Glossario pedologico -"IPLA"

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INTRODUZIONE

Presupposto per una corretta comprensione di un linguaggio tecnico, qualora non del tutto acquisito, é la consultazione di uno specifico glossario, che può facilitare il compito anche agli “addetti ai lavori”. Trattandosi, come in questo caso, di suolo, si rende disponibile questo glossario pedologico. L’intento degli autori non nasconde anche il desiderio di favorire una più larga partecipazione in chi manifesti interesse a questa scienza: la Pedologia. Una scienza che sta dimostrando tutta la sua vitale importanza, anche nel quadro delle future strategie planetarie sulla salvaguardia ambientale. Il glossario pedologico del Settore Suolo, frutto di aggiornamenti e integrazioni che si sono succeduti nel corso degli anni, ancorché per sua natura imperfetto, e come tale in continua evoluzione, é uno strumento prezioso, intimamente legato alle Linee guida per l’attività pedologica (IPLA, 2001 e successivi aggiornamenti) dello stesso Settore, a cui fornisce un supporto esplicativo indispensabile sulla terminologia utilizzata. Questo glossario, cerca di utilizzare al meglio quanto é conosciuto: attinge, talora integra e assembla definizioni di altri autori e di altri glossari, non solo italiani, di più larga consultazione. Come tale, cerca di tradurre, in un linguaggio accessibile e con obiettivi pratici, una ricca terminologia non sempre chiara, completa e univoca sull’argomento.

EMISSIONE Firma Data

VERIFICA RSCQ Firma Data

APPROVAZIONE RS Firma Data

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A

Acidità Vedi Reazione.

Acqua capillare Frazione dell’acqua del suolo presente, come un film liquido, intorno alle particelle solide e nei micropori del suolo. La tensione superficiale è la forza che trattiene questa forma di acqua nel suolo.

Adesività Valutazione tattile di adesività tra le dita di un campione di suolo, dopo averlo manipolato. L’adesività é correlata alla tessitura.

Aerazione del suolo Scambio dell’aria tra suolo e atmosfera. L’aria in un suolo ben areato ha composizione simile a quella dell’atmosfera; l’aria in un suolo poco areato ha concentrazioni sensibilmente superiori di anidride carbonica ed inferiori di ossigeno rispetto a quella dell’atmosfera. Il volume d’aria contenuto in un suolo ben equilibrato deve equivalere a quello occupato dall’acqua e dalle particelle solide. Vedi anche Disponibilità di ossigeno.

Aggregazione (=nel suolo) Aggregato del suolo Processo in cui le particelle elementari (primarie) del suolo (sabbia, limo, argilla) vengono riunite, ad opera di forze di attrazione chimico-fisica e per intervento di sostanze prodotte dagli apparati radicali e dall’attività microbica e microbiologica. Organizzazione delle particelle fini del suolo nello spazio secondo masse di diversa forma e dimensione: granuli, blocchi, poliedri, prismi, lamelle, chiamati peds. L’organizzazione di tali aggregati costituisce la struttura del suolo.

Alcalinità Vedi Reazione.

Alfico (aggettivo) Termine della Soil Taxonomy (vedi) che si riferisce al fenomeno pedogenetico della lisciviazione delle basi e dell’argilla.

Alfisuoli La sillaba alf deriva da Al e Fe, simboli chimici di alluminio e ferro. Ordine di suoli della Soil Taxonomy che comprende tutti i suoli caratterizzati da un orizzonte di accumulo di argilla illuviale. A livello gerarchico inferiore (Sottordini e grandi gruppi) sono inclusi sia Alfisuoli relativamente giovani a profilo A-(E)-Bt, sia suoli molto pedogenizzati a glosse e fragipan, tipici dei terrazzi antichi, a profilo A-(E), Btx, Btc.

Gli Alfisuoli della pianura Piemontese attuale sono moderatamente adatti per l’agricoltura grazie alle buone riserve idriche contenute nei Bt e alle basi di scambio che non sono state completamente lisciviate, ma accumulate negli orizzonti profondi. Gli Alfisuoli dei terrazzi antichi Piemontesi invece sono poco adatti alle colture agrarie a causa della presenza di orizzonti compatti, falde sospese e bassa permeabilità, che rendono difficili le lavorazioni e abbassano la permeabilità.

Alluvium Materiali (frammenti grossolani, sabbie, limi o argille) depositati, per lo più in fase di esondazione, dai corsi d’acqua.

Alterazione Trasformazione fisico-chimica di rocce, minerali, sedimenti, suoli, per opera di agenti atmosferici (ossigeno,acidi organici e anidride carbonica) veicolati dall’acqua, con cambiamenti di colore, tessitura, forma. I minerali originari vengono parzialmente o totalmente sostituiti da prodotti secondari, cristallini o amorfi.

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Altitudine Distanza verticale di un punto dal livello medio del mare.

Antropico

Dal greco anthropos, uomo. Proveniente dalle attività dell’uomo. Aggettivo che trova svariate applicazioni, sia come termine generico, sia come specifico Ad esempio nella Soil Taxonomy serve per indicare l’epipedon condizionato nel tempo da attività umane (vedi epipedon anthropico) e il regime di umidità aquico indotto dalla irrigazione per sommersione (regime anthraquico)

Aquico Dal latino acqua = acqua. Termine della Soil Taxonomy. Indica il regime di umidità del suolo nel quale l’ossigeno libero, é virtualmente assente, poiché il suolo é saturato dalla falda freatica o dalla frangia capillare a questa sovrapposta. Vedi anche regime di umidità (= del suolo).

Argilla Particella elementare di suolo, con diametro inferiore a 0.002 mm.

Aridico/torrido Termine della Soil Taxonomy. Indica il regime di umidità del suolo presente normalmente in climi aridi, talora anche in climi semiaridi. Vedi anche Regime di umidità.

Associazione di suoli Tipo di Unità cartografica pedologica dove due o più Unità tipologiche di suolo sono associate geograficamente secondo una distribuzione spaziale nota, costante e caratteristica. Queste componenti sono cartografate come singola Unità a causa della scala della carta, ma potrebbero essere evidenziati singolarmente con un rilevamento a scala maggiore. All'interno di ogni delineazione cartografica, è essenziale che tutte le Unità tipologiche di suolo siano presenti, anche se in proporzioni sensibilmente variabili fra le diverse delineazioni. Unità tipologiche di suolo diverse da quelle principali sono ammissibili in misura non superiore al 25% se non limitanti le possibilità d'uso rispetto alle Unità tipologiche principali; se limitanti, le inclusioni non possono superare la misura del 15%.

Atlante Pedologico Raccolta dell e descrizioni delle Unità Cartografiche e delle Unità Tipologiche di Suolo. Di norma è il documento che accompagna la lettura della Carta dei Suoli.

Attitudine Capacità del suolo di ospitare con successo una determinata coltura agraria o forestale. Diversamente,come nella problematica sullo spandimento dei liquami, esprime criteri sull’opportunità o meno di effettuare tale pratica nel rispetto delle falde soggiacenti. Viene valutata con metodologia FAO illustrata nei seguenti documenti: FAO, 1976. A framework for land evaluation. Soils bulletin N°32 – FAO, 1983. Guidelines: land evaluation for rainfed agriculture. Soils bulletin N°52).

Attrezzatura pedologica di base Consiste in una serie di attrezzi “ad hoc” per lo scavo, la descrizione e il campionamento del profilo.

AWC (Available Water Capacity, Capacità di Ritenuta Idrica) Si riferisce alla massima quantità di acqua, utilizzabile dalla maggior parte delle colture, che un suolo è in grado di trattenere. E' data dalla differenza tra la quantità di acqua presente nel suolo, alla capacità di campo, e quella presente al punto di appassimento. E’ comunemente espressa come mm di acqua contenuta per cm di profondità di suolo e calcolata fino a 1,5 m di profondità, salvo presenza, più in superficie, di strati impenetrabili dagli apparati radicali.

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B

Bacino idrografico Insieme di punti che confluiscono le acque meteoriche nella stessa rete di drenaggio.

Bedrock Letto di roccia solida al suolo soggiacente, talvolta affiorante per processi erosivi della copertura sedimentaria.

C

Calcare attivo Frazione finemente suddivisa del calcare totale, suscettibile di solubilizzarsi rapidamente sotto forma di bicarbonato.

Calcare totale Rappresenta il quantitativo totale di carbonati presenti nella frazione del suolo inferiore a 2 mm.

Calcareo (suolo) Materiale pedologico ricco di carbonati che reagisce a freddo, con viva effervescenza, talora anche solo udibile, all’attacco con HCl (10%), o che contiene più del 2% di CaCO3 equivalente (carbonati totali, espressi come CaCO3).

Calcio scambiabile E' il catione basico normalmente prevalente sul complesso di scambio; valori ottimali di saturazione calcica sono compresi fra 60 e 80%, valori al di sotto dei quali si possono verificare carenze e al di sopra dei quali si hanno eccessi con conseguente inibizione dell'assorbimento di altri elementi quali magnesio, potassio e ferro da parte della vegetazione. Carenze di calcio e acidità del suolo vengono normalmente corrette mediante calcitazioni.

Capacità di campo Contenuto di umidità del suolo, espresso in percentuale rispetto al peso secco, dopo che l’acqua gravitazionale, o l’acqua libera, si è allontanata.

Capacità di scambio cationico (C.S.C.) Quantità di cationi scambiabili che il complesso adsorbente del suolo è capace di trattenere. Viene espressa in milliequivalenti per 100 g di terra fine (meq/100g). Dipende sia dalla quantità e dal tipo di argilla sia dalla ricchezza in sostanza organica del suolo.

Capacità d’uso (Land Capability) Sistema di classificazione delle Terre basato sulle principali limitazioni d’uso messo a punto dal Soil Conservation Service degli Stati Uniti (Klingebiel e Montgomery, 1961) . Con questo approccio, si classificano migliori quelle Terre che possiedono un ventaglio colturale più ampio.

Capacità in acqua disponibile Vedi AWC.

Capacità protettiva Definizione messa a punto dal Soil Survey inglese (Hollis et al.). Esprime la capacità del suolo di proteggere, dal ruscellamento e dalla percolazione di inquinanti, la rete idrografica superficiale e la falda/e sotterranee.

Caratteri del suolo Attributi semplici del suolo che possono rilevarsi mediante valutazione diretta: come la misura della sua profondità o la valutazione del suo colore.

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Carbonio (= organico) Carbonio contenuto nell’humus e nella sostanza organica in decomposizione in un orizzonte del suolo. Viene misurato in laboratorio mediante attacco del campione con energici ossidanti.

Carte di lavoro Basi topografiche utili per il rilevamento di campagna sulle quali possono essere corretti e modificati i limiti pedologici riportati dalla fotointerpretazione. Una volta completato il lavoro di campo, vengono inviate alla digitalizzazione.

Cartografia dei suoli (Carta dei Suoli) Trasposizione su base geografica delle geometrie delle Unità Cartografiche Pedologiche (vedi), identificate da una sigla collegata ad una legenda di descrizione.

Catena Sequenza di suoli nel paesaggio originatisi da una stessa tipologia litologica ma che hanno differenti posizioni rispetto alla morfologia del territorio ed al reticolo idrografico. Sovente questi suoli presentano differenti gradi di evoluzione pedogenetici.

Catione Ione che possiede una carica elettrica positiva. I più comuni cationi basici del suolo sono calcio, potassio, magnesio, sodio; i più comuni cationi acidi del suolo sono idrogeno ed alluminio.

Cementazione Valuta il grado di resistenza alla rottura di un cubetto di suolo di lato 3 cm immerso per un’ora in acqua.

Chroma Intensità o purezza di colore di un orizzonte o di una figura pedogenetica, crescente in ragione inversa alla quantità di grigio mescolato al colore di base (Cfr. la codifica nelle Tavole colorimetriche”Munsell Soil Color Charts”). Viene indicata da un numero arabo, separato dal precedente mediante il segno/.

Classificazione pedologica Catalogo sistematico dei suoli secondo criteri e principi specifici. La tassonomia pedologica, risente ndo ancora delle diverse impostazioni delle più importanti scuole di scienza del suolo (Stati Uniti, Francia e Russia), non si propone con un linguaggio unico e univoco, come le più universalmente riconosciute classificazioni di Linneo per il mondo animale e vegetale.

Attualmente le classificazioni più utilizzate sono la Soil Taxonomy dell’USDA (vedi) e il WRB (vedi), anche se ancora oggi sono diffusi termini e criteri desunti dalle vecchie classificazioni nazionali (Francia, Germania, Russia, ecc.)

C/N Rapporto carbonio organico/azoto totale in un orizzonte del suolo. Il rapporto é un indice del grado di decomposizione della sostanza organica nei suoli minerali. Un humus ben decomposto ha un rapporto C/N compreso fra 8 e 10, mentre valori superiori del rapporto denunciano una lenta decomposizione della sostanza organica e valori inferiori, una rapida mineralizzazione.

Colluviale/Colluvium Materiale trasportato da acqua di ruscellamento diffuso, o disceso per gravità, e deposto lungo un versante o al suo piede. I depositi colluviali sono in genere costituiti da clasti di forma angolosa e con composizione correlata a quella delle formazioni geologiche affioranti a monte.

Colore Munsell Sistema per la designazione del colore di un orizzonte del suolo o di una sua parte. I colori del suolo vengono codificati per confronto con le Tavole colorimetriche”Munsell Soil Color Charts”, nelle quali essi sono espressi dalla combinazione di tre variabili: colore (hue), luminosità (value) e saturazione (chroma). hue= gamma o colore spettrale dominante, indicato da un numero intero o decimale, seguito da una o due lettere maiuscole(per esempio10YR). Value= luminosità relativa del colore, indicata da un numero arabo.

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Chroma= intensità o purezza relativa del colore, indicata da un numero arabo, separato dal precedente mediante il segno/. Ad esempio, il colore giallo rossastro di un orizzonte sarà designato dalla sigla 7.5YR7/8 (dove 7.5YR é la hue, 7 il value, 8 il chroma).

Complesso di scambio Insieme dei siti sulle superfici delle particelle solide del suolo (soprattutto sostanza organica, minerali argillosi, ossidi e sesquiossidi) aventi carica elettrica, e di conseguenza potenzialmente disponibili per l'adsorbimento di ioni (cationi e anioni). La carica netta delle superfici del suolo è negativa, quindi l'adsorbimento avviene prevalentemente a carico dei cationi. I cationi adsorbiti con maggiore frequenza sul complesso di scambio sono: calcio, magnesio, potassio, sodio (basici in ordine di frequenza), idrogeno, alluminio (acidi in ordine di frequenza). L'equilibrio degli ioni sul complesso di scambio è regolato essenzialmente dal pH e dalla composizione chimica della soluzione circolante, e quindi dalle reazioni che influiscono su di esso. Nei suoli calcarei l'equilibrio è determinato dalla dissoluzione del carbonato di calcio (o di calcio e magnesio se dolomitici), quindi il pH è basico, in soluzione è molto elevata la concentrazione di calcio, che dunque è il catione prevalente sul complesso di scambio. Seguono gli altri cationi basici: magnesio, potassio, sodio; la percentuale di saturazione in basi del complesso è molto elevata, fino al 100%, mentre è minima la percentuale di saturazione acida. Nei suoli serpentinitici il catione prevalente sul complesso di scambio è il magnesio, dato l'elevato contenuto nel parent material, ma la sua concentrazione nella soluzione del suolo non raggiunge mai i livelli del calcio nei suoli calcarei, data la velocità di dissoluzione del serpentino molto più modesta rispetto a quella dei carbonati. Nei suoli acidi il catione prevalente sul complesso di scambio è l'idrogeno, dunque è elevata la percentuale di saturazione in basi proporzionalmente al pH e scarsa la presenza di basi di scambio sul complesso. L'alluminio è significativamente presente sul complesso di scambio soltanto a pH inferiore a 3. I cationi basici tendono ad essere asportati dal suolo per lisciviazione tanto più quanto più il suolo è acido; calcio, magnesio e potassio, rientrando nella nutrizione dei vegetali, vengono asportati dalle colture e nei suoli agricoli vanno reintegrati con concimazioni ed ammendamenti.

Complesso di suoli Unità cartografica pedologica dove due o più Unità tipologiche di suolo sono disposti secondo un modello di distribuzione molto intricato o con percentuali così modeste da non rendere possibile la loro rappresentazione separata alla scala della carta o a scale maggiori. All'interno di ogni delineazione cartografica, è essenziale che tutte le Unità tipologiche di suolo siano presenti, anche se in proporzioni sensibilmente variabili fra le diverse delineazioni. Unità tipologiche di suolo diverse da quelle principali sono ammissibili in misura non superiore al 25% se non limitanti le possibilità d'uso rispetto alle Unità tipologiche principali; se limitanti, le inclusioni non possono superare la misura del 15%.

Concentrazioni Cristalli, noduli, concrezioni o masse di diverse dimensioni, spessore, consistenza e colori, costituiti da accumulo di composti di varia natura o da particelle di suolo cementate. La composizione di molte concentrazioni è differente dalla composizione delle circostanti particelle di suolo. Nella composizione delle concentrazioni, il carbonato di calcio e gli ossidi di ferro e manganese, sono molto comuni.

Concrezione Corpo coerente, di genesi geologica o pedologica, costituito da sostanze distribuite concentricamente attorno ad un nucleo (struttura "a cipolla"). Le concrezioni possono essere carbonatiche, gessose, ferro-manganesifere, ferruginose, saline. Meno frequentemente si producono anche concrezioni di silicati. Vedi anche Concentrazioni.

Condizioni aquiche Termine della Soil Taxonomy. Evidenze di periodiche condizioni di saturazione idrica del suolo e di condizioni riducenti; si manifestano per presenza di screziature, di accumuli di ossidi di Ferro e Manganese.

Conducibilità ( elettrica del suolo) Proprietà di un campione di suolo, di trasmettere la corrente elettrica: Viene espressa in dS/m o in mS/cm. Vedi Salinità.

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Conducibilità idraulica satura (Ksat/Permeabilità) del suolo E’ la capacità del suolo di essere attraversato dall'acqua con moto verticale verso il basso. Salvo diversa indicazione la permeabilità si riferisce alla velocità del flusso dell'acqua attraverso il suolo saturo, in direzione verticale. Il valore riportato nella descrizione dei suoli è relativo allo strato più lentamente permeabile presente nel suolo o nella parte più superficiale del substrato.

Cono/conoide alluvionale Figura morfologica dove il principale agente di formazione é l’acqua, con trasporto di massa (debris flows e mudflows) per erosione. La conoide si irradia a ventaglio, allo sbocco vallivo del corso d’acqua, raccordandosi alla superficie meno inclinata sottostante..

Cono detritico Figura morfologica dove il principale agente di formazione é la gravità.

Consistenza Si riferisce all'intensità ed alla natura delle forze di coesione ed adesione del suolo, alla sua resistenza ad essere frantumato meccanicamente, ad essere deformato oppure rotto. Si descrive in campagna descrivendone la facilità di manipolazione fra le dita e la sensazione che il suolo trasmette attraverso le seguenti valutazioni: resistenza, cementazione, adesività e plasticità.

Consociazione Tipo di Unità cartografica pedologica all'interno della quale almeno il 50 % dei pedon di ogni delineazione appartengono alla medesima Unità tipologica di suolo. Nelle restanti parti delle delineazioni le Unità tipologiche di suolo sono così simili al suolo dominante che, a livello tassonomico, le differenze non sono rilevanti in modo significativo. Le inclusioni di suoli dissimili, all'interno di tale tipo di Unità cartografica, non devono superare il 15% se tali differenze sono limitanti per le possibilità d'uso dei suoli, altrimenti possono giungere fino al 25%.

Copertura pedologica Insieme dei suoli che coprono la superficie terrestre; equivale alla terminologia anglosassone "Soil cover".

Cristallo Accumulo di materiali nel suolo sotto forma di cristalli di Sali (Cloruri, Solfati) o di Gesso. Vedi anche concentrazioni.

Cutans Vedi Pellicole di argilla.

D

Dato pedologico Prodotto grezzo dell’attività di un rilevatore pedologo o di un analista pedologo sul territorio. Il dato pedologico è sempre costituito da una componente geografica (coordinate di un punto) e da una componente pedologica (caratteri e proprietà del suolo).

Decarbonatazione Dissoluzione chimica dei carbonati negli orizzonti del suolo e/o nelle rocce carbonatiche sottostanti ad esso, per azione di acque meteoriche ricche di CO2. Il carbonato passa allo stato di bicarbonato solubile e viene rimosso per lisciviazione.

Deflusso di base Parte delle precipitazioni sui versanti che si infiltra in profondità e raggiunge direttamente il canale di deflusso principale.

Deflusso diretto Definito anche direct flow, è la parte del deflusso che scorre in superficie e costituisce la quota d’acqua che eccede le capacità iniziali di intercettazione, infiltrazione e stoccaggio in superficie.

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Deflusso ipodermico Porzione della precipitazione che si infiltra per alcuni centimetri sotto la superficie del suolo e scorre fino a raggiungere il canale di drenaggio. Questa quota di acqua può anche eventualmente riapparire in superficie nelle parti più basse dei versanti e scorrere fino al canale. Può anche definirsi ruscellamento sottosuperficiale o interflow.

Delineazione cartografica Area chiusa da una linea in una carta tematica, avente una sigla di riferimento in legenda.

Densità del suolo Vedi Peso specifico reale e Peso specifico apparente.

Diagnostico (orizzonte =; carattere =) Orizzonte o proprietà chimica, fisica, morfologica (colori,profondità, volumi, densità, etc.), definiti qualitativamente e quantitativamente, e ritenuti, nelle classificazioni tassonomiche, essenziali per la identificazione del tipo di suolo.

Disponibilità di ossigeno Si riferisce alla disponibilità di ossigeno per l'attività biologica nel suolo; é valutata in base alla presenza di acqua libera o di imbibizione capillare, a tracce di idromorfia, etc.

Drenaggio del bacino idrografico Insieme dei deflussi idrici meteorici all’interno di un bacino. I deflussi si suddividono in: deflusso di base, deflusso ipodermico e deflusso diretto.

Drenaggio del suolo Infiltrazione dell’acqua nel suolo per effetto della gravità. Si riferisce alla frequenza e alla durata del periodo di saturazione totale o parziale del suolo durante il periodo di crescita delle piante. E’ correlato direttamente alla disponibilità di ossigeno nel suolo.

Drenaggio superficiale Vedi Runoff

Dystric (Dystrico) Termine della Soil Taxonomy, utilizzata anche da altre classificazioni (WRB, Fao-Unesco). Attributo di un suolo avente un tasso di saturazione basica inferiore al 50%, fra 20 e 50 cm di profondità.

Duripan Orizzonte diagnostico fortemente cementato da silice illuviale. Meno del 50% dei frammenti seccati all'aria di un duripan si sciolgono in acqua o in HCl, ma più del 50% si scioglie in immersioni alternate acido-alcaline.

E

Ecopedologica (Carta) d’Italia La creazione di un sistema informativo territoriale sui pedopaesaggi a scala nazionale voluto dal Ministero dell’Ambiente Italiano in convenzione con l’Ufficio Europeo del Suolo porta alla realizzazione di una prima approssimazione della Carta Ecopedologica d’Italia a scala 1:250.000, nella cui legenda sono riportate le definizioni dei principali pedopaesaggi (vedi) italiani.

Ecosistema Complessa organizzazione biologica composta da diverse componenti naturali in equilibrio reciproco. Include organismi viventi e mondo abiotico, con cui l’uomo interagisce portando in taluni casi fattori di modifica ed alterazione così gravi da pregiudicare la stabilità dei cicli naturali della, vita sulla terra.

Effervescenza all'HCl Si riferisce al test di campagna utilizzato per rilevare la presenza di carbonato di Calcio nel suolo. Si esegue facendo gocciolare poche gocce di acido cloridrico (concentrazione al 10%) su un frammento di suolo,

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osservandone l'effervescenza prodotta (vedi Calcare totale). Questo test non é significativo per tenori in CaCO3 superiori al 10%.

Elementi nutritivi Qualsiasi elemento assorbito dalle piante ed essenziale per il loro sviluppo. I principali nutrienti sono azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, zolfo, ferro, manganese, rame, boro e zinco tra quelli ottenibili dal suolo, e carbonio, idrogeno e ossigeno tra quelli ottenibili dall’aria e dall’acqua.

Elemento territoriale (o di terre) Tratto della superficie terrestre individuabile per una caratteristica combinazione di caratteri, proprietà o processi litologici, morfologici, climatici, pedologici, vegetazionali ed antropici alla scala di dettaglio (in genere 1:10.000). Possiede di solito un certo grado di omogeneità pedologica, per cui dovrebbe essere costituito da una fase di serie, ma dove il paradigma suolo-paesaggio non è vero, ad esempio in presenza di paleosuoli o di suoli intensamente modificati dall'uomo, può contenere più fasi di una stessa serie o anche di serie diverse. Eluviale (orizzonte =) Orizzonte fisicamente e chimicamente impoverito dalla perdita di sostanze che hanno subito una rimozione, in soluzione o in sospensione, e che sono state accumulate in orizzonti sottostanti o sono state allontanate con le acque di percolazione.

Eluviazione Migrazione, discendente o obliqua, di sostanze in sospensione o soluzione, all’interno del profilo, con conseguente formazione di un orizzonte eluviale, sovrapposto ad un orizzonte illuviale.

Endosaturazione Si determina quando il suolo è saturo d'acqua in tutti i suoi orizzonti fino alla profondità di 2 metri.

Entico (aggettivo), Entisuoli (ordine dei suoli della Soil Taxonomy) Termine della Soil Taxonomy: dall’inglese recent.: suolo molto giovane senza orizzonti diagnostici. Identifica suoli ai primi stadi dello sviluppo tipico del grande gruppo o del sottordine. Suoli caratterizzati da una limitata espressione dei processi pedogenetici e, in genere, da un orizzonte superficiale povero di sostanza organica, chiaro e sottile posto al di sopra di substrati litoidi compatti o di depositi alluvionali recenti. L’assenza di orizzonti può essere dovuta alla mancanza di un tempo sufficientemente lungo per la loro formazione o al tipo di roccia madre. In Piemonte gli Entisuoli delle zone montane e collinari possono essere tra i suoli più poveri dal punto di vista della produttività agricola potenziale. D’altra parte gli Entisuoli a tessitura sabbioso-fine delle pianure alluvionali possono essere fra i suoli più altamente produttivi per l’agricoltura, grazie alla facilità di lavorazione. all’alto contenuto nutritivo e all’ampia disponibilità d’acqua nel suolo.

Epipedon Termine della Soil Taxonomy, tratto dal greco epi = sopra e pedon = suolo, per indicare un orizzonte diagnostico formatosi sulla superficie del suolo o nei pressi della stessa. Gli epipedon non coincidono unicamente con orizzonti A, ma possono giungere a comprendere, del tutto o in parte, l'orizzonte B illuviale, qualora la sostanza organica sia consistentemente presente. Segue l’elenco dei principali epipedon previsti dalla Soil Taxonomy:

Epipedon antropico Epipedon simile all’epipedon mollico, ma con P2O5>250 ppm.

Epipedon histico Dal greco histos = tessuto. Epipedon con sostanza organica >18% e di norma, ma non necessariamente, con condizioni aquiche del profilo del suolo.

Epipedon plaggen Dal germanico plaggen = zolla erbosa. Epipedon di spessore 50 cm o più, generato da apporti organici (liquame, letame) continui nel tempo.

Epipedon mollico Dal latino mollis = soffice. Epipedon con colore Munsell value < 5 con suolo secco, o < 3 con suolo umido; contenuto in P2O5 <250 ppm, in Carbonio organico >0,6% e saturazione in basi > 50%.

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Epipedon ochrico Dal greco ochros = chiaro. Epipedon con colore Munsell value >5 per suolo secco, o >3 per suolo umido e scarso contenuto in sostanza organica.

Epipedon umbrico Dal latino umbra = ombra. Epipedon simile al mollico, ma caratterizzato da una maggiore acidità e una saturazione in basi < 50%.

Episaturazione Si determina quando il suolo è saturo d'acqua entro i primi 2 metri.

Erodibilità Attitudine intrinseca del suolo a subire erosione idrica. Si misura attraverso l’abaco di Wischmeier a partire da determinati dati analitici.

Erosione L’asporto del suolo a causa di svariati agenti quali acqua, vento, ghiaccio e gravità. Nel caso di azione dell’acqua si può parlare di erosione laminare (sheet erosion) o per solchi più o meno profondi. (rills e gullies).

Eutro (Eutric, Eutrico) Dal greco eu = buono e trofé= nutrimento. Prefisso della Soil Taxonomy, utilizzato poi da altre classificazioni, che indica una buona riserva di elementi nutritive nel suolo. In particolare viene usato per classificare suoli calcarei o con un tasso di saturazione basica di almeno il 50%

Evapotraspirazione Perdita di acqua per evaporazione dalla superficie, da fessure e crepacciature del suolo e per traspirazione dalle piante

F

Falda permanente Si identifica, in un contesto pedologico, con la prima falda libera o falda freatica.

Falda temporanea Può manifestarsi in corrispondenza di strati impermeabili in vecchie superfici terrazzate (paleosuoli), per accumulo di acque meteoriche. Tende stagionalmente ad esaurirsi per fenomeni di evapotraspirazione.

Famiglia tessiturale

Termine della Soil Taxonomy utilizzato per raggruppare classi di tessitura, tenendo conto anche della percentuale di scheletro presente nel suolo.

FAO-Unesco Carta Mondiale dei Suoli (scala 1:5 000 000): pubblicata dal 1974 al 1978, è stata aggiornata e digitalizzata dall’ESRI nel 1992. Comprende 1650 unità cartografiche differenti. Il numero delle classi di tipi di suolo che compone la Legenda della Carta dei Suoli FAO è 106, raggruppati in 26 grandi categorie. E’ stata utilizzata come primo riferimento per la redazione del WRB (vedi).

Farmland Terre agricole, che comprendono: seminativi, prati-pascoli, superfici forestali e altre forme rurali d’uso del suolo.

Fase di suolo Le fasi costituiscono le "facies" geografiche e di uso riconducibili ad una stessa serie. Le fasi non individuano importanti differenze di paesaggio rispetto a quello della serie a cui appartengono, così come non se ne distinguono a livello tassonomico. E’ quindi una suddivisione che può essere applicata ai diversi livelli della classificazione del suolo secondo l’USDA (Serie, Famiglie, Sottogruppi, ecc.) basata su elementi che condizionano l’uso e la gestione di quel suolo.

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I più comuni attributi che individuano le fasi sono la tessitura o la pietrosità dell’orizzonte superficiale, la presenza di strati organici di superficie, la rocciosità, la pendenza, la profondità del suolo, il diverso substrato, la presenza / assenza di falda, la salinità o sodicità, la fisiografia, lo spessore degli orizzonti, l’erosione, il clima, l’inondabilità.

Fattori della morfogenesi Sono rappresentati dalle forze endogene (sismica, vulcanica, bradisismo), dalla roccia, dal clima, dagli organismi (incluso l'uomo), dal tempo e dall'intensità con cui agiscono.

Fattori della pedogenesi Sono rappresentati dalla, roccia, dal clima, dagli organismi (incluso l'uomo), dalla morfologia, dal tempo e dalle loro interazioni.

Fertilità del suolo Giudizio globale qualitativo basato su parametri stazionali, morfologici e fisico-chimici, riguardante la capacità di un suolo di sostenere lo sviluppo vegetativo , sia per la produzione agroforestale, sia dal punto di vista naturalistico.

Fisiografia Aspetto assunto dalla superficie terrestre per effetto della morfogenesi.

Fluviale (deposito =) Sedimento depositato da un corso d’acqua e composto da materiali a diversa granulometria, da finissima a grossolana, con giacitura orizzontale e generalmente stratificata.

Fluvioglaciale (deposito =) Insieme di materiali trasportati dai ghiacciai e quindi ripresi e risedimentati da corsi d’acqua alimentati dallo scioglimento dei ghiacci. La composizione granulometrica evidenzia la presenza di clasti isolati, di elevate dimensioni, immersi in una più minuta matrice.

Fosforo assimilabile Nei suoli naturali il contenuto in fosforo totale è spesso elevato; tuttavia la frazione "assimilabile" o "disponibile" (assorbibile da parte dei vegetali) è spesso inferiore al fabbisogno agronomico. Tra i fattori che maggiormente contribuiscono all'immobilizzazione di questo elemento troviamo il carbonato di calcio, in presenza del quale tende a precipitare sotto forma di fosfato tricalcico insolubile (motivo per cui nei suoli calcarei si consiglia la concimazione frazionata a piccole dosi al momento dell'utilizzo da parte della coltura), gli ossidi di ferro e di alluminio, sulle cui superfici tende ad essere adsorbito in forma relativamente stabile. Secondo l'Osservatorio Pedologico italiano in base al contenuto in fosforo assimilabile i suoli si distinguono in: ben dotati (>20 mg/kg); sufficientemente dotati (10-20 mg/kg), scarsamente dotati (<10 mg/kg). Gran parte dei suoli agricoli non calcarei della pianura piemontese tuttavia contengono quantità molto elevate di fosforo assimilabile per effetto delle ripetute concimazioni nei tempi passati, per cui viene effettuata soltanto la concimazione di "start up" localizzata alla semina.

Fotografia pedologica Prezioso documento visivo che testimonia lo scavo e il profilo di suolo. E’ obbligatorio accompagnare la foto del profilo con quella del suo paesaggio. L’uso dell’immagine in digitale consente di trattare la foto come file dati direttamente nel Sistema Informativo Pedologico.

Fragipan Dal latino fragilis = fragile. Orizzonte diagnostico sottosuperficiale cementato ma fragile, a bassa porosità e modesto contenuto di sostanza organica, basso o moderato contenuto in argilla, ma alto in limo o sabbia molto fine. Quando secco, il fragipan è molto duro ed ha una più alta densità apparente degli orizzonti sovrastanti; quando umido, tende a rompersi improvvisamente se sottoposto a pressioni piuttosto che a deformarsi lentamente. Nel fragipan l’approfondimento radicale é molto ostacolato o impedito.

Franco Suolo che contiene il 7-27 % di particelle di argilla, il 28-50 % di particelle di limo e meno del 52 % di particelle di sabbia. Vedi anche Tessitura.

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G Genesi del suolo: vedi Pedogenesi

Geografia del suolo Elementi descrittivi della presenza, frequenza, posizione e limiti di un suolo nel paesaggio, come, ad esempio, all'interno di un elemento territoriale.

Geomorfologia Descrizione e interpretazione del rilievo terrestre attuale, alla luce della sua evoluzione.

Ghiaia Elemento litoide di forma prevalentemente arrotondata, modellato dall’azione di acque correnti, con dimensioni comprese fra 20 e 75 mm.

Gley Termine della lingua russa, significante letteralmente: massa di terra fangosa. E’ un orizzonte di suolo formatosi nella zona di oscillazione o di permanenza della falda freatica, con alternanze di aerobiosi e anaerobiosi. Durante le prime il Fe precipita in forma ferrica, producendo screziature ferruginose; durante le seconde, il Fe precipita in forma ferrosa, concentrandosi in screziature e macchie verdastre o bluastre. Tale fenomeno interessa anche il Mn.

Vedi anche Concentrazioni.

Glosse Evidenze della degradazione di un orizzonte argillico; di forma allungata verso il basso, le glosse sono costituite in parte da particelle dell'orizzonte soprastante da cui sono stati traslocati per eluviazione, l'argilla e gli ossidi di Fe. Insieme con le porzioni non eluviate costituiscono l’orizzonte glossico.

Grado di fiducia Grado di approssimazione nel fornire informazioni reali riguardo: il tipo, il numero e la distribuzione di suoli presenti in una delineazione o Unità cartografica, la precisione dei limiti geografici, la confidenza della classificazione tassonomica di un suolo, l'attribuzione delle sue qualità e la valutazione delle attitudini e limitazioni d'uso.

Gruppo indifferenziato Tipo di Unità cartografica pedologica in cui le aree delineate sono composte da due o più taxa non associati nel paesaggio secondo un modello coerente e costante. In ogni delineazione cartografica è presente almeno uno dei componenti, alcuni possono averli tutti. Sono suoli che si includono nella stessa Unità per uso delle terre uguale o molto simile, a causa di aspetti superficiali comuni (pendenza, pietrosità, inondabilità, etc.).

Gruppo non associato Tipo di Unità cartografica pedologica in cui le aree delimitate sono composte da due o più taxa che hanno differenti attitudini all’uso e la loro distribuzione nel paesaggio non è conosciuta. Il loro uso è ammesso, in misura comunque limitata, nelle carte a piccola scala (> 1:250.000), oppure nelle prime fasi di ricognizione di un normale rilevamento pedologico a scala 1:50.000.

Gullies Incisioni profonde sulla superficie del suolo determinate dall’incedere del processo erosivo. La presenza di tali incisioni ostacola le normali pratiche agricole e rende via via più instabile il versante. I gullies possono essere eliminati unicamente con onerosi interventi di risistemazione del versante.

H

Hapl (prefisso) Dal greco haplous = semplice. Indica uno sviluppo non molto spinto, degli orizzonti diagnostici, caratteristici del grande gruppo a cui si riferisce.(Soil Taxonomy).

Histosuoli

Dal greco “Histos”, tessuto.

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Ordine di suoli della Soil Taxonomy che comprende tutti i suoli organici.

Si formano per la maggior parte su torbiere o da materiali organici costituiti da resti di piante più o meno decomposte accumulate in acqua. Alcuni però si sono formati anche sulla lettiera dei boschi o su muschio o su entrambi, in un clima fresco, sempre umido e con un buon drenaggio. In Piemonte la loro estensione è attualmente molto limitata; probabilmente in un passato neanche troppo remoto in zone depresse e paludose questi suoli erano molto più diffusi: tracce di “paleohistosuoli” sono riconoscibili nel Cuneese, dove sovente si trovano orizzonti organici sepolti ricchi di materiali vegetali “fossili”.

Hue Gamma o colore spettrale dominante, di un orizzonte pedologico o di una figura pedogenetica, codificato da un numero associato ad una o due lettere maiuscole. (Cfr. la codifica nelle Tavole colorimetriche”Munsell Soil Color Charts”). Vedi anche colore.

Humus Sostanza colloidale amorfa, di colore da giallo bruno scuro fino a nero, prodotta dalla trasformazione dei materiali organici del suolo e successiva resintesi polimerizzante. Può essere parzialmente estratta dal suolo e frazionata nei suoi componenti: acidi umici, acidi fulvici, umina. La frazione più resistente alla biodegradazione é quella legata alle argille, dalle quali non é separabile per via meccanica.

I

Illuviazione Movimento di sostanze diverse attraverso il profilo pedologico, da un orizzonte soprastante, che ne risulta impoverito, ad uno sottostante, che ne viene arricchito. Vedi anche Eluviazione.

Inceptisuoli

Ordine di suoli della Soil Taxonomy che comprende tutti i suoli caratterizzati dalla presenza di deboli segni di alterazione pedogenetica (dal latino incipere, iniziare). Carattere diagnostico è la presenza dell’orizzonte cambico in cui non è più riconoscibile la struttura della roccia madre. Può essere definito in modo univoco dalle seguenti proprietà 1) è formato per l’alterazione o concentrazione di sostanze, ma senza l’accumulo di materiali trasportati da altro luogo ad eccezione dei minerali carbonatici o della silice amorfa; 2) le tessiture sono più fini di quelle sabbioso franche; 3) il suolo contiene alcuni minerali alterabili, 4) La proprietà 3) è quella che dà il nome al tipo di suolo, perché specifica che l’evoluzione del suolo non è ancora completata, essendoci minerali che ancora potrebbero subire ulteriori alterazioni.

Suoli poco evoluti come gli Inceptisuoli si ritrovano diffusamente in tutto il Piemonte, in quanto nel territorio regionale, caratterizzato da un’elevata percentuale di rilievi e di corsi d’acqua ad elevata energia, prevalgono erosione e trasporto. a discapito di fattori che accelerano la pedogenesi e portano più rapidamente alla formazione di suoli evoluti.

Incoerente (materiale =) Materiale del suolo, privo di struttura, molto friabile, soffice o sciolto.

Indice d'incrostamento superficiale Indicatore della propensione al collasso degli aggregati strutturali, per lo più in suoli agrari, nei primi centimetri dell’orizzonte più superficiale. L’indice é strettamente correlato alle componenti tessiturali presenti.

Infiltrabilità Velocità di penetrazione dell’ acqua in un suolo, nella sua verticale. Normalmente viene espressa in cm/h.

Infiltrazione Penetrazione verso il basso dell’ acqua in un suolo.

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Informazione Pedologica Dato sintetico derivante dal rilevamento dei suoli. Di norma le informazioni pedologiche sono costituite da una componente geografica (Carta dei Suoli o altre rappresentazioni), e da una componente descrittiva, oltre che numerica, che sintetizzano, ai diversi livelli di approfondimento, le conoscenze acquisite sulle caratteristiche e proprietà del suolo. Possono peraltro prodursi informazioni pedologiche senza necessariamente intervenire negli aspetti cartografici (Inventari pedologici).

Inondabilità Probabilità che una certa Unità cartografica o parte di essa, possano venire inondate nel corso dell’anno. Tale probabilità è abitualmente indicata con l’uso del suo reciproco, dando origine al parametro del tempo di ritorno dell’evento alluvionale.

Interferenza con le lavorazioni Esprime il grado di disturbo esercitato dalla tessitura e dalla pietrosità del suolo nei confronti delle normali lavorazioni.

Interflow Vedi Ruscellamento sottosuperficiale.

K

K(sat) Vedi Conducibilità idraulica satura.

L

Land Concetto di origine slavo-germanica, indicante un suolo con il proprio clima, con la sua posizione morfologica e la sua collocazione geologica; l'insieme di questi fattori ha poi influenzato (ed è stato influenzato) lo sviluppo di una ben precisa comunità vegetale ed animale, ed ha permesso certe forme di utilizzazione antropica. Nel concetto di land, sono compresi anche questi fattori; così come i risultati fisici di passati interventi antropici, quali bonifiche o eliminazione della vegetazione naturale. Per contro, in questa definizione non rientrano le caratteristiche economiche e sociali presenti.

Lavorabilità Esprime la maggiore o minore facilità con cui possono essere effettuate nel suolo le normali pratiche agricole. Si descrive in campagna con la stima delle possibili interferenze, anche dei tempi di attesa per la ripresa dei lavori, dopo piogge, per tessiture del suolo non ottimali.

Legenda (= della Carta Pedologica)

Descrizione sintetica delle unità geografiche rappresentate in carta

Limo Particella di suolo con diametro compreso tra 0.05 mm e 0.002 mm. (classificazione USDA) Il limo può venire suddiviso ulteriormente in limo grossolano (0.05 mm-0.02mm) e limo fine (0.02 mm-0.002 mm).

Lisciviazione Processo di trascinamento meccanico, da parte dell’acqua gravitazionale ed in condizioni di pH debolmente acido, o decisamente acido, ma con scarsa aerazione, delle particelle fini disperse (argille e ossidi di ferro ad esse legate), dagli orizzonti superiori eluviali, agli orizzonti profondi illuviali, dove l’argilla può formare argillans e costituire un orizzonte argillico.

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Litico (aggettivo) Dal greco lithos = pietra. Indica un suolo con presenza di roccia in posto o abbondanza di scheletro molto superficiali.

Litologia Tipo di roccia da cui prende origine un suolo.

Litocromico (colore) Colore del suolo determinato dalla prevalenza di frammenti litici inalterati nell’orizzonte interessato.

Loess. Dal tedesco loess, inglese loose, significa inconsolidato. Deposito di natura eolica costituito prevalentemente da limo fine.

M

Macropori Pori del suolo con diametro compreso fra 75 micrometri e 5 millimetri.

Magnesio scambiabile Catione del complesso di scambio che condiziona la fertilità del suolo per il ruolo fondamentale che svolge nella fisiologia vegetale. Valori di saturazione magnesiaca ottimali sono compresi fra 10 e 20% del complesso di scambio, al di sotto di questo intervallo si possono verificare fenomeni di carenza, al di sopra fenomeni di eccesso con inibizione dell’assorbimento da parte dei vegetali di altri cationi importanti come il calcio e il potassio. Nei suoli serpentinitici e in genere derivanti dalla famiglia delle cosiddette “pietre verdi”, prevale il Mg con gravi squilibri nutrizionali dovuti alla carenza indotta di calcio. Il rapporto Ca/Mg nella soluzione di un suolo chimicamente equilibrato deve essere circa pari a 5. Viene apportato con fertilizzazioni di calce magnesiaca.

Marna Roccia marina tenera, di origine sedimentaria; di transizione tra calcari e argille. In Piemonte localmente denominata tù = tufo.

Massa Accumulo poco o nulla cementato di Fe-Mn, carbonati, silicati, gesso o altri sali. Si riconosce per l’aspetto"soffice". Vedi anche Concentrazioni.

Materia organica Vedi Sostanza organica.

Materiali pedologici

Sostanze presenti in orizzonti pedologici con caratteri peculiari tali da costituire fattore diagnostico. Ecco alcuni esempi tratti dalla Soil Taxonomy:

Materiali albici Materiali da cui l'argilla e gli ossidi di Ferro sono stati in gran parte rimossi, così che il colore dei materiali è costituito in gran parte dalle particelle primarie di sabbia e limo. Si tratta quindi di materiali dalla colorazione grigio-chiara. Vedi anche orizzonte albico

Materiali fibrici (peat) Sono i materiali organici meno decomposti tra tutti quelli presenti in un suolo. Contengono in prevalenza fibre ancora integre di cui l’origine è facilmente individuabile. Hanno la più bassa densità apparente e il più alto contenuto di acqua alla saturazione di tutti i materiali organici del suolo.

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Materiali hemici (mucky peat) Materiali organici del suolo che hanno caratteristiche intermedie in grado di decomposizione tra i meno decomposti materiali fibrici e i più decomposti materiali saprici.

Materiali saprici (muck) Sono i materiali organici più decomposti tra tutti quelli presenti in un suolo. Hanno la minore percentuale di fibre vegetali ancora integre, la più alta densità apparente e il più basso contenuto di acqua alla saturazione di tutti i materiali organici del suolo.

Materiali spodici Materiali formati per precipitazione di sesquiossidi di Fe-Al e sostanza organica.

Micropori Pori del suolo con diametro compreso fra 5 e 30 micrometri.

Mineralizzazione In genere é il passaggio di un elemento chimico da una forma organica ad una inorganica, per azione di microrganismi. In particolare, il termine significa lo stadio finale della biodegradazione dell’humus e sostanze minerali, sotto l’influenza dei microrganismi del suolo.

Modello di distribuzione dei suoli Indica, quando possibile, la distribuzione geografica di differenti suoli all’interno di una stessa Unità cartografica.

Mollico (= epipedon) Dal latino mollis = soffice. Orizzonte superficiale della Soil Taxonomy ricco di humus, di colore da molto scuro a nero, che o rappresenta più di un terzo dello spessore complessivo degli orizzonti A e B, o ha uno spessore superiore a 25 cm ed una struttura con debole consistenza quando è secco; Vedi anche orizzonte mollico

Mollisuoli Ordine di suoli della Soil Taxonomy che comprende tutti i suoli con orizzonte mollico. I Mollisuoli si formano generalmente in terreni erbosi ed in climi con scarsezza d’acqua da moderata a pronunciata a seconda delle stagioni. Qualche tipo si forma nelle paludi o su marne (rocce argillose con carbonato di calcio) in climi umidi. Essi sono tra i suoli naturalmente più fertili al mondo: sono adatti alla coltivazione di cereali e non presentano difficoltà di coltivazione.

Morfologia Descrizione del rilievo terrestre secondo il tipo, l'intensità e la dinamica degli agenti della morfogenesi.

N

Nodulo Accumulo fortemente cementato di Fe-Mn, di carbonati, di silicati, privi di struttura "a cipolla", se sezionati secondo un qualunque asse. Vedi anche Concentrazioni.

O

Orizzonte Nel profilo pedologico è normalmente possibile riconoscere una serie di strati con andamento parallelo alla superficie: essi prendono nome di orizzonti (in inglese horizons o layers) e si distinguono per caratteristiche peculiari dipendenti dai processi pedogenetici. Vengono pertanto detti anche orizzonti genetici e la loro designazione è basata su un giudizio qualitativo dell’origine del suolo analizzato. Gli orizzonti principali vengono designati da lettere maiuscole e sono riportati nelll’elenco seguente: •L Orizzonte organico formato prevalentemente da residui vegetali indecomposti. •F Orizzonte organico formato prevalentemente da residui vegetali parzialmente decomposti dei quali è riconoscibile la struttura originaria.

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•H Orizzonte organico formato da residui vegetali ben umificati, dei quali non è riconoscibile la struttura originaria. La sostanza organica fine costituisce più del 50% del volume totale. •O Orizzonte organico associato ad ecosistemi di palude. Il contenuto in carbonio organico è superiore al 17%. •A Orizzonte minerale superficiale dove la materia organica è più o meno intimamente mescolata alla frazione minerale. Il contenuto in carbonio organico è inferiore al 17%. •E Orizzonte minerale in cui il processo principale è la perdita di argilla, ferro, alluminio, sostanza organica e loro combinazioni. Vedi anche Eluviazione. •B Orizzonte minerale sottostante orizzonti O, A o E. Possiede almeno una delle seguenti caratteristiche distintive: (1) accumulo di argilla, sesquiossidi, humus; (2) struttura granulare, poliedrica o prismatica; (3) colori più bruni o più rossi rispetto agli orizzonti A. •C Orizzonte interessato solo lievemente dai processi pedogenetici; non é costituito da roccia compatta, che non ha le caratteristiche tipiche degli orizzonti sovrastanti. •Cr Orizzonte sottostante il suolo; é costituito da roccia tenera ma compatta. •R Orizzonte sottostante al suolo; é costituito da roccia dura e compatta. Oltre alle notazioni principali, si possono utilizzare anche i seguenti suffissi, scritti in carattere minuscolo, per indicare caratteristiche o proprietà particolari dell’orizzonte.

Orizzonte compatto: orizzonte caratterizzato da bassa porosità e permeabilità.

Orizzonte diagnostico (Soil Taxonomy) Diversamente dagli orizzonti genetici, che sono universalmente utilizzati in pedologia, gli orizzonti diagnostici sotto riportati sono stati definiti allo scopo di classificare i suoli secondo i criteri della SOIL TAXONOMY. In genere sono definiti secondo aspetti quantitativi e non hanno corrispondenza univoca con gli orizzonti genetici: ad esempio un Bt può non incontrare i requisiti per un orizzonte argillico. Gli orizzonti diagnostici si suddividono in epipedon (orizzonti superficiali) e orizzonti diagnostici sottosuperficiali Orizzonti diagnostici superficiali: vedi epipedon Orizzonti diagnostici sottosuperficiali: orizzonti diagnostici che si sono formati sotto la superficie del suolo. Comprendono essenzialmente gli orizzonti B, ma possono talora riguardare parte di orizzonti A. Nella seguente tabella si riporta l'elenco di tali orizzonti con una breve descrizione delle caratteristiche. Per un’esaustiva definizione di questi orizzonti si rimanda al capitolo 4 della "Soil Taxonomy-2nd Edition, 1999

Orizzonte agrico Orizzonte diagnostico illuviale, localizzato al di sotto di orizzonti coltivati; contiene significative quantità di limo, argilla e sostanza organica illuviali, normalmente depositati sulle facce dei peds o lungo canalicoli radicali e canali della pedofauna.

Orizzonte albico Dal latino albus = bianco. Corrisponde all’orizzonte E eluviale, localizzato generalmente sotto l’orizzonte A Deve soddisfare certi requisiti di colore tendente al chiaro, e almeno l’85% in volume é costituito da materiali albici. E’ un orizzonte dal quale l’argilla e gli ossidi di ferro libero sono stati rimossi, di modo che il colore risultante é quello delle particelle elementari di sabbia e limo.

Orizzonte argillico Orizzonte illuviale, corrispondente al Bt, in cui si registra un accumulo di argilla a spese degli orizzonti sovrastanti. Profondità dell'orizzonte e percentuale di argilla devono avere valori ben definiti.

Orizzonte calcico Orizzonte costituito da un accumulo secondario di Carbonato di Calcio indurito, che può anche formare, nei casi estremi, una crosta.

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Orizzonte cambico Dal latino cambiare = cambiare. Orizzonte in cui non è possibile individuare la struttura della roccia madre, e in cui la maggior parte dell'argilla rinvenuta è di neoformazione, in situ. Corrisponde all'orizzonte Bw.

Orizzonte gipsico Orizzonte contenente accumulo di gesso illuviale con continuità.

Orizzonte glossico Orizzonte che si forma per degradazione di un orizzonte argillico, kandico o natrico, dove si ha una parziale eluviazione di ossidi di ferro liberi ed argilla.

Orizzonte kandico Orizzonte a tessitura almeno franco-sabbiosa che riposa su materiali più grossolani.

Orizzonte natrico Dal latino natrium = sodio. Orizzonte argillico nel quale più del 15% del complesso di scambio è saturato con Sodio.

Orizzonte oxico Orizzonte caratterizzato da bassa capacità di scambio, formato da ossidi idrati di Ferro e Alluminio in associazione con argilla di tipo caolinite.

Orizzonte petrocalcico Orizzonte formato da carbonato di Calcio illuviale fortemente indurito, che può essere sciolto dall'immersione in acidi, non in acqua.

Orizzonte petrogipsico Orizzonte formato da accumulo indurito di gesso secondario.

Orizzonte placico Orizzonte sottile, fortemente cementato, formato da accumuli di Ferro, Ferro-Manganese o complessi Ferro-Sostanza organica.

Orizzonte salico Orizzonte di accumulo di sali più solubili del gesso.

Orizzonte spodico Orizzonte illuviale contenente più dell'85% di materiale spodico amorfo, costituito da sostanza organica e alluminio.

Orizzonte sombrico Orizzonte superficiale scuro, ricco in sostanza organica illuviale formatosi in condizioni di libero drenaggio.

Orizzonte sulfurico Orizzonte composto da materiali minerali ed organici aventi pH<3,5 causa la presenza di acido solforico per presenza di materiali sulfurei. È tossico per le piante.

Orizzonte vertico Dal latino vertere = rivoltare. Carattere di alcuni suoli, ricchi in argilla espandibile, che crepacciano durante l’estate. In alcuni paesi anglofoni vengono detti self-plowing soils = suoli che si arano da se.

Ortstein Orizzonte cementato che consiste di materiali spodici.

Osservazione pedologica Descrizione del suolo tramite profilo pedologico, oppure mediante trivellazione. I dati delle osservazioni pedologiche sono composti da più livelli informativi:

1. Livello geografico: corrisponde alle coordinate del punto sulla superficie terrestre;

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2. Livello pedologico: corrisponde alla descrizione dele caratteristiche e proprietà del suolo descritte in una scheda di campagna; appartengono a questo livello anche le immagini dell’osservazione pedologica;

3. Livello analitico: quando presente, è costituito dai risultati delle analisi di laboratorio effettuati sui campioni di suolo.

Ossidato (colore) Tipo di colore del suolo derivante da processi prevalentemente di ossidazione che determinano la prevalenza di colori bruno-rossastri. È colorazione tipica degli orizzonti di alterazione, con buona disponibilità di ossigeno.

P

Paesaggio Percezione visiva delle Terre, ossia della sintesi degli elementi che compongono le Terre, della loro distribuzione spaziale e quantitativa, delle loro relazioni funzionali. Si tratta quindi di una definizione meno quantificabile rispetto a quella di "Terre", ma che maggiormente sottolinea l'approccio olistico necessario alla loro analisi. In virtù del paradigma suolo-paesaggio, si deve poi rammentare la strettissima relazione esistente fra un paesaggio ed i suoli che lo compongono; pertanto, l'espressione di "paesaggio pedologico", o "pedopaesaggio" si incrocia e completa quella precedentemente fornita.

Pan Orizzonte del suolo compatto e denso, che ostacola il movimento dell’acqua e la crescita delle radici delle piante. Ne é un esempio il fragipan.

Paleoalveo Antico percorso fluviale abbandonato dalle acque, del tutto o in parte colmato di sedimenti.

Paleosuolo Suolo di origine molto antica, evoluto in condizioni di clima e vegetazione diverse dalle attuali. I paleosuoli possono presentarsi sepolti da depositi più recenti, oppure costituire superfici relitte: in tal caso ai segni della pedogenesi antica si sommano i segni dei processi in atto. Occorre segnalare che all'interno della Soil Taxonomy , il prefisso "paleo" si attribuisce a suoli con i segni di un'intensa alterazione, ossia profondità del contenuto di argilla illuviale, orizzonte oxico, orizzonte petrocalcico, scomparsa di minerali alterabili etc; tale attribuzione non è tuttavia univoca con la presenza di un vero paleosuolo.

Paradigma "suolo-paesaggio" "Soils are landscapes as well as profiles" (USDA 1951). Espressione che indica come sia possibile prevedere alcune delle caratteristiche del suolo attraverso l'esame del paesaggio. Principio che si fonda sulla constatazione che i fattori della pedogenesi sono gli stessi, eccetto per le forze endogene, a quelli della morfogenesi; esiste pertanto un ordine geografico naturale tra i suoli ed il complesso dei fattori della pedogenesi, che hanno agito sul suolo ma anche sulle terre/paesaggi.

Parent material Materiale minerale e organico non consolidato, dal quale si forma il suolo.

Parte superiore del suolo Designa lo spessore del suolo normalmente coltivato (o il loro equivalente in suoli non coltivati), maggiormente esplorato dalle radici delle piante. Comprende orizzonti siglati Ap, A, E, B con spessore medio da 5 a 50 cm; spessore che può arrivare fino a 80-90 cm.

Parte inferiore del suolo Designa quelle parti del profilo pedologico, poste tra gli orizzonti diagnostici e il substrato; orizzonti siglati: B, BE, BC, CB, AC, CA, C.

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Pattern Configurazione caratteristica del pedopaesaggio, percettibile in fotointerpretazione e nel telerilevamento satellitare.

Ped Vedi Aggregato del suolo.

Pedoambiente Descrizione dell'ambiente e delle sue relazioni con il suolo.

Pedoclima

Valutazione sintetica dei fattori climatici (piovosità, temperatura) che influenzano direttamente il suolo, la sua evoluzione e comportamento

Pedogenesi Processo di formazione del suolo a partire per lo più da detriti minerali provenienti dalla disgregazione delle rocce (substrato pedogenetico). Si realizza attraverso processi di trasformazione, accumulo, perdita e traslocazione dovuti ad un insieme di fattori pedogenetici: clima, roccia, morfologia, esseri vive nti e tempo.

Pedon Dal greco pedon = suolo. Rappresenta l’unità minima di riferimento della pedologia, come minimo volume che può essere definito "suolo". E’ un’entità tridimensionale, tale da consentire l’osservazione di tutti gli orizzonti presenti; la sua dimensione generalmente varia tra uno e dieci metri quadrati, in relazione alla variabilità del suolo.

Pedopaesaggio Termine generico che si applica a qualunque livello gerarchico nella classificazione dei paesaggi pedologici. Indica un tratto di superficie terrestre con un certo significato pedologico, cioè raccoglie suoli che hanno in comune, in un certo intervallo di tempo, una o più caratteristiche, proprietà o processi. E' individuabile da un insieme di condizioni climatiche, litologiche, morfologiche, pedologiche, di uso del suolo e di vegetazione caratteristiche. Può corrispondere al polypedon a scala di dettaglio o di grande dettaglio, quando tutti i fattori della pedogenesi sono uniformi (al livello di percezione umana in campo), ma al riconoscimento, è quasi sempre formato da più polypedon.

Pellicole Prodotti di rideposizione, in orizzonti più o meno profondi, di materiali provenienti dagli orizzonti soprastanti, in seguito a processi di eluviazione e illuviazione. In funzione del materiale depositato, si distinguono i seguenti tipi di pellicole: •Ponti di argilla (tra i granuli di sabbia) •Pellicole di argilla (cutans) •Pellicole di sabbia o limo (skeletans) •Pellicole di sesquiossidi •Pellicole ferromanganesifere •Pellicole di sostanza organica •Pellicole di carbonati •Pellicole orientate per pressione •Pellicole orientate per pressione e scorrimento (slickensides)

Pellicole di argilla (cutans) Sottili films di argilla orientata che si trovano sulla superficie delle singole particelle, degli aggregati, nella macroporosità e nei canali di lombrichi o di radici del suolo. Sono indice di avvenuta traslocazione dell’argilla dagli altri orizzonti del suolo più superficiali.

Pendenza Inclinazione della superficie del suolo rispetto al piano orizzontale

Percolazione Passaggio di un liquido attraverso un corpo poroso. In senso pedologico, é il passaggio attraverso il suolo, dall’alto al basso, dell’acqua di precipitazione, di irrigazione o di scioglimento glaciale o nivale, insieme ai suoi soluti.

Percorribilità Viene intesa come facilità di percorrenza delle superfici coltivate e non, con mezzi meccanici. Si valuta considerando come fattori limitanti la pendenza, la pietrosità superficiale, il rischio di sprofondamento e di perdita di trazione.

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Periodo glaciale Periodo geologico del Pleistocene, caratterizzato dalla formazione, dall’espansione e dal ritiro di estese masse glaciali. Si è soliti distinguere, con terminologia obsolescente, quattro principali periodi (in ordine cronologico e a partire dal più antico): Gunz, Mindel, Riss, Wurm.

Permafrost Orizzonte del suolo costantemente gelato; tipico delle regioni glaciali.

Permeabilità Vedi Conducibilità idraulica satura.

Peso specifico apparente (= del suolo)

Peso del volume di un campione di suolo (seccato a 105°C), con la sua struttura naturale. Si determina dividendo il peso di un certo volume di suolo asciutto nelle sue condizioni naturali di struttura, per il peso di un pari volume di acqua distillata. Può avere valori attorno a 200-400 Kg/m3 negli orizzonti organici, valori tra 1200 Kg/m3 e 1500 Kg/m3 per i suoli da sabbiosi a franchi; valori tra 1400 Kg/m3 e 1800 Kg/m3 negli orizzonti a tessitura più fine. Fenomeni di compattazione del suolo possono far salire questo valore ad oltre 2000 Kg/m3.

Peso specifico reale del suolo Massa delle sole particelle solide del suolo contenuta nell'unità di volume. Si tratta pertanto di un valore pressoché costante, perché non prende in considerazione l'entità degli spazi esistenti fra le particelle. Il suo valore si colloca attorno a 2600-2700 Kg/m3.

pH Misura dell’acidità o alcalinità del suolo. Rappresenta il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica della soluzione acquosa del suolo (soluzione 1:2,5). Vedi anche reazione. Pianura alluvionale Estesa area pianeggiante costituitasi attraverso processi legati al trasporto, al rimaneggiamento e alla deposizione di materiali da parte di acque correnti.

Pietrosità Indica la percentuale di pietre o altri materiali, di dimensioni >2 mm, presenti sulla superficie del suolo.

Plaggen Orizzonte artificiale, per azione antropica sul suolo preesistente, per apporti secolari di sostanza organica.

Plasticità Indica la possibilità del suolo di essere plasmato. Si stima in campagna attraverso la manipolazione di un cilindretto di suolo di 4 cm di lunghezza e 6 mm di spessore, convenientemente inumidito.

Podzol

Dal russo pod (sotto) e zola (ceneri)

Suolo lisciviato con accumulo di materiale umoferrico in profondità. Tipico in ambienti umidi e freddi. Termine della classificazione russa, ancora oggi usato nella terminologia pedologica corrente. Equivale allo Spodosuolo della Soil Taxonomy.

Poligono Termine del linguaggio della geografia informatica, per indicare un'area di cui sono state memorizzate informazioni; equivale al termine “delineazione”,del linguaggio pedologico tradizionale.

Polypedon Unione dei pedon con fattori di pedogenesi così simili, da far ricadere in specifici campi di variazione (range) le loro caratteristiche morfologiche e funzionali.

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Porosità Rapporto fra il volume degli spazi non occupati da componenti solide ed il volume totale del suolo. Di solito si misurano i cosiddetti macropori, i vuoti che dipendono dall’attività biologica. La macroporosità si esprime come percentuale del volume totale, oppure come numero per unità di superficie (Soil Survey Manual)

Potassio scambiabile Catione del complesso di scambio che condiziona la fertilità del suolo per il ruolo fondamentale che svolge nella fisiologia vegetale. I valori di saturazione potassica naturali non superano generalmente il 2% del complesso di scambio; al di sotto di questo valore si possono verificare fenomeni di carenza, del tutto comuni in molti suoli piemontesi.

Prime Farmland Terre dove i cereali possono essere prodotti al più basso costo possibile, arrecando il minore danno alle risorse di base.

Processi (= pedogenetici) L’insieme delle trasformazioni chimiche, fisiche e biologiche che trasformano una roccia madre in un suolo, per azione dei fattori della pedogenesi.

Profilo del suolo Successione verticale, estesa fino al substrato pedologico, di orizzonti, risultanti da trasformazioni, migrazioni o spostamenti, in genere verticali, di elementi costitutivi del suolo. Il profilo del suolo viene osservato ed analizzato mediante uno scavo di adeguate dimensioni e profondità, che consente di descrivere la morfologia derivante dallo sviluppo genetico-evolutivo e di prelevare campioni per le analisi di laboratorio.

Profondità (= utile per gli apparati radicali) Distanza fra la superficie e strati o orizzonti del suolo in cui fattori fisici e/o chimici, ostacolano lo sviluppo in profondità degli apparati radicali della maggior parte delle colture agrarie e/o forestali. Sono considerati fattori limitanti: roccia coerente dura o tenera; fragipan; orizzonte petrocalcico e altri orizzonti impenetrabili; falda permanente e gley; materiali esclusivamente scheletrici; orizzonti a granulometria fortemente contrastante rispetto a quella degi orizzonti soprastanti.

Punto di appassimento Contenuto di umidità del suolo, espresso in percentuale rispetto al peso secco, dove le piante appassiscono, in modo irreversibile. Si assume che coincida con una forza di trattenuta dell’acqua da parte del suolo superiore a 15 atmosfere.

Q

Qualità del suolo

Si definisce come la capacità del suolo a svolgere le funzioni di volta in volta necessarie a garantire il mantenimento di un equilibrio ambientale, economico, sociale, ecc.; tale capacità è legata principalmente alle caratteristiche strutturali ed ecologiche del suolo; inoltre si considera anche la qualità del suolo espressa come l’adeguatezza all’uso (fitness for use) correlata all’influenza delle attività umane che incidono in maniera più o meno intensa modificando talvolta drasticamente le caratteristiche naturali del suolo.

Quaternario Secondo periodo dell’era Cenozoica nella scala geologica del tempo, che va dalla fine del Terziario (due milioni di anni fa circa) al presente. Comprende due epoche: Pleistocene (periodi glaciali) e Olocene (presente).

Quota Altezza di un luogo sul livello del mare; l’uso di questo termine deve essere sempre associato all’indicazione di un valore di altitudine espresso in metri.

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R

Radicabilità Esprime la percentuale in volume di orizzonte esplorabile dalle radici delle piante. La stima si effettua a partire dalla quantità e distribuzione delle radici negli orizzonti e dall’osservazione di caratteri quali: presenza di forte compattazione, tipo e distribuzione della porosità, scarsa aerazione, bassa capacità di trattenere l’umidità o presenza di scheletro.

Ranker Suolo sviluppato su rocce silicee, con orizzonti ricchi in materia organica, poco profondi, che riposano direttamente a contatto della roccia madre. La definizione è stata abbandonata dal WRB (vedi anche World Reference Base), ma è usata ancora frequentemente nella letteratura pedologica, è presente nella Legenda FAO-Unesco del 1992

Rappresentatività (delle osservazioni) Indicazione del rapporto esistente fra le osservazioni pedologiche e la fase di suolo a cui si collegano.

Reazione Grado di acidità o di alcalinità del suolo, espresso quantitativamente dal valore numerico del pH. Vedi anche pH.

Regime di temperatura ( = del suolo) Valutazione sintetica della temperatura media annua del suolo, delle sue fluttuazioni medie rispetto a questo valore e delle temperature medie della stagione calda e fredda. I regimi di temperatura del suolo sono utilizzati dalla classificazione USDA per accedere ai livelli tassonomici di maggior dettaglio. Per l’USDA si distinguono i regimi di temperatura seguenti: pergelico, criico, frigido, mesico, termico, ipertermico.

Regime di umidità ( = del suolo) Definizione pedoclimatica USDA: si tratta di una valutazione sintetica del contenuto di acqua disponibile per le piante nella sezione di controllo di un suolo durante tutto l'anno e con una metodologia uniforme. Si distinguono i regimi di umidità seguenti (vedi singole voci): aquico, aridico e torrido, udico, ustico, xerico. Per ulteriori suddivisioni dei regimi elencati, si rimanda a testi specifici.

Remote Sensing

E’ la pratica di derivare informazioni sul territorio usando immagini acquisite con una prospettiva aerea, per mezzo di radiazioni, riflesse o emesse dalla superficie della terra, entro una o più regioni dello spettro elettromagnetico.

Rendzina Dal termine contadino polacco rzedzic = tremare. Questo tipo di suoli vibra lievemente nell’aratura. Sono in genere suoli poco profondi, su roccia carbonatica, ricchi in materia organica e con caratteristiche chimico-fisiche particolari.. La definizione è utilizzata dal WRB (vedi anche World Reference Base), è usata ancora frequentemente nella letteratura pedologica, ed è presente nella Legenda FAO-Unesco del 1992

Resistenza Stima di campagna della resistenza opposta da un campione di suolo ad una pressione applicata lentamente fra indice e pollice.

Rete di drenaggio Insieme dei collettori che raccolgono le acque provenienti dallo stesso bacino idrografico. È composta da un’asta fluviale principale e da un numero più o meno grande di corsi d’acqua tributari.

Ridotto (colore) Tipo di colore del suolo derivante dai processi di riduzione del ferro, indotti dal ristagno idrico, che determinano la prevalenza di colori grigio-bluastri. È tipico degli orizzonti a bassa permeabilità e condizioni asfittiche.

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Rills Piccoli ma ben definiti canali sulla superficie del suolo dovuti al processo erosivo entro cui scorre il deflusso superficiale causando rilevante distacco e trasporto delle particelle di suolo. Tali incisioni possono essere cancellate dalle normali lavorazioni del suolo.

Rischio di deficit idrico Valutazione della disponibilità di acqua nel suolo durante l’anno.

Rischio di erosione Vedi Erosione del suolo.

Rischio d'incrostamento superficiale Indica il grado di interferenza nella germinazione delle piantine. E' valutato in base alla presenza di croste superficiali, al loro spessore e resistenza alla rottura, all'indice d'incrostamento e ai pareri degli agricoltori.

Ristagno idrico

Il permanere dell’acqua nel suolo o sul suolo a causa di un cattivo drenaggio.

Rocciosità Percentuale della superficie del suolo occupata da affioramenti rocciosi, in un raggio di c.a.100 m dalla stazione pedologica.

Runoff Altresì definito direct-flow, costituisce la porzione dell’acqua meteorica giunta su un bacino che raggiunge la rete di drenaggio senza penetrare nel suolo in quanto eccedente le capacità di intercettazione, stoccaggio superficiale e infiltrazione nel suolo.

Ruscellamento sottosuperficiale Vedi Deflusso ipodermico.

S

Sabbia Particella di suolo con diametro compreso tra 2.0 mm e 0.05 mm. Secondo l’USDA, la sabbia si suddivide ulteriormente in sabbia molto grossolana (2 mm-1 mm), sabbia grossolana (1 mm - 0.5 mm), sabbia media (0.5-0.25 mm), sabbia fine (0.25 mm-0.1 mm) sabbia molto fine (0.1 mm- 0.05 mm) .

Salinità Concentrazione dei sali nel suolo; si classifica sulla base dei valori di conducibilità elettrica dell'estratto di saturazione espressa in millimhos per cm (ECe 10-3), e dell'estratto 1:5, espressa in micromhos per cm (EC5 10-6).

Saprist Tipo di torba. Sapr(prefisso), dal greco sapros = marcio : indica la profonda decomposizione della materia organica.r

Saturazione antropica Si determina quando le condizioni di episaturazione del suolo sono dovute a sommersione controllata, ad esempio: nella risaia.

Saturazione basica (tasso di =) Rapporto percentuale fra la somma dei cationi alcalini e alcalino-terrosi (Ca, Mg, Na. K), espressa in meq/100g o in cmoli (+) kg-1 di suolo, fissato sul complesso di assorbimento, e la capacità di scambio cationico, ugualmente espressa, ossia la quantità massima di cationi che 100g di suolo possono assorbire. grado di saturazione con basi scambiabili (calcio, magnesio, sodio e potassio) della frazione di suolo che ha proprietà di scambio cationico, espresso come percentuale del totale della capacità di scambio cationico.

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Saturazione idrica del suolo Si determina quando la pressione idrica nel suolo è pari a 0. Se ne riconoscono tre tipi: •endosaturazione •episaturazione •saturazione antropica.

Scarpata Superficie inclinata di una certa estensione che raccorda livelli di terrazzo o di pianura differenti.

Scavo pedologico Consente l’osservazione fondamentale per un rilevamento pedologico. Può essere eseguito mediante pala meccanica oppure manualmente. Le sue dimensioni dipendono essenzialmente dalla profondità degli orizzonti. Di solito non supera i 200 cm di altezza, limite massimo utilizzato dall’USDA per classificare un profilo pedologico. La larghezza, per uno scavo routinario, non supera i 200 cm; si estende anche a 4-5 m nel caso di scavi a trincea per escursioni pedologiche guidate.

Scheletro Si intendono gli elementi litici presenti nel suolo con diametro >2 mm.

Screziature Macchie irregolari di differente colore, rispetto al colore dominante del suolo; le screziature si classificano per forma, dimensione e numero. Le screziature indicano frequentemente scarsa disponibilità di ossigeno e condizioni di ristagno idrico (idromorfia); assumono i caratteristici colori giallo-rossastri in seguito a processi di ossidazione del ferro e manganese, che, ridotti, assumono invece tonalità grigiastre

Serie di suoli Categoria che raggruppa i tratti caratteristici di suoli simili per: evoluzione, organizzazione nel paesaggio e morfologia del profilo. Secondo la USDA Soil Taxonomy, nella stessa serie si inseriscono suoli che appartengono alla stessa famiglia, con profili simili, eccetto che per differenze come la tessitura degli strati superficiali, la pendenza o altre caratteristiche similari. Tutti i suoli di una serie hanno orizzonti che sono simili per composizione, spessore e organizzazione degli aggregati.

Sezione di controllo Parte del profilo pedologico su cui si procede a valutare e/o a misurare le differenti caratteristiche (umidità, temperatura, granulometria, etc.). Lo spessore della sezione di controllo varia a seconda del tipo di suolo; generalmente é compreso tra 25 e 150 cm di profondità.

Sistema di suolo Raggruppamenti di suoli posti nelle stesse condizioni morfologiche (montagna, collina, pianura, terrazzi antichi, etc.) ed appartenenti allo stesso Ordine della Soil Taxonomy.

Sistema di terre Termine specifico che sta ad indicare un tratto della copertura pedologica funzionale e cartografabile alla scala di 1:500.000. Si individua tramite gli stessi attributi dei sottosistemi di terre, ma con una minore generalizzazione, cioè tramite l'uso di strumenti di analisi geografica appropriati alla scala 1:500.000 e riferendosi a un livello di maggior dettaglio nelle legende utilizzate.

Site index Designazione della qualità e della fertilità di un sito forestale, basata sull’altezza media delle piante dominanti.

Skeletans Vedi Pellicole.

Slickensides Vedi Pellicole.

Sodicità

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Si riferisce al contenuto in sodio scambiabile del suolo. Si definisce sodico un suolo non salino, con percentuale di sodio scambiabile superiore a 15 millimhos e pH generalmente superiore a 8,5.

Soggiacenza della ( prima)falda Differenza fra la quota del piano di campagna ed il livello piezometrico (misurato) della falda freatica..

Soil body Termine specifico per indicare una porzione di territorio con limiti geografici conosciuti in modo impreciso. È un'entità tridimensionale artificiale ma riconoscibile nel "continuum" dei suoli, descritta unicamente dalla sua classificazione, dai materiali parentali, dalla profondità di uno strato che ostacoli lo sviluppo delle radici e dalla tessitura superficiale dominante. Per definire un soil body è necessario fare riferimento ad almeno due profili di suolo, descritti ed analizzati.

Soil cover Vedi Copertura pedologica.

Soil region Termine specifico, per indicare, a livello regionale, una porzione della copertura pedologica, caratterizzata da un clima e da una associazione di materiali parentali tipici. Corrisponde essenzialmente al significato che viene dato in italiano, a "regione pedologica".

Soilscape Termine specifico per indicare una porzione della copertura pedologica che contiene soil bodies che hanno relazioni funzionali nel presente, o le hanno avute nel passato, e che può essere rappresentata a scala 1:250.000.

Soil Survey Manual (Soil Survey Manual) Manuale fondamentale per la descrizione e lo studio dei suoli, redatto dall’USDA nel 1962 e revisionato nel 1993, da cui è tratta gran parte della manualistica pedologica italiana.

Soil Taxonomy Sistema di classificazione pedologica statunitense che prevede sei livelli: ordini, sottordini, grandi gruppi, sottogruppi, famiglie e serie di suoli. Si basa sull’individuazione di orizzonti diagnostici e proprietà del suolo rilevate principalmente in campagna. Questo tipo di classificazione è attualmente il più utilizzato dagli esperti del settore, insieme al WRB (vedi). Vedi anche USDA

Solum Parte superiore del profilo, soprastante gli orizzonti C, dove i processi di formazione del suolo sono ancora attivi. Le parti vitali degli apparati radicali e le attività degli animali, sono prevalentemente confinate nel solum.

Sostanza organica Materiale di origine vegetale ed animale, più o meno eterogeneo, nei suoi vari stadi di trasformazione, presente nel suolo.

Sottosistema di terre Termine specifico, sta ad indicare un tratto della copertura pedologica funzionale e cartografabile alla scala di 1:250.000. Si individua tramite gli stessi attributi dei sistemi di terre, ma con una minore generalizzazione, cioè tramite l'uso di strumenti di analisi geografica appropriati alla scala 1:250.000 e riferendosi a un livello di maggior dettaglio nelle legende utilizzate.

Spodosuoli Ordine di suoli della Soil Taxonomy. Comprende i cosiddetti suoli podzolici, che hanno subito un processo di lisciviazione molto intenso negli orizzonti superficiali. La perdita delle basi porta ad un’elevata acidificazione mentre la presenza di abbondante sostanza organica, dovuta ad una lenta mineralizzazione in ambienti freddi e piovosi, porta alla migrazione negli orizzonti profondi di complessi umo-ferrici, che costituiscono l’elemento diagnostico di base per il riconoscimento di questi suoli. In Piemonte sono presenti sotto bosco e sotto pascolo nelle zone montane ad alta piovosità, come la Valdossola e la Valle Pesio.

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Standard di rilevamento Indici che documentano l'intensità delle informazioni pedologiche raccolte. Variano a seconda della scala del rilevamento, delle sue finalità e della complessità del territorio investigato. Tra gli indici più comuni va considerato: il numero di osservazioni per unità di superficie (ad esempio: n/ha), il numero di osservazione per Unità tipologica di suolo (n/n), il numero di osservazioni per Unità cartografica o per poligono (n/n).

Strumentazione di campagna

Serie di strumenti portatili che consentono lo svolgimento delle attività di rilevamento: trivelle manuali, vanghe, pale, campionatori, tavole munsell, ecc. Altri strumenti consentono di effettuare misure dirette in loco: per esempio pHmetri, termometri, infiltrometri, penetrometri, sonde per la misura del potenziale redox, della conducibilità e dell’umidità.

Oltre alla strumentazione elettronica e meccanica, si utilizzano anche dei kit da laboratorio chimico che consentono rapide misure analitiche (pH, calcare, azoto)

Struttura del suolo Ordinamento spaziale delle singole particelle del suolo in aggregati di maggiori dimensioni. Le principali forme di struttura del suolo sono: laminare, prismatica, colonnare, poliedrica e granulare. I suoli che non presentano struttura possono essere formati da singoli granuli (incoerenti) o da particelle che aderiscono tra loro senza alcuna regolare distribuzione (massivi).

Subsoil Coincide con l’orizzonte profondo B; più praticamente, è la parte del suolo sottostante la normale profondità delle lavorazioni.

Substrato pedologico Si intende l’orizzonte C, ossia quell'orizzonte, se si esclude la roccia dura, che è stato poco interessato da processi pedogenetici. Di conseguenza é la parte del suolo sottostante il solum. Il materiale che forma il substrato pedologico può essere simile o meno al materiale che, si presume, abbia dato origine al suolo.

Suoli concorrenti Suoli che presentano fra loro forti affinità e che in operazioni di rilevamento a minor dettaglio si può anche prevedere di accorpare.

Suolo Corpo naturale tridimensionale della crosta terrestre, in grado di ospitare la vita delle piante; é costituito da sostanze minerali ed organiche ed é sede di processi chimici, fisici e biologici. Le proprietà di un suolo risultano dall’effetto integrato di parent material, forma del rilievo, clima, tempo ed azione dell’uomo.

Suoli idromorfi Sono suoli che si sono formati in condizioni di drenaggio molto scarso, fino a impedito; che di conseguenza hanno subito processi di ossido-riduzione del ferro e degli altri elementi. Presentano tipiche colorazioni grigiastre e screziature di colore giallo aranciato.

T

Taxon Posizione tassonomica di un suolo a livello di Famiglia della Soil Taxonomy.

Telerilevamento

Vedi Remote Sensing

Tempo di attesa Esprime la possibilità di percorrere e lavorare il suolo, senza danneggiarne la struttura, dopo una sua saturazione per pioggia (autunno o primavera). La stima si effettua in campagna, ascoltando opportunamente anche il parere degli agricoltori.

Terrazzo

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Superficie residuale, da pianeggiante a lievemente ondulata, di una pianura alluvionale preesistente, di una superficie lacustre o di una superficie marina. Il terrazzo è delimitato da scarpate che lo raccordano a superfici costruite dalla dinamica fluviali in tempi diversi.

Terre Vedi Land.

Territorio Terre racchiuse nei confini di un’autorità politica ed amministrativa, che impone la propria volontà. È concetto geopolitico.

Tessitura Proporzioni relative delle principali frazioni granulometriche del suolo, sotto i 2 mm di diametro (sabbia, limo e argilla). Per la classificazione del suolo a livello di famiglia, si utilizza la suddivisione in famiglie tessiturali. Il valore della tessitura si effettua in laboratorio, con analisi granulometriche. In campagna si valuta invece la tessitura con un metodo speditivo, che stima le principali frazioni granulometriche, manipolando tra le dita un campione di suolo.

Tipo climatico Si riferisce alla classificazione di Thornthwaite, che definisce i tipi di clima attraverso valori numerici. Ciò in base al rapporto fra evapotraspirazione e quantità di precipitazione meteorica. I nove tipi climatici principali di Thornthwaite, sono definiti in funzione dell’indice di umidità globale, che offre un valore sintetico del grado di aridità o di umidità di una certa area.

Tipo di suolo Suolo appartenente ad un livello tassonomico preciso (di regola é la serie di suolo), di cui sono definiti precisi caratteri quali: - unità fisiografica di appartenenza; - spessore e successione degli orizzonti; - tessitura, in particolare dell'orizzonte di superficie; - contenuto in calcare, pH, salinità; - disponibilità di ossigeno; - caratteristiche chimiche. Vedi anche Serie di suolo.

Topsoil Parte superiore del suolo, generalmente più arricchita in sostanza organica ed interessata dalle normali pratiche agricole. Il topsoil può corrispondere con l’orizzonte Ap.

Torba Deposito di materiali organici, prevalentemente vegetali, a decomposizione e umificazione rallentate dalle condizioni di scarsa aerazione interna e di saturazione idrica permanente o semipermanente.

Trivellata Operazione esplorativa o di controllo: permette di osservare e stimare alcuni dei caratteri pedologici profondi (tessitura, calcare, idromorfia, pietrosità). Si esegue manualmente con trivelle sulle quali sono montate eliche di diversa forma a seconda del tipo di suolo da penetrare: essenzialmente si dividono in trivelle per suoli ghiaiosi e trivelle per suoli a tessitura fine.

U

Udico Dal latino udus = umido. Regime di umidità del suolo individuato dalla Soil Taxonomy nelle zone umide dove nel bilancio annuo l’evatraspirazione non supera, se non di poco, le precipitazioni, di solito ben distribuite e presenti anche nella stagione estiva. Vedi anche Regime di umidità (= del suolo).

Umidità (= del suolo) Quantità d’acqua contenuta in un volume unitario di suolo seccato all’aria. I diversi stati di umidità del suolo, stimati in campagna, possono esprimersi nelle seguenti classi:

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secco umido saturo bagnato

Umificazione Insieme dei processi di trasformazione in humus dei materiali organici freschi, sotto l’influenza dei microrganismi del suolo e attraverso ossidazioni, condensazioni,polimerizzazioni,etc.

Unique Farmland Terre non classificabili “Prime Farmland”, utilizzate per la coltivazione di uno specifica coltura alimentare ad alto reddito (ad esempio, la viticoltura collinare).

Unità cartografica Si intende un gruppo di delineazioni caratterizzate dalla medesima sigla cartografica, nella legenda della carta. L' Unità Cartografica è descritta in funzione della geografia e distribuzione relativa delle differenti Unità Tipologiche di Suolo che la caratterizzano. Esistono più tipi di Unità cartografica di seguito elencati, per la descrizione dei quali si rimanda alle singole voci contenute in questo glossario. Principali tipi di Unità cartografica: •Consociazione •Associazione Complesso •Gruppo indifferenziato •Gruppo non associato

Unità cartografica concorrente Unità cartografica che presenta affinità, similitudini od incertezze, nell'attribuzione con altre Unità cartografiche, tali da rendere ipotizzabile un suo futuro accorpamento o una sua ridefinizione, sulla base dell'acquisizione di nuovi e più certi elementi distintivi.

Unità di paesaggio Termine utilizzato in varie discipline per indicare un ambito o insieme territoriale dotato di un certo grado di omogeneità per alcuni caratteri, problematiche o processi che lo identificano alla scala di riferimento. In pedologia viene più spesso utilizzato alla scala di dettaglio, per indicare superfici con un grado di omogeneità, per fattori e processi di pedogenesi, tali da considerare probabile, l’identificazione di suoli simili, al loro interno.

Unità di terre Termine specifico ad indicare un tratto della copertura pedologica funzionale e cartografabile alla scala di semidettaglio (1:50.000 circa), ma delineato solo nelle aree campione. Si individua tramite riconoscimento dello specifico arrangiamento e della caratteristica configurazione degli elementi territoriali che la costituiscono (geologia, morfologia, uso delle terre,etc.).

Unità fisiografica Tratto della superficie terrestre, omogeneo per tipo ed intensità del processo geomorfologico dominante, alla scala di riferimento.

Unità tipologica di suolo Insieme di suoli con caratteri comuni che ne permettono l'individuazione e ne giustificano il raggruppamento; ad esempio: serie, fase di serie, varianti di serie, etc. L' Unità Tipologica di Suolo è inquadrata nel livello di maggior dettaglio della classificazione USDA (Fase di Serie). E’ contraddistinta da una morfologia ricorrente e da caratteri e qualità del suolo specifici: tutti i suoli appartenenti ad una Fase sono caratterizzati dalla medesima sequenza, composizione e spessore degli orizzonti genetici.

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USDA Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti (Unites States Departement Agriculture); si occupa del settore agricolo e della conservazione del suolo; ha elaborato il sistema di classificazione noto come Soil Taxonomy

Uso delle terre Descrive l'insieme delle attività umane svolte su una certa porzione della superficie terrestre. È "l'applicazione del controllo umano, in modo relativamente sistematico, sugli elementi chiave presenti all'interno di ogni ecosistema, al fine di ricavarne benefici". Nell’uso comune il termine “Uso del suolo” può essere utilizzato come sinonimo.

Ustico Dal latino ustus = bruciato. Regime di umidità del suolo individuato dalla Soil Taxonomy intermedio tra l’aridico e l’udico. Vedi anche regime di umidità (= del suolo).

V

Value Luminosità relativa del colore di un orizzonte pedologico o di una figura pedogenetica, riferita alla percentuale di luce assorbita rispetto a quella riflessa. (Cfr. la codifica nelle Tavole colorimetriche”Munsell Soil Color Charts”)

Variante di serie Suoli con caratteri e classificazione diverse da quelle della serie di riferimento, ma di limitata estensione. Individuano porzioni di territorio sensibilmente dissimili da quelle individuate dalle fasi della serie di riferimento.

Vertico/i (processi o fenomeni) Elevato contenuto in argille espandibili, fessurazioni e, talora, facce di pressione.

Vertisuoli Ordine di suoli della Soil Taxonomy che comprende suoli con contenuti medio-alti di argilla espandibile e presenza periodica di crepacciature. Nelle stagione suoli si seccano fino a fessurarsi. Quando piove, porzioni di suolo superficiale normalmente cadono nelle fessure prima che queste si siano chiuse, così che il suolo "inghiotte" se stesso. I Vertisuoli hanno elevato contenuto di basi di calcio e di magnesio scambiabili (quindi alta capacità di scambio dei cationi), hanno per lo più un comportamento neutro (non sono né alcalini né acidi), e hanno un contenuto medio di sostanza organica. Trattengono grandi quantità d’acqua, avendo tessitura fine, ma molta di quest’acqua non è direttamente utilizzabile dalle piante. Le lavorazioni sono quasi sempre rese difficili dalle caratteristiche fisiche di questi suoli: in Piemonte l’uso più comune è cerealicolo (grano) oppure viticolo (in collina).

Variegato (colore) Tipo di colore del suolo in cui non é chiaramente distinguibile la prevalenza di processi ossidanti su quelli riducenti e viceversa.

W

World Reference Base for Soil Resources Legenda mondiale dei suoli adottata ufficialmente dall’International Union of Soil Sciences in occasione del 16° Congresso Mondiale di Montpellier, Francia. Rappresenta un ottimo compromesso per soddisfare gli scopi della classificazione dei suoli: è un sistema logico, flessibile e semplice da usare, alternativo alla classificazione USDA, particolarmente indicato per legende di cartografie pedologiche a grande scala. Nell’intenzione degli autori vuole rappresentare il miglioramento della Legenda Mondiale dei Suoli FAO-UNESCO, anch’essa nata per catalogare suoli a livello planetario.

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04/2005

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Glossario pedologico

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X

Xerico Dal greco xeros = secco. Regime di umidità del suolo dell’USDA, tipico dell’ambiente mediterraneo, con inverni umidi e freddi ed estati calde e secche. Vedi anche Regime di umidità (= del suolo).