diversi della realtà archivistica del nostro Paese, impegnati nella costruzione del Portale Archivistico Nazionale (PAN). La Direzione Generale per gli Archivi gestisce, infatti, numerosi portali di accesso al patrimonio archivistico.

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2. Holonic Manufacturing System: in tale rete gli oloni di un dato livello sviluppano processi che derivano da quelli svolti dagli oloni ordinati prima o sotto e sono funzionali per i processi degli oloni ordinati dopo o sopra. L’olone è quindi un’unità operativa di un sistema produttivo autonoma (in grado di creare, attuare e controllare piani e strategie) e cooperante con gli altri nuclei con i quali sviluppa piani.

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3. Bionic Manufacturing System costituita da oloni operatori elementari raggruppati in moduli. Le varie unità operative sono legate tra loro da un articolato flusso di operazioni. Ogni unità ha due informazioni a disposizione: quale sia la porzione di modello completo che ognuna di essa deve realizzare e quali siano processi che le altre unità devono svolgere.

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4. Fractal Manufacturing System: è un’olarchia bottom up basata sulla suddivisione della responsabilità per gli obiettivi che ogni livello deve raggiungere: ogni livello ha un proprio obiettivo da raggiungere per il quale si rende necessario un coordinamento tra unità dello stesso livello e da tale raggiungimento dipende il successo delle unità superiori (il raggiungimento del loro obiettivo).

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5. Reti Interaziendali sono reti costituite da aziende autonome con differenti ruoli, operatività e localizzazione, ma con una stessa mission, vision e finalità business comuni che decidono di connettersi per realizzare un obiettivo comune condividendo risorse informazioni e competenze. Un’impresa guida stipula accordi e coordina le altre unità. In tale rete gli oloni non sono le aziende ma lo stock di informazioni, risorse e competenze da ognuna posseduta che vengono condivise. Si costituisce così un’azienda virtuale costituita da organizzazioni partecipanti. L’azienda olonica diventa quindi parte di una nuova struttura che non è però riconosciuta giuridicamente né formalizzata, ma virtuale.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

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BIBLIOGRAFIA:

- Koestler, A. (1967), The Ghost in the Machine , London, Arkana. - Koestler, A. (1972), The Roots of Coincidence , London, Hutchinson, (2nd ed. Paperback, 1973). - Koestler, A. (1978), Janus; A Summing up , New York, Random House. - Mella, P. (2009), The Holonic Revolution: Holons, Holarchies and Holonic Networks: The Ghost in the Production Machine, P a v i a Un i v e r s i t y P r e s s, Pavia. - Mella, P. (2014), Teoria del Controllo. Dal Sistem Thinking ai Sistemi di Controllo, Franco Angeli, Milano. - Smuts, J.C. (1926), Holism and Evolution , London, MacMillan. - Wilber, K. (1996), A Brief History of Everything , Shambhala, Boston & London (2nd ed. 2001). - Wilber, K. (2004a), Foreword to The Spirit of Conscious Business , in Kofman, F. at:<http://wilber.shambhala.com/html/misc/foreword-spirit.cfm >. - Wilber, K. (2004b), An Integral Age at the Leading Edge , at: <http://wilber.shambhala.com/html/books/kosmos/excerptA/part1.cfm >.